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neo-Eubios 67 - Isolamento di unità abitative per cambio di destinazione d'uso

Premessa

Il cambio di destinazione d’uso in residenziale, scolastica, o ospedaliera richiede sempre attenzione al comfort acustico. In alcuni Comuni questa attenzione si traduce in una richiesta di predisposizione di valutazione di clima acustico (DPCM 14.11.97) e studio previsionale dei requisiti acustici passivi sul progetto di ristrutturazione (DPCM 5.12.97). La diagnosi acustica attraverso misure in opera e calcoli previsionali permette di individuare quali sono gli elementi della struttura che richiedono priorità di intervento, e di progettare l’isolamento raggiungibile. Lo scopo ultimo è di garantire un adeguato confort acustico a chi vive nell’unità e limitare il disturbo verso le unità adiacenti. La diagnosi acustica adatta il progetto di isolamento alle specifiche caratteristiche dell’immobile. Il mercato offre varie soluzioni tecnologiche e la scelta del prodotto più adeguato deve tenere in conto sia fattori tecnici che vincoli di varia natura posti dalla committenza o dai piani regolatori. La certificazione del raggiungimento degli standard acustici di legge consente non ultimo di accedere alle agevolazioni fiscali previste dalla legge.

Caso studio

Il caso studio affrontato in questo articolo riguarda la zona uffici trasformata in residenza in un condominio esistente occupato prevalentemente da uffici. L’intervento edilizio consiste nella ristrutturazione di complessive 4 unità immobiliari di cui una al 2° e tre al 3° piano dell’edificio di un palazzo degli anni 60 in centro città. La trasformazione strutturale non apporta sostanziali modifiche ai divisori verticali e orizzontali; i divisori sono realizzati con pareti in laterogesso da 10 e 8 cm con solai in laterocemento. Quasi tutte le unità si affacciano su una via urbana con intenso traffico veicolare e attività commerciali. Sono queste sorgenti a infl uenzare maggiormente il clima acustico dei futuri recettori. Per la classificazione acustica del territorio, l’area di intervento è in classe IV “area di intensa attività umana” per la quale i limiti assoluti di immissione sonora sono riportati in tabella 1:

Tabella 1 – limiti assoluti di immissione per la zona in esame

Valutazione di clima acustico

Per determinare i livelli di rumore nell’area in esame, è stata realizzata una misura fonometrica con il metodo dell’integrazione continua. La durata della misura è stata di circa 61 ore e comprende 3 periodi diurni e 3 periodi notturni in giorni feriali, che sono stati preferiti rispetto ai giorni festivi per rilevare il maggior traffico veicolare della zona. I rilievi sono stati eseguiti a 1 m dalla facciata del terzo piano, facendo uscire il microfono da una finestra di uno degli appartamenti che si affaccia sulla via principale (immagine 1). Di seguito il tracciato fonometrico completo della misura (immagine 2).

Immagine 1 – posizione del microfono

Immagine 2 – tracciato fonometrico completo

Nel tracciato complessivo si evidenzia una buona ripetibilità del profilo di rumorosità della zona. Sono visibili i livelli sonori tipici dei periodi notturni e i livelli sonori diurni con sporadici eventi molto rumorosi. Le analisi restituiscono i livelli sonori della tabella 2:

Tabella 2 – risultati delle misure e analisi

L’area presenta, quindi, livelli sonori superiori ai livelli previsti dalla zonizzazione acustica sia in periodo diurno che in periodo notturno. Considerato che il superamento è dovuto al traffico veicolare, in accordo con il DPR 142/2004, in caso di impossibilità di intervenire con opere di mitigazione (come in questo caso dove l’edifi cio è a fi lo strada) si deve assicurare con un idoneo isolamento di facciata il comfort acustico interno (tabella 3).

Tabella 3 – verifica rispetto DPR 142/2004

Potere fonoisolante apparente del divisorio tra differenti UI - R’ w stato di fatto

Il divisorio interno è una parete in laterogesso con blocchi in gesso dello spessore di 10cm. Il laterogesso consente, rispetto alla partizione con laterizio e intonaco, di realizzare velocemente divisori interni perfettamente planari che non richiedono intonaci ma solo di una leggera rasatura a velo. Il potere fonoisolante Rw del tavolato, dichiarato dai costruttori è di 37dB per gli spessori da 10 cm. Tutte le partizioni verticali dell’edificio sono in latero gesso. Nell’immagine 3 gli ambienti coinvolti e le stratigrafi e delle pareti. La partizione, segnata in rosso, ha una superfi cie 12m 2 mentre il volume dell’ ambiente ricevente è pari a circa 50m 3 . Nell’immagine 4 l’esito della misura di R’ in terzi di ottava.

Immagine 3 – ambienti e stratigrafie

Immagine 4 – R’ della partizione in opera

Dal grafico delle distribuzioni spettrali è possibile osservare come la parete, in tutto lo spettro di frequenza abbia un comportamento non performante. La valutazione, secondo UNI EN ISO 717-1, fornisce un indice di potere fonoisolante apparente R’ w = 35dB (-1,-4).

