SCRICCHIOLII NEL MURO Il bambino era seduto sul letto e ascoltava. Dapprima un fremito come di piume. Come un pennello asciutto che frusciasse sulla carta. Poi dei passi, più lievi del battito del suo cuore. Infine un tonfo, più avvertito fisicamente che udito, come se qualcosa fosse caduto sul letto. Il bimbo cercò a tastoni la lampada. Tocco l’interruttore. Guardò la gatta seduta ai suoi piedi. Sospirò “Sei tu. Credevo fosse qualcosa di spaventoso”. “Che sciocco” fece la gatta. “I gatti non sono spaventosi”. “Sto sognando” disse il bambino “i gatti non parlano”. “Non mi preoccuperei di questo” rispose la gatta. I