Dalle fiabe c'è sempre da imparare

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Scuola dell'infanzia statale "ANDERSEN" – I.C. Carpi 2 Anno scolastico 2007/2008

SEZIONE 4 ANNI PROGETTO DIDATTICO ANNUALE

“Dalle fiabe c’è sempre da imparare …” INSEGNANTI: Monica Battini - Annalisa Mora


Il progetto, che ci ha accompagnato nel corso dell'intero anno scolastico, - ha avuto come filo conduttore la presentazione di alcune FIABE CLASSICHE, opportunamente scelte in funzione delle nostre intenzioni didattiche. L’idea di scegliere le fiabe classiche come sfondo del nostro lavoro annuale nasce da una serie di considerazioni che riteniamo opportuno evidenziare. Crediamo che nella scuola dell’infanzia la narrazione possa, anzi debba assumere un ruolo prioritario quale strumento per educare alla lettura e sviluppare nei bambini interesse, piacere, curiosità, desiderio verso le opportunità offerte dal libro. Le fiabe classiche in particolare costituiscono un patrimonio culturale che, a dispetto di quanto comunemente si crede, è poco conosciuto dai bambini (se non, talvolta, nelle versioni cinematografiche) - patrimonio che pensiamo debba essere “riscoperto” e valorizzato per il l’ alto valore educativo che riveste.


Contrariamente a coloro credono che le fiabe rappresentino un’ evasione dalla realtà, riteniamo invece siano per i bambini un particolare modo di entrare in contatto con il mondo, sia reale che interiore. Come vari studi hanno evidenziato questo avviene perché le fiabe usano un linguaggio fortemente simbolico, tuttavia capace di parlare dei problemi esistenziali più difficili, in modo chiaro, sintetico e diretto. Infatti, all’interno di un contesto “fantastico” affrontano situazioni che hanno a che vedere con il vissuto quotidiano del bambino e che simbolizzano i suoi conflitti interiori. Non sono dunque le fiabe a generare paure nel bambino, come talvolta si sostiene, bensì sono uno strumento che gli permette di affrontare, e superare, le normali angosce legate alla crescita. In questo modo le fiabe rispondono in modo indiretto ai bisogni più profondi del bambino: conoscere se stesso e il mondo che lo circonda.


Ma al di là dell’importantissima valenza affettiva ed emotiva, le fiabe contengono anche “argomenti” che possono essere utilizzati a scopo didattico per dare avvio ad modo “scientifico” di conoscere del mondo. A nostro parere, infatti, la fiaba può essere un contesto interessante e motivante da cui prendere spunto per realizzare itinerari di apprendimento più orientati sul versante cognitivo. Le fiabe scelte sono state presentate ed analizzate in molteplici modi al fine di permettere ai bambini di comprenderne appieno la struttura ed il significato e poterle quindi interiorizzare. Successivamente ciascuna storia è diventata stimolo per dare avvio ad uno o più percorsi specifici di approfondimento che, complessivamente, hanno spaziato nei diversi campi di esperienza previsti dalle “Indicazioni per il curricolo” . Di seguito, indichiamo i principali obiettivi dei percorsi di approfondimento di ciascuna fiaba e l’itinerario metodologico-didattico seguito.


“I TRE PROCELLINI ” PERCORSO SPECIFICO: Conoscere i principali MATERIALI, MATERIALI raccoglierli in modo differenziato e utilizzarli per la costruzione di oggetti (“RECICLAGGIO RECICLAGGIO CREATIVO”) CREATIVO

TEMPI: TEMPI 1 mese e mezzo (ottobre - novembre)


