SLAM DUNK N. 11

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L’EDITORIALE

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Un mese esatto, tanto è durata l’astinenza da pallacanestro in via Fermi ma l’assenza termina questa sera con la settima giornata di ritorno: alle 18.15 è in programma una delle partite più attese dell’anno, ovvero la sfida all’Umana Reyer Venezia, seconda forza del campionato a pari merito con Avellino ed alle spalle dell’oramai imprendibile Olimpia Milano. di Saverio Melegari Cos’è successo in questo mese? La The Flexx ha battuto in casa la Pasta Reggia Caserta arrivando a quella fatidica quota “20 punti” che a meno di accelerazioni improvvise sul fondo della classifica dovrebbe garantire la permanenza in Serie A al Pistoia Basket, arrivando così a cogliere quello che è l’obiettivo stagionale primario con largo anticipo. Poi c’è stata la sosta per le Final Eight di Coppa Italia, vinta da Milano in finale su Sassari, e le due trasferte consecutive a Varese ed in Sardegna che hanno confermato il trend ampiamente negativo della The Flexx lontano dal PalaCarrara. Due partite diametralmente opposte, perché a Varese la squadra non ha dimostrato quella cattiveria che ci si aspettava di mettere in campo, in casa dell’ultima in classifica, e così i lombardi hanno avuto la meglio nonostante il tentativo di rimonta conclusivo guidato da Ron Moore ed Eric Lombardi. A Sassari, invece, la The Flexx ha messo in campo tutto, pur con un Moore non al 100% della condizione ed un Nathan Boothe che ha sofferto molto queste ultime due trasferte. Sospinti da un Petteway molto motivato ed un Crosariol che nell’area pitturata sarda ha dettato legge, sia contro Lawal che contro Savanovic, Pistoia ha chiuso in vantaggio all’intervallo subendo poi la rimonta dei padroni di casa che hanno beneficiato, anche, di 20 tiri liberi in più concessi dall’arbitraggio. Oggi è il momento di tornare al PalaCarrara per vedersela contro una Venezia alle prese con il restyling del roster prima del rush finale della stagione: gli inserimenti, nel ruolo di guardia, di Julyan Stone (già a Venezia lo scorso anno) e sotto canestro di Esteban Batista sono di assoluto valore considerando che adesso Walter De Raffaele può ampliare le rotazioni degli stranieri nell’attesa che torni disponibile Stefano Tonut, oramai out da due mesi, e dopo che anche Ariel Filloy e Hrovje Peric sono tornati in gruppo. Proprio Ariel, assieme a Walter De Raffaele, sarà il grande ex della serata visto che torna a Pistoia da avversario dopo aver indossato la fascia di capitano nella stagione più bella e ricca di soddisfazioni nella storia del basket pistoiese. La sfida è senz’altro durissima, piena di insidie e da giocare contro una Venezia che ha una panchina profondissima, una vecchia volpe come l’austriaco Ben Ortner che a Pistoia ha sempre fatto molto male, e giocatori dal talento sopraffino come Bramos, Haynes e Peric. Due punti in ballo fondamentali che potrebbero far volare definitivamente la The Flexx in zona playoff a quota 22 punti, a otto giornate dalla fine della regular season. La volata per entrare fra le prime otto è iniziata e molto dipenderà, ancora una volta, da quanto Antonutti e compagni riusciranno a fare fra le mura amiche.


