6 minute read
neo-Eubios 68 - Calcolo dell'Isolamento acustico di facciata D 2m,nT,w UNI EN ISO 12354:2017 parte 3
a cura di Stefano Benedetti
Continua su Neo Eubios l’approfondimento delle norme UNI EN ISO 12354 dedicate al calcolo dei requisiti acustici passivi degli edifici, dopo l’aggiornamento del 2017. Nei precedenti numeri sono state descritte le principali novità introdotte, analizzato il modello del potere fonoisolante apparente R’ w nella sua versione semplificata e approfondito il calcolo dell’incremento di potere fonoisolante ΔR w dei rivestimenti interni ed esterni. Entrambi i modelli sono contenuti nella parte 1 delle UNI EN ISO 12354:2017. Nel numero 66 si è affrontato il modello di calcolo semplificato dell’indice di valutazione di rumore di calpestio L’ n,w contenuto nella parte 2 della UNI EN ISO 12354. In questo articolo, passando alla parte 3 della norma, si affronterà il modello di calcolo semplificato del’indice di valutazione dell’isolamento acustico di facciata, normalizzato rispetto al tempo di riverberazione e riferito al livello esterno a 2 metri di distanza dalla parete (D 2m,nT,w ). Questo descrittore caratterizza la capacità della facciata, di ogni singolo ambiente, di abbattere il rumore proveniente dall’esterno. Dipende dal potere fonoisolante apparente della facciata, dalla presenza o meno di elementi schermanti esterni e dalle dimensioni dell’ambiente in esame (figura 1).
Advertisement
MODELLO SEMPLIFICATO
L’indice D 2m,nT,w viene calcolato con la formula 1:
Dove:
R ’w è l’indice di potere fonoisolante apparente della facciata [dB]
ΔL fs è un termine correttivo che considera la presenza di eventuali elementi schermanti [dB]
V è il volume del locale considerato [m 3 ]
T o è il tempo di riverberazione di riferimento, (0,5 secondi)
S tot è la superficie totale della facciata vista dall’interno [m 2 ]
L’indice di potere fonoisolante apparente della facciata (R’ w) dipende dalle prestazioni fonoisolanti di tutti gli elementi che la costituiscono (pareti opache, serramenti, “piccoli elementi”, materiali di riempimento nei giunti tra serramento e parete) e dalle trasmissioni di rumore tra facciata ed elementi laterali. Sono “piccoli elementi” gli elementi di edificio con dimensione inferiore a 1 m 2 , ad eccezione di porte e finestre. Ad esempio sono piccoli elementi: bocchette di aerazione, ingressi d’aria, cassonetti delle tapparelle. Il potere fonoisolante apparente rappresentativo della facciata si calcola facendo una media logaritmica delle prestazioni fonoisolanti degli elementi, pesata sulla superficie degli elementi stessi (formula 2). Nel calcolo sono valutate anche la presenza di piccoli elementi (D new) e la lunghezza dei giunti sigillati dei serramenti.
Dove:
R wi è l’indice di potere fonoisolante dell’elemento i-esimo costituente la facciata [dB]
S i è la superficie dell’elemento i-esimo di facciata visto dall’interno del locale [m 2 ]
S tot è la superficie complessiva della facciata vista dall’interno del locale [m2]
A 0 sono le unità di assorbimento di riferimento, pari a 10 m 2
D n,ew,j è l’indice di isolamento acustico normalizzato del “j-esimo” piccolo elemento [dB]
R sw,k è il potere fonoisolante del “k-esimo” materiale di riempimento del giunto [dB]. Il parametro R sw si misura in laboratorio secondo l’Appendice J della UNI EN ISO 10140-1.
l s,k è la lunghezza del giunto [m]
l 0 è la lunghezza di riferimento pari a 1 m
Al valore medio calcolato con la formula 2 si sottrae un coeffi ciente K (formula 3), che tiene in considerazione le trasmissioni laterali attraverso le strutture edilizie, e “trasforma” l’indice di potere fonoisolante medio (R w). Tali trasmissioni laterali possono essere determinate anche con il modello matematico defi nito in UNI EN ISO 12354-1 per il calcolo di R’ w.
K è la correzione relativa al contributo della trasmissione laterale [dB] che assume in modo forfettario il valore di 2 dB in presenza di continuità rigida tra facciata e pareti e solai interni.
L’indice di isolamento acustico proprio dei piccoli elementi può essere ricavato da certificati di prove di laboratorio (UNI EN ISO 10140-1). Per le prese d’aria non insonorizzate, come i fori di aerazione tradizionali degli ambienti cucina, il termine Dnew può essere ricavato con la formula 4:
Dove S open è la superficie dell’apertura [m 2]
Ripartendo dalla formula 1, è necessario defi nire l’infl uenza della forma della facciata sull’isolamento acustico globale. La forma della facciata è defi nita dalla sua sezione verticale, in cui sono riportati solo gli schermi acustici signifi cativi, come ad esempio i parapetti dei balconi a sezione piena (fi gura 2). L’assorbimento αw si riferisce all’indice di valutazione dell’assorbimento acustico delle superfi ci sottobalcone. Il valore massimo di α w = 0,9 si applica anche qualora sia assente una superfi cie rifl ettente sopra la parte di facciata considerata. La direzione dell’onda sonora incidente sulla facciata si caratterizza mediante l’altezza defi nita dall’intersezione tra la linea di veduta dalla sorgente ed il piano di facciata. Per individuare il valore di ΔL fs da utilizzare nella formula 1 si individua nella tabella 1 la tipologia di facciata dell’ambiente in analisi, l’assorbimento acustico medio delle superfi ci sottobalcone (aw) e l’altezza di incidenza delle onde sonore h. Il ΔL fs si esprime in dB e può assumere valori di -1 dB in situazioni sfavorevoli che aumentano la “captazione” delle onde sonore, fi no a valori di + 7 dB in cui lo schermo degli aggetti sottostanti è molto effi cace.
CASI PARTICOLARI
In casi particolari come facciate composte da più esposizioni (figura 3) , la norma di calcolo non specifica come ci si deve comportare. In particolare non è chiaramente indicato se si devono eseguire calcoli distinti, uno per ogni facciata, e poi mediare energeticamente i dati tra loro (Formula 5), oppure se è possibile effettuare un unico calcolo globale considerando l’intero sviluppo delle pareti.
Dove:
D 2mnTw i l’indice di isolamento acustico della facciata i-esima
n è il numero di facciate
Per approfondire il tema si rimanda all’articolo specifico pubblicato sul numero 61 di Eubios di fine 2017.
CONCLUSIONI
Il modello descritto in questo articolo risulta quasi invariato rispetto al precedente. Il metodo semplifi cato però si arricchisce della variabile “prestazione del giunto sigillante”, questo particolare nella pratica assume rilevante importanza aumentando l’attenzione verso un aspetto che spesso è trascurato o trattato solo in fase esecutiva. La trattazione della facciata quindi è più completa lasciando meno aspetti al caso. Per chi vuole iniziare a far pratica con le nuove norme, ricordiamo che ANIT, Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, ha sviluppato per i propri soci il software Echo 8.0, aggiornato con le ISO 12354:2017. Il programma può essere scaricato dal sito www.anit.it ed utilizzato in versione demo per 30 giorni.