Dossier IBE 2017

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Dossier IBE 2017 Anno IV - 2017

Innovazione: Focus sul

modello di

Business

www.industrybigevent.it


Cambiare per competere:

La formazione come metodologia abilitante

Mind up e COMUNICAZIONE EFFICACE Consapevolezza, autostima, assertività

Mind up e MAPPE MENTALI Produttività individuale e di team

Mind up e MANAGEMENT Direzione, organizzazione e gestione dei collaboratori

SIGMATeam Soc. Coop. - Via Beggiami, 1 - 12038 Savigliano - Cuneo (Italy) - Tel. +39 0172 371205 - info@sigmateam.it - www.formandoplus.it

FormandoPlus è un’iniziaava di proprietà di Pentaconsullng S.r.l.


Dossier IBE 2017 novembre 2017 Anno VII Supplemento a www.newsimpresa.it diffusione gratuita DIRETTORE RESPONSABILE Massimo Fucci massimo.fucci@pentaconsulting.it

STAMPA C&M Print Via Sardegna, 13 20060 Vignate (MI) www.cmprint.it

EDITORE Pentaconsulting Srl Piazza Caiazzo, 2 20124 Milano pentaconsulting@pentaconsulting.it Tel. 02 92958990

Dossier

| Industy Big Event 2017

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EDITTORIALE                                    a cura di Massimo Fucci

Il modello di business come elemento pivot del cambiamento La capacità di competere esige la capacità di gestire efficacemente il cambiamento continuo. L’osservazione del cambiamento ci ha portato a comprendere che sempre più soluzioni, metodi, architetture e tecnologie abilitanti evolvono esponenzialmente e che per essere efficaci, debbono essere figli dell’evoluzione del modello di business e devono impattare sulla cultura di azienda.

Massimo Fucci

In quest’ottica, Pentaconsulting - da oltre 25 anni - sviluppa incontri tra e per le aziende con l’obbiettivo di analizzare tendenze, soluzioni, metodi ed esperienze per comprendere la giusta direzione da perseguire e favorire l’adozione consapevole di strumenti e tecnologie, nonchè la nascita di ambienti collaborativi (organizzazione, applicazioni, architetture) in grado di migliorare la capacità operativa delle aziende.

La tappa di quest’anno del percorso IBE (Industry Big Event) si focalizza sul business model e sulla cultura del cambiamento come elementi cardine che debbono sovraintendere a tutte le logiche organizzative e di prodotto. Un’opportunità unica per comprendere, condividere e riflettere su come affrontare la sfida dell’integrazione tra cultura, vision, business model e tecnologie abilitanti.

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Notizie per il

Management

Skill

Tecnologie

Soluzioni

Formazione

Benefici

Obbiettivi

Innovazione

Pentaconsulting Srl - P.za Caiazzo 2 - 20124, Milano

www.value4m.it

Tel. 0292958990 - pentaconsulting@pentaconsulting.it www.pentaconsulting.it

Idee


SOMMARIO

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EDITTORIALE

INDUSTRY BIG EVENT QUARTA EDIZIONE

Il modello di business come elemento pivot del cambiamento

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GMDE

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POLIHUB: INNOVATION DISTRICT & STARTUP ACCELERATOR

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The place to grow innovative business ideas into high-potential start-ups and companies. An ideal Innovation District open to enterprises eager to create a Corporate Accelerator and to develop Open Innovation initiatives, leveraging on the high-tech ecosystem of Polimi. *QS World University Rankings 2017

10°

24°

The 1° and best University in Italy*

In the top 10 European Universities*

In the top 25 Tech Universities Worldwide*

+1.300

+42.000

+1.100

9000

Professors and Assistant Professors

Students

PhD Students

Ideas collected

5th best world University Incubator*

2nd best European University Incubator*

83% Still operating start-ups

100

+4000

Companies and start-ups

m² Innovation District spaces

TECHNOLOGIES TRANSFER ACCELERATION

POLIMI

POLIHUB

SPIN-OFF

PoliHub is the Innovation District & Startup Accelerator of Politecnico di Milano. The ideal place in which you can get the most out of your ideas and turn them into an entrepreneurial project. The development possibilities are vast and include everything from hi-tech to design, gaming to social networks, mechanics to informatics security, medical devices to energy, and just about everything in between. PoliHub is also about existing hi-tech companies. The goal? Sharing expertise and providing access to one of the best European technical universities’ network in order to launch new entrepreneurship.

OPEN INNOVATION

RESEARCH & DEVELOPMENT

LICENSING

MARKET

COMPANIES

NEEDS

WHAT WE OFFER

MRDCOMPANY

IOT: Evoluzione e correzione di rotta dopo 15 anni di applicazioni

CORPORATE ACCELERATION PLATFORM Scouting 1° (talents and ideas); Tutorship and Men torship; IP Services; Business Development;

SIEMENS PLM SOFTWARE

OFFICES AND EXCLUSIVE MULTIFUNCTIONAL ROOMS WITH FACILITY MANAGEMENT SERVICES

STARTUP INTELLIGENCE Developed in collaboration with Observatories Digital Innovation of the School of Management of Politecnico di Milano aims at providing detailed start-up/tech trends

OPEN INNOVATION INITIATIVES WITH STARTUPS

PRIVILEGED ACCESS TO POLIMI NETWORK - Access to MIP (Business School of Politecnico di Milano), Cefriel and Poli.Design education and services offer.

L’innovazione per il futuro

ENTREPRENEURSHIP LAB Applied experience program in wich executives and managers can learn how to exploit startup’s methodologies Tech and business due diligence; Internationalization support.

- Access to EU and national applied research funds from Fondazione Politecnico.

- Access to the Polimi Laboratories for POC and/ or prototyps.

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Established in 1863, Politecnico di Milano is one of the most outstanding technical universities in Europe, and it is the largest school in Engineering, Architecture and Industrial Design in Italy. It is best university in Italy by the latest 10 technical universities in Europe and within the top 25 in the world (QS 2015). It is also proud to be a member of IDEA League and of Alliance4tech, two strategic alliances among leading European universities of Technology, Science and Engineering, Science and Engineering.

on technology transfer

WHERE TECHNOLOGY VALORIZATION ENHANCES BUSINESS OPPORTUNITIES FOR COMPANIES

PC-Based Automation: tecnologia abilitante per Smart Factory

POLIMI

*UBI World Ranking Business Incubators 2015

POLIHUB NUMBERS

BECKHOFF AUTOMATION

Se un disegno vale 1000 parole, i Visuals ne valgono 10.000

Innovazione: Focus sul modello di Business

POLIMI NUMBERS

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POLIHUB Innovation district & startup accelerator

Shareholders

ALASCOM SERVICES

PoliHub is managed by Fondazione Politecnico di Milano, which promotes collaborative initiatives between companies and shareholders including the consortia of Politecnico di Milano: MIP, the Business School of Politecnico, leader in executive training and specific programs designed to boost entrepreneurship; Cefriel, a center of excellence for digital innovation; PoliDesign, one of the world’s leading design institutes.

Il futuro è la trasformazione digitale: prodotti sempre più intelligenti ed interconnessi con i sistemi gestionali

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SOMMARIO

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MICROSOFT

Digital Transformation per l’industria manifatturiera

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GRUPPO ROLD

Smartfab: l’entry point per l’Industria 4.0

POLITECNICO DI MILANO Piattaforme e Business Models

DELOITTE

L’innovazione e il Made in Italy

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Azienda

ar ner e

Trasferi

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Ge

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VALORE VALORE Ca

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ta liz z a r e to ca er

M

OPDIPO - OPIFICIO DI DISEGNO INDUSTRIALE POTENZIALE COSA C’È DIETRO L’ANGOLO? Una folle corsa per lo sviluppo verso l’omologazione

FONDAZIONE POLITECNICO DI MILANO: RICERCA DELLO SVILUPPO

Pentaconsulting Srl - P.za Caiazzo 2 - 20124, Milano

PENTACONSULTING

Tel. 0292958990 - pentaconsulting@pentaconsulting.it www.pentaconsulting.it

Innovazione e cambiamento in 5 mosse

Dossier

PENTACONSULTING

Mind Up

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I N D U S T RY B I G E V E N T Q U A R TA E D I Z I O N E

I N D U S T R Y

BIG EVENT 16 Novembre 2017

POLIHUB Startup District & Incubator Via Giovanni Durando, 39 Milano, Italia

INNOVAZIONE : FOCUS SUL MODELLO DI BUSINESS IBE - 16 Novembre 2017, la quarta edizione si presenta. Un opportunità unica di comprendere, condividere, verificare e riflettere. Un evento rivolto a chi vuole avere la governance dell’Innovazione. Una sede unica il POLIHUB Startup District & Incubator della Fondazione del Politecnico di Milano

L

e Aziende che intendono competere con successo in un contesto fortemente concorrenziale hanno un unica strada da percorrere: innovare con continuità. Ma Innovare come? Su quali elementi appoggiarsi per attivare il processo? Con quale logica? Quali impatti prevedere? L’Industry Big Event (IBE), si è sempre focalizzato su questi temi. In questa quarta edizione intende definire gli scenari e le relative condizioni al contorno, ed indicare percorsi che possano portare a delineare una strategia di successo. Nata dalla collaborazione tra il Centro di comptenza sulla Innovazione Sistematica della Fondazione del Politecnico di Milano e Pentaconsulting, l’iniziativa IBE, ha come obiettivo dichiarato la diffusione della cultura del cambiamento a tutti i livelli aziendali, indipendentemente dallo specifico mercato di riferimento per 6

ogni azienda. L’obiettivo è fornire ai partecipanti elementi di riflessione e presupposti per giungere ad un’azione concreta nel proprio ambito operativo. Il Format, supportato dal riconoscimento dei partecipanti (circa 300) delle passate edizioni, non cambia: un percorso espositivo che affronta i problemi, orientato a completezza e congruità, con contributi coordinati di relatori eterogenei per backgroud, competenze ed esperienze. L’edizione IBE di quest’anno segue un percorso logico (un filo conduttore) iniziato nel 2014 con la trattazione di “Continuity vs Disruption”, continuato con “Exponential vs Linear Evolution (2015), e “Decidere nell’era del cambiamento” (2016). L’edizione IBE 2017 si focalizzerà su “INNOVAZIONE : FOCUS SUL MODELLO DI BUSINESS “.

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I N D U S T RY B I G E V E N T Q U A R TA E D I Z I O N E

L’ elemento di continuità rimane sempre il cambiamento nei suoi aspetti culturali e strutturali assolutamente essenziali ed operativi, per continuare a competere con successo. Il Cambiamento è uno stato strutturale in cui operare. E’ la concretezza che deve guidare strategie ed implementazione. Una volta si pensava che dovesse rappresentare i prodotti, poi i processi, poi le persone. L’edizione IBE di quest’anno si focalizza sul modello di business in relazione a cambiamenti epocali (esempio l’uso verso il possesso, l’integrazione delle tecnologie), una tendenza acclarata che è necessario continuare a comprendere, ma sopratutto una continua opera nel quotidiano della vita lavorativa delle aziende. In questo percorso siamo aiutati dai relatori che non a caso afferiscono a diverse Aree di compe-

tenza e di Business (Università, Centri di Innovazione, Osservatori Internazionali, Operatori di Business, Aziende). Quest’anno la sede è il POLIHUB Startup District & Incubator della Fondazione del Politecnico di Milano, che grazie all’accordo con l’università di Shangai è diventato il Centro di Innovazione più grande al mondo. In sintesi, IBE si propone di sfatare l’atteggiamento culturale in cui tutti si dichiarano ( a parole) favorevoli al cambiamento in generale, ma poi quando ci si accorge che il cambiamento interessa anche NOI stessi e la nostra azienda... con tutte le difficoltà del caso (personali ed aziendali) allora la velocità di implementazione (sigh!) decelera improvvisamente. IBE- 2017 16 Novembre – Save the date

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PERCHÈ PARTECIPARE ALLA QUARTA EDIZIONE DELL’INDUSTRY BIG EVENT

Sede del POLIHUB presso il Politecnico di Milano

OPDIPO Opificio di Disegno Industriale Potenziale: Evoluzione e Rinascimento

Marco Maiocchi Docente di Disegno Industriale, Politecnico di Milano

Nei primi cinquant’anni del ‘900 gli economisti hanno definito l’imprenditore, esasperandone capacità organizzativa (Walras, 1900), assunzione di rischio (Knight, 1921), creatività (Schumpeter, 1911), capitale (Kalecki, 1954). In quei cinquant’anni le tecnologie e il loro uso nelle imprese hanno fatto passi da gigante.

Nulla rispetto a quello che è successo nei cinquant’anni successivi, che, con la convergenza digitale, internet e la smaterializzazione di numerosi e rilevanti beni e servizi, hanno visto concentrazioni, e la nascita di dominanti colossi leader di mercato. Non illudiamoci di poter reggere con marketing, economie di scala, miglioramento di modelli organizzativi, innovazioni disponibili. Tra cinque anni ci saranno computer capaci di pensare come un uomo, e non sarà per renderlo libero, ma per arricchire l’impresa dominante. Non ci sono alternative: avere una visione chiara di scenari e cambiamenti, e puntare su un’impresa coraggiosamente “rinascimentale”. Per questo sono importanti il confronto e il dialogo: competenti e diversificati. Per questo è importante IBE 2017. 8

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ALASCOM SERVICES

MICROSOFT

I nuovi modelli di business: nuove forme di integrazione

Dal sensore al Cloud Industry 4.0, Manufacturing 4.0 e Smart Products: come affrontare opportunità e sfide ispirandosi ad aziende che hanno già intrapreso con successo Roberto Filipelli questo percorso Cloud & Enterprise portando più effiPartner Development cenza all’interno Director Microsoft Alps del loro proces(IT-CH-AT) so produttivo o implementando innovazione di prodotto, aumentandone il valore percepito dal mercato ed aprendo nuovi modelli di busienss a servizio.

Il fenomeno della “digitalizzazione” rappresenta uno dei maggiori trend in corso e viene spesso associato alla trasformazione del modello di Marco Scuri business ed alla creaAmministratore zione di nuove opporunico di Alascom tunità di generazione Services Srl di valore. Pertanto, sebbene l’applicazione di tecnologie digitali rappresenti il substrato tecnico di questo fenomeno, la sua essenza si manifesta principalmente negli effetti prodotti a supporto del modello di business e, in particolare, nell’espansione del perimetro di offerta delle aziende e nella potenziata capacità di generare profitti.

Microsoft, con l’aiuto dei suoi partner, offre per questi scenari una piattaforma completa, dal sensore al cloud, in grado di valorizzare i prodotti e gli asset, integrando device esistenti con soluzioni che possono essere personalizzate in base alle esigenze specifiche, favorendo l’individuazione di dati e informazioni che trasformano il business e portano alla luce nuove opportunità. Per i progetti Manufacturing 4.0, Microsoft offre Azure IoT Suite, una piattaforma aperta che grazie ad una serie di soluzioni preconfigurate è in grado, ad esempio, di migliorare la produttività e la redditività degli impianti, acquisire consapevolezza dei potenziali problemi prima che si verifichino, ottenere maggiore visibilità su device, raccogliendo e analizzando i dati in tempo reale.

