MISTERO NELLA BIBLIOTECA “Di qua, presto, fate silenzio!” Anita in coraggiò i suoi insoliti amici a seguirla attraverso uno stretto passaggio che li a vrebbe condotti in un posto dove sarebb ero stati al sicuro, almeno per un po’. Anita era una ragazzina di tredici anni c ome altre: frequentava la scuola, faceva sport, le piaceva uscire con le amiche, e ra attiva sui social, intelligente e risolut a, ma come fosse arrivata in quel posto proprio non riusciva a capirlo, nonostan te il suo intuito e il suo acume. Quel giorno era tornata a casa con lo sc uolabus come sempre e, in attesa di met tersi a tavola per il pranzo, aveva preso il cellulare e aveva cominciato a guarda re i messaggi. Ne aveva notato uno prov
eniente da un numero sconosciuto e lo a veva visualizzato... aveva fatto appena i n tempo a leggere: “Abbiamo bisogn o di te!”, poi una luce abbagliante l’ave va accecata e quando lentamente era riu scita a mettere di nuovo a fuoco le imm agini, ciò che la circondava non erano l e pareti della sua stanza. Si era ritrovata in un luogo sconosciuto: era all’aperto, l’azzurro del cielo s’intravedeva attrave rso il fogliame di diversi alberi: si trova va in un bosco di betulle, seduta su una roccia bianca, indossava abiti di tela e c alzari di cuoio, capì che si trovava nella Cesena del Medioevo. Diede un’occhiat a rapida intorno a sè e impiegò poco ad individuare un sentiero che la condusse fuori dal boschetto. Guardò più attenta
mente: un paesaggio di morbide colline la circondava. Un carro, trainato da un c avallo, la sfiorò facendole fare un balzo all’indietro, si voltò e scorse un impone nte edificio a lei familiare: la Biblioteca Malatestiana. Si sentì tirare l’orlo della gonna: tre pic coli esseri, dai grandi occhi neri saltella vano facendo a gara per parlare; alla fin e spiegarono confusamente che erano st ati loro a inviarle quel messaggio. “Abbiamo bisogno del tuo aiuto, siamo i tre elfi protettori del libro magico “De civitate Cesenae 1100” che dentro di sè custodisce il potere oscuro del famigera to mago Nuck che nel 1100 cercò di im padronirsi di Cesena e venne imprigion ato all’interno di un manoscritto che è c
ustodito qui, nella Biblioteca Malatestia na. Ora questo libro è stato aperto e il m ago Nuck è alla ricerca del magico man oscritto per impossessarsi del potere osc uro e regnare per sempre su Cesena. Ch i avrà tra le mani questo libro durante l’ eclissi lunare di stasera sarà investito di questo enorme potere, solo tu puoi aiuta rci”. Mentre spiegavano queste cose ad Anit a, i minuscoli esserini la trascinavano a fatica verso le scale, cercando di trasme tterle tutta la fretta che la situazione ric hiedeva. Anita li seguiva quasi meccani camente, cercando di mettere in ordine l e informazioni, quando all’improvviso f urono spaventati dal tonfo di un libro ch e cadeva sul pavimento: si voltarono ve
rso il luogo da cui proveniva il rumore, da un tomo aperto si materializzarono e sseri mostruosi. Dalla prima pagina si e ra staccato un drago gigantesco e, a seg uire, altre creature terrorizzanti. Anita, a lla vista di questa creatura, si spaventò molto, ma non si perse d’animo. Guidò i suoi compagni d’avventura in un nasc ondiglio al secondo piano: un luogo da l ei ben conosciuto perchè vi si nasconde va sempre da piccola, quando la mamm a voleva riportarla a casa dopo essere st ata in biblioteca. “Di qua” ripete sicura. Nella piccola stanza, fiocamente illumi nata, un libro adagiato su un tavolo di le gno attirò la loro attenzione. Anita quel libro l’aveva già visto ad una visita con
la scuola, era uno dei primi tascabili e l a collana si chiamava le “Aldine” e anc ora una volta il tomo si aprì e il gruppo di amici spaventati assistette alla medes ima scena di prima, una figura si staccò dalle pagine... il sommo poeta, Dante A lighieri con solennità disse: “Perdete og ni speranza, o voi che entrate, ma con s olerzia il libro recuperate!” E indicò lor o un passaggio segreto attraverso il pied istallo dove poggiava la statua di Malat esta Novello. I quattro si avviarono nella direzione in dicata, si trovarono in un altro ambiente dove, all’interno di una teca, si trovava il “Decivitate Cesenae 1100.” Anita soll evò delicatamente il vetro e poi prese il libro: una copertina di cuoio morbido al
tatto lo ricopriva e lettere di ferro forgia te da mano umana componevano la scrit ta “Decivitate Cesenae 1100”. In quel momento il mago Nuck fece la sua entr ata: stese l’ossuto braccio e attirò il libr o a sè. La nostra protagonista sentì una forza nascere nel suo esile corpo e fuori uscire attraverso le sue mani sotto form a di vento violento, che spazzò via il ma go e i suoi seguaci. Il libro cadde nelle mani dei piccoli aiutanti che, prontamen te, lo restituirono all’eroina. In quel mo mento l’eclisse raggiunse il suo punto p iù intenso... di nuovo una luce abbaglia nte. Anita si ritrovò nell’aula magna del la Biblioteca Malatestiana dove uno stu dioso di fama internazionale stava spieg ando la leggenda di Anita, il magico ma
noscritto “Decivitate Cesenae 1100” e l’eclissi lunare.