IL BOSCO. Un giorno d'autunno io ero con i miei nuovi amici delle medie e le professoresse nel bosco di Selvapiana: era una bella giornata di sole, e il verde contrastava con il marrone dei tronchi degli alberi. Io e i miei amici stavamo correndo, divertendoci, ma tutto ad un tratto inciampai in un cespuglio di rovi. Avevo sbattuto la testa, ma non mi sentivo male, mi rialzai e, stupito, vidi i miei amici trasformati in troll: omini piccolini, molto anziani, con capelli lunghi, grigi, spettinati e con nasi e orecchie molto grandi. Io mi sentivo molto strano però quando ho
capito che ero in un mondo diverso. Io pensi con fretta cosa fare con i troll ma mi venne in mente di stare con loro perchè sapeva che un giorno lo salvarono da questo strano posto e quindi gioco con loro per un po'. La professoressa di arte, anche lei trasformata, mi fece una carezza e, in men che non si dica anch’io mi ritrovai con quel buffo aspetto. Era bellissimo, incredibile quante cose fantastiche riescono a fare i troll: ci arrampicavamo facilmente sugli alberi, facevamo salti lunghissimi, parlavamo con tutti gli insetti del bosco e qualsiasi cosa toccavamo potevamo trasformarla in buonissima pizza calda!
Quando si fece notte incontrammo mago Merlino con il suo lungo naso a punta, il lungo mantello blu che teneva con la mano destra la sua portentosa bacchetta magica. Io però non sapevo chi li avesse trasformati in troll. Dopo un po' ho capito chi era stato: era solo lui che sapeva trasformarli ed era mago Merlino perchè avevo visto che uno strano signore vedeva bambini e fece una trasformazione ,intanto io ero in un albero a nascondermi e a guardare la scena. Si avvicinò e ci disse -Vi siete divertiti tanto a giocare e a mangiare tutta la pizza che volevate, ma ora Ê tardi, i vostri genitori vi aspettano a casaDi colpo ci trovammo nel bus che ci portava
a casa e sentivamo le urla della professoressa che ripeteva in continuazione di fare silenzio. Tutto era ritornato normale, a parte la mia testa, che aveva un grosso bernoccolo.