Newsletter n°27 del 06/10/2014
Sinodo spaccato su gay e divorziati Il Sinodo straordinario sulla famiglia si chiude oggi ed il tradizionale messaggio conclusivo come saluto e gesto di condivisione sarà inviato a tutte le famiglie dei diversi continenti, ed in particolare a quelle che seguono Cristo. Ieri, invece, è stato il giorno che si è concluso con la Relatio approvata da padri e dedicato alla riforma della pastorale familiare. Papa Francesco, su questo testo ha posto il proprio sigillo per affermare che “non è più il tempo dell’irrigidimento ostile di chi non vuol farsi sorprendere da Dio”. C’è stato, in realtà, un momento di spaccatura su gay e divorziati, temi su cui non si sono raggiunti i due terzi dei voti. Papa Francesco ha rimesso al centro dell’agenda ecclesiale la radicalità evangelica dicendo: “Abbiamo ancora un anno per maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete alle tante difficoltà ed alle innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare, e dare risposte ai tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie”. Ovvero, Papa Francesco sottolinea la differenza esistente tra dottrina e vita, per una Chiesa che ha le porte spalancate per ricevere i bisognosi ed i pentiti, e non solo per coloro che credono di essere perfetti. La Chiesa che non si vergogna del fratello caduto. La Relatio è stata votata dai padri nei 62 paragrafi, di cui tre non approvati, paragrafo dopo paragrafo e tutti si sono espressi con un voto elettronico che precedeva soltanto l’opzione “placet” o “non placet”. I due paragrafi sulla questione di cambiare la disciplina sull’ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati non hanno ottenuto i due terzi dei voti. Idem per il paragrafo dedicato alle persone omosessuali. Ha ottenuto, invece, la maggioranza qualificata il punto nel quale si ricorda che “le situazioni dei divorziati risposati esigono un attento discernimento ed un grande rispetto promuovendo la loro partecipazione alla vita della comunità”. Nel paragrafo dedicato ad i gay si ricorda che vi sono famiglie che “vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con orientamento omosessuale”. I padri si sono interrogati “su quale attenzione pastorale sia opportuna di fronte a questa situazione” e l’hanno fatto ribadendo quanto la Chiesa nel Catechismo ed in un testo del Sant’Uffizio dice: “Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali ed il disegno di Dio su matrimonio e famiglia, ma gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con grande rispetto e delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione”.
SOMMARIO Renzi e la rivolta delle Regioni
Pag. 2 Non è assolutamente uno scandalo tagliare del 2%
Pag. 2 Assist di Napolitano sulla manovra
Pag. 3 Aereo malese abbattuto da filorussi
Pag. 4 Al Tropea Festival arriva il noir
Pag. 5 Ucraina: passi avanti dopo incontro Putin-Poroshenko
Pag. 6 Settima Giornata della Serie A
Pag. 7
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Renzi e la rivolta delle Regioni Durissimo scontro tra il premier e le Regioni sui tagli che, con i loro rappresentanti, accusano: "La manovra presentata è insostenibile e mette a rischio la sanità ed il welfare", dicendosi pronti ad alzare le tasse a livello locale. Matteo Renzi a stretto giro risponde: "E' inaccettabile che ci siano polemiche da parte di chi dice che se noi tagliamo le tasse loro le rialzano a livello locale, sarebbe un atto al limite della provocazione. Non penso convenga alle istituzioni continuare una polemica sui tagli, sugli sprechi, prima si guardi in casa propria", ed accettando il confronto mette la faccia davanti alle telecamere e si dice pronto ad "incontrare i presidenti delle Regioni e chiunque, ma se l'Italia vuol ripartire deve farlo tagliando la spesa. Le porte di Palazzo