Giornale dei Distillatori 09.2014

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NUOVO

Anno XXVII - n. 310 - settembre 2014 - Sped. in abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04, n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Roma - ISSN 0017 - 0119

A L C O L I - A C Q U AV I T I - L I Q U O R I

Mensile di informazioni economiche, tecniche, sindacali e legislative.

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I DISTILLATORI AL SENATO: LA SPAGNA ARCHIVIA LA DISTILLAZIONE PIU’ TUTELA AI NOSTRI OBBLIGATORIA. MA ... PRODOTTI TIPICI on si è ancora sedato il terremoto con epicentro

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onsultata in audizione alla Commissione Agricoltura del Senato il 25 settembre, l’AssoDistil ha sollecitato l’adozione di misure forti per la difesa dei nostri prestigiosi distillati, quali la Grappa ed il Brandy Italiano. Il presidente Antonio Emaldi ha parlato a nome di un settore capace di generare ogni anno un fatturato di un miliardo di euro, con oltre 30mila addetti diretti e nell’indotto, che tuttavia è privo degli strumenti normativi in grado di difendere i suoi 37 prodotti ad Indicazione Geografica. “Le nostre aziende rappresentano un settore importante del Made in Italy agroalimentare – ha sottoli-

neato Emaldi al Senato–che è portatore di una tradizione dell’alta qualità e del bere responsabile. Ma, a differenza dei prodotti agroalimentari e vinicoli, le bevande spiritose non possono contare su un’apposita normativa nazionale che deleghi il ministero delle Politiche Agricole a riconoscere consorzi di tutela, come per le produzioni IGP e DOP”. Eppure, l’Italia può vantare prestigiose Indicazioni Geografiche; ma, in assenza di una disposizione normativa efficace, i distillatori incontrano molte difficoltà nella difesa e nella valorizzazione dei distillati “Made in Italy”. Alla Commissione Agricoltura del Senato, l’AssoDistil quindi propone di inserire la norma sui consorzi di tute-

Il nostro sistema di controlli supera i canoni UE Come notificato ufficialmente al Ministero delle Politiche Agricole, l’esito dell’audit della Commissione Europea sulle strutture nazionali di controllo del sistema di qualità certificata conclude che “in linea generale, il sistema in atto in Italia per i controlli ufficiali delle denominazioni registrate come DOP/IGP/STG è efficace. I controlli ufficiali dei prodotti DOP/IGT/STG sono delegati a organismi di controllo, a loro volta sottoposti a un’adeguata supervisione. In molti casi, l’Autorità di controllo ha attuato misure che vanno oltre i requisiti previsti dall’UE”. E il ministro Maurizio Martina, nel commentare i dati del rapporto Istat ‘Prodotti agroalimentari di qualità ’ appena presentato, ha sottolineato: “Il rapporto dell’Istat conferma che siamo leader in Europa per i prodotti di qualità, e vogliamo continuare a far crescere questo primato puntando sulla distintività del nostro agroalimentare. I 13 miliardi di euro al consumo testimoniano l’importanza del settore nel contesto economico nazionale. Il sistema delle Dop e Igp è una garanzia per i consumatori, che valorizza i territori e l’origine e sulla quale stiamo lavorando intensamente. Una parte fondamentale della tutela passa attraverso il sistema dei controlli, che è uno dei più avanzati al mondo”.

la all’interno del “Collegato Agricoltura”, disegno di legge in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività agricole del settore agroalimentare. La delegazione AssoDistil ha poi ricordato la battaglia che, insieme all’Istituto Nazionale Grappa e al Mipaaf, porta avanti per l’introduzione dell’obbligo di imbottigliamento della Grappa nel luogo d’origine. Ancora nel 2011 il Ministero delle Politiche Agricole aveva emanato un Decreto che impone, appunto, il vincolo dell’imbottigliamento della Grappa a livello nazionale. E tuttavia, nonostante la giurisprudenza europea sia a favore del provvedimento, l’entrata in vigore del decreto è stata più volte prorogata (l’ultima volta fino al 1° gennaio 2015), a causa dell’opposizione della UE. Ma i distillatori non demordono. “L’obbligo di imbottigliamento – ha ribadito il presidente Emaldi – rappresenta lo strumento migliore per garantire la reputazione e l’autenticità dell’IG Grappa”. Gravi difficoltà accusa in Europa anche il brandy italiano, a causa della mancata armonizzazione delle norme sull’invecchiamento delle bevande spiritose: mentre in Italia si effettuano controlli fiscali assai incisivi, in altri Paesi tali controlli non offrono garanzie equivalenti o, peggio ancora, non sono previsti. “A fronte di una crescente domanda di prodotti invecchiati – ha spiegato il presidente di AssoDistil – si è determinata una pesante distorsione della concorrenza, con immissione sul mercato di brandy e acquaviti esteri invecchiati, di fatto, per un pe-

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spagnolo che ha sconvolto il mercato europeo del vino, nonché dell’alcole da vino: archiviato il progetto di distillazione obbligatoria di 4 milioni di ettolitri, l’onda lunga del sisma continua a far danni. L’accordo firmato il 9 luglio fra l’esecutivo spagnolo e le associazioni di settore, la cui concretizzazione non è andata oltre una bozza di decreto sulla distillazione obbligatoria, rapidamente ritirata, aveva già fatto sballare tutte le quotazioni di vino e di alcole da vino in tutta Europa, perché – come aveva sottolineato il presidente di AssoDistil, Antonio Emaldi – ha scatenato “la corsa alla vendita al ribasso delle giacenze. Pur di non consegnare gratis il vino ai distillatori locali, i produttori spagnoli nei mesi di luglio e agosto hanno svenduto importanti quantitativi di vino a prezzi bassissimi, falsando così la concorrenza, con grave danno non soltanto dei produttori vinicoli ma anche di quelli di acquaviti e brandy nella UE che, appunto, utilizzano tale prodotto come materia prima”. È il caso, adesso, di rinfacciare l’avventatezza della politica vinicola comunitaria, come ricorda il direttore di AssoDistil, Daniele Nicolini, poiché “talvolta si rimpiange la vecchia OCM che interveniva con la distillazione facoltativa dei vini e la distillazione di crisi per garantire equilibrio al mercato mantenendo relativamente stabile il prezzo di cessione a livello comunitario a vantaggio dell’intera filiera. La tempesta spagnola, sottolinea ancora Nicolini, “si è inserita, tra l’altro, in uno scenario di crisi per il mercato del brandy, compromesso dalla mancanza dei controlli sull’invecchiamento delle bevande spiritose, soprattutto in Spagna”. Tutto all’opposto di quanto previsto dai Regolamenti UE sull’invecchiamento delle bevande spiritose, che deve essere soggetto a controllo fiscale o ad un controllo equivalente. Un problema che, di recente, proprio AssoDistil ha già denunciato presso le competenti Istituzioni UE. Insomma, quella che doveva essere una misura di sostegno per la Spagna, ha innescato una crisi per l’intero mondo del vino. In definitiva ci si dovrebbe interrogare sul concetto di Organizzazione comune dei mercati, tutte le volte in cui misure assunte talvolta con il placet delle Istituzioni UE rischiano di diventare un boomerang per tutti gli altri Stati membri.

riodo inferiore a quanto stabilito dalle norme UE”. L’Associazione Distillatori ha già richiesto alla Commissione Europea di obbligare gli Stati membri ad effettuare i necessari controlli fiscali sull’invecchiamento. “La nostra è una battaglia per la legalità, che necessita di sostegno istituzionale”, ha sottolineato Emaldi.

