05 imparare giocando

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Scuola dell’Infanzia “Andersen” – Istituto Comprensivo Carpi 2

Dal progetto PAROLE, SCRITTE, NUMERI intorno a me … Itinerario di lavoro:

IMPARARE GIOCANDO Sezione 5 ANNI Insegnanti: MONICA BATTINI e ANGELA LOSCHI



PRESENTAZIONE Il presente itinerario racchiude attività di vario tipo, realizzate corso dell’anno all’interno del Progetto “Parole, scritte e numeri intorno a me”. Si articola in percorsi differenziati tra loro, ma accomunati dall’aspetto ludico, che rappresenta il tratto distintivo che li caratterizza: ATTIVITA’ nell’ANGOLO di SEZIONE “LETTERE E NUMERI” Il CALENDARIO, l’APPELLO, gli INCARICHI Il GIOCO di SCRIVERE: la POSTA Il GIOCO di LEGGERE: INDOVINA il TESTO Il SUPERMERCATO GIOCHI MOTORI e NUMERI Una LINGUA per GIOCARE: METALINGUAGGIO GIOCHI ed ATTIVITA’ per L’OCCHIO, LA MANO, la MENTE … Molte di queste proposte, dopo un primo momento di presentazione e di condivisione con il gruppo, sono state intenzionalmente lasciate come “attività libere”; a tal fine si sono creati i contesti affinché i bambini potessero dedicarsi ad esse, in autonomia e spontaneamente, nei momenti non strutturati della giornata scolastica (es. attività nell’angolo “lettere e numeri”, Il gioco della posta, il supermercato …). Altre attività, invece, maggiormente guidate dall’adulto, sono state presentate ai bambini proprio come “giochi” (ad es. giochi di gruppo, linguistici e motori, ma anche a carattere grafico, tipo percorsi e labirinti), e per questo si è cercato di rispettarne l’aspetto ludico, evitando costrizioni e formalismi. Infine, alcune proposte qui presentate (es. il calendario, l’appello, gli incarichi … ) costituiscono ruotine quotidiane, svolte per esigenze reali di organizzazione del gruppo sezione, che tuttavia, per la modalità con cui sono state realizzate, hanno rappresentato per i bambini una sorta di “gioco” a cui dedicarsi volentieri.


OBIETTIVI • utilizzare strumenti, materiali, stimoli messi a disposizione per sperimentare in modo spontaneo attività di lettura e scrittura anche non convenzionali • comprendere gli usi e le funzioni della lingua scritta e il significato dei numeri all’interno di contesti reali e di gioco • sperimentare forme comunicative alternative al linguaggio orale, attraverso la copia e la dettatura di testi scritti • anticipare un testo scritto in funzione del contesto in cui è inserito • sviluppare competenze metalinguistiche e meta-fonologiche • orientarsi nella scansione temporale convenzionale (giorni settimana, mesi, stagioni) • comprendere ed utilizzare modalità convenzionali di registrazioni di dati (es. grafico, tabella a doppia entrata) • Individuare e riprodurre ritmi (successioni di elementi secondo un determinato ordine) • riconoscere spazi/ linee aperte /chiuse, regioni confinanti • sviluppare la motricità fine e la coordinazione oculo – manuale • utilizzare lo “spazio- foglio”, rispettandone la struttura e le regole convenzionali (es. scrittura sulle righe; orientamento destra /sinistra, dall’alto/al basso)

N.B. Per una visione del contesto progettuale in cui l’itinerario è inserito, si rimanda al Progetto “PAROLE, SCRITTE, NUMERI intorno a me …”


ANGOLO di SEZIONE “LETTERE E NUMERI”


Strumenti … L’angolo di sezione chiamato “Lettere e Numeri” è stato allestito con diversi “strumenti di scrittura”: es. lettere e numeri in cartoncino da contornare, timbri, normografi, lavagne cancellabili e magnetiche, computer, ecc. Viene utilizzato dai bambini come “gioco libero” nei momenti non strutturati della giornata scolastica.



Giochi … Nell’angolo si trovano vari giochi basati sulle lettera e sui numeri: puzzle, domini, giochi dell’oca, carte, pallottolieri, ecc.



Libri … Nell’angolo sono presenti anche vari libri “a tema” (presentati in modo specifico nell’Itinerario didattico “Numeri e Lettere”)



Materiali … Nell’angolo “Lettere e Numeri” vengono collocati materiali elaborati nei diversi itinerari didattici realizzati nel corso dell’anno (ad es. “Gioco dei nomi”, “Libro dei nomi dei famigliari”, “Libro delle cose con i numeri”, “Banca delle parole”, “Frasi per messaggi”, ecc.) che vengono utilizzati quali “modelli” con cui confrontarsi per attività di scrittura spontanea.

“Gioco dei nomi” “Libro con i nomi dei famigliari”

“Libro delle cose con i numeri”


“Banca delle parole delle fiabe”

“Cartellini delle curiosità” (“vorrei sapere come si scrive …”)

“Messaggistica”


Attività ‌ Gli strumenti e i materiali messi a disposizione vengono utilizzati autonomamente dai bambini per elaborare scritte a testi spontanei.




IL CALENDARIO L’APPELLO GLI INCARICHI


Il calendario murale Quotidianamente, all’inizio della giornata scolastica, il gruppo sezione si ritrova per aggiornare il “calendario”, composto da diversi cartelloni, utilizzati per la registrazione di dati i funzionali all’organizzazione scolastica (es. numero degli alunni a pranzo, bambini che rimangono a dormire, incarichi da svolgere …) e di informazioni utili ad interiorizzare le scansioni temporali convenzionali ) es. (giorni della settimana, mesi, stagioni, ecc.) Il calendario si compone di diverse parti, correlate tra loro: l’appello – la settimana – il tempo meteorologico – stagioni, mesi, compleanni – incarichi.


Il gioco dell’appello Già a partire dalla sezione 4 anni, per fare l’appello, cioè per identificare presenti, vengono utilizzati dei cartellini con il contrassegno e il nome scritto in nero, che vengono appesi in corrispondenza dei nomi in rosso scritti su un cartellone (in questo modo si evidenziano gli assenti). Quest’anno, dopo il percorso “Il mio nome”, il contrassegno è stato eliminato dai cartellino e i bambini hanno imparato a riconoscerlo distinguendolo da quello dei compagni.


Si fa la “conta” per stabilire “chi fa l’appello” … poi si registra l’incarico mettendo il nome nell’apposito foglio, in modo da permettere una rotazione tra i bambini …

Si conteggiamo i “presenti” e “chi rimane a dormire” … poi si individua il numero scritto e lo si posiziona nello spazio corrispondente


Nel corso dell’anno, il “gioco dell’appello” viene modificato, per passare da una visualizzazione giornaliera delle presenze ad una mensile, in cui i giorni vengono indicati in forma numerica. Per compilare il cartellone dell’appello, costituito da una tabella a doppia entrata, i bambini colorano la casella corrispondente all’incrocio del proprio nome con quello del giorno.


I giorni della settimana Già dallo scorso anno la filastrocca “La settimana del pulcino” identifica i diversi giorni della settimana che, sul calendario, sono scritti con colori diversi. La tabella dei giorni della settimana viene utilizzata per registrare il tempo giornaliero e l’incarico “camerieri”, attaccando i relativi cartellini nella riga corrispondente. Sempre sui giorni della settimana, vengono presentate anche altre filastrocche … SETTIMANA DEL PULCINO Lunedì chiusin, chiusino. Martedì bucò l'ovino. Sbucò fuori mercoledì. Pio, pio, fece giovedì. Venerdì fece un passettino. Beccò sabato un granino. La domenica mattina aveva già la sua crestina.

