Attualità - Cronaca - Economia - Turismo - Cultura
Anno I - Numero 9 / 12 agosto 2008
La voce del Mare di Roma
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Fabiano, il primo bagnino audioleso del litorale Il personaggio
Fabiano Cino, 28 anni, audioleso, iscritto all’Università del Foro Italico (ex Iusm), istruttore di nuoto, coordinatore di scuola nuoto, giocatore di pallanuoto, è aiuto assistente bagnante, sulla torretta numero cinque a Torvaianica. Lavora accanto ad Alessia, l’assistente bagnante “titolare”. Un’iniziativa nata dalla collaborazione tra la Pomezia Servizi, la sezione locale della Capitaneria di Porto di Roma, il CR Lazio – FIN, e la cattedra di Sport natatori dell’Università del Foro Italico. E subito bagnanti sordomuti hanno iniziato a frequentare la spiaggia. a pag. 7
Affitti troppo alti. E le case delle vacanze restano vuote Tendenze
Agosto e settembre in spiaggia con lo sconto. Gli stabilimenti della costa romana riducono i prezzi per far fronte al calo dei turisti per effetto della crisi economica
A Ostia e Fregene sono rimaste vuote le ville e gli appartamenti per le vacanze. Alla vigilia di Ferragosto sono centinaia gli immobili rimasti sfitti sul litorale romano per via della crisi economica e dei canoni di locazione troppo alti. Alcuni ottimisti invece, sperano ancora di affittare la casa estiva. a pag. 13
Marina di Nettuno polo nautico ad alta tecnologia Speciale porti
Il porto turistico Marina di Nettuno entro la fine del 2008, grazie ad un investimento di 20 milioni di euro, crescerà ulteriormente con la realizzazione di 170 nuovi posti barca da 8,50 a 40 metri, che si andranno ad aggiungere agli 800 posti già esistenti. Verranno costruiti pure nuovi parcheggi e i posti auto passeranno da 850 a 1030. Nel progetto un modernissimo cantiere per piccole imbarcazioni, una piscina olimpionica, l’eliporto e la terza camera iperbarica del Lazio. alle pag. 18 e 19
Staten Island come Ostia La spiaggia segreta di NY Turismo
New York riscopre la spiaggia libera. E’ South Beach e si trova a Staten Island, l’isola dove il 44 per cento dei residenti è di origine italiana e il lungo arenile assomiglia a Ostia Ponente. Con tanto di movida sul lungomare e chioschi sulla spiaggia. Per far conoscere i segreti dell’isola è stato realizzato lo Staten Island Discovery Tour, con tanto di gita in battello sull’Hudson. a pag. 21
Lady Beach parla arabo e sogna il cinema glamour Bellezze al bagno
Sabrin Hammani, 15 anni, di origini tunisine, è Lady Beach 2008. Parla arabo, studia però nelle scuole italiane, vive a Pavona con la famiglia e, come tutte le ragazze che partecipano ai concorsi di bellezza, sogna di fare l’attrice e la modella. Sarà una delle dodici ragazze che compariranno sul calendario ufficiale del Summer Tour edizione 2009. Ramona Ozsvath, trent’anni, di origini romene è invece Lady Beach fotomodella e Claudia Conti, 22 anni di Ardea, è Lady Beach spettacolo. a pag. 25
Primo Piano
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12 agosto 2008
Accordo tra il Ministero per lo Sviluppo economico e i sindacati dei gestori
Stabilimenti balneari low cost Ombrelloni e lettini a metà prezzo
ombrellone sarà assolutamente facoltativa, l’adesione al proto-
collo sarà indicato all’ingresso dello stabilimento da una nota in-
formativa che dovrà essere ben visibile. Dal canto suo, il Ministero si impegna ad ottobre a rivedere tutte quelle voci, aumento dei canoni compreso, alla base dei recenti incrementi (circa l’8 per cento) dei servizi di spiaggia riscontrati dall’Osservatorio ministeriale. Rilevazione che ha fatto scattare la promozione, che non si andrà a cumulare, ovviamente, con altre iniziative locali già intraprese dalla associazioni. Altra novità, messa nero su bianco nel testo dell’accordo, è rappresentata dalla classificazione degli impianti balneari. L’anno prossimo le “stelle” consentiranno di diversificare l’offerta dei servizi balneari e le relative tariffe, sul modello di quanto già accade per gli alberghi, i villaggi turistici e i campeggi. In questo contesto, il pericolo sarà quello di evitare la corsa ad un’offerta balneare sem-
Capocotta, nel 1999. “Ma a Ostia non possiamo più venire perché i “tessili”, i bagnanti in costume, non rispettano l’arenile nudista e non esitano a piazzare ombrelloni ovunque - denuncia Simona Carletti, vicepresidente della Fenait, la federazione che riunisce le associazioni naturiste italiane - Ci sono poi altri ba-
gnanti che a Capocotta vengono per vederci spogliare e considerano un corpo nudo un elemento da osservare. Non comprendendo che il naturismo è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune per favorire il rispetto dell’ambiente”.
E così, stufi di essere considerati fenomeni da baraccone, i nudisti romani hanno traslocato sulla spiaggia dell’Arenauta, vicino Gaeta. Qualcuno s’è spinto pure a Santa Severa, la località di villeggiatura preferita dall’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
di Enzo Bianciardi
L
a moda del “low cost” conquista le spiagge. Ad agosto e settembre sconti e offerte promozionali per rilanciare il Mare di Roma e promuovere una vacanza a due passi da casa. A Ostia, Fregene, Anzio, Nettuno. L’iniziativa, che riguarda gli 8mila stabilimenti balneari italiani, è stata presa dal Ministero dello Sviluppo Economico, che con le associazioni dei gestori degli impianti ha sottoscritto un protocollo d’intesa che prevede un “taglio” del 50 per cento delle spese per il noleggio di lettini e ombrelloni se il servizio viene acquistato nel pomeriggio. A sottoscrivere l’accordo Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Oasi-Confartigianato, Assobalneari-Confindustria. La riduzione del costo di lettino e
A Capocotta la grande fuga dei naturisti Il caso
Naturisti in fuga da Ostia trovano rifugio a Gaeta. Roma è stata la prima città d’Italia ad avere una spiaggia per nudisti, a
pre più di lusso, con conseguenze pesanti sulle famiglie italiane. Massimo Muzzarelli, presidente dell’Assobalneari Roma, aderente a Confindustria, ha detto: “Si tratta di un’iniziativa promozionale di grande interesse. Già con “Roma Pass” dall’anno scorso e ora, con “Agosto al mare” (che prevede sconti per i giovani fino a 30 anni del 15 per cento), abbiamo attuato una politica di sconti per favorire l’accesso al mare. Si tratta di un esperimento che potrebbe cambiare, in futuro, la maniera stessa di intendere e promuovere l’offerta di balneazione. Sui risultati concreti non possiamo ancora dire”. “Inoltre - continua Muzzarelli - la classificazione servirà a dare ulteriore chiarezza sul fronte dei prezzi. Pagare un lettino da 5 a 15 euro per l’intera giornata dipenderà solo dalla scelta dell’utente”. Sulla stessa lunghezza d’onda, Ruggero Barbadoro, presidente regionale della Fiba: “Le associazioni della balneazione saranno unite per collaborare al contenimento e alla trasparenza dei prezzi praticati negli stabilimenti attraverso iniziative concrete per attenuare gli effetti del carovita e della riduzione dei consumi valorizzando anche le azioni promozionali già messe in campo dalle stesse associazioni e dai singoli operatori”.
Primo Piano
12 agosto 2008
Il Sib di Anzio e Nettuno risponde all'iniziativa «Pomeriggio convenienza»
«Gli sconti? Li facciamo da anni» Pochi turisti, spiagge semivuote: la flessione rispetto al 2007 è del 30%
On the beach
di Cosimo Bove
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(cosimo.bove@reporternews.eu)
nzio e Nettuno all'avanguardia in fatto di sconti. Le due città del litorale romano hanno anticipato di anni l'iniziativa del Ministero dello Sviluppo economico con «Pomeriggio convenienza», con sconti fino al 50% per chi decide di andare al mare soltanto nel pomeriggio. Un'iniziativa che nella Regione Lazio ha visto l'adesione di gran parte degli operatori balneari, ma che ad Anzio e Nettuno non ha avuto bisogno di alcun genere di conferma. A spiegare come si comporteranno li stabilimenti balneari della zona di fronte a questa nuova iniziativa promossa per favorire l'arrivo in spiaggia di turisti di tutte le età, Daniela Di Renzoni, presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib) di Anzio e Nettuno. «Noi in zona – chiarisce la Di Renzoni – applichiamo sconti pomeridiani al mare da almeno 10 anni. Si tratta di una scelta necessaria: è ovvio che chi decide di andare al mare solo nel pomeriggio non può pagare come chi si reca in spiaggia già dalla mattina. Nel caso degli stabilimenti balneari di Anzio e Nettuno le riduzioni sono di circa il 30%, ma non è escluso che alcuni operatori di zona possano decurtare dal pagamento percentuali anche maggiori». Una scelta quasi inevitabile quindi, tanto che nessuno si è mai sognato di tirarsi indietro di fronte a questa possibilità: stabilimenti compatti e sconti per tutti i bagnanti. Particolare in materia, l'iniziativa di alcuni stabilimenti balneari, come il
Tuffi in acqua per rinfrescarsi
T-Village, nelle vicinanze di Tor Caldara, che per tutto il mese di luglio, e probabilmente anche a settembre, ha proposto ai propri clienti un lettino in spiaggia dal martedì al giovedì a soli 3 euro. Una trovata che senza ombra di dubbio è servita ad attirare sulla spiaggia di Tor Caldara indecisi ed amanti del mare in cerca di stabilimenti low cost per passare una giornata all'insegna della spensieratezza e del relax. Nel frattempo, al di là del «Pomeriggio convenienza» ideato dal Mi-
nistero dello Sviluppo economico, l'estate di Anzio e Nettuno prosegue tra alti e bassi, senza una presenza fissa di turisti sulle spiagge del litorale. Il boom degli ultimi anni quindi, al momento sembra essere soltanto un lontano ricordo, nonostante le buone intenzioni e tutte le iniziative allestite sulle spiagge del litorale per attirare quanti più clienti possibili. «La stagione attualmente stenta a decol- lare - continua a
spiegare Daniela Di Renzoni - e visto come stanno andando le cose non credo che la tendenza verrà invertita in tempi brevi. Quest'anno stiamo lavorando solo con i residenti. Non ci sono turisti, né da Roma, (tranne il fine settimana, ndr), né da altre località. Abbiamo avuto una flessione notevole rispetto agli anni scorsi, ed anche se per giudicare dovremo aspettare la fine dell'estate, il calo è evidente». La speranza degli operatori balneari, è che almeno in queste ultime due settimane di agosto il trend possa essere invertito, per ridare una boccata d'ossigeno a quanti hanno fatto della vita in mare il loro mestiere. Specialmente nel corso dei tre mesi estivi.
Rilassati in riva al mare
Beach volley sotto il sole
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Primo Piano
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12 agosto 2008
La Regione Lazio ha messo a punto il Piano per la difesa degli arenili per il triennio 2008-2011
Al Lido di Ponente verranno restaurate le barriere soffolte. In programma anche il ripascimento morbido
Ostia, cinque milioni di euro per ricostruire la spiaggia erosa
A
di Enzo Bianciardi
Ostia il ripascimento delle spiagge si farà, ma prima, giura la Regione Lazio, sarà necessario realizzare le barriere di scogli sommerse per proteggere il litorale dall’erosione. Le tanto temute barriere
sottomarine, accusate di provocare erosione, hanno convinto tutti, pure i Verdi che in passato avevano espresso tante perplessità, preferendo il ripascimento morbido, spazzato via in una sola stagione. Tutto è bene, però, quel che finisce bene. E nelle prossime settimane verrà, infatti, approvato il Piano di
interventi a difesa delle coste del Lazio per il triennio 2008-2010. Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente, anticipa il progetto di Ostia: “Subito 5 milioni di euro per sistemare le opere di difesa della costa, poi, il riporto di sabbia”. “Ostia spiega Zaratti - non aveva beneficiato degli interventi del 2007, avendo già ricevuto risorse in precedenza ed essendo in corso interventi sperimentali (il famoso Bms ad Ostia Levante). Espletate le dovute analisi abbiamo ritenuto si dovesse intervenire in modo consistente su questa importante porzione del litorale laziale, attraverso un intervento triennale strutturale di difesa che, se non presume di risolvere tutti i problemi, certamente costituirà una solida base per mettere in sicurezza la costa per lungo tempo”. “Si parte prosegue Zaratti - con un intervento per la manutenzione delle opere rigide, ovvero delle scogliere soffolte.
