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Scuola dell’Infanzia “Andersen” – Istituto Comprensivo Carpi 2

Dal progetto PAROLE, SCRITTE, NUMERI intorno a me … Itinerario di lavoro:

NATALE ZEN: scarabocchi, scritte, lettere Sezione 5 ANNI Insegnanti: MONICA BATTINI e ANGELA LOSCHI 1


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PRESENTAZIONE La festività del Natale ha rappresentato una significativa occasione per procedere nel percorso di approccio alla lingua scritta e nello sviluppo di competenze a sostegno dell’apprendimento della letto-scrittura. A questo scopo ci siamo avvalsi di due storie che hanno dato input di rilievo in tale direzione e che, pur non avendo nessuna delle due alcun riferimento al Natale, sono state lo sfondo narrativo che ci ha accompagnato durante il periodo di preparazione di addobbi e “lavoretti”, caratteristici del periodo natalizio. Le storie a cui ci siamo riferiti sono: 1) “Scarabocchio Zen”, da cui si è partiti per proporre ai bambini attività comunemente definite di “prescrittura”; 2) “L’Albero Alfabeto”, il cui tema ha favorito la comprensione del funzionamento del nostro sistema di scrittura. Infine, alcune attività di corrispondenza (es. “Biglietto di auguri” e “Lettera a Babbo Natale”) hanno permesso ai rendersi conto di un possibile uso della lingua scritta e di confrontarsi con specifiche forme comunicative.

OBIETTIVI - sviluppare la motricità fine e la coordinazione oculo – manuale mediante l’esercizio grafico di tracciare a mano libera segni, linee e forme di vario tipo - comprendere aspetti convenzionali del nostro linguaggio e del codice alfabetico, mettendoli in relazione tra loro (costruzione di parole e frasi)

- sperimentare forme comunicative alternative al linguaggio orale, attraverso la copia e la dettatura di testi scritti N.B. Per una visione del contesto progettuale in cui l’itinerario è inserito, si rimanda al Progetto “PAROLE, SCRITTE, NUMERI intorno a me …” 3


Zentangle Approfondimento:

SCARABOCCHIO ZEN e “PRESCRITTURA” Nell’itinerario “Natale” abbiamo proposto ai bambini lo Zentangle o Scarabocchio Zen, una tecnica conosciuta casualmente in rete. Nonostante il nome “esotico” si tratta di una pratica a cui probabilmente è capitato a tutti di dedicarsi, senza esserne tuttavia consapevoli (ad esempio quando, al telefono o assistendo ad una conferenza, si fanno scarabocchi o disegnini a margine di un foglio …) ZENTANGLE è un disegno astratto creato usando motivi che si ripetono (i pattern). La parola Zentangle deriva dall’inglese zen + tangle (tangle può essere tradotto con “groviglio / intreccio”, a cui il nome italiano “scarabocchio zen”). Lo zentangle è diventato, nel 2003 negli Stati Uniti, un vero e proprio metodo certificato, che prevede l’uso di regole e materiali specifici. Si tratta di una pratica, alla portata di tutti, che coniuga l’aspetto espressivo e creativo - potremmo dire “artistico” - con quello mentale e spirituale, essendo al tempo stesso un’attività che favorisce la meditazione, il rilassamento, la concentrazione 4


