IL LIBRO MAGICO In questo momento sono nella biblioteca malatestiana con la mia classe. Ci troviamo nella sala del Nuti e la guida ci sta spiegando che i libri sono incatenati ai plutei e che nella fila di sinistra ci sono i libri che trattano di scienza e storia e nella fila di destra quelli che trattano di argomenti religiosi. Purtroppo la spiegazione è noiosissima e io mi distraggo facilmente, quindi inizio a camminare avanti e indietro. Ad un certo punto mi avvicino ad una finestra e decido di sentire se il vetro è liscio o ruvido. Appena lo sfioro un fascio di luce accecante mi travolge e mi ritrovo in una sala bianca e vuota. Incredibile!
In quel momento mi accorgo che nella sala, oltre a me, c’è qualcosa, o meglio, qualcuno. Mi avvicino e noto che è la mia amica Sara. Grido il suo nome e mi avvicino a lei. Appena mi vede mi chiede :”Dove siamo?” Io rispondo:”Non lo so.” A quel punto mi dice:”Ho toccato il vetro di una finestra e mi sono ritrovata in questa stanza. Tu invece come sei arrivata qui?” Io rispondo:”Sono arrivata nello stesso modo.” A quel punto c accorgiamo che nella sala c’è un vecchio leggio con un libro aperto. Il leggio è n legno di noce intarsiato ed estremamente lucido. Il libro, invece, ha una copertina rossa e larga e le pagine sono rovinate. È completamente impolverato. È scritto in italiano. Inizio a
leggere:”All’interno della biblioteca è nascosto un libro magico in grado di aprire un portale magico per un’altra dimensione. L’apertura di questo portale segnerebbe la fine del mondo e voi siete state scelte per trovarlo e distruggerlo. Nella biblioteca, all’interno di un libro antico, è nascosto un codice che vi aiuterà a trovare il libro magico. Ma fate attenzione: una strana creatura lo sta cercando e fará di tutto per ottenerlo.” Appena volto pagina il libro e il leggio spariscono e al loro posto appare una porta. Titubanti e impaurite, decidiamo di sfidare la sorte. Entriamo e ci ritroviamo all’ingresso della biblioteca che è deserta.
Decidiamo di dividerci per cercare meglio il codice. Sara entra nella biblioteca piana e io entro nella sala del Nuti e, dopo aver guardato in tutti i libri, trovo il codice nell’ultimo libro dell’ultimo pluteo di destra. Si tratta di un foglio con scritti una serie di titoli di libri numerati. In tutto sono mille e noto che in fondo c’è anche una serie di numeri. La leggo: ”1-32 7-45-105-1-325-2.” Dopo un’attenta riflessione capisco. Ogni numero corrisponde alla prima lettera del titolo del libro segnato con quel numero. Dopo averlo tradotto leggo:”Il codice.” Capisco che è quello il titolo del libro che devo cercare, allora tenendo in mano il
foglio mi volto verso la porta per andare a dirlo a Sara. Appena mi volto però noto che davanti a me c’è una persona. La guardo meglio e noto che non è una persona. È la creatura strana che cerca il libro. Il suo corpo ha sembianze umane, però è ricoperto di squame color magenta e ha una coda e delle ali simili a quelle di un drago. I capelli sono azzurri e ricci. Inizia a venire verso di me dicendo:”Cerco il codice per trovare il libro da anni e ora grazie a te che lo hai trovato e decifrato riuscirò a trovare il libro e ad aprire il portale.” Poi sparisce nel nulla. Corro da Sara, le dico il titolo del libro e lei mi dice:”Mi sembra di aver visto un libro
con quel titolo mentre cercavo nella biblioteca piana. Andiamo!” Corriamo a cercare il libro e lo troviamo. La copertina è di velluto rosso ricamato in oro. E le pagine in carta sono ancora bianche e sembra che non siano mai state sfogliate. Nella prima pagina in alto a sinistra c’e scritto che il libro è del 1579. La mia attenzione ricade su una frase in basso a destra scritta a mano con una calligrafia tremolante che dice:”Scrivendo
questo libro ho commesso un grave errore e chiunque stia leggendo questo è pregato di distruggerlo. Attenzione! Non leggere oltre !” Ad un tratto riappare la strana creatura.
Iniziamo a correre fino ad uscire dalla biblioteca, ma continua a seguirci. A quel punto vedo un pozzo e mi viene l’idea di farcela cadere dentro. Io e Sara andiamo dietro al pozzo e quando la creatura arriva, spingendo con tutta la nostra forza, ce la buttiamo dentro. Dopodiché aspettiamo e non sentiamo più niente. Deve essere morta, penso. Allora Sara prende un accendino e dà fuoco al libro. Appena finisce di bruciare appare una lice accecante e mi ritrovo nella sala del Nuti insieme ai miei compagni di classe e noto che non è passato neanche un secondo. Che sia stato tutto un sogno?