Turismo 2022_Settembre-Ottobre

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TURISMO

In vacanza nel Paese più bello del mondo

Non è una località comune.

Sospesa tra monti e cielo, avvolta nel silenzio e incorniciata da Alpi e Dolomiti, San Vigilio Dolomites, con i suoi sei paesi conquistaalprimosguardo.Non appena si raggiunge il piccolo borgo di San Vigilio di Marebbe situato in quel punto di Alto Adige al confine austriaco, custode della cultura ladina e porta d’ingresso dei Parchi naturali Fanes-Senes-Braies e PuezOdle, si resta incantanti dall’atmosfera serena che si respira nell’aria.

Tra case in legno con balconi fioriti, ordine impeccabile e persone cordiali, si entra in contatto con un’oasi di pace ad alta quota dove traffico, stress e preoccupazioni lasciano il posto a valori autentici e paesaggi sorprendenti. In autunno, le temperature che si fanno miti, i colori caldi, il foliage in corso e i ritmi dolci danno il loro meglio, offrendo ai visitatori uno spettacolo naturale a 360 gradi. In paese, a valle, in mezzo ai boschi, nei Parchi, in cima al Plan de Corones, cambiano gli scorci e si moltiplicano le sorprese. Da scoprire e da cogliere al volo, grazie al pacchetto turistico “Autumn Special”. Un nome, un programma. Valido dal 10 settembre al 31 ottobre, invita i visitatori a prenotare una struttura aderente all’iniziativa sul sito www.autumnspecial.com e offre loro gratuitamente o a prezzi agevolati un ventaglio di proposte, attività, escursioni ed esperienze, per vivere una vacanza capace di stupire e rigenerare, divertire e rilassare; a stretto contatto con la natura più vera e suggestiva dell'alta montagna.

San Vigilio Dolomites Anche in autunno dà il meglio di sè

Speciale Autunno, un’occasione da non perdere

Nel Parco avventura sulla zipline più lunga del Continente

P

er aderire all’offerta “Autumn Special”, valida dal 10 settembre al 31 ottobre, basta collegarsi al sito www.autumnspecial.com, scegliere, tra gli alberghi, gli appartamenti, i residence e i B&B convenzionati, la struttura desiderata e prenotarla. Si riceverà così via e-mail la conferma della prenotazione, unitamente al promocode di adesione al pacchetto. Il promocode, una volta arrivati a destinazione, verrà sostituito da un voucher, con il quale sarà possibile selezionare nel ricco ventaglio a disposizione escursioni, attività sportive, visite nei musei in modo del tutto gratuito o a prezzi decisamente scontati. Info e prenotazioni: www.autumnspecial.com

Parte, anzi prende il volo nel Parco avventura Adrenaline X-Treme Adventures di San Vigilio di Marebbe la zipline più lunga d’Europa. Dedicata a chi non soffre di vertigini e ama l’adrenalina pura, parte dalla cima del Piz de Plaies, a 1.600 metri di quota, dove si trova la stazione di lancio, e vola per 3,2 chilometri, affrontando 400 metri di dislivello e toccando la velocità massima di 80 km/h. Agganciati a una solida e tecnologica carrucola, i temerari avranno l’occasione di planare nel vuoto e immergersi nel panorama delle Dolomiti, provando la sensazione di essere un tutt’uno con la natura circostante. Leggeri e sfuggenti, arriveranno in un battito di ciglia fin quasi in paese, con la certezza di aver vissuto un’esperienza indimenticabile e di aver goduto di una vista sul paesaggio a dir poco unica.

Info: www.adrenalineadventures.it

GIORNALE DI LECCO 20 LUNEDÌ 5 SETTEMBRE 2022
TURISMO
#sanvigiliodolomites #autumnspecial #dolomiti #attivitàguidate #patrimoniounesco La nostra offerta autunnale nel cuore delle Dolomiti www.autumnspecial.com www.sanvigilio.com Vedi l‘offerta AUTUMN SPECIAL 10/09 - 31/10/2022

Nel silenzio del Parco naturale

Con la quiete magica delle austere montagne e l'esplosione di colori dei prati, che offrono erbe e fiori in fantastici toni autunnali, gli ambienti del Parco Naturale si rivelano in tutto il loro splendore. Ma l'autunno non è solo paesaggi. Una serie di piacevoli attività, comprese nel pacchetto Autumn Special, consentiranno di vivere la montagna in modo unico, spaziando da visite a musei a lunghe escursioni nella natura, per una vacanza personalizzata ma sempre sorprendente. Scoprite di seguito alcune di queste attività.

WATCHING

All’interno del Parco naturale Fanes-Senes-Braies, dichiarato patrimonio mondiale UNESCO, si svol-

gono escursioni che permettono con un po’ di fortuna di entrare a contatto con gli animali di alta montagna. Muniti di speciali ottiche Swarovski Optik, fornite dalle

guide, si cammina avvolti nella natura e nel silenzio. E, passo dopo passo, si impara a riconoscere le diverse specie, a capire come vivono e come si sono adattate a un ecosi-

In sella tra le cime più belle del mondo

Tra le esperienze da non farsi sfuggire, approfittate delle escursioni guidate in e-bike. Organizzate dalla Bike School di San Vigilio, si muovono lungo sentieri poco frequentati e perfettamente tracciati. Diversi per livello di intensità e difficoltà, si snodano tra salite e discese, curve e rettilinei, sui versanti che circondano San Vigilio di Marebbe. Costeggiano rifugi, masi e viles, i piccoli borghi tradizionali della Val Badia, attraversano fitti boschi riscaldati dai colori del foliage, si immergono nei parchi naturali e incontrano scorci e panorami sulle cime più belle del mondo.

Info: www.sanvigilio.com

Arte en plein air

Un museo a cielo aperto di sculture contemporanee, realizzate da oltre venti artisti internazionali, si snoda lungo la Val dl’Ert, dal ladino Valle dell’Arte, in un percorso di circa tre chilometri e un’ora di durata che unisce arte e natura. Adagiate in un bosco alpino, in un tratto intatto e appartato, le opere, selezionate dal concorso biennale SMACH, accompagnano il visitatore in una piacevole passeggiata, colpendolo per il dialogo che sembrano instaurare con la natura in cui sono immerse.

Info: www.smach.it; info@smach.it

Un

Alla scoperta di gufi e civette

stema difficile come quello dell’alta montagna, affinando precise tecniche di sopravvivenza. Si imparano anche il rispetto e il valore per la rara e meravigliosa fauna che abita queste valli e vette.

SOTTO UN CIELO DI STELLE

Nel Parco naturale Fanes-Senes-Braies il buio del cielo notturno non ha nulla da invidiare a quello dei deserti di Cile e Mongolia o delle Hawaii. Qui, ai piedi delle Dolomiti, Patrimonio dell’umanità dal 2009, l’inquinamento luminoso è una “meteora” impercettibile, a differenza che nel resto d’Italia e d’Europa. Qui la possibilità di osservare e riconoscere astri, costellazioni e galassie non ha rivali. Avvolti nel buio e nel silenzio, con gli occhi all’insù e la guida di Julian, esperto e appassionato di astronomia, i visitatori potranno assistere a uno spettacolo naturale di luci e contrasti, vivendo un’esperienza letteralmente da mille e una notte.

Info: www.sanvigilio.com

ll gufo reale e il gufo comune, l’allocco e l’assiolo, la civetta nana e la civetta caporosso sono amati dai naturalisti, oltre che dai bambini. E non sono facili da incontrare. Affascinanti e rari, eccoli ora questi rapaci notturni al Parco Zoo di San Vigilio di Marebbe. Affidato alla passione e alla competenza di Mario e Tommaso Kelemina, padre e figlio, il Parco conta oltre ottanta esemplari appartenenti a più di trenta specie diverse, alcune introvabili e in via di estinzione, e invita i visitatori a conoscerli nel loro habitat ai bordi dei boschi del Parco naturale Fanes-Senes-Braies. Info: www.owlparksanvigilio.com

Musei al top da non perdere

A2.275 metri di altezza, proprio in cima al panettone di Plan de Corones che domina San Vigilio, si trovano il Messner Mountain Museum Corones, il più alto e scenografico dei sei musei del celebre alpinista, collocato all’interno di un’architettura firmata da Zaha Hadid, e il museo della fotografia di montagna Lumen. Diversi, raccontano entrambi la vita, la passione e le storie vissute tra le cime alpine, oltre a raccogliere strumenti, oggetti e immagini dal fascino senza tempo. Condividono la stessa vista sul paesaggio che da lassù vola sulla collana di monti intorno, plana sulle guglie simbolo delle Dolomiti, dalla Marmolada al Sassolungo, e poi corre oltre, fino ad abbracciare le Alpi Retiche e quelle dello Zillertal. Info: www.messner-mountain-museum.it; www.lumenmuseum.it

Un tuffo nel passato ladino

Eredi e custodi della cultura ladina, San Vigilio di Marebbe e San Martino in Badia conservano il proprio passato, ancora vivo e sentito, nel Museo Ladino Ciastel de Tor e lo aprono al pubblico per accompagnarlo in un viaggio a ritroso nel tempo. Sala dopo sala, tra antiche stube e affascinanti angoli del castello, il visitatore scopre tradizioni, miti e leggende di questa antica cultura di montagna, intuendo lo stretto legame che tutt’ora unisce la popolazione locale con il paesaggio in cui vive. Si avrà anche occasione di conoscere il ladino, la lingua che, derivante dal latino volgare, rappresenta la più antica tra quelle parlate nella regione e tra le poche non solo rimaste inalterate nel tempo, ma anche utilizzate ancora oggi.

