UN LIBRO E UNA STREGA Non so quante volte abbia maledetto Einstein .Se mi sono ritrovata, o meglio, se la mia testa si era trovata così vicino alla lama di un boia, era solo colpa sua; ma lasciate che vi spieghi. Quando Einstein scoprì la teoria per poter viaggiare nel tempo, non sapeva come incanalare l’energia necessaria per superare la velocità della luce, dopo cinque secoli, noi umani, insieme agli androidi di nostra invenzione, siamo riusciti a compiere il primo esperimento su un topo, che al contrario di me, non fu quasi ucciso; ci tengo molto a sottolineare quel “quasi”, perché non sto scrivendo questo racconto da fantasma, ma da persona con la testa ben attaccata al collo.
Comunque, ritornando ad Einstein, fu lui che ci ispirò a compiere i primi esperimenti, e con la sua teoria, insieme alle macchine che abbiamo costruito con la nostra intelligenza superiore, a distanza di secoli il progresso ha vinto sulle regole moralistiche che dicevano che non si deve cambiare il corso della storia; quello che ho fatto io, insieme ad altri tre scienziati, è stato il primo viaggio nel tempo. All’inizio andò tutto bene; le cellette telecomandate che ci teletrasportarono nel 1500 le nascondemmo vicino a un boschetto poco lontano da Cesena, come la tabella di marcia ci aveva imposto; appena scendemmo, però, iniziarono i guai: non so bene quali circuiti andarono in tilt, sta di fatto che le macchine scomparvero. Panico. Ovviamente fu tutta colpa di
Frank. -Seconda te-disse Andy con occhi da psicopatica con istinti omicidi- Da uno a dieci quanto male pensi che ti farò?-Andy, tesoro- Frank cominciava ad ansimare per la paura -Ricorda che siamo amici. Ricorda che mi vuoi bene. Ricorda che se mi fai del male ci sarà Kate a testimoniare contro di te-No, no, guarda, se ti ammazza lei risparmi del lavoro sporco a me-la rabbia iniziava a salirmi dentro. -Ma fai sul serio? Siamo qui da cinque minuti e hai già combinato un disastro! Razza di… di …-Pace a voi figlioli, e che il signore vi benedica-disse una voce alle nostre spalle; quando andò smise di tirare i capelli di Frank e io potei fare attenzione al nostro interlocutore, mi stupii che
fosse un monaco con un giovane novizio al seguito. -Io sono fra Guglielmo, e questo è Adso, n novizio che è appena entrato nell’ordine dei francescani-Ma Guglielmo e Adso non erano i personaggi del libro “Il nome della Rosa” ambientato nel lontano 1300?-mi sussurrò andò all’orecchio. -Ogni epoca ha un saggio e un apostolole risposi di rimando. -Da dove venite stranieri?-Dalla lontana Hispania- preferii usare i termini antichi per non stranirli troppo con paesi che non avevano mai sentito nominare. -Terra di sole e di guerre, suo malgrado. Avete alloggio per la notte stranieri?-Ne troveremo uno in città.-Che mi possiate maledire se non vi
presterò assistenza in questo giorno; dormirete nella biblioteca malatestiana della nostra umile città, che è accanto all’abbazia nella quale io sto-Perché sei così gentile con noi?-”Arriveranno tre salvatori, e gli dovrete prestare assistenza affinchè loro vi salvino dal mare scuro che è la morte, affinchè il Bene vinca sul Male”pronunciò con aria solenne. -Questi sono tutti sciroccati, andiamocene!-mi sussurrarono Andò e Frank, che erano rimasti in silenzio fino a quel momento. -Io sono l’unico che ha letto il libro che vi aiuterà a tornare a casa, nel futuro. Io so il tempo dal quale venite, ma per tornarci dovrete sconfiggere la strega Morgana, che con le sue arti magiche minaccia la prosperità di questo mondo-
-Morgana era una leggenda-mi disse Frank. -Ogni epoca ha una sua strega;se accettiamo torneremo a casa!-Noi accettiamo la tua offerta, signore-L’ unico Signore che esiste, ci assista e ci benedica-. Arrivati alla biblioteca, Guglielmo ci condusse nella grande sala di lettura dove su file di plutei vi erano molti codici pregiati e di grande valore, e ci fece vedere il libro. -La leggenda narra che questo codice ha poteri magici donati da un antico stregone, che ha il potere di far viaggiare nel tempo. Per usare questo potere, però, dovrete sconfiggere Morgana che‌-Salve, stranieri- una donna vestita di viola con uno strano libro nero in mano ci guardò.
-A che ti serve il libro?-chiese Andy. -E’ il mio Pietro e il mio profeta, ma è su questa pietra che edificherò la mia Chiesa- disse indicandosi. In seguito capii che il libro le serviva per dominare le persone di tutte le epoche, inclusa la nostra. Entrò all’improvviso un boia, o meglio, un armadio, che in un lampo mi fu addosso; mi dimenavo, scalciavo; la sua lama stava per attraversare la mia testa quando Frank gli spaccò sulla nuca un leggio che lo fece cadere a terra svenuto; intanto Andy aveva imbavagliato Morgana con l’aiuto di Adso. Guglielmo, nel frattempo, aveva pronunciato le parole: ”Strumento del Demonio tu sarai, e per sempre così resterai, punita tu verrai, mai più arti magiche praticherei!”, spogliando la
strega dei suoi poteri. Lo raggiungemmo. -Per il tempo attraversare, come il peccatore penitente vi dovrete mostrarequindi ci inginocchiammo in segno di pentimento dei nostri peccati. -Grazie, stranieri; avete conservato in vita noi e la biblioteca; che il Signore vi benedica. Avete una domanda da farmi?-Io- dissi-Pensi che tutte le donne siano streghe?-Ebbene mia cara, io non mi capacito, che Dio abbia introdotto nella sua creazione un essere cosĂŹ immondo senza dotarlo di qualcosa di buono. Fate buon viaggio-. E dopo che ebbe detto le parole:-Slim salabin- che erano scritte nel libro che ci portammo via, scomparimmo in un vortice di luce, e ritornammo a casa.