Brno cittĂ non convenzionale 1
MOTO ON THE ROAD Giornale on line dedicato a viaggi, avventure e turismo in moto Supplemento al numero di maggio 2017 Registrazione Tribunale di Milano n°358 del 16-06-2010 ________________________________ Direttore Responsabile Claudio Falanga Testo e foto di Nadia Giammarco
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sommario pag. 6
Brno.
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La Cattedrale di San Pietro e San Paolo.
pag. 12 labirinto sotto ZelnĂ˝ trh. pag. 14 Il Castello di Spilberk. pag. 18 Il rifugio antinucleare 10-Z.
pag. 22 L’ossario di Brno. 3
Brno, capoluogo della regione della Moravia Meridionale, vi affascinerĂ con un viaggio a cavallo tra le vie della cittĂ e i suoi sotterranei, luoghi densi di storia e storie.
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Visitare Brno può rivelarsi molto affascinante, essa racchiude in sé molte ricchezze storicoculturali ed è, al contempo, una città viva anche grazie alla sua università. Il cuore della città di Brno è Piazza della Libertà (Náměstí Svobody), con la sua insolita forma a triangolo su cui convogliano tre strade principali che furono direttrici fontamentali fin dal medioevo per mercanti e visitatori. La piazza è incorniciata da palazzi con stili differenti tra loro (dal rinascimentale al contemporaneo) e al centro accoglie una “macchina del tempo”, per favore non chiamatelo orologio, dalla forma e dall’aspetto originale: un siluro realizzato in marmo nero che alle 11.00 in punto (il perché lo capirete quando parleremo della cattedrale di Petrov), ogni giorno, suona e lascia cadere una biglia di vetro. Le persone attendono intorno ad esso e, attraverso le sue fessure laterali, infilano la mano all’interno per cercare di prendere tale trofeo che, si dice, porti fortuna. Andiamo quindi a conoscere la cattedrale di Petrov per capire perché le sue campane suonano alle 11.00 di ogni giorno invece che alle 12.00. 6
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La Cattedrale di San Pie-
tro e San Paolo è raggiungibile attraverso una piccola passeggiata che dal centro di Brno porta sul colle Petrov che la ospita e da cui si ha la vista sulla città. E’ realizzata in stile neogotico e racchiude in sé la storia della città. E’ imponente e ricca di elementi architettonici: il Cristo insolitamente posizionato esternamente alle mura, le sue alte guglie a spillo, il pulpito sulla facciata. La storia racconta che durante la guerra dei trent’anni il generale svedese Torstenson impartì l’ordine alle sue truppe di prendere la città prima del rintocco di mezzogiorno. Il comandante Raduit des Souches , venuto a conoscenza delle intenzioni dei nemici, diede disposizione di suonare le campane della Cattedrale con un’ora di anticipo, alle 11.00. Così gli invasori, pensando di aver ormai fallito l’impresa, si ritirarono lasciando libera Brno. Ecco svelato il perché anche la macchina del tempo in piazza della Libertà suona anch’essa alle 11.00. 8
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Scendendo dal colle Petrov verso il centro si raggiunge la piazza del Verde, la piazza del mercato (Zelný trh), con al centro la fontana che raffigura le allegorie degli antichi imperi di Grecia, Persia e Babilonia e su cui si affacciano la statua di Mozart con la faccia da bambino (si trasferì qui molto giovane con la famiglia) che si esibì al teatro Reduta e il museo del territorio moravo. Chi immaginerebbe mai che questa piazza nasconda un labirinto sotterraneo risalente all’epoca medievale? Eppure è così. 12
E’ molto interessante vedere come il sottosuolo è stato utilizzato fin dal medioevo per la conservazione di prodotti alimentari e la maturazione dei vini; successivamente poi gli stessi locali vennero anche usati come rifugio in caso di guerra. Molte di queste cantine sono state scoperte solo recentemente e per diventare accessibili ai visitatori sono state necessarie opere di messa in sicurezza. In origine le cantine al di sotto della piazza non erano collegate tra di loro, questo è avvenuto solamente nel 2009 quan-
do furono aperte al pubbli- menti di illuminazione, dalle co. prime torce o di candele alle lampade a petrolio. Nel labirinto sotto Zelný trh i turisti possono farsi E’ presente una mostra con un’idea sull’utilizzo dei gli oggetti di uso quotidiano sotterranei all’epoca in cui ritrovati nel corso della ricerfurono costruiti: come il cibo ca archeologica ed è possibiè stato mantenuto usando le le vedere un laboratorio alcantine come frigoriferi, il chemico dell’epoca che attimetodo di conservazione di ra l’attenzione sui medici, barili di birra e di vino (la farmacisti e fisici che hanno tradizione del vino e della vissuto e lavorato a Brno e birra è molto antica in que- l’hanno resa famosa in tutta ste terre) o di come i pro- Europa . Inoltre è stata alledotti alimentari venivano stita una parte con degli stoccati in cesti e vasi. In una strumenti di tortura e detensezione viene anche mostra- zione usati per punire i comta l’evoluzione degli stru- mercianti disonesti. 13
Nelle carceri della fortezza dello Spilberk venne rinchiuso Silvio Pellico, e fu proprio in questo periodo che scrisse “Le Mie Prigioni�.
