Movida ottobre 2009 by Movida magazine

N°14 - Ottobre 2009

life

Per caso Da Torino a Hollywood Jasen Nannini

Tre domande a Walter Veltroni Post-it

MovidaLife - Magazine mensile - 1 EURO

Gli appuntamenti del mese

Copia Omaggio MOVÍDAlife - n°14 -OTTOBRE Ø9

I N G R E S S O

G R A T U I T O

5 Salone Biscotto

del

piemontese In collaborazione con le Province Piemontesi

16 •17• 18 ottobre 2009

alessandria caserma valfrè VENERDÌ 16 OTTOBRE

SABATO 17 OTTOBRE

DOMENICA 18 OTTOBRE

ore 17: INAUGURAZIONE

ore 11 (SALA DEI LABORATORI )

ore 11-12.30 (SALONE ESPOSITORI)

ore 18,30 (SALA DEI LABORATORI)

La storia di Alessandria e della sua cucina

I biscotti e i loro segreti

La spesa intelligente: il vantaggio di preferire i prodotti locali

a cura di Lino Rava, Assessore provinciale all’Agricoltura e dei rappresentanti provinciali di Coldiretti, Cia e Confagricoltura. Conduce Enrico Sozzetti, giornalista de “Il Piccolo”

La dott.ssa Paola Reverso sarà a disposizione per visite guidate ed approfondimenti sui prodotti esposti, con particolare riferimento alla lettura delle etichette e all’analisi delle proprietà alimentari.

a cura dell’architetto Gianni Cellè e del gastronomo Luigino Bruni

ore 16-18 (SALA DEI LABORATORI )

Mi cucino la merenda

ore 21 (SALA DEI LABORATORI)

Voglio vivere fino a 140 anni: il biscotto nell’alimentazione, tra cultura e nutrizione, piaceri e sensi di colpa Intervengono: Paola Reverso, medico-chirurgo, esperta in nutrizione, Presidente Associazione Il Me+Te, volontaria LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori). Patrizia Longo, responsabile Consulta Femminile Lega Tumori Regione Piemonte. Manuela Ulandi, Ass. al Commercio Città di Alessandria. Maria Rita Rossa, Vicepresidente e Assessore alla promozione dei prodotti tipici della Provincia di Alessandria.

CON IL CONTRIBUTO DI:

Città di Alessandria

Il Club delle Magiche Gemme presenta un laboratorio di cucina per bambini a partire da 3 anni grazie al quale i piccoli partecipanti potranno realizzare alcune ricette di biscotti e imparare a preparare una sana colazione.

ore 21-22 (SALA DEI LABORATORI )

Mi cucino la salute con... Lezione di cucina per adulti con i prodotti del territorio alessandrino e le ricette create dalla dottoressa Paola Reverso. Iniziativa in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Artusi di Casale M.to

ore 11-12.30 (ISOLA CENTRALE - SALONE ESPOSITORI)

Moscato, Brachetto, Malvasia... ogni tristezza si portan via! L’enologo Lorenzo Tablino racconta gli aromatici del nostro territorio: storia, tradizioni, aneddoti e curiosità di 3 grandi vini “da biscotto”. Degustazione guidata.

ore 16 -18 (SALA DEI LABORATORI )

Cuciniamo insieme? Grande gara di cucina a coppie nonni-nipoti. Le iscrizioni si ricevono alla reception del salone, a partire dal momento dell’apertura al pubblico. Seguirà la premiazione.

Biscotti che passione Durante la gara, il gruppo spontaneo Teatrando si esibirà in canzoni, letture e filastrocche.

UN RINGRAZIAMENTO A:

SABATO E DOMENICA ORE 11-18 Di biscotti così fatti anche i clown ne vanno matti!!!

Interventi itineranti di animazione, giochi, maquillage per bambini e tanto altro ancora, a cura di Marick.

INFO: ASSESSORATO PROMOZIONE PRODOTTI TIPICI DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA - prodottitipici@provincia.alessandria.it MOVÍDAlife - n°14 - Ottobre Ø9 2Tel. 0131-304457-304459-335.1435560 - www.provincia.alessandria.it

sommario N°14 - Ottobre 2009 Direttore responsabile: Enzo Macrì Art director Fabio Falleti In redazione: Piero Archenti Danilo Arona Barbara Balbiano Ilaria Barbisan Emiliano Bottacco Maria Grazia Caldirola Daniele De Florio Roberto Duca Flavio Gemma Massimiliano Grigolato Lucio Laugelli Francesca Liotta Andrea Livraghi Roberto Loddi Sara Macrì Angelo Marenzana Franca Nebbia Ahmed Osman Lavina Piacentini Elena Laura Pozzi Hanno collaborato: Maurizio Carà Fabio Grossi Chiara Pavan Michela Verardo progetto Grafico: Salvatore Zagari Eventicomunicazione s.r.l. Stampa Tipolito Viscardi edizione & Pubblicità: Promomedia s.u.r.l. Via Trotti, 58 15100 Alessandria Tel / fax segret. 24h 0131 43201 Email: redazione@movidalife.it Registrato TRIBUNALE DI ALESSANDRIA n. 616 – 20/05/2008

4 5 6

Karma, fato e destino

Deepak Chopra Davvero le coincidenze guidano la nostra vita?

Movida Books Noi, Walter Veltroni

Per caso Nulla è reale fuorchè...

Sliding doors

10 11

Visioni al femminile

Post-it Gli appuntamenti del mese

Il personaggio Jasen Nannini

Imago Feminae Donne che dipingono donne

Marengo Marathon 2009

Movida Art Ezio Minetti Ancora quel filo di ruggine

20 21 22 23

Salute in movimento

Il Salone del biscotto Movida golosa L'estate di Mondebuio Casomai

Il racconto Il profumo era di caffè

Scuola edile I primi 40 anni

Annunci economici

L'autovetrina Usato garantito & sicuro

Movida dov'è

Per la Pubblicità su Movida: Via Trotti, 58 - Alessandria Tel. Segr. 24h 0131 43 201 redazione@movidalife.it Leggi Movida su internet digitando: www.myspace.com/movidamag

MOVÍDAlife - n°14 -OTTOBRE Ø9

icordate il film di qualche anno fa intitolato “sliding doors”? Helen una giovane donna che lavora nelle pubbliche relazioni, è fidanzata con Gerry. Dopo essere stata licenziata, si dirige in tutta fretta verso la metropolitana. In quel momento la sua vita si divide in due dimensioni parallele: nella prima la porta scorrevole della metropolitana si apre e lei prende il metrò. Purtroppo (o per fortuna) rincasando in anticipo trova il fidanzato a letto con un'altra; rompe la relazione e si rifà una vita con un bel giovane di sani principi che aveva conosciuto, guarda caso, proprio sul metrò. Nella seconda dimensione la porta scorrevole si chiude ed Helen perde il metrò. Chiama allora un taxi, ma subisce un tentativo di scippo che la fa rincasare più tardi, trovando il fidanzato solo. La sua vita scorre così su tutt'altro binario: trova un lavoro come cameriera e conduce una vita piena di sacrifici e, colmo della sfortuna, il fidanzato recidivo la tradisce nuovamente. Una storia semplice, una trama da film, che potrebbe tuttavia essere presa a paradigma per l' esperienza di tutti noi. Che ruolo gioca il caso nella vita? Domanda da un milione di dollari che ha risposte e implicazioni diverse a seconda di chi risponde. Per un cristiano certamente gioca un ruolo marginale, almeno nelle grandi questioni dell'Esistenza. Dice Joseph Ratzinger che il “caso” é diventato oggi il nuovo “Vitello d'oro” con attributi divini. Per un cristiano c'é la Provvidenza, che tutto vede e dispone. Per un non credente, al contrario, probabilmente si tratta del vero motore che muove tutto, o quasi, a partire dall'origine. Perché io e non un altro? Perchè proprio quel minuscolo animaletto con la testa grossa e la coda lunga tra milioni di altri animaletti simili? Domande da far tremare le vene ai polsi alle quali hanno cercato di dare risposte teologi, filosofi e scienziati. Ma non vorremmo proprio scomodare né la religione, né la filosofia e tanto meno la scienza, vorremmo solo giocare un po' con le parole e con le idee, magari sul filo dei ricordi. Senza grandi implicazioni e approfondimenti. Per gioco, appunto.

Karma, fato e destino di Maria Grazia Caldirola

arma” è un termine sanscrito che indica nelle filosofie orientali un principio di concatenazione secondo il quale ogni azione provoca una reazione, vincolando gli esseri senzienti, padroni di scegliere, al “Samsara” (ciclo eterno di morti e rinascite). Una visione del mondo che spiega gli avvenimenti relativi agli esseri umani come risultato delle loro azioni, magari compiute nelle vite precedenti. Quello che ci capita non è frutto del caso, ma ha una causa: siamo noi stessi i responsabili del nostro destino, gli autori degli avvenimenti che ci riguardano. E’ un tentativo, non so bene se estremamente sofisticato o massimamente ingenuo, di dare un senso all’accumularsi caotico di eventi, di incontri e di decisioni che costituiscono la trama delle nostre vite. Se si agisce “male”, se si provoca sofferenza, si produce Karma negativo; se si fa del bene, si produce karma positivo, e nelle vite successive si dovrà pagare o si verrà ripagati per le azioni compiute. Ogni nostro gesto, ogni avvenimento apparentemente casuale, è invece legato insieme da una rete impalpabile di interazioni di causa-effetto, che sorregge, indirizza e dà un senso al destino individuale di ognuno di noi. E’ una filosofia che risponde a molti grandi bisogni degli esseri umani : il bisogno di giustizia, il bisogno di dare un

significato agli avvenimenti (le disgrazie sono un castigo meritato, la felicità una ricompensa), il bisogno di sottolineare la responsabilità individuale e il potere degli esseri umani di forgiare il loro destino. Vi lascio completamente liberi di giudicare se questa visione del mondo è stimolante, infantile o totalmente insulsa. Vi segnalo però che in compagnia dell’oroscopo celtico, a quello Maya e cinese, trovate su Internet anche un oroscopo karmico, che si propone di dare un indirizzo alle nostre azioni illuminando quello che avrebbe potuta essere la nostra missione, eventualmente incompiuta, all’interno delle vite passate. Mi è sembrato che il mio oroscopo, sorvolando sulla sua possibile efficacia come strumento da utilizzare nelle decisioni pratiche, avesse una meravigliosa capacità di suggestione poetica, soprattutto per il linguaggio che viene usato, e quindi ho pensato di farvene partecipi. Anno vita precedente : 1713 (nascita o morte ? non è specificato) Località: Capo Verde. Chi eri: Tua era l’arte di tessere splendidi tessuti Personalità: Eri quello delle mani e delle cose, e non amavi ciò che è sconosciuto, e aiutavi i più deboli di te Missione nella vita attuale: La luce ora è nelle tue orecchie, puoi sentire solo l’altro sesso e ciò che è buono. Bello no ?

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Per caso

di Piero Archenti

l comitato di redazione di Movida, per questo mese ha pensato bene di porre all'ordine del giorno un tema quanto mai insolito: "il caso". Lì per lì potrebbe apparire un argomento poco interessante da trattare ma, dopo averci pensato su alcuni minuti ho dovuto riconoscere che per la stragrande maggioranza delle persone, compreso il sottoscritto, il "caso", o il fato come si diceva un tempo, ha avuto una parte preponderante nel corso della vita di ciascuno di noi. Infatti, il caso si è interessato del sottoscritto fin dal 1941, anno in cui vidi la luce in un caseggiato di via Venezia e solo il caso impedì, a me, come ad altri miei coetanei di finire sotto le bombe americane che distrussero parte della città nel '44/45. Quello stesso caso però, tanto per citarne un altro aspetto, non si scordò di toglierne di mezzo un discreto numero il 5 aprile del 1945 quando una bomba rase al suolo l'asilo di via Gagliaudo uccidendo una quarantina di bambini oltre ad altri 120 alessandrini circa. Nell'immediato dopoguerra però, sempre il caso, permise alla mia famiglia di dare una svolta alla propria esistenza con una vincita al Totocalcio fatta da mio padre, in società con altri due amici, con un dodici che però, e quì di nuovo il "caso" ha voluto esercitare la sua parte, avrebbe potuto essere ben più consistente se uno dei soci non avesse cambiato un risultato di sua iniziativa, un attimo prima di giocare la schedina. Quasi tutto il corso della mia vita è costellato da episodi in cui il caso gioca un ruolo determinante, ma penso che anche per gli altri sia la stessa cosa solo che difficilmente ci si sofferma a pensarci

su. Il caso mi ha fatto conoscere mia moglie un 29 giugno del 1962, il giorno di San Pietro, a Valmadonna, alle sei-sette del mattino, quando la rugiada estiva ancora inumidiva i prati, poiché allora era tradizione recarsi a quelle fonti di acque sulfuree, un tempo attive in quel luogo, per la cosiddetta "rusà 'd San Pedér", dove per l'occasione si ballava dall'alba fino al tramonto. Oggi, al contrario, si balla dal tramonto all'alba, ma questo non è un caso per cui rimandiamo l'argomento ad altra data. Volendo puntare l'attenzione su momenti più recenti, sempre la casualità, relativa ad un mio editoriale scritto su di un giornale telematico locale, mi ha consentito di conoscere, per ora solo in modo virtuale ed epistolare, una signora brasiliana residente a San Paolo del Brasile. La signora in oggetto, infatti, cogliendo l'occasione circa alcune date discordanti riportate sul diario di suo padre, un architetto alessandrino emigrato in Brasile nel 1947, e riguardanti il bombardamento del Ponte Cittadella nel corso della II guerra mondiale, mi ha comunicato l'intenzione, che si concretizzerà fra il 22 e il 29 di ottobre prossimi, di riportare in Italia e quindi farne dono all'Amministrazione Comunale di Alessandria, alcuni progetti di suo padre riguardanti palazzi del centro di Alessandria. Uno di questi progetti riguarderebbe addirittura il Palazzo di Giustizia di Corso Crimea. Ebbene, anche questo episodio, di cui potremo dare maggiori ragguagli sul prossimo numero di Movida, ribadisce il concetto del tema, ossia, il caso, non solo la volontà delle persone determina il corso della nostra vita.

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MOVÍDAlife - n°14 -OTTOBRE Ø9

Nulla è reale fuorché... di Lucio Laugelli

i può partire dal titolo del mio pezzo per iniziare a parlare del tema di questo numero: il caso. “Nulla è reale fuorché il caso” è una frase tratta dal romanzo “Città di vetro” di Paul Auster, la prima storia della “Trilogia di New York” che affronta, in più momenti, l’argomento in questione. L’importanza che ognuno di noi dà al caso è legata prima di tutto ad un discorso di fede: se uno crede in Dio crede anche al destino. Tutto quindi sarebbe scritto e il ruolo del caso sarebbe molto marginale e comunque legato ai piccoli avvenimenti quotidiani, non certo alle grandi cose della vita. Per un credente la vita è un dono. Per un ateo la vita è un caso. Se in questa pagina si parla di cinema non posso non citare, un’altra volta, Woody Allen il cineasta che ha fatto della fortuna e del caso l’argomento centrale della sua filmografia (o quasi). Dai film comici come “Criminali da strapazzo” (dove per caso la banda di impiastri trasforma una rapina disastrosa in un business dolciario) a quelli più impegnati come “Crimini e misfatti” (dove per caso il mandante di un omicidio non viene punito) si arriva a “Match point“, il massimo sviluppo dell’argomento: si prende una metafora tennistica (quando la pallina colpisce il nastro c’è il 50% di probabilità che cada da una parte o dall’altra della rete facendo vincere o perdere uno dei due giocatori) e la si sviluppa

attraverso una serie di nefande storie di ambizione che culminano, un’altra volta, in un delitto. Potrei continuare l’articolo scrivendo anche di “Sogni e delitti” e del recentissimo “Basta che funzioni” dove, in gran parte, le vicende si protraggono verso la fine sospinte da una serie di casualità, ma metterò da parte il maestro americano per provare ad esprimere una prospettiva più personale. Credo infatti che per quanto, in parte, possiamo pilotare la nostra vita attraverso scelte più o meno errate la nostra esistenza sia, essenzialmente, una serie di coincidenze che ci portano ad un risultato x piuttosto che ad un risultato y. Mi appoggio ancora una volta al cinema citando “Il curioso caso di Benjamin Button” di David Fincher dove l’incidente di una ballerina che viene investita da una vettura è preceduto da un’intera sequenza (splendidamente orchestrata dal direttore della fotografia) che ci fa vedere come ogni singola azione di ogni singolo individuo presente sulla scena del sinistro sia stata il frutto di pure coincidenze. Se decideremo visitando una città che non conosciamo di camminare verso un mercato carico di profumi piuttosto che in un parco nascosto da un grosso palazzo grigio ecco che i nostri incontri, i nostri giorni, potrebbero mutare. Oppure potrebbe non succedere nulla. Qualche volta va, semplicemente, così. Credo che

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la bellezza del vivere sia proprio questa: il sapere che ogni nostra azione, anche la più piccola, può portarci ad un risultato differente. Anche l’esistenza più noiosa può riservare una serie di colpi di scena e di momenti inaspettati. Per concludere queste righe mi viene in mente Marcello Mastroianni e un suo delicatissimo pensiero che rivela nel filmdocumentario “Mi ricordo sì, io, mi ricordo”: le sue parole possono perfettamente sintetizzare questo mio ultimo pensiero riguardo l’imprevedibilità, la casualità del nostro domani. “Secondo Proust, i paradisi migliori sono i paradisi perduti. E' una frase giustamente famosa. Io mi permetto di aggiungere che forse esistono paradisi ancora più attraenti dei paradisi perduti: sono quelli che non abbiamo mai vissuto, i luoghi e le avventure che intravediamo laggiù - non alle nostre spalle, come i paradisi perduti che ci riempiono di nostalgia, ma davanti a noi, in un futuro che un giorno forse, come i sogni che si avverano, riusciremo a raggiungere, a toccare. Chissà, forse il fascino del viaggiare sta in quest'incanto, in questa paradossale nostalgia del futuro. E' la forza che ci fa immaginare - o illudere - di fare un viaggio e trovare, in una stazione sconosciuta, qualcosa che potrebbe cambíare la nostra vita."