Chigi sono aperte". Per Renzi la reazione dei governatori è fuori luogo e non è niente altro che "la casta" che mostra gli artigli per difendere i propri privilegi. E' pronto a blindare la legge di stabilità: "Siamo pronti ad incontrarli, ma il taglio di 2 miliardi a carico delle Regioni resta e resterà. Non ci sono margini per ridurlo. E poi di cosa parlano? Di cosa si lamentano? Di 2 miliardi di risparmi su una dotazione di 140 miliardi. Incredibile". Il match che ha aperto le ostilità è stato quello avuto con Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte e della Conferenza delle regioni, che afferma: «Così si incrina il rapporto di lealtà istituzionale con il Governo. Penso ci siano più spazi per razionalizzare a livello ministeriale che non da parte delle Regioni. Serve un incontro con il Governo per trovare una soluzione sostenibile per tutti i cittadini. Di sicuro la manovra non può essere scaricata sulle Regioni in termini di maggiori tasse o tagli ai servizi. Propongo di aumentare di un miliardo i tagli ai ministeri e ridurre di un miliardo i tagli alle Regioni. Credo si possa chiedere una razionalizzazione alle attività dei ministeri, il problema e’ che le burocrazie ministeriali sono più forti delle Regioni. Solleciteremo un incontro al Governo per conoscere i dettagli della manovra. Sull’impianto della legge sono il primo a dire che va nella direzione giusta, guai a metterla in discussione. Il mio giudizio è positivo, assegno un bel 7 alla manovra. Ma si può rendere più equilibrata e sostenibile per gli enti locali. Quindi ripeto la proposta: un miliardo in più di tagli ai Ministeri e un miliardo in meno alle Regioni». Renzi è per questo fortemente irritato: "E' qualcosa di inammissibile. Io taglio, primo nella storia repubblicana, tasse per 18 miliardi in modo da stimolare la crescita e l'occupazione e loro protestano. Qualcosa non torna. Qui c'è chi rema contro, pur di non colpire gli sprechi". Renzi, di risposta, è intenzionato a mettere da gennaio tutto on line, mettendo a confronto le spese di Comuni e Regioni, i servizi offerti e le tasse imposte. I cittadini potranno così vedere chi spende bene e chi spende male i loro soldi, chi aumenta le tasse e chi migliora l'offerta di servizi. Il
premier si gioca tutto in questa partita e colpisce duro, rispondendo a Chiamparino in linea diretta con un forte jab...
Newsletter n°27 del 06/10/2014
Non è assolutamente uno scandalo tagliare del 2% Da quando è stato innovato il Titolo V della Costituzione, la spesa in un solo decennio è aumentata del 45%. I Presidenti delle Regioni minacciano tagli alla Sanità. Argomento a cui spesso fanno riferimento per avere il sostegno dei cittadini, ma quest’ultimi dovrebbero quantomeno essere resi edotti su come vengono spesi i soldi. Nel 2000, prima dell’entrata in vigore del Titolo V , la spesa sanitaria ammontava a 70 miliardi, nel 2015 ammonterà a circa 112 miliardi. Alcuni Presidenti obiettano che le condizioni di vita sono cambiate e che la nostra sanità è tra le prime in Europa, escludendo chiaramente il vergognoso divario che c’è tra Nord e Sud, dove le spese sono superiori a fronte di servizi scadenti, per cui i cittadini di quei territori per curarsi sono costretti ad estenuanti e costosi viaggi verso le Regioni settentrionali per potersi curare. Ma la spesa sanitaria è niente rispetto al resto. L’innovazione del Titolo V nel concedere maggiori autonomie alle Regioni ha innescato un meccanismo perverso in termine di spesa, in quanto i loro Presidenti hanno cominciato a comportarsi come dei piccoli Governatori spendendo, senza alcun controllo l’enorme flusso di denaro proveniente dallo stato centrale. Allora le assemblee regionali, prive di qualsiasi controllo centrale, si sono date prerogative al pari di quelle parlamentari, a