Models life
Ilaria Dolar Studentessa e modella pronta al successo
Intervista a
Conosciamo la modella russa
Polina Osipova
Vi racconto la mia visione dell'alta moda
A Milano per dare una svolta alla mia carriera
PHOTOGRAPHERS Marcello Rapallino Claudio D'Avolio Giacinto Malospiriti
Foto di Nicolò Occhipinti Modella Katia
Direzione editoriale
Nicolò Occhipinti info@nicoloocchipinti.it
Redazione
Elena Scalia Fashion e media designer elena.scalia@rimlight.it
© 2015 Nicolò Occhipinti Photography. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via di qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell'Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purché con obbligo di citazione della rivista. Il diritto morale d'autore dei testi e di tutte le immagini è sempre attribuito al redattore o al fotografo, così come previsto dalle vigenti leggi in materia di proprietà letteraria, diritto d'autore ed editoria. Rimlight non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornata senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
Editoriale erché in Italia lavorano di più le modelle straniere rispetto a quelle italiane? Forse non solo per alcune caratteristiche fisiche. Secondo i direttori scouting di alcune agenzie di moda, il motivo è legato soprattutto ad aspetti culturali: le ragazze italiane preferiscono spesso cercare il lavoro sotto casa, o cercano altri lavori nella televisione o nel cinema, per aspirare a maggiore notorietà. Oppure semplicemente preferiscono altri lavori, ritenendo poco edificante la carriera di modella. Le ragazze straniere, invece, si staccano più facilmente dalla famiglia, dagli amici e sono disposte maggiormente a fare sacrifici e a viaggiare per il mondo, magari in estremo oriente dove ci sono budget più alti. Per fortuna ci sono molte eccezioni: una di queste è Ilaria Dolar, che non ha esitato a trasferirsi nella capitale della moda in Italia per iniziare la
carriera di modella e al contempo studiare all’Università Statale di Milano. In questo numero troverete la sua intervista, corredata dalle belle immagini del noto fotografo di moda Marc Evans. Abbiamo avuto il piacere di intervistare anche la modella russa Polina Osipova, da pochi anni in Italia dopo aver lavorato per importanti marchi a Londra e Parigi e in altri paesi, che potrete ammirare nelle foto di Alex Alberti. Questo numero, inoltre, ospita un’interessante intervista allo stilista e creatore d’alta moda Gianni Sapone: oltre a parlarci della sua carriera e delle sue collezioni, ci racconterà qual è il suo rapporto con la fotografia. Infine, abbiamo incontrato tre bravissimi fotografi di moda: Marcello Rapallino, genovese, con il suo stile ricercato e raffinato; Claudio D’Avolio, con le sue atmosfere malinconiche e la cura
In copertina: Fotografo Marc Evans Modella Ilaria Dolar Hair stylist and MUA Laura Outfits Christies Milano and Bad Spirit Assistente Alessandro
Nicolò Occhipinti Direttore editoriale www.nicoloocchipinti.it info@nicoloocchipinti.it
del dettaglio; il poliedrico Giacinto Malospiriti, che alterna fotografia di moda a quella sportiva e di spettacolo. Li accomunano il grande senso estetico e la modestia di chi sa che la fotografia è una piacevole sfida da affrontare ogni giorno con l’entusiasmo della prima volta. Buona lettura!
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Ph. Nicolò Occhipinti
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ILARIA DOLAR
Decisa a emergere come modella, ha tutti i numeri per far parlare molto di sĂŠ nei prossimi anni. Conosciamo Ilaria Dolar attraverso gli scatti di Marc Evans.
Sopra e pagine successive Fotografo Marc Evans Modella Ilaria Dolar Hair stylist and MUA Laura Outfits Christies Milano and Bad Spirit Assistente Alessandro
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Si definisce come introversa, spontanea, autocritica, testarda. Nata a Bressanone, Ilaria si trasferisce a Milano per iscriversi a Scienze della Comunicazione all’Università Statale, ma anche per lavorare come modella per l’agenzia Major. È qui che comincia la sua carriera, dopo essersi fatta notare anche a Miss Italia arrivando nel 2013 tra le 60 finaliste.
Cosa ti ha spinto a scegliere la carriera di fotomodella?
Ho iniziato a posare per i primi servizi fotografici all'età di 17 anni, scoprendo che mi piaceva e mi divertiva molto. Provavo gusto nell'ottenere ogni volta nuovi scatti e immagini sempre diverse di me, ed era una grande soddisfazione quando vedevo che anche il
fotografo era entusiasta del risultato. Da lì ho iniziato a dedicarmi seriamente a questo hobby facendolo diventare una professione.
Hai frequentato specifici corsi?
Sono autodidatta, non ho mai frequentato alcun tipo di corsi.
