# 6 Dicembre Ø8
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L’anno che verrà Babbo Natale disoccupato
MovidaLife - Magazine Free Press - Mensile Gratuito
Consumatori...consumati L’intervista: Mario Deaglio Movida test Movida golosa La musica che scalda l’anima
MOVÍDAlife - # 6 dic Ø8
# 6 Dicembre Ø8 Direttore responsabile: Enzo Macrì Art director Fabio Falleti In redazione: Piero Archenti Danilo Arona Barbara Balbiano Bruno Barba Ilaria Barbisan Emiliano Bottacco Maria Grazia Caldirola Diego Cestino Flavio Gemma Lucio Laugelli Francesca Liotta Andrea Livraghi Roberto Loddi Sara Macrì Angelo Marenzana Franca Nebbia Ahmed Osman Lavina Piacentini Elena Laura Pozzi Hanno collaborato: Fabio Grossi Michela Verardo Roberto Duca progetto Grafico: Salvatore Zagari Eventicomunicazione s.r.l. Stampa Tipolito Viscardi edizione & Pubblicità: Promomedia s.u.r.l. Via Trotti, 58 15100 Alessandria Tel / fax segret. 24h 0131 43201 Email: redazione@movidalife.it Registrato TRIBUNALE DI ALESSANDRIA n. 616 – 20/05/2008
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Babbo Natale disoccupato Consumatori...consumati L’intervista - Mario Deaglio Finalmente Natale Il momento Movida Books Consigli per i regali natalizi. C’è un libro per tutti
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Un paese normale? Colloquio con Roberto Cotroneo La violenza alle donne La musica che scalda l’anima
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Post-it Gli appuntamenti del mese
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Le cronache dell’asino volante Il natale e’ matematico: sempre uguale a se stesso Come un’equazione
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Autovetrina Usato garantito & sicuro
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Movida golosa
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Movida Test Dimmi come regali e ti dirò chi sei…
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Movida sonora
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Il Racconto Regalo di Natale
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L’anno che verrà
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bre ovem #5N
sommario
Il Cine Panettone: i Vanzina, le bonazze, le docce e Tarkovskij Tutti in forma… con Babbo Natale!
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MovidArt Maurizio Barbieri
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Caso aperto caso chiuso Il VI capitolo
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Annunci economici
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Editoriale
Guardando a ritroso i dodici mesi appena trascorsi si ha come una sensazione di vuoto e di sconcerto. Un anno di occasioni mancate o di passi indietro. Importanti leggi sui diritti dei cittadini come i Dico o i Pax non sono state approvate, le riforme all’architettura istituzionale, tanto sbandierate alla vigilia delle elezioni, a partire da una almeno decente nuova legge elettorale sono state accantonate, l’antipolitica ha dominato e la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni è cresciuta pericolosamente. La crisi economica è arrivata e ha reso più povere le famiglie che già erano in difficoltà. Il lavoro, da precario si è trasformato in molti casi in inesistente. Negozi chiusi e fabbriche allo stremo. Nel mondo, se possibile, le cose sono andate anche peggio. Ci sono state le Olimpiadi, che avrebbero dovuto aprire uno squarcio sulla situazione del Tibet e, più in generale sul problema dei diritti umani, ma sono passate senza che nulla di significativo sia successo. La guerra in Irak è continuata e quella in Afghanistan si è rinfocolata. Nessun passo avanti tra Israele e Palestina, focolai di guerra e stragi in Africa, terrorismo in India e Pakistan. Non possiamo certo in poche righe fare un elenco delle (tante) cose che non sono andate nella giusta direzione e di quelle (poche) che ci danno un piccolo segnale di speranza. Ci sentiamo però di affermare che il saldo del 2008 risulta proprio negativo. E l’anno che verrà? Gli esperti di economia e di geopolitica vedono nero. I segnali ci sono tutti. Per ora da parte di chi ci governa viene l’incitamento a consumare. “Consumate, consumate per favore, che sennò il sistema muore” recitava una profetica canzone di protesta degli anni settanta. Ma ormai ci rimane poco margine per i consumi. L’anno che verrà sarà forse decisivo per il futuro di intere generazioni. In questo numero di Movìda, pubblichiamo l’intervista a Mario Deaglio, giornalista e docente di economia di grande esperienza che ci mette in guardia sulle prospettive future e ci indica anche una possibile via d’uscita. In sintesi: un nuovo stile di vita, nuove regole di convivenza, nuovi modi di pensare e di agire. Ne saremo capaci? Chissà. Intanto il mondo in cui viviamo è sempre più piccolo e globalizzato. Attenti, dunque, perché ce n’è uno solo e lo stiamo discretamente rovinando.
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L’anno che verrà di Barbara Balbiano
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Sommersi da oroscopi di varia natura, stretti nella morsa di un obbligato ottimismo richiesto dal nostro Presidente del consiglio, subissati dalle temute profezie sulla fine del mondo che questo 2009 ci fa avvicinare, incuriositi per la salita al potere americano di un presidente nero, con le scuole in rivolta per il Ministro Gelmini, che rimpiangerà il suo anno di praticantato da avvocato a Brescia; la domanda rimane sempre la stessa: cosa ci riserva il 2009? Nasce sotto il capricorno, segno dalla personali- Beppe Grillo minaccia: dopo la primavera arriverà promuovendo la rottamazione degli yacht, ma solo tà gradevole; di aspetto simpatico e piacente, con anche l’estate. Nessuno gli crede e Pannella inizia se superiori ai 24 metri. Il codacons insorge: così modi affascinanti, che non si esaltano facilmente e per protesta lo sciopero della fame. penalizziamo i ceti più deboli. Il governo cede e si comportano bene nei casi di emergenza. Dramma sentimentale per Ilary Blasi. Incapace di scende a 18 metri. L’Italia è stretta nella morsa del gelo la grande cor- montare l’anello, lascia l’amministratore delegato A settembre riaprono le scuole e gli amici Bisa ai saldi post vacanze quest’anno sarà parecchio Ikea trattenendo, però, i 25 brillanti. In un’intervi- lancia potranno smettere la dieta perché la prova contenuta grazie alla crisi economica. sta al direttore di Vanity Fair dichiara: era un uomo costume è finalmente finita. Santoro partecipa ai provini per il Grande Fratello. troppo complicato per me, pretendeva che tutte le Per mandare un figlio a scuola occorrono 500 euro, Ilary Blasi lascia Totti coi due pupi e si fidanza con mattine montassi la macchinetta del caffè, torno tra libri e materiali vari. Il governo vara la rottamal’amministratore delegato di Ikea, che le regala un da Totti che almeno con le sue barzellette mi tiene zione dei diari, ma solo quelli delle Winxs. I comuanello con 25 brillanti in scatola di montaggio (con allegra. ni invece offrono un paniere a prezzo ridotto: una brugola per un rapido assemblaggio). Ancora morti bianche. Un bagnino di Lignano sab- penna, una matita, una gomma per cancellare ed Controesodo dopo le feste, 48 milioni di veicoli bie d’oro, nel tentativo di rimorchiare una turista, una Smemoranda a soli 25 euro. Unico problema, sulle strade, code ai caselli, perché gli italiani ri- muore soffocato dall’elastico troppo stretto del co- sull’agenda mancano alcuni giorni. Le famiglie si nunciano a mangiare ma fanno debiti su debiti per stume. organizzano e decidono di non mandare a scuola i andare in vacanza. Paris Hilton bacia Britney Spears. figli nei giorni mancanti. Proteste degli insegnanti A febbraio gli amici dell’acquario si troveranno A giugno i nati sotto il segno del cancro che che scioperano. Lo sciopero non funziona perché i a transitare nell’amico segno dell’Ariete, favorendo di solito sono perfetti genitori dovranno arrendersi precari gli fregano le cattedre. Soddisfazione del la nascita di storie d’amore o di colpi di fulmine, e all’evidenza che i figli ormai sognano tutti di fare governo: abbiamo dato un milione di posti di lavonel frattempo L’Italia è stretta nella morsa del gelo. i tronisti a uomini e donne così, disperati, si rivol- ro. Berlusconi ha un malore. Il divieto di fumo viene esteso alle strade, ma solo geranno a “C’è posta per te” per ricucire i rapporti Clamorosa scoperta: i mutui a tasso variabile vaall’interno della fascia verde. interrotti. riano solo in aumento. Stupore delle banche: non La Nokia presenta il nuovo modello di cellulare: ol- Giuliano Ferrara attacca Beppe Grillo: è vero, è arri- ce ne eravamo accorti tre alle funzioni di telefonia, ascolto musica, video vata l’estate. Ma lui, come faceva a saperlo? Scan- Ottobre è il mese dello scorpione che potrà cone internet, sarà adesso possibile collegarsi diretta- dalo nel mondo dell’editoria: un anonimo manda la tare su una buona congiunzione di Giove e ribaltare mente con una microcamera nel proprio stomaco Divina Commedia alla Rizzoli, che non la riconosce ogni situazione che non gli va a genio. per verificare in diretta la propria digestione. e la rifiuta giudicandola mediocre. Il gran caldo ri- Continua la guerra delle tariffe tra i gestori di teNuova tragedia sul lavoro: un impiegato statale ro- propone la questione inquinamento. lefonia mobile. Tim propone la ice-card, se chiami mano, al mattino svegliandosi si ritrova in ufficio e A luglio il segno del leone dovrà fare un passo qualcuno con un gelato in mano sono due centeper lo spavento muore. indietro, troppa prepotenza non va mai bene. simi al minuto senza scatto alla risposta. Il gelaMarco Masini vince il festival di Sanremo. Il Papa L’Italia è stretta nella morsa dell’afa. I più a rischio to però deve essere alla frutta. Vodafone rilancia: è sdegnato. sono i bambini, le donne, gli anziani, i fumatori, chiamate gratis verso tutti i cellulari beige. Corsa A marzo gli amici Arieti possono stare tranquilli gli abitanti delle grandi città, gli automobilisti, che alle mascherine taroccate. Wind non è da meno: perché è il loro anno e intanto il governo chiede lo vengono invitati a restare a casa durante le ore più chi passa a wind avrà chiamate gratis 24 ore su stato di calamità naturale per le forti piogge che calde. Il boom dei condizionatori rimette in ginoc- 24, ma non tutti i giorni, solo il giovedì, il mercoledì non è riuscito a prevedere. chio il paese, il consumo energetico sale alle stelle, e la domenica. Ilary Blasi completa il montaggio dell’anello Ikea. gli esperti ci ripensano e affermano che il caldo fa Novembre vedrà i sagittari che solitamente sono Santoro prigioniero della casa più spiata d’Italia in- bene, perché sudare elimina le tossine dal corpo. persone sportive e in forma un po’ acciaccate dai trattiene una relazione con un’inquilina romana. Su YouTube impazza una nuova moda: una micro- primi freddi. Bastava credere a Grillo quando diceAd Aprile l’acqua delle piogge comincia a defluire, camera sulla punta della scarpa per filmare e met- va che il freddo sarebbe tornato. i canotti lasciano il posto nuovamente alle auto e tere in rete le parti intime delle ragazze in gonna. Clamorosa scoperta delle banche italiane: pare torna il problema inquinamento. I nati sotto il segno Gli esperti: internet è pericoloso. Altri esperti: le che le famiglie italiane chiedano prestiti perché del Toro possono tentare la fortuna al gioco, perché microcamere sono pericolose. Altri esperti ancora: non hanno soldi. Da qui, deducono, la difficoltà nel frattempo il montepremi del super enalotto è le gonne sono pericolose. Di Pietro insorge in par- di restituirli. Clamorosa scoperta dei clienti delle salito a quattrocentomilioni di euro e ci vorranno lamento: e le scarpe? medesime banche: quando versano diecimila euro quasi vent’anni per poterli riscuotere. Ad agosto i nati sotto il segno della vergine fi- prendono il 3% di interessi, quando li chiedono in Lo sciopero dei vigili urbani mette il paese in gi- nalmente…. prestito pagano il 19%. nocchio. Tutti a ringraziare il Signore. Ancora morti sul lavoro: un DJ di Milano marittima Paris Hilton bacia Nonna Papera ma lei la schifa. Il potere d’acquisto scende del 7 per cento e molti tenta di fare scratch con un cd di pessima quali- Finalmente torna dicembre, Natale e la fine di italiani devono restituire il Porche Cayene. tà e prende fuoco. I ragazzi in sala continuano a questo bizzarro 2009. Mentre entriamo nel segno dei gemelli l’Italia si ballare convinti si tratti di uno show, poi lo usano In fondo Lucio Dalla lo aveva detto: L’anno che sta risveglia con la fioritura. per accendere le canne. Anna Falchi lascia Obama: arrivando tra un anno passerà Il governo, impreparato all’inaspettato arrivo della troppo contrasto tra noi due. io mi sto preparando è questa la novità. primavera tenta di arginarla con un decreto che La crisi economica si fa grave, adesso anche la però si blocca al Senato. BMW X5 diventa un lusso. Il governo la fronteggia
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Babbo natale disoccupato di Andrea Livraghi
Secondo l’Amalgamated order of real Bearded Santa, l’associazione che raggruppa chi impersona l’amato personaggio natalizio, quest’anno oltre la metà dei Babbo Natale rimarrà disoccupato. La seconda crisi economia più grave degli ultimi cent’anni ormai dilaga in tutti i settori della società. Proprio adesso che arriva il Natale. Babbi disoccupati a parte, la grave situazione non permette di pensare al superfluo e a risentire saranno soprattutto quegli eventi che ogni anno si svolgono in occasione delle festa natalizie, come addobbare abeti enormi con gioielli Swarovski, o illuminare gli angoli della nostra città con luminarie di ogni tipo. Molti sostengono che la crisi ci farà riscoprire il vero senso del Natale, ormai nascosto dietro addobbi di cattivo gusto e dentro giganteschi tacchini ripieni. Probabilmente ci
SELEZIONI ITALIAWAVE 2008/2009 Il Centro per ragazzi PuntoD di Aspal (società del Comune di Alessandria) farà anche quest’anno da Antenna e da punto di raccolta del materiale per la partecipazione al concorso musicale nazionale per musicisti emergenti ITALIA WAVE 2008/2009. Iscriversi è semplice basta compilare e inviare on line il modulo che si trova, in-
farà solo spendere meno. Ogni famiglia spenderà, tra regali e cenoni, circa 140 euro, il 13,5% in meno dell’anno scorso. Il giro d’affari subirà un calo di circa 380 milioni di euro. Secondo alcuni, la tendenza di quest’anno è regalare qualcosa di utile e duraturo, come i prodotti tecnologici, che aumenteranno del 3% rispetto al natale dell’anno scorso. Insomma, l’America si prepara a vivere un Natale decisamente sottotono. Anche l’albero di Natale di Rockfeller Centre di New York, alto più di venti metri e adornato con circa 30.000 luci quest’anno apparirà più sobrio. E pensare che l’America celebra il Natale attorno a quest’albero dal 1930 , quando il Rockefeller Center era ancora un cantiere fangoso. Anche quello era un Natale impoverito dalla crisi e alcuni operai posero con orgoglio
sieme al bando , sul sito www.italiawave. com. Copia dell’iscrizione insieme al materiale richiesto dovrà poi essere consegnato a mano (entro il 15 gennaio 2009) presso il PuntoD di via Parini 21 Alessandria negli orari di apertura al pubblico (dal lunedi’ al venerdi’ dalle 15,00 alle 19,00).La novità importante per quest’anno è che per gli iscritti al concorso ci sarà l’attivazione e
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il loro albero in mezzo alla sporcizia e alla polvere, simbolo del loro onesto lavoro. Intorno ai suoi vivaci rami quegli stessi operai ricevettero il loro prezioso assegno della Vigilia di Natale. La celebrazione natalizia del Rockefeller Center è cresciuta fino a diventare una tradizione nazionale, sopravvissuta alla Grande Depressione, alla Seconda Guerra Mondiale e agli incredibili cambiamenti che hanno caratterizzato New York City negli ultimi decenni. Ma la crisi è mondiale. Anche in Italia dunque, per quest’anno meno regali, meno luci, meno eccessi, meno Babbo Natale. Forse dovremmo trovare anche noi una piazza sporca e fangosa, e piantarci il nostro albero. Magari non ci svelerà il senso del Natale, ma come in passato, potrebbe almeno servire a qualcosa.
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Per ulteriori informazoni è possibile contattare il PuntoD allo 0131/342053 dalle 15,00 alle 19,00 dal Lunedi’ al venerdi’.
