Carnevale Ivrea

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Numero speciale omaggio

www.ilcanavese.it • ilcanavese@netweek.it • Tel. 0124.640490

ARANCERI WARRIORS Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 22/1/2018 - Editore: Media(iN) srl - Merate (LC) - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI

FOTO DI WWW.TAKEOFFAGENCY.IT Piazza di Città al termine della battaglia delle arance il martedì quando vengono proclamati i vincitori: da quest’anno, forse, quell’immagine è diventata «storica»

ASSO DI PICCHE - a pagina 6

PANTERA NERA - a pagina 14

ARDUINI - a pagina 16

Violetta, la forza delle donne tutti noi

E la storia continua nel segno dell’amicizia

MORTE - a pagina 8

TUCHINI - a pagina 10

SCACCHI - a pagina 12

DIAVOLI - a pagina 18

MERCENARI - a pagina 20

CREDENDARI a pagina 22

2018 anno del 65ennale Tra squadra e Borghetto Amarcord: C’era una volta dalla fondazione un forte legame storico la sfilata del sabato sera...

Con lo Zio Sam un’edizione Gli Scorpioni passionali Il racconto di un gruppo ma anche tradizionali di amici e di un sogno... nel motto di I want you

In battaglia insieme D'l Purtigal e dal grande cuore giallo viola ai ragazzi di Intercultura

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STORICO CARNEVALE DI IVREA EDIZIONE 2018

Dedicato agli aranceri delle squadre a piedi Ivrea (ses) Si dice che «ciò che è scritto senza passione, verrà letto senza interesse». Abbiamo provato a metterci la stessa passione, sentita intervistando le 9 squadre di aranceri a piedi. Ma è difficile eguagliarne l'impegno profuso nel dar vita alla Battaglia delle arance. La regola per chi scrive spiega, forse, il crescente interesse nel mondo per la singolare e unica tradizione eporediese. Nei giorni clou dell'evento arrivano persone da ogni angolo del pianeta per assistere allo spettacolare scontro nelle piazze. E sono sempre di più, complessivamente, anche gli iscritti dall'Estero. Così quest'anno abbiamo pensato di dedicare lo speciale de Il Canavese sul carnevale di Ivrea a loro: gli aranceri a piedi delle nove squadre, simbolo eterno della ribellione popolare alle oppressioni dei tiranni. Simbolo, nella sua metafora, che assume un significato ancor più profondo oggi, caratterizzato da un difficile periodo storico ed economico. Non solo per il Canavese. Ma proprio la Battaglia delle arance – prova ne sono gli iscritti nelle squadre – è stata capace nel tempo di unire un luogo tanto frammentato, pure per un retaggio storico medievale, qual è il Canavese. Ed è diventato sempre più un'icona del territorio al di là dei confini geografici. All'Estero Ivrea è sempre più conosciuta per la sua Battaglia delle arance. Di fatto l'edizione 2018 per gli aranceri ha già rappresentato una prima «sfida»: quella con la circolare Gabrielli. Com'è purtroppo scontato in più ambiti, l'errore di uno (i tragici fatti in piazza San Carlo a Torino nel giugno 2017 per la mancanza di una più lungimirante organizzazione e amministrazione), lo stanno pagando tutti. A caro prezzo (letterale). E ha toccato pure il Carnevale di Ivrea. Ma nonostante le difficoltà dettate dalle nuove norme, gli aranceri non si sono arresi al pari della propria indole. E hanno affrontato da «guerrieri» anche questo imprevisto, organizzando ancora con più impegno e determinazione la festa che a febbraio li renderà protagonisti indiscussi dell'evento. Sono numerose le iniziative in calendario, declinate nei colori delle nove squadre. Non mancano appuntamenti goliardici, ma altrettanti sono gli eventi dedicati alla solidarietà. Molte squadre peraltro sono impegnate tutto l'anno in iniziative di beneficenza o sociali, per sostenere il territorio. E il più delle volte concretizzano i loro valori in silenzio. Abbiamo provato a raccontarle e a descriverle. E, seppure diverse tra loro per nomi, simboli e colori, ognuna è accomunata dallo stesso senso di amicizia, fratellanza e coraggio. Tutti hanno inoltre accolto il progetto «Violetta, la forza delle donne», partecipando all'opera di sensibilizzazione. E non poteva essere diversamente, anche perché Violetta – la Vezzosa Mugnaia – è una di loro. Del popolo in lotta per la propria libertà. Contro i soprusi di ogni genere. Elisabetta Signetto

«Violetta, la forza delle donne» SIAMO TUTTI NOI! IVREA (ses) Anche gli Aranceri delle nove squadre sostengono il progetto «Violetta», la forza delle donne. L’iniziativa promossa il 25 novembre scorso (Giornata contra la violenza sulle donne) dalle fondatrici de L’Ordine della Mugnaia nell’anno del quarantennale è volta a sensibilizzare la popolazione sulla violenza di genere. Un fenomeno crescente, trasversale, insidiatosi in ogni strato sociale, economico e culturale, senza differenza di razza, religione o età. La Mugnaia dello Storico Carnevale di Ivrea è una figura esemplare di liberazione dal sopruso e dalla prepotenza, per sé e per il popolo. E Violetta, oltre a veicolare un messaggio di coraggio e dignità per tutte le donne, sa

anche richiamare gli altri alla solidarietà. Insieme a Lilli Angela, responsabile del progetto, ci lavorano Barbara Bellardi, Isabella Bretti, Manuela Cappelli, Virginia Debernardi, Annarosa Esposti, Elena Gallo, Valeria Giusti, Stefania Maniscalco, Daniela Pagliero, Luisa Romussi, Francesca Vanoni, Daniela Vaudano, e le rappresentanti delle squadre degli aranceri a piedi Francesca Alma, Laura Ricci, Monya Baccaro, Roberta Targa, Giuseppina Tilocca, Tiziana Finocchiaro. Il gruppo è coadiuvato dalla psicologa psicoterapeuta Barbara Bessolo, referente scientifica, e si avvale della collaborazione dell’Asl To4, attraverso Silvana Faccio del corso di laurea in Infermieristica. L’intenzio-

ne iniziale è di uno sviluppo triennale delle attività. Il primo è organizzare e promuovere azioni di sensibilizzazione e prevenzione attraverso l’organizzazione di incontri, eventi specifici. E’ in fase di elaborazione proprio in questi giorni un progetto con il corso di laurea infermieristica di Ivrea. Il secondo è potenziare e garantire un percorso di sostegno psicologico alle donne vittime di violenza accedendo alla rete dell’Asl To4. I gruppi sono uno strumento di in-

una raccolta di idee e suggerimenti, finalizzata nei prossimi mesi ad un’iniziativa comune a tutte le squadre sotto il nome di Violetta. Intanto è stata realizzata una cartolina di «Violetta, la forza delle donne» con i colori di ognuna. Alcune squadre per rimarcare il concetto «Violetta la forza delle donne» siamo ter- tutti noi, realizzeranno una ven- bandiera dedicata e sarà to va- esposta nelle piazze di tiro. l i d o Partecipano inoltre i gruppi p e r storici: Alfieri, Vivandiere, Faf a r e giolate, Goliardia, Mugnaie, usci- Aranceri, Citoyens de la Ville r e d'Ivrée 1798. Nonché il grupq u e- po aranceri dei carri da getto. s t e Chiunque può sostenere l’inidonne ziativa con un’offerta per la dal si- spilla, reperibile in Ivrea nelle l e n z i o sedi delle squadre degli arandall’isola- ceri a piedi e nei loro stand al mento e per mercatino in piazza Ottinetti recuperare il la penultima domenica di senso della loro Carnevale (4 febbraio) o alla prospettiva e il valore Gioielleria Rolfo in via Padella loro autonomia. A feb- lestro. E’ possibile anche fare braio saranno avviati al Con- un versamento sul conto corsultorio i primi interventi te- rente dedicato L’Ordine della ra p e u t i c i . I n o c c a s i o n e Mugnaia, Progetto Violetta dell’imminente edizione 2018 Banca Prossima, Iban IT del Carnevale è iniziata anche 46R0335901600100000154404.

La nostra Festa unica al mondo

Intervista a Alberto Alma, presidente della Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea, sulla kermesse ormai sempre più internazionale IVREA (ses) Carnevale tutto l'anno. Ovvero riuscire a concretizzare il progetto Carnevale 365 con appuntamenti, ma soprattutto attraverso un luogo di riferimento permanente. E in attesa di una eventuale nuova sede, una «casa» il Carnevale ce l'ha già: è l’antico Palazzo della Credenza (dove è in corso un cospicuo investimento da parte della Fondazione). E' il sogno di un po' tutti gli appassionati della kermesse eporediese. Ed è anche l'obiettivo della Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea da quando è stata istituita. Ed è oggi presieduta da Alberto Alma (in foto). Più di una le ragioni: la manifestazione è diventata ormai un simbolo per il Canavese. E non solo. Nel corso del tempo è cresciuto l'interesse per l'evento, valicando i confini locali e nazionali. Basti pensare alla provenienza dei giornalisti, delle troupe televisive e dei numerosi visitatori durante i giorni clou della festa. «Da sempre il Carnevale è stato in grado di adattarsi ai cambiamenti sociali ed economici dettati dall'epoca, questa è la vera forza di questa Festa unica – ha commentato Alma nel corso di un'intervista a metà gennaio – I risultati raggiunti sono merito del lavoro svolto da tutti gli organizzatori che si sono susseguiti nel tempo e dalla Fondazione in piena sintonia e collaborazione con tutte le componenti indistintamente». Guardando indietro, Alma ricorda gli importanti accordi stretti con Trenitalia per i biglietti agevolati nel raggiungere Ivrea durante la kermesse. O ancora: il progetto

FaiCarnevale in collaborazione con il Fondo Ambiente Italiano per valorizzare sempre di più il territorio anche attraverso l’evento del Carnevale, offrendo un percorso di visite integrato (e a prezzi ridotti) tra quello eporediese e la scoperta delle residenze storiche piemontesi gestite dal Fai. Un ruolo importante l'ha avuto poi la comunicazione, spettacolarizzando in modo positivo, sia la parte storica sia la battaglia, come momenti unici ma, allo stesso tempo, capaci di coesistere in piena sintonia: lo Storico Carnevale di Ivrea è infatti il «più social» d'Italia. «La battaglia delle arance è certamente l’evento del Carnevale più conosciuto nel mondo proprio grazie ai moderni canali di comunicazione – ha evidenziato Alma - Il ruolo della Fondazione è quello di preservarne la storicità e diffonderne in modo corretto la tradizione». Sul punto ha infatti sottolineato: «Per questo è necessario affrontare le sfide del tempo». Una su tutte è la sostenibilità. Tema declinato, a conti fatti, con la creazione del compost Frigio attraverso il riciclo delle arance smaltite dopo la battaglia. Da un punto di vista più pragmatico in termini economici è invece la cooperazione con altre realtà. «La Fondazione collabora con gli altri Carnevali storici del Piemonte, come Borgosesia, Chivasso e Santhià, oltre a far parte dell'associazione nazionale Carnevalia insieme a quello di Venezia e Viareggio – ha tenuto a precisare Alma – Le basi per poter partecipare in futuro a progetti legati ai fondi europei tramite gli enti superiori, perché il Carnevale non diventi “semplicemente un'ancora, ma diventi una risorsa”». Sul cambiamento

e sulle difficoltà per non stravolgerne le tradizioni quest'anno ha pesato, però, la Circolare Gabrielli, imponendo norme ancor più rigide in fatto di sicurezza (dopo quelle già applicate l'anno scorso dettate dall'antiterrorismo). «La Fondazione ha dato il proprio apporto economico e di competenza commissionando lo studio e l’elaborazione del complesso piano sulla sicurezza – ha rimarcato Alma – Ma difficilmente alcune misure verranno revocate». I nuovi provvedimenti hanno inciso soprattutto sul alcuni eventi, come al sabato sera per la presentazione della Mugnaia, fissando un numero di persone che possono accedere alla piazza. «La formula, proposta da Fondazione sulla base dei vincoli imposti dalle nuove norme sulla sicurezza, dei 100 delegati per ogni squadra di aranceri a piedi alla sfilata del sabato garantisce a tutte le squadre di essere presenti in piazza di Città per la proclamazione della Mugnaia – ha spiegato il presidente della Fondazione – Allo stesso tempo permette di aumentare il numero degli accessi alla piazza destinati al pubblico». Ma diventerà una regola definitiva per le prossime edizioni? «Se ne parlerà dopo questa, è prematuro discuterne adesso e non dipende solo dagli organizzatori– ha detto il presidente dell'Ente – Fondamentale però è saper trasformare un vincolo in un elemento di forza per garantire il regolare svolgimento del Carnevale come è già avvenuto in passato». Infine, dunque, l'augurio: «Ciò che conta è vivere il Carnevale con lo spirito che da sempre lo contraddistingue, partecipando gioiosamente e pienamente alla nostra festa unica al mondo».

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GIOVEDÌ 8

IVREA (ses) Giovedì Grasso, 8 febbraio, alle 9 il Generale con lo Stato Maggiore, Pifferi e Tamburi e gli Alfieri visita le scuole di Ivrea. Tra le 13 e le 18 in sala Santa Marta c’è la mostra di Bambini al Centro «Progetto Manifesto 2018». Alle 14.30 si tiene il passaggio dei poteri in piazza di Città: in municipio il Sindaco affida simbolicamente i poteri civili al Generale imponendogli la fascia bianco-rossa. Alle 15 il Corteo storico percorre corso Cavour, Nigra, Borghetto, piazza Gioberti, via Arduino, Palestro, corso Massimo d’Azeglio, fino alla chiesa di San Lorenzo, per poi tornare in centro e raggiungere piazza Castello attraverso via Palma e via delle Torri. Intanto in piazza Ottinetti è in programma la Festa dei bambini organizzata da J’Amis ad Piassa d’la Granaja. Alle 16.15 il Vescovo riceve il Corteo storico. Alle 17.15 la Marcia scende a Palazzo civico dove nella Sala Dorata il Sindaco riceve l’omaggio dei piccoli Priori ed offre loro i doni di rito. Alle 17.30 suona la Generala in piazza di Città. Alle 18 Generale e Stato Maggiore vanno alla Fagiolata di via Palma (via IV Martiri). Alle 18.30 nella Sala del Consiglio comunale è in calendario il conferimento delle insegne ai nuovi Oditori da parte del Generale. E alle 21.30 la «Festa continua» in piazza Ottinetti con gli J’Amis ad Piassa d’la Granaja. E cominciano anche le Feste degli Aranceri: i Mercenari ai Giardini pubblici, i Credendari in piazza Freguglia, i Diavoli a Diavolandia, le Pantere in piazza Vicolo Cerai, gli Scacchi in via Palma, la Morte ai giardini di corso Cavour, le Picche in piazza di Città.

Il Canavese

SABATO 10

Mercatino Inizia la festa C’è l’attesa degli aranceri per le vie presentazione in piazza della città della Mugnaia IVREA (ses) E’ la Penultima domenica di Carnevale il 4 febbraio. Alle 9 si inizia con le Fagiolate di Montenavale, Cuj dij Vigne (ristorante Modina), Torre Balfredo (Casa Giuseppina, via Frandina 2, alle 10.30) e Santi Pietro e Donato (via San Pietro Martire 11). Qui arriva il Generale con lo Stato Maggiore, sulle note dei Pifferi e Tamburi. Alle 10 apre il mercatino degli Aranceri in piazza Ottinetti, mentre alle 10.30 inizia la parata dei carri da getto nelle vie del centro: la presentazione è in piazza del Rondolino, mentre l’inquadramento parte alle 9.45 in corso Massimo d’Azeglio. Alle 12 si svolge la riappacificazione degli abitanti dei Rioni di San Maurizio e del Borghetto sul Ponte Vecchio. Alle 12.15 c’è il pranzo della Croazia in Borghetto. Alle 14.30 comincia l’alzata degli Abbà. Il corteo preceduto dall’ufficiale addetto alle bandiere si reca nell’abitazione dei piccoli Priori dei rioni di San Grato, San Maurizio, Sant’Ulderico, San Lorenzo e San Salvatore. Gli Aiutanti di Campo alzano l’Abbà dal balcone mostrandolo alla folla al suono dei Pifferi e Tamburi, mentre il Generale saluta militarmente. All’interno dell’abitazione il Sostituto legge il verbale e lo fa firmare all’Abbà, ai genitori, al G enerale e ai testimoni. Nell’ordine: 14.30 Parrocchia di San Grato; 15 Parrocchia di San Maurizio; 15.30 Parrocchia di Sant’Ulderico; 16 Parrocchia di San Lorenzo; 16.30 Parrocchia di San Salvatore. Alle 17.30 «suona» la Generala in piazza di Città (al termine del giro i Pifferi e Tamburi eseguono la Generala in onore del Generale). Le Alzate degli Abbà iniziano la Terzultima Domenica di Carnevale, ossia domenica prossima, 28 gennaio. Ad aprire la giornata, alle 9.15, sono sempre le Fagiolate, ma a Bellavista (viale Kennedy) e San Giovanni (piazza Boves). Alle 10.40 invece si svolge la consegna del Libro dei Verbali in piazza Freguglia, mentre alle 11.30 la Prise du Drapeau in piazza di Città (un’antica cerimonia militare). Alle 12.30 c’è poi il banchetto inaugurale del Generale e del Brillante Stato Maggiore. E alle 14.30, dunque, cominciano le Alzate: 14.30 Parrocchia di San Grato; 15 Parrocchia di San Maurizio; 15.30 Parrocchia di Sant’Ulderico; 16 Parrocchia di San Lorenzo; 16.30 Parrocchia di San Salvatore. Al termine, alle 17.30, la Generala in piazza Città suonata dai Pifferi e Tamburi.

LUNEDÌ 22 GENNAIO 2018

IVREA (ses) Con sabato 10 febbraio lo Storico Carnevale di Ivrea entra nel vivo. Alle 8.30 Generale, Sostituto Gran Cancelliere e Stato Maggiore vanno dalle Autorità Militari. Dalle 10 alle 19 in sala Santa Marta prosegue la mostra Bambini al Centro con il «Progetto Manifesto 2018». Alle 11.30 in piazza di Città viene presentata la Scorta d’Onore della Mugnaia al Generale. Alle 14 inizia la Festa in maschera per i bambini al Padiglione della Morte insieme a Picche, Morte, Tuchini, Scacchi, Pantere, Diavoli e Credendari. Alle 18 cominciano le feste degli Aranceri nelle piazze cittadine: Mercenari ai Giardini pubblici, Credendari in piazza Freguglia, Diavoli a Diavolandia, Pantere in piazza Balla, Scacchi e Arduini in piazza Ottinetti, Picche in piazza di Città, Morte ai giardini di corso Cavour e Tuchini in Borghetto. Alle 21 si svolge la presentazione della Vezzosa Mugnaia dalla loggia esterna del Palazzo Municipale. Al suono del campanone il Sostituto dà lettura di nomina. Alle 21.30 parte la Marcia del Corteo Storico, con la fiaccolata goliardica e la sfilata delle squadre degli aranceri a piedi in Lungo Dora in onore della Vezzosa Mugnaia. Quest’anno le 9 squadre saranno rappresentate da una delegazione di 100 aranceri ognuna. Il percorso della sfilata: piazza di Città, via Arduino, piazza Maretta, via Guarnotta, Ponte Vecchio, via Gozzano, piazza Lamarmora, corso Nigra, corso Cavour, corso Gallo, corso Botta, piazza Balla, via Palestro, piazza di Città.

Asso di Picche piazza di Città

Pantere nere Rondolino

La Morte piazza di Città

Diavoli Rondolino

Tuchini Borghetto

Scorpioni d’Arduino piazza Ottinetti Scacchi piazza Ottinetti

Mercenari Rondolino

Credendari piazza Freguglia

Ecco dove tirano le squadre di aranceri

B o rg h e tto tto

Chi vincerà la battaglia quest’anno?

BORGHETTO Campo di Battaglia dei Tuchini. Si trova sulla sponda destra del fiume Dora Baltea. Si può arrivare o dal ponte vecchio romano, giungendo da corso Garibaldi o dal lungo Dora. E alle «spalle» di piazza Lamarmora, passando da via Gozzano

PIAZZA FREGUGLIA E RONDOLINO E’ il campo di battaglia di Credendari, Pantere nere, Diavoli (in piazza Freguglia, acconto, c’è Diavolandia) e Mercenari (dai Giardinetti Giusiana). Si accede dal ponte passerella, dal lungo Dora, arrivando in corso Botta, oppure da corso Massimo d’Azeglio

PIAZZA OTTINETTI Si trova nel centro storico, è il campo di battaglia degli Scorpioni di Arduino e degli Scacchi. Si accede da via Palestro

PIAZZA DI CITTÀ Si trova nel centro storico è il campo di battaglia dell’Asso di Picche e della Morte. Si accede arrivando da via Palestro Su accessi e ticket: www.storicocarnevaleivrea.it https://ivrea2018.bformsservices.com/

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Mercoledì delle Ceneri, il 14 Polenta e merluzzo

IVREA (ses) Il sipario sullo Storico Carnevale di Ivrea cala il Mercoledì delle Ceneri, 14 febbraio. Alle 11 in piazza Lamarmora è in programma la tra-

dizionale distribuzione di polenta e merluzzo, organizzata dal Comitato della Croazia. La distribuzione dei buoni avviene nella sede del Comitato della

Croazia (si trova in vicolo del Forno 6) oppure il 14 febbraio direttamente in piazza Lamarmora, fino ad esaurimento.

Speciale Carnevale di Ivrea 5

LUNEDÌ 22 GENNAIO 2018

Il Canavese

Piazza Ottinet ti Ottinetti

DOMENICA 11

LUNEDÌ 12

MARTEDÌ 13

IVREA (ses) Domenica, 11 febbraio, è la giornata più attesa: c’è la Battaglia delle arance. Alle 9 iniziano le Fagiolate: Castellazzo (piazza Maretta), San Lorenzo (Ex Polveriera), via Dora Baltea e San Bernardo (piazza della Chiesa). Alle 9.30 si svolge il giuramento di Fedeltà del Magnifico Podestà in piazza Castello. Dalle 10 alle 19 continua la mostra in sala Santa Marta Bambini al Centro con «Progetto Manifesto 2018». Alle 10 Mugnaia e Generale vanno alla Fagiolata Benefica del Castellazzo in piazza Maretta. Intanto il Podestà al Castellazzo scalza la pietra per la Preda in Dora dai ruderi del maniero usando l’antico martello d’arme. La cerimonia della Preda in Dora sul Ponte Vecchio è alle 10.30. Il Podestà volgendo le spalle al parapetto del ponte getta dietro di sé, verso valle, la pietra pronunciando la frase: «Hoc facimus in spretum olim Marchionis Montisferrati, nec permittemus aliquod aedificium fieri ubi erant turres domini Marchionis» (facciamo questo in dispregio del Marchese del Monferrato, né permetteremo che alcun edificio abbia a sorgere dove erano le torri del signor Marchese). In segno di rifiuto di ogni forma di tirannia. La Mugnaia con il Generale, lo Stato Maggiore e la Scorta d’Onore assistono alla Cerimonia dalla sponda destra del fiume. Alle 13 comincia l’inquadramento dei Carri da getto in corso Massimo D’Azeglio per verifiche e controlli. Alle 14 inizia la Marcia del Corteo Storico da piazza di Città e poi la sfilata dei Gruppi Storici ospiti. Il percorso è piazza di Città, via Arduino, piazza Gioberti, via Guarnotta, Ponte Vecchio, via Gozzano, piazza Lamarmora, corso Nigra, Cavour, Re Umberto, Gallo, Botta, piazza Balla, corso Massimo d’Azeglio, via IV° Reggimento Alpini (Ufficio del Turismo), via Cascinette, corso Massimo d’Azeglio, piazza Balla, via Palestro, piazza di Città. Intanto le nove Squadre a piedi danno vita alla Battaglia delle arance con i tiratori sulle Pariglie e sui Tiri a quattro suddivisi su due percorsi: interno (piazza Ottinetti e piazza di Città) ed esterno (Borghetto, piazza del Rondolino, passando da Lungo Dora e piazza Freguglia). Alle 17.30 suona la Generala in piazza di Città. Alle 21.30 ci sono i fuochi d’artificio sul Lungo Dora in onore della Vezzosa Mugnaia. E alle 22 la Festa in suo onore al Teatro Giacosa.

IVREA (ses) Lunedì, 12 febbraio, si apre alle 9.30 con un rito: le Zappate degli Scarli. Il Generale, preceduto dagli Alfieri e dai Pifferi e Tamburi, e scortato dallo Stato Maggiore, accompagna una coppia di sposi dell’anno in ogni Rione sul luogo dove sarà innalzato lo Scarlo (Parrocchia di San Maurizio, Sant’Ulderico, San Lorenzo, San Salvatore e San Grato). Il Sostituto Gran Cancelliere, issato su di uno sgabello a forma di tamburo, dà lettura del verbale della cerimonia e gli sposi, con il piccone e la pala, danno ciascuno un colpo sul terreno nel punto destinato allo Scarlo, mentre tutti i presenti recitano in coro: «As pianta ‘l pic a l’uso antic». Dalle 10 alle 19 prosegue la mostra in sala Santa Marta Bambini al Centro con «Progetto Manifesto 2018». Alle 12.30 in piazza di Città i Citoyens de la Ville d’Ivrée donano al Sindaco un albero (quello della Libertà) per rievocare l’adesione della comunità eporediese al vento rivoluzionario francese alla fine del Settecento. Alle 13 c’è il Trofeo Pich e Pala in piazza di Città. Gli aranceri, uno per squadra, oltre a chiunque altro voglia cimentarsi, si sfidano in una gara di tiro lungo dell’arancia. Il lancio avviene verso il Palazzo Municipale dal lato opposto della piazza. Intanto i Carri da getto si preparano per i controlli in corso Massimo d’Azeglio (il veterinario della Fondazione verifica tutti i cavalli sia a livello di documentazione che lo stato fisico, compresa la correttezza delle ferrature agli arti. I controlli passano ai carri, che devono avere in regola la documentazione di «bordo» - collaudo statico carro, brevetti conducenti, documenti cavalli per Asl, ed anche alcune corrispondenze al regolamento sicurezza e misure del carro, maschere di protezione aranceri. Ultimo, non certo a livello di importanza, l’alcool test eseguito su tutti i conducenti dei carri). Alle 14.15 inizia la marcia del Corteo Storico a piedi per la visita alle Squadre degli aranceri: Tuchini del Borghetto, Mercenari, Diavoli, Pantere, Credendari, Scacchi, Arduini, Asso di Picche e Morte. Nel frattempo le nove Squadre a piedi danno vita alla Battaglia delle arance con i tiratori sulle Pariglie e sui Tiri a quattro. Lunedì è previsto un unico percorso: piazza Ottinetti, piazza di Città, Borghetto, piazza del Rondolino e piazza Freguglia. Alle 17.30 suona la Generala in piazza di Città.

