Ecco le Piccole e Medie Imprese che fanno crescere l ‘ economia della provincia di Sondrio
Editore:
Media(iN) Srl
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Direttore responsabile: Giuseppe Pozzi
Stampa: Ciemme srl - Segrate (MI)
Pubblicità:
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Via Campi, 29/L - 23807 Merate (LC)
Testi a cura di: Giuseppe Pozzi, Daniele Corbetta, Fabio Amoroso, Fabio Perlini, Sara Perozzi
Finito di stampare: Novembre 2024
I dati delle tabelle si riferiscono a quanto fornito da Cribis D&B Srl alla data del 14 ottobre 2024
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“Business PMI”, le aziende che danno valore al nostro territorio
Un prodotto che valorizza le Piccole e Medie Imprese, quelle tante realtà imprenditoriali che costituiscono l’ossatura economica del nostro territorio e che negli anni gli hanno permesso di crescere e prosperare. È il volume, proposto dal Gruppo Netweek che state leggendo e che abbiamo voluto titolare: “Business PMI”. Sì, perché è di loro che vogliamo parlare, del mondo delle Piccole e Medie Imprese, quelle che occupano meno di 250 dipendenti e realizzano un fatturato annuo non superiore ai 50 milioni di euro.
Il gruppo Netweek propone un volume che racconta le migliori imprese della provincia di Sondrio
PMI a caratterizzare la realtà imprenditoriale delle nostre terre.
Ovunque ci voltiamo sono lì a ricordarci come abbiano caratterizzato e reso prosperi i nostri territori; e negli anni siano riuscite a garantire alla sua popolazione lavoro, benessere e ricchezza.
Da queste parti, soprattutto negli anni passati, siamo forse arrivati perfino a innamorarci di loro: basti pensare a quanti dipendenti abbiano passato un’intera carriera, 30-40 anni di lavoro, nella stessa azienda.
Certo nelle nostre aree non mancano anche aziende di maggiori dimensioni, ma sono le
O forse, più semplicemente, ci abbiamo creduto e ne abbiamo capito l’importanza: dipendenti e datori di lavoro.
L’analisi dei dati
Cosa ci dicono i numeri forniti da Cribis
Nelle pagine che seguono, le Piccole e Medie Imprese vengono analizzate partendo dai numeri, quelli dei loro bilanci relativi all’anno 2023: dal fatturato ai dipendenti, dall’Ebitda e dall’Ebit fino ai dati del patrimonio aziendale. Il tutto inquadrato in classifiche: quella, naturalmente, del fatturato complessivo, ma anche quelle di alcuni valori e di diversi settori che più sono rappresentativi in quest’area, come il commercio, la manifattura, pesante e leggera, i servizi e trasporti & logistica. A fornirceli è Cribis, società specializzata nelle informazioni commerciali su aziende italiane ed estere,
in grado di raccogliere i numeri utili per realizzare analisi e ragionamenti. Numeri che, se da una parte evidenziano il buono stato di salute della maggior parte di loro, perché hanno saputo innovarsi, specializzarsi e affrontare sempre nuovi mercati in tutto il mondo, dall’altra non nascondono la fatica che devono fare per restare sul mercato e le difficoltà che ogni giorno si trovano ad affrontare. Insomma, avete in mano uno strumento che davvero permette di conoscere approfonditamente le realtà imprenditoriali del nostro territorio.
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Le imprese con il maggior fatturato
Al vertice il commercio con la Fratelli Trussoni di Dubino
Il podio per fatturato della provincia di Sondrio è quantomai variegato e vede tre Piccole e Medie Imprese di altrettanti settori: commercio; alimentare, bevande e tabacco; costruzioni e immobiliare. E tutte e tre, le sole dell’intera provincia, hanno chiuso il 2023 con guadagni superiori ai 40 milioni di euro. Al vertice c’è la Fratelli Trussoni di Dubino (un fatturato di 45.310.048 euro), leader nella distribuzione beverage per il canale Ho.Re.Ca., attiva dal 1968. Al secondo posto troviamo la Latteria Sociale Valtellina Soc. Coop. Agricola di Delebio (42.985.687 euro) che ha saputo mettere a frutto esperienze e competenze dei suoi soci per produrre formaggi noti in tutto il mondo. Sul terzo gradino del podio sale la TMG di Berbenno di Valtellina (41.524.695 euro), azienda che opera da sempre in ambito di sistemazione dei bacini montani, regimazione idraulica e nel campo infrastrutturale. Seguono la LNC LIFE di Traona (37.733.266 euro), anch’essa del settore costruzioni, e Baltimore Aircoil Italia di Chiuro (33.768.940 euro), azienda che si occupa di soluzioni per il raffreddamento, prima del settore manifattura pesante.
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La classifica per Comuni
Livigno
al vertice seguito da Sondrio e Delebio
Asvettare in cima alla classifica tra i Comuni col maggior fatturato determinato dalle prime 500 Piccole e Medie Imprese (è il caso di dirlo, visto che si trova a oltre 1.800 metri di altitudine) abbiamo Livigno con quasi 376 milioni di euro. Nella famosa località turistica risulta anche il più alto numero di dipendenti delle PMI in classifica: ben 1.911.
Al secondo posto si piazza Sondrio: le PMI del capoluogo valtellinese hanno un fatturato globale di poco superiore ai 351 milioni di euro. Sul terzo gradino del podio Delebio con oltre 191 milioni di euro e lascia con la cosiddetta “medaglia di legno” la città di Morbegno le cui PMI superano i 179 milioni di euro. Seguono, a poco più di un milione di euro di differenza, Tirano (173.782.324 euro) e Chiuro (172.720.046 euro).
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COMMERCIO È il settore più ricco della Valtellina
Il settore del commercio raccoglie quasi 893 milioni di euro tra le prime 500 PMI valtellinesi per fatturato e risulta il settore più ricco del territorio: può contare su 126 aziende che danno lavoro a 3.298 dipendenti. Non per nulla, come già detto, è di questo comparto l’azienda col maggior fatturato della provincia di Sondrio, la Fratelli Trussoni di Dubino. Al secondo posto, ma a una distanza considerevole, troviamo la concessionaria L’Auto di Montagna in Valtellina e sedi anche a Cosio Valtellino e Delebio che ha chiuso il 2023 con un fatturato di 28.532.190 euro. Al terzo posto c’è la Core di Delebio, leader nella produzione di attacchi sportivi a marchio Union Binding Company per tavole da snowboard, che può vantare un fatturato di 27.587.912 euro.
Ai piedi del podio un’azienda del settore alimentare, la Pedranzini Supermercati di Bormio, che ha chiuso il bilancio 2023 con 22.832.989 euro. Al quinto posto le stazioni di servizio della Fibo di Livigno con un fatturato di 22.561.638 euro.
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La regina è la TMG di Berbenno di Valtellina
Il settore delle costruzioni e immobiliare vede al vertice la TMG di Berbenno di Valtellina, azienda che opera da sempre in ambito di sistemazione dei bacini montani, regimazione idraulica e nel campo infrastrutturale: ha chiuso il 2023 con un fatturato di 41.524.695 euro. Quasi 4 milioni in più della seconda classificata, la LNC Life, nata solo quattro anni fa: ha sede in località Roncaglia di Sotto a Civo e ha dimostrato una crescita strepitosa: tocca quota 37.733.266 euro, il 161,4% in più rispetto all’esercizio precedente.
“Medaglia di bronzo” con 29.052.009 euro di fatturato per l’Impresa Rigamonti che si occupa del settore dell’energia e dell’impiantistica in genere, ma anche del settore edile e della ristrutturazione di fabbricati civili. Seguono la GI.MA.CO. Costruzioni di Delebio (28.550.820 euro), specializzata nella realizzazione di opere edili, industriali e di infrastrutture, e la Riqualifica Srl di Sondrio che ha chiuso il 2023 con un fatturato di 22.663.382 euro.
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In vetta il gruppo di hotel Bivio di Livigno
Non è il settore più ricco della Provincia di Sondrio, ma è quello con il maggior numero di dipendenti, ben 3.298. Parliamo del settore dei servizi che vede al vertice della classifica la Bivio Srl che a Livigno possiede alcune strutture di accoglienza per il turismo: nel 2023 ha fatturato 32.603.031 euro.
Un risultato, per il settore, decisamente di rilievo, visto che al secondo posto la Società Agricola Melavì Società Cooperativa di Ponte in Valtellina, i cui prodotti fanno bella mostra anche sulle nostre tavole, si è fermata a 13.116.275 euro. Al terzo posto l’agenzia Alba Multimedia di Cosio Valtellino con 9.817.025 euro. Immediatamente dietro (anche nella classifica generale) la ABCLog di Morbegno, focalizzata sui servizi per l’efficientamento energetico, che presenta un fatturato 2023 di 9.790.994 euro. Chiude la top five il gruppo Erregi, agenzia di affitto di case per vacanze a Livigno, il cui bilancio 2023 ha chiuso a 8.965.722 euro.
MANIFATTURA PESANTE
La Baltimore Aircoil Italia è in cima alla classifica
Sono poco meno di una cinquantina le Piccole e Medie Imprese del settore manifattura pesante che figurano nelle nostre classifiche e danno lavoro a quasi duemila dipendenti. In totale hanno un fatturato di oltre 466 milioni di euro e le prime quattro della specifica classifica superano tutte i 30 milioni. Al vertice figura la Baltimore Aircoil Italia, azienda che si occupa di soluzioni per il raffreddamento, e ha sede a Chiuro: ha chiuso il 2023 con un fatturato di 33.768.940 euro. Al secondo posto c’è la C.L.A. Carpenteria Leggera Aerotecnica, nata nel 1975 come azienda produttrice di componenti per gli impianti di condizionamento dell’aria, che ha la sede principale a San Giacomo di Teglio e ha chiuso il 2023 con 33.768.940 di fatturato. Di poco inferiore è il fatturato della Valtecne di Berbenno di Valtellina (32.005.333 euro), azienda specializzata nella lavorazione di particolari meccanici di precisione. Seguono la CP Technology di Castione Andevenno (31.399.204 euro), leader nella progettazione e realizzazione di casseri per prefabbricazione e sistemi a carosello, e la Tecnofar di Delebio (24.073.836 euro), esperta nella produzione di tubi in acciaio.
MANIFATTURA LEGGERA
La Crezza di Gordona precede la Mariana Luigi di Andalo Valtellino
Sono 65 le imprese della manifattura leggera che figurano tra le 500 analizzate dal Business PMI di Sondrio: danno lavoro a 1.960 dipendenti e nel 2023 hanno prodotto un fatturato globale di 441.365.364 euro. Poco più di 200mila euro dividono le prime due della classifica. In cima troviamo la Crezza di Gordona, dal 1992 azienda di riferimento a livello nazionale per la prefabbricazione di elementi in calcestruzzo: il fatturato del 2023 ha raggiunto 21.948.828 euro. La segue a ruota la Mariana Luigi di Andalo Valtellino: l’azienda, specializzata nella realizzazione di tetti e case in legno ad alto risparmio energetico, ha chiuso l’anno scorso con un fatturato di 21.720.963 euro. Nella classifica compare anche la Noyfil (20.390.373 euro) che, chiusa la sede di Andalo Valtellino, continua la sua attività a Chignolo d’Isola (BG). Al quarto posto, con 19.198.752 euro di fatturato, ecco la Valmed di Tovo di Sant’Agata che vanta grande esperienza nella produzione di dispositivi medici, finiti o semilavorati. Dietro di lei c’è la Zecca Prefabbricati di Cosio Valtellino che ha chiuso il bilancio 2023 col fatturato di 18.600.581 euro.
TRASPORTI E LOGISTICA
Dagli elicotteri di Ariane agli ski-lift del Mottolino
Vista la posizione geografica, il settore dei trasporti (inteso in senso piuttosto ampio) e della logistica ha una significativa importanza per le aziende valtellinesi. Le 34 imprese del comparto danno lavoro a 1.468 dipendenti e generano un fatturato globale di 237.740.444 euro. Poca è la distanza tra le prime due della classifica.
Al vertice c’è la società aeronautica Ariane di Sondrio, punto di riferimento sul mercato dei servizi aerei con una flotta di elicotteri di varie tipologie: il suo fatturato 2023 è stato di 23.976.930 euro. Di poco inferiore è il fatturato della Mottolino (23.679.069 euro) che ha aperto il suo primo ski-lift a Livigno nel lontano 1958 e si è poi sviluppata con altri impianti, snowpark e bikepark. Sul terzo gradino del podio sale la Sitas (13.453.881 euro), che nella sua ski area di Livigno offre piste da sci, moderni ed efficienti impianti di risalita e tipici rifugi in alta quota. Al quarto posto, con un fatturato 2023 di 12.812.152 euro abbiamo la So.Log. di Tirano che effettua trasporti nazionali e internazionali e precede la Elitellina di Talamona che da quasi 50 anni svolge attività di lavoro aereo con elicottero, dal trasporto passeggeri all’antincendio fino all’heliski.
ALIMENTARE, BEVANDE E TABACCO
La Latteria Sociale di Delebio ha la meglio sul Salumificio Panzeri di Piuro
La Valtellina è un territorio ricco di aziende del settore alimentare. Esattamente sono 32, danno lavoro a 911 persone e producono un fatturato di quasi 300 milioni di euro. Tra queste spicca sicuramente la Latteria Sociale Valtellina Soc. Coop. Agricola di Delebio che svetta con i suoi 42.985.687 euro di fatturato: d’altra parte, i formaggi dei suoi soci sono famosi in tutto il mondo. Al secondo posto, con un fatturato 2023 di 27.358.437 euro, troviamo il Salumificio Panzeri di Piuro che dal lontano 1943 si distingue nella produzione della tradizionale Bresaola Chiavennasca e Valtellinese IGP. Per il terzo posto parliamo ancora di formaggio: con un fatturato di 25.679.602 euro abbiamo la Latteria Sociale di Chiuro Società Cooperativa Agricola, la prima cooperativa lattiero-casearia a produrre e distribuire latte alimentare in Valtellina. Al quarto posto altro genere alimentare, il Pastificio di Chiavenna che ha sede a Prata Camportaccio e vanta un antico mulino del 1868: ha chiuso il 2023 con un bilancio di 22.792.076 euro. Immediatamente dopo è il Salumificio Mottolini di Poggiridenti con 22.298.792 euro di fatturato.
Regione Lombardia attenta alle PMI
Intervista all’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi
Se vogliamo capire come stanno andando le Piccole e Medie Imprese lombarde, può essere molto utile il parere dell’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi.
Assessore, che valore hanno per la nostra economia le Piccole e Medie Imprese?
«Direi che “sono” la nostra economia. In Lombardia abbiamo anche grandi imprese e colossi internazionali, ma le PMI costituiscono il 98% della nostra economia. Non solo. Essendo fornitori dei grandi gruppi, le Piccole e Medie Imprese rivestono un ruolo fondamentale per consentirgli di vincere nella competizione internazionale».
Lei è spesso in visita dalle PMI lombarde e quindi ne ha un quadro piuttosto preciso. Come le vede?
«Dipende dai settori e dalle singole situazioni, perché oggi il mercato ti richiede tempi strettissimi tra ordini e consegne, così come una sofisticata personalizzazione dei prodotti ordinati. Beh, io trovo sempre di più imprese pronte, con quella giusta flessibilità che consente loro di essere qualificanti. Per cui, vedo una situazione tutto sommato positiva».
Secondo lei, quali sono i punti di forza e quelli di debolezza delle PMI lombarde?
L’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, in visita ad alcune PMI
«Queste capacità di risposte pronte e spesso personalizzate a cui ho accennato sono sicuramente i nostri punti di forza. Più che di debolezza, parlerei di un potenziale inespresso, dovuto spesso a un’insufficiente connessione tra i know-how dei vari settori. Cioè non sempre riusciamo
Un pacchetto di 101 milioni per guardare al futuro
A sostegno delle imprese lombarde, la scorsa estate, Regione Lombardia aveva messo in campo un pacchetto economico per l’importo complessivo di 101 milioni di euro di contributi, per lo più a fondo perduto, attraverso cinque bandi. Nel dettaglio, per le PMI sono stati indirizzati 12 milioni per la partecipazione alle fiere internazionali in Lombardia, 20 milioni per la transizione digitale, 12 milioni per la transizione verso modelli di produzione circolari e sostenibili e 32 milioni per agevolare e sostenere l’accesso a forme di credito alternativo per la realizzazione di progetti di filiera volti al rafforzamento delle reti e delle aggregazioni di imprese.
Il bando per le PMI che vogliono quotarsi in Borsa
Regione Lombardia ha lanciato “Quota Lombardia”, una misura che vede uno stanziamento di 25 milioni di euro per il triennio 2025-2027 per sostenere le PMI che vogliono quotarsi in Borsa e accompagnarle nel percorso per sbarcare a Piazza Affari. L’obiettivo è, appunto, quello di fornire alle aziende un’ulteriore possibilità di capitalizzarsi e acquisire maggior forza e solidità, anche rispetto alla difficoltà di accesso al credito che ancora incide sul tessuto economico e produttivo.
Si tratta di un contributo a fondo perduto nel limite massimo di 600.000 euro per i costi relativi alla quotazione in Borsa, di cui massimo 300.000 euro per i costi legati all’ammis-
a connettere quell’insieme di competenze, conoscenze, esperienze e capacità di innovazione che le stesse imprese maturano per conto loro, e quelle che possono essere date dalle nostre università e dai vari centri di ricerca».
Tra le problematiche evidenziate dagli imprenditori torna, ormai quasi come una litania, la carenza di professionalità adeguate.
«Diciamo innanzitutto che, con un livello occupazionale
sione alla quotazione e 300.000 euro per i costi dei servizi di consulenza correlati alla quotazione, sostenuti nei tre anni successivi alla quotazione.
«È un’ulteriore possibilità per le aziende lombarde di capitalizzarsi - ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi - Farlo attraverso la quotazione ci consente anche di ribadire il ruolo di protagonismo finanziario della nostra Regione, con la presenza della Borsa. Ed è giusto che la Lombardia giochi la sua partita nel campo di competenza che è quello internazionale; avere sul territorio aziende quotate ci consente di ribadire la solidità del nostro sistema produttivo ed economico».
alto come quello che abbiamo in Lombardia, è un fenomeno possibile. Questo non vuol dire essere indifferenti al bisogno di una formazione specifica e su questo abbiamo lavorato e stiamo lavorando. Poi dobbiamo aiutare il mondo artigiano ad accrescere il suo appeal sulle nuove generazioni, perché ci sono mestieri tradizionali dove si possono introdurre molteplici innovazioni tecnologiche che interessano i giovani».
Regione Lombardia come può aiutare le Piccole e Medie Imprese?