Un capitolo importante dell’audizione è stato dedicato agli effetti nefasti che i tre successivi aumenti delle accise sull’alcol hanno prodotto nel settore. “Basti pensare – ha osservato il presidente dei distillatori italiani – che oggi su un litro di alcool destinato alla produzione di (Segue a pagina 2)


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ANTI-CONTRAFFAZIONE: FUNZIONANO I CONTROLLI MIPAAF

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dati sui controlli nell’agroalimentare degli organismi collegati al Mipaaf, presentati alla stampa il 18 settembre, rivelano un’encomiabile alacrità operativa e risultati incisivi: da gennaio a settembre 2014, grazie alle operazioni effettuate dall’Ispettorato repressione frodi (Icqrf), dai Nuclei Antifrodi Carabinieri - Comando Carabinieri politiche agricole e alimentari (Nac), dal Corpo forestale dello Stato e dalle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, sono stati effettuati 60.000 controlli, con oltre 32 milioni di euro di sequestri. Sono state inoltre emesse più di 6.000 sanzioni e quasi mille persone sono state segnalate all’Autorità giudiziaria. “Oggi presentiamo una storia di successo del nostro Paese. Il sistema di controlli italiano è una delle ragioni fondamentali della grandezza del Made in Italy, come dimostra il fatto che è studiato in Europa e nel mondo proprio per la sua eccellenza. Il nostro impegno – ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina – è quello di continuare a perfezionare ulteriormente questo sistema, seguendo un duplice binario: da un lato rafforzando e rendendo più efficienti i controlli, dall’altro snellendo e semplificando il rapporto con le imprese. Alcune importanti novità sono state già introdotte nella legge competitività con #campolibero. Abbiamo creato il registro unico dei controlli: un’operazione di grandissima portata per semplificare la vita delle

aziende. Entro la fine del mese – ha annunciato Martina – trasmetteremo al Ministero dell’Interno la bozza di decreto attuativo per renderlo operativo. Ma vogliamo andare ancora oltre, in una prospettiva di rilancio sul tema della lotta alla contraffazione a livello europeo e internazionale, sia utilizzando il semestre italiano di Presidenza dell’Ue che un appuntamento come Expo 2015. Organizzeremo un Forum internazionale a Milano il prossimo marzo, dove riuniremo le strutture di controllo europee per un confronto e un potenziamento degli strumenti di contrasto alle frodi. Tra i principali obiettivi di questa iniziativa – ha concluso il Ministro – c’è pure il potenziamento della lotta agli illeciti sul web e anche qui l’Italia è capofila per la sua attività”. All’evento, oltre al Ministro Maurizio Martina, hanno preso parte anche il Vice Ministro Andrea Olivero, il Comandante dei Carabinieri politiche agricole e alimentari Colonnello Gianluca Dell’Agnello, il Capo dell’Icqrf Stefano Vaccari. “Il cittadino-consumatore – ha dichiarato a sua volta il Vice Ministro Andrea Olivero – si deve sentire tutelato dall’efficacia dei controlli portati avanti da un sistema organizzato e composto da più organi che operano in modo coordinato e unitario. La tutela del consumatore ed il contrasto alla concorrenza sleale sono quindi strumenti basilari per continuare ad affermare la qualità del nostro sistema agroalimentare”.

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rio, l’aumento delle accise si è rivelato inutile dal punto di vista fiscale. Conosciamo le difficoltà finanziarie del Paese e, per questo, non chiediamo una diminuzione dell’aliquota attuale, ma di eliminare il futuro aumento, il quarto in un anno per il nostro settore, attualmente già previsto per gennaio 2015”. Alla fine, Emaldi ha espresso soddisfazione perché l’incontro si è svolto

bevande spiritose si pagano quasi 10 euro di accisa”. Per giunta i dati sul gettito, tra il 2011 e il 2014, sono in flessione, ma ancora più preoccupante è il dato sulle immissioni in consumo, che rileva una perdita del 24% nell’ultimo triennio. “Il che dimostra – ha commentato Emaldi – che, oltre ad impoverire il comparto distillato-

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CONSENTITA LA CESSIONE DI VINACCE TRA DISTILLERIE

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opo una lunga consultazione con le Amministrazioni competenti, l’AssoDistil ha ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole l’autorizzazione alla cessione di vinacce per usi non industriali tra distillerie autorizzate. Tale autorizzazione pone fine alle annose e pesanti problematiche legate alla gestione e alla movimentazione delle vinacce da parte delle distillerie produttrici di Grappa, che si trovano sempre più spesso nella condizione di ricevere quantitativi di vinacce superiori all’effettivo fabbisogno. Ciò anche in considerazione del fatto che al momento del ricevimento delle vinacce, le distillerie non sono in grado di sapere quanta parte di prodotto finito il mercato riuscirà ad assorbire, soprattutto a causa dell’ormai strutturale crisi economica con conseguente contrazione della domanda. La cessione delle vinacce è autorizzata solo per le vinacce che saranno destinate ad usi commestibili e non industriali. La cessione di vinacce da destinare ad usi industriali sarà esaminata successivamente dall’amministrazione, che tuttavia sembra orientata ad ammettere eventuali richieste in tal senso da esaminare esaminate dall’ICQRF caso per caso. Resta comunque ferma la possibilità di procedere con un contratto di conto lavorazione.

Le nostre donne e i grandi giornali Da tempo, ormai, a fare da portabandiera della gradevolezza dei nostri prodotti sono vistosamente balzate in primo piano le nostre belle imprenditrici. Ma la tendenza si va vieppiù accentuando, e vale la pena di sottolinearlo, con un pizzico di vanità. La grazia di Cristina Nonino ha “bucato” la prima pagina nientemeno che del Corriere della Sera , ripresa in quanto esponente dell’imprenditoria femminile di successo; e a Priscilla Occhipinti, brillante editorialista e miss simpatia di questo Giornale, è stato dedicato un articolo da incorniciare insieme ai numerosi premi internazionali vinti dalle sue grappe (l’ultimo è stata la Gran Medaglia d’Oro conquistata alla Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles), sul supplemento settimanale “La Repubblica delle Donne” dell’altro grande quotidiano nazionale La Repubblica . Ci piace davvero questo modo di fare femminismo!

AUTORIZZATO L’ARRICCHIMENTO MOSTI DEL 2%

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progetto di regolamento che autorizza l’incremento di un ulteriore 0,5% vol per l’arricchimento dei prodotti indicati in oggetto. Il provvedimento,, che sarà adottato ai sensi dell’Allegato VIII, Parte I, lettera A, punto 3, del regolamento UE n. 1308/2013, avrà effetto retroattivo e, al momento, interessa le regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, le province autonome di Trento e Bolzano nonché l’area della D.O.P. “Orvieto”. Per quanto sopra, nella campagna 2014/2015 possono ritenersi consentite le operazioni di arricchimento che determinano un aumento del titolo alcolometrico di 2% vol., comprese quelle già effettuate, nelle regioni, province e aree sopra indicate. Si precisa, altresì, che, in un clima di dialogo e parai sensi dell’articolo 11 del Innalzamento del limite di tecipazione. “Siamo soddiReg. (CE) n. 606/2009, le arricchimento dei prosfatti per l’audizione, che si medesime operazioni di ardotti provenienti dalla è svolta in un clima di conricchimento sono da ritevendemmia 2014 fronto e collaborazione – ha nersi consentite anche se concluso il presidente di Aseffettuate in più volte, stante Il Dipartimento delle posoDistil – ci auguriamo che questa disponibilità all’a- litiche europee e internazio- l’esigenza di assicurare una scolto rappresenti un primo nali e dello sviluppo rurale migliore vinificazione dei passo verso la soluzione dei ha comunicato che la Com- prodotti, tenuto conto del problemi che bloccano la missione europea, a se- particolare andamento stacrescita di un settore em- guito delle richieste avan- gionale che caratterizza l’atblematico del Made in Italy zate dall’Italia e da altri Stati tuale campagna vendemmembri, ha presentato un miale. agroalimentare”. e condizioni climatiche eccezionalmente sfavorevoli di questa vendemmia hanno indotto le autorità nazionali e UE ad autorizzare l’arricchimento dei mosti. In vista dell’emanazione del relativo progetto di regolamento della Commissione Europea, l’ICQRF del MiPAF rende noto che nella campagna 2014/2015 possono ritenersi consentite le operazioni di arricchimento che determinano un aumento del titolo alcolometrico del 2% vol., comprese quelle già effettuate. Il provvedimento interessa le regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, le provincie autonome di Trento e Bolzano, nonché l’area della D.O.P. Orvieto. Questo il testo della nota prot. 1468 dell’ICQRF, emanata il 12 settembre:


