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LUSSO GREZZO

Matera, il fascino dei Sassi

Una meta da visitare almeno una volta nella vita. Per un viaggio a ritroso nella storia in un saliscendi di vicoli e scale, passaggi stretti e aperture improvvise verso panorama che sorprendono e somigliano a un presepe.

Capitale Europea della Cultura nel 2019 e Patrimonio dell’UNESCO dal 1993, negli ultimi anni Matera ha incrementato il numero dei visitatori visto che le vecchie grotte abbandonate, i famosi Sassi, sono diventate hotel, b&b e case chic. Che però non tradiscono l’anima del luogo.

Agli inizi del 2022 è stata la prima meta eletta dai viaggiatori come “uno dei luoghi più accoglienti del mondo” per i Traveller Review Awards, assegnati dal portale Booking su milioni di recensioni. Ha fatto da sfondo e location per pellicole di successo, dai film degli Anni Cinquanta fino a 007. Perché i Sassi sono il set tra i più richiesti dai cineasti italiani e internazionali.

Romana, curiosa onnivora, da sempre scrive di viaggi e food, lifestyle, costume, tendenze. Vorrebbe avere più tempo per andare in bicicletta o girovagare per le grandi metropoli, ma lavorare per giornali come Dove e La Repubblica le impedisce di avere il sospirato tempo libero. Il viaggio più bello è quello che non ha ancora fatto.

“Rough Luxe. Half rough, half luxury” ovvero lusso grezzo. “Moitié brut, moitié luxe”, direbbero i francesi.

A parlare così a proposito dei Sassi di Matera, diventati Patrimonio UNESCO nel 1993, è stata una giornalista americana che anni fa sottolineò quanto la studiata semplicità mixata al paesaggio aspro e solare delle ex grotte – già care ad artisti come Pasolini che qui girò “Il Vangelo secondo Matteo”, Mel Gibson che ambientò “Passion” o Cartier-Bresson che immortalò nei suoi clic le atmosfere rupestri – sia dotata di grande magnetismo.

Le piccole case, gli antri, le grotte, gli improvvisi campanili fanno sembrare Matera simile a un castello di sabbia gocciolata dalle dita di un bambino sulla riva del mare. La bellezza del luogo è indiscutibile. Tanto più che negli ultimi tempi Matera si è continuamente ritoccata il look tra nuovi hotel design, trattorie gourmet, b&b chic, botteghe e indirizzi cosy, complice l’essere stata Capitale Europea della Cultura nel 2019.

Arrivare qui al tramonto quando la luce più calda rischiara le abitazioni del Sasso Caveoso o del Sasso Barisano e il cielo si carica d’azzurro elettrico è un vero privilegio. Sembra proprio di entrare in un presepe. Tanto più in inverno. Lucine ovunque e atmosfera festosa sono da ammirare veramente col naso all’insù. Lo “struscio” si fa in via Ridola tra caffè, ristoranti, negozi e al termine dell’asse della strada ecco Palazzo Lanfranchi che rappresenta il periodo seicentesco a Matera. Essendo accanto alla conca tufacea del Sasso Caveoso a sinistra, è il punto di incontro tra la città moderna e gli antichi rioni dei Sassi. Non è un caso che tutti i visitatori infatti si fermino alla fine della strada nel punto panoramico per ammirare la bellezza rupestre, sebbene la vera “dritta” è quella di entrare nel vicino Caffè Lanfranchi – all’apparenza piuttosto anonimo – che nasconde al suo interno un minuscolo balcone con due soli tavoli per sorseggiare un caffè di fronte alla bellezza Patrimonio Culturale UNESCO.

Se il salotto buono della città è Piazza del Sedile, dove si affacciano le aule del conservatorio Egidio Romualdo Duni, è proprio qui che fanno capolino le vetrine di enoteche interessanti come L’Arturo, un angolo di paradiso enogastronomico con prodotti del territorio: dai taralli lucani al pane di Matera fino alle olive di Ferrandina o salumi e formaggi locali.

Per una pausa veramente gourmet. Nella stessa piazza appare la boutique Elisa&Janna, due amiche che hanno fatto dell’arte dell’oreficeria la loro avventura e giocando con l’idea dei Sassi creano dei ciottoli in rame o argento da regalare e regalarsi. Per portare a casa un pezzo di Matera fatto di mini sculture appesi a lacci colorati. Che sottraggono alla banalità anche un semplice abito nero femminile.

La studiata semplicità in perfetta armonia con l’architettura quasi monastica ha attratto qui personaggi come l’italo svedese Daniele Kihlgren, che ha aperto proprio nei Sassi uno dei primi alberghi diffusi rural-chic con letti avvolti nelle curve della pietra, flebili fiammelle delle candele al posto dell’energia elettrica, biancheria croccante che ricorda i tempi delle nonne.

Ma Matera non è solo grotte. Sulla più moderna via Bruno Buozzi si nascondono osterie gourmet promotrici di una Basilicata di qualità, dove in tavola arrivano peperoni cruschi o “cialledda materana”, un antichissimo piatto della tradizione lucana preparata con gli avanzi del pane vecchio di qualche giorno che un tempo era servita nelle case dei contadini in un grande piatto di terracotta messo al centro della tavola.