«Noi cerchiamo innanzitutto di metterci a loro disposizione predisponendo quegli strumenti che possono aiutarle a migliorarsi: sono numerosi i bandi per sostenerle nei loro percorsi verso una maggiore internazionalizzazione, piuttosto che nel settore della digitalizzazione. Poi stiamo lavorando per fare in modo che venga superato quel punto di debolezza di cui dicevamo prima, così che il passaggio di know-how, di conoscenze tra imprese, piccole e grandi e mondo della ricerca sia sempre più fluido. L’attività che stiamo facendo sulle filiere va proprio in questa direzione».
2023, un anno tra luci e ombre
Lombardia, la spinta registrata dopo la pandemia si è andata esaurendo
Il 2023 è stato un anno di luci e ombre: cominciato discretamente, ha avuto una fase di rallentamento nel periodo estivo e ha dato, alla fine, qualche segnale di ripresa. Il periodo post Covid, che ha rappresentato una fase di forte sviluppo della produzione nel 2021, è cresciuto, anche se in maniera più attenuata, fino all’inizio del 2023. Poi, come si può evincere dai dati di Unioncamere Lombardia, i primi sei mesi dell’anno scorso hanno registrato un sostanziale stallo; nel terzo trimestre, però, si è avuta una significativa contrazione della domanda che ha comportato una flessione dell’indice della produzione. E nonostante l’anno si sia chiuso con indicatori congiunturali in significativo miglioramento, la crescita registrata su base congiunturale non è stata sufficiente a stabilizzare la produzione che si è fermata a -0,8% su base annua. In effetti, il peso delle dinamiche negative del terzo trimestre è stato decisivo, tanto da pesare sul risultato tendenziale con un rilevante -1,5%.
La media del 2023 resta comunque in territorio positivo nonostante i valori finali siano molto prossimi allo zero. Il confronto fra le medie dei tre anni, come si può vedere nella tabella della pagina successiva, sottolinea la straordinaria contribuzione del 2021, l’ottima performance del 2022 e la stabilità del 2023 con un rallentamento progressivo di anno in anno. Il fatturato 2023 chiude l’anno con un dato negativo, ma la media sui dodici mesi resta solida a +2,1. Non altrettanto si può dire per gli ordinativi: le difficoltà registrate nel terzo trimestre portano a una chiusura d’anno for-
Si è registrato anche un calo della propensione a investire delle imprese lombarde in tutti i settori
ti, lungo il 2023. Diversa la situazione del comparto pelli-calzature: ha vissuto una ripresa decisa nel 2022 che si è andata praticamente annullando nel corso del 2023, arrivando a registrare numeri preoccupanti (-12,2%) per quel che riguarda gli or-
temente ridimensionata per la componente estera (+1,6%) e addirittura negativa per quella interna (-1%).
I settori in crescita e quelli in difficoltà
L’analisi di Unioncamere Lombardia mette in evidenza le importanti difficoltà di alcuni settori produttivi, soprattutto tessile e siderurgia. Il primo conferma i problemi facendo segnare il ricorso più intenso alla cassa integrazione. Il grafico sottolinea, invece, la crescita del comparto abbigliamento: era ripartito in ritardo rispetto agli altri settori, poi però, lungo il 2022, ha accumulato ritmi di crescita significativi che sono continuati, anche se a ritmi più calmiera-
dini interni. Da sottolineare il contributo positivo dei mezzi di trasporto con una performance seconda solo a quella dell’abbigliamento (anche se l’anno precedente la crescita era stata modesta comparata a un 2021 eccezionale).
Investimenti in calo
A riprova di un momento non particolarmente favorevole, nel 2023 si è registrato un calo della propensione a investire delle imprese lombarde in tutti i settori: diminuisce, infatti, la quota degli imprenditori che dichiarano di aver realizzato investimenti nel corso dell’anno, riportandosi sostanzialmente sui livelli del 2018-2019 o poco sotto. Le ragioni? In
particolare i problemi derivanti dai tassi e le incertezze dello scenario economico che hanno spinto a una maggior cautela negli investimenti. Secondo l’indagine di Unioncamere Lombardia, l’industria si conferma il settore con la maggiore intensità di investimenti, realizzati da quasi i due terzi delle imprese del campione analizzato (61%), anche per via della maggiore dimensione media che le caratterizza. Gli artigiani manifatturieri, caratterizzati da una dimensione minore, si fermano al 28%. A livello settoriale, la quota di imprese investitrici si attesta intorno al 32% nel commercio e al 31% nei servizi. Da evidenziare come il ruolo della dimensione d’impresa si conferma rilevante: in tutti i settori la quota di imprese investitrici sale all’aumentare del numero degli addetti. Anche il confronto tra settori appare diverso se analizzato a parità di dimensione.
Mercato del lavoro, chi cresce e chi no Il rallentamento della produzione registrato lungo il 2023 ha avuto conseguenze anche sul mercato del lavoro: se a fine anno il tasso di uscita resta pressoché costante, così come nei mesi precedenti, altrettanto non si può dire per il tasso di ingresso che, dopo una crescita vertiginosa a inizio anno, si è andato progressivamente riducendo fino a portare il saldo in territorio negativo.
Nonostante un segnale di ripresa nella congiuntura dell’ultimo trimestre, a fine 2023 il ricorso alla cassa integrazione registra un incremento sia in termini di quota sul monte ore complessivo (1,5%) sia per le imprese che vi fanno ricorso (10%). Tra i settori, come detto, il tessile ha manifestato le difficoltà più consistenti (il tasso di utilizzo degli impianti è risultato sotto la soglia del 70%), seguito da siderurgia, carta-stampa e abbigliamento.
Secondo le stime Istat, comun-
Industria – Variazioni tendenziali
Fonte: Unioncamere Lombardia
que, alla fine del 2023 gli occupati in Lombardia erano 4 milioni e 562 mila, in crescita di 76 mila unità rispetto all’anno precedente (+1,7%) e di oltre 100 mila in confronto al 2019. Questa fase di crescita ha avuto inizio nel secondo trimestre 2021, all’uscita dall’emergenza sanitaria, ed è arrivato a portare il tasso di occupazione regionale a superare il 70%, un dato mai registrato da quando viene rilevato.
Se si vanno, poi, ad analizzare i nuovi ingressi nel mondo del lavoro, si può notare che nel corso del 2023 hanno
mostrato un maggior incremento le donne (2,7%) rispetto agli uomini (1%), gli over 50 (5,2%), anche per motivi demografici, i laureati (8,7%) e i diplomati (4,9%) rispetto ai titoli di studio inferiori (9%), gli occupati full time (2,5%) e i dipendenti permanenti (2,2%) e, a livello settoriale, i servizi (3,3%) e il commercio (4,7%) rispetto alle attività industriali (2%) ed edili (2,4%).
A proposito di incremento della componente femminile, va sottolineato come questo abbia portato a una riduzione del divario tra tassi di occu-
Variazioni medie annue per settore industriale
Fonte: Unioncamere Lombardia
pazione per genere, con quello femminile (63,2%) che aumenta, su base annua, di 1 punto percentuale e di 2,9 punti rispetto al 2019, a fronte di una crescita rispettivamente di 0,6 e 0,5 punti per la componente maschile (77%). Nonostante i progressi degli ultimi anni, che hanno visto cresce-
re la partecipazione femminile nel mercato del lavoro, il tasso di occupazione regionale continua a essere penalizzato dal gap di genere: il confronto con la media dell’Unione europea (70,6%) evidenzia, infatti, un lieve ritardo della Lombardia interamente dovuto alla componente
femminile (-2,9 punti), mentre su quella maschile risulta in vantaggio (+1,8 punti).
Riguardo invece alle classi di età, dopo un 2022 in cui era stata la componente giovanile dell’occupazione a crescere maggiormente, torna a essere la fascia sopra i 50 anni quella caratterizzata da una maggiore espansione (+84 mila lavoratori, pari al 5,2%) come avvenuto negli anni precedenti. Questo risultato si deve sia al processo demografico, che aumenta la dimensione della parte più anziana della popolazione, sia ai provvedimenti legislativi che hanno via via ritardato l’età necessaria per il raggiungimento della pensione. La fascia 15-34 anni rimane comunque in crescita (+29mila occupati, pari al 2,8%) mentre la classe 35-49 anni registra un’ulteriore flessione (-37mila occupati, pari al- 2,1%) confermandosi quella più penalizzata dal processo di invecchiamento in corso. I tassi di occupazione risultano in ogni caso in crescita per tutte le classi considerate, evidenziando come, al netto dei fenomeni demografici, l’incremento occupazionale tocchi tutte le fasce di età.
Natalità e mortalità imprenditoriale - Anno 2023 - Lombardia
Le nostre PMI? Godono buona salute
Parola di Marina Puricelli che ne insegna in Bocconi e le segue da consulente
«Le nostre imprese sono mediamente forti e hanno problemi di crescita, non necessità di ristrutturarsi»
Qual è lo stato di salute delle PMI italiane? La domanda sorge spontanea in un volume che parla di loro e ne presenta valori ed eccellenze. L’abbiamo rivolta a Marina Puricelli, Tenure Lecturer del Dipartimento di Management e Tecnologia presso l’Università Bocconi e docente senior presso SDA Bocconi School of Management, che coordina corsi di formazione, ricerche e commesse per imprenditori e per le principali associazioni imprenditoriali presso la stessa SDA Bocconi School of Management oltre a dirigere il corso General Management per le PMI.
«Premetto che ho la fortuna di confrontarmi con imprenditori che hanno la sensibilità di venire in Bocconi a imparare pur essendo adulti e che quindi, probabilmente, rappresentano la punta più avanzata delle PMI. Da questo mio “osservatorio” privilegiato vedo imprese mediamente forti, che hanno soprattutto problemi di crescita e non necessità di ristrutturarsi e di tagliare posti di lavoro. Al di là delle mie impressioni, è doveroso avere anche un riscontro oggettivo. Su questo tema, i dati forniti dall’economista Marco Fortis della Fondazione Edison dicono di un’Italia che ha performato in modo eccellente nel quadriennio 2020-23: 5ª al mondo per il saldo commerciale e 6ª per numero di robot operativi presenti nelle aziende. Al punto che c’è stato un incremento del Pil pro capite del 4,9% rispetto al 2019 e solo gli Stati Uniti hanno fatto meglio di noi tra i Paesi del G7. Risultati che sono frutto indubbiamente
del modello delle piccole imprese familiari italiane così diffuso nella nostra economia ma altrettanto criticato. Il modello non ha mostrato negli ultimi anni segni di crisi, anzi!».
Questo non significa che le PMI non abbiano problematiche da affrontare. Una di queste è il passaggio generazionale «Si tratta di un tema cruciale, soprattutto culturale e sociologico più che economico».
In che senso?
«Innanzitutto stiamo diventando un paese di anziani, si fanno meno figli e in prospettiva ci saranno sempre meno giovani successori. Questi pochi giovani, di frequente, seguono percorsi scolastici sempre più internazionalizzati. Vanno all’estero a formarsi e poi, con quella preparazione tipica da multinazionale, spesso trovano impieghi in altre nazioni in set-
tori molto distanti da quelli tipici della manifattura italiana. Riportare in Italia, nell’impresa di famiglia, questi ragazzi, è un’operazione non facile. Non la conoscono e la percepiscono come superata, vecchia e obsoleta quando magari, nella sua nicchia produttiva pur tradizionale, è un piccolo gioiello. Così l’azienda di famiglia rischia la continuità per mancanza di successori disponibili che sono all’estero a lavorare nelle grandi banche o nei colossi della consulenza».
Meglio tenerli in Italia?
«Dico solo che bisogna essere consapevoli e non seguire in modo acritico le mode del momento: occorre sapere che la formazione universitaria di stampo internazionale non prepara, se non in minima parte, alla gestione delle specificità di una piccola impresa. Allontana invece di avvicinare. Pensi che tra le prime venti università italiane di Economia solo tre hanno corsi rivolti alle PMI…e siamo nel Paese che deve la maggior parte del suo benessere al capitalismo pulviscolare».
Oltre ad esserci problemi sul versante della
successione imprenditoriale, si fa difficoltà pure a trovare le professionalità necessarie da inserire in produzione
«Anche qui c’è il tema demografico che pesa oltre a una forte responsabilità delle famiglie. Abbiamo in Italia un benessere, per fortuna, ancora mediamente diffuso. I genitori appartenenti al ceto medio, negli ultimi vent’anni, non hanno incentivato i loro figli al lavoro nelle piccole imprese artigianali. Le scuole tecniche o professionali sono viste come “l’ultima spiaggia” e i licei soprattutto quelli “leggeri”, depotenziati delle materie più ostiche come il latino e la matematica, vanno per la maggiore. Seguono poi, naturalmente, lauree triennali se non addirittura quinquennali su temi la cui profondità dovrebbe lasciare dubbiosi ma che portano invece i genitori a poter dire di avere dei figli dottori e dunque geniali. Mandare questi giovani virgulti in fabbrica a fare un lavoro concreto per diventare nel tempo degli specialisti molto ricercati sembra essere l’ultima cosa che si vuole fare… Così ci troviamo con una percentuale molto alta di studenti che sono parcheggiati tra università e sedicenti corsi master, in cerca della perfezione lavorativa che credono coerente con i loro altisonanti titoli di studio».
Dalle aziende cosa le dicono?
«Gli imprenditori mi raccontano di colloqui di lavoro piuttosto imbarazzanti. Abbiamo sempre più giovani che non sanno quello che vogliono, al limite del pretenzioso. Sempre più spesso è il candidato che rifiuta le proposte di lavoro: gli orari e gli straordinari non vanno bene, non c’è lo smart working, la sede non è abbastanza comoda.… Insomma, non manca il lavoro, ma mancano i lavoratori specializzati per le industrie del made in Italy; professionalità ricercate che oggi possono avere stipendi importanti».
E quando trovi queste professionalità è pure difficile tenerle in azienda.
«Sì, ormai c’è una concorrenza non solo sui prodotti che si realizzano, ma sulle persone. Gli imprenditori devono entrare nell’ottica di investire molto sui loro dipendenti: vuol dire offrire molta formazione, sistemi di welfare che funzionino, ambienti di lavoro accoglienti, possibilità di crescita professionale, attività appaganti per
dare un senso alla propria vita, altrimenti il rischio di perdere i migliori diventa alto. Vedo che gli imprenditori che non hanno grandi difficoltà col personale sono quelli che più di altri sanno curare questi aspetti, tanto quanto la qualità dei loro prodotti. Il che vuol dire fare molti colloqui di selezione, fare percorsi di inserimento e di accompagnamento, essere generosi nelle retribuzioni, riconoscendo il merito, essere capaci di affidare ai dipendenti progetti sfidanti, lavori importanti, delegando loro la responsabilità. Alcuni arrivano persino a trasferire delle quote societarie ai dipendenti più meritevoli pur di coinvolgerli al massimo».
Visti i dati che mi ha elencato, non credo che le nostre PMI abbiano problemi di internazionalizzazione.
«Il dato dimensionale di piccola impresa visto come limite all’internazionalizzazione è uno stereotipo completamente superato. Non è vero che se sei piccolo non puoi internazionalizzarti. Dipende dalla testa e dalla determinazione dell’imprenditore a varcare i confini nazionali. E sono proprio quei dati sul saldo commerciale a cui abbiamo accennato all’inizio che lo dicono: le nostre PMI hanno una vocazione all’export fortissima. Siamo gli eredi di Marco Polo e di Cristoforo Colombo» Quanto sono cresciute le PMI in termini di innovazione?
«Industria 4.0 ha permesso di svecchiare completamente le piccole aziende manifatturiere italiane che hanno rinnovato il parco macchine. Non per nulla, come detto, siamo il 6° paese al mondo per numero di robot installati in azienda»
L’innovazione costa. Come si finanziano le PMI? Spesso, in passato, gli imprenditori mettevano mano ai loro portafogli.
«Il modello dell’impren ditore che tende a non indebitarsi, per fortu na c’è ancora. E non è male. Il nuovo che avanza è il tema della quotazione in borsa per le PMI. Di fatto però il mercato borsi-
stico dedicato alle minori dimensioni, cresciuto molto negli ultimi anni, ha ancora un peso percentuale assai limitato rispetto al numero totale delle piccole imprese. Si tratta di un’opzione che non è per tutti, molta onerosa, che può avere senso solo in presenza di progetti imprenditoriali in cui la crescita dimensionale e di scala abbia una centralità assoluta”.
Oggi ci sono molti fondi, anche internazionali, interessati alle nostre PMI. «Ho dei dubbi anche sulla partecipazione dei fondi, perché, nonostante ci siano dei casi di successo, ho riscontrato troppe esperienze di snaturamento, con il fondo che introduce, inevitabilmente, una mentalità finanziaria, che si fonda su un orientamento e su ritorni economici di breve periodo. L’imprenditore italiano ha un’altra visione: non è interessato solo a far denaro in poco tempo, ma fa impresa perché vuole realizzare il suo sogno e, con esso, lasciare una traccia. I soldi e la ricchezza sono una conseguenza, non il fine primario. Con ciò non voglio negare che in determinate circostanze, magari per un periodo, l’avvento di un fondo che porta ricambio manageriale, può essere positivo. Vedo utile e ancora attuale la prospettiva di costruire dei rapporti forti con gli istituti di credito, soprattutto locali, per ottenere risorse con un orientamento di medio-lungo termine a supporto di progetti industriali credibili»
BANCA POPOLARE DI SONDRIO
Come un coach che indirizza le PMI in un processo di sviluppo
Pedranzini: «Noi abbiamo fatto crescere le loro attività, ma loro hanno fatto crescere la banca»
Piccole Medie Imprese e Banca Popolare di Sondrio. Potremmo vederle come due strade che hanno come meta il futuro, nel senso di crescita, sviluppo, progresso, intesi anche come benessere e prosperità; due strade parallele che a volte si incrociano, ma che sempre hanno di mira quella meta e insieme si sono nel tempo aiutate a perseguirla.
Il primo ad esserne cosciente è il consigliere delegato dell’istituto di credito di piazza Ga ribaldi a Sondrio, Mario Alberto Pedranzini.
«Le Piccole e Medie Imprese, senza trascurare le più grandi, sono il cuore del sistema eco nomico italiano - esordiscedimensioni sono sempre state ca paci di affrontare le situazioni piùimprevedibilifavorendo la resilienza e la crescita del nostro sistema eco nomico. Basti pensare che nel recente passa to hanno contribuito
a far sì che la crescita del nostro Prodotto interno lordo fosse superiore a quello di altri Paesi europei». Capacità che si è resa ancora più evidente in questi ultimi anni in cui le PMI si sono dovute confrontare con situazioni indipendenti dal loro operato, prima la pandemia, poi guerre e sconvolgimenti geopolitici in cui si stanno ancora destreggiando.