. Tuttavia, l’aspetto che ci ha maggiormente interessato nell’idea di proporre lo zentangle ai bambini è l’aspetto propriamente motorio, legato allo sviluppo della motricità fine e della coordinazione oculo manuale Essendo infatti ben consapevoli quanto queste abilità siano fondamentali per imparare a scrivere (tuttavia non sufficIenti di per sé, in quanto il livello di concettualizzazione raggiunto rappresenta un dato imprescindibile), ci siamo interrogati non tanto sulla necessità, quanto sulla “modalità” di proporre ai bambini attività utili a tale scopo. Le cosiddette attività di “prescrittura”, presentate tradizionalmente per lo più tramite “schede” fotocopiate o “quaderni operativi”, non rappresentavano per noi una proposta convincente, volendo evitare di annoiare i bambini con esercizi ripetitivi, fini a se stessi, uguali per tutti. “Scarabocchio zen” ha rappresentato la soluzione ideale ai nostri propositi perché, lasciando spazio alla creatività e all’elaborazione personale, ha consentito l’esercizio delle funzionalità motorie specifiche della scrittura, impegnando i bambini in attività stimolanti, con risultati oltretutto esteticamente gradevoli. Per presentare e motivare la tecnica ai bambini, è stato usato l’espediente di una storia (“Scarabocchio Zen”, appunto) che ha subito coinvolto ed interessato i bambini e li ha indotti a sperimentare e ad applicarsi con dedizione a questa nuova tecnica.

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La storia di “SCARABOCCHIO ZEN” “Scarabocchio Zen” è un racconto, appositamente creato dalle insegnanti di sezione, per presentare ai bambini la tecnica dello ZANTAGLE o SCARABOCCHIO ZEN. La storia - ambientata in una scuola dell’infanzia a cui fanno da sfondo alcune problematiche, comportamentali e relazionali, tipiche della fascia di età considerata – sollecita indirettamente i bambini ad immedesimarsi con i protagonisti del racconto e li invita a scoprire e sperimentare la tecnica dello “scarabocchio zen” proprio come accade nella storia.

CHE COS’È UNO SCARABOCCHIO? Zaira: è un pasticcio con un pennarello Martina: … o con la matita Elena: uno scarabocchio è una cosa che prima non si è pensata Giorgia: vuol dire colorare male Sofia O.: quando si prova a colorare e dopo non si riesce Emma: è colorare male Yassin: è un pasticcio!

Il racconto è stato illustrato, con una grafica essenziale, sempre dalle insegnanti ed è stato mostrato ai bambini tramite una presentazione in powerpoint, a cui ne è seguita la versione cartacea, realizzata per rendere disponibile la “lettura” della storia in qualsiasi momento della giornata (vedi pagina successiva “Libro Scarabocchio Zen”). Prima del racconto, chiediamo ai bambini di dare una definizione di “SCARABOCCHIO” …

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Il libro di “SCARABOCCHIO ZEN”

Le sequenze della storia di Scarabocchio Zen …

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Il disegno di “Scarabocchio Zen” Al termine del racconto i bambini indicano e disegnano il “momento preferito” della storia di Scarabocchio Zen e verbalizzano quanto disegnato.

Ho disegnato i bimbi che vanno da Zen e gli dicono “ci fai uno scarabocchio?” e poi non lo stanno più prendendo in giro e sono suoi amici e giocano sempre insieme (ANAS)

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Il racconto di “Scarabocchio Zen” La storia di “Scarabocchio Zen” è stata più volte ripresa e discussa con il gruppo sezione al fine di verificarne la comprensione . Abbiamo provato a raccontarla insieme, attraverso il contributo dei bambini.

