SLAM DUNK N. 9

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Foto Marta Colombo - Pistoia Basket 2000


L’EDITORIALE

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Più che un fortino, una fortezza. Più che un campo difficile per qualsiasi avversario, un catino infuocato dove passare dall’esaltazione al dover rincorrere la belva di casa è davvero un attimo. La vittoria casalinga della The Flexx contro la Sidigas Avellino della scorsa settimana regala questo tipo di emozioni al popolo biancorosso: spirito di abnegaziodi Saverio Melegari ne, un ambiente caldissimo, il sacrificio di una squadra che non potrà lottare per lo scudetto ma quando è dentro il PalaCarrara diventa una belva in grado di azzannare lupi (in questo caso irpini, cioè la Scandone) e prede provenienti da ogni angolo d’Italia. A questo, poi, aggiungeteci la carica incredibile che quell’uomo in camicia bianca e scarpe da tennis, quelle da basket oramai (purtroppo, vien da dire, per la pallacanestro italiana), ci mette in panchina: non è certo compassato in giacca e cravatta come tanti suoi colleghi, ma Vincenzo Esposito vive la partita, la sente e la trasmette a tutto il pubblico ed ai suoi ragazzi che vanno in campo. Contro Avellino, la The Flexx ha avuto bisogno di finire sotto, e non di poco, nel punteggio per capire che in qualche modo bisognava rialzarsi, anche se le due bocche da fuoco principali (Petteway e Roberts) erano a sedere caricate di falli. La squadra è tornata sul pezzo, ha iniziato a difendere duro ed ha imbrigliato la seconda della classe che si è vista ripresa e superata nel punteggio senza quasi rendersene conto. Un mix di emozioni che ti può far vincere contro Avellino e che adesso porta la The Flexx, a metà febbraio, ad un passo da quei 20 punti che vorrebbero dire “quasi” salvezza. Una soglia che potrebbe essere raggiunta questa sera, nel posticipo della 4° giornata di ritorno con l’arrivo in via Fermi della Juvecaserta, roba che per coach Esposito vuol dire “casa” e vuol dire “vita”: perché “El Diablo” a Caserta è nato e lì ha giocato da giovane scugnizzo vincendo lo storico scudetto del 1991 della Juve e si ritroverà di fronte, da avversario in panchina, un suo caro amico come Sandro Dell’Agnello, attuale coach dei bianconeri. Classifica alla mano, quello odierno è uno scontro diretto molto importante anche in chiave-playoff: si affrontano due squadre appaiate a 18 punti, in quell’incredibile gruppone che staziona a metà classifica. Caserta è infarcita anche di ex che avrebbero voglia di rivalsa come Daniele Cinciarini e Linton Johnson, arrivato tre settimane fa da Scafati, mentre non ci sarà Olek Czyz che a causa di un brutto infortunio ad un ginocchio ha chiuso anzitempo la stagione. C’è da dare l’anima per prendersi anche questi due punti buttando un occhio anche al -9 subito dalla The Flexx all’andata al PalaMaggiò. Poi ci sarà la sosta, ci si potrà riposare e ricaricare le pile in vista del rush finale di stagione che potrebbe regalare ancora diverse sorprese.


