I n t e r vi s t a e s c l u s i va a
Incontriamo la modella e attrice
Francesca Colombo
Da modella a fotografa di fama internazionale
Intrigante mix di bellezza e intraprendenza
M AN U ELA KALĂŒ
U n a M i ss d i etro a l l 'obi etti vo
TRE N D S Focus sulla Fashion Street Photography
PH OTOG RAPH E RS Vincenzo Grillo
M O D E LS LI F E Jessica de Virgilis
Foto di Nicolò Occhipinti Modella Katia
Direzione editoriale
Nicolò Occhipinti info@nicoloocchipinti.it
Redazione
Elena Scalia Fashion e media designer elena.scalia@rimlight.it
© 2016 Nicolò Occhipinti Photography. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, in ogni genere o linguaggio, per via di qualsiasi tipo di sistema meccanico, elettronico o di memorizzazione delle informazioni, salvo previa autorizzazione da parte dell'Editore, a eccezione di brevi passaggi e recensioni, purché con obbligo di citazione della rivista. Il diritto morale d'autore dei testi e di tutte le immagini è sempre attribuito al redattore o al fotografo, così come previsto dalle vigenti leggi in materia di proprietà letteraria, diritto d'autore ed editoria. Rimlight non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornata senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
Editoriale Un numero ricco di interessanti storie, spunti creativi e belle immagini. Apriremo con un’intervista all’affascinante e intraprendente Francesca Colombo. Attrice e direttrice artistica, oltre che modella, Francesca ci ha stupito per il suo curriculum artistico che annovera numerose interpretazioni teatrali, fiction e serie TV, spot pubblicitari, cortometraggi. Abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sulle sue capacità da fotomodella, chiedendole di condividere con noi la sua esperienza e fornire utili suggerimenti per coloro che volessero intraprendere questa professione. E se Francesca da attrice è diventata anche modella, con contaminazioni positive che le hanno consentito di avere una marcia in più, c’è chi da modella passa dall’altra dell’obiettivo. Come è successo alla bravissima Susi Belianska, fotografa di fama internazionale specializzata in moda e ritratto che presentiamo nelle prossime pagine. Nata in Slovacchia, Susi ha firmato numerose campagne per brand internazionali e collabora con noti editori fra i quali Condè Nast
e Gruppo Mondadori. Analogo percorso quello seguito dalla talentuosa Manuela Kalì, che ha esordito come Miss Italia, per poi diventare modella e quindi fotografa di moda. Manuela è poi tornata al famoso concorso di bellezza, ma stavolta come fotografa ufficiale della manifestazione, per realizzare shooting fotografici alle Miss valorizzando la loro reale bellezza ed evitando caratterizzazioni stereotipate. Potrete conoscere meglio le sue capacità artistiche nell’intervista che abbiamo realizzato. Dalle sale posa, passerelle e location ricercate, siamo poi scesi in strada per osservare un fenomeno che si sta sempre più affermando nel mondo della fotografia di moda: la street fashion photography. Modelli e outfit si stagliano su uno sfondo costituito dall’ambiente urbano, creando situazioni dinamiche e interessanti che rendono più naturale e familiare il modo di comunicare la moda, anziché in ambienti costruiti nel minimo dettaglio o, addirittura, in scenari appositamente surreali. Uno
Nicolò Occhipinti Direttore editoriale www.nicoloocchipinti.it info@nicoloocchipinti.it
splendido esempio di questo genere lo abbiamo trovato in Vincenzo Grillo, street fashion photographer che ci ha raccontato il suo percorso professionale e spiegato i vantaggi di questo modo di fotografare. Chiuderemo in bellezza con un’intervista alla modella Jessica De Virgilis, già apparsa nella copertina dello scorso numero. Una modella “petite” che, con tenacia e capacità, è riuscita da freelance a raggiungere il successo sfidando i rigidi standard delle agenzie di moda italiane. Buona lettura!
Website www.rimlight.it Email redazione@rimlight.it Facebook rimlightmagazine Twitter @rimlightmag Flickr rimlight Google+ RimlightIt In copertina: Fotografo Carlo William Rossi Modella Francesca Colombo
RI MLI GHT Models & Photographers Magazine è un progetto
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La re d a zi o n e è i n ce rca d i m o d e lle /i , fo to g ra fi , m a ke u p a rti st, styli st ch e d e si d e ra n o fa r co n o sce re i l p ro p ri o ta le n to a i le tto ri d i Ri m li g h t. I n vi a la ca n d i d a tu ra a re d a zi o n e @ ri m li g h t. i t i n clu d e n d o n o m e , e tà , co n ta tti , b re ve b i o g ra fi a , li n k a l tu o si to o p a g i n a fa ce b o o k e a lm e n o tre d e lle tu e m i g li o ri fo to i n b a ssa ri so lu zi o n e . Sa ra i co n ta tta to p e r u n ' i n te rvi sta o p e r m a g g i o ri d e tta g li .
Ph. Nicolò Occhipinti
www. ri m li g h t. i t
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Models life
Francesca Colombo Photographers
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Susi Belianska
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Manuela KalĂŹ
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Trends
Fashion Street Photography Photographers
Vincenzo Grillo Models life
Jessica de Virgilis
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FRANCESCA COLOMBO
Modella, attrice, direttrice artistica e blogger: un vulcano di idee e tanta voglia di sperimentare strade nuove. Un bell' esempio per chi vuole iniziare la professione di modella.
