Foto Marta Colombo - Pistoia Basket 2000
L’EDITORIALE DI
Otto sconfitte nelle ultime nove partite, sei soli punti nel girone di ritorno per un bottino che porterebbe la Giorgio Tesi Group in fondo alla classifica da gennaio in avanti con 6 punti, a pari merito con la Dolomiti Energia Trento. di Saverio Melegari Può bastare questo numero per capire il momento di grande difficoltà che sta vivendo Pistoia che, a questo punto del campionato, ha un solo obbligo: non disunirsi. Rimanere compatta, società e spogliatoio, andare avanti in un’unica direzione per raggiungere quel sogno, perché di questo si parlava nel settembre scorso, che si chiama playoff. Purtroppo gli ultimi eventi, in particolar modo quanto accaduto dopo l’ultima sconfitta casalinga contro la Manital Torino, non vanno proprio in questa direzione ma già dal match di questa sera che vedrà i biancorossi opposti alla Obiettivo Lavoro Bologna tutti si auspicano che ci possa essere la tanto attesa inversione di tendenza. Anche perché, nel mezzo, c’è il ko rimediato a Varese contro una Openjobmetis chirurgica nelle percentuali di tiro e che ha immediatamente indirizzato la partita sui propri canali. La stagione è superlativa perché 26 punti sono un bottino davvero invidiabile per una squadra che era partita con l’intento di non arrivare ultima, con il più basso budget di tutta la Serie A e con diversi giocatori (Thornton, poi andato via, Kirk, Blackshear) alla prima esperienza in Europa ed altri (Knowles, Lombardi) al primo vero test nel massimo campionato italiano. Tutto questo non va mai dimenticato ma per rafforzarlo ecco che arriva l’occasione giusta: battere a domicilio la Obiettivo Lavoro Bologna che ha fame di punti in quanto ancora non salva (solo un +2 sulla rinata Torino) ma che è sempre rimasta per tutto il campionato nei bassifondi della classifica. Individualità importanti come Andrè Collins, tornato da poche settimane a vestire il bianconero, in cabina di regia e Dexter Pittman sotto canestro che si darà battaglia con Kirk, tanto per citarne alcuni e poi il fascino di un quasi derby. La Giorgio Tesi Group dovrà ritrovare quella compattezza e quella verve agonistica che ultimamente ha un po’ smarrito per strada per agguantare la 14° vittoria della stagione che porterebbe Filloy e compagni a compiere un passo probabilmente decisivo verso la conquista di uno dei primi otto posti al termine della regular season ed il poter far diventare quel sogno una realtà inconfutabile. Ci vuole grinta e cattiveria agonistica per raggiungere tutto questo: bisogna solo crederci.
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Il PalaCarrara tutto colorato di BLU Intervista a Gek Galanda
di Saverio Melegari
“Vogliamo dimostrare quello che siamo in campo”
In occasione dell’ultimo match casalingo disputato dalla Giorgio Tesi Group contro la Manital Torino, la sera della vigilia di Pasqua, gli spettatori presenti hanno potuto assistere ad una coreografia davvero particolare prima del match. Stavolta niente di riferito alla squadra o alla partita che stava per iniziare visto che sugli spalti sono state distribuite centinaia di bandierine blu per dare un colpo d’occhio colorato al pre-partita, interamente dedicato al “Blue Day”, l’evento organizzato in tutto il mondo per esprimere vicinanza alle famiglie che hanno una persona affetta da autismo da curare. Ed al PalaCarrara c’è stata l’anteprima di questa giornata, che si è poi svolta il 2 aprile scorso, grazie alla presenza ed all’organizzazione dell’Associazione Autismo Apuania Onlus: su tutti i campi di Serie A ognuna delle 16 squadre del massimo campionato ha posato dietro lo striscione che vedete anche nella foto a corredo dell’articolo. All’ingresso al palasport degli spettatori, poi, sono stati offerti anche dei braccialetti blu di plastica con la scritta “Blue Day”. Ancora una volta, Pistoia ha vinto in uno dei campi più importanti e significativi per la nostra vita: quello della solidarietà.