Da un lato, la digitalizzazione di prodotti tradizionali permette di creare servizi a valore aggiunto, abilitati dai sensori e attuatori digitali e dai dati da essi prodotti; dall’altro lato, le attuali tecnologie digitali permettono la “prodottizzazione” di una ampia gamma di servizi, tramite il trasferimento del know how degli operatori umani in algoritmi automatici e modelli di data analytics. Pertanto, la portata di questo trend è pervasiva rispetto alla quasi totalità dei settori economici, i cui assetti competitivi e i cui confini industriali vengono costantemente erosi e rimodellati dalla digitalizzazione. Un percorso su cui confrontarci nel convegno IBE e comprendere quali siano i benefici per ogni singola azienda.

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POLITECNICO DI MILANO Mercati globali e interconnessi, spostano le priorità del prodotto al suo business model Non molti anni fa era certamente tutto più semplice e meno stressante nel mondo della progettazione industriale. Negli uffici tecnici che si occupavano di progettazione di macchine e poi di sistemi, specie se il merUmberto Cugini cato era quello che oggi viene Politecnico definito come B2B, “bastava” di Milano monitorare l’evoluzione delle tecnologie di base relative a materiali, processi e tecnologie di produzione e procedure di calcolo e di sperimentazione e migliorare incrementalmente quanto già a catalogo, esaminando, quando del caso, eventuali prodotti concorrenti “nuovi” che apparivano a Fiere e Mostre di settore e reagire di conseguenza. Poi tutto è cambiato, e a velocità sempre crescente, costringendo a rincorse affannate per aggiornare metodi di calcolo, strumenti di simulazione e sperimentazione, per utilizzare nuovi materiali e nuovi processi produttivi, per aggiornare e/o recuperare nuove competenze e nuove skills. Tutto questo spostando l’obiettivo e quindi la responsabilità del “progetto”. L’evoluzione ha portato la concezione e progettazione di macchine via via a sistemi, e poi a servizi. Quindi oggi e soprattutto domani, in un mercato globale sempre più interconnesso, multidisciplinare e orientato ad una continua innovazione, cosa si deve o si dovrà progettare? E chi ha la responsabilità globale del progetto? Il nuovo paradigma, evidenziato dagli esempi di successo più eclatanti, ci indica che quello che si deve progettare prima di tutto o essenzialmente è il business model. Ma come si può o si deve cambiare, in termini di organizzazione, metodi, strumenti e competenze, per arrivare a questa meta? IBE 2017 vuole affrontare ed approfondire questo tema dal punto di vista di tutti gli attori coinvolti ed alla luce di esperienze di successo. 10

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ELETTROTECNICA ROLD

Rold, l’innovazione SMART “Innovazione: prodotto e business. Ma con quale logica? Come attivare il processo? Per consolidare il proprio sucPaolo Barbatelli cesso in un Chief INnovation contesto forOfficer di Rold temente competitivo. Le aziende devono innovare grazie alle opportunità che l’Industria 4.0 offre. Come ha fatto una tipica PMI italiana, a conduzione familiare, con oltre 50 anni di storia, a trasformarsi in un’avanguardia digitale? Come può una società che ha sempre fabbricato componenti per elettrodomestici, iniziare a proporre soluzioni software? Rold, azienda manifatturiera del Milanese, produce in Italia ed esporta i suoi componenti in tutto il mondo, Cina compresa. Ecco la sua avventura di innovazione grazie alla collaborazione con Samsung, di cui è partner industriale in Europa, per lo sviluppo di applicazioni industriali di dispositivi “consumer”, a partire dagli smartwatch. Un programma congiunto che ha portato alla nascita di SmartFab, la soluzione per la fabbrica 4.0, oggi visitabile a Cerro Maggiore.”


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MRDCOMPANY IoT: evoluzione e correzioni di rotta dopo 15 anni di applicazioni sul campo Da sempre, parlando di innovazione globale e continuativa, si è partiti con schemi ma anche con obbiettivi che poi, nel tempo, si sono velocemente evoluti e fortemente modificati. Semplicemente perché “lavorandoci si capisce”.

Alberto Federico Giua Amministratore e Socio Fondatore di MR&D SpA

IoT, dopo le prime, a volte inconsapevoli, implementazioni sui mercati (già dai primi anni del nuovo secolo), si stà diffondendo ad una velocità impressionante, grazie, più che alle evoluzioni delle tecnologie, alle potenzialità offerte dalla diffusione degli smartphone. Infatti sarà proprio lo smartphone, visto come global human interface, la vera ragione della diffusione di IoT. Questi ultimi anni ci hanno fatto capire che in un progetto IoT sta assumendo sempre più importanza la profonda conoscenza di due elementi: il Business Model ed il Service Design, entrambi da svilupparsi nella fase iniziale di progetto IoT. MR&D, entrata per caso nel mondo IoT alla fine del 1999 con il progetto del Contatore Elettronico Enel (progetto totalmente italiano, oggi più di 45mil. di apparecchi installati) dedica oltre l’80% delle proprie risorse a progetti IoT, progettando, sviluppando, portando in produzione e gestendo soluzioni IoT complete, dal sensore alla data analisys.

SIEMENS PLM SOFTWARE Conoscenze digitali proattive per la promozione del business In un mondo di prodotti intelligenti e connessi, in cui interi mercati possono svanire a causa di una singola innovazione, le azienGian Luca de produttrici devono Sacco Marketing adottare un nuovo Director EMEA approccio al proprio di Siemens PLM Software business. Alcune cercano di anticipare le tendenze raccogliendo dati sull’utilizzo dei prodotti e riutilizzandoli per la concezione di altri prodotti. Tuttavia, anche se l’obiettivo è chiaro, non è sempre facile da raggiungere. Proprio per questo non solo la progettazione, ma anche la produzione, la fase di realizzazione dell’innovazione, costituisce un aspetto vitale in questa nuova era. I produttori devono “intrecciare” digitalmente le fasi di concezione, realizzazione e utilizzo. Informatizzare non basta, poiché l’informatizzazione si limita a riprodurre i processi in forma digitale per consentire un miglioramento incrementale. E’ necessario digitalizzare. Con la digitalizzazione, il tessuto di conoscenze digitali si trasforma in un agente proattivo per la promozione del business. Con un’impresa digitale completamente automatizzata, le aziende dispongono di tutto ciò che serve per avviare o rispondere a un’innovazione rivoluzionaria.

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BECKHOFF AUTOMATION Industria 4.0: strategie e infrastrutture in sinergia Le influenze che le tecnologie Internet hanno sugli attuali modelli organizzativi sono tali da modificare addirittura il Duilio Perna modo di conceSales Manager di pire la fabbrica. Beckhoff Italia Industria 4.0 è diventato un fatto strategico oltre che strutturale: le ricadute che i paradigmi di Industria 4.0 stanno generando sono infatti così vaste da non riguardare solamente gli aspetti di natura tecnica, ma anche questioni di economia, società e cultura a livello globale. Da sempre protagonista dell’innovazione tecnologica, Beckhoff contribuisce con una serie di opportunità dall’elevato contenuto innovativo, che oggi rappresentano un punto di riferimento per la realizzazione di sistemi di automazione 4.0. Presenti anche quest’anno a Industry Big Event, porremo attenzione sul cambiamento in atto suggerendo modalità di proposizione e acquisizione di soluzioni strategiche e di successo.

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POLIHUB PoliHub: incubatore d’impresa per il potenziale delle start up Il declino di grandi player del settore tecnologico, come Kodak e BlackBerry, è uno dei tanti stimoli per porre più attenzione ed arricchire i Stefano Mainetti Amministratore tradizionali approcci Delegato di all’innovazione. Oggi PoliHub i costi interni di ricerca e sviluppo, la complessità del mercato e la ricchezza delle nuove tecnologie rendono anacronistico affrontare l’innovazione con un approccio chiuso e non sperimentale. Ed è così che l’Open Innovation nasce dall’esigenza di superare gli evidenti limiti del modello d’innovazione interna. In questo contesto, la Fondazione Politecnico di Milano gioca un ruolo chiave attivando da tempo programmi di ricerca applicata in collaborazione con le imprese, creando sinergie i centri di ricerca dell’Ateneo. In questi ultimi anni i processi d’innovazione aperta delle imprese stanno prendendo sempre più in considerazione il potenziale proposto dalle startup e, proprio in questi processi, PoliHub partecipa attivamente in qualità d’incubatore d’impresa. L’edizione 2017 dell’Industry Big Event mette a disposizione un ambiente positivo e adatto all’incontro di una massa critica di aziende e stakeholder aperte ad essere coinvolte in processi mirati all’evoluzione tecnologica aziendale ed industriale.


I N D U S T RY B I G E V E N T Q U A R TA E D I Z I O N E

DELOITTE

GMDE Content Strategy efficace: l’uso di Visuals per l’innovazione Partecipare ad IBE per non essere spettatori del cambiamento in atto. Perchè ciò che sta cambiando non è solo il panoMauro Toselli, rama che ci circonda CTO di GMDE ma anche l’ambiente interno alle aziende: quantità di dati sempre più voluminose, avanzamento tecnologico delle soluzioni, livello di astrazione della competizione sempre più alto. Non più uomo verso uomo ma sistemi verso sistemi e piattaforme verso piattaforme nella conquista di fette di mercato sempre più specifiche, con aspettative sempre più alte a costi sempre più bassi. Questi sono tutti aspetti del cambiamento, più o meno complessi e integrati fra loro, che vanno presi in considerazione. Che strumento utilizzare per riuscire a mantenere il controllo? L’uso di Visuals nel processo per la creazione di consapevolezza e innovazione in un mercato in costante evoluzione diventa quindi fondamentale per dare concretezza ai concetti e alle idee visibili, in modo da rendere possibile e semplice anche l’analisi di quei problemi e di quelle criticità che risulterebbero difficili da gestire in astratto. Un esempio fra tutti: identificare, adottare e usare al meglio la piattaforma giusta per una Content Strategy efficace. Questo ed altri casi d’uso verranno mostrati ad IBE per spiegare il vero potenziale della tecnica visual.

Aspetto industriale e dimensione sociale: un binomio imprescindibile per un’innovazione vantaggiosa L’Italia ha un ruolo di primaria rilevanza nel panorama economico internazionale grazie ad alcuni specifici, e ben individuabili, settori nei quali Francesco eccelle. Tra questi Iervolino Partner, settori, spiccano Strategy & Innovation di – anche in termini Deloitte di immaginario collettivo – la moda, l’automotive e il turismo che da soli contribuiscono a generare quasi il 20% del nostro PIL, e a fare dell’Italia il 5° Paese per trade surplus del settore manifatturiero. Quali possono essere i driver del successo imprenditoriale italiano e come possono sfruttare la leva dell’innovazione? IBE 2017 è una buona occasione per riflettere e confrontarsi su questo tema, dove Deloitte vuole fornire la propria visione, anche sulla base di un’analisi di mercato. Affinché l’innovazione porti vantaggi al sistema Paese è necessario tenere come punto di riferimento un binomio imprescindibile: l’aspetto industriale, per identificare quali cambiamenti di business sono opportuni e in quali ambiti e modalità, e la dimensione sociale, per assicurare impatti positivi dell’innovazione sulla vita di tutti i giorni.

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Agenda 09.00

Registrazione partecipanti e welcome coffee

09.30 PoliHub

Stefano Mainetti

Benvenuto e apertura lavori: PoliHub 4.0

10.00 Politecnico di Milano

Umberto Cugini

Business Model e Platform: quale impatto

10.30 Deloitte

Francesco Iervolino

Risultati studio mercato manifatturiero italiano

11.00 Elettrotecnica Rold

Paolo Barbatelli

SmartFab: oltre il meccatronico

11.30 Mrdcompany

Alberto Federico Giua IoT: evoluzione e correzioni di rotta dopo

12.00

OPDIPO

12.30/13.30

Marco Maiocchi

15 anni di applicazioni sul campo Cosa c’è dietro l’angolo...

BUSINESS LUNCH - GMDE Gourmet

13.30

Siemens PLM Software Gian Luca Sacco

Integrazione Dati processi prodotti

14.00

Beckhoff Automation

Duilio Perna

Impatto del modello di business sulle modalità d’acquisto parte I - OT

14.30

Alascom Services

Marco Scuri

Impatto del modello di business sulle modalità d’acquisto parte II - IT

15.00

GMDE

Mauro Toselli

Visual a supporto della gestione dei contenuti

15.30

Microsoft

Roberto Filipelli

Microsoft Digital Transformation: the ecosystem for Manufacturing 4.0 and IoT solutions

16.00 Pentaconsulting

Massimo Fucci

Innovazione e Cambiamento in 5 mosse

16.30 FOCUS - Q&A 17.00 Chiusura lavori Sponsor

Media partner

In collaborazione con

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GMDE

Se un disegno vale 1000 parole, i Visuals ne valgono 10.000 Visual Thinking, Visual Learning, Visual Marketing, Visual, Visual, Visual... Sempre più spesso incontriamo questo termine in relazione a temi importanti come problem solving, strategia, modelli di business, content strategy e molti altri. Ma cosa si intende veramente per “Visuals”? Mauro Toselli, CTO di GMDE

Q

ualcuno, in maniera riduttiva, li indica come semplici disegni che “decorano” o accompagnano delle annotazioni. In realtà c’è molto di più. Con il termine Visuals possiamo riassumere una tecnica di rappresentazione e di mappatura di idee, processi e/o problemi attraverso l’utilizzo di scrittura manuale arricchita con elementi grafici significativi che si presta alla condivisione ed alla creazione di opportunità di contatto. Nell’ultima decade, grazie alla pubblicazione di numerosi libri sull’argomento, i Visuals hanno riscosso un successo crescente, dapprima in US poi in Germania e Inghilterra e, ad oggi, la pratica si sta rapidamente diffondendo anche in Italia. Molto utilizzati a livello personale, per diari di viaggio, diari personali e spesso nello studio per massimizzare la ritenzione dei concetti e delle informazioni, in breve tempo i Visuals hanno trovato un fortissimo impiego nell’ambito business. L’uso dei Visuals in ambito aziendale mette nero su bianco le idee ma anche i problemi, portando barriere quali contraddizioni, modelli mentali, vincoli e incomprensioni ad un livello, appunto, visibile. Tutto questo permette di accelerare l’analisi degli argomenti trattati ed arrivare con grande chiarezza e, nel caso di lavoro in teams, con consapevolezza condivisa ad un Prototipo Visuale. Quest’ultimo non è altro che la rappresentazione finale di un risultato ideale.

I vantaggi di un prototipo visuale sono molteplici: costa pochissimo, è il modo migliore per interagire con dettagli ed aspetti difficili da identificare in astratto, ha il diritto di essere “imperfetto” e pertanto a lasciare aperte le porte alla creatività e all’innovazione per una continua evoluzione. Per noi di GMDE la mission è essere il “Partner di scelta” in ogni tipo di business, in qualunque mercato si abbia la necessità di gestire in modo efficace i contenuti. Ma per poter essere efficaci ed innovativi a nostra volta, l’utilizzo dei visuals in casi come l’analisi pre-vendita, la definizione di strategie di contenuto o di gestione delle community, risulta fondamentale. Diventa supporto per arrivare laddove stentano la classica analisi funzionale o i vari reports, e cioè, a far vedere come sono veramente le cose, qual è l’esperienza e, molto importante, raccogliere feedback a ragion veduta. Tu problema es mi problema. Questo è uno dei core values di quello che facciamo in GMDE, sia all’interno dei nostri team, sia verso l’esterno con i nostri Clienti. In Germania hanno un proverbio che recita un problema condiviso è metà risolto. I visuals per loro natura creano condivisione. Una volta espresso visualmente, un problema è lì, è visibile e manifesto e diventa impossibile ignorarlo. Facile, a questo punto, intuire quale sia la seconda domanda: ma come si usano i Visuals? Non occorrono particolari abilità artistiche.