Sei nel settore da pochi mesi, anche se hai avuto in passato alcune esperienze come modella e come finalista a Miss Italia. Quale opinione ti sei fatta di questo lavoro a questo punto della tua carriera? È un lavoro senz'altro molto appagante, che offre molti vantaggi e opportunità. Ma ha anche i suoi lati negativi e i suoi sacrifici e va preso seriamente come qualsiasi
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altro lavoro. Spesso chi lo vede da fuori tende a svalutarlo o, peggio, a svalutare anche la ragazza stessa ritendo che stia "svendendo" la propria immagine perché incapace di fare altro. È il classico ragionamento totalmente sbagliato di chi si limita a guardare superficialmente il lavoro della modella. Ma non bisogna nemmeno esagerare nel prendere questo ruolo troppo sul serio o, meglio, bisogna farlo ma nel modo giusto. Spesso, anche un'eccessiva dedizione a questo lavoro, che a volte sfocia nell'ossessione, può risultare rischiosa. Dal momento che, bene o male, si viene valutati per la propria apparenza, chi ha un carattere particolarmente sensibile o debole potrebbe rimanerci molto male.
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Secondo te, quali qualità deve quindi avere una modella per avere successo? Essere sveglia, spigliata, cogliere le occasioni e sapersi muovere con disinvoltura in questo settore oltre ad aver qualcosa di particolare che la faccia distinguere dalle altre, visto che il mondo è pieno di modelle incredibilmente belle.
Ritieni che in Italia si tendi a selezionare modelle estere più di quelle italiane?
Assolutamente sì, le modelle straniere in Italia lavorano il triplo delle ragazze italiane. Forse i brand ritengano più prestigioso e ricercato avere modelle estere, oppure la bellezza italiana non rientra molto nei canoni della moda quanto una bellezza dell'Est Europa o del Sud America. Di certo però, è un vero peccato.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
L'opportunità di viaggiare, la dinamicità del lavoro, conoscere persone sempre nuove, mettersi alla prova... Ti permette di crescere, sotto certi aspetti, e di aprirti al mondo, il che a vent'anni è l'ideale.
E cosa ti piace di meno?
crea tra modella e fotografo non Come ti prepari a uno shooting? Il fatto che rimane pur sempre un dipende dalla sua nazionalità, ma Non credo di avere delle particolari lavoro basato sull'apparenza. Il dalla persona. procedure di preparazione, mondo della moda è comunque semplicemente cerco di farmi parecchio superficiale e a volte Quali shooting ricordi con maggior trovare in forma al momento degli capita di sentirsi un po’ “un oggetto" piacere? scatti, magari rimanendo rilassata e dal facile rimpiazzo. Quelli all'esterno sono sempre i più riposata il giorno prima. divertenti. È buffo quando la gente Preferisci lavorare con fotografi si ferma a guardare incuriosita il Come riesci a conciliare questo italiani o esteri e perché? fotografo e la modella per capire lavoro con gli studi all'Università? Non ho particolari preferenze: la cosa stia succedendo o se c'è Non è facile, anche se professionalità e il feeling che si qualche personaggio famoso. fortunatamente questo lavoro non
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ha orari e durate fisse come potrebbe capitare in un lavoro da impiegata. Con un po’ di organizzazione e fatica si riesce a gestire entrambi gli impegni.
Quali sono i tuoi progetti per i prossimi anni?
Ho in mente di viaggiare molto! Vorrei sviluppare questa carriera anche all'estero e vedere quali risultati riesco ad ottenere.
Per maggiori informazioni su Ilaria Dolar:
www.facebook.com/ilaria.dolar
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Tessuti ricchi, allure magiche e stampe preziose. Sono i tratti distintivi di Gianni Sapone, talentuoso stilista e creatore di alta moda. di Elena Scalia
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Collezione Lady Jungle Fashion Designer Gianni Sapone Couture Fotografo Carlo Ottaviano Modella Martina Santini @ZOE Models Assistente Marco Mancini Art Director Sabrina Baldi Stylist Thomas Patrizio Simone MUA Rocco Ingria Moreno Salerno Bags Valentina Guidi Bags Jewels Meluzzi Gioielli
Nella sua carriera, Sapone ha iniziato facendo varie esperienze per capire cosa più si avvicinava al suo gusto estetico e con l’alta moda ha trovato la sua strada. Che questa sia la direzione giusta si evince bene vedendo le sue affascinanti creazioni: è chiaro che si tratta di una moda esclusiva, personalizzata, su misura delle esigenze di chi la indosserà. Uno stile audace, sensuale ma mai volgare, come afferma lui stesso, che rievoca atmosfere di tradizione, raffinatezza ma anche innovazione.
Il tuo marchio include il termine Couture, sinonimo di moda più legato alla qualità, al fatto su misura. Puoi dirci prima di tutto cosa significa moda per te? Se dovessi descrivere con tre parole la moda, esse sarebbero Fantasia, Eleganza e Amore:
Fantasia, indispensabile nel processo creativo; Eleganza, in quanto essenza della moda stessa; Amore, cioè la passione che ho per essa.