IVREA (ses) Martedì, 13 febbraio, è il giorno della proclamazione dei vincitori della Battaglia delle arance. Alle 13 si procede con l’inquadramento dei Carri da getto in corso Massimo d’Azeglio per verifiche e controlli. Alle 14 ha inizio la Marcia del Corteo Storico e della Battaglia delle arance: piazza di Città, via Arduino, piazza Maretta, via Guarnotta, Ponte Vecchio, via Gozzano, piazza Lamarmora, corso Nigra, Cavour, Re Umberto, Gallo, Botta, piazza Balla, corso Massimo d’Azeglio, via IV° Reggimento Alpini (Ufficio del Turismo), via Cascinette, corso Massimo d’Azeglio, piazza Balla, via Palestro, piazza di Città. Alle 17.30 si svolge la premiazione delle Squadre degli aranceri e dei carri da getto in piazza di Città. Vengono nominate le prime tre Squadre a piedi della classifica determinata da tiro, immagine e correttezza; le prime tre Pariglie e i primi tre Tiri a quattro della classifica determinata da cavalli, finimenti e guida; le prime tre Pariglie e i primi tre Tiri a quattro della classifica determinata dall’allestimento; i primi classificati Pariglie e Tiri a quattro determinata dalla combattività. Alle 20 il Corteo Storico parte per l’abbruciamento degli Scarli delle parrocchie di San Maurizio, Sant’Ulderico e San Lorenzo. Gli Abbà, reggendo un lume, preceduti da Pifferi e Tamburi e accompagnati da Generale e Stato Maggiore, raggiungono la piazza a cavallo. I due Abbà del Rione smontano e compiono un giro attorno allo Scarlo. Un ufficiale, che li accompagna tenendoli per mano, porge loro una fiaccola accesa ed il fuoco viene appiccato. Alle 21.30 c’è poi l’Abbruciamento dello Scarlo della Parrocchia San Salvatore alla presenza della Vezzosa Mugnaia in piazza di Città. La Mugnaia, in piedi sul carro dorato, nel momento in cui viene appiccato il fuoco dagli Abbà, leva alta la spada simbolo del riscatto dal tiranno finché la bandiera tricolore in cima allo Scarlo non è del tutto consumata dal fuoco. Quanto più velocemente le fiamme risalgono il palo, tanto più la folla all’esclamazione «a brusa!... a brusa!», sottolinea il segno di buon auspicio per l’anno da poco iniziato. Alle 22.15 con l’Abbruciamento dell’ultimo Scarlo, parrocchia di San Grato in piazza Lamarmora, si tiene la Marcia funebre: il Generale scende da cavallo e i Pifferi e Tamburi eseguono una triste pifferata, mentre gli Ufficiali trascinano sul selciato le loro sciabole. Ma è un «Arvédze a giòbia ‘n bot in piazza Ottinetti».

La battaglia La «lotta» delle arance, nelle piazze si combatte continua Piazza Fr Freguglia e Rondolino

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SPECIALE A CURA DI Elisabetta Signetto (stampato il 22 gennaio) FOTO IN COPERTINA di Marco Leonardi Take off Agency Consulenza grafica di Debora Grazio

Le nove squadre di Aranceri a piedi: Asso di Picche, Morte, Tuchini del Borghetto, Scacchi, Scorpioni d’Arduino, Pantere nere, Diavoli, Mercenari e Credendari. In modo simbolico, ognuna l’abbiamo rappresentata nello spicchio di un’arancia, come tanti raggi di sole. Essendo ognuna protagonista della battaglia

Premiazione dei vincitori edizione 2018


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E LA STORIA CONTINUA

IVREA (ses) Con la loro storia, si racconta anche quella della Battaglia delle arance. Se fosse un film, si potrebbe definire il prequel. Loro? Gli aranceri dell'Asso di Picche. Ma bisogna tornare indietro nel tempo, al dopoguerra. Era il 1947 quando riprese la tradizione carnevalesca con Mugnaia, Generale, Podestà e Abbà. E la Battaglia delle arance. Allora erano le persone a munirsi e a lanciarle principalmente contro i balconi. Nel centro storico. Rarissimi erano infatti i carri. Un gruppo di amici, animati dal coraggio, l’amicizia e la correttezza il lunedì di quell’anno (la domenica non si tirava ancora) si presentò con un simbolo: l'Asso di Picche. Lo stemma, un picche nero, era stato creato da un disegnatore Olivetti, Gino Pasteris, e, con l’aiuto della madre, lo consegnò al gruppo di ragazzi. Si distinsero dalla folla e dodici mesi dopo, nel 1948, si ripresentarono di nuovo indossando una tuta da lavoro blu e l'icona cucita sulla schiena (uno più piccolo sul petto). Nel 1949 l'Asso di Picche venne riconosciuto componente ufficiale dello Storico Carnevale D’Ivrea. Ci si allenava tutto l'anno per poter entrare nel gruppo. Nel 1955 la divisa cambiò, aggiungendo il rosso: la casacca era ispirata a quella dei marinai, mentre i pantaloni erano quelli scozzesi. Piazza di Città diventò il loro campo di battaglia. Passò il tempo e, mentre nacquero le altre squadre, la divisa delle Picche mutò ancora: negli anni '60, per esempio, vennero aggiunti i campanelli. Parallelamente il gruppo si trasformò in una vera e propria associazione con tanto di direttivo. Nei primi anni '90 venne inaugurata la sede nel rione San Maurizio. Inconfondibile è anche oggi il loro Bandierone sopra alla fontana di Camillo Olivetti, issato dal 1988 sulle antiche rovine del Castellazzo.

Un gruppo di amici, animati da coraggio, amicizia e correttezza nel 1947 si presentò a tirare con un simbolo: l'Asso di Picche...

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Anno di fondazione e piazza 1947 Piazza di Città (Ferruccio Nazionale)

Colori e simbolo Rosso e blu con un asso di Picche

Premi vinti Tante le vittorie conseguite, l’ultima in ordine di tempo nel 2016 in concomitanza del loro 70ennale Presidente in carica CORRADO BONESOLI GLI APPUNTAMENTI

Dopo la battaglia tutti all’Osteria AS da Piche IVREA (ses) Nei giorni di Carnevale il punto di ritrovo è la sede, aperta dalle 16 alle 18.30. Sabato 10, dopo le 19, le Picche si raduneranno in Piazza Borgoglio (di fronte ex Pitetti), per attendere il passaggio del corteo storico. Dopodiché, percorrendo a ritroso Via Arduino, si raduneranno per la consueta festa in Piazza di Città, con musica e vin brulè per tutti. Domenica 12 l'appuntamento è alle 13 in sede. Le Picche sfileranno fino a Piazza di Città, dove alle 14 inizierà la Battaglia delle arance. Al termine gli aranceri andranno all’Osteria «AS da Piche». Idem, lunedì 12 e martedì 13. La cena di chiusura del Carnevale invece è fissata venerdì, 23 febbraio, con la premiazione dei Picche d’Oro. FOTO DI ALESSIO AVETTA - IVREA Punto Photo - corso Massimo D'Azeglio


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La Morte quest’anno festeggia il 65° Era il 1954 quando un gruppo di amici del quartiere eporediese decise di fondare la squadra di aranceri. Il Cuore di San Grato 2018 all'Ordine della Mugnaia

IVREA (ses) L'aggettivo per loro è genuinità. E loro sono gli aranceri Della Morte in piazza di Città. Quest'anno, 2018, coincide con il 65esimo anniversario dalla fondazione. Era il 1954 quando un gruppo di amici del quartiere San Grato, dove da allora c'è la sede, decise di fondare l'associazione. E da allora è cresciuta sotto più sfumature, non solo in termini di iscritti, arrivando a sfiorare gli 800 soci. Novità dell'edizione 2018 è la nascita di un nuovo gruppo: le Sventole, formato dalle ragazze in campo nei tre giorni di battaglia. E si aggiunge agli altri, già numerosissimi: Bassa Valle, Bigata – Oltre la Morte, Squadraccia, Coriandoli e farina, Fondo Piazza, Pericolo di Morte e Stamperia. Altra novità è la conferma del punto di ritrovo Area 54, dove nei tre giorni di tiro gli aranceri potranno pranzare prima di scendere in campo. Ma non solo: sono tante infatti le iniziative organizzate già dal Giovedì Grasso nella Fun Zone. Qui, inizierà la festa con Radio Gran Paradiso. E continuerà anche sabato 8, dopo l'uscita della Vezzosa Mugnaia 2018. Domenica 11, lunedì 12 e martedì 13 con Tira finché pasta, per gli aranceri sarà un'ulteriore occasione di stare insieme prima di iniziare la battaglia. Ma un momento di festa lo sono già stati i giorni scorsi scanditi dai preparativi, quando sono state «issate» le grandiose bandiere della squadra. Opere d'arte quelle affisse sul

cioccolato e molto altro... bomboniere e confettate per feste e cerimonie

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loro lato di piazza Ferruccio Nazionale e per un tratto del Lungo Dora. Oltre, durante lo scorso fine settimana, alla Maialata del Teschio, una cena per immergersi nella magica atmosfera della kermesse. Ma soprattutto il giorno dopo, domenica 21, con la consegna del Cuore di San Grato, alla presenza delle componenti

storiche. Il quindicesimo riconoscimento consegnato nella sede del quartiere, è andato all'Ordine della Mugnaia. Parafrasando, dunque, il titolo di un noto film: Della Morte, in questo caso, dell'Amore... per il Carnevale di Ivrea e la Battaglia delle arance.

Foto scelte dall’archivio della squadra

«Ci si vede in Piazza di Citt incontri la Morte.... girale a


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Anno di fondazione e piazza 1954 Piazza di Città (Ferruccio Nazionale) Colori e simbolo Rosso e nero Teschio su sfondo bianco con ossa incrociate Premi vinti Battaglia delle arance Primo posto 1968, 2003, 2015 Secondo posto 2009, 2010, 2014 Terzo posto 2017

tà e quando per strada attorno, falle la corte!!!» ISCRIZIONI

SABATO 27 GENNAIO

La sede in via Perotti Al Timeless di Ivrea 14 a San Grato aperta la grandissima festa ogni lunedì e venerdì degli aranceri IVREA (ses) Chiunque voglia iscriversi può recarsi in sede (via Perotti 14 zona San Grato) ogni lunedì e venerdì, fino a mercoledì 31 gennaio. Ultimo giorno per aderire (vale per tutte le associazioni) sarà domenica 4 febbraio, quando per l’intera giornata in piazza Ottinetti verrà allestito il mercatino degli Aranceri.

IVREA (ses) Gli aranceri Della Morte si ritroveranno sabato prossimo, 27 gennaio, al Timeless di Ivrea per una grandissima festa, preludio a quelle in programma per il Carnevale. Solo la prima tra le tantissime in calendario, mentre la tradizionale cena di chiusura sarà sabato, 24 febbraio, al salone pluriuso di Chiaverano.

Presidente in carica GIUSEPPE SADO


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Tuchini, il segreto e speciale legame storico tra aranceri e gli abitanti del Borghetto

Nel nome il ricordo della rivolta contadina antinobiliare avvenuta alla fine del XIV secolo, evento cardine dell’identità canavesana

«Noi bambini siamo sempre stati trattati come grandi e nessuno ha mai fatto niente per non invogliarci a stare qui, così come noi abbiamo fatto con tutti gli altri ed è questa la nostra forza»

IVREA (ces) I Tuchini del Borghetto sono gli unici che tirano le arance sulla riva destra della Dora. Il gruppo fondatore, costituito da amici di quartiere, appare nelle vesti di «Aranceri» dal Carnevale del 1964. Indossavano una tuta blu da lavoro e un corvo nero sulla schiena preso dallo stemma dei polentari della Croazia, genitori di quegli stessi amici volenterosi di battersi nella propria nuova Piazza. Il nome Tuchini, suggerito dalla sensibilità storica di Mario Piatti, traccia un filo con il passato in ricordo delle celebre rivolta contadina antinobiliare alla fine del XIV secolo, tutt’ora riconosciuto come evento cardine dell’identità canavesana e viene esercitato nel gioco della battaglia delle arance ogni anno sotto il simbolo della leg-

gendaria Mugnaia. I colori verde e rosso della divisa ufficiale sono gli stessi della bandiera del rione, vessillo di quel pezzo di città fuori porta e oltre il fiume che osserva da oltre mezzo secolo un legame speciale tra giovani e vecchi, così come tra aranceri e abitanti. Questa affinità è stato il vero motore di tutti i passati carnevali e vuole mantenersi tale come innesto che proietta l’associazione negli anni futuri. Il segreto, raccontato in Squadra recentemente da un grande arancere scomparso, Franco Ferrarese, è che «noi bambini siamo sempre stati trattati come grandi e nessuno ha mai fatto niente per non invogliarci a stare qui, così come noi abbiamo fatto con tutti gli altri. La forza dei Tuchini è sempre stata questa».

La sfilata sabato sera

Anno nuovo, nuova sede

IVREA (ces) Il sabato sera di Carnevale 10 febbraio, la Squadra invierà in sfilata 100 rappresentanti Tuchini che parteciperanno al seguito del Corteo Storico. In testa al corteo ci sarà ovviamente la Mugnaia che alle 21 uscirà dal balcone del Municipio e darà il via alle manifestazioni. I Tuchini si accoderanno alla Mugnaia ed alle altre Squadre in ordine storico, e percorreranno le vie del centro per tornare poi in Borghetto ed unirsi agli altri Tuchini, che nel frattempo staranno festeggiando con una grande festa di Piazza. In Borghetto è prevista infatti una grande festa oltre il ponte, come in tutte le altre piazze cittadine che ospiteranno le feste degli aranceri. Il sabato sera le modalità di accesso alla Piazza saranno comunicate dalla Squadra entro il 31 gennaio (le informazioni saranno pubblicate sulla pagina Facebook dei Tuchini e sul sito www.tuchini.it). Durante il tiro delle arance nei giorni di domenica, lunedì e martedì, l’accesso alla Piazza sarà regolamentato da un sistema di Sicurezza esterno alla Direzione di Squadra e consentirà a quanti vorranno entrare in Borghetto attraverso il Ponte Vecchio di farlo in funzione del numero di spettatori al momento presenti all’interno della Piazza.

IVREA (ces) I Tuchini del Borghetto hanno acquistato nell’ottobre 2017 una nuova sala in via Gozzano, che si affaccia direttamente nella Piazza del Borghetto ed è adiacente all’attuale sede associativa. Con questa acquisizione votata positivamente ed all’unanimità all’Assemblea dei soci, la squadra da oggi ha dunque una nuova sede di proprietà, all’interno della quale sono già stati predisposti (ed inaugurati il 12 gennaio 2018) un bancone per le iscrizioni e un altro dedicato ai gadget di squadra. E’ una realtà nuova, mai vista nella parte destra della Dora: all’inaugurazione del nuovo locale sono stati invitati, infatti, abitanti e commercianti del rione, con l’obiettivo di festeggiare orgogliosamente un’iniziativa-vetrina permanente che possa essere occasione di slancio e rinnovamento per un rione che da tempo sta cercando di lavorare comunemente in quest’ottica. All’interno della sala è possibile acquistare i gadget di Squadra ed iscriversi al Carnevale 2018 fino a domenica 4 febbraio. Tutte le iniziative, le novità, gli orari di apertura e le comunicazioni di Squadra relative a norme e regolamenti di sicurezza sono consultabili sul nuovo sito www.Tuchini.it.


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Anno di fondazione e piazza 1964 Borghetto Colori e simbolo I colori verde e rosso della divisa ufficiale sono gli stessi della bandiera del rione, il simbolo è il corvo nero sulla schiena preso dallo stemma dei polentari della Croazia Premi vinti Per sei volte sul gradino più alto del podio alla Battaglia delle arance Presidente in carica LUCA GUGLIELMINI

Le feste in programma

Le foto pubblicate sono state scelte dalla squadra I Tuchini attingendo dal loro archivio

IVREA (ses) La festa ha inizio sabato 10 febbraio alle 19 con l’aperitivo e il dj set di Full of gas & Balling. A seguire la musica dei The Rock’n’roll Kamikazes fino alle 23. Per finire, Ivrea Tronic con Cosmo, Foresta, Mattia Barro e Enea Pascal. Sarà la Festa più lunga dell’anno. Domenica 11 è il primo dei tre giorni più importanti. I Tuchini alle 12.30 si troveranno per la pasta e dalle 14 daranno il via alla Battaglia delle arance (dalla squadra si raccomanda di applicare il numero sulla casacca prima di andare in piazza). Lunedì 12 sarà invece il «giorno più lungo». I Tuchini si preparano a vivere il «rossoverde» fino a notte fonda, perché al pomeriggio di battaglia seguirà, dalle 21, la serata a La Fenice Discoclub. Oltre al buffet, verranno assegnati i premi all’interno della squadra. Martedì 13 si «tira fino all’ultimo». I Tuchini lotteranno finché ci sarà luce, poi tutti insieme si ritroveranno per assistere alla proclamazione dei vincitori 2018, un’altra grande edizione.

caffetteria del

borgo Colazioni Spuntini Piatti caldi Aperitivi

Piazza IVREA Lamarm

ora 11


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Re, regine, cavalli, pedoni, fanti e torri... gli Scacchi A fondare la squadra sedici ragazzi, come le pedine del gioco, originandone così il nome IVREA (ses) Era il 1964 quando un gruppo di amici, già l'anno prima alla battaglia con un unico segno di riconoscimento, fondò la squadra: gli Scacchi. E il nome ne custodisce la loro storia. I fondatori erano infatti sedici, come le pedine di una scacchiera. Tanto che quello stesso anno vennero eletti il re, la regina, i fanti, i

cavalli, le torri, i pedoni. Ognuno con un ruolo ben definito. Lo stemma della torre, però, è legato a quello di Ivrea e al suo castello. Infatti, è anche detta città delle «rosse torri». Inizialmente, però, la squadra tirava in via Arduino e già dall'anno successivo gli aranceri provarono a entrare in piazza di Città per colpire l'ultimo carro. No-

nostante lo scontro con le Picche, quell'anno gli Scacchi vinsero un premio, speso poi per organizzare la loro prima cena di squadra. Da allora l’associazione è cresciuta: sono per esempio nati i gruppi Fedelissimi, Curva pericolosa, Cuj dal clock, Rettilineo sdrucciolevole, All Balscks, Armata Pintone, La Cricca, Brigata Patata,

Cheerleaders. Oltre al carro da getto, la Compagnia della forca. Ogni anno vengono assegnati premi interni, su tutti lo Scacco Matto a quei tiratori che «con allegria tengono su il morale e con le braccia fan tremare». Il massimo riconoscimento è invece la Torre d'Oro. La loro sede è in via IV Martiri. Proprio sotto le «rosse torri».

C'ERA UNA VOLTA LA SFILATA... IVREA (ces) Sabato sera: ore 19.00. Adrenalina alle stelle, euforia pronta ad esplodere. C è già molta gente in giro, in via Palestro solo sorrisi e ragazzi che scherzano e cantano, poi finalmente piazza Ottinetti! Appena ci si affaccia un brivido ti percorre la schiena, ma quanti sono? Tanti, tantissimi, tutti diversi, ma tutti con gli stessi colori, 1000 palloncini che volano e riempiono il cielo. La sensibilità di ognuno è toccata, quasi alla commozione. Ma non c è posto per i romanticismi: non ora, non in questo momento. La festa che sta per cominciare ci regalerà tante emozioni, ognuno di noi è attore protagonista di una favola magica, dove, non conta l’età, il colore della pelle, il passato o il futuro. Quel che conta è la voglia di esserci, di partecipare, di dar libero sfogo alla fantasia e alla creatività. Di poter dire con orgoglio: Ci sono anche io! Il corteo si muove, tra una maschera e l altra, tra canti, coriandoli e stelle filanti si percorre via Arduino, piazza Maretta e Porta Torino. In lungo Dora ci si ferma è il momento dello spettacolo dei fuochi artificiali. Non si cammina, si vola. Vola la mia mente e con lei tanti pensieri. Pensieri che mi fanno sentire orgoglioso di fare parte di una grandiosa festa, grazie a questa meravigliosa squadra, tra i miei incredibili amici a quadretti. E tra le mille emozioni che mi pervadono, penso a quanto potrà essere difficile il prossimo anno fare meglio, fare ancora di più per il Carnevale e per gli Scacchi. Peccato che quest’anno non sarà così...

Il direttivo degli Scacchi

Alcune tra le più belle immagini degli aranceri «a quadretti» (dall’archivio della squadra)


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Anno di fondazione e piazza 1964 Piazza Ottinetti Colori e simbolo Scacchiera con una torre arancione sulla casacca a quadretti bianconeri Premi vinti Palio 1970, 1972, 1978, 1979, 1981, e 2004 Primo premio Carnevale 1988, 1997, 1999, 2000, 2002, 2006 e 2013

APPUNTAMENTI

Dove, come e quando... gli Scacchi IVREA (ses) Durante i giorni di battaglia domenica 11, lunedì 12 e martedì 13 febbraio, la squadra si ritroverà, alle 12, nella sede, dove sarà possibile pranzare. Da via IV Martiri gli Scacchi raggiungeranno poi il «campo di battaglia» in piazza Ottinetti. Anche quest’anno il lunedì, 12 febbraio, festeggeranno il carnevale all’Eva. Prima della serata è in programma l’aper icena. L’evento di chiusura del Carnevale per gli Scacchi è in calendario il 24 febbraio. Si svolgerà all’anfiteatro di Montalto Dora e nel corso della serata verranno anche assegnati i premi 2018.

Presidente in carica MARCO DONATO


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CONQUISTIAMOL AMANDOLA! IVREA (ses) Era il 1981 quando sfilarono la sera del sabato accompagnati da due stupende pantere nere in carne e ossa. E pure qualche anno dopo si ripresentarono alla parata sul lungo Dora con il predatore felino, suscitando lo stesso visibilio. Chi sono? Gli aranceri, come il nome e il simbolo scelto per la loro squadra fondata nel 1965 al Caffè Roma in piazza di Città. Simbolo, appunto, la Pantera Nera, «sinonimo di egemonia e di conquista territoriale». Non a

Pantera è forte Forte sarà Forte sarà Perché ogni or vivrà Nei cuor dei giovani E di ogni età. E una fanciulla Graziosa e bella Al nostro passare un fior ci darà, E con quel fiore, Tutto il suo amore, Tutto il suo amore Ci donerà. Di tutto questo Pantera è fiera, Pantera Nera, Sempre vivrà

caso, infatti, sulla bandiera affissa nel loro campo di battaglia, tra il Rondolino e piazza Freguglia, lo slogan scelto l’anno scorso è stato «Conquistiamola!». Come? «Amandola» nel loro stesso modo. E non è solo la battaglia o la città. E', al pari di quanti vivono la tradizione eporediese, il Carnevale di Ivrea. Un aforisma, postato sulla pagina social del gruppo, ne rende lo spirito guerriero: «Perché adattarsi alla massa, quando sei nato per starne fuori?».

ARRUOLAMENTO

L'icona 2018 è lo Zio Sam IVREA (ses) Anche quest'anno è iniziata la campagna per l'arruolamento nelle Pantere nere. L'icona scelta per il 2018 è Zio Sam, lo zio d'America ma in giallo e nero. La squadra sta diventando sempre più internazionale, oltre a ricevere sempre maggiori consensi, edizione dopo edizione, della storica kermesse eporediese. Per iscriversi e poter così scendere sul loro campo di battaglia, sfidando a colpi di arance i carri da getto, ci si può rivolgere nella sede, da qualche anno in via Dora Baltea 1 (nella palazzina dove c'era la direzione didattica di Ivrea). In alternativa, si può consultare il sito internet della squadra (l'indirizzo è nel banner in alto). Oppure, contattare i coordinatori del gruppo attraverso la pagina Facebook. Siete pronti per la sfida 2018?

IN SEDE Ci si può rivolgere nella sede, da qualche anno in via Dora Baltea 1 (nella palazzina dove c'era la direzione didattica di Ivrea)

Foto scelte dall’archivio de


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Anno di fondazione e piazza 1965 Piazza del Rondolino Colori e simbolo Nero e giallo Nello stemma la pantera nera su sfondo giallo Premi vinti

elle Pantere nere

GLI APPUNTAMENTI

Il 27 gennaio al Jamaica Poi tutti in vicolo Cerai IVREA (ses) I festeggiamenti sono già iniziati da qualche settimana. Perché per gli aranceri tanto le iscrizioni, quanto l'imbandieramento sono tutti momenti da condividere insieme, nel pieno spirito del carnevale. E, soprattutto, della tradizione. Tra gli appuntamenti in calendario con Le Pantere, il prossimo è fissato sabato, 27 gennaio, al Jamaica di Bollengo, dove in serata ci sarà l'attesa notte giallo nera. Un assaggio del divertimento che continuerà nei giorni clou della manifestazione. In particolare Giovedì Grasso, 8 febbraio, quando Le Pantere si ritroveranno in vicolo Cerai (traversa di via Palestro). E, stesso posto e stessa ora, festeggeranno non meno la vigilia dell'attesa battaglia delle arance, sabato 10 febbraio, con la Notte Reggae.

Palio 1976 e 1983 Battaglia delle arance Primo premio combattività 2005 e 2006 Presidente in carica RENATO COLORIO


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Passionali e tradizionali Gli scorpioni d’Arduino

IVREA (ses) Si definiscono passionali e tradizionali nei confronti dello Storico Carnevale di Ivrea. Sono gli Scorpioni di Arduino che tirano in piazza Ottinetti. Era il 1966 quando alcuni amici, quasi tutti residenti nel centro storico e nel rione Borghetto, uniti proprio dalla passione per la kermesse e dalla loro profonda amicizia, spavaldi e spregiudicati per la loro età, decisero di fondare una nuova squadra di aran-

ceri. I primi Arduini erano infatti ragazzi giovanissimi. Col passare del tempo si strutturarono e organizzarono, definendo nel 1971 anche il loro simbolo: lo scorpione nero, icona peraltro di Ivrea. Nello stesso anno, infatti, la squadra trovò la sua denominazione attuale: «Aranceri Scorpioni d’Arduino». Gli aneddoti da raccontare sul loro passato sarebbero tanti; uno su tutti è «la piramide delle Cinquecento»,

realizzata alla fine del anni 80 durante la sfilata del sabato sera. Ad oggi la squadra è ancora cresciuta, sia in termini di iscritti, sia di iniziative realizzate. Tra le novità di quest ’anno, per esempio, l’inaugurazione della nuova sede a Ivrea, in via Peana 1. E proprio come all’inizio della loro meravigliosa avventura, tanti sono i giovani entrati ancora più attivamente nel direttivo.

Alcune immagini degli Arduini in piazza Ottinetti (Foto archivio Il Canavese)

IL CALENDARIO DELLE FESTE

Scorpioni d’Oro, la nomina 2018

«È facile vestire una divisa, tirare qualche arancia, divertirsi e trasgredire alle regole di tutti i giorni, ma è molto più difficile essere un gruppo, far crescere una vera amicizia e trasportarla poi nella vita di tutti i giorni. Questo per Noi vuol dire essere un Arduino»

IVREA (ses) Gli appuntamenti clou degli Arduini iniziano venerdì, 9 febbraio, con la notte alla Fenice per la nomina degli Scorpioni d'oro. Sabato 10 invece le iniziative cominciano già al pomeriggio, alle 15, con Piccolo scorpione, la manifestazione dedicata ai bimbi in piazza Ottinetti. Alle 19.30 poi si ritroverà il gruppo Rappresentanza Arduina per presenziare alla proclamazione della Mugnaia. Parallelamente, alle 21, in piazza Ottinetti comincerà la festa con musica, cibo e bevande per una serata unica. Domenica 11 gli Arduini si raduneranno, via via, in piazza Ottinetti a partire dalle 13: un'ora più tardi infatti comincerà la Battaglia delle arance. In serata, alle 20,30, la squadra si riunirà poi per l'aperitivo o in sede o in un locale. Lunedì 12 l'appuntamento è già al mattino, alle 11, per la messa in San Maurizio ricordando gli Arduini scomparsi. Alle 13, tutti in piazza Ottinetti – come anche martedì 13 – per la Battaglia delle arance. Nell'ultimo giorno di tiro, alle 16, in piazza verrà anche premiato il Miglior Giovane 2018: il riconoscimento sarà attribuito a un ragazzo o ragazza, tra i 18 e 25 anni, che abbia dimostrato attaccamento allo Scorpione e ai colori giallo – verde, impegnandosi nei tre giorni di tiro. La cena degli Scorpioni d'Oro, infine, è in programma venerdì, 16 marzo (prenotazione obbligatoria).

Orario: Dal lunedì al venerdì 12.00 - 14.30 Cene su prenotazione Piatti d’asporto Servizio di catering

In occasione del carnevale mercoledì 14 febbraio polenta e merluzzo

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Anno di fondazione e piazza 1966 Piazza Ottinetti Colori e simbolo Giallo e verde con lo Scorpione nero Premi vinti Palio 1972 Primo premio Battaglia 1991 e 2005 Presidente in carica

SABATO 3 FEBBRAIO ALLA RISCOPERTA DI IVREA

Con gli Scorpioni d'Arduino si va «A Spasso nella Storia» IVREA (ses) Nel pomeriggio di sabato, 3 febbraio, la squadra degli aranceri Scorpioni d'Arduino organizza «A Spasso nella Storia», un pomeriggio culturale all'insegna della riscoperta di Ivrea. L'iniziativa prevede una passeggiata in compagnia dell'archeologa Lorenza Boni e, a seguire, lo spettacolo teatrale «Diamantinus e il manoscritto ritrovato» con Paolo Lova e Davide Mindo. Il ritrovo è per le 14,30 nella nuova sede degli Arduini, in via Peana 1. Si visiteranno i ruderi dell'antico teatro romano e altre testimonianze dell’antica città di Eporedia, come ad esempio la zona portuale in riva alla Dora Baltea. Seguendo le trasformazioni della città e del suo paesaggio tra età romana e medioevale, particolare attenzione verrà riservata alla cittadella vescovile, con la visita alla cripta e al chiostro del Duomo. Il rientro nella sede della squadra degli aranceri Scorpioni d'Arduino è previsto intorno alle 17,15. Dopodiché, l’attore Davide Mindo e il musicista Paolo Lova proporranno il loro spettacolo, frutto di una ricerca storica condotta su antichi testi medievali. Il viandante Diamantinus (Davide Mindo) guiderà lo spettatore nel mondo medievale attraverso l’accompagnamento musicale di Paolo Lova, che eseguirà al liuto brani risalenti all’epoca compresa tra il X e il XV secolo. Musica e parole creeranno il giusto connubio per rievocare le suggestioni e le atmosfere del tempo che fu, offrendo diversi punti di contatto e riflessione tra passato e presente. Davide Mindo in occasione del cinquantennale degli Arduini aveva già ideato lo spettacolo «Aggiungi una casacca in piazza», una commedia basata sulla storia della squadra che ha gettato le basi per costituire la Compagnia teatrale dello Scorpione. Paolo Lova, liutista di fama internazionale, è stato recentemente designato direttore artistico della manifestazione Medieval Italy. Lorenza Boni da diversi anni collabora con la Sovraintendenza ai beni archeologici del Piemonte, occupandosi di indagine e divulgazione su diversi scavi in Canavese, come ad esempio la Pieve di San Lorenzo a Settimo Vittone. Per informazioni: 349 1272524.

ALESSANDRO CARLISI


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CREDERCI SEMPRE E NON MOLLARE MAI: I DIAVOLI Vincitori in carica saliti un anno fa sul gradino più alto del podio IVREA (ses) Quando si varca l'ingresso nella loro piazza, l'impressione è di stare davanti a un vero e proprio esercito, schierato in battaglia. Chiedetelo al cosiddetto «primo di cassetta», ossia il tiratore sul carro da getto in «avanscoperta». La maggior parte – come si vede nelle foto scattate durante gli anni – si accovaccia, sparendo dalla vista, prima di finire il giro. Il tiro per loro è infatti una vera e propria arte ed i segreti di lancio sono stati tramandati nel corso del tempo. Da quando nel 1973 un gruppo di amici decise di uscire da altre squadre per fondarne una nuova: i Diavoli. Da allora hanno ricevuto tantissimi premi e sono gli attuali vincitori in carica, proclamati l'anno scorso. Da allora, ossia da 46 anni, il presidente in carica è Antonio Vernetto, detto Didon. O anche, «fischietto», come vuole la tradizione goliardica. Perché già durante il primo giorno di tiro, rimanendo senza voce, richiama i suoi aranceri con un fischietto. Un suono inconfondibile al Rondolino, insieme a quello delle arance lanciate contro i carri. Anche per gli aranceri giallo rossi sono tante le peculiarità ed una su tutte è Diavolandia. L'area in piazza Freguglia nata nel 1988 su idea dei compianti Dario Casarin e Alessandro Ferdinando. In memoria di quest'ultimo da tempo all'interno dell’associazione è stato istituito anche un premio, assegnato ogni anno valutando le doti organizzative e la disponibilità tra i propri iscritti. Ma non è l'unico riconoscimento: ne è stato istituito uno anche per ricordare Renzo Motto Ros e viene attribuito a chi tra i giovani si distingue

durante la battaglia delle arance. Un altro punto di forza della squadra sono i gruppi, ossia: i Fiejo del Diau, l'Osteria le Rate Vouloire poi diventato i Satanic drunning patrol, i Diavoli di Didon, Porco Diavolo, le Mascottes, la Sezione Inferi, le Ciucarole, il Branco di San Martino, la Bolgia. Ma sono altrettanti quelli esterni a rafforzare l'impegno profuso dalla squadra durante tutto l'anno. Non solo a Carnevale. Da qualche tem-

po l'associazione, infatti, collabora con i sodalizi del quartiere San Lorenzo, dove dal 2004 ha sede la squadra (aperta ogni venerdì e diventata un punto di riferimento). E’ uno scambio reciproco, per esempio, culminato l'anno scorso con la donazione della nuova bandiera al gruppo Alfieri. Dal 2014, inoltre, si è rafforzata la collaborazione con i Pifferi e Tamburi di Arnad, a fianco della squadra in sfilata.

SOLIDARIETÀ

Un aiuto all’oratorio di Lessolo IVREA (ses) Diavolandia quest'anno giunta alla 28esima edizione (per tre volte è stata sospesa, in un caso in segno di lutto), tornerà ad essere un luogo di ritrovo non solo per gli aranceri della squadra, già da venerdì 2 febbraio con un'importante iniziativa: la cena di beneficenza. L'anno scorso il ricavato è stato devoluto ad Amatrice, tra i paesi colpiti dal terremoto in centro Italia. Quest'anno, invece, chi parteciperà il 2 febbraio sosterrà l'oratorio di Lessolo. Un modo per aiutare il gruppo, nonché per ricordare Dario Casarin, tra i fondatori di Diavolandia. E impegnato nelle attività di Lessolo.

Il racconto di un gruppo di amici che credevano i una squadra. Una squadra che è a tutti gli effetti u nuove generazioni. Una squadra che in pochi ann


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Il Canavese

Palmares

Anno di fondazione e piazza 1973 Piazza del Rondolino Colori e simbolo Giallo e rosso con sullo stemma un diavolo Premi vinti

INIZIATIVE

Con Violetta la forza delle donne

in un sogno. Un gruppo che si è trasformato in una famiglia e tramanda tutt’ora i suoi valori alle ni è diventata la più vincente. Un sogno realizzato

Palio (4) 1980, 1982, 1992 e 1997 Primo premio Battaglia (11) 1979, 1981, 1986, 1987, 1989, 1994, 1995, 1997, 1998, 2007 e 2017 (inoltre, 12 volte secondi e 7 volte terzi) Presidente in carica ANTONIO VERNETTO detto «DIDON»

IVREA (ses) Da sempre impegnati e sensibili alle attività e agli aspetti sociali, anche i Diavoli sostengono la neonata iniziativa Violetta, la forza delle Donne, proposta dall'Ordine della Mugnaia del Carnevale di Ivrea per promuovere eventi a sostegno di una cultura di prevenzione della violenza di genere. Simbolo è appunto Violetta, la vezzosa Mugnaia eroina del Carnevale di Ivrea. Icona di Libertà e Ribellione dalle oppressioni e dalla violenza. Sono, infatti, disponibili nella sede, lungo il naviglio di Ivrea, i gadget del gruppo. Si possono acquistare devolvendo un'offerta.