Opere realizzate a partire dagli Anni Ottanta che hanno difeso il litorale tra il porto e il Canale dei Pescatori. Opere che però, nel corso degli anni si sono deformate, perdendo gran parte dell’efficacia. Il nostro obiettivo è non solo quello di restaurarle e rafforzarle ma anche quello di estenderle al Lido di levante. Dove sarà necessario cercheremo anche di prevedere interventi di ripascimento morbido. I tecnici hanno ultimato su mio incarico la ricognizione delle opere di difesa esistenti e del loro stato di manutenzione. Una volta approvato il piano di interventi, potremo pensare ai progetti e al bando di gara per appaltare la realizzazione delle opere”. La situazione più grave è ad Ostia Ponente, dove il mare in alcuni tratti ha raggiunto la massicciata della strada e la scogliera, oramai sbriciolata dalla violenza delle onde, è disseminata dinanzi alle spiagge
rendendo problematica la balneazione. “Si tratta di interventi - specifica Sandro Lorenzatti, responsabile della segreteria dell’Assessore, e delegato ai problemi del litorale - ispirati da una strategia più attenta alla durata delle opere e all’impatto ambientale. Vogliamo ad esempio evitare interventi costosi e di brevissima durata: l’esperienza insegna che centinaia di metri cubi di sabbia posati possono scomparire presto se non accompagnati da interventi collaterali. In alcuni casi, come il Canale dei pescatori, si dovrà intervenire per modificare le opere dell’uomo che continuano a determinare fenomeni erosivi. Vorremmo insomma affrontare il problema con una visione d’insieme che tenga presente anche gli effetti delle opere nelle aree non direttamente interessate, come Capocotta”.
Primo Piano
12 agosto 2008
L’amministrazione municipale punta sul rilancio del litorale. Chiesto alla Pisana di tutelare il lungomare come paesaggio naturale
Ardea, la costa delle meraviglie C
di Giovanni Salsano
(giovanni.salsano@reporternews.eu)
osta da tutelare, mare e spiagge da valorizzare, turismo da incentivare. Su queste basi intende muoversi l’amministrazione comunale di Ardea, per dare nuovo slancio all’economia del territorio. Consapevole, tuttavia, di dover fare i conti con una realtà cementificata e sinora poco valorizzata. Su queste basi sono state poste dal Consiglio comunale rutulo le osservazioni al Piano territoriale paesistico regionale, recentemente approvate dall’assise cittadina. In particolare, il Consiglio chiede alla Regione di tutelare la costa di Ardea come “paesaggio naturale” e non come “Paesaggio degli insediamenti urbani”, classificazione inizialmente prevista dalla Pisana. «Il Piano territoriale paesistico regionale – sostiene il sindaco di Ardea, Carlo Eufemi – prevedeva per quelle aree una tutela classificata come “Paesaggio degli insediamenti urbani”, ma questo contrastava di fatto con l’intenzione dell'amministrazione che proprio in questo periodo sta concentrando le sue attenzioni contro gli abusi edilizi,
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inviando anche i primi dinieghi al rilascio dei permessi di costruire in sanatoria. Applicare la disciplina di paesaggio naturale nel Ptpr, invece, segue il lavoro avviato da tempo contro gli abusi edilizi sul litorale. Si tratta di un riconoscimento che di fatto andrebbe a garantire una ulteriore tutela nei confronti di un territorio che negli anni è stato violentato». A tal proposito, va ricordato che la scorsa primavera il Comune ha annunciato la volontà di procedere ad oltre 90 demolizioni di manufatti
abusivi sul lungomare (anche se allo stato ne è stata effettuata una sola), per le quali si attendono i tempi tecnici dopo i ricorsi al Tar presentati dai proprietari. In realtà, le osservazioni al piano territoriale paesistico regionale non riguardano solo la costa, ma intendono disegnare: «Una migliore armonia urbanistica in tutto il territorio – afferma l’assessore all’Urbanistica, Carlo Giorgio Bille – in cui le espansioni future della città avverranno solo in quartieri residenziali già presenti al fine di
Il sindaco Eufemi: «Sarebbe il modo migliore per difendere un territorio che negli anni è stato spesso violentato»
garantire una migliore vivibilità. Tra queste, ci saranno espansioni contenute a Nuova California, Tor San Lorenzo, Colle Romito, Ardea e Nuova Florida». Critiche sono giunte dalla sinistra di Ardea, dal Laboratorio cittadino per la sinistra unita, composto da Rifondazione Comunista, Verdi, Sinistra Democratica e Partito Socialista, secondo cui «Sul Piano Paesistico Regionale – si legge in una nota del Laboratorio - la maggioranza non si è smentita: in un Consiglio comunale tenutosi all’insegna della confusione e della sospetta illegittimità, oltre ad aver dichiarato “non condivise” le osservazioni fatte dal Laboratorio Cittadino, unicamente dirette nell’interesse del territorio e della cittadinanza (ad esempio la richiesta di classificazione in “Paesaggio agrario di rilevante valore” della zona di Montagnano) ha approvato alcune osservazioni che se supereranno il vaglio della Regione Lazio riconsegneranno il territorio di Ardea agli speculatori edilizi. Gli stessi che l’hanno sinora considerato terra di conquista, senza un minimo di progettualità diretta allo sviluppo turistico e non quello di edilizia residenziale».
La proposta
Tor San Lorenzo sogna un porto turistico dove sbarcò Enea
Il primo passo è stata l’individuazione di un’apposita area nel Piano di utilizzo degli arenili. Il secondo, l’inserimento di un’apposita osservazione al Piano territoriale paesistico regionale. Per sapere se il sogno del porto turistico di Ardea si realizzerà o meno è ancora presto. Intanto, però, l’idea divide. «Tra le osservazioni al Ptpr – spiega il Presidente della commissione urbanistica del Comune, Luca Di Fiori – il consiglio comunale ha richiesto l’abbattimento di un vincolo al lungomare dei Troiani per la creazione di un eventuale porto turistico della città». Il sito individuato per la realizzazione dell’opera è il tratto di costa tra viale Marino e il consorzio “Tirrenella”, a Tor San Lorenzo. Favorevoli gli operatori del settore balneare: «È senz’altro una buona idea – afferma Angelo Cavola, presidente del Sib di Ardea – il progetto è ambizioso, ma interessante. Il fatto poi che si sia abbandonata l’area dell’Incastro è una scelta corretta: lì ci sono importanti scavi archeologici e molto c’è ancora da scoprire». Per Valter Roviglioni, di Rifondazione Comunista, invece, «La maggioranza tenta di cancellare i vincoli paesaggistici in zone già consolidate per poter costruire un improbabile porto turistico». (G.S.)
Primo Piano
12 agosto 2008
Fabiano Cino, audioleso, per tutta la stagione estiva vigilerà sui bagnanti della spiaggia libera
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A Torvaianica un bagnino speciale di Giovanni Salsano
U
(giovanni.salsano@reporternews.eu)
n progetto ambizioso, che inizia già a dare i primi frutti. Si è ripetuto anche nella stagione in corso l’inserimento di un assistente bagnante diversamente abile sulle spiagge libere di Torvaianica, si tratta di un’iniziativa nata dalla collaborazione tra la Pomezia Servizi (l’azienda che gestisce il servizio di assistenza ai bagnanti sulle spiagge libere), la Capitaneria di Porto di Torvaianica, la sezione salvamento del CR Lazio – FIN, e la cattedra di Sport natatori dell’Università del Foro Italico. Per il secondo anno consecutivo, Fabiano Cino, 28 anni, audioleso, iscritto all’Università del Foro Italico (ex Iusm), istruttore di nuoto, coordinatore di scuola nuoto, giocatore di pallanuoto e aiuto assistente bagnante, ha preso posto
nelle giornate di maggiore affollamento sulla costa pometina, sulla torretta n°5 – in pieno centro a Torvaianica tra il Belvedere e il Piccolo Porto – accanto ad Alessia, l’assistente bagnante “titolare”. «Un primo, inatteso risultato – spiega Roberta Giuliani, per il sesto anno responsabile del servizio di assistenza ai bagnanti a Torvaianica – è stato l’aumento di persone con la stessa disabilità di Fabiano che hanno iniziato a frequentare la spiaggia dove lui era di turno e che si sono sentite più sicure, anche perché meglio comprese nella loro comunicazione. L’inserimento di Fabiano, va detto, è stato molto semplice non solo per i tanti titoli che ha conseguito e per il suo carattere, ma anche per il sostegno e la collaborazione degli altri assistenti bagnanti impegnati sulle torrette». Durante il proprio servizio, Fabiano è abilitato al primo soccorso in spiaggia, pur es-
sendo un ottimo nuotatore. Il progetto, considerato ancora a livello sperimentale, è stato riproposto per il secondo anno consecutivo, e ancora una volta, come nell'estate del 2007, sono arrivati buoni risultati. Per dire se è come verrà esteso
anche in futuro, comunque, è ancora troppo presto, visto che fino a questo momento i riferimenti sono soltanto quelli relativi alle ultime due stagioni. Il fatto che l'iniziativa funzioni, comunque, è fuori discussione e sicuramente al termine
dell'estate in corso ci saranno altri banchi di prova per l'assistente bagnante Fabiano Cino. «Mi piace sottolineare – prosegue Roberta Giuliani – che al di là di questo progetto, in cui crediamo fortemente, c’è comunque un lavoro che va avanti da sei anni e che vede impegnati tanti ragazzi e ragazze, ogni giorno a salvaguardia dei bagnanti. Anche nell’estate in corso, siamo stati impegnati in decine di interventi di salvamento in acqua, nella ricerca di persone, soprattutto bambini, che si sono allontanate dalla spiaggia e in interventi di primo soccorso. Se le statistiche dicono che sono diminuiti drasticamente i morti per annegamento nelle spiagge libere presidiate dai baywatch, il merito è soprattutto del lavoro di prevenzione che i ragazzi fanno ogni giorno. Mi auguro che tutti i comuni costieri si dotino presto di questo servizio».
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Politica
12 agosto 2008
Il Pd boccia la Giunta Il punto
Bilancio negativo per i primi 90 giorni della Giunta Canapini a Fiumicino. Lo sostiene il Partito Democratico. “Il primo atto da parte del riconfermato sindaco scrive Michela Califano, consigliere comunale e segretario del Pd a Fiumicino - è stato quello di escludere la minoranza di centrosinistra dalle società miste del Comune. Niente consiglieri di amministrazione. Niente revisori dei conti. In questo modo viene a mancare il controllo di garanzia e trasparenza. Gli atti che si stanno compiendo ci fanno pensare che la volontà sia chiuderle. Perché, ad esempio, si continua ad affidare ad altre società servizi e competenze che potrebbe svolgere la Fiumicino Tributi, che produce il 51 per cento dei ricavi per il Comune?”. “Il bilancio consuntivo 2007 è risultato positivo, con un attivo di tre milioni di euro - sottolinea Califano - e poi scopriamo che non ci sono soldi per pagare gli straordinari ai vigili urbani. Che il Comune ha sommato prestiti per 84 milioni di euro e che a ciò si aggiungono i debiti maturati con alcuni fornitori”. “Mentre Fiumicino non ha ancora un servizio di protezione civile che possa fronteggiare le emergenze aggiunge il segretario del Pd Non ha potuto aumentare i taxi perché il nuovo bando per l’assegnazione delle licenze è stato annullato dal Tar del Lazio. Non ha una commissione consultiva per i trasporti perché non è stata riattivata. E centinaia di bambini resteranno fuori da asili nido e materne perché mancano posti nelle scuole”.