cominciare dall’assoluta insindacabilità su come spendere i soldi. Allora spese ed organici lievitati, sedi estere, da Bruxelles al Nord e Sud America, persino in Cina e Giappone, proprio come tanti piccoli Stati. Le conseguenze sono state devastanti in termini di bilanci passivi. Gli organici lievitati a dismisura hanno prodotto disavanzi spaventosi; alcuni studi di settore hanno dimostrato che su di un totale di 79000 dipendenti 24396 sono in esubero. Per non parlare poi in alcune regioni di promozioni in capo ai propri dipendenti del tutto illegittime e con conseguenti stipendi fuori da ogni parametro. Esempi ne sono stati nei mesi scorsi le inchieste in regioni come la Calabria e la Sicilia, in quest’ultima in particolare tra l’Assemblea e la Giunta c’è un divario enorme in termini di retribuzione dei dipendenti. Ad esempio un usciere che presso l’Assemblea beneficia dello stesso trattamento della Camera dei Deputati( 6000 euro al mese), la stessa funzione ricoperta presso gli uffici della Giunta, viene retribuita a 1500. Sconcertante! E che dire delle società controllate e partecipate.La Corte dei conti ha stimato in circa 7330 il numero degli occupati nella sola Regione Sicilia oltre all’enorme flusso di denaro versato nelle loro casse sempre perennemente vuote. Eppoi i vitalizi per i quali le regioni spendono circa 173 milioni di euro all’anno, mentre secondo studi fatti si potrebbero operare tagli per 50 milioni, senza affamare nessuno. Il risultato di questa sindrome devastante, creata ad arte con l’innovazione del Titolo V della Costituzione, è che molti Consigli regionali spendono un terzo del loro bilancio per pagare i loro vitalizi. Allora sorge spontanea la domanda:” Ma i signori Presidenti delle regioni, con in testa il prode Chiamparino, che si sono dimenati per il taglio del 2%, richiesto dal Governo, su tutti questi disastri compiuti dagli enti da loro amministrati, o meglio governati, come loro stessi amano dire, perché con la complicità della stampa si sono arrogati anche il titolo di “Governatori”, non hanno proferito parola. Allora chiarite ai cittadini qual’è la reale situazione e non gridate sempre a ‘Governo ladro ed affamatore’.
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Newsletter n°27 del 06/10/2014
Citazione diretta a giudizio per Bossi MILANO. Bossi e i suoi figli Renzo e Riccardo vanno a processo con citazione diretta a giudizio, con l’accusa di appropriazione indebita per le presunte spese personali con i fondi della Lega Nord. Il gup di Milano Carlo Ottone De Marchi ha disposto che la Procura
formuli la citazione diretta a giudizio per quell’accusa. La parte del procedimento che riguarda, invece, la presunta truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato da circa 40 milioni di euro va a Genova per competenza territoriale.
Napolitano, Nobel pace a due simboli
Protesta con manichini a Milano
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso la propria soddisfazione per l’assegnazione del premio Nobel per la pace a due personalità, Malala Yousafzay e Kailash Satyarthi, che ricordando al mondo la necessità di proteggere l’infanzia e i giovani dallo sfruttamento e dall’ignoranza, sono divenuti simboli viventi di un messaggio di civiltà, troppo spesso dimenticato. E’ quanto si legge in un comunicato del Quirinale.
Una serie di manichini riportanti la scritta ‘Siamo tutti disoccupati’ sono stati trovati, stamani all’alba, a Milano, nel giorno della riunione del ministri del Lavoro Ue per il Semestre italiano di presidenza europea e della riunione dei capi di Stato. I manichini sono stati trovati nella zona di viale Forlanini, non distante dall’aeroporto di Linate: su essi erano stampati i colori delle bandiere dei Paesi che partecipano alla riunione dei ministri del lavoro Ue di stamani.