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Presentazione della fiaba attraverso diverse modalità: racconto orale, lettura testuale del libro, osservazione di immagini, audiocassetta, videocassetta Conversazioni di gruppo finalizzate a favorire la comprensione della storia e del testo (parole e argomenti nuovi, la struttura della storia, la cronologia, ecc. ecc.) Realizzazione della maschera del porcellino (colori a tempera) e del lupo (pennarelli e collage con lana) Osservazione diretta dei materiali utilizzati dai porcellini per la costruzione delle case (paglia – legno – mattoni) e definizione delle loro caratteristiche Rappresentazione grafico – pittorica, con tecniche e materiali vari, dei tre tipi di case e del contesto circostante Costruzione in gruppo delle tre case a grandi dimensioni (colori a tempera e collage del materiale) Drammatizzazione a piccolo gruppo della fiaba (utilizzando le case costruite ed oggetti inerenti gli eventi della storia ) Riordino cronologico e verbalizzazione in gruppo delle sequenze della storia; attività individuale relativa ad alcune immagini Ascolto e canto della canzone “Siam tre piccoli porcellin …” Intervista “illustrata” sulla fiaba (domande sulla struttura del racconto facilitate da immagini appropriate e non)


Attività di classificazione mediante la realizzazione di “case” realizzate con diversi materiali (pelo – pasta – stoffa – foglie – bottoni – ovatta – lana – sassi – conchiglie) Intervento di un esperto del CEA (Centro di Educazione Ambientale) finalizzato alla scoperta delle caratteristiche di alcuni materiali e delle varie tipologie di rifiuti (vetro, plastica, carta) Attività di raccolta differenziata dei rifiuti: uscita nel quartiere per osservare i cassonetti e predisposizione in sezione di scatoloni per raccogliere separatamente i rifiuti portati da casa Intervento di un esperto del CEA mirato alla costruzione di un gioco con il materiale raccolto (bottiglia di plastica)


“RICCIDORO E I TRE ORSI” ORSI” PERCORSO SPECIFICO: Avvicinarsi al concetto di MISURA attraverso le GRANDEZZE (associazioni, seriazioni, rappresentazioni grafiche)

TEMPI: TEMPI 1 mese circa (novembre - dicembre)


Presentazione della fiaba attraverso diverse modalità: racconto orale, lettura testuale del libro, osservazione delle illustrazioni in sequenza, cd audio, racconto animato con i pupazzi protagonisti della storia Conversazioni di gruppo finalizzate a favorire la comprensione della storia e del testo (parole e argomenti nuovi, la struttura della storia, la cronologia, ecc. ecc.) Rappresentazione grafico-pittorica dei personaggi: la famiglia degli orsi (coloritura e collage con la stoffa) e Riccioli d’oro (“bambola di cartone” con vestito: coloritura e decorazione a piacere con paillettes e materiale vario …) Realizzazione de “Il mio libro di Riccioli d’oro” : – copertina: ritratto del viso e capelli realizzati con collage di pasta e brillantini; – illustrazioni: coloritura con i pastelli; – testo: racconto individuale della storia tramite osservazione delle immagini in sequenza Rappresentazione grafico-pittorica a piacere di un momento della storia


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Interpretazione motoria della fiaba tramite apposita audiocassetta (che alterna racconto e musica per lasciare spazio a movimenti e gesti) Realizzazione di alcuni giocattoli legati alla fiaba da usare in sezione: le “carte della storia” e gli orsetti snodati di grandezze diverse Attività varie, realizzate in gruppo, finalizzate ad esplorare il concetto di grandezza, successivamente riproposte individualmente a livello grafico: – “ricompongo gli orsi e li ordino in base alla grandezza – “metto in relazione gli orsi con la tazza della giusta grandezza” – “realizzo 3 orsi incollando forme di grandezza diversa” – “completo la famiglia degli orsi disegnando papà orso e piccolo orso”


“I MUSICANTI DI BREMA” BREMA” PERCORSO SPECIFICO: Esplorare il linguaggio musicale attraverso GIOCHI SONORI e giungere alla COSTRUZIONE di STRUMENTI MUSICALI con materiali di recupero

