Scuola dell’Infanzia “Andersen” – Istituto Comprensivo Carpi 2
Dal progetto PAROLE, SCRITTE, NUMERI intorno a me … Itinerario di lavoro:
NUMERI e LETTERE Sezione 5 ANNI Insegnanti: MONICA BATTINI e ANGELA LOSCHI 1
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PRESENTAZIONE Scopo delle attività raggruppate in questo itinerario è favorire la familiarizzazione con le lettere e i numeri, farli diventare dunque “oggetti” di conoscenza con i quali confrontarsi, operare, riflettere. Partendo dalle idee dei bambini, maturate in contesti e situazioni diverse, si è voluto allargare il loro sapere attraverso stimoli ed esperienze varie, quali: ricerca nell’ambiente e nei supporti / oggetti di uso comune, filastrocche e racconti, libri e illustrazioni, attività creative, ecc. Le proposte didattiche, caratterizzate da un mix di realtà e fantasia, sono orientate su due versanti: - esplorare il concetto di forma (“come sono fatte le lettere e i numeri”), anche attraverso attività di “trasformazione creativa”; - analizzare i contesti, reali e fantastici, in cui tali “oggetti” sono presenti, al fine di scoprirne la funzione e l’ uso (”cosa servono le lettere i numeri”)
OBIETTIVI • riconoscere scritte e cifre distinguendole da altri “grafismi”, all’interno di diversi contesti (reali e non) • discriminare le lettere dai numeri, associandoli a funzioni / usi diversi • confrontare tra loro lettere / numeri e riconoscere somiglianze e differenze rispetto alla forma • saper riprodurre la forma delle lettere / numeri utilizzando materiale vario e, se necessario, un modello di riferimento • riconoscere lettere e numeri “mimetizzate” in immagini ed illustrazioni • saper rielaborare la forma di lettere / numeri in modo creativo N.B. Per una visione del contesto progettuale in cui l’itinerario è inserito, si rimanda al Progetto “PAROLE, SCRITTE, NUMERI intorno a me …” 3
Intervista sui numeri Per sondare le idee e il livello di conoscenza dei bambini rispetto ai numeri, poniamo loro, individualmente, una serie di domande … 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11.
Che cosa sono i numeri? Dove li trovi? Dove li hai visti? A cosa servono? Chi li usa? Tu li usi? Quando? Chi li ha inventati? Perché? E se i numeri non ci fossero? Quali numeri conosci? Qual è il numero che ti piace di più? Quanti sono i numeri? Qual è il numero più grande che conosci? E il più piccolo?
LUCA 1. Sono delle cose che si contano 2. Quando andavo a pallavolo, perché quando ero ammalato dovevo dire i numeri di telefono 3. A contare 4. Quelli che non sanno contare. Io so contare uno – due – tre … 5. … 6. Quelli che non sanno contare … dopo non imparano a contare! 7. Uno due tre quattro cinque … 8. Il diciassette 9. Tanti 10. Il cento 11. L’uno
LEONARDO 1. Sono da contare 2. Nella lavagna 3. A scrivere le cose che ci servono i numeri 4. Il computer, l’ipad e il tablet … La mamma il papà per scrivere. Io dico che ho sempre il quattro di anni 5. Quando siamo nati, per scriverli e per leggerli 6. È un guaio! 7. Uno, due, tre.. (conta) 8. Il cento.. no il mille perché è il di più di tutti 9. Tantissimi 10. Il mille 11. L’uno e lo zero anche! Perché lo zero è ancora più piccolo dell’uno, perché viene prima dell’uno
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CHIARA 1. Sono … come.. delle cose che servono a contare 2. Li ho visti dappertutto 3. Per contare 4. Io riesco anche a disegnarli! Io so disegnare l’uno … il dieci … 5. Li ha inventati qualcuno. Forse per far contare le persone 6. Nessuno conterebbe 7. Conosco l’uno, il due, il tre … li conosco tutti 8. Il cento perché è il più grande di tutti 9. Tanti, tanti, tanti! Non finiscono mai, mille milioni di quaranta. Perché i numeri aumentano sempre di più, mettono così tanti numeri, così fanno dei numeri sempre più grossi! Se uno provasse a disegnarli tutti ci mette un sacco di tempo! Se deve andare a lavorare … dopo non ci riesce e dopo dicono … “ma quando arriva!” 10. Il cento 11. Lo zero
SOFIA O. 1. Per scrivere ….? 2. Quando scrive la mamma fa i numeri … oppure la Lucia quando fa i compiti. Quando paghiamo al supermercato. 3. Servono a scrivere 4. La mamma, il papà, la Lucia. Anche io li uso quando voglio scrivere… 5. Lo sa la Federica? Forse “il scrittore”, quando scrive li inventa e scrive le storie e conta 6. Li inventano… e lo dicono a tutto il mondo 7. Li posso contare.. Uno due tre …. 8. Il sei perché fra un po’ compio sei anni! 9. Tanti!!! 10. Il dieci 11. L’uno?
