Reporternews15

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Attualità - Cronaca - Economia - Turismo - Cultura

Regalo di Natale

Anno I - Numero 15 / 30 novembre 2008

€ 0,50 COPIA OMAGGIO

La voce del Mare di Roma www.reporternews.eu

La crisi economica taglia gli acquisti per le festività di fine anno. Ad Anzio e Nettuno i commercianti vorrebbero anticipare i saldi di stagione. Ostia invece respinge l’ipotesi e punta sulle “isole commerciali” per rilanciare i consumi e rivitalizzare il mercato

Alitalia e il “buco nero” delle imprese creditrici Leonardo da Vinci

Dodici imprese creditrici del Lazio presentano il conto alla compagnia di bandiera, che ora dovrà affrontare anche questa emergenza da poco più di sei milioni di euro. «La mancata o ritardata corresponsione delle somme - scrivono ad Augusto Fantozzi gli avvocati Alessandro Savi e Barbara Montanari, legali del neocomitato per la tutela dei diritti delle imprese fornitrici di Alitalia - pregiudica la prosecuzione delle attività, con ovvie conseguenze sia per l’inevitabile e immediata cessazione di tutti i rapporti di lavoro che per l’insolvenza commerciale che da ciò scaturirebbe» a pag 8 e 9

Ponte della Scafa a 4 corsie Sarà realtà a partire dal 2009 Fiumicino

Pubblicato il progetto definitivo del nuovo attraversamento sul Tevere da 40 milioni. Il tracciato comporta l’allargamento a due corsie per ogni senso di marcia di via dell’Aeroporto di Fiumicino per l’intero percorso all’interno dell’Isola Sacra, fino ad arrivare in via Guido Calza e via di Tor Boacciana, oltre a due nuovi svincoli, a Fiumicino e a Ostia, per consentire l’entrata e l’uscita dalla nuova arteria. a pag 14

L’odissea dei trasporti Anziani senza fermate L’inchiesta

Pensiline assenti, bambini ed anziani costretti ad aspettare i mezzi del trasporto pubblico e privato sotto la pioggia e in mezzo alla carreggiata, anche su arterie stradali notoriamente pericolose come Nettunense e Ardeatina. In periferia le situazioni più pericolose, ma anche il centro delle città di Anzio e Nettuno non è immune da pericoli per viaggiatori e pendolari. Molti i ritardi e le corse annullate. Significativa la testimonianza di uno studente. «Un’ora di ritardo di media, ma il rischio è che l’autobus non passi mai». a pag 16 e 17

Hajar, a 16 anni dalla scuola all’inferno di Auschwitz La storia

All’inferno di Auschwitz andata e ritorno. L’incredibile testimonianza di Hajar Bourkiba, sedicenne di Anzio partita in visita per i luoghi dello sterminio assieme a oltre 200 studenti di diverse scuole di Ostia e Roma, al sindaco capitolino Gianni Alemanno, ad alcuni esponenti della comunità ebraica di Roma e al responsabile del centro islamico della capitale Aziz Drif. «Un’esperienza splendida e orribile allo stesso tempo». a pag 24

Monica Leofreddi, tra ricordi e sogni per il futuro L’intervista

Sacrificio e passione, sia in campo lavorativo che in quello sentimentale. Questo il segreto di Monica Leofreddi, uno dei volti più amati della televisione italiana, intervistata da Reporter. «Mi sono dovuta guadagnare quello che ho ottenuto - ha spiegato la conduttrice televisiva - passo dopo passo sono arrivata dove sono; non per vantarmi ma di gavetta ne ho fatta davvero tanta, e sono convinta che farla sia non solo necessario, ma soprattutto utile e costruttivo». a pag 25


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Primo Piano

30 novembre 2008

Natale freddo senza saldi

L’editoriale

di Cosimo Bove (cosimo.bove@reporternews.eu) Che le previsioni siano pessimiste lo si sapeva già da un pezzo. La crisi delle borse mondiali si è riversata sull’economia reale, gettando nel panico intere famiglie del litorale romano. Eppure i commercianti della zona hanno deciso comunque di lanciare il loro guanto di sfida. Prezzi ridotti per venire incontro alle esigenze dei consumatori, ed una serie di iniziative atte a far scendere in strada quanta più gente possibile. Immersi nello spirito natalizio, si sa, si spende di più, e meglio. Eppure qualcosa non va. I commercianti stentano a mettersi d’accordo sulla data dei saldi, anche se quasi certamente per un comunicazione d’inizio ufficiale bisognerà attendere la fine delle festività. «Non siamo contrari alle liberalizzazioni - spiega Renato Borghi, vicepresidente di Confcommercio e presidente di Federmoda, l'associazione che riunisce i negozi di abbigliamento e accessori - ma pensiamo che debbano essere governate; deregulation non può voler dire che ognuno fa quello che gli pare. In fondo, a livello globale, la crisi che stiamo vivendo ci insegna anche questo». E di un vero e proprio accordo, per il momento, non si parla proprio. Si prospetta un Natale freddo quindi, ma il tanto temuto crollo, sulla base di quelle che sono le previsioni di Confcommercio, non dovrebbe verificarsi. I dati parlano chiaro: i consumi aumenteranno di un timidissimo 1,1%, mentre la spesa dei consumatori ammonterà a poco più di 8 miliardi di euro. Certo non sarà la salvezza che tutti gli operatori commerciali aspettavano, ma i cappotti, almeno per quest’anno, rimarranno metaforicamente all’interno degli armadi.

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l guanto di sfida è stato lanciato. I commercianti di Anzio e Nettuno si preparano a conquistare clienti ed avventori occasionali in vista delle festività natalizie, nel tentativo di recuperare il terreno perduto durante il periodo di recessione per la crisi economica. Pochi i punti che dovranno essere sviluppati per accattivarsi le preferenze dei clienti: iniziative commerciali in piazza, cortesia, qualità, e qualche piccolo sconto per non gravare troppo sulle tasche dei consumatori già profondamente colpite da tasse e spese per gestione della casa. «Vogliamo provare ad offrire delle buone occasioni ai clienti – spiega Gianni Iona, dell’Associazione commercianti di zona e responsabile locale della Confesercenti – accompagnandole con delle iniziative natalizie organizzate in collaborazione con i due comuni di Anzio e Nettuno. Gli sconti non saranno dei veri e propri saldi, perché quelli sa-

ranno ufficiali solo dopo le feste di Natale, ma mi auguro che i commercianti di zona facciano tutto il possibile per non perdere questa occasione». Grazie al prezioso supporto delle amministrazioni comunali di Anzio e Nettuno, il Natale delle attività commerciali di

zona si arricchirà con una serie di iniziative atte a far scendere la gente in strada e convogliarla così all’interno dei negozi per gli acquisti più importanti. Ad Anzio, anche se si dettagli sono ancora tutti da definire, sono previste manifestazioni con prodotti natalizi in piazza, mostre di

artigianato locale per strada, e Babbo Natale pronto ad elargire dolci e piccoli regali ai bambini. A Nettuno invece, dopo un anno passato un po’ in sordina, torneranno le luminarie in piazza e nelle strade adiacenti al centro cittadino: via Santa Maria, via Romana, via Cattaneo. Merito dell’associazione commercianti e del comune, che si divideranno le spese per l’acquisto delle luminarie e della corrente elettrica. Grande risalto infine, verrà dato a piazza del Mercato, in pieno centro, dove dal 6 dicembre al 6 gennaio si terrà la manifestazione «Natale a Nettuno», con circa 20 stand artigianali pieni di oggettistica locale e prodotti tipici, oltre a una pista di pattinaggio sul ghiaccio per i bambini e un gigantesco albero di Natale che sarà acceso direttamente il 6 dicembre dal sindaco Alessio Chiavetta in segno di pace, così come succede negli Stati Uniti.


30 novembre 2008

Ad Ardea e Pomezia numerose iniziative per favorire gli acquisti

Primo Piano

Shopping nel villaggio natalizio Eventi tra musica, tradizioni ed enogastronomia

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Codacons

Prezzi alle stelle Il cenone è più caro

di Giovanni Salsano (giovanni.salsano@reporternews.eu)

n attesa che le amministrazioni comunali di Pomezia e Ardea definiscano ed ufficializzino il calendario delle manifestazioni natalizie, fioccano già in entrambe le città le iniziative legate alle prossime festività. Musica, tradizione e allegria saranno il codenominatore degli mune appuntamenti in calendario: si parte il 6 dicembre alle 17,30 presso il museo Manzù di Ardea con il concerto della “Coral Verge del Camì” di Cambrils, cittadina della Catalogna, che eseguirà canti natalizi di epoche ed autori diversi, canti della tradizione popolare catalana e brani di polifonia sacra. Il coro spagnolo, che nel 2008 ha festeggiato i 40 anni di attività musicale, sarà ospite dei Rutuli Cantores storico coro della città rutula. Proprio i Rutuli Cantores saranno tra i protagonisti del classico concerto per la rassegna “Natale in Coro” che si terrà presso la chiesa romanica di San Pietro Apostolo domenica 21 dicembre alle 19. Allegria nelle strade e nelle piazze di Pomezia, trasformate in un vero e proprio “Villaggio Natalizio”, domenica 14 dicembre dalle 10 alle 20, con la “Festa di Natale”, organizzata dall’Associazione Commercianti “Città di Pomezia” tra via Roma, via Plinio, via Spaventa, piazza Bellini e via Rattazzi, in pieno centro cittadino. In programma stand enogastronomici tipici della cucina regionale italiana, giochi

per bambini, prodotti di artigianato e legati alla tradizione natalizia, musica e divertimento. I commercianti pometini, quindi, hanno deciso di organizzare diverse manifestazioni per cercare di portare gente in strada e in giro per negozi, con la speranza che tra uno stand e una vetrina possa muoversi qualcosa anche a livello commerciale. Niente saldi e sconti anticipati, ma tante manifestazioni per invogliare i residenti a uscire di casa. A Tor San Lorenzo, invece, il 13 dicembre presso il centro commerciale Gielle, si terrà la riffa di Natale, organizzata anche qui dai commercianti del posto. Com-

mercianti che hanno deciso di seguire la stessa strada intrapresa dai colleghi di Pomezia. L'obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero possibile di persone, sperando di avere un ritorno che possa interessare anche gli acquisti per i classici regali di Natale. In sostanza l'idea è quella di creare una cornice a base di eventi e clima natalizio, in maniera tale da invogliare i residenti a effettuare acquisti. La missione non è semplice, in un periodo di crisi come questo, ma gli appuntamenti in calendario rappresentano l'ideale punto di partenza. Sempre sul lungomare ardeatino inoltre, si rinnova il tradizionale

appuntamento con il concorso ideato e lanciato dalla Proloco di Tor San Lorenzo “Il presepe nella tradizione”; una manifestazione che per l’ottavo anno coinvolge enti, privati, e associazioni nella realizzazione della rappresentazione della Natività. Si può partecipare fino all’8 dicembre. Per farlo basta inviare una semplice email all'indirizzo info@tsl.proloconline.it oppure spedire un fax allo 06 – 91011808. Per informazioni qualsiasi tipo di informazione, infine, è sufficiente mettersi in contatto con il Pit (Punto Informazione Turistico) 06 – 91018082 o 333 – 6075496.

Quest'anno il cenone di Natale sarà più caro rispetto a quello del 2007. In media per ogni persona seduta a tavola la sera del 25 dicembre saranno spesi tra i 20 e i 30 euro in più. La brutta notizia arriva da un'indagine della Codacons, che ha effettuato uno studio nelle maggiori città italiane. In particolare, a crescere saranno i beni classici, come panettone, pandoro, cotechino, salmone e spumante. Stesso discorso vale anche per i regali: secondo l'indagine della Codacons i prezzi di bambole e peluche sono aumentati del 5%; così come è cresciuto del 5% anche il costo di borse e cravatte griffate. Se per il cenone risparmierà sarà difficile, per i regali però c'è una via d'uscita: basta puntare sull'hi-tech. In alcuni casi, infatti, il ribasso dei prezzi può arrivare a toccare anche percentuali interessanti, come per i lettori cd portatili che sono scesi del 15,6%. Infine, anche regalare un libro servirà per risparmiare, dato che quest'anno i costi di copertina sono diminuiti del 4%.



Primo Piano

30 novembre 2008

Mercatini rionali, aree pedonali e promozioni straordinarie per rilanciare i consumi a Natale

Il restyling

Tutti a piedi nell’isola di Anco Marzio

Clown e giocolieri nelle strade dello shopping. L’Ascom: «La crisi Alitalia sta riducendo gli acquisti»

Saldi anticipati? No, grazie Ostia non si vuole svendere

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di Enzo Bianciardi

sole pedonali, piccoli mercatini di qualità e spettacoli, con attrazioni rivolte soprattutto ai più piccoli. E’ questa la ricetta scelta dal XIII Municipio per promuovere il commercio durante le festività di Natale. Un arcipelago di isole pedonali nelle aree più commerciali e più attente a promuovere i propri prodotti. L’altra strada, tentata dagli esercenti del Lido è quella “classica” del ricorso a vendite straordinarie e alla chiusura per rinnovo locali, in molti casi, un escamotage per anticipare i saldi. “Sono soluzioni perfettamente legali - avverte Ruggero Picchi, presidente dell’Ascom Litorale Romano - Rischiano, però, di generare una certa confusione nei clienti. Di

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fatto è un tentativo per salvare i bilanci e soprattutto per sbloccare un mercato “ingessato” che a Ostia è aggravato anche dalla crisi dei lavoratori Alitalia e del relativo indotto”. Il prossimo 7 gennaio a Roma partiranno i saldi. Per rilanciare i consumi da alcuni esercenti arriva la richiesta di anticipare di qualche giorno il via ufficiale agli sconti. “E’ un tema che non abbiamo affrontato a Ostia - afferma Picchi - E’ una soluzione che non ci convince e comunque andrà affrontata in ambito romano con l’assessore comunale al Commercio Davide Bordoni”. Intanto, il Lido, punta sulle “isole commerciali” e sui mercatini di Natale. A tenere a battesimo l’iniziativa è stata via delle Baleniere, la stradasalotto del Lido, da sempre apripista nella corsa a promuovere i consumi.