Assist di Napolitano sulla manovra Il presidente delle Regioni, Sergio Chiamparino, ha detto di aver "chiesto formalmente un incontro al governo, a cui abbiamo fatto avere la documentazione tecnica relativa alla nostra proposta. Siamo pronti a incontrarci in qualunque momento, anche oggi se necessario. Non ho nessun dubbio che Renzi stia facendo le cose giuste per l'Italia. Matteo è un punto di riferimento fondamentale per il Pd e per il Paese e continuo a ritenermi suo sostenitore. Anche se ritengo più equo fare spending review sui ministeri che sugli enti locali, le Regioni sono talmente disposte a collaborare che sono pronte a farsi carico dei 4 miliardi di tagli. Il 90% della spese delle Regioni è fatto di sanità e trasporti pubblici. Se Renzi dice che le Regioni italiane devono risparmiare 4 miliardi senza toccare sanità e trasporto pubblico, dice una cosa impossibile da realizzare, perché le
Regioni spendono meno di 4 miliardi. Tagliando 4 miliardi, le Regioni azzererebbero ogni altro loro intervento che non sia nei due settori che non si vogliono toccare. Noi abbiamo una proposta alternativa che è quella di aumentare i tagli ai ministeri e ridurli alle Regioni. Se ci dicono di no abbiamo anche una seconda proposta a saldi invariati, già inviata ai tecnici di palazzo Chigi. Senza aumentare ticket, tariffe e tasse. Una parte del progetto prevede di rinunciare ai 2 miliardi di aumento dei fondi della sanità, un'altra consiste nel modulare diversamente i fondi delle Regioni che sono a disposizione del ministero dell'Economia a copertura dei mutui e dei derivati. Una cifra ingente dalla quale, secondo i nostri calcoli, si possono risparmiare i due miliardi che mancano''. In soccorso della manovra arriva il Capo dello Stato che testualmente afferma:
“Nella legge di stabilità ci sono importanti misure per la crescita”, contribuendo a stemperare la tensione con i presidenti delle Regioni. Il premier non ha alcun problema a dialogare con i governatori. In realtà le proteste e le grida di lamento delle Regioni non hanno avuto alcun peso in un improbabile cambiamento di rotta. Per Cesare
Damiano ci sono tante cose buone nella manovra, a partire dal lavoro e dalle assunzioni, sposando in pieno il commento di Napolitano: “Ci sono misure importanti per la crescita, sia direttamente per quel che riguarda le politiche degli investimenti, sia indirettamente per quello che riguarda la riduzione della pressione fiscale”.
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Aereo malese abbattuto da filorussi L’aereo della Malaysia Airlines si è schiantato al suolo in Ucraina lo scorso 17 luglio è stato abbattuto da un missile lanciato dai separatisti filorussi. Lo ha rivelato il capo dei servizi segreti tedeschi ad un commissione parlamentare, secondo lo Spiegel in edicola domani. Secondo lo Spiegel, Gerhard Schindler ha detto ai membri della commissione parlamentare che controlla i servizi segreti tedeschi (Bundesnachrichtendienst), che i separatisti filorussi hanno messo le mani sul sistema di difesa anti-aerea russo Buk, appartenuto all’esercito ucraino. Con questo hanno abbattuto il Boeing 777 della Malaysia Airlines con 298 persone a bordo. Fino alle dichiarazioni di Schindler ucraini e filorussi si erano sempre rimpallati l’accusa di aver abbattuto l’aereo. Nemmeno il rapporto olandese sull’incidente aveva stabilito una responsabilità così netta.
Hong Kong, polizia carica i manifestanti Sale ad almeno 20 feriti il bilancio delle violenze che hanno visto opposti, tra la tarda serata di ieri e stamane, polizia e manifestanti pro-democrazia a Hong Kong. Decine di agenti in tenuta antisommossa hanno caricato nella notte un gruppo di manifestanti a Mongkok, uno dei 3 siti occupati dalla protesta che va avanti da tre settimane nell’ex colonia britannica. Alcuni manifestanti sono stati evacuati in barella, altri sono stati trattati per ferite alla testa, fratture e contusioni.
Ebola-business L’Ebola mette paura ma in un caso rende felici. E’ quanto sta succedendo ad una azienda americana di microbi di peluche: non riesce più a soddisfare la domanda incessante del virus letale in stoffa. Sul sito della Giant Microbes alla voce peluche di Ebola appare la scritta “Out of stock”, “Esaurito”. Il prezzo dell’oggetto del desiderio varia da 9,95 dollari a circa 30, per quello gigante da 60 centimetri. Ma per ora non se ne vendono più, fino al prossimo rifornimento.