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l concludersi del primo semestre del 2014, le importazioni USA di acquaviti e liquori sono ammontate complessivamente a 271.490 ettolitri, per un valore di $381.575.000, rispetto ai 325.820 ettolitri, per un valore di $427.071.000, dello scorso anno, registrando così una diminuzione in quantità del 16,7% ed in valore del 10,7%. Lo si apprende dai dati forniti dall’Italian Wine & Food Institute, secondo cui i principali paesi esportatori, in ordine di volume, sono: Canada, Francia, Messico, Italia, Irlanda e Regno Unito; tutti gli altri paesi raggiungono complessivamente 60.980 ettolitri con un ammontare abbastanza basso per singolo paese. L’Italia è stabile al quarto posto nella classifica in quantità dei paesi esportatori di acquaviti e liquori negli Stati Uniti, preceduta da Canada, Francia e Messico. Al termine del primo semestre del 2014 le esportazioni verso gli Stati Uniti di superalcolici italiani hanno subito una contrazione in quantità pari al 18,7% ed in valore del 10,8%, ammontando così a 30.380 ettolitri, per un valore di $52.207.000, contro i 37.390 ettolitri, per un valore di $64.153.000, del 2013. Continua la contrazione nell’esportazione dei superalcolici italiani sfusi, che hanno fatto registrare una forte diminuzione in quantità del 55,1% ed un calo in valore del 6,5%.

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EXPORT IN USA: IN PERDITA IL PRIMO SEMESTRE Importazioni di superalcolici negli USA - gennaio / giugno 2014

PESCHE ECCEDENTI ALLA DISTILLAZIONE Quando serve, si torna a chiedere l’aiuto dei distillatori per raddrizzare alcune storture del mercato ortofrutticolo: con Regolamento Delegato UE 913/2014 e successive modifiche e integrazioni apportate dal Regolamento Delegato UE 932/2014, la Commissione UE ha adottato misure urgenti di sostegno per il settore ortofrutticolo, a fronte della situazione di crisi del mercato delle Pesche e Pesche noci (Nettarine) al cui codice NC 080930, causata anche dall’embargo russo. L’intervento dei distillatori è richiesto per la trasformazione in alcool dei prodotti per distillazione diretta e successiva denaturazione del prodotto, con l’impegno a destinarli esclusivamente alla distillazione in alcool con gradazione superiore all’80% in volume.

Importazioni di superalcolici negli USA in quantità - gennaio / giugno 2014 (ettolitri)


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ACQUAVITI DI GENZIANA E DI FRUTTA DELL’ALTO ADIGE E DEL FRIULI: 11 SCHEDE TECNICHE

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ieci schede tecniche di acquaviti di frutta dell’Alto Adige e del Friuli, più la scheda tecnica dell’acquavite Genziana dell’Alto Adige, sono state pubblicate sulle Gazzette Ufficiali dell’11 e del 12 agosto, con i relativi decreti del MiPAAF: si tratta dell’attuazione dell’art. 17 del Regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008, concernente la definizione, la designazione, la presentazione, l’etichettatura e la protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose. Ne riprendiamo una prima parte in queste pagine, insieme ai dispositivi del relativi decreti ministeriali, che recano tutti la data del 31 luglio (riportiamo i consideranda solo del primo decreto, tralasciando quelli degli altri perché ricalcano tutti il medesimo schema); le altre schede tecniche sul prossimo numero.

Scheda tecnica del “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige”. (14A06231) (GU Serie Generale n.185 del 11-8-2014) IL CAPO DIPARTIMENTO delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale Visto il regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008, relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all’etichettatura e alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose e che abroga il regolamento (CEE) n. 1576/89 del Consiglio; Visto l’art. 20 del citato regolamento (CE) n. 110/2008 che, ai fini della registrazione delle Indicazioni geografiche stabilite, prevede la presentazione alla Commissione europea di una scheda tecnica, contenente i requisiti prescritti dall’ art. 17 del medesimo regolamento; Visto il regolamento (CE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e dei prodotti agricoli; Visto il regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione, del 27 giugno 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all’organizzazione comune del

mercato vitivinicolo; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 luglio 1997, n. 297, recante norme in materia di produzione e commercializzazione di acquaviti, grappa, brandy italiano e liquori; Visto il decreto ministeriale 13 maggio 2010 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 216 del 15 settembre 2010, contenente disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008, concernente la definizione, la designazione, la presentazione, l’etichettatura e la protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose; Vista l’intesa raggiunta dalla filiera produttiva nella definizione della scheda tecnica della indicazione geografica “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige”; Decreta: Art. 1 1. Ai fini della registrazione comunitaria della indicazione geografica, prevista all’art. 20 del regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008, è approvata la scheda tecnica della indicazione geografica “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige”, riportata nell’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento.

Allegato A SCHEDA TECNICA Indicazione Geografica “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige” 1. Denominazione della bevanda spiritosa con indicazione geografica: “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige”. Categoria della bevanda spiritosa con indicazione geografica: Genziana. La denominazione “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige” è esclusivamente riservata alla bevanda spiritosa ottenuta distillando il fermentato di radici di genziana (Gentiana lutea L.) eventualmente con l’aggiunta di alcole etilico di provenienza agricola, distillata e diluita a grado in impianti ubicati sul territorio della Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige. Descrizione della bevanda spiritosa. a) Principali caratteristiche fisiche, chimiche e/o organolettiche del prodotto: è ottenuta esclusivamente da radici di genziana (Gentiana lutea L.) fermentate e distillate a fuoco diretto o mediante vapore acqueo con l’aggiunta di alcole etilico di provenienza agricola; il titolo alcolometrico volumico minimo è di 37,5 % vol; non è aromatizzata; b) Caratteristiche specifiche della bevanda spiritosa rispetto alla categoria cui appartiene: la distillazione è effettuata a meno di 86 % vol ed è autorizzata la ridistillazione alla stessa gradazione alcolica; tenore di alcole metilico non superiore a 1000 g/hl di alcole a 100 % in volume; titolo alcolometrico non inferiore a 40 % in volume. c) Zona geografica interessata. L’intero territorio della Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige. d) Metodo di produzione