Fino al prossimo 7 gennaio potranno essere presentate richieste, da associazioni di strada, di concessione di spazi pubblici per lo svolgimento di manifestazioni socio-culturalicommerciali fino ad un massimo di due giorni consecutivi. “Abbiamo iniziato con via delle Baleniere -

spiegato il presidente della commissione Commercio del XIII Municipio Stefano Salvemme - Poi toccherà a Piazza Anco Marzio il 29 e 30 novembre (e il 13 e 14 dicembre), Le Terrazze a Casalpalocco il 6 e 7 dicembre, piazza San Leonardo da Porto Maurizio ad Acilia e ancora via delle Baleniere e Via Orazio dello Sbirro l’8 dicembre. È nostra intenzione puntare sulle attività per i bambini, iniziative culturali correlate e favorire un’offerta di piccolo commercio molto selezionato. Le aree saranno concesse a titolo gratuito, solo i venditori ambulanti dovranno pagare la tassa di occupazione di suolo pubblico. Il nostro obiettivo, è di incentivare lo shopping sul territorio, arricchendolo con iniziative culturali e ludiche”.

Arriva l’isola pedonale al centro storico del Lido. Via libera al cantiere per la pedonalizzazione di piazza Anco Marzio e delle strade limitrofe. Un progetto finanziato dal Campidoglio per 1,8 milioni di euro e destinato a rivoluzionare l’assetto urbanistico di Ostia. Il VII Dipartimento ha proceduto, ufficialmente, alla consegna dell’area per l’apertura del cantiere, anche se i commercianti non vedono di buon occhio la partenza dei lavori alla vigilia dello shopping di Natale. Il progetto interessa 11.779 metri quadri, e prevede la riqualificazione di piazza Anco Marzio, via Lucio Coilio, via dei Misenati, via della Stazione Vecchia fino all’incrocio con via Santa Monica. In particolare, sono previsti i seguenti interventi: rialzare allo stesso livello dei marciapiedi la quota del manto stradale attraverso la demolizione e la ricostruzione di una pavimentazione in cubetti di selce di tipo tradizionale; nuova pavimentazione in monostrato vulcanico a ridosso degli edifici; sistemazione delle fontanelle; nuove panchine e impianto di illuminazione. I posti auto sottratti dall’isola pedonale sono 180, mentre sono 303 quelli nuovi ricavati in via Vannutelli, via Armuzzi, via della Pineta, via Pietro Rosa, via Giuliano da Sangallo. (E.B.)


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Politica

30 novembre 2008

Piero Cucunato lancia un forum d'ascolto on line. Entro la fine dell'anno l'incontro con i Sindaci della Provincia

Attraverso il sondaggio di Reporter però i residenti continuano a esprimere le proprie perplessità

Area Metropolitana alla svolta Protagonisti i cittadini

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di Mario Scagnetti

(mario.scagnetti@reporternews.eu)

veri protagonisti della nuova Area Metropolitana saranno i cittadini. I quattro milioni di residenti dei 121 comuni, che confluiranno nel nuovo ente, avranno un ruolo di primo piano nell'ambito del funzionamento della macchina amministrativa. Questa la svolta voluta da Piero Cucunato, Presidente della Commissione Riforme Istituzionali della Provincia di Roma, che si sta occupando di portare avanti il progetto. «La nuova Area Metropolitana sarà in grado di rispondere alle esigenze abitative, di puntare sull'innovazione e sullo sviluppo, di promuovere un

turismo qualificato nell'ambito di un piano strategico regionale, di creare nuove infrastrutture in grado di fronteggiare il crescente fenomeno del pendolarismo e di portare a una nuova crescita demografica». I lavori sono in corso. E il cartello work in progress prevede un incontro con tutti i 121 Sindaci delle città interessate dall'iniziativa entro la fine dell'anno, una campagna informativa rivolta ai cittadini e la creazione di un forum d'ascolto on line riservato sia ai Sindaci che agli stessi residenti. Sul sito internet della Provincia di Roma, inoltre, è già presente tutto il materiale normativo proposto fino a questo momento. Dopo aver redatto il progetto, e dopo aver incontrato i rappresentanti degli enti

locali, come l'Anci (Associazione Nazionale Comuni d'Italia) e l'Upi (Unione delle Province d'Italia) Cucunato e colleghi hanno deciso di portare l'Area Metropolitana tra la gente. «Con il nuovo ente – spiega Cucunato – aumenterebbero le sinergie territoriali e gli scambi, con un maggiore impulso sia allo sviluppo della piccole e media impresa che alla capacità occupazionale dei singoli comuni. Le realtà locali, inoltre, avrebbero più opportunità per valorizzare le proprie risorse agricole, ambientali e turistiche». Proprio i Comuni, però, non sembrano pronti a rinunciare alla propria autonomia, ma anche in questo caso la Commissione Riforme Istituzionali della Provincia sembra aver tro-

vato la formula vincente: per gli enti ci saranno maggiori risorse economiche, più personale e più strutture. Resta solo da stabilire la maniera per conferire i giusti poteri. In base ai dati del sondaggio lanciato da Reporter, però, la maggioranza dei residenti del litorale è contraria: a Ostia il 65% dei votanti è contrario e il 35% favorevole; a Pomezia la percentuale dei no è del 75% e quella del si del 25%; ad Ardea i contrari sono il 62,5% e i favorevoli solo il 37,5% ad Anzio è il 79% a dire no contro il 21% che dice si; a Nettuno la forbice è meno ampia con il 53,8% dei no e il 46,2% dei si; perfetto equilibrio a Fiumicino, dove il 50% dei voti è favorevole e il 50% contrario..

Sergio Campailla

Come cambia l'immagine della Capitale

Il progetto dell'Area Metropolitana cambierà in maniera radicale l'immagine di Roma e del suo hinterland. Nel frattempo la città continua ad attrarre l'attenzione di tutto il mondo. Il volume “Gli scrittori stranieri raccontano Roma”, presentato all'interno della Provincia di Roma alla presenza di Piero Cucunato, racconta il modo in cui viene vissuta e immaginata Roma da chi non è romano, attraverso le parole di illustri scrittori francesi, inglesi, tedeschi, russi, spagnoli e americani. Nel suo Sergio Campailla si è soffermato su ciò che rappresenta la Capitale: città della cultura, della storia e dell'arte.


Politica

30 novembre 2008

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Dopo 40 giorni, riprende l’attività politica. Nuovi assessori Velocci (An), Marcoccia (Lista Eufemi), Montesi (Udeur), e De Paolis (Dc) Già approvati dall’amministrazione progetti di opere pubbliche per circa tre milioni di euro, con un nuovo look per Tor San Lorenzo

di Giovanni Salsano

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(giovanni.salsano@reporternews.eu)

n mese e mezzo nelle sabbie mobili, prima di ritrovare compattezza e, se lo augurano i cittadini, un nuovo slancio per affrontare e (finalmente) risolvere le tante carenze che ancora affliggono il territorio. È tornato il sereno nella maggioranza di centrodestra di Ardea, a seguito di un riequilibrio delle cariche politiche effettuato dal sindaco Carlo Eufemi e che si è concretizzato in un cambio all’assessorato alle Attività produttive e la firma di tre deleghe ad altrettanti consiglieri di maggioranza. Il percorso, che ha impantanato il centrodestra rutulo, è stato lungo ed era iniziato addirittura alla fine di settembre con la nomina di Giancarlo De Angelis (ex Pd) ad assessore ai Lavori pubblici. Una nomina che aveva visto Alleanza Nazionale storcere il naso ed alzare un muro contro muro durato più di 40 giorni. Alla fine, ad An è andato l’assessorato allo Sviluppo economico, attività produttive e sportello unico delle imprese con la nomina di Fabrizio Velocci (al posto di Franco D’Egi-

dio, Udeur). A concludere la redistribuzione degli incarichi, l’assegnazione delle deleghe consiliari a Gino Marcoccia (Lista Eufemi) alla farmacia, Alberto Montesi (Udeur) al demanio marittimo, litorale e sicurezza urbana e a Romolo De Paolis (Dc per le autonomie), al personale. «Il dibattito politico che si è svolto nelle scorse settimane – ha spiegato il sindaco Eufemi – è stato proficuo perché abbiamo avuto un profondo confronto su quanto svolto e su ciò che si dovrà fare. È stato un lavoro positivo che ha portato a un riequilibrio delle cariche politiche

anche a seguito dei nuovi ingressi nella maggioranza di centrodestra di alcuni esponenti politici dell’opposizione. Ai due assessori uscenti, Roberto Mancini e Franco D'Egidio, va tutto l'apprezzamento dell’amministrazione per il grande lavoro svolto». Finito il momento difficile, è ora di riprendere di petto i problemi della città: a questo proposito, la giunta comunale ha recentemente approvato progetti definitivi di opere pubbliche per circa 3 milioni di euro, tra cui i lavori di raccolta delle acque chiare in via Nuoro, i lavori di manutenzione straordinaria in via della

Pescarella, via Tuscolo e via Rocca Priora, i lavori di manutenzione straordinaria di alcune vie di Tor San Lorenzo, del lungomare e di Nuova Florida. «L’azione di governo – ha commentato il sindaco – viene rilanciata grazie al lavoro svolto dalla giunta fino a questo momento, grazie al confronto con le forze politiche del consiglio comunale. Le opere approvate dalla giunta sono la testimonianza che un progetto di sviluppo della città c’è, ma che molto bisogna ancora fare». A rovinare l’idillio, ci ha pensato però l’associazione per la lotta alle illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto” che, oltre due anni dopo la conclusione dell’indagine della commissione prefettizia d’accesso agli atti del Comune di Ardea, ha chiesto al nuovo Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, di verificare l’avvenuta “messa in regola” del Comune rutulo, segnalando presunte irregolarità su abusivismo e servizi, nella gestione degli appalti, nelle assunzioni e stabilizzazione del personale, nella gestione del cimitero e nella gara per le mense scolastiche. «Chi oggi richiama in vita questioni vecchie – ha detto ancora Eufemi – lo fa solo perché finalmente Ardea ha trovato una pacificazione politica, un dialogo corretto tra maggioranza e opposizione, un'azione condivisa per lo sviluppo della città e del territorio. Ciò che mi piacerebbe sapere è chi ha interesse a gettare benzina sul fuoco, magari ripristinando antiche logiche, vecchi burattinai, trombati dagli elettori, iniziative che in passato facevano scadere Ardea nel ridicolo».

Anzio

Un’idea per tutti i quartieri

Creare una struttura in ogni quartiere di Anzio in grado di rappresentare un punto di riferimento per tutti i cittadini. Il progetto è sicuramente ambizioso, ma dietro ci sono le persone giuste per portarlo a termine. Su tutte Marco Maranesi, e l'associazione che lui stesso guiderà. «L'idea è quella di creare un punto d'incontro per tutti i residenti – spiega Maranesi – dove tutti potranno usufruire di assistenza fiscale e legale e dove portare avanti attività ludiche e ricreative. L'obiettivo è quello di fare da tramite tra gli abitanti e l'amministrazione comunale e collaborare con realtà importanti come i comitati di quartiere. Inoltre all'interno della struttura gli studenti potranno anche prendere ripetizioni in maniera assolutamente gratuita. Il progetto sarà lanciato prima di Natale all'interno di un quartiere pilota». Inoltre, come promesso in campagna elettorale e nonostante il mancato ingresso in consiglio comunale, Maranesi è anche al lavoro per cercare di trovare una soluzione ai numerosi problemi – viabilità, sicurezza e vivibilità – di Lavinio Stazione. Su quest'ultimo punto è riuscito anche a ottenere la collaborazione degli Assessori e del Sindaco di Anzio.


Cronaca

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30 novembre 2008

Buonanotte al viaggio!