Deepak Chopra

Davvero le coincidenze guidano la nostra vita ? di Barbara Balbiano

l “Times” lo ha definito il “poeta-profeta della medicina alternativa”, mentre è internazionalmente conosciuto come il “guru delle star”, per la sua frequentazione con personaggi del calibro di Madonna, Liz Tailor, Bill e Hillary Clinton… La fama internazionale è legata alle sue teorie innovative sul benessere fisico e mentale: è infatti il padre di un nuovo paradigma sulla connessione ‘mente-corpo’ che nasce dalla fusione tra la medicina moderna occidentale con le millenarie tecniche e conoscenze della medicina ayuredica indiana. In questi ultimi 15 anni, Chopra si è dedicato prevalentemente allo studio della sincronicità, all’esame delle coincidenze significative, e di come esse possono avere un’influenza straordinaria sulla nostra esistenza, indicarci la direzione del nostro destino e della nostra crescita personale, consentendoci di realizzare i desideri in maniera spontanea, senza alcuno sforzo. Chopra dice che i miracoli avvengono ogni giorno e noi non ce ne accorgiamo. “Sono le stelle cadenti che illuminano la nostra vita quotidiana, solo che siamo abbagliati dalla luce del sole e allora non possiamo individuarle”. Si può vivere una simile esperienza in due modi: o

considerarla frutto del caos, o riconoscerla come un messaggio, un’indicazione legata agli aspetti della nostra vita che evidentemente meritano un’occhiata più attenta.Le coincidenze, o Sincrodestini, quindi sono eventi apparentemente casuali o fortuiti che costellano quotidianamente la nostra vita e generalmente, però ignorati dall’uomo: messaggi provenienti dall’Universo che, se interpretati con il giusto valore e significato, possono darci l’accesso al nostro potenziale illimitato, migliorare la nostra vita sul piano materiale, emozionale, fisico e spirituale. Che sia una telefonata ricevuta da un amico perso di vista a cui stiamo giusto pensando, un annuncio letto per caso su un giornale con il nostro lavoro ideale, un “qualcosa” che desideriamo e che compare improvvisamente nella nostra vita: riflettendo brevemente, ognuno di noi può trovare nella propria vita, esempi del genere, situazioni a prima vista insignificanti ma che portano con sé un significato più profondo. Mi stupisce sempre vedere come un concetto assolutamente banale, che ognuno di noi ha pensato almeno una volta nella vita, diventa per qualcuno che semplicemente ha la capacità di esprimerlo meglio, fonte di un incredibile businnes!

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Casomai... di Massimiliano Grigolato

l caso non aiuta quelli che non aiutano se stessi… vorrei fosse una frase mia, ma è Sofocle, non a caso… la prendo da lontano, come al solito cerco un senso, profondo, da contrapporre stavolta proprio a quanto mi si chiede di trattare: il caso. Metto a caso le lettere, esce “caos” e non si va lontano: non era quello che gli antichi greci cercavano?L’ordine, il cosmos, contro il caos o disordine. E su queste coordinate si diparte tutta la disputa, che siano filosofi o letterati, giocatori di azzardo o biologi… Già Aristotele distingueva sottilmente fra la fortuna, dietro alla quale ci sarebbe comunque in parte una nostra scelta (forse per questo si dice che ognun ne sia a suo modo artefice), e caso vero e proprio, quello che avviene di per sé. Differenza che pone da un lato quel caso che fa da contraltare alla nostra conoscenza, quello che non possiamo negare ma che dobbiamo secondo alcuni moderni neuroscienziati provare a contrastare, delimitando sempre più la sua possibile sfera di influenza; come? Se il caso è probabilità, e il successo è dato dal nostro numero di tentativi, tanto maggiori essi saranno, tanto maggiore sarà la probabilità di riuscita. E se vi pare una filosofia

pragmatica molto americana, consoliamoci col fatto che anche decidere, in situazioni di incertezza, di “andare a caso”, è essa stessa pur sempre una “scelta”, di fatto… Un caso quindi, di tipo statistico, che connota la scienza moderna, che ha abbandonato il determinismo e il meccanicismo di un tempo a favore di teorie probabilistiche nelle quali il caso si presenta ogni tanto sotto forma di equiprobabilità e allora… che fare?Un gesto propiziatorio e poi ad occhi chiusi scegliere, a caso? L’altra faccia di questa casualità (ma se mettete le lettere in modo un po’ distratto esce causalità, e siamo come sopra daccapo), è invece l’aristotelico caso cieco, per cui non si dà scienza, il caso che sembra più vicino al nostro sentire di oggi, quello che il Novecento nichilista di un Nietzsche o di un Dostoevskij, ci hanno consegnato, con la figura emblematica del “giocatore”, che ripone nel caso e nell’azzardo, ma in modo compulsivo, il raggiungimento della felicità… Allora nonresta che sperare che il jolly di un mazzo di carte sia la chance in più che ha probabilità di arrivare, ma contarlo entro tutte le probabilità possibili, un po’ come fanno quegli assicuratori che con la matematica attuariale

stimano le probabilità di rischio, e per dirla con il celebre scrittore Pitigrilli, “si illudono della cecità del caso, ma poi le porgono gli occhiali”… Quest’ultimo caso, quello che sovraintende i giochi, quello dell’alea latina e di tutti i lanci di dadi, giri di roulette e simili, quel caso che è anche misura della nostra ignoranza, è pur sempre un caso che può tornarci utile, come quando affidiamo in fisica, mi perdoneranno i lettori più tecnici se non entro nei dettagli per insipienza e per non annoiare, ai numeri cosiddetti casuali, la risoluzioni di complessi problemi della scienza moderna. Per caso siete esperti di frattali? Ok, vado a chiudere… Se d’altronde la cifra della complessità sembra essere anche quella della nostra evoluzione biologica, mentre la fissità e la prevedibilità come sinonimo di fossilizzazione e fine, l’aggancio mi serve per uscire da questo labirinto intricato di determinismo e citazioni, e se non vi avessi convinto, ma voleste saperne di più, non andate “a caso”: un consiglio è leggere, o rileggere, uno dei capisaldi sul tema, “il caso e la necessità”, di Jacques Monod; fate un salto in libreria, casomai…

Pecora o Immortale?

periodo di tempo trascorso da un'altra parte, che ci si ostina a chiamare vacanza, e servono per vantarsi con gli amici esattamente come quando si dice quanto si è speso: non interessa a nessuno, sia chiaro. Se la sera che invitate a vedere "...le fantasticheee foto e il bellissimooo video che il Giggi (con due g) ha montato tuuutto da solo, con le musiche e i commenti così divertentiiii....!", gli amici iniziano a sbadigliare appena vi vedono, chiedetevi se è il caso di piantarla di rompere le scatole con questa storia ogni estate! Se, dico se, siete di quelli che la fotocamera la usano, o la vorrebbero usare, sempre, allora leggete bene il labiale : è adesso che inizia il bello! Esatto! In piena estate il sole ammazza le foto, il caldo opprime le menti e i cuori, la luce è ingestibile e troppo forte, le ombre distruggono i lineamenti e se trovo quello che un giorno ha detto che per fare belle immagini ci vuole il sole...non so ancora cosa gli farò, ma ci penso. Fare le foto non è semplicemente registrare immagini su supporto, perchè ciò significa che avete delegato alle macchine anche la memoria! In un'epoca in cui le parole scritte sono diventate superflue, dove per dire ad una persona che le si vuole bene si manda un sms anche abbreviato: ciao amr, tvtb!qnd c vdm? (anche per licenziarla,pare: grz d tt, 6 lcnzt!), e i rapporti umani sono tutti su Facebook,MySpace e ora anche Twitter, che se incontriamo i nostri contatti (si chiamano così e ognuno ha un profilo, già...) in corso Roma non li riconosciamo neppure...,in un'epoca in cui si sono moltiplicate inMOVÍDAlife modo esponenziale - n°12 -leGIUfotoØ9e i video di livello scandalosamente basso e ne andiamo pure fieri, voi volete fare parte di questa massa di dati inutili che non lasceranno altro che polvere di bit? Volete essere dimenticati nello stesso istante in cui compare un'altra foto ridicola e terribile sopra la vostra? Se si, fate parte di tutte quelle pecore che credono di essere diversi e in realtà sono solo dei numeri, degli indirizzi IP, un numero

di telefono e basta. Se no, benvenuti tra i reietti, quelli "strani", gli artisti (detto quasi come se fosse un delitto), quelli che "non lavorano". Benvenuti tra gli immortali. E adesso prendete quella dannata fotocamera e uscite a fare davvero delle foto! Dimenticatevi tutto quello che avete visto e magari invidiato, le spiagge tropicali o i panorami del Gran Canyon, il caos del bazaar di Istanbul o la pulizia e l'ordine di Aix-en-Provence. L'ho già detto: quelle immagini sono belle soprattutto perchè riprendono luoghi a noi estranei e che non vedremo due volte nell'arco della nostra vita. Così sono capaci tutti. Ora uscite di casa e cercate il bello in ciò che vi circonda, imparate ad inquadrare in modo armonioso, cogliete le espressioni dei vostri soggetti senza farvi notare. Imparate che un vero fotografo scatta belle immagini dove gli altri, le pecore, non vedono nulla. Attenti, che non vi salti in mente di dire che sono saccente e presuntuoso: io sono qui per spiegarvi la fotografia dal mio punto di vista e se anche solo uno di voi venisse ispirato dalle mie parole e dalle mie immagini e diventasse un bravo fotografo io avrei raggiunto lo scopo e sarei immortale. Basta poco. Le mie foto già ora sono immortali rispetto a me,lo sapete? Le foto che ho scattato all'ultimo soggetto di 2 anni e mezzo saranno ancora lì quando io sarò polvere da un pezzo e ci sarà il mio nome sopra, e questo vale per tutti gli altri soggetti che fotografo durante un anno. E faccio il fotografo da 20 anni. Non sono documenti dove i miei posteri vedranno solo la mia firma, sono immagini e per qualcuno rappresentano tantissimo. Ora vi invito a fare foto dandovi un tema: le mani. Fotografate in luce naturale, senza l'uso di flash. Lasciate che siano le mani e la luce a raccontare qualcosa, esperienza, lavoro, sentimenti...ce n'è per tutti. Provate e inviatemi le foto alla mia mail. E se non vi sentite pronti venite ai miei corsi di fotografia senza attendere oltre. Alla prossima. Sei pecora o immortale?

a cura di Maurizio Carà

Le ferie sono ormai un ricordo, mettiamo via la fotocamera... Certo, finite le ferie che foto vuoi fare? Mettila via, chiudila nell'armadio,togli la batteria, scarica le foto nel computer e non pensiamoci più. Bravo. In questo caso le tue foto non trasmettono nulla, neppure un briciolo di emozione, niente. Registrano su supporto digitale, e quando va bene su carta, le immagini di un breve

Scrivi o chiama per ogni tipo di informazione 338 7979701 latramaviola@yahoo.it facebook: la trama viola fotografia 8

"NOI"

books

Walter Veltroni 2009, Rizzoli

di Emiliano Bottacco

on più sotto i riflettori della politica, Veltroni torna a cimentarsi come scrittore con Noi, ultima fatica letteraria di ben 347 pagine, edita dai Tipi della Rizzoli. L’ex segretario del PD aveva già pubblicato due romanzi (“Senza Patricio” e “La scoperta dell’alba”) e dà ora alle stampe una saga familiare che ripercorre la storia d’Italia dalla Seconda guerra mondiale al futuro prossimo del 2025. A metà strada tra La meglio gioventù e l’album di famiglia, Noi è un romanzo in cui quasi tutto è fortemente simbolico, a partire dal titolo stesso. Noi è, infatti, il cognome di una famiglia i cui componenti, in epoche diverse, sono protagonisti e testimoni dei grandi avvenimenti collettivi del nostro Paese. Ma noi, inteso come pronome, è anche il senso profondo del romanzo, che esprime la necessità di ritrovare una forma di identità condivisa per un Paese in cui, secondo l’autore, il collante sociale si va disgregando. “La vita non è mai una questione individuale” afferma Veltroni “Senza gli altri, senza la dimensione comunitaria, qualsiasi

esistenza si sfarina. Insieme all’io, ci siamo noi. Così come dobbiamo ricostruire il senso della memoria.” E proprio il senso della memoria è il secondo tassello del romanzo. Noi è strutturato in quattro parti ambientate in altrettanti periodi storici: il 1943, il 1963, il 1980 e il 2025. La famiglia Noi attraversa la storia d’Italia ed è fotografata dall’autore in quattro periodi che Veltroni ritiene, nel bene e nel male, fondamentali per la formazione e le sorti del nostro Paese. Si parte dal crollo del regime fascista con l’8 settembre e la Resistenza, si prosegue con l’Italia del boom economico e con il terribile 1980 del terremoto in Irpinia e delle stragi di Ustica e Bologna. La vicenda della famiglia Noi vede il suo epilogo in un’Italia quasi orwelliana, governata da una forma di regime che l’autore definisce di “paternalismo autoritario”, in cui l’individualismo regna sovrano. Quello che Veltroni immagina per l’Italia è un futuro in cui i rapporti tra le persone, la condivisione, la partecipazione e il senso appartenenza a una collettività sono pressoché assenti e

osteggiati dal potere. E’ l’io che prevale sul noi, per l’appunto. Accanto a descrizioni di grandi eventi storici, spesso molto intense e ben documentate (come quella del bombardamento di Roma durante la guerra), Veltroni dissemina lungo tutto il romanzo ricordi apparentemente “minori” , ma che hanno, alla pari, contribuito a formare l’immaginario e l’inconscio collettivo di questo Paese. E’ una sorta di teatro della memoria, una raccolta di figurine che affiorano nella trama del romanzo, ammiccando alla cultura popolare e alle suggestioni di chi ha vissuto i periodi storici descritti. La Storia e le storie individuali si intrecciano con il costume e quella che gli archeologi chiamano “cultura materiale:” dalle citazioni di film, canzoni e personaggi famosi fino ai prodotti consumati in quegli anni. Tutto contribuisce a creare memoria e a gettare un ponte tra passato, presente e futuro. L’operazione che da politico non è riuscito ad attuare, Veltroni la tenta sulla pagina scritta: ricreare un senso comune di identità nazionale.

Conversazione con l’autore, Tre domande a Walter Veltroni Il tuo libro si conclude con un finale ambientato in un futuro molto cupo in cui domina l’individualismo. Forse l’Italia di oggi è simile a quel futuro?

Sempre a proposito del futuro che immagini nel tuo romanzo, hai parlato di un regime di “paternalismo autoritario”. E’ quello che stiamo vivendo attualmente?

E’ un finale, però, meno cupo di quanto possa apparire, perché c’è una chiave di speranza nel futuro con un gioco tra memoria e racconto, le nuove generazioni e il senso di solidarietà che può rinascere… In effetti, comunque, il futuro che descrivo riflette i mali e i difetti dell’Italia di oggi: un Paese che ha perso i punti di riferimento

Bé, sì… anche qualcosa di più. Direi di neanche molto paternale, visto quello che sta succedendo nei confronti della stampa e che considero molto grave. Non c’è dubbio che siamo in una fase di passaggio molto delicata. Avremmo bisogno di una democrazia in cui funzionino tutti i poteri di controllo e di bilanciamento: un po’ per il conflitto di interessi, un po’ per il fatto che non si sono affrontate quelle riforme istituzionali che si dovevano affrontare, oltre che per la vocazione politica di chi governa il Paese in questo momento.

E’ il rimpianto per un’Italia che poteva essere e non è stata? Qualcuno ha parlato, a questo proposito, di nostalgia del futuro… Sì, in qualche misura sì. L’Italia ha conosciuto momenti orrendi nella sua storia, momenti che sono sempre durati troppo. Però ha anche conosciuto momenti fantastici come la Resistenza, il boom economico, il contrapporsi di tante persone alla mafia e al terrorismo, la gente che lavora, il talento dei ragazzi: tutto questo è come schiacciato da una specie di lastra di cemento fatta di banalità, rancori, ideologie, volgarità e che non consente alla parte migliore del Paese di esprimersi.