«Queste Piccole e Medie Imprese, a volte purtroppo tanto vituperate, hanno dimostrato una grande capacità di resilienza perché sostenuta da una spinta imprenditoriale che non trova riscontri in - spiega Pedranzini - LaBPS, banca di matrice popolare, ha sempre mantenuto, da 150 anni, la vocazione a far crescere queste spinte imprenditoriali che arrivano dai territori in cui siamo presenti; allora erano praticamente tutti agricoltori, oggi sono aziende di tutti i comparti. E una cosa è
certa: noi abbiamo fatto crescere le loro attività, ma loro hanno fatto crescere la banca. Lavorare insieme è stata una reciproca convenienza».
Anche per questo il numero dei soci della BPS è cresciuto in modo esponenziale. «Perché hanno visto che la nostra istituzione finanziaria ha sempre accompagnato le PMI, nella buona e nella cattiva sorte - continua - Nei loro processi di internazionalizzazione, piuttosto che in quelli di espansione». Con grande attenzione, per il bene di entrambi. «Abbiamo sempre avuto una grande cautela perché le imprese evolvessero senza strafare - assicura il consigliere delegato della BPS - Questo ha voluto dire portare avanti un processo di conoscenza e di accompagnamento continuo nell’affrontare i mercati in modo consapevole, mitigando i rischi connessi.Inmolticasipotremmodirechesiamo stati come dei coach aiutandole a intraprendere un processo di sviluppo che, in non pochi casi, ha portato le piccole imprese a diventare medie e alcune medie a diventare grandi».
A questo punto, è d’obbligo guardare al futuro. «A questo proposito posso dire che la Banca Popolare di Sondrio è concentrata sui giovani. Se le PMI hanno una certa consistenza e offrono opportunità - è convinto Pedranzini - nei giovani potrà nascere il desiderio di continuare quell’attività che i nonni e i genitori hanno avviato. Vanno bene gli studi all’estero per acquisire conoscenze e fare esperienza, ma dobbiamo far sì che le nostre imprese siano attrattive e i giovani possano dare il loro contributo». Rientra in quest’ottica il recente progetto “Liquid Factory” per dare vita a startup e attrarre giovani da tutta Europa (si veda il box). «Con questa iniziativa -
ANNO DI FONDAZIONE: 1871
UTILE 2023: 461,2 milioni di euro*
DIVIDENDO 2024: 0,56 euro per azione
FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA: 34.480 milioni di euro*
CONTATTI: info@popso.it
afferma - la banca si propone di rendere concreto il proprio sostegno all’imprenditoria giovanile attraendo talenti nel territorio valtellinese e contribuendo fattivamente alla creazione in provincia di Sondrio di un efficace ecosistema culturale e formativo avvalendosi delle nuove tecnologie digitali e di un team che ha maturato un’esperienza pluriennale negli Stati Uniti. La Valtellina, quindi, come trampolino di lancio verso la Silicon Valley e il mondo intero».
Il tutto senza dimenticare che, pur tra le prime banche italiane, la BPS è una banca di territorio. «E non vogliamo perdere la nostra identità - assicura Pedranzini - Il legame col territorio è un patrimonio della nostra cultura aziendale. È quello che ci ha sempre consentito di fare delle proposte e dei progetti pertinenti, che rispondessero ai bisogni dei nostri clienti, delle nostre PMI. Questa cultura l’abbiamo portata anche nelle città e nelle metropoli dove abbiamo aperto le nostre filiali».
Ecco Liquid Factory, la fabbrica di startup
Nei mesi scorsi la Banca Popolare di Sondrio ha dato vita a Liquid Factory, la fabbrica di startup per attrarre i migliori talenti italiani e di tutta Europa della Generazione Z (e non solo), in partnership con Banca Popolare di Sondrio.
L’iniziativa è finalizzata a creare opportunità uniche per sviluppare le idee imprenditoriali di giovani talenti in un contesto, quello valtellinese, che riunisce l’elevata qualità della vita del territorio alpino alla connessione diretta con gli acceleratori californiani più importanti a livello globale. Le candidature selezionate riceveranno un investimento iniziale di 200.000 euro ciascuna e saranno accompagnate da un gruppo di professionisti, “imprenditori seriali” che hanno un track record di successo in Silicon Valley.
Confartigianato Imprese Sondrio
La missione: rappresentanza e servizi alle imprese e alle persone
Confartigianato Imprese Sondrio è un’organizzazione autonoma, fondata sul principio della libera adesione e aperta a tutto il mondo imprenditoriale e al lavoro autonomo in tutte le sue espressioni che in essa trovano rappresentanza e servizi.
La sede è a Sondrio in Largo dell’Artigianato 1 (www.artigiani.sondrio.it). L’associazione promuove iniziative, attività e servizi con lo scopo di valorizzare, promuovere e tutelare le piccole imprese artigiane, le PMI, i lavoratori autonomi e più in generale lo spirito d’impresa.
CESAF spazi per convegni, corsi e meeting
Presso la sede vi è la moderna struttura del centro di eccellenza per i servizi avanzati e la formazione (C.E.S.A.F.) una struttura fra le più moderne della provincia in grado di ospitare corsi (anche on-line), riunioni, convegni, seminari ed eventi di carattere espositivo.
La sala polifunzionale (185 posti) e diverse aule e sale di formazione.
Un ampio parcheggio al piano interrato e la possibilità di usufruire di un servizio di segreteria oltre ad un servizio di catering con i prodotti della tradizione artigiana. Inoltre sono disponibili due nuove colonnine per la ricarica di auto elettriche.
Da gennaio una delle sale è dotata di un nuovo impianto professionale e moderno per le riunioni in video conferenza.
Spazi uffici, co-working e domiciliazioni a Sondrio nella prestigiosa Palazzina dell’Artigianato
Oltre alle sale presso il prestigioso complesso “Palazzina dell’Artigianato” vi è la possibilità di avere locali ad uso ufficio, spazi di co-working e domiciliazioni. Accanto agli spazi è possibile usufruire di altri servizi : posti auto, utilizzo di sale riunione, aule di formazione, sale meeting, receptionist.
Per info scrivere a: segreteria@artigiani.sondrio.it
Confartigianato pensionati e dipendenti srl, società della Confartigianato che grazie alla convenzione con Unidata srl opera nel campo dell’assistenza fiscale. Pensionati e dipendenti possono rivolgersi per la compilazione del modello 730 e modelli RED.
Il patronato INAPA è l’organismo di Confartigianato che si occupa degli aspetti previdenziali e assistenziali. Fornisce assistenza completamente gratuita sia agli artigiani, che ai loro familiari, sia ad ogni altra categoria di persone, per le pratiche di: domande di pensione di vecchiaia, anzianità, invalidità, reversibilità, assegno sociale.
Servizi per la tua contabilità, adempimenti in materia di lavoro e servizi innovati (Datacenter)
Unidata srl è la società dai servizi di Confartigianato Imprese Sondrio. Un puno di riferimento per i servizi alle imprese con un’esperienza pluriennale nel campo dell’elaborazione dei dati per la tenuta della contabilità e per la gestione del personale.
Nuovo servizio ricerca e gestione badanti
Confartigianato Sondrio e CAAF Sondrio hanno avviato un nuovo servizio dedicato alla ricerca e gestione di badanti in collaborazione con la società FamKare srl. Per informazioni è possibile rivolgersi alla filiale di Tirano scrivendo alla mail badanti@artigiani.sondrio.it o telefonando allo 0342.701120.
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SERVIZI DI HOSTING E HOUSING, BACKUP REMOTO E SOLUZIONI DI DISASTER RECOVERY
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La nostra presenza sul territorio
SONDRIO
Largo dell’Artigianato 1 23100 Sondrio - tel. 0342 514343 info@artigiani.sondrio.it
FILIALI
CHIAVENNA
Via De Gianbattista, 2 tel. 0343 32850 ua.chiavenna@artigiani.sondrio.it
MORBEGNO
via V Alpini, 11/A - tel. 0342 610726 ua.morbegno@artigiani.sondrio.it
TIRANO
Via S. Giuseppe, 6 - tel. 0342 701120 ua.tirano@artigiani.sondrio.it
GROSIO
Via Alfieri, 2 - tel. 0342 847222 ua.grosio@artigiani.sondrio.it
BORMIO Via Roma, 131/A tel. 0342 910401 ua.bormio@artigiani.sondrio.it
Sottosezione di LIVIGNO
Via Dala Gesa n. 564 – 23041 Livigno - tel. 0342 997222 ua.livigno@artigiani.sondrio.it
CRÉDIT AGRICOLE
Le Village by CA delle Alpi
Le Village by CA delle Alpi, inaugurato a Sondrio a febbraio 2024, è un ecosistema aperto che sostiene la crescita delle startup e accelera l’innovazione delle aziende. Le Village, creato da Crédit Agricole nel 2014 a Parigi, oggi conta 45 hub in tutto il mondo e 5 in Italia. L’iniziativa della Banca, unica nel panorama internazionale, è riuscita in pochi anni a coinvolgere oltre 930 Startup e oltre 830 Corporate europee. Il progetto è nato con l’ambizioso obiettivo di supportare le startup e stimolare l’innovazione nei vari territori in cui il Gruppo opera.
Promuovere l’economia della montagna
Il filo conduttore che guida l’operatività de Le Village by CA delle Alpi è l’economia montana declinato in 7 verticali: agroalimentare, turismo, filiera del legno, ciclo dell’acqua, energie rinnovabili, qualità della vita e conversione al biologico che riflettono un impegno verso il raggiungimento dello sviluppo sostenibile. A pochi mesi dall’apertura, Le Village delle Alpi conta 14 startup operative, 12 partner oltre a 31 abilitatori che offrono il loro know-how specialistico per supportare le startup nel percorso di crescita.
STARTUP PARTNER
AcesAir – Bazillion – BCPOD – Criptolario – Distretto 20 – Digibell - Ecofud - Gaiah Silver - KokoDuck – MIKOMI – PintaAlpina – RF COM – UnicoSì – Vivere Valtellina
Autotorino – Confindustria Lecco Sondrio – Edison – Ghelfi Ondulati – IMIFABI – L9ft – La Spia – Latteria Sociale Valtellina – Marazzi&Associati MDV Lex –Mottolino - Sol.Co. Sondrio – Valmalenco SKI Resort
Accelerazione, networking e formazione
Le startup beneficiano di programmi personalizzati di accelerazione che includono mentoring, formazione specializzata, supporto nel fundraising e accesso a mercati internazionali.
Le aziende partner hanno l’opportunità di partecipare a eventi esclusivi tra cui i laboratori di innovazione VLab. Il Village organizza anche attività di scouting e business matching tra startup e partner, favorendo la sperimentazione di nuove soluzioni tecnologiche e processi innovativi.
Un ecosistema per la crescita e il bene comune
Il valore aggiunto di Le Village risiede nella sinergia tra startup, partner e abilitatori, che insieme formano un ecosistema dell’innovazione aperto e dinamico. Non si tratta solo di favorire lo sviluppo economico, ma anche di contribuire al benessere della comunità locale, portando benefici concreti e duraturi al territorio. In questi mesi sono state avviate collaborazioni per la realizzazione di progetti che rispondono a esigenze collettive tra cui: iniziativa con Sol.Co per la creazione di un incubatore di startup innovative dedicato al turismo sostenibile e alla cura della persona, nell’ambito del più ampio progetto di rigenerazione dell’ex Ospedale Psichiatrico di Sondrio, MONTE SALUTE. Il progetto punta a ridefinire le politiche integrate per il territorio.
• progetto rivolto alla filiera del bosco-legno coinvolgendo gli operatori del settore con l’obiettivo di promuovere la bioeconomia del legno, rispondendo ai bisogni di innovazione del settore attraverso la messa a disposizione di soluzioni concrete.
ANNO INAUGURAZIONE
2024
PRESIDENTE Umberto Colli
DIRETTORE – “SINDACO” DEL VILLAGE Elena Plos
CONTATTI alpi@levillagebyca.com
SITO www.levillagebycadellealpi.it
SEDE Palazzo Sertoli, Piazza Quadrivio 8 SONDRIO
Crédit Agricole in Italia, il nostro percorso di crescita
• Crédit Agricole è presente in Italia da oltre 50 anni, con oltre 1.600 punti vendita, al servizio di 6 milioni di clienti, grazie ad oltre 16.100 collaboratori, con un sostegno all’economia pari a 101 miliardi di euro di finanziamenti. Qui il Gruppo opera attraverso tutte le linee di business, dalla banca commerciale al credito al consumo, dal corporate & investment banking al private banking e asset management, fino al comparto assicurativo, leasing & factoring e ai servizi dedicati ai grandi patrimoni.
• Dal 2016 sono state realizzate operazioni di acquisto e integrazione di realtà bancarie: le 3 Casse di Risparmio di Rimini, Cesena e San Miniato nel 2017, l’integrazione di CA Carispezia nel 2019, fino al rinnovo della partnership con Banco Bpm nel capitale della stessa Agos.
• Nel 2020 è stata lanciata l’Opa su Creval, conclusa positivamente nella primavera 2021, e successivamente l’Opa sulle azioni residue di CA FriulAdria, conclusa nel settembre 2021. Dal 24 aprile 2022 Creval è confluita in Crédit Agricole Italia. Nel novembre 2022 c’è stata la migrazione informatica di CA FriulAdria in CAI.
• Solida presenza locale, strategia ispirata alla sostenibilità, innovazione e stretta collaborazione con Fondazioni e stakeholder sono gli elementi su cui si fonda la strategia del nostro Gruppo. Come Crédit Agricole operiamo secondo i valori di responsabilità, solidarietà e vicinanza alle comunità e ai nostri numerosi territori storici.
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Aziende da scoprire
Ecco le imprese valtellinesi che hanno scelto di raccontarsi
Raccontare la propria storia per presentarsi, far conoscere i prodotti che si è in grado di realizzare o i servizi che si possono fornire. Business PMI Sondrio è anche una vetrina per le aziende che hanno voglia di aumentare la loro visibilità. Le pagine che seguono, servono proprio a questo; e le imprese che hanno deciso di raccontarsi mirano evidentemente ad allargare i loro confini commerciali. È il caso della Cantina Vinicola Pietro Nera, del Centro Sanitario Bregaglia, della Dispotech, della EFFE.
BI., della Feval, della Immobiliare De Tanti, della Ital Graniti, de La Fiori-
Da industrie punto di riferimento centennale a giovani società dai grandi risultati
da, della Legnotech, della Martocchi Serramenti, della Montemurro Utensili, della RF Com, della Schena Generali, della Valtellina lavoro, oltre che della Banca Popolare di Sondrio, di Crédit Agricole e di Confartigianato.
Alcune di loro festeggiano anni-
versari importanti, 40- 50, 60 anni di fondazione e sono magari alla seconda, terza o addirittura quarta generazione imprenditoriale. Sì perché la bontà di queste imprese si misura anche dalla loro durata nel tempo: si pensi che, tra queste 500 che abbiamo analizzato, ci sono imprese che hanno più di cent’anni (un paio nate addirittura a fine ‘900). E la voglia di impresa in provincia di Sondrio non si ferma: delle 500 analizzate, ben 85 sono nate dopo il 2010 e già vantano un fatturato superiore ai 423 milioni di euro e 18 dal 2020 e un fatturato che va oltre i 113 milioni di euro.
MARTOCCHI SERRAMENTI
Porte e finestre di qualità per ogni esigenza
Una storia nata all’inizio del ‘900 lavorando ferro e alluminio e trasformatasi in attività commerciale
Quella di Martocchi Serramenti di Chiavenna è una storia che affonda le radici nei primi anni del ‘900. L’azienda è partita dall’attività manifatturiera di Onesto Martocchi, fabbro di professione, nonno dell’attuale titolare, che ha poi tramandato il mestiere al figlio Giovanni che decide di ampliare la produzione con le lavorazioni meccaniche di precisione, tra cui, dal 1958 in poi, anche i primi serramenti in alluminio. Qui nasce l’embrione di quello che è oggi la Martocchi Serramenti, per ché nel 1989 ci sarà un radicale cambio di rotta grazie a un’illuminazione dei due fratelli Martocchi, figli di Giovanni: non più produttori, ma rivenditori, ed esclusivamente di serramen ti. «In quell’anno io e mio fratello Arturo siamo andati al SAIE di Bologna dove abbiamo cono sciuto Internorm,– racconta Davide Martocchi, ora tito lare dell’azienda insieme alla
moglie Milva Pasqua, dopo l’uscita dall’azienda del fratello nel 2021 – Ci si è aperto un mondo ed è scattata subito la collaborazione con l’azienda austriaca, leader europeo dei serramenti . Abbiamo creduto così tanto nel prodotto Internorm che abbiamo deciso di chiudere le attività produttive legate al ferro e all’alluminio vendendo tutto, sia i magazzini dei materiali che i macchinari». Una scelta coraggiosa che però ha dato sicuramente i suoi frutti nel tempo. «Internorm ci ha fatto innamorare di un prodotto qualitativamente superiore ai concorrenti del momento – continua Davide certo, il costo del serramento era nettamente più alto, ma in linea con il prodotto offerto. E così siamo partiti, con notevoli difficoltà commerciali, ma nel tempo siamo riusciti a far conoscere ed apprezzare la qualità dei ser-
ramenti Internorm e della posa certificata PosaClima-Martocchi»
Così da tre persone all’interno dell’azienda, i due fratelli e un dipendente, si è passati ai 18 dipendenti attuali, oltre i due titolari, fra cui 10 posatori che formano cinque squadre di operai interni coordinate da cinque capi-squadre qualificati EQF3 e da un tecnico certificato EQF4. Ma le qualifiche non le hanno conseguite solo i dipendenti: «Dal 2017 abbiamo ricevuto la certificazione di azienda partner di PosaClima nelle province di Sondrio e Lecco anticipando così le direttive di legge UNI11673-1inmeritoallaposadeimateriali – spiega Davide – Questo ci permette di ottenere da ogni serramento la migliore performance contenendo così anche i consumi di energia e calore per riscaldare o raffreddare un edificio». Tuttavia, Martocchi Serramenti non è solo finestre Internorm, anche se questo è sicuramente il prodotto
ANNO DI FONDAZIONE: 1989
SETTORE:
commercializzazione e posa serramenti
FATTURATO: 4,8 milioni di euro
DIPENDENTI: 18
TITOLARI: 2
CONTATTI: 0343/34900
info@martocchi.com - www.martocchi.com
di punta dell’azienda. In linea con la filosofia di offrire alla propria clientela prodotti ai migliori livelli qualitativi dalla produzione all’installazione, nonché di massima efficienza energetica, la ricerca di partner di eccellenza ha portato a individuare aziende quali: Elan (monoblocchi), Gasperotti (porte blindate),Hormann (porte da garage), Garofoli (porte interne), Pirnar (portoncini), Yco Outdoor(pergole bioclimatiche)- prodotto novità dell’ultimo annoche si aggiunge ai complementi, quali frangisole, tapparelle, persiane. Insomma, una storia lunga un secolo che non accenna minimamente a fermarsi, ma che punta sempre più in alto seguendo la filosofia che la contraddistingue da sempre: attenzione alla clientela, dal preventivo al post-vendita, alta qualità dei prodotti e posa certificata Martocchi.