SOFIA R. 1. Sono delle lettere 2. Li trovo… nelle scritte, nelle calcolatrici, nelle pubblicità in televisione! 3. Servono con le calcolatrici, servono per contare … 4. Il papà e la mamma! Io li uso per fare il compito, quello della scuola qua! 5. Li ha inventati la mamma, perché deve contare delle cose con il forno, quando vende il pane … il prezzo ha i numeri! 6. La mamma non poteva fare il prezzo … dopo se lo doveva inventare! 7. Fino a cento! 8. Il mio numero preferito è il cinque! Perché ha la panciona come la mia mamma …!!! 9. Tantissimi 10. Cento 11. Il zero
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Conversazione sulle lettere Relativamente alla conoscenza delle lettere dell’alfabeto, viene realizzata un’attività analoga alla precedente (“Intervista sui numeri”), ma proposta in forma collettiva come conversazione di gruppo. Che cosa sono le lettere dell’ dell’alfabeto? Zaira: sono delle cose per scrivere Elena: sono delle cose per imparare Francesco … per imparare a riconoscere le lettere dell’alfabeto Emma: sono delle parole che così si impara a leggere Rayan: … le lettere sono anche per leggere Sofia O: … e si può anche fare i compiti A cosa servono? servono Valeria: servono per fare i compiti Leonardo: per scrivere i nomi Angelica: per imparare, così diventiamo grandi Chiara: servono per imparare matematica Emma: servono perché così si scrivono delle paroline Giorgia: servono per imparare Federica: servono per ricordarsi le lettere dell’alfabeto Leonardo: servono per i quadri … per riconoscere chi li ha fatti Rayan: per scrivere il nome e il cognome Martina: le lettere servono per dare il titolo a tutto
Di cosa sono fatte le lettere? Eya: sono anche di ferro Elena: a volte di plastica dura Zaira: possono essere fatte di tutti i materiali Leonardo: di metallo Angelica: di carta Valeria: possono essere disegnate Chiara: … di biro Federica: … di colori
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Chi ha inventato le lettere dell’ dell’alfabeto? Leonardo: la maestra Rayan: da un signore Zaira: dalla mamma e dal papà Martina: da Dio Emma: sono state inventare dagli scienziati Chiara: … sono quelli che inventano tutte le cose Federica: quelli che scrivono i libri Valeria: li ha inventati Gesù Rayan: il postino Angelica: forse li ha inventati qualche bambino Zaira: tutti, tutti quelli del mondo Dove si trovano le lettere? Sofia O.: nei libri Vanessa: sui nostri nomi Filippo: nei cartellini dei nomi Eya: sui cognomi Martina: nei francobolli delle lettere Federica: sulle case Chiara: sulle cartoline Federica: nella sezione … dove ci sono i giorni Valeria: sui cartelli in uscita Elena: nelle scuole Federica: nei quadri … c’è la firma Emma: nei cartelli di strada
Rayan: nel computer … sulla tastiera Leonardo: nel contachilometri Luca: sui segnali stradali Filippo: nelle maglie Rayan: nei fumetti Zaira: nel cellulare Eya: nel tablet Leonardo: nel computer Sofia O.: nei giornali Zaira: sulle scarpe Leonardo: nel contachilometri Giorgia: anche dietro alle macchine … nelle targhe Che differenza c’è c’è tra lettere e numeri? Federica: hanno delle forme diverse Elena: i numeri servono per contare, le lettere servono per scrivere i nomi
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A “caccia” di numeri e lettere Usciamo nel quartiere per ricercare ed interpretare scritte e cifre. Domandiamo: “Dove sono? ”Cosa vogliono dire?”. I bambini fanno supposizioni e provano ad indovinare facendo riferimento al contesto in cui si trovano.
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Numero o lettera? Attività di gruppo: I bambini, a turno, suddividono lettere e numeri ponendoli su due lavagnette, formando cosi due insiemi differenziati. Attività individuale: i bambini ripetono a livello grafico l’attività svolta in gruppo: suddividono lettere e numeri tracciandone il contorno su un foglio suddiviso a metà (da una parte le lettere, dall’altra i numeri), prima con la matita poi con il pennarello, infine li colorano e decorano a piacere.
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NUMERI
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Filastrocca dei numeri Attività di gruppo Presentiamo ai bambini la filastrocca “La conta dei numeri”, accompagnandola con immagini di numeri disegnati, che rappresentano quanto suggerito dal testo. Attività individuale Ogni bambino sceglie, tra i vari “numeri – personaggi” citati nella filastrocca, quale rappresentare e lo disegna utilizzando sagome in cartone.
LA CONTA DEI NUMERI Lo zero è come un uovo, l’uno ha la barbetta, il due è in ginocchio, il tre ha una gobbetta, il quattro sta seduto, il cinque ha la berretta, il sei ha una pancia sola, il sette ha un taglio in gola, l’otto ha due pance, il nove ha un occhio grosso e il dieci un sacco addosso 12
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I numeri dove sono? Attività di gruppo Scopriamo gli “oggetti che hanno i numeri”: alcuni li osserviamo direttamente, per altri utilizziamo immagini stampate. Dopo aver riconosciuto e denominato gli oggetti, discutiamo della funzione / significato del numero in relazione al supporto (es. “Cosa indicano i numeri sull’orologio? … e quelli sulla bilancia? … e sul calendario?” ecc.).
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Attività individuale Ogni bambino sceglie, tra molteplici immagini di “oggetti con i numeri”, quella che preferisce e la riproduce copiandola. Le immagini (riproduzioni e disegni) vengono poi raccolti in un “LIBRO DELLE COSE CON I NUMERI” NUMERI”, da sfogliare liberamente.
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“Il trionfo dello zero” Presentiamo ai bambini il libro “Il Trionfo dello Zero” (Emme Edizioni), che racconta e illustra l’omonima filastrocca di Gianni Rodari.
C’era una volta un povero Zero tondo come un O, tanto buono ma però contava proprio zero e nessuno lo voleva in compagnia per non buttarsi via. Una volta per caso trovò il numero Uno di cattivo umore perchè non riusciva contare fino a tre.
D’un tratto chi si vede fermo sul marciapiede? Il signor Tre che si leva il cappello e fa un inchino … E poi, per Giove, il Sette, l’Otto, il Nove che fanno lo stesso. Ma cosa era successo? Che l’Uno e lo Zero seduti vicini, uno qua l’altro là formavano un gran Dieci: nientemeno, un’autorità!
