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LA GRANDE EVOLUZIONE
from Racconti brevi
Lucia
Moschella
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questi “nuovi mostri”. Adesso i Puristi chiedevano una purga dell’intera società: un ritorno alla razza pura, come dicevano loro – espressione, che pur ricordato il noto diktat nazista non orripilava più troppo, essendo la storia corsa veloce e gli eventi svaniti nella memoria.
Qualcuno cominciò a farsi persuadere. La paura è di andar sempre a peggiorare, disse una donna in un’intervista, Io credo che forse è una cosa per dire che moriremo, disse una bambina davanti alle telecamere. E i Puristi raccolsero altri consensi, altri che come loro avrebbero voluto “migliorare” la specie. Persino alcuni Recenti aderirono, La mia testa va bene, i peli vanno bene, ma i prossimi cosa avranno, la proboscide?, dichiarò un Recente alla stampa.
Il Consiglio reagì. Nel giro di qualche giorno, le strade di tutto il mondo si riempirono di gigantografie di persone famose: calciatori, letterati, presentatori tv, fotografi, artisti. Tutti Recenti. Città infestate da foto di adulti microcefali, con sguardo sfidante e dal titolo: “Kill me.”
La campagna, se fu tacciata di bigottismo da alcuni, raggiunse in pieno il suo obiettivo. Recenti e Normali cominciarono a sposare la causa degli Attuali, acquistando maglie, zaini, braccialetti, pantaloni, borse, tazze da thè, con su scritto solo Kill me. I gadget finanziavano una raccolta fondi per la scoperta di un vaccino che prevenisse la trasformazione delle generazioni future.
Poco alla volta aziende, scuole e università, non solo integrarono nel loro corpo Attuali e Recenti, ma riservarono loro addirittura dei posti, tanto che a un certo punto essere un Recente facilitava di qualche passo la carriera.
Il mercato si adeguò agli Attuali come aveva fatto per i Recenti: