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«Fin dai tempi della Formula3 quando veni
from Monza GP 2022
by Netweek
gera quasi da non sentirne le variazioni, ti dava gusto giocartela con gli altri.
Pierluigi Martini, romagnolo doc, è stato uno dei piloti che faceva parte di quella folta pattuglia tricolore che a metà degli anni Ottanta spopolava in Formula
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1. Ha attraversato un decennio intero nel Mondiale andando più volte a punti, a cui ha fatto seguito la perla della vittoria nella 24 Ore di Le Mans del 1999 alla guida di un Prototipo della BMW. A lui abbiamo chiesto i ricordi della sua Monza e un parere sulla Formula 1 di oggi.
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Da dove cominciamo Pierluigi?
Facile, dagli inizi. Perché è vero che c’è stata tanta mia Formula 1 da voi in Brianza, ma Monza l’ho vista la prima volta con la F.Italia, ed era sulla pista junior, non lo Stradale. Su quello ci vado a correre a vent’anni quando per due stagioni sono impegnato nell’Italiano di Formula 3. Il primo anno pochi risultati da ricordare mentre nell’82 vinco la batteria e la finale la prima domenica di settembre.
Che Monza era quarant’anni fa? Veloce, tremendamente veloce. Ma, a differenza di quello che si possa pensare, divertente. Perché ti posso assicurare che arrivare in gruppo alle staccate ti dava soddisfazione, specie se infilavi qualcuno che sapevi aveva un mezzo pari o migliore del tuo. Il gioco delle scie era fondamentale in quelle categorie dove la differenza era di pochi decimi. Per questo, proprio perché la macchina la dovevi preparare in modo diverso dalle altre piste, cioè metterla più scarica, così leg-
Monza e le staccate. Tutte emozionanti ma quella della Roggia, che molti sottovalutano, era, e penso lo sia ancora, la più difficile. Oltre alla difficoltà insita nel tratto di pista, l’ho capito ancor di più quella volta che, con una Formula 1, mi sono scoppiati i freni quando stavo arrivando alla prima variante. A momenti mi trovano in piazza a Biassono e subito mi sono chiesto cosa mi sarebbe successo se fossero saltati alla staccata dopo, alla temibile Roggia.
Hai toccato l’argomento Formula 1. Anche qui, da dove cominciamo?
1984, la Toleman lascia a piedi alla vigilia di Monza Ayrton Senna. Lo sponsor della squadra li convince a dare la TG184 a me, che comunque avevo sul petto il titolo europeo di Formula 3, e in tutta fretta mi presento a Monza senza mai aver fatto un giro con la loro monoposto, che fra l’altro aveva il turbo Hart, non proprio il primo della classe... Me ne accorgo subito perché nelle libere funziona bene ma quando bisogna alzare la potenza per le qualifiche si rompe in un amen, sia al venerdì che al sabato, e così la domenica guardo gli altri correre.
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