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Lupi di mare
Anno I - Numero 7 / 4 luglio 2008
€ 0,50 COPIA OMAGGIO
La voce del Mare di Roma www.reporternews.eu
Skipper, velisti, piloti del porto, istruttori di windsurf e armatori. Navigare è un mestiere che piace ai giovani.
Mentre sette ragazze diventeranno presto commissario di bordo, nel Mediterraneo è “guerra” per le crociere
La crisi economica si supera con l'aiuto della Regione Lazio Nettuno
L'assessore regionale allo Sviluppo economico, Claudio Mancini, promette l'arrivo di fondi studiati ad hoc per la città del tridente. «Quello di Nettuno, dove il consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, è un caso unico nella nostra regione – ha spiegato Mancini - e noi dobbiamo sostenere questa città con un intervento non solo finanziario ma anche di carattere sociale e culturale». Un aiuto economico indispensabile a superare la disastrosa situazione delle casse comunali, e che permetterà all'amministrazione di progettare il futuro. a pag. 9
L'odissea dei pendolari Trovare il ticket è un'impresa L'inchiesta
Le macchinette per la distribuzione dei ticket sono guaste e le edicole che vendono i biglietti di viaggio negli orari di punta sono chiuse. Il risultato ottenuto? Non si può accedere ai treni per via dei tornelli. Non fanno eccezione le fermate della linea Roma-Nettuno, abbandonate a se stesse. a pag. 12 e 13
Concerti, cabaret e tanti vip L'estate ha mille colori Anzio
Tra gli eventi clou in programma, il concerto di Ornella Vanoni (previsto per il 27 luglio), Maurizio Battista (il 2 agosto), Alex Britti (4 agosto), Marco Marzocca (5 agosto), Mario Biondi (17 agosto), ed i cabarettisti di Zelig (il 22 agosto). Il 18 luglio intanto, spazio alla solidarietà con la «Regata del Cuore», evento benefico che vedrà la partecipazione di decine di comici e cantanti di fama nazionale. Ad Ardea parte il «Summer tour», con l'elezione di miss sulla spiaggia e divertimento assicurato. a pag. 18
Lorena Bianchetti si confida, tra ricordi e sogni per il futuro Il personaggio
La conduttrice rivelazione del programma domenicale della Rai con Baudo e Giletti, si racconta a Reporter: «In vacanza andrò in campagna, perché mi rilassa molto e ho il mare vicino. Da piccola andavo ad Anzio, ed ora ci torno tutte le volte che posso. Per me la vacanza deve essere rilassante anzitutto, quindi scelgo l’ambiente che più mi permette di ritemprare fisico e spirito» a pag. 23
Contro il caro cherosene entrano in scena i Green Team Fiumicino aeroporto
In Europa debuttano i Green Team, pool di tecnici specializzati che insegneranno a compagnie aeree e società di gestione aeroportuale a come risparmiare carburante per i jet. Partendo da taglio degli sprechi durante i movimenti dei velivoli in pista. A Fiumicino ad esempio, il nuovo organismo sarà attivo nelle prossime settimane. Coordinerà gli spostamenti di velivoli all'interno degli scali, non facendoli parcheggiare nella prima piazzola libera ma in quella più vicina a pag. 26
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Primo Piano
4 luglio 2008
Una vita in mare
Il punto
di Cosimo Bove (cosimo.bove@reporternews.eu) Rilanciare l'economia attraverso la storia, la tradizione di una serie di mestieri legati a doppio nodo al mare, magari coinvolgendo i giovani in cerca di un'occupazione. Skipper, commissari di bordo, velisti, esperti in cantieristica navale: sono tanti i mestieri troppo spesso 'dimenticati', nonostante la vocazione marinara del Paese, e più esattamente del litorale romano. Storie diverse, ognuna a suo modo interessante, che lasciano intendere gioie e dolori di una vita trascorsa in mare, per scelta o per necessità. Alcuni questa vita se la sono andata a cercare, battendosi duramente per la carriera in Marina o per avere la possibilità di timonare una nave da crociera o di gareggiare ad alti livelli nello sport nautico. Altri invece, dopo aver intrapreso una carriera universitaria ed aver fatto le prime esperienze nel mondo del lavoro, hanno semplicemente sentito il richiamo del mare, abbandonando tutto quanto avevano fatto in passato. Tanti i giovani che, negli ultimi anni, si stanno avvicinando al mondo della nautica, anche sull'onda della visibilità di Luna Rossa e dell'America's cup. Altrettanti però, coloro che ignorano le potenzialità di mestieri che da secoli servono ad alimentare l'economia, puntando sul turismo e sulla crescita costante di settori profondamente legati alla nautica: vendita di accessori, agenzie marittime, organizzazione di viaggi charter, crociere, cantieristica, e tanto altro ancora. Tanto che sette regioni, tra le quali il Lazio, hanno ideato un progetto interregionale per la difesa e la valorizzazione del settore marittimo e della nautica da diporto, cercando così di valorizzare, in futuro, tutti quei temi legati alla portualità turistica, ai servizi per la nautica ed alla cantieristica.
Gennaro Risiti gestisce il traffico della struttura portuale di Anzio
Il pilota del porto Una stella polare per le navi contro all'imbarcazione. Quando è possibile salgo a bordo della nave in arrivo e affianco il comandante al timone, fornendogli delle indicazioni sulle manovre da compiere per evitare di insabbiarsi, anche se l'ultima decisione spetta sempre a lui. Quando, invece, le condizioni del mare non mi permettono il trasbordo faccio strada al natante con la pilotina». Gennaro Risiti, oltre a gestire la “torre di controllo” del porto, è anche un consulente del Comandante della Capitaneria neroniana e su sua richiesta può fornire degli importanti dati tecnici. «Le nuove tecnologie aiutano molto il
di Mario Scagnetti
(mario.scagnetti@reporternews.eu)
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l suo compito è indicare la rotta alle imbarcazioni che vogliono attraccare ad Anzio. Il Capitano di Lungo Corso Gennaro Risiti, nato a Roma nel 1951, è il pilota del porto neroniano, il massimo esperto dei fondali della struttura portuale, soprattutto del canale d'accesso attraverso il quale guida le navi che hanno una stazza lorda superiore alle 200 tonnellate. «Il mio lavoro consiste nel gestire il traffico in entrata e in uscita dal porto, soprattutto quello che riguarda l'Isola di Procida e cioè il traghetto che collega Anzio con l'isola di Ponza». Risiti é il pilota del porto neroniano dal 1 gennaio del 2004, quando l'incarico gli è stato assegnato dall'ex Comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo Stefano Lagrasta, che lo ha nominato pratico locale, questa la definizione esatta del ruolo. Si tratta di un libero professionista che è in servizio 24 ore al giorno e che praticamente vive attaccato alla radio, sintonizzato sulla propria frequenza personale, la numero 12. «Solitamente tra le 24 e le 48 ore prima che la nave arrivi in porto l'equipaggio si mette in contatto con la Capitaneria che poi si rivolge a me, a quel punto io esco con la pilotina, una barca di sette metri guidata da un altro marinaio, oppure con il gommone per andare in-
mio lavoro e attraverso il sito internet www.pilotianzio.it – conclude Gennaro Risiti – ho la possibilità di fornire in tempo reale le previsioni meteo, che sono consultabili da tutte le imbarcazioni in arrivo. Nel porto di Anzio, da quando ho preso servizio, ci sono stati numerosi insabbiamenti ma sono tutti durati poco tempo, come quelli del charter in arrivo da Capri e dell'Isola di Procida. Per queste due imbarcazioni è stato sufficiente fare retromarcia e virare di pochi gradi, nel 2006 invece una nave battente bandiera delle Bahamas ha dovuto rinunciare a entrare in porto».
Controlli in acquascooter e city bike Polizia di Stato
Poliziotti in bici per stare più vicini a residenti e turisti in caso di necessità. E' partito lo scorso 1 luglio il progetto pilota di prossimità avviato dalla Questura di Roma sul lungotevere e nelle vicinanze delle spiagge di Anzio,. Nettuno e Fiumicino. «Saremo tra la gente - spiega il sostituto commissario del Commissariato di Polizia di Anzio Antonio Oliviero - negli orari di maggiore affluenza per le 'passeggiate', ossia dalle 18 alle 24. Le city bike avranno in dotazione un
marsupio con apparato radio collegato alla sala operativa, ed un telefono cellulare, mentre gli agenti indosseranno la divisa estiva della squadra nautica, con calzoncini, maglietta e scarpe da tennis». Squadra nautica che in questo modo vigilerà sui bagnanti 24 ore su 24, con la presenza di acquascooter in mare e bici in città. _Un ringraziamento – conclude Oliviero – va all'amministrazione comunale di Nettuno ed alle aziende CiclOne e Bianchi tappeti erbosi,
che hanno acquistato le bici dimostrando sensibilità al problemi a della sicurezza».
Primo Piano
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Il sogno realizzato delle allieve del Polo formativo per la nautica di Terracina
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Sette donne commissario di bordo Gestiranno personale, servizi e sicurezza su navi crociera e traghetti
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di Alessandra Zavatta
ette ragazze faranno il commissario di bordo. Un mestiere “maschile” che, però, interpreteranno tutto “al femminile”. Indosseranno la divisa bianca, il cappello con la visiera e i gradi di ufficiale. Faranno servizio su navi-crociera, traghetti e yacht. Si dovranno occupare della gestione del servizio alberghiero di bordo, delle operazioni di imbarco, della gestione del personale, della sicurezza, della contabilità e persino del coordinamento della raccolta dei rifiuti, badando bene che l’immondizia non finisca in mare. Alessandra Parisella, 21 anni; Igina Coccia, 22; Gaia Di Bernardo, 24; Giuseppina Raiola, 25; Nicoletta Claudia Bors, 29; Simona De Iulis, 34; Donatella Camerio, 40, e Antonietta Olibano, 41, hanno terminato nei giorni scorsi la prima fase del corso finanziato dalla Regione Lazio. A settembre e ottobre saranno in navigazione a mettere in pratica ciò che hanno imparato sui banchi di scuola. Quindi l’esame finale e abilitazione ad una professione che in Europa già conta decine di rappresentanti del “gentil sesso” mentre in Italia le donne commissario di bordo sono pochissime. “Ho sempre combattuto gli stereotipi maschilisti e ho sempre navigato. Ho fatto il marinaio su un caicco turco”, racconta Simona De Iulis che al Polo formativo della nautica a Terracina (un consorzio a cui partecipano le università di Roma e Cassino, tre istituti nautici, due scuole professionali, la Camera di commercio e la Provincia di Latina, ConforMare del Golfo, Twis e Grimaldi Crociere) è approdata dopo la laurea in biologia. “Dovevo scegliere se passare la vita in un laboratorio a studiare pesci e molluschi oppure vivere il mare. Ho scelto il mare”, incalza Simona.
“Ho sempre lavorato su barche da diporto, fin da ragazzina. A issar vele e affrontare tempeste. Qualche anno fa, navigando da Ostia verso la Sardegna su un caicco di ventisette metri, sono andati in avaria tutti e due i motori proprio quando è arrivata la burrasca. Non mi sono spaventata nemmeno per un attimo, ho pensato soltanto a ciò che si doveva fare per governare al meglio la nave e a mettere in salvo i passeggeri. E tutto è andato bene”. “Il viaggio successivo, andando in Corsica ricorda - abbiamo trovato una barca a vela in difficoltà nelle Bocche di Bonifacio; l’abbiamo aiutata ad ormeggiare”. Per partecipare al corso Simona ha rinunciato per quest’estate ad imbarcarsi. “Un uomo politico mi voleva a guidare i “suoi” marinai - rivela - Ho dovuto dirgli di no”. Inutile chiederle di chi si tratti. “Non lo dirò mai. La riservatezza è sacra in mare”, taglia corto. Un imbarco per la figlia (“Farà la babysitter su un velieri in navigazione lungo le coste della Croazia”) lo ha, invece, trovato Donatella Camerino, senese quarantenne che sogna le “fun ship”, i parchi dei divertimenti galleggianti in tour nel Mediterraneo. “Sarò fe-
lice anche di fare il commissario su un traghetto - sottolinea - Pur di stare in mare ho fatto la cuoca e il marinaio sugli yacht
dei vip. A Ventotene, l’anno scorso, sono stata sveglia ventiquattr’ore di fila per evitare che la barca dell’imprenditore che mi aveva ingaggiato colasse a picco per le onde di maestrale. Abbiamo trascorso la notte a tirare e allentare cime, poi una volta in porto, i marinai delle altre barche mi hanno fatto i complimenti. Ero l’unica donna ed ero stata più brava di loro, hanno riconosciuto”. E’ pazza per il francese, ma ha dovuto studiare pure l’inglese e lo spagnolo. commissari di bordo devono sapersi districar bene con le lingue straniere. Ma anche con gli usi e costumi di altri paesi. Tra le materie di studio obbligatorie ci sono antropologia ed enogastronomia. Oltre a diritto della navigazione, economia, geografia, marketing, informatica ed ecologia. Gaia Di Bernardo voleva fare l’hostess “ma poi c’era questo corso vicino casa -dice - la domanda di commissari di bordo è in crescita, il lavoro è sicuro e mio nonno era ormeggiatore nel porto di Napoli”. “Un po’ mi spaventa stare lontana da casa per m o l t o tempo, ma il lavoro è interessante, coinvolgente - aggiunge Occorre studiare, impegnarsi e sognare. Il mare è un’occasione di impiego per molti giovani”.
Bollettino ai naviganti
Americane le prime
Uomini rivali
I giganti da guidare
Le regole d’oro
Essere il Capo
Non deve soltanto avere attitudine al comando il commissario di bordo. Deve saper organizzare, comunicare, motivare e coinvolgere il personale, gestire il servizio alberghiero della nave, piccola o grande che sia. Deve inoltre controllare che l’equipaggio rispetti le regole ed eseguire le procedure di sicurezza. Evitando lo spreco di risorse, assumendosi rischi e responsabilità puntando al risultato.