Intervista a capitan Michele Antonutti

“Contro Caserta serve una gara attenta” di Elisa Pacini Una grande opportunità, da cogliere rimanendo con i piedi per terra e concentrati. Dopo le parole adrenaliniche nel post Avellino di Vincenzo Esposito che esortava la squadra a guardare alla sfida contro Caserta per onorare al meglio le tre gare in casa nelle prime quattro del girone di ritorno, ecco che il concetto è ribadito da uno dei suoi fedelissimi come capitan Michele Antonutti. Perché la The Flexx al PalaCarrara è una corazzata e, nonostante i travagli di un campionato che non ha lesinato problemi fisici e necessità del bisturi di mercato, Antonutti e soci hanno fatto del campo di casa il miglior fortino della serie A insieme al Forum di Milano (8 vittorie su 8 per l’Olimpia) e al PalaFantozzi di Capo d’Orlando. Per questo l’effetto PalaCarrara va sfruttato, soprattutto in una gara chiave come quella contro un’altra squadra che affolla il centro di una classifica sempre più livellata nella zona di chi vuole “bussare alle porte del paradiso” come direbbe Bob Dylan. «Giocare di nuovo in casa per noi è una grande opportunità - dice il capitano biancorosso ma sarebbe immaturo, proprio perché siamo a casa nostra, giocare con una marcia in meno. Sappiamo che contro Caserta serve una gara attenta, con la giusta energia perché anche loro vengono da una vittoria in rimonta come quella contro Cremona». Rimonta: ecco un’altra parola chiave per capire il campionato biancorosso. Cinque delle otto vittorie interne (“e una l’abbiamo persa al tiro finale” tiene a precisare Antonutti riferito al ko contro Sassari), sono arrivate con grandi reazioni della The Flexx dopo l’intervallo. Dal primo successo stagionale contro Brindisi (sotto di 8 all’intervallo, Pistoia vinse la ripresa con un parziale super di 55- 39) all’ultima impresa contro i lupi irpini della Sidigas Avellino, diventati agnellini nel frastuono della “bomboniera” di via Fermi, dove dopo l’intervallo i biancorossi hanno eretto un muro difensivo tale da concedere appena 22 punti alla seconda della classe. In rimonta Pistoia aveva battuto anche Trento, Cantù e Cremona. «Il PalaCarrara è un palazzetto che ti sa regalare un’extra energia in più che la squadra sente - continua il lungo friulano, alla seconda stagione in biancorosso - il pubblico vive in empatia la partita con la squadra, sa riconoscere gli stati d’animo di un match. Ti sostiene quando sei in difficoltà, ti esalta quando la squadra è in trance agonistica. Per questo per gli avversari è particolarmente difficile giocare qui, sanno che per battere Pistoia non possono accontentarsi di fare una buona partita ma serve un’ottima gara». Saranno le parole di Esposito negli spogliatoi o il fatto che questa The Flexx, che inizia diesel e poi sa esaltarsi, deve soffrire prima di gioire…ma cinque vittorie su otto maturate in rimonta sono tante. «Esposito è un allenatore che può parlarti in due modi - chiude Antonutti che come il Diablo, Roberts e Ron Moore saranno ex della gara di lunedì - ti può parlare come un allenatore o come un ex giocatore e, ogni tanto, l’ex giocatore è decisivo anche perché il coach percepisce questo e usa il suo doppio stato in Servizio modo da saper toccare l’indole dei suoi ragazzi. Ma devo dire che questa è anche una squadra che sa ascoltare e recepire perché a volte un allenatore può parlare anche a vuoto. Invece qui non manca la voglia di fare, anzi a volte è anche troppa e ti porta a partire col freno a mano invece che a tutto gas. Ma spesso siamo riusciti a tirarla fuori, dopo un confronto nello spogliatoio e a ripartire nella ripresa con tanta energia».

Di nuovo in casa fra un mese di Saverio Melegari Superato il test decisivo in chiave playoff di questa sera contro la Pasta Reggia Caserta, il campionato di Serie A ed anche la The Flexx si prenderà una pausa che coinciderà con il lungo weekend che vedrà in campo le prime otto del girone d’andata per contendersi la Coppa Italia nella Final Eight in programma a Rimini. La The Flexx, dopo la partecipazione dello scorso anno, ha soltanto assaporato la possibilità di vivere qualche giorno in riviera ma è rimasta fuori per la peggior classifica avulsa a quota 14 punti in favore della Germani Brescia. Per i biancorossi l’occasione giusta per ricaricare le pile e prepararsi al meglio al rush finale di regular season. Per Pistoia, poi, la pausa sarà particolarmente lunga perché sarà l’ultima a tornare in campo alla ripresa del campionato: la trasferta di Masnago contro l’Openjobmetis è stata posticipata a lunedì 27 febbraio alle 20.45 (diretta Sky Sport) e subito a ruota ci sarà poi il viaggio, domenica 5 marzo, a Sassari contro il Banco di Sardegna. Per tornare ad assaporare aria di basket al PalaCarrara, pertanto, ci sarà da aspettare domenica 12 marzo (a meno di ulteriori cambiamenti di giorno ed ora non ancora ufficiali) quando arriverà l’Umana Venezia, seconda forza del campionato. Quasi un mese di astinenza, quindi: ci sarà da resistere!