Puoi raccontarci come hai maturato questa passione e come ti sei concretamente avvicinato al mondo della moda? Ho iniziato ad amare questo lavoro quando ero piccolino, vedendo mia zia cucire. Lei mi ha insegnato il rispetto per questo lavoro, e la sua passione mi ha ispirato. Poi, guidato da questo interesse, ho frequentato un'accademia di moda. Nel frattempo lavoravo come assistente in una delle più prestigiose sartorie italiane, “Annamode68”, dove affiancavo i più grandi costumisti italiani e non. Sicuramente è stata un’esperienza di vita molto importante, che ha influito tanto su
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quello che sono. Finiti gli studi, ho vagato per varie case di pret-aporter, ma non ero del tutto soddisfatto: a me piace creare sogni e mi sentivo limitato in quella realtà. Ho iniziato a lavorare per le maison di alta moda, dove ho finalmente trovato il mio rifugio. Successivamente ho deciso che non volevo più essere la mano di nessuno e ho iniziato a lavorare per me stesso.
Le tue creazioni hanno un’eleganza un po’ retrò, atmosfera evocata perfettamente anche negli scatti che le presentano. Tuttavia si rintraccia un gusto e un’energia in linea perfetta con la contemporaneità. Puoi raccontarci la tua idea di eleganza e come questa si riflette praticamente su ciò a cui dai vita? Il mio concetto di eleganza è molto
semplice: non amo la volgarità! Nelle mie collezioni si nota un gusto retrò perché amo la storia del costume; penso che la donna di altri tempi era semplicemente perfetta: elegante, bon ton, femminile... Adesso queste caratteristiche non si riscontrano più così spesso, vuoi per il cambio della vita, per il fatto che la donna vuole essere più pratica, purtroppo ci si dimentica sempre più spesso cosa vuol dire femminilità. Ed è qui che intervengo io, ricordo alla donna contemporanea che praticità, eleganza e femminilità possono essere miscelati insieme in un connubio perfetto.
Quali sono le ispirazioni che alimentano la parte preliminare del tuo processo creativo? Mi ispiro a qualunque cosa mi dia una sensazione di benessere: una cena tra amici, un viaggio oppure semplicemente un fiore; ogni cosa che genera un sorriso o che per me rappresenta in quell’attimo “il bello” è motivo di ispirazione.
È evidente la tua attenzione per ciò che è attuale e contemporaneo: si nota il tuo assecondare i trend stagionali pur mantenendo una identità estetica caratterizzante. Mi piacerebbe sapere qualcosa in più sul tuo modo di progettare, sul tuo design e le tue scelte riguardo linee, colori e materiali. Le mie scelte non sono casuali, in ogni collezione segue delle linee ben precise. La mia donna deve sentirsi comoda quando indossa un Gianni Sapone, ma allo stesso tempo non deve perdere di vista l'obiettivo di essere attraente e femminile. Quando creo scelgo quindi materiali, preziosi e ricami che rievochino atmosfere da mille e una notte: altrimenti la magia dell'alta moda svanisce per sempre.
Ti occupi solo di abbigliamento o in passato hai esplorato altri rami all’interno del design di moda Questo tuo gusto per la parte visiva e decorativa dell’immagine ti porta a curare anche la parte grafica come la maglieria o l’accessorio? Mi occupo solo di Moda e Costume. Mi piace e comunicativa del tuo brand?
Nell'ultima collezione "Lady Jungle" ho voluto osare con sete stampate Animalier. Ho rischiato perché poteva risultare eccessivo, dopotutto, indossare il maculato non è da tutte le donne e riserva parecchi rischi di cadere nel kitch, pericolo -per fortunaHo notato che il punto focale in molte tue collezioni, scampato in quanto la collezione ha avuto un grande specialmente nell’ultima, è il tessuto stampato. successo. Devo dire che vado molto fiero di questa particolarmente lavorare in teatro coi costumi di scena, ma il mondo della maglieria e degli accessori non l’ho mai preso in considerazione. Potrei decidere di farlo in futuro, chissà... mai dire mai!
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collezione giacchè, pur contenendo elementi nuovi poichè sono molto pignolo. Comunque, mi affido a per me e cosÏ particolari, possiede comunque uno staff di professionisti. quella compostezza ed eleganza che mi caratterizza. Trovo che le campagne pubblicitarie e il tuo modo di
presentare i capi siano parecchio adatti al mood dei Sei tu a prendere le decisioni e a valutare le tuoi abiti. Dai personalmente disposizioni durante i strategie per quanto riguarda la comunicazione o servizi fotografici per promuovere le collezioni o ti fai supportare da uno staff? fornisci le informazioni essenziali lasciando carta Seguo personalmente assieme ai miei collaboratori bianca al fotografo? la parte grafica e comunicativa del mio marchio, Mi piace far parte di uno staff dove tutti dicono la RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 5/2015 - 19
Fotografo Mario Caponi Modella @Marta Moriggi MUA @Kristel Zevini
propria opinione, perciò mi confronto molto con i miei collaboratori che stimo tantissimo. Generalmente io esprimo la mia idea di collezione come linea guida, ne parlo con il fotografo, ci confrontiamo e decidiamo insieme. Ma sono molto attento e pignolo: mi piace seguire personalmente tutti gli scatti della campagna pubblicitaria di quel momento.
sinergie. La fiducia è fondamentale! A volte capita che la mia visione non venga fuori in foto così come avrebbe dovuto, e qui entra in campo lo stylist che con un dettaglio messo al punto giusto rende magico l'outfit, restituendo esattamente l’atmosfera che volevo ricreare all’inizio.