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GMDE Qui parliamo di idee, non di arte. Chiunque è in grado di tracciare delle righe, delle frecce e semplici forme geometriche. Inoltre i Visuals ci portano fuori dalla Babele. Senza scomodare i social network su internet pensiamo ai nostri teams, ai nostri dipartimenti, ai nostri uffici. Persone che interagiscono, che fanno networking creano una community. Le community sono dappertutto! E raccolgono persone attorno ad un argomento, passione o interesse. E le persone, per fortuna, sono diverse, con diversi linguaggi, idee, schemi mentali.

Mac o all’iPhone, altri a Adamo ed Eva e forse qualcuno penserà allo strudel. Gli stimoli visuali richiamano altre immagini. Il principio base della Creatività è proprio questo. Durante il nostro intervento presenteremo un excursus sulle varie applicazioni dei Visuals per poi concentrarci su un esempio veloce, ma concreto, di come allo stesso tempo sia possibile delineare visivamente una serie di idee, procedure e strategie per migliorare la comunicazione aziendale, la gestione dei contenuti e, perché no, trasformare i nostri Clienti o utenti, in una Community.

Abbiamo bisogno di un linguaggio comune che oltrepassi facilmente tutte le barriere, che crei una nuova cultura e che favorisca le connessioni umane. Mela, apple, apfel, manzana, pomme... se rappresentiamo una mela e, per quanto l’immagine tracciata possa non essere fedelissima alla realtà, istantaneamente il concetto sarà chiaro per tutti. Ed ancora, di fronte alla visualizzazione di una mela qualcuno penserà al

Tracceremo le informazioni relative ad un problema comune simulando il brainstorming di una riunione e in seguito creeremo un prototipo visuale della soluzione. Il passo finale sarà la validazione delle idee emerse e il delineamento della strategia per la loro attuazione. Ovviamente tutto in maniera visuale. Problema, soluzione, pianificazione, tutto in un proverbiale colpo d’occhio!

Visuals e Content Strategy - una mappa visuale chiara e strutturata aiuta considerevolmente il percorso fornendo dei punti di riferimento di immediata comprensione

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GMDE: GESTIONE, MONITORAGGIO, DISTRIBUZIONE ED ENFATIZZAZIONE DEL PROCESSO DEDICATO ALLE INFORMAZIONI DI PRODOTTO GMDE è un’azienda che negli anni ha aumentato le sue competenze sia nell’ambito dei sistemi editoriali sia nella gestione dei contenuti e dei relativi canali di distribuzione. L’azienda, in tal senso, a esteso il suo interesse verso il mercato dell’Industria, un settore che necessita di una gestione marketing/commerciale più elastica dei dati e delle immagini di prodotto rispetto a quanto fornito da soluzioni PCM e ERP.

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ell’era digitale, il tempo e la connettività sono due valori che determinano il vero successo. In un ambito in cui la veloce evoluzione nell’era digitale deve essere affrontata con la conoscenza di nuove soluzioni e nuovi prodotti, GMDE è il team giusto a cui affidarsi per aver un partner attento alle esigenze del mercato e che per questo è sempre alla continua ricerca e sviluppo di soluzioni innovative. La forza dell’azienda risiede nella capacità di saper generare un’architettura di soluzioni più idonee per risolvere le specifiche esigenze di ogni cliente, individuando quali pacchetti software applicativi proporre e come integrarli tra loro con i sistemi esistenti. Le soluzioni dei partner GMDE sono tutte modulabili, personalizzabili e integrabili tra loro: i servizi offerti vanno dall’analisi del flusso di lavoro esistente, allo studio di fattibilità da discutere prima della realizzazione, all’installazione e alla personalizzazione delle soluzioni proposte fino alla formazione del personale e all’assistenza e mantenimento della continuità del servizio, sia locale che remota. Le soluzioni GMDE aiutano le aziende nella creazione di un processo di comunicazione di ogni informazione di prodotto ottimale, su qualsiasi tipo di piattaforma: si riduce in questo modo la possibilità di errore e si abbatte il time to market, poiché le informazioni sono di-

sponibili in cloud sempre e ovunque per gli utenti. GMDE confeziona soluzioni che permettono anche a chi non ha conoscenze informatiche, di poter comunicare le novità di prodotti e i cataloghi aziendali su qualsiasi tipologia di dispositivo. In particolare la gestione dei cataloghi diventa un’attività più semplice e le variazioni vengono propagate in tempo reale, su tutti i mezzi di comunicazione. In questo modo si evitano tutte le incongruenze tipiche di un processo di gestione non innovativo. Grazie a GMDE, l’unico limite che un cliente si trova ad affrontare è esclusivamente la propria creatività.

Un unico centro di informazioni e la libertà di pubblicare su ogni canale disponibile.

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O MNICHANNEL NFORMATION I IL PORTFOLIO EPLAN PER MANAGEMENT COVER STORY

RIDURRE I COSTI ED IL TIME TO MARKET PRODUCT TO WATCH

L’evoluzione del portfolio d’offerta di Eplan conferma che l’azienda si posiziona come uno dei principali referenti al mondo per l’implementazione di soluzioni di ingegneria per automazione, in grado di supportare le aziende nell’ottimizzazione del processo di sviluppo prodotto in ambito elettrico, fluidico e meccatronico per migliorare il time to market.

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B E C K H O F F A U T O M AT I O N

PC-Based Automation: tecnologia abilitante per Smart Factory L’obiettivo principale della quarta rivoluzione industriale è aiutare le aziende ad essere competitive rilanciando la capacità di produrre più flessibilmente ed a minor costo, garantendo un elevato livello di qualità. Per potere migliorare la performance occorre innanzitutto aumentare il grado di conoscenza dei propri impianti e dei parametri tecnologici che li rappresentano. Beckhoff, pioniere del paradigma 4.0, offre tecnologie e prodotti che supportano i clienti a sviluppare maggiore competitività.

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Duilio Perna, Sales Manager di Beckhoff Italia

on importa che Industria 4.0 sia una vera rivoluzione o semplicemente l’evoluzione delle tecnologie informatiche e di automazione, quello che è sicuro è che si tratta di un’opportunità importante che, cambiando radicalmente le condizioni esistenti, offrirà benefici ai costruttori di macchine e agli utenti finali. Come fa il più grande produttore europeo di cucine a spedirne 2.700 al giorno, l’una diversa dall’altra, realizzando così lotti unitari secondo il paradigma Industria 4.0 con produzione low cost in Europa? Come fa il più grande produttore al mondo di macchine ad iniezione per la plastica a ottimizzare la precisione del processo, migliorando la produttività e riducendo gli scarti indesiderati, cosa che produce un risparmio di oltre centocinquanta mila euro all’anno?

Perché il più grande produttore al mondo di auto ha deciso di adottare EtherCAT per gli sviluppi dei propri siti produttivi? A queste e a molte altre domande esiste una risposta e un comune denominatore: disruptive innovation e Beckhoff. In qualità di prima azienda a proporre nel mercato negli anni ‘80 la tecnologia di controllo basata su PC, Beckhoff offre la piattaforma che nativamente dispone dei connettori per la comunicazione e l’integrazione con il mondo gestionale e il cloud.

L’obiettivo della smart factory è migliorare la performance in termini di produttività ed efficienza, riducendo il costo del ciclo di vita degli impianti, introducendo alta flessibilità e personalizzazione nella produzione. Questi bisogni trovano fondamento e supporto nelle tecnologie innovative quali Internet of Things, Internet of Services, Big Data, che permettono di accumulare, trasferire, gestire ed elaborare un’enorme volume di dati, al fine di aiutare il management nel prendere decisioni di business basate su scelte informate. Beckhoff contribuisce a indirizzare lo sviluppo tecnologico in ambito Industria 4.0, proponendo soluzioni ready-to-use per IoT e Analytics che arricchiscono le macchine di produzione e gli impianti di funzionalità intelligenti capaci di creare immagini di processo, condurre analisi di grandi dati, analisi online e offline, condition e power monitoring al fine di realizzare tecniche di manutenzione predittiva. La soluzione IoT può essere usata anche su impianti esistenti e ciò offre la possibilità di ammodernarli, sviluppando opportune strategie di manutenzione. A completamento della famiglia di prodotti ispirati all’Industria 4.0, Beckhoff ha introdotto controllori e terminali di ingressi/uscite analogici e digitali, che, incorporando la comunicazione IoT, per-

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B E C K H O F F A U T O M AT I O N mettono di fornire direttamente su server locali e su cloud pubblici e privati dati di processo, utilizzando i protocolli di comunicazione standardizzati e sicuri, che contengono meccanismi di crittografia, semplificando la comunicazione nella fabbrica e di fatto modificando la classica visione della automazione di fabbrica per livelli. Al fine di facilitare la comprensione dei benefici del modello Industry 4.0, Beckhoff ha creato un dimostratore tecnologico. In esso si evidenzia come la tecnologia di controllo PC-based renda possibile oggi l’integrazione tra diversi oggetti e moduli di un sistema di produzione che possono scambiare informazioni tra di loro e verso l’alto con il livello di controllo e di pianificazione della produzione. L’obiettivo primario della rete di produzione è operare con efficienza, affidabilità e disponibilità: essa raccoglie dati da tutti gli attori coinvolti nel processo, li analizza a ciascun livello e li usa per ottimizzare il pro-

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cesso. La Smart Factory consente di analizzare dal cloud i consumi energetici al fine di rilevare e ridurre picchi di consumo energetico; allo stesso modo, ciascun sistema di produzione monitora il proprio consumo energetico e stato al fine di rilevare usura, e proattivamente prende misure contro l’aumentato consumo energetico, fermi macchina non pianificati o errori di lavorazione. In quest’ottica la disruption dovrà riguardare necessariamente il modello ed i criteri sia di chi compra, sia di chi acquista. Il concetto di componente dovrà adeguarsi alla piattaforma e all’architettura. Il prodotto, i sistemi ed i sottosistemi dovranno essere fruiti in un ambiente integrato in grado di facilitare la generazione dei dati e le la loro trasformazione in informazioni utili all’azienda. Una serie di nuove condizioni che costituiranno l’asse portante del rapporto fornitori-clienti.

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Beckhoff New Automation Technology Lo sviluppo e la crescita dell’automazione negli impianti è la chiave di volta per migliorare l’efficienza, la produttività, il time-to-market e la capacità di personalizzazione dell’offerta a costi contenuti. Beckhoff offre tecnologie e prodotti per realizzare questo percorso.

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e aziende competitive, che mirano a realizzare una crescita profittevole, duratura e sostenibile trovano nell’innovazione dirompente di Beckhoff una leva per differenziarsi. La disruptive innovation è dominante in casa Beckhoff: un’azienda familiare e multinazionale di casa madre tedesca, con oltre 75 sedi nel mondo e presente in Italia dal 2003, con più di 3.300 dipendenti e un fatturato globale di oltre 670 milioni di euro nel 2016. La missione aziendale di Beckhoff si cristallizza in tre parole: New Automation Technology e l’obiettivo è introdurre nel mercato ogni sei mesi nuovi prodotti.

di automazione che permette di incorporare in un solo PC sia HW che SW, TwinCAT per l’appunto, tutte le funzionalità di automazione di impianto: interfaccia uomo-macchina, PLC, movimento degli assi, comunicazione, safety, robotica, condition e power monitoring, visione, tecnologia di misurazione, controllo numerico, IoT e Analytics. Scegliere il sistema PC-based vuol dire beneficiare della sempre crescente espansione della potenza di calcolo delle CPU commerciali disponibili a pezzi via via più ridotti nel tempo. Le soluzioni Beckhoff sono future-proof, perché adottano standard e piattaforme universali, come Intel e Microsoft. Beckhoff, oltre a essere L’automazione PC-bastata la prima azienda a sed di Beckhoff offre i sviluppare la PC-based connettori naturali per automation, annovera la comunicazione verSoluzioni Plug-and-Cloud di Beckhoff numerosi primati di inso sistemi gestionali novazione tecnologica, ERP e MES, usando il bus di campo su fibra ottica, la periferia de- protocolli di comunicazione aperti e standardizcentrata di ingressi e uscite analogici e digitali zati. Beckhoff offre un ampio ventaglio di prodotti modulari, TwinCAT, il software di automazione che va dai terminali I/O, ai PC industriali e al SW che integra ambiente di sviluppo e di esecuzio- di automazione, passando per motori e azionane del programma in contesto deterministico, menti elettrici, controllori e gateway IoT, analytiEtherCAT, il bus di campo più veloce presente cs, sistemi di trasporto lineare, insomma l’autonel mercato, la One Cable Technology per il tra- mazione completa che va dal sensore al cloud. sporto del segnale e della potenza del motore Prodotti e soluzioni che trovano applicazione su un unico cavo, XTS, il sistema di trasporto praticamente in tutti i settori e reparti merceololineare ad alta dinamica e precisione. Il sistema gici rispondendo, in modo nativo, ai requisiti di PC-based di Beckhoff è la soluzione universale Industria 4.0. Dossier

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M R D C O M PA N Y

IOT: Evoluzione e correzione di rotta dopo 15 anni di applicazioni L’evoluzione dell’IoT sta chiaramente evidenziando il fatto che le aziende devono creare disruptive innovation o verranno spazzate via dal mercato; la sfida ai leader aziendali è quella di rispondere a una domanda fondamentale. Quali nuovi modelli di business devo implementare per competere? Alberto Federico Giua, Amministratore e Socio Fondatore di mrdcompany

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’Internet delle Cose rappresenta quell’universo in costante crescita di sensori e di dispositivi che creano un quantitativo enorme di dati granulari relativi al nostro mondo e al nostro modo di vivere. Le “Cose” comprendono tutto ciò che va dai sensori ambientali che controllano il meteo o il consumo di energia, agli elettrodomestici intelligenti, alla telemetria dei veicoli e delle linee di produzione. I cosiddetti giganti di internet hanno prosperato per la loro capacità di raccogliere ogni possibile dato sul comportamento e sull’interazione umana, utilizzandolo per comprendere e predire i nostri comportamenti. Con queste informazioni, i vari Google e Amazon hanno potuto intraprendere azioni che creano profitto, offrendo al contempo le migliori consumer experiences per gli utenti. La tecnologia estende lo stesso principio anche ai dispositivi: i produttori possono raccogliere dati su come i loro prodotti si comportano e interagiscono ed utilizzarli per comprendere e prevedere comportamenti futuri. Utilizzando questi dati, le aziende possono ottimizzare le prestazioni dei propri prodotti e ottenere risultati vantaggiosi attraverso esperienze utente d’eccellenza. Sempre di più, queste esperienze ven-

gono commercializzate come servizi e gli utenti pagano l’esperienza, non l’oggetto fisico che la abilita. Questo cambiamento fondamentale nella value proposition del prodotto è alla base di molti progetti di IoT. Ora come ora, la funzionalità IoT di un dispositivo può renderne più comodo il controllo, ma presto la connettività IoT stessa potrebbe essere il motivo per cui possediamo il dispositivo stesso. Quando arriveremo a questo punto, e ormai siamo molto vicini, i modelli di business cambieranno. Si parla e si opera sull’IoT oramai da più di 15 anni. Il primo passo è stato, e continua ad esserlo, un miglior utilizzo del prodotto: per esempio controllare un termostato da remoto, capirne la condizione e poter intervenire conseguentemente. Il secondo step, la possibilità di nuovi servizi: sulla base di un’informazione è possibile offrire una prestazione ad essa collegata. Anche qui, ad esempio, un dato sulla funzionalità del prodotto può anticipare la manutenzione dello stesso o suggerirne la sostituzione con un modello più adatto all’utilizzo. Terzo step è di gran lunga il più importante: l’analisi dei dati generati dal dispositivo IoT diventa opportunità per creare nuovi business o, ancor meglio, evolvere un

