Foto Marta Colombo - Pistoia Basket 2000
L’EDITORIALE DI
di Saverio Melegari
Stanchezza. E squadre avversarie che si sono rafforzate pesantemente assieme al fatto che i veri valori del campionato stanno iniziando ad emergere. E’ questa la cornice nella quale convive al momento la Giorgio Tesi Group che in questo girone di ritorno, in 9 partite disputate, ha raccolto soltanto 6 punti grazie ai successi contro Brindisi, Pesaro e Caserta, ma è reduce da 6 sconfitte nelle ultime 7 partite giocate. Più volte si è ripetuto che le assenze hanno avuto il suo peso per i biancorossi che, per diverse settimane, non si sono potuti allenare al completo. Adesso che tutti gli uomini di coach Esposito sono tornati a disposizione, con l’aggiunta di Amato, il calendario non ha dato una mano. I due ko contro la Vanoli Cremona e la Grissin Bon Reggio Emilia hanno definitivamente spezzato in due tronconi la classifica, per quanto concerne i playoff, e detto che le prime quattro (oltre alle già citate ci vanno messe anche Milano ed Avellino) sono di un altro pianeta rispetto alle seconde quattro che inseguono, guidate in testa al gruppo proprio da Pistoia che rimane al quinto posto. Alle sue spalle non ci si strappa di certo i capelli per tentare l’inseguimento e solo nell’ultima giornata Venezia e Sassari si sono avvicinate. Calendario alla mano, alla Tesi Group probabilmente potrebbero bastare tre successi nelle gare casalinghe (Torino, Bologna, Sassari) per centrare il grande sogno dei playoff, mentre per capire il tipo di piazzamento finale molto passerà dallo scontro diretto in casa della Reyer Venezia. Intanto, però, c’è da vincere contro Torino che si gioca al PalaCarrara le ultime chance di salvezza alla luce del proprio successo su Trento della scorsa settimana. Magari c’è da dare un dispiacere alla tifoseria piemontese, gemellata con la nostra e proprio stasera daranno spettacolo sugli spalti, ma la Giorgio Tesi Group ha bisogno come il pane di tornare alla vittoria, specialmente in casa visto che manca da due mesi. Occhio, comunque, a non commettere l’errore di sottovalutare la Manital ultima della classe: i giocatori in grado di fare la differenza coach Vitucci ce li ha eccome (Ebi, Dyson, Eyenga, Mancinelli), però se finora ne ha vinte solo 7 su 24 un motivo ci sarà. Ed è lì, in quelle difficoltà strutturali e di amalgama, che Pistoia si dovrà infilare per poter scartare l’uovo di Pasqua con i propri tifosi e trovarci dentro una bella sorpresa: la corsa al quinto posto playoff.
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Fondazione Maic Intervista a coach Vincenzo Esposito
«Il nostro sogno è entrare nei playoff» di Elisa Pacini Uniti e concentrati verso l’obiettivo playoff. Così Vincenzo Esposito carica la squadra all’indomani della doppia sconfitta contro Cremona e Reggio Emilia, due top team del campionato che “meritano la posizione che hanno” ha aggiunto il tecnico biancorosso. Due sconfitte che hanno evidenziato come la Tesi Group stia attraversando un momento delicato, fisiologico per una squadra che ha stupito tutti con una grande cavalcata nelle prime 20 giornate, scontrandosi poi con diverse settimane di emergenza formazione che si fanno sentire ora sulle gambe e nella testa dei biancorossi. In via Fermi tutti però vogliono lottare fino all’ultimo per nobilitare la stagione, con quel pass playoff che è diventato l’obiettivo della squadra che ha alzato l’asticella da sola rispetto all’obiettivo primario della salvezza, con un percorso importante. «In questo periodo siamo stanchi fisicamente e mentalmente - ha dichiarato Esposito dopo la sconfitta di Reggio Emilia – e quando giochi contro squadre come Reggio Emilia o Cremona è ancora più evidente. Il nostro obiettivo, il nostro sogno rimane entrare nei playoff. Dobbiamo restare concentrati ed uniti. Sono sicuro che i ragazzi daranno tutto per questo fino all’ultima giornata». Esposito non nasconde le difficoltà di questo momento, anche perché per una squadra che ha lottato con tutti, uscendo dal campo sempre a testa