Da quel giorno lo Zero fu molto rispettato, anzi da tutti i numeri ricercato e corteggiato: gli cedevano la destra con zelo e premura, (di tenerlo a sinistra avevano paura), lo invitavano a cena, gli pagavano il cinema, per il piccolo Zero fu la felicità.
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Attività individuale Dopo aver discusso insieme del significato del testo, i bambini rappresentano graficamente il momento del racconto che è piaciuto di piÚ e verbalizzano quanto disegnato.
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Libri con i numeri Per approfondire la conoscenza, mostriamo ai bambini diversi libri che hanno come “argomento” i numeri. Si tratta di testi che associano la cifra ad un insieme di elementi disegnati, inducendo i bambini al conteggio. In altri, invece, i numeri diventano “personaggi” o elementi del disegno, grazie ad una «trasformazione creativa». I libri presentati rimangono a disposizione dei bambini per attività e letture libere.
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Trasformiamo i numeri … Attività di gruppo Dopo aver guardato vari libri in cui i numeri vengono “trasformati”, chiediamo ai bambini di provare a farlo loro. Mostriamo loro dei numeri in cartoncino e chiediamo, usando la fantasia, che “cosa” potrebbero diventare. Attività individuale Ogni bambino sceglie un numero tra quelli messi a disposizione (di diverse dimensioni) e, tracciandone il contorno, rappresenta una trasformazione tra quelle individuate nell’attività di gruppo.
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Lo potrebbe diventare … - un uovo (Rayan) - un sole (Sofia O.) - una pista da pattinaggio (Martina) - un frisbee (Emma) - una bocca, se ci aggiungi una linguaccia (Federica) - una palla (Elena) - una rotonda (Eya) - una ruota di macchina (Riccardo) - un volante (Valeria) - un hula hoop (Marta) - un braccialetto (Sofia R.) - un anello (Emma) - un salvagente (Federica) - un chicco d’uva (Elena)
L’
1 potrebbe diventare …
- un corpo (Marta - un bastone di un vecchietto (Elena) - un martello (Angelica) - un lampione (Martina) - una pistola (Riccardo) - un letto (Zaira) - una panchina (Sofia O.)
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Il potrebbe diventare … - una cigno (Angelica) - delle montagne russe (Emma) - un frisbee (Rayan) - uno scivolo, se si aggiunge una scaletta (Zaira) -Una montagna (Sofia) - la gobba di un cammello (Federica) - la gobba di una lumaca (Martina))
Il potrebbe diventare … - le gobbe del cammello (Sofia R.) - delle sopracciglia (Elena) - delle orecchie di un topo (Federica) - le corna di un toro (Luca) - le orecchie di un panda (Eya) - le orecchie di un topolino (Vanessa) - delle onde di un mare (Leo) - delle montagne russe (Valeria) )
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Il potrebbe diventare … - una scarpa con i lacci (Martina) - una panchina (Leo) - un monopattino (Federica) - l’elica di un elicottero (Valeria) - una pistola (Luca) - il naso di Pinocchio (Vanessa)
Il potrebbe diventare … - una barca (Zaira) - uno scivolo (Emma) - delle montagne russe (Giorgia)t - un due (Eya) - un elefante (Vanessa) - una scarpa (Federica)
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potrebbero diventare … Il - uno scivolo ( Sofia O.) - un serpente (Leo) - una lumaca (Francesco) - una pista da pattinaggio artistico (Vanessa) - se ci aggiungi altri pezzi, una pista da macchina da corsa (Riccardo) - delle montagne russe (Emma) - una piscina (Martina) - una rotonda (Federica)
L’
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potrebbe diventare … - degli occhiali (Riccardo) - una maschera (Luca) - due occhi (Filippo) - un pupazzo di neve (Vanessa) - due piscine (Elena) - un binocolo (Emma) - un bruco, se ci aggiungi degli altri cerchi (Zaira) - due ruote delle moto (Riccardo) - un gufo (Marta)
Il
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potrebbe diventare … - una trampolino (Elena) - una catena (Sofia O.) - un rastrello (Martina) - un gancio (Riccardo) - una pistola (Luca) - uno scivolo (Angelica) - la slitta di Babbo Natale (Vanessa) - un boomerang (Elena) - un martello (Sofia O.)
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Inventiamo delle rime con i numeri … Dopo aver ascoltato diverse filastrocche con i numeri, proviamo ad inventare una rima per ogni numero (da 0 a 10).
0 ZERO ASINO INTERO 1 UNO NON FA MALE A NESSUNO
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SONO TUTTI AMICI MIEI
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MI METTO LE SCARPE VECCHIE
DUE NON MANGIARE IL BUE
3 TRE SONO UN RE
8 ASINO COTTO
4 QUATTRO NON PESTARE LA CODA AL GATTO
9 FACCIO TANTE PROVE
5 IMPARO TUTTE LE LINGUE
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MANGIO UN SACCO DI CECI
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Le scatole dei numeri … Usando come input la “Filastrocca per contare” (che viene recitata accompagnata dall’indicazione dei numeri con le dita delle mani) presentiamo le “scatole dei numeri: dei contenitori trasparenti contrassegnati da un numero, rappresentato in diversi modi (cifra, scritta, dita della mano e disegno di elementi). Le scatole vengono riempite dai bambini, inserendo in ognuna di esse la quantità di oggetti corrispondente al numero indicato, per poi essere ordinate dallo 0 al 10.