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M R D C O M PA N Y

business esistente in forme più performanti. Un esempio tipico: la possibilità di profilare un cliente, consente di offrire allo stesso un servizio tagliato esattamente sui suoi comportamenti. O ancor più, influenzare i suoi comportamenti per ottimizzare il servizio offerto (minor costo, maggior performance, altri vantaggi, ecc). Recentemente, iRobot, creatore dell’aspirapolvere robotico di Roomba, ha negato di aver venduto a terzi le “mappe” delle case degli utenti. I tipi di dati che ogni aspirapolvere robot potrebbe raccogliere - anche i dati anonimi in aggregato - sono molto appetibili e altrettanto vendibili. Posizione geografica, dimensione approssimativa della casa, percentuale della casa ricoperta da tappeti o moquette rispetto a pavimenti di legno o piastrelle, percentuale del pavimento coperto da mobili, frequenza di pulizia (e tutte le statistiche che l’aspirapolvere può elaborare su che tipologia di sporco incontra), la frequenza di ricarica, gli incontri con gli animali domestici e le volte in cui

i residenti sono a casa. Dati incredibilmente interessanti non solo per il produttore di aspirapolvere ma per svariati altri settori ed utilizzi. Sempre di più in questo senso le imprese devono imparare ad operare non più singolarmente ma nel contesto ecosistemi, che veicolano verso l’utente finale servizi evoluti grazie all’aggregazione di big data provenienti dai dispositivi più disparati. Quindi la capacità di ipotizzare nuovi modelli di business (oggi chiamata anche Service Design) che sappiano reinterpretare, in un’ottica fortemente innovativa, l’ esigenza del Cliente è divenuta componente essenziale per lo sviluppo di nuovi prodotti. Mrdcompany è stata tra le prime aziende italiane a sviluppare prodotti per applicazioni IoT dal 1999, con attività importanti nei settori smart meter, automotive e health care, per arrivare ad oggi, dove oltre il 90% delle nostre attività sono dedicate alla creazione, sviluppo e produzione di soluzioni IoT.

Le fasi evolutive dell’IoT sul Business

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Mrdcompany: da oltre 25 anni al servizio delle aziende per sviluppare e realizzare prodotti innovativi

Mrdcompany, società parte del gruppo MR&D S.p.A operativo dal 1991, è una media impresa con più di 35 ricercatori su 130 dipendenti, leader nel design, sviluppo e produzione di soluzioni IOT in ambito smart home, smart health e smart cities. La missione dell’azienda consiste nella concettualizzazione e ingegnerizzazione di prodotti connessi ad alto contenuto innovativo, seguendo il cliente nella realizzazione del “sogno”.

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rdcompany ha creato un’organizzazione in grado di gestire per i propri clienti il processo completo di innova­ zione, dalla concettualizzazione del prodotto fino al lancio sul mercato, facendosi carico anche della gestione della produzione pilota e del raggiungimento di livelli di “regime” presso i propri stabilimenti. Mrdcompany dispone infatti di due siti produttivi di proprietà: Gal­ larate, sito dedicato alla prototipazione e alla produzione di piccoli volumi, per raggiun­gere in tempi brevi gli obiettivi di progetto in termini di costi, qualità e tempi, e Cosenza, struttura dedicata alla mass-production, con la massima attenzio­ne alla competitività di costo. Mrdcompany vanta numerose e diversificate esperienze di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimen­tale, sia con clienti privati che in ambito di finanziamenti pubblici regionali, nazionali ed europei. In particolare, Mrdcompany ha al suo attivo progetti su tematiche tecnologiche chiave, che rappresentano anche i principali ambiti strategici di sviluppo dei suoi servizi, come Industry4.0: la cultura dello smart manufacturing sin dalla progettazione del prodotto, Ambient Assisted Living: un’interfaccia utente pervasiva e multimodale, in cui l’ambiente diventa l’interfaccia e reagisce attivamente allo stato e alle esigenze degli utenti, Smar­tCity/Public Spaces: sistemi per il monitoraggio del traffico e delle condizioni meteo/ambientali in­tegrati nell’illuminazione pubblica e nell’arredo urbano, IOT Innovative Platforms: ricerca e sviluppo di piattaforme IoT sempre più performanti e a basso costo, con ampia adozione di Big Data e di virtualizzazione avanzata sia a livello cloud che a livello di gateway, Smart Mobility: soluzioni connesse per l’automotive e per la mobilità sostenibile. Dossier

Tracker avanzato per il nuoto; Device per monitoraggio cardiaco da remoto; Allenatore virtuale per palestra/riabilitazione.

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S I E M E N S P L M S O F T WA R E

L’innovazione per il futuro Guidare la trasformazione digitale ed esplorare nuovi modi di condurre il business all’interno delle aziende. È quanto propone Siemens PLM Software promuovendo una “Digital Enterprise” completamente ottimizzata, in grado di sviluppare l’innovazione. Gian Luca Sacco, Marketing Director EMEA di Siemens PLM Software

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i tratta di un nuovo approccio al business che va a “tessere un filo digitale” attraverso le fasi di progettazione, realizzazione e utilizzo di un prodotto, cosicché all’interno dell’azienda completamente digitalizzata gli utenti ricevano le informazioni giuste al momento giusto, i modelli intelligenti evolvano nel corso del processo insieme alle informazioni necessarie per ottimizzare la fase di produzione e di funzionamento e i prodotti raggiungano gli obiettivi di business, grazie all’integrazione del prodotto virtuale con la produzione reale. Il compito cui Siemens PLM Software si dedica è, dunque,

quello di muovere i clienti in un universo dove le trasformazioni in atto si chiamano Internet of Things, analytic, cloud computing, ma anche stampa 3D e dove a vincere, nell’era della disruption, sono i processi e i prodotti smart e connessi. Per realizzarli, Siemens PLM Software propone uno Smart Innovation Portfolio, ovvero soluzioni capaci di rispondere alle esigenze dei settori industriali, quali aerospaziale e difesa, navale, automobilistico e dei trasporti, biomedicale e farmaceutico, elettronica e semiconduttori, energia

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S I E M E N S P L M S O F T WA R E

e utilities, quello delle macchine utensili, dei prodotti di consumo, in grado di aiutare le aziende a raggiungere un vantaggio competitivo sostenibile. Alla base di questa offerta, ci sono quattro principi guida: gli utenti devono essere coinvolti, Siemens lavora per rendere la loro user experience semplice, coinvolgente, personalizzata; secondo, la Digital Enterprise è una model-driven enterprise, e pertanto è necessario che i modelli siano intelligenti; terzo, i prodotti vanno realizzati, non solo ideati e progettati, quindi le aziende devono essere supportate nella trasformazione delle idee in prodotti reali, e quarto e ultimo principio, i sistemi devono essere adattivi, ovvero non solo devono essere efficienti oggi, ma devono poter essere aggiornati e adattati alle esigenze di domani.

I cosiddetti digital twin consentono di collaudare le funzionalità dei prodotti e dei processi produttivi in ambito virtuale, per prevedere e ottimizzare le prestazioni nel mondo reale. E’ compito delle aziende come Siemens PLM Software, in qualità di abilitatori dell’innovazione, far toccare con mano le potenzialità offerte dall’utilizzo di soluzioni in grado di digitalizzare l’intero ciclo di vita inerente progettazione, realizzazione e utilizzo di un prodotto stabilendo una connessione diretta tra la definizione di una soluzione virtuale e la sua realizzazione.

Tutti oggi parlano di digital twin, ma in questo Siemens PLM Software si differenzia dal mercato: il concetto comprende anche la fase di costruzione e realizzazione. Non si limita alla sola parte di simulazione ma collega la progettazione alla produzione, attraverso modelli virtuali che riproducono accuratamente la forma, la funzione e le prestazioni di un prodotto e del relativo impianto di produzione. 28

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Siemens PLM Software: il portfolio più completo a supporto dello sviluppo dei prodotti Siemens PLM Software, business unit della divisione Digital Factory di Siemens, è uno dei principali fornitori di soluzioni PLM (Product Lifecycle Management) e MOM (Manufacturing Operations Management) a livello mondiale, che aiuta migliaia di aziende a realizzare prodotti innovativi ottimizzando i loro processi, dalla fase di pianificazione e sviluppo alla costruzione, alla produzione e al supporto.

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’azienda conta oltre 15 milioni di licenze e 140 mila clienti in tutto il mondo, nei settori industriali più vari, aerospace & defense, automotive, marine, electronics and semiconductor, biomedicale, machinary, energy & utilities, consumer products & retail. Tra i clienti italiani annovera Ducati, Ansaldo, SCM Group e Ferretti. Siemens PLM Software mette a disposizione dei suoi utenti tutto quello che è necessario per implementare un modello di Digital Enterprise a supporto non solo dello sviluppo del prodotto, ma anche dell’intero processo produttivo. Lo Smart Innovation Portfolio, ovvero l’offerta di Siemens PLM Software, riunisce vari software e tecnologie che includono soluzioni PLM, CAD, CAM, CAE, test e analisi modale, Digital Manufacturing e Manufacturing Operations Management (MOM). In particolare, la piattaforma PLM, leader a livello mondiale, Teamcenter, è un sistema di gestione dei dati che consente di integrare dati, processi, sistemi aziendali e consente anche, di far lavorare persone e dipartimenti diversi in modo integrato eliminando i classici silos informativi e operando come un’azienda estesa; le soluzioni NX CAD e Solid Edge supportano tutte le diverse esigenze

di modellazione e validazione digitale e si integrano perfettamente con il PLM; Tecnomatix, il portafoglio completo di soluzioni di digital manufacturing, consente la progettazione ed ottimizzazione dell’intero processo produttivo creando un ponte tra ingegneria di prodotto, ingegneria di produzione e la produzione stessa; la suite MOM permette la gestione della fabbrica e di manufacturing operations e, infine, Simcenter costituisce un ambiente integrato che combina funzionalità uniche, come simulazione 1D, CAE 3D e test per supportare le diverse esigenze di analisi e validazione delle performance del prodotto. Lo scopo di Simcenter è quello di realizzare un digital twin, ovvero di poter svolgere in un ambiente virtuale tutta una serie di verifiche e validazioni circa le caratteristiche e le prestazioni dei prodotti. L’applicazione del digital twin è di fatto per le aziende un prerequisito per potersi definire una Digital Enterprise e costituisce un elemento abilitante verso l’Industry 4.0. In questo modo le aziende di tutti i settori possono sviluppare prodotti innovativi, più velocemente e con costi minori.

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POLIHUB: INNOVATION DISTRICT & STARTUP ACCELERATOR The place to grow innovative business ideas into high-potential start-ups and companies. An ideal Innovation District open to enterprises eager to create a Corporate Accelerator and to develop Open Innovation initiatives, leveraging on the high-tech ecosystem of Polimi. *QS World University Rankings 2017

POLIMI NUMBERS 10°

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The 1° and best University in Italy*

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POLIHUB NUMBERS

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83% Still operating start-ups

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Companies and start-ups

m² Innovation District spaces

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TECHNOLOGIES TRANSFER

WHERE TECHNOLOGY VALORIZATION ENHANCES BUSINESS OPPORTUNITIES FOR COMPANIES

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POLIMI

OPEN INNOVATION

RESEARCH & DEVELOPMENT

LICENSING SPIN-OFF

MARKET

COMPANIES

NEEDS

WHAT WE OFFER OFFICES AND EXCLUSIVE MULTIFUNCTIONAL ROOMS WITH FACILITY MANAGEMENT SERVICES STARTUP INTELLIGENCE Developed in collaboration with Observatories Digital Innovation of the School of Management of Politecnico di Milano aims at providing detailed start-up/tech trends ENTREPRENEURSHIP LAB Applied experience program in wich executives and managers can learn how to exploit startup’s methodologies Tech and business due diligence; Internationalization support.

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CORPORATE ACCELERATION PLATFORM Scouting 1° (talents and ideas); Tutorship and Men torship; IP Services; Business Development; OPEN INNOVATION INITIATIVES WITH STARTUPS PRIVILEGED ACCESS TO POLIMI NETWORK - Access to MIP (Business School of Politecnico di Milano), Cefriel and Poli.Design education and services offer. - Access to EU and national applied research funds from Fondazione Politecnico. - Access to the Polimi Laboratories for POC and/ or prototyps.


POLIMI Established in 1863, Politecnico di Milano is one of the most outstanding technical universities in Europe, and it is the largest school in Engineering, Architecture and Industrial Design in Italy. It is best university in Italy by the latest 10 technical universities in Europe and within the top 25 in the world (QS 2015). It is also proud to be a member of IDEA League and of Alliance4tech, two strategic alliances among leading European universities of Technology, Science and Engineering, Science and Engineering.

POLIHUB PoliHub is the Innovation District & Startup Accelerator of Politecnico di Milano. The ideal place in which you can get the most out of your ideas and turn them into an entrepreneurial project. The development possibilities are vast and include everything from hi-tech to design, gaming to social networks, mechanics to informatics security, medical devices to energy, and just about everything in between. PoliHub is also about existing hi-tech companies. The goal? Sharing expertise and providing access to one of the best European technical universities’ network in order to launch new entrepreneurship.