Intervista al direttore generale Giulio Iozzelli

Venezia ha cambiato faccia: sarà ancora più difficile di Elisa Pacini Dopo un mese esatto la The Flexx torna al PalaCarrara, senza punti in più rispetto all’ultima gara nel suo fortino dove la squadra di Vincenzo Esposito ha dato forti segnali di crescita, ha emozionato il pubblico spesso superando i propri limiti che invece puntualmente tornano fuori non appena i biancorossi giocano lontano da Pistoia. Il 12 febbraio Moore e soci hanno conquistato la bella e meritata vittoria su Caserta che li aveva lanciati dentro la zona playoff di una classifica comunque corta e schiacciata verso il centro. Domenica, 12 marzo, i biancorossi torneranno sul parquet di via Fermi con gli stessi 20 punti: un ottimo bottino per una squadra partita per salvarsi e reduce da un girone d’andata travagliato ma che, dopo altre due sconfitte esterne a Varese e Sassari, non aiuta a farsi largo nella zona nobile della classifica. «Due trasferte identiche nel risultato ma molto diverse nella prestazione – commenta Giulio Iozzelli – la seconda a Sassari è stata migliore della prima a Varese anche considerando il valore dell’avversario. Questo ci fa capire una volta di più che gli avversari che si pensa siano alla portata, spesso si rivelano più ostici anche se la nostra prestazione a Varese è stata modesta». Una prestazione che grida vendetta, tanto è stata abulica e priva di carattere. Una prestazione che fa quasi arrabbiare soprattutto se vista col senno di poi, con gli occhi grintosi della The Flexx vicina al colpaccio appena 5 giorni dopo a Sassari. «Guardando alle due trasferte – commenta Iozzelli – possiamo prendere come spunto positivo, il fatto che nella seconda trasferta la squadra ha ritrovato qualità. Questo può essere un buon viatico per la prossima sfida in casa contro una big del campionato come Venezia». Reyer Venezia e Emporio Armani Milano: i nomi delle prossime due avversarie della The Flexx in casa mettono i brividi. Ad iniziare dall’appuntamento più vicino, la sfida contro le mitiche canotte orogranata della Reyer che arrivano in via Fermi con una squadra ancora più lunga (e pesante a livello di investimenti economici del club) di quella già importante costruita nella scorsa estate. Se a due mesi dalla fine della stagione regolare metti dentro due pezzi da novanta come Julian Stone ed Esteban Batista, portando le rotazioni a 15 giocatori (quando rientrerà anche il lungodegente Tonut), il messaggio alle avversarie in ottica lotta al tricolore è chiaro. Per questo difendere il proprio bunker, per la The Flexx non sarà facile. «Venezia arriverà con un roster modificato - continua lo storico dirigente del Pistoia Basket - l’inserimento dei due nuovi giocatori sarà per noi un ulteriore problema da affrontare e aumenta le difficoltà della partita. Noi sappiamo di attraversare un momento particolarmente difficile, guardando il calendario le prossime avversarie a Pistoia sono Venezia e Milano. Detto questo noi in casa abbiamo un ruolino di marcia diverso rispetto Servizio alle trasferte, che invece continuano ad evidenziare una nostra carenza. Sicuramente alcune prestazioni esterne potevano avere un risvolto positivo, ma di fatto fuori abbiamo vinto solo una partita. Vuol dire che la squadra fa fatica. Al PalaCarrara abbiamo fatto invece prestazioni importanti e le nostre vittorie in casa, ci stanno permettendo di continuare a lottare per i nostri obiettivi di classifica».

La volata finale verso i playoff di Saverio Melegari Con la partita casalinga di quest’oggi contro l’Umana Venezia, si entra nella seconda metà del girone di ritorno del campionato di Serie A, decisiva per stabilire tutte le varie posizioni della classifica, compreso chi andrà ai playoff e chi scenderà in LegaDue. In casa The Flexx i 20 punti conquistati finora danno una certa sicurezza per quello che riguarda l’obiettivo primario di quest’anno, ovvero la permanenza in categoria. Certo, la classifica inizia a fare gola e, come leggerete nella pagina successiva nell’intervista al coach di Venezia Walter De Raffaele, “tutte le squadre da 18 punti in su possono ambire ad un posto playoff”. La graduatoria è compatta con un gruppetto a quota 24 punti composto da Sassari, Trento (che nel girone di ritorno non ha ancora mai perso) e Capo D’Orlando, mentre a 22 c’è una Reggio Emilia in difficoltà ed a 20 punti insieme alla The Flexx stazionano anche Brescia, Torino e Brindisi inseguite, a due lunghezze, da una Caserta in crisi. Per Pistoia la parte più difficile arriva adesso: dopo Venezia, infatti, i biancorossi andranno a Trento e torneranno in casa coi campioni d’Italia di Milano il 26 marzo. Incrocio delicatissimo quello del 2 aprile a Torino contro la Fiat che aprirà una striscia di partite più abbordabili fra Capo d’Orlando e Pesaro al PalaCarrara più Cantù e Reggio Emilia (tostissima) in trasferta prima di chiudere con Brescia. Di scontri diretti ce ne sono diversi, tutto è ancora possibile.