Visioni al femminile

opo la pausa estiva ha riaperto per la nuova stagione espositiva la galleria d’arte di onlusCIFA che quest’anno inizia la stagione con 2 ospiti di assoluto prestigio internazionale, grazie al contributo e alla collaborazione con il Museo di Fotografia contemporanea KEN DAMY di Brescia. Si tratta della mostra “Eritrea”, di Valeria Necchi & Serena Gallini. due visioni femminili di un martoriato paese Africano tra altipiani e deserto Dancalico. La mostra è a cura di ken Dam Valeria Necchi e Serena Gallini hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti Brera a Milano alcuni anni fa: Valeria si é laureata in scenografia e Serena in pittura seguendo però con attenzione anche il corso di fotografia. Ed é proprio la fotografia - di viaggio in viaggio assieme - ad essere diventata la loro principale, ma non l'unica, forma d’espressione artistica. La Cambogia, il Marocco, il Messico, il Guatemala e l'Eritrea negli ultimi tre anni, sono con l'India, il Vietnam e il Perù i paesi attraversati liberamente, senza i ritmi ossessivi dei viaggi organizzati. Attrezzatura leggera per Valeria più incline allo scatto immediato, fresco di emozione e stupore; più formalmente meditata l'inquadratura di

Serena che viaggia con una pesante attrezzatura di grande formato. Ed è questa differenza sottilmente tecnica a rendere interessante questa mostra a due voci. Rigorosamente in bianco e nero analogico le immagini ci raccontano di uno strano paese. Africa a tutti gli effetti ma con una profonda "resistenza coloniale italiana", l'Eritrea affascina le due fotografe per le diversità che racchiude: altipiani assolati ma freschi che sprofondano in tre ore di fuoristrada nel deserto Dancalico. Dai caffè all'italiana di Asmara al nulla assoluto delle tribù nomadi del deserto conteso tra Eritrea ed Etiopia. Tra difficoltà burocratiche per raggiungere alcune località di frontiera con i rischi di una guerra che può riaccendersi in ogni momento, l'occhio attento delle due giovani fotografe non si é lasciato intimorire. Persone di etnie diverse recitano la loro vita in un teatro fatto di poco e niente, capanne di legno intrecciate come sculture moderne in uno spazio vuoto e rarefatto sono stimoli visivi che le due autrici non si lasciano scappare. I risultati di questi frammenti di viaggio, per il loro equilibrio formale e descrittivo nello stesso tempo, dichiarano la raggiunta maturità delle due autrici. Due visioni differenti di un martoriato paese a confronto ma senza scontro.

La mostra rimarrà aperta fino al 31 ottobre 2009 ed è visitabile a ingresso libero su appuntamento nei giorni di giovedì-venerdì-sabato dalle ore 16,30 alle 19, 00 e il venerdì sera anche dalle 21,30 alle 23, 00 inviando un messaggio a cifaal@tin.it oppure telefonando al 338 6131602.

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Personal Training

Tra professionalità, esperienza e disponibilità

l Personal Fitness Trainer è una figura professionale preposta a gestire in maniera individualizzata l'esercizio fisico di coloro che si avvicinano o praticano attività fisica, con l’obiettivo di migliorare il proprio stato di salute o di forma fisica (Fonte: wikipedia). Importante e nuova area di intervento del Personal Trainer è relativa all'educazione a stili di vita salutari, ovvero al Lifestyle Coaching. La formazione culturale di un personal trainer è di tipo interdisciplinare, in continua formazione, e si articola attraverso la fisiologia, l'anatomia, la psicologia, la medicina dello sport, l'allenamento ed i fondamenti della nutrizione umana. Al trainer non viene chiesto semplicemente di trasmettere le sue abilità e conoscenze, ma anche di educare, organizzare, collaborare e -soprattutto- motivare scegliendo momento per momento ciò che è ottimale per ogni singolo cliente. Per poter svolgere con evidenti risultati questo ruolo sono oggettivamente necessarie delle particolari doti di disponibilità, professionalità e comprensione non separate da una elevata motivazione all’aggiornamento continuo con lo scopo di migliorare il proprio livello di abilità e conoscenze in tutti i campi. L'attività pratica del Personal Trainer col proprio cliente si svolge in diverse fasi: l'intervista iniziale, la valutazione dello stato di partenza mediante tests per la mobilità articolare e la valutazione delle tensioni muscolari, l'elaborazione e l'esecuzione di un programma di allenamento assolutamente personalizzato, la verifica dei risultati ottenuti. Ultimamente, seguendo le tendenze del settore fitness, il personal trainer ha affiancato, alla consueta consulenza atletica, anche quella di miglioramento della sfera psicologica e motivazionale (attraverso le ormai note tecniche di PNL), specialmente nella gestione degli sportivi di alto livello. In Italia, purtroppo, mancano leggi e

regolamenti in grado di salvaguardare la salute del consumatore, ed in più le normative vigenti stanno creando soltanto grande confusione in un settore giovane ed in rapido sviluppo. Se i primi Personal Trainers erano per lo più appassionati del settore, con alle spalle semplicemente diversi anni di allenamento, attualmente ci si affida a trainers con una formazione universitaria. Nel corso di laurea in Scienze Motorie (ex ISEF), vengono insegnate materie medico-scientifiche come l'anatomia umana, la fisiologia dell' esercizio, la biomeccanica del movimento e le basi della nutrizione. Chi non sceglie il percorso universitario deve districarsi tra le innumerevoli federazioni, associazioni o enti che svolgono corsi di formazione che consentano di operare in tale settore. Tra queste la più rilevante a livello mondiale è l’International Sport Sciences Association -ISSA-, fondata nel 1988 da Sal Arria e Frederick Hatfield e riconosciuta a tutti gli effetti negli Stati Uniti. ISSA è presente in Italia (con sede a Milano) grazie al contributo, alla passione ed alla competenza di Adriano Borelli e dei suoi collaboratori. La filosofia di questa associazione si sintetizza nello slogan “non esiste il programma perfetto, non esiste l’esercizio perfetto, esistono solo il cliente ed il professionista che lo segue”. La brevità di molti corsi e le loro differenze, sommate all'assenza di pre-requisiti tra i candidati, fa sì che manchi una metodologia formativa uniforme, essenziale per una categoria professionale che vorrebbe esistere, ma che di fatto ancora non c'è, in attesa di una regolamentazione delle professioni sportive assente nella realtà italiana. Negli anni ’90, in particolare, l’attenzione degli operatori nel campo del benessere si è spostata verso la prevenzione. Per prevenzione si intendono “azioni mirate a sradicare, eliminare o minimizzare l’impatto di malattia e

disabilità”. Si individuano tre gradi di prevenzione e precisamente (da Petroni M., 2006): Prevenzione primaria: ha lo scopo di prevenire lo sviluppo di una malattia; di identificare i fattori di rischio che mettono l’individuo a rischio di sviluppare una malattia; di ridurre i fattori di rischio modificabili, quindi il rischio di sviluppo della malattia. Può essere effettuata a livello di individuo o di popolazione. Prevenzione secondaria: ha lo scopo di migliorare la prognosi a lungo termine di una malattia già esistente; di effettuare una diagnosi precoce di una malattia già esistente; di ridurre la comparsa di complicanze di una malattia già esistente. Prevenzione terziaria: riguarda principalmente la fase di riabilitazione di un individuo. Ed è proprio sulla prevenzione primaria che dovrebbe agire il personal trainer, dal momento che la cura dei soggetti patologici spetterebbe al medico e che la parte riabilitativa sarebbe di competenza del fisioterapista. L’attività del trainer principalmente rivolta, dunque, a persone “sane-sedentarie”, appartenenti ad ogni fascia di età. E’ da sottolineare come anche nell’ambito della prevenzione sia necessario possedere determinate competenze, che consentano al professionista di fitness di impartire indicazioni precise e sicure nella salvaguardia della salute dei clienti.

A cura di Michela e Fabio Grossi, Personal Trainers certificati ISSA CFT1 Esperti in rivalutazione della forma fisica, stile alimentare, fitness posturale. SALUTE IN MOVIMENTO Via Dante 2/9 - Genova Tel. 0106801234 - 3491574074 info@saluteinmovimento.com

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MOVÍDAlife - n°14 -OTTOBRE Ø9

Alessandria Casale M.to Corso Roma, 84 Via Saffi, 15

Ottobre

POST-IT Giovedì 15 I giovedì del benessere - Casale M.to Piccolo Spazio Interculturale. Per tutta la giornata trattamenti e massaggi per il benessere con Elsa Thomsen, diplomata in Reiki e Jasmin Reck, specializzata in trattamenti al viso.

V Salone del Biscotto Piemontese Alessandria - Caserma Valfrè - Dalle 17 promozione di prodotti tipici e vitivinicoli della provincia alessandrina.

Autunno Gastronomico delle Valli Curone, Grue e Ossona - Fabbrica Curone - Alb. Rist. La Gardenina - Loc. Forotondo.

Florence And The Machine - Milano – Magazzini Generali.

Lettere copernicane - Alessandria A casa di Josephine - Via Parma Aperitivo con incontro nel quale verrà illustrata la nuova concezione dell'universo ed il rapporto tra scienza e Sacre Scritture nelle parole di Galileo. Musiche degli allievi del Conservatorio "Vivaldi", con poesia ed immagini a cura di Mimma Caldirola. Inizio alle 18.30.

The Drones - Torino - Spazio 211.

Pellizza 2009 - V edizione - Volpedo Società Operaia - Presentazione del libro "Ti c'ha t'è stüdiò, scriva carcossa", volume che affronta il tema dell'emigrazione in Val Curone. Inizio alle 17.

Un angolo di Versilia, i mercanti di Forte dei Marmi - San Sebastiano Curone - Banchi ambulanti della Versilia e di Forte dei Marmi proporranno prodotti gastronomici tipici, artigianato toscano, pelletterie, abbigliamento, ceramiche, ferro battuto e ricami. Cena del fungo - Alessandria Centro d'Inc. Rione Cristo - Via S.G. Evangelista - Cena interamente a base di funghi organizzata dell'associazione Slow Food . EmotivaMente - L'ascolto Alessandria - Teatro Parvum - via Mazzini -Genitori, insegnanti e operatori sociali a confronto per tentare di leggere insieme il mondo dei giovani e costruire relazioni sempre più adulte. Interverrà la dottoressa Rosella Mercuri, psicologa e consulente famigliare. Inizio alle 21. Gianmaria Testa - Milano - Blue Note. Oi Va Voi - Trezzo d'Adda (MI) - Live Club. Eric Taylor & Marco "Python" Fecchio Mezzago (MI) – Bloom. Venerdì 16 Librinmostra 2009 - Novi Ligure - Sala Conferenze Biblioteca - Via Marconi Rassegna libraria e documentaria, alle 21 presentazione del volume di Francesco Surdich "La via della seta. La via delle spezie". L'autore converserà con Marco Aime su questi ed altri viaggi. Parole, suoni, colori - Alessandria Aula Magna Istituto Artes - Viale Don Orione - Concerto del duo di chitarre formato da Enea Leone e Silvia Maioni. Inizio alle 21. La Maratona della Forchetta 2009 Cremolino - Ristorante Vetta - Piazza Dott. Ferrando - Appuntamento all'ora di cena per un viaggio tra genti e tradizioni del Piemonte sconosciuto. Cena del pescatore - Alessandria Ristorante Torino - Via Vochieri. Crisi: discutere per individuare le possibili vie d'uscita - Alessandria CGIL - Via Cavour - Incontro con Gabriele Polo, giornalista del Manifesto, che tratterà il problema della crisi che oltre a produrre conseguenze disastrose per milioni di persone evidenzia i limiti e le contraddizioni. Inizio alle 21. movida.www.pdf

28-11-2008

99 Posse - Torino - C.S. Askatasuna. The Vibrators - Milano - C.S. Cox 18. Zen Circus + Marydolls - Mezzago (MI) Bloom. Sabato 17 Sipario d'Orba 2009 - Silvano d'Orba Teatro S.O.M.S. - Rassegna autunnale di spettacoli di burattini e pupazzi. Alle 21 le Avventure di Pulcinella, esibizione di Orlando della Morte. Vendemmia Jazz 2009 - Tagliolo Monferrato - Borgo medievale Rassegna di musica jazz per avvicinare la musica al vino Dolcetto d'Ovada Docg. Esibizione del Quartetto Nuevo Encuentro. Inizio alle 21. Teatro per la famiglia - Ovada - Teatro Splendor - Alle 16.30 spettacolo "I ragazzi di Borgoallegro" e "I colori della famiglia", liberamente tratto da "Tutti insieme appassionatamente". XXXI Tour Gastronomico Val Borbera e Spinti - Mongiardino Ligure - Albergo Ristorante Morando. La Maratona della Forchetta 2009 Cremolino - Ristorante Vetta - Piazza Dott. Ferrando. Alessandria Hat's Festival Alessandria - fraz. Spinetta Marengo Hotel Diamante - Inaugurazione alle 18 del 6° Salone Internazionale, concorso per modiste e creativi di alta moda del cappello femminile. Tu e la tua ombra - Alessandria Corso Cento Cannoni – Incontri che prenderanno in esame il segno zodiacale del mese in corso e quello opposto sulla ruota dello zodiaco, “Bilancia e Ariete”, per capire i lati oscuri del nostro carattere. Orario: dalle 15 alle 19. Il Tagliere - Novi L.re - Piazza Delle Piane - Mercatino di prodotti gastronomici di qualità, molti dei quali insigniti del marchio DOP e di vini piemontesi. V Salone del Biscotto Piemontese Alessandria - Caserma Valfrè Dalle 10.30 alle 23 promozione di prodotti tipici e vitivinicoli della provincia alessandrina. Club Dogo - Torino - Hiroshima Mon Amour. Ettore Giuradei - Torino - Folk Club. Domenica 18 Concerto della Polifonica Monferrina San Salvatore M.to - Chiesa di San Martino – Concerto a cura dell'Associazione Norma Spagliardi. Inizio alle 21.15.

XXXI Tour Gastronomico Val Borbera e Spinti - Cabella Ligure - Ristorante Appennino. La Maratona della Forchetta 2009 Castelnuovo Bormida - Agriturismo Cascina Beneficio. V Salone del Biscotto Piemontese Alessandria - Caserma Valfrè - Dalle 10.30 alle 23 promozione di prodotti tipici e vitivinicoli della provincia alessandrina. Castagnata - Tagliolo M.to - Borgo Medievale - Dalle 11 fino al tramonto mercatino dei prodotti tipici, dell'artigianato e del tartufo. A seguire focaccine, farinata, risotto al tartufo e agnolotti e al pomeriggio, castagnaccio. Castagnata - Voltaggio - Impianti sportivi - Dalle 14.30 degustazione tradizionale con "rustie" cotte nelle padelle forate, piatti dolci tradizionali a base di castagne e birra alla castagna. Pasta italiana che passione Pontecurone - Salone Soms - Via Roma - Festa della pasta, dalle 18.30 si potranno degustare vari primi piatti tipici di alcune regioni italiane abbinate a vini. XXXVIII Sagra della castagna Selvapiana fraz. di Fabbrica Curone Dalla mattina mercatino di prodotti biologici locali della vallata e di curiosità. Alle 12.30 polenta e salamini, gelato ai marroni e musiche tipiche contadine. Pomeriggio con spettacoli di artisti di strada e distribuzione di caldarroste. La forza della tradizione San Paolo della Croce – Ovada - Tradizionale processione per il patrono cittadino, alle 17 messa, sfilata con le mantelle e casse processionali. Baraonda meridionale ed Esprit Follet - Casale M.to - Circolo Arci Pantagruel

Mercoledì 21 Health Technology Assessment Alessandria - ACSAL - Piazza De Andrè Esperienze e modelli a confronto. Dibattito con Nicola Giorgione e Eleonora Artesio, moderatori gli ingegneri Paola Freda e Giovanni Poggialini. Inizio alle 9.30. Nel pomeriggio seconda sessione, intitolata "Idee, modelli e metodi a confronto" con gli ingegneri Pietro Derrico e Carlo Favaretti. Inizio alle 14.30. Galilei e l'abisso -Valenza - Centro Comunale di Cultura - Biblioteca Civica – Conferenza con Enrico Bellone, Professore di Storia della Tecnica presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali all'Università degli Studi di Milano, illustrerà la figura di questo scienziato. Inizio alle 21.15. Giovedì 22 Librinmostra 2009 - Novi Ligure Sala Conferenze Biblioteca civica - Via Marconi Rassegna libraria e documentaria, dalle 9.30 dopo il saluto delle autorità e l'introduzione da parte di Simone Tedeschi, Assessore alla Cultura, relazione di Luigi Surdich “L'altro viaggio di Dante". Dopo una pausa caffè, Guido Rosso parlerà di "Il viaggio e ritorno: Anguilla Pavese e il gigante vestito di bianco". Andrea Lume, parlerà de "Il viaggio immaginario: Verne, Salgari, London". Alle 15 proiezione del film "Tutti a casa" di Luigi Comencini, introdotto e commentato da Marcella Traverso. I giovedì del benessere - Casale M.to - Piccolo Spazio Interculturale Trattamenti e massaggi per il benessere con Elsa Thomsen, diplomata in Reiki e Jasmin Reck, specializzata in trattamenti al viso. Dispute e dialoghi - Alessandria A casa di Josephine - Via Parma Incontro nel quale verranno illustrati i fondamenti della nuova scienza galileiana tra polemica e filosofia. Musiche degli allievi del Conservatorio "Vivaldi" di Alessandria, con poesia, musica ed immagini a cura di Mimma Caldirola. Inizio alle 18.30. Caro, vecchio ricre - Acqui Terme Teatro Ariston - Serata dedicata al mitico ricreatorio di Via Nizza. Inizio ore 21.

Martedì 20 Io faccio la cena giusta - Alessandria Ristorante Torino - Via Vochieri Degustazione di prodotti equosolidali. A seguire gli scrittori dell'Associazione Dietro l'Arte presenteranno e leggeranno i loro racconti. Protagonisti della serata, Massimo Tassistro e Alessia Baldi con "Racconti d'autore".

Alibia - Asti -Diavolo Rosso. Eagles of Death Metal - Milano – MusicDrome.

Librinmostra 2009 - Novi Ligure Nell'ambito della rassegna libraria e documentaria, alle 14.30 ritrovo presso I.T.I.S. Giulio Ciampini per poi recarsi ad Alba per una visita guidata ai luoghi fenogliani.

Il disordine delle cose - Torino Spazio 211.

Fuck Buttons - Torino – Spazio 211.

10:46:43

MOVÍDAlife - n°14 - Ottobre Ø9

Nick Cave - Milano - Teatro dal Verme. Micachu and The Shapes Milano La Casa 1139.