Partner di Internorm, ai massimi livelli
Dal 1989, Martocchi Serramenti è rivenditore ufficiale di Internorm per la provincia di Sondrio e dal 2006 anche per la provincia di Lecco. In questi anni l’azienda ha raggiunto importanti traguardi, conquistando numerosi riconoscimenti. Tra i premi più significativi spicca il Golden Award Gewinner del 2015, assegnato in occasione degli 85 anni di Internorm, che ha consacrato Martocchi come partner storico dell’azienda austriaca. Un risultato altrettanto prestigioso è stato raggiunto già nel 2007, con la qualifica di First Windows Partner, un titolo certificato da un istituto indipendente che verifica periodicamente il rispetto dei 10 Standard Customer Care a favore del cliente. La forza di Internorm è quella di aver costantemente aggiornata la gamma di prodotti, riuscendo a restare un passo avanti alla concorrenza: “abbiamo quattro linee di serramenti Internorm a disposizione della clientela(dal profilo morbido al design essenziale)-Ambiente, Home Soft, Home pure e Studio-realizzate in materiali che spaziano dal PVC, PVC-alluminio e al Legno-alluminio: tutte condividono la stessa qualità che elimina ogni punto di contatto esterno/ interno. Queste soluzione, abbinate ai blocchi, garantiscono eccellenti performance termo-acustiche”.
RF COM
Accessi a internet wireless e in fibra ottica per clienti privati e aziende
Dal 2002 il suo impegno è quello di portare le connessioni web ad alta velocità anche nei luoghi più remoti
Quando ha pigiato il tasto “start”, nel 2002, Stefano Piasini era uno dei pionieri dell’accesso a internet in Valtellina. Da allora, la sua azienda, RF Com a Montagna in Valtellina, ha percorso una strada di crescita e innovazione nel settore delle reti wireless e della fibra ottica.
«L’idea è nata dalla mia esperienza nell’azienda di famiglia, specializzata in tralicci di trasmissione racconta - Fu allora che decisi di staccarmi e fon dare una mia realtà indipendente per creare una rete wireless di proprietà in grado di raggiun gere i luoghi più remoti del nostro impervio territorio».
Oggi, RF Com serve circa 3.500 clienti diretti tra aziende e utenze domestiche, grazie a tec nologie all’avanguardia tra cui il Fixed Wireless Access (FWA). «Il cammi no non è stato facile, ma alla fine questa crescita non è passata inosservata: fin dall’inizio ho cominciato a collaborare con
Eolo,mentredaunpaiod’anniabbiamostrettouna sinergiaconOpenFiberconl’obiettivodiestendere l’operatività tramite fibra - spiega l’imprenditoreIn questa fase, il nostro impegno è quello di coprire la Valtellina e le valli laterali, nonché di scendere ulteriormente sul lago di Como, dove il mercato si fa sempre più interessante. Per ora siamo arrivati fino a centro lago e Bellagio, ma puntiamo a raggiungere le porte di Lecco e la Tremezzina».
La rete di RF Com, sia wireless sia fibra, offre connessioni fino a 100 megabit e oltre in download, con prestazioni elevate che competono con i principali vendor sul mercato: «Offriamo connessioni concorrenziali e performanti nei luoghi più remoti: la baita in montagna, il rifugio in vetta, la frazione sperduta… Oggi, sono migliaia coloro che si affidano a noi per navigare ovunque si trovino», aggiunge Piasini.
Tra i punti di forza di RF Com rientra sicuramente il rapporto diretto con i clienti. «Non abbiamo call center impersonali. Se un cliente deve cambiare ilsuoIBANperipagamenti,puòcontattaredirettamente il nostro ufficio tramite Whatsapp: trova sempre un operatore pronto ad ascoltarlo - dice Piasini - L’approccio personalizzato ha contribuito al successo della nostra piccola realtà da ogni punto di vista».
Assidua la collaborazione con Enti pubblici e Comunità montane. «Molti villeggianti apprezzano la stabilità dei nostri collegamenti che, anche a 2000 metri, permettono lo smart working senza pause o problemi di sorta», conferma il titolare.
L’azienda investe continuamente in nuovi prodotti e tecnologie per conseguire la copertura di nuove zone. «Ogni anno investiamo molti dei nostri ricavi in nuovi prodotti e nell’aggiornamento delle nostre celle di trasmissione – afferma - In questa fase stiamo cambiando i software aziendali per la fatturazione e la gestione tecnica dei ticket: quando l’intervento sarà completato l’efficienza complessiva di RF Com migliorerà ancora».
Fin qui RF Com e il mondo esterno, ma come approccia il welfare aziendale l’azienda di Piasini?
«In un’azienda per il 70% composta da donne, in ambito di welfare abbiamo adottato una formula che garantisce la massima flessibilità, soprattutto ai dipendenti con carichi familiari o genitori anziani».
Chiudiamo ricordando che il titolare ha due figli, di 12 e 16 anni. «Spero che almeno uno di loro (il più grande è prossimo a terminare gli studi), decida di seguire le mie orme - conclude - an-
ANNO DI FONDAZIONE: 2002, anno di inizio attività CLIENTI: 3.500
DONNE ATTIVE IN AZIENDA: 70%
CONTATTI: info@rfcom.it
che se l’azienda è già strutturata per proseguire, eventualmente, con un’altra proprietà». Infine, RF Com è anche fortemente radicata sul territorio attraverso sponsorizzazioni di società sportive, come il Rugby Sondrio neopromosso in Serie B.
Un team affiatato, massima flessibilità
La tecnologia wireless è il motore che ha permesso a RF Com di passare da un fatturato di soli 120.000 euro nel 2023 a circa 2.000.000 nel 2024. «Vale non solo per la connettività – afferma Piasini – ma anche per la gestione dei clienti. Ormai, eseguiamo a domicilio solo le installazioni, per il resto ci affidiamo ai nostri collaboratori che sono sempre disponibili su Whatsapp. È per questo che ho deciso di dotare ognuno di loro di telefono aziendale, così da rispondere a ogni richiesta (ticket) in tempi rapidissimi. Che sia un problema di linea o di fatturazione, grazie all’applicazione di messaggistica istantanea riusciamo sempre a intervenire. Se poi è necessario un sopralluogo siamo pronti a uscire per risolvere i problemi il più presto possibile. Certo, non potremo mai investire somme al livello dei grandi vendor, tuttavia con un po’ di presenza di spirito e di collaborazione reciproca tra colleghi (nonché grazie alla rete vendita sul territorio), riusciamo a risolvere i guai forse prima e meglio degli altri».
ITAL GRANITI
Una realtà giovane, in forte espansione e con tanta voglia di fare
Dalla nobile arte della lavorazione di marmo e granito alla capacità di operare con qualsiasi materiale
Una realtà giovane, caratterizzata da tanta voglia di crescere: Ital Graniti si è costituita nel 2010 per volontà di Mauro Del Giorgio
Quest’ultimo ha ritirato l’azienda di cui in precedenza era responsabile di produzione, iniziando una nuova avventura. Con lui la moglie Silvia De Marzi, impegnata in segreteria, e i due figli Fabiano e Michele. Proprio loro rappresentano il volto fresco di questa realtà: il primo, 28 anni, si occupa dell’amministrazione; il secondo, 27 anni, invece è in produzione. Un’azienda a carattere famigliare, a cui vanno aggiunti 6 dipendenti: gli ultimi tre sono entrati nel 2023 e hanno poco più di vent’anni, permettendo di mantenere complessivamente un’età media molto bassa.
Di cosa si occupa Ital Graniti? L’arte della lavorazione di marmo e granito è molto antica e stori-
camente è in grado di offrire gratificazione. Agli esordi l’attività era maggiormente incentrata sull’arredamento, con lo scorrere del tempo si è specializzata, riuscendo oggi a realizzare qualsiasi opera riguardante la pietra, lavorando con quarzo, ceramica e diversi altri materiali. Dalla soglia alla statua, senza scordare arredamento interno, bagni, piatti doccia, cucine, colonne e tanto altro. Si rivolge dunque a privati che hanno un’esigenza particolare, così come ad architetti, aziende, posatori, general contractor, falegnami, marmisti, ecc. Il portafoglio clienti svaria dall’Engadina al Ticino, comprendendo ovviamente il nord Italia, e il fatturato è in crescita: nel 2022 è stato di 800mila euro, nel 2023 c’è stato un salto di qualità chiudendo a 1,3 milioni di euro, dato che con ogni probabilità sarà molto simile a quello del 2024. Anche gli in-
vestimenti non sono trascurati: partiti con un parco ridotto, ora l’azienda dispone di 8 macchine a controllo numerico di ultima generazione. Inoltre sono state rafforzate le collaborazioni con altri marmisti che possiedono cave, facendo dunque conto lavorazione: il materiale arriva a Samolaco, viene lavorato per altri e poi consegnato al cliente che si occuperò di venderlo. A proposito di investimenti: recentemente è stato ampliato il capannone, oggi di oltre mille metri quadrati, ed è stato realizzato un parco fotovoltaico da 60 kw. A breve sarà ulteriormente ampliato arrivando a 100 kw, così da azzerare i costi dell’energia elettrica, per una produzione completamente green, grazie anche a sistema interno di riciclo dell’acqua che permette ai macchinari di funzionare. Non è tutto, il capannone sarà di nuovo ingrandito, il parco mezzi sarà nuovamente rinnovato e un ulteriore nuo-
vo macchinario è già stato acquistato: Ital Graniti non ha alcuna intenzione di rimanere ferma.
SITO: www.italgraniti.net
INDIRIZZO: viale Europa 1594, Samolaco
SETTORE: Attività manifatturiere
FATTURATO: 1,3 milioni di euro
DIPENDENTI/COLLABORATORI: 6
FONDAZIONE: 2010
CONTATTI: +39 0343.49464 - info@italgraniti.inet
Famiglia, showroom e… territorio
Il futuro appare ricco di sfide: a metterci l’entusiasmo sono Fabiano e Michele Del Giorgio. «Il rapporto con papà è ottimo, entrambi abbiamo sempre sentito nostra questa azienda, eravamo sempre qui, siamo cresciuti qui - hanno spiegato i due fratelli - abbiamo imparato la professione e poi a prenderci responsabilità. Di sicuro papà sperava che prendessimo questa strada ed è stato bravo a coinvolgerci».
All’orizzonte c’è un nuovissimo showroom: «Sì, il progetto è stato realizzato dall’Accademia delle Belle Arti di Sanremo, dopo un iter che si è concluso pochi mesi fa e che ci ha visto collaborare a più riprese con gli studenti universitari. Sorgerà presso la nostra sede, su un’area di 800 metri quadrati e impostato sull’ambiente casa, con giardino e interni, mettendo in mostra diversi materiali». L’ultima battuta è sul legame con il territorio: «Sponsorizziamo A.s.d.c. Valchiavenna, C.S.I. Samolaco e altre manifestazioni e sagre in valle, pensiamo sia giusto dare una mano alle varie realtà della nostra zona».
LEGNOTECH
Progettare e costruire in maniera modulare rispettando l’ambiente
Il protagonista è il legno, il materiale più sostenibile che l’uomo possa utilizzare nell’ambito edilizio
Costruire edifici in legno: case, condomini, hotel, scuole e tanto altro utilizzando un sistema costruttivo innovativo, con tempi realizzativi ridotti e rispettando l’ambiente. Nel mondo dell’edilizia tutto questo è possibile e una delle prime aziende a credere in questo è stata Legnotech.
Nata nel 2001 dal progetto comune di tre aziende della prima lavorazione del legno come una start-up ante litteram, Legnotech ha sin da subito sposato una filosofia com pletamente nuova nel mondo dell’edili zia: progettare e costruire con un sistema integrato, impiegando tecnologie rispet tose dell’ambiente per garantire un elevato comfort abitativo e benessere agli utenti finali.
«L’obiettivo iniziale era quello di proporre sul mercato edilizio dei sistemi costruttivi in legno innovativi limitati però alla re alizzazione di tetti e solai – ha
spiegato l‘A.D. Aldo Dattomi – Tutto nasce perché sul finire dello scorso millennio il mercato inizia a proporre nuovi prodotti a base di legno ingegnerizzato (legno lamellare e compensati strutturali). A questo fattore si è aggiunge lo sviluppo di nuovi sistemi di progettazione cad/cam, dove la peculiarità sta nel fatto che, ogni singolo elemento costruttivo, viene progettato con software dedicati CAD (Computer Aided Design) e tramite collegamenti digitali tutte le informazioni vengono trasferite ad un impianto di produzione a controllo numerico CAM (Computer Aided Manufacturing);questo,asuavolta,permette di produrre elementi finiti da assemblare a secco in cantiere come se fossero dei lego».
Con il passare degli anni l’azienda si è evoluta espandendo il proprio modello di business proponendo sul mercato realizzazioni sem-
pre più complesse. Un cambio di paradigma dove l’obiettivo diventa quello di promuovere la Qualità del Costruire attraverso la cultura progettuale, la gestione integrata di tutti i processi, con particolare attenzione al tema della Sostenibilità.
Si sottolinea il fatto che l’innovazione tecnologica di prodotto e di processo, ha favorito la diffusione di sistemi costruttivi ad assemblaggio a secco che permettono una riduzione sensibile delle tempistiche legate alle attività di cantiere. In questo ambito l’azienda è sempre alla ricerca di nuove sperimentazioni per soluzioni future; segnaliamo una recente collaborazione con il Politecnico di Milano che ha dato vita a LokAlp un sistema innovativo di costruzione in blocchi, che potrebbe avere seguito nei prossimi anni.
ANNO di FONDAZIONE: 2001
SEDI: 3
FATTURATO 2023: 13 milioni
DIPENDENTI: 38
CONTATTI: info@legnotech.it
«In merito a recenti realizzazioni di una certa complessità, segnaliamo che quest’anno, abbiamo portato a termine quattro progetti rilevanti – ha spiegato Marco Mondora, Direttore Tecnico e responsabile della sede di Galbiate – Due palazzine di sei piani a Lecco con una superficie calpestabile di circa 3.000 mq, realizzate in quattro mesi per quel che riguarda la struttura a grezzo; a Milano un asilo di realizzato in un mese e mezzo; in provincia di Sondrio degli alloggi per anziani di quattro piani realizzato in due mesi; e a Barzanò abbiamo effettuato il rifacimento completo di una copertura di una piscina di oltre mille metri quadri in soli due mesi». Qualità e velocità, ma anche sostenibilità, rispetto dell’ambiente perché come spiega ancora Dattomi «il protagonista è sempre il legno che è il materiale più sostenibile che l’uomo possa utilizzare nell’ambito edilizio: è naturale, si rigenera e poi,
come facciamo noi, ci approvvigioniamo da foreste certificate. Ovvero, per un albero di conifera tagliato ne viene piantato un altro. È un materiale che ha la proprietà di immagazzinare anidride carbonica, sottraendola all’ambiente. A questo si aggiunga il fatto che i nostri processi produttivi non sono molto energivori, che abbiamo ulteriormente abbassato i consumi producendo energia a seguito dell’installazione di pannelli fotovoltaici e che la nostra nuova sede per gli uffici di Tirano è stata progettata secondo i parametri altamente performanti in termini di comfort abitativo sia per quanto riguarda le stagioni invernali che estive». La sede di Tirano, che ha alle spalle poi gli uffici di Morbegno, Galbiate e Silvaplana in Engadina, sta subendo un’importante espansione. Infatti, sono ora in corso i lavori per raddoppiare gli uffici e allo stesso tempo l’azienda ha investito nella realizzazione di una nuova unità produttiva di 3mila metri quadri che andrà ad aggiungersi alle altre due unità della stessa superficie.
L’apoteosi dell’edilizia sostenibile
e modulare: le case Aler a Lecco
Legnotech sta guidando un importante progetto di ristrutturazione degli stabili Aler a Lecco, partecipando alla costruzione di due palazzine di sei piani ciascuna per ospitare 20 appartamenti residenziali. L’innovazione si trova nell’uso del sistema X-Lam, un metodo costruttivo a pannelli in legno massiccio a strati incrociati che garantisce rapidità di esecuzione e qualità. Per questo progetto sono stati impiegati circa 1.200 metri cubi di legno, in grado di assorbire fino a 1.200 tonnellate di CO₂, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni. Questa scelta testimonia l’importanza dell’uso di materiali naturali e rinnovabili in edilizia, unendo sostenibilità e resistenza sismica a un basso impatto ambientale. Con l’obiettivo di creare spazi abitativi confortevoli e rispettosi dell’ambiente, Legnotech offre un esempio concreto di edilizia sostenibile, promuovendo un futuro migliore per le nuove generazioni.
MONTEMURRO UTENSILI
Leader nella meccanica di precisione e biomedicale
Un riferimento in Valchiavenna.
Un’azienda artigiana che vuole crescere e diventare PMI
Cme spesso accade per le aziende artigiane di successo, era nata nel 1988 nella cantina sotto casa grazie alla passione di Alberto Montemurro; oggi, dopo 35 anni può vantare il titolo di leader nella progettazione, realizzazione e affilatura di utensili speciali in metallo duro e acciaio inox. Questa è la storia della Montemurro Utensili Srl che ora, guidata dalla seconda generazione, è tornata a casa, a Prata Camportaccio, dove tutto era cominciato, e punta a farsi conoscere ancor di più a livello nazionale e internazionale, mettendo così anche la Valchiavenna sulla mappa del mercato della meccanica di precisione e biomedicale.)
«L’azienda è nata dall’intuizione di mio padre – racconta Natalie Montemurro ceo e cfo della Montemurro Utensili - negli anni ’80 in Valchiavenna c’erano molti falegnami che si rivolgevano alla zona di Milano per riaffilare i propri utensili. Mio padre captò la necessità di avere un affilatore vicino e così decise di essere un punto di riferimento per i laboratori di falegnameria del territorio. Con il passare
del tempo, quasi per caso, iniziò ad affilare utensili per le officine metalmeccaniche e da allora si aprì il settore della meccanica di precisione rendendo necessario, nel 1997, trasferire l’azienda in uno spazio più ampio nel comune di Mese».