di Elisa Pacini
In ogni storia avvincente c’è un grande saggio che aiuta il protagonista nei momenti difficili, quelli in cui l’obiettivo sembra allontanarsi nonostante abbia lavorato tanto per raggiungerlo e il mondo sembra crollargli addosso. Ecco in casa Tesi Group, il grande saggio è sicuramente Gek Galanda e non sono per quella barba sempre più abbondante, da quando è passato dal campo a dietro la scrivania, che gli conferisce ancora più autorità. Per questo le sue parole, in un momento non facile per la squadra di Vincenzo Esposito, sono quanto mai importanti per ridare fiducia ad un gruppo che soprattutto a livello di prestazioni, più che di risultati, non riesce ad esprimersi da qualche settimane come ha fatto per due terzi del campionato. “Adesso l’obiettivo principale è pensare a Bologna - dice il general manager biancorosso - non ai playoff, ma a questa partita che vogliamo giocare da Pistoia Basket, da squadra che ha fatto molto bene in questo campionato. Pensando solo che è una bella partita da giocare. La fortuna del nostro lavoro è quella che ogni gara è un nuovo test per rimettersi in gioco e dimostrare quello che si vale. Con questo spirito dobbiamo scendere in campo. In primis il coach e i giocatori non sono contenti di questo momento. Dobbiamo considerare che ci aspetta un nuovo esame”. Il fratello maggiore, quello che è già passato da molte situazioni che ora sembrano irrecuperabili a chi le sta vivendo. La guida per molti ragazzi che lo vedono, a ragione, come un modello da seguire. Il tono che usa Gek Galanda davanti ai giornalisti e stando accanto a Filloy e soci, è questo. “Io gli dico quello che ogni estate dico ai ragazzi dei miei camp - chiude l’ex capitano della Tesi Group - bisogna sempre guardare il bicchiere mezzo pieno: la pallacanestro è anche un gioco di errori, un buon tiratore un tiro lo mette e uno lo sbaglia. Ognuno, nello sport, la presunzione deve trovarla all’interno di sé stesso, provando a guardare al positivo che c’è intorno perché se allarghiamo il campo non è tutto nero. Abbiamo fatto un buon lavoro finora, questo non deve appagarci certo ma rincuorarci sì. E’ vero che ora non stiamo facendo bene, ma dobbiamo sfruttare la possibilità che ci dà il campo ogni domenica di ripartire. Io sono convinto che questo sia un gruppo di qualità, un gruppo a cui la società vuole dar fiducia fino in fondo. Per questo penso che domenica contro la Virtus Bologna saremo pronti a dimostrare quello che siamo in campo”.
BASKET BOLOGNA 1 – Dexter Pittman (centro, 211 cm, 129 kg, Usa, 1988) Ha iniziato a giocare alla Terry High School e nel 2006 è passato al Texas Longhorns. Oltreoceano ha indossato la maglia dei Miami Heat, in Florida ha giocato per tre anni tra D-League e Nba e nel 2012 ha conquistato l’anello proprio con gli Heat, giocando a fianco di stelle del basket mondiale come Lebron James e Chris Bosh. Prima di approdare sotto le due Torri ha giocato in Cina e a Portorico. Centro molto fisico, la sua specialità è quella di giocare spalle a canestro. In questa stagione viaggia con una media di 7.8 rimbalzi e punti a gara.
3 – Michele Vitali (play/guardia, 196 cm, 86 kg, Ita, 1991) Giocatore molto grintoso che fa del tiro la sua arma principale. Figlio d’arte, proviene da una famiglia di cestisti, cresciuto proprio alla Virtus Bologna, ha debuttato in prima squadra nella stagione 2005-06. Nella precedente stagione ha indossato la maglia di Caserta dove ha conosciuto coach Esposito. In questa stagione ha una media di 8.3 punti a partita.
9 – Abdul Gaddy (k) (playmaker, 191 cm, 88 kg, Usa, 1992) Classico playmaker e ottimo assist-man, è uno dei leader dei bianconeri e questa è la sua seconda stagione consecutiva a Bologna. Terminati gli studi presso la Bellarmine Preparatory School di Tacoma, nel 2009 è stato il più giovane atleta a partecipare alla Mc Donald’s All-American. Nella stagione 2013-14 ha giocato in D-League con i Maine Red e sempre nel 2013 ha preso parte anche a due Summer League. Ha una media di 3.3 assist a gara.
17 – Kenny Hasbrouk (guardia, 191 cm, 88 kg, Usa, 1986 Ottimo difensore, la sua specialità è l’1vs1. La sua esperienza cestistica è iniziata nel Siena College; dopo un’esperienza in Spagna, nel 2012 si è trasferito in Germania dove ha disputato anche l’Eurochallenge con la maglia dell’Oldenburg . Questo è il suo ritorno a Bologna, infatti aveva già indossato la maglia della Virtus nella stagione 2013.
2 – Roderick “Rod” Odom (ala, 206 cm, 98 kg, Usa, 1991) Ha disputato quattro stagioni con la maglia dei Commodores, conquistando nel 2012 un titolo conference. Nel 2014 ha partecipato alla Summer Las Vegas con i Golden State. Questa è la sua seconda esperienza in Europa, la prima risale al 2014, in Grecia tra le fila del Kaod. Per lui finora 10.5 punti di media a partita.