I BAMBINI RACCONTANO LA STORIA DI SCARABOCCHIO ZEN

La storia inizia che Zen non sa fare i disegni come gli altri bambini (Rayan). Zen è un bimbo (Martina) che veniva dal Giappone! (Chiara). Allora lui faceva sempre degli scarabocchi (Anas) nel foglio degli altri (Valeria), perché era invidioso (Giorgia). I bambini erano arrabbiati e lo prendevano in giro, lo chiamavano “Scarabocchio Zen” (Luca). Un giorno arriva una bambina nuova che si chiamava Serena … aveva la treccia così (Eya), il suo nome era proprio come il suo carattere, era serena: quando uno ci faceva una cosa che non gli piaceva lei alzava le spalle e andava a trovare un altro amico (Martina). Gli altri bambini invece chiamavano sempre “tataaa, tataaa, tataaa … ” (Valeria). Un giorno Serena stava disegnando e un bimbo la guarda (Sofia R.) … no tutti i bimbi la guardano (Anas), dicono “L’hai fatto tu?” e poi dice Serena “Non sono stata io, è Zen” (Rayan). Gli amici dicono: “No, non può essere, perché Zen fa solo degli scarabocchi” (Sofia O.). Serena dice: “Ha fatto uno scarabocchio su un foglio e io c’ho disegnato sopra” (Leo) …. no, aveva copiato il disegno (Filippo). E allora tutti lo volevano (Zen) per fargli fare degli scarabocchi e farli diventare dei bei disegni (Valeria). Le maestre dicono: “Perché non decoriamo con questi disegni l’aula per Natale?” (Marta). Dopo Zen non lo prendevano più in giro, lo chiamavano “Zen il pittore” (Luca) … no “Zen, l’artista” (Leo) … “Zen Scarabocchio, l’artista” (Filippo)

Cosa significa la parola ARTISTA … che è bravo a disegnare (Chiara) che fa dei quadri bellissimi (Sofia O.) che fa dei disegni belli (Rayan) pittore (Yassin)

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Scarabocchi zen Al termine del racconto, come i protagonisti della storia. i bambini iniziano a cimentarsi con gli “scarabocchi zen”, provando su dei foglietti vari “disegni astratti”: puntini, linee, croci, cerchi, spirali, asterischi, ecc. I foglietti vengono poi disposti uno a fianco all’altro, alternando i motivi.

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Albero di Natale Zen I bambini utilizzano la tecnica “scarabocchio zen” per rappresentare graficamente l’albero di Natale, operando con la seguente procedura: ricalco del contorno; suddivisione in spazi, “coloritura” con motivi diversi, ritaglio ed incollaggio su carta verde.

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L’albero Alfabeto Raccontiamo la storia “L’albero Alfabeto” (Leo Lionni – Babalibri) mostrando ai bambini le immagini del libro. Dopo aver discusso insieme del significato del testo, i bambini disegnano il momento del racconto che è piaciuto di più. (L’attività su libro “L’albero Alfabeto” viene ripresa nel corso dell’anno (cfr. Itinerario di lavoro “Numeri e Lettere”)

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Il testo di “L’albero Alfabeto” «Questo è l’albero dell’alfabeto» disse la formica. «Perché si chiama così?» le chiese un’amica. «Perché non molto tempo fa questo stesso albero era carico di lettere che vivevano felici e contente saltando di foglia in foglia, fino ai rametti più alti. Ogni lettera aveva la sua foglia preferita e ci si andava a sistemare per prendere il sole e lasciarsi cullare dalla brezza di primavera». Un giorno la brezza si fece più forte e si trasformò in vento e il vento in burrasca. Le lettere cercarono di aggrapparsi alle foglie, ma alcune furono spazzate via, e le altre si spaventarono molto. Dopo la bufera rimasero tutte vicine per la paura e si nascosero tra le foglie dei rami più bassi. Un buffo insetto rosso e nero con le ali gialle le vide laggiù, nascoste nell’ombra. «Abbiamo paura del vento» spiegarono le lettere «Ma tu chi sei?» «Mi chiamo insetto parolaio» replicò quello «Posso insegnarvi a formare delle parole. Se vi unite a gruppi di quattro o cinque, o persino di più, nessun vento sarà forte abbastanza da spazzarvi via». Con pazienza, insegnò alle lettere a unirsi per formare delle parole. Certe formarono parole facili e brevi come "cane" e "ramo", altre ne imparavano di più difficili: "noi", "vento" e persino "cielo". Tutte contente tornarono in cima ai rami più alti e quando arrivò il vento, si strinsero forte senza paura. L’insetto parolaio aveva avuto proprio ragione. Poi, un mattino d’estate, uno strano bruco comparve in mezzo alle foglie. Era viola, lanuginoso e molto grasso. «Che confusione!» disse il bruco vedendo le parole tutte sparse tra le foglie. «Perché non vi unite e non formate delle frasi che "vogliano dire" qualcosa?» Le lettere non ci avevano mai pensato. Ma adesso potevano davvero scrivere, o "dire" le cose. Ne dissero intorno al vento, alle foglie, agli insetti. «Bene!» esclamò il bruco soddisfatto «Ma potete fare di meglio». «Perché?» domandarono stupite le lettere. «Perché dovete dire cose "importanti"» replicò il bruco. Le lettere cercarono di pensare a qualche cosa di importante, di "molto" importante. Infine seppero che cosa dire … [PACE IN TERRA AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’]