Ti rivolgi a un fotografo di fiducia o selezioni di volta in volta colui che meglio può immortalare la collezione?
Per gli shooting mi affido da anni alle stesse persone. Ho uno staff di fiducia: cavallo vincente non si cambia!
Segui personalmente lo styling dei capi per il servizio fotografico e gli accessori da accostare agli outfit o mantieni solo un ruolo di designer, cedendo a un’altra figura professionale il compito di mettere insieme al meglio i vari pezzi tra loro? Ho uno stylist al quale mi affido totalmente: conosce i miei gusti e io i suoi. Lavorando insieme formiamo delle
Per maggiori informazioni su Gianni Sapone:
www.giannisaponecouture.it
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Modella Giulia Arena Miss Italia Fotografa Manuela KalĂŹ Fashion Designer Gianni Sapone MUA Eleonora Juglair Hair Stylist Renzo Marciante Styling Thomas Di Lillo
Immagini a sinistra: Modella Giulia Arena Miss Italia Fotografa Manuela KalĂŹ Fashion Designer Gianni Sapone MUA Eleonora Juglair Hair Stylist Renzo Marciante Styling Thomas Di Lillo
Fotografo Carlo Ottaviano Assistente Luca Esposito Modella Giorgia Formisano Designer Gianni Sapone Couture Make up Le Mua Make up Artist Jewels Maria Benedetta Bossi Jewels Visornators Giuseppe Tella Design
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Polina Osipova Fotografo Alex Alberti Stylist Vivien V. Luxury
Polina Osipova
Ha posato per Louis Vuitton, Alberta Ferretti, Ralph Lauren, Etro, Dsquared2 facendosi apprezzare per il suo fascino magnetico. Incontriamo la modella russa Polina Osipova.
Polina nasce in Russia ma da pochi anni vive in Italia. Già a 14 anni inizia a intraprendere la carriera di modella e a 15 vince il suo primo concorso di bellezza. Non interrompe però i suoi studi e arriva a laurearsi in Lingue, ma subito dopo inizia a viaggiare a Londra, Parigi e in altri paesi lavorando a tempo pieno come modella.
Hai cominciato la tua carriera partecipando molto giovane a un concorso di bellezza. Perché hai deciso di diventare fotomodella? Mi sembrava una bella opportunità. Essere fotomodella ti permette di incontrare gente nuova, viaggiare, esprimerti artisticamente. I noltre, sono sempre stata attratta dalla fotografia e una volta ho anche frequentato una scuola per fotografi: trovo che c'è qualcosa di affascinante in quest’arte.
Hai frequentato dei corsi per sviluppare le tue capacità, o sei autodidatta? No, non ho mai pensato di iscrivermi a dei corsi specifici per modelle. Però, nel corso dei miei studi partecipavo a diverse attività, facevo teatro e danza: penso sia stata una cosa utile per la mia professione. Credo che fare pratica sia il modo migliore di imparare qualsiasi cosa e di sviluppare capacita professionali. Io ho migliorato e imparato nel tempo, facendo il mio lavoro. Dopo aver lavorato con diversi fotografi cominci a capire meglio cosa si aspettano da te e man mano riesci a posare meglio.
Lavori come freelance o per un'agenzia?
A Milano ho lavorato con l’agenzia Fashion, con la quale mi sono sempre trovata bene. Nell’ultimo anno ho preso una pausa, semplicemente perché avevo bisogno di staccare un po’ e avere più tempo libero per dedicarmi ai miei progetti.
Qual è stato il momento che ha dato una svolta alla tua carriera? fotografo. Così mi sento più coinvolta e riesco dare il
Credo sia stato quando ho fatto il mio primo viaggio meglio di me. Può capitare che per scattare alcune di lavoro come modella, quando sono arrivata per foto ci si debba tuffare nell’acqua fredda, stare in prima volta a Milano. posizioni scomode, o fare altre cose estreme, ma se credi nel risultato e hai fiducia nel fotografo tutto Per quale genere di fotografia ti piace di più diventa più facile e divertente.
posare? E quale ritieni più impegnativo?
Difficile scegliere un genere solo... Per me è sempre Che caratteristiche deve avere un fotografo per un piacere lavorare su progetti fotografici di cui riuscire a ottenere il meglio da te sul set? condivido il concept o di cui ammiro lo stile del La professionalità, ma secondo me è anche
Fotografo Marc Evans Modella
Polina Osipova Fotografo Alex Alberti Stylist Vivien V. Luxury
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Jessica Guazzotti Fotografo Marco Leonardi
Polina Osipova Fotografo Alex Alberti Stylist Valentino Votino RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 5/2015 - 30
importante che modella e fotografo vadano d'accordo, che si instauri tra loro un specie di feeling.