«Aver realizzato la nuova sede è per noi motivo di orgoglio e allo stesso tempo un punto di partenza - continua Natalie - guardiamo avanti: da piccoli artigiani puntiamo a essere presto una piccola industria, mantenendo però la dinamicità e la flessibilità che da sempre ci contraddistinguono. Lavoriamo ogni giorno per essere all’avanguardia nella meccanica di precisione. Vorremmo far conoscere la nostra realtà, tecnologicamente avanzata, ai giovani che frequentano gli istituti tecnici del territorio. Da diversi anni ci occupiamo della realizzazione conto terzi di strumentario chirurgico per il settore della Biomeccanica e crediamo di poter offrire le nostre lavorazioni al mercato Biomedicale Europeo»
Un mercato, quest’ultimo, che si è affacciato in Valchiavenna proprio grazie alla Montemurro Utensili
e che ora trova in quest’azienda una fra le poche ad essere certificata ISO13485 per la realizzazione conto terzi dello strumentario chirurgico.
«Nel 2011 abbiamo iniziato a fare le prime riaffilature in ambito medicale, ma a quei tempi non erano ancora richieste certificazioni particolari né geometrie complesse come al giorno d’oggi. Dal 2016 abbiamo iniziato a capire che per poter lavorare nel settore medicale era fondamentale rispettare determinati requisiti e riorganizzare l’azienda per poter raggiungere gli obbiettivi richiesti dalla certificazione. Dal 2018 la nostra azienda è certificata ISO13485 e da allora il mercato si è espanso sul territorio italiano e da alcuni anni anche all’Europa».
Argentina, Spagna, Tunisia, Croazia, Albania, Svizzera, Finlandia e tanti altri paesi ancora. Così il mercato dell’azienda di Prata Camportaccio è di-
ANNO DI FONDAZIONE: 1988
FATTURATO 2023: 2,8 milioni
CERTIFICAZIONI: Iso 13485
SEDE OPERATIVA: 2.000 MQ
CONTATTI: info@utensilimontemurro.it
ventato internazionale. E ora l’obbiettivo qual è? «Vogliamo diventare punto di riferimento in Europa - risponde Simone Tabacchi, ceo e cso della Montemurro - Ora come ora c’è un’altissima richiesta di attrezzatura chirurgica perché la popolazione sta invecchiando e l’Europa è leader nella produzione dei dispositivi medici nel mondo, sia per gli USA che per l’Asia. Il settore biomedico è ancora protetto. Mentre il mercato della meccanica in Italia è sempre più inflazionato e risente della concorrenza delle aziende asiatiche a buon mercato, quello dello strumento chirurgico e/o veterinario non conosce crisi, anzi è in forte aumento. Certo anche in questo mercato esiste concorrenza, ma grazie ai nuovi regolamenti europei in materia è più difficile per un competitor non europeo entrare in questo mondo».
Sostenibilità e ricerca del personale
La Montemurro utensili si distingue anche per la moderna concezione di azienda, a partire dalla sostenibilità ambientale.
«Abbiamo progettato il recupero di tutto il calore che la produzione disperdeva per rendere la nuova sede quasi a impatto zero - assicura Simone Tabacchi - Tutta l’aria calda emessa dai nostri macchinari viene recuperata e scambiata con quella esterna per riscaldare l’intera area produttiva durante l’inverno a 24° costanti. Inoltre, il compressore al suo interno, tramite uno scambiatore, genera mille litri di acqua calda sanitaria sempre disponibile durante l’anno. Infine, un impianto fotovoltaico supporta una pompa di calore che serve a riscaldare e raffreddare uffici e spogliatoi».
Attenzione poi alla formazione del personale con la volontà di valorizzare i talenti locali. «È difficile trovare tecnici specializzati proprio per la particolarità del nostro lavoro; per questo stiamo formando internamente tutto il nostro personale. Vogliamo far conoscere la nostra realtà non solo agli studenti degli istituti tecnici ma anche al resto degli abitanti del territorio, perché crediamo che la Montemurro Utensili possa essere un’ottima opportunità per specializzarsi in un lavoro riconosciuto a livello mondiale».
CENTRO SANITARIO BREGAGLIA
Salute e benessere al servizio della comunità
Garantisce un servizio di assistenza medica di alta qualità a residenti, turisti e frontalieri
Punto di riferimento per l’intera valle, il Centro Sanitario Bregaglia (CSB) di Promontogno (CH) continua a garantire nel tempo un servizio di assistenza medica di alta qualità a residenti, turisti e frontalieri. Alle spalle, una lunga tradizione iniziata come “Ospedale - Casa di cura della Bregaglia” nel 1902 per diventare, esattamente il 1° gennaio del 2016, la moderna struttura che conosciamo oggi. L’istituto si sviluppa su due piani, con 34 posti letto a disposizione degli ospiti e delle persone affette da demenza o da altre malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Oltre alla casa di riposo, il centro vanta un ampio ventaglio di prestazioni veicolate tempestivamente grazie a uno studio medico presidiato H24 da medici di base, senza dimenticare il reparto per le cure acute (4 letti). Il servizio “Spitex” di assistenza a domicilio, con consegna pasti, e le attività di fisioterapia interna e ambulatoriale completano l’offerta. «Lo studio medico rappresenta il fiore all’occhiello dell’istituto e si rivolge a una popolazione di circa 1.500 abitanti che, diversamente, dovrebbero recarsi nella vicina valle Engadina - ha spiegato Maria Magnini, primario e medico specialista FMH in Medicina Interna Generale, abilitazione MTC e
Nel Centro Sanitario Bregaglia c’è una novità e si chiama “Snoezelen”, la stanza multisensoriale progettata per offrire un’esperienza arricchente e controllata. Il termine, di origine olandese, unisce i concetti dell’“esplorare” e del “rilassarsi” e lo scopo è affiancare alle terapie farmacologiche un metodo che poggi solo sulla stimolazione dei sensi, nell’ottica di raggiungere uno stato di rilassamento profondo o di risveglio sensoriale. «Le sedute terapeutiche si svolgono al fianco di un operatore certificato che imposta le attività sulla base del quadro clinico dei pazienti coinvolti - ha specificato Nichole Domenighini, responsabile PR e QM del CSB -. A beneficiare degli effetti positivi sul benessere psicofisico prodotti dalla stanza Snoezelen sono sicuramente i bambini con difficoltà di apprendimento e disabilità, le persone affette da autismo e da demenza o chi risente della sindrome del burnout da esaurimento nervoso». La stanza non è ad uso esclusivo degli ospiti del CSB ma è accessibile anche a persone esterne che potrebbero averne bisogno e trarne vantaggio.
SETTORE: Assistenza sanitaria
FONDAZIONE: 1902
DIPENDENTI: 127
FATTURATO: 11,18 mln CHF
CONTATTI: info@csbregaglia.ch
agopuntura ASA/FMH -. Tanti, dunque, i vantaggi per i pazienti. Uno fra tutti, la possibilità di effettuare subito esami di laboratorio, radiografie o ecografie, e ricevere così diagnosi in tempi brevi. Non meno importante, il servizio di ambulanza 24/7 e la presenza regolare in sede di sette medici specialisti che offrono consulenze in diverse discipline mediche. Nel reparto di fisioterapia lavorano nove terapisti qualificati, in continuo aggiornamento professionale, che si occupano di riabilitazione in diversi ambiti da quello sportivo a quello geriatrico, neonatale e pediatrico, impegnandosi nella risoluzione di problematiche ortopediche, neurologiche, cardiovascolari, respiratorie e reumatiche. «Prestiamo particolare attenzione alle patologie dei bambini in età neonatale come il torcicollo miogeno o i piedi torti - ha affermato Roberta Barbieri, responsabile di fisioterapia del CSB -. Nell’età dello sviluppo, invece, interveniamo in caso di problemi o di dismorfismi della colonna vertebrale». A valorizzare la funzionalità del centro, infine, le attività diurne dedicate agli anziani della valle che hanno voglia di trascorrere del tempo in compagnia e gli incontri serali sulla prevenzione, aperti alla comunità, tenuti da un team multidisciplinare di specialisti. L’istituto, che dispone di un’altra sede inaugurata nel 2022 a Maloja, è stato ampliato e modernizzato nel corso degli anni per rispondere meglio alle esigenze della popolazione locale. Al momento, è in corso un progetto per la costruzione di una nuova ala ampia circa 1.000 m² destinati a servizi ambulatoriali, fisioterapici e ristorativi che saranno pronti entro la fine del 2025
Nuove camere “a prova di caduta”
Tra le innovazioni messe in atto dal Centro Sanitario Bregaglia figura il progetto pilota di monitoraggio dei pazienti tramite i sensori Qumea. Questi apparecchi radar, installati nelle camere, sono in grado di riconoscere i più piccoli movimenti umani ed elaborarli tramite intelligenza artificiale. Mediante un’APP sul cellulare di servizio, il personale di cura viene allertato in caso sia necessario un intervento di assistenza. L’uso di questo sistema garantisce un monitoraggio accurato e costante della posizione del paziente e previene possibili cadute. L’assenza di telecamere, inoltre, rispetta la privacy dell’ospite e dell’operatore sanitario. Questa tecnologia innovativa migliora la sicurezza e la qualità dell’assistenza, offrendo più serenità ai pazienti, ai loro familiari e agli operatori.
IMMOBILIARE DE TANTI
Un’agenzia in rampa di lancio, dove le abitazioni sono... «Just sold it»
L’anima è Andrea
De Tanti, fondatore e titolare di un’agenzia che nel 2023 ha fatturato l’importo record di 1,167 mln
Basta entrare nella sede di Immobiliare De Tanti per rendersi conto che non si tratta di un’agenzia come tutte le altre. Ambiente moderno, “friendly” e ben curato: la realtà di Chiavenna rispecchia il modo di porsi del suo titolare, Andrea De Tanti, ed è un vero punto di riferimento sul territorio valchiavennasco.
La sua attività professionale ha preso il via nel 2010 e 3 anni dopo ha visto la nascita dell’attuale immobiliare: «Ho aperto la mia agenzia con un unico obiettivo,ossiadiventareilmiglioreinquestosettore - spiega il titolare - Sono partito da solo, ora siamo in 7, oltre a me, infatti, ci sono 3 dipendenti e altrettanti collaboratori. Quest’anno abbiamo ristrutturato i locali, allargandoci, in previsione di una crescita futura».
Chi ha qualche primavera in più sulle spalle saprà che il cognome De Tanti non è nuovo sul mercato immobiliare: «Sì, mio padre Adriano faceva questo mestiere e nel 1978 aprì la sua attività. Era la “classica agenzia di una volta” e io, già a 10 anni, lo accompagnavo dai suoi clienti, ammirando la professione, sapendo che quella sarebbe stata la mia strada».
L’attuale Immobiliare De Tanti è una realtà in rampa di lancio: nel 2023 ha raggiunto 1,167 milioni di euro di fatturato e per il 2024 è proiettata ad una crescita del 20% circa. A fine settembre 2024 le vendite sono state 101, per un totale di 202 transazioni, un numero davvero rilevante per una singola agenzia immobiliare. Un altro dato che la dice lunga sulle performance dell’attività è l’Ebitda: lo scorso anno è stato di 824mila euro, il più alto in provincia di Sondrio nel settore. Numeri importanti, a maggior ragione perché ottenuti nel 2023, anno in cui il settore immobiliare ha chiuso a livello nazionale con un -14,6%.
«Noi siamo sempre cresciuti - afferma Andrea De Tanti - conquistando quote di mercato e di altre
agenzie. Va detto che la Valchiavenna è un’isola felice, dove si fanno ancora tante acquisizioni, ma dove è ancora più fondamentale conquistare la fiducia del venditore. Voglio far notare un aspetto: gli iscritti al ruolo dei mediatori sono 52mila, di questi circa 10mila sono società di capitali, di cui possiamo vedere i bilanci. Bene, fra loro soltanto 267 fatturano più di un milione di euro, come noi. E posso aggiungere che è molto difficile che semplici società di persona superino questa cifra».
Dietro a tutto ciò c’è poi una certezza. «Il pilastro della nostra ascesa è senza dubbio la formazione, la mia in primo luogo, dal momento che non termina mai – assicura De Tanti - E lo stesso vale
ANNO DI FONDAZIONE: 1978
ANNO DI RISTRUTT. AZIENDALE: 2013
FATTURATO: 1,167 milioni di euro
DIPENDENTI: 3
COLLABORATORI: 3
CONTATTI:
0343.32174 - www.detanti.it amministrazione@immobiliaredetanti.com
per il nostro personale: per questo seleziono soltanto collaboratori dediti a questa professione, desiderosi di andare oltre al tradizionale “compitino”». De Tanti ha le idee molto chiare: «Il venditore di successo ha una forte carica empatica, emotiva, ha una determinazione fuori dal comune ed è orientato a ottenere risultati; studia e applica precise metodologie di vendita, dedicandosi con attenzione all’ascolto del cliente. E guardo sempre al futuro: voglio creare internamente un’accademia per gli agenti immobiliari e allo stesso tempo sto cercando di ampliare il progetto aziendale aprendo altre sedi nei prossimi cinque anni. Stiamo anche sviluppando un innovativo gestionale immobiliare con la collaborazione di altre 10 agenzie in Italia, guidato dall’intelligenza artificiale. Ma sono tanti i progetti sul tavolo, per esempio sto creando un bot in grado di studiare le caratteristiche del cliente, affinché ci restituisca output sempre più dettagliatiutiliperefficientareitempididiventa».
“Just sold it” e il potere dei video
“Just sold it”, ovvero «L’ho venduta»: è il metodo utilizzato da Immobiliare De Tanti, punto di forza dell’attività e che consente, se l’immobile è posizionato al giusto prezzo, di vendere in tempi realisticamente brevi. L’agenzia utilizza protocolli di vendita standardizzati internamente, sfruttando la forte profilazione del cliente tramite questionari ad hoc, sviluppati nei lunghi anni di attività, dove si indagano non soltanto aspetti effimeri, ma anche caratteristiche come il potere decisionale, quello economico e la situazione/problema. Da ciò nasce un pacchetto personalizzato per ciascun cliente.
Altro caposaldo sono i video immobiliari. «Ho iniziato 5 anni fa su YouTube, quindi sono passato ai reel su Tik Tok, Instagram e Facebook - spiega Andrea De Tanti - Presento in prima persona le abitazioni mettendoci la faccia, con un format leggero, fresco e molto diretto. Così facendo sono riuscito ad accrescere la fiducia nell’azienda, accelerando i tempi medi di vendita, che attualmente sono di 65 giorni: il reel si diffonde a macchia d’olio e funziona perché accorcia i tempi».
EFFE.BI.
Resistenza al fuoco e qualità dell’aria, a Teglio un’azienda che non teme la concorrenza
Dotata di certificazioni
valide a livello internazionale, è altamente specializzata in prodotti di sicurezza
EFFE.BI., fondata a San Giacomo di Teglio da Fabio Bresesti, ha iniziato l’attività nel 1987 come piccola realtà specializzata in produzioni di carpenteria leggera. Grazie alla visione di lungo termine del titolare, tuttavia, ben presto ha spiccato il volo.
«Sono due gli ambiti operativi in cui oggi siamo più specializzati. Il primo consiste nella produzione di serrande salvavita resistenti al fuoco; il secondo nella progettazione e realizzazione di impianti evoluti per il trattamento dell’aria. Questi prodotti, soprattutto nel post-Covid, ci hanno permesso di crescere fino ad arrivare alla soglia degli otto milioni di euro di fatturato», esordisce il presidente. Lo sviluppo è stato continuo, tanto che oggi EFFE.BI. dispone di certificazioni – come l’UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN 1751, ISO 14000 ambientale, TÜV Italia, RINA e accreditamento ACCREDIA per i propri settori operativi – riconosciute a livello internazionale.
«In origine eravamo in una sede più piccola, nel
2009/2010 abbiamo costruito altri capannoni su una superficie globale di circa 8.000 metri quadrati. Qui, oggi, abbiamo l’ufficio di progettazione interno e la produzione, nonché una galleria del vento e un circuito per le tenute aerauliche realizzati in collaborazione con il Dipartimento Energia del Politecnico di Milano», spiega il titolare. «Attualmente il settore delle serrande tagliafuoco autochiudenti in caso d’incendio, certificate da un lato fino a 1.100 gradi centigradi, dall’altro fino a 180, è tra i più fiorenti. Le montiamo su grandi navi da crociera (collaboriamo con Fincantieri e tutti i più importanti cantieri navali in Italia, Francia, Germania, Grecia e paesi nordici) e in big building come ospedali, grattacieli, cinema e teatri. Abbiamo da poco ultimato una commessa, inoltre, per l’Eurotunnel. Gli enti certificatori, per garantire la qualità dei nostri prodotti, ci monitorano costantemente».
Anche l’ambito degli impianti evoluti per il trattamento dell’aria è ormai molto sviluppato. Sono
installati nelle sale operatorie degli ospedali e dove c’è l’esigenza che l’aria sia decontaminata: «In questo caso intratteniamo relazioni con Francia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti». L’esigenza di una progettazione di qualità ha portato l’azienda a dotare i propri ingegneri di software di estrazione aerospaziale, mentre per organizzare al meglio i rapporti con clienti e fornitori sono stati adottati gestionali di ultima generazione e magazzini automatici verticali che hanno permesso di ridurre i tempi di produzione e dare risposte tempestive, semplicemente dando un’occhiata allo smartphone. «Questo passaggio ci ha permesso anche di abbattere l’impatto ambientale – assicura Bresesti - In fatto di sostenibilità, il continuo ricambio dei macchinari di produzione ci ha aiutato a tagliare di quattro quinti il consumo energetico e ci
ANNO DI FONDAZIONE: 1987
FATTURATO: 8 milioni
DIPENDENTI: 50
SUPERFICIE DELLA SEDE: 8.000 mq
CONTATTI: info@effebi.net
stiamo già adeguando alle normative ESG di prossima applicazione, che esprimono l’impatto ambientale, sociale e di governance di un’impresa». In tutto, l’azienda conta una cinquantina di dipendenti: «Tra noi siamo molto legati - precisa il presidente - Il turn over è bassissimo anche perché cerchiamo di creare condizioni di massimo confort sul posto di lavoro».
Oggi EFFE.BI. è una storia di successo, impegno costante e lungimiranza che mantiene salde le proprie radici nel territorio valtellinese.
«Un impegno che proseguirà anche in futuro grazie ad Andrea (Fabio Bresesti ha due figli, Andrea e Matteo, il secondo lavora nell’attività della madre, ndr) che, dopo la laurea specialistica presso l’Università Bocconi è entrato nel management aziendale e oggi siede al mio fianco nel Cda».