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Consumatori...consumati di Piero Archenti
Dicembre, il mese dei regali da fare e da ricevere. Il mese delle feste natalizie, che i bambini aspettano con trepidazione, per via dei regali che tutti (me lo auguro), chi più chi meno, ricevono la mattina del 25 dicembre. Il mese che i commercianti aspettano per undici mesi, da gennaio a novembre, per fare i conti e rilevare se è stata un’annata buona oppure... Che sia stata un’annata buona per qualcuno può anche essere, ma per la stragrande maggioranza dei commercianti alessandrini l’anno che si chiude è stato senz’altro un anno poco proficuo. Ma se è stato un anno da dimenticare per i commercianti, a maggior ragione lo è stato per i consumatori infatti, fatte salve le debite eccezioni, quelli che chiamiamo consumatori sono più che altro...consumati. Impossibile per i commercianti alessandrini non fare i conti anche con la categoria dei consumati. E’ vero che i prezzi sono saliti grazie all’aumento del petrolio per cui i trasporti risultano essere più cari. Stessa cosa per il pane e la pasta, con la farina salita alle stelle. Tutto vero...ma fino a qualche settimana fa! Oggi i prezzi di petrolio e farina sono crollati su tutti i mercati ma, per la miseria, i
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carburanti scendono con una lentezza esasperante, mentre pane e pasta sono rimasti su livelli scandalosamente elevati! Tutta colpa dei commercianti? Certamente no, sarebbe ingiusto fare una simile affermazione. Ma allora di chi è la responsabilità? Forse, diciamo forse, nella filiera esageratamente lunga dei prodotti di più largo consumo che riesce a far lievitare i prezzi come neppure il mago Silvan riuscirebbe a fare! Mentre scrivo queste poche righe è in corso nei supermercati la raccolta alimentare dei prodotti a lunga conservazione da destinare a chi proprio non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena. Alessandria non si differenzia dal resto del Paese, anche qui, tanti, anzi troppi concittadini devono ricorrere alla “borsa alimentare” per riuscire nell’intento di raggiungere la fine del mese. Da Roma riecheggia la voce del Premier che sollecita gli italiani a consumare per uscire dalla crisi. Ma consumare cosa? E’ risaputo che gli Italiani sono un popolo di risparmiatori, lo sono sempre stati. Ed è proprio grazie a questa prerogativa se oggi, la generazione più giovane del nostro Paese riesce a tirare avanti in modo decoroso. Il come è arcinoto. Se tre giovani su
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quattro, secondo le recenti statistiche, ottengono soltanto lavori a termine, il più delle volte a tre mesi, con stipendi da terzomondisti, da dove vengono allora i quattrini che permettono ai giovani di non girare con le pezze al sedere? Presto detto: dai nonni pensionati o dai genitori, pensionati o ancora in attività, che hanno un contratto a tempo indeterminato (sempre più rari). E’ proprio grazie a queste due (residuali) categorie di cittadini che i più giovani riescono a sopravvivere, ma quando viene a mancare quel sostegno è la tragedia! Come uscirne? E chi lo sa! Quel che più preoccupa però è che non dimostrano di saperlo neppure nelle stanze dei bottoni, tanto è vero che pare li schiacciano un po’ a casaccio. Una schiacciatina qua, un’altra là... si vive un po’ alla giornata nella speranza di schiacciare il bottone giusto, quello che ci porterà fuori da questo casino. Accidenti! A ben pensarci devo fare mea culpa... non sono proprio certo che questo pezzo sia il più indicato per essere pubblicato su una rivista che esce a pochi giorni dal Natale, anzi, per essere sincero mi pento quasi di averlo scritto... però, cribbio, a cosa serve mettere la testa nella sabbia?
L’Intervista
di emiliano Bottacco
MARIO DEAGLIO Professore ordinario di Economia Internazionale presso la Facoltà di Economia dell’Università di Torino, Mario Deaglio affianca alla carriera accademica una parallela attività nel campo del giornalismo economico. E’ stato direttore de Il Sole 24 ore dal 1980 al 1983 e ha collaborato con varie testate tra cui The Economist, Panorama e Il Secolo XIX. Attualmente è editorialista economico del quotidiano La Stampa. Professor Deaglio, quali possono essere a medio e lungo termine le conseguenze della crisi che stiamo attraversando? Intanto la crisi presenta diversi aspetti a seconda dell’ambito su cui concentriamo l’attenzione. A livello globale la situazione degli USA è abbastanza critica. Non ci sono uscite facili: si ha davanti sicuramente qualcosa che assomiglia a una recessione. Poi è difficile su questo dare dei termini esatti, ma, comunque la si voglia mettere, si tratta sicuramente di un momento di debolezza e instabilità dell’economia cui è probabile che segua qualche mutamento nella struttura dell’economia. Questo significa qualcosa che ha a che fare con la dinamica di lungo termine, dinamica sin qui sempre caratterizzata da una grandissima duttilità ed elasticità, che in futuro potrebbe non più esserci. Significa che il modello neoliberista propagandato da Friedman in poi è ormai superato? Sì, è superato da un punto di vista tecnico nella sua parte squisitamente finanziaria. Il suo limite è stata una concezione dell’individuo che ha portato alla creazione di modelli di scelte razionali, tra l’altro molto belli e molto efficaci, ma che si basavano su premesse che si sono dimostrate insostenibili. Possiamo dire che si è trattato di un’ideologia? Sì, possiamo dire che alla base di questo ci sono degli elementi di ideologia, cioè elementi non dimostrati che vengono assunti come dati. Fino a pochi anni fa dire questo equivaleva a essere presentati come passatisti o retrogradi. Economisti e politici che fino a poco tempo sostenevano tesi neoliberiste ora parlano della necessità di un’inversione di rotta. Cosa ne pensa? Posso solo dire che a un certo punto, come dice il detto inglese, la prova del budino sta nel mangiarlo: qui è stato prodotto qualcosa di immangiabile. Quindi sono i fatti che parlano. Del resto, dal punto di vista scientifico, negli ultimi dieci anni ci sono state ricerche che hanno abbinato l’economia alla fisiologia e alla psicologia e hanno messo fortemente in dubbio la razionalità delle scelte. Parliamo di ricerca scientifica: qual è la situazione italiana? Direi che la ricerca si fa perché c’è una lunga tradizione: ci sono ottimi ricercatori e buone università e quindi si va avanti quasi per inerzia. Per quanto riguarda, però, gli incentivi alla ricerca i fondi sono sempre stati pochi; è stata sempre è considerata poco più che un optional. Quello che è molto grave è che, da molti anni, non si fanno nemmeno più concorsi per nuovi ricercatori e quindi tutti i più bravi neolaureati e dottorandi se ne vanno all’estero. Inoltre c’è un pesante intervento della politica sugli enti di ricerca. Crede che una moderato intervento dello Stato nell’economia sia salutare? Direi proprio di sì, con l’avvertenza che non può essere la riproposizione di modelli precedenti. Proprio perché l’economia è molto nuova deve essere qualcosa che inventiamo. Una delle caratteristiche ricorrenti di questa crisi è proprio questa novità: ci sono prodotti finanziari nuovi, ci sono circuiti nuovi, e c’è quindi bisogno di una risposta nuova in materia di politica economica. Cosa cambierà per gli italiani con questa crisi ? Di solito passo per essere un pessimista, ma in questo caso lascerei uno spiraglio di minor pessimismo, perché abbiamo una certa opportunità che questa ondata della crisi ci passi sopra la testa. Ne avremo sicuramente degli spruzzi e ci saranno delle paure, ma noi e il resto d’Europa potremmo non esserne toccati in maniera molto grande. Questo perché le nostre banche sono sostanzialmente pulite, quindi se prendiamo la malattia la prendiamo di rimbalzo. Inoltre la situazione congiunturale è tale per cui avremo sicuramente un calo dell’inflazione:
è già cominciato e dovrebbe riportarci intorno al 2,5 % a fine anno, quindi si tratta di un’inflazione del tutto ragionevole. Se ci sarà un minore terrorismo nei mezzi di informazione, per usare un’espressione colorita, e se le famiglie si sentiranno rassicurate da questo calo dell’inflazione potrebbe anche darsi che decidessero di fare adesso una parte dei consumi che non hanno fatto nei mesi di giugno, luglio e agosto. Mi riferisco soprattutto a beni di consumo durevoli o semidurevoli, in primo luogo automobili, elettrodomestici: un genere di prodotti che non sono stati comprati e che in parte potrebbero essere comprati adesso. Non è niente di più di uno di quei rimbalzi tecnici che ci sono spesso nelle fasi depressive. Per intenderci: uno continua a rinviare, ma prima o poi l’auto deve cambiarla. Questa fase potrebbe venire a noi nel periodo natalizio o in quello subito dopo. A questo punto si potrebbe sbloccare qualche cosa e quindi dare, sull’anno prossimo, risultati lievemente migliori di quelli che si sono previsti; detto questo, però, quella attuale non è assolutamente una situazione lusinghiera, né tantomeno una situazione di crescita; è una situazione in cui come Italia ci barcameniamo e il fatto di essere una barca pesante, almeno questa volta, ci dà stabilità. A livello globale rischiamo un nuovo ’29? Le crisi sono sempre una diversa dall’altra. Ci sono delle caratteristiche di diversità tra questa e quella del ‘29 che è giusto ricordare. Quella del ‘29 venne su una base produttiva che già si stava fermando. Qui invece la crisi finanziaria ha sicuramente preceduto la crisi reale. Quella del ‘29 avvenne con un’immane caduta di borsa che si realizzò in pochissimi giorni di continua discesa, per poi cambiare subito. Questa invece ha avuto un anno di incubazione con piccoli spostamenti a cui seguivano dei rimbalzi, per cui non è stata riconosciuta come crisi finché non è stato troppo tardi. Quella del ‘29 è stata comunque una crisi americana, a cui si sono affacciati gli altri, ma dalla quale l’Europa, per esempio, rimase largamente fuori. Qui invece la crisi, pur essendo sempre incentrata sull’America, ha avuto ripercussioni globali immediate perché la trasmissione degli impulsi finanziari è oggi molto rapida. Quindi non possiamo dire che ne sia la ripetizione: per certi aspetti potrebbe essere anche di più. Io sono convinto che se noi vediamo questo in un quadro storico e politico, questo segna molto chiaramente la fine del predominio americano, inteso come l’America come unica superpotenza in un intervallo di tempo che, sostanzialmente, sarà durato meno di vent’anni: dalla caduta del Muro fino ad oggi. In questo senso può avere un impatto maggiore del ’29, che aveva segnato la fine di un predominio inglese già fortemente intaccato. Inoltre il ‘29 e non ha dato subito una situazione diversa: c’è voluta la seconda guerra mondiale per ridefinire gli assetti. Quale bilancio si sente di dare su questa crisi? A me sembra che questa sia una crisi che può veramente cambiare le prospettive di generazioni, forse più di quello che potrebbe fare una guerra con tante rovine. Potrebbero cambiare, nell’ipotesi estrema, tutta una serie di comportamenti, stili di vita e di valori che di colpo non sarebbero più sostenibili e sarebbero invece sostituiti da altre cose che devono essere fatte. Come tutte le crisi si apre qui un’occasione di cambiamento da non sottovalutare. Forse quindi non sarà un male? Forse, in prospettiva, non dovrebbe essere un male. Forse è qualcosa che darà uno stimolo a fare, mentre finora questi stimoli sono largamente mancati perché tutto era appiattito su un benessere stabile e presente che, in qualche modo, istupidiva le relazioni. Adesso invece ritroviamo un certo posto nella storia e quindi, per questo, si può giustamente parlare di crisi di sistema. Io tendo a dire che mentre abbiamo discusso per generazioni se il bicchiere fosse mezzo vuoto o mezzo pieno, adesso ci accorgiamo che il bicchiere è rotto e l’acqua sta andando via. Bisogna fare un altro bicchiere, solo che chi lo disegnerà non potrà essere la stessa persona che ha disegnato il bicchiere precedente.
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Finalmente Natale di Lavina Piacentini
Da metà novembre in poi: le luci primo vero ed autentico simbolo natalizio che tempestano la città come campanelli d’avvertimento: “anche questo anno e giunta l’ora di essere più buono generoso e dispendioso”. I negozi tutti ovviamente tendenti al rosso che si riempiono a dismisura di vestiti natalizi, completi intimi con babbo natale che stampato sul tuo pube ti augura buon natale, befane in giro per la città che distribuiscono dolciumi ai bambini dai loro 10 cm di tacco, senza gobba e col naso rifatto, fiocchi fiocchetti in tutti gli angoli della città, e gente fermamente convinta di dover sorridere a tutti solo perchè e quasi natale. Per non parlare poi della televisione che ogni anno in grande stile rimanda in onda tutti i film natalizi, i cartoni natalizi, i talk show natalizi, tutto ciò che riMediato può avere un non so che di natalizio. E poi una sfilza infinita di notizie inutili: Anche questo inverno e il più freddo degli ultimi 20 anni Ricette e consigli per una cena di natale “perfetta” E poi ovviamente la dieta perfetta per smaltire il cenone I fuochi d’artificio che se esplosi in mano possono riportare lesioni (ma và!) I mille diversi modi in cui festeggiano tutti i paesi del mondo, e non so se lo sapevate ma a natale sono tutti più buoni E poi gli auguri di una serena festa da parte di tutti i politici i cosiddetti Vips e il Papa che ogni anno si raccomanda
che almeno per il giorno di natale ci si comporti bene. Ed ecco cosa succede nelle migliori famiglie: l’otto dicembre si compra un pino e lo si addobba a festa con palle angeli stelle e lucette ed e proprio grazie alle lucette che ritroviamo un’altra immancabile notizia inutile (almeno così sembra) il solito corto circuito che si traforma in incendio. Nel presepe la situazione invece è diversa perchè l’asino è morto di freddo per i continui cambi climatici, il bue per distrarsi vorrebbe mangiare del fieno ma nella capanna di oggi per terra c’e una moquette zebrata, l’angelo non ha trovato la strada perchè lo smog gli ha oscurato la visuale e le uniche persone che si aggirano nei pressi della capanna sono le prostitute che guardano con sguardi di odio Maria. E così file e file per sedersi sulle ginocchia possenti del nuovo babbo natale che si aggira tra i 25 e i 35 anni del tutto disinformato su ciò che è desiderabile per un bambino che ancora non ha scoperto la più grande delle bugie natalizie. E come dimenticarci di quelle persone che tutti gli anni per un mesetto criticano il consumismo, la società e la gente che si fa facilmente manipolare e poi dopo natale spariscono per poi tornare il 14 febbraio, e in altre sporadiche occasioni. La neve che esalta i bimbi e rende isterici i genitori e sotto l’albero i primi regali ma ovviamente non quelli di babbo natale che arriveranno sulla slitta il 24 notte puntualissimi come i milioni di
auguri da gente che non hai mai visto o meglio che vedi solo a Natale e con cui devi anche tentare di imbastire una conversazione. E via veloci per andare ad impacchettare i doni di coloro che hanno deciso di dare il via alla corsa ai regali. Ed ecco finalmente il 25 dicembre in cui: La gente viene ammazzata picchiata e derubata nonostante le parole del Papa Almeno ad un paio di famiglie in ogni regione del mondo va a fuoco la sala a causa delle lucette Una decina di ragazzini perdono una mano e con lei anche la possibilità di andare ad impacchettare regali il natale successivo Le chiese si riempiono a dismisura di quelli che credono ci sia una sorta d’obbligo morale nell’andare a messa il 25 Muore di freddo qualcuno, ma ovviamente in numero maggiore dell’anno precedente, se no perchè sarebbe più freddo? Napoli, dopo mesi di immondizia si consola con i presepi Il panettone vende più del pandoro Si inizia a parlare di re magi e bafana prossimi protagonisti Ed ecco il 26 con Gli avanzi del giorno prima Qualche bimbo che ha scoperto che i biscotti li ha mangiati sua madre Tutto da pulire Uno o due kili in più La convinzione che sia stato un natale perfetto ….e il ritorno alla normalità.
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Il momento di Ilaria Barbisan
Amava le sfide ed era curioso. Così, quando giunse l’ora di decidere il lavoro della sua vita, pensò di dover scegliere la cosa più difficile che si potesse immaginare. Nulla era più complicato per un riccio come lui che fare il gonfiatore di palloncini. Bisognava acquisire molta Esperienza e diventare Consapevole, ma non si scoraggiò. Lavorò sodo e si impegnò a fondo. Così, grazie alla dedizione, dopo alcuni anni era diventato il più bravo e il più stimato gonfiatore di tutta la città, talmente sicuro di sé da pensare che nessuno potesse essere più bravo di lui. Si sentiva di avere il pieno controllo sulla sua vita. Eppure c’era qualcosa che lo turbava. Non era la solita questione d’amore, era La Questione. Quella con Aria, una riccia che conosceva da anni e che era stata fino ad allora l’unica in grado di «leggergli dentro». Si sa che per i ricci la vista non è così importante come altri sensi; così la lettura di Aria acquisiva un significato tutto metaforico, anzi, chimico. Entrambi percepivano di essere tra loro in sintonia come due onde con la stessa frequenza: non c’era bisogno di parole, si capivano nel silenzio. Ma era proprio quello il punto: lui era intimorito perché si sentiva in qualche modo espropriato dell’esclusiva su se stesso. Qualcuno in grado di leggergli dentro lo turbava. Doveva avere il pieno controllo sul proprio io. Perciò, pur
sentendosi attratto dalla Questione si sentiva al tempo stesso respinto. Con lei non si era mai aperto pienamente, né tantomeno aveva osato avvicinarsi per davvero; al contrario si chiudeva sempre su di sé, sentendosi protetto dai suoi aculei pungenti. Certo, le persone possono più facilmente gestire le emozioni in maniera razionale, ma per gli animali è diverso. Lui però, che amava le sfide, si era prefisso di diventare più umano e più maturo, maggiormente in grado di discernere le emozioni dai pensieri razionali; così si era dedicato in quegli anni ad accumulare Esperienza, buttandosi a capofitto in tutte le situazioni che il Destino gli consegnava, senza mai tirarsi indietro. Ben conscio che la cosa più importante fosse innanzi tutto capire la propria essenza più pura, in modo da avere rapporti sinceri e duraturi con Sé e con gli altri. E ora che si era realizzato nel lavoro ed era diventato più Consapevole, capì che l’unica cosa che gli mancava per essere davvero felice era l’Amore. Fu proprio durante il periodo di Natale, vuoi per il clima malinconico e nel contempo intimistico, vuoi per il freddo che gela le mani e costringe a stare più racchiusi in se stessi, che ebbe un’illuminazione: si rese conto che era giunto il Momento. Perché nella vita è spesso una questione di tempi
e la cosa più difficile è muoversi a tempo, specialmente nelle questioni di cuore. Ma lui si sentiva di essere finalmente pronto (e sperava lo fosse anche Aria). Così decise di buttarsi, quantomeno di provarci, nonostante fosse passato molto tempo e lui stesso fosse cambiato. Anche perché non c’è cosa peggiore del vivere con dei rimorsi: «Se tutto va bene potrò dire di averlo sempre saputo, se va male invece accetterò il rifiuto da animale maturo e razionale quale sono diventato. Al diavolo il letargo! E’ il Momento, ora!» Arrivò così il grande giorno. Era una sera fredda, prima della vigilia. Solo le luci per le strade rendevano l’atmosfera più calda e per certi versi rassicurante. Le musiche natalizie infondevano quel pizzico di emozione che bastava per rendere il Momento ancora più magico. La vide da lontano, raggiante, come ogni volta che il suo sguardo incrociava quello di lui. Percepirono entrambi che quello sarebbe stato un attimo eterno che avrebbe riecheggiato per sempre nelle loro memorie: il Momento. Così, quando furono uno di fronte all’altro, senza troppi preamboli e con un gesto semplice, lui le diede un suo palloncino rosso: «Questo è il mio regalo. Sono io, qui e Oltre. Se tu mi vuoi». Da sotto quella sfera, si udì a malapena una voce tremolante: «Non so perché ci hai messo tutto questo tempo».