Venerdì 23 Cats - Alessandria - Teatro Comunale in scena il musical della Compagnia della Rancia. Regia di Saverio Marcone. Inizio alle 20.45.

Novembre Vivere la montagna - Valenza - Centro San Rocco - Dalla Scuola di Alpinismo alle esperienze estreme. Filmati e immagini commentate da Marco Cunaccia e Simone Origone, guide alpine e maestri di sci. Inizio alle 21.15. Brett Dennen - Milano - La salumeria della musica.

Autunno Gastronomico delle Valli Curone, Grue e Ossona - Fabbrica Curone - Loc. Selvapiana - Albergo Rist. La Genzianella. XXXI Tour Gastronomico Val Borbera e Spinti - Cabella Ligure - Ristorante Cacciatori - Fraz. Aie di Cosola.

Myland - Milano - Zoe Club.

Il Caos e Dana - Casale M.to - Circolo Pantagruel.

Kocani Orkestar - Torino - Sala Espace.

Lunedì 26 Dream Theater - Assago (MI) – Forum.

Sabato 24 Librinmostra 2009 - Novi Ligure Sala Conferenze Biblioteca civica Via Marconi - Rassegna libraria e documentaria, dalle 9 dopo l'introduzione di Francesco Surdich, relazione di Paolo Repetto su "Il viaggio scientifico" e di Guido Galliano su "Il viaggio di Casanova". Dopo una pausa caffè, Mauro Bonelli parlerà di "I sentieri della libertà. Viaggio sulle orme dei partigiani piemontesi" e Maurizia Migliorini e Giulia Savio di "Le guide di viaggi". Alle 21, spettacolo "Se per Itaca volgi il tuo viaggio. Il cammino della speranza dall'Odissea omerica alle migrazioni contemporanee" letture musicali con Gianni Repetto e Roberto Paravagna. Al Foyer del Teatro Marengo, alle 17 Loretta Goggi tratterà "Il viaggio fotografico con proiezioni di immagini.

Elio e le storie tese - Milano - Teatro degli Arcimboldi.

Armonie in Valcerrina 2009 - Varengo - Chiesa di S. Eusebio - Rassegna monferrina di musica da camera, concerto del quartetto d'archi del Conservatorio Statale P.I. Tchaikovsky di Mosca. Inizio alle 17. Sipario d'Orba 2009 - Silvano d'Orba Teatro S.O.M.S. - Spettacoli di burattini e pupazzi. Alle 21, Agata attenta, rappresentazione della compagnia Nasinsù di Bologna. Cats - Alessandria - Teatro Comunale Musical della Compagnia della Rancia. Regia di Saverio Marconi. Inizio alle 20.45. XXXI Tour Gastronomico Val Borbera e Spinti - Cabella Ligure - Albergo Rist. Ponte - Fraz. Montaldo di Cosola. 42° Premio Acqui Storia - Acqui Terme - Teatro Ariston -Appuntamento con la cerimonia di premiazioni ed assegnazione di riconoscimenti speciali "Testimone del Tempo" e la Storia in tv". Inizio alle 17.30. Tad Robinson Band feat. Alex Schultz Castelceriolo - Teatro Macallè Esibizione del gruppo composto da Tad Robinson (armonica, voce), Alex Schultz (chitarra), Kevin Anker (piano, organo), Steve Gomes (basso) e Robb Stupka (batteria). Inizio alle 21.30. Raised Fist (SWE) + Endwell (USA) + Deez Nuts (AUS) - Mezzago (MI) – Bloom. Domenica 25 Librinmostra 2009 - Novi Ligure Foyer Teatro Marengo - Rassegna libraria e documentaria alle 16.30 presentazione del Premio Chatwin "Camminando per il mondo". Alle 17 Maurizio Mortara presenta il volume sulla sua esperienza come radiologo volontario in una missione umanitaria di Emergency "Afganistan dall'altra parte delle stelle" con proiezione di immagini e filmati inediti. Cats - Alessandria - Teatro Comunale Musical della Compagnia della Rancia, regia di Saverio Marconi inizio alle 16.

Mercoledì 28 Lily Allen - Milano – Alcatraz. Giovedì 29 Blues al femminile - Acqui Terme Movicentro Via Alessandria - Concerto di "Janine Gilbert-Carter Quintet" con Janine Gilbert Carter (voce), Brian Lee Settles (sax), Eric Byrd (piano), Wes Biles (basso) e Jeff Neal (batteria). Inizio alle 21. I giovedì del benessere - Casale M.to - Piccolo Spazio Interculturale Trattamenti e massaggi per il benessere con Elsa Thomsen, diplomata in Reiki e Jasmin Reck, specializzata in trattamenti al viso. Librinmostra 2009 - Novi Ligure - Sala Conferenze Biblioteca - Via Marconi Rassegna libraria e documentaria, alle 15.30 Giuseppe Bocca parlerà de "Il viaggio in bicicletta: i luoghi dello spazio di vita sociale di due campioni di ciclismo". Andrea Sisti de "Il viaggio culturale" “Galileo e Keplero: l'astronomia nuova” - Alessandria - A casa di Josephine - Via Parma - Incontro nel quale verrà illustrato il lato umano dei due scienziati e la loro influenza nella rivoluzione scientifica. Musiche degli allievi del Conservatorio "Vivaldi", poesia, musica ed immagini a cura di Mimma Caldirola. Inizio alle 18.30. EmotivaMente - La comunicazione Alessandria - Teatro Parvum - via Mazzini - Genitori, insegnanti e operatori sociali a confronto per tentare di leggere insieme il mondo dei giovani e costruire relazioni sempre più adulte. Interverrà il professor Michele Marangi, media educator. Inizio alle 21. Yames Morrison - Milano – Alcatraz. Kings of Convenience - Milano – Conservatorio. Ray Tarantino - Mezzago (MI) – Bloom. India Arie - Milano – Conservatorio. Sabato 31 Armonie in Valcerrina 2009 - Ozzano Chiesa S. Salvatore - Concerto del gruppo composto da Giuliano Carmignola (violino), Paolo Grazzi (oboe), Dileno Baldin e Francesco Meucci (corno), Alberto Grazzi, Francesco Lattuada (viola) e Paolo Zuccheri (contrabbasso). Inizio alle 17. XXXI Tour Gastronomico Val Borbera e Spinti - Cantalupo Ligure - Ristorante Stevano - Fraz. Pallavicino. Voci nel silenzio. La violenza nega l’esistenza - Alessandria - Nella zona compresa tra Piazzetta della Lega e Corso Roma si terrà un incontro sul tema della violenza sulle donne. L’iniziativa prevede un allestimento scenografico composto da 150 sagome di donna, ciascuna delle quali recherà incisa la testimonianza di una violenza

realmente subita e documentata di una donna piemontese. Negli stand si potranno trovare notizie sui servizi offerti dal territorio e incontrare operatori che lavorano a diretto contatto con il tema della violenza domestica. Musica 90 + Xplosiva - Torino - Sala Espace. Domenica 1 Contesti scomodi - Casale M.to Circolo Arci Pantagruel. Martedì 3 Dado Moroni Trio, guest Scott Hamilton - Valenza - Teatro Sociale – Spettacolo “The great american songs, da Duke Ellington a Broadway”. Inizio alle 20.45. Jonas Brothers - Milano – Forum. Rise Against + Thursday + Poison The Well - Milano – MusicDrome. Mercoledì 4 Porcupine Tree - Milano – Alcatraz. Venerdì 6 Zio Vanja - Alessandria - Teatro Comunale - Classico della letteratura teatrale di Anton Chechov, regia di Gabriele Vacis, inizio alle 20.45. Tra memoria e profezia. Vivere per costruire giustizia - Asti - Diavolo Rosso - Piazza San Martino - Incontro promosso dal Gruppo Abele e da Libera con l'ex Sindaco di Gela ed Europarlamentare Rosario Crocetta, che tratterà il tema "Da Gela a Bruxelles, prospettive Europee di contrasto alle mafie". Inizio alle 21.

Mercoledì 11 Il berretto a sonagli - Valenza Teatro Sociale - Regia di Mauro Bolognini. Inizio alle 20.45. Giovedì 12 Blues al femminile - Acqui Terme Movicentro Via Alessandria Concerto di "Cheryl Renèe’s Blues Band" con Cheryl Renèe (voce e pianoforte), Dan Jackson (sax), “Little” Al Thomas (chitarra), Larry Malott (basso), David Chamberlain (batteria). Inizio alle 21. EmotivaMente - La gestione del conflitto - Alessandria - Teatro Parvum - via Mazzini - Genitori, insegnanti e operatori sociali a confronto per tentare di leggere insieme il mondo dei giovani e costruire relazioni sempre più adulte. Interverrà il professor Marco Bertoluzzo, giurista e criminologo clinico. Inizio alle 21. Therapy? - Milano - Zoe Club. Green Day - SOLD OUT - Torino – Palaolimpico. Gudrun Gut + Thomas Fehlmann Torino - Sala Espace.

Jonas Brothers - Torino – Palaolimpico.

Venerdì 13 Jennifer Gentle - Torino - Hiroshima Mon Amour.

Afterhours - Milano – Palasharp.

Gianna Nannini - Assago (MI) – Forum.

Yes - Milano - Teatro degli Arcimboldi.

White Lies - Milano – Alcatraz.

Sabato 7 Sipario d'Orba 2009 - Silvano d'Orba Teatro Soms - Spettacoli di burattini e pupazzi. Alle 21, Burattini a Sorpresa, a cura di Allegra Brigata, Sine Tema e Teatro del Corvo.

Sabato 14 Festival Marenco -Novi Ligure Centro storico - "Allegro per bande", tradizionale raduno bandistico a cui parteciperanno tre complessi di diverse regioni italiane, sfilata pomeridiana e concerto.

La Maratona della Forchetta 2009 Cremolino - Ristorante Antica Società piazza Marconi. Carlos Del Junco - Castelceriolo Teatro Macallè - Esibizione del gruppo composto da Carlos Del Junco (armonica, voce), Kim Efert (chitarra) e Uli Fiedler (basso). Inizio alle 21.30. Massive Attack - Milano – Palasharp. Domenica 8 Autunno Gastronomico delle Valli Curone, Grue e Ossona - Fabbrica Curone - Ristorante. Da Rico - St. Montecapraro. XXXI Tour Gastronomico Val Borbera e Spinti - Grondona - Osteria La Pernice Rossa - Loc. Chiapparolo. La Maratona della Forchetta 2009 Cremolino - Ristorante Antica Società piazza Marconi. Alessandro Graziani - Casale M.to Circolo Arci Pantagruel. Lunedì 9 La Maratona della Forchetta 2009 Cremolino - Ristorante Antica Società piazza Marconi. Martedì 10 Little Boots - Milano – Magazzini Generali. Green Day - SOLD OUT - Assago (MI) Forum.

MOVÍDAlife - n°14 -OTTOBRE Ø9

Armonie in Valcerrina 2009 Murisengo - Chiesa S. Antonio Concerto del quartetto del Teatro La Fenice composto da Roberto Baraldi e Gianaldo Tatone (violino), Daniele Formentelli (viola) ed Emanuele Silvestri (cello). Inizio alle 17. Blue Lady (Revisited) - Alessandria Teatro Comunale - Serata di danza con Tero Saarinen. Coreografia di Carly Carlson. Inizio alle 20.45. Gianna Nannini - Assago (MI) – Forum. Wilco - SOLD OUT - Milano – Conservatorio G. Verdi. Musica 90 - Daniel Melingo - Torino Sala Espace. Domenica 15 Parole, suoni, colori - Alessandria Palazzo Monferrato - Via San Lorenzo Spettacolo "Il flauto che incanta", con Michele Menardi Noguera (flauto) e Loris Orlando (pianoforte) Inizio alle 17. Skunk Anansie - Milano – Palasharp. Tre martelli - Casale M.to - Circolo Arci Pantagruel. Lunedì 16 Diana Krall - Milano - Teatro degli Arcimboldi.

Il personaggio Jasen Nannini di Emiliano Bottacco

Da Torino a Hollywood (passando per Bratislava)

avorare nel mondo del cinema per molti è un sogno. Per Jasen Nannini è un progetto di vita che a 33 anni lo ha portato ad Hollywood per lavorare a stretto contatto con importanti professionisti come Steven Spielberg. Classe 1974, Jasen ha iniziato a dedicarsi alla regia sin da giovanissimo. Di padre italiano e madre slovacca, divide i suoi studi tra Torino e la Bratislava, dove si laurea in Regia cinematografica e televisiva presso l’Accademia di Arti e Drammaturgia, istituto presso il quale si specializzerà con un Master e, nel 2008, un Dottorato nelle medesime discipline. Una delle sue prime regie è il videoclip “Cose che non ho” dei Subsonica e matura una solida esperienza in tutti i campi della regia, dal cortometraggio alla pubblicità al documentario (realizzando tra l’altro un breve documentario sulla Sinagoga di Alessandria). Da due anni, lavora negli Stati Uniti come collaboratore del regista D. J. Caruso. Jasen, quando hai iniziato a occuparti di cinema? Bella domanda …. che io ricordi non ho mai fatto altro. In realtà da ragazzino, nel pomeriggio, facevo il commesso in un negozio di CD a Torino. Lì ho scoperto i Beatles e, nel desiderio di capire cosa dicessero, ho imparato l’inglese. I primi film che ho guardato con una attenzione speciale sono proprio i film dei Beatles; decisamente non spiccano per sceneggiatura ed arte cinematografica, però ci sono molto affezionato. Insieme ad alcuni amici ho poi girato dei cortometraggi; li giravamo come ci veniva e senza capirci un tubo, molto a caso, o meglio, a naso. Credo che i primi lavori “connessi” al mondo del cinema e per i quali sono stato ufficialmente pagato (come dicono gli americani: se ti pagano per fare un mestiere allora sei un “professionista”) risalgano al 1991-92. Ho svolto praticamente qualsiasi ruolo sul set e nella postproduzione: dal manovale al supervisore di visual effects. Quando hai capito che il cinema da passione poteva trasformarsi in un mestiere? Credo di essermene reso conto al mio secondo lavoro. Facevo l’assistente scenografo: di notte pitturavo i muri delle location, verniciavo i mobili, sistemavo gli appartamenti dove poi i protagonisti avrebbero vissuto per qualche giorno nella realtà e per sempre sulla pellicola. Mi provocava una sensazione curiosa: quasi come se la finzione fosse più vera della realtà. Lì ho capito che volevo fare quello nella vita. E da allora ho sempre fatto quello. Non ho mai fatto i mille lavoretti che si fanno da ragazzi per pagarsi le vacanze o comprarsi il motorino: ho sempre scelto di fare lavori inerenti alla realizzazione di quello che a 18 anni era già un sogno di vita. Quali sono i primi lavori che hai girato? Come regista il primo lavoro vero e proprio (con una sceneggiatura comprensibile) e’ stato un cortometraggio alla scuola di cinema di Bratislava, quindi a 20 anni circa. Il primo lavoro importante è stato, nel ’97, il videoclip “Cose che non Ho” per i Subsonica, che abbiamo girato a Bratislava. Ci siamo divertiti un sacco e in tre giorni di riprese sono cresciuto come non pensavo fosse possibile.