TEMPI: TEMPI 1 mese circa (dicembre - gennaio)


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Presentazione della fiaba attraverso diverse modalità: racconto orale, lettura testuale del libro, osservazione delle illustrazioni in sequenza, cd audio, videocassetta Conversazioni di gruppo finalizzate a favorire la comprensione della storia e del testo (parole e argomenti nuovi, la struttura della storia, la cronologia degli eventi, ecc. ecc.) Costruzione individuale delle “marionette a bastoncino” dei personaggi della fiaba: l’asino, il cane, il gatto, il galletto, il brigante (coloritura e collage con materiale di recupero). Drammatizzazione in gruppo della fiaba mediante l’uso delle “marionette a bastoncino” Interpretazione motoria della fiaba tramite apposita audiocassetta (che alterna racconto e musica per lasciare spazio a movimenti e gesti) Coloritura e ricomposizione di un’immagine della fiaba scomposta in più parti (“puzzle”)

Realizzazione di alcuni giocattoli legati alla fiaba da usare in sezione: le “marionette a bastoncino” dei personaggi e il “puzzle dei musicanti” Riordino cronologico delle fasi relative agli incontri dei musicanti e verbalizzazione dei dialoghi Conversazione individuale sulla storia sulla base di domande stimolo (Chi

sono i personaggi della fiaba? Che cosa succede agli animali? Come fanno a far scappare i briganti? Come finisce la storia?)


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Esecuzione in gruppo di canzoni inventate dalle insegnanti sul tema della storia (“la canzone dei musicanti” – “la canzone dei briganti”) Costruzione degli strumenti musicali con materiali di recupero: maracas, megafono, legnetti, tamburo, chitarra.

Attività sonoro musicali di diverso tipo finalizzate a: sperimentare i suoni che si possono produrre con il corpo e la voce; esplorare e conoscere alcuni strumenti musicali; riconoscere la fonte, la provenienza, la differenza timbrica di suoni/rumori; discriminare l’intensità, la velocità, il ritmo di semplici brani musicali. Rappresentazione grafico-pittorica di alcuni strumenti utilizzati: maracas, legnetti, cembalo, triangolo, tamburello, piatti.


“BIANCANEVE E I SETTE NANI” NANI” PERCORSO SPECIFICO: Avvicinarsi in modo intuitivo al concetto di NUMERO attraverso semplici attività di quantificazione Approfondire la conoscenza dei personaggi attraverso il riconoscimento delle diverse caratteristiche di personalità e mediante ATTIVITA’ ATTIVITA’ di INTERPRETAZIONE, IMITAZIONE e DRAMMATIZZAZIONE

TEMPI: TEMPI 1 mese (febbraio)


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Presentazione della fiaba attraverso diverse modalità: videocassetta (film di animazione di W. Disney) racconto orale, lettura testuale del libro, osservazione delle illustrazioni in sequenza, audiocassetta. Conversazioni di gruppo finalizzate a favorire la comprensione della storia e del testo (parole e argomenti nuovi, la struttura della storia, la cronologia degli eventi, ecc. ecc.) Rappresentazione grafico-pittorica di Biancaneve e del Principe Coloritura di due immagini relative ad un personaggio della storia: la regina/strega; verbalizzazione sulla base delle domande: “Chi è? Che cosa fa? Osservazione e definizione in gruppo dei tratti distintivi, fisici e caratteriali, di ciascun nano. Attività individuale di coloritura dei loro visi e relativa verbalizzazione (nome e caratteristiche) Osservazione e gioco libero con pupazzi rappresentanti i nani e “copia dal vero” del nano preferito Attività mimico – gestuali: giochi su espressioni del viso e stati d’animo dei nani; imitazione delle azioni dei personaggi (es. drammatizzazione di come si svolge la giornata dei nani e quella di Biancaneve …) Esecuzione in gruppo della canzone mimata “Biancaneve e i sette nani”

“E’ cucciolo, è il più più piccolo, è birichino e fa gli scherzi” scherzi”


Rappresentazione grafico-pittorica dell’ambiente in cui si svolge la fiaba (il bosco): – il cartellone realizzato in gruppo: sfondo realizzato con spugne e tempere, rappresentazione graficopittorica degli alberi con tempera e pennelli, coloritura di personaggi e animali con acquerelli, collage sullo sfondo degli elementi rappresentati – lavoro individuale: ricomposizione di alberi tagliati a metà e disegno di particolari congruenti all’ambiente.