Potere fonoisolante apparente del solaio divisorio - R’w stato di fatto

La valutazione è stata condotta posizionando la sorgente al terzo piano e misurando il livello indotto nella camera sottostante (immagine 5)

Immagine 5 – potere fonoisolante apparente

L’ambiente ricevente ha una superficie di 17,6 m 2 e un volume = 56,3 m 3

L’indice di potere fonoisolante valutato secondo UNI EN ISO 717-1, fornisce un indice di potere fonoisolante apparente R’ w = 52dB (-2,-6). Nell’immagine 6 è riportato il grafico del potere fonoisolante in terzi d’ottava.

Immagine 6 – R’ del solaio in opera

Il DPCM 5 dicembre 1997 indica che per ambienti classificati come “Categoria A – Residenze e assimilabili” è necessario avere un R’ w ≥ 50 dB. Quindi il solaio analizzato nello stato di fatto risulta già conforme al limite di legge. Non saranno quindi previsti interventi di adeguamento.

Livello di calpestio del solaio L’ nw stato di fatto

La misura è stata eseguita secondo la UNI EN ISO 16283-2 e in accordo con la proprietà si è utilizzata la medesima partizione orizzontale analizzata per il potere fonosiolante. La rilevazione è effettuata nel range di frequenze tra 100 e 3150 Hz e i e 16 differenti valori di livello di calpestio L’n sono di seguito riportati, immagine 7.

Immagine 7 – L’ n del solaio in opera

I 16 dati, seguendo le indicazioni della norma UNI EN ISO 717-2, vengono raggruppati in un “unico valore” (L’ nw), da confrontare con i limiti di legge. L’indice di livello di calpestio L’ nw = 78dB (-11), è confrontato con il DPCM 5/12/ 1997 che indica per ambienti classificati come “Categoria A – Residenze e assimilabili” un L’ n,w ≤ 63,0 dB. L’ambiente valutato risulta non conforme al limite indicato dalla legge. Questa partizione infatti a richiesto un adeguamento.

Soluzioni individuate per l’adeguamento dell’isolamento

R’ w divisorio monostrato tra differenti UI Per il divisorio monostrato al terzo piano si sono proposte alla committenza due soluzioni, riportate sulla relazione dei requisiti acustici passivi, e che saranno verificate con misura in opera a fine lavori. 1.Controparete autoportante con doppia lastra ad alta densità e materiale fibroso in intercapedine. La controparete interessa il divisorio con gli uffici. 2. Parete in muratura costituita da pannello fonoassorbente doppio strato in lana di roccia spessore 40 mm e densità 9 kg/m 2 e da uno strato in laterizio da 8cm appoggiato su base antivibrante scanalata su cui costruire il tavolato. 3. Per i divisori interni tra le nuove ui e verso le aree comuni si adotteranno soluzioni in aderenza a singola o doppia lastra.

L’n,w livello di calpestio La soluzione proposta è l’impiego di un materassino anticalpestio sottopavimento, dallo spessore di 5 mm costituito da cascame di tessuti ottenuto da una miscela di filamenti di cotone, lino e lana, mantenuti in lastre di dimensioni 1,20 m x 2,00 m per mezzo di collante polipropilenico. Il campione di prova è adatto per applicazioni con stratigrafi a a secco e per la posa di pavimenti in legno fl ottante (senza uso di collanti). Schema solaio e posa del materassino nell’immagine 8:

Immagine 8 – intervento sul solaio

Sul campione di materiale anticalpestio è stato sovrapposto per circa 1m 2 un pavimento flottante in legno dallo spessore di 1,5 cm senza l’impiego di collanti (immagine 9). È stata poi eseguita una misura fonometrica nell’unica posizione possibile, i risultati saranno poi da verificare con il collaudo completo a fine lavori.

I dati tecnici del materassino sono: s’=47MN/m 3 ( rigidità dinamica)

AL=22 dB (attenuazione del livello di rumore da calpestio)

Immagine 9 – misura di livello di calpestio su campione di prova

L’immagine 10 riporta il risultato della misura con sistema anticalpestio in posa. L’immagine 11 confronta quest’ultima con la misura senza anticalpestio. Dalla distribuzione in frequenza in terzi di ottava si può notare come dai 200Hz l’attenuazione introdotta dal sistema riduca il valore L’ n in modo notevole.

Immagine 10 – L’n con sistema anticalpestio

Mentre dai 100 a 160 Hz sia del tutto ininfluente. La valutazione secondo la ISO 717-2, sulla base dei risultati di misura in opera, riporta per lo stato post opera, i seguenti valori: L’ nw =58dB Ci=(0 dB) La partizione con la messa in opera del sistema anticalpestio risulta conforme al limite indicato dalla legge e nell’intervallo di frequenza considerato migliora il suo comportamento rispetto al valore medio ponderale.

Immagine 11 – confronto tra misure ante e post operam

Conclusioni

L’occasione per migliorare le prestazioni acustiche dell’immobile, passa anche per la presenza di specifici limiti di legge. Una diagnosi acustica preventiva è uno strumento che, nelle ristrutturazioni o nei cambi di destinazione d’uso, consente di individuare quali interventi hanno priorità per il miglioramento delle prestazioni dell’edificio e quali soluzioni tecnologiche, tra le molteplici che il mercato rende disponibile, meglio si adattano alle caratteristiche dell’edificio e alle specifiche richieste del committente.

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