Fotografo Seรกn Greigory Modella Francesca Colombo MUA Alice Frezzotti Stylist Margherita Di Domenica
MODELS LIFE
Fotografo Seรกn Greigory Modella Francesca Colombo MUA Alice Frezzotti Stylist Margherita Di Domenica
Modella Francesca Colombo
Nonostante i bei traguardi raggiunti, sia come attrice, sia come modella, Francesca ci ha piacevolmente sorpresi per la sua umiltà e disponibilità. Un approccio che deriva dall'essersi costruita dal nulla, con fatica e studio, a cominciare dalla sua formazione artistica che le ha consentito di recitare in numerosi spettacoli al teatro, al cinema, alla televisione e di apparire in diversi spot pubblicitari. Ma è il suo percorso di modella freelance che abbiamo voluto principalmente chiederle di raccontare a Rimlight.
Nasci come attrice ma, a un certo punto, decidi di intraprendere anche la carriera di modella. Ci racconti come è successo? Sì, nasco come attrice, ho questa
passione fin dai tempi dell’asilo e il lavoro di modella è iniziato quasi per caso intorno ai 18 anni. Dato che studiavo recitazione già da diverso tempo, per me era arrivato il momento di fare delle foto professionali per propormi in agenzia come attrice e, dopo aver fatto i primi due book fotografici, ho deciso di metterli sul web in un blog che allora curavo. Magicamente iniziai a ricevere le prime richieste di fotografi che volevano farmi degli scatti. Così, un po' per gioco, un po' per curiosità, mi sono buttata in questo campo e dopo varie sessioni fotografiche ho iniziato anche a ricevere proposte di lavoro, direttamente dai clienti o dai fotografi. Come vedi tutto è iniziato per caso per me, col tempo poi è diventata la mia seconda passione.
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Come influisce la tua formazione di attrice nel tuo modo di posare per gli shooting? Beh, ti devo dire la verità che mi aiuta molto. Molti fotografi amano lavorare con me e mi chiamano spesso perché sul set sono molto veloce. Non vuole essere un vanto, ma recitare è una cosa che mi viene molto facile, naturale diciamo: anche su un set di moda basta che il fotografo mi dica quale parte vuole e io la interpreto subito. Questa abilità mi aiuta molto ad essere scelta anche quando concorro con ragazze molto più alte di me: per la moda i miei umili 170 cm non bastano nemmeno per avere un po’ di attenzione ai casting, ma con le mie capacità recitative a volte riesco pure ad aggiudicarmi il primo posto per un catalogo o per un editoriale.
Sopra e a fianco Fotografo Giovanni Gori Modella Francesca Colombo RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 10
Con quale genere fotografico ti trovi più a tuo agio e perché?
Quello che più mi piace è il genere fashion finalizzato ai commerciali. Semplicemente mi piace dare un senso a quello che faccio e i commerciali sono sempre finalizzati a qualcosa. Ovviamente lo stesso discorso vale per gli editoriali, comunque il fashion è in assoluto il genere che preferisco. Mi diverto molto anche nel ritratto perché spesso mi viene data l’opportunità di “giocare” con le espressioni!
Cosa ti distingue dalle altre modelle? Questo non dovrei dirlo io, dovreste chiedere a chi ha lavorato con me... ma ti posso dire che forse mi distingue il considerare questo lavoro come una vera passione e non solo una fonte di reddito. Faccio la modella perché amo posare, e quindi ogni set per me è una vacanza! Ogni volta che devo scattare passo un sacco di tempo a studiare il lavoro da fare, le pose, le espressioni, parlo con il fotografo di tagli particolari che potremmo dare alle foto, invento situazioni nuove e dico sempre la mia: penso che lo spirito di squadra sia un elemento importante in questa professione.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro e alcuni di loro ho avuto modo di Qual è stato il momento più bello cosa meno? divertirmi davvero sul set, è come della tua carriera da attrice? Non mi piace l'atteggiamento di alcune persone. Sono gelose, invidiose e avide del loro lavoro e dei loro contatti. Parlo di modelle, ma anche di fotografi, stilisti, truccatori… È così per tutte le categorie, purtroppo. Altre volte, invece, si incontrano professionisti di livello molto più elevato, e con
tornare ad essere ragazzini quando si lavora con serenità: si scatta per dare qualcosa di se stessi, magari un'emozione, e non si ha paura della concorrenza. La concorrenza c’è sempre stata e sempre ci sarà, e a chi fa paura consiglio di trovarsi un lavoro come dipendente, dove non si rischia nulla.
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Il momento più bello da attrice è stato quando ho visto stampata la mia bella faccia su uno schermo di dimensioni abnormi in cinema newyorkesi. Un cortometraggio a cui avevo partecipato era arrivato in finale al New York City International Film Festival per ben tre categorie e il corto per una
Fotografa Cristina Silletti Modella Francesca Colombo MUA Valentina Guria Stylist Lara Stuttgard
settimana ha fatto il giro di diversi cinema di New York. me ne da possibilità. Col blog sono a “casa mia”, non ho Non solo il momento più bello della mia carriera di regole di scrittura né di “immagine”, sono attrice, ma anche una delle esperienze più belle della semplicemente me stessa! mia vita.
E da modella?
Penso il giorno in cui ho scattato la mia prima campagna stampa, che poi ho visto su cartelloni 6x3 in giro per la città. Essendo una freelance e avendo cominciato senza conoscenze e soprattutto senza mai scendere a futili compromessi, sono state entrambe delle belle soddisfazioni.
Quale consiglio daresti a chi volesse iniziare la carriera di modella? Di visitare il sito www.comediventaremodella.com: un altro dei miei tanti progetti...
Qual è secondo te la dote più importante che una modella deve avere per raggiungere il successo? Senza dubbio l’intelligenza!
Sei una freelance. Quali mezzi utilizzi maggiormente Progetti per il futuro? per promuovere il tuo lavoro? Lasciare l’Italia e dare finalmente spazio alla creatività I social network in primis. Poi ho un sito, che ho dentro, dato che questo paese ai giovani non ci www.francescacolombo.it, dove è disponibile tutto il pensa più! mio portfolio, e infine il mio blog.