AUGURI DI BUONE FESTE AI NOSTRI CLIENTI MOVÍDAlife - # 6 DIC Ø8
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books di Maria Grazia Caldirola
Consigli per i regali natalizi. C’è un libro per tutti “A UN CERBIATTO ASSOMIGLIA IL MIO AMORE” di David Grossman, Mondadori euro 22. Una discesa nei sentimenti e nelle vicende di tre persone legate da amore e da amicizia, una donna in viaggio verso i luoghi della guerra per tentare di proteggere il figlio soldato. Una storia di violenza, di dolore e di speranza, intrecciata in modo commovente ai reali avvenimenti della vita di Grossman. Per la mamma, che ama le grandi storie.
“IL CASO JANE EYRE” di Fforde Jasper, Marcos y Marcos, euro 16 Libro delizioso e stravagante, in cui si incontrano diabolici criminali, animaletti magici, guerre, una simpaticissima detective, dove i personaggi letterari escono dalla pagina e i confini tra realtà e fantasia si mescolano. Originale, divertente, ricco di trovate, il libro ti trascina in un universo parallelo sorprendente e affascinante in cui i libri sono il bene più prezioso. Per l’amica intellettuale in cerca di cose originali.
“NE’ QUI NE’ ALTROVE” di Gianrico Carofiglio, Laterza 10 euro Una serata in compagnia di ex-compagni di scuola che mette in moto ricordi, nostalgie e rivalità. Una passeggiata notturna attraverso la città, lo svelarsi di emozioni, inquietudini, insoddisfazioni dei tre protagonisti, un non-romanzo reso affascinante dalla scrittura calda, limpida e volutamente semplice di uno dei migliori scrittori italiani contemporanei. Per papà, che non legge volentieri i libri troppo “pesanti”
“CRISTIANI DI ALLAH” di Massimo Carlotto, ed. E/O, euro 19,50 Amore e guerra ai tempi dei corsari, un romanzo con colonna sonora (bellissima). Storie ed avventure tra Algeri e Venezia, un po’ “Mille e una notte” e un po’ Salgari, nel secolo d’oro, il ‘500, vite di corsari diventati musulmani per interesse ma anche per scelta di libertà, in un Mediterraneo sensuale, luminoso, selvaggio ed affascinante. Per il fratello avventuroso ma “politically correct”.
“UOMINI CHE ODIANO LE DONNE” e “LA RAGAZZA CHE GIOCAVA COL FUOCO” di Stieg Larsson, Marsilio, euro 19,50 e 15,60 Indagini complicate, nebbia, paesaggi gelidi, personaggi originalissimi, colpi di scena, rabbia, invidia, lussuria e avidità. Due crime-story di impianto solido e convincente, raccontate con una prosa fluida e straordinariamente efficace, con due protagonisti dalla personalità complessa ed umanissima a cui non potrete fare a meno di affezionarvi. Millequattrocento pagine da leggere d’un fiato in attesa, a gennaio, del terzo e ultimo volume della trilogia. Per chiunque sia abbastanza da voi amato da giustificare un investimento di 35 euro. E che dopo aver letto i due libri, ve li passi.
“LA MAMMA DI PSYCHO E’ LUI CON LA PARRUCCA”, di Spoilerin.com, Rizzoli euro 10,90 Il libro raccoglie 500 finali cinematografici raccontati con raffinata sinteticità e illuminante chiarezza. Leggerli è una passeggiata nei classici che fa ridere e sognare. E potete sempre godervi il delicato piacere di rovinare la visione di uno di questi film ai vostri nemici – o guastare la festa ai cinefili compulsivi. Per l’amico trendy e dispettoso.
“MARITI” di Angeles Mastretta, Giunti euro 14,50. Per chi ha amato Angeles Mastretta dal tempo di “Donne dagli occhi grandi” ecco una nuova carrellata di personaggi femminili che si confrontano e si scontrano con l’universo maschile. Uomini audaci, pigri, teneri, irragionevoli, affascinanti, prepotenti, insostituibili ma anche assolutamente superflui. Mariti che “sono uno stato d’animo”, disegnati dalle parole d’amore, di allegria, di rabbia e di nostalgia che si scambiano le loro donne. Per l’amica bella, allegra e femminista.
“TRE TAZZE DI TE’” di Greg Mortenson, Rizzoli euro 21,50 Una storia vera, di speranza, di emozione e di coraggio. Quello che ha fatto Yunus con la “Banca dei poveri” Greg Mortensen lo ha fatto costruendo scuole, in Pakistam, in Afghanistan e in Iran. Il libro racconta la fondazione di più di 50 scuole nei paesi “integralisti”, nella convinzione che è l’ignoranza che nutre l’odio, e che l’unico modo per sconfiggere il terrorismo è mettere il maggior numero di bambini in condizioni di studiare. Per la nonna impegnata. “RAGAZZA IN UN GIARDINO” di Ann Tyler, Guanda euro 16,50 Meno male che c’è Ann Tyler, che ogni anno ci regala un nuovo e delizioso romanzo. Narratrice delicata e intensa di psicologie femminili, di interni familiari, fa incontrare in questo libro due figure
di donna, due solitudini estremamente diverse che intrecciano le loro vite in un rapporto capace di dare ad entrambe occasioni di crescita. Per la sorella romantica. “LO STRANO CASO DI EMMA BOVARY” di Philippe Doumenc, Castelvecchi euro 16,50 Elegante gioco letterario costruito come una classica detective story, che comincia dove si interrompe il capolavoro di Flaubert. Degli strani segni sul collo della donna spingono la polizia ad avviare un’ inchiesta che ripercorre le vicende del romanzo, con un ritmo e delle atmosfere che sarebbero piaciute a Simenon. Libro abile e raffinato in cui compare anche Flaubert in un delizioso “cameo”. Per la zia lettrice. “SCARPE ITALIANE” di Henning Mankell , Marsilio euro 18 Sono belli tutti i libri polizieschi di Mankell, in cui racconta la Svezia attraverso indagini ricche di atmosfera e di parole non dette. Questo non è un giallo ma anche qui c’è la storia di una ricerca, una riflessione sui rapporti umani, sulle occasioni perdute, sulla possibilità di rinascere grazie alla forza dei sentimenti, ritornando sui propri passi, rimediando agli errori e alle mancanze. Per il nonno filosofo. “LA SOVRANA LETTRICE” di Alan Bennet, Adelphi euro 13,50 Storia fantasiosa e irresistibilmente divertente di come la passione per la lettura possa cambiare la vita delle persone. Un inno alla bellezza, all’energia, all’allegria che si trovano nei libri, alla potenza della scrittura, ma anche la storia di una donna risoluta e intelligente raccontata con grazia e leggerezza degne di Calvino. Per l’amico snob ma intelligente. “I SOGNI DI MIO PADRE” di Barack Obama, ediz. Nutrimenti euro 18 Il racconto dei primi trent’anni di vita del nuovo Presidente degli Stati Uniti, un viaggio a ritroso alla riscoperta della sua cultura e identità, sospese tra il mondo dei bianchi e le profonde, scure radici dell’Africa dei suoi antenati paterni. L’Obama scrittore possiede la stessa affascinante qualità dell’Obama politico, una naturalezza, una mancanza di artificio, una schiettezza che rendono le sue parole capaci di andare dritte al cuore di chi lo ascolta e che hanno fatto di lui un fenomeno travolgente capace di mobilitare migliaia di giovani. Per tutti quelli a cui non sapete cosa regalare.
Natale 2008 con un libro regali molto di più
via trotti 58 - Alessandria 0131 26 14 23
Gli appuntamenti di dicembre Venerdì 19 dicembre Ore 18 Presentazione del libro - l’ultimo avversario di Giorgio e Paolo Viberti le storie di 50 campioni dello sport sconfitti dal destino Partecipano gli autori - presenta Mauro Bottino Domenica 21 dicembre Ore 17 Concerto di Natale Patrizia Borromeo in SIMILITUDINI Arpa Celtica e Voce Ingresso libero
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lunedì 22 dicembre ore 21 Presentazione del libro del giornalista Massimo Brusasco “Sognavamo le ragazze Cin Cin” edito Il Filo MOVÍDAlife - # 6 dic Ø8
Un paese normale? di Roberto Duca
Colloquio con Roberto Cotroneo Il tuo romanzo parla di un periodo importante e recente della storia italiana. I personaggi che descrivi sono in qualche modo ispirati a personaggi reali?
una parte e dall’altra, sono stati legati, senza cattiveria e per certi aspetti giustamente e inevitabilmente, a un mondo che ormai si sta perdendo piano piano .
No, direi di no. Ho preso certamente moltissime cose da personaggi vari che sono esistiti, mentre molte altre parti le ho inventate io. Un personaggio che potrebbe essere in parte reale è il padre di Cristiano (vedi recensione, ndr).
Che effetto fa vedere Licio Gelli che torna in televisione con un suo programma?
Un tema del tuo romanzo sono le colpe dei padri che ricadono sui figli. Vorresti dire che l’Italia non ha un futuro? Credo che questo non sia un Paese normale. Credo che l’Italia sia stato un Paese con fortissime spinte eversive, da una parte e dall’altra, e che questo abbia segnato profondamente la legittimità della democrazia in questo Paese. E credo che proprio in qualche modo siano state queste spinte eversive, che si sono messe una contro l’altra, a generare un incredibile equilibrio democratico che non sarebbe stato possibile se una delle due spinte fosse mancata. Generando questo equilibrio democratico hanno però generato anche una tensione interna che è quella che poi ha portato, da una parte, a un terrorismo sanguinario e micidiale e, dall’altra parte, all’oltranzismo atlantico e a quello che noi chiamiamo il “fascismo eterno”. Si tende stranamente a dimenticare che l’Italia è stato un Paese alleato di Hitler e dei Giapponesi, un paese a rischio che gli Americani non hanno mai considerato cobelligerante, come ancora ci raccontiamo, ma semplicemente come un Paese da conquistare. L’Italia, strategicamente, non poteva avere un destino come quello che hanno avuto il Cile e la Grecia negli anni dell’ “Amministrazione Kissinger”: gli Americani sapevano benissimo che l’Italia sarebbe stato un Paese a rischio di guerra civile e quindi hanno operato una sorta di guerra civile a bassa intensità, che è stata quella che è accaduta negli anni ’70. Siamo un paese normale adesso, ora che la Guerra fredda è finita? No, secondo me ancora no. Diventeremo un Paese normale quando usciranno di scena una serie di personaggi che, da
L’effetto di un Paese ridicolo. E’ ridicolo che Gelli torni in televisione ed è ridicolo che se ne parli. Io ritengo che se Licio Gelli torna in tv, per giunta su un canale secondario e marginale, dovrebbe non dico passare inosservato, ma essere snobisticamente lasciato da parte. In questo modo, probabilmente, non avrebbe nemmeno lui la tentazione di andarci. Il problema fondamentale è che siamo un Paese in cui quando un vecchio di 80 anni, che certamente ha molti segreti nascosti dentro di lui, ma che ormai è solo un vecchio, decide di andare a fare discorsi fascisti in una tv marginale tutti ci riempiono i giornali di dibattiti. Non si fa; in Germania, in Francia e in Spagna non si farebbe. Forse, a differenza di questi Paesi, l’Italia non ha mai fatto i conti con il proprio passato. Non ha mai avuto un passato con cui fare i conti. L’Italia il passato se l’è tenuto ben stretto per combattere il pericolo comunista durante gli anni della Guerra fredda. Nel tuo libro le BR risultano quasi delle marionette in una strategia più ampia. Credi che siano state manovrate? E’ chiarito che le BR siano state eterodirette per certi aspetti, ma da lontano. Io non metto in dubbio lo spontaneismo e l’autenticità drammatica del terrorismo italiano negli anni’70. Non penso che siano state inventate da qualcun altro, ma penso che, a un certo punto, siano state guidate e indirizzate nei vertici. Io non credo che i livelli medi e bassi delle BR sapessero esattamente con chi e in che modo avessero rapporti i capi o alcuni dei loro capi. Penso ovviamente a Moretti, ma non solo a lui. Siamo ancora un Paese a sovranità limitata? Sì, assolutamente ancora sì.
Il vento dell’odio di Roberto Cotroneo ed. Mondadori, 283 pagg. € 18,00
Il Vento dell’Odio racconta le storie parallele di Giulia Moresco e Cristiano Costantini, due ex protagonisti del periodo degli anni di piombo, che, ai giorni nostri, si ritrovano a dover fare i conti con il loro tragico passato. Cristiano è un ex brigatista che da anni vive da latitante in Argentina: lontano da tutto e da tutti e con una nuova identità, crede di aver chiuso coi suoi trascorsi di terrorista e prova disgusto per gli omicidi commes-
si negli anni ‘70. Le cose cambieranno nuovamente il giorno in cui riceve un misterioso pacco contenente un vecchio manoscritto del padre, ex fascista e funzionario del Ministero degli Interni, da anni ritenuto morto in un incidente stradale… Dal manoscritto emerge non solo come il padre di Cristiano fosse uno degli artefici della strategia della tensione, ma come fosse anche a conoscenza dell’attività terroristica del figlio e come l’avesse coperta e favorita, perché in un qualche modo funzionale ad un più ampio disegno repressivo. Il manoscritto è stato inviato da Giulia che, dopo aver acquistato la vecchia casa di Cristiano, l’ha ritrovato nascosto in un tramezzo. Giulia ha una storia simile e, in un qualche modo, complementare a quella di Cristiano: ex fiancheggiatrice delle BR con tanto di padre comunista legato ai servizi dell’Est, è oggi una nota conduttrice di talk show che crede di essersi lasciata alle spalle un passato ingombrante e contraddittorio. Si tratta di un passato che Giulia sarà però costretta a dover guardare nuovamente in faccia, cercando di rintracciare Cristiano per risolvere i troppi interrogativi rimasti irrisolti. Il libro di Cotroneo è forse più un saggio che un romanzo, composto con brevi capitoli che alternativamente riportano i pensieri di Giulia e Cristiano più un lungo intermezzo centrale che racchiude il memoriale del padre. E’
quest’ultima, forse, la parte più densa e interessante di tutto il libro, al di là delle digressioni introspettive sulla psicologia dei terroristi: qui il personaggio svela in prima persona quelli che l’autore ritiene i meccanismi e le motivazioni della strategia della tensione, riprendendo in parte la lettura che di quel periodo danno Fasanella e Pellegrino nel librointervista La Guerra Civile (Bur, 2005). Il vento dell’odio ci costringe a fare i conti col nostro recente passato, a porci più interrogativi di quelli che forse vorremmo porci, a provare a ragionare più in profondità e a cercare risposte che possono non piacere, turbando schemi di comodo e incrinando molte certezze. Dal romanzo balza fuori la realtà cruda e violenta dell’Italia del dopoguerra e degli anni della Guerra fredda, con la brutalità e le strategie che si celavano dietro i cosiddetti “opposti estremismi”; a ogni pagina emerge la natura di un Paese diviso, violento, con contraddizioni e contrapposizioni mai risolte al suo interno e destinate a incancrenirsi. Quell’Italietta degli anni ’60 e ’70, che la Tv vorrebbe raccontarci spensierata e scanzonata, è stato un Paese di intrighi, piombo e fango: un’Italia lacerata e profondamente divisa, in cui, forse, l’odio è stato l’unico vero collante. Non sono gli ingredienti per un romanzo di Le Carrè o Tom Clancy: è un dramma reale che è andato in scena in questo
Paese, durante anni di bombe nelle piazze, di squallidi assassini che credevano di essere rivoluzionari, di fascisti vecchi e nuovi, di trame eversive, logge deviate e servizi paralleli. E soprattutto di misteri mai risolti. Pur indagandoli e raccontandoli, Il Vento dell’Odio non risolve questi misteri. E d’altronde come potrebbe? Se fosse un’opera di totale finzione l’autore potrebbe disporre a suo piacimento della materia narrativa, trovando la conclusione più efficace, completa ed elegante. Ma il materiale che forma questo romanzo-saggio è la storia recente di questo Paese: una storia non ancora conclusa. E quindi il romanzo non può che dare risposte parziali, intuizioni, supposizioni magari fondate e circostanziate, ma mai risposte definitive. Perché in questa maledetta storia italiana gli attori non sono usciti tutti di scena e la parola fine non è ancora stata scritta E così i protagonisti del romanzo sembrano marionette che cercano disperatamente di guardare in alto per vedere chi tira i loro fili, salvo poi scoprire che quei fili sono inestricabilmente intrecciati, aggrovigliati, annodati senza una apparente logica. O meglio: secondo una logica più grande di loro. Una logica per la quale i protagonisti e i comprimari di quella stagione sono ancora prigionieri dei loro ruoli, dei loro copioni spesso scritti da altri e per fini opposti a quelli che credevano di perseguire.