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Frasi di auguri Come suggerito dalla storia “L’albero Alfabeto”, pensiamo anche noi a delle “frasi importanti” da dire. Essendo periodo di Natale, decidiamo di comporre delle frasi di auguri da appendere alle pareti della nostra sezione utilizzando lettere in cartoncino. Dopo che i bambini hanno ideato le frasi da scrivere, mostriamo loro concretamente come si “costruiscono”, aggiungendo lettera dopo lettera e lasciando uno spazio tra una parola e l’altra. Le lettere vengono poi decorate con la tecnica “scarabocchio zen”.

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Le frasi appese alle pareti della sezione

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Addobbi per il nostro albero Rimanendo in tema, prepariamo gli addobbi da appendere al nostro albero di sezione: lettere dell’alfabeto in cartoncino decorate con “scarabocchi speciali� (riproduzione della lettera stessa).

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Il nostro albero di Natale collocato, non a caso, nell’angolo di lettura di sezione.

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Decorazioni ai vetri Sempre con tecnica “scarabocchio zen� abbiamo realizzato le decorazioni natalizie per i vetri della nostra sezione.

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Calendario Zen I bambini decorano il «Calendario 2015», predisposto dalle insegnanti come regalo per i genitori, con lo “scarabocchio zen”, sperimentando la variante “colore” ed applicando la regola dell’alternanza (gli spazi vicini devono essere decorati con motivi e tinte diverse). Le scritte dei nomi dei mesi vengono ricalcate con i pennarelli.

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Biglietto di auguri Dopo aver appeso le frasi di auguri alle pareti della sezione, scriviamo un biglietto per i genitori, rispettando la forma caratteristica di questo tipo di corrispondenza (cfr. itinerario “Imparare giocando - La posta�). I bambini realizzano come immagine decorativa un albero di Natale incollando strisce di carta di giornale in ordine di grandezza; copiano sul biglietto una scritta di auguri (a fianco del testo della poesia da recitare ai genitori); scrivono sulla busta il destinatario (“Alla mia famiglia�); inseriscono il biglietto nella busta.

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Poesia di Natale Nel biglietto di auguri viene inserita la poesia “Babbo Natale”, che viene imparata a memoria per essere recitata ai genitori.

BABBO NATALE Babbo Natale viene di notte viene in silenzio a mezzanotte. Dormono tutti i bimbi buoni e nei lettini sognano i doni. Babbo Natale vien fra la neve porta i suoi doni là dove deve. Non sbaglia certo, conosce i nomi di tutti quanti i bimbi buoni. L’incontro con Babbo Natale durante la festa a scuola

