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Stile & Movimento

Disegni di stile di Pininfarina e altri stilisti per Breda Costruzioni Ferroviarie (1975/2000).

Disegni di stile di Pininfarina e altri stilisti per Breda Costruzioni Ferroviarie (1975/2000).

Nel dicembre 2021 una collezione di oltre 400 disegni a colori di veicoli di vario genere, eseguiti per Breda Pistoia fra il 1975 e il 2000 da Pininfarina e in minima parte da altri importanti designer italiani italiani, è stata salvata dalla probabile dispersione. Questi preziosi documenti, che testimoniano una incredibile e inimitabile stagione di creatività e industriosità in cui davvero l’intera città si è riconosciuta e rispecchiata, quella appunto degli anni d’oro dello stabilimento Breda, erano ormai stati trasportati da tempo ad Aprilia in un magazzino di materiali giacenti, in seguito all’acquisizione di Ansaldo Breda da parte della giapponese Hitachi. Rintracciati grazie alla caparbietà di alcuni dipendenti Breda di quegli anni e infine donati alla Biblioteca San Giorgio con generosità dalla ditta AnsaldoBreda, sono adesso un tesoro di bellezza e di informazioni di cui potranno godere i cittadini e i ricercatori interessati.

La donazione è costituita da disegni originali, realizzati su cartoncino, con tecniche manuali: matite, chine, pennarelli, aerografo e vernici spray; ogni disegno è unico ed è il risultato di molte ore di lavoro dei designer. Negli spazi della Biblioteca San Giorgio e nelle Sale Affrescate del Palazzo comunale si espone in questa occasione una scelta dei disegni, selezionata su due temi estremamenti significativi del passato industriale dell’industria ferroviaria pistoiese, cioè il mercato degli Stati Uniti d’America e il treno velo ce ETR500.

Pininfarina affiancò la Breda in molte attività promozionali in USA e svolse un ruolo importantissimo nei contratti di fornitura dei Light Rail Vehicles per Muni di San Francisco e per MBTA di Boston, nonché per l’innovativo Dual Bux realizzato per Metro Transit di Seattle. Per questi veicoli lo stilista torinese studiò molte soluzioni per gli esterni e per gli interni, sia del comparto passeggeri che per la cabina di guida, dalle geometria ai trattamenti superficiali, alla sistemazione dei vari elementi di arredo.

Anche per lo sviluppo del progetto del nuovo treno per l’Alta Velocità ETR500, assegnato al Consorzio denominato “Trevi”, di cui Breda era la società capofila, Pininfarina svolse un ruolo importantissimo, con la determinazione delle forme esterne, dei colori e di tutti gli ambienti interni. Per l’ETR500 fu condotto uno studio molto approfondito dell’aerodinamica, viste le elevate velocità che doveva raggiungere, e anche per questi aspetti Breda si avvalse della celebre galleria del vento di Pininfarina. Nel corso di un consistente numero di prove furono verificati non solo gli aspetti legati alla velocità ma anche la sicurezza, il comfort interno e l’impatto che il treno avrebbe avuto sull’ambiente.

Esposizione 1

Studi di stile di veicoli urbani per gli USA

Biblioteca San Giorgio, 1 luglio – 7 settembre 2023

(Inaugurazione: sabato 1 luglio, ore 18)

Esposizione 2

Studi di stile per l’ETR 500 Sale affrescate del Palazzo Comunale, 21 luglio-12 agosto 2023

(Inaugurazione: venerdì 14 luglio, ore 18) www.sangiorgio.comune.pistoia.it/

Spiraglio Di Luce

Opere In Vetro Di Francesco Sportoletti

29 giugno 7 agosto spazi espositivi interni

Si espone una selezione delle opere dell’artista/ artigiano pistoiese, realizzate con la tecnica Tiffany, inventata da Louis Comfort Tiffany, figlio del fondatore della famosa gioielleria.

INVITO ALL’OPERA

Libretti E Vinili Dai Fondi Annapaola

Biblioteca San Giorgio

17 giugno – 2 settembre, Atrio dei Dipartimenti e Sala Desideri

In occasione della Festa Europea della Musica (21 giugno), la Biblioteca San Giorgio ospita, fino al 2 settembre, la piccola mostra dedicata all'opera lirica Invito all’opera. Articolata tra l’atrio Sala Dipartimenti e Sala Desideri, la mostra presenta una scelta di libretti d'opera a stampa (databili per la maggior parte tra la seconda metà dell'Ottocento e la prima metà del Novecento) provenienti dalla Donazione Annapaola Campori Mettel, abbinati ad alcuni vinili appartenenti alla pregiata collezione discografica di Marcello Pagnini, donata dai familiari alla Biblioteca San Giorgio dopo la scomparsa dello studioso pistoiese. Proseguendo nel cammino di disvelamento della Donazione Mettel, che già nel 2019 aveva portato all'esposizione di una parte dei libretti musicali contenuti nel Fondo, la nuova mostra, focalizzandosi sul genere operistico, ne ripercorre cronologicamente alcune tappe salienti, da Monteverdi a Stravinsky, passando per Verdi e Donizetti - di cui sono esposti alcuni rari libretti (come, ad esempio, quello dell’Anna Bolena donizettiana, risalente alla prima rappresentazione scaligera del 1840). Contestualmente Invito all'opera vuole essere anche un piccolo omaggio all’eclettica figura di Marcello Pagnini (anglista, semiologo e melomane), ed alla sua imponente discoteca (circa 2500 LP di musica classica, non solo operistica) divenuta oggi il Fondo Pagnini, in corso di riordino e catalogazione presso la biblioteca.