British Airways e Iberia si fonderanno in un solo gruppo. Anche Delta e Northwest si uniranno
Con i “matrimoni dell’aria” lavoro a rischio a Fiumicino B
di Alessandra Zavatta
ritish Airways e Iberia preparano le nozze. Delta Airlines e Northwest hanno annunciato la fusione. Lufthansa e Swiss, dopo il matrimonio, hanno aumentato gli utili. Soltanto Alitalia ha “divorziato” (da Air France) prima di sposarsi. E per l’aeroporto di Fiumicino si annuncia un “autunno caldo”. Non soltanto perché il previsto taglio d 5mila dei 20mila dipendenti della compagnia di bandiera per scongiurarne il fallimento e avviare un piano di rilancio produrrà inevitabilmente scioperi a ripetizione e disagi per i passeggeri. Ma anche perché integrazioni, unioni e fusioni in atto tra le altre compagnie aeree sono destinate a ripercuotersi sul Leonardo da
Vinci. Alla base dei “matrimoni dell’aria” c’è infatti la volontà di ridurre i costi per far fronte al rincaro dei prezzi del cherosene. Soltanto per British la spesa per l’acquisto del carburante è aumentata del 49 per cento in un anno. “E quando si parla di contenimento dei costi, dietro l’angolo ci sono sempre licenziamenti in massa”, afferma il sindacato autonomo SdL Trasporto Aereo. British e Iberia puntano a divenire, dopo lo sposalizio, la terza compagnia aerea al mondo per giro d’affari, oltre 16,5 miliardi di euro. Come già avvenuto per Air France e Klm, le due compagnie manterranno marchi separati ma agiranno in sinergia con ben 450 velivoli. Ma non è ancora chiaro il destino dei 42 mila dipendenti di British e dei 24.600 lavoratori di Iberia. «E’
troppo presto per parlare», ha spiegato Willie Walsh, amministratore della compagnia britannica. «Ci vorranno mesi per accordarsi sui termini e definire un piano di integrazione». Mesi di suspance per i dipendenti fiumicinesi delle due società. «Non è detto che ci sia soltanto da perdere”, sostiene Massimiliano Graux, capogruppo del Pdl a Fiumicino. «Occorrerà vedere come verranno gestite queste nuove sinergie». Air France e Klm dal matrimonio hanno guadagnato: ora sono il gruppo aeronautico numero uno al mondo, con fatturato di 24,11 miliardi di euro. Lufthansa e Swiss, ad un anno dalle nozze, sono il numero due con 22,4 miliardi di euro di fatturato. Il terzo posto tocca alla nuova holding British-Iberia. In lizza con le
americane Delta e Northwest, che puntano a costruire un colosso con 390 rotte in 67 paesi. Per superare le rivali statunitensi, i britannici già guardano ad un futuro matrimonio transoceanico con American Airlines, già partner di British e Iberia nell’alleanza One World. Ma, al momento una fusione transoceanica non è possibile in base agli attuali accordi tra Usa e Ue. E poi c’è Alitalia, con il fidanzamento rotto e un futuro non certo roseo. Il sindaco di Fiumicino Mario Canapini ha chiesto al Governo Berlusconi di «evitare inutili allarmismi sui tagli al personale e di intervenire in tempi brevi per il risanamento di Alitalia, che rappresenta anche la più grande industria del Lazio e alimenta un indotto di centinaia di piccole e medie imprese».
12 agosto 2008
E’ polemica sui militari impegnati a pattugliare la pineta di Ostia
A Castelfusano arriva il Genio A ottobre i Pionieri smantelleranno le favelas nel bosco
di Enzo Bianciardi
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a protezione della pineta di Castelfusano dovrà entrare a far parte del “Patto per Roma”. Dopo che quaranta ettari sono andati in fumo lo scorso 26 luglio. Sulla questione è in atto a Ostia un duro confronto tra la maggioranza di Centrodestra, il Partito democratico e le opposizioni di Sinistra. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani hanno deciso di schierare l’esercito, 50 uomini che in questi giorni hanno iniziato ad affiancare le altre forze di polizia nel controllo dell’area. Armati di fucile mitragliatore e dotati
di mezzi blindati, Granatieri di Sardegna e Lancieri di Montebello pattugliano la pineta, mentre altri 36 militari sorvegliano le stazioni ferroviarie Ostia Centro, Stella Polare e Acilia della linea Roma-Lido. E ad ottobre a Castelfusano sbarcherà il Genio Pionieri dell’esercito per sgomberare le baraccopoli costruite nel folto del bosco da immigrati clandestini e senzatetto. I vigili urbani stanno realizzando già filmati della pineta dall’alto, con l’ausilio di elicotteri. Questo per stilare una mappa degli insediamenti abusivi e facilitarne l’individuazione agli specialisti del Genio. Una mozione a sostegno di iniziative per Castelfusano è stata presentata dal consigliere provinciale
Piero Cucinato: “Ho chiesto all’assemblea di Palazzo Valentini di sostenere iniziative per il recupero ambientale della pineta di Ostia, oltre a prevedere nel prossimo bilancio fondi e strumenti a supporto delle attività di prevenzione antincendio”. “A settembre - annuncia Cucunato - verrà creato, su questo tema, un Osservatorio e il Comitato Pro Pineta 2008”. Il deputato Andrea Sarubbi (Pd) ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente per conoscere le ragioni per i ritardi acquisiti nell’organizzazione della Riserva del litorale romano, di cui la pineta di Castelfusano fa parte. “L’incendio di natura dolosa che ha interessato la Riserva del Litorale Romano il
26 luglio scorso e che fa seguito al grande incendio del 4 luglio 2000 scrive l’esponente del Partito democratico - dimostra che questa situazione di impasse burocratica non è ulteriormente accettabile e ha probabilmente aggravato gli esiti dell’attentato incendiario”. Il capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio, Enrico Fontana, ha proposto l’installazione di sistemi di videosorveglianza per controllare gli accessi alla pineta di Ostia e la chiusura alle auto. Il capogruppo del Pd in Municipio, Paolo Orneli ha chiesto di “accertate le responsabilità e le omissioni legate al mancato funzionamento del coordinamento interforze per Castelfusano”.
Politica
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Sicurezza fai-da-te
E a Capocotta dune tutelate con le ronde “on the beach”
“Ronde” per proteggere le dune, contrastare il fenomeno della prostituzione e soprattutto per evitare il calpestio, che scoprendo le radici, provoca erosione e gravissimi danni all’ambiente. Una squadra di otto uomini, uno per ogni chiosco di Capocotta, sono impegnati da alcuni giorni a pattugliare i tre chilometri di spiaggia. Obiettivo: riportare alla normalità la frequentazione di un’area naturistica di grande pregio inserita nella Riserva naturale statale del Litorale romano. La vegetazione, trattenendo i granelli di sabbia, dà vita alle dune e le consolida nel tempo.“Il primo compito delle ronde - spiega Claudio Presutti, presidente del Consorzio dei chioschi di Capocotta - sarà quello di riparare i buchi nella rete di recinzione provocati dai parcheggiatori, che invitano i “clienti” a raggiungere la spiaggia attraversando la duna. Il calpestio, però, danneggia le colline di sabbia e le appiattisce. Le squadre dovranno far rispettare il divieto di transito. Per eventuali abusi o reati verranno avvertite le forze dell’ordine”. Non sono “giustizieri”, solo una squadra di persone che lavorano per il bene comune, cioè per la conservazione delle dune. La prostituzione, anche maschile, a Capocotta è una caratteristica abituale. “Speriamo che i controlli scoraggino il fenomeno”, aggiunge Presutti. (E.B.)
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Politica
12 agosto 2008
Il consigliere provinciale del Pdl: «Sperperati fondi per manifestazioni di dubbio ritorno»
Niente soldi per la Pontina De Angelis lancia l’allarme
L
a Pontina, una delle strade più pericolose d'Italia, così come rilevato da un'indagine portata avanti dall'Aci, si conferma ancora una volta come pensiero ricorrente degli amministratori di Anzio, Nettuno, Ardea e Pomezia. Dopo l'intervento, circa un mese fa, dei quattro sindaci, stavolta a tornare sull'argomento è stato il consigliere provinciale (e consigliere comunale di Anzio) Romeo De Angelis, eletto tra le fila del Popolo della Libertà, che si è soffermato sulla necessità di mettere in sicurezza la strada statale 148. In particolar modo, De Angelis contesta il bilancio recentemente approvato dalla Giunta di Centrosinistra alla Provincia di Roma, nel quale sono stati previsti finanziamenti per le notti bianche e per la festa del cinema, ma non per la messa in sicurezza della Pontina. «Devo registrare personalmente l'ennesima mancanza della Giunta nei confronti della Pontina, la
strada più pericolosa d'Italia, per la quale avevo chiesto un finanziamento per "tappare le buche" che è stato rifiutato». Tant'è vero che il consigliere De Angelis, nello specifico portabandiera delle richieste avanzate dalle amministrazioni comunali del litorale romano, è andato oltre, rincarando la dose nei confronti delle scelte aqdottate dal Presidente Nicola Zingaretti. «Questa – continua De Angelis - è una delle tante note stonate del bilancio approvato.
Nonostante un dibattito di buon livello anche grazie alle nostre proposte e all'impegno dell'assessore Rosati, dobbiamo dare un giudizio negativo: come al solito da una parte si dà la colpa a Berlusconi per la mancanza di fondi, dall'altra si sperperano soldi in manifestazioni di dubbio ritorno». Difficile che la situazione cambi in tempi rapidi, ma di certo l'intenzione di De Angelis, che la Pontina con tutta probabilità la conosce bene, è
quella di sensibilizzare l'amministrazione provinciale verso una situazione che da anni affligge tutti i residenti dei comuni di Anzio, Nettuno, Ardea e Pomezia in viaggio da pendolari verso la capitale, stuzzicando il presidente Zingaretti su manifestazioni che se da un lato favoriscono la crescita turistica ed economica della Provincia, dall'al-
tro di certo non aiutano gli automobilisti in transito sulla SS148. La speranza è che anche dalla Provincia, così come era stato assicurato dal Governo, possa a breve arrivare una risposta positiva circa la messa in sicurezza della Pontina, per evitare incidenti causati da incuria e mancata illuminazione del manto stradale.
Politica
12 agosto 2008
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Approvata la Variante Eschieto che garantisce all'amministrazione comunale maggiori possibilità di controllo sulle cooperative Al rientro dalle vacanze estive ci sarà un incontro con le associazioni sportive per eliminare il canone sugli impianti
I superpoteri della Giunta Chiavetta di Mario Scagnetti
L
(mario.scagnetti@reporternews.eu)
a variante Eschieto ha passato l'esame del consiglio comunale. Nell'ultima assise prima delle vacanze estive, infatti, i consiglieri di Nettuno hanno approvato la variante al Piano Regolatore Generale: compatta e favorevole l'intera maggioranza, sia Partito Democratico che Lista Chiavetta, mentre l'opposizione si è astenuta, a eccezione di Ugo Minchella, ex candidato Sindaco del Pdl e ora indipendente. Inoltre con l'approvazione della variante la giunta guidata dal primo cittadino Alessio Chiavetta avrà maggiori poteri: «Contestualmente – spiega l'assessore all'urbanistica Alberto Andolfi – abbiamo approvato anche una delibera di indirizzo. Si tratta di uno strumento che ci permetterà di verificare il rispetto delle convenzioni da parte delle cooperative». La variante Eschieto appena approvata, comunque, non ha nulla a che vedere con la situazione delle palazzine sequestrate dalla Guardia di Finanza l'anno scorso: «Questo problema lo affronteremo con forza a
settembre – aggiunge ancora Andolfi – con l'intento di risolverlo. I cittadini, infatti, non devono pagare le conseguenze delle speculazioni di qualcuno». Momenti di tensione tra maggioranza e minoranza, invece, ci sono stati quando dai banchi dell'opposizione sono arrivate delle cri-
tiche rispetto alle linee programmatiche della giunta del sindaco Alessio Chiavetta; soprattutto quando Alessandro Mauro ha spiegato di non vedere una programmazione riguardo al problema relativo «alla mancanza di loculi all'interno del cimitero civile».
La risposta del giovane primo cittadino non si è fatta attendere: «La nostra programmazione verrà alla luce in maniera netta e decisa. E per questo motivo abbiamo anche stilato il piano degli obiettivi per i dirigenti. Chi lavora nel migliore dei modi sarà ricompensato e il controllo sarà trimestrale, perché ognuno deve prendersi le responsabilità delle proprie decisioni. Inoltre gli uffici dovranno seguire le indicazioni che arriveranno dall'amministrazione». Altro tema toccato dalla classe politica nettunese è stato quello relativo ai canoni d'affitto che le società sportive sono costrette a pagare per l'utilizzo delle strutture comunali. La delibera era stata firmata dai commissari prefettizi e in campagna elettorale Chiavetta aveva assicurato che la decisione sarebbe stata rivista: «Al rientro dalla vacanze – sottolinea il Sindaco di Nettuno – ci sarà un incontro con le associazioni sportive e sarà fratto un distinguo tra chi ha uno scopo di lucro e chi no. Quest'ultime saranno esentate dal pagamento, anche perché rappresentano un catalizzatore sociale per i giovani di quartieri e nella maggior parte dei casi sono anche intervenute sulle strutture comunali a proprie spese, portando un plusvalore». Infine, sempre in tema di impianti sportivi, è stato inaugurato il Nettuno Tennis Club. Una struttura polivalente dotata di due campi da tennis, spogliatoi e bar e che presto ampliata con la costruzione di una piscina e di un campo da calcetto. Il nuovo impianto è stato realizzato in via Scipione Borghese, davanti allo stadio comunale; la stessa zona che era stata individuata negli anni passati per realizzare la Cittadella dello Sport.