FILASTROCCA per CONTARE Zero mosche sopra un prato, un leone addormentato, due api nere e gialle, tre bellissime farfalle, quattro gatti sopra al tetto, cinque topi sotto al letto, sei pinguini infreddoliti, sette polpi impauriti, otto cani in compagnia, nove pesci in allegria. Ora se vuoi puoi disegnare E gli insiemi completare.
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Filastrocca per contare … Chiediamo ai bambini di rappresentare la “Filastrocca per contare” (vedi attività “Le scatole dei numeri”), disegnando gli insiemi citati nel testo e prestando attenzione alla quantità degli elementi che li costituiscono.
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LETTERE
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“ABC i segreti dell’alfabeto” Partecipiamo al laboratorio “I colori segreti dell’alfabeto” proposto dalla Ludoteca “Il falco magico” magico”: scopriamo che con le lettere si può “giocare” in vari modi …
Presentazione di “LIBRI SPECIALI” sulle lettere (ALFABETIERI ALFABETIERI)
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“Magie” con la lavagna luminosa: le lettere si trasformano ….
“Con le lettere dell’alfabeto si può giocare: una lavagna luminosa proietta sui corpi dei bambini lettere di ogni tipo, forma e dimensione, lettere che vengono da mondi lontani, che a volte sembrano disegni complicati e misteriosi. Nelle lettere proiettate si può entrare oppure da esse si può fuggire, ci si mimetizza e ci si trasforma …”
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Laboratorio: trasformiamo le iniziali del nostro nome ‌
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L’Albero Alfabeto Riproponiamo la storia “L’albero Alfabeto” (Leo Lionni – Babalibri), precedentemente presentata ai bambini (cfr. Itinerario “Natale Zen”) Insieme a loro ripercorriamo la trama del racconto chiedendo “di cosa parla la storia” e rivivendola attraverso la drammatizzazione.
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L’Albero Alfabeto: di cosa parla? Ins.: chi mi sa dire che cosa è questo? Tutti: è il libro dell’albero alfabeto!!! Ins.: di che cosa parla? Rayan: un libro che parla di alberi alfabeto si chiama Albero Alfabeto! Sofio O.: parla di un albero che sopra ci sono le lettere dell’alfabeto. Ins.: volete raccontarmi la storia? Tutti: siii e dopo facciamo anche lo spettacolo della storia? Ins: ok, chi vuole iniziare? Leonardo: ci sono due formiche che guardano un albero e una ha detto “perché questo albero c’aveva sopra le lettere?” “perché una volta è stato un albero pieno di lettere” Filippo: che si chiamava Albero Alfabeto Zaira: ogni lettera aveva la sua foglia preferita, che su ogni foglia c’era una lettera. Rayan: le lettere si riposavano sulle loro foglie preferite Federica: si dondolavano alla brezza! Ma un giorno la brezza diventa un vento fortissimo e dopo l’albero si muove, le lettere… si spaccano via! Alcune si tengono strette fortissimo perché c’avevano moltissima paura. Ma alcune vengono spazzate via da un vento fortissimo! Valeria: dopo si ammucchiano tutte dalla paura, si mettono tutte vicino, vicino, in un angolino dell’albero. Giada: sono tutte appiccicate e abbracciate. Leonardo: come della colla Elena: poi arriva un insetto strano a righe nere e rosse! Un insetto molto bello. Valeria: gli insegna a fare delle parole. Elena: perché se stanno insieme il vento non riusciva più a spazzarle via! Zaira: dopo le letterine formano dei nomi, alcune no ma dopo lo fanno tutte!
Ins.: c’è qualcuno che mi sa dire qualche nome che si può formare con le lettere? Rayan: cane - Filippo: ciccia - Anas: barca - Elena: zoo - Valeria: nave Zaira: ape - Luca: leone - Angelica: animale Tutti: drago – aquila – galeone – asino – gatto – lupo – dinosauro – casa… Ins: Come erano le parole che componevano le lettere? Cosa succede dopo? Federica: subito le parole erano facili Filippo: dopo erano più difficili! Emma: le lettere … il vento fa muovere le foglie ma le lettere non volano più via! Perché erano tutte vicine, adesso non sono più spazzate via dal vento perché adesso sono tutte attaccate insieme nelle parole! Sofia O.: una mattina arrivò un bruco, era molto strano perché era pelosino e rosa! Luca. Non l’ho mai visto un bruco così… è il mio preferito! Sofia O.: … allora… insegnò alle lettere a fare delle frasi! C’era confusione e lui dice di fare delle frasi in ordine … Sofia R.: dopo fanno delle frasi lunghe, lunghe. Perché così potevano dire qualcosa. Rayan: perché così potevano dire qualcosa di importante Chiara: il bruco dice “potete dire una cosa importante”, dopo le lettere fanno una lunga, lunga frase che dice “pace in terra agli uomini di buona volontà”. È una frase molto bella, perché la pace è molto importante! Filippo: e la portano al presidente … vanno sopra alla schiena del bruco e la portano al presidente. Perché il presidente è la persona più importante. Luca: è importante dire una bella cosa al presidente! 32
L’Albero Alfabeto: drammatizzazione I bambini drammatizzano la storia di Albero Alfabeto, interpretando situazioni e personaggi. Le lettere, protagoniste del racconto, vengono disegnate sulle mani dei bambini per rappresentare le foglie dell’albero.
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L’Albero Alfabeto 2: la storia continua … Proponiamo ai bambini il “seguito” della storia di Albero Alfabeto. Si tratta di un racconto, inventato dalle insegnanti, come espediente per proseguire nell’esplorazione delle “forme” delle lettere e, in relazione ad esse, proporre attività di “trasformazione creativa”.