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La violenza alle donne di Franca Nebbia
Sono almeno 500 all’anno i casi di violenza sulle donne perpetrati in provincia, circa 270 ad Alessandria e Tortona, 124 nel Casalese e Valenzano, 105 nel’ex territorio dell’Asl 22. Una vera strage, lo specchio di una situazione nazionale più generale e che avviene in modo trasversale nella società, non solo, come si pensa in quartieri degradati e famiglie a bassi redditi. E il peggio è che solo una donna su dieci, come hanno riportato i relatori della giornata organizzata il 25 novembre (giornata di mobilitazione internazionale contro la violenza sulle donne)dall’Unifem, denuncia quanto le è accaduto. E questo perché, per lo più, la violenza avviene tra le mura domestiche, quindi entrano in ballo paura a denunciare per ragioni economiche, perchè non si vuole essere giudicate dai figli, come responsabili della detenzione del padre, perché, infine, le leggi non sufficientemente severe, consentono di liberare l’aggressore troppo presto rispetto alla denuncia, vanificando gli effetti della pena. E proprio l’Unifem richiede leggi più severe, più giuste e preventive contro la violenza sulle donne: nel giro di pochi giorni le firme raccolte su un appello contro la violenza del Fondo per le Nazioni unite per donne ha raccolto più di 5 milioni di firme. Il “modello” potrebbe essere la nuova legislazione spagnola che è riuscita, con normative più severe, ad arginare un poco il problema della violenza sulle donne e sui minori. A livello provinciale è stato recentemente presentato dall’assessore alle Pari Opportunità, Maria Grazia
Morando, un Piano di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne. La Provincia vi investirà più di 100 mila euro, sviluppando l’azione su campi diversi, dalla realizzazione entro il maggio prossimo di uno sportello di accoglienza al Dea dell’azienda ospedaliera (collegato agli altri Dea provinciali)aperto 24 ore su 24, dove personale che otterrà adeguata formazione possa accogliere le donne vittime di violenza. Si adotterà un protocollo di accoglienza simile a quello dell’azienda ospedaliera del Sant’Anna e dall’azienda Universitaria “Molinette” di Torino. Il lavoro sarà preceduto da una fase di raccolta dati, indispensabile per avere un quadro preciso della situazione e da corsi di formazione (il primo si svolgerà il 9/10 dicembre organizzato dalla Casa delle donne di Bologna, il successivo si svolgerà a gennaio) destinati a operatori sanitari e socio-assisenziali.Altri obiettivi, in accordo con le varie associazioni di volontariato che già operano sul territorio provinciale, quello di creare sportelli d’ascolto, di consulenza anche legale rivolti alle donne, di fare conoscere tramite realizzazione di depliant, brochures, mezzi di informazione la rete che si sta costituendo, così da dare le informazioni adeguate a chi ne ha bisogno e rivolgere specifici corsi alle scuole superiori, finalizzati alla sensibilizzazione. Ultimo tassello quello della predisposizione di “case segrete” (per evitare che gli aggressori rintraccino le proprie vittime), per ora presenti in provincia solo come emanazione di associazioni di volontariato.
Cosa dicono le donne, almeno quelle che riescono a trovare il coraggio di denunciare mariti, conviventi, familiari? «Mi ha buttata a terra, picchiata a presa a calci, poi mi ha violentata» «Mi ha umiliata, riempiendomi degli epiteti più vergognosi alla presenza dei bambini, poi mi ha presa a schiaffi» «Dopo avere spaccato diversi piatti a terra, mi ha obbligata a inginocchiarmi e a ripulire, poi si è avvicinato e ha preteso prestazioni sessuali orali» «Mi ha chiusa in casa e potevo uscire solo in sua compagnia o con quella di sua madre» «Era ubriaco fradicio e mi ha violentata sotto la minaccia di rivalersi sui bambini» «Ho trovato il coraggio di separarmi e da allora mi perseguita con sms offensivi, mi segue in auto, ostacolandomi, e suonando al mio campanello continuamente. Mi minaccia e io ho paura» «Temo che possa fare qualcosa di male ai bambini e quindi vivo nel terrore di lasciarli soli in ambienti dove lui potrebbe raggiungerli»
La redazione di Movida e i punti di distribuzione augurano Buone Feste a tutti i lettori in alessandria
Foto cine Chiariotti – Via Don Canestri 1 Bar Gipsy – Via Galvani, 12 Blue Box videoteca – Viale M. D’Oro, 67 Crepes l’Avarizia – Corso IV Novembre, 46 Edicola – Corso IV Novembre Edicola – Piazza Mentana Panetteria – Via G. Galilei, 73 Piazza Maino – Via G. Galilei, 91
Repetto Intermediazioni – Via Gramsci, 42 Barber Shop – Corso Crimea, 61 Edicola Maccarone – Piazza Marconi Gelateria Eredi Cercenà – Piazza Garibaldi angolo Via Lanza For.Al – Corso 100 Cannoni, 4 Tasso 1948 – Corso 100 Cannoni, 66/c W-Dabliu – Via Mondovì, 4 Libreria University – Via Mondovì, 1 Bar Il Veliero – Via Cavour, 69 Cgil – Via Cavour, 27 Università degli studi del Piemonte Orientale – Via Cavour Pinet – Via Faà di Bruno, 69 Circolo Culturale Matteotti – Via Faà di Bruno, 39 Cinema Alessandrino – Via Verdi, 12 La Locanda dei Sapori – Via Verdi, 38 Uisp – Via S. Lorenzo, 107 Biblioteca Civica – Piazza V. Veneto, 1 Big Mama Bar – Via Savona Sai Assicurazioni – Via G. Borsalino, 19 Brivido Caffè – Via Bergamo Holliwood Bar – Piazza Carducci, 5 Bar Evergreen – Via Pistoia, 9 Edicola Fusetto – Via Tortona Edicola Parodi – Piazza Matteotti Arco Sport – Corso Lamarmora, 35
zona orti
zona galimberti/borsalino
Bar Beppe – Viale M. Ignoto, 130 Bar Intrigua – Viale M. Ignoto, 50 Birreria Gagliaudo – Via Bellini, 40 Edicola Sette – Via Bellini Palestra Pianeta sport – Via Cilea, 11 ang. Via Bellini Politecnico – Viale T. Michel, 5 Jamaica Pub – Piazza F. De Andrè (zona stadio moccagatta) Atm s.p.a. Lungo Tanaro Magenta 7/A
Alcar – Via Galimberti, 19/c Centro Galimberti “La Casetta” - Via Galimberti Edicola – Piazza Basile Edicola Pacto – Spalto Marengo, 44 Edicola tabacchi Centro Comm. Gli Archi – Via Sclavo Palestre Pianeta Sport – Via Don Giovine
zona centro
Palestra Somatos – Spalto Borgoglio, 65 interno cortile Bar Mao – Spalto Borgoglio, 97 Vineria Mezzo Litro – Corso Monferrato, 49 Gruppo Amag s.p.a. - Via Damiano Chiesa 18
zona cristo Hdi Assicurazioni – Viale B. Ravenna, 8 La Bici Via Carlo Alberto 64 Frisko Surgelati – Corso Acqui, 27 Studi medici – Via de Amicis 2 angolo Corso Acqui - Primo piano Cinema Kristalli – Via Parini, 17 Ambulatorio Veterinario Cristo – Corso Acqui, 135 Parafarmacia del Cristo – Corso Acqui 160 Veneta Arredi – Corso Acqui angolo Corso C. Marx, 149 Centro Don Bosco/Centro formazione prof. CNOS – FAP – Corso Acqui, 398 zona pista
4bears Pub – Via Mazzini, 40 Rilegatoria Moderna – Via Savonarola, 78 Il Pavone – Via Dante, 85 Ortopedia Noli – Via Dante, 40 Cisl - Via Tripoli, 14 – 15100 Alessandria Provincia Ufficio Stampa – Piazza Libertà II piano Moscardo – Via Volturno, 20 Informagiovani – Via Dei Guasco Contea di Cork – Via Alessandro III, 31 A.f.t. Ial Alessandria – Piazzetta Bini, 5 Enaip Piemonte Piazza Santa Maria di Castello, 9 Caffè degli Artisti – Via Vochieri, 7 Ottica Pavan & Re – Via Vochieri, 35 Ristorante Torino – Via Vochieri, 108 L’Antica Caffetteria – Via Milano, 4 Andy – Corso Roma e Via Migliara Le Muse Acconciatori – Corso Roma, 85 Marie Anne – Corso Roma, 65 Provincia di Alessandria – Assessorato al lavoro – Corso Roma 127 Zogra Music Club – Corso Roma, 123 Adm Viaggi – Via Trotti 18 ang. Via Alessandro III Immar casa – Via Dell’Erba, 7 Libreria Mondadori – Via Trotti, 58 Nuova Marengo Immobiliare – Via Trotti, 73 Provincia di Alessandria Centri di soggiorno – Via Trotti, 122 Otello dischi – Via Trotti, 25 Colpo di Testa – Via Modena 62 Palomino – Via Trotti, 8 Mandragora – Via Legnano, 25 Garage autorimessa – Via S. F. d’Assisi Bar Turati – Via Gramsci, 1
zona circonvallazione
fuori citta’ Luna Rossa – S.S. Bis dei Giovi, 35 Bosco Marengo Mondialcar90 – Str. Prov. Per Pavia, 24 Valmadonna Paglieri Sell System – Via Industria Pozzolo F.ro Ristorante pizzeria Dell’Olmo – Cabanette Thunder Road - Strada Voghera Genestrello, 1 - Codevilla (PV) Circolo Canottieri Tanaro – Via V.dei Bagliani, 140 Zona artigianale D3 Edicola – Spinetta Marengo Centro Benessere Bella Vita – Spinetta Marengo A Valenza: Bar Achille – Corso Garibaldi, 132 Bar Alter Ego – Corso Garibaldi, 84 Bar Carpe Diem – Via Del Castagnone, 46 Bar Ceries – Via B. Partigiane Bar Garibaldi – Corso Garibaldi Bar Principe – Viale Dante, 15 Bar Ristorante Pomini Rossi – Giardini A. Moro Bar Teatro – Corso Garibaldi, 55 Biblioteca Civica – Piazza 31 Martiri Fashion Cafè – Corso Garibaldi, 118 Mannauto centro Ford – Via Faiteria, 4 Osteria La Cantinetta – Piazza Verdi, 5 U.r.p. Comune di Valenza – Piazza 31 Martiri Cesare Auto – Zona industriale D3, 21
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La musica che scalda l’anima di Elena Laura Pozzi
Ci potrebbe essere una canzone per ogni situazione, un suono adatto ad ogni respiro, una intonazione per ogni lacrima; le note di sottofondo per dirsi addio o mentre si fa l’amore, ognuno ha le proprie, le preferite. C’è chi si crea una playlist per i momenti di relax, per quando è in paranoia, per lo sport, e, se non tramite la tecnologia mp3, ci sono canzoni, motivetti, ritornelli che canticchiamo in tutti questi momenti. La musica accompagna la nostra vita ed un mio amico sostiene che chi non sa amare la musica, non può amare neanche le persone... La tecnologia permette di avvicinarci gratuitamente a miliardi di canzoni, di qualunque artista degli ultimi cent’anni, ma la conoscenza, se pur sommaria, si espande, direi a 360 gradi, ed è tutto a portata d’orecchio; gli amanti dei cd rimangono pochi, quelli del vinile, poi, si stanno estinguendo ma questo è un altro discorso. La cultura musicale è un miraggio troppo lontano, attualmente. Ascoltiamo, sì, ma cosa? Cantiamo, sì, ma che parole se più della metà di noi non capisce l’inglese.. Ma a volte capire non serve, o meglio, non è indispensabile se quel mix di voce, ritmo e volume poetico ci trasporta da una dimensione all’altra e penetra nel sottopelle
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dandoci un’ emozione registrata così tante volte nella nostra vita, ma pur sempre nuova e adattata alla situzione del momento. Dicembre: freddo, neve, luci, auguri, pensieri e speranze; che playlist potrebbe essere Dicembre? Io devo spezzare una lancia a favore della Soul Music, della musica nera per eccellenza. La “musica dell’anima” nasce alla fine degli anni Cinquanta dalla fusione delle sonorità del blues e del gospel con i modi della canzone pop, dando vita a una musica densa, calda e sensuale. Caratterizzato da un’intensità emotiva e da una drammaticità nell’interpretazione, il Soul raggiunge il massimo dello splendore negli anni Sessanta, dopo che, nel decennio precedente, ne avevano gettato le basi grandi maestri della musica nera, come Ray Charles, Sam Cooke, ma soprattutto Otis Redding, Etta James, Solomon Burke, Aretha Franklin. Voglio consigliare una playlist di Black Music, 31 brani, uno per ogni giorno del mese; un susseguirsi di successi più o meno registrati e conosciuti vi farà vibrare l’anima ma anche il corpo; la Black music è la musica che scalda l’anima, niente di meglio in questo rigido Dicembre. Buon ascolto e buone feste!
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1. Ray Charles - In the evening (1963) 2. Sam Cooke - Twistin’ the night away (1962) 3. The Marvelletes - Danger heartbreaker dead ahead 4. Otis Redding - I’ve been loving you too long (LIVE 1971) 5. Aretha Franklin - Bridge over troubled water 6. Sam & David - Soul man (1967) 7. Solomon Burke - Tonight’s the night 8. Marvin Gaye - I heard you through the grapevine (1967) 9. Etta James - Something’s got hold me (LIVE1966) 10. James Brown - Try me (1959) 11. Diana Ross e le Supremes - You can’t hurry love 12. The Jackson Five - Who’s lovin’ you 13. Stevie Wonder - Living for the city (1973) 14. Ike & Tina Turner - I idolize you (1961) 15. Sam Cooke - Mary, Mary Lou (1960) 16. Otis Redding - My girl 17. Nina Simone - I put a spell on you 18. Otis Redding - Try a little tenderness (LIVE 1966) 19. Aretha Franklin - Don’t play that song for me 20. Brooke Benton - Rainy night in Georgia 21. Solomon Burke - Don’t give up on me 22. Ray Charles - What I’d say (1959) 23. Bill Withers - Ain’t no sunshine (1971) 24. Aretha Franklin - Never grow old - Amazing grace 25. Marvin Gaye - What’s going on 26. Ray Charles - Halleluja I love her so (1949) 27. Solomon Burke - Cry to me 28. James Brown - It’s a man’s man’s man’s world (LIVE 1966) 29. Aretha Franklin - Respect (LIVE 1967) 30. Solomon Burke - I can’t stop loving you 31. Barry White - You are the first, the last, my everything
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POST-IT LUNEDI 15 Cin Ci La - Alessandria - Teatro Comunale Appuntamento con la commedia interpretata dalla Compagnia Italiana di Operette Corucci. Musica di Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo. Regia di Walter Rubboli. Inizio alle 20.45. Negramaro - Milano - DatchForum Sonhora - Vercelli - Teatro Civico Stage di Crumping - Casale M.to - Istituto Sacro Cuore Incontro con Fulvio Marelli. Orario: 16-18. MARTEDI 16 Platonov - Casale - Teatro Municipale Primo appuntamento con lo spettacolo di Anton Cechov. Regia di Nanni Garella. Inizio alle 21. What the Bleep do we know - Casale Centro dell’Associazionismo - Via Del Carmine Ultimo appuntamento con la seconda edizione della rassegna cinematografica sottotitolata “Dal buio alla luce”. Regia di Jodorowsky. Inizio alle 21. Note di Natale - Casale M.to - Istituto Sacro Cuore Concerto del coro delle voci bianche dell’accademia accompagnato dal coro Anima Mundi. Inizio alle 21. Rassegna Gruppo Cinema Enrico Foà - Alessandria - Teatro Comunale - Sala Zandrino Oggi “Serata fuori programma”, con una doppia proiezione del film “Che la festa cominci...” di Bertrand Tavernier. Inizio alle 20 e replica alle 22.20.