Shareholders PoliHub is managed by Fondazione Politecnico di Milano, which promotes collaborative initiatives between companies and shareholders including the consortia of Politecnico di Milano: MIP, the Business School of Politecnico, leader in executive training and specific programs designed to boost entrepreneurship; Cefriel, a center of excellence for digital innovation; PoliDesign, one of the world’s leading design institutes. Dossier | Industy Big Event 2017

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ALASCOM SERVICES

Il futuro è la trasformazione digitale: DAL MODELLO DI BUSINESS A prodotti sempre più intelligenti ed interconnessi Il fenomeno della digitalizzazione rappresenta uno dei maggiori trend socio-tecnici in corso e viene spesso associato alla trasformazione del modello di business ed alla creazione di nuove opportunità di generazione di valore. ALASCOM sta facendo esperienza di questi cambiamenti direttamente sul campo, lavorando assieme ai propri clienti nell’identificazione delle aree di intervento digitale, nella valutazione degli impatti a livello del modello di business, così come nel disegno e nella realizzazione della trasformazione digitale. Marco Scuri, Amministratore unico di Alascom Services Srl

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ebbene l’applicazione di tecnologie digitali rappresenti il sostrato tecnico di questo fenomeno, la sua essenza si manifesta principalmente negli effetti prodotti a livello di business e, in particolare, nell’espansione del perimetro di offerta delle aziende e nella potenziata capacità di convertire i pagamenti in profitti. Da un lato, la digitalizzazione di prodotti tradizionali permette di creare servizi a valore aggiunto, abilitati dai sensori e attuatori digitali e dai dati da essi prodotti; dall’altro lato, le attuali tecnologie digitali permettono la prodottizzazione di una ampia gamma di servizi, tramite il trasferimento del know how degli operatori umani in algoritmi automatici e modelli di data analytics. Pertanto, la portata di questo trend è pervasiva rispetto alla quasi totalità dei settori economici, i cui assetti competitivi e i cui confini industriali vengono costantemente erosi e rimodellati dalla digitalizzazione. In riferimento alla digitalizzazione di prodotti e impianti, in particolare, i casi d’uso indicano un cambiamento di paradigma rispetto alla concezione stessa di prodotto: quello che prima era il risultato finale del processo pro32

duttivo, ovvero il manufatto fisico, sta gradualmente diventando l’elemento abilitante di una serie di servizi aggiuntivi quali manutenzione predittiva, consulenza sul miglioramento delle attività/processi in cui il prodotto è impiegato, miglioramento dell’efficienza energetica, applicazione di modelli di data analytics per incrementare l’efficienza ed efficacia del prodotto e degli utilizzatori. I prodotti stanno diventando, inoltre, sempre più intelligenti ed interconnessi, capaci di autodiagnosi e adattamento, così come di interoperabilità con altri prodotti connessi e/o con sistemi gestionali e logistici. Il modo in cui il valore economico viene catturato sta evolvendo di conseguenza: se prima il prodotto veniva venduto con una transazione finalizzata al mero trasferimento del bene, oggi la vendita del manufatto digitale rappresenta solo una frazione del valore economico generato, il quale include anche proventi da servizi e dati ad esso collegati. I modelli di pagamento stanno altresì evolvendo verso configurazioni più flessibili, basate sull’effettivo miglioramento delle prestazioni oppure sul margine ottenuto in termini di riduzione dei costi o incremento dei ricavi. Questa trasformazione

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ALASCOM SERVICES assume una importanza pari all’incremento della proposizione di offerta, fornendo ulteriori leve competitive alle aziende per differenziarsi rispetto ai competitori rendendo duttile e personalizzato il modello di pagamento per il cliente. La necessità di sperimentare con nuove tecnologie e modelli di vendita innovativi, tuttavia, spinge le aziende interessate a richiedere nuove forme di interazione con i professionisti del mondo ICT, i quali detengono competenze digitali che vanno a complementare la conoscenza di prodotto e di processo dell’azienda cliente. L’assenza di requisiti chiari e determinati e l’incertezza sugli effetti che la trasformazione digitale può generare sul modello di business spingono le aziende clienti a ricercare dei partner in grado di saper interpretare aspetti sia tecnologici che di business, invece che dei meri fornitori di competenze tecniche. Un partner ideale, in questo senso, dovrebbe essere pronto a valicare i limiti di un rapporto di fornitura tradizionale, adottando approcci più flessibili e partecipativi. Questo significa, in particolare, saper gestire una intera-

zione costante con il cliente e co-investire tempo e risorse per esplorare gli effetti dell’innovazione, non necessariamente noti o identificabili a priori. Inoltre, emerge sempre più il valore di adottare metodologie di tipo agile, al fine di permettere alle aziende clienti di fare esperienza in tempi rapidi degli effetti dell’innovazione, con livelli incrementali di complessità e completezza della trasformazione prodotta. Alascom si sta impegnando a convergere verso questo modello di partner della trasformazione digitale, evolvendo la propria natura di system integrator e fornitore di servizi ICT verso una logica di servizio flessibile, agile e partecipativa con il cliente. Per via del complesso intreccio di fattori e competenze che intervengono all’interno di progetti di trasformazione digitale, raccontarne gli effetti risulterebbe difficile in astratto. Pertanto, ALASCOM propone la discussione di un caso di studio affrontato assieme ad un’azienda cliente, così da poter contestualizzare il proprio intervento in Industry Big Event con un caso concreto che descriva gli effetti dell’attività di integrazione a supporto del modello di business.

The digital revolution Digitalization is the use of digital technologies to change a business model and provide new revenue and valueproducing opportunities; it is the process of moving to a digital business (Gartner IT glossary).

Remote maintenance

Consulting services

Performance management

Operation improvement

Value-added services Alascom

Digitalized product/process

B2C target

B2B target

The Digital Revolution Dossier

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ALASCOM: per una trasformazione 4.0 sostenibile ALASCOM opera sul mercato internazionale da oltre 20 anni come società di ingegneria, systems integrator, outsourcer nel settore delle tecnologie avanzate, dove ha acquisito una solida esperienza nelle Telecomunicazioni, IT e Manufacturing. L’azienda vanta prestigiose referenze di settore, Partner di primari Brand tecnologici e collaborazioni con vari enti di ricerca.

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LASCOM ha sviluppato numerosi progetti Internet of Things (IoT), applicati all’Industry 4.0, con focus sull’integrazione intra ed inter aziendale. In tale contesto ALASCOM fornisce soluzioni avanzate in ambito di digitalizzazione dei processi di fabbrica, dematerializzazione della documentazione, Additive Manufacturing, sia nella fase di prototipizzazione che di processo, integrando a supporto tecniche di Digital Twin e di AI, proponendo non solo tecnologia ma nuovi modelli di business in un mercato dove il prodotto diventa intelligente e flessibile. La partnership con primari produttori di tecnologie avanzate e la competenza in ambito software, permette ad ALASCOM di fornire ai suoi Clienti una conoscenza del dominio tecnologico a supporto dell’evoluzione di fabbrica. L’azienda intende favorire una transizione sostenibile dei propri Clienti verso tecnologie emergenti grazie a modelli operativi flessibili, As a Service, on premise, ibridi, per garantire i migliori risultati sul mercato. L’azienda collabora con i suoi Clienti per ottimizzare le performance dei processi produt­tivi, in particolare l’OEE, attraverso il controllo di qualità in real time, la manutenzione predittiva, la predizione dei piani di produzione e l’efficientamento energetico. ALASCOM introduce nuova conoscenza andando ad integrare varie funzioni a support: l’acquisizione di dati da molteplici devices, sensori, PLC/CNC, infrastrutture di rete, la competenza per selezionare e filtrare i dati all’ origine ottimizzando le risorse di traPhysical devices

End-to-End solution

Connectivity

sporto, lo sviluppo di algoritmi specializzati per la diagnosi e la risoluzione in real time da 45 ms a 100 microsecondi, l’implementazione di algoritmi per la predizione, l’integrazione con soluzioni IT per il miglioramento della supply chain ed un’esperienza estesa di Cyber security. I vantaggi competitivi dell’azienda si esplicano attraverso una compe­tenza olistica sul dominio tecnologico, un’esperienza pluridecennale come Systems Integrator e Professional Solution provider, un modello adattativo della proposizione aziendale, su ri­sorse professionali Highly skilled, +170 Engineer Certificati ed una copertura di post vendita internazionale. L’esperienza di integrazione tra IT e OT permet­ te il miglioramento della governance di processo e l’introduzione di sistemi unificati di gestione dei dati degli impianti (ADMS), mentre la competenza sull’IMC-In Me­ mory Computing Analytics, consente di gestire in modo scalabile ed in tempo reale, sorgenti dati variegate. ALASCOM vanta un’esperienza pluridecen­nale di integrazione multivendor e una visione globale di tecnologie di comunicazione LAN WAN PAN HAN FAN FOG. Una struttura 24x7 NOC/SOC (Network/ Security Operation Center) con processi e procedure full ITIL-based garantisce la qualtità del support in tutte le fasi di progetto. Il Focus strategico dell’azienda è orientato all’innovazione, alla formazione professionale e alla customer satisfaction.

Edge Data Data Collaboration Application Security computing accumulation abstraction and Processes

Edge

We support our Clients with an end-to-end solution across the entire IoT stack: from the installation of physical IoT devices, through the enforcement of connectivity, up to the value-added phases of data acquisition and analysis. We take care of security and maintainability aspects. We help our Clients to transfer the innovation into organizational processes

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Energize Your Business


Energize Your Business Driving synergy through the Internet of Everything Servizi di trasformazione digitale per la IIOT e l’Industry 4.0 Approccio agile per risultati rapidi Fino al 30% di riduzione del Total Cost of Ownership Critical thinking

Agility

Open innovation

Liaison building

Inspiring principles n We critically evaluate the technology beyond the hype

Physical devices

Connectivity

n We deliver wisely, quickly, and incrementally

Edge computing

End-to-end solution

Data accumulation

n We are participative, n We are a Transformation collaborative and open Partner, not just a provider

Collaboration and Processes

Data Application abstraction

Security

Edge

n We support our clients with an end-to-end solution across the entire IoT stack: from the installation of physical IoT devices, through the enforcement of connectivity, up to the value-added phases of data acquisition and analysis. We help our clients to transfer the innovation into organizational processes. Finally, we take care of security and maintainability aspects. n We focus our delivery capacity on the following application areas

Focal application areas

Ø Ø Ø Ø

Smart Cities

Ambient monitoring Waste management Smart lighting Smart parking

Ø Ø Ø Ø Ø

Industry 4.0

ALASCOM Services srl Via Caduti di Marcinelle 5 – 20134 Milano e-mail: contacts@alascom.it www.alascom.it

Value-added service design Performance management Predictive maintenance Asset and logistics management Safety and work improvement

Tel: 02 98128523

Ø Energy diagnosis Ø Energy efficiency Ø Smart grid

Energy


MICROSOFT

Digital Transformation per l’industria manifatturiera Big data ed i tools sviluppati per trasformare i dati in informazioni, consentono alle aziende manifatturiere di comprendere l’evoluzione della domanda e quindi di allineare le operazioni. L’industria manifatturiera opererà sempre più al di fuori dal modo fisico costituito dalla Fabbrica. Nuovi paradigmi genereranno nuovi modelli di business e faranno nascere nuove opportunità di mercato. Il tema è non stare fermi.

Roberto Filipelli, Cloud & Enterprise Partner Development Director Microsoft Alps (IT-CH-AT)

L

o sviluppo di tecnologie, prodotti e applicazioni come ad esempio robotica, automazione, analytics predittivi e il machine learning, portano le aziende manifatturiere ad operare in una dimensione caratterizzata dalla capacità di prendere le giuste decisioni basate sul volume di dati disponibili. La trasformazione digitale, nata nel dominio dei prodotti e delle tecnologie, ha in realtà un notevole impatto sulla revisione del modello di business. Infatti, va considerato che

molte aziende operano avendo investito capitali ingenti e con margini decisamente bassi, per cui l’opportunità di gestire un nuovo modello fisico e digitale di prodotti, sposta su di un altro sistema di riferimento le modalità in cui il business può essere perseguito. Per rispondere alla nuova domanda generata dalla digital transformation, le aziende manifatturiere devono sviluppare un ecosistema digitale in cui siano integralmente connessi da un lato i partner (subfornitori/esterni

Le aree chiave per la trasformazione digitale 36

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IoT ed Industria 4.0 e le risorse interne), in maniera tale da favorire la collaborazione e lo sviluppo sincronizzato delle operazioni. Dall’altro i clienti per comprendere l’effettivo utilizzo e le aree di miglioramento per lo sviluppo di nuovi prodotti ad alto valore percepito. A supporto di questa architettura di business, l’ambiente Microsoft CLOUD , è in grado di fornire accessi sicuri a tutte le risorse necessarie allo sviluppo di un prodotto ed al suo ciclo di vita. Inoltre, la presenza di share point, la piattaforma per le collaborazioni, e le soluzioni office per la produttività, costituiscono un’architettura integrata in grado di supportare i nuovi modelli di business. Le aziende manifatturiere possono costruire sistemi intelligenti a supporto delle decisioni utilizzando sistemi/soluzioni basati su IoT, in cui una serie di sensori sono in grado di generare i dati che poi verranno analizzati da applicazioni software ad hoc. Un sensore è in grado di catturare ed inviare una vasta mole di dati: l’utilizzo intelligente di questi dati è il differenziatore che consente alle aziende smart di poter continuare a competere con successo. In realtà, diverse sono le aziende che hanno già iniziato il proprio cammino in

differenti settori, per definire un diverso modo di posizionarsi sul mercato. In tutti i casi il prodotto è stato vestito/affiancato da una serie di servizi che sono alimentati dell’effettivo utilizzo del prodotto preso in considerazione. Servizi che spaziano dalla garanzia della continuità d’esercizio (manutenzione predittiva e preventiva) alla fatturazione pay per use, secondo parametri consoni del prodotto e relativo utilizzo. Le tecnologie sono disponibili, le architetture sono oramai testate. Cosa manca? In questo “cosa” si racchiudono tutta una serie di ingredienti fondamentali quali la volontà di innovare per sviluppare un nuovo posizionamenti dell’azienda e, quindi, un nuovo modello di business; la conoscenza delle abitudini e delle esigenze dei propri clienti; la capacità di comprendere come recuperare prima ed utilizzare poi i dati generati a beneficio del produttore e dell’utilizzatore. Una sfida già vinta da una serie di aziende che hanno riposizionato le proprie capacità di competere passando dal concetto di prodotto a quello di servizio. Ora tocca a tutte quelle altre che hanno intenzioni serie sul mercato.

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Microsoft: l’azienda che crede in ciò che le persone rendono possibile Fondata nel 1975, Microsoft è leader mondiale nel software, nei servizi e nelle tecnologie Internet per la gestione delle informazioni di persone e aziende. Offre una gamma completa di prodotti e servizi per consentire a tutti di migliorare i risultati delle proprie attività in ogni momento, in ogni luogo e con qualsiasi dispositivo.

M

icrosoft offre un ecosistema di soluzioni che consentono ai singoli e alle organizzazioni di realizzare in modo semplice ed efficace i propri progetti, cogliendo le opportunità offerte dai nuovi trend tecnologici. Le ambizioni chiave di Microsoft sono tre: reinventare la produttività e i processi di business grazie a nuovi strumenti che abilitino un modo di lavorare più efficiente ed efficace, sviluppare un cloud intelligente in cui i dati vengano valorizzati come elementi chiave a supporto delle decisioni, e costruire un’esperienza di interazione con i device più personale e funzionale alle priorità di ognuno. Microsoft intende guidare il Paese in percorso di trasformazione digitale che, facendo leva su Cloud, IoT, Machine Learning, Big Data, Realtà Mista e Intelligenza Artificiale, possa consentire a qualsiasi organizzazione di ottimizzare i processi, migliorare la relazione con i clienti, mettere i dipendenti nella condizione di essere più produttivi ed efficaci e efficientare prodotti e modelli di business. Microsoft Italia è la filiale italiana dell’azienda: fondata nell’ottobre del 1985, conta 850 dipendenti ed è presente sul territorio con due sedi, Milano e Roma. Collabora localmente con innumerevoli aziende 38

partner lungo tutta la Penisola: fanno parte del Microsoft Partner Network 10.000 realtà italiane ed è anche grazie a loro che l’azienda è diventata una delle protagoniste dello sviluppo del Paese, accompagnando milioni di imprese e individui verso la trasformazione digitale. Al centro di questo impegno si colloca anche la nuova sede di Milano, la Microsoft House, uno spazio aperto alla collaborazione tra le persone, un luogo di confronto per aziende e cittadini sulle opportunità offerte dal digitale, un punto di riferimento per i giovani che vogliono sviluppare l’innovazione in Italia e un laboratorio per tutti, in cui sperimentare il futuro per la crescita economica e sociale del nostro Paese. La Microsoft House ha già ospitato oltre 53.000 visitatori. Microsoft Italia è inoltre impegnata nello sviluppo di competenze digitali da parte degli studenti italiani con iniziative come Nuvola Rosa e supporta l’imprenditorialità con progetti come BizSpark e growITup, la piattaforma di open innovation creata in partnership con Fondazione Cariplo, che si avvale di un fondo di 100 milioni di euro a disposizione delle migliori startup del nostro Paese.