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8 – Gino Cuccarolo (centro, 221 cm, 129 kg, Ing, 1987) Dopo la lunga trafila alla Benetton Treviso, nel 2012 approda a Venezia, vanta numerose presenze con la nazionale juniores con la quale ha conquistato due bronzi agli europei: il primo nel 2005 con gli under 18 e il secondo nel 2007 con l’under 20. Con la nazionale maggiore è stato uno dei protagonisti dell’All Star Game del 2012. Questa è la sua seconda stagione alla Virtus Bologna.
11 – Andre Collins (playmaker, 183 cm, 77 kg, Usa, 1982) Compagno di squadra di Mazzola nell’anno della promozione in serie A del Club Ferrara. Giocatore esperto e completo, è l’innesto più recente della squadra ma fin dalle sue prime prestazioni è riuscito a trasmettere energie positive ai compagni e a migliorare il è potenziale offensivo dei bianconeri. Anche per lui come per Hasbrouk è la sua seconda esperienza nel capoluogo emiliano, infatti nel 2009-10 ha indossato la maglia della Virtus.
13 – Simone Fontecchio (ala, 203 cm, 91 kg, Ita, 1995) Classe 1995, è uno dei giovani italiani più promettenti e a soli 19 anni vanta già più di cento presenze nel campionato di serie A. Nel 2011 è stato l’unico giocatore italiano a partecipare al Jordan Classic di Londra. Nel 2012 con la Virtus ha conquistato due titoli under. Nella stessa stagione con gli azzurrini è stato uno dei protagonisti degli Europeo under 16 e 18 e del torneo di Mannheim. Il suo esordio in seria a risale al 2013, l’anno scorso decise il match con la tripla del 72-73.
14 – Valerio Mazzola (ala/centro, 205 cm, 96 kg, Ita, 1988) Ha debuttato tra i professionisti nella stagione 2007/08 tra le fila di Ferrara e nella stessa stagione, con il club emiliano allenato da coah Valli, ha conquistato la massima serie. Prima di approdare alla Virtus ha giocato anche a Montegranaro. Atleta molto concreto, è sicuramente uno dei punti di riferimento dei bianconeri.
2 – Simone Fabiani (ala/centro, 205 cm, 110 kg, Ita, 1992) Forlivese, prodotto del vivaio di Ca’ Ossi approda alla Virus Bologna nella stagione 2009/10 e proprio con i bianconeri ha conquistato il titolo italiano under 19. Dopo aver militato in vari club italiani è riapprodato a Bologna e questa è la sua prima stagione nella massima serie tra le fila delle Vu Nere.
15 – Tommaso Oxilia (guardia/ala 198 cm, 85 kg, Ita, 1998 Approdato a Bologna giovanissimo, ha debuttato nel massimo campionato a soli 17 anni. Da questa stagione fa parte stabilmente della prima squadra.
Intervista a Coach Giorgio Valli Coach Giorgio Valli, la sua Virtus Bologna ha vinto ben tre delle ultime cinque gare disputate, un bottino importante che però non è servito ad allontanare definitivamente lo spettro dell’ultimo posto: è il segno tangibile che mai come quest’anno centrare la salvezza sarà un traguardo di assoluto valore? Sicuramente sì, anche perché, lo dico dall’inizio della stagione e lo ribadisco ora, a quattro giornate dalla fine, è un campionato di grande equilibrio con tante squadre raggruppate in pochissimi punti. Non c’è grande differenza di valori, a mio parere, tra chi in questo momento è settimo, decimo o quattordicesimo in classifica. Questo renderà un traguardo vero, importante, anche la salvezza. A quattro giornate dalla fine, vi aspetta una doppia trasferta contro Pistoia e Cantù, prima della sfida-chiave in casa contro Torino, nei cui confronti sarete anche chiamati a ribaltare la differenza canestri patita all’andata: si può dire che comincia per voi un mini-campionato? No, io non la vedo in questa maniera. Guardo solo a un calendario che per noi è particolarmente ostico, credo che tre partite in trasferta su quattro gare non tocchino a nessun altro. Ma siamo abituati a ragionare una partita alla volta, quindi adesso il pensiero è rivolto a Pistoia e a nessun altro. A Pistoia troverete una Giorgio Tesi Group in un evidente stato di crisi, reduce da otto sconfitte nelle