Info: www.museumladin.it

GIORNALE DI LECCO 21 LUNEDÌ 5 SETTEMBRE 2022
ambiente spettacolare, da vivere nel rispetto della natura e delle persone

TURISMO

Passato il grande caldo di questa lunga estate, ora è il periodo migliore per andare alla scoperta di borghi unici e spettacolari. E perché non approfittarne anche per assaggiare qualche prelibatezza locale?

1A PUNTATA

Cornello dei Tasso’ un angolo di mondo fuori dal tempo

Monforte D’Alba, tra vigneti e stradine medievali

Cornello dei tasso (BG) è un angolo di mondo fuori dal tempo, che non è stato possibile rovinare perché non interessava a nessuno. Ebbe successo tra ‘300 e fine ‘500 come importante centro dei commerci che si svolgevano con la Valtellina lungo la via mercatorum grazie anche alle attività di corriere verso tutta Europa della famiglia dei Tasso che gestivano le poste imperiali degli Asburgo e dello Stato Pontificio, la stessa da cui nacque anche l’autore della “Gerusalemme Liberata”. Però, con la costruzione di una nuova via verso il nord, la Strada Priula, dal 1592 si ritrovò isolato. Questo favorì la conservazione della sua struttura urbanistica originaria che, salvo alcuni rimaneggiamenti della seconda metà del Novecento, appare attualmente nella sua fisionomia medievale. E ancora oggi il paese è raggiungibile solo a piedi, in 5-10 minuti, da una mulattiera. Una fatica davvero minima a fronte della straordinaria possibilità di perdersi nei suoi antichi portici, sotto le travi a vi-

pietra, dove i mercanti medievali, stanchi e infreddoliti, timorosi per il meteo e i briganti, trovavano un’oasi di pace dove riposare e recuperare le energie spese. Qui si affacciavano le botteghe e le scuderie che nel periodo di maggior sviluppo erano il cuore commerciale del paese. In alto c’è la chiesa dedicata ai santi Cornelio e Cipriano, il cui campanile con finestre a bifore svettante tra i boschi è tra i pochi esempi di stile romanico in Val Brembana. I lavori di restauro hanno riportato alla luce un grandioso ciclo di affreschi che ricoprono le pareti interne della cappella nobiliare dei Tasso e che risalgono al XV-XVI secolo: di notevole interesse storico il riquadro del Miracolo di Sant’Egidio, protettore dei maniscalchi, per la raffigurazione di ambienti, costumi e attrezzi da lavoro dell’epoca.

Qui si può visitare il Museo dei Tasso e della storia postale, ospitato presso una casa rurale del XV secolo, dove sono conservati numerosi documenti legati alla

Appuntamenti da non perdere

IN PIEMONTE, ALLA SCOPERTA DELLE CHIESE ROMANICHE DEL CANAVESE

Proseguirà sino al 25 settembre 2022 il circuito canavesano che prevede l’apertura domenicale pomeridiana al pubblico di numerose chiese romaniche dell’A-

MI-Anfiteatro Morenico d’Ivrea. Nelle domeniche del 18 e 25 settembre, dalle 15 alle 18, si potranno visitare le seguenti chiese: la cattedrale di Santa Maria Assunta a Ivrea, la chiesa di Santo Stefano di Sessano a Chiaverano, la chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Pessano a Bollengo, il Priorato di Santo Stefano del Monte a Candia.

La chiesa di Santa Maria Maddalena a Burolo, invece, sarà aperta, sempre nello stesso orario, solo domenica 28 settembre. Infine, sono visibili solo dall’esterno il campanile di Santo Stefano a Ivrea e il campanile di San Martino di Paerno (Ciucarun) a Bollengo. www.passionedisordevolo.com.

Visto il periodo, che ne dite di un viaggio tra i “paesaggi vitivinicoli del Piemonte” Patrimonio Unesco? La meta che vi proponiamo è Monforte D’Alba, in provincia di Cuneo, uno degli 11 comuni di produzione del Barolo. Naturalmente vi consigliamo, se ne avrete la possibilità, di partecipare a qualche vendemmia e di visitare una delle tante cantine del territorio. Ma anche di passeggiare lungo il centro storico di Monforte che conserva un caratteristico impianto medievale ed è caratterizzato da viuzze che salgono ripide fino a Palazzo Scarampi. In via del Carretto date un’occhiata all’antica Piazza d’Assi, cosiddetta perché pavimentata con tavole di legno, dove, un tempo, si teneva il mercato. E alzate il viso per ammirare un paio di meridiane, una, sempre in via del Carretto, che presenta, al centro, una clessidra alata e la scritta “Velociter transit”, l’altra in via Vallada, sulla torre annessa al palazzo già Martina, che porta in alto la scritta tratta dal Carme V di Catullo, “Soles occidere et redire possunt nobis cum semel occidit brevis lux, nox est perpetua una eterna dormenda” (Il sole può calare e ritornare per noi, quando la breve luce cade resta una eterna notte da dormire).

Non perdetevi l’Oratorio di Sant’Agostino e di San Bonifacio, in stile barocco, che presenta una facciata in mattoni a vista, e soprattutto l’Auditorium Horszowski, inaugurato nel 1986

loro attività nella gestione dei servizi postali tra cui una lettera del 1840 affrancata con il primo francobollo emesso al mondo, il famoso Penny Black. Per informazioni sugli orari d’apertura: www.museodeitasso.com.

Separate dal contesto urbanistico sono poi le rovine del palazzo

dal pianista Mieczysław Horszowski, un anfiteatro naturale dall'acustica perfetta ricavato dalla pendenza morfologica naturale del terreno: si presenta a gradoni con un palco costituito da un muro di cinta e il portale dei giardini Scarampi, e ogni anno ospita la rassegna nazionale di musica jazz che prende il nome di Monfortinjazz.

Poi, se avete scelto di venire da queste parti, siete probabilmente dei buongustai. Allora è forse inutile suggerirvelo, però non potete andarvene senza aver assaggiato qualche piatto tipico di quest’area come la “bagna cauda”, la fonduta o il brasato al Barolo. E per concludere, una foto di rito alla Panchina gigante viola con vista panoramica su Monforte.

Tasso che sorge su uno sperone di roccia sul lato meridionale del borgo che aveva l’evidente funzione di guardia verso la valle. Comunque, non abbandonate la valle Brembana senza prima aver assaggiato qualcuna delle sue prelibatezze che si fanno apprezzare per l’intensità del gusto e

dell’aroma: si pensi ai classici “casonséi”, grossi ravioli fatti in casa con ripieno a base di pangrattato, formaggio, uovo, aglio e prezzemolo, o alla polenta, come la tipica “cunsada”, servita appena cotta, a bocconcini, ricoperti di taleggio fresco e conditi con panna e burro fritto con salvia.

FESTA DELL’ALPEGGIO A CHIAREGGIO E IN VALMALENCO

Due giornate di festa, il 17 e il 18 settembre, per celebrare il ritorno degli alpeggiatori e del bestiame dai pascoli in quota. Infatti, è ora di dare il bentornato ai “bacàn”, i mandriani che hanno abbandonato i paesi della valle a inizio estate per trasferirsi nei mesi del periodo estivo con il bestiame sugli alpeggi e che ora

fanno ritorno nei paesi. Siamo, ormai alla 22a edizione della Festa dell’alpeggio e sono numerosi gli appuntamenti a tema gastronomico in programma nel comune di Chiareggio (SO) come in tutto il resto della Valmalenco, con degustazioni di formaggi, prodotti caseari e altre tipicità del territorio; la festa vi guiderà inoltre alla scoperta delle tradizioni del luogo che si tramandano da generazioni. Per info e programma, vedi www. sondrioevalmalenco.it.