Isis: 5 civili uccisi da raid Coalizione Almeno cinque civili, tra cui un minorenne, sono stati uccisi nelle ultime 24 ore in Siria da raid aerei della Coalizione guidata dagli Usa contro l’Isis. Lo riferisce l’ong Osservatorio per i diritti umani (Ondus). Tre persone, tra cui il minorenne, sono morti in un attacco ad un campo petrolifero a sud di Hasakah, non lontano dal confine con l’Iraq. Nella provincia di Deyr az Zor, più a sud, due uomini sono stati uccisi in un altro raid.
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Al Tropea Festival arriva il noir Gli appuntamenti della terza edizione del Tropea Leggere & Scrivere, uno dei grandi eventi cofinanziati dall’assessorato alla Cultura della Regione Calabria, si svolgerà, come nella passata edizione, presso Palazzo Gagliardi nel centro storico di Vibo Valentia dal 21 al 26 ottobre 2014. Palazzo Gagliardi è stata voluta come sede di rappresentanza per esaltare lo storico carattere di ospitalità della famiglia Gagliardi. La struttura venne costruita seguendo il progetto del celebre architetto ed ingegnere militare Giovan Battista Vinci alla fine del XVIII secolo. Al Tropea Festival arriva, naturalmente, anche il noir che vedrà impegnata la collega Cristina Marra in qualità di coordinatrice ed esperta. Cristina Marra è una giornalista che vive e lavora tra Reggio Calabria, Roma e Milano. Si occupa di critica letteraria da diversi anni, con particolare riferimento alla narrativa giallo-poliziesca. Ha curato l’antologia di racconti “Vento noir” e “Animali Noir”. Modera e presenta incontri con gli autori di noir presso librerie, associazioni culturali e festival. È componente, inoltre, della Giuria Popolare del “Premio Letterario Nazionale Tropea”, membro della Giuria del Premio “GialloLuna NeroNotte” di Ravenna e del “Premio Letterario città di Sortino”. Il noir è un genere differente dal poliziesco tradizionale, perché lo scopo del libro non è soltanto di raccontare e risolvere un crimine. Alla fine del romanzo il lettore deve riflettere, rispetto a ciò che ha letto, sulla realtà che gli sta intorno, analizzando il mondo che lo circonda in base alle informazioni che riesce a raccogliere dalla storia. La soluzione del crimine passa quasi in secondo piano e, a differenza del giallo classico, il noir tende ad avere come protagonista un antieroe. La soluzione del giallo riporta al ristabilimento dell’ordine. Il finale di un noir è invece poco consolatorio ed a volte capita che non esista un finale, o che non ci sia una soluzione al romanzo. Il giallo è la storia raccontata dai buoni, Il noir è la storia raccontata dal punto di vista criminale. Il tutto con le debite eccezioni e articolazioni. Nel noir è sempre presente un investigatore che ha un’età compresa tra i 35 e i 45 anni, ed è solitamente un solitario che non ha molti amici. E’ un personaggio laconico, abituato ad esprimersi per monosillabi, è sarcastico e scarsamente dotato di senso dell’umorismo. Il suo rapporto con le donne è quasi sempre conflittuale e solitamente appare come un misogino. I casi che tratta, a prima vista, sembrano essere semplici e lineari, ma quasi sempre si rivelano essere abbastanza intricati, forzando così il detective ad intraprendere una sorta di