Progetto Nettuno
Tombe esaurite al cimitero È allarme all'interno del cimitero civile di Nettuno. Non solo scarsa manutenzione, mancanza di pulizia e sicurezza per i visitatori, ma anche i pochi loculi rimasti tra i punti dell'interrogazione presentata dal gruppo consiliare Progetto Nettuno, composto da Alessandro Mauro e Giuseppe Bellucci. «Il cimitero – spiega il capogruppo Alessandro Mauro – è in uno stato di totale abbandono. Oltre ai problemi che riguardano la manutenzione e le luci votive c'è anche quello relativo ai loculi: ne sono rimasti soltanto 56». La risposta è arrivata dall'assessore Flavio Biondi, per lui deleghe all'ambiente e alla sanità: «Per quanto riguarda i loculi noi abbiamo ereditato un rapporto ultraventennale con una ditta che ha aperto un cantiere all'interno della struttura per realizzare altri 300 posti, questo però è fermo perché la Procura della Repubblica ha acquisito gli atti. A breve saranno realizzati 60 loculi e poi, nel caso in cui venga accettata la richiesta del montaferetri che abbiamo inoltrato, potremo sfruttare il quinto e sesto piano dei muri di cinta». Poco soddisfatti i consiglieri di Progetto Nettuno che lamentano la mancanza di una vera programmazione.
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Cronaca
12 agosto 2008
Piano dell'assessore all'Ambiente Patrizio Placidi per ripulire e rendere fruibili pinete e giardini E intanto parte il progetto pilota per la raccolta differenziata “porta a porta”
Anzio, un parco in ogni quartiere per far rinascere la città “verde” S
Riapre Usa e Getta
di Mario Scagnetti
(mario.scagnetti@reporternews.eu)
ognando un parco in ogni quartiere. Il progetto è ambizioso e porta la firma di Patrizio Placidi, Assessore all'Ambiente e alla Sanità del comune di Anzio. L'ex vice Sindaco, appena preso possesso del suo nuovo incarico all'interno della giunta guidata da Luciano Bruschini, infatti ha stilato un piano per migliorare il biglietto da visita della città, e la parte sulla quale puntare di più è proprio quella che riguarda la realizzazione di un parco pubblico all'interno di ogni quartiere del territorio comunale anziate. I lavori sono già partiti. «L'obiettivo – spiega Patrizio Placidi – è quello di regalare a ogni zona della città un'area verde che sia fruibile da tutti gli abitanti, dai bambini agli anziani». Per realizzare il progetto in piazza Roma sono stati installati un parco giochi, una torre di illuminazione e delle panchine; ad Anzio Due sono state rese vivibili le due pic-
Dopo la messa in sicurezza la magistratura ha firmato il dissequestro
cole pinete; a Lavinio Stazione è stato acquisito un terreno di 6mila metri; nel parco Colaceci di via Jenne si è deciso di intervenire sull'illuminazione e sull'impianto di irrigazione della fontana. Inoltre nel progetto del neo Assessore all'Ambiente e alla Sanità Patrizio Placidi rientrano anche i parchi Lavinio 71, Parcobaleno e quello di via Roma. E
tutto con un bilancio è nettamente diminuito rispetto allo scorso anno. All'esponente locale del Popolo della Libertà, però, piacciono davvero le sfide e neppure quelle semplici. Nel suo pacchetto, infatti, è prevista anche un'intera parte dedicata alla raccolta differenziata, che sarà gestita dall'Ecopolis 2000, società che dal primo agosto ha
in gestione l'appalto che riguarda il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. «La raccolta differenziata sarà attivata in ogni quartiere della città di Anzio e, così come per i parchi, vogliamo realizzare un punto per la differenziata in almeno ogni zona della città». Infine nel capitolato d'appalto dell'affidamento del servizio rsu, stilato dalla commissione ambiente, è stata inserita anche la raccolta differenziata porta a porta. Sotto questo punto di vista sarà l'amministrazione comunale a scegliere un quartiere pilota nel quale lanciare e testare il progetto, che in caso di funzionamento sarà esteso all'intera città. «Siamo al lavoro per individuare il quartiere più adatto nel quale sperimentare il porta a porta» conclude l'assessore Patrizio Placidi.
Dopo mesi di polemiche e di discariche abusive riaprono i cancelli di Usa e Getta. Terminati i lavori di messa in sicurezza del centro per la raccolta differenziata dei rifiuti ingombranti, infatti, i magistrati hanno firmato il dissequestro. E così la città di Anzio, da lunedì 11 agosto, può di nuovo contare sul proprio fiore all'occhiello per quanto riguarda lo smaltimento degli ingombranti; una struttura che negli anni passati aveva permesso di raggiungere livelli record di raccolta differenziata. Al vaglio dell'amministrazione neroniana, poi, c'è anche la volontà di aprire un secondo centro, ma per questo bisognerà attendere ancora qualche mese: «Per il secondo punto Usa e Getta – spiega Patrizio Placidi, Assessore all'Ambiente – aspettiamo che il primo entri a pieno regime con la nuova ditta Ecopolis 2000. La zona scelta, comunque, è quella di via delle Cinque Miglia, alla periferia di Anzio».
12 agosto 2008
A Ferragosto restano vuoti gli alloggi per la villeggiatura a Ostia e Fregene
Casa delle vacanze addio!
Turisti in fuga per i prezzi troppo alti e la crisi economica
A
Fregene vuote le ville della vacanze. A Ostia turisti in fuga dagli appartamenti con vista sul mare. Alla vigilia di Ferragosto sono centinaia le case delle vacanze rimaste sfitte sul litorale romano. Le megaville con sette stanze, triservizi, patio e giardino da settemila euro al mese all’ombra della pineta di Fregene non hanno trovato villeggianti disposti a spenderci le vacanze. Così come gli alloggi Anni Sessanta con entrata indipendente che a Ostia Levante fino alla scorsa estate erano ricercatissimi. “Colpa dei prezzi di locazione troppo alti che i proprietari degli immobili vogliono spuntare”, sostengono le agenzie immobiliari in via Castellammare. “La crisi economica ha colpito duro il turismo ma loro non sembrano essersene resi conto. A Fregene imprenditori e professionisti hanno scelto alloggi più economici per far soggiornare al mare moglie e figli”. E così dalla villa con dieci stanze, parco e frutteto, sono passati ai villino a schiera e agli appartamenti extralusso. E se la cavano con tremila-quattromila euro al mese per piazzare al mare moglie e figli. La villetta di Alberto Moravia, con vista sulla foce dell’Arrone, è ancora lì. Scrostata dalla salsedine, il giardino invaso dalla sabbia. Poco lontano ci sono le casette colorate dove Ennio Flaiano, Nanni Loy e Marcello Mastroianni hanno trascorso interminabili serate a discutere di cinema, letteratura ma anche di donne, viaggi e vacanze. Dove le vecchie casupole in legno del Villaggio dei pescatori lasciano il passo ai villlini in muratura passeggiavano al tramonto Federico Fellini e Giulietta Masina, cittadini onorari di Fregene e che a Fregene hanno vissuto e ideato le sequenze di numerosi film. Erano i vip un tempo a fare di Fregene la spiaggia più trendy di Roma. Ora sono rimasti i prezzi “da vip” ma attori, cantanti, scrittori
sono fuggiti in altri lidi. Chi la casa se l’era comperata, per trascorrerci l’estate, certo è rimasto. Con il mercato immobiliare in crisi non è il momento per venderla. E sono rimasti pure gli Ottimisti che sperano di affittare a 7.500 euro “prestigiosa villa di rappresentanza con otto camere, sei bagni e saloni”, e i Furbi che, invece di chiedere seimila euro al mese per la casa delle vacanze, scrivono sull’annuncio “villetta in locazione a 1.500 euro a settimana”. Il risultato non cambia: i villeggianti abbandonano Fregene. A Ostia, dove trascorrono le vacanze famiglie meno abbienti, il
crollo è stato più evidente. Perché sul mercato è difficile trovare prezzi più bassi che al Lido (800 euro al mese per due stanze e servizi a cinquanta metri dalla spiaggia), prezzi quest’anno inarrivabili per impiegati e operai. Basta scorrere il lungo elenco di annunci appesi sulle vetrine delle agenzie immobiliari per capire che, ad inizio agosto, decine e decine di alloggi sono inesorabilmente vuoti. Eppure proprio tra quegli annunci non è difficile trovare richieste che oltrepassano i duemila euro per soggiornare ad agosto in un “appartamento sul lungomare, con aria condizionata, quattro stanze e doppi servizi”. Ed è ancora lì anche l’annuncio per affittare “attico vista mare, superaccessoriato, sei stanze, aria condizionata, box auto”. Il prezzo? Mille euro a settimana. Cioè come una setti-
mana a Barcellona in albergo a quattro stelle. Sarà forse il mare, non proprio limpido, a far fuggire i villeggianti? E’ vero, Legambiente nel Lazio ha bocciato, nei dati forniti lo scorso luglio, la qualità delle acque a Fregene, Santa Severa, Ostia, Capocotta, Nettuno, Anzio e Lavinio. Ma in passato il mare sporco (non sempre, però!) non è mai stato un problema per gli aficionados. E quindi il pensiero corre nuovamente ai prezzi troppo alti delle case della vacanze ma anche degli altri servizi, compresi quelli di spiaggia. Tanto che i gestori degli stabilimenti balneari hanno denunciato un calo del 30 per cento delle presenze. Anche in questo caso è vero soltanto in parte. Perché molti che a Ostia e Fregene sono venuti lo stesso, al mare ci sono andati. Eccome! Sulle spiagge libere, però. Ed ecco ritornare la questione dei prezzi. Troppo alti per catturare la voglia di vacanza di romani e stranieri.
Cronaca
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Il sondaggio
Tutti pazzi per la Sardegna
I romani tradiscono il Lazio e per le vacanze scelgono la Sardegna. La nostra regione che nel 2007, secondo i dati elaborati da casa.it (il portale immobiliare che riunisce 7mila agenzie in Italia), era al terzo posto tra le destinazioni preferite da chi affitta casa per trascorrere le vacanze, quest’estate è sceso al quinto posto. Regina delle vacanze è la Sardegna, che ha tolto lo scettro alla Toscana, svivolata al secondo posto. Olbia, Cagliari e Sassari sono le province preferite dai villeggianti che affittano la casa per le vacanze. Novità dell’estate 2008 è la Puglia, balzata dal decimo al terzo grazie ad una politica di sconti sulle locazioni e ad una migliore accoglienza. Stabile al quarto posto la Liguria, mentre perdono posizioni Sicilia, Emilia Romagna, Veneto e Marche, tutte regioni famose per le vacanze balneari. Ma se si esamina l’elenco delle province più gettonate dai villeggianti pazzi per il mare, il Lazio è presente soltanto con il litorale di Latina, Sabaudia, Sperlonga e Gaeta. Ostia, Fregene, Anzio, Nettuno, Santa Severa e Tarquinia non compaiono affatto. La pugliese Lecce, che nel 2007 non era neppure nella top ten, è ora al primo posto. Con migliaia di vacanzieri che arrivano pure da Roma e dal Lazio. “Lecce solo 12 mesi fa si collocava al 27° posto della classifica - spiega Emanuele Tonini, amministratore delegato di Casa.it – E adesso totalizza oltre il 10 per cento delle richieste per affittare case per la villeggiatura. La Sardegna ha raddoppiato gli affitti per le vacanze effettuati tramite Internet. Gli italiani, che stanno riscoprendo l’abitudine all’affitto delle case per le vacanze in quelle località che il resto del mondo ci invidia”. (A.Z.)