Come sta cambiando il settore in cui lavori, secondo te?
Non so dire se il mio settore sia cambiato molto, ma penso che ci sono sempre più persone interessate a lavorare in questo ambito, che vogliono essere modelli, fotografi o sognano di diventare grandi stilisti. La moda attrae sempre più gente.
Hai lavorato come modella in diverse nazioni. In quale ti sei trovata meglio e perché?
È una domanda difficile: ogni nazione, ogni città e diversa dalle altre e bella a suo modo. Secondo me viaggiare, incontrare persone nuove, vedere posti dove non sei mai stato, visitare diversi città non solo come turista, ma avere la possibilità di stare lì per un lungo Polina Osipova periodo, lavorare, capire come Fotografo Alex Alberti vivono le persone, capire meglio la Stylist Vivien V. Luxury cultura locale è sempre una bellissima esperienza. Perciò non saprei dire dove mi sono trovata meglio. Ho dei bellissimi ricordi vivere, i miei gusti, il mio stile di Però non penso di lavorare come per ogni posto in cui sono stata. vita, la mia mentalità. interprete nel futuro: credo che indirizzerò la mia carriera nella Sei da poco anche laureata in Perché hai deciso di vivere in moda. Vorrei tanto creare Lingue. Quali progetti hai per il Italia? qualcosa di mio: in realtà al futuro? Sono stata in tanti posti bellissimi, momento sto lavorando sulla mia La laurea in Lingue mi è stata ma quando pensavo in quale linea di moda! molto utile: è stato più facile posto avrei voluto vivere, e non Per maggiori informazioni: solo andare in vacanza ogni tanto, viaggiare e comunicare con le facebook.com/ ho scelto l'I talia. È il posto che persone e ho avuto minori polina.osipova.33 rispecchia di più il mio modo di difficoltà ad imparare altre lingue.
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Polina Osipova Fotografo Alex Alberti Stylist Valentino Votino
Polina Osipova Fotografo Alex Alberti Stylist Valentino Votino
Polina Osipova Fotografo Alex Alberti Stylist Vivien V. Luxury
Jessica Guazzotti Fotografo Marcello Rapallino
Polina Osipova Fotografo Alex Alberti Stylist Vivien V. Luxury
Fotografo Giorgio Leone www.thinkvisual.com Modella Irene Colzi
Sopra e nella Polina paginaOsipova a fianco Fotografo JessicaAlex Guazzotti Alberti Fotografo Alessandro Caramagna Stylist / DevilInsideStudio Valentino Votino
PHOTOGRAPHERS
Fotografo Marcello Rapallino Modella Sara Waka
Marcello Rapallino
Un gusto particolare per la ricerca, l’attenzione al dettaglio e l’eleganza. Le sue foto sono apparse su diverse testate nazionali e internazionali, fra cui Maxim e Photo France, e ha firmato editoriali e campagne pubblicitarie per grandi marchi.
Fotografo Alex Alberti Modella Yulia B Stylist & dress Antonio Oliver
Fotografo Marcello Rapallino Modella Mari Ka'
Fotografo Marcello Rapallino Modella Dragana Bjelobrk
Come hai cominciato a lavorare nella fotografia di Secondo te, quali sono gli aspetti più impegnativi, moda? più difficili da gestire in uno shooting di moda? Fotografo da molti anni ormai; dopo anni trascorsi nell’ambito dei fotocircoli ho avuto la fortuna di conoscere i fotografi Alberto Buzzanca e Luca Patrone che mi hanno introdotto in questo mondo aiutandomi ed insegnandomi molto. Con loro creai Springshots, un gruppo ristretto di fotografi (con noi Marco Guidi e William Di Lauro) che sviluppò una serie di mostre collettive per alcuni anni. Nel 2008 partecipai a “Look-book”, concorso indetto dalla Tau Visual e dalla Camera del Commercio di Milano, con cui si ricercavano nuovi talenti nella fotografia di moda e dove ebbi la soddisfazione di venir selezionato tra i 40 finalisti ammessi alla lettura del portfolio presso il prestigioso Superstudio di Milano.
Perché ti piace questo genere?
Soprattutto l’evitare la volgarità e il cercare di confezionare sempre un prodotto che sappia trasmettere eleganza attraverso il mio modo di scattare. Non firmo né siglo mai le mie foto (trovo l’usanza disdicevole) e il miglior complimento che amo ricevere è vedere riconosciuti i miei scatti.
Abiti e lavori a Genova. Come vivi il rapporto con la vicina Milano, anche in termini di concorrenza? La difficoltà di emergere nel panorama generale non è un fatto geografico ma, voglio ancora sperare, una questione qualitativa.
Guardando le tue foto, sembra che tu prediliga le sale posa anziché le location esterne…
In realtà preferisco gli esterni e la luce naturale ma le Forse perché mi consente di dare pieno sfogo alla mia difficoltà logistiche, ahimè, hanno spesso il creatività nell’organizzare e realizzare gli shooting. sopravvento. Non possedendo una mia sala di posa,
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ne noleggio varie riuscendo a sfruttarne le diverse caratteristiche e peculiarità. Ma scattare all’aperto resta una grande passione.