Un blog nel quale racconti te stessa e le tue passioni...
Sì, il blog nasce soprattutto per far vedere chi c’è dietro a Francesca Colombo. In fondo, sui social le persone hanno modo di vedere solamente foto e video in cui sono molto truccata, in cui lavoro, e perciò in cui non sono mai me stessa. Amo la vita e ogni sua sfumatura e mi fa piacere farlo trasparire in qualche modo: il blog
Per maggiori informazioni su Francesca Colombo:
www.francescacolombo.it
Fotografa, MUA, stylist Mira Nedyalkova Fotografo Gabriele Rigon ModellaFrancesca Nicole Andrea Modella Colombo RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 13
Fotografo Davide Adriani Modella Francesca Colombo RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 14
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Fotografa,Carlo MUA,William stylistRossi Mira Nedyalkova Fotografo ModellaFrancesca Jessica De Virgilis e Mihaela Zoeva Modella Colombo RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 16
Fotografo Davide Adriani Modella Francesca Colombo RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 17
SUSI BELIANSKA
Vincitrice di concorsi internazionali, le sue foto rivelano una grande passione per la moda e una capacitĂ non comune di trarre il massimo dalle sue modelle e modelli. Anche grazie alle sue origini professionali.
Fotografa Susi Belianska @Â Sudest57
PHOTOGRAPHERS
Fotografa Susi Belianska @Â Sudest57
Fotografa Susi Belianska @ Sudest57
Rappresentata dall'agenzia Sud Est 57, insieme ad altri grandi fotografi fra cui Steve McCurry ed Elliot Erwitt, Susi Belianska è un'artista di fama internazionale che ci ha colpito per la creatività e la naturalezza dei soggetti ripresi. Rimlight ha avuto il piacere di incontrarla per conoscere meglio la sua storia professionale.
Da modella a fotografa: ci puoi raccontare come hai cominciato e perché hai deciso di intraprendere questa strada?
Sono sempre stata innamorata dei servizi fotografici, far parte di un set fotografico mi faceva sentire come stare dentro a una “magia”. Questa mia passione mi ha portato ad interessarmi sempre di più di fotografia, a conoscere le storie dei grandi fotografi, a seguire i processi creativi e a studiare le tecniche
fotografiche. Successivamente ho iniziato a lavorare come assistente per alcuni fotografi e poi a sperimentare i primi scatti con i miei amici.
Il tuo background da modella come ha influenzato il tuo stile e la tua tecnica fotografica?
So bene che quando si sta davanti a una macchina fotografica tutta l'attenzione è concentrata su di te, e ti puoi sentire fragile. Per questo cerco sempre di mettere i miei modelli a loro agio e guadagnarmi la loro fiducia, perché il risultato finale dipende dall'energia che si riesce a creare insieme.
stata selezionata tra i primi 10 concorrenti nella categoria Fashion del concorso internazionale Sony World Awards 2012, così come essere stata invitata al Photo Festival de la Mode di Cannes o aver vinto nella categoria fashion nel Nikon Talents 2014. Insieme ai risultati di questi concorsi sono iniziate ad arrivare le proposte di collaborazione sempre più interessanti.
Che cosa rappresenta per te la fotografia?
Attraverso la fotografia posso creare il mio mondo immaginario e ritagliare le situazioni per me perfette.
Quale evento ha marcato un E cosa significa per te essere punto di svolta per la tua creativi? carriera? Avere la libertà mentale per Mi ha fatto molto piacere essere esprimere le emozioni
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Da dove trai ispirazione per i tuoi lavori?
Mi piace il mondo delle favole, ricco, magico e surreale, adoro inserirlo nelle mie fotografie.
Qual è il genere che preferisci?
Mi diverte fotografare la moda che mi permette di collaborare con delle persone particolari che indossano abiti meravigliosi, e creare immagini oniriche. Mi piace molto anche il ritratto che mi permette di incontrare delle persone interessanti in diversi ambiti.
Quale shooting ricordi con maggior piacere?
Un servizio fotografico che ho realizzato nei giardini meravigliosi di una villa storica fuori Roma, con il quale ho vinto molti premi.
A tuo avviso, sono più esigenti i committenti italiani o stranieri? Cosa li differenzia maggiormente nel loro approccio?
Esigenti sono sia i clienti italiani che stranieri. Differente è il modo in cui ti può venire affidato un lavoro. In Italia il contatto personale e diretto con il cliente è fondamentale, quindi è difficile che ti venga confermato un lavoro solo attraverso le email o il sito web. Le persone hanno bisogno di conoscerti prima per commissionarti una lavoro, e a volte ci vuole un po di tempo per acquisire la fiducia. Mentre molti lavori con committenti stranieri mi sono stati affidati grazie al mio sito web e uno scambio di email, incontrandoci poi direttamente sul set fotografico.
Quali cambiamenti stai notando maggiormente in questo settore?
Si sono ridotti molto i tempi di realizzazione e i budget per i servizi fotografici. C'è tanta voglia di “young talents”, e vengono affidate delle campagne Volendo dare dei consigli a chi desidera affermarsi internazionali anche a dei giovanissimi. È sempre più come fotografo di moda, quali aspetti suggerisci di importante la visibilità e i contatti sui social networks. approfondire maggiormente per avere successo? Avere un proprio stile riconoscibile e costruirsi un team Come evolverà secondo te la professione di (stylist, make up artist, set designer...) di fiducia e creativo con cui collaborare. fotografo? Nella fotografia la differenza la farà sempre di più la creatività, la capacità di trasmettere le emozioni e le idee attraverso un linguaggio personale piuttosto che Per maggiori informazioni: la mera tecnica fotografica. www.susibelianska.com RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 22
Fotografa Susi Belianska @Â Sudest57
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Fotografa Susi Belianska @Â Sudest57
Fotografa Susi Belianska @Â Sudest57
Fotografa Susi Belianska @Â Sudest57 RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 26
Fotografa Susi Belianska @Â Sudest57
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Fotografa Susi Belianska @Â Sudest57 RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 29
Manuela KalĂŹ Da Miss Italia a fotografa di moda. Intervista a una professionista e artista di successo che rivela nelle sue immagini il suo mondo interiore.