Acilia vuole divorziare da Ostia
12 agosto 2008
I quartieri dell’hinterland del XIII Municipio chiedono maggiore autonomia
Dopo Ferragosto i comitati civici inizieranno la raccolta delle firme per la separazione dal Lido. «Roma non cura i nostri interessi»
T
di Enzo Bianciardi
orna a soffiare il vento dell’“autonomia”. Stavolta si parte, a sorpresa, da Acilia. E’ l’hinterland, infatti, a chiedere il distacco da Roma e la nascita di un nuovo Municipio. “A partire dal caso del Polo natatorio dove il Campidoglio non ha preso in considerazione le richieste dei rappresentanti politici locali - denunciano il Comitato Civico Entroterra, CdQ Amici della Madonnetta, LabUr XIII Mentre si discute della viabilità lungo via Cristoforo Colombo e la via del Mare e brucia la pineta, si è tenuta a Roma una preconferenza di servizi per accelerare la realizzazione di un mega centro commerciale a ridosso di Castelfusano. Per non parlare dell’emergenza abitativa (il residence che ospita i senzatetto in via Valle Porcina), degli Articoli 11 (le nuove costruzioni a Madonnetta e Dragona) e delle
case popolari programmate all’Infernetto”. Nonché dei problemi irrisolti tra i Consorzi Axa e Casal Palocco con il Comune di Roma. Il XIII Municipio, secondo i comitati autonomisti, “è rappresentativo di Ostia e di una classe politica (votata principalmente agli interessi di Ostia) che vede in alcuni personaggi la longa manus del Campidoglio”. “Non ci sentiamo garantiti dalla politica di Roma”, protestano i Ribelli. “Dopo Ferragosto raccoglieremo le firme per staccarci da Roma e se non potremo costituire un nuovo Comune, chiederemo di essere il XIV Municipio della Capitale”. La direzione del vento “autonomista” da Acilia si sposta su Ostia dove riprende a soffiare con insistenza. A puntare il dito contro il Campidoglio, stavolta, è Ruggero Picchi, presidente dell’Ascom: “Dopo il via libera ai Patti territoriali, che porterà altri centri commerciali al Lido a grave
danno degli esercizi commerciali esistenti, e la questione del Polo natatorio, abbiamo capito che il distacco da Roma è una condizione “sine qua non” per la crescita del nostro territorio”. L’invito di Picchi è accolto da Renzo Pallotta, vicepresidente del Municipio: “E’ ancora in ballo la raccolta firme (circa 15 mila, consegnate a Veltroni due
anni fa) per la divisione del Municipio, primo passo per l’autonomia di Ostia. Il comune non ci ha mai risposto, sono stato ricevuto solo due volte da due diverse Commissioni e poi nient’altro”. Vizzani, presidente del Municipio, intanto annuncia: “A settembre, come previsto, daremo il via al decentramento amministrativo”.
Cronaca
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Il gioco delle tre poltrone
Il presidente del consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ha intimato nei giorni scorsi agli eletti di Forza Italia di lasciare i doppi incarichi. Ministri che mantengono il seggio in Parlamento. Deputati che siedono anche sugli scranni di consigli regionali e comunali. Ma a Roma c’è chi di incarichi ne ha addirittura tre. E’ il caso di Alfredo Antoniozzi, europarlamentare per Forza Italia, consigliere provinciale e assessore del Comune di Roma. Al momento non ha ancora dato ascolto ai “consigli” del capo del proprio partito, Berlusconi appunto, lasciando di fatto fuori dall’assemblea di Palazzo Valentini Pier Paolo Zaccai, primo dei non eletti nella lista del Pdl, ex presidente del consiglio in XIII Municipio e consigliere delegato alla sicurezza a Ostia. “Per me può anche scegliere di restare consigliere provinciale, ma allora si impegni davvero su questo fronte”, sottolinea Zaccai. Ricoprire troppi ruoli, secondo il Premier, significa “non svolgere bene nessuno degli incarichi affidati”. Ma in quanti la pensano così?
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Cronaca
12 agosto 2008
Nuova rotta di Wizz Air
Italo Balbo nel 1933
L’idrovolante dell’eroica impresa
L’arrivo a Chicago
Il ritorno al Lido di Roma
All’Idroscalo una piazza per ricordare Italo Balbo e i “trasvolatori”
O
Il Generale e gli Atlantici
stia vuole una piazza dedicata a Italo Balbo e alle Trasvolate atlantiche. Dove? All’Idroscalo, naturalmente. L’aeroporto “sull’acqua” costruito negli Anni Venti alla foce del Tevere proprio per accogliere gli idrovolanti pilotati da Balbo, eroe dell’aviazione e Ministro dell’Aeronautica nel Governo Mussolini. A lanciare la proposta è stato il consigliere municipale del Popolo della libertà Angelo Paletta, che sulla questione ha presentato un ordine del giorno che verrà presto discusso dal parlamentino di Ostia. “L’Idroscalo “Carlo Del Prete” - scrive Paletta - fu il più importante scalo del Mediterraneo e approdo delle epiche ed eroiche Trasvolate Atlantiche. Il 16 giugno 1927 l’idrovolante “Santa Maria” con a bordo il colonnello Francesco
De Pinedo ammarò a Ostia portando felicemente a conclusione il leggendario raid aereo di oltre 44mila chilometri con il quale era
stata per la prima volta effettuata la doppia trasvolata dell’Oceano Atlantico. L’altra trasvolata venne guidata dal generale Italo
Balbo che, dopo aver sorvolato le Alpi e l’Artico, raggiunse l’America facendo scalo a Montreal, Chicago e New York”. Il 12 agosto 1933 ammarò all’Idroscalo di Ostia, ad accoglierlo oltre centomila persone che si erano riversate al Lido per salutare gli Atlantici, la pattuglia di aviatori eroi. “Gli hangar dell’Idroscalo tuttora esistono e sono oggi di proprietà della società Canados che si è dichiarata disposta a finanziare il monumento alla Trasvolata Atlantica, approvata dal consiglio municipale il 18 gennaio 2002”, sottolinea Paletta. E proprio la piazza di fronte al monumento dovrebbe divenire Piazzale della Trasvolata Atlantica. Della ridefinizione toponomastica dovrà occuparsene l’Ufficio di presidenza del Municipio.
Fiumicino e Sofia più vicine
A Fiumicino debuttano il nuovo volo diretto per Sofia. A collegare l’aeroporto Leonardo da Vinci con la capitale della Bulgaria è Wizz Air, compagnia low cost in espansione nell’Europa dell’Est. Cinque sono i nuovi voli che uniranno Sofia a Bruxelles, Barcellona, Valencia, Milano e Roma, appunto. E dalla capitale bulgara sarà poi possibile raggiungere il Mar Nero con il collegamento a basso costo Sofia-Varna. Per espandere il network, Wizz Air ha acquistato il diciannovesimo Airbus A320, che sarà basato a Sofia ed effettuerà anche le rotte per l’Italia. “Continueremo a rinforzare la nostra leadership aggiungendo ulteriori rotte”, spiega John Stephenson, direttore dell’Ufficio commerciale di Wizz Air. E per festeggiare biglietti scontati, a partire da 19,99 euro. E, come nella tradizione del low cost, vendite online (sul sito www.wizzair.com) e chi prima prenota meno paga. Wizz Air conta attualmente cento rotte in Europa, ha basi in Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania e Croazia. Negli ultimi dodici mesi ha trasportato 5 milioni di passeggeri.
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A bordo
12 agosto 2008
Entro la fine del 2008 pronti nuovi posti barca da 40 metri, parcheggi, una piscina ed un eliporto sul mare
Marina di Nettuno Uno sguardo rivolto verso il futuro S
di Cosimo Bove
(cosimo.bove@reporternews.eu)
tile ed efficienza consolidata negli anni, ma con uno sguardo rivolto al futuro. Il porto turistico Marina di Nettuno, fiore all'occhiello della città del tridente, si prepara ad una svolta.
Il nuovo porto in cifre
Entro la fine del 2008, grazie ad un investimento pari a poco più di 20 milioni di euro, l'approdo turistico nettunese (3000 metri lineari di
banchine con 14 pontili) crescerà ulteriormente, con 170 nuovi posti barca da 8,50 a 40 metri, che si andranno ad aggiungere agli 800 posti già esistenti. Chiaro a questo punto, che ad un aumento degli ormeggi, dovrà necessariamente seguire un aumento dei posti auto, che passeranno dagli attuali 850, a circa 1030. Tra le novità in programma, ampio risalto verrà dato alla realizzazione di un modernissimo cantiere per piccole imbarcazioni «con la possibilità di ricoverare in verticale – spiegano dal Marina di Nettuno – imbarcazioni fino ad 11 metri, venendo incontro ad un'esigenza sempre più pressante di porto a secco», Nella parte nuova del bacino portuale nettunese, per accontentare ogni
minima necessità dei diportisti in transito e dei soci del Marina di Nettuno, verrà realizzata una piscina con caratteristiche Fin/Coni, l'unica fino ad oggi mai realizzata nell'ambito della portualità italiana.
Sicurezza per i diportisti
Particolare attenzione verrà quindi data, nell'ambito del nuovo progetto di sviluppo del porto turistico, all'aspetto sanitario, con la realizzazione di un eliporto (che potrà essere realizzato sia per trasferimenti da e verso le isole Pontine, che per vere e proprie emergenze sanitarie, con possibilità di utilizzo 24 ore su 24), e di una camera iperbarica:il terzo impianto della Regione Lazio dopo quello del Policlinico di Roma e dell'Icot di Latina. «Una struttura che potrà essere d'ausilio sia per emergenze sanitarie – chiariscono dalla Direzione del Marina di Nettuno – sia per esigenze terapeutiche. Altra novità prevista dal progetto del nuovo porto, sarà la realizzazione di una Club house
Incastonata nella banchina una vasca olimpionica
L'intenzione del Marina di Nettuno è chiara: creare una struttura efficiente ed assolutamente esclusiva da mettere a disposizione dei soci e dei diportisti in viaggio nel Tirreno. Tra le novità assolute all'interno della portualità italiana, la piscina che verrà realizzata sul molo di sottoflutto: una vasca di acqua dolce con tutte le misure e le caratteristiche tecniche richieste dal Coni e dalla Fin, la Federazione italiana nuoto. Alla piscina verrà quindi affiancata una club house tecnica per l'organizzazione e la realizzazione di eventi sportivi all'interno del Marina di Nettuno. Non a caso il porto turistico nettunese è stato il primo in Italia, nel 1998, ad organizzare una gara di Offshore classe 1.
tecnica sul molo di sottoflutto: una struttura pensata e voluta per la vocazione sportiva della nostra Marina, tenuto conto che siamo innanzitutto circolo nautico, e per questo volti naturalmente all'organizzazione ed alla realizzazione di eventi sportivi».
Posti barca da 40 metri
Chiaro che tra gli aspetti che più di altri favoriranno lo sviluppo del porto turistico Marina di Nettuno, un posto di rilievo spetterà ai nuovi 170 posti barca per imbarcazioni fino a 40 metri. Una scelta consapevole, dettata dall'esigenza di dare un'impronta nuova al porto nettunese. «In questo modo – continuano dalla Direzione amministrativa del Marina di Nettuno – saremo in grado di ospitare imbarcazioni fino a 40 metri, tenuto conto che la linea batimetrica di fondale, per effetto dell'ampliamento, si è stabilizzata a circa 4 metri». Novità assoluta infine, se ci
sarà la possibilità di renderla praticabile, sarà la realizzazione di una serie di pannelli fotovoltaici.
A bordo
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In questi giorni è al vaglio la possibilità di installare pannelli fotovoltaici per il rispetto dell'ambiente
Macchinari all'avanguardia e passione La scommessa vinta del cantiere navale
Un'idea ancora in fase embrionale, che prevede l'installazione dei pannelli a copertura dei posti auto pre-
senti all'interno del Marina di Nettuno, con un doppio vantaggio per i soci: la possibilità di parcheggiare comodamente in porto lasciando la propria autovettura al coperto dalle intemperie, e l'utilizzo di fonti di energia alternative per un maggiore rispetto dell'ambiente e per un consistente risparmio economico nel corso degli anni. La Marina di Nettuno quindi, si appresta ad una nuova epoca di sviluppo economico, con nuovi servizi all'avanguardia e tecnologie sempre più sofisticate a disposizione dei diportisti. Non è un caso, che dal 1987 l'approdo turistico nettunese riceve ininterrottamente la Bandiera Blu per i servizi offerti dalla Fee, la Fondazione per l'educazione ambientale. Il tutto sempre con un occhio di riguardo per le numerosissime attività commerciali presenti all'interno dell'area, che con il nuovo progetto studiato dal Marina di Nettuno riceveranno una copertura modulare completa.