A terra di fronte alle colonne, avvolti dal telo da spiaggia ma anche sulla macchina per imballare le valigie. Ecco i mille e uno modi per dormire in aeroporto durante lo sciopero (Foto Marco Ciapetti)

Sogni d’oro al check-in

Bella addormentata sulle valigie

Accanto alla carrozzina

Ma c’è chi resta sveglio

Alitalia, il grande “buco nero”

Costituito il Comitato per la tutela dei diritti delle aziende fornitrici

Dodici imprese creditrici del Lazio chiedono il “conto” alla compagnia di bandiera: «Subito 6 milioni di euro di arretrati oppure falliremo».

litalia non paga debiti per sei milioni di euro alle imprese fornitrici, che rischiano così di fallire. Le 12 società crediti di Alitalia spa, Alitalia Airport e Alitalia Servizi nel Lazio hanno costituito il Comitato per la tutela dei diritti delle imprese fornitrici di Alitalia

confronti di Alitalia, che però ha venduto i biglietti sulle rotte per Bari e Brindisi in “code share” con la compagnia transalpina. Chi pagherà? Nessuno lo sa. Le uniche certezze al momento sono che Cai non nascerà il primo dicembre prossimo come annunciato più volte e che Fiumicino perderà altri voli. Almeno altri cento al giorno, dopo i 70 colle-

e hanno spedito il conto all’amministratore straordinario della compagnia di bandiera, Augusto Fantozzi. Il conto lo ha invece mandato ad Air France la società Aeroporti di Puglia, che vanta crediti per 4 milioni di euro nei

gamenti quotidiani già depennati dall’orario a causa dello “sciopero bianco” di piloti, hostess e steward contro il contratto che la Cai vuole imporre ai futuri dipendenti. Ma cominciamo con ordine e cioè dai debiti accumu-

lati dalla compagnia di bandiera verso le aziende dell’indotto. Soltanto per i fornitori del Lazio

alla Cai di seguire «le indicazioni del mercato, mercato che prevede per l’aeroporto Leonardo da Vinci un incremento di passeggeri dagli attuali 34 milioni fino a 60 milioni nel 2020». Il presidente della Uir ha rilevato infatti che già oggi Fiumicino rappresenta il 38 per cento del

traffico nazionale a fronte del 29 per cento dell’intera Lombardia. Intanto sono alla stretta finale le trattative per identificare il socio straniero della Nuova Alitalia, con Air France che resta favorita e Lufthansa sempre più interessata all’affare.

di Alessandra Zavatta

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L’Unione industriali di Roma: «Fiumicino deve restare lo snodo strategico del traffico aereo in Italia»

L’aeroporto romano di Fiumicino «deve rimanere uno snodo strategico rilevantissimo, che necessita di forti investimenti». Lo ha sottolineato il neopresidente dell’Unione industriali di Roma, Aurelio Regina, parlando del futuro della nuova Alitalia, Regina ha chiesto

hanno raggiunto la somma-record di 6.278.433,19 euro e se non verranno saldati in tempi

brevi rischiano di far fallire le aziende che per Alitalia effettuano la pulizia degli uffici, ma-


Cronaca

30 novembre 2008

12.639

Sono i dipendenti che assumerà la Cai

20%

La quota del partner straniero nel capitale della Nuova Alitalia

nutengono impianti e computer, forniscono pezzi di ricambio. Piccole e piccolissime aziende che hanno sede a Roma, Ciampino, Albano, Aprilia, Cassino e Frosinone. «La mancata o ritardata corresponsione delle somme dovute alle società - scrivono gli avvocati Alessandro Savi e Barbara Montanari, rappresentanti legali del neocomitato - pregiudica irreparabilmente la prosecuzione delle attività, con le ovvie conse-

38%

I voli dell’attuale network Alitalia basati a Fiumicino

29%

I voli Alitalia che operano nell’intera Lombardia

chiarimenti anche sulla prosecuzione dei contratti in corso. Ad avere accumulato più debiti con le aziende dell'indotto laziale è Alitalia Servizi, con 4.462.632,52 euro. AZ Airport, la società addetta alla movimentazione bagagli, ha fatture arretrate per 319.049,76 euro mentre la “capogruppo” Alitalia spa deve ancora saldare 1.496.750,91. Proprio per gestire la delicata fase di passaggio da Alitalia alla Cai l’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile, ha istituito il Comitato di monitoraggio e vigilanza permanente sulla fase di transizione tra i due vettori. Sorveglierà il processo di attivazione del Certificato di operatore aereo e della licenza per la Cai e si occuperà

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I giorni che mancano alla nascita della Cai

sono aumentate», ha spiegato il commissario Fantozzi, «a causa del perdurare del comportamento anomalo nelle procedure operative e tenuto conto delle esigenze della cassa integrazione e degli adempimenti amministrativi per il passaggio a Cai». Fiumicino, che alimenta il 38 per cento dell’intero network Alitalia, ne ha pesantemente risentito. A partire dai 4mila lavoratori aeroportuali precari a cui non è stato rinnovato il contratto e dei 20mila operatori dell’indotto che rischiano il licenziamento. Fra i nodi da sciogliere che non consentono alla Nuova Alitalia di prendere il volo il primo dicembre, c’è l’avvio della cassa integrazione degli attuali dipendenti della compagnia

ALITALIA - LINEE AREE ITALIANE SPA

Società creditrice Thesis Impianti spa Ecorimar Impianti Si&M srl Ciem spa Edil Ciampino Cfm 97 EdilProgetti srl Standard System srl Lisa srl Erre Consulting srl Totale

Importi da pagare (in euro) 14.481,04 67.909,09 1.149.353,34 85.620,89 20.494,76 0,00 99.176,39 0,00 50.883,40 8.832,00 1.496.750,91

Società creditrice

Importi da pagare (in euro)

ALITALIA AIRPORT SPA

Si&M srl

EdilProgetti srl Totale

guenze sia in ordine alla inevitabile e immediata cessazione di tutti i rapporti di lavoro che relativamente all’insolvenza commerciale che da ciò scaturirebbe». Thesis Impianti, Ecorimar, Si&M, Ciem spa, Edil Ciampino, Cfm 97, Edilprogetti, Standard System, Lisa, Erre Consulting, Automation Service e Mda Energia hanno chiesto all’amministratore straordinario di Alitalia «un incontro urgente al fine di concertare gli interventi necessari ed indifferibili da adottare per la sopravvivenza delle società fornitrici». Che, inoltre, chiedono

della tutela dei passeggeri. I fornitori non pagati vorrebbero che il comitato si occupasse pure dei debiti verso le aziende dell’indotto. «Le imprese di Roma e Lazio legate ad Alitalia, non essendo creditrici privilegiate, rischiano di veder saldato soltanto il 10 per cento degli importi fatturati», lancia l’allarme il presidente della Regione Piero Marrazzo. E, dato che Alitalia sta tagliando i voli, saranno sempre meno le entrate derivanti dalla vendita dei biglietti (la principale risorsa di ogni compagnia aerea) con cui pagare i creditori. Da mercoledì scorso, e fino al 15 dicembre prossimo quando “dovrebbe” nascere dal Piano Fenice la Cai, verranno soppressi numerosi collegamenti nazionali e internazionali e mantenuti, invece, inalterati i voli intercontinentali. Una decisione a cui Alitalia si dice costretta, visto che «in queste settimane di transizione, le malattie del personale navigante

di bandiera su cui al Ministero del Welfare i sindacati stanno cercando un accordo. C’è poi da verificare che il prezzo che verrà versato da Cai per l’acquisto degli asset di Alitalia sia quello “di mercato”. E c’è infine la questione legata al partner straniero (Air France oppure Lufthansa) che, entrando con il 20 per cento del capitale nella Nuova Alitalia, avrebbe la maggioranza relativa. Questo porrebbe a Cai l’onere di dimostrare che l’alleato non è determinante nella gestione. Da fonti vicino alla cordata Cai si apprende che anche se chiudesse oggi la trattativa, l’assunzione dei 12.639 lavoratori che abbiano fatto almeno un giorno di cassa integrazione (per dimostrare la discontinuità con Alitalia) avverrebbe dal 15 dicembre. Quindi la Cai non potrà che vedere la luce tra due settimane. Ma non avrebbe dovuto nascere il primo novembre scorso? Nella Nuova Alitalia nulla sembra essere certo.

42.381,32

276.668,44

319.049,76

ALITALIA SERVIZI SPA

Società creditrice

Thesis Impianti spa Ecorimar Impianti Si&M srl

Importi da pagare (in euro) 751.471,54 834.388,08 37.751,00

Automation Service

170.399,99

Ciem spa

984.464,78

Siem srl

Edil Ciampino

280.205,41 71.667,05

Cfm 97

442.721,88

Standard System srl

528.779,01

EdilProgetti srl Lisa srl

Erre Consulting srl Mda Energia Totale

183.860,93 130.380,14 26.083,63 20.459,03

4.462.632,52

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Cronaca

30 novembre 2008

Paul Connett, candidato al massimo riconoscimento in campo scientifico e letterario, dice la sua sui rifiuti

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uando la chimica ambientale e tossicologica si mescola con lo studio dell’emergenza rifiuti, i risultati possono essere sorprendenti. La conferma nei giorni scorsi a Nettuno, dove le parole di Paul Connett, candidato al Premio Nobel nel 2008, hanno scosso la platea di pubblico presente all’interno del Forte Sangallo. «Per circa duemila anni – ha esordito il professor Connett, docente di chimica ambientale e tossicologica alla Saint Lawrence University di Canton, a New York – voi italiani ci avete dato le persone più creative della società occidentale. E ora c’è bisogno di tutta la creatività italiana per programmare una sostenibilità ambientale dei rifiuti». Pochi ma chiari i consigli del professor Connett per migliorare l’emergenza rifiuti sul suolo italiano: No ad una società usa e getta, che dovrà essere sostituita con una società sostenibile; se nel XX secolo ci si doveva occupare della gestione dei rifiuti,

nel XXI secolo l’attenzione di politici ed esperti ambientali va necessariamente spostata sulla gestione delle risorse. E per finire una frecciata alle ultime proposte in materia ambientale: l’incenerimento non è una scelta sostenibile. «La soluzione – ha proseguito il professor Connett – può essere quella del compostaggio, che riduce anche l’emissione del gas Serra. Gli inceneritori producono emissioni tossiche nell’atmosfera». Senza tralasciare un piccolo attacco al professor Veronesi. «I commenti di Veronesi sugli inceneritori a zero rischio per la salute secondo me sono senza alcuna base scientifica. Se tutte le micro particelle disperse nell’aria dagli inceneritori non possono essere bloccate del tutto, come si fa a dire che non creano problemi di salute anche molto gravi come il rischio di cancro? Dovrebbe spiegarmelo». Una frase dettata dai numerosi studi portati avanti nel corso del tempo dal

professor Connett, che da quindici anni cura la pubblicazione del bollettino «Waste not» (Rifiuti zero), ed è considerato uno dei massimi esperti internazionali sulla gestione dei rifiuti. Tra le condizioni indispensabili per arrivare nel 2020 all’obiettivo Rifiuti zero, l’utilizzo della raccolta indifferenziata. Un sugge-

rimento già accolto dal comune di Nettuno, che a margine della conferenza tenuta dal professori Connett, ha annunciato i primi buoni risultati della campagna pro raccolta differenziata, passata in circa tre mesi dal 2,5% all’8%. Tra le novità più importanti, l’inizio della raccolta da parte degli operatori del mercato

settimanale, fino ad oggi non interessati dall’iniziativa del comune. A breve poi, partirà in via sperimentale dal centro cittadino e dalle mura del borgo medioevale, la raccolta porta a porta. L’ennesimo progetto in partenza, che potrà dare grandi risultati se riscontrerà l’interesse dei residenti.


La discarica dentro casa

30 novembre 2008

Singolare bonifica del comune nell’abitazione di una 65enne di Nettuno

Nell’appartamento della donna ritrovati vestiti usati, copertoni d’auto, mobili ammuffiti e alimenti in decomposizione

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a casa come una discarica…capita anche questo in tema di raccolta rifiuti. A Nettuno lo sanno bene, dato che in poco più di un mese sono già state liberate dalla spazzatura due abitazioni in pieno centro, entrambe di proprietà di un’anziana con la passione per la raccolta della spazzatura. Come a dire che mentre si porta avanti una vera e propria campagna di sensibilizzazione a favore della raccolta differenziata e del rispetto dell’ambiente, c’è ancora chi, dell’immondizia proprio non riesce a fare a meno, tanto da accumularne il più possibile dentro casa. Scene da brivido, ed odori ancora impressi nelle narici dei presenti allo sgombero forzato. Il tutto a pochissimi giorni dalla conferenza dal tema «Rifiuti zero», con Paul Connett, candidato al premio Nobel 2008. Un paradosso in piena regola. Da una parte si cerca di far sparire la spazzatura, mentre dall’altra c’è ancora chi l’accumula. All’interno dei due appartamenti, in

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Differenziata fai da te

Ad Ardea i residenti si organizzano in proprio di Giovanni Salsano

via Romana e via Vittorio Veneto, di tutto e un po’: vestiti usati, copertoni delle auto, carrelli della spesa, provviste, pomodori pelati, bottiglie di plastica, olio, mobili corrosi dall’umidità. Il tutto avvolto da un odore acre e forte accentuato in seguito all’operazione di bonifica portata a termine dagli operai inviati dal Comune. Quindici i compatta-

tori necessari per la completa pulizia dei due appartamenti, sgomberati dopo un’ordinanza firmata dal sindaco Alessio Chiavetta per l’igiene della città. Un intervento necessario dopo la

Cronaca

(giovanni.salsano@reporternews.eu)

mancata pulizia da parte della signora e le richieste di intervento avanzate dai residenti delle due zone centrali della città. «L’intervento che abbiamo effettato – spiega il Sindaco Alessio Chiavetta, presente allo sgombero per autorizzare l’ingresso degli operai – aveva lo scopo di ripristinare il normale stato di vivibilità non solo dell’appartamento nel quale

sono entrati gli operai del Comune, ma anche in quelli ad esso vicini e confinanti. Le condizioni di degrado in cui versava l’appartamento infatti causavano problemi anche agli abitanti della zona, le cui segnalazioni ci hanno indotto ad intervenire». I costi dell’operazione di sgombero, pari a circa 15mila euro comprensivi dell’impiego dei mezzi necessari al trasporto del materiale fatiscente ritrovato all’interno dell’appartamento, sono quindi stati addebitati alla proprietà dell’abitazione.