VENERDI 19 Parole, suoni, colori - Alessandria Palazzo Monferrato A conclusione della decima edizione della rassegna organizzata dall’associazione “ArteMusica”, auguri in musica con il “Duonovecento”, formato da Giuseppe Canone (clarinetto, sax, fisarmonica) e Ilaria Schettini(pianoforte), che si esibiranno nell’ambito della mostra “Novecento: 100 anni di creatività in Piemonte”. Ingresso gratuito. Inizio alle 21. Orchestra sinfonica della radio televisione di Mosca - Tortona - Teatro Civico Concerto dell’Orchestra diretta da Alexei KornienKo che eseguirà brani di Ciaikowski, Glinka, RimskyKorsakov e Lehar. Inizio alle 21.15. I volontari e... l’arte - Alessandria - via Mazzini - Teatro Parvum Appuntamento con “Fantasie d’Oriente”. Esibizione di Allieve del Corso di Danza Orientale. Inizio alle 21.15. Negramaro - Torino - Palaisozaki SABATO 20 Sabato a Teatro - Valenza -Teatro Sociale Andrà in scena”Il gran circo dei burattini”, lo spettacolo della compagnia “Teatro Pirata”. Inizio ore 16. I volontari e... l’arte - Alessandria - via Mazzini - Teatro Parvum Appuntamento con “Un bimbo come noi!”. Spettacolo con canzoni, giochi per bimbi e giochi di prestigio presentati da Animatori, Prestigiatori e Puppets. Inizio alle 21.15.
MERCOLEDI 17 Platonov - Casale - Teatro Municipale Secondo ed ultimo appuntamento con lo spettacolo di Anton Cechov. Regia di Nanni Garella. Inizio alle 21.
La valigia delle illusioni - Gavi - Teatro Civico Con Marco Sereno Calandri della trasmissione per ragazzi “Trebisonda” di RAI 3. Inizio alle 21.15.
Intorno all’Ottocento 2 - Alessandria Auditorium Michele Pittaluga Concerto di Giorgio Vercillo, pianoforte. Musiche di Liszt. Inizio alle 17. Ingresso libero.
I Pappazum - Valenza Concerto del gruppo torinese, per le vie del centro città.
GIOVEDI 18 Il malato immaginario - Novi Ligure Teatro Giacometti Prosegue la rassegna teatrale di Novi con un classico di Moliere, interpretato da Flavio Bucci. Inizio ore 21. Info biglietti: 0143-76246. Rassegna Gruppo Cinema Enrico Foà - Alessandria - Teatro Comunale - Sala Zandrino Doppia proiezione alle 20 e alle 22.20 del film “La signora della porta accanto”, interpretato da Gerard Depardieu e Fanny Ardant. movida.www.pdf
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Dicembre
28-11-2008
10:46:43
The joy singers choir - Morano sul Po (AL) - Chiesa Parrocchiale S .Giovanni Battista JSC Christmas Nights 2008. Concerto Gospel a tema Natalizio. Entrata libera, inizio alle 21.15. Leggendo Leggende - Gamalero Biblioteca Civica Lettura animata “Leggendo Leggende” e festa di Natale a cura degli operatori della Ludoteca “C’è sole e la luna”, a seguire consigli e suggerimenti alle famiglie per la scelta dei testi per bambini. Orario 16.30-18. Afterhours - Milano - Palasharp
Il Paniere -Casale M.to - Piazza Mazzini Appuntamento con il mercatino mensile di prodotti biologici ed artigianato ecocompatibile, con bancarelle di vino, miele, formaggio, salumi, erbe aromatiche ed oggettistica.
Mercatini di Natale - Acqui Nelle vie del centro città, si rinnova la tradizione dei mercatini di Natale. Happy Day Babbo Natale - Tortona Quartieri San Bernardino e Oasi Paghisano Oggi e domani si terrà il “Primo raduno nazionale di Babbo Natale”, nel quale parteciperanno centinaia di volontari dell’Associazione Pro Tortona vestiti da Babbo Natale. Sfilata dei Babbi Natale, raccolta dei giocattoli usati e maxi schermo dedicato alla proiezione di un film inerente alla favola di Babbo Natale DOMENICA 21 Novecento - Tortona - Teatro Civico Appuntamento con lo spettacolo di Alessandro Baricco interpretato da Eugenio Allegri. Inizio alle 21.
Premiazione Concorso Lavagnino 2008 Alessandria - Auditorium Pittaluga - Palazzo Cuttica Serata dedicata alla premiazione ed esecuzione dal vivo delle sequenze filmiche vincitrici del Concorso Internazionale di composizione “Lavagnino 2008”, eseguite dai Cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria, con proiezione su schermo. Inizio ore 21.15. The joy singers choir - Valenza - Santuario Madonnina Appuntamento con la 6° edizione del Concerto di Natale “Accendi le Stelle”, con i bambini del “Little Joys”, classe di canto corale del Circolo Amici della Musica di Valenza. Inizio alle 21.15. Cena al Ribaldo - Alessandria - Via Vescovado, Cena pre-natalizia dal titolo “Gnocchi e risotti”, con gnocchi al montebore, alla salsiccia e fegatini, panissa e riso al cardo gobbo, torta di castagne e amaretti. Info e prenotazioni: 328-6944565.
Il gazebo di Bacco -Valenza Mercatino dell’artigianato e dell’enogastronomia, spettacoli e animazione a cura dell’Associazione Turistica Pro Loco.
MERCOLEDI 24 24^ edizione del presepe vivente Capriata D’Orba Appuntamento nel centro storico del paese, con il lungo percorso illuminato dalle fiaccole e con le strade che rivivranno l’antica Betlemme. Oltre 100 figuranti animeranno questa rievocazione storica, che culmina con la natività ambientata nella classica stalla. Orario: 21-24.
I volontari e... l’arte - Alessandria - via Mazzini - Teatro Parvum “Auguri in musica”, saggio delle Classi di Piano di Ivana Zaccone e Ilaria Davite. Inizio alle 15.30.
GIOVEDI 25 Festeggiando il Natale con tombolata - Cantalupo - Ristorante Stevano fraz. Pallavicino Appuntamento con il pranzo di natale. Inizio alle 13.
The joy singers choir - Tortona - Centro Commerciale L’Oasi JSC Christmas Nights 2008. Concerto Gospel a tema Natalizio. Entrata libera. Inizio alle 16.30.
VENERDI 26 Marracash - Codevilla (PV) - Thunder Road
Mercatino dell’Antiquariato e del Modernariato - Volpedo Fiera dedicata all’antiquariato di qualità e al modernariato, con stand di selezionati espositori, visitabili dal mattino alla sera. Si potranno inoltre visitare la Pieve Romanica, da poco restaurata ed i musei di Pellizza.
SABATO 27 In cerca di gusto - Casale M.to - Piazza Mazzini, Mercatino di prodotti tipici di varie regioni, selezionati con particolare attenzione alla qualità ed alla tradizione dei diversi territori, che si svolge dalle 8,30 alle 19,30.
LUNEDI 22 Radioclash - Alessandria - Four Bears Pub Da Genova - Joe Strummer Night.
DOMENICA 28 Gran concerto di fine anno - Novi Ligure - Teatro Paolo Giacometti Protagonista del programma, l’orchestra Classica di Alessandria, diretta dal Maestro Maurizio Billi con la partecipazione della cantante Cherly Porter. Drante il concetto saranno eseguite musiche di Ennio Morricone, Nat King Cole e brani natalizi.
Lo schiaccianoci - Alessandria - Teatro Comunale Spettacolo realizzato dalla Compagnia del Teatro dell’Opera di Chisinau. Musiche di P.I. Tchaikovskji. Regia di Mario Piazza. Inizio alle 20.45. MARTEDI 23
LUNEDI 29 Al cavallino bianco - Valenza - Teatro Sociale Appuntamento con la visione dell’operetta di Hans Müller ed Erik Charell, realizzata dalla Compagnia Corrado Abbati. Musiche di Ralph Benatzky. Regia di Corrado Abbati. Inizio alle 20.45.
Mercatini di Natale - Acqui Nelle vie del centro città, si rinnova la tradizione dei mercatini di Natale.
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Gennaio MERCOLEDI 31 Veglione di capodanno in musica - Cantalupo - Ristorante Stevano fraz. Pallavicino, Appuntamento con l’ultimo giorno dell’anno, con musica e cenone. (Il menù è il seguente: festival di canapes, fois gras su pan brioche, tonno di coniglio, involtino di verza, cotechino e lenticchie, risotto con gamberi e carciofi, tortelloni di magro agli aromi, filetto di spigola ai finocchi, sorbetto, tacchinella farcita alle prugne, pandoro con salsa all’arancia, brindisi di buon anno e assortimento di cioccolato e frutti. 60 € per persona inclusi vini selezionati con pernottamento e prima colazione 90 €). Inizio alle 21.
Fino all’ 8 febbraio 2009 Milano – La Triennale Alberto Burri in mostra Una ricca sezione fotografica e video accompagna la mostra Orario: 10.30-20.30, chiuso il lunedì Costo Biglietto: € 9,00 Fino al 25 gennaio 2009 Milano – Palazzo reale Georges Seurat – Paul Signac e i Neoimpressionisti Scelta di dipinti straordinari provenienti dai più importanti musei del mondo. www.comune.milano.it Dal 17 al 25 gennaio 2009 Parco Esposizioni Novegro 5° edizione di Novegro Alto Antiquariato Con un’ampia selezione dei migliori antiquari e collezionisti provenienti da tutt’ Italia.
Dal 03/01/2009 al 06/01/2009 Christmas Film Festival i più bei film di Natale di tutti i tempi, di nuovo sul grande schermo Serra del Castello di Govone (Cuneo) Piemonte Ingresso gratuito.
Il 04/01/2009 L’Antico sotto la Cupola Mercatino d’Arte e Antiquariato Galleria Arnaboldi - C.so di Strada Nuova Pavia (Pavia) - Lombardia 4 febbraio Arriva Franco Battiato con il nuovo tour Grande primo appuntamento fuori cartellone della stagione di spettacoli 2008-09: FRANCO BATTIATO con il suo LIVE IN THEATRE 09, al Comunale di Alessandria mercoledì 4 febbraio. Un grande evento in cui il cantautore catanese è accompagnato sul palco da Mario Sgalambro, con lui alla voce, Carlo Guaitoli al pianoforte, Angelo Privitera alle tastiere e programmazione, Davide Ferrario, chitarre e voce. Accompagna il tour anche la formazione del Nuovo quartetto italiano, composta da Alessandro Simoncini, I violino, Luigi Mazza, II violino, Demetrio Comuzzi, viola e Luca Simoncini, violoncello. Le prevendite sono già iniziate presso il Teatro Comunale di Alessandria, il Sociale di Valenza, on line e presso le abituali prevendite. Ricordiamo che le biglietterie dei teatri effettuano il seguente orario: 16.30 – 19.30. INFORMAZIONI Fondazione Teatro Regionale Alessandrino Uffici: Via Savona, 1 – 15100 Alessandria Tel. 0131/52266 – Fax 0131/325589 www.teatroregionalealessandrino.it
Radio Gold, non solo radio Radiogold non è più solo radio. In effetti il dinamismo del mezzo radiofonico non può certo ignorare le prospettive che offre la tecnologia e allora perché non sfruttare al massimo internet e dar vita a un vero openmedia? Ecco allora www.radiogold.it, il portale che coinvolge e parla della provincia. Un portale 2.0 che offre un quotidiano spazio al confronto e che si distingue dal panorama provinciale per il dialogo costante con i lettori. Radiogold.it è un contenitore con le principali notizie del giorno aggiornate quotidianamente e arricchite dai commenti. Ogni notizia, infatti, può essere liberamente discussa e commentata nell’intento di arricchire e dare spazio a tutte le persone che vogliono contribuire a vivere la provincia, in tutti i sensi, soprattutto con la parola. Ma radiogold.it non è solo questo. Le interviste radiofoniche trovano spazio sul portale per consentire un ascolto comodo e personalizzato e per fornire la massima completezza di informazione.
“ una vita per la fotografia: NINO PAGELLA, in Alessandria 1950_1980”
Il centro culturale C.I.F.A. con la recente apertura pubblica del nuovo spazio espositivo riservato alla fotografia d’arte classica e contemporanea HAT’s photo Gallery, prima di avviarsi alla progranmmazione 2009 con le esposizioni di Autori d’oltre Alpe ha voluto ricordare con una mostra antologica personale a Nino Pagella, alessandrino, che ha dedicato una vita al linguaggio universale che è la fotografia. Nino Pagella negli anni della sua attività artistica oltre che lavorativa ha collezionato prestigiosi successi, tanto da essere essere presente con le sue opere in musei, gallerie e collezioni permanenti italiane e straniere. Nino Pagella è stato un artista che dedicava magari un giorno e una notte allo sviluppo del negativo e alla successiva stampa, per ottenere alla fine un’ immagine a regola d’arte. Quindi ancor più valore prende la mostra in parete in HAT’s photo Gallery . Si tratta di opere uniche di valore assoluto. La mostra è visitabile nelle giornate di giovedì, venerdì, sabato dalle h. 16, 30 alle 19 sino al 31 gennaio 2009 con ingresso libero. La galleria è in via Venezia 7 presso la sede del C.I.F.A. nel cortile al piano terreno a sinistra. Info CIFA: 338 6131602 IL CIFA espone anche la tradizionale mostra dei soci presso la galleria della libreria Mondadori. Le foto rimmarranno esposte fino all’11 Gennaio 2009
Proprio in quest’ottica va anche il nuovo servizio che sta riscuotendo molto successo: lo spazio “media center”. In quest’area si possono vedere i principali eventi della provincia per una sorta di web tv on demand. In questi mesi vi abbiamo già raccontato attraverso i nostri “occhi” le manifestazioni scolastiche, le nostre inchieste sul lavoro, gli scioperi, i grandi appuntamenti culturali e lo sport con la promozione dei grigi oltre al basket. Proprio il basket sta assumendo uno spazio sempre più importante e da quest’anno radiogold.it si è aggiudicata in esclusiva le gare video delle trasferte della Fastweb Casale (Legadue) e della Blindo Office (Serie B). Quindi, oltre alle dirette radiofoniche, ora il grande basket si può anche vedere sulla nostra neonata web-tv, una web-tv che cresce di giorno in giorno visto che a breve, troveranno spazio sul nostro portale anche i giovedì culturali che l’Associazione Cultura e Sviluppo organizza nella propria sede. Ma un open-
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media che si rispetti spalanca le porte anche a tutti i lettori/ascoltatori e per questo radiogold.it sta raccogliendo video, foto e suggerimenti di tutti per creare un portale sempre più “sociale” che sia espressione di tutta la provincia, di tutte le voci, di tutte le idee (inviateci tutto a “mailto:redazione@radiogold.it” o mandateci il vostro materiale a Spalto Marengo 44, 15100 Alessandria). Ma la forza di Radio Gold è anche il radicamento e il legame con la provincia, e questo avviene attraverso i volti che quotidianamente vi informano o vi tengono compagnia. I nostri volti li potete vedere con la web-cam che vi fa accomodare in diretta nel nostro studio. Se non dovesse bastare radiogold.it è ancora molto altro con i tanti appuntamenti del territorio, suddivisi in spettacoli, incontri, mostre e feste o le rubriche che trattano di libri, dvd, games, cinema, programmi. Radiogold non è più solo radio, Radio Gold è molto di più. Radio Gold sei anche tu.
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PROVINCIA DI ALESSANDRIA Dipartimento Economia e Sviluppo Direzione Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione P.le, Istruzione, Ricerca e Cultura, Servizi alla persona Con l’11 dicembre sono aperte le iscrizioni per l’anno 2009 per i soggiorni presso i Centri di Arenzano e Caldirola, con il seguente calendario:
VACANZE SALUTE E BENESSERE – “SENIOR” CENTRO DI SOGGIORNO DI ARENZANO Euro
Turni
Turni
1
08/01
22/01
450,00
2
22/01
05/02
450,00
3
05/02
19/02
450,00
4
19/02
05/03
450,00
5
11/05
25/05
529,00
nonni
497,00
nipoti
529,00
nonni
497,00
nipoti
576,00
nonni
spiaggia
13
05/11
545,00
nipoti
spiaggia
14
19/11
576,00
nonni
spiaggia
545,00
nipoti
spiaggia
6
25/05
7
08/06
8
22/06
08/06
22/06
06/07
9
10
11
12
Euro
06/07
20/07
20/07
647,00
nonni
spiaggia
608,00
nipoti
spiaggia
647,00
nonni
spiaggia
608,00
nipoti
spiaggia
576,00
nonni
spiaggia
545,00
nipoti
spiaggia
529,00
nonni
497,00
nipoti
19/11
450,00
nonni
03/12
450,00
nonni
03/08
02/09
16/09
16/09
30/09
CENTRO DI SOGGIORNO “VAL CURONE” DI CALDIROLA
Benessere e salute! Garantiti presso il Centro di Caldirola con ginnastica dolce, ciclettes, corroboranti passeggiate, escursioni nei dintorni, servizio di trasporto in loco, serate danzanti, giochi di società, e… per le signore, prima di tornare a casa, una capatina dal parrucchiere per una messa in piega. Si potrà godere dello splendido sole di Caldirola, rilassandosi su comode sdraio o su simpatici dondoli. CENTRO DI SOGGIORNO “VAL CURONE” DI CALDIROLA
Turni 1
2
29/06
13/07
Euro 13/07
27/07
Turni
560,00
nonni
482,00
nipoti
576,00
nonni
545,00
nipoti
3
4
27/07
10/08
Euro 10/08
24/08
Turni
576,00
nonni
545,00
nipoti
576,00
nonni
545,00
nipoti
Euro
Pasqua **
10/04
17/04
275,00
Capodanno
29/12/09
03/01/10
197,00
Capodanno-Epif.***
29/12/09
07/01/10
354,00
Per gli ospiti che soggiorneranno presso i Centri di Arenzano e Caldirola per più turni “Senior” consecutivi, dopo il primo turno, dalla retta degli ulteriori periodi di permanenza verranno detratti Euro 11,00 relativi al pranzo non usufruito.
