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THE TRAVELLER In viaggio con.. Marzia Cardaci

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SCUOLA

SCUOLA

Nata a Saronno nel 1972, diplomata come Operatore Turistico presso l’Istituto Stendhal di Milano, ha iniziato subito a lavorare nel turismo, collezionando i suoi primi 15 anni in agenzia di viaggi, occupandosi sia di turismo che di biglietteria, e sempre con la voglia di “cucire” viaggi su misura, cartina alla mano! Dal 2006 ha proseguito la sua formazione passando al tour operating, specializzandosi nel settore dei viaggi di lusso ed esperienziali. La sua grande passione l’ha portata a viaggiare attraverso l’Africa, le Americhe, l’India e l’Europa, e non si è ancora fermata!

Eskerrik Asko Bilbao!

Bilbao è stata una rivelazione! È la Spagna che non mi aspettavo: una città sorprendente, con le sue architetture futuristiche, il contrasto tra il vecchio e il nuovo, la tradizione e il design più moderno e all’avanguardia.

Tutto qui riflette questi contrasti, in primis l’apprezzatissima gastronomia: le eccellenze delle materie prime tradizionali sapientemente lavorate e ripensate in chiave moderna.

Bilbao si trova infatti nella regione spagnola con più stelle Michelin, frutto dell’incontro tra i sapori forti e autentici del mare e dalla terra e il desiderio di trasformarle in un design moderno e accattivante, così come gli edifici più iconici della città. A partire dagli anni ’80, infatti, la città ha iniziato il suo rinnovamento trasformandosi da importante polo industriale a polo culturale, lasciando le industrie alle periferie.

La nostra visita inizia quindi da una vera e propria “cattedrale”: il nuovo Stadio di San Mamés, costruito rivalutando e stravolgendo l’antica e originale Catedral di inizio ‘900. Inaugurato nel 2013, la sua impressionante architettura sottolinea la contemporaneità, le tecnologie e il design del nostro secolo. Elementi geometrici retro-illuminabili, tecnologia dei posti “safe standing”, acustica e illuminazione di ultima generazione, gli hanno fatto guadagnare nel 2015 il premio di miglior edificio sportivo al World Architectural Festival. Ma quello che più mi colpisce, durante la visita, è l’enorme spazio dedicato al Museo e alla storia della squadra, a cui la città è fortemente legata. L’unica squadra al mondo formata unicamente da giocatori di nazionalità basca, ed una installazione moderna riportante i nomi di tutti i giocatori dell’Athletic Club dalla sua nascita ad oggi, come a volerli ringraziare uno ad uno. Proseguendo nell’esplorazione della città, un altro edificio iconico che non può passare inosservato è il futuristico Guggenheim Museum, già affascinante dall’esterno grazie alle sue forme e all’uso di materiali atipici, per rivelarsi, al suo interno, un vero e proprio capolavoro architettonico e di tecnologia.

Lasciando la modernità, ci imbarchiamo per una dolce navigazione sul fiume Nervión, che attraversa il centro storico della città per gettarsi nel Mar Cantabrico. E continuando nel nostro viaggio raggiungiamo proprio le coste di questo mare, per imbatterci in spiagge deserte e selvagge e antichi villaggi di pescatori, dove il sapore forte delle tradizioni è ancora vivissimo. Uomini dai volti segnati dal sole e dal mare e donne dalle mani segnate dalla lavorazione del pescato, da sempre fonte di reddito fondamentale per le famiglie dei villaggi. Decidiamo poi di addentrarci nelle campagne, e la giornata uggiosa ci fa quasi sentire in Irlanda! Verdi, verdissime colline e montagne popolate da pecore e mucche ci accompagnano fino a raggiungere la Riserva Naturale di Urdaibai, dichiarata dall’UNESCO Riserva della Biosfera. Qui le possibilità di attività outdoor non mancano, essendo un vero e proprio paradiso per gli sportivi. E sempre perlustrando le aree verdi fuori città, raggiungiamo il Parque Natural de Armañón, per visitare la splendida Cueva de Pozalagua, un autentico universo sotterraneo di grotte naturali. Rientrando in città, facciamo un’ultima tappa presso un’antica torre, la cui visita ci lascia letteralmente senza fiato: oltre alla bellezza delle sue mura, un’impressionante collezione di auto d’epoca, in particolare una delle più numerose collezioni al mondo di Rolls-Royce, tutte funzionanti e splendidamente conservate.

Le nostre giornate, ricche di affascinanti scoperte, terminano con deliziose cene, movida e divertimento, tra ottimo cibo e musica, moderna e tradizionale, cantata in una lingua davvero incomprensibile: qui infatti si parla l’Euskadi, un idioma dalle origini sconosciute, molto lontano dal suono dolce del “Castellano”, lo spagnolo più comune. Volendo ringraziare questa città, non dobbiamo infatti dire “Gracias” ma… Eskerrik Asko!!!

Non è un quartiere, un set cinematografico o un luogo frequentato solo da celebrità e paparazzi: West Hollywood è un’autentica piccola città nascosta tra le vicine Beverly Hills, Santa Monica e Los Angeles, dove tutti sono i benvenuti

Testo di: Martina Torrini

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