Pieri

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ALLA RICERCA DI UN TESORO Era una giornata come tante altre, direi normale. Anzi non proprio normalissima, infatti i miei amici Federico e Samuele erano venuti a trovarmi a casa. Come nostro solito, abbiamo cominciato a giocare a calcio in cortile. “Passa Samu, passa a me che sono libero” dicevo al mio amico e appena la palla mi arrivò tra i piedi, caricai il destro e feci un tiro potentissimo che purtroppo finì nel cespuglio dietro la porta. Tutti ci siamo diretti là e, scavalcato il cespuglio, abbiamo visto un foglio ingiallito che ha incuriosito il nostro sguardo. Non era molto chiaro ed era rovinato ai bordi, con una linea tratteggiata rossa che portava ad una croce. Sembrava una mappa. Eravamo pensierosi, forse la mappa portava a qualche tesoro… poi però l’orologio ci ha riportati alla realtà: era ora di cena e i miei amici sono tornati a casa. La sera è trascorsa serena fino all’ora del riposo notturno. Nel letto pensavo alla mappa e mi venne in mente mio nonno e quello che mi raccontava quando ero piccolo: un suo “non proprio amico” lo aveva derubato del suo prezioso orologio. Forse ora ci aveva mandato un messaggio per ritrovare ciò che gli apparteneva. Forse ora diceva a me e ai miei amici, Fede e Samu, che lo dovevamo trovare perché lui non ce la poteva fare, infatti era morto già da tempo. Sentivamo una grande responsabilità sulle spalle. Dovevamo partire e sapevamo di dover viaggiare in mare. I nostri genitori non erano in casa e decidemmo di non avvisarli e prendere il necessario per stare fuori casa una decina di giorni. Ci avventurammo in un bosco per cercare la legna adatta per costruire una bella e robusta imbarcazione. Iniziammo a prendere i rami degli alberi più robusti in modo e li abbiamo tagliati con l’accetta. Data la mia esperienza scout ero addetto


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Pieri by monica - Issuu