alta, perdere con uno scarto di grosse dimensioni come quello inflitto da Aradori e soci non è una cosa facilmente digeribile. Per Pistoia a Reggio è arrivata la terza sconfitta con più di 10 punti di scarto, la prima con un divario superiore ai 20 punti. La marcia del girone di ritorno per Filloy e compagni si è rallentata rispetto al girone d’andata chiuso a 20 punti, ma c’è anche da dire che le dirette avversarie ad un posto playoff hanno lo stesso ritmo. Pistoia infatti ha fatto 6 punti nelle nove gare dopo il giro di boa, gli stessi di Sassari che insegue la Tesi Group insieme a Brindisi e Venezia che di punti ne hanno fatti 8. Trento, che in EuroCup sta continuando a mietere successi, ha vinto solo al PalaCarrara nel girone di ritorno. «In questo momento la differenza tra le prime quattro squadre e le altre si vede nettamente - continua il tecnico biancorosso - d’altra parte il nostro obiettivo era la salvezza mentre Reggio è stata costruita in un altro modo e per un altro obiettivo. Gare come questa o quella contro Cremona devono essere per noi esperienza preziosa. Dobbiamo imparare dai nostri errori e usare l’insegnamento dato da queste gare in quelle più alla nostra portata che abbiamo davanti, ad iniziare da quella contro Torino, che comunque non sarà facile perché loro verranno a Pistoia con la fame di punti salvezza». La classifica del girone di ritorno rispecchia quella generale con le prime 4 che hanno messo la quinta: la migliore è Avellino, imbattuta con 18 punti, poi c’è Milano (16) che precede Cremona e Reggio Emilia (14).
di Saverio Melegari Sport e solidarietà vanno sempre a braccetto, anche all’indomani di una cocente sconfitta come quella rimediata dalla Giorgio Tesi Group a Reggio Emilia. E così lunedì scorso gli ospiti del Centro “Carrara” della Fondazione Maic hanno ricevuto la gradita visita di giocatori e dirigenti di Giorgio Tesi Group e Pistoiese che sempre più spesso, in occasioni del genere, si trovano fianco a fianco per essere di aiuto a chi ne ha più bisogno. Gli ospiti della struttura di Via Don Bosco hanno letteralmente preso d’assalto gli atleti alla ricerca di autografi e foto ricordo con i biancorossi e gli arancioni che non si sono certo fatti pregare rispondendo agli inviti senza alcun tipo di esitazione. Per quanto riguarda il Pistoia Basket erano presenti tre giocatori come Alex Kirk, Ronald Moore, Andrea Amato accompagnati dal general manager Giacomo Galanda, dal vice-presidente Ivo Lucchesi e dal numero 1 biancorosso Roberto Maltinti. L’Us Pistoiese, invece, era presente con l’attaccante Emanuele Rovini, il team manager Juri Pucciarelli ed il responsabile marketing Angelo Perriello. Ad accogliere le due rappresentative c’era Luigi Bardelli, presidente Fondazione Maria Assunta in Cielo. Al termine dell’incontro cestisti e calciatori hanno effettuato una breve visita nei vari reparti del Centro.
BASKET TORINO 2 – Jerome Dyson (play/guardia, 191 cm, 82 kg, Usa, 1987) GIALLO SCURO
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Giocatore molto carismatico, dotato di eccellenti qualità tecniche e atletiche, è un ottimo finalizzatore specializzato soprattutto nel 1vs1. Cresciuto nel Connecticut, oltreoceano ha disputato anche nove partite in Nba. Il suo esordio in Italia risale al 2013 tra le fila di Brindisi. Lo scorso anno è stato uno dei protagonisti indiscussi della splendida stagione della Dinamo Sassari. Approdato a Torino a novembre 2015, al momento viaggia con una media di 14.2 punti a partita. BLU SERA
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3 – Dj White (ala/centro, 206 cm, 113 kg, Usa, 1986) o a Inizia a giocare nell’Hillcrest High School, dopo sei apparizioni nella D-League con i Tulsa nel 2009 esordisce in NBA. Ha giocato per due stagioni nel campionato cinese e successivamente è tornato in patria dove ha indossato la maglia dei Detroit Pistons. Nel 2007 è stato anche membro della nazionale statunitense. Questa è la sua prima esperienza europea. Giocatore molto completo e dotato di grande atletismo.