LA SAGRA DELLO

STOCCAFISSO DI BADALUCCO

COMPIE 50 ANNI

Il 17 e 18 settembre 2022, Badalucco (IM) vivrà il 50° anniversario della “Sagra dello stoccafisso

alla badalucchese” (Sagra dü stocafissü ä baûcogna). I preparativi di quello che si preannuncia come un vero e proprio Festival fervono da tempo e si prospetta come un’edizione da record dal sapore internazionale: un po’ per il numero simbolico ,ma anche per la partecipazione degli attesi ospiti norvegesi. Lo stoccafisso sarà il grande protagonista con un contorno fatto di iniziative e appuntamenti che non si limiteranno solo all’ambito enogastronomico.

GIORNALE DI LECCO 22 LUNEDÌ 12 SETTEMBRE 2022
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TURISMO

«Inaugureremo

una cantina altamente tecnologica, ma ben inserita nel paesaggio circostante, fusa con la natura e con un ridotto impatto visivo»

Orgoglio di una storica terra vinicola come il Piemonte

Le famose regioni vitivinicole d’Italia sono da sempre orgogliose della loro storia.

Ma purtroppo è sempre stata quest’ultima a provocare i danni maggiori, così come durante la Seconda Guerra Mondiale, il nostro Piemonte ha sofferto perdendo i propri vigneti.

Per più di 60 anni le terre rimasero abbandonate e i campi del Nebbiolo regio furono invasi da fitti boschi.

È difficile immaginare uno sviluppo più triste per la storia della viticoltura che ha le sue origini nell’Antica Roma, conosciuta per la produzione del miglior vino d’Italia.

Trovare nuovi proprietari terrieri per le Colline Novaresi, aiuterebbe non solo uno dei principali settori della Regione, ma anche la Storia stessa, che tende a perdersi con il passare del tempo, così come gli importanti vitigni autoctoni.

Pertanto, l'emergere di una nuova grande cantina in Piemonte può essere più che giustamente considerato un evento significativo per il settore vitivinicolo.

In 10 anni di lavoro, La Piemontina ha ripristinato il paesaggio vitivinicolo originario con più di 20 ettari di vigneti storici e costruito circa 10.000 mq di spazi adibiti a cantina con attrezzature ad alta tecnologia per la produzione del vino.

Siamo nati non per creare competizione, ma per dare un nuovo gusto al vino prodotto sulla base di antiche ricette piemontesi, utilizzando nuove alte tecnologie intrise dalla fatica e dall'anima della squadra La Piemontina - WE HAVE ONLY ONE TASTE OF WINE – YOURS!”

Uno dei compiti principali della nuova costruzione era non disturbare l'armonia della natura circostante, non competere con essa. E grazie alla maestria dell'architetto Attilio Barone e del suo bureau, abbiamo realizzato una cantina-metropoli ben inserita nel paesaggio circostante, fusa con la natura e con un ridotto impatto visivo.

Altro obiettivo

fondamentale de La Piemontina è stato il desiderio di riportare i vigneti storici nei loro luoghi d’origine e restituire alle Colline Novaresi gli antenati dei loro moderni vitigni.

Nascono così nuovi impianti dell'ancora poco conosciuto "Cobianco" - clone dell'uva Spanna (l'attuale Nebbiolo).

Il compito prioritario della cantina è la

creazione del Gusto del vino e La Piemontina l'ha affidato a un professionista eccezionale nel suo campo, un “professore” in enologia, il ben noto Mario Ronco, grazie al quale i primi vini della cantina La Piemontina sono apparsi lo scorso 2021 con il promettente nome “Punto Zero”.

Ha preso vita un nuovo inizio…

GIORNALE DI LECCO 23 LUNEDÌ 26 SETTEMBRE 2022

musicali cittadine (nello specifico la Bürgerkapelle Gries alle 17 del 29 ottobre e la Stadtkapelle Bozen). Da segnare con il cerchiolino rosso sul calendario l’appuntamento con l’organista austriaco Peter Waldner che alle 10.30 del 29 ottobre suonerà un particolare strumento chiamato Apfelorgel.

GLI APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI

La Festa della Mela per le vie di Bolzano

La mela arà la protagonista di ApfelFesta 2022. A Bolzano, dal 27 al 30 ottobre si terrà, infatti, il primo festival dedicato al frutto più diffuso e quello con più tradizione dell’Alto Adige. Organizzata dall'Azienda di Soggiorno di Bolzano insieme al Consorzio Mela Alto Adige, e con il patrocinio del Comune di Bolzano, l’ApfelFesta 2022 sarà l’occasione per approfondire cosa significhi “mela Alto Adige” e quali sono i prodotti a base di mela che fanno parte della tradizione, ma anche dell'innovazione locale: che si tratti di strudel, frittelle o succo di mele, sidro o aceto oppure, più recentemente, di pelle e carta mela.

La Festa della Mela animerà il centro di Bolzano con stand espositivi e di vendita, degustazioni, scambio di informazioni, un’offerta gastronomica a base di mele, oltre a un ricco programma di contorno con musica e un angolo giochi con attività per bambini. Piazza Walther sará

il centro del grande evento, con installazioni tematiche dei Floricoltori dell'Alto Adige e installazioni artistiche in occasione dei 75° anniversario dell'artigianato artistico lvh-Apa.

MENÙ SPECIALI NEI RISTORANTI

La gastronomia bolzanina, sempre molto pronta a valorizzare le eccellenze a chilometro zero, proporrà un’offerta gastronomica di qualità con la lavorazione e la creazione di piatti a tema: un viaggio nelle molteplici sfumature di gusto che la mela può garantire. Parteciperanno i ristoranti Löwengrube, Contamina, Laurin, Fink, Bamboo, Zur Kaiserkron e Hopfen.

UNA KERMESSE INTERNAZIONALE

La sua nomea della mela altoatesina è, fortunatamente, sovraregionale e internazionale. Ecco

perché il target dell’ApfelFesta sarà orientato anche oltre i confini con una serie di eventi paralleli. È il caso degli allestimenti decorativi a cura dell’associazione Floricoltori Alto Adige posizionati in quattro punti differenti di piazza Walther ma anche del percorso di opere di artisti locali che si snoderà fino a a Castel Mareccio per celebrare il 75esimo anniversario dell’artigianato artistico dell’Apa.

MAGIA E RISATE PER I BAMBINI

I bambini avranno degli spazi dedicati con laboratori, giochi e attività a cura di Tiatro. Gli appuntamenti saranno giovedì e venerdì dalle 15 alle 18 e sabato e domenica dalle 11 alle 18 con sketch divertenti e incursioni dei clown.

La mela, però, è anche fiaba: così sarà lasciato spazio adeguato alla narrazione con l’avvincente tema “Mela e… altro”. A catturare i sogni è sempre la magia che sarà portata dallo spettacolo “Magic Fantasy” che lascerà a bocca aperta i più piccoli.

LA MUSICA NELL’ATMOSFERA

La musica riempirà l’atmosfera con le note di Mainfelt (in occasione dell’inaugurazione alle 17 del 27 ottobre), Solaia Jazz (28 ottobre), Evi Mair Quartett (29 ottobre) e Krössbasso (30 ottobre). Parteciperanno anche alcuni gruppi locali e le bande

La mela è anche scienza con alcuni approfondimenti che si terranno nella Sala delle Aste di Palazzo Mercantile con la partecipazione, tra gli altri esperti, del dottore di nutrizione e dietologia Lucio Lucchin e di Michael Oberhuber del Centro Sperimentazione di Laimburg. Il primo fornirà anche uno sguardo sul variegato mondo delle allergie mentre il secondo abbraccerà gli orizzonti della ricerca attuale. Si dibatterà, inoltre, della diversità della mela in Alto Adige, della sostenibilità della sua produzione e dell’impatto che il cambiamento climatico sta avendo su questo frutto.

LA MELA COME ELEMENTO LETTERARIO E ANTROPOLOGICO

I focus avranno anche una matrice letteraria con relazioni sul rapporto, nella simbologia, tra la mela e l’eros così come si toccheranno le origini della presenza di questo frutto in molteplici fiabe, leggende o miti di vari territori. Previsto anche un percorso storico e socio-antropologico del ruolo nella mela nella comunità e nella sua organizzazione collettiva. Da un piccolo frutto si può anche arrivare ad una riflessione sulla socialità nel lavoro in comune e la ritualità che i tempi della mela garantiscono mantenendo un cardine fondamentale della vita comunitaria di tante zone.

piccoli.