Se il Comune è in ritardo nell’organizzazione del servizio di raccolta differenziata “porta a porta” , ci pensano i cittadini ad organizzarsi: intanto attraverso manifestazioni di informazione e sensibilizzazione grazie all’aiuto di chi ha esperienza nel settore. È quanto accade nel quartiere di Nuova California, a Tor San Lorenzo, che attraverso il proprio comitato di quartiere e in collaborazione con l’associazione "Fare Verde" di Pomezia (contattata per lo stesso motivo anche dal Comune di Ardea) si propone come zona pilota in cui avviare la sperimentazione del servizio anche ad Ardea. «Nel nostro quartiere - sostiene Piero D'Angeli, presidente comitato di quartiere – ci sono curiosità e interesse tra i residenti e per caratteristiche è forse quello più adatto per la sperimentazione del “porta a porta”».


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Cronaca

La Turbogas scalda i motori

Lavori al via tra proteste e sgomberi. Marrazzo sotto accusa (roberta.sciamanna@reporternews.eu)

stante lo sgombero forzato. Nei prossimi giorni si svolgerà un consiglio alla Regione Lazio. Sotto accusa, primo fra tutti, il presidente Piero Marrazzo, che già un anno fa aveva garantito a cittadini e manifestanti il massimo impegno per evitare che venisse costruita la centrale. Un impegno che si è volatilizzato dopo che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dalla rete No Turbogas contro la Sorgenia. «La giunta Marrazzo non ha fatto nulla per impedire la realizzazione – spie-

gano gli esponenti della Rete di Aprilia – tutte le promesse e le garanzie non sono state rispettate». «Ribadiamo il no ad una centrale pericolosa e nociva per la salute – è il coro di protesta che unisce i Sindaci di Anzio, Nettuno, Ardea, Aprilia – e parliamo a nome di tutti i nostri cittadini». l progetto della centrale continua a trovare migliaia di oppositori che esorcizzano gravi conseguenze a livello ambientale, economico e per la salute dei cittadini, inclusi quelli che abitano nei territori limitrofi. Si teme per la variazione del microclima, per la ricaduta al suolo di inquinanti chimici e per la contaminazione atmosferica.

lanciata durante la Conferenza dei Sindaci che si è svolta nei giorni scorsi ad Aprilia, in presenza dei rappresentanti amministrativi dei territori interessati dal progetto, e sono disposti a lottare fino in fondo contro la costruzione della centrale. L’incontro si terrà al teatro Europa alle ore 17, per confrontare le idee di tutti i Sindaci e mettere nero su bianco proposte di intervento e dichiarazioni di condanna alla centrale. L'assise, in quell'occasione, stilerà un documento dai contenuti politica-

mente forti, con il chiaro scopo di impedire la nascita della centrale Turbogas. L'intento è quello di non sprecare neppure un minuto del tempo rimasto a disposizione del fronte del no, che tra l'altro ormai è agli sgoccioli visto che sono al via i lavori nel sito di Campo di Carne. Tra gli altri a garantire la propria presenza sono stati i comuni di Anzio, Nettuno, Sezze, Priverno, Aprilia, Ardea, Pontinia, Roccasecca, Sabaudia, Lanuvio. (R.S.)

La rivolta dei Sindaci

Dodici città in Consiglio per ribadire il no alla centrale

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n consiglio comunale congiunto tra 12 città, fissato per il 9 dicembre ad Aprilia. Una grande assise pubblica per confrontare le proprie idee e per lanciare un messaggio forte a chi sembra, invece, non voler proprio ascoltare le proteste di migliaia di cittadini, oltre che di una numerosa e compatta classe politica. Questa è solo l’ultima delle contromosse sferrate dai Comuni che si oppongono con forza alla realizzazione della Turbogas. In dodici hanno già aderito all’iniziativa

Sit – in e forum nazionale La Rete Cittadini non molla Manifestazioni

Continuano gli incontri pubblici contro la costruzione della centrale di Campo di Carne. Il fronte del no non ha minimamente accusato il colpo inferto dallo sgombero delle forze dell'ordine dei giorni scorsi, e va avanti deciso più che mai. La sera del 27 settembre, infatti, la Rete Cittadini No Turbogas ha

di Roberta Sciamanna Lo sgombero forzato non blocca la protesta che anzi si fa ancora più dura. Come la rabbia che si respira tra chi si oppone da sempre alla realizzazione della centrale Turbogas a Campo di Carne. Un progetto nato sotto una cattiva stella fin dal 2002, l’anno in cui venne presentato dalla società Sorgenia Spa. Da allora proteste, coordinamenti cittadini, blocchi della Nettunense, presidi permanenti nel sito di Campo di Carne, prese di posizioni di buona parte degli esponenti politici locali e non. Pochi giorni fa il dispiegamento di centinaia di uomini delle forze dell’ordine per sgomberare il casale occupato da tre ragazzi della Rete No Turbogas, poi denunciati. La sera stessa sono stati avviati i lavori nel terreno in cui dovrebbe sorgere l’impianto. L’iter per la costruzione di una centrale elettrica a ciclo combinato gas – vapore va avanti, ma continuano ad essere decine i comuni che si oppongono alla realizzazione, centinaia i rappresentanti politici e migliaia i cittadini che non intendono abbassare la guardia, nono-

30 novembre 2008

chiamato tutti a raccolta per mettere a punto le prossime iniziative. Al vaglio ci sono diversi sit – in previsti sia in consiglio regionale che nella riunione della Giunta Marrazzo. Inoltre, si è parlato anche del forum nazionale che si terrà ad Aprilia il 13 dicembre, e della manifestazione del giorno successivo.


30 novembre 2008

A Casal Bernocchi respinta la moratoria delle licenze edilizie

Dopo l’alluvione nuove case Orneli (Pd): «Così ci saranno ancora allagamenti»

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di Enzo Bianciardi

al 17 ottobre al 13 novembre, ad essere superstiziosi c’è da incrociare le dita e guardare con timore al cielo gonfio di pioggia. L’hinterland del XIII Municipio è una sorta di polveriera, pronta ad “esplodere” alle prime gocce d’acqua. Quanto accaduto a Casal Bernocchi, in sostanza, era prevedibile, tanto che il rischio per i residenti in via Scartezzini e i caseggiati “minacciati” dal Fosso del Fontanile era stato già individuato dai tecnici municipali. Il primo segnale è arrivato il 17 ottobre, ma l’epicentro era stato poco più a nord, nell’area di Madonnetta, meno di un mese dopo, l’acqua ha aggiustato il tiro e un torrente di fango ha investito e travolto la valle di Casal Bernocchi, invadendo le case e allagando la via Ostiense. A pagare il prezzo più alto, con i residenti del piccolo borgo, sono stati i pendolari della Roma-Lido, alle prese con treni a singhiozzo, lunghe attese e viaggi snervanti. “Il colpevole di turno ha spiegato il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani - è stato indicato nel fosso del Fontanile che, come nei precedenti eventi (negli anni 1990, 2002 e 2005 e da ultimo, lo scorso 17 ottobre), è stato considerato responsabile dell’alluvione. La vera causa, invece, sarebbe un’area di terreno incolto che ha rappresentato un innaturale bacino di raccolta delle acque fluviali, che sono state rilasciate dal terreno stesso in un’unica soluzione con conseguenti devastanti danni. Una

volta identificato il problema si è potuto intervenire sulle cause e non già, come fatto sinora, sugli effetti derivanti dall’accaduto”. Intanto prosegue alacremente il lavoro dei tecnici del Comune di Roma sull’area alluvionata. Un escavatore fa la spola dagli argini del canale sino alle falde della collina su cui sorge il quartiere di Casal Bernocchi. Una pendenza che ha trasformato rivoli d’acqua in torrenti in piena, sino a diventare un fiume d’acqua e fango che ha spazzato via i primi piani delle abitazioni. Sono un centinaio i cittadini che sono stati sistemati nei residence a Malafede e Ostia Antica e presso l’hotel Kursaal di Ostia. Al-

meno la metà potrebbero rientrare a casa nelle prossime settimane. Più complicata, invece, la questione per i due edifici sgomberati sulla via Ostiense, per i quali, la Commissione stabili pericolanti ha confermato l’inagibilità e la necessità di procedere al consolidamento del terrapieno investito dallo smottamento. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha chiesto lo stato di calamità naturale per l’area del XIII Municipio investita dalla frana. Nel corso del consiglio straordinario sulla sicurezza idraulica sono stati presentati, votati e approvati, paradossalmente, due ordini del giorno. Il primo, presentato dalla maggio-

ranza ha previsto che, in caso di nuove concessioni edilizie, vengano realizzate le opere di urbanizzazione primaria e gli oneri concessori versati dai residenti nel XIII Municipio vengano impiegati per costruire opere sul litorale. Il secondo documento, presentato e votato dall’opposizione, con l’astensione dei consiglieri di maggioranza, prevedeva la moratoria delle concessioni edilizie. “Occorre un gesto forte da parte delle istituzioni - ha sottolineato Paolo Orneli, capogruppo del Pd - almeno fino a quando non saranno partite le riforme e le opere indispensabili per risolvere lo squilibrio idrogeologico oggi esistente”.

Cronaca

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Il comitato

«Sapevano del rischio e non hanno avvertito»

C’è anche un “giallo” nell’alluvione di Casal Bernocchi. Il Fosso del Fontanile (chiamato anche Fosso di Ponte Ladrone), sarebbe di competenza dell’Ardis, l’Agenzia regionale per la difesa del suolo, e quindi della Regione Lazio. L’ha denunciato, Paola De Jesus, presidente del comitato civico Entroterra 13. Se i rilievi del Comitato civico sono esatti, salterebbero i lavori già preventivati dal Comune di Roma e chiesti a gran voce dal presidente del XIII Municipio Vizzani. “Il XIII Municipio afferma la De Jesus - avrebbe dovuto svolgere il ruolo di primo osservatore delle calamità naturali annunciate. Nella serata di martedì 11 novembre era stata diffusa da parte della Protezione Civile l’allerta meteo del pericolo imminente. Perché gli abitanti lungo il Fosso del Fontanile non sono stati avvisati in tempo delle piogge in arrivo? Perché non è stato effettuato un sopralluogo così da individuare la discarica a monte del fosso, da alcuni ritenuta concausa dell’allagamento? Quest’area è indicata dalla Protezione civile a ‘rischio idrico’ e secondo la nuova carta geologica comunale è classificata come area di ‘sedimenti alluvionali in evoluzione’, un dato che sconsiglierebbe del tutto la costruzione di case”. (E.B.)


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Cronaca

30 novembre 2008

Pubblicato il progetto definitivo del futuro attraversamento sul Tevere. L’opera costerà 40 milioni L’infrastruttura avrà una campata unica alta 18 metri: anche i megayacht potranno così risalire il fiume

Ponte della Scafa, il cantiere aprirà entro giugno 2009

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di Cinzia Pagliaroli

stato approvato in conferenza di servizi il progetto definitivo del nuovo ponte della Scafa che ha comportato sia la valutazione di impatto ambientale che il soddisfacimento delle incisive prescrizioni della Sovrintendenza alle Antichità di Ostia. “I lavori per la costruzione del ponte, che avrà quattro corsie e sarà a campata unica, partiranno all’inizio del 2009. “L’intervento è costituito dalla realizzazione del ponte della Scafa e da tutta la viabilità accessoria su entrambi i versanti del Tevere - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici e alle

Periferie del Comune di Roma, Fabrizio Ghera - La gara d’appalto per la realizzazione delle opere verrà bandita entro giugno prossimo. E’ in corso la pubblicazione del progetto presso gli uffici comunali competenti di Roma e Fiumicino, ai fini delle comunicazioni ai cittadini della pubblica utilità”. Il tracciato comporta l’allargamento a due corsie per ogni senso di marcia di via dell’Aeroporto di Fiumicino per l’interno percorso all’interno dell’Isola Sacra, fino alla sua confluenza in via Guido Calza e via di Tor Boacciana (nel versante lidense) e la realizzazione di due nuovi svincoli, a Fiumicino e a Ostia, per

consentire l’entrata e l’uscita dalla nuova arteria, per un costo complessivo che si aggira intorno ai 40 milioni di euro. “Il raddoppio della capacità di transito sul ponte della Scafa - continua l’assessore Ghera - rappresenta uno degli interventi più significativi che verrà realizzato nei prossimi anni nel Quadrante Ovest della Capitale. Si tratta di un’infrastruttura indispensabile ad accompagnare l’ulteriore sviluppo commerciale e turistico in programma. Ho personalmente dato indicazione agli uffici di seguire con particolare attenzione l’intero iter progettuale, così da scongiurare ogni possibile ritardo nei tempi di con-

segna. Questa volta, nessun immobilismo, semplicemente, la "politica del fare" realizzerà nuove infrastrutture di rete per migliorare la viabilità e la vita dei cittadini”. “Il nuovo ponte, progettato circa un centinaio di metri a valle dell’attuale prevede una campata massima di 18 metri di altezza (rispetto ai 7 metri di oggi), tale da consentire la navigazione sul fiume di imbarcazioni di stazza superiore a quanto possibile fino ad oggi”, sottolinea l’assessore municipale alle Opere Pubbliche Amerigo Olive. Il ponte viene utilizzato ogni giorno da migliaia di automobilisti, lavoratori aeroportuali e turisti che si spostano tra Roma

e Fiumicino utilizzando come unica via il vecchio attraversamento sul Tevere. Un vero e proprio collo di bottiglia che costringe i pendolari e i turisti ad ore di estenuante code in macchina. Sia di giorno che di sera, chi transita all’Isola Sacra non può fare a meno di osservare le lunghe colonne di automezzi fermi o che camminano a passo d'uomo, con il traffico che comincia già all’uscita del Leonardo da Vinci. Dunque in questi giorni, si riapre la speranza, che finalmente si intervenga per risolvere questo problema grandissimo di mobilità tra i quartieri alla foce del Tevere e l’aeroporto.