della bevanda spiritosa. La bevanda spiritosa “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige” è ottenuta per distillazione del fermentato di radici di genziana fresche o essiccate, con aggiunta di alcole etilico di origine agricola. La distillazione avviene mediante impianti a lavorazione continua o discontinua a vapore diretto, a fuoco diretto o vapore indiretto dopo l’aggiunta di acqua nell’alambicco, con separazione delle teste e delle code. Nella produzione di “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige” vengono utilizzati almeno 10 kg di radici essiccate o la quantità equivalente di radici fresche di Gentiana lutea L. per hl di alcol 100 %. La macinazione, la fermentazione, la distillazione, la riduzione a grado, l’eventuale invecchiamento devono avvenire nella Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige. La distillazione del fermentato deve essere effettuata a meno dell’86 per cento in volume. Entro tale limite è consentita la ridistillazione del prodotto ottenuto. L’osservanza dei limiti previsti deve risultare dalla tenuta di registri vidimati in cui sono riportati giornalmente i quantitativi e il tenore alcolico del fermentato, ove previsto, avviato alla distillazione. Nella preparazione del “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige” è consentita l’aggiunta di zuccheri, nel limite massimo di 20 grammi per litro, espresso in zucchero invertito in conformità alle definizioni di cui al punto 3, lettere da a) a c) dell’Allegato I del Regolamento CE n. 110/2008. La bevanda spiritosa “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige” puo’ essere sottoposta ad invecchiamento in botti, tini ed altri recipienti di legno. e) Elementi che dimostrano il legame con l’ambiente geografico o con l’origine geografica. La produzione della bevanda spiritosa “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige”, ha in Südtirol/Alto Adige una lunga tradizione. La particolarità della bevanda spiritosa “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige”

consiste soprattutto nella selezione delle materie prime e nella tradizionale tecnologia di produzione di seguito dettagliata: la macinazione delle radici e l’aggiunta di acqua; la fermentazione e la macerazione a temperatura media bassa delle radici sane e pulite; l’oscillazione della temperatura in Südtirol/Alto Adige, normalmente piu’ fresca, favorisce lo sviluppo degli aromi fini durante la fermentazione della materia prima; il tradizionale processo di distillazione mediante impianti a lavorazione discontinua; i vapori alcolici ottenuti a bassa gradazione consentono di mantenere nel prodotto molteplici componenti aromatici che contribuiscono a conferire il tipico carattere organolettico della bevanda spiritosa “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige”; la riduzione a grado avviene con acqua potabile della Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige o puo’ essere eseguita con acqua addolcita, ma non demineralizzata, di stessa provenienza. L’acqua della Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige è caratterizzata dalla particolare formazione geologica delle montagne. Su una base di rocce ignee, porfido o granito, si trova uno strato di dolomia, una roccia sedimentaria; ambedue gli strati geologici conferiscono all’acqua sali minerali. Tali sali minerali influiscono sull’aroma e sul gusto della bevanda spiritosa. L’acqua aggiunta per la riduzione a grado è quantitativamente importante dato che costituisce la metà della bevanda spiritosa finita. La bevanda spiritosa “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige” era tradizionalmente invecchiata in recipienti/botti di legno. Tali recipienti erano diffusi sul territorio vista la disponibilità di legno adatto per quest’uso e la presenza di uno o piu’ bottai in quasi ogni paese. Le piccole botti di legno, i cosiddetti “Lagelen”, erano inoltre utilizzate per il trasporto della bevanda spiritosa. La particolarità della bevanda spiritosa “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana del-


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l’Alto Adige” consiste, pertanto, nella scelta della materia prima, nell’effettuazione della fase di produzione esclusivamente in una zona di alta valenza ambientale quale è la Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige, nell’esperienza secolare dei maestri distillatori e nel continuo miglioramento del ciclo di produzione. La materia prima utilizzata risulta dai documenti di accompagnamento e dai registri dei distillatori. f) Condizioni da rispettare in forza di disposizioni comunitarie e/o nazionali e/o regionali. D.P.R. n. 297 del 16 luglio 1997. g) Nome e indirizzo del richiedente: Südtiroler Hofbrennereien e.V. Distillatori Artigianali dell’Alto Adige - Juval 1 B 39020 Castelbello-Ciardes (BZ). h) termini aggiuntivi all’indicazione geografica e norme specifiche in materia di etichettatura. La bevanda spiritosa “Südtiroler Enzian” e/o “Genziana dell’Alto Adige” deve essere etichettato in conformità al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, e successive modifiche. Schede tecniche delle acquaviti di frutta dell’Alto Adige. (14A06257) (GU Serie Generale n.186 del 12-8-2014) IL CAPO DIPARTIMENTO delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale (omissis) Vista l’intesa raggiunta dalla filiera produttiva nella definizione delle schede tecniche delle indicazione geografica delle acquaviti di frutta dell’Alto Adige; Decreta: Art. 1 1. Ai fini della registrazione comunitaria delle indicazioni geografiche, prevista all’art. 20 del regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008, sono approvate le schede tecniche delle seguenti indicazione geografiche riportate nei rispettivi al-

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legati, parte integrante del presente provvedimento: “Südtiroler Williams/ Williams dell’Alto Adige” (Allegato A), “Südtiroler Marille/ Marille dell’Alto Adige” (Allegato B), “Südtiroler Kirsch/ Kirsch dell’Alto Adige” (Allegato C), “Südtiroler Zwetschgeler/ Zwetschgeler dell’Alto Adige” (Allegato D), “Südtiroler Obstler/ Obstler dell’Alto Adige” (Allegato E), “Südtiroler Gravensteiner/ Gravensteiner dell’Alto Adige” (Allegato F), “Südtiroler Golden Delicious/ Golden Delicious dell’Alto Adige” (Allegato G). Allegato A SCHEDA TECNICA Indicazione geografica “Südtiroler Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige” 1. Denominazione della bevanda spiritosa con indicazione geografica: “Südtiroler Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige” Categoria della bevanda spiritosa con indicazione geografica: Acquavite di frutta, ottenuta con pere Williams (Pyrus communis L. c.v. Williams) La denominazione “Südtiroler Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige” è esclusivamente riservata all’acquavite di frutta ottenuta da pere Williams fermentate nella Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige, distillata e diluita a grado in impianti ubicati sul territorio della Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige. 2. Descrizione della bevanda spiritosa a) Principali caratteristiche fisiche, chimiche e/o organolettiche del prodotto – è ottenuta esclusivamente dal mosto di pere Williams (Pyrus communis L. c.v. Williams) fermentate e distillate direttamente o mediante vapore acqueo; – la distillazione è effettuata a meno di 86% vol; – è autorizzata la ridistillazione alla stessa gradazione alcolica; – ha un tenore di sostanze volatili pari o superiore a 200 g/hl di alcole a 100% vol e un tenore mas-

simo di metanolo di 1350 g/hl di alcole a 100% vol; – il titolo alcolometrico volumico minimo è di 37,5% vol; – non deve essere addizionata di alcole etilico, diluito o non diluito; – non è aromatizzata. b) Caratteristiche specifiche della bevanda spiritosa rispetto alla categoria cui appartiene – tenore di alcole metilico non superiore a 1200 g/hl di alcole a 100% in volume; – tenore di sostanze volatili diverse dagli alcoli etilici e metilici non inferiore a 200 g/hl di alcole a 100% in volume; – titolo alcolometrico non inferiore a 40% in volume. c) Zona geografica interessata L’intero territorio della Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige. d) Metodo di produzione della bevanda spiritosa L’acquavite di frutta “Südtiroler Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige” è ottenuta dal mosto di pere Williams fermentate e distillate mediante impianti a lavorazione continua o discontinua, a fuoco diretto o vapore indiretto dopo l’aggiunta di acqua nell’alambicco, con separazione delle teste e delle code. Il grado di maturazione della frutta esercita un particolare effetto sul gusto e sull’aroma dell’acquavite di frutta. I distillatori dell’Alto Adige hanno sviluppato una tecnologia che garantisce la maturazione uniforme della pera Williams. La macinazione, la fermentazione, la distillazione, la riduzione a grado e l’eventuale invecchiamento, devono avvenire nella Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige. La distillazione del fermentato, in impianto continuo o discontinuo, deve essere effettuata a meno dell’86 per cento in volume. Entro tale limite è consentita la ridistillazione del prodotto ottenuto. L’osservanza dei limiti previsti deve risultare dalla tenuta di registri vidimati in cui sono riportati giornalmente i quantitativi e il tenore alcolico del fermentato, ove previsto, avviato alla distillazione. Nella preparazione del “Südtiroler

Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige” è consentita l’aggiunta di zuccheri nel limite massimo di 20 grammi per litro, espresso in zucchero invertito in conformità alle definizioni di cui al punto 3, lettere da a) a c) dell’Allegato I del Regolamento CE n. 110/2008.”Südtiroler Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige” puo’ essere sottoposto ad invecchiamento in botti, tini ed altri recipienti di legno. e) Elementi che dimostrano il legame con l’ambiente geografico o con l’origine geografica La produzione dell’acquavite di frutta “Südtiroler Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige”, cosi’ come documentato in numerose testimonianze storiche, ha in Südtirol/Alto Adige una lunga tradizione (si veda Der Obstbau, die Obstproduktion und der Obsthandel im deutschen Südtirol - Coltivazione e esportazione della Williams Christbirne in Alto Adige e la produzione di distillato di prugne e ciliegie in Val Venosta e Valle Isarco nel 1894, Mader Karl, Genossenschafts Verbandes, Bozen 1894). La particolarità dell’acquavite di frutta “Südtiroler Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige” consiste soprattutto nella selezione delle materie prime e nella tradizionale tecnologia di produzione di seguito dettagliate: – la maturazione uniforme delle pere Williams nella fase di post-raccolta, con particolare riferimento al processo di raffreddamento delle pere a +4 °C, lo stoccaggio in celle frigo in appositi contenitori (bins) con maturazione a temperatura uniforme. Il controllo della maturazione avviene con cadenza giornaliera; – il processo di macinazione a grana uniforme, con eventuale abbassamento del pH; – la fermentazione a temperatura media-bassa; l’oscillazione della temperatura in Südtirol/Alto Adige, normalmente piu’ fresca, favorisce lo sviluppo degli aromi fini durante la fermentazione della materia prima; – l’eliminazione completa o in parte dei piccioli e dei semi prima della distilla-

zione conferisce una notevole finezza dell’acquavite di frutta “Südtiroler Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige”; – alla fine di questo elaborato processo segue il tradizionale processo di distillazione in impianti continui o discontinui; – la riduzione a grado avviene con acqua potabile della zona geografica Südtirol/Alto Adige o puo’ essere eseguita con acqua addolcita, ma non demineralizzata, di stessa provenienza. L’acqua della zona geografica Südtirol/Alto Adige è caratterizzata dalla particolare formazione geologica delle montagne. Su una base di rocce ignee, porfido o granito, si trova uno strato di dolomia, una roccia sedimentaria. Ambedue gli strati geologici conferiscono all’acqua sali minerali. Tali sali minerali influiscono sull’aroma e sul gusto dell’acquavite di frutta. L’acqua aggiunta per la riduzione a grado è quantitativamente importante dato che costituisce la metà dell’acquavite finita. L’acquavite di frutta “Südtiroler Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige” era tradizionalmente invecchiata in recipienti/botti di legno. Tali recipienti erano diffusi sul territorio vista la disponibilità di legno adatto per quest’uso e la presenza di uno o piu’ bottai in quasi ogni paese. Le piccole botti di legno, cosiddette “Lagelen”, erano inoltre utilizzate per il trasporto dell’acquavite di frutta. La particolarità del distillato “Südtiroler Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige” consiste, pertanto, nella scelta della materia prima, nell’effettuazione della fase di produzione esclusivamente in una zona di alta valenza ambientale quale è la Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige, nell’esperienza secolare dei maestri distillatori e nel continuo miglioramento del ciclo di produzione. La materia prima utilizzata risulta dai documenti di accompagnamento e dai registri dei distillatori. f) Condizioni da rispettare in forza di disposizioni comunitarie e/o nazionali e/o regionali D.P.R. n. 297 del 16 lu-


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glio 1997. g) Nome e indirizzo del richiedente: Südtiroler Hofbrennereien e.V. Distillatori Artigianali dell’Alto Adige, Juval 1 B, 39020 Castelbello-Ciardes (BZ) h) Termini aggiuntivi all’indicazione geografica e norme specifiche in materia di etichettatura Il “Südtiroler Williams” e/o “Williams dell’Alto Adige” deve essere etichettato in conformità al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, e successive modifiche.

3. Denominazione della bevanda spiritosa con indicazione geografica: “Südtiroler Marille” e/o “Marille dell’Alto Adige” Categoria della bevanda spiritosa con indicazione geografica: Acquavite di frutta, ottenuta con albicocche (Prunus armeniaca L.) La denominazione “Südtiroler Marille” e/o “Marille dell’Alto Adige” è esclusivamente riservata all’acquavite di frutta ottenuta da albicocche fermentate nella Provincia Südtirol/Alto Adige, distillata e diluita a grado in impianti ubicati sul territorio della Provincia Allegato B Südtirol/Alto Adige. 4. Descrizione della beSCHEDA TECNICA vanda spiritosa: Indicazione geografica a) Principali caratteristi“Südtiroler Marille” e/o che fisiche, chimiche e/o or“Marille dell’Alto Adige” ganolettiche del prodotto

MANUALE DI ALCOLOMETRIA PRATICA È un volume di tavole di correzione, riduzione, aumento, miscelazione e calcolo, corredate da 18 pagine di testo introduttivo e 12 pagine di esempi pratici di calcoli alcolometrici. Il libro, curato da Edizioni Panda, ha finalità esclusivamente pratiche: le istruzioni sull’uso dell’alcolometro per la determinazione della quantità di alcole puro contenuta in una miscela idroalcolica sono scritte con estrema chiarezza, e la misurazione del grado alcolico è illustrata in conformità con la normativa dell’Unione Europea recepita dalla legislazione italiana. In particolare, i dieci esempi pratici di calcoli alcolometrici, a corredo delle 180 pagine di tabelle, rappresentano le operazioni che più frequentemente si eseguono in sede di controlli di finanza nei paesi della UE. Le tavole di correzione, riduzione e calcolo, compilate sempre nell’ottica della praticità di consultazione in base all’esperienza vissuta dall’Autore, Nestore Venturini (una vita di lavoro nel commercio alcoliero intra-comunitario) si applicano agli alcoli etilico, metilico, propilico e isopropilico, sulla base dei dati pubblicati dall’Organizzazione Internazionale di Metrologia Legale. La vendita del volume è curata da: GUIDO SCIALPI EDITORE Via Saronno, 65 – 00188 ROMA Le ordinazioni si possono inviare via e-mail a: ufficio@scialpieditore.eu. Il prezzo del volume è 20 euro, più eventuali spese postali.