Energia e Pubblica Illuminazione


UMANA REYER VENEZIA 0 – MarQuez Haynes (playmaker, 186 cm, 84 kg, Geo/Usa, 1986) Vecchia conoscenza del basket italiano (la sua prima esperienza nel nostro Paese risale alla stagione 2013/14 quando disputò il girone di andata in maglia Olimpia Milano), è un giocatore di grande esperienza e carisma. Ha esordito fra i professionisti in Francia, nel 2010, a Chalon, per poi passare in Spagna (Gran Canaria) e da qui in Germania (Artland Dragons). Arrivato in Italia nell’estate del 2013, a metà campionato si è trasferito da Milano a Siena, sfiorando un clamoroso scudetto. L’anno successivo è in Israele (al Maccabi), poi torna in Italia (stavolta a Sassari). Inizia la corrente stagione al Panathinaikos, ma, dopo appena due mesi, rescinde con i greci per accasarsi a Venezia. Nelle sue prime 21 presenze in Laguna, viaggia a una media di oltre 13 punti a partita, con il 40% da 3.

25 – Tyrus McGee (guardia, 188 cm, 90 kg, Usa, 1991) Classica guardia tiratrice, pericolosissimo dal perimetro, è alla terza esperienza nel nostro campionato, dopo quelle con Capo d’Orlando e Cremona. Uscito da Iowa State nel 2013, ha giocato anche in Spagna (Breogan) e Germania (Bremerhaven).

6 – Michael Bramos (guardia/ala, 198 cm, 102 kg, Gre/Usa, 1987) Uno dei tanti giocatori di grande esperienza internazionale a disposizione di coach De Raffaele, è un prodotto di Miami University. Buon tiratore, ha esordito fra i professionisti in Grecia, nel Peristeri, per accasarsi poi, nel 2010, a Gran Canaria. Dopo due anni nel club spagnolo, torna in Grecia, al Panathinaikos, con cui vince due campionati e una Coppa di Grecia, disputando anche l’Eurolega. Nell’estate 2014, durante la Summer League, un grave infortunio gli fa perdere tutta la stagione successiva: riparte così, nel 2015, proprio da Venezia, guadagnandosi la conferma anche per la corrente stagione.

3 – Melvin Ejim (ala, 201 cm, 99 kg, Nig/Can, 1991) Giocatore in possesso di fisicità ma anche di un buon tiro, dotato di un’ottima apertura di braccia, ha esordito fra i professionisti proprio in Italia, in maglia Virtus Roma, nella stagione 2014/15. Approdato nell’estate del 2015 negli Stati Uniti per disputare la D-League con gli Erie BayHawks, ha concluso la scorsa stagione proprio a Venezia, convincendo la dirigenza lagunare a rinnovargli la fiducia anche per la corrente stagione. Viaggia finora a 11 punti (con il 50% da 3) e 5.6 rimbalzi di media a partita.

51 – Esteban Batista (centro, 208 cm, 122 kg, Esp/Uru, 1983) Ultimo arrivato in casa oro-granata, è all’esordio in campionato. Giocatore di grande esperienza e fisicità, è stato il primo uruguagio a giocare in NBA (dal 2005 al 2007 con Atlanta). Nella sua lunga (e vittoriosa) carriera ha giocato, fra le altre, con le maglie di Milano, Panathinaikos, Baskonia e Maccabi Tel Aviv.

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5 – Julyan Stone (playmaker, 198 cm, 95 kg, Usa, 1988) Uscito da UTEP nel 2011, ha esordito in NBA nello stesso anno con Denver. Dopo una stagione con I Toronto Raptors, nel 2014 approda in Italia, proprio a Venezia, con cui disputa un buonissimo campionato (7.1 punti, 7.7 rimbalzi e 4.2 assist di media a gara). Gioca poi in Turchia e in Germania, per far ritorno in Laguna quindici giorni fa.