Cronaca

30 novembre 2008

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Le aree verdi del lungomare verranno trasformate in parco naturale. Accolta la proposta degli ambientalisti Dalla Litoranea a via Oletta le zone da tutelare. Il nuovo provvedimento è allo studio della Regione Lazio

Ostia, le dune diventano monumento Quelle colline di sabbia per Claudio

di Marco Ciapetti

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(marco.ciapetti@reporternews.eu)

l progetto dei Verdi di tutelare le aree verdi e le dune del lungomare di Ostia potrebbe realizzarsi entro i prossimi mesi. L’assessore regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti ha accolto l’istituzione del nuovo parco-monumento ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale sulle aree protette del 1997 e ha avviato le procedure in merito. “E’ stata decisiva - spiega Gianluca Cavino, portavoce dei Verdi del XIII Municipio - la constatazione dell’alto valore naturalistico e scientifico di queste aree che conservano ancora habitat di inestimabile valore, accresciuto dal fatto che sono ormai quasi scomparsi nel tratto urbano di Ostia. Un’iniziativa molto importante che potrebbe definitivamente riqualificare in chiave ambientale, turistico e lavorativo il nostro lungomare”. “Nel 1998 - ricorda Sandro Lorenzatti dell’esecutivo regionale dei Verdi -presentammo all’allora ministro dell’Ambiente Willer Bordon la

richiesta di inserire le aree verdi del lungomare nella Riserva del Litorale Romano, con l’obiettivo di tutelare le ultime aree superstiti degli antichi cordoni dunali del litorale ostiense, distrutti dalle cementificazioni degli arenili e delle aree immediatamente retrostanti. Da allora sono state innumerevoli le denunce e le proposte di tutela di queste aree, aree che stimolano l’appetito di persone che non hanno a cuore né l’am-

biente né il turismo ma soltanto il guadagno personale e non hanno esitato negli scorsi anni a proporre progetti pesantissimi di urbanizzazione anche di queste zona”. “Noi - prosegue Lorenzatti - crediamo invece che la loto tutela e la loro valorizzazione siano la condizione essenziale ed obbligata per restituire una immagine dignitosa ad un lungomare disastrato dal cemento ed elevarne il valore anche in ter-

mini turistici: pensate alla differenza tra un lungomare racchiuso tra due file di costruzioni e un lungomare con pinete, parchi e macchia mediterranea!” “Tra le aree comprese nel monumento naturale a partire da sud riprende Cavino - ci saranno le dune del lungomare Vespucci, praticamente intatte ma aggredite da parcheggi abusivi che ne corrodono decine di metri ogni anno; le aree verdi del Lungomare Duilio, tra cui la famosa area salvata dal polo natatorio di via Grimaldi, grazie all’impegno del comitato locale; l’area tra via delle Quinqueremi e il borghetto dei Pescatori, dove sono state riconosciute specie vegetali importantissime e quasi scomparse sul territorio nazionale. Oltre alla duna di via Oletta, vero esempio superstite di collina retrodunale antichissima, vero e proprio “monumento naturale” di Ostia”.

Ha già un nome il monumento naturale delle dune di Ostia, quello di Claudio Zolesi. E’ scomparso da poco, ma quello che ha fatto per Ostia rimarrà nella memoria di tutti. “Vogliamo dedicare questa iniziativa e il Monumento naturale di via Vivaldi - dichiara Camilla di Patrizi, presidente del comitato Vivaldi - ad una persona scomparsa da poco e che tanto ha fatto per il nostro territorio. Un esempio di alto valore civile, autore di numerose proposte ecocompatibili e di tante battaglie contro i poteri forti, per questo un personaggio scomodo per molti. Questo luogo che speriamo riusciremo a salvare definitivamente dal degrado e dai numerosi progetti di cementificazione vogliamo sia intitolato a Claudio Zolesi”. Un ambientalista coraggioso nell’azione e innovativo nei metodi per tradurre in realtà la difesa di parchi, spiagge, giardini e tutto ciò che rappresenta l’anima verde di Ostia. Che è appunto il quartiere con la maggiore estensione di verde pubblico a Roma. Sono oltre tremila gli ettari di pinete e parchi sul litorale capitolino, a cui vanno aggiunte poi le spiagge. (M.C.)


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L’Inchiesta

Ad Anzio e Nettuno utenti costretti ad attendere la propria corsa sul ciglio della strada. La situazione peggiore in periferia

di Mario Scagnetti

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(mario.scagnetti@reporternews.eu)

n piedi ai lati della strada. Con la pioggia e il freddo, con il sole e il caldo. Non cambia nulla. Loro sono sempre lì, in attesa di un autobus che potrebbe anche non passare mai, e che nella migliore delle ipotesi potrebbe arrivare con un leggero ritardo, tra i 15 e i 30 minuti. Loro sono tutti gli utenti di Anzio e Nettuno che si servono del servizio di trasporto pubblico gestito dalla Cotral, e il ciglio della strada è diventato la loro seconda casa, di banchine infatti ce ne sono davvero poche, per il resto soltanto un palo a indicare il luogo della fermata.

Le linee Anzio e Nettuno possono contare su ben cinque linee differenti della Cotral, battute tutte i giorni dai classici autobus blu. Una porta a Roma Anagnina passando per la strada statale Nettunense, un'altra alla fermata di Roma Laurentina passando per la statale Ardeatina, una a Latina, ma solo nei giorni feriali, un'altra ancora a Colleferro e l'ultima a Velletri, ovviamente oltre a quella interna che attraversa le due città. Le corse poi coprono l'intero arco della giornata. Tutto bello se fosse vero, peccato che tante corse saltano, che gli utenti sono costretti a lunghe, a volte interminabili, attese e che numerosi autobus girano con la classica scritta «fuori servizio».

Gli utenti A usufruire del servizio offerto dalla Cotral sono per la maggior parte studenti e persone anziane. I primi utilizzano l'autobus per raggiungere la propria scuola e non si spostano

30 novembre 2008

Ardeatina e Nettunense pericolose per chi viaggia in pullman. Gli amministratori pensano al consorzio con Aprilia

soltanto tra Anzio e Nettuno, ma arrivano anche dalle città limitrofe. In questo caso sono costretti ad alzarsi poco dopo l'alba per arrivare puntuali al suono della campanella. Gli anziani, invece, scelgono di salire sui bus per raggiungere i propri familiari oppure per arrivare nel centro storico di una delle due città tirreniche.

La sicurezza Non ci sono ritardi e disservizi che tengano. Il tallone d'achille del servizio di trasporti gestito dalla Cotral è quello legato alla sicurezza; sicurezza che in questo caso vuol dire banchine ai lati delle strade, oppure persone costrette ad attendere l'autobus sulle corsie della Nettunense e dell'Ardeatina, due delle strade più pericolose d'Italia, lungo le quali si sono verificati già numerosi incidenti mortali. Sulla Nettunense la fermata che serve il liceo classico Chris Cappell College e la nuova sede dell'istituto alberghiero si trova sul marciapiede, senza una banchina e con i ragazzi che si vedono sfrecciare le macchine a pochi metri di distanza. Il rischio che una vettura finisca sullo stesso marciapiede in caso

di incidente e travolga qualche studente purtroppo è concreto e alto. All'altezza di Lavinio Stazione la banchina c'è ma è sempre posizionata troppo vicino alla strada. Allontanandosi dal centro, poi, la situazione peggiora in maniera dra-

Caronte, il premio meno ambito

Nettuno – Roma: la peggiore tratta ferroviaria del Lazio. La Fr8 si è aggiudicata il Trofeo Caronte, il poco ambito premio assegnato da Legambiente alla linea che si è distinta per la peggiore performance di viaggio. La maglia nera è arrivata dopo il test del 24 novembre, giorno in cui gli ambientalisti hanno viaggiato lungo otto tratte ferroviarie del Lazio, che ogni giorno sono frequentate da 400mila pendolari e si snodano per 1.239 chilometri di rete. L'obiettivo prefissato era quello di raggiungere Roma entro le 9,30 della mattina. «Il primo posto è più che meritato – spiegano gli ambientalisti – e non solo per i 25 minuti di ritardo, ma anche per le condizioni generali del viaggio: treno affollato, carrozze in condizioni scadenti, servizi igienici inutilizzabili per sporcizia e malfunzionamenti, display e annunci vocali assenti e controllori fantasma».

stica: a Casello 45, al confine tra Anzio e Aprilia, a indicare la fermata del pullman c'è soltanto un palo in mezzo a un prato. Spostandosi sulla statale Ardeatina la musica è sempre la stessa: a Lavinio Mare l'autobus bisogna aspettarlo a un

metro dalle ruote delle macchine in transito, a Lido delle Sirene in mezzo all'erba e vicino ai secchi dell'immondizia. Insomma, nella migliore delle ipotesi si può attendere la propria corsa in piedi sotto una banchina mezza rotta. A Nettuno la situazione che riguarda la sicurezza è leggermente migliore, almeno all'interno del centro storico, anche se va detto che il territorio comunale nettunese non è attraversato da strade pericolose come la Nettunense e l'Ardeatina. Nella città del Tridente il problema principale è legato ai tempi di percorrenza di viale Matteotti e alla condizione delle periferia, dove la scarsa sicurezza degli utenti torna a farla da padrona.

Il trasporto privato Non c'è soltanto la Cotral sulle strade di Anzio e Nettuno. A girare in autobus ci sono anche gli autisti di tre società private: Gioia Bus, Atan e Rubeo. I mezzi di queste tre imprese servono i due territori comunali di Anzio e Nettuno, coprendo anche percorsi alternativi a quelli dei classici autobus blu, e arrivando fin nei quartieri periferici. Nel caso specifico Gioia Bus, Atana e Rubeo hanno stipulato un accordo con i rispettivi Comuni e possono contare su un finanziamento regionale che passa attraverso le amministrazioni locali, e che varia in base ai chilometri effettuati dai loro mezzi. Il progetto segreto Gli amministratori comunali di Anzio, Nettuno e Aprilia stanno


L’Inchiesta

30 novembre 2008

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«Un'ora per arrivare a Velletri E il bus potrebbe non passare mai»

pensando all'opportunità di formare un consorzio. Scoperti i problemi stanno valutando la possibilità di unificare il servizio. «L'idea – conclude l'assessore nettunese agli Affari Generali Carlo Conte – è quella di creare un con-

Il Tar del Lazio “spegne” le Ztl

sorzio, una società mista tra pubblico e privato, coinvolgendo magari le stesse società che oggi operano su Anzio e Nettuno. Il progetto è ancora in fase embrionale, ma c'è già stato un primo incontro tra le parti in causa».

Una buona e una cattiva. Due le novità per i noleggiatori con conducente di Anzio. Il Tar del Lazio, questa quella buona, ha accolto il ricorso presentato da alcuni colleghi contro il provvedimento della giunta Alemanno, che poneva diverse restrizioni per l'entrata nelle zone a traffico limitato di Roma. Ora gli Ncc neroniani non dovranno più inviare nessun fax all'Atac prima di mettersi in viaggio verso il centro storico capitolino. La notizia cattiva, invece, arriva dall'amministrazione comunale neroniana, nel senso che questa non ha ancora risposto al dossier presentato dagli addetti ai lavori.

Il viaggio della speranza parte da Nettuno e arriva a Velletri. Un viaggio in autobus al quale Carlo, studente nettunese di 24 anni, negli ultimi anni non ha mai rinunciato per seguire le lezioni del proprio corso universitario. «Per arrivare a Velletri con il pullman impiego un'ora, mentre in macchina sono sufficienti 25 minuti. Il viaggio è massacrante; io esco da casa alle sette della mattina per andare all'università e non so a che ora ritorno. Gli orari delle corse, infatti, sono assolutamente indicativi e nella migliore delle ipotesi il ritardo dell'autobus è di 15 minuti. Mi è capitato di dovere prendere il pullman da Velletri a Nettuno in diversi momenti della giornata, in base agli orari in cui terminano le lezioni, e ogni volta è sempre la stessa storia. Sui mezzi, inoltre, le condizioni igieniche lasciano a desiderare; e poi a me il biglietto non lo chiede mai nessuno. Non ci sono controlli». E fin qui è tutto nella norma, in casi eccezionali infatti il calvario dei viaggiatori aumenta a dismisura. «A

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Le linee della Cotral che si snodano lungo le strade di Anzio e Nettuno

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volte l'autobus non passa proprio, oppure bisogna attendere per ore. Una volta per tornare a casa sono dovuto andare alla stazione ferroviaria di Velletri, arrivare fino a Roma e da li prendere il regionale per Nettuno, perché dopo una lunga attesa del pullman non c'era nessuna traccia. In un'altra occasione, invece, mi sono trovato a Velletri sotto la neve alle otto di sera; in simili condizioni non c'è

Le assunzioni dell'ultimo periodo all'interno della ditta di trasporti

800.174.471 Il numero verde della Cotral al quale possono rivolgersi gli utenti per ogni informazione

speranza di tornare a casa in pullman e quindi non mi resta che chiamare a casa e aspettare qualcuno che mi venga a prendere». Eppure l'autolinea Anzio – Velletri, che attraversa anche la città di Nettuno, può contare su 23 corse nei giorni feriali, che diventano 25 nel periodo che va da settembre a giugno, e su otto corse nei giorni festivi. (M.S.)

