Leggo

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Viaggi

martedì 29 marzo

2016

L’eden delle delizie chiamato Den Bosch Gran Tour dell’arte Isabella Pascucci Un giardino delle delizie nel cuore dei Paesi Bassi (www.holland.com): ‘s-Hertogenbosch, cittadina del Brabante comunemente chiamata Den Bosch, è la patria di uno dei maggiori geni della pittura nederlandese, quel Jeroen van Aken che mutuò proprio dalla città natale il proprio pseudonimo: l’immenso Hieronymus Bosch (1450 ca.-1516). Bosch il folle, Bosch il visionario, Bosch il creatore di composizioni tanto moderne quanto gioiose e, insieme, terrificanti. Quest’anno, in occasione del cinquecentesimo anniversario dalla morte dell’”Artista del diavolo”, l’Olanda gli dedica un omaggio in grande stile e lungo un anno: il grande evento Bosch 500 (www.bo-

sch500.nl), tra performance spettacolari e mostre mai prima allestite (foto Pascucci). A Den Bosch il Noordbrabants Museum ospita l’antologica Hieronymus Bosch: Visions of Genius (fino all’8 maggio) che vede riuniti per la prima volta i capolavori del Maestro conservati nei maggiori musei, dall’Estrazione della

PAESI BASSI

A 500 anni dalla morte dell’ “artista del diavolo”, un omaggio lungo 12 mesi

GLI APPUNTAMENTI In 7 musei le mostre su Bosch il genio Con il Bosch Grand Tour, alla scoperta delle mostre allestite in 7 musei nazionali e ispirate al genio quattrocentesco riletto in chiave contemporanea. Al Noordbrabants Museum, Jan Fabre: “Bosch in Congo” (fino al 18 settembre) e “I sette peccati capitali: Gurt Swanenberg e Pieter Bruegel” (fino al 29 gennaio). Al Textielmuseum di Tilburg “Il ritorno dell’elefante” (fino al 30 settembre) ricostruisce la storia dei 5 arazzi su quadri di Bosch. Al Moti di Breda “Il Giardino delle delizie” (fino al 31 dicembre) fa rivivere il trittico con animazioni avveniristiche. (I.Pas.)

pietra della follia alla Nave dei folli, ma anche il dipinto autografo di recente riscoperto al Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City: la Tentazione di Sant’Antonio. Il viaggio nell’universo allucinato e surreale di questo artista prosegue al Jheronimus Bosch Art Center, nel centro medievale di ‘s-Hertogenbosch, in un ele-

gante complesso che ingloba una ex chiesa. Ma sono anche i vicoli e i canali cittadini, gli stessi da cui Bosch traeva ispirazione per l’ambientazione dei suoi dipinti, a diventare un museo a cielo aperto, da vivere con l’escursione Bosch Experience, basata sulle figurazioni del famoso trittico del Giardino delle delizie, custodito al Prado di Madrid. Scoprirete la maestosa Cattedrale di San Giovanni, gioiello del Gotico fiammingo, edificata nel XIV secolo e alla cui decorazione contribuì anche Bosch in persona, ispirando le 96 protomi fantastiche che ne arricchiscono gli archi rampanti, fra draghi e creature orripilanti: con la “magnifica salita” (fino ad ottobre) potrete esplorare l’edificio sacro dalla cima delle sue guglie. E

poi, tutti in battello per una minicrociera lungo il fiume Binnendieze, lasciandosi sorprendere dall’apparizione inattesa di creature oniriche e fatate mutuate dai dipinti del pittore, lungo 4 chilometri di canali e di ponti, dalle acque del cupo Hellegat a quelle del Singelgracht; la traversata si conclude con la visione del suggestivo film “Paradiso e Inferno”. Poi, al calar della sera, le candide facciate a scala delle palazzine quattrocentesche e cinquecentesche di piazza Markt si accendono di luci per il magnifico spettacolo a ritmo di musica, come un fondale su cui proiettare le immagini variopinte di tanti capolavori, proprio nel luogo in cui un tempo sorgeva l’atelier del grande artista. riproduzione riservata ®

Scoprire Parigi correndo Camerano, gemma sotterranea Domenica la maratona tra monumenti e contro la paura Ernesto De Franceschi

Turismo e sport. Un binomio sempre più vincente. Visitare una città in scarpette da running, pantaloncini e maglietta ormai è diventata una moda. E l’edizione numero 40 della Maratona di Parigi porta con sè una partecipazione record. Saranno 57 mila i runners al via domenica prossima all’ombra della Tour Eiffel. Un modo alternativo e originale per vincere anche la paura attentati e scoprire tutte le bellezze della Ville Lumière in tenuta sportiva. I 42 chilometri e 195 metri del percorso si snodano, infatti, lungo le principali strade cittadine che toccano monumenti e rue celebri quali Champs-Élysées, Ri-

voli, la Concorde, la Bastiglia, la Tour Eiffel, la Cattedrale di Notre-Dame e che costeggiano le rive della Senna, donando in tal modo anche un tocco di fascino e di prestigio all’evento sportivo in sé. In arrivo atleti da ogni parte del mondo e gli italiani, come sempre, la faranno da

padrona tra gli stranieri. Fin da sabato una serie di manifestazioni coinvolgeranno anche i bambini, per avvicinarli allo sport più duro ma forse più bello. In oltre 100 mila saranno ai bordi delle strade ad applaudire: anche così si vince la fatica. riproduzione riservata ®

tra grotte d’incanto e bassorilievi Una città nella città, anzi, sotto la città: è la magia di Camerano, il piccolo centro marchigiano che cela sotto la propria superficie una vera e propria città sotterranea ed un intrico di grotte e di stanze dalla suggestione profonda (www.grottedicamerano.it). Il complesso ipogeo si sviluppa al di sotto del centro storico cittadino. Non se ne conosce l’epoca di edificazione e, sebbene la data più antica leggibile al suo interno sia quella del 1327, si pensa che le origini risalgano addirittura all’epoca protostorica o preistorica. Utilizzato anticamente anche come cava di pietra, consiste di corridoi scavati nell’arenaria, comunicanti con sale decorate; quasi tutti gli ambienti mostrano abbellimenti architettonici, bassorilievi e particolari decorativi, con volte a cupola, a vela, a botte, ambienti circolari e colonne di particolare gusto, fregi e simboli religiosi: tutto questo conduce all’immersione quasi oniri-

ca in un ambiente fiabesco e distaccato dalla realtà, tra storia e leggenda. Tra gli ambienti più caratterizzati e che stupiscono il visitatore, la grotta Mancinforte costituisce uno degli assi principali dell’intero sistema, attraversandolo longitudinalmente. Notevole anche la Grotta Ricotti che palesa i tratti di una vera e propria chiesa sotterranea, ubicata all’interno della rupe Sassone, in corrispondenza con i resti della chiesa di Sant’Apollinare. (I.Pas.) riproduzione riservata ®


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