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– è ottenuta esclusivamente dal mosto fermentato di albicocche (Prunus armeniaca L.) fermentate e distillate direttamente o mediante vapore acqueo; – la distillazione è effettuata a meno di 86% vol; – è autorizzata la ridistillazione alla stessa gradazione alcolica; – ha un tenore di sostanze volatili pari o superiore a 200 g/hl di alcole a 100% vol e un tenore massimo di metanolo di 1200 g/hl di alcole a 100% vol; – ha un tenore massimo di acido cianidrico di 7 g/hl di alcole a 100% vol; – il titolo alcolometrico volumico minimo è di 37,5% vol; – non deve essere addizionata di alcole etilico, diluito o non diluito; – non è aromatizzata. b) Caratteristiche specifiche della bevanda spiritosa rispetto alla categoria cui appartiene – tenore di alcole metilico non superiore a 1000 g/hl di alcole a 100% in volume; – tenore di sostanze volatili diverse dagli alcoli etilici e metilici non inferiore a 200 g/hl di alcole a 100% in volume; – titolo alcolometrico non inferiore a 40% in volume. c) Zona geografica interessata L’intero territorio della Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige. d) Metodo di produzione della bevanda spiritosa L’acquavite di frutta “Südtiroler Marille” e/o “Marille dell’Alto Adige” è ottenuta dal mosto di albicocche fermentate e distillate mediante impianti a lavorazione continua o discontinua, a fuoco diretto o vapore indiretto dopo l’aggiunta di acqua nell’alambicco, con separazione delle teste e delle code. Il grado di maturazione della frutta esercita un particolare effetto sul gusto e sull’aroma dell’acquavite di frutta. I distillatori dell’Alto Adige hanno sviluppato una tecnologia che garantisce la maturazione uniforme dell’albicocca. La macinazione, la fermentazione, la distillazione, la riduzione a grado e l’eventuale invec-

chiamento, devono avvenire nella Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige. La distillazione del fermentato, in impianto continuo o discontinuo, deve essere effettuata a meno dell’ 86 per cento in volume. Entro tale limite è consentita la ridistillazione del prodotto ottenuto. L’osservanza dei limiti previsti deve risultare dalla tenuta di registri vidimati in cui sono riportati giornalmente i quantitativi e il tenore alcolico del fermentato, ove previsto, avviato alla distillazione. Nella preparazione di “Südtiroler Marille” e/o “Marille dell’Alto Adige” è consentita l’aggiunta di zuccheri nel limite massimo di 20 grammi per litro, espresso in zucchero invertito in conformità alle definizioni di cui al punto 3, lettere da a) a c) dell’Allegato I del Regolamento CE n. 110/2008.”Südtiroler Marille” e/o “Marille dell’Alto Adige” puo’ essere sottoposto ad invecchiamento in botti, tini ed altri recipienti di legno. e) Elementi che dimostrano il legame con l’ambiente geografico o con l’origine geografica La produzione della “Südtiroler Marille” e/o “Marille dell’Alto Adige”, cosi’ come documentato in numerose testimonianze storiche ha in Südtirol/Alto Adige una lunga tradizione (si veda Der Obstbau, die Obstproduktion und der Obsthandel im deutschen Südtirol - Coltivazione e esportazione della Williams Christbirne in Alto Adige e la produzione di distillato di prugne e ciliegie in Val Venosta e Valle Isarco nel 1894, Mader Karl, Genossenschafts Verbandes, Bozen 1894). La particolarità dell’acquavite di frutta “Südtiroler Marille” e/o “Marille dell’Alto Adige” consiste soprattutto nella selezione delle materie prime e nella tradizionale tecnologia di produzione di seguito dettagliate: – la denocciolatura, l’eliminazione dei piccioli e dei noccioli prima della distillazione conferisce una notevole finezza dell’acquavite di frutta “Südtiroler Marille” e/o “Marille dell’Alto Adige”; – la macinazione e fermentazione immediata di albicocche sane e mature; – la fermentazione a

temperatura media-bassa; l’oscillazione della temperatura in Südtirol/Alto Adige, normalmente piu’ fresca, favorisce lo sviluppo degli aromi fini durante la fermentazione della materia prima; – alla fine di questo elaborato processo segue il tradizionale processo di distillazione in impianti continui o discontinui; – la riduzione a grado avviene con acqua potabile della zona geografica Südtirol/Alto Adige o puo’ essere eseguita con acqua addolcita, ma non demineralizzata, di stessa provenienza. L’acqua della zona geografica Südtirol/Alto Adige è caratterizzata dalla particolare formazione geologica delle montagne. Su una base di rocce ignee, porfido o granito, si trova uno strato di dolomia, una roccia sedimentaria. Ambedue gli strati geologici conferiscono all’acqua sali minerali. Tali sali minerali influiscono sull’aroma e sul gusto dell’acquavite di frutta. L’acqua aggiunta per la riduzione a grado è quantitativamente importante dato che costituisce la metà dell’acquavite finita. L’acquavite di frutta “Südtiroler Marille” e/o “Marille dell’Alto Adige” era tradizionalmente invecchiata in recipienti/botti di legno. Tali recipienti erano diffusi sul territorio vista la disponibilità di legno adatto per quest’uso e la presenza di uno o piu’ bottai in quasi ogni paese. Le piccole botti di legno, cosiddette “Lagelen”, erano inoltre utilizzate per il trasporto dell’acquavite di frutta. La particolarità del distillato “Südtiroler Marille” e/o “Marille dell’Alto Adige” consiste, pertanto, nella scelta della materia prima, nell’effettuazione della fase di produzione esclusivamente in una zona di alta valenza ambientale quale è la Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige, nell’esperienza secolare dei maestri distillatori e nel continuo miglioramento del ciclo di produzione. La materia prima utilizzata risulta dai documenti di accompagnamento e dai registri dei distillatori. f) Condizioni da rispettare in forza di disposizioni comunitarie e/o nazionali e/o regionali


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D.P.R. n. 297 del 16 luglio 1997. g) Nome e indirizzo del richiedente: Südtiroler Hofbrennereien e.V. Distillatori Artigianali dell’Alto Adige, Juval 1 B, 39020 Castelbello-Ciardes (BZ) h) Termini aggiuntivi all’indicazione geografica e norme specifiche in materia di etichettatura Il “Südtiroler Marille” e/o “Marille dell’Alto Adige” deve essere etichettato in conformità al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, e successive modifiche. Allegato C SCHEDA TECNICA Indicazione geografica “Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige” 5. Denominazione della bevanda spiritosa con indicazione geografica:”Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige” Categoria della bevanda spiritosa con indicazione geografica: Acquavite di frutta, ottenuta da ciliegie (Prunus avium ssp.) La denominazione “Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige” è esclusivamente riservata all’acquavite di frutta ottenuta da ciliegie fermentate nella Provincia “Südtirol/Alto Adige”, distillata e diluita a grado in impianti ubicati sul territorio della provincia Südtirol/Alto Adige. 6. Descrizione della bevanda spiritosa: a) Principali caratteristiche fisiche, chimiche e/o organolettiche della categoria: – è ottenuta esclusivamente dal mosto di ciliegie (Prunus avium ssp.) fermentate e distillate direttamente o mediante vapore acqueo; – la distillazione è effettuata a meno di 86% vol; – è autorizzata la ridistillazione alla stessa gradazione alcolica; – ha un tenore di sostanze volatili pari o superiore a 200 g/hl di alcole a 100% vol e un tenore massimo di metanolo di 1000 g/hl di alcole a 100% vol; – ha un tenore massimo di acido cianidrico di 7 g/hl di