ultime nove gare: teme la voglia di riscatto dei ragazzi di coach Esposito, oppure questa può essere per la Virtus un’occasione della quale cercare in ogni modo di approfittare? Per noi cambia poco. Pistoia ha crisi di risultati, non certo di gioco. Quando ha perso, è stato comunque di misura e lottando sempre, fino alla fine. Credo che dovremo prepararci a una sfida punto a punto, anche per loro è importante e in questo finale le energie raddoppiano in base alle motivazioni. La grande fisicità di Pittman contro la qualità di Kirk, il duello tutto italiano fra la sfrontatezza di Fontecchio e l’esperienza di Antonutti, le doti realizzative di Collins o quelle da play ragionatore di Moore: in una partita che offre diversi spunti interessanti, quali saranno secondo lei le chiavi del match? Sono convinto che, al di là delle sfide individuali, le squadre che si dimostrano più squadre alla fine vincono, e che il lavoro fatto nel corso della stagione paghi sempre. E’ qualcosa che va oltre i duelli in campo In definitiva, dove la Virtus può rischiare di perdere la partita e dove invece può provare a vincerla? Il rischio è insito nella tua squadra. Se giochi in maniera diversa da quella a cui sei abituato, ecco quando rischi. Pistoia va rispettata, ma il vero problema per noi sarà se non saremo la Virtus che sappiamo essere. Per portarla a casa dovremo mantenere la calma e le buone abitudini che ci hanno portato a vincere partite importanti, contro squadre attrezzate e di valore.
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Quattro giornate alla fine: è partita la volata playoff di Saverio Melegari Una volata lunga tre domeniche ed un sabato. Fra 20 giorni esatti avremo tutti i responsi che la tifoseria pistoiese, ed anche le altre sparse per l’Italia, aspettano: conoscere le otto squadre che andranno a contendersi lo scudetto ai playoff. Con le prime quattro già abbondantemente sicure (Milano, Reggio Emilia, Cremona ed Avellino in rigoroso ordine di classifica), ecco che la bagarre si scatena alle loro spalle. Dopo l’ultimo turno di campionato, infatti, Giorgio Tesi Group Pistoia, Dinamo Sassari, Umana Venezia e Dolomiti Energia Trento si ritrovano tutte appaiate a 26 punti. Se il campionato finisse adesso, sarebbero tutte dentro ai playoff, anche se qualcuno potrebbe rientrare alle spalle. Dando un’occhiata alla tabella che vi abbiamo riportato, si vede come da qui al termine della regular season mancano ancora diversi scontri diretti: quelli che riguardano da vicino la Giorgio Tesi Group sono quello di Venezia della prossima settimana e la successiva, ed ultima, gara casalinga contro Sassari. Proprio i sardi, sulla carta, sono quelli ad avere il calendario peggiore visto che devono affrontare in casa la lanciatissima Torino, andare a Reggio Emilia e chiudere all’ultima con Milano. Scontri diretti anche per Venezia (sia con la Tesi Group che con Trento) e per gli stessi trentini in casa con i lagunari nonostante la squadra di Buscaglia può contare su di un calendario leggermente più agevole. Impossibile, visti gli scontri ancora in calendario, che la situazione possa rimanere cristallizzata rispetto a come è in questo momento quindi dal quinto all’ottavo posto è davvero tutto in subbuglio. Tutto questo senza dimenticare quello che potrebbe anche acca-
dere alle spalle di queste quattro squadre. Perché, in fin dei conti, Capo d’Orlando, Varese e Brindisi sono a -4 dal quartetto che staziona dal quinto all’ottavo posto e con un pizzico di fortuna e bravura potrebbero rientrare nel giro che conta. Il tutto senza distrazioni, visto che Torino è ultima con 18 punti (contro i 22 delle tre sopracitate) e quindi nessuna di queste squadre è ancora salva. Il bello, o il brutto a seconda di come lo si vede, della Serie A Beko 2015/16 è proprio questo: a 160’ dalla fine della regular season, dal 5° al 16° posto ci sono solo 8 punti di distanza e tutto può succedere.