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Le società private che effettuano il servizio di trasporto privato nelle due città tirreniche

400mila I pendolari in movimento nel Lazio ogni giorno


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Cronaca

30 novembre 2008

Parlano Claudio e Luca, studenti e componenti dell’assemblea del XIII Municipio

«Il futuro è sempre più nero»

«Vogliamo lottare ancora per cambiare ciò che rischia di annientarci» L'allarme

Dopo Torino Ostia ha paura

C

di Marco Ciapetti

(marco.ciapetti@reporternews.eu)

laudio e Luca non vogliono che appaiano i loro cognomi. E neanche le facce perché «non vogliamo ergerci a rappresentanti di nessuno. Sarebbe ingiusto nei confronti di tutti coloro che lottano con noi e nella nostra stessa maniera. Esprimiamo le nostre idee, ma se ci esponessimo troppo rischieremmo di sembrare come due vogliosi di rappresentare una gran massa di ragazzi e ragazze. E non è così». Bum. Prima disgrazia giornalistica, ci accontentiamo dei nomi di battesimo e del fiume di parole che sciorinano di fronte a tre caffè. Entrambi maggiorenni, entrambi al quinto anno di scuola superiore (Democrito uno ed Henriques l’altro) componenti dell’assemblea di studenti del XIII municipio, e una preparazione politica e sociale che impressiona rispetto a quei volti da adolescenti, una voglia di cambiare il mondo fresca dell’entusiasmo di chi sta capendo come

funziona. E una posizione chiara e netta. Avete portato avanti fortissime proteste, ma il decreto Gelmini è stato comunque approvato. E ora? «E ora si continua. Senza sosta, senza fermarci mai. Coinvolgendo tutti quelli che finora non hanno avuto spazio. Un movimento globale che sappia creare un fronte unito tra le varie categorie sociali che stanno subendo delle ingiustizie». Come vedete il futuro della scuola italiana? «Nero, nerissimo. Noi ci diplomeremo quest’anno e in teoria siamo quasi fuori… ma lottiamo per gli altri, per mia cugina che è alle elementari, per tutti

i bambini che ancora devono entrare in una scuola. Per cambiare uno stato di cose che penalizza la scuola pubblica, spostando l’attenzione sul privato…» Spiegatevi meglio «Con l’inserimento di aziende nei consigli di amministrazione delle scuole superiori si correrà il rischio di diventare precari già a scuola. Facciamo un esempio: un istituto tecnico industriale coinvolge (e si fa sponsorizzare) da una ditta dello stesso settore che ha sede nelle vicinanze dell’istituto. Il programma scolastico cambia, e prepara gli studenti a conoscere specificatamente il lavoro da svolgere all’interno della fabbrica stessa, dove entreranno nell’ul-

timo anno di scuola con le ore di tirocinio. Prestando un lavoro manuale gratuito. Chi ci guadagna? La scuola, finanziata dalla fabbrica, e la fabbrica stessa, che ogni anno fa lavorare studenti (preparati) gratis invece di provvedere alle assunzioni dei diplomati. Gli studenti invece saranno sfruttati e vedranno allontanarsi ancora di più la prospettiva di una vera assunzione». Precarietà che avanza, scuola da cambiare. Cosa ne pensate dei ragazzi che dopo il diploma vanno a vivere all’estero? «Che fanno bene. In Italia i giovani sono un peso, non una risorsa. Facciamo paura e investire sulla nostra cultura vorrebbe dire creare delle persone intelligenti, mentre si cerca di formare degli ignoranti incapaci di reagire. Anche se io non partirei mai, non sono nazionalista, ma questa è la mia terra, il mio paese, la mia città. Piuttosto rimango e lotto per cambiare le cose, invece che andarmene. Anche se so che è difficilissimo».

«Controllare tutti gli istituti!». E’ da poco crollato il controsoffitto della scuola di Torino e la paura arriva fino alla scuola media Sangallo di Ostia. A urlare il grido di allarme sono i genitori che attendono l’uscita dei figli. «Dopo la tragedia piemontese – spiega la signora Mariangela Martini – ci si sono aperti gli occhi su come certe situazioni siano imprevedibili. Ora abbiamo paura». A lei fa eco nonna Ada Allermi: «Fino a quando certe cose non accadono, si pensa che siano impensabili. Chi poteva immaginare il crollo di una scuola durante le ore di lezione? Eppure è accaduto. Sappiamo che gli istituti del XIII sono in condizioni pessime e ci stiamo muovendo da soli per chiedere una perizia su tutte le scuole del quartiere. Se le istituzioni latiteranno in questo ce la vedremo da soli». In chiusura arrivano le parole di un papà che vuole rimanere anonimo: «L’altro giorno sono entrato a scuola per portare a mio figlio un libro che aveva dimenticato. Ho visto le scale quasi staccate dal piano, di quasi dieci centimetri e qualcuno mi ha detto che stanno così da più di vent’anni. Sono stato in pensiero per giorni e quando ho sentito la notizia di Torino sono scoppiato a piangere. Muoviamoci!». (M.C.)



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Turismo

30 novembre 2008

Nello scalo laziale 1,7 milioni di turisti e nuova base dell’americana Chiquita

Civitavecchia è porto leader con le crociere e le banane

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di Giovanni Scorpati

l porto di Civitavecchia leader nel Mediterraneo con i turisti, le crociere e le banane. In dieci anni ha incrementato i traffici marittimi (sia passeggeri che merci), sviluppando le infrastrutture. I finanziamenti provenienti da Stato e Regione Lazio hanno consentito allo scalo marittimo di affermarsi a livello nazionale ed internazionale. Oggi Civitavecchia è il primo porto in Italia e il secondo in Europa per traffico crocieristico. “Il gran numero di navi da crociera - spiega Fabio Ciani, presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta - rappresenta un segnale importante per il porto e per il territorio. In due anni Civitavecchia è diventata il primo scalo del Mediterraneo per le navi da crociera

con 1,7 milioni di turisti sbarcati, 750 navi attraccate, il porto laziale ha superato anche quello di Barcellona. Le ragioni del boom vanno cercate nella vicinanza a Roma, nel turismo e nell’aver dato alle tre più grandi compa-

gnie da crociera nuovi moli da gestire, e a proposito del quale non posso non citare lo storico accordo con la Roma Cruise Terminal (la società che riunisce i due maggiori gruppi crocieristici, Carnival, Royal Caribbean e

Msc Crociere ) che ci viene invidiato da tutto il mondo e che in molti ora cercano di emulare. I big delle crociere faranno, infatti, di Civitavecchia il loro “home port” nel Mediterraneo, realizzando, con un investimento di 17 milioni di euro, e gestendo il nuovo terminal crociere, al quale ne potranno poi seguire altri due”. “La stagione 2009, grazie alle due nuovissime navi, Celebrity Solstice e Celebrity Equinox del brand Celebrity Cruises che partono dall’Italia - ha dichiarato Lina Mazzucco direttore generale della Royal Caribbean vedrà certamente un incremento di vendite”, dal 2010, poi, si unirà alle due ammiraglie la

terza gemella, Celebrity Eclipse; mentre la Queen Elizabeth dopo 39 anni di navigazione chiude la sua carriera, proprio passando da Civitavecchia e sarà trasformata in albergo. Il porto mantiene la sua vocazione turistica, ma non trascura la rinnovata dimensione di scalo commerciale. La banchina 24 è il terminal della Stock Sinergy, per lo stoccaggio e la movimentazione degli olii che passano di qui prima di raggiungere l’Umbria. Civitavecchia entrerà, inoltre, a breve nelle mappe internazionali del commercio. La multinazionale americana Chiquita ha scelto il porto tirrenico come base logistica di smistamento delle tonnellate di banane che arrivano via mare dalla Colombia, dal Costarica, da Panama e dall’Ecuador. Lo scalo laziale è fonte di ricchezza e cuore pulsante dell’economia locale. Muove affari e crea posti di lavoro. Nel porto lavorano 170 imprese che danno impiego a 3500 persone. Per non parlare dell’indotto che garantisce il posto ad altre 4mila persone. Gioiello architettonico e laboratorio di sviluppo, il porto di Civitavecchia continua a crescere attraverso la sinergia tra istituzioni e realtà imprenditoriali locali (e non). Mette insieme lavoro e ricerca, tradizione e innovazione.


Il viaggio in Italia è online

30 novembre 2008

Belgi, olandesi, inglesi e russi prenotano su Internet il tour nel Belpaese

Il 24 % dei pacchetti turistici viene venduto attraverso i siti web. Lo rivela un’indagine dell’Osservatorio della Fiavet

L’

Italia vince nella Rete. Il 24% dei pacchetti turistici venduti nel mondo viaggia tramite Internet e il nostro paese sembra essere uno dei preferiti per trascorrere le vacanze. Fra le regioni acquistate online Calabria, Sicilia, Emilia Romagna, Puglia e Sardegna. Nel Lazio regina delle prenotazioni è Roma. I dati sono stati resi noti dall’Osservatorio nazionale della Fiavet, la Federazione italiana degli Agenti di viaggio. “Nei pacchetti commercializzati in via web - conferma il presidente della Fiavet Giuseppe Cassarà - una quota elevata è riservata ai viaggi in Italia. Il 27,3% in Belgio e Olanda, il 12,2% in Russia, il 10,9% nel Regno Unito, il 9,2% in Spagna. La tendenza si sta evolvendo al punto che sono sempre più le agenzie di viaggio che fanno scegliere al cliente le proposte on line facendole però acquistare in agenzia”. La ricerca evidenzia anche che nel 2007 il 29,5% dei vacanzieri italiani ha organizzato la pro-

pria vacanza rivolgendosi direttamente ad un’agenzia di viaggio. Di questi, il 21,3% acquistando un prodotto offerto dall’agente stesso (il 14,2% tramite catalogo e nel 7,1% utilizzando altre proposte) e l’8,2% attraverso agenzie di viaggio online. Il 33,8% mettendosi in contatto direttamente con la struttura ricettiva (hotel, campeggio, ostello), il 3,7% contattando la compagnia di trasporto e il 21% acquistando direttamente via Internet. Ma chi è il turista-tipo online? Ha meno di 34 anni, è laureato o diplomato, fa l’impiegato oppure l’insegnante. I docenti e i “colletti bianchi” rappresentano il 35% dei viaggiatori che scelgono la vacanza nella Rete. Seguono i pensionati (12,8%), gli studenti (12,8%) e i libero professionisti (12,2%). Per quanto riguarda le agenzie, invece, relativamente ai tempi di prenotazione del pacchetto vacanze, sembra essersi arrestato il fenomeno del last minute. Il 29% degli italiani, infatti, prenota un mese prima di partire, il

19% due mesi prima, l’11,7% tre mesi prima e soltanto il 18,7% nei 15 giorni antecedenti le partenze e il 10,4% nell’ultima settimana. “L’advance booking, attuato negli ultimi tempi da molti tour operator sembra prevalere sul last minute, a dimostrazione che non

sempre l’offerta a “prezzi stracciati” soddisfa il viaggiatore”, sottolinea Cassarà. Nel 2008 il 56% degli italiani ha prenotato in anticipo la propria vacanza. Di questi il 25,2% si è rivolto alle agenzie di viaggio. Gli altri hanno puntato su Internet.

Turismo

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Lufthansa in attivo

Nonostante la crisi economica, Lufthansa vince a Fiumicino e in Europa. Nei primi nove mesi dell’anno la compagnia aerea tedesca ha registrato un utile operativo di 984 milioni di euro, 101 milioni in meno rispetto al 2007. Gli utili del Gruppo ammontano a 551 milioni di euro contro ai 1,6 miliardi di euro nello stesso periodo dell'anno precedente. “Tenendo conto delle difficoltà considerevoli dovute alla crisi persistente dei mercati finanziari e alla situazione economica complessiva è un risultato di tutto rispetto - dichiara Wolfgang Mayrhuber, presidente e amministratore delegato di Lufthansa - Siamo flessibili, capaci di adattarci e operiamo in modo efficiente rispondendo alle esigenze del mercato. Lavoriamo inoltre alla nostra produttività, alle misure per la riduzione del consumo di carburante e dei costi esterni. Continueremo a impegnarci per migliorare la nostra offerta grazie all’espansione del nostro sistema di compagnie aeree e alle forti alleanze”. Lufthansa è in pole position tra i probabili futuri partner della Nuova Alitalia.