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Digital transformation for the manufacturing industry

Microsoft has a strong track record of helping manufacturing organizations realize the business value of digital transformation. Working with Microsoft brings a distinct set of business advantages that no other provider offers. Across the different manufacturing sectors, Microsoft solutions help companies achieve the insight, innovation, and ef ciencies that promote competitive advantage and keep the world powered. www.internetofyourthings.com

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Innovation Campus - Viale Pasubio, 21 - 20154 Milano (Italia) Telefono: +39 02 38 591 444

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GRUPPO ROLD

Smartfab: l’entry point per l’Industria 4.0 Dall’esperienza di Rold, impresa italiana dell’alto milanese, nel settore manifatturiero è nata una piattaforma pensata per favorire la digitalizzazione della produzione in modo semplice e veloce: Smartfab. La piattaforma consente di connettere le macchine (anche quelle non di ultima generazione) e ricavare dati in real time, utili per una gestione più efficiente della fabbrica.

Paolo Barbatelli, Chief INnovation Officer di Gruppo Rold

R

old Smartfab è un’applicazione che permette da un lato di connettere le risorse produttive, dall’altro di avere un sistema di presentazione e gestione dei dati estremamente smart, impiegando dispositivi di tipo commerciale e non specificatamente creati per il mondo industriale. Nel progettare la piattaforma, Rold ha utilizzato un approccio pragmatico: l’idea di Smartfab è costruire un tool per la produzione che possa essere utilizzato molto rapidamente e con un set di informazioni mirate per chi produce. Il fatto di poter usare dispositivi commerciali come gli smartwatch o i display touch interattivi è rilevante, perché permette di rendere la

digitalizzazione della produzione più accessibile e anche più comprensibile e gestibile. La scelta di impiegare device Samsung è nata pensando ad apparecchi della every day technology, meno costosi e più all’avanguardia di quelli industriali. Smartfab si può definire un’entry point per l’Industria 4.0. Molte aziende come Rold che operano nell’ambito della manifattura tradizionale, hanno bisogno di uno strumento semplice e veloce per cominciare a digitalizzare il proprio sito produttivo, connettendo le macchine e ricavando da esse dati che vengono trasmessi al cloud e resi fruibili attraverso dispositivi digitali

A bordo macchina i dati vengono resi disponibili in real-time 40

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Le lavagne interattive consentono meeting operativi in ogni momento (ad esempio rendimento delle macchine, qualità, scarti, fermi, controllo del consumo energetico, degli sfasamenti e della pneumatica, allarmistica di fabbrica). Il vantaggio di adottare questi strumenti è che le persone (non solo quelle più giovani) li utilizzano nella vita quotidiana ed è proprio la familiarità che si ha con questi device a rendere facile la loro introduzione in fabbrica. Se si pensa allo smartwatch, questo è un prodotto nato per il mondo consumer, ma le versioni più recenti presentano caratteristiche molto adatte ad essere applicate al mondo industriale: hanno batterie che durano anche un paio di giorni e un elevato grado di robustezza (protezione all’acqua e alla polvere); inoltre lo smartwatch è un dispositivo indossabile, una soluzione molto comoda perché non è ingombrante e lascia libere le mani. Questo dispositivo abilita la messaggistica interattiva sul funzionamento delle macchine: è un oggetto che permette di connettersi con la produzione in real time, risparmiando tempo e risorse. Nel concreto, lo smartwatch è in grado di vibrare e segnalare all’operatore quando è necessario intervenire su una macchina o una stazione, consentendogli di agire subito in modo semplice e veloce. Rold Smartfab costituisce quindi un primo punto di accesso all’Industria 4.0

e abilita in un secondo tempo ad implementare logiche di monitoraggio più complesse. È un set di informazioni molto mirato, in cui Rold ha riversato tutta la propria esperienza come azienda manifatturiera: Smartfab è nato da chi la produzione la vive quotidianamente. Compito della piattaforma è creare una sorta di strato omogeneo, in cui una macchina che ha un mese di anzianità può convivere con un’altra che ha vent’anni, facendo in modo che da entrambe sia possibile ricavare lo stesso tipo di contenuti. Oltre al middleware è stato progettato il data warehouse, che è in cloud e alimenta le varie dashboard all’interno dei display. Il primo motivo per cui Rold ha creato la piattaforma è proprio per poterla usare internamente. Quello che è accaduto dopo, ovvero la realizzazione della business unit Rold Smartfab, è un risultato della diretta conseguenza di un’escalation di contatti e di attenzione nei confronti della soluzione aziendale. L’azienda sta raccogliendo un grande interesse verso il proprio percorso digitale non solo da parte di aziende del medesimo settore, ma anche da parte dei propri clienti, che non considerano più l’azienda esclusivamente come un fornitore di componenti, ma un partner per l’innovazione tecnologica.

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gruppo rold spa: un’azienda meccatronica, leader di mercato ROLD è oggi un punto di riferimento a livello internazionale: l’elevata flessibilità e dinamismo hanno saputo coniugarsi sapientemente con l’introduzione di criteri gestionali e tecnologie di altissimo livello, aggiornando costantemente i propri standard. Ogni anno circa 50 milioni di famiglie acquistano un dispositivo che contiene una parte di cuore Rold: un esempio di Italian Family Business proiettato al futuro, grazie all’Industria 4.0.

I

l Gruppo Rold conta oggi quattro unità produttive e quattro business lines: Elettrotecnica, Smartfab, Lighting e SmartPower. La sede principale è a Nerviano, alle porte di Milano, dove si trovano gli uffici amministrativi e direzionali. La produzione, 100% made in Italy, è organizzata e distribuita in 4 stabilimenti concentrati nella zona Alto Milanese. Sin dalla sua fondazione, Rold ha fornito soluzioni e tecnologie ai più importanti player internazionali, quali B/S/H (Bosch Siemens), Whirlpool, Electrolux, Indesit, AEG, Samsung, Smeg, LG, Candy/Hoover, DeLonghi, SanGiorgio, Arcelik e molti altri. ROLD Elettrotecnica oggi è riconosciuta in tutto il mondo per i suoi componenti di alta qualità: componentistica per elettrodomestici (dispositivi di chiusura, bloccoporta, interruttori e microinterruttori, pulsantiere e interruttori rotativi) destinati al mercato del bianco (lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, frigoriferi, ecc.) e al “mercato del bruno” (forni, fornelli, cappe di aspirazione, macchine da caffè, ecc.).

Sviluppata in collaborazione con Samsung, Rold Smartfab è una piattaforma innovativa ready to use in grado di connettere essere umano, macchina e informazione e risponde alla specifica esigenza di verificare in tempo reale le linee di produzione, il rendimento delle macchine e la qualità dei lotti, grazie all’accessibilità dei dati, rendendoli disponibili su display, lavagne interattive e smartwatch.

ROLD Lighting offre un catalogo di Lampade a LED e un Sistema di monitoring, con il nome di ROLD SmartPower. Le nuove lampade sono progettate ed assemblate interamente in Italia, con un design raffinato ed elegante concepite per utilizzo industriale, per aree esterne e commerciali. Il sistema SmartPower può integrare un sistema di controllo in grado di verificare con precisione l’energia assorbita e consumata da un qualsiasi dispositivo connesso alla tradizionale linea elettrica.

Oggi la ricerca profusa dal Gruppo si indirizza nella scelta dei migliori materiali e nello sviluppo progettuale di soluzioni sempre più all’avanguardia, grazie agli investimenti in R&D e in progetti di automazione per la maggior efficienza delle linee produttive e di assemblaggio dei nuovi prodotti. ROLD Research è un innovativo centro di ricerca a misura di PMI inaugurato nel 2010: nato per iniziativa di Gruppo ROLD, Gruppo Componenti e Fluid-O-Tech, tre storiche aziende manifatturiere del Nord Italia.

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Rold Smartfab consente di monitorare gli allarmi su smartwatch

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Entra oggi nell’Industria 4.0. SIEMENS PLM S O F T WA R E Con Smartfab controlli la produzione e hai i dati sempre “a portata di mano”.

Rold Smartfab è la piattaforma digitale semplice, chiara e veloce che rende possibile l’ottimizzazione dei processi di gestione dei dati, l’analisi dei macchinari, l’attivazione delle notifiche di allarme e dei sensori e la manutenzione dei sistemi in modo fruibile grazie alla sinergia con la tecnologia e i device Samsung. Tutti i dati finalmente sono a portata di mano su display, tablet e smartwatch.

Smartfab da oggi ha il nuovo modulo Presse dedicato al mondo dello stampaggio Rold Smartfab è il punto di ingresso per l’Industria 4.0, creata per le aziende manifatturiere. Scopri la soluzione ideale per la tua azienda: smartfab@rold.com

Un’idea innovativa, dalla collaborazione e

o s0331 s i e438011 r | I| n u s t y B i g |E e n t 2 0 1 7 43 ROLD - Via della Merlata, 1 - 20014 Nerviano (Mi) | TD +39 Ed info@rold.com Wvrold.com/roldsmartfab


POLITECNICO DI MILANO

Piattaforme e Business Models La comunità a cui ci rivolgiamo è quella dei progettisti, di chi ha la responsabilità della progettazione di prodotti e servizi e che deve fronteggiare i grandi cambiamenti in atto che evolvono in modo non lineare. Questi eventi IBE hanno l’obiettivo di focalizzarsi sulle tematiche che caratterizzano le nuove vision.

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Umberto Cugini Politecnico di Milano

’analisi del percorso evolutivo del mercato ci ha portato dalla progettazione di prodotto alla progettazione del business model secondo questo percorso:

buzzword: AI for X, robots, bots, IoE, smart-X, X.0, … La rivoluzione digitale in atto ha tre direttrici secondo A. McAfee e E. Brynjolfsson (“Machine, Platform, Crowd”, Norton &Co., 2017):

1 - Nel 2014 (What’s Next?): Innovazione di prodotto

1 - Machine: l’evoluzione esponenziale della potenza di calcolo e della disponibilità di dati permette l’uso sempre più intensivo ed efficiente di tecniche di Machine Learning e quindi di creazione automatica di “conoscenza” per le società che dispongono di queste risorse (vedi AlfaGO di Google e il boom di AI startup)

2 - Nel 2015 (Linear vs. Exponential): La velocità crescente del cambiamento 3 - Nel 2016 (Decidere nell’era del cambiamento esponenziale): Oggi 4.0, ma domani? Quest’anno il focus è: “Bisogna partire dal Progetto del Business Model” tenendo presente che innovare è ormai un must ed il ritmo di innovazione è esponenziale. Tutto cambia a velocità crescente: mercati, customer’s needs, business models, metodi e tecnologie di supporto alla progettazione e in un contesto generale caratterizzato da reali e potenziali rivoluzioni ma anche da

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2 - Platform: le società che sono ai vertici delle classifiche in termini di valutazione economica come Uber, Facebook, Alibaba, Airbnb, nate negli ultimi anni come campioni dell’economia digitale e in settori molto diversi tra loro, sono conformate secondo un unico pattern. Sono infatti caratterizzate da un identico business model basato sulla realizzazione di una piattaforma informatica di comunicazione tra il grande pubblico (dotato autonomamente di uno smartphone e di una connessione internet) che ha varie ed immediate esigenze e una ampia comunità di potenziali fornitori di un servizio personalizzato. La piattaforma è un ambito informatico che permette una comunicazione e la negoziazione one-to-one a un costo esplicito nullo o minimale per l’utente, ma all’acquisizione di un’enorme quantità di dati sugli acquirenti re-

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ali e/o potenziali con un valore economico enorme. La messa in opera della piattaforma che può operare a livello globale (quindi per miliardi di potenziali utenti) non richiede investimenti proporzionali al numero di utenti stessi. Di fatto: Uber non possiede una automobile né una infrastruttura per gestirle, Facebook non genera contenuti da mettere in linea, Alibaba non possiede nessuna infrastruttura logistica, Airbnb non possiede nessuna struttura ricettiva. …ma tutte queste Società forniscono un servizio apprezzato e di successo di pura intermediazione. La messa in opera della Piattaforma richiede una struttura informatica che può essere affittata e dimensionata in modo variabile in tempi brevissimi e permette di raccogliere dati di profilatura del potenziale mercato, preziosi per chiunque voglia fare analisi di mercato, advertising o comunicazione molto mirata e puntuale. Il modello di business, come è facile constatare, si può ed è facilmente clonabile.

3 - Crowd: la crescente necessità di innovazione suggerisce, secondo i paradigmi classici, di investire sempre più in R&D. Questo era valido quando l’innovazione era essenzialmente tecnica, tecnologica, funzionale e incrementale ma non garantisce automaticamente successo quando un mercato è sensibile alla novità e diversità o nel caso di nuove soluzioni “disruptive”. Le tecniche di Open Innovation permettono di attingere alla totalità del mercato per recuperare idee e/o contributi che con il meccanismo del crowdfunding (e.g. Indiegogo) permettono anche a startup di portare innovazioni sul mercato globale con il metodo del co-finanziamento dello sviluppo basato sull’ acquisto in anticipo di un prototipo o di un toolkit di sviluppo (e.g. OCULUS) e quindi rendono il mercato molto più dinamico e competitivo. In questo quadro di cambiamento continuo e non incrementale è sempre più difficile rincorrere cambiamenti contemporanei e paralleli su tutto, e quindi il nuovo obiettivo della progettazione diventa innanzitutto il Business Model. Questo ovviamente cambia piuttosto drasticamente il quadro di riferimento di ruoli, obiettivi e modi di operare, ma soprattutto richiede di alzare il livello di astrazione per arrivare a progettare il valore e più in particolare il Valore Percepito prima di arrivare a progettare prodotti e/o servizi.

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DELOITTE

L’innovazione e il Made in Italy Se l’Italia ha un ruolo di primaria rilevanza nel panorama economico internazionale lo deve principalmente ad alcuni specifici, e ben individuabili, settori nei quali eccelle. Tra questi settori, spiccano – anche in termini di immaginario collettivo – la moda, l’automotive e il turismo. Che da soli contribuiscono a generare quasi il 20% del nostro PIL, e a fare dell’Italia il 5° Paese per trade surplus del settore manifatturiero.