Grandi navi, ospedali, infrastrutture: un giorno all’anno è speciale in EFFE.BI.
Ogni anno EFFE.BI. dedica ai propri collaboratori una giornata a tema dai contenuti interessanti. Una giornata di formazione che inizia affrontando il tema stabilito e prosegue con la presentazione delle attività svolte nell’anno. «È un evento di importanza simbolica – commenta il presidente di EFFE.BI., Fabio Bresesti – Grazie a esso, il nostro team non ha solo l’opportunità di seguire la formazione, ma anche di scoprire, attraverso gli interventi degli ingegneri, l’utilizzo che viene fatto dei prodotti realizzati. A volte sono serrande per le navi da crociera più grandi del mondo, altre volte impianti di filtrazione aria per sale operatorie. Abbiamo anche realizzato sistemi di filtrazione per reparti produttivi di industrie farmaceutiche, dove è determinante che l’atmosfera sia sempre decontaminata per la salute e la sicurezza degli operatori e per la qualità del prodotto. È un evento molto apprezzato, perché ci permette di capire quanto unici ed esclusivi siano i fronti operativi che abbiamo sviluppato nel tempo».
DISPOTECH
L’azienda con sede a Gordona festeggia i suoi primi trent’anni di attività
«Ero davvero stufo di percorrere la superstrada e una sera ho avuto un malessere alla guida, una specie di svenimento che mi ha costretto ad uscire a Bellano. Pioveva e la macchina mi si è messa di traverso, sfiorando il guardrail che dà sullo strapiombo. È lì che mi sono detto “Questo è un se-
L’impresa di Massimo Mortarotti progetta, produce, distribuisce
e personalizza prodotti medicali monouso
gno del cielo, devi cambiare, non puoi più reggere”». A parlare è Massimo Mortarotti, fondatore di Dispotech, azienda fornitrice di prodotti medicali monouso in Italia e nel mondo, con sede principale a Gordona. L’episodio citato è stato il punto di svolta nella storia del futuro imprenditore: dopo dieci anni di lavoro come dipendente nel campo chimico-medicale a Milano, Mortarotti ha scelto la Valchiavenna per impegnarsi con Dispotech. Oggi la realtà da lui creata nel 1994 conta più di 70 lavoratori, un sito produttivo che supera i 9mila metri quadrati, serve aziende in oltre 40 nazioni differenti e nel 2023 ha ottenuto un fatturato di 18 milioni di euro.
Si rivolge a distributori del settore medicale, dentale, sportivo e GDO, proponendo prodotti della linea caldo/freddo come ghiaccio istantaneo, ghiaccio spray e gelatina riutilizzabile, oltre a linee di accoppiati carta plastica come lenzuolini, mantelline e molto altro. Caratteristiche comuni di questi prodotti monouso sono l’essere alta-
mente igienici, fabbricati con materiali di elevata qualità, facili da smaltire e personalizzabili con il proprio logo e nel packaging. Qual è la particolarità che ha fatto la fortuna di Dispotech? L’azienda, da sempre radicata sul territorio ma operante con una visione internazionale, non si occupa soltanto di distribuzione, ma produce i prodotti monouso al suo interno, accuratamente progettati e selezionati per ottenere la migliore resa nell’intero ciclo produttivo, dalla materia prima, passando per tutti gli impianti di produzione fino al prodotto finito. La produzione interna di Dispotech in questo modo garantisce l’alta qualità su tutta la sua gamma di prodotti monouso per il settore medicale, dentale, sportivo, GDO e promozionale. Inoltre, offre ai distributori in Italia e all’estero la possibilità di realizzare anche prodotti personalizzati che rispecchino la grafica e l’immagine del produttore che sceglie la qualità Dispotech. Non è tutto, perché l’azienda progetta i prodotti al suo interno sviluppando i materiali, le tecnologie, i processi produttivi e tutti i sistemi di controllo qualità. Tutto ciò sfocia in numeri da record: nel 2024, per esempio, solo di ghiaccio istantaneo monouso sono stati realizzati 22 milioni di pezzi.
Dispotech festeggia dunque i suoi primi trent’anni e nel corso di questo ampio arco di tempo ha visto anche l’ingresso della seconda generazione: oggi Massimo Mortarotti è il presidente, ma a dirigere l’azienda sono in prima persona i figli Emanuele e Monica. La con-
clusione spetta di diritto al fondatore: «La grande soddisfazione è avere due figli che lavorano in azienda. Mi sono piaciuti molto perché subito si sono accettati e hanno cominciato a collaborare fra loro, uno ha aiutato l’altro, con profitto. Trent’anni di Dispotech? Da una parte è un bellissimo traguardo, dall’altra significa che il tempo è passato e ora sto per compiere 75 anni… Un grazie enorme a chi ha saputo capirmi, sopportarmi e supportarmi, questo per me è stato impagabile».
ANNO DI FONDAZIONE: 1994
FATTURATO: 18 milioni di euro
LAVORATORI: +70
SITO PRODUTTIVO: oltre 9.000 mq
CONTATTI: 0343 36711 info@dispotech.it www.dispotech.com/it
L’inventore del ghiaccio istantaneo
Un aspetto rilevante nell’avventura di Dispotech riguarda una brillante intuizione: Massimo Mortarotti aveva compreso che nell’ambito degli studi dentistici, ma anche in altri settori, si era reso necessario l’utilizzo di un “freddo immediato”, ossia di ghiaccio per il post-estrazione dentale. È proprio il presidente della realtà di Gordona ad andare avanti: «Ho rispolverato i miei libri di chimica del liceo, mi ricordavo dell’esistenza di una reazione che creava il freddo, che è quella endotermica. Ispirandomi a ciò ho cercato dei sali chimici che potessero riprodurre la reazione e da lì ho dovuto creare una busta che contenesse questi sali e dell’acqua. Mi sono ispirato alla mozzarella, un corpo solido annegato dentro il liquido. In seguito ho conosciuto un artigiano e abbiamo costruito una che creasse entrambe le bolle in due fasi differenti, realizzando quindi il ghiaccio istantaneo». Era il 1986 e Mortarotti brevettò la sua creazione, immettendo sul mercato un prodotto nuovo che in breve tempo ha conquistato il mondo.
FEVAL
Forniture elettriche non solo in Valtellina
Nel competitivo settore delle forniture elettriche, la Feval di Chiuro si distingue per i suoi servizi di qualità. Una vera e propria arma in più grazie alla quale l’azienda, in 40 anni, ha conquistato una clientela sempre più ampia non solo in Valtellina, ma in tutta la fascia nord della Lombardia. Oggi, Feval vanta sette punti vendita nelle province di Sondrio, Como e Lecco, un fatturato di circa 20 milioni di euro, 41 dipendenti e 1.500 clienti.
Necessari nuovi spazi: l’azienda sta investendo nella riqualificazione della sede centrale di Chiuro
genze del mercato, tanto che oggi è proiettata in posizioni d’avanguardia per quanto riguarda le forniture di materiali per l’efficientamento energetico e la produzione di energia green. «Il settore dell’energia rinnovabile è diventato sempre più importante - continua Fornera - Vendiamo materiali per impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica per veicoli elettrici e soluzioni per l’efficientamento di edifici e industrie».
«La nostra storia è semplice, siamo passa ti da un piccolo punto vendita a Piateda a sette store in diverse province»
Gabriele Fornera, attuale titolare insieme alla madre, Barbara Del Dosso apertura è avvenuta nel 2020 a Tremezzina, in provincia di Como, e stiamo valutando ul teriori acquisizioni in Alta Brianza per espan derci ancora. Ritengo un “plus” inte ressante il fatto di poter proporre, nelle sedi di Piateda e nella stessa Tremezzina, due shop in shop Eu ronics».
Feval si distingue per la sua capacità di adattarsi alle esi
Uno dei punti di forza di Feval è la gestione diretta e personalizzata dei clienti. «Ci differenziamo dai competitor offrendo non solo prodotti, ma anche consulenza e supporto tecnico di alto livello - afferma Sappiamo cosa fanno i nostri clienti e li supportiamo in modo specifico, supervisionando l’installazione dei prodotti per garantire la miglior performance possibile».
Feval è anche azionista del gruppo Fegime, un consorzio di acquisto che permette di centralizzare gli acquisti e massimizzare i vantaggi. «Questo ci con-
sente di introdurre nuovi marchi e prodotti sempre più performanti, mantenendo i prezzi sotto controllo», spiega il titolare.
Il 2024-2025 sarà un periodo cruciale per Feval, con il rinnovo e l’ampliamento della sede principale a Chiuro. «Abbiamo raddoppiato la nostra base operativa e stiamo lavorando per raddoppiare anche la logistica - assicura Fornera - Entro metà dell’anno prossimo avremo una nuova area vendita clienti e una rinnovata area amministrativa. La crescita dell’azienda ha reso necessari nuovi spazi e stiamo investendo tempo e risorse economiche per sistemare al meglio gli uffici e la superficie di vendita»
Feval pone anche una grande attenzione al welfare aziendale, con iniziative mirate a far sentire i dipendenti parte di una vera e propria famiglia lavorativa. «Il benessere dei nostri dipendenti è fondamentale – è convinto Fornera - Cerchiamo di creare un ambiente di lavoro positivo e collaborativo, dove ogni dipendente si senta valorizzato. Siamo molto attivi anche nel sostenere sport e sociale in ambito locale, sponsorizzando squadre giovanili di basket, calcio e pallavolo nei piccoli comuni della Valle. Sosteniamo le iniziative che portano un reale
beneficio per la comunità»
PUNTI VENDITA: 7
FATTURATO: 20 milioni di euro
CLIENTI: 1.500
DIPENDENTI: 41
CONTATTI: info@feval.it - www.feval.it
E il futuro? «Feval continua a investire nell’innovazione. Il nostro obiettivo è crescere in modo corretto e sano, portando qualità sul territorioconclude il titolare - Stiamo lavorando per ampliare la nostra presenza e migliorare continuamente i nostri servizi, rendendo il nostro lavoro meno impattante e più sostenibile».
Crescere sempre, questo è il segreto
Feval organizza regolarmente eventi di formazione importanti dedicati alla filiera del settore elettrico, coinvolgendo progettisti, installatori e produttori di materiali. «Quest’anno, per esempio, abbiamo organizzato un evento al polo fieristico di Morbegno, dove abbiamo ospitato l’ex campionessa di sci Deborah Compagnoni e l’ex pallavolista Giacomo Sintini - racconta Fornera - L’obiettivo era spostare i temi del lavoro sul piano dello sport, mettendo in luce l’importanza di valori come la costanza e la dedizione che, come permettono a un campione di essere vincente sul campo, così mettono una squadra di lavoro nelle condizioni di essere sempre efficiente nell’espletamento dei propri compiti. Questi stessi principi, inoltre, dovrebbero esserci di guida non solo in campo professionale, ma anche nella gestione della nostra vita quotidiana». Per mantenere la qualità della performance al top bisogna fare fatica sia nello sport, sia nel lavoro: «Sicuramente è impegnativo, ma così facendo riusciamo a centrare gli obiettivi che ci siamo prefissati».
LA FIORIDA
Un’azienda agricola unica nel suo genere, non soltanto in Italia
Una realtà sostenibile grazie a una filiera rispettosa che coinvolge il territorio e a tecnologie d’avanguardia
Una realtà unica nel suo genere, non solo in Italia ma anche in Europa: La Fiorida è una vera fattoria in cui la tradizione ispira e distingue ogni gesto, per un’unicità che si percepisce immediatamente ad ogni visita.
Ogni giorno le materie prime vengono lavorate nel caseificio e nel macello interni all’azienda; i prodotti finiti ossia formaggi, carni e salumi, sono poi venduti nello Spaccio Vendita e nello shop-online oppure impiegati per la preparazione dei piatti proposti agli ospiti dei ristoranti e dell’agriturismo. Tutto ciò dà vita a una realtà produttiva la cui filiera di qualità si racchiude in pochi metri ma sa anche aprirsi tanto alle grandi eccellenze, quanto alle piccole produzioni più caratteristiche del territorio.
La storia di questa azienda agricola è legata alla passione per gli animali del fondatore Plinio Vanini: cresciuto a diretto contatto con allevatori anche negli alpeggi estivi, fa tesoro degli insegnamenti ricevuti dal nonno Elia Ciapponi e dall’amico Camillo Bottà, per concretizzare nel 1983 il sogno di un pic-
colo allevamento a Sacco, in Val Gerola, che presto crescerà e si sposterà nel fondo valle. Qui matura la scelta di crescere e di dar vita a un progetto strutturato e organizzato in modo moderno, fondando appunto La Fiorida. Una realtà che crescerà esponenzialmente negli anni: dalla stalla con le vacche di razza Bruna al caseificio, dal macello allo Spaccio Vendita, dall’ospitalità al Ristorante Quattro Stagioni fino ad arrivare al ristorante stellato La Preséf e al titolo di Bike Hotel.
A spingere ulteriormente verso il futuro è stato l’ingresso in azienda di Viola Vanini, figlia di Plinio, avvenuto nel 2020 una volta completati i suoi studi con la laurea in Biotecnologie Veterinarie. Da piccola aspettava solo la domenica o le vacanze scolastiche per essere “premiata” e seguire suo padre mentre accudiva le vacche. A 29 anni ha preso in mano le redini dell’allevamento, accompagnata da un team di giovani cresciuti come lei in fattoria, e rappresenta la seconda generazione de La Fiorida. Nella storia de La Fiorida, il 2022 sarà ricordato per
l’inaugurazione della “Stalla Nuova”: La Fiorida, in occasione del suo “ventennale”, ha rinnovato il proprio impegno nel garantire la qualità dei prodotti a partire dalle materie prime e, nel caso della filiera lattiero-casearia, elevati standard di benessere alle vacche allevate. La nuova realizzazione, infatti, si sviluppa su 6.500 metri quadri (più di tre volte della precedente stalla) e ospita il medesimo numero di capi (220 vacche di razza Bruna), a cui sono dedicate tutte le più moderne tecnologie d’allevamento: da un’alimentazione controllata e personalizzata mediante robotizzazione, sino alla mungitura automatica “spontanea”, in grado di assecondare il ritmo naturale dei singoli capi, uscendo dallo schema fisso delle due mungiture giornaliere. Una struttura che, grazie all’aumento dell’estensione di pannelli fotovoltaici e all’integrazione con un nuovo impianto di biogas che sfrutta la raccolta delle deiezioni dell’allevamento, contribuisce al raggiungimento dell’autosufficienza energetica del fabbisogno
ANNO DI FONDAZIONE: 2000
CAPI ALLEVATI (2023): 235 vacche brune, 216 suini, 79 capre
PRODUZIONE LATTIERA (2023): 12.691 q (bovina), 399 q (caprina)
CAMERE: 29
PERNOTTAMENTI (2023) 8.237
CONTATTI: 0342.680846 - info@lafiorida.com www.lafiorida.com
giornaliero globale de La Fiorida. L’azienda nel suo complesso può definirsi sostenibile anche sotto questo aspetto, grazie a pannelli solari per un totale valore nominale di 450 kW; alla caldaia a cippato alimentata per il 100% da scarti di segheria e che produce acqua calda sanitaria e per il riscaldamento, così come quella fredda usata per il raffrescamento delle camere e degli ambienti comuni; e al già citato impianto di biogas, dotato di due motori da 22 kW alimentati con i gas provenienti dagli scarti della stalla per la produzione di energia.
Una questione di alta qualità
Nel 2013 La Fiorida ha ottenuto il riconoscimento della stella Guida Michelin per il Ristorante La Présef, grazie alla quotidiana valorizzazione dei prodotti “a chilometro zero” dell’azienda agricola e del territorio nelle creazioni dello chef Gianni Tarabini. Questo riconoscimento è stato riconfermato ininterrottamente sino ad oggi. Inoltre dal 2021 la Guida Michelin attribuisce a La Preséf anche la Stella Verde, riconoscimento con cui identifica i ristoranti all’avanguardia nel campo della sostenibilità, che si fanno carico delle conseguenze etiche e ambientali della loro attività e che lavorano con produttori e fornitori sostenibili per evitare sprechi e azzerare l’impronta della loro filiera, rapportandosi in modo etico e inclusivo con i produttori locali.
A ottobre 2015, in occasione della presentazione della guida Ristoranti d’Italia 2016 de Il Gambero Rosso, La Présef è stata anche insignita del premio speciale “Gusto e Salute” con la motivazione «quando la sostenibilità è forma e sostanza. Valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti attraverso una cucina naturale e sana, nel pieno rispetto della terra, dell’ambiente e dell’uomo».
VALTELLINA LAVORO
Dal 2001 a fianco delle aziende che investono e credono nel personale
LSEDE: via De Simoni 11, Sondrio
SETTORE: Ricerca e Selezione del Personale, Consulenza
CERTIFICAZIONI: ECSSA CERC - Certified Executive Recruitment Consultant
FONDAZIONE: 2001
CONTATTI: +39 0342 212582 aziende@valtellinalavoro.it www.valtellinalavoro.it www.talents4business.it
e risorse umane sono il valore aggiunto di qualunque azienda: questo è il concetto che da sempre ha guidato Valtellina Lavoro, realtà fondata nel 2001 da un gruppo di professionisti a Sondrio e oggi punto di riferimento per quanto riguarda le risorse umane ed il mercato del lavoro nell’intera provincia e non solo. L’attività ha preso il via come società di ricerca e selezione del personale, unica con autorizzazione ministeriale operativa in provincia di Sondrio, fornendo servizi professionali per il reclutamento: ricerca attiva utilizzando i canali tradizionali e digital, collaborazioni con enti pubblici e privati, un completo processo di valutazione e selezione svolto attraverso colloqui con personale certificato, testing e mentoring per meglio definire ed elaborare il profilo professionale e personale del candidato. Non è tutto: nel tempo Valtellina Lavoro ha sviluppato un servizio “chiavi in mano” che affianca l’azienda cliente dall’individuazione dell’esigenza
Società di ricerca e selezione del personale, è attiva anche nella consulenza aziendale e nella formazione
a tutte le fasi del processo di recruiting e l’inserimento del nuovo collaboratore, garantendo un approccio ampio, completo e professionale, sostenibile nel tempo.
La società è anche attiva nella consulenza aziendale, nell’Employer Branding e nella formazione, sempre con l’obiettivo di attrarre e valorizzare la persona all’interno delle aziende clienti.