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Lettera a Babbo Natale Per scrivere la tradizionale “lettera a Babbo Natale”, discutiamo insieme su “che cos’è” una lettera e “come si scrive” (cfr. itinerario “Imparare giocando – La posta”). Stabiliamo insieme di inserire nel testo non solo una “richiesta di regalo”, ma anche la “presentazione di sé”, “domande e curiosità a cui solo Babbo Natale può rispondere”, “frasi gentili e di auguri” … Il testo della lettera viene “dettato” all’insegnante che lo scrive a computer. I bambini firmano la lettera con il loro nome e disegnano a piacere la busta. Caro Babbo Natale Io sono Sofia Rossi, sono una bambina di 5 anni. Sono fatta con i capelli biondi, lisci e anche un po’ marroncini, gli occhi li ho marroni, sono molto bella. Mi piace disegnare, mi piace giocare con la Valeria, con la Sofia, con la Federica … con tutte le mie amiche. Mi piace giocare con il castello delle bambole, con i legnetti e con gli animali. Io a casa ho la casa dei lego e ci gioco con la mia mamma. La mia mamma ha un fratellino nella pancia e ha la pancia grossa, lo sai che il mio fratellino parla nella pancia e io gli dico “ciao fratellino, come stai?” Di regalo vorrei un castello di Barbie grosso, grosso e Elsa, quella che canta la canzone di Frozen. Babbo Natale dove abiti? Come sei vestito? Quanti anni hai? Le renne volano? Hai una slitta? Ciao Babbo Natale ti voglio tanto bene! SOFIA R.

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Caro Babbo Natale, ciao io sono Zaira, domani compio 5 anni!. Sono bambina che sono brava a fare i pagliaccio e il robot. Mi piace giocare con i My Little Pony oppure disegnare. Le mie amiche sono l’Elena e tutti gli altri bambini. Ho un fratello che si chiama Diego. Un giorno vieni qua a scuola a trovarci? Come regalo ci devo ancora pensare, a me piace giocare con le principesse, a My Little Pony, a nascondino e anche con mio fratello. Il mio regalo te lo chiedo il giorno di Natale. Ciao Babbo Natale, ti voglio bene. ZAIRA

Caro Babbo Natale Sono Emma Giglioli, io ho 5 anni e sono una bambina. Ho i capelli castani, mi piace mettere lo smalto, mi piace giocare molto con mio fratello. Quando mio fratello va via io mi vado a cambiare, a lavare i denti, poi guardo la televisione con i miei genitori e poi vado a letto. Vorrei in regalo una micetta pupazzo e mi piacerebbe la parrucchiera. Ti vorrei anche chiedere come si chiamano le tue renne. Ti voglio tanto bene caro Babbo Natale. EMMA

Caro Babbo Natale Io sono Sofia , sono una bambina di 5 anni, che il prossimo anno vado alla scuola prima, la prima elementare. Io ho preso il letto piatto, matrimoniale con il comodino in mezzo, perché così ci dormo con mia sorella e dopo stiamo vicine e dividiamo il comodino in due. Vorrei farti delle domande: ma come si chiamano le tue renne e i tuoi folletti? Ti voglio tanto bene, ma come fai a sapere in quale casa devi andare per prima? Per regalo vorrei il “pandetto”, quel panda che si può portare a spasso, dargli il biberon e farlo giocare. Vorrei anche il dvd di Frozen. Basta. Ciao, ti voglio tanto bene. SOFIA O. Caro Babbo Natale, sono Filippo, sono un bambino della sezione dei 5 anni della scuola materna Andersen. Mi piace nuotare in piscina, sott’acqua, e la pallacanestro. Ci vado al mercoledì. Mi piace anche la pallavolo, non me lo ricordo il giorno. Vorrei sapere com’e la tua slitta e come si chiamano i tuoi folletti. Dove abiti? Al Polo Nord? Mi piacerebbe come regalo il castello dei cavalieri della Play Mobil e anche un leone. Io prometto di fare il bravo, che devo ascoltare le maestre e anche la mamma e il papà e anche gli zii e i nonni. Ciao Babbo Natale, sei molto bello. FILIPPO