12 – Ariel Filloy (play/guardia, 190 cm, 85 kg, Ita/Arg, 1987) “Ex” di lusso della sfida (a Pistoia ha giocato per tre stagioni, seppur non consecutive, meritandosi anche i gradi di capitano), è ormai giunto alle soglie delle 130 presenze nel massimo campionato. Arrivato nel nostro Paese giovanissimo, in carrier ha giocato, fra le altre, anche con Milano e Reggio Emilia, mettendosi in luce per le doti caratteriali e di leadership. Alla sua prima esperienza in Laguna, viaggia a una media di oltre 6 punti e 2 assist a partita.

22 – Jeff Viggiano (ala, 197 cm, 96 kg, Ita/Usa, 1984) Ormai da nove anni in Italia (ha esordito nel nostro campionato a Pavia, nella stagione 2008/09), è un giocatore di esperienza e affidabilità. Arrivato a Venezia nel 2014, quella del PalaCarrara sarà la sua presenza numero 265 in serie A.

4 – Hrvoje Peric (ala, 203 cm, 100 kg, Cro, 1985) Giocatore di notevole talento offensivo (è un ottimo tiratore da 3), è alla quarta stagione consecutiva con la maglia di Venezia. Cresciuto cestisticamente nella sua città natale (Dubrovnik), nella sua ormai lunga carriera ha giocato anche in Spagna (Malaga) e a Treviso e Cantù. Ha disputato, complessivamente, 164 partite in serie A, mettendo a referto quasi 12 punti e 5 rimbalzi di media ad allacciata.

14 – Tomas Ress (ala/centro, 209 cm, 102 kg, Ita, 1980) A quasi 37 anni, e dopo aver vinto tutto con Siena (di cui è stato per sette anni un’autentica colonna), mette in questa sua terza avventura con Venezia, tutta l’esperienza accumulata in quasi quindici stagioni di onorata carriera in serie A.

16 – Benjamin Ortner (centro, 206 cm, 103 kg, Aut, 1983) Ininterrottamente in Italia dal 2005 (ha giocato con le maglie di Reggio Emilia, Udine, Cantù, Treviso e Siena), è un giocatore di carattere, ruvido e intimidatore sotto i tabelloni. Arrivato nel 2014 insieme a Ress in Laguna (entrambi provenienti dalla citta del Palio), si è sempre ritagliato un discreto minutaggio come cambio nel settore dei lunghi.