Come hai iniziato a lavorare a Hollywood? A Hollywood ci sono sempre voluto andare, non perché affascinato dai blockbuster fatti di esplosioni e inseguimenti, ma perché lì hanno un metodo per fare cinema. In Italia siamo più spontanei e impulsivi, mentre gli americani hanno creato (non inventato, e’ diverso) un sistema che funziona. Può piacere o no, ma funziona. Questo volevo imparare ad Hollywood: un sistema di lavoro, una metodologia. Lì ho conosciuto il regista D.J. Caruso, che ha visto alcuni miei lavori e mi ha invitato a Los Angeles; siamo diventati amici personali e stretti collaboratori nel giro di due giorni. Una persona splendida. Poi, tramite lui, ho conosciuto Steven Spielberg, produttori del calibro di Patrick Crowley e direttori della fotografia come Darek Wolski: tutte persone eccezionali, oneste, brave, professionali, che hanno la capacità di ascoltare e capire quando un’idea è buona, non importa da dove arrivi. Da noi spesso funziona il “ma tu chi sei? Che vuoi?”; di là se sei sveglio e intelligente ti stanno ad ascoltare. Di cosa ti occupi a Hollywood e a quali film hai lavorato? Ho lavorato con D.J. Caruso sul film Eagle Eye. Un anno e mezzo incredibile, pazzesco. Assieme abbiamo seguito lo sviluppo del film, il concept grafico, le sequenze video (se guardate il film capite cosa intendo), passando per sceneggiatura, terza unità, ecc … E’ una persona splendida con la quale collaborare; ogni mattina ti chiede cosa ne pensi di quello che si farà l’indomani. E ti devi preparare, fare i compiti, come dice lui. E questo mi piace. Non puoi andare sul set e fare a caso; e soprattutto ti devi preparare prima su quello che vuoi fare e come, in modo da dare il tempo ai reparti di accontentarti ed essere loro stessi soddisfatti di quello che stanno facendo. Hai incontrato particolari difficoltà durante la tua carriera? Senza dubbio, all’inizio, il problema principale e’ arrivare a fine mese. Non e’ per niente facile. Ci devi credere profondamente. Le soddisfazioni ti arrivano anni dopo; se cerchi una gratificazione immediata hai sbagliato tutto. Poi il problema successivo è cominciare a fare lavori che ti piacciano e non solo più cose che ti danno da mangiare. Questa, forse, è la cosa più difficile. Attualmente quali progetti hai in cantiere? Sto terminando un documentario sulla OSTAR, la più famosa e antica regata a vela in solitaria dall’Inghilterra agli Stati Uniti, sto scrivendo una sceneggiatura per un lungometraggio che, però, è ancora agli albori e sto preparando un documentario con D.J. Caruso. Avrei mille altri progetti, ma ci vuole tempo ed energia e vanno affrontati uno ad uno, pezzo per pezzo. Tendenzialmente cerco di non riempirmi di lavori che poi finisco per trascurare. MOVÍDAlife - n°14 - Ottobre Ø9

Quali sono le principali differenze tra lavorare nel cinema in Italia e negli Stati Uniti? Come ti dicevo negli USA c’è un metodo: ogni aspetto della produzione viene affrontato in modo razionale e, appunto, metodico. Nulla o quasi si lascia al caso e sei costantemente circondato da professionisti specializzati; tutto e’ studiato a tavolino. Poi in America c’e’ una netta distinzione tra la figura del regista, dello sceneggiatore e del produttore. In Italia questi tre elementi tendono un po’ a mescolarsi e fondersi uno nell’altro, creando, a volte, un film che e’ troppo “personale”. Nel modo di fare americano il regista controlla costantemente l’operato dello sceneggiatore e viene a sua volta consigliato dal produttore, che opera anche scelte artistiche. Il produttore non è affatto quello che tira fuori i soldi e basta, come spesso pensiamo in Italia: il produttore e’ un professionista essenziale per la realizzazione del film. Scova le sceneggiature, le affida ad uno o un altro regista a seconda delle caratteristiche, mette assieme i team creativi. In Italia Procacci è uno di questi: con le spalle quadre, capace di fare scelte artistiche e di mettere a proprio agio i professionisti dei team creativi che così riescono a dare il meglio. Secondo me e’ il mestiere più difficile. In Italia spesso il regista si scrive la sceneggiatura, si produce o coproduce il film, se lo gira e segue il montaggio. Io credo che un sistema fatto da tre o più teste pensanti funzioni meglio. Suggerimenti per giovani aspiranti registi? Studiate un metodo di lavoro, preparatevi a sacrifici duri, credeteci sempre, non perdete di vista il vostro obbiettivo, non lasciate che una battaglia persa pregiudichi la guerra, mettetevi sempre in gioco comunque, reinventatevi, imparate nuovi modi di raccontare storie, affrontate diversi generi: videoclip, pubblicità, ecc…, leggete, guardate migliaia di film e leggete le sceneggiature di quelli che vi sono piaciuti, cercate di capire come sono fatte, siate preparati tecnicamente su tutti gli aspetti delle riprese, cercate di sapere sempre fin dove i mezzi tecnici che avete a disposizione vi possono portare. Siate dei poliglotti in senso figurato: parlate, cioè, la lingua tecnica del produttore, del direttore della fotografia, imparate a rispettare la vostra troupe (fate un lavoro in ogni reparto, capirete cosa vuol dire quando il regista non sa cosa sta facendo). Imparate a coccolare e ad essere duri quando serve con gli attori, fatevi rispettare ma con intelligenza, siate più furbi degli altri, ottenendo ciò che vi serve facendogli credere che stanno facendo quello che vogliono loro. Rispettate chi lavora con voi. Sempre. Cercate sempre di circondarvi solo di professionisti che sanno quello che fanno, perchè alla fine le conseguenze degli errori di tutti le pagherete voi. Poi dimenticatevi di tutto questo che vi ho detto e andate a girare i vostri film.

Imago Feminae

Donne che dipingono Donne A cura di Giacomo Maria Prati e Chiara Canali

Il mistero della femminilità nella pittura figurativa e nell’arte visiva

er la quinta edizione di “Pictor in fabula”, l’annuale rassegna tortonese di pittura figurativa e arte visiva, Palazzo Guidobono di Tortona, ospita una grande mostra collettiva di arte contemporanea dedicata alle figure di “donne che dipingono donne”. Le donne hanno ideato, creato e dipinto fin dai tempi più antichi. Il riconoscimento della loro importanza nella storia dell’arte è stata rivalutata in questi ultimi decenni attraverso rilevanti iniziative come la mostra ideata da Vittorio Sgarbi L’Arte delle Donne al Palazzo Reale di Milano oppure con l’istituzione di prestigiose collezioni tematiche come quella del National Museum of Women in the Arts di Washington. Il progetto espositivo Imago Feminae seleziona e riunisce il lavoro di dodici giovani artiste che stanno ottenendo successo e favore di critica in ambito nazionale e internazionale. Il percorso espositivo si snoda attorno a una sessantina di opere pittoriche, quattro videoproiezioni e tre installazioni che riflettono sulle varie tipologie di femminilità quale archetipo e modello, dalla dimensione del ritratto all’introspezione nell’inconscio, in un viaggio realistico, mitico ed erotico attraverso situazioni, atmosfere e connotazioni oggettuali.

IMAGO FEMINAE Donne che dipingono Donne Palazzo Guidobono Piazza Arzani 15057 Tortona (Al) Ingresso libero Info tel. 335 64 53 998 apolloedioniso@gmail.com dal 3/10/09 al 31/10/2009 Apertura: tutti i Giovedì: dalle 21 alle 24 tutti i Venerdì, Sabato e Domenica: dalle 16 alle 20 www.pictorinfabula.org

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Marengo Marathon 2009

orna la Marengo Marathon, il tradizionale appuntamento di inizio autunno con la corsa per corridori “competitivo” e non. Organizzata come al solito dall’Associazione Sportiva SAI FRECCE BIANCHE AL 012 con l’approvazione del Comitato Regionale FIDAL Piemonte, e con il patrocinio del Comune e della Provincia Città di Alessandria. E’ l’ottava edizione della manifestazione agonistica regionale su strada sulla distanza di km 42,195, km 21,097 e di km 10 come passeggiata.

E’ aperta a tutti i tesserati FIDAL, in regola per il 2009. I tesserati ad un Ente di Promozione convenzionato possono partecipare ed essere inseriti nell'ordine d'arrivo ma hanno diritto solo al premio di partecipazione. La partecipazione di atleti non tesserati potrà avvenire sottoscrivendo la richiesta di tesseramento FIDAL al costo di 10€, unitamente alla presentazione del certificato medico di idoneità sportiva agonistica direttamente all’Organizzazione, e sarà valida per tutte le gare agonistiche

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2009. Altro tipo di partecipazione potrà avvenire correndo con un pettorale riportante la dicitura “PASSEGGIATA”, senza rientrare in classifica. Domenica 18 Ottobre 2009 con qualsiasi condizione di tempo, ritrovo a partire dalle ore 8.00 presso il Centro Sportivo dello Stabilimento MICHELIN ad Alessandria. PARTENZA ORE 10. Il percorso, di km 42,195 - 21,097 e 10 km non competitivi, è numerato km per km, con servizio di ristoro e spugnaggio come da regolamento FIDAL.

COME ARRIVARCI Uscita autostradale Alessandria Est, al casello a destra in direzione Genova, dopo 3 km arrivo in zona corsa. Se si proviene da Genova al casello Sud seguire per Alessandria poi direzione Novi Ligure, dopo 3 km ai piedi del cavalcavia a destra per Stabilimento MICHELIN. SERVIZI Pasta Party gratuito al termine delle gare, Aree Parcheggio VIDEOSORVEGLIATA in zona Corsa, Villaggio Animazione, Servizi Igienici e docce, Servizio Massofisioterapico, Deposito Borse e Spogliatoio, Servizio Fotografico PHOTOSPRINT, attestato con tempo e posizione d’arrivo a domicilio (solo per la maratona) PRENOTAZIONI ALBERGHIERE Presso l'Hotel DIAMANTE**** Cena, pernottamento e colazione a 50 euro - pensione completa a 65 euro. Alle prime 100 prenotazioni alberghiere, quota di iscrizione GRATUITA per maratona o mezza maratona. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente all'organizzazione Tel. 0131/445344 - 340 2819599 QUOTE DI ISCRIZIONE MARATONA

20 euro

HALF MARATHON

12 euro

RIDUZIONE SE FATTA ENTRO IL 4 OTTOBRE 2009

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10 euro

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Ezio Minetti

art

Ancora quel filo di ruggine di Francesca Liotta

simbolo visivo. Lo disegno chiuso, come se la vista stanca delle brutture che ci circondano, volesse riposarsi e lo appoggio qui o là. Questo il messaggio che mi preme di più, far riposare per un attimo la vista e abbandonarsi all’intuito. A volte crediamo di vedere cose belle o brutte, buone o cattive, ma non sempre sono come le vediamo; approfondendo con uno sguardo più attento si possono vedere sfaccettature irresistibilmente accattivanti, è come scrivere una lettera d'amore con una grafia precisa, netta, oltre che bella, quasi di un altro tempo e alla fine ti togli gli occhiali per strofinarti la parte di te che ha visto, ha palpitato, si è innamorata ed è proprio lì che io disegno il simbolo che ti ha permesso un'emozione così grande. Istintivamente mi piace l'occhiale. che ti permette di vedere oppure no, a tua libera scelta, come vuoi”. Egli stesso dunque parla di amori d’altri tempi, quando le lettere erano più frequenti e le mani che le scrivevano

i piacque immediatamente il titolo che Ezio Minetti scelse per la sua mostra promossa dalla Provincia di Alessandria nel giugno 2007 presso la libreria Mondadori di Alessandria: “Un filo di ruggine”. Lo trovai perfetto per la sua opera di sapiente vintage attraverso l’arte, opera alla quale mi accostai con entusiasmo– tant’è che scrissi di lui per quell’occasione - conoscendo Ezio sufficientemente come artista del noto gruppo Due sotto l’ombrello di Ovada, capeggiato da uno come Mirco Marchelli che non avrebbe mai concesso spazio ed attenzione a dilettanti allo sbaraglio. Conoscevo meno bene Ezio come persona – pur essendo un collega – ma ci misi poco ad entrarvi in sintonia e oggi, posso sinceramente dire quanto l’approfondimento abbia accresciuto il fascino proveniente dalla sua poetica rétro, che unisce all’emozione nostalgica, la perizia ed il talento. La salvezza di vecchi oggetti e di antichi documenti indipendentemente che si avvalgano del suo disegno o della sua pittura, sono regolati dal respiro di un tempo cadenzato in case e storie eleganti, suggestive, che Ezio sembra aver frequentato e conosciuto bene, di cui la ruggine è il simbolo “quantico”. La frequentazione assidua di quel che rimane di buoni e genuini salotti del primo novecento o di scuole elementari del ventennio o di polverosi archivi notarili, così come l’incursione abituale nei mercatini liguri e di confine ligure-piemontese, ma anche un occhio curisoso a quanto succede nella metropoli lombarda mai così scontata nel fashion, assicurano all’arte di Ezio un baule sempre pieno da indagare e riportare alla luce con fare critico e ironia decadente, con sguardo mai superficiale. A sottolinearlo il leitmotiv degli occhiali che del resto indossa, dunque per doppia necessità. Mi dice: “L'occhiale, per me non è il semplice strumento, l'oggetto d’uso quotidiano, è un

nostre sensazioni vengono fuori naturalmente. Come in ogni convivenza c'è bisogno di altruismo e moderazione, basta farlo presente ed il gioco è fatto insieme al rispetto di un buon giocatore”. Parte di questo spirito ha animato la mostra di recente conclusasi a Recco, nella biblioteca civica Ippolito d’Aste “Ezio Minetti. Ruben Esposito. Cattivi Maestri. Ottimi allievi”, così come ha animato tante collettive di questi anni a cui ha partecipato e allo stesso modo sarà per la collettiva alla Galleria San Fedele di Milano (5 ottobre – 14 vovembre 2009) “Che occhi grandi che hai! Favole d’artisti di ieri e di oggi. Del resto, tutta l’opera di Ezio Minetti sembra una favola di ieri e di oggi.

non conoscevano esitazioni di stile, non potevano permettersi l’incuranza, immortalavano in caratteri raffinati lo stesso garbato porgere di sentimenti anche inauditi. Sottolinea il piacere ed il divertimento sottesi al gioco di mescolanza tra antico e moderno, ma io ci vedo anche e tanto di più un rispetto, un inchino , una religione dell’oggetto che ci identifica e ci salva. Allo stesso modo Ezio Minetti ama evidenziare l’importanza del rispetto umano che permette quello artistico proprio nell’avventura quotidiana di Ovada, alle Sligge, sede dei Due sotto l’ombrello, che poi sono cinque. " La convivenza è utile per la collaborazione che cerchiamo, inevitabile l'affiatamento e l'assoluta diversità tra di noi ci fa esprimere al meglio oltre che manualmente: - hai un colore rosso diverso dal mio? -mi dai la riga,- e il metro dov’è? - sediamoci un attimo, fai un caffè, - vieni ti faccio vedere l’ultimo lavoro, lo devo ancora finire, ti piace? - e onestamente le

Mostra Luigi Martinengo Il Festival internazionale di fotografia di Sestri Levante, in uno scenario da fiaba fra i più belli del mondo, fra il levante e il ponente ligure è possibile vedere e apprezzare la mostra personale del fotografo alessandrino Luigi Martinengo. La rassegna inauguratasi giovedì 10 settembre sarà visibile al pubblico sino al 31 ottobre 2009 presso la Sala espositiva del Palazzo del Municipio di Sestri Levante. MOVÍDAlife - n°14 -OTTOBRE Ø9

Il salone del biscotto

l salone più amato dai golosi torna nuovamente ad Alessandria. Grazie al contributo di Regione Piemonte, Città di Alessandria, Fondazione CRA e delle province di Torino, Cuneo e Vercelli, la Provincia di Alessandria in collaborazione con la Camera di Commercio, organizza la quinta edizione del Salone del Biscotto Piemontese, in programma dal 16 al 18 ottobre alla Caserma Valfré. In una cornice rivisitata, che vuole dare al salone una veste un po’ meno convenzionale e più vicina alla gioia e al piacere di mangiare biscotti, 35 artigiani della pasticceria piemontese si “sfidano” per accattivare e catturare l’attenzione delle migliaia di golosi che affollano come tutti gli anni il Salone del Biscotto Piemontese. A tagliare il nastro di questa quinta edizione, venerdì 16 alle ore 17.00, la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso. “Siamo finalmente riusciti a portare tutto il Piemonte dei biscotti ad Alessandria. Un traguardo importante per la manifestazione e per il nostro territorio, mai raggiunto prima. E’ il segno che con l’impegno di tutte le istituzioni che sostengono la manifestazione e delle organizzazioni di categoria, il Salone sta diventando l’appuntamento principe di tutto il settore dell’eccellenza artigiana piemontese”, è il commento del Presidente Paolo Filippi e della Vice Presidente Rita Rossa che aggiunge “Questo è un salone volutamente rivolto alle famiglie, per questo, aldilà delle logiche di settore, in un momento di oggettiva difficoltà economica, abbiamo preferito dare a tutti la possibilità di partecipare a questo che sarà certamente

un salone dedicato al gusto ma con una grande attenzione al tema dell’educazione alimentare e della prevenzione”. Baci di dama, amaretti, biscotti di riso, paste di meliga, pizzicotti, brutti ma buoni, canestrelli, savoiardi, offelle, torcetti, timballe, polentine, bicciolani e tanti altri biscotti daranno gusto ai palati più esigenti, accompagnati dai grandi vini aromatici del Piemonte, Moscato e Brachetto in primis, dal latte, dalla cioccolata e persino dal tè. In apertura, venerdì 16, due momenti di approfondimento: il primo sul tema del consumo dei prodotti locali, che vedrà protagonista l’Assessore provinciale all’Agricoltura e all’Ambiente Lino Rava e i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, Coldiretti, Cia e Confagricoltura; il secondo sul biscotto nell’alimentazione, tra piaceri e sensi di colpa, al quale interverranno Paola Reverso, medico-chirurgo esperta in nutrizione, Patrizia Longo, responsabile della Consulta Femminile Lega Tumori Regione Piemonte, l’Assessore al Commercio della Città di Alessandria, Manuela Ulandi e la Vicepresidente e Assessore alla promozione dei Prodotti Tipici, Rita Rossa. I prodotti del salone oltre ad essere emblema del gusto e della tradizione del Piemonte, grazie alla collaborazione con la LILT- Lega italiana per la lotta contro i tumori e con l’Associazione “Il Me+Te”, saranno per tre giorni protagonisti di un’alimentazione sana ed equilibrata, da vivere nella quotidianità o nei momenti di festa. Questo è anche l’insegnamento che ci viene dai due personaggi simbolo di questa quinta edizione del Salone: Bragtòu

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e Bùsèla. Due focacce, poi diventate biscotti, della tradizione tortonese, che venivano regalati ai bambini in occasione del Natale. Biscotti poveri, come i personaggi che raffigurano, ma preziosi, che, mangiati un bocconcino alla volta, dovevano durare fino a Santo Stefano. Assistiti dalla dott.ssa Paola Reverso del Club delle Magiche Gemme, i bambini potranno imparare a preparare i biscotti nella “sala dei laboratori” o invitare i propri genitori a imparare a cucinarli partecipando al corso per adulti che si svolgerà con la collaborazione dell’Istituto Alberghiero Artusi. Inoltre, potranno cimentarsi in una gara, nella quale le nonne potranno avere il piacere di tramandare il proprio sapere ai propri nipoti, in una sfida che alla fine premierà il biscotto più sano e più buono di tutti! Per gli appassionati del vino, imperdibile l’appuntamento previsto domenica mattina presso l’isola centrale con l’enologo Lorenzo Tablino che proporrà un viaggio tra i profumi e i sapori dei grandi aromatici piemontesi, naturalmente abbinati ai biscotti. Sempre domenica mattina, grande opportunità per tutti coloro che vogliono saperne di più con la dott.ssa Paola Reverso che sarà a disposizione per domande e consigli sulla scelta dei prodotti per una corretta alimentazione. Ad intrattenere il pubblico vi sarà la musica live e le popolari voci di Radio Gold che accompagneranno tutti gli eventi in calendario. A cura di Marick l’animazione per i più piccoli prevista sabato e domenica, con giochi, maquillage e tanto altro ancora.