Episodio n.2 “Le lettere erano molto felici di aver imparato a fare, e soprattutto a DIRE, cose importanti. Erano così felici che un bel giorno, come per magia, da nere diventarono di tanti colori e sfumature diverse. Quando usciva il sole, brillavano quasi fossero gioielli. Stavano per lo più sulle loro foglie, una vicina all'altra per formare parole nuove: lunghe, corte, facili, difficili ..., e anche frasi, a volte divertenti a volte emozionanti. L’insetto parolaio e il bruco continuavano infatti ad essere loro fedeli amici e sapevano sempre dare qualche consiglio o suggerimento giusto. Ogni tanto, però, le lettere sentivano il bisogno di non stare sempre appiccicate le une alle altre. Allora, quando soffiava un po' di venticello, si prendevano una pausa di libertà e se ne andavano sole solette a svolazzare nel cielo” …
Ci dedichiamo quindi alla trasformazione delle lettere che, secondo quanto indicato dal racconto, da nere diventano colorate (cfr. attività successive: “Lettere con il didò” e “Lettere con materiale di recupero”).
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Lettere colorate, con il didò ‌ Per familiarizzare con la forma delle lettere (“come sono fatteâ€?), proponiamo ai bambini di provare a riprodurle con materiale plastico, utilizzando come modello di riferimento le lettere scritte su cartoncino.
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Lettere colorate, con materiale vario … Per rappresentare le lettere “colorate e brillanti” della storia di “Albero Alfabeto” (episodio n.2) i bambini: - prima disegnano le venature delle foglie su sagome in cartoncino; - poi riproducono due lettere (iniziale del nome e del cognome), utilizzando materiale di recupero e decorazioni a piacere (bottoni, formine colorate, tessere da mosaico, palline di carta, brillantini, ecc.).
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I “personaggi” di Albero Alfabeto A piccolo gruppo, utilizzando materiali di recupero, i bambini realizzano i personaggi “tridimensionali” della storia: l’”insetto parolaio” (“che insegna a formare le parole”) e il bruco (“che spiega come comporre le frasi”)
l’insetto parolaio
Il bruco
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Rappresentazione murale … I “personaggi” della storia di Albero Alfabeto 2 (foglie con lettere decorate, insetto-parolaio e bruco) vengono appese al muro per rappresentare l’episodio n. 2 del racconto.
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Cos’è successo alle nostre lettere? … Un giorno troviamo al posto delle nostre lettere colorate e brillanti appese alla parete, delle lettere nere, tutte in disordine … Chiediamo ai bambini di ipotizzare quello che potrebbe essere successo …
Chi sarà sarà stato? Angelica: forse è stato il bruco parolaio … Vanessa: forse è stata la strega che ha preso quelle colorate sulle foglie e poi ne ha attaccate delle altre Valeria: forse è stata l’ape che ha insegnato alle foglie a formare le parole … l’insetto delle parole Sofia O: secondo me è stato un fantasma Elena: … è’ venuto un fantasma che ha prese tutte le lettere che brillavano e poi c’ha messo quelle nere Federica: forse è stata la gazza ladra che ha visto tutte le cose che luccicavano e allora le ha rubate Vanessa: forse a mezzanotte è stata la strega che è venuta e ha pitturato tutte le lettere di nero
Ma le lettere sono uguali a quelle che c’ c’erano prima? Elena: no, non hanno le foglie - Francesco: sono storte Martina: sono al contrario Chi avrà avrà fatto tutto quel disordine? Marta: O Rayan o l’Emma o la Vanessa, perché loro sono alti, noi non ci arriviamo Vanessa: forse è venuto qualcuno a mezzanotte per farci uno scherzo Federica: forse a mezzanotte è arrivato qualcuno e ha messo in disordine Sofia O.: oppure mentre facevamo ginnastica … Chiara: forse quello che è venuto ha lasciato degli indizi per la sezione Marta: forse qualcuno con una chiave che poteva aprire la scuola, è venuto di sabato e di domenica e ha cambiato le lettere colorate con quelle nere e poi se ne è andato prima che arrivassimo noi Federica: forse ha lasciato qualche traccia … Sofia O.: secondo me è stato un ladro Valeria: forse le finestre non erano chiuse e una strega si trasformata in visibile e le ha cambiate Angelica: forse ci ha lasciato dei fogli per indovinare dove sono finite le nostre lettere luminose … forse è stato uno stregone Elena: forse sono stati dei mostri magici che hanno mangiato tutte le lettere che luccicavano e hanno messo quelle nere Luca: forse le ha mangiate un cannibale e ha lasciato quelle nere Riccardo: forse è venuto il mago trasparente e dopo ha fatto un incantesimo e ha trasformato tutte le lettere nere Federica: forse qualcuno si è tirato via le parole dalla bocca e le ha attaccate alle pareti
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Una lettera ci svela il mistero … Il giorno successivo i bambini si mettono alla ricerca di indizi per risolvere l’enigma … ritrovano le loro lettere colorate, poi una lettera ci svela mistero: è stato LEO LIONNI, l’autore di “L’albero Alfabeto”!
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… è stato Leo Lionni! Leggiamo ai bambini la lettera che ci ha inviato Leo Lionni … Ciao bambini! Sapete chi è stato ad appendere quelle lettere nere alle pareti della vostra sezione? Sono stato io! “Io chi?” vi domanderete voi … Io mi chiamo LEO LIONNI e sono l’autore del libro “L’Albero Alfabeto”… insomma quello che l’ha scritto e disegnato! Ormai sono un vecchietto, ma nel corso della mia vita io ho scritto tanti libri per bambini, che forse voi conoscete. Ve ne dico alcuni: vediamo se li avete letti oppure no … Perché si tratta di una storia inventata, l’avete capito, vero? Quando mai sono esistiti degli alberi con sopra le lettere? e un insetto che insegna a comporre le parole? e un bruco che sa come costruire le frasi? e delle lettere che per la felicità si trasformano da nere in colorate? Certo che no! È tutto frutto della mia fantasia! Sapendo che la storia vi è piaciuta molto, ho deciso di continuarla … e allora sono venuto di nascosto nella vostra sezione per mettere un indizio su come la storia prosegue. Ho tolto tutte le vostre lettere, quelle colorate e brillanti (a proposito siete stati proprio bravi a farle!) e ho messo quelle nere, tutte sottosopra perché … perché … volete sapere come la storia continua?
“Piccolo blu e piccolo giallo”, -“Il Bruco misura tutto”, - “Guizzino,” -“Federico”, - “È mio”, -“Un pesce è un pesce”, - “Alessandro e il topo meccanico”, - “Teodoro e il fungo parlante” - “ Pezzettino”, -“Un colore tutto mio”, - “Cornelio”, - “Il sogno di Matteo” … e poi appunto “L’albero alfabeto”.
(alcuni libri di Lionni nella nostra biblioteca)
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La storia continua … Nella sua lettera Leo Lionni ci racconta come la storia di “L’albero alfabeto” continua … (come per l’episodio n.2, si tratta di un racconto, inventato dalle insegnanti, che diventa questa volta espediente per proporre attività di trasformazione creativa delle lettere). Episodio n.3 “Un giorno successe una cosa molto brutta: sentirono la terra tremare così forte (forse un terremoto? o solamente un camion che passava a tutta velocità? ) ma così forte che, per quanto avessero provato a tenersi strette, persero il controllo e si staccarono dalle foglie! Presero una paura tale che ritornarono del colore iniziale: il nero. Non solo, furono così scombussolate che alcune finirono, dopo varie giravolte e piroette, a testa in giù. Altre furono spinte a destra, da una parte, altre a sinistra, nella direzione contraria. Qualcuna si ritrovò sotto a un cespuglio qualcun'altra in cima a tetti delle case .... Quasi quasi non si capiva più che lettere fossero, vero disastro! Le lettere se ne rimasero per un bel pò nella loro posizione, tremanti di paura, fino a che arrivò uno strano animaletto che si mise, tutto concentrato, ad osservarle. Nessuno si azzardava a dire qualcosa. Ma poi l'ultima lettera dell'alfabeto - la zeta - si fece un po' di coraggio e, balbettando, domandò: "Sei stato tu a far tremar la terra?". "Certo che no" rispose sicuro lo strano animale, "non so proprio chi sia stato, anche io ho avuto molta paura come voi!" . "Ma tu chi sei? Noi non ti abbiamo mai visto da queste parti ..." " Per forza" rispose "di solito io vivo sotto terra. Tutti mi chiamano "animaletto della fantasia" perché faccio l'inventore!" "Animaletto della fantasia???? Inventore??? Che roba è mai questa?" iniziarono a domandarsi le lettere, prendendo un po' di coraggio perché avevano capito che si trattava di un personaggio strambo ma innocuo. L'animaletto spiegò: "A me piace giocare di fantasia con tutto quello che vedo: scoprire somiglianze tra le cose, pensare a come poterle cambiare, trasformarle in qualcos'altro di diverso ... Ve l'ho detto: faccio l' inventore!". Le lettere si guardarono stupite, non avevamo mai sentito nulla del genere. "Non ci credete?"" disse l'animaletto, "con la fantasia si può fare tutto! Se vi va di giocare con me ve lo dimostrerò". Le lettere, dopo una breve consultazione, accettarono. E così l' animaletto della fantasia si mise subito al lavoro per pensare a come trasformare le lettere ... E loro dimenticarono presto la paura che avevano avuto e ritornarono allegre e gioiose!”
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Lionni ci suggerisce … Vi è piaciuto il finale della storia? Chissà mai come sono state trasformate le lettere? Mi è venuta un idea! Perché non chiedete alla vostre maestre di farvi fare anche a voi il “gioco dell’inventore”: potreste trasformare le lettere in qualcos’altro! Sono sicuro che ne uscirebbero delle cose fantastiche! Intanto che ci pensate, perché non mi date una mano a disegnare la copertina della seconda parte della storia, che ovviamente si chiamerà “L’albero alfabeto 2”, cioè la seconda puntata della storia. Se nel vostro disegno mettete l’insetto della fantasia ve lo descrivo ben bene, proprio come l’avevo pensato io: L’ANIMALETTO della FANTASIA era davvero strano, sembrava un misto di tanti animali. Aveva un corpo allungato, come quello di un bassotto, tutto peloso. Il corpo sembra diviso a metà: una parte è a strisce come la zebra e l'altra metà a macchie come un leopardo. Aveva sei zampette rosa, che assomigliano a quelle di un maialino, ciascuna delle quali terminava con tre unghie appuntite. Il muso, molto grande rispetto al corpo, era ricoperto da pelo bianco in cui spuntano due occhioni di colore giallo. La lingua, rosso fuoco, era biforcuta come quella di un serpente, il naso a punta come quello di un toporagno. Al posto delle orecchie aveva due antenne simili a quelle della lumaca”. Ciao ciao, a presto, non vedo l’ora di vedere che cosa riuscite a fare! LEO LIONNI
Domandiamo: CHE COS’E’ LA FANTASIA? La fantasia è quella che ci viene nella testa … fa inventare le cose (Chiara) La fantasia ti fa trasformare le cose belle, ma che in realtà non esistono (Valeria) La fantasia è una cosa che sta dentro al cervello e ti fa inventare tante cose nuove (Elena) …. Ti fa inventare anche delle cose che non esistono (Zaira) La fantasia è una cosa che fa trasformate le cose in altre cose (Emma) CHI E’ UN INVENTORE? Un inventore è una persona che crea tante cose nuove (Federica) E’ quello che trasforma una cosa in un’altra cosa oppure costruiscono delle cose che non sono vere (Giorgia) … Usa la fantasia per inventare le cose (Zaira) … Usa il cervello per pensare a cosa fare (Federica) ... E poi ci deve provare (Valeria)
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La copertina di “L’albero Alfabeto 2” I bambini, seguendo le indicazioni di lavoro suggerite da Leo Lionni nella lettera, disegnano la copertina del suo “nuovo libro”. Scrivono, “come sono capaci”, il nome dell’autore e il titolo della storia e rappresentano l’ “animaletto della fantasia“ seguendo la descrizione data.