GIORNALE DI LECCO 27 LUNEDÌ 3 OTTOBRE 2022
Dal 27 al 30 ottobre, degustazioni, incontri, musica e un po’ di magia per i più piccoli 27–30.10.2022 Bolzano Tutto sulla mela dell’Alto Adige falzonestudio.eu Un evento interamente dedicato alla Mela Alto Adige, un’eccellenza del nostro territorio. In piazza Walther tutte le varietà di mele e i prodotti frutto della lavorazione, un’offerta gastronomica di qualità, un ricco programma di contorno con appuntamenti musicali, approfondimenti scientifici e un angolo con giochi e laboratori per i più
TURISMO

Il successo di Galli e Moretti. Mornati: «Un traguardo

importantissimo per

tutti». E’ solo l’inizio

La nuova sfida di Livigno

LIVIGNO bs6) «Mi auguro che questocentro possadiventare qualcosa di importante, perchéha tuttiglistrumenti per farlo».Queste leparole, ricche di sana e motivata ambizione,espresseda Luca Moretti, presidente di Apt Livigno,durantelacerimonia diinaugurazione delCentro di Preparazione Olimpica del Coni nella serata di giovedì 6 ottobre, presso l’Aquagranda. Parolepronunciate duranteun tourapprofondito delCentro, chel’Azienda di Promozione Turisticagestisce dal 2014 e i cui interventi diampliamento eriqualificazione hannorichiesto un investimento di quasi 7 milioni di euro. Ehe oggi ne fanno un autentico gioiello. Dopo il tour riservato ai giornalisti, la grande cerimonia di inaugurazioneè stata ricca di ospiti: un vero e proprio parterre de roi, a partire da Federica Pellegrini, considerata lapiù grandenuotatriceitaliana dellastoriae confermata ambassadorper le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. «Siamo statigli apripista per Livignonel settore nuoto – afferma la “Divina”–Siamo stati iprimi a credere nel 2014 che fosse funzionale allanostra preparazioneed effettivamente proprio qui abbiamopreparato legare piùimportanti. Quelleestive leggermente meno perché mancavalavasca da50metri, maadesso cisarà anche questa e quindi sono molto contenta per le generazioni future. Oggi è una giornata felice per Livigno,felice per losport italianoe auguroa tutti un grandein bocca al lupoper questanuovasfida».

Afare glionoridi casail sindaco Remo Galli, il quale ha proposto le sue riflessioni suciò cheèstato fatto,rivolgendosi direttamente al pubblico:«Abbiamo raggiunto l’obiettivo didiventareCentro diPreparazione Olimpica, partendo con Luca Morettinel 2012.Abbiamo pensato alla pista di atletica e con il Conici siamo arrivati, stiamo pensando alla piscina olimpica e anche in questo caso con l’aiuto del Coni la stiamorealizzando.Unaserie di strutture a servizio dei nostri cittadini e soprattutto dei nostriragazzi. Livignoèrappresentatodaben869ragazzi che fanno sport e che sfrut-

tano le nostre strutture».

Presente all’inaugurazione anche ilprimo cittadinodi Bormio, coinvolta nel grande progettoolimpico: «Oggicelebriamo l’agonismo, che porta valori e insegna. Insegna ilrispetto, insegnala regola ma soprattutto la disciplina», ha affermato il sindaco Silvia Cavazzi

Presente nonfisicamente ma in videoconferenza Carlo Mornati, segretario generale del Coni: “Questo èun momento particolare che parte da molto lontano, un traguardo importantissimoper

tutti. Nel 2013 parlavamo di unCPOin quotaeoracon Livigno chiudiamo un cerchio. Chi va in quota va a cercare il meglio e il Coni porteràun valoreaggiuntoa questo splendidocentro che è già un riferimento per tutto il territorio». Il sottosegretario con delega aSport, Olimpiadi e Grandi eventi di RegioneLombardia, Antonio Rossi, halasciato unvideomessaggio nelquale hasottolineato la fattiva collaborazione tra Regione, Comune e Apt e che oggi ha permesso di inaugurarequesta straor-

dinaria e moderna struttura.

Della stessa idea il responsabile della preparazione olimpica Alessio Palombi, secondo cui«il Coniha permessoa tuttigliatleti dipotersiallenare nellemigliori condizioni». E’ intervenuto a tal proposito Giampiero Pastore, responsabile dell’Istitutodi MedicinaeScienza delloSport delConi, cheha sottolineato l’importanza dell’allenamento inquota, i cui beneficisono statiillustrati da Claudio Donatelli, preparatore atletico Coni e Figc:«La preparazioneinalturarappresenta unaspecifica modalità di allenamento finalizzata al miglioramento della prestazioneatletica, attraverso l’azionesui meccanismi ditrasporto dell’ossigeno».

Parole dielogio sonostate espresseanche da Paolo Nicolato, allenatore della Nazionaledi CalcioUnder21: «Questo èun centromolto grande,belloe funzionale anche per gli sporti di squadra.Complimenti!». Sono molteplici i temitrattati durante l’affollata cerimonia inaugurazione – presenti quasi200persone -eche

bisogna affrontare in prospettiva dei Giochi: sport, salute, economia,turismo e ambiente.E nonsolo.Altrettante numerose sono stateletestimonianzedegliatletichehannocondivisolaloro esperienza:«Livignoèdiventata la mia seconda casa – ha raccontato lacampionessa olimpica di snowboard Michela Moioli – Quatrovi la pace, mi sentouna bergamascaadottata aLivigno.In vista delle olimpiadi Milano Cortina2026 siamoconsapevoli che giocheremo in casa esiamo fiduciosiche si costruirà una pista a nostra portata ».

Brevi interventi sono stati fattidagliatletidel Club Olimpico, Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi, nuotatori di grandespessore. «Io ormai vengoa Livignoda tre anni,quici sonolemigliori condizioni possibiliper allenarci», ha detto Ceccon. «Livignoècasa,mipiacetanto venire qui al di là dell’utilità sportiva.Mi godol allenamento ma anche la pace»,ha aggiuntoMartinenghi.

Sedutiin prima fila, gli atletidi variedisciplineche

«Tuttoquesto èilrisultato di unlungo percorsofatto di persone che hanno creduto neimezzi cheLivignopossiede», ha chiosato l’ assessore allosport Marina Claoti

A chiudere il cerchio il presidente di Apt Moretti, visibilmentesoddisfatto diciò che è statocostruito e che rappresenta solo ilpunto di partenza: «Sono stati anni difficilimasiamoriuscitiafar sìche questonon fosseun centrocarico diburocrazia, un termine chenon fa parte dellosport.Questa èlacasa che ospiterà i futuri olimpionici. Siamo un’eccellenza enon dobbiamosolodirlo ma anche farlo vedere».

Laserataèstataanchel’ occasione per inaugurare la mostra denominata «Torce Olimpiche, tra storia e design». Sitratta diuna delle più complete collezioni di torceolimpichealmondo,da oggi esposte in Aquagranda. E Stefano Podini, proprietario e curatore della mostra, hacercato ditrasmetterela sua passione: «La torcia è simbolo assoluto dello sport».

GIORNALE DI LECCO 21 LUNEDÌ 10 OTTOBRE 2022
orbitano suLivigno: GiacomoBormolini (Telemark), Michele Bormolini (auto su ghiaccio), Niccolò Colturi (Snowboard Cross), Nicolò Cusini (Sci difondo), Jole Galli (Skicross), Giulia Molinari (Triathlon), Veronica Silvestri (Sci di fondo).
«Siamo
a crederci...» L’applauso
La cerimonia di presentazione con al centro Federica Pellegrini. Sotto l’inaugurazione della mostra delle torce olimpiche bellezza, libertà e futuro.
Pellegrini: stati gli apripista e i primi
dei campioni TURISMO

TURISMO

Inizia la nuova affascinante campagna fall winter...

La magia di QC Terme

SAN PELLEGRINO (gac) “Wellnessin Wonderland O’Clock” è il titolo della campagna Autunno/Inverno 2022 di QC Terme presentata in un evento esclusivo in una cornice onirica e senza tempofirmata da Lorenzo Petrantoni

L’artista, illustratoree art director poliedrico e spiazzante, le cui opere sono esposte in alcune delle più importanti gallerie d’arte contemporanea del mondo e che gli sono valse premi prestigiosi,ha ideatoperil Gruppo QC Terme un’installazione site specificche si sviluppa in 5 opere: la prima è una rappresentazione di un orologio fiabescoal cuiinterno si possono trovare tutte le strutture QC Terme rielaborate dall’artista stesso secondo il proprio estro creativo perpoi proseguire con altre4 opereche sottolineano iconcetti chiave del gruppo: Wonder of Water, Wonder ofDreams, Wonder of Time,Wonder ofWonders.