Fotografa Manuela KalĂŹ Modella Valdemara Morkev MUA Alessia Mazzarino
PHOTOGRAPHERS
Fotografa Manuela KalĂŹ Modella Valdemara Morkev MUA Alessia Mazzarino
Fotografa Manuela Kalì Modella Indre Kruvelyte MUA Jo Sanna Styling Silvia Colombo Hair stylist Giovanni Iovino
Quando hai cominciato a fare della diventare un lavoro vero e proprio, malinconico seppur molto colorato tua fotografia la tua professione? così ho preso tutte le mie foto e le ed estremo. Per il resto è tutto Sono un’appassionata di fumetti: avendo sempre avuto uno spiccato senso per l’arte e il disegno, ho iniziato a frequentare la scuola del fumetto a Milano e successivamente la Scuola Internazionale di Comics a Roma. Pensavo che nulla potesse appassionarmi di più del disegno, fino a quando è arrivata una reflex in regalo. Ho iniziato tardi in realtà, esattamente verso la fine del 2009. Amavo fotografare le mie amiche, renderle più belle per poi regalare loro le foto. Poi il gioco si è fatto più interessante quando le chiamavo apposta per venire a posare, così le truccavo, le mettevo in posa con i miei vestiti e creavo dei veri e propri set fotografici. Da un certo punto in poi sempre più amiche volevano farsi fotografare. Allora ho capito che forse poteva
ho portate in un’agenzia di moda e con i complimenti dell’agenzia ho iniziato a fotografare delle modelle vere. Questa cosa mi entusiasmava, più la sfida era grande e più l’idea di crescere professionalmente mi appagava, fino a quando ho capito che quello che provavo dentro verso questa passione era la cosa giusta per me, per farne una professione reale.
istinto, ma sempre in base a chi mi trovo davanti. La tecnica è venuta con la pratica. Non ho mai frequentato nessuna scuola di fotografia, sono un’autodidatta nel vero senso della parola. Sono curiosa e mi piace scoprire le cose da sola.
Ho sempre avuto un’indole un po’ cupa, anche nel disegno e nelle preferenze di immagine in generale. Non amo le immagini troppo forti: le uniche che mi diverte guardare e mi affascinano sono le foto di David LaChapelle, ma anche in lui trovo comunque un lato un po’ “creepy” e
cui ho deciso che sarebbe diventata una professione. La moda è affascinante e ancora di più è averne una personale visione. Questo mi diverte, mi fa stare al passo con i tempi, mi fa capire cosa mi piace e cosa non mi piace. Amo l’eleganza, pur essendo una persona
La fotografia di moda è stata una tua scelta da subito o un'opportunità che si è presentata Come hai sviluppato il tuo stile e la nel tempo? tua tecnica? È stata immediata nel momento in
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Xagon Casual Fotografo Luca Patrone
Modelli Andrea Hoffre, Ludovico Vacchelli Fotografa Manuela KalĂŹ MUA & Hair Stylist Brigida Ferracini Modella Samantha Allison RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 34
molto pratica nel vestire e nel modo di essere, e forse è proprio questa praticità che mi spinge a voler rappresentare in foto quello che io abitualmente non faccio e non sono, ma che so riconoscere e apprezzare.
Ci fai immergere per un momento nel tuo flusso di pensieri che anticipa la creazione di uno shooting?
Il primo pensiero è il mood: a seconda della storia che voglio raccontare, cerco di capire cosa mi piace e cosa no, quindi individuo un luogo nella mia mente in cui ambientare lo shooting; poi penso a che tipo di donna possa rappresentare al meglio il lavoro. Da quel punto in poi passo alla scelta del team, che è importante, perché capire quale possa essere il team di makeup artist, stylist e hair stylist determina fortemente il carattere che si vuole dare alle foto. Per quanto riguarda il flusso di pensieri, capita spesso che la sera, prima di addormentarmi, chiuda gli occhi e passi in rassegna con la mente delle immagini, tenendo per me quelle che mi scaldano di più. Crearle dentro di noi per poi quello che devo fare sono a posto, realizzarle è una delle cose più poi non ci penso più fino a quando difficili e belle che si possano fare. non devo scattare.
È così che trovi quindi l'ispirazione Ritieni che i lavori su commissione per i tuoi lavori? limitino la tua creatività, o ti senti L’ispirazione si trova inconsa- ugualmente libera di esprimerti al pevolmente in tutto quello che meglio? guardiamo e spesso non vediamo, che possa essere un libro, un’immagine quotidiana, un film, un videoclip: tutto questo aiuta la mente a formare delle selezioni che poi andranno ad influire fortemente sulla nostra ispirazione. Di solito non mi preparo troppo, lo trovo snervante. Quando ho ben chiaro
Trovo che su questo argomento ci sia una forte confusione da parte dei committenti. Poche volte mi è capitato di trovare qualcuno che mi abbia dato carta bianca su tutto. Quello che spesso mi accade è che mi contattino con tanto di complimenti per il mio stile e che poi mi presentino sul piatto quello
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Fotografa Manuela Kalì Modella Margarita B. H & M Katia Dragani Fashion Designer Andrea Corsi
che vogliono fare, senza tenere in minima considerazione la mia opinione. In quei casi mi indispettisco, perché la scelta di un fotografo è importantissima per il cliente e snaturarci per noi è frustrante. Peggio ancora sono quelli che ti presentano lo stile di un altro fotografo che puntualmente non c’entra nulla con il tuo, mettendoti in forte difficoltà. Una bella storia si può costruire insieme, mettendo in primo piano le necessità del cliente e l’estro del fotografo, o a volte dei creativi che lavorano all’interno della stessa azienda. Ma spesso, quello che vedo è creatività zero e ricerche spasmodiche sul web.