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Primo Piano
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Giovanni, 62enne romano, rapito dalla passione per il mare
Un architetto “prestato” alla vela L
di Cosimo Bove
(cosimo.bove@reporternews.eu)
asciarsi cullare dal dolce rumore delle onde alla scoperta di mondi sempre nuovi, paesaggi capaci di mozzare il fiato anche al navigatore più esperto. Per molti il mestiere dello skipper resta un sogno al quale ambire, per altri un modo per portare a casa i soldi necessari a sfamare la propria famiglia. Nei pensieri di quanti amano il mare però, la certezza resta una sola: nessun lavoro, come questo, permette di stare tanto a contatto con la natura, tra i sospiri del vento e la forza delle correnti marine, sempre alla ricerca di nuove avventure. E non tutti riescono a fare a meno di una passione tanto viscerale. Giovanni, romano di 62 anni, ne è l'esempio vivente. Dopo una vita dedicata agli studi in architettura, tra corsi di laurea e disegni tecnici, il destino lo ha trasformato in uno skipper professionista. «Ho sempre avuto la passione per il mare – racconta – tanto che fin da giovane ho preso parte a
regate amatoriali ed a vere e proprie competizioni sportive. Un giorno poi, qualcuno si è accorto che ero bravo, e mi ha chiesto di accompagnarlo durante un viaggio. Da allora non ho più smesso». Un richiamo troppo forte per passare inosservato agli occhi di chi per una vita è stato a guardare il mare dalla s c r i va n i a . «Non sono stato io
a cercare questo mestiere – continua Giovanni – ma è stato lui a cercare me. Ormai sono circa 30 anni che mi occupo di barche a vela. All'inizio era solo un lavoretto estivo, ma nel corso del tempo si è trasformato in un impegno a tempo pieno. Al momento sono due le imbarcazioni delle quali mi prendo cura: una a Nettuno e l'altra a Riva di Traiano. Principalmente le uso per fini sportivi, ma capita spesso e volentieri che qualcuno mi chieda di partire per un viaggio charter. Ormai sanno che quando prendo un impegno del genere in linea di massima riesco a riportare la barca in porto con precisione e senza grossi danni, anche di fronte a condizioni meteomarine
sfavorevoli». Un aspet- to questo, che troppe volte viene ignorato da quanti sognano di imbarcarsi in un viaggio in mare, magari sperando di fare della navigazione il proprio mestiere per la vita. «Occorre una passione infinita – racconta ancora Giovanni – ma ovviamente non soltanto quella. La vela, per come la vedo io, è l'arte di prevenire, avendo però al tempo stesso la capacità di inventarsi al momento, a seconda di quello che capita. E' importante cercare di cogliere ogni possibile segnale lanciato dal mare, ma di fronte ad un inconveniente improvviso, bisogna essere in grado di rispondere con tempestività e sicurezza. Per questo però, serve grande esperienza e conoscenza del mare». Tanti negli ultimi tempi, i giovani che si sono avvicinati al mondo della vela, magari sulla spinta dell'America's cup, delle imprese di De Angelis a bordo di Luna Rossa, sperando un giorno di poter trasformare una passione in un lavoro a tempo pieno. «Si tratta di un mestiere dalle mille prospettive – insiste Giovanni – perché la vela è un mondo ricchissimo, carico di cultura e tradizione. Io ne sono rimasto subito affascinato, perché ti permette un contatto diretto con la natura, anche se in mare delle volte si vivono dei momenti bruttissimi. Coloro che
vogliono imparare il mestiere non devono arrendersi: all'inizio si fa il mozzo, è chiaro, ma con umiltà e tanto sacrificio prima o poi si arriva». E una volta arrivati si parte alla scoperta del mondo, da una prospettiva insolita, quella di chi ha il mare alle spalle e la terra di fronte a sé. «Ho avuto la fortuna di vedere tanti posti bellissimi – ricorda il 62enne romano – ma più di ogni altro consiglierei la Turchia: spiagge meravigliose immerse nella natura incontaminata per circa 200 chilometri. L'ultimo tratto di Mediterraneo non urbanizzato. Bellissima anche la Corsica». L'importante, per chiunque voglia intraprendere questo genere di carriera, è avere talento, passione, voglia di imparare, e tanta pazienza. In mare può succedere di tutto, e a volte i passeggeri dei viaggi charter non sono esattamente preparati ad una crociera in barca a vela. «Nel corso degli anni – conclude Giovanni - mi è successo di tutto: all'inizio mi prendevano per un tassista, chiedendomi ad esempio di 'parcheggiare la barca in mezzo agli scogli'. E io lì a spiegare che non era possibile. Un'altra volta invece sono stato ingaggiato per un viaggio con cinque ragazze terribili: ogni tanto le contavo per essere sicuro che ci fossero ancora tutte. Incredibile».
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Primo Piano
I segreti di Albertini, campione di windsurf e insegnante di educazione fisica
Stefano, il Cavaliere delle onde
Cinquemila allievi e una lunga carriera ricca di successi nel Mare di Roma di Enzo Bianciardi
«L
o sport è una scelta di vita, quando a questa passione razionale coniughi quella per il mare, spesso irrazionale, ti trovi subito a volare sulle onde a cavallo di una tavola, che ci sia la vela oppure no”. E’ quanto è capitato a Stefano Albertini, tra i precursori e promotori sul litorale romano del windsurf, sport che aveva scoperto e lanciato tra le dune di Capocotta, nel suo Centro velistico al Villaggio Tognazzi, a Torvajanica. “Andare sulla tavola - racconta Albertini - mi è riuscito subito facile. Ho iniziato ad andare per mare fin da piccolo, a 18 anni avevo già esperienza, poi è arrivato il surf, nel 1983 ho vinto il primo titolo italiano assoluto, due anni dopo è arrivato anche l’europeo e cinque anni dopo mi sono dedicato all’insegnamento. Se ami questo sport e lo sport in genere è una logica conseguenza, è come prolungare il proprio agonismo, rivivere, tutti i giorni nelle gesta del nuovo campione, l’eroe che si confronta con gli elementi, che li domina, li controlla ed è il più bravo di tutti”. Stefano Albertini con la maturità diviene tecnico federale Fiv per il windsurf, i suoi atleti e atlete centrano in pochi anni, nonostante lo strapotere della campionessa
olimpica Sensini, quattro titoli italiani, un europeo e due mondiali. Marta Cammarano, Flavia Tartaglini, le campionesse che hanno lavorato a lungo con Stefano. Per Albertini il sogno più grosso è stata la lunga esperienza con la sezione della Lega Navale di Ostia dove ha creato la squa-
dra giovanile più rappresentativa e più forte d’Italia. “E’ stata una bella esperienza - ricorda Albertini che ancora oggi, con l’associazione “Happy Surf ” e il chiosco sulla spiaggia di Ostia Ponente si dedica con grande passione all’insegnamento “che
nasce dalla volontà di promuovere sempre questo sport che è bellissimo”. “Nel corso di tutti questi anni ho insegnato ad andare in barca e sul surf ad almeno cinquemila persone”, spiega. “Ogni volta che vedo un “allievo” che sta veleggiando da solo è una grande soddisfa-
zione. Ognuno, a sua maniera, nello sport ha una battaglia da vincere, un problema, piccolo o grande da superare, il raggiungimento di un obiettivo è sempre un grande risultato individuale, non serve solo vincere, a volte è più importante partecipare, perché partecipando a quell’evento hai dimostrato di aver superato i
problemi”. Nell’insegnamento del windsurf, Albertini ha raggiunto risultati prestigiosi soprattutto con le allieve, perché c’è una differenza tra donna ed uomo nella maniera di andare sulla tavola. “Le donne sopportano di più il sacrificio sottolinea l’istruttore - Di sicuro, sono più determinate nel raggiungere gli obiettivi agonistici. In realtà non so spiegarmi questo fatto, ho ottenuto più successi con atlete che con i loro “alter ego” maschietti, forse è questione di fortuna, del caso. In ambito maschile c’è sempre più concorrenza, diventare campioni è più difficile”. Stefano Albertini è insegnante di educazione fisica e scienze motorie, in seguito ha completato la sua preparazione laureandosi in Pedagogia, oggi è insegnate di sostegno nelle scuole medie per la disabilità. “Il windsurf, il vento e il mare sono la medicina giusta per chiunque - afferma - Ai ragazzi bisogna insegnare il rispetto per l’ambiente, per il mare e la maniera giusta come conservarlo. E’ importante avvicinarli al mare, spiegargli il miracolo del vento, come navigare con una semplice tavola sfruttando le onde”.
Estenuanti allenamenti
Donne con la tavola
Piccoli surfisti crescono
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Alimar, la società di Fiumicino guidata dalla famiglia Capolini, da trent’anni realizza barche “su misura” per i propri clienti
Tra i desideri, la costruzione del bacino turistico, e di quello commerciale. Atteso un progetto condiviso tra i comuni del litorale romano
I cantieri dove i sogni diventano realtà
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edizione, lavoro e tanta passione per il proprio mestiere: questa la ricetta segreta della famiglia Capolini, da 31 anni alla guida di Alimar, società di Fiumicino impegnata nella vendita di imbarcazioni ed accessori, ma anche nella manutenzione e nell’assistenza ai natanti. Un mestiere legato a filo doppio al mare, ma che al tempo stesso consente agli appassionati del genere di godere di ogni comfort nelle loro gite in mare aperto. 24 su 24 a disposizione per ogni genere di evenienza. Cercando sempre di venire incontro alle esigenze dei clienti, qualsiasi esse siano. «Effettuiamo riparazioni e personalizzazioni di navi di qualsiasi grandezza – spiega Stefano Capolini – oltre a lavori di falegnameria e riverniciatura. Non abbiamo limiti: qualsiasi richiesta ci
venga fatta, cerchiamo di accontentarla. Nel corso degli anni ad esempio, ci è capitato di portare a termine l’allungamento di alcune barche e della pedana di poppa, andando così a modificare completamente la fisionomia dell’imbarcazione». Un lavoro a tempo pieno, capace di trasformare in realtà i sogni ed i desi-
deri degli appassionati del mare. Una magia resa possibile da anni di studi e di pratica sulle barche. «Il nostro – continua Capolini – è un tipo di mestiere che deve appassionare, non si può improvvisare. Si impara nel corso del tempo, magari ‘rubando’ trucchi e piccole sottigliezze qua e là, e cercando di adattarle alle
Dragaggio urgente al porto di Anzio La Regione salva la stagione turistica
L'intervento
di Mario Scagnetti (mario.scagnetti@reporternews.eu)
Un intervento di massima urgenza per il dragaggio del porto di Anzio. La decisione è stata presa dalla Regione Lazio, che ha così salvato l'estate neroniana, garantendo la regolarità dei collegamenti effettuati via traghetto con le isole pontine. I viaggi verso Ponza, infatti, erano a rischio a causa dell'insabbiamento del canale d'accesso al porto. «Si tratta di un dragaggio mare – mare che permetterà di rimuovere dal canale d'accesso ben ventimila metri cubi di sabbia, che verranno spostati oltre il terzo braccio del porto, in un ambito marit-
timo ben definito e dove non creeranno nessun problema» spiega Rodolfo Maria De Felice, Comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio. L'intervento, effettuato dalla ditta Cicinelli che ha ricevuto l'appalto dalla Pisana, è partito proprio in questi giorni: giu-
sto il tempo necessario per permettere agli addetti ai lavori di montare il sistema di tubazioni che sposterà la sabbia sott'acqua e senza farla uscire dal mare. Al termine dei lavori il canale d'accesso sarà in condizione migliori sia per quanto riguarda l'ampiezza che il pescaggio, e quindi per i mezzi pesanti come il traghetto non ci saranno più problemi. La Pisana ha deciso in questo modo per salvare la stagione estiva, mentre l'escavo vero e proprio del porto riprenderà nel mese di settembre, dopo che sono stati bonificati i fondali con l'individuazione e la rimozione dei tre ordigni bellici che avevano bloccato i lavori lo scorso anno.
proprie esigenze. A complicare ulteriormente il tutto, la costante presenza di nuove tecnologie da applicare alla manutenzione delle barche. Tecnologie con le quali bisogna fare i conti per non rimanere indietro rispetto ad altri. In realtà non è un lavoro eccessivamente duro, ma non ci sono orari, e gran parte degli interventi ovviamente sono concentrati nel periodo estivo». Mesi durante i quali l’Alimar, 13 dipendenti in tutto tra cantieri, punto vendita imbarcazioni ed accessori, ed assistenza, coprono un raggio d’azione compreso tra la Toscana e la Campania, isole comprese. Un’azienda leader nel settore dunque, che da anni dà lustro alla città di Fiumicino ed al litorale romano. Con un sogno nel cassetto. «Ci auguriamo a breve la realizzazione del porto turistico e commerciale – spiega Capolini – oltre alla riqualificazione del tratto di canale fino all’altezza del comune di Fiumicino. Quanto prima sarebbe quindi necessario uno studio qualificato del water front, con un piano del colore (ponendo dei vincoli alla colorazione delle case per dare un’impronta di stile alla zona, ndr), per dare un’immagine diversa della città, con ampio spazio per il verde, una passeggiata ed una nuova pista ciclabile». Senza concentrarsi solo su Fiumicino, ma creando un’intesa con gli altri comuni del mare di Roma. «Il concetto sarebbe quello di riuscire a trasformare questa zona in una piccola Costa Azzurra – conclude Capolini - magari creando dei progetti di continuità su tutto il litorale, da Fiumicino a Nettuno. Sarebbe importante sfruttare tutte le potenzialità che Fiumicino offre, dall’aeroporto alla parte legata al mare, per farla diventare crocevia del Mediterraneo».
Valorizziamo i “mestieri del mare”
Progetto interregionale per lo sviluppo del settore marittimo e della nautica da diporto
Valorizzare dopo anni di indifferenza quelli che comunemente vengono riconosciuti come i “mestieri del mare”. Sette regioni (Liguria, Sardegna, Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio e Veneto), hanno dato il via, al termine del Salone nautico di Genova dello scorso anno, ad un progetto interregionale di sviluppo del settore marittimo portuale e della nautica da diporto. Due i piani di intervento per riqualificare e donare una formazione professionale ai mestieri del mare: il primo è indirizzato all’ampliamento di nuove competenze nell’ambito portuale e ai temi della prevenzione, della sicurezza sul lavoro e della gestione dell’inquinamento dell’ambiente portuale. Il secondo invece, è quello della nautica da diporto, con lo sviluppo dei temi legati alla portualità turistica, ai servizi per la nautica, e alla cantieristica. Il progetto interregionale è la via logica per arrivare a parlare di mercato, turismo nautico, logistica e servizi, e può essere un volano per la nautica da diporto e un grandissimo strumento di sviluppo per l’economia nazionale.
4 luglio 2008
Ajmone Cat arrivò per due volte al Polo Sud a bordo di un veliero
Alla conquista dell'Antartide
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In breve Apnea
La città neroniana vuole dedicare un museo all'esploratore Record a 16 anni
Marco Malpieri all'età di 16 anni è stato il più giovane atleta della storia della subacquea a scendere in apnea lineare sotto i giacchi. È successo nel 2003 sul lago Verney, in Valle d'Aosta, a 2100 metri di altezza.
