UN MANOSCRITTO POCO EROICO “Che brutta scelta” penso guardando dal mio letto il soffitto che mi sovrasta, l'ha scelto mia sorella il colore, ma a me non è mai piaciuto, l'unica cosa che mi fa alzare dal letto è il pensiero che andrò alla Biblioteca malatestiana con la mia classe, così mi vesto, faccio colazione e prendo il pullman. Arrivato a scuola ci incamminiamo fino alla fermata del bus che ci porterà alla Biblioteca dove iniziamo il tour: la guida ci sta mostrando diverse antiche mappe di Cesena e dintorni, “Che noia” dico più a me che agli altri così mi allontano dal gruppo, che più che un drappello di ragazzi sembra una processione, con la scusa di dover andare in bagno. In verità voglio vedere l'Eroico Manoscritto, il più grande libro della biblioteca, giro l'angolo
e davanti a me si staglia una teca enorme, illuminata, con al suo interno un libro scritto con lettere in minuscola carolina, altrettanto grande. Mentre osservo affascinato l'opera medievale, da dietro una porta noto un guizzo, che si spegne all'istante; non ho voglia di indagare, cosÏ mi illudo che sia stato soltanto uno scherzo del sonno, quindi i miei occhi ritornano sul manoscritto e, come attratto da una calamita, le mie dita toccano la teca che si infrange in mille pezzi, mentre i miei polpastrlli scorrono sulle lettere in volgare. Come i serpenti seguono la melodia del flauto del loro incantatore, all'improvviso non sento piÚ il pavimento sotto ai miei piedi, mi sembra di passare in uno scivolo d'acqua piÚ piccolo di me e mi ritrovo nella stessa stanza, vestito con abiti medievali ma senza il manoscritto; non c'è luce artificiale, a destra e a sinistra ci sono scaffali e scaffali pieni di libri. Ne prendo
uno e noto che ha una carta giallastra, la copertina é di pelle, così arrivo all'orribile conclusione che quell'innocuo oggetto è un teletrasporto. Preso dal panico mi metto a correre in quel labirinto, non trovo nessuno, ma sento la risposta pulsarmi nella testa:trovare il libro e ritornare nella mia epoca . Mentre sono travolto da orribili pensieri, rivedo il guizzo da dietro un logoro scriptorium, ma questa volta mi precipito all' inseguimento e becco sul fatto un uomo incapucciato, vestito di nero con un lungo mantello che quasi striscia per terra. “Chi sei ?”, ma la mia voce rimbomba senza ricevere risposta, solo dieci metri di distanza ci separano, così mi do all'inseguimento, lui gira l'angolo e varca una massiccia porta di legno. Arrivato lì anch'io, mi ritrovo in un mercato del medioevo, senza traccia dell'uomo, spaesato e sorpreso quasi svengo, ripenso
al mio obbiettivo e ritorno alla biblioteca, lontano dalle grida e dalle urla dei mendicanti. Se il libro c'è è qui, penso e, con questa convinzione nella testa ritorno a correre tra gli scaffali finchè non trovo la stanza di cui la guida ci stava parlando. Davanti a me c'è una pesante porta di legno a doppia serratura, sormontata da una scritta in latino e un elefante, dalla finestra lì di fianco vedo all'interno l'Eroico Manoscritto incatenato e lì vicino l'uomo vestito di nero con due chiavi in mano. I miei occhi balzano da lui alla serratura, senza farlo apposta dalla mia bocca esce:”Esci fuori codardo e combatti da uomo”, lui sorpreso si avvicina alla porta, appena sento scattare le serrature, apro la porta talmente forte che lui cade a terra, sfruttando il momento corro verso l'enorme libro e lo tocco, vengo sollevato da terra e riprovo la senzazione di prima .
Mi risveglio nel mio letto felice che sia stato solo un sogno, ma scopro di essere vestito ancora con abiti medievali e, guardando la sveglia, capisco che è passato un giorno.