Intervista al coach Walter De Raffaele

Il ritorno a Pistoia da avversario, anche se ormai non è la prima volta, non può essere un appuntamento uguale a tutti gli altri per chi, qui, ha giocato oltre 40 partite: è così coach oppure dopo tanti anni anche i ricordi svaniscono? E’ assolutamente vero: per me Pistoia resta un posto speciale, con tifosi unici che ho avuto la fortuna di conoscere e apprezzare da giocatore. E’ un posto bello in cui tornare, con un pubblico che non ha uguali in serie A: ci torno da capo allenatore, e quindi con molte responsabilità in più rispetto al passato magari, ma ciò non toglie che sarà un’emozione particolare e non certo una partita come tutte le altre. Domenica la bella vittoria con Pesaro ha indubbiamente ridato fiato a una Venezia reduce da un momento di appannamento: pensa che questo successo, oltre all’innesto di Stone, possa rappresentare il punto di svolta della vostra stagione? Se devo essere onesto, la nostra è stata finora una stagione in cui siamo sempre stati nelle posizioni alte della classifica. Certo è difficile pensare di essere sempre protagonisti in due competizioni: abbiamo avuto un momento complicato, soprattutto a causa dei tanti infortuni che ci hanno condizionato. Le sconfitte che sono arrivate, comunque, ad andare ad analizzarle bene, sono arrivate una dopo un supplementare ed un’altra dopo un canestro all’ultimo secondo. Insomma, la squadra c’è sempre stata. Sicuramente le vittorie aiutano a lavorare meglio, al pari degli innesti di Stone e Batista, ma anche, ad esempio, dei recuperi di Filloy e Peric. Pistoia in casa si trasforma letteralmente e dopo aver battuto Trento, Reggio Emilia e Avellino proverà anche contro la sua Reyer a strappare un successo di grande prestigio: come si spiega questa metamorfosi della squadra di coach Esposito e cosa teme maggiormente della gara del PalaCarrara? Beh, semplicemente perché Pistoia in casa gioca in sei, non c’è niente da fare. La grande energia, la vicinanza, il trasporto e il calore che un pubblico appassionato e sempre corretto come quello di Pistoia riesce a trasmettere a tutti i giocatori è incredibile! Ognuno si sente coinvolto in quel catino e tira fuori energie e risorse insperata. Anche se, devo dire, che la The Flexx che ho visto a Sassari, pur se lontana da casa, ha giocato un’ottima gara su un campo davvero difficile. A nove giornate dalla fine della regular season, Milano è ormai imprendibile per tutte, mentre la lotta per i playoff appare invece ancora apertissima: quali sono secondo lei le squadre destinate a venire fuori alla distanza? Milano come da pronostico veleggia prima in solitario ma dietro, effettivamente, tutto è ancora molto fluido. Credo che da chi ha 18 punti in su, sia legittimo sognare un posto nei playoff: è un campionato equilibrato, e secondo me lo è verso l’alto, non verso il basso, e tutto è in discussione. Personalmente vedo almeno 9-10 squadre che possono inserirsi nella volata per la post-season. Molto dipenderà dal calendario e da quel pizzico di fortuna che serve sempre. Credo anche che una lotta salvezza così serrata finirà, fatalmente, per alzerà la quota playoff.

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Precedenti ed Ex

Bentornato “Arielito” di Saverio Melegari Quattro ex, due per parte, caratterizzano la sfida di questa sera al PalaCarrara fra The Flexx e Umana e si tratta di giocatori, ed in una fattispecie allenatore, che hanno lasciato un segno tangibile dei propri passaggi. Per importanza di presenze e di ruolo partiamo da Ariel Filloy. Dopo le tre stagioni, seppur non consecutive, in maglia Pistoia Basket il play italo-argentino da quest’anno è sbarcato a Venezia. Gli anni in biancorosso sono sicuramente importanti per lui e per la sua carriera: inizialmente lo “svezzamento” in LegaDue quando era molto giovane e poi le due annate, una con Moretti ed una con Esposito, in Serie A e da capitano. Il suo nome, quindi, grifferà per sempre la stagione dei record di Pistoia nella massima serie anche se un infortunio ha estromesso Ariel dalla lotta nelle ultime settimane del passato campionato. In Laguna Filloy doveva essere, ed è, il vice di MarQuez Haynes in cabina di regia ma le prestazioni altamente negative nel girone d’an-

data del play americano hanno portato alla ribalta la “garra” di Ariel, sia in campionato che in Champions League. Sicuramente ci sarà una bella accoglienza per lui prima del match, se la merita ampiamente. C’è poi, sempre sul fronte veneziano, coach Walter De Raffaele che da giocatore faceva parte dell’Olimpia dei record, quella timbrata Madigan che conquistò la famosa qualificazione alla Coppa Korac: per lui 45 partite complessive in maglia biancazzurra ed un legame rimasto fortissimo con Pistoia anche quando, spesso e volentieri, è tornato da allenatore avversario con le varie Casalpusterlengo, Pavia e adesso Venezia. Per completare l’incrocio, passiamo poi agli ex sul versante pistoiese che sono i due pivot della The Flexx, ovvero Daniele Magro e Andrea Crosariol. Per Magro trovare Venezia è un po’ come tornare a casa visto che dopo gli anni a Padova è la squadra che l’ha lanciato in Serie A