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Il derby dell’Appennino è in parità: Chi la spunterà? di Saverio Melegari Pistoia Basket-Virtus Bologna, capitolo 3. La partita in programma questo pomeriggio al PalaCarrara sarà l’appuntamento numero 3 dal ritorno di una squadra professionistica pistoiese in Serie A contro le “Vu Nere”, squadra mitica degli anni Novanta che vinceva tutto in Italia ed in Europa ma che adesso, da qualche anno a questa parte, deve pensare soprattutto a difendere il proprio posto nel massimo campionato con qualche picco come nella passata stagione con la Virtus che tolse proprio a Pistoia l’ultimo posto utile per i playoff. Bilancio in perfetta parità al PalaCarrara con le due precedenti partite che si sono decise per una giocata e per un punto. Nel campionato 2013/14, nel periodo di Natale, la Giorgio Tesi Group vinse 80-79 dopo un tempo supplementare con una giocata pazzesca di JaJuan Johnson che, con i piedi poco dentro l’arco del tiro da 3 punti, scagliò una bomba che schiantò la resistenza felsinea. Un successo che rimane indelebile nella storia di questi anni
di Serie A perché ottenuto in maniera sofferta ed incredibile. E pesante, ai fini poi anche della classifica, fu il blitz dell’anno scorso della Granarolo (adesso Bologna ha cambiato denominazione in Obiettivo Lavoro): alla 5° di andata, i felsinei si imposero per 72-73 al termine di una sfida sempre condotta da Pistoia che nell’ultimo quarto si addormentò convinta di aver già il successo in tasca. Ed invece, a 4” dalla fine, una tripla di Simone Fontecchio fece cambiare le sorti del match e dell’intera stagione visto che con quella vittoria poi Bologna è potuta andare ai playoff. Non ci sono ex per questo duello anche se giocatori oramai conosciuti non mancano: da Andrè Collins che Pistoia ha sfidato anche in LegaDue a Ferrara passando per Michele Vitali (che coach Esposito aveva con se lo scorso anno a Caserta) fino all’ex Montecatini Gino Cuccarolo, protagonista con Brescia della finale playoff di LegaDue che regalò la promozione in A1 alla Giorgio Tesi Group.
Settore Giovanile
Medaglia d’argento a Lissone per l’Officina Fattori Pistoia di Elisa Pacini Secondo posto e un premio individuale: l’uovo di Pasqua dell’Officina Fattori Pistoia ha riservato due regali importanti che i ragazzi di Cristiano Biagini si sono confezionati da soli, raccogliendo applausi all’edizione 2016 del prestigioso Jit (Junior International Tournament) che si è svolto nel weekend festivo a Lissone. Lo storico torneo giovanile, riservato alla categoria che fino a qualche tempo fa si chiamava juniores, oggi Under 20, ha visto passare in questi anni la “meglio gioventù” del basket italiano e non solo. Nell’albo d’oro dei partecipanti figurano tra gli altri gli azzurri Gigi Datome, Pietro Aradori, Danilo Gallinari e Andrea Bargnani passati da Lissone rispettivamente da juniores di Montepaschi Siena, Casalpusterlengo (Gallinari e Aradori) e Stella Azzurra Roma ma anche giocatori che da anni giocano nei campionati professionistici come Klaudio Ndoja, Andrea Renzi o il biancorosso Andrea Amato. Lissone è una tappa importante nella carriera giovanile degli atleti che vi giocano e si mettono in mostra come ha fatto l’Under 18 del Pistoia Basket Academy. I biancorossi hanno partecipato all’edizione 2016 insieme alle altre squadre italiane del Lissone (che in finale ha battuto 61- 60 Pistoia dopo due tempi supplementari), Robur et Fides Varese, Borgomanero e Junior Casale Monferra-
to. Per l’Europa presenti le squadre juniores del Kaunas (Lituania), Ostenda (Germania), Siviglia (Spagna), Rijeka (Croazia) e USK Praga. Direttamente dagli States, sono arrivati i ragazzi del Team Ohio e i canadesi del Toronto Basketball. Il cammino dell’Under 18 del Pistoia Basket Academy è stato sontuoso. La squadra di Cristiano Biagini e Matteo Marcello (imbattuta nella fase interregionale del proprio campionato) ha iniziato il torneo con la sconfitta contro Varese (80- 85 dts), per poi battere Ostenda (76- 50) ed accedere alla fase successiva. Qui ha battuto Praga (67- 51) e Siviglia (66- 67). In finale, come detto, dopo due tempi supplementari, l’Officina Fattori ha perso 61- 60. Il secondo posto dietro all’agguerrita squadra locale, che ha avuto molto da Filippo Mornati (decretato MVP del torneo), è un bel riconoscimento per l’Officina Fattori Pistoia anche perché i biancorossi e i padroni di casa hanno ridato vita ad una finale tutta italiana a 22 di distanza dall’ultima volta. Una squadra, l’Officina Fattori, basata in gran parte sul gruppo tricolore Under 17 del 2015, che da due anni fa parlare molto bene di sè e del lavoro del Pistoia Basket Academy in tutto il panorama giovanile italiano. Tra i premi individuali, bravo Milos Divac che ha vinto la gara del tiro da tre punti.
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