GOLOSA

Tapas | Fingerfood | Drinks

a cura di Roberto Loddi

Storie & Sapori La frità de siule

Ingredienti: 4 cipolle rosse medie, 4 uova, g 40 di parmigiano grattugiato, olio extravergine di oliva, burro, noce moscata, sale e pepe di mulinello q.b. Preparazione: monda le cipolle e tagliale a fettine sottilissime, poi falle appassire per venti minuti a fuoco dolce, in un capace tegame insieme ad un bel giro di olio, un pezzo di burro, una presa di sale e un abbondante macinata di pepe. Nel frattempo, sbatti le uova insieme ad una presa di sale, una generosa grattata di noce moscata, il parmigiano e il ricavato versalo nella padella delle cipolle. Fatto ciò, fai cuocere il composto a fuoco lento girando alcune volte la frittata con l’aiuto di un piatto o di un coperchio. Una volta cotta, lasciala intiepidire per cinque minuti, poi tagliala a rombetti e servila come stuzzichino. Vino consigliato: Piemonte Pinot Chardonnay spumante.

Il flan di zucca con fonduta

Ingredienti: g 850 di polpa di zucca, g 350 di crescenza, 3 uova, g 200 di panna liquida freschissima, mezzo bicchiere di latte fresco intero, g 50 di fecola, un mazzetto di timo, burro e farina per gli stampi, sale e pepe di mulinello q.b. Preparazione: riduci la polpa di zucca a piccoli pezzi e poi cuocila a vapore per mezz’ora. Passato questo tempo, lasciala raffreddare, dopodichè frullala insieme alle uova, la panna, una presa di sale, una generosa macinata di pepe e

con il ricavato, colma degli stampini monodose imburrati ed infarinati; coprili con un foglio di stagnola e cuocili a bagnomaria in forno già caldo per mezz’ora. Intanto, fai sciogliere a fuoco molto basso con una cucchiaiata di latte la crescenza, aggiungendo un pizzico di sale e subito dopo aggiungi il restante latte con la fecola. Fatto ciò, sempre mescolando, fai addensare il composto giusto il tanto che occorre a renderlo liscio e cremoso. Terminata questa operazione, sforma i flan, nappali con la fonduta e servili immediatamente. Vino consigliato: Grignolino del Monferrato Casalese

dei piatti con del prezzemolo tritato come decorazione, sistema al centro delle falde alcune nocciole e servi. Vino consigliato: Monferrato Chiaretto o Ciaret.

Le pesche all’amaretto nel cestino

I peperoni in salsa bianca di nocciole

Ingredienti: tre peperoni rossi e gialli belli carnosi, g 150 di tonno sottolio, g 150 di nocciole tostate senza guscio e spellate, il succo di mezzo limone, la buccia grattugiata di un limone non trattato, un cucchiaio di prezzemolo tritato, un cucchiaio di maggiorana fresca ma, va bene pure quella secca, poco vino bianco secco, aglio, birra, olio extravergine d’oliva, sale q.b. Preparazione: come prima operazione, riduci a falde regolari i peperoni (tre per persona), poi falle rosolare in un capace tegame con due spicchi di aglio e un bel giro d’olio a fiamma vivace. Trascorsi cinque minuti spruzza i peperoni con della birra e prosegui la cottura per altri dieci minuti. Dopo questo tempo, i peperoni dovranno risultare abbrustoliti ma ancora al dente. Regola il gusto di sale e allontanali dal fuoco lasciandoli riposare a recipiente coperto. Intanto frulla le nocciole, sempre frullando unisci il tonno, il succo del limone più la scorza grattugiata, la maggiorana, il prezzemolo, tre cucchiate di vino e tanto olio quanto ne occorre per ottenere una salsa densa ed omogenea. Ora disponi tre falde di peperone a colori alternati a raggiera nel centro dei piatti e su ogni falda accomoda una chenelle di salsa di nocciole. Spolvera il bordo

Ingredienti: 4 pesche, sode e mature, g 40 di amaretti, un cucchiaio di lamelle di mandorle, g 80 di zucchero comune, g 25 di cacao amaro, g 200 di vino tipo moscato d’Asti, una noce di burro, zucchero al velo q.b. preparazione: dividi le pesche a metà, togli il nocciolo e con l’aiuto di uno scavino, allarga il buco lasciato dal nocciolo, mettendo la polpa che viene staccata in un recipiente. Fatto ciò, unisci le mandorle, gli amaretti sbriciolati, due cucchiai di zucchero e il cacao setacciato, quindi amalgama il tutto (se il composto risultasse troppo asciutto, versa qualche cucchiaio di vino). Terminata questa operazione, colma con questo composto le mezze pesche, poi disponile in una teglia foderata con carta oleata imburrata, versa il rimanente vino e spolverizzale con lo zucchero rimasto (Se vuoi stupire i tuoi invitati puoi accomodare le pesche in cestini preparati con della pasta fillo e cuocerle alla stessa maniera di quelle nella teglia). Solo allora, passa la preparazione in forno già caldo a 180° per 40 minuti. Finita la cottura accomoda le pesche in quattro piatti, spolvera le pesche con dello zucchero al velo e servile. Vino consigliato: Moscato d’Asti D.O.C.G.

Ristorante Torino da Michele e Andrea

Le conserve

Verso la fine del 1800 un cuoco d’oltrealpe Nicolas Appert, ipotizzò che per conservare gli alimenti potesse servire il calore. Olio, sale, aceto associati all’uso del calore si prestano molto nella preparazione delle conserve. L’olio impedisce che il cibo entri in contatto con l’aria e lo sviluppo di muffe; il sale crea un habitat non idoneo alla crescita dei microbi e l’aceto con il suo alto grado di acidità genera un importante potere conservante. In particolar modo per le conserve al naturale e sott’olio, industriali o casalinghe, occorre prestare parecchia attenzione ad evitare lo sviluppo del botulino, un microbo onnipresente in ambienti privi di aria che genera una sostanza molto tossica. Proprio con il calore (la bollitura prolungata) si distrugge questo microrganismo; da qui l’uso di sbollentare in vino e aceto, acqua e aceto, o limone o aceto, gli ortaggi prima di conservarli. Tenete presente che lo sviluppo del botulino nelle conserve genera quasi sempre formazioni di gas e alterazione dell’odore (due importanti segnali d’allarme da considerare prima del consumo). Altri elementi indispensabili per la conservazione sono zucchero e alcool; il primo se utilizzato in quantità sufficiente ostacola lo sviluppo del botulino. Per evitare la formazione di muffe sulla superficie di conserve e marmellate una volta aperte, e bene conservarle in frigorifero e consumarle al più presto. L’alcool ha invece il potere di distruggere il microbo. Anche grappa e brandy sono idonei per conservare la frutta. Va ricordato che, per ottenere una conserva di qualità occorre utilizzare sempre frutta sana, non troppo matura e ortaggi freschissimi senza ammaccature, appena colti; si consiglia inoltre di seguire attentamente, dosi e tempi di cottura consigliati nelle ricette.

UNIONE RISTORANTI DEL BUON RICORDO Locale informato A.I.C Su prenotazione per intolleranze alimentari Proponiamo vini ed alimenti biologici Cucina di territorio e mediterranea www.bioristorantetorino.it Chiuso il lunedì Venerdì 16 ottobre "Cena del pescatore"

dai sapori ai profumi sardi

Martedì 20 ottobre "Io faccio la cena giusta"

cena realizzata con prodotti equo e solidali Durante le serate interverranno gli scrittori dell'associazione culturale Dietro l'arte che presenteranno e leggeranno i loro racconti

A disposizione per comunioni – cresime – nozze – catering - eventi ecc. Via Vochieri 108 – 15100 Alessandria – Tel/fax 0131 55752 – E-mail: bioristorino@tiscali.it

L'estate di Montebuio

n una notte del dicembre 2007, alle tre in punto, lo scrittore horror Morgan Perdinka si toglie la vita nel suo loft di Milano. Il 9 gennaio del 2008 il cadaverino mummificato di una ragazzina scomparsa quarantacinque anni prima riaffiora dalle acque gelide di un torrente sulla cima del Monte Buio, nell'Appennino Ligure. Eventi all'apparenza estranei l’uno all'altro. Ma quando un carabiniere e un anatomopatologo scoprono che il dodicenne Morgan trascorse le vacanze estive del 1962 sotto il Monte Buio, vivendo un tenero e infantile amore nei confronti della bambina destinata a essere inghiottita dal nulla l'estate successiva, una mostruosa verità inizia a farsi strada, trascinando i due uomini in un abisso inconcepibile dove regnano il Male puro e i suoi più insospettabili adepti. Cosa lega una vecchia colonia in rovina alle inquietanti preveggenze dei libri scritti da Morgan? Chi è la Vergine Crocefissa? Che cosa è la sostanza nera e fosforescente che da decenni prolifera sulle propaggini della montagna? Benvenuti nella mente diabolica di Morgan Perdinka, una zona oltre i confini del reale tutt’altro che morta... TRE DOMANDE DI “MOVIDA” A DANILO ARONA Movida: Abbiano letto in Rete di una genesi quanto mai strana di questo libro, quasi una storia “ai confini della realtà”... Sì, al punto tale che l'ho infilata senza troppa fatica nel plot. Com'è andata? Un anno e mezzo fa tenni in Alessandria una conferenza presso la locale Università della Terza Età. Mi “assegnarono” un titolo generico (“Un'avventura per le vie della paura e dell'inconscio”) e io un paio di settimane prima dell'incontro chiesi alla dirigente che cosa in realtà dovessi raccontare... Lei mi rispose: “Ci spieghi perché scrive e perché scrive sulla paura”... Iniziai a rimuginarci, pensando seriamente al mio primissimo approccio con lo strumento di lavoro dello scrittore. In una sorta di prolungato e sofferto training autogeno, mi tornò alla mente una vacanza con i miei risalente all'estate del 1962 in un piccolo paese dell'entroterra ligure, delizioso tutt'oggi, che si chiama Montemaggio di Savignone. Per qualche giorno fu veramente una sorta di autoipnosi e dei particolari dal mio io cosciente ritenuti “sepolti” nell'inconscio tornarono alla superficie, stupendomi anche non poco. Piccoli eventi, volti, nomi, forse la mia prima infatuazione preadolescenziale... Mia madre poi mi venne in soccorso con qualche foto di quella vacanza. E così visualizzai che durante quel mese di agosto mi ero temporaneamente impossessato di una vecchia macchina da scrivere, una mastodontica Continental di proprietà del mio prozio prete, con la quale mi “smanicavo”, tentando persino qualche bozza di racconto. Nel novembre 2007 preparai di conseguenza una congrua relazione di dodici cartelle per due ore di “parlato”, dove mescolavo

ricordi, mezze verità, zone morte e riti d'iniziazione, con tanto di personaggi “veri” (alla Stand By Me, per capirci, anche se l'accostamento è soltanto strumentale...). L'incontro andò benissimo... Le signore si dimostrarono entusiaste di quella storia molto tenera spruzzata di qualche mistero irrisolto. E alla fine, in coro, mi chiesero: “Ma adesso come va a finire?”. Io risposi in tutta sincerità che la storia era quella, in ogni caso la mia verità senza possibilità di prolungamenti... Insomma, non si trattava di un romanzo. Ma loro lo avevano preso per tale. Mi scattò qualcosa dentro. Per scriverlo, quell'ipotetico romanzo, dovevo – quarantacinque anni dopo! - ristabilire un contatto con un gruppo di ragazzi con i quali avevo interagito. Perché mi necessitavano anche i loro ricordi. Allora mi sono imbarcato in un progetto quasi folle... Recuperare quei bambini di allora, senza pormi troppo il problema di dove si trovassero realmente e se fossero ancora vivi dopo quasi mezzo secolo. La faccio breve – perché in realtà sarebbe più lunga: li ho ritrovati tutti, e con loro - soprattutto con una di loro – ho elaborato parte dei materiali de L'estate di Montebuio. Sarebbe quasi inutile aggiungere che, come in un romanzo – anzi, come in questo romanzo –, il ritorno del rimosso forse non ha fatto così bene a nessuno, ma qui non posso dilungami perché dovrei entrare in sfere private altrui... C'era una frase in un vecchio film che s'intitolava La bambola di pezza: il passato è come una tigre e, se lo vai a stuzzicare troppo, c'è il rischio che ti salti addosso. Non è una convenzione artistica, purtroppo... E' la verità. Movida: Nella copertina si vede la vecchia macchina da scrivere. Infilato dentro, c'è un foglio insanguinato... La tua attitudine al metaromanzo da Black Magic Woman in poi più che evidente ha avuto così tanto sopravvento da meritarsi la prima fila? Uno dei protagonisti è lo scrittore suicida. Per risolvere i molti misteri del plot bisogna addentrarsi nella sua opera. Le cose più significative, ai fini dello svelamento, forse lui le scrisse all'età di dodici anni in quell'estate del '62... E poi la corrente “meta” è pressoché implicita nel genere, soprattutto da quando King ha fatto degli scrittori i suoi “eroi” schierati contro il Male. Il mio caso però è un po' diverso... Perdinka si uccide da subito. E senza ragione. Nel pieno del successo. Perché? Movida: Perché? Dovrete scoprirlo, non ci casco. Però non penso d'inventarmi nulla, se ricordo che in molti scrittori si riscontra davvero un lato oscuro e autodistruttivo. Il rischio di lasciarci le penne esiste, è quanto mai concreto: chi scrive del Male sul serio, è costretto a frequentarlo sul serio. Il Male esiste. Lo sottoscrive un agnostico. Uno degli scopi, presuntuosissimi, de L'estate di Montebuio è di dimostrarlo scientificamente. MOVÍDAlife - n°14 - Ottobre Ø9

L'estate di Montebuio di Danilo Arona Gargoyle Books Collana Nuovi Incubi Euro 13, 50

Sul romanzo – Note di Maurizio Serici L'estate di Montebuio offre numerosi spunti per autentiche dispute teologiche. Vediamo quali sono... 1) Miriam di Magdala, citata nel romanzo fittizio di Morgan Perdinka L'Onda, adombra la strafamosa Maria Maddalena, già in sospetto e onta gesuitica per essere stata la sposa di Gesù. 2) Mariana di Antiochia, la Vergine Crocefissa, potrebbe essere -. per l'autore lo è quasi certamente - discendente di Miriam di Magdala. Numerose leggende inerenti ai documenti segreti del Priorato di Sion narrano che MiriamMaddalena fuggì in Europa e forse, in stato interessante, arrivò in Turchia dove partorì. Mariana quindi potrebbe essere una Miriam... E a questo punto cambia anche il "senso" della presenza scrutante dei Gesuiti interessati a estirpare dal mondo il seme della Maddalena. 3) La presenza gesuitica sul Monte Graham è un dato di fatto e un'autentica operazione di colonialismo (basti digitare su Google "specola Monte Graham Arizona" e si apre un universo di nefandezze condotte in nome di santa romana chiesa...). Perché i Gesuiti - il vero perché – se ne stanno lì a oltre tremila metri? 4) L'estate di Montebuio è un romanzo basato su un autentico linguaggio alchemico che passa attraverso diversi processi di trasformazione: parte dalla morte iniziale (nigredo) che implica la separazione dell'aspetto vitale del corporeo (la materia densa da quella sottile), una successiva purificazione di entrambe (albedo) e infine una riunificazione (rubedo) che rappresenta la fase finale (la pietra filosofale)... Alchimia e sano anticlericalismo: sono argomenti che nessuno ha ancora sfiorato nel recensire L'estate di Montebuio... Eppure sono argomenti forti, quanto mai rari da riscontrare in un romanzo all'apparenza horror. Bastano, e avanzano, per consigliarvene la lettura.

