Scuola dell’infanzia “Andersen” “Andersen” I.C. I.C. Carpi 2 SEZIONE 4 ANNI Anno Scolastico 2016/2017 Insegnanti: Monica Battini, Angela Loschi
Piano di lavoro annuale “TUTTO SI TRASFORMA” Progetto didattico:
Partendo da un classico della letteratura per l’infanzia “PICCOLO BLU e PICCOLO GIALLO” (una storia di colori ed amicizia …), abbiamo esplorato il mondo dei colori primari e delle infinite combinazioni che ne possono derivare dalla loro mescolanza. L’itinerario si caratterizza come un percorso iniziale di esplorazione e scoperta della formazione dei colori derivati, derivati per lasciare successivamente spazio alla libera espressione grafico-pittorica dei bambini.
Piccolo blu è un bambino con molti amici, ma il suo preferito è Piccolo giallo. Con lui si diverte a giocare a nascondino, a correre e a saltare. Un giorno Piccolo blu viene lasciato da solo in casa e Mamma blu gli raccomanda di aspettarla e di non uscire. Piccolo blu però non ubbidisce e va in cerca di Piccolo giallo per giocare un po’. All’inizio fa fatica a trovare l’amico: lo cerca in casa, per strada, dappertutto, ma nulla! Finché improvvisamente, girato l’angolo, lo vede ed esclama, come solo i bambini sanno fare: Eccolo!”. L’entusiasmo e la gioia sono incontenibili e così i due si abbracciano e riabbracciano fino a fondersi tra loro diventando verdi. Poi vanno a giocare nel parco, a scavare un tunnel e ad arrampicarsi su una montagna: miracoli di una grande amicizia! Tornando a casa, però, accade qualcosa di spiacevole. Mamma blu e Papà blu non riconoscono il figlio: “Tu non sei il nostro Piccolo blu. Tu sei verde”. La stessa capita a Piccolo giallo. Affranti, i due bambini cominciano a piangere grosse lacrime, non verdi come ci si aspetterebbe, ma blu e gialle. E piangono così tanto da ricomporsi e ritrovare se stessi. Alla fine, sia i genitori di Piccolo blu sia quelli di Piccolo giallo, per la gioia incontenibile di vedere i propri bambini di nuovo a casa, si abbracciano diventando anche loro un po’ verdi e intuendo così quello che è successo …
Ma cos’è successo veramente in questa storia? Il verde è il risultato della mescolanza del blu e del giallo, ma anche il simbolo di una grande amicizia. E Leo Lionni, tra i più innovativi maestri dell’illustrazione per l’infanzia del secolo scorso, affronta con estrema delicatezza e forza poetica questo classico tema, individuandone tutte le sfumature possibili: identità, diversità, ingenuità, condivisione, libertà, multiculturalità. E raggiunge l’obiettivo ricorrendo a una coppia di protagonisti che non è né casuale né tantomeno usuale.
Piccolo blu e Piccolo giallo non hanno occhi, né naso, né bocca, sono pure macchie di colore blu e giallo, eppure riescono a raccontarsi così bene da arrivare a noi lettori nella loro verità più intima. Per i bambini l’amicizia è un valore importante, quasi una prima forma d’innamoramento che provano verso l’Altro. E, a differenza di molti adulti, vivono questo rapporto con purezza e poche remore fino a farsi travolgere e perdere parte della loro identità.