Bagnino
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n equipaggio assolutamente eterogeneo quello che si è imbarcato “Sulla rotta del San Giuseppe Due”, la conferenza che si è tenuta nella Sala delle Conchiglie di Villa Adele e che aveva come obiettivo non soltanto ricordare Giovanni Ajmone Cat, lo scomparso Comandante che nel 1969 e nel 1973 giunse al Polo Sud in barca a vela, ma anche tracciare progetti e idee per mantenere ad Anzio il museo privato che l’esploratore neroniano aveva realizzato all’interno della sua abitazione, portando in secca la nave utilizzata per il secondo viaggio, il San Giuseppe Due. Gli organizzatori della conferenza, l’Assessorato alla Cultura di Anzio, l’associazione culturale Ibis e il settimanale Il Granchio, hanno deciso di unire le forze per mettere in piedi una giornata dedicata ad Ajmone Cat e per riunire attorno a un tavolo chi lo aveva conosciuto in vita. «E’ una bella rimpatriata: ci siamo davvero tutti, manca solo Giovanni Ajmone Cat ma lui è
La scheda come se fosse più presente di noi altri» commenta Luigi D’Arpino, al suo primo impegno pubblico nella carica di Presidente della Capo d’Anzio, la società incaricata di realizzare il nuovo porto neroniano; è stato lo stesso D’Arpino a parlare dell’area museale presente nel progetto del futuro porto, citando inoltre l’esempio del Vasa, il museo di Stoccolma realizzato attorno a un galeone svedese del Seicento. «Quando, alcuni mesi fa, sono stato contattato dai giornalisti per tracciare un ricordo di Ajmone Cat, ho subito sottolineato come la cosa più importante fosse di difendere e tutelare il museo privato» ricorda Gianni Loperfido, giornalista e uomo di mare; il Comandante anziate ha infatti espresso nelle sue volontà che il museo fosse affidato alla Marina Militare, verso la quale sentiva una sorta di debito di riconoscenza: quando però gli uffici responsabili hanno indicato l’ipotesi di trasferire l’intera raccolta a Venezia, compreso il San Giuseppe Due, è iniziato a na-
scere quasi spontaneamente un movimento di pensiero per mantenere ad Anzio l’intera raccolta. «Siamo certi che si riuscirà a trovare un accordo per il museo Ajmone Cat – rassicura Rodolfo Maria De Felice, Comandante della Capitaneria di Porto di Anzio – la Marina è consapevole di quale importanza abbia per Anzio tale museo ed è ben disposta ad accogliere progetti e idee in proposito». Una dichiarazione importante che ha ben disposto l’uditorio e i relatori presenti, che si sono lasciati andare sull’onda dei ricordi e delle suggestioni, aiutati anche dall’esposizione realizzata proprio nella Sala delle Conchiglie dall’associazione Ibis grazie al prezioso apporto di alcuni privati; ad esempio Giorgio Pasetto ha ricordato di quand’era il Sindaco di Anzio, prima tappa di una carriera politica che l’ha portato alla carica di senatore, e di come nel 1974 avesse ricevuto il comandante Ajmone Cat di ritorno dall’avventura antartica, primo italiano a tentare una si-
1969 – 1973 Le date delle due spedizioni antartiche di Ajmone Cat
San Giuseppe Due Il nome del veliero al bordo del quale l'esploratore ha raggiunto il Polo Sud
Vasa Il museo di Stoccolma costruito attorno a un galeone del Seicento al quale si ispira il progetto anziate
mile impresa, resa ancor più difficile dai limitati mezzi tecnologici dell’epoca. Gli organizzatori hanno concluso la conferenza dichiarando la volontà di proseguire con altre iniziative a tutela del museo di Ajmone Cat, per il quale si è fatta l’espressa richiesta di un’area museale aperta al pubblico: primo atto del futuro museo è stata la donazione che Carlo Pace ha fatto di un testo battuto a macchina dal comandante Ajmone Cat in persona.
Salvate 2000 persone
Peppino Pizzuti ha effettuato il suo primo salvataggio in mare a sette anni, quando è corso in aiuto di due bambini in balia delle onde. Nel corso della propria carriera i salvataggi sono arrivati a quota 2000.
Antico tempio
L'edicolante archeologo
Le ricerche di un edicolante appassionato di antiche civiltà, Carmelo Santocito, hanno portato alla scoperta di quelli che potrebbero essere i resti del tempio di Artemide Fascelide. Il ritrovamento è avvenuto nel mare di Reggio Calabria.
Politica
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4 luglio 2008
Nella città tirrenica assegnato anche l'appalto rifiuti: vince l'Ecopolis
Capo d'Anzio, D'Arpino Presidente Il porto ora è nelle sue mani di Mario Scagnetti
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(mario.scagnetti@reporternews.eu)
uigi D'Arpino è il nuovo Presidente del consiglio d'amministrazione della Capo d'Anzio, la società incaricata di costruire il nuovo porto neroniano. L'ex Assessore all'Ambiente e alla Sanità in quota Alleanza Nazionale, che per 10 anni ha lavorato al fianco dell'attuale Senatore Candido De Angelis, continuerà quindi a ricoprire un ruolo importante per la città di Anzio, nonostante abbia deciso di uscire dal mondo della politica non presentandosi alle ultime elezioni Amministrative. La nomina è arrivata su designazione del sindaco Luciano Bruschini, che ha indicato anche gli altri componenti di parte pubblica del Cda; il Comune detiene il 61% del capitale sociale della Capo d'Anzio, mentre il restante
39% è nelle mani di Italia Navigando. Con D'Arpino ci saranno Eugenio Ruggiero, ex consigliere comunale di Forza Italia, Renato Costa, ex consigliere di An e da poco passato all'Udc, Arcangelo Barone, anche lui in quota Udc, e Mauro Fantozzi. Per quanto riguarda gli altri componenti del
consiglio d'amministrazione, invece, il socio di minoranza Italia Navigando sarà rappresentato da Dario Scalella, Ernesto Abaterusso, Dario Lioto e da Andrea Ripa di Meana, amministratore delegato della stessa Italia Navigando. «Ringrazio sia il Presidente che i consiglieri uscenti –
spiega il primo cittadino di Anzio Luciano Bruschini – per l'ottimo lavoro svolto in questi anni e auguro buon lavoro a Luigi D'Arpino e ai nuovi componenti del consiglio d'amministrazione. Sono certo che lavoreranno con la massima efficienza per arrivare alla costruzione del nuovo porto». Proprio sulla realizzazione della nuova struttura portuale, però, incombono i due ricorsi che ha annunciato Paride Tulli, leader dell'opposizione neroniana ed ex candidato al ruolo di Sindaco del Partito Democratico. I ricorsi riguardano le nomine del consiglio d'amministrazione, per le quali secondo Tulli non sono stati indicati i criteri, e l'incarico di progettare il nuovo porto assegnato a Ievolella senza gara per 600mila euro. All'interno del comune di Anzio, inoltre, si è finalmente chiusa anche la questione riguardante l'assegnazione dell'appalto
La stanza dei bottoni Luigi D'Arpino Il Presidente del consiglio d'amministrazione
Eugenio Ruggiero, Mauro Fantozzi, Renato Costa e Arcangelo Barone I consiglieri di parte pubblica
Dario Scalella, Ernesto Abaterusso, Dario Lotito e Andrea Ripa di Meana I rappresentanti del socio privato Italia Navigando
per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Dopo nove mesi di proroghe in favore della Volsca, la nuova ditta è stata individuata nell'Ecopolis 2000, che già svolge lo stesso lavoro all'interno del territorio di Nettuno. Tra i punti più importanti del capitolato d'appalto, che la società dovrà realizzare nei prossimi cinque anni, ci sono l'incremento della raccolta differenziata, la realizzazione del progetto pilota per il porta a porta, per il quale l'Amministrazione di Anzio sta individuando il quartiere più adatto, e la costruzione di un nuovo impianto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ingombranti sullo stile di quello già esistente Usa e Getta.
4 luglio 2008
Politica
La Regione Lazio assicura dei fondi per far uscire il comune dalla crisi economica
Nettuno, arrivano i soccorsi
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L'amministrazione intanto punta sul rilancio del settore agricolo
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a rinascita di Nettuno dopo due anni e mezzo di commissariamento, passa attraverso la Regione Lazio. A dare notizia dell'arrivo di nuovi fondi studiati 'ad
ad hoc per assicurare un sostegno straordinario al Comune di Nettuno, ed aiutare la nuova amministrazione ad uscire dalla grave situazione che deriva da due anni di commissariamento. Quello di Nettuno, dove il consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, è un caso unico nella nostra regione, e noi dobbiamo sostenere
Chiavetta, che ha ringraziato pubblicamente Mancini per quanto fatto in favore della città del tridente. «Non posso fare altro - ha spiegato il primo cittadino - che ringraziare l'assessore per la sensibilità dimostrata nei nostri confronti. E' chiaro che di fronte all'attenzione dimostrata dalla Regione Lazio, noi dobbiamo mettere in campo una certa progettualità, e loro potrebbero aiutarci nella realizzazione di opere importanti ed interventi le-
andare sprecata. L'amministrazione comunale nettunese comunque, sembra intenzionata a rilanciare la città, partendo sì dagli aiuti regionali, ma non facendo mancare il proprio lavoro per la rinascita di Nettuno. Magari partendo da quelli che sono i punti saldi della storia cittadina. Nei giorni scorsi, per provare a dare un nuovo impulso all'economia nettunese, l'assessore Flavio Biondi, delegato all'Ambiente, Agricoltura e Sanità, ha incontrato nel suo uf-
I volti della politica
Il sindaco Alessio Chiavetta
L'assessore regionale Mancini
L'assessore comunale Biondi
hoc' per l'amministrazione comunale nettunese, è stato nei giorni scorsi, l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo, Claudio Mancini, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del calendario di eventi estivi della città del tridente. Notizie confortanti, data la disastrosa situazione delle casse comunali. «Nell'assestamento di bilancio che la Regione varerà nelle prossime settimane – ha spiegato Mancini proporrò di inserire una norma
questa città con un intervento non solo finanziario ma anche di carattere sociale e culturale». Un aiuto concreto dunque, anche se nel suo intervento l'assessore Mancini non ha fatto alcun riferimento a cifre concrete, pur facendo una promessa ben precisa. La Regione Lazio verrà in aiuto della città di Nettuno per interventi di carattere sociale e turistico, ma anche per ogni esigenza primaria sollevata dall'amministrazione comunale. Soddisfatto, e non poteva essere altrimenti, il sindaco Alessio
Trattative in corso
La scalinata della discordia
gati al sociale». Progetti che senza ombra di dubbio verranno presentati in tempi brevi, per evitare che questa manna dal cielo possa
ficio una delegazione di agricoltori per provare a fare il punto della situazione su un settore ormai dimenticato. «Credo sia stato un incontro costruttivo – ammette l'Assessore – molto apprezzato dalla categoria. Negli ultimi anni si erano sentiti abbandonati, ma è nostra intenzione instaurare un rapporto di reciproca collaborazione per dare il giusto slancio alla nostra economia». Parole che non saranno sfuggite agli operatori del settore, che nel corso dell'incontro si sono raffrontati anche con l'assessore provinciale Aurelio Lo Fazio. La rinascita di Nettuno dunque, partirà dalle sue origini.
Il comune di Nettuno vuole acquistare la scalinata che porta sulla spiaggia antistante il palazzo della Divina Provvidenza. Nei giorni scorsi il sindaco Alessio ha formulato una proposta d'acquisto di circa 18 mila euro alla Santa Sede. Una trattativa che sembra essere a buon punto, considerato anche che la stagione estiva è ormai nel pieno del suo svolgimento e che la scalinata alla quale l'amministrazione si è interessata è l'unico passaggio che consente la discesa a mare in quel tratto di strada. Nei prossimi giorni intanto, sono attese novità. «In questo modo – spiegano dal comune – cercheremo di porre fine alle polemiche che ogni anno accompagnano l'apertura di questo passaggio».
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Politica
4 luglio 2008
Dall’1 al 31 luglio a Fregene la seconda edizione della kermesse dove si incontrano i big delle Istituzioni Sanità, crisi economica, lavoro, sicurezza e il futuro dell’Italia al centro del dibattito
Gianni, Walter, Pierferdy e i freegenius della politica
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aniela Santanchè e Gianfranco Fini, Gianni Alemanno e Walter Veltroni, Mara Carfagna e Anna Finocchiaro. Tutti insieme appassionatamente a Fregene, tra dibattiti, cocktail, concerti e barzellette. I big delle istituzioni si confronteranno fino al 31 luglio prossimo nell’arena di “Freegenius”, il Festival delle Intelligenze per discutere del declino dell’Italia con il neodeputato e stilista Santo Versace e l’ex ministro comunista “duro e puro” Ce-
Il caso
sare Damiano. Per scoprire che fine ha fatto la Democrazia cristiana e chi metterà la “palla al centro” della politica italiana insieme a Pierferdinando Casini, Carlo Giovanardi, Mario Baccini, all’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni e al sindaco di Fiumicino Mario Canapini. Non mancherà l’incontroscontro sull’”inciucio”: si confronteranno i capigruppo al Senato del Pdl, Maurizio Gasparri, e del Pd, Anna Finocchiaro. Sono at-
tese scintille. Nel laboratorio politico di Fregene si parlerà pure dell’economia che “tira” ad Oriente e ristagna in Occidente con il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, il regista Folco Quilici e l’ambasciatore del Vietnam Ngujen Van-Nam. Si aprirà uno squarcio sulle Olimpiadi e i diritti umani in Cina, il paese che quest’anno ospiterà i Giochi. Si farà un salto nel Terzo Mondo, pardon…nella Sanità, per capire appunto se il sistema di assistenza italiano è “da eccellenza o da Terzo Mondo”. Il cardiochirurgo Ignazio Marino, neodeputato Pd spiegherà che “s’ha da fare” per risollevare il settore partendo da scienza e ricerca. Si indagherà su ciò che gli italiani non dicono per scoprire se il Belpaese piace ancora, se le città sono sicure e se il lavoro c’è. Ricchissimo
è il parterre. Sul palcoscenico allestito all’ombra della pineta monumentale si alterneranno ministri (Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri, Roberto Calderoni, Mara Carfagna, Maurizio Sacconi, Maria Stella Gelmini), ex ministri (Clemente Mastella, Antonio Di Pietro, Piero Fassino), deputati, senatori e sindaci. Ci sarà pure il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. E, per non prenderla troppo sul serio, dopo ogni match dei “freegenius” della politica, mezz’ora di barzellette con i comici di Zelig, Colorado e Tintoria. E, visto che la politica è anche spettacolo, ecco i concerti dei “freegenius” della canzone: Fausto Leali, Donatella Rettore, Eugenio Finardi e Franco Califano. (A.Z.)