Energia e Pubblica Illuminazione


PASTA REGGIA CASERTA 4 – Edgar Sosa (playmaker, 188 cm, 80 kg, Usa/Dom, 1988) Dopo aver disputato la carriera NCAA nella prestigiosa Università di Louisville, approda nel 2010 a Biella, con cui disputa la sua prima stagione da professionista. Al termine della sua esperienza piemontese, dopo una fugace apparizione in Spagna, lo troviamo a Porto Rico, poi (nel 2013) è di nuovo in Europa, stavolta a Ulm, in Germania. Nel 2014/15 torna in Italia, a Sassari, con cui vince campionato, Coppa Italia e Supercoppa. Il matrimonio con i sardi, per quanto estremamente positivo, dura però una sola stagione: lo scorso anno, infatti, gioca prima in Iran e poi in Israele. La scorsa estate, con la firma a Caserta, il nuovo rientro in Italia, per la sua terza stagione in serie A. Giocatore dotato di talento offensivo purissimo e di ottime doti di passatore, viaggia finora a una media di oltre 19 punti e 6.3 assist a partita.

15 – Viktor Gaddefors (guardia/ala, 201 cm, 91 kg, Swe, 1992) Approdato in Italia nel 2010 (sponda Virtus Bologna), da allora non ha più lasciato il nostro Paese, giocando con le maglie di Avellino e Mantova prima di accasarsi, nel 2015, a Caserta. Giocatore duttile, in carriera ha disputato 133 presenze in serie A.

9 – Yakhouba Diawara (ala, 201 cm, 103 kg, Fra, 1982) Giocatore di grande esperienza, è approdato a Caserta nel mese di gennaio, dopo aver già vestito, nel nostro campionato, i colori di Fortitudo, Brindisi, Varese e Venezia. Protagonista fra il 2006 e il 2010 anche in NBA (Denver e Miami), nazionale francese, è un elemento di grande talento, fisicità e carisma, che nelle sue prime tre uscite con i bianconeri viaggi a una media di 10 punti a gara.

12 – Raphiael Putney (ala, 206 cm, 85 kg, Usa, 1992) Prodotto dell’University of Massachusetts, nonostante la giovane età ha già giocato in tutti e cinque i continenti, dagli Stati Uniti al Venezuela, dall’Australia all’Arabia Saudita, fino all’approdo in Italia nel corso della scorsa estate. Uno degli elementi cardini del roster a disposizione di coach Dell’Agnello, giocatore di grande verticalità, viaggia finora a una media di 12.2 punti e 6.6 rimbalzi a partita.

50 – Mitchell Watt (ala/centro, 208 cm, 102 kg, Usa, 1989) 14.9 punti e 7.8 rimbalzi di media a gara ne fanno uno dei migliori lunghi del campionato. E’ reduce, d’altronde, da un’ottima stagione a Berlino e, in carriera, ha giocato anche per tre anni in Israele, mettendosi in mostra per le buoni doti realizzative e la capacità di presidiare l’area con la sua fisicità e le importanti capacità atletiche.

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21 – Marco Giuri (play/guardia, 194 cm, 90 kg, Ita, 1990) (K) Arrivato in serie A lo scorso anno proprio con la maglia di Caserta, ha disputato la sua carriera quasi interamente in A2, vestendo le maglie di Casale, Vigevano, Livorno, Jesi, Brindisi, Barcellona, Ferentino e Verona, oltre ai colori, nelle minors, di Virtus Siena e Potenza. Giocatore che fa dell’impegno e dello spirito di sacrificio le proprie doti migliori, viaggia in questa stagione a una media di oltre 6 punti a partita.

10 – Daniele Cinciarini (play/guardia, 194 cm, 87 kg, Ita, 1983) Uno dei tanti “ex” della sfida, è all’undicesima stagione consecutiva in serie A, categoria nella quale ha vestito i colori di Roma, Biella, Avellino, Pesaro, Cremona, Montegranaro e proprio Pistoia, collezionando complessivamente 287 presenze. Giocatore dalle doti spiccatamente offensive, buon tiratore da 3, viaggia quest’anno a oltre 10 punti di media a partita in 24 minuti sul parquet.