da: http://www.mangialibri.com/bambini http://www.mangialibri.com/bambini://www.mangialibri.com/bambini-ragazzi/piccoloragazzi/piccolo-blublu-e-piccolopiccolo-giallo
• Presentazione della storia, in formato cartaceo (libro) e digitale (filmato). • Attività di manipolazione: sperimentazione della formazione del colore verde attraverso l’unione di didò blu e giallo. • Rappresentazione grafico-pittorica e verbalizzazione di una situazione ispirata alla storia (disegno e collage di “personaggi” su plastica colorata trasparente). • Conversazione sul tema dell’amicizia: verbalizzazione e rappresentazione grafico-pittorica di un gioco insieme all’”amico preferito”. • Allestimento di un angolo di sezione per giocare con la storia e le trasformazioni di colori: utilizzo del piano luminoso con materiali colorati e trasparenti, strutturati e di recupero. • Prove ed esperimenti di formazione dei colori derivati attraverso la mescolanza di tempere colorate • Utilizzo di dadi per giocare a “indovinare” la formazione dei colori • Attività dell’”inventa – colore”: realizzazione di colori di diverse sfumature e tonalità, date dalla mescolanza di colori scelti liberamente dai bambini • Libere rappresentazioni grafico-pittoriche a cavalletto, attraverso l’utilizzo dei “colori inventati”, realizzate su diversi supporti e formati.
Lettura del la storia in formato cartaceo (libro) (filmato)) e digitale (filmato
Attività di manipolazione: sperimentazione della formazione del colore verde attraverso l’unione di didò blu e giallo.
grafico--pittorica Rappresentazione grafico e verbalizzazione di una situazione ispirata alla storia (disegno e collage di “personaggi” su plastica colorata trasparente).
Ci sono tutti gli amici di Piccolo Giallo e Piccolo Blu. Sanno giocando nel parco, si abbracciano e un pezzo diventa verde. Poi c’è la casa di Piccolo Giallo con dentro la mamma e il papà e la casa di Piccolo Blu con mamma e papà (SOFIA)
Ho disegnato il Piccolo Blu e il Piccolo Giallo che stanno giocando a nascondino. Diventano un po’ verdi perché si stanno coccolando. C’è la casa di Piccolo Giallo e di Piccolo Blu. Dentro c’è la mamma e il papà di Piccolo Giallo e di Piccolo Blu che si stanno baciando (LEO)
La mamma e il papà di Piccolo Blu stanno dormendo nella casa. Stanno dormendo anche la mamma e il papà di Piccolo Giallo. Piccolo Giallo sta giocando a nascondino con Piccolo Blu , stanno abbracciati e diventa un po’ verde. Ci sono anche i suoi amici che li stanno trovando.
dell’amicizia:: verbalizzazione e rappresentazione grafico grafico--pittorica di Conversazione sul tema dell’amicizia preferito”.. un gioco insieme all’”amico preferito”
EMMA: Il mio amico preferito è LORENZO, con lui mi piace giocare …
SERENA: La mia amica preferita è Matilde perché mi piace quando viene al mio compleanno. Mi piace andare sull’altalena con lei perché si va in alto, perché lei è la mia migliore amica.) AMBRA: la mia amica preferita è FRANCESCA, perché mi piace moltissimo, perché gioco sempre con lei. Mi piace fare le costruzioni, insieme costruiamo una casetta MATILDE: La mia amica preferita è l’ANASTASIA, perché giochiamo sempre insieme. Mi piace perché una volta decido io e una volta decide lei. Con lei mi piace giocare alla casa delle bambole.
MANUEL: Il mio amico preferito è ALLE, perché voglio giocare di più sui trattori, perché lui è proprio il mio amico perché mi abbraccia. Con lui mi piace giocare con i trattori e giocare con una sfida di gara.
Allestimento di un angolo di sezione per giocare con la storia e le trasformazioni di colori: utilizzo del piano luminoso con materiali colorati e trasparenti, strutturati e di recupero.
Prove ed esperimenti di formazione dei colori derivati attraverso la mescolanza di tempere colorate: verde (blu e giallo); arancione (rosso e giallo); arancione (giallo e rosso); grigio (nero e bianco); viola (rosso e blu); rosa (rosso e bianco); azzurro (blu e bianco).
Rappresentazione pittorica dell’unione dei colori su tavola in cartone.