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Il Castello di Spilberk, raggiungibile attraverso delle comode stradine tra il verde che portano sulla collina da dove domina la città, ospita spesso mostre temporanee ed è un luogo molto amato dagli abitanti di Brno che vengono cui a godersi l’ampia area verde a due passi dal centro. Nelle carceri della fortezza, vennero rinchiusi i nostri connazionali Silvio Pellico, che proprio durante la sua detenzione presso il carcere di Spilberk scrisse “Le Mie
Prigioni”, e Piero Maroncelli, scrittore e musicista, che con lui venne imprigionato anch’egli per ragioni politiche. La visita è molto piacevole, anche se il termine “piacevole” non si addice molto a questi luoghi angusti che furono scenario di sofferenze e privazioni. E’ presente anche uno spazio espositivo con delle teche contenenti oggetti dei detenuti, strumenti di detenzione, manufatti dei carcerati e documenti storici originali. 17
Ai piedi del colle su cui si erge la fortezza dello Spielberg è possibile visitare un luogo denso di fascino e tracce storiche, conservato in modo tale da ipnotizzare chiunque vi entri: il rifugio antinucleare 10-Z. Assolutamente da non perdere. Subito si viene catapultati in una atmosfera surreale, ma al tempo stesso ricca di tracce storiche. L’arredamento, gli oggetti, gli strumenti per la sopravvivenza, i mezzi per comunicare con l’esterno. Sembra di essere in un film. Eppure questo rifugio è tutt’ora efficiente e pronto a funzionare in qualsiasi momento, tanto che c’è la possibilità di soggiornarvi in caso si abbia voglia di provare un’esperienza unica (fare riferimento al link nel paragrafo precedente). Il grosso generatore perfettamente funzionante, le brande, la cucina con i cibi in scatola a lunghissima conservazione, i bagni e le sale per le comunicazioni e trasmissioni: c’è tutto. Questo rifugio fu costruito per ospitare in caso di attacco nucleare per 3 giorni circa 500 esponenti politici e ai rappresentanti di città e regione. Fu edificato durante l’occupazione nazista dalla protezione civile ma venne confiscato alla proprietà dai comunisti appena salirono al potere. La sua realizzazione terminò nel 1959. Fino al 1993 questo rifugio fu gestito dai militari e tenuto rigorosamente segreto, ora l’intenzione è quella di farlo conoscere a più persone possibili e renderlo un centro culturale e di incontro e far sì che tenga sempre vivi i fatti storici che portarono Brno, ma non solo lei, ad essere la città che è ora. 18
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Nel rifugio antinucleare 10-Z ci si immerge totalmente in una atmosfera surreale. Le camere, la strumentazione per le comunicazioni e la cucina: tutto è rimasto come allora.
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Per proseguire questo tour non convenzionale del capoluogo della Moravia ci dirigiamo verso la chiesa di San Giacomo per visitare l’ossario che si trova nella sua cripta. Un luogo molto interessante, macabro ma allo stesso tempo affascinante. L’ossario di Brno è secondo solo dopo Parigi in Europa per numero di ossa. Da analisi antropologiche risulta che questi resti scheletrici appartengano a vittime della peste medievale, epidemie di colera e di battaglie durante l’assedio svedese. L’ambiente è allestito con gusto, l’illuminazione è ben studiata e anche il sottofondo musicale contribuisce a rendere la visita emozionante. Si può vedere in meno di 30 minuti e si tratta di un’esperienza molto particolare e inquietante ma vivamente consigliata. Brno si è rivelata una città molto ricca di opportunità, molteplici i suoi punti di interesse assolutamente diversi tra loro ma che, tutti insieme, raccontano la storia di una città che ha molto da dire. 23
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La Chiesa di San Giacomo di Brno nasconde nella sua cripta un ossiario, secondo solo dopo Parigi in Europa per numero di ossa.
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Brno è una moderna città europea che ci ha conquistati per la sua capacità di valorizzare il proprio passato . 26
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