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Alfabetieri: libri con le lettere … Per arricchire la conoscenza e per fornire idee ai bambini per il “gioco dell’inventore” suggerito da Lionni (vedi attività precedenti), mostriamo ai bambini diversi libri che hanno come “argomento” le lettere dell’alfabeto. Si tratta di testi che presentano una lettera per volta, associandola all’iniziale di un elemento che viene raffigurato a fianco, oppure di libri in cui la lettera dell’alfabeto viene trasformata tramite disegno in qualcos’altro. Alcuni vi associano anche un testo in rima. I libri presentati rimangono a disposizione dei bambini per attività e letture libere.
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Le lettere potrebbero diventare … Attività di gruppo Dopo aver osservato vari libri in cui le lettere vengono “trasformate”, chiediamo ai bambini di provare a farlo loro, così come suggerito da Lionni (vedi attività precedenti). A questo scopo mostriamo loro delle lettere in cartoncino e chiediamo, usando la fantasia, che “cosa” potrebbero diventare. Attività individuale Ogni bambino sceglie una lettera tra quelle messE a disposizione e rappresenta una trasformazione tra quelle precedentemente individuate.
A •Sofia O.: un tetto di una casa •Rayan: uno scivolo •Giada: quello che fa un po’ aria… un ventaglio •Emma: un triangolo con la riga •Martina: un signore •Giorgia: una montagna •Federica: quello che tiene stretto l’altalena: i pali •Luca: il tetto di un’ astronave •Riccardo: se la giri e ci fai la faccia diventa un dente di vampiro
B •Martina: le ali di una farfalla •Elena: sembra la dispensa della mamma •Rayan: una maschera… da batman •Vanessa: un binocolo •Leonardo: delle manette •Martina: se la giri diventano due finestre •Chiara: un libro di quelli sagomati •Valeria: se la giri può diventare un materasso •Filippo: due montagne •Riccardo: la maniglia di un frigorifero
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C •Federica: dei capelli •Rayan: il coso che tira via tutte le cose… un aspirapolvere •Marta: un divano - Zaira: una calamita •Giorgia: una barba o dei baffi - Vanessa: un dondolo •Giada: un mare •Luca: una macchina che tira su la terra… la scavatrice •Leonardo: una bocca •Filippo: la pista da skate board •Riccardo: il di sopra delle macchine •Sofia O.: un arcobaleno di tutti i colori •Francesco: un gancio per agganciare •Marta: il di sopra del cavallo dove ci si siede per cavalcare •Valeria: la gobba di un cammello •Giorgia: una culla - Francesco: una mezza nuvoletta
D •Chiara: un cappello •Elena: un di sopra di un ombrello •Federica: quella dove ci si arrampica al parco… la rete per arrampicarsi •Giorgia: un arco da lanciare una freccia •Rayan: il <coso> che mantiene la borsa… il manico •Filippo: una balena quando si vede da lontano •Francesco: uno sgabello per sedersi •Vanessa: una parrucca •Emma: un ponte •Federica: le guanciotte di un bimbo cicciotello •Elena: il di sotto di una barca
E •Vanessa: una panchina •Filippo: un divanino •Rayan: il coso di una girandola che gira… •Emma: un rastrello •Elena: una casa con due porte… ci manca solo il tetto •Federica: una scala per salire •Valeria: un tavolo •Giorgia: un pettine •Riccardo: un letto
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F •Leonardo: se ci metti un’altra gambetta sembra un rastrello •Emma: un orecchino a forma di F •Valeria: può diventare un formaggio •Riccardo: un rastrello rotto •Luca: un mitra •Filippo: un tavolino rotto •Rayan: se ci aggiungi un pezzettino può diventare una panchina •Riccardo: un fucile
G •Elena: la luna che fa le bolle •Federica: un orecchino •Giorgia: un ciondolino di una collana •Federica: un ruscello •Valeria: oppure… se la giri una cascata •Riccardo: un labirinto •Federica: un biscottino •Francesco: l’orma di una scarpa
H Federica: una panchina Luca: uno di quei posti dove atterrano gli aerei anzi no, gli elicotteri! Leonardo: un letto Francesco: se gli tagli un pezzettino davanti diventerà… una sedia Filippo: un trampolino Emma: due stanze separate Marta: se ci metti le bacchette sembra due occhiali Vanessa: due binocoli Giada: una maschera Federica: le molle dove si va a saltare Elena: può diventare un letto a castello
I •Luca: un tronco di un albero •Emma: un ponticello per passare da una parte all’altra •Zaira: un letto senza sbarre •Rayan: una sigaretta •Giorgia: se ci metti un puntino sopra sembra la <i con una cacchina di mosca sopra> come diceva Pippi Calzelunghe…