FILASTROCCA DELLA PIPI’ Lunedì dentro al vasino; martedì nel pannolino; dentro il water il mercoledì; alla toilette il giovedì. Venerdì nel gabinetto. Ahimé! Sabato nel letto! La domenica, che birichino!, ho fatto la pipì in giardino

SETTIMANA DEI SETTE NANI Lunedì è il più piccino si chiama Cucciolo, è tanto carino! Martedì col raffreddore Eolo starnuta a tutte le ore Mercoledì è grassottello si chiama Gongolo è un po’ monello. Giovedì c’è un gran sapiente si chiama Dotto non scorda niente. Venerdì c’è un nano musone si chiama Brontolo il brontolone. Sabato con il suo dolce viso ecco Mammolo ci fa un sorriso. la Domenica che russare!è proprio Pisolo che va a riposare.


Il tempo meteorologico … Giornalmente viene osservato e registrato il “tempo che fa” ponendo, in corrispondenza dei giorni della settimana, i “cartellini del tempo”, suddivisi per tipo, e contrassegnati da scritte e simboli (sereno – variabile – nuvoloso – pioggia – neve – nebbia – temporale)-

Per fare un conteggio mensile dei giorni caratterizzati da una determinata condizione meteorologica viene utilizzato un istogramma (i bambini colorano una casella al giorno in corrispondenza del tempo del giorno).


Stagioni, mesi e compleanni Attraverso un cartellone con immagini caratteristiche delle stagioni e una filastrocca illustrata relativa ai mesi dell’anno, viene presentata la scansione annuale del tempo, che si aggiorna mediante l’indicazione con frecce. Ai bambini viene chiesto di scrivere il proprio nome in corrispondenza del mese di nascita. Tale annotazione permette di identificare “chi” e “quanti” festeggiano il compleanno in un determinato mese.

GENNAIO fiocchetti di neve FEBBRAIO gioioso ma breve MARZO un po’ acqua, un po’ sole APRILE cestini di viole MAGGIO la rosa fiorisce GIUGNO la scuola finisce LUGLIO ci sono nuovi frutti AGOSTO vacanze per tutti SETTEMBRE bambini al lavoro! OTTOBRE bei grappoli d’oro NOVEMBRE si indossa il cappotto DICEMBRE finale col botto!


Gli incarichi … Gli incarico di riordino degli “angoli” della sezione vengono identificati attraverso la scrittura del proprio nome in corrispondenza dell’elenco numerato sottostante alla foto corrispondente dello spazio da sistemare. L’attribuzione degli incarichi, scelta dai bambini stessi, viene modificata ne corso dell’anno.



LA POSTA … il gioco di scrivere …


“SCRIVERE” …. Conversazione di gruppo Prima di proporre ai bambini il “gioco della posta”, viene condotta una conversazione di gruppo sullo “scrivere”, al fine di conoscere idee e pensieri dei bambini sull’argomento e introdurre l’attività di “scrittura”. Che cosa vuol dire scrivere? Emma: vuol dire scrivere delle parole Elena: vuol dire imparare delle parole Luca: vuol dire imparare a scrivere Federica: imparare a leggere Chiara: imparare le lettere Martina: sapere tutti i nomi Rayan: vuol dire le cose importanti

Cosa serve per scrivere? Valeria: la matita Zaira: la biro Elena: il pennarello Ayan: la gomma Emma: la penna Francesco: i timbri Luca: i colori Federica: l’inchiostro Chiara: la stampante! Valeria: … serve il computer! Filippo: … servono i tasti! Luca: …oppure si può dipingere Federica: … oppure si può usare il telefono

Giusto, il telefono serve solo per telefonare? Zaira: no, anche per scrivere … Valeria: si scrivono dei messaggi! Sofia O.: come mia sorella, che fa i messaggi alla sua amica Cos’è che si può scrivere? Emma: le lettere Filippo: i numeri Giorgia: le cose … le parole gentili o le cose che si vogliono dire: “amore e ti voglio bene” Martina: si possono scrivere i nomi dei bambini e quelli degli adulti Rayan: … oppure dei cani Elena: si può scrivere l’alfabeto Valeria: le lettere dei giorni della scuola … il calendario Giorgia: si può scrivere “ti abbraccio e ti do un bacio” Martina: … si scrivono nei messaggi … nelle lettere!


Quindi si possono scrivere dei messaggi, delle lettere e poi … Federica: … delle cartoline … bisogna scrivere l’indirizzo, dov’è il posto che la vuoi mandare … poi delle cose, tipo “ciao” Rayan: … baci Valeria: … ti mando tanti baci e mi manchi tanto Elena: ... ti voglio bene Martina: oppure sono arrivato

Perché si scrive, secondo voi? Francesco: per ricordarsi che cosa comprare … quando si va a fare la spesa Chiara: … la lista della spesa! Martina: si scrive per diventare intelligenti … perché su tutti i libri e su tutti i giornali ci sono tante cose intelligenti Federica: per ricordarsi le cose! Valeria: per ricordarsi i pagamenti … lo scrive su un foglio o sul computer Federica: … o sull’agenda

Voi sapete scrivere? Tutti: Si!!!! Francesco: io so scrivere poche cose … “Filippo, Luca”“ Chiara: io so scrivere “cane” Giorgia: io “Federica”

Voi sapete scrivere qualche parola … chi è che sa scrivere tutto? Elena: mamma e papà Tutti: gli zii … i nonni … i fratelli e le sorelle più grandi Valeria: oppure quelli che fanno le fiabe …

Prendiamo un agenda ed osserviamo com’è fatta … Che cosa si può scrivere sull’agenda per ricordarsi?

Giusto, quindi si scrive non solo per ricordare le cose , ma anche per ….

Federica: … se devi andare dalla parrucchiera Emma: oppure dal dottore Rayan: oppure dalla banca Martina: … c’era scritto “oggi andiamo a un matrimonio” Giorgia: oppure di andare ad una festa

Valeria: … per raccontare le storie Federica: si scrive in un libro, la storia Rayan: si scrive un biglietto: se uno vuole dire una cosa che ha detto con la voce, la scrive sul biglietto e la spedisce


Angolo della posta

Nella sezione viene predisposto uno spazio per la posta, costituito da caselle personali contrassegnate con il nome dei bambini.


Mostriamo esempi concreti di tipi di corrispondenza (cartoline, biglietti di auguri, lettere ‌) e scopriamo, discutendone insieme, caratteristiche specifiche, somiglianze e differenze tra essi Sollecitiamo i bambini a utilizzare il materiale messo (fogli, cartoncini, buste, modelli ‌.) per scrivere messaggi ai compagni e ad imbucarli nella casella corrispondente (riconoscimento del nome dei compagni)


Scriviamo una cartolina … Attività di gruppo Analizziamo varie cartoline ricevute, che i bambini stessi hanno mandato alla sezione in occasione di vacanze e viaggi. Attraverso la discussione scopriamo che “cos’è” una cartolina (funzione) “com’è fatta” (da una parte l’immagine, dall’altra le scritte) “come si scrive” (spazio riservato al destinatario e al messaggio); tipo di comunicazione (“cosa si scrive”)


Presentiamo una serie di modelli (testo accompagnato da immagine) con “frasi standard” per possibili messaggi . I bambini “indovinano” il testo dei messaggi facendo supposizioni in relazione all’immagine. Attività individuale Proponiamo ai bambini di scrivere una cartolina ad un compagno di scuola. Devono decidere: a chi indirizzarla, che messaggio scrivere, da quale ipotetico luogo mandarla (disegno) Infine, attaccare il “francobollo” ed imbucarla nella casella di posta dell’amico. A chi la mando?

Cosa scrivo?


Da quale luogo?

Incolliamo il francobollo e ‌.

Da dove?

imbuchiamo la cartolina


Scriviamo biglietti di auguri … In occasione delle varie “feste” dell’anno, scriviamo biglietti di auguri da accompagnare al “regalo” per i genitori.