Il Suono dell'Apocalisse E se il Caso (che è l'anagramma della parola Caos) dotasse alcune migliaia di uomini e donne, sparse per il pianeta, di un potere percettivo a dir poco sconvolgente? Ne scrive Cinzia Di Cianni su “La Stampa” del 9 settembre. Racconta del “Taos Hum”, il ronzio infinito ben definibile come “fantasma sonoro”, che migliaia di persone percepiscono con conseguenze disastrose nella cittadina di Taos in New Mexico, e più in generale dell'identico fenomeno che si sta espandendo un po' dovunque su tutto il pianeta. Ne riporto gli stralci più significativi: “Il suo ronzare, un suono a bassa frequenza persistente come un'antica maledizione, viaggia per decine di chilometri nell'aria tersa, spingendo chi lo sente all’esasperazione e a volte a raptus di follia. E' l'incubo di Taos, cittadina del New Mexico annidata su un altipiano a 2 mila metri d'altezza. Nel 1991 è arrivato il «Taos Hum», il fantasma sonoro, e da allora non se n’è più andato. Gli «hearers», quelli che avvertono il ronzio lamentano uno stato di malessere generale e sintomi anche gravi (emicranie, difficoltà respiratorie, attacchi di panico, insonnia). Non servono tappi per orecchie, ansiolitici, sonniferi. Alcuni disperati sono scappati da casa in piena notte, percorrendo centinaia di km alla ricerca dell’origine del ronzio. Ciò che è certo è che l’«Hum» è caratterizzato da una bassa frequenza, compresa fra 30 e 80 Hz, e quindi è difficilmente rilevabile tanto dagli strumenti quanto dall'orecchio (in altre parole, è un infrasuono, commento mio...). Già nel ’93 gli abitanti di Taos, esasperati, ottennero l'intervento di un team di esperti che, diretto da Joe Mullins della New Mexico University, coinvolse l'audiologo James Kelly e centri come il Los Alamos National Laboratory, il Phillips Air Force Laboratory e i Sandia National Laboratories. Si condussero rilevamenti acustici, geodinamici, magnetici, elettromagnetici e nel ‘95 stilarono un rapporto che tuttavia non chiariva il mistero. Esclusero però l'origine geofisica, visto che l'area è poco sismica, e la responsabilità della locale rete elettrica, che emette frequenze

a 60 Hz. Si sa che in natura i suoni a bassa frequenza sono generati da fenomeni diversi, come interazioni del vento, variazioni barometriche, tornado, onde oceaniche, valanghe, terremoti, attività vulcaniche, fino alle aurore boreali. Le più comuni fonti artificiali di infrasuoni sono invece motori, impianti industriali, reti elettriche, «pipeline», turbine eoliche. Ma nulla di tutto ciò risulta una possibile causa del «Taos Hum».” Al che la Di Cianni allarga la forbice e riferisce che la casistica sta crescendo. Qua e là sul pianeta, a macchia di leopardo, quanto meno dai luoghi da dove giungono i resoconti (Alaska, Gran Bretagna, Australia...). Soprattutto in Gran Bretagna, in cui si detiene il poco simpatico primato e già si registra il primo suicidio da persecuzione di Hum. “Il «Bristol Hum» è il primo della serie, dato che ha conquistato i titoli dei giornali già dagli Anni 70. E oggi si registrano fenomeni a Londra e Leeds, oltre che nelle contee di Cheshire, Cornwall, Gloucestershire, Shropshire, Suffolk, Wiltshire. Tra gli episodi più recenti c’è quello del villaggio gallese di Minffordd, dove il Comune ha installato una serie di strumenti per individuare le cause del ronzio, e quello au-

straliano del «Bondi Hum», nella celebre località balneare vicino a Sydney. Adesso gli «hummers» hanno costituito associazioni e gruppi di sostegno, mentre la «Low Frequency Noise Sufferers Helpline» di Southampton ha già ricevuto 2 mila richieste di aiuto e nuovi casi sono segnalati ogni settimana. Gli studi sul fenomeno restano scarsi, anche se la prima conferenza sul tema fu tenuta alla Royal Society of Medicine di Londra nell’89. Nel 2006 il neozelandese Tom Moir, dell' Università di Massey, ha registrato l'«Auckland Hum» a una frequenza di 56 Hz, mentre ora David Baguley, audiologo dell'Addenbrooke's Hospital di Cambridge, lavora a un progetto pilota con la Salford University, convinto che, per cause sconosciute, alcuni soggetti diventino ipersensibili a determinate frequenze, innescando un circolo vizioso che conduce a un’ansia incontrollabile. Ma il mistero è tutt’altro che risolto.” Sin qui l'ottimo articolo della Di Cianni che personalmente mi fa intravedere un ben altro panorama. Ovvero, che gli «hummer» siano ben di più e non affatto localizzati. Parto da un dato personale ed empirico: io, nel mio infimo, conosco più d'una persona che percepisce il miste-

rioso ronzio. Io stesso mi reputo vittima, più che occasionale, del fenomeno. Se così stanno le cose, in Italia non siamo affatto pochi. E infatti questo forum di discussione, facilmente reperibile in rete, me ne offre ampia conferma: Tutta gente a posto, non amateur del Lato Oscuro come il sottoscritto. Allora? Allora, mentre la scienza ci studia e ci organizza convegni, si può azzardare qualche ipotesi. Ad esempio, pensare a quelle onde presismiche “orizzontali”, quasi impercettibili, che però sono in grado di provocare un suono, anzi un infrasuono compreso tra i 2 e i 12 Hz (sarebbe interessante poter censire se all'Aquila e zone limitrofe esista chi sia stato oppresso da un qualche «hum» abruzzese...), che gli animali – uccelli, gatti e cani – sembrano in grado di percepire causa la predisposizione del loro apparato uditivo. Da qui in realtà deriverebbe la loro discussa “preveggenza” in merito ai terremoti. E anche quella di tanti bipedi umani i cui sensi paiono essere assai “animali”.Ma si può anche andare oltre. Esiste, tanto in Italia quanto in tutto l'orbe terracqueo, una comunità virtuale chiamata Final Dreamer o, più ottimisticamente all'italiana, “coloro che sognano la Grande Onda”: migliaia di persone che condividono tutte le notti più o meno lo stesso sogno, quello della ciclopica

onda “finale” che ci spianerebbe tutti quanti ad altezza zero... Sapete anche che le ipotesi più ardite in merito ipotizzano in realtà non un'onda acquatica, ma un'onda quantica o, meglio, una turbolenza cosmica – già in atto – che si sta esprimendo attraverso l'impatto sonoro di una vibrazione in grado di colpire la Terra, viaggiando tra le dimensioni, e di creare una serie di ripercussioni tanto sul piano materiale che su quello sottile ed energetico. In questo momento starebbe appunto vibrando una sorta di “nota di fondo” universale, in primo luogo viene avvertita da coloro che condividono i sogni, e poi da tutti gli “altri”, «hummer» in testa. Naturalmente questa nuova “nota di fondo” universale darà un turbo, potenzierà le persone e cose che possiedono vibrazioni a essa compatibili, mentre dall’altra parte chi avrà pensieri e abitudini disarmoniche con tanto e disturbante “rumore di fondo” del cosmo riscontrerà forti difficoltà, che andranno dalle nevrosi e psicosi fino alla pazzia aggressiva, con tutte quelle conseguenze di cui leggiamo ogni giorno sui giornali. In altre parole, l'Hum – che nel mio ultimo romanzo, L'estate di Montebuio, ho personalmente ribattezzato come buuuzzz quantico – annuncia lo tsunami cosmico, attorno al quale l'aneddotica e l'editoria del 2012 si stanno sprecando anche con notevoli risultati economici. Peraltro, anche nella fisica quantistica si parla di “stati vibrazionali della realtà”, per effetto dei quali non siamo affatto in grado di percepire con gli occhi realtà vibratorie quadrimensionali, ma forse di “udirle”. E sappiamo anche che il nostro pianeta – molti scienziati lo ripetono da anni – sta mutando la propria vibrazione dimensionale. Gli esseri umani sono connessi col pianeta in cui vivono in molte maniere: tramite il campo elettrico del cervello, la massa gravitazionale del proprio corpo o le polarità magnetiche del corpo astrale. Tramite queste connessioni, la Terra è in grado d'influenzare gli esseri umani con il proprio campo elettromagnetico/gravitazionale. E forse semplicemente coloro che sognano l'Onda - che sono sempre più numerosi - si stanno connettendo con la colonna sonora del suo arrivo. Danilo Arona

www.nntp.it/discussioni-misteri/831249-ronzio-misterioso-o-cosiddetto-taos-hum.html

IL RACCONTO a cura di Angelo Marenzana

IL PROFUMO ERA DI CAFFè di Gianpaolo Pio

l profumo era di caffè. Quanto contano gli odori per recuperare l’immaginazione di momenti addormentati, se non, forse, solo assopiti. La mia casa dei sogni, quella che cambiava spesso nome e diventava la casa del desiderio, represso, talvolta soddisfatto. Diventava la casa del rancore, quando l’anima dei suoi abitanti si chiudeva sbattendo la porta del cuore, l’affiorante memoria della violenza, stupore incredulo di anni troppo acerbi, il malessere di quel dolore sordo, devastante fino a condizionare il sogno. Ricordo il racconto di quegli incubi, violoncelli e pianoforti mai intonati alle sue urla di ghiaccio, campanelli, veicoli di paure sconosciute, troppo reali per essere solo terrore, vasche rotonde colme di sabbia, oniriche onde, non dune, dove la presenza invisibile annaspava annegante, con le parole immobilizzate nel petto. Solo la mia voce, quante volte me lo aveva detto, solo la mia voce tranquillizzava il suo respiro, timbro basso, un po’ volutamente voluttuosamente impostata, le rendeva pochi attimi di relativa tranquillità, come in un rito, seduto in fondo ai piedi di quel letto da corsia d’ospedale, coperto dal plaid scozzese vagamente pro-

fumato di canfora, leggevo “IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTONE”, ma anche le favole classiche, sapevo che era cresciuta troppo in fretta, anche per nonni volenterosi, tanto che mai nessuno aveva fatto così. La casa profumava di muffa, di lettiera di gatto, Michel, il nome felino, ma soprattutto di lei, Charly il nome della fragranza, la marca, lo stile, sommato all’odore di buono, olezzante di sapone Marsiglia. Odori, occhi della memoria, sentirli è rivivere gli attimi avvolti da essi, da mancarti il fiato, di gioia, di dolore, da volerli rinchiudere in una lettera senza mittente, da desiderare l’immaginazione di ritrovarli trasformati in stelle alpine, quando le intercali fra le pagine del tuo libro preferito, quello che non presterai mai a nessuno, quello che, forse, vorrai bruciare in un giorno senza vento, per seppellirlo nella tua possibilità di ricordo. Il barista, controfigura spiaccicata di Ciriaco de Mita, mi servì sorridendo, ignaro degli effetti collaterali di quel caffè, la sorgente ispiratrice di queste lettere nere che il cursore del computer si lascia indietro, disse del sole, disse del mare, il suo capo lucidamente pelato era abbronzato, forse lo è

ancora, sono passati solo tre giorni, disse del lungo viaggio verso il paese natale della Calabria, una volta uscito mi resi conto di aver aggiornato il mio database memonico, ero al corrente di tutti i cantieri ancora aperti sull’autostrada eterna, Salerno - Reggio Calabria. Si aspettava risposte, forse un cenno, restai in maleducato silenzio, fissando il fondo freddo e amaro della tazzina ormai vuota, col mio odore di muffa e caffè, una pagina di giornale ingiallito dal tempo trascorso, nelle orecchie il gorgoglio della moka da tre tazzine, nel cuore spilli da modista, fra le dita un soffio d’aria, senza nemmeno quella lama di luce che illumina la polvere intrufolandosi fra le doghe delle persiane chiuse, ma sconnesse, se un poco si è fortunati. Finalmente il barista ottenne in dono la mia faccia di sempre, ma anche la richiesta di un litro di latte, con gesto professionale l’avvolse in carta da giornale, quale trasformazione d’uso della notizia stampata, effimera come falene in quella notte di agosto, quando si accoppiano danzando intorno ai lampioni, morendo un attimo dopo, sepolte nel vento.

‘Officinema’ si mette il cappello! N

el mese di settembre a Palazzo Guasco, in Alessandria, OFFICINEMA ha presentato il Corso 2009/2010 del Laboratorio di cinema per studenti delle scuole superiori e la 6° edizione del Concorso ‘Un soggetto per OFFICINEMA’, che costituirà il punto di partenza dello stesso Laboratorio cinematografico e ha come tema: ‘IL CAPPELLO’, un omaggio al cappello per eccellenza: il ‘Borsalino’! Il Progetto OFFICINEMA é nato nel 2003, promosso da un "Accordo di Rete" tra "Saluzzo-Plana", “Vinci”, "Galilei", “Fermi”, con sede presso l’Istituto "Saluzzo". Sia il Laboratorio cinematografico, sia il Concorso - che attribuirà 150 € ai tre migliori soggetti e altri tre premi di 50 € - sono rivolti a tutti gli studenti iscritti negli istituti superiori della provincia di Alessandria (compresi i neo diplomati del 2009). Il Museo del Cappello Borsalino ha aperto le porte, con visite guidate, ad alcune classi dei partecipanti al concorso. Della Giuria del Concorso (che scade il 24 ottobre) fanno anche parte, oltre a docenti e ad ex studenti degli istituti in rete, lo scenografo Carlo Leva e il Prof. Nuccio Lodato. Novità: il tema di quest’ anno è ‘IL CAPPELLO’, che dovrà essere una presenza significativa nel breve racconto proposto. Il bando ricorda che il progetto è rivolto agli studenti, che saranno anche i protagonisti del successivo cortometraggio: l’ invito ai giovani autori è quello

di attribuire ruoli a personaggi coetanei. Possono concorrere soggetti originali o adattamenti; ogni autore può partecipare con un soggetto individuale e/o con un soggetto collettivo; la lunghezza non dovrà essere superiore a una cartella. Gli elaborati dovranno pervenire a ‘OFFICINEMA’ c/o Istituto di istruzione superiore ‘Saluzzo’, via Faà di Bruno, 85 15100 Alessandria, in busta chiusa senza l’ indicazione del mittente. La partecipazione è gratuita. ‘OFFICINEMA’ si impegna a realizzare un cortometraggio da uno dei soggetti premiati entro l’anno scolastico 2009/2010. La scelta del soggetto per il cortometraggio sarà fatta dagli studenti del Laboratorio, al quale possono aderire anche tutti gli autori dei soggetti in concorso. Il bando del concorso, con i dettagli, è disponibile presso presso gli istituti e gli enti promotori e sul sito internet www.officinemalessandria.it . Il Progetto OFFICINEMA, che viene realizzato in collaborazione con gli Assessorati alla Pubblica Istruzione e alla Cultura della Provincia di Alessandria e grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, quest’ anno gode anche del Patrocinio del Comune di Alessandria e della collaborazione dell’ Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune.

MOVÍDAlife - n°14 - Ottobre Ø9

Scuola Edile I primi 40 anni

l 26 giugno è stato festeggiato alla Scuola Edile di Alessandria il 40° anniversario della fondazione dell’Ente Scuola Edile di Alessandria. L’attività formativa della scuola si è concretizzata alcuni anni dopo; nel 1979 infatti è stato organizzato il primo corso per Assistenti Edili e nello stesso periodo è nato il progetto per la realizzazione della sede della attuale struttura scolastica nella zona artigianale D3 di Alessandria presentata ufficialmente nel 1982 con il primo corso per Muratori Carpentieri Ferraioli. Nel maggio 1983 alla Scuola avviene una “seconda” inaugurazione che coincide con la visita del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Da allora alla Scuola Edile si sono organizzati una molteplicità di corsi diversi per durata, destinatari e professionalità, tutti con l’obiettivo di preparare addetti all’edilizia qualificati e andare incontro alle esigenze delle migliaia di imprese della nostra Provincia. Ai corsi iniziali per muratori, carpentieri e ferraioli si sono aggiunti nel corso degli anni i corsi per occupati e titolari di impresa fino ad arrivare ai corsi più recenti come ad esempio rimozione e smaltimento amianto, montaggio ponteggi, RLS, RSPP, tecnico di impresa, tecnico decorazione e stucchi, operatore macchine movimento terra; nell’ultimo anno infine sono stati realizzati corsi specifici sulle tematiche ambientali

e delle energie rinnovabili quali tecnico di efficienza energetica, tecniche di costruzione bioclimatica e tecniche di posa pannelli solari e fotovoltaico. E dopo una sintetica rassegna delle attività passate un breve cenno al futuro: il futuro della Scuola Edile si chiama Sistema Edile della Provincia di Alessandria, un unico Ente per la gestione dei tre enti paritetici che lo compongono ovvero Scuola Edile (formazione professionale), Cassa Edile (regolarità contributiva), Comitato Paritetico Territoriale (sicurezza nei cantieri). Il futuro si chiama Palazzo dell’Edilizia, un unico centro, firmato dall’architetto americano Daniel Libeskind e i cui lavori prenderanno il via nei primi mesi del 2010, che raggrupperà al suo interno i tre enti. Il futuro ancora più vicino si chiama progettazione e organizzazione dei nuovi corsi per l’anno formativo 2009/2010 con l’obiettivo, come sempre, di fare incontrare la domanda e l’offerta di lavoro tra le Imprese Edili della Provincia di Alessandria ed i giovani e gli adulti in cerca di occupazione. Si tratta di corsi che verranno a breve presentati alla Provincia di Alessandria per ottenere il finanziamento da parte del Fondo Sociale Europeo, i cui destinatari sono giovani e adulti disoccupati o occupati, in possesso di licenza media, qualificati o diplomati.

DENOMINAZIONE CORSO

DURATA

Tecnico efficienza energetica e fonti rinnovabili

600 ore

Tecnico decorazione e stucchi

1000 ore

Caposquadra in tecniche edili sostenibili

600 ore

Operaio edile polivalente

1200 ore

Tecniche di posa muratura

163 ore

Tecniche di carpenteria opere in cemento armato

143 ore

Tecniche delle malte e calcestruzzi

83 ore

Tecniche di posa intonaci e finiture

83 ore

Tecniche di rilievo e tracciamento

79 ore

Tecniche delle opere provvisionali e dei ponteggi

79 ore

Addetto amianto

36 ore

Responsabile tecnico amianto

58 ore

Coordinatore per la sicurezza

124 ore

Operatore macchine complesse

40 ore

E’ stato inoltre presentato alla Provincia di Alessandria, per l’approvazione ed il parziale finanziamento, l’elenco dei corsi di formazione continua individuale per lavoratori dipendenti; l’elenco è specificato nell’inserto pubblicitario a fondo pagina.