e l’ha fatto avvicinare alla Nazionale italiana. Tre stagioni di Serie A per Daniele in maglia Umana con cifre di spessore soprattutto nel 2012/13. L’anno successivo, l’ultimo di Magro prima di approdare a Pistoia, nel rush finale di campionato che si concluse senza la conquista dei playoff per la Reyer ebbe come compagno di squadra proprio Andrea Crosariol. Per il “Crosa” 12 partite disputate con la casacca oro-granata con un rendimento ondivago in soli 16’ di utilizzo medio e 5.8 punti realizzati. Se i giocatori che si sono scambiati le maglie in questi anni sono abbastanza, lo sono ancora di più i precedenti fra Pistoia Basket e Reyer per quella che è diventata quasi una piccola “classica” del basket italiano viste anche le numerose sfide in LegaDue. Due tifoserie appassionate, competenti e calorose che, fra di loro, si rispettano e si stimano: non si parla di gemellaggi come con Torino, ma comunque amicizia sia prima che dopo la fine delle partite. Il match di stasera è il numero 8 in Serie A con Venezia che conduce nei precedenti per 4-3. Fino allo scorso anno c’era stato un andamento strano visto che Pistoia aveva vinto le gare del 2013/14, mentre Venezia quelle del 2014/15. Per la prima volta, nel campionato scorso, il duello era terminato in parità con il successo in casa della Giorgio Tesi Group che ringraziò il canestro sotto la Curva Pistoia che rifiutò la bomba della vittoria sulla sirena scagliata da Phil Goss, con il pallone che danzò tre volte sul ferro prima di uscire, mentre in Laguna la vittoria sorrise all’Umana. E la stessa cosa è successa all’andata con l’affermazione per 74-62, con la The Flexx che giocava per la prima volta senza Corey Hawkins ma si affidò ad uno scatenato Eric Lombardi (15 punti in 35’ per lui) per mettere paura alla squadra di De Raffaele: 28-37 all’intervallo con l’Umana che uscì tra i fischi, 47-49 al 30’ e poi il rush finale con le consuete difficoltà offensive da trasferta per i biancorossi.


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Rubrica Il nostro staff “Volto Nuovo”

Gianluca Mazzoncini Il suo ruolo all’interno dello staff tecnico è insostituibile, unico e fondamentale perché dalle sue mani, dalla sua testa e dai suoi programmi passano le sorti fisiche e di tenuta atletica dei giocatori che vanno in campo. Complicato, per molti, potrebbe sembrare il ruolo del preparatore atletico ma se lo fai con massima dedizione, passione e per di più nella squadra della tua città tutto può essere più semplice. Parliamo di Gianluca Mazzoncini, per tutti i giocatori passati in questi anni dal Pistoia Basket semplicemente il “prof”, che con il suo costante lavoro quotidiano in palestra e la fiducia massima nei collaboratori dai quali è circondato si prende cura delle prestazioni atletiche dei ragazzi della The Flexx. Arrivato al Pistoia Basket nel lontano 1999 quando la squadra era in Serie C2 e diventava la prima società cestistica da seguire in città, dopo la scomparsa dell’Olimpia, c’è rimasto fino al 2003 quando la squadra conquistò prima la promozione in B1 con Fabio Bongi capo-allenatore e poi la salvezza sempre con Bongi e con il compianto Giovanni Papini. Un percorso che gli fruttò, successivamente, chiamate importanti da Livorno e dalla Virtus Bologna in A1, con un passaggio anche in Francia, e spesso e volentieri al fianco di Giovanni Saracini che ha ritrovato in questi ultimi due anni, in città, come preparatore atletico della Pistoiese. Tornato al Pistoia Basket nel 2011, è oramai una delle colonne portanti dello staff tecnico al fianco degli allenatori. Ha, diciamo così, gli occhi puntati addosso soprattutto durante l’estate quando deve preparare programmi di lavoro per tutti i giocatori, vecchi e nuovi, quando sono in vacanza e poi le prime settimane di preparazione la squadra passa quasi più tempo con lui che con il coach perché c’è da mettere benzina nelle gambe. Questo non significa che il suo lavoro termina con l’inizio del campionato, anzi, perché poi c’è da tenere tutti sulla corda, gestire la parte atletica nella routine settimanale e capire i programmi di recupero per acciacchi ed infortuni. La domenica, poi, per “Mazzo”, è l’occasione per essere tifoso in panchina per incitare al massimo i ragazzi che vanno in campo.