«Si tratta di installazioni di designinterneedesternealle struttureche, inun giocodi luci eombre, stupisconoa ogni sguardo, evocando sensazionidel passatoestimolando desideri futuri,in un sogno senza tempo;ha precisato l’artista.

«Cristina Quadrio Curzio ha favorito questo importante incontrocon questo geniocreativo -haaggiunto Alberto Arrighi, top manager QC Termeinsieme a Simona Sbarbaro, direttore marketing del gruppo-. Vogliamo restituire ai nostri visitatori la magia del tempo e il suovalore. Unamagia che recentemente ha raggiunto New York con il nostro primo centro oltreoceano e si apprestaa nuoviinteressanti progetti».

La collaborazione con Lorenzo Petrantoni nasce dalla voglia di giocare con il concetto del tempo sovvertendo le regole ele letture canoniche. La realtà lascia spazio allafantasia mentregiochi e suggestionicatturano i sensi, in unvortice di sorprese cherendono memorabile questa pausa dal mondo. Gliorologi sifermano, il mondo esterno non esiste.

«Iltemadel tempoèfondamentale perQCTerme poiché regalaredel tempo significafar vivereattimida ricordare chediventano poi, nellalorosemplicità,unaricchezza daportare sempre nella mente e nel cuore: “Gift MomentsNot Things”, questa l’idea che sta alla base dei brand claim delgruppo», precisa Andrea Quadrio Curzio, Ad QC Terme.

LIVIGNO (bs6) Dal PiccoloTibet arriva unanotizia cherenderàfelici tuttii «winter lovers»: l’inverno èalle porte e lastagioneinvernale staperiniziare!

Dal 3dicembre, gliamanti deglisport invernali potranno tornarea divertirsi sulla neve: ad attenderli ci sono oltre 115 chilometridi piste aquasi 3.000 metri dialtezza, impiantidi risalita presentiintutta lavalle – accessibili anche dal paese – e snowpark di livello internazionale.

Dal28ottobre, invece,cisaràun primoassaggiodellastagioneinvernale 2022-2023 conl’apertura dell’anello tecnico perlo sci di fondo,una pista realizzataconlaneveconservatagrazie alla tecnica dello snowfarming. L’ apertura dell’anello di fondo permetterà a tuttii teamsportivie agliappassionati di allenarsiin quota edivertirsi sulla neve veraa partire già dafine ottobre, in attesa della realizzazione dell’anello di 30km previsto per dicembre.

Madal 3dicembrela stagioneinvernale può ufficialmente avere inizio! In questa data apriranno gli impianti di risalita, permettendoa tuttidi fruire delle 74 piste, suddivise in base ai diversi livelli di difficoltà e quindi adatteadogni tipodipreparazione.Sono molte leattività sulla neveofferte da Livigno e sonopensate per soddisfare le diverseesigenze: dachi vuolepianificare unavacanza all’insegna dello sport,a chiinvecela trascorreràin famigliacon bambini,achi vuolegodersi il panorama evivere «slow» scoprendo il lato lifestyle della località.

Gli sport addicted non rimarranno insoddisfatti: le recenti nevicate e le temperature fredde lascianoben sperare inunastagioneinvernale 2022-2023 performante. Le molte piste presentisulle montagnelivignasche,

Discovery the magic

of time

Wellness in Wonderland O’Clock

Livigno è pronta ad accogliere i «winter lovers» con 115 km di piste

infatti, danno lapossibilità di mettersi alla prova edi divertirsi praticando diverse attività sportive: prime tra tutte, ovviamente, lo sci e lo snowboard, due evergreen invernali. Per gli amanti dell’adrenalina,invece, saràpossibile praticare il freeride e l’heliski, due esperienze indimenticabili che permettonodi scenderesu areenevose immacolategodendosi unpanorama privilegiato sulla valle.

Loscialpinismoeleciaspolesonola soluzione perfetta per coloro che desiderano passareuna giornatacompletamente immersi nella natura: la grande varietà dipercorsi presenti a Livignoconsente diorganizzaredelle gite adatte allapropria abilità. Qui sono inoltre presenti i Percorsi Gestiti, degli itinerarisegnalati condelle palinedalleguide,pensatisiaperamatori che per professionisti in allenamento. Pergliamanti delbikinginogni stagione, l’idealeè la fatbike, l’innovazione dell’ultimo decennio con delle caratteristicheuniche. Lapista ciclabile di 20 km – che si snoda lungo tuttoilpaese – rimanefruibileanchein inverno, sia per bikers che per runners o chi vuole fareuna passeggiata rigenerante all’aria aperta e in mezzo alla natura silenziosa. Seinvecela vacanzasaràtrascorsa in famiglia, Livigno ha molte soluzioni sia peri bambini che perpassare del tempo tuttiinsieme, tracui idiversi Family Hotel&Apartmentspresenti in

città che offrono servizi «family oriented».

Pressolenovescuole disci – con oltre150maestri poliglottiespecializzatiindiversediscipline – èpossibile prenotaredellelezioni privateodi gruppo, personalizzate in base alle esigenzeeabilità delbambino.Nellalocalità sono inoltre presenti diversi funpark,comeilKids FunParkalMottolino, ma anche ilKinder Club Lupigno, dove i piccoli possono muovere i primi passi sulla neve e apprendere le prime epreziose nozionidegli sport invernali.

Livigno propone anchediverse attività per passare del tempo insieme: è possibileorganizzareunavisita al MUS! Museo di Livigno e Trepalle, per scoprirela storiaele tradizionidella località efare untuffo nelpassato, ma anche trascorrereun pomeriggioin Aquagranda, il centro sportivo e benesserepiù grandein Europa,dove sono presenti diverse aree, come quella Slide&Fun – dedicata al divertimento digrandi epiccini – o quellaWellness & Relax, dove gli adulti possono godersidel meritatorelax mentrei bambinisidivertono graziealservizio di babysitting.

Immancabile nella ricetta della stagioneinvernale perfettaè anchela scoperta dell’enogastronomia tipica: sono moltii bare ristorantiche animano le vie del centro pedonale che, graziea piattilocali einternazionali,

Per lapresentazione della stagione Fall / Winter 2022 è stata scelta lasede di San Pellegrino Terme, l’antico Casinò, luogo di per sé senza tempo, sospeso tra passato e presente.

Una previewdedicata a stampa, istituzioni,vip einfluencer in un gala event che ha sorpreso dall’inizio con giochidi lucecreandoun ambiente poetico, capace di veicolare un mondo fiabesco eavvolgente incui gliospiti hanno godutodi unadimensione diversa, senza regole di tempo.

La cena stessa è stata un percorsoà rebourscheva contro la normale routine, ritmata dai piatti firmati da MarcoCorradi che ha interpretato con stile e carattere il tema del tempo. In arte MarcoAssaggia haesordito giovanissimonella cucina pluristellata deL’Ambasciata, il rinomatoristorante a Quistello,in provinciadi Mantova, sua città natale. Successivamente, ha intrapreso numerosiviaggi all’esteroche loporteranno in Spagna, inInghilterra, in India e in Marocco. Al rientro in Italia, Marco crea una cucina contemporanea che coniuga memoria e sperimentazione,nel rigorosorispetto della tradizione.

riescono asoddisfare tuttii palati,a partiredalla colazionefino aldopo cena.

IlPiccolo Tibetaccontentaanche gli shoppingaddicted: conoltre 250 negozi, boutiqueesclusive emonomarca, il centro pedonale è un vero e proprio mall a cielo aperto. Qui è possibile dedicarsi ad una sessione di terapeuticoshopping, spaziandotra fashion,beautysportehi-tech,siaper lei che per lui.

Durante l’inverno il Piccolo Tibet si anima con moltieventi: ogni anno, infatti, ospitanumerose garee competizioniapertesia adamateurchea professionisti,richiamando atletida tuttaEuropa. Nelpalinsestodell’inverno 2022-2023,i primiappuntamenti dasegnarsi in agendasi terrannoil3e 4Dicembre:inqueste giornate, atleti professionisti provenientidatutto ilmondosicimenteranno neitest eventdi snowboard parallelo gigante eslalom in vista delle Olimpiadi Milano Cortina 2026: in questa occasione Livigno sarà sede delle discipline Freestylee Snowboard, confermandosi tra i luoghi di riferimento a livello mondiale per la pratica degli sport invernali.