Che tipo di illuminazione e schemi usi più spesso?
Molto semplice: in studio una o due luci, raramente di più. In esterni, la luce del sole rifuggendo dall’uso di pannelli e flash accessori, se non per creare determinati effetti.
Come ti prepari a uno shooting?
Partendo da una idea base poi scegliendo la modella più adatta. A mie spese ho imparato quanto sia meglio non scattare che scattare con un soggetto sbagliato.
Ci parlavi gruppo Springshots, fondato per organizzare mostre itineranti. Quanto è utile esporre in mostra al fine di promuovere il proprio business nel settore moda? Con l’avvento di internet e dei social network il valore di una mostra espositiva generalmente ha perso di valore, a meno che non si organizzi ad alto livello. Ad esempio, nel 2010 partecipai alla realizzazione del libro “Venezia, una dama senza età” concretizzatosi in un libro e in una splendida mostra nello spazio espositivo Mondadori in San Marco e lo scorso anno ripetuta a San Servolo.
Quali sono secondo te gli strumenti di comunicazione più efficaci per promuovere le tue attività? I social network, il sito web e un feedback positivo da parte delle modelle, makeup artist, stylist…
Il settore della moda è notoriamente molto competitivo. Che suggerimenti daresti a chi volesse lavorare in questo campo per la prima volta? “Andare a bottega”, seguire i grandi fotografi: devo molto a Buzzanca, Patrone, Santori. Per imparare, tuttora, faccio volentieri da assistente. Quest’anno ho fatto belle esperienze con Marc Evans e Daniela Rettore.
Fotografo Gigi Samueli Modella Lucia di Palma MakeUp Artist Esmeralda Gnoni Hair Style Luigi Serra
Sopra e a fianco Fotografo Fabio Pregnolato Modella Daisy Mancini@The Fashion Model Management MUA Silvia Filippini
Fotografo Marcello Rapallino Modella Arianna Clerici
Fotografo Alex Alberti Modella Valquiria Mendes MUA Mirko M. Stylist & dress Anna Mattarocci
Fotografo Alex Alberti Modella Alina Andrade MUA Concetta B. Abiti Antonio Giulio Grande Stylist Gabriele Bergamo
Quali cambiamenti hai notato in questo settore Alex Alberti negliFotografo ultimi anni? Modelle Cynthia de Melo, Alysa Krav tecniche, La fotografia come “alibi”, minori capacità MUA Carla Curione molto Photoshop e tanta presupponenza. Stylist Carmela Franco Noti una crescente competizione da parte di fotografi esteri in Italia, o ritieni che la situazione sia stabile? La concorrenza che si svende si sta sviluppando molto, purtroppo…
Prossimi progetti?
Un sogno: parafrasando Plinio, “nulla dies sine imago”. Per maggiori informazioni :
facebook.com/MarcelloRapallinoPh
Fotografo Marcello Rapallino Modella Alin Valova
Fotografo Marcello Rapallino Modella Claudia Parini RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 5/2015 - 44
Fotografo Gigi Samueli Modella Carola Servi
Fotografo Marcello Rapallino Modella Chiara Sisti
Fotografo Marcello Rapallino Modella Beatrice Farcas
PHOTOGRAPHERS
Claudio D'Avolio
Le sue foto trasmettono semplicità e delicata eleganza. Conosciamo Claudio D’Avolio, fotografo di moda con un debole per il reportage.
Sopra e pagine seguenti: Whisper Fotografo Claudio D'Avolio Modella Lisa Varolo MUA e Hair Stylist Francesca Biosa Dress Diamond Luisant Location Galleria Roberta Milano
Quando hai deciso di diventare fotografo e perché? lavoro anche quello. Mi sono avvicinato alla fotografia dieci anni fa partecipando a un semplice corso base. Devo ammettere che poi mi sono seduto su gli allori: pensavo che bastasse possedere una reflex per avere il titolo di fotografo. Un paio di anni fa, tuttavia, ho cominciato a fare sul serio, e ho deciso di studiare la vera fotografia e i modi per migliorarmi. Confesso di aver passato molti sabati sera davanti al PC a sbirciare i video di backstage dei grandi fotografi per scoprire come costruiscono le loro immagini.
Qual è il genere che preferisci?
Penso che il genere moda mi rappresenti meglio, ma alle volte amo farlo anche in stile reportage. Penso che le foto più belle e sincere siano proprio quelle di reportage, per il loro stile e per le emozioni che suscitano.
Quindi, anche la selezione delle modelle…
Sì, infatti un’altra cosa molto difficile in questo settore, soprattutto nella moda, è la scelta della modella: non è mai facile, bisogna studiare bene e fare una dura selezione per individuare quella giusta che rappresenti al meglio quello che vuoi comunicare con quel servizio.