Natale I bambini: - realizzano, come immagine decorativa, un albero di Natale incollando strisce di carta di giornale in ordine di grandezza; - copiano sul biglietto una scritta di auguri (a fianco del testo della poesia da recitare ai genitori); - scrivono sulla busta il destinatario (“Alla mia famiglia”) ed inseriscono il biglietto nella busta.


… Pasqua Sul biglietto fatto ad uovo (il cui interno è stato colorato e decorato per rappresentare un prato primaverile), i bambini scrivono l’augurio di “Buona Pasqua”, copiandolo da un modello di riferimento.


… festa del papà e della mamma In occasione delle Festa del papà e della mamma scriviamo un biglietto di auguri da accompagnare al “regalo” (disco orario e block notes con iniziale del nome della mamma). I bambini realizzano il disegno e copiano la frase che insieme hanno deciso di scrivere: “TI VOGLIO BENE PAPA / MAMMA’”. A fianco è stato trascritto il testo della poesia da recitare al genitori.


Scriviamo una lettera a … Lucrezia Attività di gruppo Proponiamo ai bambini di scrivere una lettera a Lucrezia, una bambina che faceva parte della sezione, trasferitasi in un’altra città.. L’attività diventa un’occasione per capire “che cos’è” una lettera (funzione), “com’è fatta” (foglio e busta), “come si scrive” (sulla busta destinatario e mittente; sul foglio la comunicazione ). Per permettere ai bambini di “farsi un’idea” del tipo di comunicazione specifico delle lettere, leggiamo loro alcuni stralci di una vera corrispondenza epistolare (lettere tra “amiche del cuore”).

la nostra amica Lucrezia

Carpi, 16 dicembre 2014 Cara Lucrezia, siamo i bimbi della scuola Andersen. Ti ricordi di noi? Siamo quei bambini che hai conosciuto due anni fa, quando avevamo tre anni! Abbiamo deciso di scriverti perché volevamo farti gli Auguri di Buon Natale, per dirti che ci manchi e perché vogliamo chiederti se ci vieni a trovare. Se ci vieni a trovare vedrai che la nostra sezione è cambiata. Abbiamo dei giochi nuovi! Abbiamo spostato la cucina, al suo posto c’è l’angolo con le cassette della posta e dei giochi con le lettere e i numeri. Abbiamo imparato a scrivere i nostri nomi e abbiamo tagliato i contrassegni ai nostri cartellini, perché sappiamo leggere il nostro nome! Ci puoi descrivere com’è la tua scuola? Oppure se vuoi puoi disegnarla. Ci racconti cosa fai nella tua scuola? È bella o brutta? Fai i compiti bene o male? Ce li hai ancora si o no i capelli lunghi? Ti mandiamo tanti, tanti bacioni, tanti saluti e tanti Auguroni!!! lettera dettata da tutti i bambini della sezione 5 anni Scuola dell’Infanzia Andersen ….Tanti auguri a te e alla tua famiglia, un bacione grandissimo anche da Angela e Monica


Attività individuale: Sollecitiamo i bambini ad aggiungere alla “lettera di gruppo” Lucrezia anche una ”lettera personale”. A questo scopo mostriamo ai bambini come realizzare una busta attraverso le piegature del foglio.

Ciascun bambino scrive poi sulla busta il nome di Lucrezia (destinatario), copiandolo, e il proprio nome (mittente) sul retro. Per il testo della lettera individuale vengono utilizzati i “modelli di messaggio” proposti per l’attività di scrittura delle cartoline.


Scriviamo una lettera a … Babbo Natale Dopo l’esperienza della lettera a Lucrezia, scriviamo a Babbo Natale … Stabiliamo insieme di inserire nel testo non solo una “richiesta di regalo”, ma anche la “presentazione di sé”, “domande e curiosità a cui solo Babbo Natale può rispondere”, “frasi gentili e di auguri” … Il testo della lettera viene “dettato” all’insegnante che lo scrive a computer. I bambini firmano la lettera con il loro nome e disegnano a piacere la busta. (cfr. Itinerario “Natale Zen”)


Scriviamo una lettera … ai “grandi” della primaria Proponiamo ai bambini di scrivere una lettera ai “grandi” delle Rodari (classe quinta) in quanto “esperti” di scuola, per poter rivolgere a loro domande e curiosità. Ideiamo insieme un testo di accompagnamento alle lettere “scritte” dai bambini. Ciascun bambino realizza la propria lettera che si compone di un breve messaggio copiato, accompagnato da un disegno, e di un testo che viene dettato all’insegnante e completato con firma e “foto – ritratto”. Per la composizione del testo, i bambini vengono sollecitati a presentarsi, a raccontare qualcosa di sé e a porre le domande che desiderano fare. (cfr. Progetto Continuità “In viaggio verso la scuola primaria”)


Corrispondenza via mail … sempre con “grandi” della primaria Dopo aver deciso di invitare nella nostra scuola gli “amici di corrispondenza” della scuola primaria, discutiamo dei possibili modi per recapitare …

Ins.: Come possiamo fare per invitare i bambini della scuola primaria? “Puoi telefonare alla maestra Francesca” (Luca) “Puoi andare da loro e dirglielo” (Filippo) “Puoi mandarli un messaggio con il telefono” (Luca) “Puoi mandargli una letterina” (Federica) “Puoi mandarglielo con il computer” (Zaira) “Si può mandare una e-mail” (Federica) Ins.; Guardate qui cosa ho portato: il cellulare e … “Ah, il tablet!” (tutti) “Sembra un telefono gigante” (Federica) Ins.: Mandiamo un messaggino con il cellulare o una mail con il tablet? “Il tablet!” (tutti)


Decidiamo insieme il testo della mail e dopo pochi giorni riceviamo una risposta sempre via mail, che leggiamo insieme.

Oggetto: Risposta all’ invito Oggetto: Invito dalle Andersen Ciao bambini dei 5 anni Noi siamo i bimbi di 5 anni dell'Andersen.

siamo gli alunni di 5^A delle Rodari.

Abbiamo ricevuto le vostre lettere, ci sono

Grazie per averci invitato nella vostra

piaciute molto.

scuola; la maestra Francesca e il maestro

Vi mandiamo un messaggio: un giorno potete venire

Luca ci porteranno da voi mercoledì.

nella nostra scuola perché vorremmo conoscervi?

Non vediamo l'ora di conoscervi e

Si o no?

di passare un po' di tempo con voi.

Chiedetelo alla maestra Francesca se vi può portare.

Stiamo anche preparando una sorpresa

Vi vogliamo sempre tanto bene e vi mandiamo tanti

per il nostro primo incontro.

baci. Tanti baci e abbracci Firmato: la scuola Andersen, dei 5 anni I ragazzi della 5^A


Corrispondenza spontanea … I bambini continuano da soli il “gioco della posta”, ideando e scrivendo in modo spontaneo biglietti, cartoline, lettere …

Biglietto di auguri per compleanno di nonna Graziella


INDOVINA IL TESTO … il gioco di leggere …


“LEGGERE” …. Conversazione di gruppo Al fine di conoscere idee e pensieri dei bambini e per introdurre l’attività di “lettura” (anticipazione del testo scritto), realizziamo un’intervista di gruppo. Che cosa vuol dire leggere? Francesco: imparare Elena: leggere vuol dire dare la fantasia ai bimbi Angelica: leggere vuol dire anche scrivere Federica: leggere vuol dire studiare e imparare Leo: leggere vuol dire imparare a leggere Giorgia: leggere vuol dire imparare le lettere dell’alfabeto Valeria: leggere vuol dire fare delle parole Sofia: … le unisce le parole … unisce le lettere, così scopre cosa c’è scritto

Cosa si deve fare per leggere? Cosa si usa? Angelica: gli occhi Chiara: … servono per guardare i libri Leo: … per guardare le scritte Valeria: bisogna sapere la prima lettera Martina: … tutte le lettere bisogna sapere! Sofia R.: : bisogna sapere “cos’è” quella lettera Federica: … devi sapere che suono ha la lettera

Se so il suono di ogni lettera, come faccio per leggere?