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J •Valeria: un boccaglio per nuotare sotto l’acqua •Zaira: il ciondolo di una collana •Elena: un manico di ombrello •Sofia O.: un bastone da passeggio per i vecchi •Marta: se lo prendi dal lato lungo può diventare una mazza da mini golf •Federica: se lo giri <così> e lo completi può diventare una barca •Luca: sembra uno slittino per andare giù dalla montagna quando c’è la neve •Riccardo: un tubo di scappamento della macchina •Elena: può sembrare un’ancora e anche un gancio •Zaira: può sembrare quello del sottomarino… telescopio •Valeria: può sembrare la proboscide di un elefante K •Rayan: uno scivolo •Luca: un ferro da stiro •Riccardo: un tavolino •Elena: una panchina •Karman: un letto •Federica: sembrano un albero dritto e un albero storto messi insieme •Martina: se lo giri così può diventare un tappeto elastico •Valeria: se la giri può sembrare il fondo di una piscina L •Leonardo: girata può sembrare un sette •Elena: sembra uno stivale •Luca: una pistola •Federica: se aggiungi un pezzettino può diventare una T •Martina: dritto è una sedia •Riccardo: un lettino da mettere dentro ad una tenda per il campeggio •Giorgia: se la completi può diventare una rete da pallavolo
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N •Leonardo: lo scivolo •Federica: una montagna •Rayan: se la giri sembra una collana… il ciondolo •Giorgia: le montagne russe P •Federica: se ci aggiungi una gamba sembra una R •Angelica: sembra un palloncino che vola via •Filippo: sembra una lente d’ingrandimento •Zaira: un retino per acchiappare le farfalle •Rayan: un bastone con il gelato •Giada: una <amaca> •Riccardo: c’è metà della ruota di una macchina •Federica: se la metti alla dritta sembra una mamma con il pancione che aspetta un bambino •Francesco: potrebbe diventare una ruota di una cariola •Luca: con la rete dentro può diventare una racchetta da giocare a tennis •Federica: se la giri <così> sembra una padella •Valeria: se aggiungi un cestino può diventare un canestro da pallacanestro
O •Valeria: un occhio •Elena: una ruota di una macchina •Zaira: se gli aggiungi una riga e anche un’altra O diventano degli occhiali •Rayan: può essere una bocca… •Luca: una bocca che fa <ooooo> •Marta: un bottone •Giada: un laghetto •Emma. Può diventare un mondo che gira •Martina: una testa •Sofia O.: se ci fai i raggi… un sole •Valeria: un volante di una macchina •Federica: hula hop •Francesco: una piscina •Riccardo: una ruota del treno
Q •Federica: una bambina con il codino •Chiara: un bambino appena nato con il ciuffetto •Riccardo: una lente d’ingrandimento •Francesco: con gli occhi il naso e la bocca è una faccia
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R •Federica: un signore con la pancia •Rayan: una panchina •Elena: un signore •Filippo: il cerchio può diventare l’occhio di un ciclope •Luca: se lo chiudi di sotto può diventare una B •Leonardo: una lente d’ingrandimento
S •Filippo: un serpente •Sofia O.: uno scivolo mortale… •Elena: onde del mare •Luca: un serpente marino •Francesco: un tubo fatto come un’onda •Emma: una stradina fatta ad esse •Giorgia: le montagne russe
T •Federica: uno stendino •Elena: un ombrello •Francesco: un tavolo •Emma: un cappellino •Rayan: una pistola •Francesco: un martello •Valeria: il martellino del dottore… quello che usa per controllare le gambe •Zaira: un bambino… ci manca la solo testa
U •Luca: l’entrata di una caverna •Riccardo: una porta •Sofia R.: un ferro di cavallo •Federica: si quei ferri di cavallo che li usano per fare le gare da lanciare •Valeria: l’altalena
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V •Chiara: una montagna •Martina: un tetto di una casa •Riccardo: un fresbee •Federica: un cappellino… quello delle feste •Rayan: la forma di un triangolo •Francesco: un cuore… perché se ci metti sopra delle curve diventa un cuore •Riccardo: la bocca di un coccodrillo •Francesco: un’unghia •Vanessa: un dente appuntito
X •Federica: sembra quello del divieto •Luca: un incrocio •Elena: la x quella dei pirati •Giorgia: il segno sulla mappa quando si trova il tesoro •Sofia O.: la x dell’ambulanza… •Luca: non è una x è una croce quella dell’ambulanza •Francesco: una barca sul mare
WoM •Sofia R.: delle curve •Francesco: se la giri sembrano delle zampe di un uccellino •Riccardo: una strada di zig zag •Vanessa: delle montagne fredde •Luca: o delle montagne da andarci a sciare •Leonardo: uno scivolo •Emma: delle montagne russe •Filippo: degli ostacoli per saltare Z •Zaira: uno scivolo •Francesco: uno che dorme… che fa i sogni… •Riccardo: un muro per arrampicarsi •Luca: una strada fatta a zig zag •Leonardo: una specie di letto •Martina: qualcuno che russa… zzzz…
Y •Zaira: con due righe diventa due tetti di due case •Giorgia: il dente con una gengiva •Emma: può diventare un orecchino •Leonardo: un bastone che si fa <così> per appoggiarlo e camminare •Federica: se ci metti una corda con un sassolino lo puoi tirare… una fionda •Riccardo: un ramo
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I protagonisti Aliyan â&#x20AC;&#x201C; Ayan - Anas - Angelica Chiara â&#x20AC;&#x201C; Elena - Emma - Eya Federica - Filippo - Francesco Giada - Giorgia - Karman Leonardo - Luca - Marta - Martina Rayan - Riccardo - Sofia R. - Sofia O. Valeria - Vanessa - Yassin - Zaira