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Industria 56 15100 Alessandria tel.0131345921 www.scuolaedileal.it Viale dell'Industria

Sono aperte le iscrizioni al corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS)

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26 Ottobre 2009 14 Ottobre 2009 800 ore – dal lunedì al venerdì 18,30-20,30 (pausa) 21,00-23,00 “Il Tecnico Superiore per la Conduzione del Cantiere – Riqualificazione Energetica Edilizia Storica” gestisce e coordina con autonomia decisionale le attività di cantiere, con competenze afferenti il comparto ambiente, aderenti alle attuali esigenze espresse dal mercato. Questa figura locazione presso le imprese del settore edile dove si inserisce in ambito organizzativo. Opera per la buona conduzione delle attività di cantiere trova collocazione sapendosi inserire e rapportare in un quadro organizzativo che vede impegnati diversi attori. La figura profes professionale sionale matura competenze nei campi della sicurezza, dell’informatica applicata alla gestione delle attività di cantiere, della sostenibilità, impatto ambientale e con consumo sumo energetico, sia per quanto concerne l’edilizia storica, sia per le nuove costruzioni. N° 16 Giovani e adulti ambosessi disoccupati e/o occupati Disoccupati e/o Occupati in possesso di Diploma di scuola media superiore Tecnico per Geometri, Diploma di Perito Tecnico Edile, Diploma Liceo Scientifico.

Direzione Istruzione, FP e Lavoro Settore Attività Formativa

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

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LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO AZIENDA METALMECCANICA SEDE: RIVALTA SCRIVIA CERCA 1 meccanico riparatore d’auto rif . 1742 requisiti richiesti : Età: 21/39 anni Patente B - AUTOMUNITO E’ necessaria una precedente esperienza nella stessa mansione CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 3 mesi full-time Orario di lavoro: 8.00-12.00 e 13.00-17.00 Tel. 0131/861402 AZIENDA METALMECCANICA SEDE: RIVALTA SCRIVIA CERCA 1 CARROZZIERE Rif . 1750 REQUISITI RICHIESTI : Età: 21/39 anni Patente B - AUTOMUNITO E’ necessaria una precedente esperienza nella stessa mansione CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 3 mesi full-time Orario di lavoro: 8.00-12.00 e 13.00-17.00 Tel. 0131/861402 AZIENDA METALMECCANICA SEDE: RIVALTA SCRIVIA CERCA 1 ADDETTO AL PIAZZALE Rif . 1757 REQUISITI RICHIESTI : Età: 21/39 anni Patente B - AUTOMUNITO E’ necessaria una precedente esperienza nella stessa mansione CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 3 mesi full-time Orario di lavoro: 8.00-12.00 e 13.00-17.00 Tel. 0131/861402 COMMERCIO/ASSICURAZIONE SEDE: TORTONA CERCA 1 ADDETTO/A EMISSIONE POLIZZE RC AUTO Rif . 5432 REQUISITI RICHIESTI : Età: min 18 anni Diploma di scuola superiore Conoscenza informatica: word, excel, Internet E’ indispensabile una precedente esperienza di almeno 2 anni nella stessa mansione CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo indeterminato, full-time Orario di lavoro: Da lun a ven 8.3012.30 e 14.30-18.00; sab 9.0012.30 Tel. 0131/861402 AZIENDA METALMECCANICA

SEDE: TORTONA CERCA 1 INGEGNERE ELETTRICO/ELETTROTECNICO Rif . 5712 REQUISITI RICHIESTI : Età: 18/30 anni Patente B – AUTOMUNITO Buona conoscenza di word, excel, Internet e posta elettronica CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato o di apprendistato, full-time Tel. 0131/861402 AZIENDA METALMECCANICA SEDE: TORTONA CERCA 1 LAUREATO/A IN GIURISPRUDENZA Rif . 5715 REQUISITI RICHIESTI : Età: 18/30 anni Patente B – AUTOMUNITO Buona conoscenza di word, excel, Internet e posta elettronica CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato o di apprendistato, full-time Tel. 0131/861402 AZIENDA METALMECCANICA SEDE: TORTONA CERCA 1 LAUREATO/A IN ECONOMIA E COMMERCIO Rif . 5717 REQUISITI RICHIESTI : Età: 18/30 anni Patente B – AUTOMUNITO Buona conoscenza di word, excel, Internet e posta elettronica CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato o di apprendistato, full-time Tel. 0131/861402 AZIENDA SETTORE COMMERCIO SEDE: TORTONA CERCA 1 MANOVALE IN FERRO CON AUSILIO DI MACCHINARI Rif . 5719 REQUISITI RICHIESTI : Età: min 30 anni E’ richiesta una precedente esperienza nella lavorazione rottami, cernita materiali, eventuale taglio del rottame tramite cannello CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 3 mesi, full-time Orario di lavoro: 8.00-12.00 e 14.00-18.00 Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 BAR/RISTORANTE SEDE: CASTELNUOVO SCRIVIA CERCA 1 AIUTO CUOCO/A Rif . 5883 REQUISITI RICHIESTI : Età: min 18 anni Patente B - AUTOMINITO E’ richiesta una precedente esperienza nella preparazione dei piatti o un titolo di studio adeguato CONDIZIONI CONTRATTUALI:

Contratto a tempo determinato, 3 mesi o eventuale apprendistato Orario di lavoro: 9.00 – 15.00 Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 ALIMENTARI - ARTIGIANATO SEDE: TORTONA CERCA 1 COMMESSO/A DI PANETTERIA Rif . 6276 REQUISITI RICHIESTI : E’ richiesta una precedente esperienza nella vendita di prodotti di panetteria CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, part-time Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 AZIENDA DI PANIFICAZIONE SEDE: TORTONA CERCA 1 PANETTIERE Rif . 7517 REQUISITI RICHIESTI : Patente B – AUTOMUNITO E’ indispensabile una precedente esperienza di più di due anni nella preparazione impasti, cottura e preparazione di pane e di dolci da forno; CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 3 mesi, full-time Orario di lavoro: 4.00 – 12.00 / Giorno di riposo: domenica Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 STUDIO CONSULENZA DEL LAVORO SEDE: TORTONA CERCA 1 ADDETTO/A AMMINISTRAZIONE PERSONALE E CONSULENZA DEL LAVORO Rif . 7768 REQUISITI RICHIESTI : Buona conoscenza di word, excel, Internet e posta elettronica E’ indispensabile aver maturato una precedente esperienza decennale nella stessa mansione; CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 3 mesi, full-time Orario di lavoro: 8.30-12.30 e 14.30-18.30 Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 STUDIO CONSULENZA DEL LAVORO SEDE: TORTONA CERCA 1 ADDETTO/A ALLA CONTABILITA’ Rif . 7774 REQUISITI RICHIESTI : Buona conoscenza di word, excel, Internet e posta elettronica

MOVÍDAlife - n°14 - Ottobre Ø9

E’ indispensabile aver maturato una precedente esperienza decennale nella stessa mansione: registrazione fatture, redazione dichiarazioni dei redditi persone isiche e giuridiche, bilanci;CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 3 mesi, full-time Orario di lavoro: 8.30-12.30 e 14.30-18.30 Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 IMPRESA EDILE SEDE: SAREZZANO CERCA 2 MANOVALI EDILI Rif . 8066 REQUISITI RICHIESTI : Patente B - AUTOMUNITO E’ richiesta una precedente esperienza nella stessa mansione: costruzione muretti, pavimentazione e attività di scavo manuale E’ gradita l’iscrizione nelle liste di mobilità CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 3 mesi, full-time Tel. 0131/861402 RISTORANTE/PIZZERIA SEDE: SALE CERCA 1 CUOCO/PIZZAIOLO Rif . 8069 REQUISITI RICHIESTI : E’ richiesta una precedente esperienza di almeno 2 anni nella stessa mansione E’ gradita l’iscrizione nelle liste di mobilità CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 1 mesi Orario di lavoro: pizzaiolo: 18.00-24.00 cuoco: 10.00-14.00 e 18.0023.00 Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 RISTORANTE SEDE: TORTONA CERCA 1 AIUTO CUOCO/CUOCO Rif . 8234 REQUISITI RICHIESTI : E’ richiesta una precedente esperienza, anche minima, nella stessa mansione CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 1 mese, full-time Orario di lavoro: 10.00-14.00 e 18.00-23.00. Chiusura martedì Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 STUDIO PROFESSIONALE SEDE: TORTONA

CERCA 1 ADDETTO/A ALLA CONTABILITA’ Rif . 8412 REQUISITI RICHIESTI : Diploma di Ragioneria o laurea in Economia e Commercio Buona conoscenza di word, excel, Internet E’ richiesta una precedente esperienza, anche minima, nella stessa mansione CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 1 mese, full-time Orario di lavoro: 8.30-12.30 e 14.30-17.30 Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 SUPERMERCATO SEDE: TORTONA CERCA 1 CASSIERE/A-ADDETTO/A RIFORNIMENTO SCAFFALI Rif . 8504 REQUISITI RICHIESTI : E’ INDISPENSABILE L’ISCRIZIONE NELLE LISTE DI MOBILITA’ CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 6 mese, part-time 24 ore Orario di lavoro su turni Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 BAR/FAST-FOOD SEDE: TORTONA CERCA 3 APPRENDISTI ADDETTI SALA/ BAR Rif . 8516 REQUISITI RICHIESTI : Età: 18/26 anni Patente B - AUTOMUNITO’ CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto di apprendistato, parttime 24 ore Orario di lavoro su turni diurni e notturni Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 AZIENDA SERVIZI PER MULTIUTILITY SEDE: TORTONA CERCA 3 LETTORI DI CONTATORI GAS E ACQUA Rif . 8518 REQUISITI RICHIESTI : Età: 18/55 anni Patente B – AUTOMUNITO Il lavoro consiste nel rilievo dati misuratori gas e acqua nel territorio di Tortona CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a progetto, 12 mesi Tel. 0131/861402 STUDIO PROFESSIONALE SEDE: TORTONA CERCA 1 APPRENDISTA CONTABILE Rif . 8705

REQUISITI RICHIESTI : Età: 18/29 anni Patente B – AUTOMUNITO Diploma di Ragioneria o di Tecnico Gestione Aziendale Buona conoscenza di word, excel, Internet e posta elettronica CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto di apprendistato, parttime Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato Tel. 0131/861402 AZIENDA AGRICOLA SEDE: VIGUZZOLO CERCA 1 AUTISTA PATENTE C Rif . 8760 REQUISITI RICHIESTI : Patente C – AUTOMUNITO Trasporto prodotti ortofrutticoli presso i mercati di Genova, Savona e altre sedi CONDIZIONI CONTRATTUALI: Contratto a tempo determinato, 2 mesi, full-time Tel. 0131/861402 LAVORO CERCO Cerco urgentemente lavoro come badante, operaia, pulizie o altro purchè serio. Tel. 334 2343955 Giovane signora 35 enne, ucraina seria ben referenziata, in regola , cerca lavoro come assistente anziani, lavori domestici, baby sitter, libera dal 1 novembre. Tel. 328 7729729 Se sei una persona anziana che ha bisogno di essere aiutata tipo andare a fare la spesa,bisogno di compagnia. Sono a tua disposizione referenziata e auto munita. Tel. 0131 213600 Ventenne cerca lavoro come apprendista commesso, operaio, benzinaio, buone referenze dimostrabili zone di lavoro Alessandria, Novi Ligure, Tortona. Escluso perditempo. Tel. 339 8048848 Muratore in mobilità cerca lavoro anche come operaio. Tel. 380 4759535 Signora cerca lavoro come pulizie, disponibile al pomeriggio in Alessandria, San Michele, Gerlotti, Castelletto Monferrato, San Salvatore, Tel. 338 7148818 Sarta esegue riparazioni e lavori di cucito a prezzi modici. Tel. 0131 267621 Se sei molto impegnata e sei in difficoltà con i figli da portare a scuola, andarli a prendere e tenere per qualche ora ecc. Sono a tua disposizione. Referenziata, auto munita. Tel. 0131 218600 Ragazzo serio di 25 anni cerca urgente lavoro come custode, presso residenze private con esperienza solo in Alessandria o vicinanze. Eseguo opere di giardinaggio, di manutenzione e della pulizia. Preferibilmente con alloggio. Tel. 327 8695349 COLLEZIONISMO Acquisto mobili antichi e oggetti d'epoca. Pagamento in contanti. Tel. 368 3501104 Vendo bambola di porcellana da collezione ancora imballata a soli euro 6. Tel. 0131 267621 Acquisto arredi antichi e sgombero alloggi, case valutando mobili e oggetti. Tel. 333 9693374

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MOVÍDAlife - n°14 -OTTOBRE Ø9

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Sono Emanuela , minuta, espansiva e ancora sogno che un uomo innamorato , bussi alla porta del mio cuore. 57 anni portati con la consapevolezza che passa il tempo ed ora più che mai è importante amare, avere un compagno accanto, essere di nuovo in famiglia. Nessuno solo è felice e trovare l’amore è meraviglioso a qualunque età. Tel. 346 5753454

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Bellezza delicata, sensibilità, generosità le mie caratteristiche. Maestra, bionda, 37 anni, separata, sento di meritare la felicità che, a

volte, in passato non ho avuto. Credo che un uomo garbato, gentile, semplice saprà ancora donarmela: io farò l’impossibile per renderti felice. Se vuoi conosciamoci. Tel. 349 6584088 Gli amici hanno fatto le loro scelte: si sono sposati, hanno famiglia, figli. E’ rimasta l’amicizia ma tutto è cambiato. Altra vita la loro! Differenti gli obiettivi. Riflettendo penso che l’avvenire è ancora bello e a 40 anni non vorrei arrivarci “single” e sola. Ho una ottima carriera lavorativa, ma questo non mi basta più: desidero una famiglia, il “mio uomo” come riferimento da amare con rispetto. Desidero dei figli. Se non temi i legami chiamami, quel riferimento potresti essere tu. Tel. 334 7434339 Sono dolce e coccolona, naturalmente allegra: mi piace “vivere bene” soprattutto con me stessa. Canto spesso, quando sono sola, preparo spesso simpatiche cenette per gli amici. I miei hobbies: leggere biografie e romanzi, mi piace il cinema “d’autore”, i cantautori italiani e poi amo il Sud dell’Italia dove sono le mie origini . Se vuoi entrare nella mia vita sarai il benvenuto. Sono Angela 47anni. Tel. 345 4543351 Capelli brizzolati, occhi scuri, sono uno scapolo sulla quarantina. Alto, abbronzato, allegro un po’ scanzonato, mi piace tanto scherzare, ma sono serio e affidabile sulle cose importanti. Un lavoro autonomo che mi permette un buon tenore di vita, una casa enorme per me che vivo solo, allora pensata per starci con la mia famiglia, accanto ad una ragazza semplice, sincera, carina e come me sensibile. Chiamami, se vuoi conosciamoci. Tel. 349 6194130 46 anni divorziato esprimo voglia di vivere in ogni momento della mie giornate. Vorrei vivere momenti intensi, felici accanto ad una “lei”che ama il dialogo, viaggiare, divertirsi, ma anche impegnarsi in un obiettivo comune: formare una bella famiglia. Tel. 393 9508226

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Sogno di trovare l’amore spensierato, l’amore vero….. Sogno un uomo che sappia ancora emozionarmi con le parole. Sogno la complicità degli sguardi innamorati . Sono Marisa 41 anni, impiegata, divorziata. Tel. 340 9498679

Per festeggiare i miei 46 anni ho deciso di dare una svolta alla mia vita mettendo questo annuncio. E’ come un messaggio in una bottiglia gettato in acqua, che arriverà chissà quando e a chi! E’ un sfida……insolita al destino. Ho dedicato molto tempo agli altri e oggi mi ritrovo sola. Sono una insegnante di lettere, di me dicono che sono una bella donna a te giudicarlo …….se ci conosceremo. Tel. 349 6584088

Cristina ha tutto! Grazia innata, femminilità, classe, sensualità. Mi manca l’amore di un uomo per il quale valga la pena “innamorarsi” ancora, la sua complicità. 43 anni una ottima posizione sociale, un buon lavoro non compensano la sua solitudine. Tel. 348 2889752

Ettore è un ex dirigente aziendale 63enne. Alto, simpatico, distinto, in pensione dal lavoro ma non dai molti interessi che gli occupano le giornate. Una bella casa, ottimo ballerino ma al contempo molto solo. Desidera innamorarsi ancora. Tel. 349 6194130

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Teatro Comunale di Alessandria e Teatro Sociale di Valenza: Compagnia della Rancia Cats (fuori cartellone)

Leo Gullotta

Dado Moroni Trio + Scott Hamilton

Cirque Eloize

The Great American Songs Uno spettacolo di Gabriele Vacis

Zio Vanja

Sebastiano Lo Monaco

Il berretto a sonagli Tero Saarinen Blue Lady

Coreografie di Carolyn Carlson

Il piacere dell’onestà Rain

Tullio Solenghi e Maurizio Micheli

Italiani si nasce Luca Zingaretti

La sirena

Luca De Filippo e Lina Sastri

Filumena Marturano

Uno spettacolo di Davide Livermore..

Massimo Dapporto e Benedicta Boccoli

Maria Amelia Monti e Giampiero Ingrassia

Anna Maria Guarnieri e Luciano Virgilio

Le sorelle Bronte

Michelina

Glauco Mauri e Roberto Sturno

Il Vangelo secondo Pilato Carlo Cecchi Tartufo Teo Teocoli Show Moscow Festival Ballet

L’appartamento

Antonio e Cleopatra alle corse Les Ballets Jazz de Montréal

Robin Hood il musical Richard Galliano Solo Concert Antonio Albanese

La bella addormentata

Personaggi

Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini in

Laura Curino

Romolo il Grande

Compagnia Corrado Abbati presenta

My Fair Lady Valerio Binasco L’intervista Franco Branciaroli Don Chisciotte

Il signore del cane nero Teatro Regio di Torino presenta

L’elisir d’amore

Gipo Farassino in Stasseira

Stefano Bollani e Gianni Coscia

Fondazione Teatro Regionale Alessandrino: un sistema di teatri, due palcoscenici e un unico grande cartellone.

www.teatroregionalealessandrino.it

Biglietterie: Teatro Comunale di Alessandria 0131/234240 - Teatro Sociale di Valenza 0131/942276

MOVÍDAlife - n°14 - Ottobre Ø9

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