SUPPLEMENTO RETTA A CARICO DEGLI UTENTI
Quando possibile, su richiesta dell’utente, supplemento di Euro 103,00 per la sistemazione in camera singola. Su richiesta dell’utente, supplemento di Euro 11,00 per l’utilizzo della TV in camera per tutta la durata del turno. Limitatamente alle disponibilità, su richiesta dell’utente, supplemento di Euro 69,00 pro capite, per la sistemazione in camera con bagno.
VACANZE “JUNIOR” PER BAMBINI VACANZA TRADIZIONALE CENTRO DI SOGGIORNO DI ARENZANO 1° Turno
dal 06.07 al 20.07
Euro 598,00
2° Turno
dal 20.07 al 03.08
Euro 598,00
CENTRO DI SOGGIORNO DI CALDIROLA
Turno unico
dal 10/08 al 24/08
Euro 566,00
VACANZA AVVENTURA IN TENDA CENTRO DI SOGGIORNO DI ARENZANO
CENTRO DI SOGGIORNO DI CALDIROLA
1° Turno
dal 29.06 al 06.07
Euro 259,00
1° Turno
dal 10.08 al 17.08
Euro 244,00
2° Turno
dal 06.07 al 13.07
Euro 259,00
2° Turno
dal 17.08 al 24.08
Euro 244,00
3° Turno
dal 13.07 al 20.07
Euro 259,00
4° Turno
dal 20.07 al 27.07
Euro 259,00
5° Turno
dal 27.07 al 03.08
Euro 259,00
VACANZE PER DIVERSAMENTE ABILI CENTRO DI SOGGIORNO DI ARENZANO TURNO UNICO
dal 18/08
al 01/09
quota utente
Euro 608,00
quota 1° accompagnatore
Euro 560,00
quota ulteriori accompagnatori
Euro 608,00
quota utente
Euro 560,00
quota 1° accompagnatore
Euro 482,00
quota ulteriori accompagnatori
Euro 560,00
CENTRO DI SOGGIORNO DI CALDIROLA TURNO UNICO
• • • • • • • • • • • •
dal 29/06
al 13/07
Le quote comprendono: Trasporto: in autopullman con partenza e rientro in Alessandria; Trattamento di pensione completa, comprese le bevande ai pasti; Servizio guardaroba – lavanderia; Utilizzo della spiaggia attrezzata ad Arenzano, limitatamente ai periodi di apertura; Aperitivo di benvenuto; Attività di animazione; Assistenza per i minori nei turni a loro riservati; Servizi: telefono pubblico all’interno del Centro; Medico presente al Centro una volta alla settimana e, all’occorrenza, tutti i giorni disponibile in ambulatorio; Distributori automatici bibite e caffè; Servizio di portineria Per il Centro di Caldirola: ginnastica dolce, ciclettes, una messa in piega per le signore, trasporto in loco
Prenotazioni: sino ad esaurimento dei posti. Per le prenotazioni in eccedenza verrà compilata una lista d’attesa per sostituire eventuali rinunce. E’ a discrezione della Provincia l’eventuale annullamento di turni non completi. Sia per prenotare che per avere informazioni e chiarimenti è a disposizione il personale del Servizio Centri di Soggiorno - Via Trotti, 122 - Alessandria - Tel. 0131/304661 – Fax 0131/304664 – Email centrisoggiorno@provincia.alessandria.it – nei seguenti orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 16; il venerdì dalle ore 10 alle ore 12 -.
le cronache dell’asino volante
Il natale e’ matematico: sempre uguale a se stesso Come un’equazione di Diego Cestino
Complessa e difficile, ma comunque risolvibile ecco la provocante rivelazione di uno dei più grandi matematici, nascosta per anni dalla chiesa cattolica. Quando il professor Cobbain di Seattle rese nota que- Con R cercò di sviluppare l’idea del consumismo ani- x ³ = 2(-1/2) + 3³√1 * x sta verità, il mondo intero, anche quello scientifico, mato dalla fede. storse il naso. La sperimentazione e la ricerca hanno R=-1/2 e T=√3*i/2 x ³ -3x +1 =0 sempre avuto due punti saldi e indiscutibili: la sacraSe aggiungiamo i valori di 188.000, 3400 e 54000, lità del Natale e la fede calcistica. Tutto può essere E con x ³ il valore con cui la Santa Sede evita di com- ovvero la percentuale dei salassi monetari mondiali, messo in discussione, non il giorno più sacro e atteso mentare lo sperpero. allora, l’equazione x ³ -3x +1 = 0 è risolvibile solo dell’anno. Eppure, nel 1889, Cobbain, si spinse oltre, [x] ³ = [³√( R +T) + ³√( R-T)] ³ con la formula q=-3 e p=1 detta anche la”formula come l’equipaggio di Star Trek, in una dimensione, dei babbioni natalizi”. quella matematica, alla ricerca di una spiegazione x ³ = ( R +T) +3³√[( R+T) ²(R-T)] +3³√[( R-T) ²(R+T)]+( indiscutibile sul miraggio del Natale. Per questa folle R-T) x = ³√ { -q/2 ±√(q²/4+p³/27) } dichiarazione, fu imprigionato e picchiato a sangue da un gruppo di renne rabbiose. I suoi scritti mes- x ³ = 2R +3³√[( R+T) (R²-T²)] +3³√[( R²-T²) (R-T)] x = ³√ { -1/2 ±√(1/4-27/27) }= ³√ { -1/2 ±√(-3/4) } si all’indice e lo stesso Cobbain arso vivo. Per molti agnostici resta un moderno eretico, un esempio di x ³ = 2R +3³√( R+T)* ³√ (R²-T²) +3³√(R²-T²)*³√ (R-T) Il risultato ³√ [-1/2 ±√3•i/2] definito circolare, smentisce la sacralità del Natale, poiché, come si dice in lucida anarchia, strenuo sostenitore della fandonia gergo, ritorna al mittente e cioè dichiara l’incapacipiù grande che risponde al nome di Natale. Analiz- x ³ = 2R +3³√ (R²-T²) * [³√( R +T) + ³√( R-T)] tà dell’uomo a comprendere che il Natale è solo un ziamo i passaggi dell’equazione per capirne meglio sogno che depreda il conto bancario creando solo il significato. x ³ = 2R +3³√ (R²-T²)*x uno stato di agitazione psicofisica. Non mi resta che Cobbain definì con X l’industria di Babbo Natale sudprendere in prestito le parole di Cobbain e non audiviso in due trance in cui ³√ indica il moderno signi- R²-T² è il risultato che mette in contraddizione l’ora gurarvi Buon Natale, ma un felice scorrimento della ficato della farsa. della nascita e del concepimento del Redentore. vostra vita in un grande pallottoliere, fatto di candidi x = ³√( -1/2 + √3•i/2) + ³√( -1/2 - √3•i/2) R²-T² = 1/4 - (-3/4) = 1/4+3/4=1 e soffici pensieri, liberi e ricchi di felicità.
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GOLOSA
L’aperitivo del benvenuto
Ingredienti per 2 persone: 2 mandarini, g 50 di bitter campari, spumante prosecco ben freddo, menta e ciliegie per decorare. Preparazione: lava ed asciuga i mandarini, quindi tagliali in metà e spremili, poi filtra il ricavato, versalo nel bicchiere graduato insieme a del ghiaccio cristallino e il bitter Campari. Fatto ciò, mescola bene tutti gli ingredienti, dopodiché dividi la miscela in due flute e colma con lo spumante freddo aperto al momento, senza agitare. Prima di servire, decora i bicchieri con uno spicchio di mandarino, un ciuffo di menta e una ciliegia.
L’antico vitello tonnato alla piemontese Ingredienti: kg 1,2 di girello di coscia di vitellone, un gambo di sedano, due carote, una cipolla, un bicchiere scarso di vino bianco Cortese, g 250 di tonno, un cucchiaio di capperi sott’aceto, 2 acciughe dissalate e sfilettate, tre tuorli d’uovo sodo, il succo di mezzo limone non trattato, olio extravergine d’oliva, burro, sale e pepe di mulinello q.b. Preparazione: taglia a pezzi le verdure prece-
Natale a tavola
a cura di Roberto Loddi
dentemente mondata e lavate, poi falle insaporire in un recipiente con mezzo bicchiere d’olio e un pezzo di burro. Dopo 10 minuti accomodaci il girello legato come un salame con spago da cucina e lascialo rosolare da ambo le parti, aggiungi il vino e lascialo evaporare a fiamma brillante. Fatto ciò trasferisci tutti gli ingredienti in una teglia da forno, foderata con carta oleata, aggiungi un mestolo di brodo, una spolverata di sale e una generosa macinata di pepe, poi copri il recipiente con un foglio di alluminio alimentare e sigillane i bordi. Passa dunque la preparazione in forno già caldo a 200° per 50 minuti circa. Trascorso questo tempo la carne dovrebbe risultare dorata uniformemente, quindi tienila da parte ad intiepidirsi. Intanto prepara la salsa, frullando le verdure rosolate con il fondo di cottura dell’arrosto tenuto da parte e il composto ottenuto amalgamalo al tonno, ai tuorli sodi, ai capperi, alle acciughe, a un filo d’olio e un goccio di vino, regola di sale se necessario, quindi frulla tutti gli ingredienti fino ad ottenere una salsa omogenea. Terminata questa operazione, affetta sottilmente il girello, disponine cinque fettine per piatto a ventaglio, ad un lato versaci una generosa cucchiaiata di salsa tonnata e su di essa infilaci due triangoli di pane casereccio abbrustolito. Decora con qualche cappero e porta in tavola.Vino consigliato, Dolcetto d’Acqui
I biscotti di Natale
Ingredienti: g 200 di farina di mais fine, g 120 di burro, 3 tuorli, g 100 di zucchero di canna, la scorza di mezzo limone non trattato grattugiata, g 80 di nocciole. Preparazione: metti nel mixer la farina, lo zucchero, i tuorli, il burro a temperatura ambiente, la scorza di limone e fallo andare per un minuto, fino ad ottenere un composto sbriciolato. Fatto ciò, lavoralo con le mani in un recipiente, in modo da far amalgamare tutti gli ingredienti tra loro. Terminata questa operazione, stendi l’impasto con il matterello tra 2 fogli di carta oleata, poi trita in modo grossolano le nocciole e cospargi il composto. Ora ripassa il matterello sulla superficie per farle aderire, quindi accomoda la massa in frigorifero per un ora. Passato il tempo richiesto, disponi su una spianatoia infarinata l’impasto e con l’aiuto di uno stampino a forma di stella cometa ritaglia tanti biscotti, quanti ne consente la pasta, ritagli compresi e man mano che li confezioni, accomodali su di una teglia foderata di carta oleata distanziandoli fra loro. Passa dunque dolci in forno già caldo a 180° per un quarto d’ora. Vino consigliato, Brachetto d’Acqui
Fra tutte le feste, il Natale è certamente la più sentita. Nessun’altra riesce infatti a coinvolgere grandi e piccini in modo cosi emozionante. Personalmente poi, permettetemi la piccola digressione, la sento molto più intensa perché il 25 dicembre è nato mio figlio. Sì lo abbiamo trovato tutto impacchettato sotto l’albero di Natale; una vera magia! Scherzi a parte, una volta la festa natalizia iniziava con la cena della vigilia, la messa di mezzanotte, con il calore dell’albero illuminato, con la curiosità impaziente di aprire i regali, e terminava il sei gennaio, giorno della Befana. Oggi il Natale, lo si sente già dalla fine di Novembre per le strade, nelle vetrine, sulle porte di casa, sulle insegne luminose e le luminarie che rallegrano le vie della città. Anche l’albero si addobba presto. Pare che l’otto dicembre, giorno dell’Immacolata sia quello destinato per l’appunto all’allestimento. Nell’antichità l’albero (essendo un pino resinoso e di conseguenza facile da incendiare) una volta all’anno, in una festa particolare, veniva bruciato come simbolo e ricordo dell’apparizione sulla terra d’una gran luce immensa. Quel ricordo si riferisce probabilmente alla pagana festa del sole, cui la Chiesa ha sovrapposto appunto la data del 25 dicembre. Ma anche il presepe, soprattutto alle nostre latitudini, ha un suo posto preciso e importante. La tradizione vuole che partendo dall’Avvento, ogni giorno si aggiungano davanti alla capanna nuovi pastori, e che i Re Magi, che partono da più lontano, arrivino davanti alla mangiatoia
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il giorno dell’Epifania. A Natale intorno alla tavola si riunisce tutta la famiglia, e ci sono alcune tradizioni da rispettare. C’è chi mangia di magro la vigilia e preferisce la colazione del giorno di Natale, e chi invece celebra il cenone di Natale nella sera della vigilia; chi invece rimanda tutta la festa alla merenda del giorno di Natale, per allargarla anche agli amici o chi addirittura, per festeggiare con i soli amici improvvisa una cena di Natale una settimana prima, rispettando menù ed addobbi, scambio di regali e brindisi. I pesci tradizionali sono il capitone, l’anguilla marinata e lo stoccafisso, ma anche molluschi e crostacei. Si passa poi ai tortellini in brodo di cappone o a sublimi risotti. Per le carni si punta al cappone e al sontuoso tacchino farcito cotto nel forno; un vero tripudio arriva infine con i dolci e la frutta. Il panettone della tradizione milanese è oramai adottato ovunque, e lo stesso si può dire per il soffice pandoro. Il torrone, il croccante e le varie paste frolle si abbinano agli agrumi e alla frutta secca. Non si mangia invece la mela, che ricorda il frutto del peccato originale! La festa di Capodanno mette in relazione le nostre forze interiori con quelle che si manifesteranno nel nuovo anno, praticamente si stabilisce un ponte emozionale tra passato e futuro. E’ di estrema importanza scegliere il luogo, l’ambiente e le persone, perché tutto ciò può aiutare per la riuscita della festa. In conclusione, per una volta, è con gioia che mi soffermo a ringraziare i lettori di “Movìda Life” per avermi accompagnato in questi mesi nel mio viaggio attraverso la gastronomia. A tutti dunque il mio più cordiale augurio di buon natale e felice anno e a rileggerci l’anno prossimo su queste pagine.
Michele e Andrea Vi augurano Buone Feste e Vi aspettano per festeggiare il Nuovo Anno con il cenone di San Silvestro
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TORTINO DI TOPINAMBUR CON FONDUTA E TARTUFO NERO RISOTTO AL PROSECCO E CODE DI SCAMPI GAMBERONI GRATINATI AL SESAMO CON CARCIOFI SUCCO DI PAPAYA AL RUM SOTTOFILETTO DI FASSONE AL BARBARESCO ROSTI DI PATATE ALLE ERBE AROMATICHE SEMIFREDDO AL TORRONE CON CREMA AL MOSCATO PASSITO BRINDISI DI MEZZANOTTE CON METODO CLASSICO la serata sarà allietata dagli amici del cuore: Mario Provera canto – L.Ricaldone tastiere *Elezione di Miss 2009* È gradita la prenotazione Ristorante Torino Via Vochieri 108 Alessandria - Tel/fax 0131 55752 - www.bioristorantetorino.it
Dimmi come regali e ti dirò chi sei… a cura di Maria Grazia Caldirola
TEST
Natale è alle porte, e tutti noi siamo travolti dalla caccia al regalo. E tu, come ti comporti ? Gioca con il nostro test e scopri cosa c’è dietro il tuo modo di fare regali. 1)Per te il regalo è: a) Un gesto d’affetto: in fondo quello che conta è il pensiero b) Qualcosa di costoso e trendy c) Qualcosa cosa che piace prima di tutto a te 2) Dove acquisti abitualmente i tuoi regali ? a) Nei negozietti sotto casa o al mercato rionale b) Nei tuoi viaggi in giro per l’Italia e per il mondo c) Negli Outlet 3) Quando acquisti di solito i tuoi regali ? a) Nel corso dell’anno, tutte le volte che trovi una cosa carina b) Il 24 dicembre, all’ultimissimo minuto e di corsa c) Nel mese di dicembre ti prendi una giornata intera e la dedichi totalmente all’impresa 4) Come confezioni i tuoi regali? a) Chiedi alla commessa di farti dei bei pacchetti: ti piace che siano perfetti e “professionali” b) Ti sbizzarrisci nel faidate con carte colorate, forbici, colla, nastri e stoffe c) Compri in cartoleria tanti sacchetti variopinti, semplici e pratici 5) Ma…perché fai i regali ? a) E’ una consuetudine, a pensarci bene una costrizione, quasi una schiavitù b) Ti piace fare contente le persone c) E’ un’occasione per fare shopping scoprendo tante cose interessanti e trovando anche qualcosa per te 6) Ti accorgi che il regalo che hai fatto non è piaciuto. Come reagisci ? a) Ti vengono i nervi e pensi “La prossima volta gli regalo una busta con 50 euro” b) Ti senti colpevole e ti fai venire la depressione c) Cerchi di sdrammatizzare e dici “Puoi sempre riciclarlo per la zia Mariuccia” 7) Hai pochi euro a disposizione. Su cosa ti butti? a) Su una bella e pratica sciarpona con le tasche, fatta con le tue manine b) Su un classico della letteratura in edizione tascabile c) Su una semplice e pratica fascia per capelli. Ma firmata Calvin Klein 8) Ti chiedono in regalo un oggetto che a te sembra orribile: a) Rispondi “obbedisco” e incarti il mostro b) Fai finta di niente e ti giochi un’amicizia c) Glielo compri ma ci aggiungi anche qualcosa di carino 9) Cosa regali al tuo amore ? a) Una cosa MOOOLTO costosa: deve toccare con mano quanto conta per te b) Qualcosa che parli della vostra storia c) Una cena in un locale romantico 10) Cosa regali alla mamma ? a) Un aggeggio nuovissimo che sai che le serve (hai sbirciato in cucina) b) un profumo griffato c) una sciarpa di seta ricamata Punteggio: 1: a1,b3,c2 – 2: a1,b2,c3 – 3: a2,b3,c1 – 4: a3,b2,c1 – 5: a1,b3,c2 – 6: a1,b3.c2 7: a2,b1,c3 – 8: a1,b3,c2 – 9: a3,b2,c1 – 10: a1,b3,c2
Da 10 a 15 I regali non sono la tua passione, ma ti adatti con buona grazia. E dato che sei una persona razionale, ti organizzi per fare il minimo sforzo. Prediligi le cose pratiche, non ti lasci incantare dal luccichio della “griffe”, di solito i tuoi regali sono sensati. Ma forse un po’ banali.
