ESSERI UMANI “Dobbiamo solo aspettare che arrivino” esclamò Randy. “Arriveranno presto” sussurrò Ronnie a Randy. “Cosa faremo quando…” ma, non fece tempo a finire la frase che i due sentirono un tonfo provenire dall’esterno del disco volante. Corsero fuori. Eccoli. Lì, davanti a loro, c’erano due esseri di colore rosa, con due braccia, due gambe, due occhi. Avevano addosso qualcosa di uno strano materiale che ricopriva il loro sudicio, enorme corpo. Erano umani. I due esseri alla vista dei due robot si stupirono perché probabilmente si aspettavano di trovare alieni, non un pianeta di robot. Ma cosa volevano da loro? Velocemente i robot estrassero un’arma sconosciuta ai nemici umani. Erano piccole armi che sparavano laser verdi in grado di disintegrare i nemici velocemente. I due umani si tirarono indietro. I due robot quando videro la risposta dei due umani capirono che forse non erano lì per attaccare. Randy si avvicinò a uno dei due e cominciò a parlare pur sapendo che forse l’umano non avrebbe compreso. “Cosa volete?” chiese Randy. Ovviamente non si aspettava una risposta, invece: “Aiuto!” rispose subito l’altro. Randy, allibito dalla risposta ribadì: “In che modo possiamo?” “Dovete aiutarci e solo voi potete.” Randy, pur non avendo avuto una risposta, tornò da Ronnie.
“Li aiutiamo?” sussurrò Ronnie. “Non so se fidarmi.” “Proviamo.” Detto questo i due robot si avviarono dagli umani che subito fecero gesto di seguirli. Entrarono dentro una navicella lunga e appuntita munita di apparecchiature antiquate rispetto a quella dei due esseri con le ruote. Sbarcarono dentro a una macchina: un’enorme macchina di nome Multivac. “Il problema” spiegò uno dei due “è che non funziona più e l’economia del nostro pianeta dipende da lei” continuò l’altro. I due robot si avvicinarono alla macchina: cominciarono a guardarla e a consultarsi. “Non è rotto!” disse Rand, “è solo stanca di tutti i vostri ordini, gli date troppi ordini, lasciatela riposare e poi ricomincerà a funzionare!” I due robot si girarono ed entrarono nell’astronave, chiusero, accesero i motori e ripartirono lasciando i due esseri soli nel Multivac. Il giorno seguente riaccesero il Multivac e videro che i suggerimenti dei robot erano corretti. Il Multivac funzionava ancora!”
EMMA ZANNI 3D