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Il quiz “Vero o falso?” relativo ad affermazioni inerenti alla fiaba Approccio al concetto di numero attraverso conte, attività informali di numerazione e “giocattoli” legati alla fiaba da usare in sezione (le carte dei nani con numero e rappresentazione della quantità corrispondente) Disegno della sagoma delle proprie mani e rappresentazione dei visi dei 7 nani in corrispondenza delle dita Collage dei nani su uno sfondo ambientale secondo precise indicazioni numeriche (“2 nani sono in casa, 1 in miniera, 4 nel bosco” ) Rappresentazione dei nani sulla base di indicazioni numeriche date dalle dita della mano (“disegna tanti nani quanti quelli indicati dalle dita”)


“IL LUPO E I SETTE CAPRETTI” CAPRETTI” PERCORSO SPECIFICO: Conoscere le RELAZIONI SPAZIALI, SPAZIALI, sperimentando con il corpo e discriminando a livello grafico i principali “opposti topologici” (sopra/sotto, dentro/fuori, davanti/dietro …) TEMPI: TEMPI 1 mese (marzo)


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Presentazione della fiaba attraverso diverse modalità: racconto orale, lettura testuale del libro, osservazione delle illustrazioni in sequenza, cd audio Conversazioni di gruppo finalizzate a favorire la comprensione della storia e del testo (parole e argomenti nuovi, la struttura della storia, la cronologia degli eventi, ecc. ecc.) Rappresentazione grafico-pittorica individuale dei personaggi della storia: il lupo (pastelli a cera e collage di lana) con la pancia “pop up” che contiene i capretti mangiati (colorati su precise indicazioni) Realizzazione individuale del “gioco del nascondino”: rappresentazione grafico pittorica della casa con i nascondigli per i capretti (pennarelli e collage di stoffa) Realizzazione individuale del libricino “La storia a fumetti del lupo e i 7 capretti”: - illustrazioni: coloritura con i pennarelli a punta fine; - testo: ideazione dei fumetti corrispondenti ai dialoghi dei personaggi Drammatizzazione a gruppi della fiaba (utilizzando oggetti e travestimenti inerenti alla storia


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Giochi con oggetti e attività motoria in salone finalizzati all’esplorazione dei seguenti concetti topologici: dentro/fuori, sopra/sotto, davanti/dietro, vicino/lontano, da una parte/dall’altra (direzione) Attività grafico-pittoriche individuali finalizzate al riconoscimento e all’applicazione dei suddetti concetti topologici:

coloro i capretti che sono fuori dal recinto e lascio bianchi quelli dentro incollo secondo le indicazioni “un capretto si è nascosto sotto il tavolo, il lupo lo sta cercando sopra” coloro i capretti che sono davanti e lascia bianchi quelli dietro incollo secondo le indicazioni: “mamma capra dice al piccolo di starle vicino perché da lontano sta arrivando il lupo coloro solo i capretti che seguono la mamma (che vanno nella stessa direzione)


“IL FAGIOLO MAGICO” MAGICO” PERCORSO SPECIFICO: Sperimentare direttamente la COLTIVAZIONE DI PIANTINE e verificare attraverso “prove” quali sono gli elementi essenziali per la loro crescita

TEMPI: TEMPI 1 mese (aprile)