Da 15 a 25 Non ti accontenti delle “solite cose”. I tuoi regali sono personali e scelti con fantasia. Senza spendere un capitale, sei capace di trasmettere il tuo piacere di fare contente le persone.
Da 25 in su Sei una regalatrice/ regalatore professionista. I tuoi regali sono sempre meravigliosi, alla moda, non ti importa di spendere perché vuoi sinceramente che siano “il meglio”. Però attenzione: forse tieni un po’ troppo a compiacere gli altri. La cosa che più conta per te, in fondo é fare bella figura.
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D’autore
Inizia con un noise, atmosfera cibernetica……dopo pochi istanti,senza scossoni,dolcemente,come d’incanto,stiamo attraversando la savana insieme a nove tra i più geniali musicisti che io abbia ascoltato ultimamente. Un ensemble compatto,unito,sia nel sound che nelle esecuzioni:Nomo è quello che il jazz moderno evoca,citando il classico ma guardando al futuro. I Talking Heads incontrano Coltrane,il loro linguaggio è caldo,sonoro,il ritmo incalza rendendo passione l’ormai stantio acid-jazz (sentire la stupenda “my dear”), orchestrando ambienti, danza e fraseggi jazzistici come solo i migliori sanno fare!
Quando ascolti un disco così ti senti contento due volte:la prima perchè hai speso bene(tanto)i tuoi soldi,la seconda perchè incontri un capolavoro di musica pop moderna. David Bowie,Roxy Music,Byrne &Eno,Prince… ……i re sono tornati e si chiamano TVon the Radio:questo quintetto suona e compone dischi di straordinaria bellezza,ma questo”Dear science”li supera tutti,cogliendo la storia dei grandi sopraccitati e ricreando la dimensione canzone/mito come da tempo non si sentiva. Ascoltalo,riascoltalo,consumalo e mettilo tra le leggende,tanto da raccontarne ne sono rimaste poche!
Tom Jenkinson,alias Squarepusher,suona shuffle con i virtuosismi dell’abile jazzista,crea breakbeat elettronici con atmosfere progressive,è drum& bass suonando il basso come Jaco Pastorius(mai dimenticato).Tutto ciò e di più tra vocoder alla Daft Punk,chitarre classiche,scratch e linee ritmiche stravolte. Elettronica e genialità,dopo quindici anni di carriera Squarepusher è sempre più….adrenalina!
Dalla Svezia arrivano grandi band di metal,stone e psichedelia:dopo Opeth,Enslaved,Katatonia, i Bokor aggiungono ancora originalità alle truppe vichinghe. Ottima realizzazione questo loro secondo album,metal e prog si fondono bene per scenari di musica intensa e ispirata,voce calibrata su riff e ritmi mai scontati ma sempre vincenti,i Bokor si fanno avanti tra le migliori proposte di metal di quest’anno.
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Il Racconto di Angelo Marenzana
Regalo di Natale Gli occhi erano piccoli, due bottoni neri cuciti da mille piccole rughe sul faccione tondo di Babbo Natale. Erano la sola cosa che si intravedeva in un viso sepolto dalla barba bianca e dal ciuffo di capelli ricci e stopposi che scappava fuori dal copricapo rosso calato in fronte. Suonò alla porta blindata di cristallo. Gioielleria Nardi, ultima tappa della vigilia di Natale. Una commessa dall’interno lo riconobbe dopo aver sbirciato con un leggero movimento del capo. Premette il pulsante d’apertura senza pensarci, e lui si fece avanti. Si piazzò in mezzo al negozio sotto il riflesso opaco di luci al neon, con un sottofondo a basso volume di …jingle bells, jingle bells, jingle all the way... trasmesso a getto continuo da una radio locale, sfornato come il pezzo di una qualche parte meccanica riprodotto mille e mille volte alla catena di montaggio. Sempre quello. Sempre uguale. Babbo Natale si guardò attorno. Ventre prominente e stivaloni neri. Sollevò il cestino per le elemosine, e con la mano destra fece tintinnare una campanella. Nessuno gli diede retta. Già era passato inosservato per strada. Non aveva suscitato alcuna curiosità. Anche i bambini lo sapevano che lui era un falso, un vecchio infagottato in un costume che serviva solo a creare atmosfera. Non avrebbe potuto ingannare nessuno conciato in quel modo. Il Babbo Natale vero era quello che sarebbe arrivato nella notte attraverso il camino o passando dal balcone, quello che non si faceva mai vedere da anima viva, neanche dal postino che gli recapitava le lettere. In negozio c’erano ancora quattro clienti, forse gli ultimi, vista l’ora tarda, tre con la testa china sui tavoli di vetro e serviti da altrettanti commessi impalati dinnanzi a loro. Dietro la cassa il vecchio proprietario, e di fronte un’anziana signora. Babbo Natale gli si avvicinò. Solo la vecchia parve accorgersi di
lui: “Guardi signor Nardi, chi è arrivato… Anzi... glielo dica lei signor Babbo Natale, sono vecchia, ho ottantadue anni, non ho più nessuno”. L’altro pose la cesta sul banco indifferente alla vocina della vecchia. “Lasci, lasci… abbiamo già dato per oggi.” disse Nardi, “non è che possiamo sfamarli tutti noi i poveri della città.” “Un anello come questo è sempre stato il mio sogno” si intromise la donna indicandone uno sul panno nero, in oro bianco con un rubino rosso sangue e una corona di diamantini tutto attorno “ho qui tutti i miei risparmi… mi manca solo una manciata di spiccioli, poca cosa, ma lui non vuole farmi nessuno sconto!” Babbo Natale non mosse ciglio. Quasi sovrastava gli altri due. Senza mollare lo sguardo si piegò per posare a terra cestino e campanella. Fissava Nardi, e lo vedeva così com’era, aria da maiale all’ingrasso, stesso colorito, stessa consistenza della pelle grassoccia, collo tozzo e adiposo che sbordava dal colletto della camicia, forfora sulle spalle di un abito blu troppo stretto e un sorrisetto sprezzante che raccoglieva la piccola bocca umida, sotto un paio di baffetti sottili. Un uomo senza labbra… pensò corrugando la fronte …come fa a baciare… E intanto fece un movimento impercettibile con la mano per estrarre una pistola dalla tasca. L’arma sembrava scomparire in quella manona guantata. Il signor Nardi non ebbe neppure il tempo di mettere a fuoco quanto stava accadendo. La sorpresa gli uccise il sorriso per un istante, mentre il colpo sparato a bruciapelo fece esplodere brandelli del suo cervello e schizzi di sangue sui marmi brillanti. Non riuscì nemmeno a capire perché gli stava succedendo di morire proprio alla vigilia di Natale… Hai finito di spassartela con mia moglie, stronzo! Il resto del corpo stramazzò sul pavimento, e nel negozio seguirono uno dopo l’altro
una serie di gesti rapidi. In simultanea. Commessi e clienti si voltarono increduli per via del tonfo. Un lampo attraversò gli occhi della vecchia signora. Una donna portò una mano alla bocca. Suo marito sollevò gli occhiali sulla fronte. Babbo Natale voltò le spalle alla cassa per imboccare l’uscita. La vecchia fece scomparire l’anello in tasca. E tutto questo avvenne in un pugno di secondi, senza nemmeno un ordine preciso. Un attimo dopo vecchina e Babbo Natale erano in strada, a fianco, uno accanto all’altra, tra gente ignara dai passi frettolosi per gli ultimi acquisti, e l’eco dei botti natalizi sparati da qualche ragazzino dispettoso. Svoltarono alla prima traversa, una viuzza in penombra, e camminarono senza mai guardarsi all’indietro. Passi decisi. Programmati quelli di Babbo Natale. Sempre più veloci quelli della donna. Il suo respiro si fece pesante, ma lo spirito era leggero. Prese lo sconosciuto sotto braccio, e lui strinse a sé la sua mano. La donna le fu grata per quel gesto, e si sentì improvvisamente sollevata, senza il peso dei suoi anni a schiacciarla a terra, oppressa dall’umiltà di tutta un’esistenza. Per la prima volta le sembrò di poter volare a mezzo metro da terra, come in un sogno, e nel suo volo fantastico si spingeva ancora più in alto, verso il biancore del cielo che prometteva neve per un Natale da cartolina. E volava, trasformata in principessa e sospinta verso il profilo delle nuvole in groppa a un destriero dalla criniera dorata. Volava, sempre più su, come fosse sostenuta in aria da un magico tappeto da mille una notte, vestita di soli veli e seta. Volava con la mente, e sorrise dietro le labbra socchiuse sentendosi più a suo agio a cavallo di una modesta scopa, nei panni di una vecchia con un bitorzolo sul mento e un cappello a cono tutto nero in testa, mezza sdentata, a ridere nel cielo stellato della vigilia di Natale.
Ludoteca c’è Sole e Luna Programma Natale 2008 “un dolce Natale” – laboratorio di pasticceria con Marco e AlePi Giovedì 11 e lunedì 15 dicembre ore 16.30 Per bambini da 0 – 4 anni
“tra luci e stelle…” – laboratorio di addobbi natalizi con Pina e Stefano Martedì 9 dicembre ore 17.00 Per bambini da 5 – 7 anni Mercoledì 10 dicembre ore 17.00 Per bambini da 8 – 11 anni “un pensiero per te” – laboratorio di oggettistica con AleI e AlePi Martedì 16 dicembre ore 17.00 Per bambini da 5 – 7 anni Mercoledì 17 dicembre ore 17.00 Per bambini da 8 – 11 anni
Adulti “diamo forma al Natale” – laboratorio di pasta di sale con Marco e Pina Giovedì 11 dicembre ore 20.30
da inviare ai partner tunisini che da alcuni anni, in collaborazione con la ludoteca C’è Sole e Luna, hanno attivato un ludobus e una ludoteca in una delle regioni più deprivate della Tunisia.
“fresche frasche” – laboratorio di addobbi
Festa di Natale
con elementi naturali con AleI e Stefano Giovedì 18 dicembre ore 20.30
campagna “Regala un libro a Natale” nell’ambito di Nati per Leggere: un invito a regalare non solo giochi, ma anche libri ed esposizione di testi per l’infanzia per tutto il mese di dicembre campagna “un regalo per la ludoteca di Kasserine”: raccolta giochi e materiale didattico
Lunedì 22 dicembre ore 16.30 “Un Natale un po’ speciale” Festa per bambini e adulti con: lettura animata “Il Grinch” a cura degli operatori e dei bambini della ludoteca
canti di Natale con il piccolo coro Little Joy a cura di Silvia Benzi
merenda e dono di libri nell’ambito del
progetto “Nati per Leggere”
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Il Cine Panettone: i Vanzina, le bonazze, le docce e Tarkovskij di Lucio Laugelli
E’ il 1983 quando i fratelli Carlo e Stefano Vanzina (il soggetto e la sceneggiatura sono firmati a quattro mani, ma la regia è di Carlo) propongono alla platea italiana “Vacanze di Natale” con protagonisti, tra gli altri, Jerry Calà, Stefania Sandrelli, Christian De Sica e Claudio Amendola. E’ un successo di enorme portata: il box office elegge trionfatore assoluto (non solo di quella stagione) il film che è ancora privo di un suo eroe, Massimo Boldi. E’ il primo cinepanettone e probabilmente anche il migliore. Nonostante alcuni personaggi siano azzeccati e certe frasi siano diventate storiche (su tutte quelle del compianto Guido Nicheli, scomparso lo scorso anno, che aveva sempre interpretato il ruolo del “cummenda”, un ritratto efficace del “bauscia” milanese) l’idea non è originale e questo primo capitolo non è che una rielaborazione di “Vacanze d’inverno”, un vecchio film (1959) di Camillo Mastrocinque, con Alberto Sordi e Vittorio De Sica, anch’esso ambientato a Cortina dove già si miscelava (alla buona) sentimento e battuta. Quella che inizialmente poteva essere una formula semplice ma valida per sbancare il botteghino e far ridere una parte di pubblico - ironizzando sui difetti dell’italiota medio - degenera, anno dopo anno, Natale dopo Natale, in una sciarada di tette, culi, rutti, scoregge, docce imbarazzanti, mogli assatanate, mariti con le corna – o viceversa – e poi ancora Boldi&DeSica DeSica&Boldi, accompagnati da altri attori che appaiono solo in certi episodi (anche Sordi, Greggio, la Muti, Abatantuono e mille altri recitano in questi film); i pro-Milano e i pro-Roma che ogni anno tifano per il loro beniamino che una volta dovrà evitare di far scoprire
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che ha due famiglie (“Merry Christmas”) e un’altra che ha l’amante cubana (“Vacanze di Natale 2000”). Eccetera eccetera. Un fenomeno che attraversa il cinema italiano come una costante e un genere che piace sempre: il pubblico riempie i cinema per andare a vedere le stesse storie che ogni dicembre vengono presentate in una salsa diversa. I Vanzina, esaurite le cartucce a Cortina, passano il testimone a Enrico Oldoini (un altro fuori classe quando si parla di peti e bonazze) che a Saint Moritz gira il capitolo due e tre (V.d.N. ‘90 e ‘91) quindi ci si butta su Aspen con Neri Parenti (che è poi quello che li firma ancora oggi) che con V.d.N. ‘95 inaugura una serie di capolavori in giro per il mondo (uno all’anno, dal 2002 ad oggi: Natale sul Nilo, in India, a Miami, New York e Rio con due interruzioni nel 2004 – quando anche Danny De Vito si presta in “Christams in love” – e nel 2007: in quel caso si rimane su una nave in “Natale in crociera”). Il 2006 è l’anno del lutto per i fan: Boldi e De Sica, per il primo Natale, sono separati e inizia un derby tra Vanzina (che schiera Boldi ed esce a fine novembre – anticipando l’avversario – con “Olè”) e Parenti (che contrattacca due settimane dopo con De Sica). Non c’è dubbio, il migliore – sia come qualità che come risposta del pubblico – è quest’ultimo mentre la comicità corporale di Boldi, diretta da Vanzina negli ultimi tre capitoli rivali, è peggio di una puntata di “Buona Domenica” condotta da Pippo Franco, Enrico Varriale, Edwige Fenech e con ospite tutto un distretto militare. Ma poi che dire? A
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una grande fetta di pubblico piace specchiarsi in queste vicende e riderne mangiando l’arrosto la notte di Natale? Ben venga. Gran parte dei critici soffre ogni anno, facendosi venire l’ulcera, e non capendo un fenomeno di questo tipo: allora poi, carichi di livore, si sfogano parlandone ogni volta malissimo. Non credo abbia senso tutto ciò e lasciamo che chi voglia vedere un Boldi che mangia testicoli convinto siano polpette lo faccia in santa pace. E poi aspettiamo. Perché prima o poi la gente si stuferà di dieci reality in contemporanea, di una marea di film dozzinali e di tutto il grandioso trash che sembra imperare. Oppure non succederà niente. E ci sarà sempre chi farà l’intellettuale storcendo il naso e chi continuerà a fregarsene. E’ il gioco delle parti, immagino; non so in ogni caso come reagirebbe il trombone di turno se il Natale prossimo non ci dovesse essere un cinepanettone da distruggere. Certo è che se Carlo Vanzina dichiara: “In una cinematografia seria come quella americana, noi Vanzina saremmo venerati come Spielberg […]” mi viene un po’ la voglia di sequestrarlo, legarlo a una poltrona come Alex in “Arancia meccanica”, e fargli vedere tutto ciò che ha diretto in unica maratona, dall’antivigilia a Santo Stefano: sarebbe un Natale diverso. Indubbiamente gratificante. E soprattutto sono sicuro che il regista, dall’anno successivo, pentito e sconvolto girerebbe il seguito de “Lo specchio” di Tarkovskij. Allora ci sarà davvero da ridere.
Tutti in forma… con Babbo Natale!