Ho letto che una delle tue foto di cui sei più orgogliosa è quella di una donna immersa in acqua col sangue che scorre dalla bocca. Quali emozioni suscita in te e come vorresti che venisse interpretata?
Se devo essere romantica ti rispondo così: “Quella è la foto del mio cuore in frantumi”. Quella foto mi ha insegnato tanto e continua a farlo tutt’oggi, a distanza di anni. Quando la guardo vedo me stessa, tutto quello che non riuscivo a dire, che mi teneva bloccate le mani e le corde vocali. Ne sono orgogliosa perché è la piena rappresentazione di ciò che ero, che in fondo sono ancora (ma oggi molto in fondo). Vedi, quando fai una cosa del genere, metti a nudo ogni lato di te, fai entrare le persone che guardano, in luoghi in cui vorresti che mai nessuno ne conoscesse l’esistenza. Per molti è semplicemente “una crosta” come si dice per i quadri, e va bene così, deve essere così. Io voglio che solo chi sa vedere possa guardarla e capire quante lacrime ci sono dentro. Forse proprio per questo è una foto molto copiata, perché la gente che lo ha fatto non ha avuto rispetto delle emozioni altrui. Magari hanno ricevuto anche dei complimenti, ma se non hai emozioni, non dai emozioni e prima o poi quelli che ti guardano se ne accorgono.
Fotografa Manuela Kalì Modella Rebecca Rocchi
Sbaglio o hai una preferenza per i toni freddi e le atmosfere cupe, soprattutto nei tuoi progetti personali? Perché? Sí, come dicevo amo le atmosfere cupe. Le storie malinconiche poi sono quelle che “avvicinano” le persone sensibili: io lo sono, spesso troppo anche se maschero bene, e non so spiegarti perché il mio modo di pensare vada esattamente a toccare determinati tasti e rappresenti quello specifico modo di essere. Credo solo che la costruzione della vita di una persona fino a un certo punto la porti a seguire una determinata
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direzione. Nella mia vita c’è stato molto dolore, ed è persone che avevo accanto mi facevano credere che probabile che conosca di più quel lato di me stessa essere bella era l’unica cosa che potessi essere nella piuttosto che altri. vita. Poi fortunatamente ho scoperto che avevo tante altre cose dentro, che potevo essere ciò che sono Hai anche partecipato nel '98 a Miss Italia, e veramente. Quando mi dicono “sei bella, potresti far recentemente sei anche diventata la fotografa parte del mondo dello spettacolo” rispondo che ufficiale delle Miss con una serie di ritratti che ne preferisco essere esattamente dove sono, perché è valorizzano bellezza e carattere. Ci racconti questa estremamente importante, soprattutto oggi, in un esperienza? momento così cupo per la realizzazione di una donna, Ho partecipato a Miss Italia a 17 anni, quando le far comprendere che può esserci molto di più da dare RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 37
che farsi giudicare per la bellezza. Con Miss Italia, oggi, da fotografa, mi sono divertita a dimostrare come si valorizza una bella ragazza, e che questo non ha nulla a che vedere con minigonne e tacchi alti, come purtroppo ci fa scuola il pensiero popolare.
Fotografa Manuela Kalì
Modella Sofia Gwyneth Courson MUA and Hair stylist Daniele Peluso
Come immagini il futuro della fotografia di moda? Pensi che offrirà sempre più stimoli e opportunità o intravedi una crisi ancora più profonda in questo settore?
La crisi la stiamo attraversando ancora, ogni volta in cui si baratta la qualità di una foto con un fotografo low budget. Ma fortunatamente parliamo di agenzie o clienti piccoli, che purtroppo usano a loro discapito questa formula. Penso che chi sa fare lo saprà dimostrare, chi lo merita andrà avanti. Penso che tutto si rimetterà in discussione sempre. È il gioco della vita in generale. E sinceramente non ci voglio pensare neanche troppo.
Quali consigli daresti a chi volesse intraprendere questa carriera? Sicuramente di iniziare e continuare con grande umiltà, dote che manca fortemente alle nuove generazioni. È un lavoro difficile, che in un certo senso non si impara facilmente. Puoi imparare ad usare una macchina fotografica, ma non puoi imparare ad avere gusto: se non lo hai, non è il lavoro che fa per te. Per il resto tanta forza di volontà e capacità di rialzarsi in piedi sempre da soli, perché nessuno lo fa per noi.
Fotografa Manuela Kalì Modella Kseniya Ohorodnik MUA & Hair stylist Roberto Rubino
Per maggiori informazioni su Manuela Kalì: www.manuelakali.it RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 38
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Fotografa Manuela KalĂŹ Modella Kseniya Ohorodnik MUA & Hair stylist Roberto Rubino
Fotografa Manuela KalĂŹ
Modella Roksana Chrzastowska Styling Ibrahim Kamara Styling assistant Veronica Johnson MUA Laura Scimone Hair stylist Satomi - Suzuki Agency MP Models London
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Fotografa Manuela KalĂŹ Modella Giulia Fanfarillo
trends
Fotografo Vincenzo Grillo
Fashion Street Photography Mai come oggi i centri urbani rappresentano e controllano ogni ambito della nostra vita come in questo secolo. Se ci pensiamo un po’ è un contesto buffo dove vivere: cubi di cemento, vetro, acciaio, metallo, fili dell’elettricità, cartelli stradali... Apparentemente ci allontaniamo sempre più da un contesto espressivo e creativo serializzando le nostre vite. Eppure, all’interno delle città, in strada, ci sono tanti, troppi, elementi interessanti che spesso passano inosservati a tutti forse, fuorché a colui che usa un filtro di supporto ai propri occhi per guardare al mondo: il fotografo. La macchina fotografica nella strada dà il meglio di sé, cattura elementi iconografici curiosi inseriti all’interno dei segnali della strada, scritte che rispondono nero su bianco a bisogni inespressi, cattura forme, geometrie ed elementi inaspettati.