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Presentazione della fiaba attraverso diverse modalità: racconto orale, lettura testuale del libro, osservazione delle illustrazioni in sequenza, videocassetta. Conversazioni di gruppo finalizzate a favorire la comprensione della storia e del testo (parole e argomenti nuovi, la struttura della storia, la cronologia degli eventi, ecc. ecc.) Realizzazione individuale del libro della fiaba sotto forma di “carte” : - copertina: rappresentazione grafico-pittorica con pennarelli - illustrazioni: coloritura con pastelli a cera - testo: racconto individuale della storia - composizione della fiaba: riordino cronologico delle sequenze Coloritura e ricomposizione (“puzzle”) dell’immagine della pianta de “Il fagiolo magico” Cartellone di gruppo: rappresentazione della pianta a grandi dimensioni con la tecnica del mosaico Rappresentazione grafico-pittorica individuale della pianta (tecnica: collage con carta appallottolata e strappata; disegno con pennarelli )


“Esperimenti” con le piante: - conversazione di gruppo e formulazione di ipotesi su “che cosa fa nascere una pianta” - attività di semina con l’introduzione di variabili (senza terra; senza acqua, senza luce, senza seme, con un oggetto al posto del seme); raccolta in gruppo di ipotesi; osservazione periodica degli esperimenti; verifica e conversazione individuale sui risultati degli esperimenti - attività individuale di semina fagiolo; osservazione periodica della sua crescita, copia dal vero della pianta La crescita del fagiolo: - attività di seriazione in base all’altezza (“metto in ordine le piante dalla più bassa alla più

alta”) •

- riordino cronologico delle fasi evolutive (seme – radice – pianta) Esecuzione in gruppo della canzone mimata sul fagiolo (“Il contadino pianta il fagiolo ..”) e della filastrocca “Fagiolino dove stai?” “Come si nutrono le piante”: osservazione diretta delle radici, discussione di gruppo, rappresentazione grafico-pittorica di piante con le radici (collage con cannucce); conversazione individuale sulle funzioni delle radici


“HANSEL E GRETEL” GRETEL” PERCORSO SPECIFICO: ORIENTARSI nei percorsi sia a livello motorio che grafico

TEMPI: TEMPI 1 mese circa (maggio – inizio giugno)


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Presentazione della fiaba attraverso diverse modalità: racconto orale, lettura testuale del libro, osservazione delle illustrazioni in sequenza, cd audio. Conversazioni di gruppo finalizzate a favorire la comprensione della storia e del testo (parole e argomenti nuovi, la struttura della storia, la cronologia degli eventi, ecc. ecc.) Rappresentazione grafico-pittorica individuale di Hansel e Gretel (disegno con pennarelli) Rappresentazione grafico-pittorica individuale della strega e della sua casa (disegno con pennarelli) Realizzazione a piccolo gruppo della casa della strega (collage con materiale di recupero)


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Presentazione del “gioco di percorso” (tipo gioco dell’oca) sulla fiaba, realizzato per essere usato in sezione, in cui compaiono le principali sequenze della storia. Realizzazione individuale del gioco (coloritura con matite colorate e pastelli a cera) Racconto individuale della fiaba Intervista individuale sulla fiaba (Ti è

piaciuta la storia? Ti ha fatto paura? Quale personaggio ti è piaciuto di più? Secondo te, chi è il personaggio più cattivo? … e quello più furbo? … e il più coraggioso? La strega merita quella fine? o ti sarebbe piaciuta una fine diversa?) •

Attività motoria in salone finalizzata all’esplorazione ed esecuzione di giochi di percorso di vario tipo Attività individuali mirate all’individuazione e realizzazione a livello grafico di diversi tipi di percorsi e “labirinti” ispirati alle situazioni presenti nella fiaba: (es. segna il percorso

degli uccellini per raggiungere le briciole di pane lasciate da Hansel; aiuta Hansel e Gretel a trovare il tesoro della strega …., ecc.


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