5 – Jacopo Giachetti (play/guardia, 190 cm, 85 kg, Ita, 1983) Livornese doc, nel suo palmares vanta due scudetti allievi e due juniores conquistati con la Pallacanestro Livorno e una partecipazione ai Giochi del Mediterraneo. La sua carriera da protagonista nel campionato di serie A inizia proprio a Livorno. Nel corso della sua carriera ha militato in diverse squadre blasonate come Lottomatica Roma, Reyer Venezia e Olimpia Milano. Con la maglia della Virtus Roma ha disputato anche 10 partite in Eurolega. Anche lui uno dei protagonisti della promozione dello scorso anno.
8 – Tommaso Fantoni (k) (centro, 204 cm, 110 kg, Ita, 1985) Come Giachetti è cresciuto nelle giovanili del Livorno e nel 2007 disputa una delle sue migliori stagioni con la maglia della Td Shop. Dopo una breve parentesi alla Benetton Treviso ritorna nella sua città nativa e nel 2011 viene ingaggiato dalla Reyer Venezia. Lo scorso anno è stato uno dei leader del campionato.
6 – Stefano Mancinelli (ala, 203 cm, 100 kg, Ita, 1983) Esperienza e tecnica sono le caratteristiche principali dell’ala giallo-blu. Cresciuto nella pallacanestro Chieti inizia la sua carriera da professionista alla Fortitudo Bologna. Sotto le due torri, tra le fila delle “Effe” ha disputato sei finali scudetto, vincendone una e successivamente è stato ingaggiato dall’Olimpia Milano, con i biancorossi ha collezionato diverse presenze in Eurolega. Nel suo palmares vanta un titolo italiano, una Final Four di Eurolega e una SuperCoppa. In maglia azzurra ha disputato gli europei del 2005 e del 2007 e i mondiali del 2006. E’ approdato tra i gialloblu nel 2013 e lo scorso anno con il team piemontese ha conquistato la massima serie. Le sue medie sono 10.4 punti a partita
7 – Guido Rosselli (Ala, 198 cm, 105 kg, Ita, 1983) Nativo di Empoli, inizia la sua carriera a Riva del Garda in B1 e dopo qualche anno di gavetta esordisce tra i “pro” a Biella. E’ un ex di giornata visto che a Pistoia ha trascorso due stagioni in A2 e complessivamente ha vinto per due volte consecutive la Coppa di Lega. Nel 2011 approda alla Reyer Venezia e due anni dopo è uno dei convocati della nazionale per gli Europei disputati Slovenia. Questa è la sua seconda a stagione a Torino. 63.3% da due punti
43 – Chris Gouldings (guardia, 192 cm, 92 kg, Ing, 1988) Australiano di nascita, ma di nazionalità sportiva inglese. Nel 2014 ha militato in Spagna e ha disputato l’Eurocup con la maglia del Saragozza. Il suo arrivo a Torino è recente e prima di approdare nel capoluogo piemontese era allo United Melbourne. In Australia viaggiava a 18.3 punti di media a partita.
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9 – Charlon Kloof (play/guardia, 190 cm, 86 kg, Ola, 1990) Nativo di Suriname, ma di passaporto olandese, ha studiato alla Saint Bonaventura University. Nelle precedenti stagioni ha giocato in Turchia e in Grecia a Creta. Le sue statistiche dal suo arrivo in Italia sono di 4.7 punti di media con 1.8 assist a gara.