Voi sapete leggere?

Chiara: devi unirle … le lettere!

Tutti: Noooo! Chiara: io quasi si Federica, Elena, Leo: io sto imparando Valeria: io ho quasi imparato Sofia R.: io so già leggere!

Proprio così, voi state imparando a farlo … Conoscete qualcuno che lo sa già fare? Valeria: mia sorella Elena: la mamma e il papà Federica: un mio cugino sa leggere Giorgia: la mia cuginetta Chiara Angelica: la mia mamma Zaira: la mia cuginetta Elisa Filippo: mia cugina, Sofia

Cosa vi serve per imparare a leggere? Francesco: servono le lettere Valeria: servono i genitori Federica: … le maestre Elena: serve il cervello … per pensare


Dove hanno imparato secondo vo? Tutti: a scuola!! Vi piacerebbe imparare a leggere? Perché? Tutti: siiii!!! Sofia O.: mi piacerebbe perché così se mi fai una domanda sul leggere io so rispondere Federica: si, perché così quando vado a dormire mi posso leggere dei libri da sola Elena: perché così mi posso leggere i libri a me stessa Giorgia: perché così quando mi dimentico una canzone posso leggere le lettere e ricordarmela Marta: mi piacerebbe saper leggere perché così posso scrivere le cose senza doverle chiedere Valeria: vorrei imparare a leggere per non far perdere tempo alla mamma Zaira: mi piacerebbe imparare a leggere perché così quando sono troppo annoiata posso leggere un libro da sola Angelica: a me mi piace leggere, perché così dopo la colazione posso leggere qualsiasi libro che a me mi parte

Sofia R.: si possono leggere le lettere che ti mandano Sofia O,: si possono leggere i compiti dei bimbi grandi Filippo: i fumetti Valeria: si possono leggere i diari Giorgia: una cartolina Zaira: i nomi Federica: la lista della spesa Angelica: si possono anche leggere i numeri delle scarpe aira: i messaggi che arrivano sul telefono Elena: si possono leggere i numeri … mia sorella che è più piccola di me li sa leggere … io un po’ si, ma li sa leggere meglio lei Francesco: si possono leggere le cose scritte al computer Valeria: si possono leggere i numeri di telefono Sofia O.: si possono leggere le e-mail Elena. si possono leggere i titoli dei libri Giada: si può scrivere nel telefono che ti voglio bene Sofia R: si possono leggere i numeri sul calendario Angelica: si possono leggere i messaggi sul i-pad

Che cosa si può leggere? Chiara: dei libri Elena: si possono leggere i cartelli di strada Zaira: le pagelle dei bimbi grandi Riccardo: i giornali

Ora vediamo a computer delle “cose” … Dite se, secondo voi, si possono leggere oppure no …


Si può leggere? A seguito dell’intervista sul “leggere”, mostriamo ai bambini diversi tipi di “testo” e chiediamo loro se sono si possono leggere oppure no, per verificare la capacità di differenziare scrittura e disegno e riconoscere diversi tipi di scrittura.

Tutti i bambini dicono che si può leggere. Valeria: è una scritta in corsivo Eya: l’ho vista su facebook, l’ha scritta la mamma Francesco: io l’ho vista in un gioco sull’i-pad

La maggioranza dei bambini dice che non si può leggere, alcuni dicono si. Leo: no, è un disegno Valeria: sono degli scarabocchi Vanessa: forse sono dei disegni Federica: è un modo che usano gli egizi per scrivere

Tutti: è cinese!

Tutti dicono che si può leggere Sofia O.: è in corsivo … mia sorella quando fa i compiti scrive così

Tutti dicono che non si può leggere Vanessa: è un disegno Angelica: è tutto scarabocchiato


Tutti dicono che si può leggere. Sofia R.: questa è normale Angelica: è in italiano? Elena: è in francese? Valeria: è inglese!

Tutti i bambini dicono che si può leggere. Molti: la musica!!! Valeria: è il ritmo! Chiara: la mia mamma studiava fisarmonica ma adesso ha finito Vanessa: serve per cantare Elena: si chiamano note

I bambini si dividono: alcuni dicono che non si può leggere, altri sostengono di sì Vanessa: sono dei disegni Martina: no, sono dei segni Francesco: sono dei cartelli Martina: sono dei segnali che si possono leggere Riccardo: sono dei disegni sui cartelli, non si possono leggere Zaira: si vedono nella strada Angelica: io li ho visti a Carpi Elena: le frecce possono essere usate per indicare la strada Zaira: una delle frecce dice “direzione obbligata” di andare in là.


Prime “letture” … Mostriamo ai bambini varie scritte (loghi famosi) e chiediamo loro di leggerli. I bambini li riconoscono immediatamente e li contestualizzano facendo riferimento al “supporto” su cui sono collocati e all’esperienza che ne hanno avuto. .


Cosa leggiamo? Mostriamo ai bambini diversi di “supporti testuali” e, insieme, proviamo a fare supposizioni sul tipo di lettura corrispondente (“cosa si legge in quel testo”). Proviamo poi a leggere un testo incongruo rispetto al contesto (es. raccontare un pezzo di una storia con in mano un libro di cucina) per vedere la reazione dei bambini …i

LIBRO D’ARTE L’insegnante prende un libro d’arte “il museo nazionale d’Arte moderna del Centro Georges Pompidou”, la copertina fronte e retro rappresenta un quadro di Mirò, prima ancora di iniziare a leggere alcune frasi… Leonardo: secondo me è un libro di Mirò perché io a casa ho un libro di Mirò… ehh è di Mirò perché questo quadro è uguale a quello del libro che ho io a casa, però il mio non c’ha le scritte. Luca: (legge da solo il titolo del libro) è di quadri. L’insegnante chiede ad un bambino di aprire una pagina e legge alcuni titoli di quadri e il loro autore. Valeria: è un libro da leggere e da guardare i quadri. Federica: c’è rappresentato dentro tutti i quadri di Mirò… e anche di altri! Elena: è un libro d’arte! Valeria: spiega come hanno fatto a fare i quadri. Elena: c’è scritto chi li ha fatti!

LIBRETTO DI ISTRUZIONI DI UNA RADIO L’insegnante sfoglia il libretto e si sofferma su alcune scritte … Angelica: è di musica! Federica: è un libro per le radio … per far vedere come sono le radio e per spiegare me bisogna usarle. Angelica: sono le istruzioni! Martina. Istruzioni per le radio, se uno compra una radio c’è dentro quel libretto dentro alla scatola lo legge e costruisce la radio … Giada: se dentro la scatola butti via quel libro o se uno strappa un foglio se dopo rompi la radio come fai ad aggiustarlo … ci deve essere il libro!


FUMETTI L’insegnante apre due giornalini di fumetti (uno a colori di Paperino e uno in bianco e nero di Alan Ford) … Rayan: quello a colori è di Paperino. Federica: sono dei fumetti … Insegnante: sono uguali? Valeria: quelli lì sono colorati e quelli sono in bianco e nero. Leonardo: hanno tutti e due le nuvolette e le figure. Filippo: il fumetto è una nuvoletta che segna un dito che indica che cosa dice quello che parla. Sofia O.: certi fumetti fanno ridere, ma certi altri no. Valeria: alcuni fumetti sono le serie preferite dei bambini … Federica: a volte i fumetti sono colorati e a volte sono in bianco e nero. Rayan: io in puglia ho tanti fumetti. Elena. A volte nei cartoni quando gli viene un’idea gli viene la nuvoletta come nei fumetti. Insegnante: (legge alcuni fumetti di uno e dell’altro) che differenza c’è? Luca: uno è tutto colorato e l’altro è in nero e bianco. Insegnante: e poi che differenza hanno? Luca: quello colorato racconta una storia di paperino e ha le figure di cartoni animati, l’altro ci sono le figure di persone e la storia è di ladri, penso … Angelica: uno racconta la storia di tante papere che fanno delle cose e l’altro una storia di fantasmi … Insegnante: chi legge questi fumetti? Rayan: quello nero lo leggono le persone stanche … Martina: quello colorato lo leggono i bimbi, è una storia di paperino. Quello in bianco e nero è una storia da grandi, lo leggono gli adulti … Leonardo: i bambini leggono quello li solo quelli che sono andati alla scuola primaria! Perché sanno leggere! Angelica: noi guardiamo le figure, lo leggiamo quando saremo grandi che abbiamo imparato a leggere … Leonardo: perché bisogna anche saper leggere le lettere in corsivo!