L’appuntamento con le classiche abbuffate si rinnoverà, puntuale come ogni anno, portando con sé i soliti problemi di linea. In effetti, per il 74% della popolazione italiana, l’ago della bilancia si impennerà in seguito a mega-pranzi e cenoni tra Natale e Capodanno, ed indicherà un reale –per non dire significativo- aumento di peso. Quest’anno il fitness avrà però un testimonial d’eccezione: Babbo Natale. Sì, proprio lui, che con quella pancia che si ritrova non dà certamente il buon esempio, soprattutto ai bambini che devono essere educati ad un’alimentazione sana e corretta. Ma noi l’abbiamo sempre conosciuto così e lo adoriamo anche per quella sua corporatura un po’ grassottella. Come si fa a mettere a dieta Babbo Natale? Ci stanno provando in Inghilterra, patria storica della lotta contro il sovrappeso patologico. Da tempo il governo inglese è alle prese con una battaglia contro la dilagante obesità che interessa sempre più cittadini britannici: si pensi che il 60 per cento dei soli scozzesi è in evidente sovrappeso. Non si tratta di una lotta contro il fattore estetico, ma unicamente contro l’insorgenza di malattie cardiovascolari o di diabete; alcuni studiosi hanno fatto un giro tra i centri commerciali tipicamente affollati di Babbi Natale, durante le festività, scoprendo che in Scozia l’obesità è di fatto un problema gravissimo. Da qui lo spunto e l’idea di mettere a dieta Babbo Natale... Dal prossimo anno lo vedremo con la pancia finta? Su internet, a tal proposito, si può trovare una simpatica favoletta che ha per protagonista un Babbo Natale alle prese con una dieta restrittiva ed un deciso programma d’allenamento fisico .Per lui niente pastasciutta, niente cioccolato e neppure una fetta di quelle buonissime torte che gli piacevano tanto; si mise a correre tutte le mattine e a fare un po’ di ginnastica ogni sera, prima di andare a dormire. E questi sacrifici gli hanno permesso di “buttar giù la pancia” e passare nuovamente attraverso i camini delle case per consegnare con puntualità i doni ai bambini di tutto il mondo. La cosa più dolce per Babbo Natale adesso? Le coccole ed i ringraziamenti dei bambini, nient’altro. Tornando, in parte, alla realtà… Cosa troveremo sotto l’albero quest’anno? Cosa ci porterà questo Babbo Natale in splendida forma fisica? In pole position ci saranno come di consueto gli articoli per la casa, gli inflazionatissimi videofonini , i vari lettori (mp3 e 4, Ipod, ecc.) ed i televisori dell’ultima generazione. Da un paio d’anni però la sorpresa in fatto di regali arriva da un fenomeno in forte crescita nella nostra vita sociale: il fitness! Ed ecco così sotto l’albero, come per incanto, pacchetti benessere
completi, abbonamenti a palestre od a centri superattrezzati, trattamenti di bellezza ed altri regali decisamente utili che aiuteranno a smaltire “cenoni” e “pranzoni” vari. Quelli delle festività natalizie sono da sempre giorni durante i quali siamo sottoposti ad una moltitudine di tentazioni verso la trasgressione alimentare. D’altra parte diventa difficile dire di no al richiamo di pandori, panettoni, torroni, cioccolatini, per non dimenticare i variegatissimi antipasti di salumi, meravigliosa ouverture di ogni pranzo o cenone che si rispetti. Quindi, dopo le abbuffate di Natale... diete e attività fisica un po’ per tutti! Non sarebbe bello se la Befana portasse via, oltre alle feste, anche il bruciante e fastidioso senso di colpa per le abbuffate delle vacanze natalizie? In realtà si è sempre a posteriori troppo radicali nel condannare queste feste, occasione tutto sommato importante per godere con maggiore calma della compagnia di familiari e amici. E di consumare il pasto seduti e tranquilli: niente a che vedere con il frettoloso panino in piedi o il piatto consumato di corsa al tavolo del solito e affollatissimo ristorante o bar self-service. Ecco però che dopo il 6 gennaio diviene urgente prendere coscienza dell’aumento di peso -che mediamente si aggira fra i 2 e i 3 chili- e cercare di limitare i danni programmando ed imponendosi un nuovo regime alimentare, per eliminare i chili presi e rimettersi rapidamente in forma… Per aver cura della propria salute, è assolutamente sconsigliato ricorrere a diete drastiche e senza una precisa nonché adeguata struttura nutrizionale; taluni regimi alimentari estremamente rigidi non fanno altro che aggiungere stress ad un fisico già provato e per questo motivo vengono rapidamente abbandonati. Il consiglio è di farsi seguire da uno specialista o da un professionista del fitness ed anche (e soprattutto) ascoltare i consigli del proprio medico curante. Interessanti e affidabili risultano i consigli proposti dalla Società Italiana di Nutrizione Umana -SINU, sito web www.sinu.it- o della SIAS -www.sias-onlus.it- associazione quest’ultima che si occupa prevalentemente di alimentazione e integrazione negli sportivi. Queste istituzioni sono impegnate, attraverso pubblicazioni su internet, nella diffusione di informazioni aggiornate e corrette su alimentazione, nutrizione e sport. Sintetizzando gli imperativi restano due: aumentare l’attività fisica e curare distribuzione e caratteristiche dei pasti. Riguardo all’attività fisica sarebbe bene praticarla almeno un paio di volte a settimana, ma se ci sono impedimenti lavorativi o controindicazioni è sufficiente pure una sana passeggiata quotidiana. E magari non utilizzare gli
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ascensori: in Canada esiste un programma di sensibilizzazione all’interno degli enti pubblici, patrocinato dal locale dipartimento per la sanità (www.phac-aspc.gc.ca), atto a motivare gli impiegati verso l’uso delle scale al posto degli ascensori, progetto denominato “Stairway to Health” (Scalinata verso il benessere). E’ naturale che i risultati portati dall’attività fisica non si vedranno subito, ma alla lunga ne gioveranno soprattutto la circolazione e la pressione sanguigna, il metabolismo -che risulterà accelerato- ed anche l’umore, grazie alla produzione di endorfine da parte del cervello. Ideale sarebbe stabilire almeno settimanalmente i menù, per evitare di cadere in tentazione a causa della più cattiva delle consigliere: la fretta… Dunque, in “soldoni”, se si vorrà dimagrire si avranno a disposizione tre strade da percorrere: diminuire la quantità delle entrate (il cibo); aumentare la quantità delle uscite (con l’aiuto dell’attività fisica) o combinare entrambe le cose. Un fisico che assume 3000 chilocalorie al giorno, e ne brucia altrettante, manterrà lo stesso peso; ma se ne brucia solo 2000 acquisterà peso, accumulando quelle 1000 kcal giorno dopo giorno. L’importante è essere costanti e proseguire il percorso verso una buona forma fisica gradualmente, consapevoli che il nostro organismo è una macchina perfetta, a prescindere dall’età. Per alcuni potrebbe essere l’occasione di riprendere una vecchia e dimenticata passione (piscina, corsa o altro), per altri di resuscitare la più casalinga cyclette o di riscoprire le emozioni di lunghe e suggestive passeggiate all’aria aperta. Per non bloccarsi di fronte alle prime goccioline di sudore o ai minimi fastidi muscolari -più che fisiologici in un fisico “arrugginito” dal non-uso- meglio scegliere un’attività che ben si adatta alle proprie attitudini ed ai propri gusti personali.
A cura di Michela e Fabio Grossi, Personal Trainers certificati ISSA CFT1 Esperti in rivalutazione della forma fisica, stile alimentare, fitness posturale. SALUTE IN MOVIMENTO Via Dante 2/9 - Genova Tel. 0106801234 - 3491574074 info@saluteinmovimento.com
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Maurizio Barbieri
art
Ecce Homo di Francesca Liotta
Tutti sappiamo quanto forte, quasi tangibile e diremmo assoluto sia l’uomo assente per scelta. Lontano, distante, è invece quanto mai presente. Una presenza grave, imbarazzante. Quando la percepiamo allo stesso modo sappiamo che colui che in quel momento non vediamo, ha operato una scelta, è assolutamente avulso da qualsiasi forma di distrazione o da qualsiasi causa di forza maggiore. Si tratta di una percezione il più delle volte dolorosa, a maggior ragione se all’assente siamo in qualche modo riferiti, ma in ogni caso si prova la pena sottile che nasce dal peso della riflessione e dalla constatazione di una non-azione che si è tradotta automaticamente in una risposta. Nell’arte, nella pittura – dove tutto si universalizza - l’assenza della figura umana negli spazi dove sarebbe invece scontata, genera questo dolore in maniera amplificata. La sofferenza è quella di una solitudine talmente grande che a volte l’uomo stesso sarebbe di ostacolo
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all’ espandersi di essa, al suo dominio, che ha letteralmente spianato la strada, cioè il luogo, all’assenza, padrona assoluta della scena. Questo capita nelle opere – luoghi vuoti di Maurizio Barbieri, pittore “super/realista” come lo ha definito Dino Molinari e come ribadito in occasione della mostra da lui curata nel dicembre 2006 ad Alessandria, a Palazzo Guasco “ Maurizio Barbieri. La pietra bianca”. E nell’assenza, dopo esserci persi nella solitudine più cupa, ci ritroviamo, uomini. La sporadica presenza del soggetto umano raffigurato (“La carrozza ristoro” del 2002 o “Ipermercato” del 2003) non muta lo scenario silente e desolante – reso più attanagliante dalle campiture di smalto vivido e compatto e dal segno deciso che denuncia la lucida analisi mentale, anzi sembra raffozarlo: fantoccio quel soggetto che implora ancora assenza, perché nell’assenza risiede la sua vera dimora, il suo unico trionfo terreno. Il grande assente di Maurizio Bar-
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bieri sta nella “Natività” (dicembre 2007), realizzata per la Provincia di Alessandria in occasione dello scorso Natale. La Madonna-bambina ne riceve la luce calda e abbagliante sul volto bello, filtro il cavo della mano che attende di toccare il bambino dell’umanità. Assenzaattesa. Presenza. La più importante presenza della storia dell’umanità cristiana risolta, in questo caso, in un non esserci ancora. O forse in un non esserci mai, come in tutta la poetica sottesa al lungo lavoro di Barbieri. Cosa cambia? E’ solo una risposta interiore. Gli ho fatto alcune domande, recentemente, circa quest’opera. Le risposte di Maurizio, come sempre, sono secche, lapidarie, filosofiche, terribilmente umane. Come lui. Ho scelto di non riportarle. A Natale bisogna essere buoni ed altruisti. Io le tengo egoisticamente per me. Ci sono i suoi dipinti. Cosa cambia?
PULP GENERATION a cura di Angelo Marenzana
Caso aperto, caso chiuso
pulp generation • romanzo a puntate • Capitolo VI • Scritto da Barbara Balbiano Sul tavolo della cucina una busta … senza timbro postale, con solo la scritta in blu, tutta tremolante, come se a scriverla fosse stata una mano in preda a una qualche emozione del cuore. “Per il commissario”. Scostò la sedia e si sedette nella penombra della stanza, circondato dal silenzio irreale che regnava in casa, aprì la missiva. “Ci sono cose che a volte ci sembrano ovvie ma in realtà sono più complicate di quanto crediamo. Caro commissario … tu e la tua vita inutile e priva di ogni significato, con un lavoro che assorbe tutte le tue giornate, a caccia di ombre che oscurano questa fetida città. Neanche ti rendi conto di cosa stai perdendo, di come la tua esistenza ti stia scivolando dalle mani senza che tu faccia nulla per fermarla. Sai qual è la cosa peggiore? Stai rovinando anche tua moglie. Lei così bella, ha sacrificato tutto per restare a casa ad aspettarti. Proprio come la povera Bellia, anche lei incastrata da un compagno privo di ogni senso. Commissario … quell’uomo senza spina dorsale non centra nulla con l’omicidio, sono stato io! Bhè ora sta a te prendermi. Sarò ben lieto di porgerti i polsi e farmi mettere le manette, ma prima devi giocare un po’ con me, proprio come il Polito. Però, fai attenzione perché lui ha iniziato bene, non ha parlato con nessuno della nostra scommessa ma alla fine ha sbagliato qualcosa e la donna che tanto amava è finita davvero male. Ma questo lo sai, l’hai
vista con i tuoi occhi. Ora ti spiego. Innanzitutto dovrà restare un segreto fra a me e te. Lo so che ti chiedo molto. Sei uno sbirro e sarà dura mandare avanti due indagini parallele senza che nessuno ti scopra, ma sono certo che in fondo a te, si nasconde un uomo coraggioso che non vede l’ora di uscire fuori e quindi mi ringrazierai perché ti sto dando l’opportunità. Lo so che la posta in gioco è un po’ alta … ma solo così so che darai il cento per cento. Elena è qua con me, più bella che mai. Poverina non fa che piangere. …” Mancini sgranò gli occhi e le mani cominciarono a tremargli. Restò immobile, ascoltò il silenzio. Dov’era sua moglie? A quell’ora doveva essere a casa. Nessun rumore. Si alzò di scatto e la sedia si rovesciò sul pavimento spezzando quell’assenza di suoni con un gran frastuono. Corse nella camera da letto e trovò tutto perfettamente in ordine, allora tornò in sala e controllò la porta l’ingresso e le finestre. La portafinestra del balcone era socchiusa e il vetro rotto. Andò in bagno e a terra trovò un fazzoletto di lino bianco che odorava di un qualche intruglio strano usato come sonnifero, la tenda della doccia era a terra probabilmente Elena si era aggrappata ad essa quando si era sentita trascinare via. L’orrore piombò nella sua mente. La paura per la prima volta si impossessò del suo corpo. Tutto ciò che aveva combattuto
in anni di carriera ora entrava nella sua intimità. Ritornò al tavolo dove aveva lasciato la lettera e ricominciò a leggere. “… Devi sbrigarti perché lei vuole tornare a casa con te. Vuole che la salvi dimostrandole che la ami e che la tua vita non è solo tra le scartoffie del tuo ufficio. Hai poco tempo. Fra due giorni esatti tua moglie farà la fine della Bellia e di quelle prime di lei. Oltretutto tu sei un uomo di legge vorrai mica avere ancora altre donne sulla coscienza Mi devi fermare. Io voglio solo trovare un uomo che dimostri di amare la donna che ha accanto. Ora ascoltami. Per prima cosa, dovrai andare nell’orefice che c’è in Piazza Campetto e devi comprare un regalo per la tua compagna. Ma non un regalo qualsiasi. C’è qualcosa di speciale che lei desidera da tempo ma tu non l’hai mai accontentata. Se troverai la cosa giusta allora ti dirò come proseguire. Sai come sono le donne, amano i gioielli … attento però un passo falso e dovrai rilevare un altro omicidio. Iniziamo il gioco?” Rimase li, con il foglio tra le mani, in silenzio. Incapace di compiere anche il più piccolo movimento. La vita di sua moglie era in pericolo ed oltretutto era nelle mani di un folle che da un istante altro poteva decidere che il suo “gioco” non gli piaceva più e compiere qualche pazzia. Non poteva tenere all’oscuro i suoi colleghi. Andò verso il telefono per chiamare immediatamente il comando ma la luce della segreteria lampeggiava. Schiacciò il bottone e ascoltò il messaggio: “Ricordati che ti osservo sempre e da molto vicino”
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Tutte le “carte” dell’Informagiovani e dell’Ufficio Scambi Internazionali Se non ce l’hai ancora passa all’Informagiovani di ASPAL ture, si può rivolgere all’Ufficio Scambi Internazionali ed tutti coloro che diventano soci AIG verrà rilasciata la guida (società del Comune di Alessandria) a ritirare la tua Carta Giovani! È sufficiente avere tra i 14 e i 32 anni e un documento di identità valido (i minori devono venire con i genitori). La carta ti consente la navigazione gratuita all’Informagiovani per tre ore settimanali, anche con il tuo PC portatile con connessione wireless. Inoltre potrai avere interessanti sconti in tutti i negozi e le attività convenzionate tra cui ristoranti, palestre, centri estetici, farmacie, erboristerie, copisterie, abbigliamento, ottici, cinema, pelletterie e molto altro! Chi è spinto dal desiderio di partire, andare alla scoperta del mondo, chi ama percorrere sentieri ricchi di arte e di storia oppure chi si lascia conquistare dallo spirito d’avventura e dalla voglia di conoscere nuove cul-
usufruire dei servizi dedicati al turismo. L’Ufficio Scambi Internazionali è uno dei vari Centri di Tesseramento AIG, l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù. Diventare soci AIG rappresenta un vero vantaggio per chi vi aderisce, che avrà così la possibilità di ottenere varie agevolazioni, come, per esempio, sconti per i biglietti ferroviari, ingressi ridotti in parchi e musei,etc. Ma chi può diventare socio AIG? Tutti! Non ci sono limiti d’età e chiunque, quindi, può richiedere la tessera in uno dei vari Centri di Tesseramento italiani. Potete scegliere tra 3 tipi di tessere, in base alle vostre esigenze: tessera individuale (al costo di 6,00 Euro), tessera family (al costo di 6,00 Euro) e tessera gruppi (al costo di 18,00 Euro). Le tessere valgono un anno solare. A
degli ostelli italiani convenzionati AIG e alcune promozioni telefoniche. Inoltre, a seguito della convenzione stipulata con il Ministero della Pubblica Istruzione, tutti i possessori della carta “Io studio” potranno richiedere gratuitamente la tessera e godere anche di uno sconto pari al 15% su ogni prima notte in ostello. Desiderate invece trascorrere un periodo di vacanza all’estero e volete avere informazioni sulla località da voi prescelta, su cosa visitare e dove alloggiare? All’Ufficio Scambi Internazionali tutti i possessori di Carta Giovani potranno prendere in prestito e consultare le numerose guide della Lonely Planet, ricche di informazioni e consigli utili ed interessanti per trascorrere al meglio le proprie vacanze.
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