Il Tar boccia il bando per le licenze taxi
Il Tar del Lazio boccia il nuovo bando di concorso per le licenze taxi. A dare nei giorni scorsi la notizia è stato il consigliere comunale del Partito democratico Michela Califano. “Una delle cooperative di tassisti che operano a Fiumicino – scrive l’esponente del Pd – ha presentato ricorso contro il bando di concorso predisposto dall’amministrazione comunale per rilasciare nuove licenze per le auto bianche. Il ricorso è stato accolto dal tribunale amministrativo, perché il bando presenta dei vizi di forma”. “Nel bando – sottolinea Califano –
non vi è riportato il numero delle licenze da rilasciare. Inoltre i criteri di valutazione per scegliere i futuri tassisti si basavano sui titoli posseduti e non su esami da sostenere, esami nei quali si può accertare la competenza nella materia. Esami che sono stati fatti in passato per il rilascio delle vecchie licenze”. Ventinove le contestazioni presentate (e accolte) dal Tar. “E’ strano – aggiunge Califano – che un argomento così delicato, come bandire un concorso, sia stato deciso durante la campagna elettorale e che non sia neppure stato discusso nelle
commissioni consiliari. A Fiumicino la situazione non è rosea per i tassisti, che lamentano ca-
renza di lavoro. Un settore dove, in una sola cooperativa, ci sono ben 17 lavoratori precari in attesa di vedere regolarizzato il contratto per l’assunzione definitiva. Se si vorrà bandire il concorso per i tassisti, il testo dovrà essere discusso nelle sedi opportune e dovrà prendere in considerazione i precari”.
Nell’arena
Mara Carfagna (Pdl)
Gianfranco Fini (Pdl)
Clemente Mastella (Udeur)
Anna Finocchiaro (Pd)
Politica
4 luglio 2008
Cercare lavoro
Il colloquio
In fabbrica
In ufficio
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Inserire gli over 45
In progetto l’accordo tra XIII Municipio e Provincia per migliorare i Centri per l’impiego
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Filo diretto tra scuola e azienda
a creazione di un protocollo di intesa tra il XIII Municipio e il Centro per l’Impiego a Dragoncello, in collaborazione con le associazioni di categoria del territorio e gli istituti scolastici del XIII municipio. E’ quanto ha proposto il consigliere provinciale Piero Cucunato alla Commissione lavoro di Palazzo Valentini. In particolare, Cucunato, che è anche vicepresidente della commissione Bilancio, vuole rilanciare il Progetto Eda (Educazione degli Adulti) promosso dal Municipio di Ostia e dalla Regione Lazio e che in passato aveva analizzato, tra studi e ricerche, il fabbisogno formativo dei lavoratori over 45. Una categoria, oggi, particolarmente minacciata dalla disoccupazione e svantaggiata dall’esclusione, di fatto, dal ciclo produttivo con i cambiamenti in-
tercorsi nei sistemi di produzione che puntano sull’alta tecnologia.
“C’è bisogno di un cambio di rotta e di una nuova riorganizza-
zione da parte dei centri provinciali per l’impiego - spiega Cucunato - Sono strutture che oggi non rispondono più alle esigenze del mercato del lavoro e non svolgono una funzione di raccordo efficace tra domanda e offerta, anche in funzione di una non specifica azione di coordinamento con il territorio e il fabbisogno del mercato del lavoro”. “Ho chiesto all’assessore al Lavoro e al direttore del Dipartimento competente un riordino dei centri per l’impiego, in quanto, il raccordo con i Municipi a Roma non risponde alle logiche per i quali questi strumenti sono stati creati”, prosegue l’esponente del Pdl. “C’è bisogno che si sviluppino sinergie con i Centri orientamento al lavoro dei Comuni, che vengano prodotti sempre più incisivi e costanti rapporti con le associa-
zioni di categoria degli imprenditori, le scuole e le università. Ma soprattutto è necessario attivare protocollo di intesa, convenzioni e accordi di programma con chi vive quotidianamente l’esigenza di avere personale qualificato e selezionato da inserire in azienda”. Secondo Cucunato, infatti: “La sinergia tra pubblico e privato passa attraverso i fabbisogni delle imprese, la formazione specialistica e l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone qualificate che hanno competenze e professionalità tali, da fornire all’impresa le giuste garanzie. Per questo motivo, la Provincia deve avviare una revisione della gestione dei Centri e dare il giusto ruolo ad uno strumento cosi importante per il mondo del lavoro”. (E.B.)
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Cronaca
Biglietterie chiuse e macchinette distributrici guaste. Pendolari e turisti costretti a rinunciare alla partenza verso il mare
4 luglio 2008
Il comitato degli utenti denuncia: «Gli impiegati se ne vanno dopo le 20 e a pranzo chiudono gli uffici». Tornelli impediscono l’accesso in banchina senza ticket
Roma-Lido Vengo anch’io? No, tu no! D
di Enzo Bianciardi
ifficile acquistare i biglietti per il metrò nelle stazioni ferroviarie della linea Roma-Lido. Lo denunciano i pendolari, alle prese con un fenomeno già presente lo scorso inverno e che ora sta provocando gravi disservizi. Se ne sono accorti le migliaia di romani che, nei giorni scorsi, hanno raggiunto Ostia per andare al mare. Nelle prime ore del pomeriggio, infatti, dalle 14 alle 15,30 e la sera dopo le 20, le biglietterie ferroviarie all’interno delle stazioni sono chiuse, sembra per gli orari del personale addetto. Le macchinette per la distribuzione automatica dei ticket sono guaste e le edicole e tabaccherie che, in sostituzione della biglietteria vendono i biglietti di viaggio in quegli orari sono abitualmente chiuse. Risultato? Non si può entrare né accedere ai treni per effetto dei tornelli, si deve tornare indietro e andare a cercare un biglietto Atac (valido anche per una corsa in metropolitana), che spesso non è impresa da poco. A soffrire il fenomeno, tra l’altro, sono soprattutto le stazioni più piccole della linea: Stella Polare, Castelfusano e Lido Nord, sul litorale, Ostia Antica, Casal Bernocchi e Vitinia nell’hinterland, che nelle vicinanze non hanno rivendite autorizzate di biglietti. “E’ un problema sentito - lamenta Andrea Angeletti, presidente del Comitato pendolari della Roma-Lido - e più volte denunciato, sul quale raccogliamo ogni giorno decine di segnalazioni. Durante l’estate e quando
si verifica una maggiore frequentazione della linea ferroviaria, l’indisponibilità di una biglietteria penalizza ancor di più il servizio di trasporto. Non ci sono soltanto i pendolari ad essere danneggiati, ma soprattutto le migliaia di turisti diretti al mare o di ritorno dalle spiagge”. “Tra l’altro - aggiunge Angeletti - la questione dei biglietti introvabili può essere allargata anche alla linea bus del Cotral che unisce Ostia all’aeroporto di Fiumicino e che parte ogni mattina, ad intervallo di mezz’ora dalla banchina antistante la stazione Lido Centro. I ticket sono praticamente introvabili. Le macchinette automatiche, abbiamo verificato, sono quasi sempre guaste per i tentativi di furto di cui vanno oggetto, bisogna studiare, allora, un piano di distribuzione per garantire ai viaggiatori di munirsi, ad ogni ora del giorno e della notte, del titolo di viaggio. In caso contrario si incoraggiano i cittadini a trasformarsi in portoghesi e a viaggiare sui bus senza pagare”. Sulla questione il Comitato pen-
dolari, nel febbraio scorso, aveva chiesto la convocazione della commissione Trasporti del Comune di Roma, alle cui riunioni avrebbe dovuto partecipare
anche il Comitato, ma che di fatto, non è stato mai sentito sul tema dei servizi urbani. Ogni giorno sono oltre novantamila i passeggeri trasportati dalla
Il progetto voluto da Paolo Orlando
Il primo progetto per una ferrovia che collegasse Roma al mare fu proposto dall’ingegner Filippo Costa nel 1868. ma non venne mai realizzato. Nel 1909 ci fu una falsa partenza dopo un accordo del Comune di Roma con una società belga, la S. Baschwitz & C. Poco dopo, l’ingegnere Paolo Orlando, pioniere di Ostia, propose una ferrovia a scartamento normale e a trazione elettrica. Fu sviluppato un progetto che prevedeva il capolinea a via degli Annibaldi, tra il Colosseo e via Cavour. Poi spostato a Porta San Paolo, nell’attuale collocazione. Nel 1915 fu approvato il progetto definitivo. Il Governo lo sovvenzionò con 12.864 lire per chilometro. La Prima guerra mondiale rimandò, però, l’inizio dei lavori al 20 dicembre 1918. Nel 1921 a Vitinia avvenne il congiungimento del tratto di Ostia e di Roma.
linea metropolitana Roma-Lido. Una quarantina di chilometri separano le stazioni Piramide e Cristoforo Colombo. Dodici le stazioni lungo il percorso. Da circa un anno sono stati installati tornelli meccanici che impediscono l’accesso alle banchine. Soltanto infilando il biglietto in una fessura dell’apparato (che poi lo restituisce timbrato), il tornello si sblocca e i viaggiatori possono entrare nell’area riservata a chi è in partenza. In precedenza l’assenza di meccanismi di sbarramento permetteva di prendere il treno anche a coloro che non avevano acquistato il ticket, con un danno economico di migliaia di euro al giorno per Me.tro., la società che gestisce la linea. I tornelli installati sono simili a quelli presenti nelle stazioni delle linee A e B del metrò, a Roma. Ma, mentre a Roma, nelle stazioni ci sono oltre alle macchinette distributrici di ticket spesso anche le biglietterie, a Ostia e Acilia questo non accade. Sul litorale restare senza biglietto significa spesso essere obbligati a non prendere il treno e attendere che la biglietteria apra. Nessuno risarcirà mai i passeggeri per appuntamenti persi, affari saltati, impegni rinviati. Senza contare che il viaggio in treno da Ostia a San Paolo, per chi il treno lo riesce a prendere, significa spesso “fare la sauna” in vagoni bollenti arroventati dal sole. I moderni convogli dotati di aria condizionata sono appena
Cronaca
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In viaggio tra disagi e disservizi La tratta dei murales di Mario Scagnetti (mario.scagnetti@reporternews.eu)
una manciata. Nei vecchi vagoni della linea A, riciclati sulla RomaLido e ribattezzati “Freccia del Mare”, l’impianto di condizionamento dell’aria è insufficiente. E,
Lo strano caso di Ostia Antica
incredibile ma vero, sono ancora in servizio treni che non hanno neppure l’aria condizionata e i finestrini sono spesso chiusi, inesorabilmente bloccati.
“Out of order”, fuori servizio, recita la frase sullo schermo della macchinetta per la distribuzione automatica dei biglietti per il metrò. Per settimane tale frase è rimasta muta sui due apparecchi sistemati nella hall della stazione ferrovia della linea Roma-Lido, a Ostia Antica. Poi, invece di aggiustare le macchinette, qualcuno ha pensato che era meglio toglierle. Se prima c’era soltanto un disservizio, adesso non c’è proprio più il servizio.
In viaggio sulla tratta regionale Nettuno – Roma, dove i disagi iniziano ancora prima di salire sul treno. Sono sette le stazioni ferroviarie dislocate sul territorio comunale della città nettunese e di quella neroniana: Nettuno, Anzio, Anzio Colonia, Marechiaro, Villa Claudia, Lavinio e Padiglione. E trovarne una in perfette condizioni è davvero difficile. Migliaia i passeggeri che ogni giorno sono costretti ad affrontare l'avventura di un viaggio in treno, soprattutto nel periodo estivo quando dalla Capitale arrivano numerosi turisti per una giornata di mare. Ad Anzio centro la biglietteria è chiusa, così come la sala d'attesa e i bagni; l'unica nota positiva arriva dall'installazione di uno schermo al plasma sul quale consultare gli orari di arrivo e di partenza dei convogli. Ad Anzio Colonia e Marechiaro la situazione è drammatica: le biglietterie non esistono, le obliteratrici
90 mila
I passeggeri giornalieri della linea ferroviaria Roma – Lido
non funzionano, le condizioni igieniche e sanitarie sono pessime e i muri pieni di scritte. A Marechiaro la macchinetta per timbrare il biglietto, che comunque bisogna portarsi da casa dato che nelle vicinanze non ci sono neppure bar o tabaccai che effettuano questo servizio, è stata proprio rimossa dall'apposito spazio. Migliori le condizioni della stazione di Villa Claudia, dove è in corso un progetto di rivalutazione della stazione ferroviaria: le obliteratrici funzionano, la bi-
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I chilometri che separano le stazioni Cristoforo Colombo e Piramide
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glietteria è in costruzioni e i murales sono delle vere e proprio opere d'arte commissionate a un writer e ispirate alla vita dei pendolari. A Lavinio, però, i viaggiatori sono di nuovo costretti a tornare nel “girone dei disagi”. Qui la sala d'attesa è ricoperta dai soliti disegni e la biglietteria è chiusa. Le uniche due isole felici sono Nettuno e Padiglione, dove tutto è funzionate e i viaggiatori possono anche contare sul sopporto del personale delle Ferrovie dello Stato.