Francesco Iervolino Partner, Strategy & Innovation di Deloitte

I

risultati dell’indagine sul mercato manifatturiero italiano parlano chiaro: per gli italiani, il nostro Paese è in posizione di assoluta leadership. Al primo posto nella moda e nel turismo e al terzo posto nel settore automotive. Gli italiani sono convinti che il Made in Italy manterrà la propria leadership anche tra 10 anni, purché continui a innovare in tecnologia, customer experience e modelli di business. Cittadini e operatori di settore italiani ritengono che l’innovazione abbia avuto un impatto straordinario sul Made in Italy: secondo 9 su 10 l’innovazione ha cambiato profondamente i comportamenti di acquisto e di consumo. Gli italiani si fidano delle recensioni (72%), comprano online quello che indossano (79%), usano le recensioni per orientare i loro acquisti (89%) e viaggiano low cost (81%). Inoltre, un italiano su 2 acquisterebbe auto dotate di dispositivi per la gestione di accelerazione e frenata. E praticamente tutti hanno sentito parlare delle vetture a guida autonoma. Mentre il 90% degli italiani pensa che il Paese possa e debba fare di più in termini di innovazione. Ma, gli italiani (e gli Europei) quanto ne sanno di innovazione? Gli italiani hanno ben chiaro quale è il peso di settori come la moda, il turismo e l’automotive. Secondo i nostri connazionali, siamo al 1° posto 46

per la moda, mentre gli europei ci attribuiscono il 2° posto dopo la Francia. Nel turismo, poi, sia gli italiani, sia gli Europei, riconoscono all’Italia il primato assoluto. Infine, nell’automotive, l’Italia, per gli stessi italiani è al 3° posto, mentre per gli stranieri è la Germania a dominare. Solo il 33% degli italiani ritiene che l’Italia, nella moda, abbia rallentato il passo negli ultimi 10 anni (vs il 18% resto d’Europa). Per il turismo il dato è il 36% (vs il 20% degli europei). Mentre per il settore automobilistico si sale al 51% (vs il 38% degli europei). L’innovazione però può cambiare tutto L’innovazione ha avuto un impatto radicale in questi tre settori: ne sono convinti 9 italiani su 10 e quasi l’unanimità dei titolari di punti vendita. Oggi gli italiani comprano online quello che indossano (79%), si fidano delle recensioni (72%) e viaggiano low cost (81%). Social media e blogger sono i veri nuovi ‘influencer’, a discapito della stampa e dei negozianti stessi, che hanno perso peso in tutti e tre i settori. In futuro questo trend crescerà Ci sono buone premesse per pensare che saranno in molti a provare i vestiti direttamente da casa, seduti sul proprio divano; è logico domandarsi se l’auto sarà ancora una necessità ed è

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DELOITTE

Innovation Summit 2017, l’evento annuale di Deloitte dedicato all’innovazione.

sensato aspettarsi un calo nel posizionamento di hotel e catene alberghiere. In tutti e tre i settori, si prospettano nuvole all’orizzonte per i punti vendita e sono proprio loro – gli esercenti - i primi a esserne convinti. In particolare, per i titolari di agenzie viaggi, da qui a 10 anni, meno di 1 italiano su 10 si recherà da loro per acquistare una vacanza; la prospettiva di negozianti e concessionari auto è leggermente più ottimista ma comunque drastica: fatto 100 il totale degli acquisti, secondo loro, solo il 30% avverrà ancora nel negozio fisico!

A tal proposito solo 1 italiano su 10 pensa, che il livello di innovazione del nostro Paese sia superiore a quanto emerge nel panorama internazionale (dato costante rispetto all’analoga rilevazione 2016), mentre ben 1 italiano su 2 pensa che sia inferiore. Per il 60% delle opinioni, tale gap è dovuto alla maggiore necessità di investimenti pubblici. Chi può fungere quindi da innovatore? Gli italiani credono che il ruolo spetti a un sistema composto da Università e centri di ricerca, Aziende, Istituzioni pubbliche e Governo, Capitale umano.

Made in Italy ancora leader nel futuro, purché si innovi!

In sintesi, per una azienda conoscere il comportamento dei consumatori significa poter adattare il proprio modello di business. Oggi ci troviamo a dover mantenere livelli di servizio eccellenti verso il consumatore, il quale ha come riferimento il meglio dei vari settori in cui si muove – vuole tutto subito, disponibile ovunque e con la migliore tecnologia, personalizzato e possibilmente consigliato da utenti esperti.

Oggi, nella moda, il nostro Paese siede sul podio delle eccellenze per il 93% dei nostri connazionali, ben il 77% conferma la propria convinzione anche rispetto ai prossimi 10 anni. Anche per Turismo e Automotive gli italiani sono positivi, purché il nostro Paese continui a investire e investa sempre più in innovazione.

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Deloitte: innovazione e tecnologia per le imprese e il loro business

Deloitte è una tra le più grandi realtà nei servizi professionali alle imprese in Italia, dove è presente dal 1923. Vanta radici antiche, coniugando tradizione di qualità con metodologie e tecnologie innovative. In Italia oggi conta circa 4.900 professionisti che assistono i clienti nel raggiungimento di livelli d’eccellenza grazie alla fiducia nell’alta qualità del servizio, all’offerta multidisciplinare e alla presenza capillare a livello nazionale.

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eloitte fornisce servizi di audit, tax, consulting, legal, risk e financial advisory ad aziende pubbliche e private in tutti i settori di mercato. Grazie ad un network di società presenti in oltre 150 Paesi e territori, Deloitte porta ai propri clienti capacità di livello mondiale e servizi di alta qualità, fornendo le conoscenze necessarie ad affrontare le più complesse sfide di business. Obiettivo degli oltre 244.000 professionisti di Deloitte è quello di mirare all’eccellenza dei servizi professionali forniti. In Italia l’offerta si articola nei settori di Consumer & Industrial Products; Energy & Resources; Financial Services; Life Sciences & Health Care; Public Sector e Technology, Media & Telecommunications. Questi sono accomunati da approccio collaborativo, impegno vicendevole e rispetto per la diversità, e puntano a valori come l’integrità e l’offerta di servizi professionali ad alto valore aggiunto. Condividono un ambiente di lavoro caratterizzato da apprendimento continuo, esperienze sfidanti e ricche opportunità di carriera. A livello internazionale, Deloitte è impegnata in azioni e alleanze strategiche con organizzazioni di grande prestigio. Questo spirito di iniziativa e proattività caratterizza inoltre l’impegno di Deloitte verso la responsabilità sociale di impresa: i professionisti di Deloitte si dedicano in prima persona alla corporate responsibility. Attraverso la condivisione 48

dell’esperienza, del tempo e del talento dei propri professionisti, l’azienda vuole adempiere alle proprie responsabilità individuali e istituzionali in quanto cittadini del mondo. Deloitte si avvale inoltre, dell’expertise consolidata di un team che si occupa di innovazione a 360° – OI – Officine Innovazione – per migliorare il core business dei propri clienti e definire con loro nuovi e inesplorati paradigmi di business. Inoltre accompagna i propri clienti nella generazione e nella sperimentazione di nuove soluzioni volte a innovare i servizi ed è in grado di offrire soluzioni capaci di aiutare chi intende concretamente innovare anche grazie al proprio approccio multidisciplinare e alla Deloitte Greenhouse di Milano, uno spazio tecnologicamente avanzato dedicato all’innovazione.

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Deloitte GreenHouse Milano presso l’haedquarter di Deloitte Italia in via Tortona 25


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OPDIPO - OPIFICIO DI DISEGNO INDUSTRIALE POTENZIALE

COSA C’È DIETRO L’ANGOLO? Una folle corsa per lo sviluppo verso l’omologazione “Che cos’è la cultura di una nazione? Correntemente si crede ... che essa sia la cultura dell’intelligencija. Invece non è così. E non è neanche la cultura della classe dominante... Non è infine neanche la cultura della classe dominata, cioè la cultura popolare degli operai e dei contadini. La cultura di una nazione è l’insieme di tutte queste culture di classe...Per molti secoli, in Italia, queste culture sono state distinguibili anche se storicamente unificate. Oggi ... distinzione e unificazione storica hanno ceduto il posto a una omologazione che realizza quasi miracolosamente il sogno interclassista del vecchio Potere. A cosa è dovuta tale omologazione? Evidentemente a un nuovo Potere...... che ha anche “omologato” culturalmente l’Italia: si tratta dunque di un’omologazione repressiva, pur se ottenuta attraverso l’imposizione dell’edonismo e della joie de vivre. Il nuovo fascismo non distingue più: non è umanisticamente retorico, è americanamente pragmatico. Il suo fine è la riorganizzazione e l’omologazione brutalmente totalitaria del mondo.”

Marco Maiocchi Docente di Disegno Industriale - Politecnico di Milano

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’homo sapiens, partendo poche centinaia di migliaia di anni fa dall’Etiopia, e percorrendo mediamente mezzo chilometro all’anno, ha popolato tutto il pianeta. La lentezza con cui si è spostato ha permesso adattamenti all’ambiente, che ci permettono oggi di distinguere dai caratteri somatici un sudanese da un cinese o da uno svedese. Anche dopo tali differenziazioni, le varie popolazioni, da sempre in continuo movimento, si sono sviluppate anche attraverso fortissimi scambi, sia per commerci e culture, sia per invasioni e guerre. Tali scambi hanno permesso feconde contaminazioni e progressi, nel pensiero e nella tecnologia. Ma la tecnologia ha mostrato velocità di evoluzione crescente, di gran lunga superiore a quella della specie umana, esponenziale. Le trasformazioni che hanno portato a rinnovamenti scientifici, alla si-

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Pier Paolo Pasolini - Il potere senza volto Il Corriere della Sera 24 giugno 1974

gnificativa sostituzione del lavoro muscolare con quello di macchine, alla crescita della velocità di spostamento, fino alla velocità e alla pervasività della comunicazione elettronica, tutto ciò ha determinato cambiamenti qualitativi in ciò che noi chiamiamo cultura. La crescita della capacità produttiva, qualche secolo fa funzionale a soddisfare i bisogni di una crescente classe media, oggi ha superato le necessità, e l’industria si garantisce la sopravvivenza imponendo a tutte le classi consumi non necessari, anche fuori dai confini nazionali. Allo scopo la comunicazione pubblicitaria diventa l’elemento abilitante la produzione di redditi, e la veicolazione della stessa impone la gratuità di una spettacolarizzazione sempre più facilmente fruibile (ovvero basata sulla reiterazione di sche-

Dossier | Prodotti e soluzioni per l’industria del machinery


OPDIPO - OPIFICIO DI DISEGNO INDUSTRIALE POTENZIALE mi narrativi semplici e di facile presa, quali quelli di qualunque trasmissione televisiva). La globalizzazione dei consumi è andata di pari passo con la globalizzazione dei modelli di comportamento, e la mobilità del viandante di un tempo, che viaggiava attraverso culture diverse, è diventata spostamento spaziale in un non-luogo, sempre identico. Oggi viviamo in un mondo altamente standardizzato, ove sono indistinguibili gli abiti che indossiamo, i cibi che mangiamo, gli strumenti che usiamo, i titoli di studio che portiamo, gli artefatti artistici di cui fruiamo. Tutto ciò a discapito della qualità dei contenuti. Ma tale mondo sta anche aumentando le sperequazioni, sta creando conflittualità, sta riducendo la coesione sociale, sta esasperando la competizione, e gli studi economici che dovrebbero guidare la

politica sembrano fallimentari. La nostra non è la società del benessere, ma quella della frustrazione. Altrimenti non si acquisterebbe. Eppure l’uomo ha ancora lo spazio di sognare, e qualcuno è capace di farlo, e, agendo, fornisce il “pericoloso” esempio che mostra che l’omologazione non è inevitabile. Chi è in grado di farlo “nell’impresa” ha la possibilità di contribuire a un mondo meno sperequato, meno omologato, meno conflittuale. Non contro la tecnologia o contro i valori d’impresa, quindi, ma consapevolezza e visione, affinché tecnologia e impresa siano mezzi, e non fini. Non contro gli economisti, ma per studi che rinnovino efficacemente l’economia. Ancora una volta, è un fatto di cultura. Dall’invenzione del prodotto all’invenzione del consumatore

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opdipo - opificio di disegno industriale potenziale: creatività, design e arte OPDIPO è un’Associazione senza fini di lucro, che opera da oltre un decennio nel campo del design e delle arti. Nata sul modello degli Ouvroir francesi alla Oulipo (Ouvroir de Littérature Potentielle), è partita dall’applicazione delle proprie convinzioni sull’uso di vincoli e gabbie, applicandole al mondo dell’Industrial Design.

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osa stimola la creatività? Non il foglio Al suo attivo numerosi concorsi per la progettabianco ma i vincoli e le gabbie, che il zione di sedute, di corpi illuminanti, di artefatti creativo è in grado di superare travali- della più svariata natura, con la presentazione candone le costrizioni. Così una poesia col vin- dei risultati in due grandi esposizioni organizzacolo della rima può essere grande opera d’arte te durante le settimane del Salone Internazionaquanto lo può essere una libreria che le del Mobile a Milano. Dopo diversi anni di attideve rispettare gli assunti di provità strettamente legata alla progettazione getto “usabile ad altezza uomo, di artefatti di Design, ha progressiindipendentemente dalla sua divamente ampliato la sua sfera mensione”. Regole e vincoli, che d’interesse, mutuando metodi permettono un’istanza di progetto, e conoscenze da discipline artisono anche il mezzo per esprimestiche e scientifiche, ampliando re la potenzialità di una miriade di così i linguaggi a disposizione. progetti affini per stile e obiettivi, da cui il Disegno Industriale PoOggi contribuisce all’organiztenziale: la massima rigorosità del zazione di esposizioni artistivincolo stimola la massima potenche, di eventi artistici e culturazialità creativa, che si può esprimeli, di dibattiti e di concerti, in cui re in qualunque ambito della riprosono coinvolte le più disparate Libreria provvista di ducibilità tecnica in totale libertà di discipline, quali la fisica, le neuantenne interne per indicare forma, e quindi di pensiero. roscienze, la poesia, la musica, automaticamente la il design, e le varie tecniche arposizione di un libro cercato Ma il vincolo è strumento di validità tistiche. Studiando le relazioni più generale, e può essere adotesistenti tra gli stati emozionatato come stimolo alla creatività in ogni campo, li indicati dalle neuroscienze, le caratteristiche dalla poesia alla letteratura, alla pittura, alla mu- percettive degli artefatti di discipline artistiche, sica, all’architettura, e così via. Seguendo que- della poesia, della musica, dell’architettura e sti indirizzi, OPDIPO ha sviluppato la sua attività del design ha portato avanti studi che sono sfonella promozione e nel supporto a idee e proget- ciati in diversi saggi e in numerosi eventi pubti degli associati, includendo la realizzazione di blici, tesi a fondere le capacità espressive dei prototipi, senza nulla pretendere in diritti e royal- vari mezzi. Oggi Opdipo è soprattutto un centro ty, ma solo il riconoscimento pubblico dell’effica- d’incontri e di scambi fra detentori del sapere di cia di un movimento culturale. varie discipline differenti.

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FONDAZIONE POLITECNICO DI MILANO: RICERCA DELLO SVILUPPO Fondazione Politecnico di Milano nasce nel 2003 per volontà del Politecnico di Milano, delle principali istituzioni di Milano e della Lombardia, con il supporto di alcune importanti aziende. L’obiettivo è quello di sostenere e valorizzare la ricerca dell’Ateneo, contribuendo a innovare e a sviluppare il contesto economico, produttivo e amministrativo.