LA SETTIMANA ENIGMISTICA L’insegnante legge alcune domande di un cruciverba specificando “orizzontali” e “verticali”, poi chiede “di che testo si tratta? Cosa vi sto leggendo?” Federica: la settimana enigmistica! Emma: la mia nonna le fa sempre le parole crociate! Anche io le faccio …. La mia nonna legge le domande e mi dice la prima lettera della risposta, io indovino e poi lei la scrive. Federica: la mia nonna fa sempre la settimana enigmistica e anche io! Unisco i puntini per vedere cosa ci viene fuori e poi coloro anche gli spazi dove ci sono i puntini e vedo la figura! Martina: le fa il mio papà tutte le sere. Le parole crociate servono per indovinare il nome dei pittori. Leonardo: le fa il mio papà quando è a casa. Elena: servono per divertirsi. Federica: e per imparare!


QUOTIDIANO L’insegnante sfoglia un quotidiano e si sofferma su una notizia … Chiara: è un giornale in cui si leggono le notizie! Anas: è un giornale. Leonardo: quella che hai detto mi sembra la notizia di cantanti, quelli della fotografia che si vede … Insegnante: come si chiama secondo voi questo giornale? Luca: (legge da solo il titolo) Tempo! Federica: Notiziario! Valeria. Notizie!Leonardo. Quotidiano! Insegnante: cosa c’è, scritto secondo voi? Cosa si legge sui quotidiani? Leonardo: del papa … Valeria: i giornali parlano quando è morto uno. Leonardo: secondo me quello che hai letto tu è del TG1! Chiara: i giornali parlano anche di quando succede qualche guerra. Sofia R.: parlano delle notizie che sono successe. Elena: parlano anche di quando è caduto un aereo e sono morte delle persone e di quando era caduto un faro … Eya: quando muore qualcuno lo dicono anche in televisione. Emma: i giornali li comprano i papà, le mamme, le nonne …Martina: per sapere le notizie.

RIVISTA DI CUCINA Insegnante: guardiamo una vera rivista di cucina cosa c’è scritto secondo voi? Tutti: mmmh che buona!!! (guardando la torta in copertina). Sofia R.: parla dei dolci … Riccardo: secondo me li dentro ci sono le istruzioni con tutti gli ingredienti per fare una torta. Martina: parla delle torte, delle cose con le fragole … dei dolci! Federica: parla di come fare la roba da mangiare o dei dolci. Insegnante: chi compra questa rivista? Riccardo: la vendono alle mamme o hai papà, perché se non sanno come si fa una torta lo comprano. Federica: questo giornale mi convince proprio! Martina: quei giornali li portano anche per posta … Federica: li possono comprare anche gli chef per sapere una torta buona da fare. Valeria: serve per far sapere alle mamme le ricette delle torte di compleanno o di matrimoni. Sofia O.: secondo me c’è scritto che c’è una gara di cuochi … Eya: si leggono per sapere come si fanno le cose da mangiare.


ATLANTE STRADALE L’insegnante apre l’atlante dicendo “ora leggo quello che c’è scritto … ma guardate non ci sono delle frasi ma solo strani disegni e dei nomi … Carpi, Modena, Bologna …” Angelica: è una mappa! Valeria: secondo me c’è una mappa che indica alle macchine la strada che non sanno, che gli dice quale strada devono fare per andare in quel posto. Martina: se uno vuole andare in India guarda dov’è l’india e segue la mappa. Federica: lo usano per sapere dove devono andare, se hanno fatto la strada sbagliata o quella giusta! Giorgia: se devono andare in un posto un pomeriggio gli dice dove deve andare … se dritto poi a destra, a sinistra … Filippo: non c’è un racconto! È una cosa per sapere dove andare. C’è scritto i paesi … Riccardo: ci sono delle scritte che se arrivi in un posto sai che posto è… perché c’è la scritta India, Italia, Spagna … Elena: parla delle parti del mondo se vuoi andare in una parte del mondo guardi su quel libro la strada che devi fare. Leonardo: se vuoi sapere dove è andato un tuo amico e vuoi vedere dove è andato guardi quel nome e vedi in che posto è! Chiara: questo libro lo usano le mamme e i papà per trovare la strada.

DEPLIANT DI UNA MACCHINA L’insegnante sfoglia il depliant leggendo qualche frase … poi chiede “che tipo di libro è? Cosa c’è scritto?” Angelica: è di macchine! Valeria: parla di macchine nuove! Riccardo: questi libri ci potrebbero essere anche nei negozi dove c’è la fila … da aspettare. Francesco: è un libro che parla delle macchine e delle ruote da neve. Elena: se uno ha una macchina che ha un colore che non gli piace guarda in quel libro per comprane una con un colore che gli piace. Leonardo: forse … qualcuno … è una pubblicità per far vedere se le macchine son belle e vanno forte. Giada: dice se una macchina è bella! Federica: questo libro lo prende chi non ha le macchine e le deve comprare … se c’ha i soldini! Emma: si perché le macchine costano tanti soldi! Martina: quando uno va a comprare una macchina forse gli danno quel libro li della macchina che ha comprato, per vedere com’è dentro e come è fatta fuori! Zaira: lo prendono gli adulti per decidere le macchine da prendere.


Testi incongrui: LIBRO SULLA COLTIVAZIONE DELL’ORTO / LETTURA DELLA STORIA DI HARRY POTTER L’insegnante prende un libro sulla coltivazione dell’orto completo di figure esplicative, lo sfoglia con noncuranza, ma fa in modo che i bambini possano vedere bene le immagini … Rayan: è un libro sul vino. Angelica: è un libro di verdure. Sofia R: è un libro di come si fanno a piantare le verdure. Luca: O a condirle … Riccardo: o come si fa a mettere dentro i semi nella terra. Leonardo: di come piantare i frutti e le verdure. Federica: parla anche degli insetti che possono mangiarle … Filippo: gli insetti che mangiano le foglie si chiamano “erenivoli e carnivoli”! L’insegnante fa finta di leggere qualche frase del libro, in realtà racconta l’inizio della storia del libro di Harry Potter. I bambini ascoltano con interesse affascinati dalla storia … Alcuni bambini esclamano “povero bambino” altri “è vero … nella storia di Harry Potter è proprio così!” L’insegnante dice “va bene continuo a leggere questo libro che insegna come piantare le piante …” I bambini: siiii. L’insegnante continua … Filippo: si la storia di Harry Potter lo dice! Insegnante: ok tutto bene leggo giusto su questo libro? Alcuni bambini sono perplessi, Federica diventa rossa in viso e poi … Federica: no, no! Insegnante: perché? Federica: perché lì dovrebbe esserci delle cose tipo della frutta e della verdura … ma invece c’è la storia di Harry Potter … (è un po’ in imbarazzo). Insegnante: vi sto leggendo la storia di Harry Potter? Alcuni bambini dicono di si altri di no. Federica: si!!! Insegnante: ma questo che libro è? I bambini in coro: delle verdure! Insegnante: cosa è successo di strano? Valeria: che tu ci stai leggendo la storia di Harry Potter (ride). Angelica: è invece dovrebbe essere la storia delle verdure … Filippo: è il contrario! Insegnante: ma cosa ho fatto?Federica: hai messo di nascosto una pagina di Harry Potter nascosta in quel libro e poi ce la leggi … Filippo: ti ho visto, ti ho beccato! Emma: ci hai fatto uno scherzo come il pesce d’aprile … ehi non ci fare il pesce d’aprile! Ridono tutti!!!