Figura chiave è quella di Valerie Schena Ehrenberger, titolare di Valtellina Lavoro e fondatrice di Talents4Business (la divisione dedicata al mentoring e alle attività consulenziali di Valtellina Lavoro): «Nell’ambito ricerca e selezione lavoriamo nel Nord Italia e siamo specializzati sui territori di provincia, mentre per quanto riguarda consulenza, formazione e training siamo attivi nell’intera penisola - ha affermato - riporto un dato su tutti, ovvero il nostro tasso di chiusura che supera il 91% anche quest’anno e in un territorio in piena occupazione. Significa che quando un’azienda ci affida l’incarico di ricercare un certo profilo professionale, troviamo quasi sempre la persona giusta, che sarà assunta e inizierà concretamente a lavorare». A fare la differenza è la personalizzazione del progetto: «Sta tutto nella partnership e nel confronto che si instaurano con l’impresa, dobbiamo comprendere la cultura aziendale e ciò che serve realmente. Quindi il nostro focus andrà non soltanto sulla competenza tecnica dei candidati, ma soprattutto su tanti altri aspetti correlati, come le caratteristiche personali, motivazione e valori. Troviamo il progetto giusto per l’esigenza dell’azienda e se necessario creiamo progetti alternativi che possano portare al successo: cambiamo la figura, “spacchettiamo” ciò che a loro serve, attiviamo il mercato interno. Ma soprattutto creiamo uno storytelling che aiuti l’azienda ad attrarre e trattenere i talenti».
SCHENA ASSICURAZIONI
Conta ben 15 sedi fra Valtellina, Valchiavenna e ora anche Alto lago di Como
«Le nuove aperture rappresentano un punto centrale nel progetto di essere partner di vita delle persone e delle aziende»
ANNO DI FONDAZIONE: 1936
SEDI: 15
COLLABORATORI: 80
CONTATTI: +39 0342 540111 info@schenagenerali.it www.assicurazionischena.it
Una storia lunga 88 anni, capace di mettere in mostro numeri da record. Schena Assicurazioni, realtà fondata nel 1936 e attualmente guidata da Sergio Schena, è unanimemente considerata un’istituzione nel settore assicurativo per la provincia di Sondrio, ma riconosciuta anche a livello nazionale nel gruppo Generali. Oggi può vantare ben 80 collaboratori e nel corso della sua proficua attività ha anche ricoperto il ruolo di agenzia pilota per la sperimentazione dei nuovi prodotti. Schena Assicurazioni, fortemente radicata sul territorio, può contare su parecchie sedi che coprono Valtellina e Valchiavenna: sono 11, situate a Sondrio, Ardenno, Bormio, Chiavenna, Chiesa in Valmalenco, Chiuro, Delebio, Grosio, Livigno, Morbegno e Tirano. A queste ne vanno aggiunte altre 4, le ultime arrivate, che portano il totale delle sedi a 15: sono locate a Gravedona, Porlezza, Menaggio e Dongo. Per l’impresa essersi spinta fino al Lago di Como rappresenta un passo fondamentale, uscendo dalla provincia di Sondrio. Aumentare i punti di contatto con i clienti è un segnale molto importante e va controcorrente rispetto al trend che stiamo vivendo, in cui spesso si sente parlare della chiusura di sportelli e uffici. Continuano dai vertici di Scena Assicurazioni: «Si tratta di
un aspetto a cui teniamo molto, un punto basilare nel progetto di essere partner di vita delle persone e delle aziende - hanno spiegato dalla sede centrale di Sondrio - il nostro compito è accompagnare le imprese nello sviluppo del loro business, tutelando i dipendenti e i loro famigliari, fornendo un supporto concreto». Ogni azienda, di qualunque dimensione o tipologia produttiva, presenta la necessità di gestire adeguatamente l’incertezza e i rischi legati all’attività imprenditoriale. Investire su tutti gli asset aziendali è il primo passo per garantire prosperità all’impresa. E qual è la migliore assicurazione per il welfare aziendale? «Di certo quella costruita su misura - continuano da Schena Assicurazioni - siamo unpuntodiriferimentoperquantoriguardasoluzioni personalizzate dedicate alle aziende del territorio. Il nostro punto di forza è l’analisi delle esigenze e la progettazione di piani personalizzati tarati su misura per le singole aziende e categorie di lavoratori, oltre alla consulenza in tema di previdenza complementare». Gli obiettivi sono chiari: da una parte affiancare le PMI in uno specifico percorso di crescita che ne aumenti il valore, dall’altra sviluppare il business con la proposizione di soluzioni assicurative Health & Welfare e Collettive e di servizi di ultima generazione.
CASA VINICOLA PIETRO NERA
Viticoltura eroica sui terrazzamenti della Valtellina
Il vitigno utilizzato è il Nebbiolo “Chiavennasca”.
Si producono vini indimenticabili, dai
Valtellina Superiore agli Sforzati
L’hanno sempre definito come una forma di lavoro
eroico. E non ci sono dubbi: se per coltivare un vigneto in pianura o in collina ci vogliono ogni anno 3-400 ore per ettaro, mentre qui, sulle pendici retiche della Valtellina, visto che il lavoro è quasi totalmente manuale, ci vogliono anche 1.200 ore, come chiamereste questa viticoltura? Eroica, appunto. Ne sanno qualcosa Stefano e Simone Nera che, insieme alla sorella Angela, portano avanti la Casa Vinicola Pietro Nera fondata a Chiuro nel 1940 da Guido Nera, una tra le più importanti e prestigiose cantine della provincia di Sondrio.
«Senza dimenticare l’impegno fisico degli operatori - aggiunge Stefano - D’inverno un freddo pungente quando si esegue la potatura e d’estate, con il sole che, vista l’inclinazione dei terrazzamenti, certi giorni è perpendicolare alle nostre teste». Già, i terrazzamenti: si pensi a quanto lavoro ci sia dietro la manutenzione degli oltre 250.000 muretti a
secco che sostengono i vigneti in provincia di Sondrio e che coprono una lunghezza complessiva di circa 2.500 km...
Si capisce, quindi, il perché di certi nomi dati alle zone di produzione e agli stessi vini: uno su tutti, Inferno.
Qui il vitigno utilizzato è il Nebbiolo «che noi chiamiamo Chiavennasca, per distinguerlo da quello piemontese - spiega Stefano – e ha caratteristiche singolari: fierezza, eleganza, profumi suadenti al gusto, sapidità, pulizia e sentori di frutti di bosco, lamponi e more». Una descrizione da vero innamorato del suo prodotto. Questo non significa che sia facile coltivarlo, anzi. «È una “brutta bestia” - assicura - perché dà problemi in fioritura e per portarlo a maturazione ottimale e fare una vinificazione corretta bisogna stare molto attenti».
Ne sa qualcosa il fratello Simone che sottolinea come «l’uva, una volta pigiata, ha bisogno di fare la sua maturazione in contenitori di legno: per riposare e affinarsi il Nebbiolo delle Alpi deve essere
messo nelle botti di rovere, più o meno grandi».
La Casa Vinicola Pietro Nera produce tutti i vini a denominazione di Valtellina, dallo Sforzato di Valtellina D.O.C.G. al Rosso di Valtellina D.O.C., dai Valtellina Superiore D.O.C.G. con le varie sottozone Sassella, Inferno, Grumello, Valgella e le relative Riserve di assoluto prestigio fino agli I.G.T. Terrazze Retiche di Sondrio Rosso, Bianco e Passito Rosso.
«I vini di punta – sottolinea Simone Nera – sono il “Signorie Riserva”, prodotto esclusivamente nelle annate migliori, vale a dire quando la qualità delle uve e le condizioni climatiche pre-vendemmia sono di livello eccezionale, e il Valtellina Superiore “Giupa” le cui uve crescono in un particolare vigneto nel comune di Bianzone». Ma non sono da meno il “Sorèl” e, soprattutto gli Sforzati, il “Messere” dell’Azienda Agricola Caven
ANNO DI FONDAZIONE: 1940
FATTURATO: 3,7 milioni di euro
DIPENDENTI: 21
CONTATTI: info@neravini.com
“Il Gheppio” della Pietro Nera. E Simone Nera ce lo descrive con la stessa passione del fratello: «È un vino con un grande carattere, strutturato, ma conserva una fragranza e una freschezza di bevibilità che altri vini simili non hanno».
Ma non solo rossi. Sì, perché da alcuni anni nella sede di Chiuro si è deciso di portare avanti vinificazioni in bianco e in rosa. Si tratta, in particolare de “La Novella” e del “Rezio”, ottenuti dal Nebbiolo e dalla Rossola assemblati allo Chardonnay e all’Incrocio Manzoni. «Stefano ha provato a mettere a dimora questi ultimi due tipi di vitigni nel comune di Teglio e ne sono nati questi bianchi», spiega Simone. E poi il “Cerasum”, un rosato che si distingue per i chiari richiami alla ciliegia, anche nel colore rosa tenue dell’etichetta. «Ma – assicura Simone Nera – è un rosè di carattere».
Per un’esperienza indimenticabile
Export ed experience. Non è un gioco di parole, ma il binomio da cui passa una parte del futuro della Casa Vinicola Pietro Nera. «In questi anni abbiamo sviluppato una rete export importante – afferma Simone Nera – GliStatiUnitièunmercatointeressante,maabbiamosviluppato anche il Nord Europa, l’Inghilterra, il Canada e abbiamo ottimi contatti con Taiwan e il Giappone». Si punta molto anche sull’experience. Si era già cominciato prima dell’avvento del Covid, ma dopo la pandemia il mercato è esploso. «L’ospitalità e la ricezione degli appassionati di vino è un fenomeno in crescita – spiega – Così ci siamo dotati di una struttura idonea, con wine bar e wine shop dedicati». Non solo: sono stati anche creati degli spazi più ampi da riservare all’ospitalità di aziende o gruppi di grandi dimensioni. «Sono sempre di più le richieste di aziende che vogliono svolgere in cantina un’attività di team building – continua Simone Nera – Così proponiamo un’esperienza dedicata alle imprese che va dalla visita ai vigneti o alla cantina fino alla degustazione dei vini». A questo si aggiunge un progetto in corso di definizione. «Nei vigneti di Teglio abbiamo rinvenutotrestele,repertidellaciviltàcamuna,chefannobellamostranelMuseodiPalazzoBesta – annuncia Simone Nera – Nei vigneti, però, ci sono delle incisioni nelle rocce: la loro visita potrebbe arricchire l’esperienza nella nostra azienda».
INDICI E CLASSIFICHE
Èil momento dei numeri. Perché, che ci piaccia o no, sono quelli che determinano la situazione economica di un territorio. E nelle prossime pagine, dopo l’indice che vi potrà aiutare nella ricerca della singola azienda, troverete la classifica delle prime 500 Piccole e Medie Imprese valtellinesi in base al fatturato 2023: si va dai 45.310.048 euro della Fratelli Trussoni di Dubino ai 1.728.550 euro del locale storico Black and White di Sondrio. Insieme ai numeri di fatturato, però, troverete un’altra serie di dati, fondamentali per capire l’andamento delle singole aziende, ma anche dell’intero territorio della provincia di Sondrio. Infatti, si possono con-
I numeri che ci danno il quadro della situazione
economica della Valtellina
sultare i numeri che riguardano la variazione di fatturato rispetto al 2022, l’Ebitda e l’Ebit, il Patrimonio netto, l’utile o la perdita percentuale sul fatturato e il Roi. Quindi, tutti gli elementi che consentono di avere un quadro preciso della situazione. A livello globale, queste 500 PMI hanno prodotto un fatturato 2023 pari a 3.373.284.701 euro e hanno
dato lavoro a oltre 14mila persone. Qualcuna sta facendo fatica e deve registrare delle perdite, qualcun’altra è riuscita a barcamenarsi in un’annata che, sotto diversi punti di vista, non è stata facile; ma la maggior parte delle aziende valtellinesi è riuscita a crescere, a far risultare il segno più in termini di fatturato e molte hanno anche incrementato il loro personale. Quasi tutte, poi, hanno chiuso l’anno comunque registrando un utile. Insomma, le aziende della provincia di Sondrio, ancora una volta, hanno dimostrato di saper superare le difficoltà geopolitiche, che sono sempre più complesse, e di saper far fronte alle esigenze dei loro clienti.
Indice delle Aziende
3 M SRL pag. 93
3S TRASPORTI SRL DI SALIGARI MARCO pag. 99
1816 GROUP SRL pag. 99
ABCLOG SRL pag. 83
ACINQUE FARMACIE SRL pag. 94
A.E.V. SRL pag. 104
AGRITURISMO RINI SRL SOC. AGRICOLA pag. 104
ALBA MULTIMEDIA SRL pag. 83
ALBERGHI CAPITANI SRL pag. 101
ALBERGO SAN LORENZO SRL pag. 104
ALIANTE SRL pag. 91
ALICO SRL pag. 83
ALPES SRL pag. 99
ALPETTO SRL pag. 99
ALPIFOOD SRL pag. 98
ALPI SRL pag. 95
AL PORTICO SRL pag. 81
ALP SERVICE SRL pag. 99
AMERIKAN SRL pag. 99
AMLETO SRL pag. 98
ANGELINI TRUCK & WOOD SRL pag. 104
ANNIBALE SRL pag. 89
ANTICA APICOLTURA SCARINZI SRL pag. 90
ARCOS SRL pag. 99
AREA4 SRL pag. 101
ARIANE SRL pag. 77
ARTURO PELIZZATTI PEREGO SRL
SOCIETÀ AGRICOLA pag. 101
ASSYTECH SRL pag. 85
ATLANTIC BLUE OCEAN 2001 SRL pag. 91
AUTOMOBILISTICA PEREGO SPA pag. 87
AUTORICAMBI LORENZINI SRL pag. 95
AUTOSALONE BONGIASCA SRL pag. 93
AUTOSERVIZI SILVESTRI SRL pag. 93
AUTOTRASPORTI VIVIANI SRL pag. 90
AVA SRL pag. 87
AZIENDA DI PROMOZIONE E SVILUPPO
TURISTICO DI LIVIGNO SRL pag. 81
BAGNI DI BORMIO SPA pag. 93
BAITA MONTANA SRL pag. 97
BALATRONI SRL pag. 91
BALTIMORE AIRCOIL ITALIA SRL pag. 77
BALTIMORE AIRCOIL SRL pag. 104
BARMAR SRL pag. 104
BARZAGHI SRL pag. 100
BBG SRL pag. 87
B & C FRUIT COMPANY SRL pag. 79
BE BRESESTI ENERGIE SRL pag. 93
B E G SRL pag. 93
BERTOLINI COSTRUZIONI SRL pag. 93
BETON ALPI SRL pag. 85
BETONVALTELLINA SRL pag. 93
BIOASE SRL pag. 87
BIOENGINEERING LABORATORIES SRL pag. 95
BIOMARKET SRL pag. 89
BITRE' SRL pag. 85
BIVIO SRL pag. 77
BLACK AND WHITE SRL pag. 104
B.M. ITALIA SRL pag. 83
BONDI CARBURANTI
DI BORMOLINI LUIGI SRL pag. 94
BONFADINI COSTRUZIONI SRL pag. 89