F

ondazione Politecnico di Milano opera per rendere più efficace il rapporto tra università, imprese e pubbliche amministrazioni; è un interlocutore credibile e affidabile, capace di dar vita a un confronto costruttivo tra i Dipartimenti dell’Ateneo, le realtà imprenditoriali e il territorio. Fondazione Politecnico è interprete del dialogo e del cambiamento. Per raggiungere questi obbiettivi, Fondazione Politecnico di Milano sviluppa progetti di innovazione congiunti e multidisciplinari in ambito nazionale ed europeo, rapportandosi con le diverse aree di competenza dell’Ateneo; supporta la creazione di impresa e sostiene le migliori startup attraverso la gestione di PoliHub, l’incubatore di nuove imprese del Politecnico di Milano; valorizza iniziative di responsabilità sociale e promuove attività di formazione continua.

Website www.fondazionepolitecnico.it

Un’importante realtà in dati Il percorso di fiducia avviato con le aziende, con gli enti di ricerca e con le pubbliche amministrazioni ha dato impulso alla creazione di una rete solida di interscambio di competenze capace di rispondere ai bisogni del mercato e a quelli del territorio, attraverso un approccio concreto e dinamico. Tra il 2004 e il 2016 Fondazione ha collaborato con oltre 2.000 soggetti esterni, ha creato scambi e interazioni con più di 1.000 aziende, con circa 400 università e centri di ricerca in Italia e all’estero. Promozione, management e comunicazione della ricerca sono gli assi portanti di un approccio costruito sulla capacità di reperire fondi e di reimmetterli nel sistema, in un circolo virtuoso che stimola la crescita. Fondazione Politecnico fa del gioco di squadra e del valore della relazione il suo punto di forza. Nell’ultimo triennio il numero dei progetti è passato da 164 nel 2014 a 203 del 2016; il valore finanziario è cresciuto da 82 a 88 milioni di euro; la parte finanziata sul valore complessivo dei progetti è aumentata da 56 a 62 milioni di euro. Fondazione si pone al centro di un sistema che crea e che trae vantaggio dall’interazione. Condivide il valore generato dalle proprie attività a vantaggio di quanti hanno contribuito a metterle in atto.

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Nei progetti nei quali è coinvolta Fondazione, oltre il 51% dei finanziamenti ottenuti va a favore delle imprese; il 20% a sostegno della ricerca del Politecnico di Milano; il 18% a soggetti ed enti della pubblica amministrazione.

Fondazione per le startup Nel 2001, quando al Politecnico di Milano nasceva il primo Acceleratore d’impresa universitario, parlare di startup aveva un sapore esterofilo e d’avanguardia. Oggi è la realtà di molti ragazzi di casa nostra, che misurano sul campo il valore delle proprie ambizioni. PoliHub, Startup District & Incubator gestito dalla Fondazione, è una realtà affermata, tra i primi cinque incubatori universitari al mondo e secondo in Europa (dati UBI Index 2015): seleziona e supporta idee e progetti imprenditoriali innovativi; offre un intenso programma di sviluppo imprenditoriale, in collaborazione con i centri d’eccellenza del Politecnico di Milano; sviluppa un programma di mentoring disegnato su misura per le startup; favorisce l’internazionalizzazione; supporta la ricerca di finanziamenti, scale-up e l’apertura di nuovi canali commerciali; affianca le aziende consolidate in processi di «innovazione aperta». Sono più di 100 i progetti d’impresa ospitati a PoliHub, duplicando il numero di startup incubate tre anni prima. Il fatturato cumulato dalle startup è passato da 10 milioni di euro nel 2014 a 17.5 milioni di euro nel 2016. Numeri importanti dietro ai quali lavorano oltre 500 collaboratori coinvolti nelle giovani imprese. 54

Fondatori e Partecipanti La Fondazione poggia su basi solide: grandi aziende e pubbliche amministrazioni ne hanno condiviso gli obiettivi e le finalità, partecipando a progetti comuni, capaci di valorizzare la ricerca accademica e di offrire al tessuto produttivo opportunità di innovazione. Oltre al Politecnico di Milano, sono Fondatori: a2a | ASSOCIAZIONE PARIZZI | CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO | COMUNE DI CREMONA | COMUNE DI MILANO | COMUNE DI PIACENZA | ENI | FONDAZIONE ALESSANDRO VOLTA | INDESIT | INTESA SANPAOLO | PIRELLI | PROVINCIA DI CREMONA | REGIONE LOMBARDIA | SIEMENS | UNIVERLECCO Gli obiettivi della Fondazione sono quelli di allargare la rete dei soggetti con i quali creare occasioni, opportunità e iniziative comuni. Per questo sono state definite diverse modalità di partecipazione. I Partecipanti Istituzionali sono realtà pubbliche e private che prendono parte in via continuativa allo sviluppo delle attività della Fondazione Politecnico di Milano, condividendone le finalità e gli scopi. Sono attualmente rappresentati da una trentina di aziende ed enti. I Partecipanti aderiscono con singole iniziative e progetti mirati.

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M Pentaconsulting Srl - P.za D o sCaiazzo s i e r 2| -I 20124, n d u s Milano ty Big Event 2017

Tel. 0292958990 - pentaconsulting@pentaconsulting.it www.pentaconsulting.it

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P E N TA C O N S U LT I N G

INNOVAZIONE E CAMBIAMENTO IN 5 MOSSE

*CFSOA

Massimo Fucci, Pentaconsulting

SISTEMA DI VALUTAZIONE

CINQUE

Indicatori di performamce INCENTIVAZIONE Strumento di comunicazione pianiямБcazione e controllo univoco Infrastruttura IT - Cloud- Collaborativa Abilitante

SEMINARI- WORKSHOP Innovazione

QUATTRO

COMUNICAZIONE EFFICACE SVILUPPO ENERGIA POSITIVA SVILUPPO AUTO RESPOSABILITA' SVILUPPO FOCUS AI RISULTATI

*Modello Pentaconsulting, personalizzabile

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Innovazio Cambiam in 5 mo


CWA 15889:2008 Standardization of an innovation capability Standardization rating for SMEs of an innovation CWA 15889:2008

UNI EN Innovation Management

UNO

CEN/TS 16555-1:2013 Innovation Management – CEN/TS 16555-1:2013 Innovation Management – Part 1: Innovation Management System CEN/TS 16555-2:2014 Innovation management Part 1: Innovation Management System CEN/TS 1 Part 2: Strategic Intelligence Management CEN/TS 16555-3:2014 Innovation management Part 2: Strategic Intelligence Management CEN/TS Part 3: Innovation thinking Part 3: Innovation thinking UNI EN Systems CEN/TS 16555-4:2014 Innovation management – Innovation Systems CEN/TS16555-5:2014 16555-4:2014 Innovation management – PartManagement 4: Intellectual property Management CEN/TS Innovation management Part 4: Intellectual property Management CEN/TS Part 5: Collaboration Management Part 5: Collaboration Management CEN/TS 16555-6:2014 Innovation management CEN/TS 16555-6:2014 Innovation management Part 6: Creativity Management Part 6: Creativity Management CEN/TS 16555-7:2016 Innovation management CEN/TS 16555-7:2016 Innovation management Part 7: Innovation Management Assessment Part 7: Innovation Management Assessment

VIVERE DEL CAMBIAMENTO SISTEMATICO VIVERE DEL CAMBIAMENTO SISTEMATICO CAPACITA' di GESTIRE IL CAMBIAMENTO CAPACITA' di GESTIRE IL CAMBIAMENTO CAPACITA' DI PROPAGARE IL CAMBIAMENTO CAPACITA' DI PROPAGARE IL CAMBIAMENTO CAPACITA' DI FARE UN PASSO INDIETRO

CAPACITA' DI FARE UN PASSO INDIETRO

CAPACITA' DI SCEGLIERE

CAPACITA' DI SCEGLIERE

UE

Mission

DUE

one e mento osse

Mission

Vision

RI-DEFINIRE CORRELARE E CONDIVIDERE

Strategia Obiettivi

RI-DEFINIRE CORRELARE E CONDIVIDERE

Business Model

Vision Strategia Obiettivi Business Model

Struttura ORGANIGRAMMA

TRE

Ruoli

Struttura

Responsabilità Obiettivi

ORGANIGRAMMA

SISTEMA DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO

Ruoli Responsabilità Obiettivi

SISTEMA DI COMUNICAZIONE TRA LIVELLI SISTEMA DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO

SISTEMA DI COMUNICAZIONE TRA LIVELLI

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UN VANTAGGIO COMPETITIVO NELLO SVILUPPO DEL BUSINESS E DELL’ORGANIZZAZIONE Pentaconsulting è operativa nel mercato come Value Development Partner dal 1995 e supporta la gestione sistematica del valore delle proprie aziende clienti operando su due livelli in contemporanea: lo sviluppo del business e lo sviluppo dell’organizzazione.

L

’esperienza ha dimostrato che le aziende competono con successo se sono in grado di capitalizzare il proprio valore percepito: un obiettivo raggiungibile solo se si sviluppa una buona capacità di generare e trasferire valore. Un percorso non facile che implica lo sviluppo di nuovi modelli di business e la sincrona rigenerazione dell’organizzazione in merito a processi, metodi ed infrastruttura. Per ottenere risultati concreti, Pentaconsulting ha generato una serie di attività professionali ed integrate di Consulenza aziendale, Servizi, Formazione, Metodi e Coaching, frutto sia della Vision strategica sia dalla notevole esperienza del fondatore maturata in e con aziende di primaria importanza. L’azienda ha maturato le competenze e l’esperienza per la messa a punto di strumenti e percorsi per Generare valore (Posizionamento e Strategie, Cultura aziendale, Organizzazione, formazione, infrastrutture abilitanti); Trasferire Valore (Comunicazione Business, Prodotti Comunicatoriali, Campagne, Ambienti Collaborativi, Metodologie); Capitalizzare Valore (Sviluppo Vendite, Sviluppo mercati, Sviluppo reti di Vendita, Business Intelligence, sviluppo Relazioni).

Pentaconsulting adotta un modus operandi flessibile denominato PaES (Pay as Effective Services), che facilita il cambiamento delle attività previste in corso d’opera, consentendo ai clienti di impiegare il proprio budget in modalità dinamica ed efficace. In funzione delle variazioni delle condizioni al contorno e dei risultati parziali in corso d’opera. Una tipologia d’offerta rivolta a: Proprietà-Azionisti, Direzione generale, Direzione vendite e Direzione Commerciale, Direzione marketing, Direzione tecnica ed all’Area Comunicazione. Ad oggi Pentaconsulting ha operato con aziende che si realizzano nel mercato delle soluzioni software, automazione industriale, servizi. Collabora principalmente con dipartimenti di grandi aziende, PMI, family office, start-up, enti ed università. La capacità di Pentaconsulting di comprendere le esigenze, confezionare percorsi dinamici e flessibili e raggiungere i risultati, si basa su di una serie di Differenziatori: PaEs (Pay as Effective Services) Mappe mentali / Best practice

Metodo GOAL (Gestione Ottimizzata delle Attività Lavorative) Comunicare per Vendere Ambienti Collaborativi

Industry 4.0 – PLM – Smart Product 58

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MIND UP

NON HO ABBASTANZA TEMPO PER FARE TUTTO QUELLO CHE DEVO FARE OGGI LE INFORMAZIONI NON SONO ABBASTANZA STRUTTURATE PER PRENDERE UNA DECISIONE/RISOLVERE UN PROBLEMA NON SI RIESCE A METTERE IN OPERA UN SISTEMA SEMPLICE PER COLLABORARE TRA TEAM

C

hi si riconosce? Quante volte ci si è soffermati su queste riflessioni o similari. Quante sere si torna a casa con in testa il numero di “cose non fatte”, senza riuscire a rendersi conto di quante sono state le attività svolte, andate a buon fine. Certo la vita da manager non è semplice, anzi… negli ultimi tempi la qualità della vita lavorativa sembra essersi decisamente deteriorata. Cosa possiamo fare? Si perché se non si fa nulla, non solo la situazione non cambia ma… inevitabilmente peggiora. Da questa considerazione autoctona e dall’esperienza maturata in oltre 35 anni di esperienza sul campo sia come manager sia come supporto ai manager, è nata in Pentaconsulting, la metodologia Mind Up. Un modus operandi che supporta il management nella conduzione strutturata delle attività che facilitano il raggiungimento degli obiettivi. Una metodologia basata sulle Mappe Mentali, che aiuta il manager ad affrontare, risolvere e governare l’intricato ecosistema delle innumerevoli attività nel quotidiano. Un occhio fisso ai risultati di breve, medio e lungo periodo.

Un approccio innovativo di supporto alla governance ed una guida per non perdere di vista gli obiettivi. Mind Up è un percorso mirato, costruito a partire da tessere predefinite, adattabili dinamicamente ad ogni singola realtà aziendale, indipendentemente dalla dimensione e dal mercato di riferimento. Unico ingrediente di base necessario: la volontà del cambiamento. Una panacea? Certo che NO, ma si sono ottenuti risultati importanti in diversi ambiti: dalla gestione del personale, alla conduzione delle trattative commerciali, all’efficacia delle azioni di marketing, nel problem solving, nella cattura e gestione del Knowhow d’azienda e, non ultimo, nella gestione di commesse. In sintesi, i benefici di Mind Up si possono riassumere in: un miglioramento delle capacità di raggiungimento degli obiettivi ed una drastica riduzione dei costi nascosti (o meglio non contabilizzati), con un benefico impatto sulla capacità di operare e di gestire le dinamiche del cambiamento continuo e dei mercati in cui si opera.

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Co m u n ica re re e co m prende

Organ izzare e sv ilu ppare contenuti

Esporre idee

Innovazione e ca mb iam ento

Sv ilu ppo vendite

Mappe Mentali Prendere decis ion i

Struttu ra re e gestire ni presentazio di lavoro

Prepa ra re e condurre riun ioni

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Per informazioni: Pentaconsulting Srl - Piazza Caiazzo 2, Milano - Tel. 0292958990 - pentaconsulting@pentaconsulting.it - www.pentaconsulting.it


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DOSSIER 2018

Robot & Sistemi di Visione

Prodotti e soluzioni per l’industria del machinery

www.industrybigevent.it www.industrybigevent.it

dell’organizzazione

Anno VIV-- -2018 AnnoIV 2017 Anno 2017

&

modellodeldi sviluppo Business business

Un vantaggio “Innovazione:

Focus sulnello competitivo

2017 Dossier IBE 2018 2017

Prodotti e soluzioni per l’industria del Food & Beverage

Infrastruttura, Software e Servizi per l’industria Manifatturiera Prodotti e Soluzioni per l’industria del Machinery Prodotti e Soluzioni per l’industria del Food & Beverage Telecontrollo Robot & Sistemi di Visione Industry Big Event

Infrastruttura, Software e Servizi per l’Industria Manifatturiera

Telecontrollo

L’iniziativa Soluzionlmpresa Dossier consente alle Aziende Sponsor una presenza diversificata a più livelli, sia in termini di contenuti pubblicati e distribuiti [intervista al management, descrizione dell’offerta, storie di successo], sia in termini di esposizione [copertine, pagine interne, posizionamento nelle singole sezioni].

La visibilità fornita dalla collana editoriale Soluzionlmpresa Dossier viene amplificata grazie alla diffusione multicanale dei contributi delle singole Aziende Sponsor, veicolata attraverso i canali NewSlmpresa :

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Pentaconsulting Srl - P.za Caiazzo 2 - 20124, Milano - Tel. 0292958990 - pentaconsulting@pentaconsulting.it www.pentaconsulting.it


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