LIBRO DI HARRY POTTER / LETTURA DI UNA RIVISTA DI CUCINA L’insegnante prende il libro di Harry Potter e dice “adesso vi leggo il vero libro di Harry Potter …”. In realtà legge la ricetta per la preparazione di una torta … I bambini iniziano a ridere … Emma: Angela ma che cosa stai facendo? Luca: dai … Filippo: ma non è la storia di Harry Potter … Emma: ma è di cucina! Valeria: ci hai fatto uno scherzo! Fanno confusione e ridono tutti! L’insegnante chiama alcuni bambini ad osservare, tra i libri preparati, se ne trovano uno più adatto al testo che sta leggendo … i bambini prendono una rivista di cucina. Insegnante: “è la rivista giusta?” Tutti: siii!!! Emma: ma dai … ci stavi leggendo come si fa a fare una torta nel libro di Harry Potter! Giorgia: un altro scherzo del pesce d’aprile! Filippo: però poi ci leggi il vero libro di Harry Potter? Ce lo leggi tutto? Dai, dai, dai!!!


Le scritte nella scuola … Andiamo alla ricerca di scritte e simboli all’interno della nostra scuola e proviamo ad interpretarli: prima i bambini provano ad “indovinare” il significato, poi l’insegnante legge quello che c’è scritto. .



I segnali stradali … Attività in gruppo Mostriamo ai bambini diversi cartelli stradali, di cui osserviamo forme e colori. Ciascun bambino sceglie poi un cartello e prova a “leggerli”, cioè ad interpretarli, dopo che è stato fornito l’”indizio” che a alla forma corrisponde un significato (triangolo = pericolo, cerchio = obbligo o divieto, rettangolo = indicazione).


AttivitĂ individuale Ciascun bambino riproduce con il disegno alcuni dei segnali analizzati insieme e prova ad inventarne dei nuovi, di fantasia


punturina

Attenzione: se una macchina arriva davanti a un passaggio a livello si deve fermare

Divieto che non possono passare i camion Se non sai dov’è l’ospedale la freccia ti indica dov’è

Se devi andare al parco vai dritto

Bisogna stare attenti perché si cade nel fosso

Se devi andare a prendere una nave al porto devi andare dove indica la freccia

C’è una ciclabile


Se vuoi andare al cinema sei obbligato ad andare da quella parte

I bambini piccoli non si devono buttare in piscina

Non ci si arrampica sugli alberi

Non si salta sui letti Attenzione che dritto c’è una strada piena di buche: rallentare, soprattutto quelli che hanno i bambini

Per andare in campagna bisogna andare dalla parte della freccia E’ per andare alla caserma dei pompieri se c’è un incendio Vietato sparare agli animali Vietato sparare agli animali


Le copertine dei libri Mostrando ai bambini dei cataloghi di libri, chiediamo di provare a “leggere� le copertine e di “indovinare� i titoli.

Gli animali

Animali felici


I contenitori dei prodotti Attività in gruppo Mostriamo ai bambini diverse scatole e flaconi di prodotti vari e, dopo averli osservati attentamente ed “interpretati”, proviamo a classificarle, suddividendole per genere: es. alimenti (dolci, pasta, bevande, ecc.), prodotti per la pulizia del “corpo” (es. shampoo, dentifricio, sapone, ecc.), per pulizia delle “cose”(es. detersivi e detergenti), medicinali, ecc. In un secondo momento , discutiamo insieme del significato di scritte e numeri presenti sui contenitori.


Attività individuale Ogni bambino prova a “leggere” un contenitore, interpretando le scritte e numeri E’ l’etichetta che serve alla mamma quando usa quella specie di telefono, così non va alla cassa a pagare

E’ LA SCATOLA DEI CAPPELLETTI C’è scritto quando scade

Qui c’è scritto “cappelletti”

Qui c’è scritto il numero di telefono di quello che ha fatto i cappelletti

Qui c’è scritto i negozi che fanno i cappelletti

Questo numero vuol dire quanto cosa: 100

Questo numero vuol dire i cappelletti che ci sono dentro: 10


Attività individuale Ogni bambino prova a “leggere” un contenitore, interpretando le scritte e numeri

E’ LA SCATOLA DEI BISCOTTINI

Qui c’è scritto gli ingredienti: dei croccantini che mettono nel forno e dopo è fatto

E’ quello che quando sei alla cassa lo passi e fa “BLI-BLI”

Qui c’è scritto quanti ce ne sono dentro: uno – zero – cinque

Qui c’è scritto “Biscottini croccanti

Qui c’è scritto 3, vuol dire che scade tra 3 giorni

Qui c’è scritto il prezzo


La pubblicità Attività in gruppo Interpelliamo i bambini per verificare se sanno “cosa è la pubblicità”, domandando loro se e dove l’hanno vista … In seguito discutiamo insieme del suo significato (“a cosa serve”) e del tipo di messaggio che veicola … Mostriamo poi immagini pubblicitarie tratte da riviste e facciamo supposizioni circa «cosa può esserci scritto».

Leo: Io la pubblicità l’ho vista alla televisione, ho visto quella delle Geox Elena: io al Mc Donald, dicevano che cosa c’era da mangiare e anche i regalini Federica: io l’ho vista per la strada, su dei cartelli, alcune volte vedevo quella del teatro Zaira: c’era nel giornale che sfoglia la mamma, nel giornalino della Coop … ho visto che alla Coop c’erano i vestiti di Carnevale Elena: a volte ci sono delle macchine che vanno a dire in strada: “Domani c’è il teatro!” Chiara: io l’ho vista nel giornale, c’era la pubblicità con delle bottiglie di vino: A cosa serve? Federica: Serve per convincere a comprare!


Attività individuale Ogni bambino prova a “leggere” una pubblicità, interpretando le scritte e numeri. E’ LA PUBBLICITA’ DELLA MACCHINA DEL CAFFE’

Qui potrebbe esserci scritto “MOKA!

I numeri vogliono dire quanti litri ci potrebbero essere nella moka

Qui c’è scritto che ci sono tante moke e lo puoi anche fare come un frullatore

Ci potrebbe essere scritto “il caffè è molto buono” “lo puoi bere quando vuoi” “puoi anche fare la collezione”


E’ LA PUBBLICITA’ DI UNA BIBITA

E’ LA PUBBLICITA’ DEL VINO

“Vino”

“Succo di arancia rossa “

C’è scritto: “Il vino è buono, è fatto con le verdure”

“E’ il più buono del mondo”

“Ci sono tanti tipi di frutta diversa e dopo sarai bella fresca

“Vino alla frutta”

“Bibite fresche, sono buonissime, comprale!”

“Il vino è fresco è delizioso”

Qui c’è scritto che lo porta il furgone


IL SUPERMERCATO



“Sole”: il nostro supermercato …. Discutiamo insieme del “supermercato”: che cos’è, com’è fatto, come si fa a far la spesa, ecc. Proponiamo ai bambini di organizzare un angolo gioco di compravendita, organizzato come un supermercato. Concordiamo il nome: si chiamerà “SOLE”, nome scelto tramite votazione tra vari indicati di bambini


Etichette di reparti e prodotti ‌ Dopo aver suddiviso sugli scaffali e dentro a cestini i prodotti del nostro supermercato (scatole e contenitori vuoti e alimenti in plastica)i bambini scrivono a coppie i cartelli e le etichette che identificano i vari “repartiâ€? e i diversi generi in vendita.



I soldi: banconote e monete … Per rifornire le nostre “casse” prepariamo i soldi che serviranno per il gioco della compra-vendita del nostro supermercato. Dopo aver osservato “come sono fatti” i soldi (banconote e monete), proviamo ad inventarne dei nuovi.