22 – Joshua Bostic (guardia/ala, 196 cm, 102 kg, Usa, 1987) Uscito dalla University of Findlay nel 2009, è un elemento dalla vasta esperienza in Europa. Ha infatti giocato in Belgio, Francia, Russia e Lettonia, oltre ad aver disputato un anno e mezzo in D-League e un campionato, quello del suo esordio fra i senior, in Giappone. Dopo un periodo di stop, dal suo rientro in campo (in occasione della prima gara di andata), ha collezionato tre ottime prestazioni contro Reggio Emilia, Varese e Cremona.

24 – Dario Cefarelli (ala, 199 cm, 100 kg, Ita, 1993) Casertano doc (è nato a Maddaloni) è un prodotto del settore giovanile bianconero. Proprio con Caserta ha esordito in serie A nella stagione 2010/11, per poi passare a Capo d’Orlando, Napoli, Treviso e Barcellona. In questa stagione è sceso in campo in 8 partite, ma non ha ancora realizzato un punto.

80 – Linton Johnson (centro, 203 cm, 93 kg, Usa/Ita, 1980) Alle soglie dei 37 anni, è alla sua seconda esperienza con Caserta, dopo le quattro presenze collezionate con i bianconeri lo scorso anno. Giocatore di grande verticalità, ha disputato oltre 150 presenze in NBA, vincendo l’anello con San Antonio nel 2005. Approdato in Italia per la prima volta nel 2010, ha giocato nel nostro Paese con Avellino, Sassari, Varese, Pistoia e (in A2) Scafati. Ingaggiato da Caserta tre settimane fa, coach Dell’Agnello si affida a lui come cambio nel reparto lunghi dopo gli addii di Czyz e Metreveli.


Intervista al coach Sandro Dell’Agnello

Allenatori oggi, compagni di squadra e di trionfi ieri. Sarà una serata particolare al Palacarrara per i due coach: da una parte Vincenzo Esposito, casertano “doc” e mito vivente nella città della Reggia; dall’altra Sandro Dell’Agnello, livornese di scoglio attuale guida tecnica della Juve. Quei colori bianconeri che hanno esaltato insieme, da giocatori, nel magico 1991, l’anno dello scudetto di Caserta. Ritrovare Vincenzo Esposito in una partita particolare, con tanti ex in campo da una parte e dall’altra. A “Sandrokan” che effetto fa? Ritrovare Enzo è sempre un piacere: abbiamo condiviso un lungo percorso insieme e certe cose non si dimenticano. Siamo periodicamente in contatto anche se purtroppo l’ultima volta che ci siamo scritti, pochi giorni fa, è stato per condividere il dolore per la perdita di un nostro ex compagno di squadra (l’americano dell’anno dello scudetto di Caserta, Charles Shackleford. Stasera, quindi, come sempre ci abbracceremo con calore ed affetto. Pistoia e Caserta, nonostante i problemi, stanno disputando un campionato al di là delle previsioni: c’è solo la grande passione che accomuna queste due piazze? Dove sta il segreto? Sono due piazze appassionate e innamorate del basket, due posti dove è bellissimo lavorare e dove fare comunque un po’ di sano artigianato. Gli squadroni sono altri, ma noi con soddisfazione siamo lì a lottare per un posto al sole, cercando di mantenere la posizione fino alla fine del campionato. Sarebbe un successo strepitoso per entrambi. La sua squadra viene da una fondamentale vittoria in rimonta, Pistoia dell’ennesima impresa fra le mura amiche: che partita si aspetta lunedì e quali pensa che potrebbero essere le chiavi del match? Noi siamo una squadra in corso d’opera, tra recupero infortuni e nuovi innesti e soffriamo troppo di alti e bassi. Non dobbiamo dare modo a Pistoia di esaltarsi in campo aperto e dovremo riuscire a mettere in campo il nostro talento abbinandolo a tanto raziocinio, quello che servirà in questa partita. A quota 18 in classifica c’è un grande affollamento e vincere potrebbe voler dire Via Vivaldi 29 Pistoia, Italia per entrambe le squadre fare un balzo in avanti molto significativo: a 11 giornate aperti dal lunedì al venerdì 9.00 /19.00 dalla fine della regular season questa Pistoia-Caserta vale già come spareggio Sabato 10.00-13.00 / 16.00 – 19.00 playoff? Tel. + 39 0573 1725406 E’ una partita importante in chiave playoff, forse più decisiva per Pistoia solo per il fatto che gioca in casa e non può perderla. Ma il cammino e ancora molto lungo e imprevedibile per tutti. www.laranitaviaggi.it