Le fermate che effettua il treno regionale che porta da Nettuno alla Capitale
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Le macchinette per i biglietti a Ostia Antica
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Cronaca
Le associazioni di pedoni e disabili annunciano ricorso all’Unione europea
Ostia, sosta selvaggia al mare
Sulla litoranea auto e moto parcheggiate sui marciapiedi
E
di Enzo Bianciardi
state, esauriti i posti auto a disposizione si parcheggia ovunque. E’ quanto accade, non solo sulla via Litoranea, dove il fenomeno di sosta selvaggia è ben noto, ma anche sul lungomare di Ostia, dove giardini e marciapiedi sono trasformati stati in parcheggi dai turisti diretti alle spiagge. L’Unione Europea, nel lontano 1988, ha emanato la Carta dei diritti del pedone approvata poi dai singoli Stati, Italia compresa, e tra le tante iniziative nei giorni scorsi la Ue ha approvato una serie di misure cosiddette “salva pedoni” che prevedono dispositivi atti a ridurre i danni nel caso di impatto tra le autovetture e gli stessi pedoni in caso di incidenti stradali. Ed è proprio all’Unione europea che l’associazione “Ostia che cammina” intende rivolgersi, presentando un dettagliato esposto, se gli enti istituzionali italiani chiamati in causa non interverranno con misure concrete che pongano fine a quella cronica situazione di inciviltà che da anni interessa il lungomare di Ostia, che non solo risulta essere uno dei più pericolosi d’Italia ma che ora vede ostacolata persino la normale circolazione di pedoni e portatori di handicap. Domenica scorsa, ad esempio, secondo i rilievi effettuati dall’associazione, sui marciapiedi lungo i sei chilometri del tratto urbano del lungomare erano presenti 1.290 motociclette concentrate
nei pressi degli ingressi degli stabilimenti balneari. Una sosta che riduceva le dimensioni dei marciapiedi stessi, ma tra l’altro, poiché i centauri procedevano spesso a motore accesso per raggiungere uno spicchio di marciapiede libero, mettevano a rischio l’incolumità stessa dei pedoni. Non andava meglio sul fronte delle auto, che a centinaia, nello
stesso giorno, occupavano, scivoli per disabili, strisce pedonali, spazi per le fermate autobus, ingressi alla pista ciclabile, posteggiavano davanti le rastrelliere per biciclette, invadevano aree verdi ed altri spazi non adibiti a parcheggio. Vediamo i dati comunicati dall’associazione: in via Ori erano ben 94 le auto parcheggiate nel
giardino e sui marciapiedi, sul lungomare Duca degli Abruzzi le auto in sosta sui marciapiedi e sui passaggi pedonali presenti erano 52. Il risultato è stato che disabili, anziani sono stati costretti a scendere dal marciapiede totalmente ostruito da parcheggio selvaggio e a camminare nella carreggiata riservata alle auto. Una situazione che si ripete ormai da anni, nonostante siano stati realizzati centinaia di nuovi posti auto sul lungomare Amerigo Vespucci, in piazza Sirio, in via Pasqui e persino “dimezzando” i marciapiedi del lungomare Paolo Toscanelli. La situazione è peggiorata anche ad Ostia Ponente dove restano abitualmente inutilizzati gli 800 posti auto disponibili in via Domenico Baffigo e via dell’Idroscalo situati a circa 250 metri dal lungomare stesso. Sulla questione l’associazione “Ostia che cammina” ha inviato una nota al Ministro della Salute, al Ministro delle pari opportunità, al Sindaco di Roma, al Prefetto di Roma, al Comandante della Polizia municipale, al presidente del XIII Municipio chiedendo “interventi immediati che pongano fine a questo grave fenomeno di inciviltà e di discriminazione, nei confronti in particolare di pedoni e disabili”. L’associazione chiede inoltre il “trasferimento a Ostia, nei week-end estivi, di almeno cento vigili urbani, abitualmente in servizio a Roma, per garantire il rispetto delle norme del codice della strada e combattere il fenomeno del parcheggio indiscriminato su aree verdi e marciapiedi”.
4 luglio 2008
Via dei Romagnoli
Traffico bloccato
E’ partita l'ultima fase del cantiere per la costruzione del nuovo ponticello di via dei Romagnoli ad Ostia Antica, all'altezza dell'incrocio con via del Collettore Primario. L'intervento, predisposto dal Municipio Roma XIII e realizzato dall'Ufficio Ponti del X Dipartimento del comune di Roma, prevede l'allargamento dell'attuale sede stradale fino ad oggi caratterizzata da un restringimento che causava rallentamenti e pericoli per la circolazione stradale. La segnaletica stradale posizionata per indicare le deviazioni, ha dato origine a percorsi completamente stravolti tanto che, per gli utenti abituali sarà complicato comprendere i nuovi itinerari. Il completamento dell’opera e le modalità scelte fanno discutere i residenti, sconcertati, ad esempio, dagli itinerari alternativi scelti per deviare il traffico. Franco De Luca, Presidente del comitato di quartiere “Saline” afferma: «La segnaletica stradale sulle vie interne per avvertire della modifica del tragitto delle linee degli autobus 011 e 04, delle quali a memoria d’uomo non si ricordava, ha creato percorsi completamente stravolti tanto che, per gli utenti abituali sarà complicato comprendere i nuovi percorsi. I lavori, inoltre, potrebbero protrarsi oltre il previsto per cui si potrebbero verificare gravi problemi per la deviazione della linea 011 in concomitanza con la Sagra del Sale».
Cronaca
4 luglio 2008
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Sedici agenti “stagionali” assunti dal Comune di Nettuno fino al 30 settembre
Volti nuovi a guardia della città
Il corpo della Polizia locale di Nettuno si rafforza per l'estate. Sono 16 i nuovi vigili urbani stagionali entrati in servizio a partire dallo scorso 1 luglio per volontà dell'amministrazione comunale nettunese guidata dal sindaco Alessio Chiavetta. Nuove assunzioni che permetteranno alla municipale di sorvegliare meglio la città nel corso del periodo estivo. Per ar-
rivare alla copertura di tutte e 16 le assunzioni a tempo determinato per un periodo di tre mesi, il Comune ha individuato 7 posti all’interno della graduatoria già esistente; per le altre 9 assunzioni, è stata indetta una selezione pubblica per titoli e colloquio finalizzata alla formazione di una graduatoria di personale per assunzione a tempo determinato.
Trenta i vigili a tempo determinato che veglieranno sul lungomare di Ardea
Spiagge sicure con la Municipale Soddisfatto il comandante Passaretti: «Ora pattuglie a piedi» di Giovanni Salsano
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(giovanni.salsano@reporternews.eu)
aggiore sicurezza e prevenzione sulle strade e le spiagge di Ardea, in questa estate 2008, con l’entrata in servizio di 30 nuovi agenti di Polizia municipale, assunti a tempo determinato per tre mesi dall’amministrazione comunale, attraverso una graduatoria formatasi in seguito al concorso pubblico svolto in città tra aprile e maggio scorsi. Estate sicura anche grazie al servizio di pattugliamento delle spiagge che il Comune intende riproporre ed affidare proprio al comando di Polizia municipale, in collaborazione con le altre forze dell’ordine. Certo, i 30 vigili in più - dislocati su tutto il territorio - non colmano la lacuna di organico che esiste tra il personale effettivo (64 agenti più il comandante) e quello previsto dalla
normativa regionale di riferimento (100: 1 ogni 400 abitanti), tanto più che resteranno in servizio solo fino a settembre, ma intanto possono garantire maggiore tranquillità ai residenti e ai villeggianti che scelgono que-
sto tratto di costa laziale per le loro vacanze. «Grazie all’inserimento dei nuovi agenti - spiega il comandante della Polizia municipale, Francesco Passaretti - riusciremo ad affrontare al meglio l’estate, sempre caotica: istitui-
remo pattuglie a piedi, aumenteremo i controlli sulla viabilità e, in più, stiamo già organizzando alcune operazioni contro l’abusivismo commerciale, soprattutto sul litorale». Intanto, da sabato 28 giugno, è aperta a Tor San Lorenzo una sede distaccata del comando di Polizia municipale, in via Campo di Carne, accanto alla delegazione comunale, che sarà presidiata da 10 agenti, divisi su 2 turni e che si occuperà di viabilità e del settore amministrativo. Il presidio, comandato dal maggiore Luciano De Paolis, sarà aperto nel periodo estivo tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. «Sia i nuovi agenti in servizio - dice il sindaco di Ardea, Carlo Eufemi - che quelli che saranno dislocati nella sede di Tor San Lorenzo dovranno fare opera di educazione e prevenzione, prima ancora che di repressione delle illegalità».
Il nuovo presidio di Ardea
Il dirigente Francesco Passaretti
Autorità all'inaugurazione
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Cronaca
Sant'Anna, la carica dei 100mila A Pomezia la Regione Lazio decreta la chiusura della clinica sulla via del Mare
Utenti inferociti e personale in sciopero per bloccare il provvedimento che di fatto toglie alla città l'unico presidio ospedaliero di Giovanni Salsano
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(giovanni.salsano@reporternews.eu)
prossimi giorni saranno decisivi per il futuro della clinica Sant’Anna di Pomezia, il presidio ospedaliero del gruppo Miraglia, l’unico nel territorio tra Pomezia e Ardea, a forte rischio chiusura (il 18 luglio) per un provvedimento della Regione Lazio motivato non da carenze igienicosanitarie, bensì da presunti abusi edilizi (per altro smentiti dalla proprietà). Il 9 luglio, infatti, il Tar del Lazio si pronuncerà sul ricorso presentato dai proprietari della clinica, per evitarne la chiusura disposta da un provvedimento della Regione del 12 giugno scorso. Intanto, la stessa Regione ha concesso, tramite la Asl, una proroga di 30 giorni alle attività della struttura ospedaliera che porterà alla riattivazione dei ricoveri programmati e alla riapertura degli ambulatori specialistici e dei laboratori di analisi.
Difficile, ancora, capire i reali motivi che hanno portato la Regione ad emettere questo sciagurato provvedimento. Facile, invece, individuare le conseguenze: a rischio il posto di lavoro di circa 200 dipendenti della clinica – che hanno proclamato uno stato di agitazione permanente, pur garantendo il servizio – migliaia di utenti (quasi 100mila tra Pomezia e Ardea nel periodo invernale, cifra che quasi triplica durante l’estate) che loro malgrado saranno costretti a rivolgersi altrove. Ad Anzio, Aprilia oppure al nuovo campus biomedico di Trigoria – inaugurato nel marzo scorso, di proprietà dell’Opus Dei – moderno, funzionale ed avanzato tecnologicamente, ma poco conosciuto sul territorio, con Pomezia e Ardea. Intanto, proseguono le trattative e gli incontri a livello politico ed istituzionale. Il Comune di Pomezia ha già incontrato più volte i rappresentanti della Pisana – tra cui lo stesso
presidente Piero Marrazzo – per scongiurare la chiusura della clinica pometina, mentre si è in attesa di una presa di posizione ufficiale anche da parte del Comune di Ardea. Dalla città rutula, infatti, è arrivato soltanto l’invito del Laboratorio cittadino (composto da Partito Socialista, Verdi, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica e Presenza
Cristiana) all’amministrazione rutula di prendere posizione formale sulla vicenda - e di fare sinergia con quella di Pomezia per iniziative comuni e per l'individuazione di soluzioni che possano alleggerire la situazione – e alla Regione di comunicare, in maniera esplicita, le motivazioni che hanno indotto a tale decisione.
4 luglio 2008
Consultorio ad Ardea Dopo mesi di richieste, la struttura sorgerà a settembre in via dei Tassi
Attesa e programmata da anni, è stato annunciata dal Comune come imminente (settembre prossimo?) l’apertura di un consultorio familiare (in prefabbricati da installare in via dei Tassi) ad Ardea. Sul tema è intervenuta l’Udi (Unione donne italiane) di Ardea: «L’ipotesi di vedere attivato il consultorio – sostengono le rappresentanti Udi - ci vede entusiaste, molto meno ci affascina l’ipotesi di trovarci di fronte all’ennesima vuota esternazione che caratterizza l’attività amministrativa. Infatti alla stessa dichiarazione di intenti assistemmo in occasione dell’incontro lo scorso mese di febbraio. Spiace inoltre osservare che sia la Asl sia il Comune impegnino danari pubblici per soluzioni temporanee e improvvisate, quando probabilmente con le stesse somme - avrebbero potuto dare al consultorio una dignitosa e stabile sede». (G.S.)
Cronaca
4 luglio 2008
Torna “E...state con noi” Nuova California
Torna dal 10 al 13 luglio “E… state con noi”, la quarta edizione della festa estiva organizzata dal comitato di quartiere Nuova California. Tra gli ospiti delle serate i “Ghost” (10 luglio) Gianfranco Phino e Baz di Colorado cafè (11luglio) e i ragazzi di “Amici” (13 luglio).
Il 10 luglio apre Castrum Inui
Archeologia
Venerdì 11 luglio alle 10 apertura straordinaria al pubblico del sito archeologico di Castrum Inui, alla foce del fiume Incastro ad Ardea. Alla visita, attesa da qualche mese, prenderà parte il responsabile degli scavi, l’archeologo Francesco Di Mario.
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Poesia al femminile
Tor San Lorenzo
La pro loco Tor San Lorenzo, l’Udi e la Cooperativa “Coinema” organizzano per il 20 luglio al Campeggio “California” una giornata di poesia al femminile dedicata al mare e all’amore. Adesioni alla pro loco (fax 0691011808 – email info@tsl.proloconline.it) entro le 12 del 10 luglio: massimo 3 poesie.
Approvato in consiglio comunale, dopo 2 anni di attesa, il Piano di utilizzo degli arenili
Ardea, il futuro è la spiaggia
Il sindaco Eufemi: «E adesso gli imprenditori investano sul territorio»
E
di Giovanni Salsano
(giovanni.salsano@reporternews.eu)
alla fine arriva il Pua. Forse nel momento di maggiore sfiducia da parte degli operatori balneari di Ardea e Tor San Lorenzo, il Consiglio comunale della città rutula ha approvato il Piano di utilizzo degli arenili (Pua), strumento atteso da quasi 15 anni, recependo e approvando le osservazioni che la Regione Lazio aveva inviato agli uffici comunali quasi due anni addietro. Il provvedimento, presentato in consiglio dal Presidente della Commissione comunale urbanistica, Luca Di Fiori, è stato accolto con grande soddisfazione dai rappresentanti del SIb (Sindacato italiano balneari) di Ardea che, più volte, nel corso di questi ultimi anni non avevano risparmiato critiche e solleciti all’amministrazione rutula. Non si è ancora all’adozione definitiva del documento, per la quale occorrerà l’indizione di una Conferenza di servizi, ma è stato superato uno degli ostacoli maggiori sinora presentatisi sull’iter del piano. La speranza – forse ottimi-
stica – è che possa essere a disposizione degli operatori già per la prossima stagione estiva. Il Pua è uno strumento che deriva dal più generale Piano Territoriale Paesistico che, rispettandone le linee guida, regolamenta nello specifico gli interventi sul litorale, rivelandosi necessario per qualunque tipo di progetto di riqualificazione e rilancio della costa, dei suoi valori ambientali e paesaggistici, delle sue potenzialità turistiche. Per questo, come ogni altro strumento del settore urbanistico, capace di suscitare forti interessi. Una volta in vigore il Pua, la consistenza futura dell'arenile di Ardea porterà al 19,9% la percentuale di tratti di spiaggia destinati agli stabilimenti balneari (un incremento del 92 per cento rispetto all'attuale, fermo al 10,4 %), al 7,2 % la percentuale dedicata a spiagge attrezzate (attualmente il 4,8%), al 7,7% l’area dedicata a chioschi bar e noleggio attrezzature (l'aumento è del 450 %, visto che la consistenza attuale è dell'1,4%). Soddisfatto anche il sindaco di Ardea, Carlo Eufemi, che si toglie qualche sassolino dalla scarpa, rispondendo alle cri-
tiche sui ritardi della sua amministrazione sollevate proprio dai balneari nelle ultime settimane. «L’approvazione del Pua – dice il primo cittadino – testimonia che questa amministrazione sta lavo-
rando per il rilancio del litorale, sia in termini di sicurezza che di decoro urbano. Gli operatori balneari dovrebbero iniziare ad investire di più su questo territorio, visto che ne hanno le possibilità
indipendentemente dal Pua: noi siamo pronti a venire incontro alle loro richieste, purché siano di interesse generale e non solo di qualcuno, come a me è sembrato di capire».