“La città consente di vedere senza essere visti e di essere visti senza vedere.” (Serge Daney, Cités Cinés, 1987). Di decenni da questa affermazione ne sono passati tanti eppure la sua attualità è semplicemente disarmante.
Elena Scalia Fashion e media designer
L’ambiente urbano permette di cogliere diversi livelli di fruizione in un’immagine, permette al fotografo di rendere una maggiore tridimensionalità o di giocare coi colori appiattendola, di giocare con le prospettive molto più che in un ambiente bucolico, sicuramente più evocativo e sognante ma meno creativo. Il bello del centro urbano poi è che è sempre diverso: Barcellona, Londra, Parigi, New York, Dublino, Amsterdam per citarne alcuni sono tutti estremamente differenti gli uni dagli altri, le mappe , lo stile architettonico e quindi anche le loro strade sono radicalmente diverse; se prendiamo in analisi la fotografia in strada si apre un mondo molto ampio che ci porta anche in strade sterrate, in luoghi dimenticati, rovinati, distrutti, eppure fruiti giornalmente ed affascinanti. Il ritratto in strada è negli ultimi anni sempre più preferito; nonostante presenti maggiori difficoltà rispetto a quello in studio o in altri esterni ben più spaziosi e liberi da ostacoli, infatti, coglie e sfrutta le potenzialità della città catturando al contempo la personalità dei soggetti che la abitano dando alla foto di nuovo vita e un maggior movimento. Questa stessa tendenza, che possiamo chiamare “street”, domina e contamina da anni molti aspetti della nostra vita. Dopo aver cambiato il modo di far arte, anche nella moda da un paio d’anni è diventata un dictat e la fa da padrona su tutte le tendenze stagionali susseguitesi. Gli stilisti traggono ispirazione
Fotografo Vincenzo Grillo
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dalla strada e anche dallo stile degli abitanti delle città che, pur uniformandosi tra loro se appartenenti allo stesso contesto di riferimento, sono caratterizzati ognuno da dettagli che li rendono unici e ne svela tratti personali. Qui si va a collocare ed opera una nuova figura appassionata che si forma sul campo: lo street fashion photographer. Far fotografia di moda in strada può sembrare una cosa improvvisata, intuitiva eppure serve molta competenza tecnica e padronanza dell’ambiente. Anche nell’identificare il soggetto
fashion, se è una fotografia spontanea a passanti casuali, piuttosto che in set ambientati in aree urbane, occorre valorizzare al meglio il soggetto affinché si stagli dal complesso sfondo in cui si inserisce. Approfondiremo il tema “street fashion photography” nelle prossime pagine, per capire cosa c’è dietro il professionista che fa della strada, attraverso l’obiettivo, il suo luogo di produzione artistica e per sfatare certi miti su questo modo di fare fotografia.
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PHOTOGRAPHERS
Vincenzo Grillo
Poco dopo il termine delle fashion week, parliamo di un tipo di fotografia di moda diversa dal solito: la fotografia di moda in strada. Vincenzo Grillo, fotografo calabrese specializzato in fashion street photography, ha voluto farci da rappresentante della categoria raccontandoci il suo lavoro. di Elena Scalia
Fotografo Vincenzo Grillo
Fotografo Vincenzo Grillo
Fotografo Vincenzo Grillo RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 48
Fotografo Vincenzo Grillo
Una nuova frontiera della fotografia negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede, che sia la naturale evoluzione della fotografia di moda o un retaggio passato tornato in auge questo è un fenomeno che dilaga febbrilmente. La fashion street photography, cioè la fotografia della moda di strada, rappresenta un istante congelato del tempo in cui viviamo, un ritratto del nostro stile di vita. Tra questi nuovi fotografi, professionisti dell’immagine e amanti del fashion con un modo di operare un pò anticonvenzionale rispetto il fotografo di moda, troviamo Vincenzo Grillo che ci mostra il suo punto di vista nel suo sito/blog e sul suo profilo instagram.
Rimlight ha voluto addentrarsi in questa nuova forma d’arte, che potrebbe riservare ulteriori sviluppi nel prossimo futuro.
occorre esser bravi osservatori e lasciarsi ispirare.
Come procedi nel tuo lavoro? Parlaci di una tua giornata tipo di lavoro intenso.
Ci descrivi con tre aggettivi il tuo Nella mia giornata lavorativa non lavoro? c'è nulla di prestabilito! Sono Senza ombra di dubbio i tre aggettivi che associo a ciò che faccio sono: entusiasmante, divertente, impegnativo.
Cosa differenzia a tuo parere la fotografia di moda dalla street fashion photography?
autonomo nella scelta dei soggetti e delle location, anche se queste ultime sono tendenzialmente stabiite in base agli eventi e presentazioni in programma. Generalmente quando sono al lavoro durante le fashion week mi alzo presto la mattina e vado alle sfilate. In quel momento comincia tutto, non faccio più caso all'orologio ma seguo solo il ritmo frenetico degli scatti.
A mio avviso, fotografare il fashion streetstyle è più immediato e spontaneo. Non sai in precedenza cosa o chi scatterai. La riuscita dello scatto dipende dall'intuizione del momento. È in questo che Come hai iniziato? risiede la bravura del fotografo: Fotografo da quando
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sono
bambino. Ho cominciato grazie all’esempio di mio padre e di mio fratello, anche lui fotografo di moda.