Gli ultimi risultati delle squadre Giorgio Tesi Junior di Saverio Melegari Ci si avvia lentamente verso la fase più calda della stagione per quanto concerne tutte le squadre di basket, calcio e volley che scendono in campo con il logo Giorgio Tesi Junior e stanno raccogliendo davvero tantissime soddisfazioni. PISTOIA BASKET ACADEMY Attenzione massima sull’Under20 Naturart che ha recuperato, vincendo, tutte le partite che aveva da disputare e lunedì ha superato in trasferta 36-68 la Pallacanestro Empoli. Un successo che porta la squadra di coach Biagini al comando della classifica con 28 punti, 2 in più di Pino Dragons e Mens Sana Siena, alla vigilia dell’ultima partita della fase ad orologio del campionato: si chiude lunedì 13 marzo alle 19.30 al PalaCarrara proprio contro i senesi e chi vince può staccare il pass automatico per le finali Nazionali. Per quanto riguarda le altre, l’Under18 Officina Fattori ha chiuso la fase regionale al quinto posto con 24 punti, frutto di 12 vittorie e 10 ko, mentre per l’Under16 Dife mancano ancora due impegni prima di chiudere la fase regionale ma la squadra biancorossa è in lizza per il titolo e per il passaggio alla fase interrregionale: dovrà combattere fino alla fine con la Mens Sana Siena. BLU VOLLEY QUARRATA Con la prima squadra che viaggia a gonfie vele in B2, nel settore giovanile targato Giorgio Tesi Junior non sono minori le soddisfazioni. Quella più grande e dell’Under14 che ha con-

quistato la finale per il titolo Interprovinciale al termine di un cammino trionfale prima nei confini pistoiesi e poi nel tabellone playoff. In semifinale le quarratine di coach Martino Frangioni hanno avuto la meglio sul Migliarino Volley: vittoria in trasferta, per 1-3, all’andata, e successo per 3-2 al ritorno. E adesso manca solo l’ultimo atto per coronare un sogno. Si è invece fermata nei quarti di finale dei playoff territoriali l’avventura dell’Under16 contro il Pistoia Volley La Fenice vincente per 3-0: cala così il sipario su questa stagione, comunque ampiamente positiva, come dichiarato dalla società in primis che ringrazia tutti i protagonisti, sia quelli andati in campo che non, per il grande impegno profuso. MARGINE COPERTA Anche la stagione dei giovani giocatori della Polisportiva Margine Coperta sta viaggiando a vele spiegate e con soddisfazioni notevoli. Fra tutti, si segnala il cammino incredibile della formazione dei Giovanissimi B Provinciali che hanno vinto 22 partite in altrettante uscite portando, a casa, come oramai succede da tradizione il campionato. Bella vetrina, infine, per tre ragazzi della società: Jacopo Nelli e Francesco Saia, anno 2000 degli Allievi Elite, sono stati convocati nella rosa della rappresentativa regionale di categoria, mentre Gianluca Venturini, classe 2001, è sotto l’attenta osservazione della Juventus visto che ha svolto il secondo stage a Torino in maglia bianconera.

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Il Centro offre ai cittadini servizi ottimali con tempi di attesa molto ridotti e costi molto contenuti. Oltre all’attività sanitaria il centro sanitario collabora con l’ordine dei Medici di Pistoia nella promozione di iniziative di aggiornamento culturali in sintonia con lo spirito della Fondazione Turati. Il Centro svolge la propria attività in forma privata ed è convenzionato con principali enti, fondi assicurativi, mutue ed associazioni del territorio. Per maggiori informazioni sui servizi visitare il sito del Centro Sanitario Pistoiese Koinos.

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VALORI E PASSIONI CI UNISCONO

Giorgio Tesi Junior è un progetto che intende sostenere le realtà giovanili, della provincia di Pistoia, che si distinguono per la promozione dei valori dello sport e per la qualità nell’organizzazione. I valori che il marchio Giorgio Tesi Junior esprime sono: eguaglianza, correttezza, rispetto, solidarietà, partecipazione, diritto allo sport, efficienza ed efficacia che si ritrovano nella Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nella Carta dei Diritti del bambino nello sport dell’Unesco.


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