31 – Christian Eyenga (ala, centro, 203 cm, 100 kg, Con, 1988) La sua prima esperienza in Europa risale al 2007 in Spagna a Badalona. Nel gennaio 2011 debutta in Nba tra le fila dei Cleveland Cavaliers. In Italia da diverse stagioni visto che nel 2014 è stato eletto Mvp dell’All Star Game di Verona con la maglia di Varese. Nuovo innesto della Manital proveniente dalla Dinamo Sassari, è un giocatore atletico che può ricoprire più ruoli.
53 – Ndudi Ebi (ala/centro 206 cm, 105 kg, Nig, 1984) Cresciuto alla Westbury Christian High School, nel 2003 viene scelto al primo giro nel draft NBA dai Minnesota Timberwolves. Esordisce in Italia nel 2008 alla Carife Ferrara. Dopo aver indossato la maglia di vari club internazionali nel 2012 torna in Italia ad Avellino. Giocatore di talento e grazie al suo carisma è diventato un giocatore di riferimento dei piemontesi.
Intervista a Coach Francesco Vitucci
La Manital Torino si presenta a Pistoia con le spalle al muro. L’ultima vittoria, arrivata con due liberi di Dyson ad un secondo dalla fine, contro Trento ha ridato fiato ad una classifica comunque complicata visti i quattro punti da recuperare, a sette turni dalla fine, sul gruppetto delle penultime che comprende Bologna, Capo d’Orlando, Pesaro e Caserta. Con coach Vitucci partiamo dall’ultima partita, che ha visto Torino tornare alla vittoria, a spese di una formazione quotata come Trento: è il segno tangibile che la sua squadra è viva e decisa a credere alla salvezza fino alla fine? Il nostro intendimento è ovviamente quello di lottare fino all’ultima possibilità che ci sarà concessa. Sappiamo che abbiamo davanti un’impresa pazzesca, perché oggettivamente la nostra classifica era e rimane estremamente complicata, ma abbiamo da un lato il dovere e dall’altro la voglia di provarci fino a che la matematica non ci toglierà ogni speranza”. Pistoia, dopo la doppia sconfitta con Cremona e Reggio Emilia appare, come lo stesso coach Esposito ha dichiarato, stanca. Sabato al PalaCarrara cosa deve fare Torino per approfittare del momento non proprio brillante dei biancorossi? Francamente abbiamo talmente tanti problemi in casa nostra, che non mi sembra indicato andare a pensare ai problemi degli altri. Pistoia ha accumulato un bel tesoretto quando ha avuto l’occasione di farlo, e questo gli ha permesso di mettersi al riparo da brutte sorprese già nel girone di andata, il che non è una cosa da poco! Sarà sicuramente una partita molto difficile, perché comunque affrontiamo un’ottima squadra, con una sua identità, e lo facciamo per giunta in trasferta e quindi penso che approfittare degli eventuali problemi altrui non sarà per noi semplice. Cosa chiederà ai suoi ragazzi sabato, prima di scendere in campo? I miei devono metterci almeno lo spirito visto domenica contro Trento, perché anche se la nostra situazione è molto complicata, nulla ci è in assoluto precluso. Sicuramente dovremo alzare la qualità del gioco, soprattutto offensivo e in certi frangenti particolari: lo sappiamo e su questo in settimana abbiamo lavorato per affrontare la partita nella maniera più adeguata possibile.