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Cronaca
4 luglio 2008
Sul palco si alterneranno Ornella Vanoni, Alex Britti, Fabio Concato e Mario Biondi
Risate assicurate con Maurizio Battista, Marco Marzocca e i comici di Zelig Circus
Il 18 luglio torna la tradizionale Regata del Cuore per beneficenza
G
Cabaret, buona musica e tanti vip Anzio sogna un'estate alla grande
randi artisti, beneficenza e la giusta collaborazione delle associazioni culturali del territorio. L'estate di Anzio si conferma anche quest'anno una delle più ricche del panorama regionale. La presentazione ufficiale del calendario di eventi messo a disposizione di residenti e turisti, è avvenuta durante lo scorso fine settimana, alla presenza del sindaco Luciano Bruschini e dell'assessore al Turismo Umberto Succi. Tra gli eventi clou in programma, il concerto di Ornella Vanoni (previsto per il 27 luglio), Maurizio Battista (il 2 agosto), Alex Britti (4 agosto), Marco Marzocca (5 agosto), Mario Biondi (17 agosto), ed i cabarettisti di Zelig (il 22 agosto). Anche quest'anno poi, così come accaduto nel 2005, 2006 e 2007, verrà dato ampio risalto al sociale, con i vip del mondo dello spettacolo pronti a mettersi alla prova per venire incontro alle esigenze dei meno fortunati. L'appuntamento è per il 18 luglio con la quarta edizione della Regata del Cuore organizzata dal Circolo della Vela di Roma: in mare, a sfidarsi sulle imbarcazioni messe a disposizione dagli orga-
nizzatori, attori, soubrette, cantanti e presentatori tv che la sera prenderanno anche parte ad uno spettacolo di beneficenza nello splendido teatro all'aperto di Villa Adele. Ovviamente soddisfatto della manifestazione il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini. «Venerdì 18 luglio - ha spiegato - la città di Anzio, per il quarto anno consecutivo, sarà di nuovo protagonista della Regata
A Nettuno si parte con due grandi concerti
del Cuore che, in collaborazione con il Circolo della Vela di Roma, abbiamo promosso in supporto delle associazioni del territorio che operano in favore dei ragazzi diversamente abili. Nella Regata del Cuore sono presenti gli aspetti che caratterizzano l’operato dell’amministrazione comunale: mare, sport, spettacolo e soprattutto attenzione alle fasce deboli con il co-
mune di Anzio che si conferma ai primi posti nel settore delle Politiche Sociali». Il calendario di AnzioEstateBlu ad ogni modo non si fermerà qui, proponendo al suo interno tutto ciò che in passato (esclusi i grandi eventi, ndr) ha fatto la fortuna del programma anziate: una rassegna teatrale, concerti di musica lirica, performance dell’Orchestra di Roma e del Lazio e l’importantissima mostra “Anzio e il Mare: forme, odori e sapori dell’antica Antium” (a partire dal 30 luglio), con l’esposizione di reperti di grande pregio. In chiusura, per giovedì 14 agosto in Piazza Garibaldi è previsto il concerto gratuito di Fabio Concato, che verrà seguito come di consueto dallo spettacolo pirotecnico di Ferragosto. Un'estate quindi, che si preannuncia tutta da vivere.
luglio all'interno dello stabilimento Pro Loco e a cura dell'associazione Ph Neutro. Sempre sull'arenile della Pro Loco, a cura dell'omonima associazione, poi tutti i venerdì, sabato e domenica ci sarà il Cinema in Spiaggia con la proiezione di tutti i successi dell'ultima stagione cinematografica. Per quanto riguarda l'arte, infine, è in programma il Festival Rifrazioni dell'associazione Ibis. Si tratta di
esibizioni di arti performative, visive e musicali che si svolgeranno dal 22 al 31 agosto nei luoghi storici di Anzio e Nettuno. Quest'anno la novità è rappresentata dal progetto Residenze Artistiche: artisti provenienti da tutto il mondo saranno ospiti di Nettuno dal 20 luglio al 22 agosto, conosceranno il territorio, si confronteranno con la comunità locale e svilupperanno progetti inediti.
Rock, arte e cultura I Marlene Kuntz aprono gli happening di Francesca Imbiscuso
Nel mese di agosto spazio all'unione tra nuovi progetti artistici e luoghi storici della città
Tra arte, musica e cultura l'Estate Nettunese è cominciata con il botto. I protagonisti delle prime due serate del ricco calendario di eventi, infatti, sono stati i Marlene Kuntz e gli Afterhours. I due concerti rock rientrano nell'ambito del festival “Sul mare del Lazio” voluto dalla Regione e dalla Litorale Spa. «Gli eventi – spiega l'Assessore al Turismo della Pisana, Claudio Mancini – sono stati organizzati nel fine settimana di giugno per
contribuire alla destagionalizzazione del turismo». Marlene Kuntz e Afterhours rappresentano delle vere e proprie novità per il panorama musicale di Nettuno, novità che si sposano alla perfezione con le grandi classiche della città: «Siamo riusciti – dice il sindaco Alessio Chiavetta – a inserire eventi nuovi e originali miscelandoli con gli appuntamenti tradizionali, creando così un calendario ricco e appetibile per tutti». Tra gli eventi classici ci sono la XXIII edizione del festival Nazionale del Video Corto, in programma dal 25 al 27
Cronaca
4 luglio 2008
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Debutta sul litorale di Ardea il Summer tour 2008 organizzato da Media Tv produzioni
Bellezze on the beach
Otto gli appuntamenti dal 4 al 30 luglio: le miss si sfideranno in una serie di giochi in cui trionferà chi avrà dimostrato più creatività
E
di Giovanni Salsano
(giovanni.salsano@reporternews.eu)
state sinonimo di mare, bellezze in costume da bagno, allegria, musica e divertimento. Ingredienti del Summer Tour 2008, l’evento organizzato da Media Tv produzioni, in collaborazione con Gbrcom e Soloradio, col patroci-
nio del Comune di Ardea, in programma dal 4 al 30 luglio in cinque stabilimenti balneari – “Bagni stella”, “Playa del sol”, “La cannuccia”, “Sayonara” e “Roma” – e in tre ristoranti – “La Nuova Favola”, “Le pietre antiche” e “Tenuta due pini” – sul litorale e l’hinterland di Ardea e Tor San Lorenzo. Otto appuntamenti all’insegna della bellezza,
dello spettacolo e dell’allegria. La bellezza delle aspiranti miss, in passerella per conquistare la fascia di “Ladybeach Soloradio 2008”, “Lady Spettacolo 2008” e “Lady Fotomodella 2008” e per comparire nel calendario ufficiale della manifestazione 2009, lo spettacolo delle seducenti coreografie delle scuole di ballo “Corazon Salsero” e “Danza con noi”, e l’allegria dei cabarettisti selezionati da “ArTe…atro”. Direttore artistico della manifestazione – e conduttore delle serate accanto alla bellissima Carol Ribeiro – è Agostino Rimauro, speaker radiofonico di RPZ e collaboratore di Sky, con cui collaborano Giuliano Merra e
Francesco Felicissimo. «In questa terza edizione del Summer tour afferma Agostino Rimauro – puntiamo a superare lo stereotipo della ragazza in costume bella e basta: cercheremo di coinvolgere le ragazze, e il pubblico presente, attraverso una serie di giochi e situazioni al limite in cui dovranno dimostrare di sapersela cavare con inventiva e creatività». Ogni serata avrà inizio alle ore 21 e sarà trasmessa in diretta su Soloradio (FM 100.5) e ripresa dall’emittente televisiva Telepontina. La serata finale, in programma il 30 luglio presso la “Tenuta due Pini” di Aprilia, sarà trasmessa in diretta su SuperNova Amici TV. Tra le novità dell’edizione 2008, la collaborazione con l’associazione culturale “Hesperia” di Pomezia che proporrà, attraverso una selezione ad opera di una giuria qualificata, una serie di quadri, dipinti da artisti di tutta Italia, che saranno riprodotti sui vestiti indossati dalle aspiranti miss nel corso della serata finale.
Incontri sempre al limite tra verità e menzogne nascoste dal pc
“Ki 6?”, il mondo delle chat come rifugio dalla solitudine
Il mondo delle chat, una realtà che appare e che non è, la solitudine, la ricerca di qualcuno da tenere stretto a sé a qualunque costo. È stato presentato ufficialmente presso il centro culturale Libreria Bibli, in via dei Fienaroli, 28 a Trastevere, da Eugenio Ragni e Marcello Teodonio con la conduzione dell’attore Salvatore Martino – “Ki 6?” (Fermenti Editrice - Collana Nuovi Fermenti/Narrativa, € 14,00) il romanzo di Serena Caramitti, musicista, poeta e narratrice ro-
Serena Caramitti racconta nel suo ultimo romanzo la vita “segreta” on line
mana (trasteverina doc, autrice di numerose raccolte di versi, racconti e, appunto, romanzi) da 16 anni residente a Torvaianica. “Ki 6?” è il secondo romanzo dell’autrice romana - dopo l’esordio nel genere con “Penelope in Trastevere” (pubblicato da Apeiron, 2005) – e racconta una storia di incontri (online e reali) tra la pittrice Silvia – non più giovane e sola - il “Trovatore”, il mentitore Nino: incontri sempre al limite tra verità e menzogne, velate dal monitor di un PC, dalla fanta-
La scrittrice di Torvaianica svela un universo sconosciuto fatto di sogni e bugie
sia di un nickname, dalla paura di rimanere soli. Un libro in cui i veri protagonisti, in realtà, sono la solitudine, il sogno, le bugie e che il critico Giorgio Barberi Squarotti ha definito una svolta nel romanzo italiano: «Una frase generosa – dice Serena Caramitti – anche se, effettivamente, “Ki6?” non è il solito romanzo. Parliamo di chat, di incontri su internet, quindi di realtà che non sono realtà e che portano a equivoci, malintesi e tragedie». Un romanzo che ha una genesi
particolare: «È nato dalla poesia – spiega ancora Serena Caramitti – da una raccolta che ho scritto alcuni anni fa e che si intitola “Colloqui on line” in cui ho messo in versi alcuni incontri avuti in chat. Mi sono accorta che alcuni personaggi tornavano di continuo e questi sono diventati i protagonisti del romanzo. Come per “Le voci di dentro” di Eduardo De Filippo, anche in questo caso la poesia ha ispirato un opera in prosa». (G.S.)
Pomezia, bus scoperto per il mare Dalle 9 alle 21 corse per la spiaggia con partenza da Largo Mameli
Un bus gratuito a 2 piani per raggiungere il mare o fermarsi a visitare il museo di Pratica di mare, da poco riaperto al pubblico. È l’iniziativa del Comune di Pomezia, in programma fino al 15 settembre, a disposizione di residenti e turisti tutti i giorni con prima partenza dal bivio di Pomezia (largo Mameli, capolinea) alle 9. Uno stesso autobus, messo a disposizione dalla ditta Troiani, effettuerà tutte le corse, fermandosi dalle 14 alle 16, per ripartire fino alle 21. «Il tragitto – dice l’assessore alla mobilità Francesco Palazzo prevede il passaggio e la fermata davanti al museo di Pratica di Mare, agli scavi di via Siviglia e sulla Litoranea, dove i passeggeri possono scendere ovunque». (G.S.)
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Turismo
4 luglio 2008
A Civitavecchia Royal Caribbean, Carnival e Costa si contendono la leadership
Giganti del mare 160.000 Le tonnellate di stazza di Independence of the Seas della Royal Caribbean 3.634 I passeggeri di Independence
La guerra delle crociere A
Civitavecchia è “guerra” per catturare i turisti che le vacanze le trascorrono in crociera nel Mediterraneo. Americani, soprattutto. Ma anche francesi, spagnoli, inglesi e italiani. La battaglia per costruire la nave più bella e seducente è tra le statunitensi Royal Caribbean International e Carnival Cruise Lines e l’italianissima Costa Crociere. Il 21 giugno scorso ha attraccato al molo di ponente Independence of the Seas, la nave più grande del mondo, “regina” della Royal. Trecentoquarantametri di lunghezza, 160mila tonnellate di stazza lorda, può accogliere 3.634 passeggeri e 1.360 membri di equipaggio. E’ larga 56 metri, cinque in più della Casa Bianca e dentro ci entrebbe bene pure il Colosseo. Il 2 luglio prossimo arriverà a Civitavecchia Splendor, gigante da 113.300 tonnellate, con centro benessere da 1.971 metri quadrati e una capacità di 3.006 passeggeri. E’ la più grande
della flotta Carnival. Nel frattempo è già salpata Costa Romantica, che la prossima estate verrà affiancata da Costa Pacifica, la prima nave con a bordo un auditorium e piscine con maxischermo da 18 metri quadrati dove vedere (e ascoltare) concerti tra un tuffo e una nuotatata. E proprio sui divertimenti accessori si combatte la guerra tra Royal, Carnival e Costa, che hanno deciso di darsi battaglia nel Mare Nostrum anche se a terra sono alleate, insieme a Msc, nella gestione del “Roma Cruise Terminal”. Per sedurre i viaggiatori Independence ha installato sul ponte di coperta un simulatore per surf con tanto di onde artificiali, una parete per il freeclimbing e l’acquapark “H2O Zone”. Nel cuore nasconde il palazzo del ghiaccio, il ring per la boxe, una palestra con 120 attrezzi ginnici, 10 ristoranti, 16 bar, il teatro da 1.350 posti e una biblioteca con 3.600 volumi, senza contare le pi-
scine, i negozi e il casinò. Sospese all’esterno delle fiancate del gigante bianco ci sono le vasche a idromassaggio. Fino a novembre solcherà il Mediterraneo, da Civitavecchia, a Livorno, Cagliari, Monte Carlo, Malaga e Gibilterra. Splendor punta sullo charme per conquistare passeggeri, sulle spa
1.350 I posti nel teatro di Carnival Splendor
3.600 I libri della biblioteca di Splendor
900 Milioni di euro investiti da Costa per Luminosa e Pacifica 18 m/q I maxischermi per vedere i concerti in piscina
dove il massaggio diventa arte, sui raffinati ristoranti dove si può fare il giro (enogastronomico) del mondo in una cena, sul casinò e sui negozi extralusso. Farà la spola tra Civitavecchia, Livorno, Napoli, Venezia, Messina e Genova, per poi spingersi in Grecia e Turchia. In tre mesi prevede di trasportare 35mila viaggiatori. Costa quest’anno conta su Romantica per sottrarre turisti alle rivali statunitensi. E nel 2009 punta a divenire leader con le due nuove navi Costa Luminosa e Costa Pacifica. La prima potrà accogliere 2.828 ospiti in uno scafo da 92.700 tonnellate di stazza e navigherà lungo le coste del Nord Europa, la seconda di passeggeri potrà accoglierne 3.780. Pacifica, 114.500 tonnellate di stazza, condurrà i turi-
sti in un viaggio “musicale” alla scoperta del Mediterraneo. La musica, proposta nell’auditorium ma anche in cabina, in piscina, al bar, al ristorante, al centro wellness e persino nel simulatore di Formula 1 stile Gran Premio, è il filo conduttore nella nave. Musica jazz, rock, classica, funky, new age, hip hop: ce ne sarà per tutti i gusti. Costa ha investito 900 milioni di euro per la costruzione delle due navi, che sono in corso di allestimento presso lo stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente, in Liguria. Il piano di espansione della società di navigazione comprende la costruzione di cinque nuove navi da mettere in servizio entro il 2012, un investimento complessivo di 2,4 miliardi di euro. La flotta Costa Crociere salirà così a 17 navi e avrà la possibilità di accogliere 46.400 ospiti, con un incremento del 50 per cento rispetto ad oggi. (A.Z.)