All’imbrunire con le mille lucine delle abitazioni, difficile rimanere indifferenti di fronte al paesaggio aspro dove si erge anche la Murgia con le chiese rupestri. Per visitarle in modo intelligente è meglio prenotare una visita con un archeologo come Michele Zasa, che organizza passeggiate personalizzate sia nei Sassi, sia di trekking nella Murgia o nella Matera sotterranea in luoghi d’eccezione come la Casa Cava dove sono stati rinvenuti reperti paleolitici e il Palombaro, la grande cisterna che anticamente serviva per la raccolta dell’acqua. Tutto parla di un passato umile e fiero con tanto di tradizioni contadine ma ci si emoziona anche al Musma, il Museo della Scultura Contemporanea, realizzato in grotta: ideale per sperimentare una perfetta simbiosi tra le sculture contemporanee e i Sassi. Un tuffo nel passato per capire la realtà di Matera prima e dopo lo sfollamento degli anni Cinquanta? Basta andare a Casa Noha, dove contenuti multimediali ripercorrono le vicissitudini della città. I documentari e le foto raccontano degli anni della povertà e dell’abbandono dei Sassi, dei provvedimenti messi in campo dal governo italiano, fino all’uscita dalla miseria per diventare nel 1993 Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO e Capitale Europea della Cultura nel 2019.

Una terra autentica, un luogo dalla storia millenaria, che ha affascinato esploratori e viaggiatori di ogni epoca: l’Egitto è stato la culla di una delle civiltà più antiche, complesse e affascinanti al mondo, che ha lasciato tantissime testimonianze del suo passaggio

Sulle orme dei faraoni

Una terra autentica, un luogo dalla storia millenaria, che ha affascinato esploratori e viaggiatori di ogni epoca: l’Egitto è stato la culla di una delle civiltà più antiche, complesse e affascinanti al mondo, che ha lasciato tantissime testimonianze del suo passaggio.

Infiniti reperti e racconti del passato sono giunti fino ai giorni nostri dai siti del Cairo e di Luxor, dove le imponenti Piramidi, la caratteristica Sfinge e importanti rovine di epoca faraonica rievocano la storia di questa popolazione antichissima ma estremamente all’avanguardia per il suo tempo.

Centro dello sviluppo del Paese è stato anche il Nilo, simbolo e responsabile della fertilità e della prosperità dei territori circostanti, e oggi punto di partenza ideale per visitare l’Egitto a bordo di una nave da crociera fluviale, costeggiando la Valle dei Re, il Templi di Luxor, la Grande Diga di Assuan e il Tempio di Edfu.

È proprio questo il modo migliore per immergersi nelle atmosfere dell’Antico Egitto: rilassatevi sul ponte più alto della nave sorseggiando un ottimo cocktail in un’elegante lounge o su un lettino, mentre paesaggi e siti storici dall’importanza millenaria si susseguono davanti ai vostri occhi pieni di stupore e meraviglia, poi sbarcate per un’escursione alla scoperta dei luoghi più iconici della civiltà egizia in compagnia di una guida esperta che vi racconterà tutti i segreti, i miti e le leggende dell’epoca.

Da Luxor ad Assuan la nave attraversa tantissimi siti archeologici che vale la pena di visitare per comprendere la storia egizia in tutte le sue sfumature. Luxor è l’antica Tebe, una delle capitali dell’Egitto durante l’era dei faraoni: la città è anche definita come il più grande museo a cielo aperto del mondo ed è stata un importante centro religioso e politico dell’antico Egitto, ma anche il luogo di sepoltura dei faraoni, le cui tombe possono essere visitate ancora oggi nella magnifica Valle dei Re.

Una delle prime tappe delle crociere sul Nilo è poi la località di Edfu, in passato importantissima per la sua posizione privilegiata lungo le rotte commerciali. Qui si trova un tempio dedicato al dio Horus, costruito a partire dal 237 a.C. e scoperto grazie a una serie di scavi archeologici nel 1860: per accedervi bisogna attraversare un porticato caratterizzato da enormi piloni e capitelli decorati, dove si trovano due imponenti statue in granito del dio egizio della guerra e della caccia. Un altro tempio importante per la storia della civiltà egizia è quello di Kom Ombo, dedicato a due divinità e costruito nel periodo romano. Fra le particolarità di questo monumento spiccano un’architettura simmetrica, che rende la struttura speculare, e una serie di bassorilievi che rappresentano il calendario utilizzato all’epoca dagli Egizi.

Dopo le diverse tappe della crociera, il viaggio si conclude ad Assuan, una località che ha giocato un ruolo fondamentale nella storia e nella prosperità del Paese, sia in un passato lontano che in un’epoca più recente: dopo la rivoluzione del 1952, infatti, qui è stata costruita una diga per un approvvigionamento stabile di acqua ed elettricità, che ha dato origine alla formazione del Lago Nasser, il lago artificiale più lungo al mondo. Fra i simboli storici della città spicca il tempio di Abu Simbel, costruito da Ramses II e preservato dall’erosione e dallo scorrere del tempo grazie a un progetto dell’UNESCO negli anni Settanta: il perfetto connubio fra la magnificenza dell’architettura di epoca egizia e l’avanguardia dell’ingegneria moderna.

Da non perdere durante un viaggio in Egitto anche la città del Cairo, anche solo per ammirare gli antichissimi reperti custoditi nel Museo Egizio e per visitare il monumentale complesso di Giza, con le imponenti Piramidi e l’enigmatica Sfinge. E poi perché non proseguire l’itinerario alla scoperta dei tesori di questo Paese con un’escursione nel deserto del Sahara? O dedicandosi al relax fra le acque cristalline e le assolate spiagge del Mar Rosso?

Fra i simboli storici di Assuan spicca il tempio di Abu Simbel, costruito da Ramses II e preservato dall’erosione e dallo scorrere del tempo grazie a un progetto dell’UNESCO negli anni Settanta

Dall’11 ottobre 2022 il Giappone ha rimosso la maggior parte delle restrizioni d’ingresso nel Paese e tutte le attrazioni e i luoghi d’interesse sono aperti. Quale miglior momento di questo, dunque, per ritornare a scoprire il Paese del Sol Levante?

Testo di: Martina Torrini

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