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Caro Babbo Natale Sono Valeria d’Angiò, sono una bambina, ho 5 anni. Mi piace leggere, vado in piscina e a danza. Lo sai che io una volta sono andata a fare un pigiama party? Gioco sempre con mia sorella, facciamo le sfilate e facciamo chi arriva prima. Ti volevo chiedere: come si chiamano le tue renne? Come si chiamano i tuoi folletti? Io vorrei la pizzeria di Play Doth! Tanti saluti, mi piaci tanto. VALERIA Caro Babbo Natale Io sono Anas, sono un bambino di 5 anni. Sono grande ho i capelli neri e gli occhi marroni. Mi piace giocare, mi piace leggere i libri e poi giocare con i miei amici. I miei amici sono Rayan, Yassin, Eya, Leo e Filippo. In regalo vorrei una macchinina e una bambola per la mia sorella. Grazie, ciao… mi sono presentato! ANAS

Caro Babbo Natale Ti voglio tanto bene. Io sono Giorgia, sono io, sono una femmina, una bambina che ho 5 anni. C’ho i capelli un po’ marroni e un po’ lunghi. Un giorno sono andata al mare a fare il bagnetto e a conoscere nuovi amici. Mi piace disegnare le mie migliori amiche sono l’Emma, la Marta, la Martina e la Federica. Vorrei sapere come fanno a volare le tue renne e dove vivi. Vorrei una nuova Barbie, principessa, perché due Barbie mie si rompono sempre e quasi quasi le butto. E vorrei anche il camper di Barbie. Ti mando un grande bacio. GIORGIA Caro Babbo Natale Sono Karman, sono un bambino, ho 5 anni. Ho i capelli neri e gli occhi neri. Mi piace giocare con Leonardo, Filippo e Francesco. Vorrei un treno, una macchina e un aereo. Ciao Babbo Natale. KARMAN Caro Babbo Natale Sono la Marta d’Italia, ho cinque anni e sono una bambina. Io ho gli occhi neri, i capelli gialli e un po’ marroni e la pancia metà e metà. A me piace tanto quando gioco con le mie amiche, ho tante amiche: l’Emma, la Martina, la Federica, la Giorgia, la Chiara, la Zaira e l’Elena. Ti volevo chiedere: hai la barba lunga? Sei vecchio o sei giovane? Vorrei 4 regali, 2 per questo Natale e due per il prossimo, perciò adesso te ne chiedo solo due: per favore Babbo Natale mi porteresti il camper delle Pinny Pon (sono delle piccole bamboline di plastica) e i castelli di Anna e di Elsa e tutte le cose di Frozen, Cristoff, Hans e la renna. Tanti saluti, Babbo Natale ti voglio tanto bene MARTA

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Caro Babbo Natale Sono Eya, ho 5 anni e sono una bambina. Mi piace mangiare le mele e le pere, sono un po’ grandina e ho i capelli un po’ giallini e gli occhi marroni. Mi piace fare il gioco dell’oca e mi piace giocare co i miei amici. Vorrei in regalo un cane giocattolo. Ti volevo chiedere quanti anni hai? Vorrei salutarti e darti un bacione. EYA Caro Babbo Natale Io sono un maschio, mi chiamo Luca ho 5 anni. Ho gli occhi marroni e neri, i capelli ce li ho biondi, sono magro, sono un bambino alto. A me piace andare in piscina, i miei amici sono Francesco, Filippo, Riccardo e Leonardo, mi piace giocare con loro. Io vorrei il treno merci blu e un transformer. Ti voglio chiedere: come fai a fare i regali? Ti voglio bene, ciao. LUCA