Utilizzo di dadi per giocare a “indovinare” la formazione dei colori Si lancia un dado agli amici , chi lo prende deve indovinare … i colori che servono per formare quello uscito (es. per fare l’arancione serve il giallo e il rosso)
… o quale colore si forma dall’unione di due (es. se unisco il giallo e il blu si forma il f verde )
Attività dell’”inventa – colore”: realizzazione di colori di diverse sfumature e tonalità, date dalla mescolanza di colori scelti liberamente dai bambini
i colori creati dai bambini nei bicchierini con il nome e raccolti in un ÂŤlibroÂť
grafico--pittoriche a cavalletto, Libere rappresentazioni grafico inventati”” dai bambini, realizzate su diversi supporti e formati. attraverso l’utilizzo dei “colori inventati
‌ su foglio A3 colorato
‌ su telo di stoffa bianco
‌ su cartoncino A4 nero
A conclusione del percorso diamo la parola ai bambini:, chiedendo loro:
Ti è piaciuta la storia di Piccolo Blu e Piccolo Giallo? Perché? MATILDE: Si, tanto, perché si trasformavano … io volevo sapere tanto i colori! Poi mi è piaciuto quando i genitori si abbracciano anche loro e l’avevano scoperto che i piccoli si erano abbracciati così tanto che erano diventati verdi. LORENZO: Si, perché Piccolo Blu e Piccolo Giallo salivano sulla montagna … è divertente! CHRISTIAN: Si, tanto, perché mi piace il verde e poi mi è piaciuto che si siedono quando vanno a scuola. ANASTASIA: Si, mi è piaciuta tanto perché quando si abbracciavano forte mi piaceva! YOUSSEF: Si perché così … si abbracciano si abbracciano e diventano verdi! MARAM: Si, mi è piaciuto quando sono nella casa … AYET: Si, perché ci sono due amici che sono belli AMBRA: Si , tanto, mi piaciuto che giocavano insieme con gli amici e facevano il girotondo. IRENE: Si, mi è piaciuto che c’erano Piccolo Blu e Piccolo Giallo che giocavano nel parco e facevano “Uno, due stella! AZIZ: Si, mi è piaciuto che si abbracciano
SERENA: Si, mi è piaciuta perché è una storia bella. Mi è piaciuto quando Piccolo Blu va a cercare Piccolo Giallo ALESSANDRO: Si, mi è piaciuto quando Piccolo Blu e Piccolo Giallo si abbracciano e diventano amici. JERRY: Si, perché stavano scavando il buco, Piccolo Giallo e Piccolo Blu, erano fantastici BANEN: Si, perché c’era mamma e papà SOFIA: Si, perché c’erano tutti i suoi amici, perché era il suo amico preferito Piccolo Giallo PRABHDEEP: Si, perché Piccolo blu ha tanti amici … mi piacciono gli amici. NICOLE: Mi è piaciuta tanto, mi è piaciuta la parte dove Piccolo Blu e Piccolo Giallo si abbracciavano. E’ bello abbracciarsi. Francesca: Si, tanto, perché è una storia bella, perché ci sono i suoi amici. MANUEL: Si, tanto, mi è piaciuto quando Piccolo Blu e Piccolo Giallo si arrampicano sopra ad una montagna e poi incontrano gli amici. MAJA: Si tantissimo, perché mi piace molto molto molto. Mi piace perché c’è la montagna che Piccolo Blu scala. DELIA: Si, tanto tanto tanto! Mi è piaciuta tanto perché Piccolo Blu e piccolo Giallo hanno fatto una galleria, hanno fatto una cosa insieme. ALESSIA: Mi è piaciuta perché Piccolo Blu ha trovato Piccolo Giallo e poi l’ha abbracciato. EMMA: Si, tanto, mi piaciuto che si uniscono! LEONARDO: Si, mi è piaciuta tanto, perché Piccolo Blu e Piccolo Giallo si sono abbracciati