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Precedenti ed Ex

The Flexx-Caserta, quanti incroci suggestivi di Saverio Melegari Per una serie indefinita di variabili, in queste ultime stagioni PistoiaCaserta sta diventando la partita con più spunti d’interesse extra campo che ci possa essere nell’arco di un campionato. Fra sfide all’ultimo sangue, giocatori e allenatori che hanno fatto la storia su entrambi i fronti ce n’è davvero per tutti i gusti. Così, in questo duello che stasera regalerà motivi d’interesse particolari nella lotta per un posto playoff, non si può non partire dalle panchine. Da una parte lui, “El Diablo”, Vincenzo Esposito. Casertano di nascita, sangue bianconero nelle vene, lo “scugnizzo” prediletto del PalaMaggiò. Lui che con la sua faccia tosta e la classe innata a 22 anni si regalò il sogno più bello che ci possa essere: vincere lo scudetto con la maglia della propria città. A Caserta, tanto per dare un’idea di chi stiamo parlando, ha giocato poco meno di 300 partite segnando 3200 punti e la sua maglia numero 6 è appesa al soffitto del palasport perché nessuno mai la dovrà indossare di nuovo. Poi ha avuto la possibilità di difendere il bianconero anche da allenatore: prima

come assistente di Molin e Markovski, poi come head coach nella sfortunata stagione che ha portato alla retrocessione, nel 2014/15, salvo poi veder ripescata in estate la stessa Caserta con Esposito che, invece, fu chiamato da Pistoia per una nuova avventura. In quella squadra magica, accanto a lui, Nando Gentile, il compianto Scheckleford, c’era Sandro Dell’Agnello fra le punte di diamante di Franco Marcelletti. Oggi “Sandrokan” è l’allenatore dei casertani: un onore per lui tornare in una piazza che gli ha dato tantissimo e che oggi lo vedrà affrontare il suo amico Enzo. Già questo potrebbe bastare per far capire che non si tratta di una partita banale, ma poi ci sono i protagonisti che vanno in campo, con tanti ex. In casa The Flexx ci sono tre giocatori che vivranno sensazioni particolari: Ronald Moore, primo americano a vestire la maglia di Pistoia in Serie A per due stagioni consecutive, che a Caserta ha giocato un anno e mezzo regalando giocate importanti; Chris Roberts, arrivato a stagione in corso ma con alle spalle una esperienza in Serie