Caro Babbo Natale, io sono Federica, una bambina di 5 anni. I capelli sono castani e gli occhi sono castani. Mi piace mio papà, mia sorella e la mia mamma. Con loro mi piace giocare. I miei giochi preferiti i My Little Pony. Come fanno le tue renne a volare? Chi ti ha cucito il tuo vestito? Come si chiamano i tuoi folletti? Quanti anni hai? Ti voglio bene! Ciao, mi vieni a trovare un giorno? FEDERICA Caro Babbo Natale Sono Leonardo Colli, un uomo…un bambino di 5 anni. Ho gli occhi verdi scuri e i capelli un po’ marroncini e un po’ neri. Mi piace giocare con i miei lego di polizia da solo, mi piace giocare anche con altri giochi e mi piace giocare con i miei amici: FrencI, Luca, Filippo e Riccardo. Babbo Natale vorrei che “mi porti” la caserma della polizia, il numero è da 6 o da 12. Ti vorrei chiedere: come volano le tue renne Babbo Natale? Ciao Babbo Natale! Ti voglio tanto bene! LEONARDO Caro Babbo Natale Io sono Elena Filippi, ho 5 anni e sono una bimba, ho i capelli mori, gli occhi marroni e sono bella. Mi piace giocare e disegnare, io gioco con la mia amica Zaira, con la Valeria e con tutti i bimbi della sezione. Io abito in via Bollitora n° 125 a Carpi e vorrei in regalo una Barbie fatina e una Barbie principessa. Quanti anni hai? Come si chiamano i tuoi folletti? Come fanno a volare le tue renne? Ciao Babbo Natale, non vedo l’ora di vederti! ELENA

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Caro Babbo Natale Io sono Vanessa Ionita, sono una femmina, una bambina di 5 anni. Ho gli occhi marroni, sono grande e mi piace giocare, disegnare e guardare i cartoni. Mi piace anche fare i pupazzi di neve, mi piace fare dei cuoricini sulla neve e delle stelle. Le mie amiche sono Angelica e Giada, poi Filippo mi piace perché è il mio moroso. Vorrei in regalo il gatto e il cane di peluche. Ti chiedo: stanno bene le tue renne? Stai bene Babbo Natale? Ciao alle tue renne e a Babbo Natale. VANESSA

Caro Babbo Natale Sono la Martina Ruini, sono una bimba di 5 anni e mi piace ricevere i regali. Ho i capelli castani e mi faccio spesso la coda di cavallo, ho gli occhi tutti verde chiaro, sono media e magrina. Mi piace tanto giocare con le mie amiche e mi piace tanto anche giocare con mio nonno. Mi piace fare lo sport come la danza, la ginnastica e il nuoto. Vorrei chiederti tu vuoi sapere dei miei regali? Vorrei una gattina che si chiama Daisy di peluche, ma ha le pile e la posso abbracciare ma non portare a letto. Poi vorrei anche lego franz giungla. Ti vorrei anche chiedere: ma le tue renne come fanno a volare? Ciao Babbo natale ti voglio bene e non vedo l’ora di vederti qua a scuola! MARTINA

Caro Babbo Natale Io sono Ayan, sono un bambino, ho 5 anni. Ho i capelli neri, gli occhi bianco e nero. Vorrei un treno, una macchina e un libro. Ciao AYAN

Caro Babbo Natale Sono Giada Conte, sono una bambina di 5 anni. Sono alta e bella, ho i capelli neri e gli occhi neri. Mi piace vedere i cartoni e giocare con le mie amiche, sai che con la Vale mia sorella abbiamo fatto un giochino e abbiamo anche fatto <così> (battere le mani). Vorrei il cane con il guinzaglio tutto rosa e anche il gattino, poi vorrei anche Ciccio Bello… quello che mette il ciuccio, mangiava e tutto il resto. Ti voglio dire che sei bellissimo, ciao Babbo Natale. GIADA

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Caro Babbo Natale Io sono Chiara Serafini, sono una bimba, ho 5 anni. Ho gli occhi azzurri, i capelli un po’ marroncini e un po’ chiarini. Però mi devo mettere la crema quando vado a letto perchè c’ho un po’ di pruritino. Mi piace disegnare, mi piace leggere e mi piace scrivere. Più di tutto mi piace anche tanto giocare con la mia sorellina Agata di tre anni. Mi piace giocare con le principesse, mi piace raccogliere i fiori, mi piace giocare con la Marta, con la Martina e con l’Emma, anche con l’Elena e la Zaira. Vorrei in regalo la fata Trilly e la sirenetta Ariel. Ti vorrei chiedere perché gli elfi costruiscono i giocattoli? Tu non lo fai perché se non dopo vai in ritardo a consegnare i regali? Ciao babbo natale e anche buona consegna CHIARA