Gli scontrini e i buoni sconto … Prepariamo anche altri “accessori” necessari per far funzionare il supermercato: scontrini e buoni sconto (copia dal vero)


I giornalini dei prodotti … Nel nostro supermercato non possono mancare i giornalini che pubblicizzano i prodotti …. Dopo averne analizzati diverse copie, i bambini provano a a riprodurli incollando su un “libriccino” immagini ritagliate, che vengono completate con scritte e (nomi del prodotti) e numeri (prezzi e sconti). Sulla copertina del giornalino mettiamo l’intestazione del supermercato …



I cartelloni pubblicitari … Attività individuale I bambini realizzano un cartellone pubblicitario: scelgono un prodotto (immagine ritagliata), decidono che «nome» dargli, provano a scrivere il messaggio



Gioco della compravendita Con il materiale preparato per allestire il nostro supermercato, giochiamo alla compra-vendita: alcuni indossano i grembiuli e fanno i negozianti, altri usano carrelli e sportine per fare la spesa



NUMERI e GIOCHI MOTORI


Girotondo intorno ai numeri Sul pavimento vengono disposti dei numeri colorati (doppi). Bambini si muovono liberamente nello spazio con andature stabilite da un “codice colore” (rosso = correre, arancione = camminare). A sorpresa l’insegnante “chiama” un numero e i bambini devono formare un girotondo intorno al numero citato.


Ruba-bandiera I bambini vengono divisi in squadre e disposte su righe contrapposte e vengono contrassegnati a coppie (uno di fronte all’altro) con uno stesso numero che viene appeso al collo. In base al numero “chiamato” la coppia di giocatori, di squadre opposte ma con lo stesso numero, corre verso il centro del campo con l’obiettivo di prendere la “bandiera”


Quanti passi … Il gioco è una variazione del classico gioco delle “scatoline”. I bambini seguono i comandi di chi conduce il gioco: all’’indicazione “scatoline chiuse” si rannicchiamo su se stessi; all’indicazione “le scatoline si aprono ed escono tanti … gatti … giraffe .. canguri, ecc. “ i bambini si muovono nello spazio rispettando l’andatura suggerita. In questa versione, viene anche indicato il numero di movimenti che l’”animale” deve fare, ragion per cui i bambini devono contare i passi da compiere e poi fermarsi .

Quanti palleggi … Il gioco è consiste nello spostarsi in uno spazio delimitato (da un segnaposto a un altro) facendo dei palleggi e conteggiando i rimbalzi necessari per percorrerlo.


La settimana / campana … Utilizziamo un tappetino ad incastro con i numeri per realizzare i tradizionali giochi della “settimana” e della “campana”. I bambini indicano a voce il numero su cui lanciare il “sasso” e poi lo vanno a raccogliere saltellando sulle caselle con solo piede (nel caso del percorso della “settimana”) o alternando salti su 1 / 2 piedi (versione “campana”).


Tirasegno … In sezione viene predisposto un angolo per il «tirasegno»: il gioco consiste nel riuscire a conquistare più “punti”, colpendo con una pallina il centro del bersaglio (100 punti), man mano che ci si allontana dall’obiettivo i punti diminuiscono.

Bowling Utilizzando dei birilli i bambini sperimentano il gioco del bowling conteggiando, per ogni lancio, la quantità dei birilli abbattuti e di quelli rimasti in piedi.


UNA LINGUA PER GIOCARE … attività metalinguistiche …


Attività metalinguistiche Per metalinguaggio (o consapevolezza linguistica) si intende la capacità di utilizzare il linguaggio per “riflettere” sul linguaggio stesso, e farlo diventare “oggetto” di analisi. Rientrano in questa categoria una serie di “giochi” proposti nel corso dell’anno ai bambini, allo scopo di renderli sempre più consapevoli del significato delle parole e ad arricchire il loro lessico. Alcuni esempi …

I CONTRARI … I VERSI degli ANIMALI … Riconoscere e denominare i versi degli animali, sia utilizzando il suono onomatopeico, sia il verbo corrispondente, ad es. asino: i-ho i-ho – ragliare; cane: bau bau – abbaiare; gallo: chicchiricì – cantare, ecc.) Il gioco di indovinare può essere fatto in diversi modi: nominare l’animare e fare indovinare i versi, oppure il contrario. Dopo che i bambini hanno memorizzato i nomi corretti si può anche utilizzare il gioco del VERO /FALSO (es. l’asino barrisce …; il gatto miagola)

Riconoscere e trovare i contrari (parole che hanno un significato opposto) Il gioco del “BASTIAN CONTRARIO”: un bambino che dice sempre l’opposto di quello che dice la maestra … Alcuni esempi: lungo /corto alto / basso grasso / magro sottile / spesso largo /stretto leggero / pesante ecc. ecc.


INDOVINA CHI / CHE COSA … Riconoscere e denominare (un oggetto / animale / un personaggi / un mestiere) sulla base di indicazioni linguistiche. IL MESTIERE L’insegnante da indicazioni verbali circa un mestiere (che cosa fa, cosa usa, cosa indossa … ) e i bambini devono indovinare e denominare correttamente di che mestiere si tratta. Il gioco può anche essere svolto al “contrario”: l’insegnante pensa ad un mestiere i bambini gli fanno delle domande a cui si può rispondere solo SI O NO. In entrambi casi può essere utile l’utilizzo di carte con le immagini che raffigurano il mestiere: l’insegnante pesca una carta, che tiene nascosta, e i bambini devono indovinare di cosa si tratta. Una volta che i bambini hanno preso confidenza con il gioco, possono sostituirsi all’insegnante. Stesso gioco viene fatto anche con: OGGETTI, ANIMALI, PERSONAGGI

COME SI CHIAMA? … Riconoscere e denominare un ruolo (es. mestiere), o un oggetto (es. un’attrezzatura) sulla base di indicazioni linguistiche relative all’azione che compie o al mezzo che usa (es. come si chiama chi guida …. la moto, la bicicletta, l’auto, il camion, il taxi, la barca, la gondola …. ?)

Rientra in questo ambito anche l’attività di costruzione di un DIZIONARIO della PAROLE relativo ai simboli / temi presenti nel testo «Alfabeto delle fiabe» (cfr. Progetto «Libri che passione!»)


Attività metafonologiche Con il termine metafonologia (o consapevolezza fonologica) ci si riferisce ad un particolare tipo di conoscenza metalinguistica che ha per oggetto la struttura fonologica del linguaggio. Fanno parte di questo campo i giochi basati sulla capacità di riconoscere e distinguere i suoni, quali ad es. dividere le parole in sillabe, indovinarle dal suono iniziale, riconoscere parole composte dall’unione di parti di esse, riconoscere ed inventare rime, ecc. Nel corso dell’anno, all’interno dei vari itinerari didattici realizzati, sono state proposte numerose attività di questo tipo, allo scopo di stimolare i bambini a «sentire» e «riconoscere» i suoni che compongono le parole, e dunque favorire la consapevolezza della corrispondenza tra fonema (suono) e grafema (lettera). Alcuni esempi di attività realizzate: Giochi linguistici sui nomi (cfr. Itinerario “Il mio nome”) Invenzione di rime con nome e cognome e di «nomi a coppie» con i compagni (cfr. Itinerario “Mi presento”) Filastrocche, conte, invenzione di rime con i numeri (cfr. Itinerario “Lettere e Numeri”) Rime sui personaggi delle fiabe e sui simboli del testo “Alfabeto delle fiabe” (cfr. Progetto “Libri che passione!”) Rime sui giorni della settimana: “La settimana pulcino”, “Filastrocca della pipì”, “La Settimana dei sette nani”. Filastrocca sui mesi dell’anno (cfr. sezione di questo Itinerario: “Calendario”)