4 luglio 2008
Turismo
La “fettuccia verde” nella ex Cortina di ferro diventa itinerario turistico
Berlino, il giardino oltre il Muro
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Cicogne, lontre e uccelli hanno trovato rifugio lungo l’antica barriera The Wall
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di Giovanni Scorpati
Berlino la Cortina di ferro diventa meta turistica. La “striscia della morte”, quella fettuccia tra i due lati del Muro, è stata ribattezzata “Grünes Band” (fettuccia verde). E, al posto del filo spinato è nato un progetto culturale che prevede viaggi di studio da girare a piedi, in bicicletta o in canoa. Da Berlino si può percorrere l’itinerario sulle “orme del Muro che non c’è più”, mentre nella vicina Potsdam i turisti affollano il ponte Glienicke, quello immortalato nei celebri film di spionaggio, scattano fotografie al Point Alpha, osservatorio dal quale gli Stati Uniti, durante la Guerra Fredda, tenevano sotto controllo i vicini comunisti. Al posto della vecchia frontiera ora c’è il Corridoio, un’area lunga 1.400 chilometri d’interesse scientifico e naturalistico: spazio prima di morte e ora di vita, dove l’isolamento e l’assenza di esseri umani hanno favorito la conservazione di varie specie animali, vegetali e del loro habitat. Tra boschi, prati e paludi hanno trovato casa cicogne, lontre e uccelli migratori. E il pensiero vola subito a quella sera del 9 novembre 1989, per chi come me era a Berlino il giorno che il muro crollò. Immerso tra migliaia di persone, a ridosso della porta di Brandeburgo, emblema della divisione della città (e del mondo) in due blocchi. Cantavamo e ballavamo con l’idea di oltrepassare la fatidica linea di demarcazione tra libertà e costrizione. L’epilogo fu quando migliaia di berlinesi dell’est ascoltarono in diretta tv l’annuncio di Gunter Schabowski, il ministro della Propaganda della Repubblica democratica tedesca, che comunicava la possibilità, tanto agognata, di attraversare il
La costruzione della barriera
confine. Questa dichiarazione disorientò le guardie di frontiera, che non avevano ricevuto ordini precisi sul da farsi. Sarebbe bastato un solo comando alle sentinelle, da parte delle autorità della ex Ddr, di aprire il fuoco sulla folla e questo racconto di gioia si sarebbe trasformato in tragedia. Il Muro fortificato nel tempo, era una barriera in cemento alta circa tre metri e mezzo e lunga 106 chilometri, che separava Berlino Ovest dalla zona Est e dal resto della Ger-
mania orientale. La struttura ha spaccato in due la città e per ventotto anni, dal 1961 al 1989, ha simboleggiato la spartizione, dopo la Seconda guerra mondiale, delle aree d’influenza tra le superpotenze, Usa da una parte e Urss dall’altra. Una mia amica berlinese, in questa divisione politica aveva lasciato la nonna, familiari e amici nel settore est. Poteva fargli visita una volta al mese con un permesso temporaneo di un solo giorno, salvo il ripensamento delle autorità e passando dall’incredulità iniziale allo sconforto per cadere nella disperazione quando ciò avveniva. In principio i cittadini di Berlino potevano circolare liberamente tra i settori, ma con la Guerra Fredda i movimenti vennero molto limitati. Furono due milioni e mezzo i tedeschi dell'est che passarono a ovest tra il ‘49 e il ‘61. Per arginare la grande
fuga, il 13 agosto del 1961 venne iniziata la costruzione del Muro. Così che tra il 1962 e l’89 soltanto 5mila berlinesi riuscirono a raggiungere l’Occidente e 239 morti trovarono la morte attraversando la Cortina. Oggi nella “fettuccia” c’è un memorial a loro dedicato. E poi, visitatissimo da turisti e curiosi, c’è il Checkpoint Charlie, unico punto di passaggio per gli stranieri, i diplomatici e membri delle forze alleate. Ora è un museo: in mostra la storia del Muro e delle due Germanie e i vari sistemi di fuga da est a ovest messi in atto dai berlinesi. A ottobre 2009 inizieranno le celebrazioni per la riunificazione tedesca in una Berlino fortemente cambiata, soprattutto nella sua architettura. Del Muro ne restano sei tronconi-monumento, il resto è stato abbattuto e in parte anche venduto come souvenir.
Sentinelle contro i fuggitivi
Checkpoint Charlie
I martiri del silenzio
Fuga per la vita
Est&Ovest
La “striscia della morte” spaccava in due la città e divideva il mondo
Il Muro di Berlino venne ricostruito ben quattro volte, nel tentativo di arginare la fuga dal settore est. Dopo il primitivo muro in mattoni realizzato nel 1961 per sostituire la barriera di filo spinato, nel giugno 1962 venne costruito un secondo muro all’interno della frontiera tra Germania Est e Germania Ovest. Venne così creata la cosiddetta “striscia della morte”. In seguito il
muro di prima generazione venne abbattuto. Nel 1965 si diede inizio alla costruzione della terza generazione del muro che avrebbe soppiantato le precedenti. Era composto da lastre di cemento armato collegate da montanti in acciaio coperti da un tubo di cemento. Poi venne il muro di quarta generazione, iniziato nel 1975: era in cemento armato rin-
forzato, alto 3,6 metri e composto di 45mila sezioni separate di un metro e mezzo di larghezza. A partire dal 1975 il confine era anche protetto nella “striscia della morte”
da recinzioni, trincee anticarro, trecento torri di guardia, trenta bunker e una strada illuminata per il pattugliamento lunga 177 chilometri.
Il primo a pagare con la vita il tentativo di fuggire da Berlino Est fu Günter Litfin. Il più famoso tentativo fallito fu quello del diciottenne Peter Fechter a cui fu sparato dalle guardie di confine della Ddr il 17 agosto 1962 e che fu poi lasciato morire dissanguato nella striscia della morte. L’ultimo ad essere ucciso mentre tentava la fuga fu Chris Gueffroy, il 5 febbraio 1989.
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Cultura
4 luglio 2008
Con “GialloLatino” storia e leggende del litorale pontino diventano racconti noir
Il Duce, i Templari e il thriller I
di Angela Valenti
l Duce, i Templari e i Briganti protagonisti del thriller per promuovere il turismo a Latina a provincia. La “fascista” Littoria e le città della bonifica, le gesta dei Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni che al Circeo hanno costruito torri e roccaforti, le strade dove Fra’ Diavolo assaltava i viandanti entrano a far parte della letteratura con il concorso “Giallo Latino”, riservato a scrittori dilettanti. Concorso che ha come unica regola quello di ambientare racconti mystery e noir nella provincia di Latina. Delitti, assassini e investigazioni devono avere come palcoscenico il litorale pontino, pena l’esclusione dalla kermesse. “L’idea è nata osservando il fiorire di percorsi letterari in altre città e regioni. Così abbiamo cercato di unire l’arte alla promozione del territorio”, spiega Gian Luca Campagna, direttore dell’Agenzia Ego e promotore dell’iniziativa, che è subito piaciuta agli amministratori locali, tanto che Comune e Pro-
vincia di Latina hanno sponsorizzato l’evento che dal 24 al 27 settembre prossimo catapulterà nell’antica Littoria appassionati giallisti da tutta Italia. Entro il 10 luglio prossimo dovranno essere consegnati i racconti. Una giuria, composta da scrittori, editori e amministratori locali sceglierà i tre vincitori a cui andranno 300 euro ciascuno e l’onore di veder pubblicati in un’antologia i propri scritti accanto a quelli dei Maestri del Giallo. E cioè Andrea Pinketts, Nicoletta Vallorani e Biagio Proietti, che quest’anno saranno i testimonial della manifestazione. I tre autori, verranno a visitare Latina e provincia per un week-end, per respirare le atmosfere e i ritmi della vita pontina. Scarrozzati dagli autisti, messi a disposizione dalla società editrice, avranno l’opportunità di prendere spunti e per comporre il racconto. Pinketts, giornalistascrittore di origini irlandesi, si occuperà di Littoria e delle “città di fondazione” volute da Benito Mussolini per strappare il litorale pontino alle paludi e alla malaria. Vallorani, appassionata di fantascienza, dovrà cimentarsi con i se-
greti custoditi dai Templari a San Felice Circeo e Sabaudia. Proietti, sceneggiatore e regista televisivo, dovrà imbastire il proprio noir lungo i percorsi dei briganti, da Formia a Sperlonga, da Minturno a
Monte San Biagio, in questo spicchio di Lazio un tempo confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie. Ai gialli in concorso dovranno fare da contraltare i vicoli del borgo medioevale di Terracina, i misteri racchiusi nella fortezza di Gaeta, le memorie di Principi e Papi che affiorano nelle stanze affrescate dei castelli di Sermoneta e Priverno. Nomi, luoghi, leggende del litorale a sud di Roma dovranno fare da sfondo al noir: è l’unica regola. Obbligatoria sia per i Big del Giallo che per gli autori dilettanti al debutto. Nessun limite alla fantasia, invece, per i personaggi da creare e l’intreccio investigativo del racconto. Vincerà, naturalmente, chi sarà più origi-
nale, convincente e meglio avrà rappresentato l’”anima pontina”. Tra gli obiettivi del singolare concorso, unico in Italia, è quello di “legare il territorio a un evento culturale e turistico che attribuisca alla provincia pontina spessore nazionale”. L’antologia, con i racconti dei Big e degli Sconosciuti, verrà poi utilizzata per promuovere il turismo. Mostre d’arte e di fumetti, proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri, tavole rotonde con le forze dell’ordine e gli investigatori, rappresentazioni teatrali, vedranno Latina protagonista noir della tranquilla vita di provincia. E per il gran finale: cena con delitto. Gli invitati dovranno scoprire l’assassino infiltrato al banchetto.
Cultura
4 luglio 2008
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Intervista alla conduttrice rivelazione del programma Rai con Baudo e Giletti
Lorena, la ragazza della domenica
Bianchetti: «Con Pippo e Massimo siamo tre generazioni a confronto»
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di Mafalda Bruno
n salotto in grande stile quello di Domenica In, con una padrona di casa d’eccezione a fare da apripista del programma. Lorena Bianchetti ha condotto la passata a edizione di “Domenica In Rosa”, un appuntamento tutto al femminile pieno di ospiti, dibattiti e musica, all’interno del programma-cult “Domenica In”. E a Reporter Lorena parla del programma appena concluso e dei compagni di lavoro, Pippo Baudo e Massimo Giletti. Lorena, ti va di iniziare con un bilancio della tua esperienza di “Domenica In Rosa”? “E’ stata un’esperienza bellissima perchè era un programma che vedevo da bambina e trovarmi dentro come conduttrice è stato un sogno realizzato: sono stata contattata dalla Rai, e dopo tanti anni di gavetta, è una gran bella soddisfazione”. Il tuo curriculum televisivo infatti è lunghissimo… “Televisivamente parlando, nasco nel settore delll’intratteni-
mento: ho condotto due edizioni speciali de Lo Zecchino d’Oro, Speciale Natale, Prix Italia. Nel 2006 ho condotto Al Posto Tuo su Raidue, programma poi trasmesso anche in prima serata. Del programma A Sua immagine, oltre ad esserne stata la conduttrice dal 1999 al 2005, sono stata anche autrice dei testi”. Poi hai condotto con Bruno Vespa la Giornata Mondiale della Gioventù in diretta da Colonia… “Sì, altra esperienza davvero emozionante e toccante”. Torniamo a Domenica In: rivedendo le puntate andate in onda, c’è qualcosa che, potendolo fare, cambieresti? “Sì! Vorrei fermare il tempo che scorre troppo veloce! La trasmissione è una vera e propria corsa contro il tempo, invece mi piacerebbe poter contare su uno spazio meno “a correre”. Nonostante l’affanno vissuto in ogni punt a t a sono felice co-
munque dei risultati”. C’è una problematica femminile particolare su cui ti piacerebbe aprire un dibattito durante Domenica In? “Nella scorsa edizione ne abbiamo affrontate già tante e sono state tutte interessanti: quelle sulle violenze, sul mobbing. Ovviamente tutto ciò che riguarda l’universo femminile è importante per me in prima persona, ma anche per solidarietà verso le donne”. E i tuoi partner, Baudo e Giletti? “Pippo è esattamente come si vede dallo schermo. Una persona eccezionale e, nel nostro campo, un grande professionista, uno che la televisione “la sa”, uno che ha contribuito a fare la storia della tv, quindi con lui si lavora benissimo. Da lui ho solo da imparare, visto che lui è l’intrattenitore per antonomasia”. E Giletti? “Massimo, secondo me è m o l t o “giornalista”; ha la
capacità di creare sempre il dibattito tra gli ospiti e ha una vivacità che ritengo perfetta per quel suo spazio. Comunque entrambi mi hanno accolta benissimo, in questo mi ritengo davvero fortunata, siamo tre generazioni a confronto. Tra noi c’è molta armonia e ormai siamo diventati una squadra solida e forte”. Squadra che vince non si cambia, esatto? “No: infatti siamo stati tutti e tre riconfermati per la prossima edizione di Domenica In”. Qualche anticipazione per i lettori di Reporter sulla prossima edizione del programma? “Purtroppo non posso dire nulla perchè ci si sta ancora lavorando ed è tutto in embrione: tant’è che con gli autori abbiamo appuntamento entro fine luglio per la definizione del programma”. Tempo di vacanze: per Lorena mare o montagna? “Decisamente campagna, perchè mi rilassa molto e ho il mare vicino. Adoro il mare e da piccola andavo ad Anzio. Ora ci torno tutte le volte che posso. Per me la vacanza deve essere rilassante anzitutto, quindi scelgo l’ambiente che più mi permette di ritemprare fisico e spirito!”