Tra le attività che hanno visto la nascita del porto turistico Marina di Nettuno, inaugurato nel 1986, spicca il Cantiere navale fondato da Umberto Pineschi, e che nel corso degli anni ha visto lavorare anche il figlio Stefano. Una scelta vincente quella di Umberto, maestro d'ascia tra i più bravi di Anzio, che nel corso degli anni ha visto ripagata la sua intuizione di trasferirsi a Nettuno, scommettendo sul nuovo porto turistico assieme a 12 soci romani. Certo il lavoro oggi, rispetto a circa 20 anni fa, è diverso: non più costruzione di barche, ma solo qualche ritocco. Il legno ormai è quasi scomparso, ed il cantiere navale
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I nuovi posti barca fino a 40 metri
nettunese si è adeguato, adattandosi alla lavorazione della vetroresina. Tra le caratteristiche che rendono unico il cantiere navale Marina di Nettuno, il Gelcoat peeler, per la lavorazione della vetroresina quando fa osmosi. «Un macchinario unico in Italia – racconta Stefano Pineschi, al lavoro con Umberto – che mio padre ha comprato 16 anni fa in Olanda, quando nessuno ci avrebbe scommesso sopra. Una macchina di assoluta precisione, che in Italia non ha nessuno». Accanto a macchinari unici nel loro genere, il cantiere navale nettunese mette a disposizione dei propri clienti un'officina attrezzata con tornio,
1030
I posti auto complessivi
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la rettifica dei motorini d'avviamento, una falegnameria adatta ad ogni genere d'intervento ed operai specializzati nel restyling di imbarcazioni d'epoca. E proprio una di queste imbarcazioni rappresenta una delle più grandi soddisfazioni di Stefano. «Si tratta di una Goletta olandese del 1954 – racconta Pineschi - con due alberi in legno: abbiamo rimesso a nuovo interni ed esterni, rifatto la coperta in teak, montato le eliche di prua, trasformato cabine singole in doppie. Un vero gioiellino». Un capolavoro realizzato con la passione di chi ama il mare ed il proprio mestiere senza remore.
I milioni di euro investiti nel progetto
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Gli anni necessari a realizzare l'opera
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Turismo
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Alberghi, aerei e visite guidate prenotati on line. Agenzie di viaggio disertate dai vacanzieri
A Roma piace il turismo “fai da te” V
iaggiatori in calo e boom di prenotazioni fai da te sul web. I dati elaborati dall'Osservatorio di Telefono Blu – organismo di tutela dei turisti – non raccontano nulla di buono. Anzi per il turismo italiano in Italia il 2008 è l'anno del record negativo. Quest'estate sono 2,4 milioni i romani e i laziali che sono in vacanza, 400mila in meno rispetto allo scorso anno, di cui 220mila della Capitale; il tutto a causa delle ripercussioni legate alle tasse e al costo della benzina. Secondo l'Osservatorio di Telefono Blu in media le vacanze durano 11 giorni, due in meno rispetto all'anno passato; inoltre la maggior parte dei romani ha prenotato sul web e organizzato in maniera autonoma il proprio pacchetto viaggi. Soltanto il 19% passa in agenzia e la stessa cosa accade nel resto del Lazio; i dati invece cambiano per i viaggi all'estero: il 44% dei turisti si rivolge ad agenzie e tour operator, il 33% contatta direttamente le strutture del luogo, il 20% programma le proprie ferie on line
e il 23% infine parte senza prenotare. I viaggi preferiti in base al rapporto qualità – prezzo sono quelli verso le Caraibi, le Maldive, il Mar Rosso, le isole baleari e tutto il Mediterraneo. Discrete anche le scelte verso le capitali europee, dove a farla da padrone sono Londra, Parigi e Praga. Il boom delle partenze è concentrato nel mese di agosto con il 56%, mentre a giugno il dato è stato del 7%, a luglio del 27% e a settembre si prevede un flusso del 10% le mete preferite per il 70% dei turisti sono le località balneari. Romani e laziali per le loro ferie in Italia scelg o n o soprattutto le
spiagge locali e quindi a riscuotere successo sono l'arcipelago pontino, quello toscano, l'Argentario, la Versilia, la Romagna e la Sardegna, in crescita invece i viaggi verso la Puglia. In crescita, poi, anche chi decide di uscire dai confini nostrani (34% e incremento di otto punti percentuali rispetto al 2007) con il Mediterraneo in testa e turisti in viaggio verso il Mar Rosso, la Tunisia e il Marocco. In Europa, invece, ai primi posti ci sono la Grecia e la Spagna, con la sua Costa del Sol che attrae sempre più giovani. Nel filone del turismo incoming laziale a trainare l'intero movimento è Roma, intesa come città d'arte, con le isole pontine e le spiagge del lito-
rale capitolino tengono bene il passo. Il Lazio, poi, può vantare buone presenze anche italiane, soprattutto a Ponza, Ventotene e Palmarola. Tra le note dolenti le lamentele che arrivano al centralino e al sito internet di Telefono Blu: viaggi acquistati all'interno di un'agenzia, problemi con i trasporti, prenotazioni saltate, località non corrispondenti al catalogo, clausole vessatorie scoperte all'arrivo, overbooking e accoglienza le tematiche principali. Basse, invece, le segnalazioni per il Lazio che arrivano dall'incoming, con il solo 6% delle
lamentele. Oltre a dispensare dati, comunque, da Telefono Blu arrivano anche alcune regole d'oro a firma del Presidente nazionale dell'associazione Pierre Orsoni, tra cui il contenimento dei prezzi dei servizi turistici e la qualità del servizio da offrire. Infine due inviti per i turisti: non desistere da lamentele e segnalazioni in caso di una brutta vacanza e affidarsi a amici e conoscenti, che sono già stati nel luogo scelte come metà per le proprie vacanze, abbandonando guide, classifiche e bandierine.
Turismo
12 agosto 2008
L’Isola dei Famosi
Il traghetto per la visita
Il ponte che la collega a Brooklyn
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Ragazzi studiano nel parco cittadino
Il tour punta a valorizzare il quartiere “on the beach” della Grande Mela
Staten Island, la spiaggia di New York N
di Alessandra Zavatta
ew York, regina del turismo, seduce i turisti romani. E Staten Island, principessa delle spiagge, organizza tour in traghetto come a Ostia. Al posto del Tevere c’è l’Hudson. Dal 1992 Roma e New York sono “città gemelle”. Ad unirle soprattutto il turismo. La Grande Mela festeggia in questi giorni la sua scalata ai vertici della classifica Usa per il giro d’affari legato al settore turistico. “New York ha superato Orlando, in Florida, e Las Vegas, in Nevada, calamitando nell’ultimo anno 46 milioni di visitatori, che hanno speso 28,85 miliardi di dollari in alberghi, ristoranti, musei, visite guidate”, spiega Gorge Fertitta, amministratore delegato di NYC&Company, l’ente del turismo della città. Un milione mezzo di questi visitatori sono europei e tantissimi sono gli italiani. Che puntano dritto a Staten Island, l’isola dove il 44 per cento dei residenti è di origine italiana. A Staten Island non ci sono soltanto grattacieli, centri commerciali e il Memorial dedicato alle vittime degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. Sull’isolona legata a Brooklyn dal famoso ponte Giovanni da Verrazzano, c’è
la spiaggia, i ristorantini in riva al mare, la movida. Un po’ come Ostia è per Roma, con le dovute differenze ma con molte più analogie di quanto si possa pensare. Per far conoscere i segreti dell’isola il sindaco di New York Michael Bloomberg e il presidente del distretto di Staten Island James Molinaro hanno promosso, insieme a Gray Line New York Sightseeing e NYC&Company, lo Staten Island Discovery Tour. Un percorso inte-
grato lungo i 265 chilometri quadrati del quinto “borough” (gli altri quattro sono Bronx, Queens, Manhattan e Brooklyn ndr). Si parte con il traghetto, lo Staten Island Ferry che attraversa la baia di New York e approda al Saint George Terminal, un incrocio tra un museo e una stazione marittima. Poi sosta d’obbligo al monumento ai caduti delle Torri Gemelle, quindi tappa allo Snug Harbor Cultural Center, al giardino bota-
nico, alla Zoological Society, a Fort Wadsworth e alla casa della celebre fotografa Alice Austen. Per scoprire che pure Joan Baez e Christina Aguilera sono nate sull’isola che guarda la Statua della Libertà e strizza l’occhio alla dirimpettaia Manhattan. Per raggiungere, infine, South Beach, la lunghissima spiaggia libera dove chiunque può piantare l’ombrellone e stendere l’asciugamano senza pagare neppure un dollaro.
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Cultura
12 agosto 2008
Vittorio Sodano ha trasformato Toni Servillo in Andreotti nel celebre film
Scheda segnaletica
Ricercato dalle Major
Il volto del Divo Giulio I
di Angela Valenti
mestieri del cinema sono tanti: registi, attori, scenografi, arredatori, costumisti e truccatori. Vittorio Sodano è truccatore, il piccolo genio che ha ricreato il volto di Giulio Andreotti ne “Il divo”, l’acclamato film di Paolo Sorrentino. Innanzitutto una curiosità: sulla sua carta d’identità alla voce professione cosa c’è scritto? “La qualifica esatta è capotruccatore che però non rende giustizia alla professione. In America si parla di make-up designer. Esprime il concetto del disegno nato dal nulla. Da bambino, mentre i miei cuginetti sognavano di fare il pompiere, il medico o l’avvocato, io volevo fare la gente morta. Mia madre mi portò subito dallo psicologo, che la rassicurò spiegandole che vivevo di grande
fantasia”. Sono stati difficili gli inizi? “In realtà non è un mestiere semplice e in Italia non ci sono scuole. Però non ho trovato grandi difficoltà. Il mio primo film fu “Prima del tramonto” (regia di Sfefano Incerti, ndr), vincitore del festival di Locarno con una menzione speciale al mio lavoro, mi ha subito immesso sul mercato internazionale. Diciamo pure che si è trattato della classica botta di c… che nella vita non guasta!” Lei ha lavorato molto anche in America, come truccatore per “The Black Dalia” di Brian De Palma e “Apocalypto” di Mel Gibson. Poi “Le fate ignoranti” e “Ricordati di me”. “Dopo Locarno ho conosciuto Margherita Buy di cui sono diventato prima amico e poi truccatore per otto anni. Quindi ho conosciuto Laura Morante e anche con
Occupazione: Makeup designer Stato civile: Single Città natale: Napoli Corporatura: Atletica Etnia: Bianca/caucasica Segno zodiacale: Vergine Fumo: Sì Alcool: No Figli: Non fanno per me Istruzione: Liceo classico
lei è nata prima l’amicizia del rapporto professionale. Anche questa è stata una fortuna. Vede, per truccare attrici già belle, bastano piccoli espedienti e un po’ di psicologia”. Veniamo all’ultimo successo: Il divo. Una bella responsabilità ricreare il personaggio Giulio Andreotti… “Quando sono stato contattato Toni Servillo, l’attore protagonista, mi ha subito detto che voleva diventare una sorta di clone del senatore. Mi si è gelato il sangue ma non perché non lo sapessi fare ma semplicemente perché è impossibile farlo. Siamo tutti diversi: o trovi un sosia oppure hai perso. La struttura ossea di Servillo è totalmente diversa da quella di Andreotti: Toni ha il viso lungo, Andreotti ce l’ha schiacciato, ha le orecchie subito dopo il collo, una struttura quasi da alieno. Io invece volevo ricordare il personaggio e
non farne una caricatura. Paolo Sorrentino è stato subito d’accordo e, dopo il secondo test, anche Servillo è stato contento e abbiamo cominciato a lavorare per circa un mese per creare il trucco definitivo. Quattro ore per montarlo e un’ora e mezza per smontarlo. Tutti in giorni, per dodici settimane. Oltre-
tutto era estate e a Napoli c’erano circa 50 gradi! E’ stato complicato. Non dimentichiamoci tutti gli altri personaggi, come per esempio Cirino Pomicino, Vittorio Sbardella, Franco Evangelisti, da me ideati e resi simili agli originali”. Sogni nel cassetto? “Sono un amante del fantasy ma finora non ho avuto offerte. Vorrei lavorare con Guillermo del Toro e con Baz Luhrmann. Con loro lavorerei anche gratis!” Ma lei, Vittorio Sodano, cosa vuole fare da grande? “Ho cominciato subito a fare quello che volevo sin da bambino. Sono perfettamente esaudito”. Prossimi impegni? “Ho appena terminato finito un film di Theo Angelopoulus con Michel Piccoli, Bruno Ganz e Irène Jacob molto impegnativo, con invecchiamenti e ringiovanimenti, un avanti e indietro temporale di mezzo secolo; sarà al Festival del cinema a Venezia”. Lei è napoletano. E il mare di Roma? “Amo l’acqua, tutta, anche quella un po’ sporchetta. Il mare mi ritempra e poi se è sporco è colpa nostra e non del Signore!”