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Turismo

30 novembre 2008

In viaggio nella cittadina cresciuta lungo la via Flaminia, vicino Terni

Vi abitavano i Clustumini, commercianti che facevano affari con l’Urbe

Il sito-modello, con tanto di telecamere e tornelli, ai piedi dei Monti Martani

Carsulae, il cuore dell’antica Roma batte in terra umbra

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di Arturo Benetti

utti pazzi per Carsulae, città romana nel cuore dell’Umbria. A soli 70 chilometri dalla Capitale, tra Terni e Sangemini (la città delle acque minerali), il sito archeologico si estende su di un grande prato verdissimo ed è caratterizzato dalla presenza di telecamere e moderni tornelli elettronici contapersone, che vigilano su accessi e uscite dell’area. Carsulae nacque nel II secolo a.C. e si sviluppò come centro di aggregazione delle popolazioni preromane residenti sulle colline e nelle campagne vicine. Il territorio era già molto abitato dalla media età del bronzo, con insediamenti in cima ai rilievi montuosi che dominavano le sottostanti pianure e le vie di comunicazione. L’apertura della via Flaminia, tracciata fra il 220 e il 219 a.C. per collegare Roma a Rimini, rappresentò un momento di crescita per le popolazioni limitrofe. E’ con ogni probabilità in questa fase che nacque il centro di Carsulae. Le rovine di quest’antica città furono descritte e identificate fin

dal XVII secolo: tuttavia, soltanto le campagne di scavo svoltesi tra il 1951 e il 1972 hanno permesso di riportare alla luce buona parte del foro, il teatro e l’anfiteatro, un lungo tratto della

Flaminia e alcune tombe monumentali. Carsulae lega le sue sorti a quelle della via consolare, asse portante dell’impianto urbanistico. Gli scavi hanno riportato alla luce una grande quantità di

monumenti e di strutture edilizie, oltre ad una serie di iscrizioni dalle quali si ricava l’immagine di un municipio ricco e politicamente attivo. La scelta del sito fu dettata da motivazioni economi-

che, legate alla presenza di una grande via di comunicazione per i traffici fra Roma e l’Adriatico e più in generale verso l’Italia settentrionale; il trovarsi poi ai margini di una fertile pianura permetteva un’agricoltura redditizia. Il definitivo assetto urbanistico risale all’età augustea, quando la città ottenne la costituzione municipale e fu assegnata alla tribù Clustumina. La passeggiata fra i resti permette di ammirare alcuni edifici pubblici, fra cui la basilica forense e il piazzale del foro, su cui si affacciano i tempietti gemini, una taverna e alcune botteghe. L’arco o porta monumentale di San Damiano è ben conservato e al limite dell’area sepolcrale. Poco distante vi è l’anfiteatro adiacente al teatro, che mostra ancora la cavea, le gradinate e le fondazioni della scena. L’unico edificio sovrapposto alle rovine è la chiesetta romanica dedicata ai santi Cosma e Damiano. La decadenza di Carsulae e il suo abbandono sono dovuti, oltre che ad eventi naturali come il crollo di alcune doline, alla perdita di importanza a favore di Interamna e Spoletium.


Turismo

Alla scoperta dei Mulakia 30 novembre 2008

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A trovare la tomba della Civetta è stato Andrea Di Renzoni, archeologo di Anzio

Reporter è entrato nel sepolcrato venuto alla luce per la prima volta nel lontano 1938

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utto è cominciato il 27 dicembre del 1938, quando una squadra di operai stava estraendo macco per la costruzione di alcuni villini da una collina nei pressi del cimitero neroniano. Improvvisamente è saltato fuori un sepolcreto del IV secolo a.C., e subito è partita la razzia delle numerose sepolture e del ricco corredo funerario. La storia della tomba dei Mulakia quindi ha rischiato di finire appena iniziata. Nei primi giorni del 1939 l'archeologa Lucia Morpurgo ha cominciato a seguire lo scavo, arrivando ad Anzio per verificare lo stato dell'ipogeo e per catalogare i reperti, ma poi lo scoppio della seconda guerra mondiale ha fermato tutto. Per riportare alla luce la tomba dei Mulakia, e soprattutto per scoprire quella della Civetta, c'è voluta tutta la curiosità e la tenacia di Andrea Di Renzoni, archeologo di Anzio, e della sua associazione culturale Olim di Roma. «Quando ho letto le pubblicazioni della Morpurgo,

datate 1945, sulla rivista di archeologia Notizie degli Scavi di Antichità – racconta Andrea Di Renzoni – ho subito intuito che non erano stati riportati alla luce tutti i reperti effettivamente contenuti nel sepolcrato. E così nel 2006, come associazione Olim, abbiamo deciso di presentare un progetto alla Regione Lazio che ha finanziato i lavori con 10mila euro». La Tomba dei Mulakia (il gentilizio – il cognome – è stato attribuito a una donna e messo in relazione con l'area campana grazie a un collegamento con un magistrato locale dal gentilizio Mulakis) è composta da un vestibolo e da tre ambienti principali, ognuno dei quali presenta dei loculi dove sono stati sepolti i membri della gens Mulakia. Ma il vero tesoro si trova sotto le stesse sepolture. Andrea Di Renzoni e colleghi sono entrati nel sito armati di pala e piccone, e hanno cominciato a svuotare gli ambienti dalla terra che si era de-

positata nel corso dei 70 anni trascorsi tra uno scavo e l'altro. Inoltre non si sono fermati a quello che gli archeologi dell'epoca pensavano fosse il pavimento, ma hanno continuato a scavare. «Dopo alcuni giorni di lavoro abbiamo trovato un taglio pieno di blocchi di macco cementificato dal continuo calpestio sotto un loculo, abbiamo continuato a scavare e improvvisamente si è aperto un buco. A quel punto abbiamo infilato la macchina fotografica digitale nella fessura e abbiamo scattato una foto. Così siamo riusciti a scoprire la tomba della Civetta». All'interno di questo sepolcrato la squadra di ar-

cheologi ha trovato lo scheletro di una donna, che all'epoca della morte aveva tra i 40 e i 50 anni ed aveva avuto diverse gravidanze. Una donna che aveva ricoperto un ruolo importante nella società; questo gli esperti lo hanno stabilito dal suo corredo funerario e dal fatto che le sue vertebre non presentavano segni di usura, a indicare che la defunta non aveva avuto una vita gravata da pesanti impegni fisici. «All'interno della tomba a caditoria – aggiunge l'archeologo neroniano – tra le altre cose abbiamo ritrovato uno specchio di bronzo e un anfora nera con una civetta come simbolo. Il simbolo della civetta era ricollegabile ad Atene, ma la forma dell'anfora la collocano in un ambiente italico e quindi nel IV secolo a.C.». Di Renzoni e colleghi, inoltre, hanno scoperto anche la tomba di un bambino, scavando sempre dove gli archeologi del 1938 pensavano ci fosse il pavimento. Il sogno adesso è quello di restaurare tutti i reperti ritrovati e allestire una mostra permanente all'interno del Museo Civico Archeologico di Anzio, guidato da Giusi Canzoneri

Un brand nuovo di zecca Guida Anzio ha presentato Riviera di Roma all'Enit di Mosca

Guida Anzio ha pienamente centrato il proprio obiettivo. La società di promozione turistica, guidata da Antonio Marino, Francesco Tontini e Francesco Serpa, ha conquistato la Russia. Il successo nella terra degli Zar è passato per l'Enit di Mosca, dove Guida Anzio ha presentato il nuovo brand Riviera di Roma, di cui Anzio è il comune capofila. All'appuntamento moscovita erano attesi 50 operatori turistici, ma ne sono arrivati 70. La società, attraverso un videoclip, ha presentato le offerte turistiche, le aziende, i servizi, la storia, la cultura della Riviera di Roma e un pacchetto di sette notti, in grado di soddisfare la vacanza ordinaria dei viaggiatori.


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Cultura

30 novembre 2008

Hajar Bourkiba è volata in Polonia con il sindaco di Roma Alemanno

Numeri e date del lager Auschwitz – Birkenau

L'insieme dei campi di concentramento e di sterminio costruiti a 60 chilometri da Cracovia

14 giugno 1940

Il giorno dell'arrivo dei primi 728 deportati accolti dal direttore del lager Karl Fritzsch

27 gennaio 1945

La data della liberazione di Auschwitz – Birkenau da parte delle truppe dell'Unione Sovietica. La prima armata a entrare nel campo fu la LX Armata del Primo Fronte Ucraino

1 milione

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all'Italia alla Polonia, da Anzio ad Auschwitz – Birkenau. In viaggio tra gli orrori della storia del regime nazista in Polonia, fin dentro i meandri del campo di concentramento e di quello di sterminio, costruiti da Hitler nei pressi di Cracovia. A 63 anni dalla liberazione del campo, arrivata nel gennaio del 1945 ad opera delle truppe dell'allora Unione Sovietica, la protagonista del viaggio è stata Hajar Bourkiba, una ragazza di 16 anni nata nella città neroniana, dove frequenta il liceo scien-

tifico, e originaria del Marocco. Con lei sono partiti alla volta di Cracovia oltre 200 studenti di diverse scuole di Ostia e Roma, il sindaco capitolino Gianni Alemanno, l'assessore alla scuola Laura Marsilio, alcuni esponenti della comunità ebraica di Roma e il responsabile del centro islamico della capitale Aziz Drif. «E' stata un'esperienza splendida e orribile allo stesso tempo. Splendida perché ho avuto l'opportunità di scoprire una nuova città, orribile perché ho capito fino in fondo quanto acca-

duto, le atrocità consumate ad Auschwitz – Birkenau. Passando attraverso i forni crematori e le camere a gas mi sono immedesimata nelle sofferenze provate da tutti coloro che venivano deportati». Hajar Bourkiba è stata l'unica ragazza di Anzio e Nettuno a partire con i colleghi studenti di Ostia e Roma, e dal 9 all’11 novembre è stata a Cracovia a nome dell’Associazione per la Pace Internazionale. Particolarmente emozionante è stato l'incontro con alcuni sopravvissuti al campo di concentra-

mento: «Due sorelle, bambine all'epoca di Auschwitz, ci hanno raccontato la loro incredibile storia. Quando sono state deportate insieme a un loro cugino – spiega Hajar Bourkiba – la mamma veniva spesso a trovarle, ma improvvisamente un giorno non l'hanno più vista e hanno subito pensato che fosse morta. Dopo qualche tempo i militari tedeschi hanno chiesto a tutti i bambini chi di loro volesse tornare dalla madre, e le due sorelle hanno risposto di no proprio perché pensa-

La stima delle persone uccise prima della liberazione del campo

vano che fosse morta, mentre il cugino è partito. Non muovendosi da Auschwitz sono riuscite a evitare la morte: i soldati infatti non portavano i bambini dalla mamma, ma li consegnavano a scienziati che poi li usavano come cavie, sottoponendoli a diversi esprimenti fino a ucciderli». Il senso di questo suo viaggio, però, Hajar lo ha trovato nelle parole che un altro ex detenuto di Auschwitz ha rivolto agli studenti: «Io sono sopravvissuto perché dovevo portare questo messaggio a tutti voi».


Cultura

30 novembre 2008

La Leofreddi si racconta, svelando ricordi lavorativi e sogni per il futuro

Monica, tra fascino e professionalità Il suo segreto: «Il sacrificio è passione, sia in amore che in carriera»

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di Mafalda Bruno

egni particolari: gradevole, professionale e bella. Monica Leofreddi, uno dei volti più amati della televisione italiana, è nata a Roma ed ha condotto vari programmi sui canali più importanti della televisione di Stato. Con Giancarlo Magalli ha presentato “Piazza Grande”; sempre su Raiuno, per nove edizioni consecutive, ha condotto i collegamenti esterni per “Unomattina”, “Partita doppia”, Il “Festival di Sanremo”, “Miss Italia”, “Scommettiamo che?” e “Unomattina Estate”. Attualmente è autrice del programma “Insieme sul due”. Reporter l’ha raggiunta telefonicamente. Ha raccontato di sé, dei suoi sogni e delle sue aspirazioni future. Monica, il 3 dicembre prossimo presenterai con Milo Infante la serata di gala del Premio per il Lavoro 2008. Hai avuto vita facile per arrivare a far parte del mondo televisivo? Assolutamente no, mi sono dovuta guadagnare quello che ho ottenuto. Passo dopo passo sono arrivata dove sono; non per vantarmi ma di gavetta ne ho fatta davvero tanta, e sono convinta che farla sia non solo necessario, ma soprattutto utile e costruttivo. Secondo te esiste ancora il pregiudizio secondo cui bella donna è necessariamente uguale ad oca? Esiste ancora eccome, anche se a

saperlo, nel nostro ambito lavorativo, siamo solo noi “addette ai lavori”. La ragione, secondo me, sta nel fatto che nel nostro paese professionalità e credibilità sono quasi sempre legati al fattore età: è difficile che ti vengano affidati programmi seri quando sei molto giovane. Diciamo che puoi iniziare a fare qualcosa di impegnativo verso i quarant’anni, difficilmente prima. Il look: quanto tempo dedichi alla cura della tua persona? Prima dei quarant’anni il tempo dedicato a queste cose è stato zero o quasi: più che altro mi preoccupavo dello stare bene, della salute con la palestra, massaggi ecc. compatibilmente con il tempo a disposizione che è sempre poco. Dopo i quaranta ti comporti diversamente e ti dai da fare diversamente, con qualche crema in più, qualche punturina… prima che crolli tutto l’apparato insomma! Ho letto che Alberto Sordi era un tuo fan al punto che ti ha voluto in uno dei suoi film Si, ho fatto una piccola particina in un suo film quando ero inviata di Unomattina…quando mi hanno detto che mi cercava Sordi, ho pensato si trattasse di uno scherzo. Il ricordo di lui come attore e uomo ancora mi fa una piacevole compagnia, soprattutto la scena del cestino, men-

tre mangiava il prosciutto con le mani, come mio padre. Lo ricordo molto pater no, molto familiare.