A proprio con la Juve ed a cifre migliori di quelle biancorosse (11.6 punti di media, 35% da 3); Michele Antonutti, il nostro capitano, che da Caserta è ripartito due anni fa quando Reggio Emilia gli ha dato il benservito e dopo che la parentesi a Forlì in LegaDue era stata fallimentare. Potrebbero avere il dente particolarmente avvelenato, invece, i due ex che scenderanno in campo con la maglia bianconera, entrambi protagonisti con alterne fortune nella stagione 2014/15 col Pistoia Basket. Il primo è Daniele Cinciarini, uno degli elementi di maggiore esperienza sul quale può contare coach Dell’Agnello: 34 anni, decisivo anche nell’ultima vittoria contro Cremona, sta viaggiando su numeri importanti (48% da 3) e stavolta non vorrà steccare il ritorno a Pistoia come successe lo scorso anno. Da poche settimane, invece, è stato inserito nel roster campano Linton Johnson: non ha ancora avuto modo di segnare in due partite, rimanendo in campo per circa 10’ di media, ma vuol dimostrare che non è un giocatore sul viale del tramonto. A Pistoia la sua avventura si chiude dopo 4 mesi per incomprensioni con squadra e coach: sembrava potesse essere il leader carismatico di quella squadra, ma poi i bei propositi si persero nei meandri degli spogliatoi. Chi avrebbe voluto esserci, e invece è a casa sua a curarsi, è Olek Czyz, il colpo last-minute nel reparto lunghi di Pistoia nella passata stagione (come poi è successo quest’anno con Andrea Crosariol): partito con numeri stratosferici nelle prime giornate di campionato in maglia Juve, ha accusato un infortunio ad un ginocchio che prima lo ha limitato in campo e poi costretto a farsi operare per risolvere il problema. Venendo alle partite disputate in queste stagioni di Serie A, al PalaCarrara il Pistoia Basket targato Giorgio Tesi Group ha sempre vinto anche nel 2014/15 quando sulla panchina casertana sedeva proprio Vincenzo Esposito, mentre nei duelli al PalaMaggiò il bilancio è in perfetta parità con 2 blitz biancorossi e 2 successi bianconeri, fra cui la sfida dell’andata con la Pasta Reggia che si impose 74-65 al termine di una sfida tutt’altro che esaltante per Pistoia nella prima serata da protagonista in Serie A per Nathan Boothe, autore di 17 punti. Il precedente che il pubblico pistoiese ricorda con maggiore affetto, perché importantissimo, è quello dell’11 maggio 2014 quando la Giorgio Tesi Group, nel tripudio di via Fermi, sconfisse i casertani per 73-68 ribaltando il -3 subito all’andata a Pezza Delle Noci e qualificandosi, per la miglior differenza canestri, ai playoff complice il canestro da metà campo, alla fine del primo quarto, di Guido Meini, i 21 punti di Brad Wanamaker e gli 11 rimbalzi di Deron Washington. Per Caserta, invece, non bastarono 16 punti di Chris Roberts, 6 assist di Ron Moore e 6 punti di Tony Easley. Il libro degli amarcord è pronto ad accogliere una nuova avvincente puntata.


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Foto di CCiamillo-Castoria/Lega Basket Sesie A

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Rubrica Il nostro staff “Volto Nuovo”

Marcello Billeri In quasi tre anni a Pistoia ha dato la sua impronta a un modo di lavorare che, dal settore giovanile alla prima squadra, ha portato risultati dal valore incredibile. Carattere schivo di fronte alle telecamere e alle luci della ribalta, Marcello Billeri (uno che la pallacanestro la conosce davvero come pochi altri) il meglio di sé lo tira fuori sul parquet durante la settimana. Lavoratore instancabile, allenatore attento ai dettagli, è un maniaco dei fondamentali e della tecnica individuale: se al PalaCarrara c’è un’ora non impegnata dall’allenamento di qualche formazione, state tranquilli che se vi affacciate sul parquet troverete questo signore dall’aria distinta alle prese con un ragazzo delle giovanili. Che sia per una sessione di tiro o di fondamentali, poco importa: qualche aspetto su cui provare a migliorare il buon Marcello lo trova sempre. Dalle sue mani sono passate due vecchie conoscenze del basket biancorosso come Fiorello Toppo e Guido Rosselli: entrambi, ancora giovanissimi, sono stati infatti lanciati da Billeri nel basket che conta a Riva del Garda. Forse, anche per questo, a Pistoia lo ha fortemente voluto Paolo Moretti e coach Vincenzo Esposito, una volta subentrato al tecnico aretino sulla panchina di via Fermi, si è ovviamente affrettato a confermarlo nel suo staff: difficile fare una scelta diversa nei confronti di un allenatore di cui chiunque parla soltanto bene. Eppure Billeri, toscano di Montelupo che da ragazzino sembrava avviato alla carriera di portiere (giocava nel vivaio calcistico dell’Empoli), ha in passato legato il suo nome a Montecatini e al basket termale: ha allenato infatti a più riprese lo Sporting Club fra anni ottanta e duemila, e a Pistoia, da avversario, lo si è visto spesso. Abituato da sempre a lavorare con i giovani (prima di approdare a Pistoia è stato per quasi dieci anni una delle figure di spicco del fiorente vivaio della Virtus Siena) e a proporli senza paura anche in prima squadra, nella sua lunghissima carriera nel mondo della palla a spicchi si è tolto grosse soddisfazioni anche da giocatore, arrivando a disputare la A2 con Genova nel 1976 e conquistando la promozione nel massimo campionato nel 1977.