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WWW.MERCENARI.IT 20 Speciale Carnevale di Ivrea IVREA (ses) Ironici, sognatori e creativi, ma soprattutto coerenti con la tradizione popolare scritta nell'animo degli aranceri. Sono i Mercenari - nome per intero - d'l Purtigal. La squadra è stata fondata nel 1974 su iniziativa di un gruppo d'amici, spinti dalla volontà di creare, prima di tutto, qualcosa di nuovo, rompendo gli schemi consolidati fino ad allora. All'esordio sul campo sono in 33, indossano un basco e sfilano con al seguito un asinello, accompagnati dalle note di una fisarmonica. Anno dopo anno il gruppo cresce: la sede da Bajo Dora viene trasferita a Ivrea, prima alla taverna Stella d'Italia, poi nell'attuale sala al primo piano del Circolo Arci a San Bernardo. Antesignani sotto più aspetti, alla fine degli anni '80, cominciano a promuovere iniziative per stare insieme non soltanto a Carnevale. E' il 1987 quando in primavera viene organizzata la prima Sagra delle Ajucche, mentre qualche anno dopo c'è il primo torneo di Calcio degli aranceri. Perché lo spirito del carnevale, nel senso più antico del termine e legato al rinnovamento, è sempre. Lo stesso anno, il 1989, allestiscono la prima Festa mercenaria ai Giardinetti, dando il là ad un altro appuntamento diventato luogo di riferimento al Carnevale. E l'anno dopo arriva anche il primo riconoscimento: sono loro i primi classificati nel 1990. Edizione dopo edizione, festeggiando le ricorrenze dalla fondazione, ma non solo, concretizzano e sperimentano altre idee, sempre improntate a celebrare la tradizione popolare e a diffondere la cultura del carnevale attraverso spettacoli, mostre o concorsi. Insomma, la libertà di essere se stessi, rimanendo coerenti e rispettando quello spirito festaiolo che nel 1974 spronò qualcuno a dire: «A l'è ora da fè n'aota squadra. Bòn, fait». Oggi sono più di mille.

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Ironici, sognatori e creativi, ma soprattutto coerenti alla tradizione: i Mercenari

Con gli aranceri si fa festa ai Giardinetti già Giovedì Grasso e venerdì il chitarrista di Ligabue in concerto IVREA (ses) Il primo appuntamento in calendario è sabato 3 febbraio, alle 21, con la festa in stile Giallo-Viola nella sede del circolo Arci a San Bernardo. Giovedì Grasso, 8 febbraio, non mancherà l'occasione alla squadra di stare insieme e, dalle 22, fare festa ai Giardinetti. Venerdì 9, stesso posto e stessa ora, un ospite d'eccezione animerà la serata: è Federico Poggipollini, chitarrista di Ligabue. Sabato 10, alle 20, mentre una delegazione andrà in piazza di Città per la proclamazione della Vezzosa Mugnaia (verrà allestito un maxi schermo per seguire l'uscita in diretta), ai Giardinetti inizierà il divertimento in attesa di vedere salire sul palco i 2 Fat Men e poi i Ravana Club. Lunedì 11 in programma ci sono l’apericena e la festa dei Mercenari al Jamaica di Bollengo. La cena di chiusura del Carnevale per la squadra Giallo-Viola sarà infine sabato, 24 febbraio.

Le foto scelte dall’archivio della squadra raccontano i principali momenti del carnev

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Speciale Carnevale di Ivrea 21

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Palmares

Il Canavese

Anno di fondazione e piazza 1974 PIAZZA DEL RONDOLINO Colori e simbolo GIALLO - VIOLA STELLA CON DUE SPADE Premi vinti 3 PRIMI POSTI ALLA BATTAGLIA La vittoria più grande per i Mercenari è il seguito raggiunto negli anni e soprattutto ogni anno vedere felici gli aranceri dopo ogni festa Presidente in carica PAOLO ARBORE

Il grande cuore giallo viola anche quest’anno premia gli studenti e in più sostiene le medie di Banchette

vale a cominciare dall’anno della fondazione: il 1973

IVREA (ses) Anche quest'anno i Mercenari hanno organizzato il concorso «Il nostro carnevale», giunto alla quarta edizione, rivolto alle scuole medie e dedicato alla tradizione carnascialesca. L'adesione è stata massiccia e 20 elaborati tra centinaia di disegni, realizzati dagli studenti, verranno riprodotti su totem ed esposti come sempre ai giardinetti durante i giorni di festa. Fra questi saranno infine scelti i tre vincitori. D'accordo con la direzione didattica, quest'anno il primo premio da mille euro verrà devoluto alle medie di Banchette per contribuire alla scuola pesantemente danneggiata nell'incendio doloso compiuto l'anno scorso. La generosità e la sensibilità Giallo-Viola inoltre si è anche declinata in un sostegno concreto al progetto Violetta, la forza delle donne, contro la violenza.

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WWW.CREDENDARIARANCERI.IT 22 Speciale Carnevale di Ivrea

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UNA STORIA NATA IL MERCOLEDÌ DELLE CENERI DEL 1984

Credendari nel motto di unione, amicizia e divertimento

Il Carnevale già allora si stava sempre più identificando con la Battaglia delle arance e dalle squadre di Aranceri si stava altrettanto delineando la principale forza promotrice IVREA (ses) All'epoca dei Comuni erano i notabili del posto, o meglio i consiglieri del Podestà. E loro, gli aranceri Credendari, hanno scelto di chiamarsi così dopo un'accurata ricerca storica. Era il 1984 quando, il Mercoledì delle Ceneri, venne l'idea di costituire una nuova squadra. Il Carnevale di Ivrea già allora si stava sempre più identificando con la Battaglia delle arance e dalle squadre di Aranceri si stava altrettanto delineando la principale forza organizzativa e promotrice: queste – come si legge nella cronistoria dell'associazione – le ragioni di concretizzare il nuovo sodalizio. E dodici mesi dopo, nel 1985, al motto «unione, amicizia e divertimento» indossando la divisa giallo blu, i Credendari parteciparono alla battaglia in piazza Maretta, al fondo di via Arduino. Dopo qualche difficoltà, il 17 giugno 1989 l’associazione si dotò di uno statuto e nel 1990 gli aranceri approdarono in piazza Freguglia, loro attuale zona di tiro. Dal 2001 sono attivi nella loro sede in via Circonvallazione 92. Ogni anno organizzano eventi, come castagnate, tornei sportivi e feste. Per l'edizione del carnevale 2018 intanto c’è già in calendario: sabato 10 la festa dei bambini, mentre in serata, alle 19, gli aranceri si ritroveranno in piazza Freguglia per prepararsi alla sfilata e poi festeggiare in Gialloblu

con la discoteca mobile Midnight e Eporadio. Domenica 11, alle 13.30, prima della battaglia il Clero gialloblu battezzerà i nuovi iscritti. Lunedì sera, dopo la giornata di

tiro, i Credendari si ritroveranno per la cena gialloblu. Ma quella di chiusura del Carnevale si terrà sabato, 3 marzo, al polifunzionale di Scarmagno.

Fotografie dall’archivio de Il Canavese dal 2009 ad oggi


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Palmares

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Anno di fondazione e piazza 1985 Piazza Freguglia Colori e simbolo Giallo e blu, nello stemma il Palazzo della Credenza e incrociate fra loro la Mazza del Comune (simbolo della Città) e la Scure d’Arme del Podestà (simbolo del Carnevale) Premi vinti

L’INIZIATIVA

Alla Battaglia ospiti i ragazzi di Intercultura

Palio 1998 Premio immagine 2009 DNA Arancio 2017 Presidente in carica MAURO CAMBURSANO

IVREA (ses) Anche quest'anno con i Credendari ci saranno i ragazzi di Intercultura, il progetto di interscambio fra giovani nel centro locale di Ivrea. Ma non solo gli studenti stranieri ospiti in città, bensì anche quelli provenienti da diverse parti del mondo (Bolivia, Usa, Nuova Zelanda, Thailandia e anche Belgio), attualmente in Italia per il piano culturale a Genova e Verona. E' un'iniziativa importante quella concretizzata dall'associazione giallo blu. Per una settimana, dunque, i ragazzi di Intercultura potranno vivere l'indescrivibile emozione del Carnevale di Ivrea. Per gli studenti ospiti in città l’appuntamento è già la prossima domenica alle fagiolate, mentre quella successiva, 4 febbraio, assisteranno all’allestimento di un carro da getto prima della parata in piazza Freguglia. E, non mancheranno, anche nello stand giallo blu al Mercatino degli aranceri in piazza Ottinetti. Con i loro «colleghi» di Genova e Verona saranno poi tra i delegati alla sfilata del sabato sera (10 febbraio) dopo la presentazione della Vezzosa Mugnaia 2018. E, sempre tutti insieme, parteciperanno alla battaglia delle arance. Per un’esperienza indimenticabile e di crescita non solo personale.

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