Quale programma hai condotto con maggiore soddisfazione e quale vorresti ti fosse affidato in futuro? I programmi che ricordo con piacere sono due e per due motivi diversi: “Italia sul 2” perché per me è stata una occasione per crescere professionalmente visto che era nata con una conduzione tutta mia e solo dopo sono stata affiancata da Milo Infante; l’altro programma è “Donne” che ha rappresentato per me una sfida unica, perché ho avuto modo di entrare in contatto con tanta umanità. Sembrava un “reality” ma erano storie di vita vera e con donne vere, con le loro esperienze di vita, tant’è che con alcune delle protagoniste sono rimasta in contatto tuttora. E se si considera che andava in onda nel serale, il programma ha ottenuto un risultato sicuramente decoroso. Manca il programma futuro che ti piacerebbe condurre… Mi piacerebbe un programma nuovo sulla falsa riga di “Italia sul 2”. Vorrei

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reinventare qualcosa ma sempre legato ai sentimenti, alla vita vera visto, tra l’altro, che non so né cantare né ballare! Tornando al lavoro: cosa consiglieresti ai giovani di oggi che in un momento sociale preoccupante, sembrano disconoscere la parola “impegno”, prova ne siano le numerose adesioni ai provini per tronisti e/o veline? Secondo me il sacrificio è una passione, sia in amore che nel lavoro è tutto sacrificio. A chi sogna di entrare nel mondo dello spettacolo consiglierei di partire dalle loro realtà locali, TV, radio, giornali ecc. In queste piccole ma laboriose realtà si può davvero imparare tanto, fare un ottimo apprendistato perché le professionalità sono varie e mischiate. Non è detto insomma che una rete nazionale sia quella vincente da subito. Consiglio ai giovani di non scoraggiarsi se da subito tutto il mondo non sa chi siete, cosa state facendo e cosa vorreste fare in futuro. Monica, Reporter News viene distribuito sul litorale romano. Sei una frequentatrice di questi luoghi? Che rapporto hai con il mare? Io sono cresciuta sul litorale romano, i miei avevano una casa a Fregene. Per me il litorale di Roma è ancora oggi un’ancora, un punto di appoggio, primo perché adoro il mare e secondo perché ci arrivo in mezz’ora!


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Economia

Le spese effettuate saranno saldate direttamente dallo Stato

Ecco la card poco Social

Destinata agli anziani e alle famiglie numerose, servirà a fare acquisti di alimentari con sconto del 5% e pagare luce e gas a tariffe più che vantaggiose senza pesare sul bilancio

Che valore ha

30 novembre 2008

La carta acquisti vale 40 euro al mese. Per le domande fatte prima del 31 dicembre, sarà caricata dal ministero dell’Economia con 120 euro, relativi ai mesi di ottobre novembre e dicembre 2008. Nel corso del 2009, la carta sarà caricata ogni due mesi con 80 euro .

Il suo utilizzo

La Carta potrà essere utilizzata per effettuare i propri acquisti in tutti i negozi alimentari abilitati.. Si potrà accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata e si potranno ottenere via via altri benefici e agevolazioni che sono in corso di studio.

Chi può chiederla

di Francesco Pastoressa

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(francesco.pastoressa@reporternews.eu)

ra martedì e mercoledì della scorsa settimana sono già state recapitate 300mila lettere ai potenziali possessori e nei prossimi giorni ne partiranno altre 500mila. Poi, per la social card una carta di pagamento anonima, blu e con un’onda tricolore nel mezzo ci sarà una campagna informativa. I potenziali interessati saranno indirizzati verso uno dei circa 9.000 uffici delle Poste, ma anche ai Caf, e ai patronati. La carta acquisti è una normale carta di pagamento elettronico, uguale a quelle che sono già in circolazione e ampiamente diffuse nel nostro Paese. Principale differenza è che

con la carta acquisti le spese, invece che essere addebitate al titolare della carta, sono addebitate e saldate direttamente dallo Stato. Anche perché i requisiti non sono di semplice lettura. Potranno chiedere la carta gli ultrasessantacinquenni, con cittadinanza italiana e residenza in Italia e un reddito annuo fino a 6.000 euro. Il tetto del reddito sale a 8.000 euro per gli ultrasettantenni. In tutto gli anziani sono la fetta più grande. Poi ci sono 300mila famiglie con bambini sotto i tre anni, sempre con cittadinanza italiana e residenza in Italia. In questo caso si dovrà indicare un reddito fino a 6.000 euro. Ci sono poi altri limiti, come l’essere proprietari di una sola casa di abitazione, una sola utenza elettrica, due del gas (una nel caso degli an-

ziani), al massimo due autoveicoli e avere meno di 15mila euro di risparmi in banca. Bene per certi versi male per altri: i dubbi e le perplessità sulla sua completa validità restano. La crisi si può combattere ad armi pari, è giusto chiedere nell’emergenza, tutti i sacrifici del mondo a chi ha la consapevolezza e la forza di affrontare un momento difficile, quando questa colpisce gli anziani soli, per giunta condannati a condizioni di disagio per motivi di salute, non basta solo una ricarica da 40 euro al mese a risolvere la questione morale dell’assistenza e della sopravvivenza. Serve ben altro. Altri provvedimenti saranno presi, il nostro paese è destinato ad avere un alta percentuale di anziani. Per ora è così..

In particolare, anziani e famiglie numerose cittadini e residenti in Italia. con un età compresa tra i 65 e i 69 anni con un reddito di 6000 euro; pensionati con un’età pari o superiore a 70 anni con un reddito di 8000 euro e che hanno meno 15.000 euro di risparmi in banca.

Come fare per ottenerla

E’ disponibile a partire da dicembre, in un ufficio postale abilitato. Il modulo di richiesta può essere scaricato direttamente al sito internet (www.mef.gov.it/carta_acquisti). La carta sarà utilizzabile già dal secondo giorno lavorativo successivo alla consegna.


Curiosità dal mondo

30 novembre 2008

Cuccia da 250mila sterline Gran Bretagna

A realizzarla per i suoi due alani, all’interno della sua villa da poco meno di un milione e mezzo di sterline, un ricco chirurgo inglese. Sarà composta da 2 stanze da letto, soggiorno, giardino, letti termoriscaldati con lenzuola in pelle di pecora, e una piscina termale

Evasore finge di essere morto Canada

Bruce Ives Leyte, un 57enne canadese ha finto il suicidio ed ha cambiato nome per provare a sfuggire al pagamento delle tasse. Fino a pochi giorni fa, quando la polizia di St. John's, partendo da alcune telefonate partite dal suo cellulare, lo ha arrestato per evasione fiscale.

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Panda morde ragazzo

Pechino

Non aveva gradito le effusioni di un ragazzo che voleva abbracciarlo il panda che nei giorni scorsi, allo zoo di Pechino, ha morso il 20enne che tentava di abbracciarlo. Una difesa spontanea, un vero rifiuto che è costato al giovane lievi ferite alla gamba e al braccio.

Messa in vendita in Egitto la bambola nata per educare le bimbe alle tradizioni locali

La Barbie islamica mette il velo

I

In poco più di sei mesi un successo strepitoso e la conquista del mercato

mpossibile non dare peso a notizie come questa. Babbo Natale quest’anno porterà alle bambine egiziane un bel bambolotto col velo…un metodo tanto semplice quanto esplicito di far capire loro da subito quale sarà il loro destino. Da pochi giorni infatti, all’interno dei negozi di giocattoli presenti in Egitto, è in vendita una bambola nuova, con gli occhini spalancati, evidenziati a dovere da pesanti tratti di pennarello calcati per simulare lunghe sopracciglia e lunghissime ciglia. Il resto del viso però, sarà completamente coperto. Niente bocca, niente naso. I capelli coperti abilmente da una sciarpetta color beige che va ad incrociarsi sulla fronte della bambola tenendoli fermi sotto il velo, anche questo di colore chiaro. La bambolotta, fabbricata in Cina su design 100% egiziano, è già in vendita da qualche mese nei negozi del Cairo, subito ripresa dai maggiori quotidiani locali, come «Al Badil», che ha titolato «La bambola islamica conquista il mercato». Ancora il mercato non fosse chiaro. Tre le versioni già immesse sul mercato: la prima

scono le nostre tradizioni - spiega - ed è per questo che abbiamo inviato loro il design per il nostro mercato». Una scelta consapevole quindi, tanto che di queste bambole ne vengono importato oltre un centinaio al mese, con un discreto successo. Non poteva essere altrimenti. Il mercato egiziano ha apprezzato l’iniziativa, tanto che si vendono circa la metà delle bambole importate da sei mesi a questa parte.

con un velo e dei vestiti normali, la seconda con il niqab, il velo che lascia scoperti solo gli occhi, e l’ultima vestita da sposa, con un velo. Dettagli curati con la massima attenzione per raggiungere l’obiettivo prefissato. Il nome non ha importanza, tanto è vero che la bambola progettata dagli egiziani per abituare le proprie figlie alla cultura islamica, non ce l’ha

ancora un nome. Più avanti si vedrà. «La vendita di questa bambola - spiega un commerciante di giocattoli Ayman Salem - mira ad abituare le bambine a portare il velo, perché di solito le bimbe si modellano sulle bambole con cui giocano». Un indirizzo chiaro, che i residenti del posto affrontano senza tabù: le bambine egiziane devono essere

abituate da piccole ad indossare il velo. Senza alcuna possibilità di sfuggire a questo destino. Tanto che un altro negoziante del centro si dice orgoglioso del design egiziano: «I cinesi non cono-


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Cucina

I mille diversi volti di Zicarelli

30 novembre 2008

Il bar di Latina si basa su una concezione innovativa e punta tutto sulla qualità

serate a tema legate al mondo della gastronomia, come quella dedicata al novello, il Piper party con champagne e ostriche, e quella del cocktail acrobatico, in cui diversi barman hanno servito da bere facendo volare in aria bottiglie e shaker. E sempre in tema di serate particolari il locale di Pili ne sta preparando una da non perdere assolutamente, che si svolgerà durante il periodo delle festività natalizie. Zicarelli, però, vuol

Il locale di Daniele Pili è famoso per i suoi aperitivi a base di nouvelle cousin. Tante le serate a tema, come quella tra Piper e ostriche

Z

di Gianluca Contiero

icarelli non è soltanto un bar. E' un locale camaleontico, dalle numerose sfaccettature. E sempre pronto a sorprendere i propri clienti. Un punto di riferimento non solo per chi vive a Latina, ma anche per tutti coloro che arrivano dalle città vicine, come Anzio e Nettuno, e che vogliono trascorrere una serata diversa dal solito. Zicarelli si trova in via Don Torello 73- 75, da un anno e mezzo è guidato dalla Coetus Srl

di Daniele Pili e soprattutto è sempre aperto. Sempre a disposizione dei suoi avventori: dal lunedì al venerdì l'orario va dalle sei della mattina alle due di notte, il sabato invece la serranda non si abbassa proprio, il bar apre alle sei della mattina e chiude alle due della notte di domenica. «Il locale esiste da nove anni – spiega Daniele Pili – ma io l'ho rilevato da un anno e mezzo, da allora abbiamo rivoluzionato la gestione portando una ventata di idee innovative e puntando sempre sulla qualità dei prodotti offerti ai clienti». Da

Zicarelli si parte la mattina con la prima colazione a base di cornetti fatti in casa, si avanti con il pranzo da consumare seduti ai tavoli e con la possibilità di gustare piatti sfiziosi e sempre diversi, e si arriva alla parte by night con cocktail, musica dal vivo ed eventi sempre nuovi. Il vero piatto forte del bar di Latina, però, sono gli aperitivi: Zicarelli è conosciuto in tutta la città, e non solo, per i suoi happy hour che iniziano alle sei e mezzo del pomeriggio. «I ristoratori della città – continua Daniele Pili – sono tutti arrabbiati con noi,

perché la gente dopo aver preso l'aperitivo da noi mangia poco quando siede a tavola per la cena. Nei nostri aperitivi ci sono sempre pietanze particolari, abbiamo un'ottima gastronoma che li cura e che presenta dei piatti legati alla nouvelle cousin ». La notte, poi, Zicarelli si trasfroma e diventa un vero e proprio locale con cocktail e musica dal vivo. Ma non solo. In via Don Torello, infatti, ci sono sempre

dire anche catering: «Da otto mesi effettuiamo anche il servizio di catering – conclude il proprietario del locale pontino – e abbiamo già lavorato per diversi congressi, ricevimenti e inaugurazioni. Comunque ci stiamo attrezzando per crescere ancora e per migliorare anche questo aspetto del nostro servizio».


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Quindicinale di attualità, cronaca, economia, turismo e cultura

Autorizzazione del Tribunale di Velletri n° 7/08 del 25 febbraio 2008

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