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Pistoia e Torino: quando l’amicizia è fra le tifoserie di Baraonda Biancorossa L’amicizia con i ragazzi di Torino ha origini lontane ma si è rinnovata, per caso, nell’ultimo anno. Più di venti anni fa, è bene ricordarlo, esisteva già un gemellaggio tra Rude Boys e Untouchables, ovvero le tifoserie organizzate dell’epoca per quanto riguarda Auxilium ed Olimpia Pistoia che arrivarono fino alla Serie A1. Il rapporto fra i due gruppi, poi, si era raffreddato anche a causa della scomparsa delle rispettive società, lo scioglimento del gruppo pistoiese a fine anni novanta ed i vari cambi generazionali. Poi lo scorso anno il destino ci ha messo lo zampino: Torino giocava a Ferentino in LegaDue, ma la macchina che portava i ragazzi nel Lazio ebbe dei problemi proprio dalle nostre parti. Impossibilitati a proseguire decisero di fermarsi a Pistoia a vedere la partita. Tanto bastò per far ripartire tutto. Qualche settimana dopo si unirono a noi nella trasferta di Cantù e poi a Cremona mentre noi ricambiammo la visita nella loro partita in casa contro Casale Monferrato e durante i loro play-off, con ben tre visite, accompagnandoli nella loro cavalcata alla tanto agognata serie A. In pochi mesi avevamo trovato dei ragazzi molto vicini alla nostra idea di tifo: chi frequenta la Curva Pistoia ha sempre sentito
dai “vecchi” gli splendidi aneddoti che avevano vissuto con i loro amici piemontesi. Ritrovarsi è stato facile per la Baraonda e per i Rude Boys, come con un vecchio amico che non vedi da tempo, ma con cui hai voglia e necessità di raccontarti gli ultimi aneddoti, perché per il resto non è cambiato nulla. In questa stagione è arrivata finalmente l’occasione di tornare a giocare nello stesso campionato e, nella partita di andata disputata a dicembre, abbiamo ricevuto una splendida accoglienza a Torino. E’ stata quella l’occasione per ufficializzare il nuovo gemellaggio, con un clima di tifo reciproco che ha avvolto il PalaRuffini per l’intera gara. Nonostante gli impegni nelle varie domeniche di regular season, sia Baraonda che Rude Boys erano presenti nelle partite degli altri a Cantù. Questa sera ci troveremo prima della partita per festeggiare la nostra amicizia e dare l’occasione a coloro che vogliono di conoscere questi ragazzi. Abbiamo anche fatto delle sciarpe appositamente per l’occasione, il cui ricavato andrà in beneficenza, per avere un ricordo comune della partita e di questa bellissima e inaspettata amicizia. “Fino alla fine, Pistoia e Torino”
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Seduti (da sx): Gianluca Mazzoncini (prep.atletico), Alessandro Bertuccelli (assistente prep.atletico), Isacco Salvi, Martino Mastellari, Andrea Amato, Francesco Galli, Luca Civinini (assistente tecnico), Vinicio Vignali (massaggiatore) - Prima fila (da sx): Marcello Billeri (assistente allenatore), Preston Knowles, Ariel Filloy, Vincenzo Esposito (allenatore), Wayne Blackshear, Ronald Moore, Fabio Bongi (vice-allenatore) - Seconda fila (da sx): Eric Lombardi, Marco Di Pizzo, Alex Kirk, Luca Severini, Michele Antonutti, Aleksander Czyz
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Storia Pistoia-Torino
Dopo 23 anni ritorna una sfida amata da tutti di Saverio Melegari 23 anni e 3 mesi. Non è l’età di un giovane giocatore che questa sera sarà in campo fra Giorgio Tesi Group e Manital Torino ma il tempo che è passato dall’ultima volta che in via Fermi si sono affrontate, in Serie A, Pistoia e Torino. Era il 24 gennaio 1993 e tutto era diverso: il nome del campionato, un tempo A1 adesso Legabasket, la formula dello stesso, l’accesso ai playoff, le retrocessioni e le due società. Torino, al termine di quella stagione retrocesse dalla massima serie e scomparì dai radar del grande basket italiano fino al ritorno avvenuto lo scorso giugno nella vittoria dei playoff di LegaDue contro Agrigento. Quella sfida finì 106-86: 20 punti di scarto al 40’, 10 all’intervallo lungo per far capire che di storia ce ne fu ben poca. Ed a leggere i protagonisti in campo vengono ancora di più i brividi: da una parte Joe Binion (30 punti e 10 rimbalzi) e Dan Gay (19), assieme ad Andrea Forti, Beppe Valerio e Claudio Crippa. Sul fronte torinese una bandiera del basket pistoiese come Luca Silvestrin, assieme ad un giovanissimo Alessandro Abbio e Carlo Della Valle, padre di quell’Amedeo che domenica scorsa ha fatto abbastanza male alla Giorgio Tesi Group. Escluse un paio di amichevoli estive negli ultimi anni, poi, il