BONGETTA FORMAGGI SRL pag. 94
BONINI SRL pag. 89
BOOMERANG SRL pag. 91
BORMIO TERME SPA pag. 91
BORMOLINI FRATELLI GEMELLI SRL pag. 91
BORSERINI SRL pag. 103
BO.S.CO SPA BORMIO SERVIZI
COMMERCIALI SPA pag. 94
BRADANINI COSTRUZIONI SRL pag. 101
BRASIL MOKA SRL pag. 103
BRUNI TRASPORTI SRL pag. 93
C.A. COSTRUZIONI ANTONIOLI SRL pag. 97
CANEVA SRL pag. 95
CARNAZZOLA GEOM. CAMILLO SPA pag. 79
CAROLLI SRL pag. 104
CARPENTERIA LEGGERA
AEROTECNICA C.L.A. SRL pag. 77
CARROZZERIA INFERNO SRL pag. 101
CASARI COMBUSTIBILI SRL pag. 87
CASA VINICOLA ALDO RAINOLDI SRL pag. 100
CAVADA SRL pag. 97
C.E.L.B.A.S. SRL pag. 97
CELO SRL pag. 95
CENTODIECI SRL pag. 93
CENTRO DISCOUNT SRL pag. 90
CHIESA & BERTOLINI SRL pag. 98
CICUTO CARPENTERIA LEGGERA SRL pag. 101
CIROLO SRL pag. 103
CLIMA ENGINEERING SERVICE SRL pag. 89
CLINICA MARCHETTI SRL pag. 98
CLR SRL pag. 83
CLV COSTRUZ. LARIANE VALTELLINESI SRL pag. 81
COAM INDUSTRIE ALIMENTARI SPA pag. 85
CO.BER SRL pag. 98
CO.GE.TRI. SRL pag. 95
COLORFREE SRL pag. 94
COLSAM ENERGIE SRL pag. 77
COLSAM SRL pag. 83
COLTRA SRL pag. 97
COMEVA SRL pag. 99
COMMERCIALE SELVA SRL pag. 87
COMSERVICE SRL pag. 96
COMTECH ITALIA SPA pag. pag. 85
CONCRETA SRL pag. 79
CONFA SRL pag. 100
CONFORTI SRL pag. 101
CONTESSA GIULIO SRL pag. 96
COOP AGRICOLA ALBOSAGGIA
CAIOLO FAEDO SOC COOP pag. 104
COPTRON SOC COOP pag. 98
CORE SRL pag. 77
COSTRUZIONI CERRI SRL pag. 83
COSTRUZIONI EDIL LAMPO SRL pag. 96
COSTRUZIONI EREDI DEL MARCO SRL pag. 90
COVER SYSTEM SRL pag. 97
CP TECHNOLOGY SRL pag. 77
CRAP SRL pag. 104
CRAZY SRL pag. 81
CREZZA SRL pag. 79
CRIDO CONSULTING SRL pag. 79
CROMA SRL pag. 101
CU.BA. SRL pag. 87
CY.PAG. SRL pag. 83
DAFER SRL pag. 94
D.B.M. SRL pag. 90
DE CAMPO EGIDIO EREDI SRL pag. 96
DEL CURTO SRL pag. 100
DEL DOSSO DIEGO SRL pag. 83
DEL DOSSO TRASPORTI GENERALI SRL pag. 97
DELLA CAGNOLETTA SRL pag. 85
DELLA NAVE CARLO SRL pag. 104
DEMA COSTRUZIONI SRL pag. 91
D.G.R. SRL pag. 89
DG TS SRL pag. 91
DIANO ANTONIO SRL pag. 98
DISPOTECH SRL pag. 79
D.M.E. DELLA MINA ERNESTO SRL pag. 96
DOLCIARIA VALTELLINESE SRL pag. 104
DROSSA SOCIETÀ CONSORTILE
A RESPONSABILITÀ LIMITATA pag. 91
ECO.ELLECI SRL pag. 98
EDILERRE SRL pag. 89
EDILGI DI GUSMEROLI LUIGI SRL pag. 100
EDILIZIA COLOMBINI SRL pag. 87
EDILIZIA DE PETRI SRL pag. 98
EDILMAINO ENTERPRISE SRL pag. 97
EDILNESOSSI SRL pag. 103
EDILSTRADE VALTELLINA SOCIETÀ CONSORTILE COOP pag. 79
EDIL TAGLIO CEMENTO SRL pag. 90
EDIL TECNO SERVICE SRL pag. 93
EDILTRADE SRL pag. 89
EDIL VALMALENCO SRL pag. 89
EDPTECH SRL pag. 101
EFFE.BI. SRL pag. 85
EFFEBI SRL pag. 99
ELETTROTECNICA PINOLI SRL pag. 101
ELITELLINA SRL pag. 81
ELVI ELETTROTECNICA VITALI SPA pag. 85
EMMEZETA UNO SRL pag. 90
EMPORIO SRL pag. 90
ENERGIA AMBIENTE SPA pag. 93
ENERGIE RINNOVABILI MANNI SRL pag. 96
EREDI BORMOLINI RITA SRL pag. 91
ERIKA SRL pag. 87
ERREGI SRL pag. 83
ESSE TRE SRL pag. 103
EUROCOVER COMMERCIALE SRL pag. 95
EUROGAS SRL pag. 81
EUROPROFIL SRL pag. 85
EUROTECH SRL pag. 79
EV SRL pag. 98
EXPERTAGLI SRL pag. 98
FALEGNAMERIA BETTIGA UGO SRL pag. 96
FAMIGLIA COOP DI CONSUMO
ED AGRICOLA SOC COOP pag. 79
FARMACIA EMMEPI SRL pag. 95
FARMACIA FUENTES SRL pag. 100
FARMACIA LEGNANI SRL pag. 99
FAY TRASPORTI SRL pag. 94
FERRARI ENNIO E PIERO SRL pag. 85
FERR-PLANET SRL pag. 98
FEVAL SRL pag. 79
FIBO SRL pag. 77
FILIBERGERI SRL pag. 103
FIVE SRL pag. 85
F.LLI BORROMINI SRL pag. 104
F.LLI DONAGRANDI SRL pag. 91
F.LLI PIZZINI SRL pag. 103
F.LLI SOLDARELLI SRL pag. 96
FOLATTI ALFONSO SRL pag. 89
FOLINI ARREDAMENTI SRL pag. 95
FONTANA ALIMENTARI SRL pag. 95
FOPPOLI BRAMIN SRL pag. 99
FOR HOTEL COMPLEMENTS SRL pag. 87
FORME SOC COOP SOCIALE pag. 89
FOR YOU SRL pag. 87
FOTO GINO SRL pag. 91
FRATELLI MAGRO SRL pag. 90
FRATELLI TRUSSONI SRL pag. 77
FRAVER SRL pag. 101
FREE WORK SERVIZI SRL pag. 104
FRESCHI SAPORI SRL pag. 90
FRIGOTECNICA INDUST. CHIAVENNA SPA pag. 79
FUNIVIA AL BERNINA F.A.B. SRL pag. 87
GALLI COMMERCIALE SRL pag. 91
GALLI MARKET SRL pag. 90
GAMMA SRL pag. 103
G. AND G. SRL pag. 98
GELCOM SRL pag. 83
GEMINI PUNTOEDILE SRL pag. 91
GEMINI TRASPORTI SRL pag. 101
Le forme dell’interior contract
Custom-made furniture
Concreta è un interior contractor che opera sul mercato nazionale ed internazionale da oltre trent’anni, specializzato nella realizzazione, produzione e fornitura di arredamento customizzato e su misura, complementi per strutture ricettive e commerciali in generale. concretasrl.com
GEOTECH SRL pag. 91
GHE.BA.GAS SRL pag. 85
GHERARDI SRL pag. 89
GHILOTTI GIUSEPPE E FIGLI SRL pag. 91
GIACOMELLI SRL pag. 91
GIANERA GIACOMO & FIGLI SRL pag. 100
GICI SRL pag. 98
GIEFFE SRL pag. 90
GI. MA. CO. COSTRUZIONI SRL pag. 77
GIMBO SRL pag. 83
GIO.TRA SRL pag. 99
GIOTTA SRL pag. 79
GIROLO IMBALLAGGI SRL pag. 95
GLOBAL SERVICE SRL pag. 81
G.M. SCI SRL pag. 101
GRAFICHE PRADELLA SRL pag. 87
GRANITI CONRAD SRL pag. 96
GRIFONE SRL pag. 87
GROLLI COSTRUZIONI SRL pag. 93
GROSSO GIANENRICO SRL pag. 97
G.R. TENDAGGI SRL pag. 103
GRUPPO GENERALE COSTRUZIONI SRL pag. 100
HAEMOPHARM BIOFLUIDS SRL pag. 85
HAEMOPHARM SRL HEALTH CARE pag. 97
HDF SRL pag. 85
HERALC SRL pag. 94
HOTEL COMPAGNONI SRL pag. 98
HOTEL NEVADA SRL pag. 100
IDAT SRL pag. 96
IDEAL CHEF SRL pag. 100
IDRAULICA MENATTI C. & S. SRL pag. 103
IDRAULICA MORETTI SRL pag. 103
IL SENTIERO COOP SOCIALE pag. 85
IMI FABI SARDEGNA SRL pag. 89
IMPRESA RIGAMONTI SPA pag. 77
IMPRESA SPINI SRL pag. 97
IMSPORT SRL pag. 98
INDUSTRIA LEGNAMI TIRANO SRL pag. 83
INTRECCI SOCIETÀ COOP. SOCIALE pag. 98
IPERVERDE SRL pag. 93
ISTITUTO DI VIGILANZA DI SONDRIO
E PROVINCIA SRL pag. 96
ITAB SRL pag. 83
I.T.C. COSTRUZIONI SRL pag. 94
JACK & JACK SRL pag. 91
KAMATECH SRL pag. 96
LA FIORIDA SRL SOCIETÀ AGRICOLA AZIENDA
AGRITURISTICA VALTELLINA pag. 83
LANZI 2020 SRL pag. 95
LA PASTORELLA SRL pag. 90
LA QUERCIA SOC COOP SOCIALE pag. 103
LA RONCAIOLA SRL pag. 91
L'ARTE DELLA PASTA SRL pag. 99
LA SCELEIRA SRL pag. 100
LA TORRE SRL pag. 104
LATTERIA DI LIVIGNO SOC COOP AGR. pag. 90
LATTERIA SOCIALE DI CHIURO SOC COOP
AGRICOLA pag. 77
LATTERIA SOCIALE VALTELLINA SOC COOP
AGRICOLA pag. 77
L'AUTO SRL pag. 77
LAVANDERIA VALVIOLA SRL pag. 103
LB SRL pag. 89
LEGNOTECH SPA pag. 81
LEIR SRL pag. 101
LE ROCCE SRL pag. 83
LIQUIGAS VALTELLINA SRL pag. 94
LISCIDINI COSTRUZIONI SRL pag. 96
LIVIGNO SCAVI SRL pag. 90
LIVIGNO SRL pag. 99
LIVIGROSSIST SRL pag. 94
LNC LIFE SRL pag. 77
LONGA CARNI SRL pag. 87
LUMINA SRL pag. 85
MACOTEC SRL pag. 81
MADE DISTRIBUZIONE SRL pag. 94
MAGANETTI TRASPORTI SRL pag. 83
MAGGENGO VALTELLINA SRL pag. 85
MA.IR. SRL pag. 97
MAKER SRL pag. 104
MANIFATTURA BERNINA SRL pag. 100
MARGI SRL pag. 87
MARIANA LUIGI SRL pag. 79
MARMI VALMALENCO SRL pag. 101
MARTOCCHI SERRAMENTI SRL pag. 93
MASSETTI VALTELLINA SRL pag. 101
MAZZONI ETECH SRL pag. 95
MC2F SRL pag. 93
M.D.L. SRL pag. 85
MDR LEGNAMI SRL pag. 85
MECCANICA VALTELLINESE SRL pag. 91
MEDITALIA INDUSTRIALE SRL pag. 96
METAL GLASS SRL pag. 95
MET SPA pag. 85
METVAL SRL pag. 96
M. & G. RENTAL SRL pag. 95
MIDA IMPIANTI SRL pag. 97
MIOTTO BRUNA SRL pag. 96
MI PROJECT SRL pag. 85
MOIOLA MARKET SRL pag. 89
MOLINO FILIPPINI SRL pag. 81
MOLINO TUDORI SRL pag. 95
MOLTA SRL pag. 98
MONTAGNA COSTRUZIONI SRL pag. 103
MONTEMURRO UTENSILI SRL pag. 98
MORETTA PREFABBRICATI SRL pag. 87
MOTORI SONDRIO SRL pag. 99
MOTTOLINO SPA pag. 77
M.P.F. SRL pag. 103
MPM SRL pag. 97
M.P. TRANS SRL pag. 100
NANA SRL pag. 97
N.B.C. ELETTRONICA GROUP SRL pag. 85
NEW ELETTRA SRL pag. 97
NEW PHARM SRL pag. 90
NORATECH SRL pag. 95
NOYFIL SPA pag. 79
NUOVA SERPENTINO D'ITALIA SRL pag. 90
OFFICINA LCG SRL pag. 99
OFFICINA VALETTI SRL pag. 103
OFFICINE CRISTALLO SRL pag. 89
OFFICINE MECCANICHE BARNI SPA pag. 81
OIL SERVICE SRL pag. 79
OKAY SRL pag. 81
OLEODINAMICA MARTINALLI SRL pag. 89
O.M.B. SRL pag. 97
OMMES SRL pag. 81
O.S.A.M. SRL pag. 95
OSTERIA DEL CONTE SRL pag. 94
PAGACCIAI SRL pag. 94
PAGANONI SRL pag. 83
PANIFICIO PONTIGGIA SRL pag. 104
PARK CHALET VILLAGE SRL pag. 100
PARMIANI NOLEGGI SRL pag. 101
PASSERA SRL pag. 93
PASTICCERIA MASTAI SRL pag. 99
PASTIFICIO DI CHIAVENNA SRL pag. 77
PEDRANZINI IMBALLAGGI SRL pag. 99
PEDRANZINI SALUMIFICIO DI BORMIO SRL pag. 81
PEDRANZINI SUPERMERCATI SRL pag. 77
PEDRONCELLI SRL pag. 98
PENTAPACK SRL pag. 94
PENZ SRL pag. 97
PEZZINI - SPA pag. 81
PICCAGNONI COSTRUZIONI SRL pag. 91
PILBOR SRL pag. 99
PIZ UMBRAIL SRL pag. 104
PLATOR SRL pag. 91
PLINIANA SRL pag. 93
PLOZZA SRL pag. 104
PNEUMATICI VALTELLINA SRL pag. 93
PONTIGGIA CARS SRL pag. 100
POZZOLI DEPURAZIONE SRL pag. 87
POZZOLI FEDELE SRL pag. 96
PRESIO COSTRUZIONI SRL pag. 95
PRIULA SRL pag. 101
PROFESSIONE BENESSERE SRL pag. 93
PUNTO SPORT SKI TRAB SRL pag. 100
QUINTINO & C. SRL pag. 89
RAINOLDI MAC SRL pag. 81
RE.IV. SRL pag. 97
RETI VALTELLINA VALCHIAVENNA SRL pag. 87
R.G.M. SRL pag. 83
RIQUALIFICA SRL pag. 77
R.M. SCAVI SRL pag. 94
R.M. TRASPORTI SRL pag. 103
ROMERI METALCOSTRUZIONI SRL pag. 89
ROSA SRL pag. 104
ROVAGNATI 1919 SRL pag. 96
SABER SRL pag. 90
SAEL SRL pag. 94
SALIGARI SRL pag. 90
SALUMIFICIO GIANONCELLI
DI ARTURO E SERGIO GIANONCELLI SRL pag. 83
SALUMIFICIO MENATTI SRL pag. 79
SALUMIFICIO MOTTOLINI SRL pag. 77
SALUMIFICIO PANZERI SRL pag. 77
SALUMIFICIO SOSIO SRL pag. 81
SANDRINI COSTRUZIONI SRL pag. 87
SANGREGORIO GIOCHI SRL pag. 103
SANITERMICA AMBROSINI SRL pag. 101
SAN MICHELE SOC COOP SOCIALE pag. 93
SAPORI DI MONTAGNA SRL pag. 95
SCHENA ARTE MARMO SRL pag. 100
SCHERINI FRANCO SRL pag. 89
S.C.I. S. CATERINA IMPIANTI SPA pag. 93
SELVA SPA pag. 79
SEM COSTRUZIONI SRL pag. 103
SEP VALTELLINA SRL pag. 98
SER EDIL SRL pag. 97
SERPENTINO E GRANITI GEROSA SRL pag. 100
SERPENTINO E GRANITI SRL pag. 91
SERPLAST SERRAMENTI SRL pag. 90
SERRAMENTI PALOTTI SPA pag. 99
SERTORELLI ECOHAUS SRL pag. 103
SEVAL ELETTRICA SRL pag. 79
SGUALDINO TYRE & AUTO SERVICE SRL pag. 99
S.I.B. SOC IMPIANTI BORMIO SPA pag. 83
SILC SRL pag. 97
SILROC SRL pag. 83
SILVER SRL pag. 97
SINERGIA SRL pag. 79
S.I.T.A. SOCIETÀ INDUSTRIE TURISTICHE
DELL'APRICA SPA pag. 94
SITAS SPA pag. 81
S.I.T.E.R. SRL pag. 91
SKIAREA VALCHIAVENNA SPA pag. 87
SKI TRAB SRL pag. 90
SKIXO SRL pag. 96
SOCIETÀ AGRICOLA MELAVI' SOCIETÀ COOPERATIVA pag. 81
SOCIETÀ ELETTRICA IN MORBEGNO
SOC. COOP. PER AZIONI pag. 79
SO.FIN.A. SOCIETÀ FINANZIAMENTI
AZIENDALI SRL pag. 100
SOGEL SRL pag. 89
SOGE SONDRIO GESTIONI SRL pag. 81
SO.LOG SRL pag. 81
SONDRIO DIESEL SRL pag. 98
SONDRIO DISTRIBUZIONE SRL pag. 90
SONDRIO TURISTICA UNITOUR SRL pag. 89
SOSIO ILARIO SRL pag. 99
SPANDRIO SRL pag. 95
SPECIALCOFFEE SRL pag. 101
SPENDIBENE DI MOLTONI SRL pag. 97
SPORT EXTREME SRL pag. 100
STELLA ALPINA SOC COOP SOCIALE pag. 103
STELLINE REAL ESTATE SPA pag. 95
STM SRL pag. 94
S.T.P.S. SOCIETÀ TRASPORTI PUBBLICI
SONDRIO SPA pag. 83
T. 2. SRL pag. 81
TECHAUTO SRL pag. 101
TECNODELTA SRL pag. 95
TECNOFAR SPA pag. 77
TECNOPLASTICA GROUP SRL pag. 89
TECNO TRASPORTI SRL pag. 94
TECNOUTENSILI CAPARARO SRL pag. 81
TEMPIO CREMATORIO LOMBARDO SRL pag. 94
TFT SRL pag. 98
TGA & C. COSTRUZIONI SRL pag. 103
THERMOTECH SRL pag. 90
TICIENNE SRL pag. 99
TIDIEMME SRL pag. 85
TI.RA.SO. SRL pag. 81
T.M.C. SRL pag. 100
TMG SPA pag. 77
T.N.V. COMMERCIALE SIDERURGICA SRL pag. 87
TONA SRL pag. 96
TOURING SRL pag. 96
TRASPORTI GALLI SRL pag. 93
TRASPORTI OROBICI SRL pag. 94
TRE.CAR. SRL pag. 79
TRE.CERRI SRL pag. 101
TRENTATRE SRL pag. 100
TRIVELLA CONCRETE SRL pag. 101
TWINEX SRL pag. 89
UFFICIO SERVICE SRL SOCIETÀ BENEFIT pag. 103
UNIDATA SRL pag. 97
UNION SERVICE SRL pag. 100
VACANZE 2000 SRL pag. 104
VALBENE SRL pag. 99
VAL.CARRI SRL pag. 94
VALFER SRL pag. 93
VALLAND SPA pag. 79
VALMED SRL pag. 79
VALME SRL pag. 79
VALMETAL SPA pag. 85
VALSOLAR SRL pag. 94
VALTECNE SPA pag. 77
VALTELLINA BIKE SRL pag. 90
VALTELLINABIO SRL pag. 100
VALTELLINA ECORICICLI SRL pag. 96
VALTELLINA RETAIL SRL pag. 83
VALT-FUNGO SRL pag. 103
VALT PLASTIC SRL pag. 77
VAL WASH SRL LAVANDERIA INDUSTRIALE VALTELLINESE pag. 87
VAMP-GAS SRL pag. 83
VANARI FRUTTA SRL pag. 101
VANINETTI ENRICO SRL pag. 90
V.D.M. SRL pag. 97
VELA ASSICURAZIONI SRL pag. 104
VERGOTTINI SRL pag. 98
VETRERIA VALFON SRL pag. 96
VETRO G. SRL pag. 81
VIS SRL pag. 87
VIVILA SRL pag. 96
VM DATI SRL pag. 104
WEBTEK SPA SOCIETÀ BENEFIT pag. 104
XD SRL pag. 100
ZECCA PREFABBRICATI SPA pag. 79
ZT SRL pag. 98
ZUCCHI SRL pag. 101
ZUGNONI ARREDAMENTI SRL pag. 89
3
Un Natale da ricordare, grazie a vini che raccontano emozioni
Con le selezioni di vini Triacca, il tuo regalo aziendale diventa il piacere di un brindisi condiviso
Consumo di energia Alfa Romeo Junior Elettrica (kWh/100km): 15,0 - 15,5; emissioni CO2 (g/km): 0. Autonomia elettrica (km): 410-398. Valori ottenuti in base a test ufficiali previsti dal procedimento di omologazione e misurati in base al metodo di misurazione/correlazione nel ciclo misto WLTP, aggiornati al 21/06/2024 indicati a fini comparativi. Il consumo effettivo di energia e l’autonomia elettrica possono essere diversi, e variare a seconda delle condizioni di utilizzo e di vari fattori quali: optional, temperatura, stile di guida, velocità, peso del veicolo, utilizzo di determinati equipaggiamenti (aria condizionata, impianto di riscaldamento, radio, navigazione, luci, ecc.), pneumatici, condizioni stradali, meteo, ecc. Immagini a puro scopo illustrativo.
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