odissea attraverso gli scenari urbani. Questo lo porta spesso a scontrarsi con la malavita organizzata. Questo è un semplice e brevissimo “cappello” di presentazione del noir , prima di parlare delle giornate al noir dedicate: Venerdì 24 ottobre ore 11.00, “Noir stranieri: Il commissario Charitos e la crisi economica”. Presentazione del romanzo “Resa dei conti” di Petros Markaris con l’autore Sebastiano Triulzi. Introduce Cristina Marra. “Nel giallo dedicato alla crisi economica, il commissario Kostas Charitos festeggia il Capodanno 2014, ma la festa dura poco e cominciano i disordini sociali e parte una nuova indagine su strani casi di omicidio”. Venerdì 24 ottobre ore 17.00 con “Città noir: a Napoli col commissario Ernesto Baricco ed a Palermo con l’ investigatore Enzo Baiamonte”. Presentazione dei romanzi “L’anello debole” di Piera Carlomagno e “L’ultima scommessa” di Gianmauro Costa. Con gli autori Cristina Marra. “Investigatore per caso del quartiere della Zisa di Palermo, Enzo Baiamonte si occupa di un caso che lo proietta nel giro del gioco d’azzardo e lo pone di fronte a un doppio bluff con la morte. Commissario torinese, Ernesto Baricco indaga a Napoli sulla morte di una affascinante infermiera al ponte della Maddalena a Napoli e supportato dall’avvocato Federico Brizzi e dalla giornalista Annaluce Savino, e scoprirà una verità che farà tremare i palazzi del potere”. Sabato 25 ottobre ore 15.00, con “Detective a confronto: le indagini di Liguori e le inchieste di Attila”. Presentazione dei
romanzi “Venga pure la fine” di Roberto Riccardi e “Vendetta ai mondiali” di Paolo Foschi. Con gli autori Cristina Marra. “Rocco Liguori, tenente dei Carabinieri si reca in missione all’Aja al tribunale internazionale per la ex Jugoslavia e avrà a che fare con trame oscure e intrighi degli ambienti coinvolti nella guerra. A fare da sfondo la politica con vecchie figure e nuove alleanze. Alla vigilia dei mondiali di calcio un attentato sconvolge la nazionale l’Italiana. Le indagini del commissario Igor Attila sveleranno intrighi e compromessi tra le vittime e spregiudicati imprenditori”. Sabato 25 ottobre ore 16.30, ” Metodi d’indagine di Petra, Bacci Pagano e la Red”. Presentazione dei romanzi “Petra è il mio nome di Lorenzo Beccati, “Un conto aperto con la morte” di Bruno Morchio e “Nel posto sbagliato” di Luca Poldelmengo. Con gli autori Cristina Marra. “Pietra, la Tunisina è una rabdomante che riesce a smascherare truffatori , ladri e assassini. In una Genova del 1601 in preda alla frenesia del Carnevale vengono uccise brutalmente giovani donne e Petra, accusata dei delitti, dovrà dimostrare la propria innocenza indagando e affidandosi alla sua mente acuta. Rimasto ferito durante un’indagine, Bacci Pagano, detective dei carruggi genovesi, vuole ancora scoprire la verità. Guidato dal suo intuito infallibile si fida dello scrittore che scriverà la sua vita e ricostruisce il giorno in cui qualcuno ha tentato di ucciderlo. Perchè il suo fiuto non si può mettere a tacere e nemmeno il suo tormentato passato. La RED, squadra segreta della polizia, dai metodi discutibili e guidata da un commissario cinico si trova coinvolta in un omicidio che metterà in pericolo la sopravvivenza del gruppo e nasconde insidie. Un noir cupo e teso sul tema attuale delle libertà personali e della sicurezza collettiva”. Presentazione dell’antologia “Animali noir” con Arianna Destito,Bruno Morchio e Luca Poldelmengo.Con gli autori Cristina Marra. Investigatori o aiutanti di detective, vittime o assassini, gli animali sono protagonisti di detective stories di tutti i tempi ed in questa tradizione si inserisce “Animali noir” , una raccolta di tredici racconti di animali scritti da autorevoli rappresentanti del noir italiano e da esordienti. Questo è quanto. Resta solo , in corretta linea con il noir, scoprire perché è stata incarcerata la magica Cristina Marra che ho fotografato dietro le sbarre, e che pongo come immagine per questo mio semplice scritto. Voi, amanti del noir, scoprite perché… Roberto Cristiano