Cosa trovi di interessante nel fashion?
Cio che più mi affascina è la possibilità di scoprire tendenze sempre nuove e diverse. Una cosa che mi piace e trovo particolarmente divertente è quando si è convinti di avere davanti una vera e propria evoluzione, per poi scoprire, il momento dopo, di essere di fronte a qualcosa che magari era innovativo o di moda 50 anni fa, e oggi piace ancora di più! A differenza di quello che si pensa, per fare moda ci vuole cultura, anche se essa evolve sempre e non segue regole fisse. In una parola, moda è "imprevedibilità".
Trovi che dai tuoi scatti sia chiaro il tuo punto di vista sulla moda?
Non ho la presunzione di credere di avere già uno stile definito o un unico punto di vista sulla moda in assoluto. Sicuramente dai miei scatti si vede la mia passione. Sono curioso per natura e mi piace imparare cose sempre nuove.
La strada è sicuramente un palcoscenico che offre dal punto di vista artistico tante opportunità, ma anche tante fonti di disturbo. All’interno di una foto, questi ultimi li sfrutti o li eviti? Talvolta sono proprio le "fonti di disturbo" a offrire scenari inediti e originali. Talvolta le sfrutto, altre volte li evito. In generale mi piacciono perché mi danno la possibilità di mettermi alla prova.
Di solito i soggetti da te ripresi, se non modelli, sanno di essere fotografati?
A volte sono io stesso a chiedere di fare una foto. Se mi piace lo stile di una persona, non mi interessa che sia conosciuta nè il brand che ha indosso: scatto. A volte invece vedo un soggetto anche da lontano e non chiedo, è assolutamente spontaneo.
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Cosa ti colpisce di più in un passante per decidere di trasformarlo nel soggetto ritratto in una tua fotografia? È l'outfit che colpisce maggiormente la tua attenzione o altri piccoli dettagli? Sicuramente è l’insieme a colpire la mia attenzione, poi da fotografo ed osservatore talvolta prevale la prima cosa, a volte la seconda. Un altro elemento fondamentale per me è sicuramente la personalità.
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Sono convinto che una personalità forte del È impossibile saperlo con precisione, come dicevo la soggetto possa determinare la bellezza di un outfit. moda ha sempre un che di imprevedibile e trovo che rovinerei la parte più divertente tentando di Realizzi anche foto e servizi più costruiti e in altri prevedere una sua possibile evoluzione.
luoghi (studio o altri esterni)?
Si, assolutamente. Sono quasi sempre in giro per il mondo. Ultimamente mi sto concentrando sul mondo dell'advertising. Tra due giorni partirò per Dubai, dopo sarò in Olanda, probabilmente dopo ancora nel Regno Unito...
E la tua evoluzione come professionista?
A tuo parere quale sarà la naturale evoluzione nella fotografia di moda?
Per maggiori informazioni:
Come dicevo, nell'ultimo periodo ho scoperto il mondo dell'advertising, e non nascondo che mi piace parecchio e mi sta regalando tante soddisfazioni.
www.vincenzogrillo.com
Fotografo Vincenzo Grillo
Fotografo Alessio Giuliano Modella Vincenzo e MUA Maria Munoz Hernandez Fotografo Grillo RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 52
Fotografo Vincenzo Grillo
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MODELS LIFE
Fotografo Alessandro Vergata Modella Jessica de Virgilis MUA&HS Michele di Giovanni
JESSICA DE VIRGILIS
Farsi strada in Italia come modella petite. Una scelta difficile, ma che può dare grandi risultati e soddisfazioni. Jessica De Virgilis spiega a Rimlight come ci è riuscita.
Modella Jessica de Virgilis Fotografa Mira Nedyalkova
Raccontaci i primi passi, quando diametralmente opposte. Non acquisito consapevolezza e voglia di hai cominciato a posare come credevo che il risultato fosse così sbocciare. Sono sempre stata molto piacevole (anche se non dubitavo “interpretativa”, possiedo un viso fotomodella... La prima volta che posai fu per gioco, nel 2010. Il fotografo era il compagno di una ragazza che all’epoca fu una mia cara amica, anche lei nel settore modeling. La richiesta era quella di un volto nuovo, fresco, spontaneo. All’inizio un po’ titubante, cedetti alle luci dello studio e posai per lui, sotto l’attenta osservazione della compagna. Ricordo che ero abbastanza imbarazzata, pensavo già ai miei difetti da nascondere, a sfoggiare l’unica arma che in quell’epoca pensavo di possedere (il mio sorriso) e cercavo continuamente una luce forte. Non possedevo ancora la movenza ciclica del cambio posa, ma tentavo di fare espressioni diverse e pose
delle capacità fotografo), ma sta di fatto che appena approvate su Facebook le mie foto piacquero al pubblico e ai parenti, così mi feci coraggio e iniziai questo percorso. Le volte successive furono un susseguirsi di collaborazioni, da una parte desideravo migliorare e dall’altra adoravo il modo in cui mi vedevo nei risultati, anche se erano set “giocosi”.
singolare e una mimica facciale che mi permette di esprimere diversi stati d’animo in maniera a me semplice. Seguendo inoltre le icone fashion, ho imparato a muovermi nella maniera migliore, scoprendo pregi da esaltare e difetti da mimetizzare.