Pupi Avati entra in manicomio con il “fascista” Ezio Greggio
Grande schermo
di Mafalda Bruno E Pupi Avati pensa a Giovanna. O meglio a “Il papà di Giovanna”, il nuovo film che il poliedrico regista, premiato con il Sangallo d’Oro alla carriera al CivitaFestival lo scorso luglio, ha ultimato in terra di Romagna. “Di solito non amo sbilanciarmi dice sornione - ma questa volta è un film diverso: racconta il legame forte e doloroso padre-figlia sconvolto dall’omicidio dell’amica del cuore da parte della giovane. Il racconto si svolge a Bologna tra il 1938 e il 1954 e spazia dall’assassinio alla
confessione, alla condanna, fino all’uscita dal manicomio criminale”. “Il film è ambientato in luoghi che conosco bene per esserci nato”, sottolinea Avati. “Ma non è un film autobiografico, sebbene la ricostruzione delle location sia perfettamente identica a casa mia, quella in cui sono stato bambino, dalle dimensioni del pianerottolo al pavimento, al cortile, dove il mio immaginario ha trovato lo spazio per esprimersi proprio perché lì avevo abitato da bambino, quando cioè la fantasia è più florida”. La trama è lineare: Michele, un artista fallito (interpretato da Silvio Orlando) è sposato con la sua ex
modella. La figlia adolescente, Giovanna, un giorno esce, va in palestra e con un rasoio sgozza la migliore amica. La ragazza viene ritenuta malata di mente e per lei c’è un ospedale psichiatrico dove resta ricoverata per molti anni. Solo il padre le è vicino. La madre Delia (Francesca Neri) rinnega la famiglia. Ma insolito è, invece, uno dei protagonisti: il comico Ezio Greggio nei panni di un ispettore della polizia fascista. “Ho avuto sempre l’interesse di vedere i comici in una sorta di nuova vita, far vestire loro “panni” diversi - rivela il regista - Lo già fatto con Abatantuono, Albanese e Marcorè.
Mi sembra importante dare loro carisma di attori “seri”. Ezio mi ha incuriosito. Il suo è un ruolo da persona sì decisa, ma anche di buon cuore che aiuterà sia il padre che la figlia a superare il dramma”. “La storia? Ci farà riflettere sulla cronaca quotidiana, perchè ci riporterà agli omicidi di Garlasco, Perugia e Novi Ligure, in cui noi
sappiamo quello che è successo ma l’abbiamo visto solo dal di fuori”, sottolinea Avati. “In qualunque realtà familiare ad un certo punto si chiude la porta e non si riesce a capire cosa succede davvero “dentro casa”; non sappiamo come si relazionano i genitori con i figli, quali meccanismi scatenano violenze e soprusi”.
12 agosto 2008
Cultura
Intervista a Lorenza Mazzetti, protagonista del Free Cinema Anni Sessanta
La regista nipote di Einstein
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«Odio il mare e amo tutto ciò che è alternativo, indipendente e libero»
A
di Mafalda Bruno
nticonformista nell’anima, regista per passione, nipote di Einstein perché la zia ha sposato Robert, il fratello del genio della fisica Albert. Lorenza Mazzetti, vincitrice del Sangallo d’Oro alla carriera al “Civitafestival 2008”, racconta della sua vita tra Roma (città natale) e la Toscana (regione che l’ha adottata), dell’amore per il grande schermo che l’ha portata ad essere una delle protagoniste del Free cinema inglese. Una carriera iniziata con…un the rovesciato la sua. “Avevo prodotto il mio primo film, “Together”, fornendo credenziali non certo mie, che lavoravo come barista per mantenermi agli studi, ma quelle dell’University College. Quando il direttore dell’Università scoprì il mio “imbroglio” mi disse senza mezzi termini che per aver dato referenze false sarei finita in prigione. A meno che, aggiunse, “io non veda prima il film e decida se vale la pena finanziarlo o meno”. Sapendo che il film era sullo scrittore Franz Kafka, invitò alla proiezione il direttore del British Film Institute, Dennis Forman. Ma durante il colloquio bevendo il the, finii per rovesciarlo, bollente, su una gamba di Forman. Io impietrita, lui tranquillo non fece una piega. E mi disse: “La gamba che lei ha ricoperto di the bollente è di legno. Quella vera l’ho lasciata nella sua Italia, a Cassino, durante la
guerra”. Ecco, la guerra. Lei è scampata ad una strage nazista che l’ha segnata a vita. “Sì, l’esperienza della strage che coinvolse la mia famiglia mi ha segnato a tal punto che quando vedevo la gente sfrenarsi in strada per la gioia, ballare il boogie-woogie mi chiedevo: “Ma cosa ha la gente da festeggiare? “. Non riuscivo a fare nulla senza che quella scena terribile mi si presentasse davanti, bloccando ogni energia. Ero uccisa dalla realtà. Mi sen-
tivo come Kafka: fuori dal castello. Per me il mondo era cattivo. Punto. Fino a quando, a Roma, uno psicoterapeuta americano mi consigliò di “espellere” quella scena, di tirarla fuori perché questo era l’unico modo per guarirne. Così nel 1993 scrissi il libro “Il cielo cade”. E raccontando, con non poca fatica, quell’episodio tremendo, sono riuscita non certo a dimenticare, ma almeno a conviverci e ricominciare a vivere normalmente”. Pupi Avati ha dichiarato che
il cinema italiano è morto. Lei è dello stesso avviso? “Ha detto proprio così? Anche se non proprio rosea, non la vedo così nera; è ben vero che il cinema italiano è stato molto boicottato perchè per anni a farla da padrone sono stati solo film fatti negli Stati Uniti. Ora però, grazie a pellicole come “Gomorra” e “Il Divo”, è stato rilanciato". Un consiglio per un giovane aspirante regista. ”Procurarsi una macchina da presa, fare assegni falsi come ho iniziato io, nel frattempo però pregando vivamente di trovare un direttore che prima di mandarti in prigione, sia curioso quel tanto che basta e decida di vedere il film realizzato”. E’ vero che durante i Festival del cinema i registi diventano tutti egoisti e antipatici? “E’ comprensibile. Si entra in un clima di competizione. Se si pensa poi che ogni regista ha una sua visione del mondo...immagini cosa può uscire fuori”. Siamo in piena estate. Il suo rapporto con il mare? “Pessimo. Soprattutto non sopporto i proprietari degli stabilimenti balneari”. Allora ci parli del suo rapporto con i viaggi, le vacanze. “Ho viaggiato talmente tanto che adesso mi piace stare tranquilla e godermi le bellezze delle città che di volta in volta vado a visitare: Bolsena, Todi, Pitigliano, Tarquinia. Adoro l’Italia. Non ho bisogno di andare alle Seychelles per fare una vacanza”.
Ostia Antica
I segreti della lirica
Ostia Antica protagonista del melodramma. La Traviata di Giuseppe Verdi e Carmen di Georges Bizet hanno riportato grande lirica al Teatro romano. Ma come ha fatto Ostia Antica ad entrare nell’élite? “La lunga amicizia con Alfonso Scarano, direttore d’orchestra colto e raffinato - spiega Fabio Galadini, direttore del Circuito lirico del Lazio e del Civitafestival - mi ha consentito di entrare in contatto con uno dei sistemi più efficienti di produzione e di distribuzione del Lirica nel nostro paese. Un’opportunità che mi ha permesso di presentare un progetto di Circuito Lirico Regionale per il Lazio al Ministero dei Beni Culturali che è stato accolto e che ha consentito al Civitafestival di diventare, con l’allestimento integrale di tre opere note al grande pubblico, il polo lirico della Provincia di Viterbo. E poi a portare la lirica in tournée, quindi anche a Ostia Antica”. “Il Festival Lirico del Lazio continua Galadini - nasce sul modello del Toscana Opera Festival che, alla sua dodicesima edizione, ha ampliato il raggio d’azione con trasferte che vanno da Udine a Riva del Garda coinvolgendo ben ventisei città turistiche in Italia”. M.B.
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Cultura
12 agosto 2008
Tra le mura medioevali di Nettuno l’estate continua al tempo di ritmi esotici e infinite occasioni di divertimento
Concerti live nella città vecchia
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mpazza l'estate all'interno delle mura del Borgo Medievale di Nettuno. E ce n'è per tutti i gusti. Oltre alla classica offerta che spazia dalla ristorazione al divertimento notturno, infatti, adesso la parte vecchia della città tirrenica propone anche musica dal vivo. I gestori dei locali di piazza Marcantonio Colonna hanno organizzato quattro serate a tema, in programma ogni giovedì del mese di agosto. Le prime due hanno riscosso un notevole successo, le altre sicuramente non saranno da meno. Piazza Colonna è il centro del Borgo Medievale e per questo si presta in maniera naturale a ospitare manifestazione del genere: ogni giovedì un gruppo diverso arriva
città e dà vita a un concerto live. L'idea è nata per cercare di attrarre il maggior numero possibile di turisti, e anche per offrire loro un tipo di intrattenimento che fino a questo momento non era stato preso in considerazione. A questo, come detto, ci hanno pensato i proprietari dei locali che, dopo una trafila abbastanza lunga per ricevere tutti i permessi necessari da parte dell'amministrazione comunale, sono riusciti a mettere in piedi il loro progetto. E così sono nate le serate dedicate alla musica brasiliana, al flamenco, alla musica messicana e a tanti altri generi. L'atmosfera è suggestiva e durante il concerto live è anche possibile cenare nei ristoranti di piazza Colonnna,
come Al Centro e Cantì Lena, che offrono primi e secondi piatti sia a base di carne che di pesce; Al Centro è anche possibile cenare con una pizza. Per chi, invece, volesse prendere un cocktail, una piadina oppure bere un caffè mentre ascolta la musica dal vivo, offerta dai gestori dei locali di piazza Colonna, ci sono il bar Il Gabbiano, la piadineria Bambulè e la Favela Chic. Chi poi non può proprio resistere allo shopping neppure durante un concerto può entrare da Capriccioli, un negozio nel quale è possibile scegliere abiti in cotone indiano dai modelli esclusivi e dai disegni originali, il tutto secondo lo stile della moda etno-chic. Insomma l'estate di Nettuno è sem-
pre più racchiusa all'interno della mura della parte vecchia della città. Ormai il Borgo Medievale offre ogni possibilità di svago e
nessun potenziale gusto dei turisti e dei residenti viene assolutamente tralasciato. (fotoservizio di Raniero Avvisati)
Cultura
Con Lady Beach bellezze da calendario 12 agosto 2008
Finalissime del “Summer Tour 2008”, che sceglie la Reginetta dell’estate
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Vince la tunisina quindicenne Sabrin Hammami. Sul podio con lei anche Ramona Ozsvath e Claudia Conti
di Giovanni Salsano
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(giovanni.salsano@reporternews.eu)
uattro splendide “Ladies”, 12 bellezze che compariranno sul calendario ufficiale 2009 della manifestazione, otto serate di spettacolo, musica e risate. Sono i numeri del Summer Tour 2008, l’evento firmato Media TV Produzioni, in collaborazione con Gbrcom e Soloradio, che con la direzione artistica di Agostino Rimauro (e la collaborazione di Giuliano Merra e Francesco Felicissimo) ha ani-
mato la costa e l’hinterland di Ardea per tutto il mese di luglio. A vincere il concorso di bellezza “Lady beach 2008” (ed una crociera nel mediterraneo per una persona) è stata la bellissima Sabrin Hammami, appena 15 anni di Pavona, studentessa di origine tunisina. Accanto a lei, sul podio del Summer Tour 2008, si sono classificate Ramona Ozsvath, 30 anni di Ardea, di origini romene e ungheresi, eletta “Lady beach fotomodella 2008” e Claudia Conti, 22 anni di Ardea, che ha conquistato la fascia di “Lady beach spettacolo 2008”. Quella
di “Lady beach fashion 2008”, invece, è andata a Stefania Decortes, 20 anni di Torvaianica. Insieme a loro 4, ad esaltare con la loro bellezza e sensualità lo scorrere dei mesi del 2009, ci saranno altre 8 ragazze selezionate dalla giuria presieduta da Giuseppe Ciurluini – in cui era presente anche Antonella Lizza, quattro volte Miss Universo Fitness e Body Building: Sara Santini, 15 anni di Roma, Erica Cimatti, 23 anni di Pomezia, Anna Maria Glavasc, 16 anni di Roma, Elena Verardo, 24 anni di Roma, Viviana Caciolo 16 anni, di Tor San Lorenzo, Alessandra Inzeo, 17 anni di Ardea, Daiana Coorado, 20 anni di Tor San Lorenzo, e Grazia Leone, 23 anni di Bernalda (Matera). «È stato un grande varietà – ha commentato Agostino Rimauro, che insieme alla bellissima Carol Ribeiro ha condotto le otto serate della manifestazione – volevamo esaltare non soltanto la bellezza delle ragazze in gara, ma anche e soprattutto la loro capacità di improvvisare sul palcoscenico e di cavarsela in situazioni impreviste. Serata dopo serata abbiamo riscontrato un entusiasmo sempre crescente e anche il pubblico si è divertito moltissimo». La manifestazione, però ancora non si è conclusa in maniera ufficiale, nonostante siano state assegnate le fasce e selezionate le ragazze per il calendario del prossimo anno, c'è ancora un ultimo appuntamento. Ultimo appuntamento in programma nel mese di dicembre, quando tutte le ragazze che hanno partecipato al concorso di bellezza “Lady beach 2008” saranno impegnate nel Galà finale. Un ultimo sforzo al quale sono chiamate le 12 finaliste per la presentazione del calendario. Il tutto sempre in attesa dell’edizione 2009, quando altre ragazze sfileranno sognando una delle fasce in palio.