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Ucraina: passi avanti dopo incontro Putin-Poroshenko "Penso che abbiamo fatto un passo avanti", anche se "ci sono delle differenze", dice il premier Matteo Renzi al termine dell'incontro con Vladimir Putin e Petro Poroschenko a Milano sulla crisi ucraina. Alla prefettura di Milano ci sono anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande, il premier britannico David Cameron, il presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy, quello della commissione europea Josè Manuel Barroso. C'e' la disponibilità da parte dei paesi europei a collaborare per il "controllo delle frontiere" in Ucraina "anche con i droni", ha aggiunto Renzi durante una conferenza stampa al termine del vertice. Per il controllo delle frontiere "oggi abbiamo a disposizione le nuove tecnologie. Non possiamo accettare l'instabilità dell'Ucraina ma dobbiamo coinvolgere la Russia nelle grandi questioni internazionali. Il ruolo della Russia potrebbe essere molto importante per Ebola Isis, Siria,Iraq, Libia e le altre crisi internazionali. Vladimir e Petro hanno discusso in modo chiaro e franco. Non sarà un progresso
immediato e per queste ragioni spero che nelle prossime ore, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, andremo a decisioni per arrivare a un punto cruciale della crisi Ucraina. Abbiamo sottolineato un senso di urgenza". Sulla stessa onda il presidente russo, Putin, che ha definito
mo sottolineato un senso di urgenza". Da parte sua, durante la notte il Cremlino ha reso noto che tra Putin e Merkel "restano sempre serie divergenze sulla genesi del conflitto interno ucraino, nonchè sulle cause principali di quello che succede ora". L'incontro tra i due leader, avvenu-
l'incontro ''buono, positivo''. Il premier ha comunque tenuto a precisare che "non sarà un progresso immediato e per queste ragioni spero che nelle prossime ore, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, andremo a decisioni per arrivare a un punto cruciale della crisi Ucraina. Abbia-
to ieri sera, è durato due ore e mezzo. "Putin e Merkel hanno fatto il punto sull'attuazione degli accordi di Minsk. E' stato posto un accento particolare sulla conclusione del processo della separazione delle parti in conflitto a sud-est dell'Ucraina", ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Tra gli altri
Oprah Winfrey: Renzi è "cool" La regina dei talk show Oprah Winfrey, che mercoledì scorso ha incontrato Matteo Renzi a Palazzo Chigi, l'ha così apprezzato che oggi, su twitter, lo difende dai grillini. Ad un sostenitore M5S che le chiedeva
un parere sul premier, Oprah risponde con toni entusiastici: "Ho avuto davvero piacere a incontrare il primo ministro. E' davvero gentile, affascinante, carismatico e cool. In una parola, eccezionale!".
temi affrontati, il monitoraggio del regime del cessate il fuoco e il dossier del gas. Una nuova riunione sull'Ucraina si terrà alle 11.00 a Milano tra i presidenti russo Vladimir Putin, ucraino Petro Poroshenko, francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Merkel. All'incontro fra Putin, Poroshenkoe i leader europei è emerso ''che la cosa più importante, e suquesto c'è stato un accordo, è l'attuazione del protocollo diMinsk'', ha detto il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, aggiungendo che dovranno esserci anche unaverifica sul cessate il fuoco e elezioni locali. La Russia deve rispettare gli accordi e togliere armi pesanti e truppe dall'Ucraina, ha detto il premier britannico David Cameron ha detto arrivando a Milano al vertice Asem, dopo aver partecipato in prefettura ad una riunione tra gli altri con Renzi, il premier ucraino Poroshenko, quello russo Vladimir Putin, Angela Merkel e Francois Hollande: "Se questo non succede, l'Unione Europea, Regno Unito incluso, deve mantenere le sanzioni e le pressioni, cosicchè non ci sia questo tipo di situazioni nel nostro continente".