Il 18 dicembre, invece,si terrà La Sgambeda, la granfondoche da 32 annianima glispettacolaritracciati innevatidel PiccoloTibete che,ogni anno, si conferma essere uno degli eventipiù attesida tuttii fondisti.Gli atleti sisfideranno suun tracciatodi 35chilometri daaffrontare atecnica libera, sfruttando tutte le strutture del CentroFondo livignasco.Altermine dellacompetizione, PlazaPlacheda sarà il luogo di ritrovo dove celebrare leproprie performancecon il«pasta party».

GIORNALE DI LECCO 21 LUNEDÌ 17 OTTOBRE 2022
Da sinistra: Cristina Quadrio Curzio, organizzatrice di mostre d’arte; Saverio Quadrio Curzio, presidente; Lorenzo Petrantoni, artista e illustratore; Simona Sbarbaro, responsabile Ufficio Marketing; Francesco Varni, CEO bellezza, libertà e futuro.

Il TURISMO

Sulla “Gran Becca” vanno in scena le prime gare transfrontaliere di Coppa del Mondo di sci. Il 29 e 30 ottobre e il 5 e 6 novembre è in programma la prima edizione del Matterhorn Cervino Speed Opening

Cervinia apre la stagione con la Coppa del Mondo

La stagione invernale a Cervinia si apre col botto. Il 29 e 30 ottobre e il 5 e 6 novembre è in programma la prima edizione del Matterhorn Cervino Speed Opening. Il comprensorio Cervino Ski Paradise ospiterà, infatti, le prime gare transfrontaliere della Coppa del Mondo, con due discese libere maschili nel primo fine settimana e due libere femminili nel secondo. Il tutto in attesa che le condizioni meteorologiche permettano la messa in funzione degli impianti sul versante italiano del Cervino Ski Paradise, che nella conca di Breuil si estende dai 2.050 metri del villaggio di Cervinia ai 3.899 della Gobba di Rollin.

Sul versante svizzero si può già sciare dai primi di ottobre salendo a Plateau Rosa (3.500 metri): grazie all’inaugurazione anticipata, sarà la più lunga stagione invernale di sempre, che durerà oltre 8 mesi (fino al 7 maggio 2023).

Il 29 e 30 ottobre e il 5 e 6 novembre, in caso di apertura allo sci del comprensorio, l’accesso agli impianti sarà limitato. La telecabina Plan Maison-Cime Bianche Laghi sarà, infatti, riservata agli spettatori in possesso del biglietto di accesso al Parterre della Coppa del Mondo, mentre la funivia Cime Bianche Laghi - Plateau Rosa verrà utilizzata esclusivamente dagli atleti.

UN COMPRENSORIO DOVE SCIARE È UNA MAGIA

Le tre regine dell’immenso comprensorio internazionale, tra i

più vasti e frequentati al mondo, sono Breuil-Cervinia, Valtournenche e Zermatt (Svizzera), collegate tra loro da una fitta rete di piste (360 km) e di impianti che

Che programma! Spettacoli e concerti da non perdere

consente di non dover mai togliere gli sci, ammirando la piramide del Cervino sia dalla parte italiana sia da quella svizzera. Un luogo magico, unico nelle Alpi, dove è anche possibile lasciarsi coccolare in uno dei tanti ristoranti che si trovano lungo le piste. La morfologia del territorio racconta di tre valli e due nazioni, Italia e Svizzera: ma lo sci qui supera i confini nel nome dello sport.

E CHE PRESENTA TANTE NOVITÀ

Fra le novità della stagione del Cervino Ski Paradise, a Valtournenche si segnala la nuova seggiovia Gran Sometta, impianto a sei posti con cupola di protezione che va a sostituire l’omonima sciovia, in passato punto critico per il passaggio da Cervinia alla Valtournenche. Sul versante di Cervinia verrà inaugurata la nuova pista n. 34, che collegherà la località di Cielo Alto alla partenza degli impianti di risalita di Bardoney andando ad ampliare ulteriormente i chilometri di piste del comprensorio internazionale. Al campo scuola di Cretaz, invece, il nuovo tapis roulant coperto renderà più facile la vita a bambini e principianti.

Per non perdere le gare

Ècorsa agli ultimi biglietti per gli appuntamenti della “Matterhorn Cervino Speed Opening”. Per chi va sul sito www.speedopening.com sono disponibili le diverse categorie di biglietti: il numero massimo di spettatori è stato limitato a 6.000 a gara e i posti sono disponibili esclusivamente in prevendita online (non saranno venduti in loco) nell’ottica del “first come, first served”.

ncontri, spettacoli

Le gare di Coppa del Mondo

sci

ria occasione di

e divertimento per tutti coloro che in vario modo parteciperanno. Dal 28 ottobre al 6 novembre, infatti, il programma proposto a Cervinia è ricco di eventi. Per gli appassionati di sci che non vogliono perdersi gli appuntamenti con i loro idoli le occasioni saranno naturalmente le giornate di gara, ma

anche le estrazioni dei pettorali e le premiazioni. Ma tutti avranno modo di essere soddisfatti. Innanzitutto con gli spettacoli serali: per chi ama la musica si va dal tributo a Freddie Mercury (3 novembre) al concerto del coro La Vallée du Cervin fino alle Musiques Populaires des Alpes (4 novembre); chi vuole farsi due risate avrà modo di divertirsi con lo spettacolo “Completamente spettinato” del comico Paolo Migone (29 ottobre), nel quadro della Saison Culturelle. Per i cinefili appuntamento pomeridiano il 3 novembre con il film “After Antarctica” di Tasha VanZandt,gentilmenteconcessodagliorganizzatori del Cinemountain, mentre sono diversi gli incontri che parleranno di montagna e dintorni: “Il chilometro lanciato” con Valentina Greggio e Simone Origone (ore 18 – 30 ottobre), “Alpinismo” con Marco Camandona e Luca Casali (ore 18 – 31 ottobre) e “Dal Cervino al K2” (ore 18 – 2 novembre).

Infine, chi ha dei bambini non potrà perdersi l’appuntamento “Giochiamo insieme” (alle 15 di domenica 30 ottobre e lunedì 31 ottobre).

Una stagione invernale che si preannuncia da record, ideale preludio a una primavera in cui, grazie alla nuova funivia trifune tra Testa Grigia e il Piccolo Cervino, un sogno pionieristico diventa realtà. Il Matterhorn Alpine Crossing rappresenta infatti la più alta traversata delle Alpi in funivia, permettendo a tutti, anche a chi non è un provetto alpinista o a chi non scia, di viaggiare tra Zermatt e Cervinia (o viceversa) senza fatica, ammirando per tutto il viaggio la più celebre piramide granitica del mondo. Questo progetto rafforzerà ulteriormente il posizionamento del Cervino-Matterhorn Ski Paradise come straordinaria destinazione alpina accessibile in tutte le stagioni e, grazie agli oltre 4.000 metri di dislivello, il tragitto panoramico, della durata di un’ora e mezza, diventerà il collegamento in funivia con il maggiore dislivello in Europa.

Per ulteriori informazioni: www.cervinia.it

Per la prima volta in una gara della Coppa del Mondo di Sci, dalla zona di arrivo gli spettatori potranno vedere i due terzi della discesa, compreso l’attraversamento del confine. Il primo tratto di gara, che va dalla partenza situata tra gli arrivi dei due skilift di Plateau Rosa sino al confine italiano, potrà essere seguito dalla pista da sci. Inoltre, è prevista una Public Viewing Zone a Testa Grigia. Sul versante italiano si assisterà alle gare dalla zona di arrivo.

I nomi dei passaggi chiave della “Gran Becca” prendono ispirazione dalla natura e dall’ambiente circostante.

I tre salti si chiamano “Matterhorn”, “Furggen” e “Cime Bianche”, mentre “Traversa Sérac” (in direzione del confine Svizzera/Italia), “Muro Ventina”, “Spalla di Rollin” e “Schuss Plateau Rosa” sono i nomi dati ai passaggi principali.

GIORNALE DI LECCO 22 LUNEDÌ 17 OTTOBRE 2022
I concerti... di saranno anche una straordina- intrattenimento è bellezza, libertà e futuro.

TURISMO

Passato il grande caldo di questa lunga estate, ora è il periodo migliore per andare alla scoperta di borghi unici e spettacolari. E perché non approfittarne anche per assaggiare qualche prelibatezza locale?