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alcole a 100% vol; – il titolo alcolometrico volumico minimo è di 37,5% vol; – non deve essere addizionata di alcole etilico, diluito o non diluito; – non è aromatizzata. b) Caratteristiche specifiche della bevanda spiritosa rispetto alla categoria cui appartiene – tenore di sostanze volatili diverse dagli alcoli etilici e metilici non inferiore a 200 g/hl di alcole a 100% in volume; – titolo alcolometrico non inferiore a 40% in volume. c) Zona geografica interessata L’intero territorio della Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige. d) Metodo di produzione della bevanda spiritosa L’acquavite di frutta “Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige” è ottenuta dal mosto di ciliegie fermentate e distillate mediante impianti a lavorazione continua o discontinua, a fuoco diretto o vapore indiretto dopo l’aggiunta di acqua nell’alambicco, con separazione delle teste e code. Il grado di maturazione della frutta esercita un particolare effetto sul gusto e l’aroma dell’acquavite di frutta. I distillatori dell’Alto Adige hanno sviluppato una tecnologia che garantisce la maturazione uniforme delle ciliegie. La macinazione, fermentazione, distillazione, la riduzione a grado, l’eventuale invecchiamento devono avvenire nella zona geografica Südtirol/Alto Adige. La distillazione del fermentato, in impianto continuo o discontinuo, deve essere effettuata a meno di 86 per cento in volume. Entro tale limite è consentita la ridistillazione del prodotto ottenuto. L’osservanza dei limiti previsti deve risultare dalla tenuta di registri vidimati in cui sono riportati giornalmente i quantitativi e il tenore alcolico del fermentato, ove previsto, avviate alla distillazione. Nella preparazione del “Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige” è consentita l’aggiunta di zuccheri, nel limite massimo di 20 grammi per litro, espresso in zucchero invertito in conformità alle

definizioni di cui al punto 3, lettere da a) a c) dell’Allegato I del Regolamento CE n. 110/2008.”Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige” puo’ essere sottoposto ad invecchiamento in botti, tini ed altri recipienti di legno. e) Elementi che dimostrano il legame con l’ambiente geografico o con l’origine geografica La produzione dell’acquavite di frutta “Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige”, cosi’ come documentato in numerose testimonianze storiche ha in Südtirol/Alto Adige una lunga tradizione (si veda Der Obstbau, die Obstproduktion und der Obsthandel im deutschen Südtirol - Coltivazione e esportazione della Williams Christbirne in Alto Adige e la produzione di distillato di prugne e ciliegie in Val Venosta e Valle Isarco nel 1894, Mader Karl, Genossenschafts Verbandes, Bozen 1894). La particolarità dell’acquavite di frutta “Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige” consiste soprattutto nella selezione delle materie prime e nella tradizionale tecnologia di produzione di seguito dettagliate: – Eliminazione, completa o in parte, dei piccioli ed dei noccioli. L’eliminazione dei noccioli prima della distillazione conferisce una notevole finezza dell’acquavite di frutta di frutta “Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige”; – macinazione e fermentazione immediata delle ciliegie sane e mature; – la fermentazione a temperatura media-bassa; l’oscillazione della temperatura in Südtirol/Alto Adige, normalmente piu’ fresca, favorisce lo sviluppo degli aromi fini durante la fermentazione della materia prima; – alla fine di questo elaborato processo segue il tradizionale processo di distillazione in impianti continui o discontinui; – la riduzione a grado avviene con acqua potabile della zona geografica Südtirol/Alto Adige o puo’ essere eseguita con acqua addolcita, ma non demineralizzata, di stessa provenienza. L’acqua della zona geografica Südtirol/Alto Adige è caratterizzata dalla particolare

UE-Canada, l’accordo CETA rilancia gli scambi di alcolici È stato accolto con esultanza, dai produttori europei e canadesi di super-alcolici, l’accordo CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), firmato il 26 settembre a Ottawa fra l’Unione Europea e Canada: dal rilancio dell’apertura reciproca degli ostacoli doganali, ci si aspetta un sostanzioso incremento dell’interscambio bilaterale. “In un frangente in cui i mercati interni accusano difficoltà – ha commentato Paul Skehan, direttore di spiritsEUROPE (associazione che raggruppa produttori europei di acquaviti) – gli sbocchi sui mercati dell’esportazione offrono l’unica occasione per l’espansione. Il Canada costituisce già oggi il quinto mercato, in ordine di grandezza, per i superalcolici europei, cosa che attualmente frutta ogni anno 285 milioni di dollari all’economia del vecchio continente”. Analogo il commento di Jan Westcott, presidente di spiritsCANADA, il quale prevede anche una crescita dell’export delle acquaviti canadesi in Europa, che attualmente corrisponde a 30 milioni di dollari annui. Fra i vari punti in cui si articola l’accordo CETA, figura anche il riconoscimento e la tutela in Canada di taluni prodotti, quali la Grappa, e l’abolizione dell’obbligo di miscelare con prodotti locali i carichi di superalcolici sfusi in arrivo dell’Europa. Da parte canadese è stato preso anche l’impegno a riconoscere e tutelare i prodotti europei che presentino particolari specificità determinate geograficamente, quali lo Scotch Whisky, l’Irish Whisky, Cognac, Grappa, ed altri.

formazione geologica delle montagne. Su una base di rocce ignee, porfido o granito, si trova uno strato di dolomia, una roccia sedimentaria. Ambedue gli strati geologici conferiscono all’acqua sali minerali. Tali sali minerali influiscono sull’aroma e sul gusto dell’acquavite di frutta. L’acqua aggiunta per la riduzione a grado è quantitativamente importante dato che costituisce la metà dell’acquavite finita. L’acquavite di frutta “Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige” era tradizionalmente invecchiata in recipienti/botti di legno. Tali recipienti erano diffusi sul territorio vista la disponibilità di legno adatto per quest’uso e la presenza di uno o piu’ bottai in quasi ogni paese. Le piccole botti di legno, cosiddette “Lagelen”, erano inoltre utilizzate per il trasporto dell’acquavite di frutta. La particolarità del distillato “Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige” consiste, pertanto, nella scelta della materia prima, nell’effettuazione della fase di produzione esclusivamente in

una zona di alta valenza ambientale quale è la Provincia Autonoma Südtirol/Alto Adige, nell’esperienza secolare dei maestri distillatori e nel continuo miglioramento del ciclo di produzione. La materia prima utilizzata risulta dai documenti di accompagnamento e dai registri dei distillatori. f) Condizioni da rispettare in forza di disposizioni comunitarie e/o nazionali e/o regionali. D.P.R. n. 297 del 16 luglio 1997. g) Nome e indirizzo del richiedente: Südtiroler Hofbrennereien e.V. Distillatori Artigianali dell’Alto Adig, Juval 1 B, 39020 Castelbello-Ciardes (BZ) h) Termini aggiuntivi all’indicazione geografica e norme specifiche in materia di etichettatura: Il “Südtiroler Kirsch” e/o “Kirsch dell’Alto Adige” deve essere etichettato in conformità al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, e successive modifiche. (le altre schede sul prossimo numero)


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RASSEGNA DEI PREZZI DI MERCATO Rilevamento mensile con la collaborazione della AssoDistil, riferito all’intero territorio nazionale per il mese di settembre 2014 Prezzi Euro/ettanidro al netto dell’accisa, franco deposito partenza e per quantitativi di almeno 120 ettanidri per grappe e acquaviti, e 300 ettanidri per gli altri alcoli.