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Settima Giornata della Serie A Fiorentina-Lazio 0-2 nell’anticipo domenicale della 7/a giornata di Serie A. La supremazia biancoceleste è più evidente nel 1/o tempo e si concretizza con il gol al 35 di Djordjevic, che trafigge Neto dall’area piccola su assist di Candreva. Quest’ultimo si ripete in occasione del raddoppio, al 92 , servendo in contropiede Lulic che insacca da pochi metri. In precedenza, Aquilani aveva colpito il palo in rovesciata. Nella classifica provvisoria la Lazio è 5/a a 12 punti; i viola restano a 9. La Sampdoria pareggia in casa del Cagliari,vincono Atalanta, Torino e Palermo. Stasera Inter- Napoli Gli ingranaggi della macchina del Milan iniziano a girare con
continuità,dopo la vittoria con il Chievo in casa il Milan vince anche in trasferta a Verona contro l’Hellas di Mandorlini grazie alla doppietta di Keisuke Honda, sempre più decisivo per Inzaghi e capocannoniere con 6 gol di questo campionato con Tevez, e l’autogol di Rafa Marquez, sul finire di gara Nico Lopez segna il gol della bandiera per il Verona. Il Parma prosegue nel suo momento di crisi perdendo anche allo stadio ”Atleti Azzurri” di Bergamo contro l’Atalanta che trova la vittoria nel finale grazie al gol di Boakye talento ghanese di proprietà della Juventus. il Palermo ed il Torino ottengono rispettivamente i 3 punti in casa
contro Cesena Udinese le reti sono state segnate per i granata da Quagliarella e per i rosanero da Dybala e Rodriguez con il gol del momentaneo pareggio del Cesena siglato da Gonzales. In puro stile Zemaniano il Cagliari acciuffa il pareggio in rimonta contro la Sampdoria terza in classifica in uno spettacolare 2-2: prima il doppio vantaggio blucerchiato grazie alle reti grazie alle reti di Obiang e Gabbiadini, poi dopo l’espulsione di Cacciatore ai danni della Samp il Cagliari trova prima il
Pareggio nella gara dei destini incrociati: 2-2 Nonostante il grande spettacolo nel finale è l’equilibrio a farla da padrone.Il Napoli va in vantaggio al 79° grazie al gol di Josè Maria Callejon,l’Inter trova il momentaneo pareggio al 83° grazie al gol di Guarin sugli sviluppi di un calcio d’angolo, al 89° il Napoli torna in vantaggio grazie ad un bel gol al volo di Callejon che realizza la sua doppietta personale, alla fine l’inter pareggia grazie ad un bel colpo di testa di Hernanes lasciato completamente solo dalla difesa azzurra. Il Napoli si dimostra nuovamente una squadra forte ma molto sregolata che non riesce a sopportare i cali di tensione che possono scaturire dal vantaggio, una caratteristica che può essere letale contro le squadra
gol dell’1-2 con Avelar, poi trova il gol del pareggio con Sau. Si attendono ora i responsi di San Siro dove andranno di scena Inter e
Napoli e di Marassi dove il Genoa affronterà l’Empoli. Sassuolo- Juventus termina 1-1 decisivo Simone Zaza ex della gara scaricato in estate dalla Juve ed ora è diventato il top player del Sassuolo.
Rossi, gara stupenda, felice per vittoria
“E’ stata una gara stupenda! Con Lorenzo abbiamo fatto un bel duello ma io ne avevo un pelo di più e alla fine sono passato. Poi Marquez è caduto, purtroppo, e così ho vinto”. Valentino Rossi commenta così a caldo il suo secondo successo stagionale, in Australia. “Questa pista è dura, mi piace molto e poi non ci vincevo da dieci anni e per questo sono di Mazzarri famose proprio per il fatto di non molto felice”, ha aggiunto Rossi, che sul podio mollare mai. L’Inter invece dimostra carattere è stato acclamato dal pubblico e dai suoi nel momento di difficoltà dello svantaggio moltissimi tifosi australiani.
riuscendo a rimontare ma non riesce a mettere in campo il gioco da grande squadra che un blasone come quello nerazzurro meriterebbe. Luigi Viscardi
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