nuovo punto di contatto fra Pistoia e Torino c’è stato nella gara d’andata. Tesi Group che si presenta al PalaRuffini senza Preston Knowles ma gioca una gran partita sorretta da un monumentale Eric Lombardi (16 punti per lui) e, dopo un inizio stentato, Pistoia mette il naso avanti ma si fa riprendere sul più bello in vista del supplementare. All’overtime succede di tutto: Torino sembra avere l’inerzia dalla propria parte anche se si segna pochissimo. 82-82 al 40’, 86-85 a 20” dalla fine quando la Tesi Group costruisce l’azione che vale due punti pesantissimi. Filloy trova Blackshear che in una prima occasione si fa stoppare da Rosselli, poi riprende il pallone e quando il tabellone si sta illuminando di rosso trova il canestro a fil di sirena che chiude i conti. Questa sera basterebbe qualcosa di meno sofferto. E proprio Guido Rosselli sarà il grande ex del match: per lui due ottimi campionati di LegaDue a Pistoia che gli hanno consentito di crescere a livello professionale, prima puntando alla A1 con Veroli e poi arrivandoci con Venezia, trovando anche la convocazione in Nazionale. Dalla passata stagione, Guido da Empoli decise di tornare in LegaDue con Torino e dopo aver centrato la promozione adesso vuol provare a salvare l’Auxilium.
Settore Giovanile
Mastellari e Severini convocati in Nazionale Under20 di Elisa Pacini Mentre le squadre giovanili biancorosse continuano la loro marcia imponente, con l’Officina Fattori Under 18 imbattuta nella fase interregionale e l’Under 16 Dife vicinissima al pass per la seconda fase di gare, il Pistoia Basket Academy guarda con attenzione alla crescita di due dei suoi “figli” a cui è più affezionata. Martino Mastellari e Luca Severini infatti, vicecampioni d’Italia Under 19 nel 2015 con il Pistoia Basket, dal vivaio di via Fermi sono approdati in prima squadra e ogni giorno lavorano con impegno nelle intense sedute dello staff guidato da Vincenzo Esposito. Per questo la chiamata azzurra da parte di Pino Sacripanti che li ha voluti nei 16 del primo raduno stagionale della Nazionale Under 20 che si prepara all’Europeo estivo di Helsinki, è una gran bella notizia per tutta la famiglia biancorossa dalla serie A allo staff delle giovanili che conosce bene il valore di Martino e Luca. Per loro non è la prima apparizione azzurra, visto che la scorsa estate si erano distinti alla grande nel Mondiale Under19 di Creta assieme anche a Gianluca Della Rosa (a proposito, in bocca al lupo perché è rientrato proprio la scorsa settimana dopo un infortunio al menisco con Rieti in LegaDue) e quindi la “promozione”
alla Nazionale superiore è stata quasi automatica. Insieme a loro il coach della Sidigas Avellino, confermato dalla Fip alla guida dell’Under 20 con cui negli ultimi anni ha conquistato ottimi riconoscimenti ed aiutato in questa avventura da Federico Fucà (fino a giugno vice-allenatore di Roma), ha chiamato Riccardo Bolpin (Umana Reyer Venezia), Leonardo Candi (Fortitudo Bologna), Riccardo Cattapan (Pms Moncalieri Torino), Giovanni De Nicolao (Novipiu’ Casale Monferrato), Daniel Donzelli ( UCC Casalpusterlengo), Andrea La Torre (Angelico Biella), Ion Lupusor (Berme’ Reggio Calabria), Bruno Mascolo (Manital Torino), Andrea Gennaro Picarelli (Jesi), Gabriele Romeo (Eurobasket Roma), Riccardo Rossato (Casalpusterlengo), Eric Ruiu (Novipiu’ Casale Monferrato, Giacomo Sgorbati (Bologna San Lazzaro) e Leonardo Tote’ (Umana Reyer Venezia). Il cammino per conquistarsi un posto in Nazionale all’Europeo è lungo per tutti ma per Mastellari e Severini, la convocazione al raduno di Avellino è un bell’attestato di stima da parte dei tecnici azzurri. Con la speranza che la loro presenza si assidua anche nei prossimi raduni.
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