Caro Babbo Natale Io sono Rayan Sabhi, sono un bambino, ho 5 anni. Ho i capelli neri e gli occhi neri. Ti chiedo: le tue renne guidano bene? Dove abiti? Mi piace giocare, mi piace giocare in saletta, in salone, mi piace fare ginnastica e guardare i libri. I miei amici sono Filippo, Anas, Eya, Yassin, Leonardo. In regalo vorrei una caserma di Sam Pompiere. Tu sei buono? Ti vorrei salutare con le mani che fanno <così> ciao! RAYAN

Caro Babbo Natale Io sono Riccardo Bernabucci sono un bambino di 5 anni, c’ho gli occhi di colore azzurro, i capelli li ho un po’ marroncini, io sono grande. Mi piace disegnare e colorare, mi piace giocare con i miei amici: Luca, Filippo, Francesco, Leonardo e anche alcune bimbe. Mi piace fare… giocare con la mia mamma. Con il mio papà mi piace costruire i lego nella mia città. Di regalo vorrei la guerra di “Andronicon” e un lego di polizia. Babbo Natale come fai a fare i regali? Ciao Babbo Natale. RICCARDO

Caro Babbo Natale Io sono Yassin, un bambino un bambino di 5 anni. Sono fatto di ossa, ho i capelli marroni e gli occhi neri. Mi piace giocare con Rayan, con Ayan e Aliyan, con la Giada e con Karman. Mi piace giocare in salone perché ci sono le biciclette. Di regalo vorrei una macchina telecomandata. Babbo Natale perché sei vestito così? Ciao Babbo Natale. YASSIN Caro Babbo Natale Io sono Aliyan, sono un bambino, ho 5 anni. Ho gli occhi neri, i capelli neri. Mi piace giocare. Vorrei un treno e una macchinina. Ciao. ALIYAN

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Caro Babbo Natale, io sono Francesco. Sono un bambino di 5 anni. Mi piace guardare i libri con Leonardo, perché Leonardo mi lascia stare. Luca invece non mi lascia stare, mi tocca tutti i giorni e a me non piace. Con Luca mi piace disegnare, perchè quando disegno Luca mi lascia stare. Come sono fatte le tue renne? Cosa usi per far volare le renne? Come regalo mi piacerebbe la caserma di Sam il pompiere, perché mi piace, ci vorrei giocare con il papà Ciao Babbo Natale, ti voglio bene! FRANCESCO

Caro Babbo Natale Io sono Angelica Zarro, sono una bambina, ho 5 anni. Ho i capelli un po’ castani e un po’ neri come ha mia mamma, me lo dice sempre la mia mamma, poi ho un riflesso biondo. Ho gli occhi verdi come la mia mamma. Sono fatta ancora bassa e poi sono quasi alta, poi c’ho i gomiti tutti rosa… ho tutto rosa, tranne la bocca che è rosa fucsia. Mi piace giocare, poi anche leggere, mi piace cantare e ballare perché da grande vorrei fare danza. Ti vorrei chiedere una Barbie e anche un maschio, poi vorrei anche un castello delle principesse con barbie, una porta e anche l’orologio rosso. Ti vorrei chiedere se le tue renne stanno bene, poi come sono fatti i tuoi capelli? Ciao, ti voglio bene. ANGELICA

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I protagonisti Aliyan – Ayan - Anas - Angelica Chiara – Elena - Emma - Eya Federica - Filippo - Francesco Giada - Giorgia - Karman Leonardo - Luca - Marta - Martina Rayan - Riccardo - Sofia R. - Sofia O. Valeria - Vanessa - Yassin - Zaira



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