Quali sono le caratteristiche che cerchi in loro per ottenere il miglior risultato? Cerco sempre di stare attento a tutto, anche a come cura manicure o pedicure. Posso sembrare troppo puntiglioso, ma purtroppo il mondo della moda è fatto di tanti piccoli accorgimenti che alla fine consentono di ottenere il risultato perfetto che si desiderava.
Nelle tue foto, quasi sempre le modelle sembrano Quale fase di un servizio fotografico ritieni più essere pensierose, quasi tristi. Cosa vuoi in effetti impegnativo? comunicare? Sicuramente la preparazione e l’organizzazione del Forse perché prima prediligevo pose bucoliche di servizio fotografico: non è mai facile, ma fa parte del ragazze immerse nella natura con abiti fiabeschi e mi RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 5/2015 - 51
serviva quella tipologia di espressività. In fondo non volevo comunicare molto, semplicemente mi piaceva quell’espressività e trovavo che stesse bene in quel contesto.
Qual è stato il momento più importante che ha segnato una svolta nella tua carriera?
L’ho praticamente vissuto da poco, entrando in due agenzie di moda a Milano. Anche essere uscito su una rivista nazionale come Fotografare, con il progetto “Visioni del Sud”, penso sia stato un bel traguardo.
Come sviluppi la tua rete di contatti, e quanto è importante per ottenere nuovi lavori? Diciamo che per la rete di contatti ora mi baso solo su modelle di agenzia e, in rari casi e per progetti più personali, faccio riferimento ad altre persone che conosco da tempo e con cui ho già lavorato in passato.
Quanto è importante per te l'uso dei social media e internet in generale per la promozione del tuo lavoro? Come li usi? Un tasto dolente, questo… Devo ammettere che non li uso molto per promuovere il mio lavoro. I social network, al giorno d'oggi, sono fondamentali e ti consentono di farti conoscere ovunque, se impiegati bene.
Secondo te, le nuove tecnologie minacciano il futuro dei fotografi, in quanto abbassano le barriere all'entrata, o costituiscono un'opportunità? Sì, aiutano molto ad abbassare le barriere all’entrata in questo stupendo settore, ma sono
convinto che non potranno mai minacciare il lavoro di un bravo fotografo. Alla fine, un bravo fotografo conosce trucchi e tecniche che non possono essere eguagliate.
Per maggiori informazioni:
facebook.com/ claudiodavoliophotographer
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PHOTOGRAPHERS
Giacinto Malopiriti
La sua carriera inizia con la fotografia di scena: non c’è quindi da stupirsi se i suoi scatti sono così pieni di luce, teatralità e sex appeal.
Fotografo Giacinto Malospiriti MUA Rita De Francesco Modella Tess Perrone
Giacinto ha iniziato ad appassionarsi alla fotografia analogica quando frequentava il liceo, ma solo dopo molti anni ha riscoperto il suo amore per la fotografia, ormai digitale. Da quel momento ha tirato fuori il sogno dal cassetto e ha messo anima e corpo perché si potesse realizzare, con entusiasmo ma anche con modestia.
la possibilità di documentarne le emozioni e raccontare i colori, le atmosfere cosi come nel teatro. Dallo sport mi son portato dietro l’ideale di bellezza: spesso e volentieri gli sportivi incarnano l’uomo e la donna perfetti, cosi come nella moda.
Sopra Fotografo Giacinto Malospiriti Modella Beatrice Simion
Avendone sperimentati tanti, alla fine qual è il genere che ti piace di Come mai dalla fotografia di scena più? e da quella sportiva, generi con i Sicuramente prediligo il ritratto. La quali hai iniziato, sei passato al ritrattistica dà al fotografo un’opportunità meravigliosa: poter ritratto di moda?
a destra Fotografo Giacinto Malospiriti Modella Francesca Ravera MUA Rita De Francesco
La mie fotografia è sempre stata incentrata sulle persone. Quella di moda e di ritratto nasce quindi da essa come naturale evoluzione. Iniziando con il teatro sono sempre stato attirato dai costumi, dai colori, dalle scenografie e dalle espressioni degli attori. La moda è dopotutto un grande spettacolo, e il fotografo ha
entrare in contatto con il soggetto ritratto anche solo per un attimo, in maniera totalmente esclusiva. In quell’attimo ci sei solo tu e il soggetto. Io confesso sempre alle mie modelle di essere innamorato di loro, ma solamente in quel centoventicinquesimo di secondo in cui faccio click.
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Make Up – Hair Giovanna
Antonia Stasi Styling Dana Verri Abiti Daniela di Francesco – Farwa Zulfiqar
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Fotografo Giacinto Malospiriti Modella Gae Giudice Make Up – Hair Giorgia Panzeca Styling Dana Verri Abiti Daniela di Francesco RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 5/2015 - 62
Cosa vuoi principalmente esprimere con le tue fotografie?
Ogni volta che scatto una fotografia vorrei svelare la persona; per me ogni persona racchiude in se un universo fatto di emozioni, di ricordi, di momenti istintivi e momenti ponderati: in una parola, la vita. Poter cogliere il loro vissuto è un’ opportunità fantastica che i miei soggetti mi danno, così come poter fissare un istante di eternità e conservarlo per loro e per me.