Gradella฀ tra cascine e vecchi fienili

Se volete immergervi nella fiabesca e antica atmosfera delle cascine lombarde, tra filari d’alberi, vecchi fienili e la classica osteria di paese, il posto dove dovete andare è Gradella, frazione di Pandino, nel Cremonese. Camminando tra case dipinte in giallo profilate di mattoni rossi poste attorno a corti comunicanti, si entra in un ambiente poetico e unico che non può essere intaccato da capannoni, ipermercati o outlet, visto che non è possibile l’espansione edilizia ma solo il recupero del patrimonio esistente rispettando i criteri costruttivi tradizionali.

Se poi riuscite a fare questa passeggiata in una di quelle mattine autunnali, immersi in un po’ di quella nebbia sempre più rara anche in Pianura padana, sarebbe il massimo per ricostruire una singolare atmosfera...

Ci sono poi diverse cose da vedere, lì e nella vicina Pandino. Ai margini del borgo sorge villa Maggi, già esistente nel XVII secolo, che venne utilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, come quartier generale, dal Generale Graziani, comandante delle forze armate della Repubblica Sociale Italiana, che vi s'incontrò con

Vogogna, in Val d’Ossola per tornare al Medioevo

Un po’ di Medioevo in mezzo alle montagne della Val d’Ossola. È quello che si può scoprire a Vogogna in provincia di Verbano Cusio Ossola, un tempo florido borgo sull’antica strada del Sempione, circondato da fortificazioni militari, che conserva angoli e scorci suggestivi ammirabili passeggiando sugli antichi acciottolati, immersi tra il grigio delle “beole” dei tetti e il verde dei boschi del Parco nazionale della Val Grande di cui fa parte. Insomma, un ambiente da favola reso ancora più affascinante dai resti della sovrastante rocca che sembra nata da nuda roccia. Poco sotto è il Castello Visconteo che, con le sue torri e le caratteristiche mura merlate, domina Vogogna dalla metà del XIV secolo. Edificato nel 1348 da Giovanni Visconti, vescovo di Novara, il castello venne progettato allo scopo di difendere tanto il pic-

Appuntamenti da non perdere

Oneglia, il centro storico di Imperia, è pronto ad accogliere Olioliva, la festa dell’olio nuovo. Dal 4 al 6 novembre migliaia di visitatori saranno investiti dai sapori e dai profumi di un prodotto in cui si identifica la storia, le radici e l’identità di questo territorio: non per nulla Imperia è sempre stata collegata a questo prodotto d’eccellenza, tanto da essere identificata come la capitale dell’olio d’oliva. Lungo le vie del centro storico si

potrà fare una passeggiata tra i produttori d’olio, i portici e le piazze saranno invasi da stand in cui si potranno assaggiare e acquistare tutti i prodotti tipici di questa terra. In particolare l’olio appena franto, ma anche pesto, verdure sott'olio, formaggi di pecora brigasca, focaccia ligure, fagioli di Conio, Pigna e Badalucco, biscotti e dolci all'olio d'oliva, salumi tipici, farinata. Non solo: ci si potrà perdere anche tra spazi dedicati a mostre, cultura, musica ed eventi serali. L’evento, organizzato dall’Azienda Speciale della Came-

colo centro di Vogogna quanto l’intera valle: la visita si articola su due piani e si può accedere alle torri con una bella vista panoramica. Nello stesso periodo viene costruita una cinta di mura più ampia per proteggere l'intero paese, di cui oggi non resta quasi più nulla, e il bel Palazzo del Pretorio, un palazzetto gotico sul modello architettonico del broletto lombardo, sostenuto da archi acuti poggianti su tozze colonne, edificato nel 1348 e sede fino al 1819 del governo dell’Ossola Inferiore: lo spazio coperto sotto al porticato era utilizzato per le assemblee pubbliche e come mercato, mentre la parte superiore ospitava l'amministrazione civile e giudiziaria. Ammirate anche, nella piazzetta antistante, l’antica fontana in marmo rosa di Candoglia. Intorno al Pretorio, poi, si trovano le dimore più signorili, come Villa Biraghi Lossetti a fianco della chiesetta di Santa Marta. Chi ha voglia di camminare, può prendere la mulattiera che risale il torrente e in 20 minuti porta alla vecchia frazione di Genestredo, dalle caratteristiche abitazioni rurali in pietra ricche di motivi medievali da cui si può raggiungere il romantico rudere della rocca.Dopo la visita, approfittatene per assaggiare gli gnocchi all’ossolana, uno dei piatti più noti della cucina locale: si ricavano da un impasto di farina di castagne, zucca e passata di patate lesse, e si condiscono con burro fuso e formaggio nostrano. Degni di nota sono anche diversi formaggi e salumi caratteristici della Val d’Ossola.

ra di Commercio Riviere di Liguria celebra l’olivicoltura e i prodotti tipici che caratterizzano la Dieta Mediterranea, dichiarata dall’Unesco Patrimonio immateriale dell’Umanità. Ma saranno presenti numerosi buyer e influencer internazionali.

Così come non mancheranno i pescatori del GAC “L’Approdo di Ulisse” di Cetara con i quali si collabora da tempo per promuovere l’ittiturismo (con la possibilitò di mangiare a bordo del peschereccio imperiese, il “Pingone”) e i mitilicoltori di La Spezia che nel tratto di mare compreso tra il parco delle Cinque Terre e il parco del Magranon allevano le cozze.

Ospite d’onore della manifestazionesaràlaprovinciadiCuneo:quasi uno scambio gastronomico-culturale, visto che l’Azienda Speciale della Camera di Commercio Riviere di Liguria è stata, a sua volta, ospite a Cuneo in occasione della Fiera del Marrone, dal 14 al 16 ottobre, e lo sarà a Mondovì dal 29 ottobre al 1° novembre nell’ambito di “Peccati di Gola”.

GIORNATE DEI CASTELLI, PALAZZI E BORGHI MEDIEVALI

Ultime festività per visitare tantissime località fra manieri, borghi e palazzi con visite guidate ed eventi per un autentico tuffo nel Medioevo. Martedì 1 e domenica 6 novembre saranno le conclusive giornate di apertura del circuito di castelli, palazzi e borghi medievali che permettono ai visitatori di scoprire le bellezze storiche e artistiche della media pianura lombarda. Si tratta di ben 24 castelli, palazzi e borghi medievali, sparsi nella

Mussolini e il Feldmaresciallo Kesselring, mentre nel centro di Gradella si erge la chiesa Parrocchiale costruita a partire dal 1895 e dedicata alla Santissima Trinità e a San Bassiano, e davanti al cimitero è collocata una piccola cappella sul luogo dove si trovava il lazzaretto, sorto durante la peste del 1630. A Pandino, invece, non perdetevi il castello Visconteo edificato da Bernabò Visconti e Regina della Scala nel 1355 che conserva due delle quattro torri originarie e stanze con le pitture volute dai signori di Milano, soprattutto motivi geometrici alternati agli stemmi di famiglia, la chiesa di Santa Marta, eretta probabilmente nella seconda metà del XV secolo, con interessanti affreschi votivi databili tra ’400 e ’500, e la Parrocchiale di Santa Margherita, riedificata in forme neoclassiche nel corso degli ultimi anni del ’700, dopo che la chiesa originaria era andata distrutta.

Nella pausa pranzo, vi consigliamo di assaggiare i prelibati tortelli cremaschi, preparati con amaretti, spezie ed erbe aromatiche, e il caratteristico panarone, un tradizionale formaggio padano dal gusto amarognolo, nato proprio a Pandino.

pianura tra Bergamo, Brescia, Cremona e Milano, un territorio che ha rappresentato un importante confine, in particolare tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, che oggi ha lasciato numerose eredità in termini architettonici e di fortificazioni, unitamente a preziose testimonianze storiche e artistiche. Immersi nella pianura si potranno scoprire luoghi di solito non fruibili al pubblico, imponenti e suggestive dimore di grandi condottieri, luoghi di battaglie e leggende, come pure tanti piccoli scorci di borghi spesso ai margini dei circuiti turistici.

Per info scrivere all'indirizzo info@pianuradascoprire.it o telefonare al numero 0363.301452.

GIORNALE DI LECCO 28 LUNEDÌ 24 OTTOBRE 2022
BORGHI DA SCOPRIRE E… GUSTARE • 3a PUNTATA bellezza, libertà e futuro.

TURISMO

Passato il grande caldo di questa lunga estate, ora è il periodo migliore per andare alla scoperta di borghi unici e spettacolari. E perché non approfittarne anche per assaggiare qualche prelibatezza locale?