Rime … Nel corso dell’anno ogni occasione viene utilizzata per proporre filastrocche e poesie in rima … Alcune vengono imparate a memoria per essere recitate in circostanze speciali (es. feste) o perché utilizzate all’interno di percorsi specifici (es. filastrocche con i numeri). Altre vengono ripetute ed ascoltate più volte, per dare modo ai bambini di “sentire la rima” e di provare ad indovinarla … (es. la lettura del testo da parte dell’insegnante viene interrotta e i bambini concludono la frase con parole che «fanno rima»)

I NOSTRI LIBRI IN RIMA …

FILASTROCCHE ILLUSTRATE: Il pulcino - Il cavallo del bambino - Filastrocca della lana Bolli bolli pentolino - Volta la carta - Il codino di un topino Stella stellina - La bella lavanderina - Ninna nanno ninna oh


Poesie per le feste … POESIA “LlBRI BELLI”

NATALE Babbo Natale viene di notte Viene in silenzio a mezzanotte. Dormono tutti i bimbi buoni E nei lettini sognano i doni. Babbo natale vien fra la neve Porta i suoi doni la’ dove deve. Non sbaglia certo, conosce i nomi Di tutti quanti i bimbi buoni!

FESTA DEL PAPA’ Se sei arrabbiato perché nel traffico ti sei stancato, caro papà riprendi fiato: il mondo è bello ma un po' affollato. Caro papà se sei un po' teso ed il lavoro ti sembra un peso, tu pensa sempre: sei nel mio cuore, ti voglio bene a tutte le ore.

(Poesia inventata ispirata alla mostra “Llibri Belli – Aldo Manuzio e la xilografia” Recitata alla festa di fine anno scolastico )

FESTA DELLA MAMMA (poesia inventata dai bambini) Cara mamma, sei molto bella perché brilli come una stella. Cara mamma, sei la più bella ti voglio regalare una caramella. Cara mamma, sei molto preziosa e per me la più “baciolosa”. Cara mamma, se mi fai i coccolini io ti do tanti bacini. Cara mamma, stiamo insieme perché ti voglio tanto bene!

C'era una volta un principe bello, che abitava in un castello, Alberto Pio era il suo nome, un cavaliere di grande valore. Era un castello davvero speciale, che qui a Carpi puoi trovare, se vai in piazza a passeggiare, vallo subito a visitare. Il principe aveva un buon maestro, Aldo Manuzio un uomo onesto, che per sua grande passione, faceva libri per ogni occasione. Libri scritti ed illustrati, coi vocaboli stampati, preziosi come anelli, erano tutti “libri belli!"


Conte … Spesso utilizziamo le conte in rima per decidere “chi tocca” …

AMBARABA‘ Ambarabaciccicoccò tre civette sul comò che facevano l'amore con la figlia del dottore il dottore s'ammalò ambarabaciccicoccò SOTTO IL PONTE DI BARACCA Sotto il ponte di Baraccca c'è Pierin che fa la cacca la fa dura dura il dottore la misura la misura trentatrè andar fuori tocca a te!

PASSA PAPERINO Passa Paperino con la pipa in bocca guai a chi la tocca. L'hai toccata te, a star fuori tocca proprio a te.


GIOCHI e ATTIVITA’ per esercitare l’OCCHIO, la MANO, la MENTE


Scarabocchi Zen … Dopo la presentazione della storia “Scarabocchio Zen” (cfr. Itinerario “Natale”) i bambini iniziano a cimentarsi con gli “scarabocchi zen”, provando su dei foglietti vari “disegni astratti”: puntini, linee, croci, cerchi, spirali, asterischi, ecc. . In tal modo i bambini sperimentano vari “grafismi”, esercitando in modo piacevole la motricità fine e la coordinazione oculo manuale.


Dopo aver prodotto disegnato diversi tipi di “disegni�, vengono accostati applicando la regola dell’alternanza dei motivi.


Carnevale: mandala, forme, ritmi … In occasione del Carnevale prepariamo addobbi e festoni per la nostra scuola. Le attività proposte permettono ai bambini di scoprire ed esplorare concetti matematici quali spazi confinanti, forme geometriche, ritmi e successioni. FESTONI di FORME GEOMETRICHE 1) I bambini si cimentano con i “mandala”. Per colorarli, le regole date sono : - partire dal centro e proseguire verso l’esterno; - non riempire gli spazi vicino con lo stesso colore - concentrarsi e stare in silenzio 2) Colorano i foglietti con gli scarabocchi zen (realizzati in occasione del Natale) 3) Decorarono delle forme triangolari attaccando pezzetti di carta colorata strappati a mano

“«Mandala» è un termine sanscrito che sta per «cerchio con un punto centrale» e identifica un’immagine simbolica circolare. Forma religioso estetica, caratteristica del buddismo, i mandala, secondo l’antica tradizione, vengono tracciati a terra con polveri colorate oppure dipinti, in infinite varietà di forme. Sono da sempre utilizzati da guide spirituali, sciamani e guaritori come strumento di meditazione e fonte di saggezza. Colorare queste figure così piene di armonia ha veramente un effetto rilassante e stimola la capacità di concentrazione e la fantasia, perché non provate?” http://www.lannaronca.it/mandala.htm


4) Utilizziamo le forme preparate con varie tecniche (cerchi/mandala, quadrati/scarabocchi zen, triangoli/carta strappata) per preparare dei festoni da appendere alle pareti. Ogni festone avrĂ una diversa alternanza di forme, cioè una specifica successione ritmica. Per esercitarci utilizziamo prima i blocchi logici ‌


FESTONI di CATENE COLORATE 1) I bambini, suddivisi in gruppi, ritagliano a strisce fogli di carta colorata (un colore per bambino)

2) Stabiliscono una successione di colori per realizzare una catena con le strisce ritagliate.


3) Fanno gli anelli con la carta passandosi tra loro la catena in modo che il ritmo venga rispettato.


Coloro gli spazi … cosa apparirà? Proponiamo ai bambini alcune attività grafiche che prevedono di “colorare gli spazi” secondo determinate modalità. L’elemento che le caratterizza, oltre alla necessità di riempire lo forma in modo preciso, è saper distinguere le linee aperte da quelle chiuse.

Consegna: “annerisci gli spazi contrassegnati da un puntino”


Consegna: “colora con uno stesso colore gli spazi contrassegnati da lettera (o numero) uguale�


Percorsi e labirinti … Presentiamo diversi percorsi e labirinti a livello grafico, di complessità crescente. Per aiutarle i bambini nell’esecuzione del compito di “trovare e percorrere la strada”, diamo alcune indicazioni operative: 1) cercarla e indicarla con il dito; 2) tracciarla con la matita; 3) riprodurla con il pennarello.



Ricalco con il piano luminoso … Mettiamo a disposizione dei bambini diversi immagini “campione”, da ricalcare con il piano luminoso. L’attività di ricalco, eseguita liberamente e autonomamente dai bambini è funzionale all’esercizio della coordinazione oculo – manuale e della motricità dine. Le immagini riprodotte vengono poi colorate e utilizzate / rielaborate a piacere.



Motivi su fogli a quadretti e a righe … Utilizziamo dei fogli a quadretti e a righe per far riprodurre ai bambini diversi segni grafici (es. linee ondulate /a balzi / a zig zag; frecce orizzontali /verticali / diagonali; ritmi con forme e disegni vari, ecc. ecc) In questo modo i bambini prendono confidenza con lo «spazio foglio strutturato» (quadretti e righe) rispettando l’orientamento della scrittura (sinistra / destra, alto /basso) .




I protagonisti Aliyan – Ayan - Anas - Angelica Chiara – Elena - Emma - Eya Federica - Filippo - Francesco Giada - Giorgia - Karman Leonardo - Luca - Marta - Martina Rayan - Riccardo - Sofia R. - Sofia O. Valeria - Vanessa - Yassin – Zaira



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