Nicolò D'Alessandro NERO COME VERDE Disegni di Gaetano Lo Manto, Museo del Disegno, 2020

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Nicolò D’Alessandro

Nero come verde disegni di

Gaetano Lo Manto testo critico di Francesco Carbone


Progetto grafico: Nicolò D’Alessandro

© Copyright Gaetano Lo Manto, 2020 © Copyright Laboratorio Museo del Disegno, 2020


Nicolò D’Alessandro

Nero come verde disegni di

Gaetano Lo Manto Testo critico di Francesco Carbone


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Il pregevole linguaggio disegnativo di Gaetano Lo Manto

mente sempre più complesse e manierate, sono troppo spesso rivolte alla celebrazione di se stesse nello spasmodico tentativo di affermarsi all'interno di un sistema Francesco Carbone estetico, che presuppone una continua sfida con quella che si può definire la "moltitudine delle immagini adiaA scorrere attentamente il curriculum di Gaetano Lo centi", che è tipica invece dei linguaggi pubblicitari. Si capisce perché la conseguenza di ciò contrariamente a Manto, ci si accorge quanto quella che potrebbe essere una lunga e intensa sia stata e contiprima superficiale aspettativa nui ad essere la sua attività di arsia la sovrapproduzione di imtista e come la stessa attività si sia magini che, per quanto elabosostanziata sinora di rinnovati rate, risultano essere fermenti di ricerca e di esiti linnormativizzate sino al punto di guistici certamente tra i più siottenere una uniformità tale gnificativi nel panorama della negli esiti formali, per cui anche cultura figurativa non soltanto sidiverso il presunto nuovo risulta ciliana, come del resto è ampiaalla fine identico. mente dimostrato dai numerosi Così, per Lo Manto, il concetto premi e riconoscimenti che gli di immagine disegnata come vengono attribuiti. persistenza del modello e non Mosso da una sottile ideologia come modellazione retorica del tempo, o della temporalità della realtà, diviene proposizione come fenomenologia di un divedi immagini di tipo mentale e nire mentale che a quello fisico e non concreto, per il quale "una storico offre un nutrito apporto rappresentazione non è un'imdi idee e il senso dei loro orizmagine, ma un'immagine può zonti. Lo Manto ha capito sin corrispondere a una rappresendall'inizio come il disegno debba prestarsi ad una filtrazione ideativa fortemente imma- tazione". ginosa che lo sottragga alle sedimentazioni di un vedere Da queste differenze scaturite da un'intelligenza attiva, quanto criticamente selettiva, si è snodata nel tempo la conosciuto e abitudinario, pigramente assuefatto. Ciò perché una delle principali conseguenze dell'incon- ricerca di Lo Manto, puntualmente e coerentemente trastata proliferazione di una strategia comunicativa di sorretta da motivazioni culturali riferite ai saperi e alle tipo figurale, è sicuramente stata la produzione di una conoscenze come ai pressanticondizionamenti sociosproporzionata quantità di immagini che, tendenzial- antropologici del nostro tempo. 5


Su tali presupposti, già presenti sin dagli inizi, si innestano, dunque, l'uso delle tecniche e il punto di vista delle impaginazioni sintattiche (tagli, campiture, toni, timbri, intersecazioni di piani, frammentazione di linee, ecc.), votati a desumere la superficie nelle sue più feconde letture disegnative. Così, Lo Manto, che la natura vuole riumanizzare, trasferendo nell'arte una personalissima poetica dell'arteficio, affida al disegno il compito di rappresentare tale poetica, depurandola però di ogni enfasi descrittiva a

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favore di un impianto strutturale in cui il dato anatomico, architettonico, costituisce una sottile metafora dei profondi senti¬menti umani. E ancora, alla superficie del foglio, Lo Manto demanda il ruolo di rispecchiare i termini della propria poetica, praticando stesure, scansioni, toni e timbri di un disegno realizzato per intersecazioni di piani e di rapide riquadrature di linee, di geometrie oggettuali, di scenari in movimento filtrati da improvvisi squarci di luce, da zone d'ombra, dove il disegno diviene quello straordinario linguaggio, tipico delle tonalità e dei gradienti visivi di cui è capace questo singolare artista. Dal disegno alla pittura, all'uso dei materiali con cui costruire e modellare: un trasferimento estetico - operativo che non rivela alcuna contraddizione, ma che fa dell'arte, ancora una volta- in virtù delle stupefacenti facoltà immaginative di cui è dotato Lo Manto - un provvidenziale ritorno a quell'innocent eye, di cui di cui parlava John Ruskin. L'intero potere tecnico dell'arte - sosteneva infatti Ruskin - dipende dalla nostra possibilità di recuperare quella che potrebbe essere chiamata l'innocenza dell'occhio. Questa innocenza discende anche dall'idea dell'arte come costruzione e dalla concezione agonistica e ludica, di cui essa può essere rivestita. Così, Gaetano Lo Manto opera un taglio, sia in avanti che in profondità, per vedere di stabilire se sia possibile ancora riuscire a scoprire in noi la presenza di una condizione etica ed estetica basata sui dati naturali suscettibili al tempo stesso di autentiche e immaginose riproposizioni artificiali.


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La frase“Nulla Dies sine linea” di Plinio il Vecchio ben si adatta al mio lavoro ininterrotto, dove appunto non trascorre nessun giorno senza che mi dedichi al disegno. Un impegno che va avanti ormai da quarant' anni, sempre con la stessa passione». «Ho scelto di privilegiare il disegno perché credo nelle tracce, nei segni lasciati da ogni azione umana. Sono proprio i segni che nel loro stratificarsi danno vita alla storia». Gaetano Lo Manto 36


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Laboratorio Nicolò D’Alessandro Museo del Disegno via Mogia, 8 - 90138 Palermo 091 32 20 30 - 324 69 308 46 nicolodalessandro@virgilio.it ndalessa@tiscali.it www.facebook.com/groups/amicidelmuseodeldisegno/


Catalogo realizzato in occasione della 16° edizione AMACI LA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO del 5 dicembre 2020 Il MUSEO DEL DISEGNO presenta in diretta sulla pagina Facebook di Nicolò D’Alessandro la mostra virtuale del Maestro GAETANO LO MANTO dal titolo: NERO COME VERDE.


Laboratorio Nicolò D’Alessandro Museo del Disegno via Mogia, 8 Palermo 091 32 20 30 - 324 69 308 46 nicolodalessandro@virgilio.it ndalessa@tiscali.it www.facebook.com/groups/amicidelmuseodeldisegno/

apertura dal martedĂŹ alla domenica, ore 17.30/ 21.30 (o per appuntamento)


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