Gli ambasciatori del Pistoia Basket Academy di Elisa Pacini Hanno, giustamente, una pagina dedicata sul rinnovato e aggiornatissimo sito dell’Academy biancorossa (www.pistoiabasketacademy. com) e la foto scelta è naturalmente quella con la maglia azzurra: sono gli “ambasciatori” del Pistoia Basket Academy, ovvero i ragazzi cresciuti nel settore giovanile biancorosso che portano, speriamo nel cuore e sicuramente in campo, la società biancorossa sugli altri parquet d’Italia. Lorenzo Saccaggi, Davide Moretti, Luca Severini, Gianluca Della Rosa (nella foto) e Martino Mastellari sono la “Scala Reale” che l’Academy cala sulla Legadue ma insieme a loro ci sono stati giovani

formatisi in via Fermi, in campo anche in serie B. Siamo andati a vedere cosa stanno combinando. LEGADUE. In vetrina questa settimana c’è sicuramente la prova di Luca Severini decisivo con 10 punti e 7 rimbalzi nella vittoria salvezza della sua Casale Monferrato (A2 Ovest) sull’Eurobasket Roma di Tony Easley. Sempre nel girone ovest non è bastato un bel Saccaggi per salvare la Mens Sana dal ko di Treviglio (9 punti e 5 assist per il play carrarese). “Sacca” è una delle colonne della squadra di Griccioli, viaggia a quasi 10 punti in 31’ di media. 10 i minuti giocati da Gianluca Della Rosa nella vittoria di Rieti (trascinata da un grande Casini) contro Legnano: per “Della” junior i numeri della stagione sono 12,26’ di media, 3 punti e 1,6 assist. Stesso minutaggio che ha Celis Taflaj nella Viola Reggio Calabria, contendente di Rieti alla salvezza. Nel girone Est sta vivendo un momento di appannamento Treviso che rimane in testa ma è alla seconda sconfitta consecutiva contro Jesi: della squadra che sta facendo impazzire il PalaVerde, Davide Moretti è uno degli idoli. Nell’ultima gara 11 punti (anche se con percentuali freddine), 3 rimbalzi e 2 assist. In generale sono 27’ i minuti di media giocati con 12,25 punti a gara. Ferrara chiede molto a Martino Mastellari in campo 23’26” minuti di media in cui viaggia a 6,2 punti e 2,2 rimbalzi. La salvezza della squadra estense passa anche dalla sua grinta. SERIE B. Esordio con 2 punti in 7’ nel successo su Moncalieri, per Marco di Pizzo alla Fiorentina Basket. Il lungo della Naturart Under 20 è fresco di trasferimento in doppio tesseramento alla società gigliata. La crescita della Valentina’s Bottegone è anche la crescita del nucleo Under 20 che con coach Biagini si divide nei due campionati: gli ultimi due protagonisti in ordine di tempo sono stati Simone Angelucci (14 punti nella vittoria di Cecina) e il sedicenne Leonardo Cipriani bene in campo nella sconfitta casalinga contro San Miniato. A Bottegone giocano anche Galli, Biagi, Fontana, Converso e da due stagioni Maspero e Divac. Tra gli altri ex cantera pistoiese, “Pippo” Giannini viaggia a 10 punti e 3 rimbalzi di media ad Empoli che insieme a Fiorentina e San Miniato (Andrea Zita 6 punti, 3 rimbalzi e 2 assist) è nelle zone altissime. Posti nobili a cui ambisce Montecatini che punta su Marco Petrucci (11 punti e 29’ di media), Tommaso Bianchi (7 punti in 21’) e Matteo Caroli (18’ di utilizzo medio). Nel girone A ci sono anche Francesco Tuci che nell’ultima gara ha messo 19 punti e 9 rimbalzi che non sono bastati alla sua Domodossola per evitare il ko con la Sangiorgese di Fabio Cuccarese.

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