GRAPPE ED ALTRE ACQUAVITI Grappa non invecchiata Grappa invecchiata più di 12 mesi Grappa invecchiata più di 18 mesi Grappa di vitigno singolo Distillato d’uva Acquavite di mele Acquavite di prugne Acquavite di pere Williams Acquavite di albicocca Kirsh

200-220 260-270 290-300 309-609 671-929 470-600 700-850 840-1.280 1.200-1.400 970-1.100

Acquavite di vino • non invecchiata • invecchiata oltre 1 anno • invecchiata oltre 3 anni • invecchiata oltre 5 anni

non quotata non quotata non quotata non quotata

LA 19° DELL’ALAMBICCO DEL GARDA

L

a 19° edizione del concorso Alambicco del Garda si è tenuta a Puegnago, con il particolare impegno della sezione Lombardia dell’ANAG. Vi hanno preso parte 48 grappe presentate da 20 Aziende, e l’esame organolettico dei prodotti è stato effettuato il 30 agosto da 21 assaggiatori ANAG provenienti dalle 3 Regioni che si affacciano sul Lago di Garda. Ogni grappa partecipante al concorso è stata assaggiata da almeno 7 assaggiatori. In alcuni casi, ai fini della verifica dell’attendibilità dell’assaggiatore, al-

cuni campioni sono stati soggetti ad una replica dell’esame. Le commissioni erano composte da sette giudici ciascuna, il più possibile eterogenee, e tutte le commissioni hanno lavorato su 3 tornate di assaggio di 6 o 7 grappe ciascuna, utilizzando la scheda ANAG. I campioni sono stati serviti in forma rigorosamente anonima secondo uno schema di distribuzione a conoscenza del solo responsabile della mescita dei campioni. L’ANAG ha ritenuto di premiare i prodotti che hanno ottenuto un valore della medie utilizzate supe-

riore a 86 punti, per cui sono state ritenute meritevoli del riconoscimento 38 grappe su 70, e precisamente: n. 8 grappe giovani n. 4 grappe giovani aromatiche n. 12 grappe invecchiate n..7 grappa invecchiata aromatica n. 6 grappe di Groppello n. 1 acquavite d’uva invecchiate Questi i risultati del concorso (la classifica di ciascuna categoria è capeggiata dal prodotto che ha ottenuto il maggior punteggio, e gli altri prodotti premiati sono elencati in ordine alfabetico per azienda):

ALCOLE DA MELASSO GRAPPE GIOVANI

* prezzi franco-destinatario nord-Italia

Distilleria Pezzi SnC - Campodenno Distillerie Roner SpA - Termeno Alcole da melasso neutro 70-71 Alcole da melasso assoluto 83-87 Distilleria Paolazzi Vittorio - Faver Alcole denaturato con D.G. 90°-94° 60-63 Cantina Franzosi - Puegnago Alcole denaturato assoluto 84-88 Distilleria Zanini SrL - Zugliano ALCOLI DA FRUTTA, DA CEREALI E DA PRODOTTI AMIDACEI Distilleria Zanini SrL - Zugliano Distilleria Maschio Pietro - Monteforte d’Alpone Alcole da frutta non quotato Distilleria la Valtellinese -Sondrio Alcole da cereali (grano e mais) Alcole da patate e da altri prodotti amidacei

72-75 non quotato

ALCOLE DA VINO E DA MATERIE VINOSE Alcole grezzo da materie vinose Alcole neutro da vino Alcole neutro da materie vinose

non quotato non quotato non quotata

MATERIE TARTARICHE E ALTRI PRODOTTI DI DISTILLERIA Tartrato di calcio 50 at Tartaro greggio base 65 at Bitartrato di potassio Acido tartarico Vinaccioli secchi (base 8% di umidità) Vinaccia esausta essiccata (buccetta) Farina di vinaccioli

€/grado: 1,40-1,50 €/grado: 0,90-1,00 €/grado: 0,90-1,00 Kg: 3,00-3,20 €/100 kg: 22-23 €/100 kg: 5,50 €/100 kg: 5,80-6,00

GRAPPE GIOVANI AROMATICHE

Distillerie Roner SpA - Termeno Distilleria Borgo Vecchio SaS - Ospitaletto Cantina Storica Di Montù Beccaria Distilleria Pezzi SnC - Campodenno

Distilleria Rossi D’Anaunia - Dalla Valle Distilleria Peroni Maddalena- Gussago Distilleria Borgo Vecchio SaS - (Cavalin)Ospitaletto Distilleria Marzadro SpA - Nogaredo Distilleria Maschio Pietro - Monteforte d’Alpone

Distilleria Paolazzi Vittorio - Faver D.M. Distillates Selectors - Lonato Rilevamento con la collaborazione della Stazione Distilleria Psenner SrL - Termeno Sperimentale Essenze da Agrumi di Reggio Calabria Distilleria Villa de Varda Srl - Mezzacorona Distilleria Privata Unterthurner Prezzi medi franco deposito partenza- imballaggio compreso, Distilleria Pezzi SnC - Campodenno esclusa I.V.A. (Euro/Kg.) Distilleria Marzadro SpA - Nogaredo 14,00 4,00-5,00 70,00-75,00 80,00-85,00 15,00-20,00 60,00-65,00 58,00-60,00 77,00-80,00 18,00-18,00 50,00-65,00 20,00-25,00

GIORNALE DEI DISTILLATORI NUOVO

fondato da Luigi Scialpi Direttore responsabile Guido Scialpi Registrazione del Tribunale di Roma n. 629/87 del 4-12-1987

Grappa Gewurstraminer Grappa di Moscato Grappa di Moscato Grappa di Gewurstraminer

GRAPPE INVECCHIATE

ESSENZE

– Anetolo 21/22 – Arancio dolce – Arancio amaro – Bergamotto – Limone – Mandarino – Menta greggia piperita – Menta rettificata piperita – Distillato limone – Distillato bergamotto – Distillato mandarino

Grappa di Passito Grappa Muller Turgau Grappa Rachele Grappa di Marzemino Grappa Blend 4 Cavallina Bianca Grappa Veneta Selezione Oro Grappa di Amarone “Fragranza dei Colli” Grappa di Sforzato

Selezione 137 - Gran Riserva Grappa di Amarone Barricata Grappa di Amarone Barricato Grappa Le diciotto lune Grappa di Amarone Affinata “Fragranza dei Colli” Grappa Cilien 1888 Grappa di Amarone Invecchiato Grappa St. Magdalener Grappa Teroldego Riserva Grappa di Castel Tyroi Barricata Grappa Riserva Oro Grappa La Trentina Morbida

GRAPPE AROMATICHE INVECCHIATE

Distilleria Li. Di. A - Villaga Distilleria Marzadro SpA - Nogaredo Distillerie Roner SpA - Termeno Distilleria Psenner SrL - Termeno Distillerie Roner SpA - Termeno Distilleria Villa de Varda SrL - Mezzacorona Distillerie Roner SpA - Termeno

Grappa Riserva Moscato Grappa Giare di Gewurstraminer Grappa Ambra la Morbida Grappa Adorata Cuve Grappa Gewurstraminer Riserva Grappa MoscatoRiserva Grappa La Gold

GRAPPE DI GROPPELLO

Azienda Agricola Monteacuto- Puegnago Azienda Agricola Biologica Vedrene - Polpenazze Distilleria Peroni Maddalena- Gussago Cantina Franzosi - Puegnago Distilleria Peroni Maddalena- Gussago Azienda Agricola Masserino -Puegnago

Grappa di Groppello Grappa di Groppello Gentile Grappa Bio Groppello del Garda Grappa di Groppello Grappa Bio di Groppello Barricata Grappa di Groppello

DISTILLATI D’UVA (ACQUAVITI) Cantina Storica Di Montù Beccaria

Distillato di Uva Malvasia

Arti Grafiche La Moderna - Via di Tor Cervara, 171, Roma Finito di stampare 29 settembre 2014


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