Apertura Straordinaria Della Biblioteca

L’ARTE DI DIVERTIRSI

Divertirsi con i libri, con la musica, con l’arte, con la tecnologia… e con niente.

Giovedì 6 luglio la Biblioteca San Giorgio resta aperta in via straordinaria fino a mezzanotte con un programma di eventi dedicato ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie. Attraverso tanti eventi, laboratori, giochi, esibizioni, si potrà passare una serata divertendosi e imparando nuovi modi per divertirsi in modo creativo e costruttivo. Per i dettagli, vedere sul sito della Biblioteca San Giorgio www.sangiorgio.comune.pistoia.it/

Abbiamo visto come nel caso di soggetti protesizzati sia frequente, quasi istintivo, mettere in relazione la capacità di comunicare con la qualità dell'intervento protesico da poco messo a punto. Abbiamo anche detto che, per quanto siano importanti la qualità della protesi e le caratteristiche tecnico-applicative, risulta determinante considerare questi aspetti nell'ambito di un progetto di aiuto alla persona. Per quanto attiene al successo di una applicazione protesica, è importante ricordare che agli inizi degli anni '80, era considerato venduto bene l'apparecchio che non faceva sobbalzare il debole di udito in presenza di rumori esterni troppo spesso percepito come forti. Il fatto di non riuscire, nella maggior parte delle sordità determinate da patologie dell'orecchio interno, ad avere un beneficio accettabile in termini di intellegibilità del messaggio vocale, era considerato un limite invalicabile insito allo strumento. In quegli anni, infatti, l'audioprotesista si sentiva pienamente legittimato nella sua funzione solo quando doveva correggere ipoacusie di tipo trasmissivo. In quei casi, essendo il danno di natura esclusivamente meccanica e di pertinenza dell'orecchio medio, la semplice amplificazione del suono da parte di un apparecchio acustico era sufficiente, se ben calcolati i valori di guadagno, a ripristinare la funzione uditiva per ciò che riguardava la comunicazione di base. Anche se la prevalenza di questo tipo di perdita uditiva era molto inferiore - come lo è oggi - alle altre forme di ipoacusia, il numero di casi da protesizzare era comunque importante per il fatto che le terapie erano meno mirate e che la microchirurgia dell'orecchio, ed in particolare la stapedectomia nell'otosclerosi, non era molto praticata. Anche nelle ipoacusie di tipo misto, dove cioè l'orecchio interno è danneggiato ma è presente una forte componente meccanica (trasmissiva e quindi imputabile all'orecchio medio), un corretto uso di una protesi acustica ben applicata garantiva una buona condizione di ascolto.

In quel periodo, la cultura audioprotesica e le possibilità operative sul piano tecnico-applicativo erano limitate. L'audioprotesista non aveva una sua dignità professionale, la protesi acustica era vista con diffidenza nell'immaginario collettivo e dalla maggior parte dei medici, e scarse erano le possibilità di intervenire sullo strumento.

Anche per questo la decisione di fare o meno ricorso alla protesi assumeva molto spesso gli unici connotati della trattativa commerciale con il risultato di un mercato che non decollava a fronte di un rilevante bisogno da soddisfare e conseguente frustrazione dei possibili fruitori.

Anche da qui l'esigenza di una ridefinizione dei ruoli e delle competenze, dei comportamenti, di una più attenta destinazione sul mercato delle risorse disponibili e di una maggiore attenzione alla ricerca.

Oggi, grazie all'evoluzione tecnologica, è stato possibile dotare l'audioprotesista di strumenti operativi idonei a veicolare le conoscenze - acquisite dalla letteratura scientifica e dai centri di ricerca delle aziende produttrici - nei processi di adattamento finalizzati a migliorare la qualità dell'intervento protesico inteso come aiuto alla persona nel suo vivere quotidiano.

Ancora oggi comunque, nonostante il design ed il marketing abbiano avvicinato tante persone all'apparecchio acustico, quando parliamo di qualità dell'intervento audioprotesico, è doveroso non dimenticare - io dico oggi più che mai - il necessario ed inevitabile richiamo al concetto di riabilitazione che induce il professionista a farsi carico - per quanto possibiledegli aspetti psicologici e sociali e dell'importanza della variabile personalità nel processo di adattamento all'uso della protesi.

PISTORIENSES.

RITRATTI CLASSICI, RACCONTI CONTEMPORANEI

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