Varzi฀ oltre il salame c’è di più

Nonsoseèpiùconosciutaper

il suo salame, per il suo centrostoricomedievaleoperlaVia del Sale che gli passava a fianco. Certo è che Varzi, in provincia di Pavia, sta acquistando sempre maggiore notorietà. E visitatori. Perché passeggiare in questo borgo, tra le sue vie strette, tra palazzi storici e portici che ricordano gli antichi mercati vuol dire immergersi in un’atmosfera medievale. Suggeriamo di partire dalla chiesa dei Cappuccini, la più antica pieve della valle Staffora, che, salendo da Voghera, si trova appena fuori dell’abitato. L’edificio attuale risale alla fine del XII secolo, nelle forme proprie del romanico, come testimonia la facciata a salienti che, nella metà inferiore, presenta un rivestimento in pietra arenaria a fasce orizzontali bicrome, mentre la parte superiore resta in cotto a vista con archetti pensili nella cuspide centrale, come nel romanico padano. Molto bello l’unico portale che si apre al centro della facciata con protiro aggettante su due slanciate colonne che poggiano su plinti con teste d’ariete angolari. Ci addentriamo nel centro storico e raggiungiamo piazza Umberto I, sulla quale si trovano i principali edifici istituzionali: sul lato est il settecentesco palazzo Tamburelli-Malaspina, ora sede del Municipio, mentre sul lato nord abbiamo la mole nobile e

severa del Castello Malaspina. Sulla destra è la Torre che si alza imponente dal castello per 29 metri: salendo i 41 gradini esterni e gli 89 interni ai muri, si raggiunge la sommità, dalla quale si gode una vista spettacolare sul borgo e sul paesaggio che lo circonda. Nel 1460, all’epoca dell’Inquisizione, vi furono rinchiusi 25 donne e alcuni uomini accusati di stregoneria e per questo poi arsi nella pubblica piazza; da qui il nome di Torre delle Streghe. Molto bella è anche la parallela Via di Dentro, fra le due torri - Torre di Porta Sottana e Torre di Porta Soprana, che - in poche decine di metri, racchiude alcuni degli edifici più belli e prestigiosi di Varzi perché vi abitavano le famiglie più importanti: in particolare palazzo Mangini, l’ex Ospizio dei Pellegrini, la chiesa di S. Germano e la chiesa dei Bianchi, unica nel suo genere perché il suo interno è fatto a forma di quadrifoglio, a imitazione delle grandi cattedrali.

Dopo questa lunga passeggiata è il momento della merenda che, a Varzi, vuol dire pane e salame: la micca, la pagnotta a forma di treccia di pasta dura, e il ben noto salame di Varzi Dop, prodotto da tutte le parti nobili del maiale, prosciutto, guanciale, pancetta, coppa, lombo e filetto, e che richiede una lunga stagionatura.

Appuntamenti da non perdere

Cervo Ligure, tra cielo e mare

tuivano gli spalti del castello nei secoli XV-XVI e la piazza dove si apre la maestosa chiesa di San Giovanni Battista, detta “dei Corallini” perché edificata con i proventi dei pescatori di corallo, che domina un ampio braccio di mare. Originale è la sua facciata concava, mentre il suo interno è riccamente barocco: risaltano l’altare maggiore del Pittaluga, con il suo tabernacolo di scuola lombarda dell’inizio del XVI secolo e il pulpito in marmo bianco con bassorilievo della Pietà (sec. XVI), gli affreschi sul coro del Carrega e il crocifisso ligneo sopra l’altar maggiore, un capolavoro intagliato e scolpito del Maragliano.

Tra cielo e mare. Cervo Ligure è davvero un borgo immerso nel blu del golfo di Diano Marina e non c’è nessuno dei residenti che non abbia avuto a che fare col mare.

Quella che ci aspetta è una visita in salita che parte quasi dal mare e arriva al castello in cima al borgo dopo aver attraversato impervie e strette viuzze che, a volte, lasciano spazio a straordinarie vedute sul mare, come quella che si gode dalla piazzetta a metà di via Matteotti.

Prima, però, si incontra il seicentesco palazzo Morchio, ora municipio, con un portale d’ardesia di stile genovese, appartenuto a Tommaso Morchio, ammiraglio comandante di dieci galee genovesi, che nel 1371 conquistò l’isola di Malta e la città di Mazara in Sicilia. Procedendo, s’incontrano le imponenti mura che costi-

Si sale per la gradinata a sinistra della chiesa e s’imbocca via Grimaldi-Salineri, dal fascino medievale per gli archivolti ogivali o a tutto sesto che ornano le entrate delle abitazioni. In breve siamo davanti al castello che nel XII secolo i marchesi di Clavesana edificarono come propria dimora dotandola di tre torrioni a pianta circolare e inglobando l’originaria torre alto-medievale: oggi è sede del Museo Etnografico.

Scendendo, consigliamo uno sguardo all’oratorio di Santa Caterina, chiuso tra costruzioni medievali, un classico esempio di struttura romanica in origine a croce latina.

E, si raccomanda, non andatevene senza aver assaggiato il prodotto principe di Cervo: l’olio extravergine di oliva prodotto con i frutti degli ulivi che crescono rigogliosi alle spalle del borgo medievale. E magari portatevene a casa una bottiglia per condire i vostri piatti migliori o da assaporare su una bruschetta.

TUTTI I GOLOSI A TORINO PER CIOCCOLA-TÒ

TRA VIGNETI E ANTICHI BORGHI DEL VALTELLINA

WINE TRAIL

Per i runner lombardi, ma anche di altre regioni, ecco un appuntamento da non perdere: domenica 12 novembre è in programma la “Valtellina wine trail”. Si tratta di una gara che unisce sport ed

enogastronomia, con tre percorsi fra i vigneti, gli antichi borghi della media Valtellina e nelle più prestigiose cantine valtellinesi. Il percorso attraversa siti culturali come la Basilica della Madonna di Tirano, la Torre de li Beli Miri e il Palazzo Besta a Teglio, la Santa Casa a Tresivio e il Castel Grumello a Montagna in Valtellina. Tre i percorsi proposti: il Sassella Trail, il più breve, di 12 km, che parte da Castione Andevenno e attraversa in un saliscendi i vigneti di produzione del Sassella; la Half Trail di 21 km che parte da Chiuro e si svolge tra i terrazzamenti di Valgella, Inferno e Grumello; e la più dura, la Trail di 42 km che parte nel centro storico di Tirano. Tutte si concludono nel centro storico di Sondrio, in piazza Garibaldi. Per info: www. valtellinawinetrail.com

Si conclude domenica 6 novembre CIOCCOLA-TÒ, la manifestazione di Torino dedicata al cioccolato che vanta tradizioni secolari nella produzione artigianale di questa eccellenza. Il cuore dell'evento è in piazza San Carlo, il salotto buono della città. Oltre agli stand qui si svolgono i principali eventi, i laboratori,intrattenimentopergrandie piccini. Si prosegue poi nell'attigua via Roma con ben 30 stand, dove Maestri Cioccolatieri provenienti

da diverse regioni italiane, oltre ai Maestri locali, espongono e fanno gustare le loro creazioni artigianali. L'evento coinvolge, inoltre, tutta Torino, nei locali storici, nei bar, nei bistrot, nei ristoranti che aderiscono all'iniziativa #fuoridicioccolato! Per info: tel. 0110446312, www.cioccola-to.events ed eventi@cioccola-to.eu

LA MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO DI SAN MINIATO

A partire dal 12-13 novembre e per i due fine settimana successivi, a San Miniato (PI) è in programma l'appuntamentoconlaMostraMercato del Tartufo Bianco, un evento cheriuniscebuongustai,professionisti e assaggiatori curiosi. Da 50 anni,ilborgodellaprovinciadiPisa ospita un vero e proprio "festival" gastronomico dedicato al tartufo bianco e diventa un "laboratorio

del gusto" open-air con bancarelle sparse per le piazze. D’altra parte, le sue colline sono un ambiente perfetto per la crescita di questo tubero: basti dire che il più grande tartufo bianco del mondo, di 2.520 kg, che si trova nel Guinness dei primati, è stato trovato proprio a San Miniato il 26 ottobre 1954 da Arturo Gallerini, un cacciatore di tartufi.

Perinfo:ufficio.turismo@sanminiatopromozione.it, tel. 057142745.

GIORNALE DI LECCO 22 LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2022
BORGHI DA SCOPRIRE E… GUSTARE • 4a PUNTATA bellezza, libertà e futuro.

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