È Nicole Miss Fiumicino Fisico da pin up e faccia da brava ragazza, premiata da Laura Freddi
E’ Nicole Ciaccia la nuova Miss Fiumicino. Ha 17 anni, è romana, è alta un metro e ottanta centimetri, fisico da pin up e faccia da brava ragazza. E’ la Reginetta della 22° edizione del concorso di bellezza organizzato dall’Associazione musicale Karimax. “Vado ancora a scuola e frequento il penultimo anno di liceo - racconta Nicole - Mi piacerebbe continuare su questa strada e partecipare ad altri concorsi. Questo è stato il primo e…sono arrivata prima. Mi sono divertita ma il patto con i miei genitori è però quello innanzitutto di studiare e di finire la scuola. Poi si vedrà. Non mi aspettavo di vincere, mi sembravano tutte più belle di me”. Mister Fiumicino 2008 è invece Boris Ranieri, applauditissimo nella serata presentata dalla showgirl Laura Freddi, vincitrice dell’edizione 1988 che l’ha lanciata nella carriera televisiva. La serata ha portato fortuna anche ad altre quattro ragazze che sono state selezionate per il nuovo film di Federico Moccia “Amore 14”. (A.V.)
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Economia
Se la banca sbaglia paga
L'illegittima segnalazione alla Centrale rischi comporta il risarcimento senza dover fornire prove L’errata posizione a rischio del cliente comporterebbe un effetto a catena di mancati affidamenti o di revoca di quelli già concessi di Emilio Trucco (emilio.trucco@reporternews.eu)
I
l Tribunale di Mantova, con sentenza del 27 maggio 2008, ha stabilito che la lesione arrecata per effetto della illegittima segnalazione alla Centrale Rischi della Banca d’Italia è di notevole gravità comportando l’esclusione del segnalato dal credito bancario o comunque la difficoltà se non impossibilità di accedervi, e che la banca incorre, in tal caso, nella cosiddetta. responsabilità da inesatte informazioni che si connota sia come responsabilità extracontrattuale da fatto illecito, sia come responsabilità contrattuale per violazione delle norme di comportamento esistenti tra banca e cliente. Il problema, ovviamente, non è l’indiscusso dovere di effettuare la segnalazione, ma come si segnala. In un sistema informativo generalizzato, infatti, teso proprio a consentire a tutti gli aderenti del circuito bancario la possibilità di valutare i rischi dell’affidamento richiesto, l’eventuale segnalazione di una posizione a rischio, con
connessa rilevante difficoltà di andare a verificare le effettive cause, comporta un effetto a catena di mancati affidamenti o, peggio, di revoca di quelli già concessi. Pertanto, l’illegittimo blocco della ordinaria situazione generale di credito del ricorrente, e quindi della relativa situazione patrimoniale complessiva, l’impossibilità di ottenere da un giorno all’altro ogni finanziamento o movimentazione del credito indispensabile per l’ordinaria gestione dell’azienda, comporta l’effettivo e scontato “collasso” nella ordinaria gestione dell’azienda, con irrime-
diabile danno morale ed economico. La responsabilità degli istituti di credito per informazioni inesatte che abbiano portato ad una illegittima segnalazione in Centrale dei Rischi, è facilmente desumibile anche dal Foglio Informativo della Centrale dei Rischi medesima, laddove al paragrafo 5.4, stabilisce che “i dati registrati negli archivi della Centrale dei Rischi derivano dalla elaborazione automatica delle segnalazioni trasmesse dagli intermediari partecipanti al servizio, ai quali compete pertanto la responsabilità circa la esattezza delle
stesse”. Si determina in questo caso un danno che viene definito in re ipsa e che legittima pertanto il diritto al risarcimento senza che incomba sul danneggiato l’onere di fornire la prova dell’esistenza del danno. Ciò anche perché le banche non rilasciano alcuna attestazione di diniego dell’affidamento e, quindi, l’imprenditore che riesce a documentare i danni è rarissimo. Ecco perché la Magistratura più obiettiva ricorre, oramai, ad una liquidazione equitativa del danno da erronea segnalazione alla Centrale dei rischi.
12 agosto 2008
Privacy si, privacy no
La posizione di "sofferenza" di un cliente di un istituto di credito deve essere segnalata alla centrale rischi della Banca d’Italia, a prescindere dall’ammontare del debito. La banca che opera il trattamento adempie, in questo modo, a specifiche disposizioni della normativa vigente e non incorre in violazioni della privacy del correntista. Lo ha stabilito il Garante rigettando il ricorso di un cliente che aveva chiesto, senza esito, al suo istituto bancario la cancellazione del proprio nominativo dal registro informatizzato della Banca d’Italia, che raccoglie le posizioni di insolvenza nei confronti delle banche dei singoli clienti e ne certifica l’indebitamento globale rispetto al sistema del credito. Viola la privacy la centrale rischi privata che conserva e diffonde nel circuito bancario e finanziario informazioni relative a prestiti richiesti e non concessi, oppure oggetto di rinuncia da parte dello stesso richiedente. Lo ha stabilito sempre il Garante accogliendo in parte il ricorso di un interessato che lamentava l'inerzia della società privata alla quale si era rivolto chiedendo di cancellare e di non diffondere ulteriormente, senza il proprio consenso, alcune informazioni che lo riguardavano, relative ad operazioni di finanziamento personale detenute nella banca dati della centrale rischi.
Curiosità dal mondo
12 agosto 2008
Reggiseno antiproiettile
Berlino
Questa l'idea lanciata da una consulente della polizia di Amburgo per le poliziotte tedesche. La donna sostiene che i normali reggiseni siano estremamente pericolosi se indossati sotto i giubbotti a prova di proiettile
In viaggio con la mucca Parigi
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Troppe mogli: arrestato Riad
Hadrien e Camomille in viaggio a piedi per 1200 chilometri. Lui è un diplomato francese, lei è una mucca di 18 mesi. In comune gli stessi gusti culinari: si nutrono dell'erba che cresce nei campi.
Un 56enne saudita è stato arrestato dalla polizia locale perché marito di 6 donne, 2 in più di quanto previsto dalla legge. L'uomo ha rigettato le accuse dicendo di aver divorziato da due delle sue mogli. In corso le indagini.
I Giochi al via in Cina, tra le stelle del basket Nba e gli sconosciuti lottatori uzbeki
Pechino, si gioca con la guerra
Intanto continuano le polemiche sui diritti umani negati dal regime di Hu Jintao di Domitilla Savignoni
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(domitilla.savignoni@reporternews.eu)
giochi olimpici sono anche questi: mettono stelle supermilionarie come la nazionale di basket statunitense - il dream team- a diretto contatto di gomito con sconosciuti lottatori uzbeki e tiratori al piattello dell'Andorra. Rilassati e disponibili come non mai nel villaggio olimpico, gli dei del basket americano attendono l'esordio ai giochi proprio contro la Cina domenica. In tribuna, ci sarà anche il loro presidente Bush. Ma non sarà quello il momento di regolare i conti tra Cina e America dopo la disputa diplomatica di queste ore sul tema dei diritti umani: anche se Bush, inaugurando la nuova sede diplomatica americana a pochi isolati da piazza Tienanmen ha usato un'altra volta toni duri per criticare la situazione dei diritti umani in Cina. Arde la torcia e ardono dunque ancora le polemiche sui diritti umani negati dal regime di Hu Jintao. Anche Nicolas Sarkozy, atterrato a Pechino nella doppia veste di presidente fran-
cese e presidente di turno dell'Unione Europea ha fatto sapere di aver inoltrato al governo cinese una lista di dissidenti prigionieri nelle carceri cinesi. La breve visita di Sarkozy avviene dopo il raffreddamento delle relazioni bilaterali tra Parigi e Pechino dopo gli incidenti e le proteste a favore del tibet avvenuti nel corso del passaggio della torcia olimpica in Francia. Bush, Sarkozy e molti altri capi di stato e governo parteciperanno comunque al banchetto offerto dal presidente Hu Jintao al palazzo del popolo concomitante alla cerimonia di inaugurazione dei giochi. E come ogni olimpiade che si rispetti non mancano i timori di attentati eclatanti. In par-
ticolare dopo le nuove minacce su siti islamici, le autorità hanno blindato la capitale e il villaggio olimpico. E poi c'è lei, la torcia olimpica. 137 mila chilometri percorsi attraverso 130 città, l'ultimo tratto dentro Pechino. Solo dopo che la sua fiamma accenderà il braciere olimpico i tormentati giochi della 29esima edizione po-
tranno iniziare. Con una cerimonia sfavillante davanti ai potenti della terra. Nel corso della quale il regista Zhang Yimou, direttore artistico dell’evento, taglierà il cordone ombelicale che lega il paese agli ultimi 100 anni della sua storia e alla rivoluzione comunista. Così dice lui stesso. ma nessuno gli crede.
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Cucina
A tavola con i sapori del Medioevo
12 agosto 2008
Il ristorante “Al Borgo da...Nanarì”, a Nettuno, abbina l'arte culinaria alla simpatia dello staff
Tra i piatti speciali preparati dallo chef Mario Cazzorla e dalla signora Annarita, gamberoni al cognac, trofie, carne e pesce
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impatia ed esperienza per una cucina dal sapore medioevale: benvenuti al ristorante «Al Borgo da...Nanarì». Un angolo di paradiso all'interno delle mura della città vecchia, un sapiente mix di storia e tradizioni locali abbinate all'innovazione culinaria che dal maggio del 2007 lo chef Mario Cazzorla mette nei suoi piatti. Un locale nuovo, dove l'esperienza della signora Annarita (dal cui soprannome, Nanarì, deriva il nome del ristorante) e la freschezza dello staff impiegato, conquistano il rispetto di
Nettuno ed Anzio, alla Falanghina, nel tentativo di far percorrere ad ogni buon intenditore, un viaggio enologico attraverso ogni regione italiana. Il ristorante «Al Borgo da...Nanarì» si propone quindi come luogo ideale per assaporare ogni variazione della cucina di pesce, in un ambiente semplice ma al tempo stesso raffinato nel cuore della città vecchia. Il rapporto qualità/prezzo è ottimo per le tasche di giovani e famiglie. Le splendide mura del borgo medioevale e la simpatia e cortesia dei proprietari del locale faranno il resto. Nel dubbio, nessuna esitazione: in via Andrea
passanti e turisti. Un posto esclusivo, reso ancora più accogliente dalla splendida cornice che avvolge i frequentatori di via Andrea Sacchi. Due gli ambienti a disposizione dei clienti del locale:la piccola sala interna, nella quale ammirare le decorazioni ed il buon gusto con il quale è stato arredato il locale, e la veranda esterna, dove assaporare le prelibatezze della cucina di Nanarì con uno sguardo sul borgo medioevale. Una doppia scelta che fa del ristorante di via Andrea Sacchi il luogo ideale per trascorrere delle se-
rate all'insegna del buon umore e della buona cucina sia d'estate che durante il periodo invernale. Tra le prelibatezze, esclusivamente di pesce fresco locale, studiate nel dettaglio dallo chef Mario Cazzorla e dalla signora Annarita, spiccano le «trofie alla Nanarì», gli «gnocchetti gamberi e zucchine», i «gamberoni al cognac», e le «specialità di Mario». Per tutti i gusti quindi, cercando così di soddisfare le richieste dei palati più raffinati e degli amanti dei sapori semplici. Di buon livello anche la carta dei vini messa a disposizione
dei clienti: una vasta scelta di prodotti della tradizione locale ed italiana, dal Cacchione, vino tipico di
Sacchi 80 un piccolo gioiello incastonato tra le mura del borgo aspetta di essere visitato.
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Quindicinale di attualità, cronaca, economia, turismo e cultura
Autorizzazione del Tribunale di Velletri n° 7/08 del 25 febbraio 2008
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