Io credo che alcune caratteristiche siano proprie di natura, solo alcune capacità si possono migliorare con la pratica e lo studio. Io sono sempre stata molto timida ed insicura, solo nel momento in cui ho iniziato a prendermi cura di me stessa ho
molto difficile, che bisogna prendere con consapevolezza delle proprie possibilità e capacità e del duro lavoro da effettuare in maniera costante. Non essendo tutelata da agenzia, lavorare da freelance è molto
La tua altezza ti porta a definirti modella “petite”. Quali sono i pro e contro di appartenere a questa Come hai sviluppato le tue tipologia di modelle? capacità? Essere modella petite è una scelta
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Modella Jessica de Virgilis Fotografa e MUA Sarah Ferrara RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 59
Sopra e a fianco:
Modella Jessica de Virgilis Fotografa Dalidaria Stylist Lara Bonardi MUA Alessandra Cummo RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 60
stressante e ruba parecchio tempo nella ricerca delle varie offerte e casting. Una ragazza della mia tipologia deve dimostrare doppiamente il suo valore sul campo, poiché la maggior parte dei clienti ha pregiudizi nei confronti di modelle che non sono alte e snelle e che quindi potrebbero non offrire lo stesso risultato. Ovviamente non possiamo sfilare in passerella, ma bisogna studiare le proprie caratteristiche, essere molto critiche e realiste verso se stesse, e individuare il giusto mercato al quale proporsi. Esistono vari settori adatti alle modelle petite: il mio ad esempio è quello commerciale e ubblicitario.
fotografia di moda e pubblicitaria. Senza distinzione, così si risparmia, dicono… Basta spostarsi in Europa, per non parlare dell’America, per scoprire agenzie più sviluppate, più articolate che investono e valorizzano le diverse tipologie di modelle, dalle senior alle petite e cosi via. Probabilmente nel “bel paese”, va bene così.
Come promuovi il tuo lavoro?
Utilizzo quotidianamente diversi strumenti: ho creato un sito internet che aggiorno di volta in volta, sono iscritta ai maggiori portali fotografici nazionali ed internazionali, investo soldi in pubblicità (cartacea e Perché secondo te in Italia le agenzie non valorizzano online)… insomma faccio tutto quello che posso, perché sufficientemente le modelle petite, al contrario di altri amo davvero molto il mio lavoro e trovo sia giusto paesi? investire la maggior parte del mio tempo in attività che Mi viene da sorridere a questa domanda, ma sono mi piacciono. felice me l’abbiate fatta. L’Italia è un paese abbastanza retrogrado sotto molti di vista. Il nostro non è un paese Cosa ti piace di più e cosa di meno del tuo lavoro? che offre molte possibilità, specialmente a livello Mi piace la soddisfazione nel risultato, il sorriso del artistico. L’arte in Italia si è fermata a 50 anni fa, o così cliente, le emozioni che provo nell’esprimere ed vogliono farci credere. In Italia le agenzie preferiscono interpretare il progetto o la richiesta commerciale, i quelle che “vanno bene per tutto”, quindi passerella, luoghi sempre diversi che esploro, le persone che RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 61
Modella Jessica de Virgilis Fotografa Ana Mereuta Stylist Lara Bonardi MUA Marta Rocco conosco, la novita’ che di volta in volta differenzia il mio lavoro. Non mi piace lo stress della ricerca, lo sforzo nel dimostrare doppiamente le mie capacità, i pregiudizi, i “no” a prescindere, senza valutarne l’effettivo valore.
quindi nutro un forte amore anche per il genere ritrattistico emozionale, il concettuale (con interpretazione) e il beauty high end. Insomma tutti i quei generi dove riesco ad esprimermi maggiormente e con grande disinvoltura.
Per quale genere fotografico preferisci posare? Ti abbiamo ammirata nei recenti Adoro il genere fashion fine art, scatti di Mira Nedyalkova. Sei quello caratterizzato da location apparsa anche nella copertina del magiche, abiti principeschi e nostro scorso numero! Ci racconti situazioni con animali selvatici. come si è svolto quello shooting e Nasco come modella caratterista, quali emozioni hai provato?
Lavorare con Mira è sempre stimolante, è una donna creativa e con un animo molto sensibile. Durante il nostro primo incontro è nato subito un forte feeling fotografico, giustificato da stima lavorativa reciproca e da visioni della vita comuni. Lei aveva già un progetto di base, poi scattando abbiamo sviluppato tale idea rendendola articolata. Ho la fortuna di avere un passato da nuotatrice sincro, quindi è stato facile per me immergermi ed esprimermi attraverso la visione di Mira. Le
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Modella Jessica de Virgilis Fotografa Ana Mereuta Stylist Lara Bonardi MUA Marta Rocco
emozioni che ho provato erano fortissime poiché vedendo su fotocamera già degli ottimi risultati, ero felice di come stesse prcedendo o shooting.
Quali sono i fotografi che prediligi e per i quali ti piacerebbe posare in futuro?
Ammiro e seguo diversi fotografi, avendo diversi stili che preferisco. Mi piacerebbe posare per artisti internazionali con grandi capacità, ma che siano anche delle “grandi” persone. Troppe volte ho avuto a che fare con professionisti esaltati e pretenziosi, senza umiltà e sinceramente non sono rimasta soddisfatta. L’animo dell’artista è diverso da quello di un lavoratore standard, io sono convinta di ciò e tutto il resto è costruito.
Quali progetti hai in piano per questo nuovo anno?
Questo per me sarà l’anno decisivo: ho intenzione di spingermi oltre i miei limiti “spaziali”, voglio viaggiare molto, andare negli Stati Uniti e visitare luoghi non ancora esplorati. Propormi in altre città e dimostrare le mie capacità e il mio amore verso ciò che faccio. Non è detto che mi porti necessariamente lontano, ma non voglio avere una vita di rimpianti.
Per maggiori informazioni:
www.jessicadevirgilis.com RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 64
Modella Jessica de Virgilis Fotografa Ana Mereuta Stylist Lara Bonardi MUA Marta Rocco
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Modella Jessica de Virgilis Fotografa Sara Amelia Santirocco RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 7/2016 - 66
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