Come ti prepari ad uno shooting di moda?
Vorrei fare una premessa: la fotografia di moda non è improvvisazione. È una lavoro complesso composto da tanti piccoli pezzi e il fotografo è il collante di tutti questi pezzi, il responsabile unico di tutto il lavoro. Un fotografo di moda deve conoscere la tecnica, ma anche i vestiti e le tendenze, deve poter indirizzare un truccatore e un parrucchiere verso il giusto mood, ma anche capire qual è l’accessorio migliore e sapere abbinare i colori. Insomma, deve essere un tuttologo della moda. Io stesso leggo più riviste di moda di mia moglie.
È essenziale soprattutto saper visualizzare prima la foto che si vuole ottenere, e saperla creare già in macchina quasi come la si era immaginata. La frase da evitare è sempre e sicuramente: “Tanto lo correggo dopo in post-produzione”.
Che tipo di illuminazione prediligi?
Venendo dal teatro ho iniziato a scattare con luce artificiale, ma mi piace tantissimo scattare anche con luce naturale. In studio da anni ormai ho adottato il mantra “less is more”: invece di pensare a schemi con tantissime luci, utilizzo pochi punti luce ma posizionati bene. Esagerare con i flash spesso fa perdere di vista il resto.
Come individui le tue modelle? Ricorri solo alle agenzie?
Non necessariamente. Certo, la modella di agenzia ha una preparazione che consente al fotografo di farsi capire subito per ottenere lo scatto migliore (se l‘agenzia è seria!). Ma mi è capitato spesso di ottenere foto meravigliose con modelle alle prime esperienze. Citando Gastel, se la modella non ha personalità, la
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macchina non mente e passerà oltre visualizzando lo sfondo. La personalità non te la dà l’agenzia: o ce l’hai o non ce l’hai.
Quali sono i fotografi da cui trai maggiore ispirazione?
Ti potrei citare i classici, fra cui Avendon , Ritts... Ma preferisco darti tre nomi contemporanei. Il primo è il mio mito da sempre, Giovanni Gastel: il suo modo di concepire la moda e il bello mi ha sempre affascinato; è un fotografo mai banale, sempre attuale. Mi piace parecchio anche il lavoro di Giampaolo Sgura, che è il prototipo del fotografo di moda moderno. Gli invidio tantissimo il fatto di essere il fotografo di riferimento di Gisele Bündchen. Per ultima ci tengo a citare Annie Leibovitz: oltre ad aver evoluto in maniera maniacale la sue capacità e la sua storia fotografica personale nel corso degli anni, è anche l’unica al mondo che può alzare il telefono per chiamare Tom Cruise o Angelina Jolie e dire loro: “Ehi, ti andrebbero due scatti da me?”. E loro arrivano al volo…
Qual è l'aspetto che più ti piace del tuo lavoro?
Direi che è la mia voglia nel farlo; se un lavoro ti piace e ti senti parte integrante, tutto il resto passa in secondo piano, famiglia a parte. Quando scatto non sento la fatica, la fame e la sete. Purtroppo, un secondo dopo che ho smesso di scattare, crollo. Facendo parte di uno studio e
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Sopra e a fianco
Fotografo Giacinto Malospiriti Modella Olga Shutieva Make Up – Hair Giovanna Antonia Stasi Styling Dana Verri
avendo un negozio di fotografia in realtà non mi sono mai precluso nessun genere di business in ambito fotografico. Certo, le foto di eventi, di matrimoni e di advertising al momento sono generi remunerativi più di altri, ma se capitano in negozio o in studio altri tipi di lavoro non mi precludo nulla. Io ho il vantaggio di poter realizzare tutto il workflow, dallo scatto alla stampa, e questo apre più di una via al business.
mia più grande passione. Anzi, direi di più: è come una droga. Se stai un giorno senza fotografare vai in crisi. Per il futuro il mio progetto è migliorare sempre, continuare a conoscere persone fantastiche da ritrarre e, perchè no… in fondo in fondo Gisele non l’ho ancora fotografata!
Qual è secondo te il segreto per avere successo in questo settore?
Non credersi mai arrivati, tenere i piedi per terra e continuare a lavorare e studiare tutti i giorni. Vedo continuamente fotoamatori che dopo il primo shooting, spesso realizzato durante dei workshop, affibbiarsi il titolo di fotografo nel proprio account Facebook. Ecco, a questi direi sempre: “Ragazzo, sei partito con il piede sbagliato”. Io il titolo di fotografo nella mia pagina ancora non ce l’ho.
Che progetti hai per il futuro?
Posso raccontarti, con fierezza, i miei progetti in tre parole: scattare, scattare e scattare! La fotografia è la
Per maggiori informazioni:
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Fotografo Giacinto Malospiriti Make Up – Hair Giovanna Antonia Stasi Modella Miruna Poteanu RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 5/2015 - 67
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