Carriera in tv
L’inizio allo Zecchino d’oro
Al Prix Italia
Su RaiDue Al posto tuo
Con Bruno Vespa alla Gmg
Cultura
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Centinaia di giovani sull’arenile per la diretta tv della Gmg da Sydney
Gli “apostoli” di Papa Ratzinger sulla spiaggia di Fiumicino
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i può parlare con Gesù sulla spiaggia? A Fiumicino certamente sì. A patto di incontrare le Sentinelle del mattino. Ragazzi e ragazze dai diciotto ai trent’anni che, dal 18 al 20 luglio prossimo, in occasione della XXIII Giornata mondiale della gioventù, apriranno una
missione “on the beach”. Quelle “sentinelle” di Cristo a cui Papa Giovanni Paolo II all’alba del Terzo Millennio ha affidato l’evangelizzazione nel mondo. Sulla spiaggia libera di fronte al lungomare della Salute costruiranno una cappella, dove verranno custo-
dite le ostie consacrate. Una piccola chiesa realizzata con tubi in acciaio, tende e drappi. Le Sentinelle gireranno di ombrellone in ombrellone per parlare con i bagnanti della vita di Gesù, delle parabole, dell’attualità del messaggio cristiano in una realtà, quella attuale, dominata dai fondamentalismi, economici e religiosi. “Discuteremo con i giovani e i turisti tutto ciò che avranno voglia di discutere - spiegano Luca Rossi e Daniela De Carolis, coordinatori dell’iniziativa insieme ad un agguerrito pool di ragazzi della diocesi di Porto e Santa Rufina - Non imporremo nulla e nessuno è obbligato ad ascoltare. Non staremo certo tutto il giorno a pregare! Certo ci sarà la veglia sulla spiaggia in contemporanea con Sydney, la tenda eucaristica per chi vorrà fare la comunione, la “diretta” televisiva della messa di Papa Benedetto XVI. Ma ci saranno pure giochi, animazione, musica”. In questi giorni i giovani della Congre-
gazione dei Figli di Santa Maria Immacolata, promotori dell’iniziativa partita da alcune parrocchie di Fiumicino e Roma, sta organizzando i gruppi di lavoro. C’è chi si occuperà delle cucine e della mensa per sfamare le centinaia di Sentinelle che arriveranno da tutta Italia, dal Veneto, dalla Sardegna e persino dall’isola d’Ischia. C’è chi provvederà all’alloggio di questi apostoli del Terzo Millennio, chi monterà il maxischermo per vedere le immagini della Gmg da Sydney e chi aggiornerà i due siti Internet (www.movimentogiovanile.com e www.sentinelledelmattino.org), con iniziative e appuntamenti da inserire in calendario. L’intera città portuale alla foce del Tevere, dove, duemila anni fa, approdarono Pietro e Paolo per portare a Roma il messaggio di Cristo, è coinvolta in un evento unico in Europa. Numerose le famiglie che si sono offerte di ospitare gli apostoli
“da spiaggia”. La messa finale della Gmg rimbalzerà via etere da Sydney alle quattro e mezzo del mattino e, quindi, l’ultima sera le Sentinelle resteranno a pregare in spiaggia. In attesa che Papa Ratzinger, dall’altro capo del mondo, indichi la via per interpretare il cammino di Gesù nella società hi-tech.
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Economia&Lavoro
4 luglio 2008
Caro petrolio, debuttano i Green Team Negli aeroporti i nuovi organismi istituiti dall’Ecac per far risparmiare cherosene ai jet
Il direttore generale dell’Enac Silvano Manera:«L’Italia e l’Europa dovranno lasciare decine di velivoli a terra se non tagliano gli sprechi»
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di Alessandra Zavatta
l cherosene costa troppo? E in Europa debuttano i Green Team, pool di tecnici specializzati che insegneranno a compagnie aeree e società di gestione aeroportuale a come risparmiare carburante per i jet. Partendo da taglio degli sprechi durante i movimenti dei velivoli in pista. A Fiumicino il nuovo organismo sarà attivo nelle prossime settimane. Per il trasporto aereo si prospettano tempi durissimi. Tutta colpa del jet fuel a 134 dollari al barile. Per risparmiare cherosene l’Ecac (l’organismo europeo che supervisiona il comparto aeronautico) ha deciso l’istituzione dei “Green team”. “Saranno presenti in ogni aeroporto - spiega Silvano Manera, direttore generale dell’Ente nazionale dell’aviazione civile Dovranno coordinare gli spostamenti di velivoli e automezzi all’interno degli scali. Così che gli aerei non dovranno più essere parcheggiati nella prima piazzola libera ma in quella più vicina all’uscita della via di rullaggio utilizzata. La torre di controllo dovrà ordinare al pilota di avviarsi in pista pochi minuti prima del decollo per evitare lunghe code di jet in attesa e, quando i velivoli si sganceranno dal pontile d’imbarco, verranno accompagnati per un tratto abbastanza lungo dai trattori aeroportuali.
Tenere accesi i motori inutilmente significa sprecare cherosene. Se ogni jet risparmierà un solo litro di carburante, a fine anno saranno milioni di litri (e di euro) risparmiati”. “Se la crescita del prezzo del petrolio continuerà - mette in guardia Manera - L’Italia e l’Europa a dicembre saranno costrette a mettere a terra decine di aerei, perché con i prezzi del carburante alle stelle numerose compagnie di navigazione saranno obbligate a tagliare voli commerciali. E, di conseguenza, centinaia di hostess, impiegati e operai resteranno senza lavoro”. Nei primi sei mesi del 2008 il traffico aereo in Europa è cresciuto del 4 per cento, ma dopo l’estate molte compagnie dovranno lasciare a terra aerei. A partire dai vecchi MD80, che consumano troppo. Alitalia di jet ne ha già “fermati” 34. “Se le spese per il carburante oltrepassano il 20 per cento dei costi, il volo non è più remunerativo”, sottolinea il direttore dell’Enac. “Le compagnie, quindi, tenderanno in futuro ad operare meno voli aumentando il tasso di riempimento degli aerei. Ma non si potranno evitare tagli al personale, a partire dai contratti a termine”. In Italia sono 750mila i voli che ogni anno decollano dai 34 scali aperti al traffico commerciale. Trasportano 135 milioni di passeggeri. In Europa i viaggiatori sono 660 milioni.
Anche l’Aea (Association of european airlines) annuncia una stagione amara: “L’alto costo del jet fuel e la recessione spingeranno le compagnie ad una riduzione di rotte e frequenze che avrà un effetto domino sugli aeroporti, specialmente quelli regionali”. A peggiorare la situazione e a mettere in crisi le
società di navigazione, sempre secondo l’Aea, c’è l’intenzione dell’Unione europea di inserire il trasporto aereo nell’Environment trading system, il sistema di riduzione delle emissioni di anidride carbonica per proteggere l’ambiente. Se una parte dei jet dovrà restare a terra perché non ha i soldi per acquistare cherosene e
un’altra parte non potrà decollare perché “troppo inquinante”, allora saranno decine di migliaia i posti di lavoro a saltare. L’associazione, che riunisce le 33 maggiori compagnie europee ha chiesto alla Ue di riesaminare il piano di riduzione delle emissioni di CO2 per il comparto aeronautico commerciale.
Curiosità dal mondo
4 luglio 2008
Matrimoni nello spazio Giappone
Matrimoni nello spazio. Non è il titolo di un film, ma l'ultima trovata di una società giapponese, la First Advantage, che chiede 240 milioni di yen (1,45 milioni di euro) per salire su una navetta spaziale accompagnati da tre invitati e celebrare le nozze a 100 km di altezza.
Sballo on-line
Internet
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Vietato l'ingresso per Obama Washington
Le droghe adesso si consumano on line, scaricando speciali file contenenti sequenze sonore tra i 3 ed i 30 hertz capaci di sollecitare l'attività celebrale. L'allarme sulle cyberdroghe è stato lanciato nei giorni scorsi dal Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza.
Fermato all'ingresso della palestra perché non aveva con sé la tessera d'iscrizione al centro. Questa la disavventura capitata nei giorni scorsi al candidato presidente Barak Obama. «Mi dispiace, signor futuro presidente», gli avrebbe detto la sorvegliante scusandosi dell'accaduto.
La turbolenta vita privata della Winehouse rischia di comprometterne l'esistenza
Amy, un vero “diamante pazzo”
Il suo grande talento musicale messo a repentaglio dalla droga e dagli eccessi di Domitilla Savignoni
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(domitilla.savignoni@reporternews.eu)
my Winehouse è stata la regina della serata di Hide Park in onore di Nelson Mandela. La cantante inglese ha infiammato i quasi 50mila presenti. Sono bastati “Rehab” e “Valerie”, i suoi ultimi successi, per rubare la scena agli altri artisti. inizialmente insicura, traballante sui tacchi, ha poi dato sfoggio del suo grande talento vocale e carismatico, messo a rischio dalla turbolenta vita personale e dagli eccessi con la droga. L'ultimo “caso” in ordine di tempo, riguarda il video shock dell'artista che fuma crack, la nota sostanza stupefacente ricavata dalla cocaina. Una storia drammatica quella di Amy, che nei blog su internet viene vista come un mito. Proprio per questa sua immagine perduta, da “bad girl”, la pari di un'altra cattiva ragazza inglese, la modella Kate Moss. Con la differenza sostanziale che la vita della Winehouse sarebbe appesa ad un filo, stando alle dichiarazioni del padre della cantante. Amy ha un enfisema
polmonare e morirà se continuerà ad abusare di sostanze stupefacenti. Lo sostengono i dottori che l'hanno avuta in cura alla London Clinic, dove è stata ricoverata il 23 giugno dopo essere svenuta davanti alla sua casa mentre firmava autografi. Si temeva una tubercolosi, ma la
diagnosi non è stata meno severa. L'enfisema polmonare è una patologia che colpisce gli alveoli polmonari che non riescono più a svolgere la loro funzione, e quindi ad assicurare al paziente un apporto di ossigeno adeguato. Amy Winehouse sembra voler somigliare all'idea di artista che l'ultimo Kurt Cobain vergò su un foglio prima di spararsi alla testa: «Meglio bruciare in una grande fiamma, piuttosto che spegnersi lentamente». La pensavano più o meno così anche quelli del «Club 27»: Jimi Hendriz, Jim Morrison, Janis Joplin, e tanti altri ancora. Neanche due anni fa, il 7 luglio 2006, se n'è andato per vie analoghe Syd Barret, il fondatore dei Pink Floyd, mitico complesso degli anni '70'80. Da 30 anni era recluso a Cambridge, un'esistenza distrutta dalla droga. Un “diamante pazzo”, come lo definiva il titolo di una biografia e della canzone che gli dedicarono i suoi vecchi compagni. Gli chiesero di tornare a brillare, lui non lo fece mai. E oggi viene ricordato, più che per il suo assoluto genio musicale, per la sua trista follia.
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Cucina
4 luglio 2008
Tradizioni e novità in riva al mare Al ristorante Zi' Checco piatti a base di pesce fresco e dolci fatti in casa
I torvicelli legano l'innovazione culinaria di Torvaianica con il turismo e la storia dell'antica Roma
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na cucina fatta di tradizioni e novità, di gusti classici e di sperimentazione. La storia di Zi' Checco, ristorante di Torvaianica, parte da lontano, e cioè dal 1956 quando lo stesso Zì' Checco, all'anagrafe Francesco Vescovo, è partito da Cupramontana per raggiungere il litorale romano. È arrivato a Torvaianica, da un piccolo paesino delle Marche, per mettere a frutto i segreti della cucina che gli avevano insegnato il padre e il nonno e ha aperto un piccolo ristorante. Oggi Zi' Checco è diventato uno dei locali più importanti del litorale e a gestirlo ci sono Antonio Vescovo, la moglie Patrizia Ricci, e i due figli Valerio ed Emiliano. Tra le specialità della casa ci sono i torvicelli di mare e terra, i vermicelli di Torvainica lanciati nel
mondo della gastronomia dal consorzio turistico Atorvainica e dai ristoratori locali: un piatto legato alla tradizione dell'antica Roma a base di farro, di farina doppio zero e integrale, di alici fresche, di pecorino, di basilico, di pomodoro romano e di finocchietto selvatico. «Gli altri piatti tipici del nostro ristorante – spiega Antonio Vescovo, che si occupa di gestire la parte amministrativa – sono i tonnarelli alla Zi'
Checco, un piatto a base di frutti di mare che cuciniamo da 50 anni, e i rigatoni alla timoniera, e cioè dei sedanini al ragù di pesce. Il sugo è composto da polipo tritato, da gamberetti, da vongole, da olive,
da aglio, olio e peperoncino». A cucinare tutti questi piatti è Emiliano Vescovo, chef e sommelier del locale. Per quanto riguarda i secondi il ristorante di Torvaianica punta de-
ciso sul pesce e offre ai proprio clienti la possibilità di scegliere tra una cottura al forno, al sale oppure in guazzetto. Per gli amanti degli accostamenti particolari, invece, c'è la frittura dedicata a Claudia Koll, un misto di pesce e verdure fritte, con lo chef di Zì' Checco che ha preso spunto dalle proprie origine marchigiane per la frittura delle verdure. Da non perdere neppure il granpiatto reale degli antipasti, che offre la possibilità di gustare una ricca varietà di crudi come i carpacci di spigola, salmone, tonno e pesce spada, gli scampi e i gamberi. In questo campo l'esperto è Valerio Vescovo, specialista di crudi e sommelier. Per terminare il pasto, infine, ci sono i dolci fatti in casa di Patrizia Ricci, sommelier e pasticceria. «Tutti i dolci sono di nostra produzione – aggiunge Antonio Vescovo – e a prepararli è mia moglie. Le sue specialità sono la millefoglie, la crema catalana, il cream caramel e il tiramisù. Inoltre ci sono anche le crostate di frutta, e per queste prepariamo noi anche la marmellata». Infine sbagliare la scelta del vino da Zi' Checco è praticamente impossibile, sia per la grande varietà di etichette proposte che per la presenza dei tre sommelier della famiglia Vescovo.
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Quindicinale di attualità, cronaca, economia, turismo e cultura
Autorizzazione del Tribunale di Velletri n° 7/08 del 25 febbraio 2008
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