I principi della mindfulness e la loro appliaczione nello sport NonSoloFitness.it
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Dott.ssa Veronica Rossi
I principi della mindfulness e la loro appliaczione nello sport
1- COSA NON È LA MINDFULNESS 2- COS’È LA MINDFULNESS 3- I PILASTRI DELLA MINDFULNESS 4- LA MINDFULNESS NELLO SPORT
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Cosa non è la Mindfulness
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La Mindfulness non è:
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Non è una tecnica di rilassamento: il rilassamento non è lo scopo della pratica, ma si può ottenere (in questo caso però è una sua conseguenza).
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Non è un metodo per liberarsi delle emozioni negative o delle sofferenze: anzi, la tecnica richiede di rimanere a contatto le proprie emozioni anche quando non sono piacevoli. Non serve quindi a cancellare le emozioni ma permette di non esserne sopraffatti (gestione)
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Non è una tecnica di respirazione: si avvale di esso, ma è quanto più un approccio alla vita. Un modo di stare con se stessi e nel mondo...con consapevolezza. ●
Non è un metodo per svuotare la mente: non serve ad allontanare i pensieri, ma anzi, a stare in contatto con essi.
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Cos’è la mindfulness Dott. Veronica Rossi
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Mindfulness: pensieri ed emozioni
EMOZIONI: la mindfulness chiede di ascoltare le proprie emozioni e comprenderle. Anche quelle negative. L’obiettivo non è scacciarle, ma evitare che possano sopraffarci. PENSIERI: la mindfulness richiede di stare a contatto con i propri pensieri. Comprendere che essi sono “solo” pensieri e non necessariamente una rappresentazione realistica della realtà (la realtà non esiste, ognuno ha la propria). A volte non si percepiscono i pensieri, ma il mondo attraverso i pensieri.
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La Mindfulness: cos’è? “Porre attenzione in modo particolare: intenzionalmente, al momento presente e in modo non giudicante” Jon Kabat-Zinn
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I concetti fondamentali della Mindfulness La consapevolezza: fare attenzione al qui ed ora. La capacità di agire quanto più possibile in modo intenzionale. Essere assorbiti all’interno “dell’esperienza” (simile allo stato di flow nello sport). Atteggiamento attivo e presente. Evita di confondere la propria esperienza interiore con la realtà. Il non giudizio: l’attenzione deve essere posta sui pensieri, emozioni , ecc, ma senza giudicare, prendendo le cose per come sono, semplicemente rendendosi conto che ci sono. Riconoscerli e accettarli. Il momento presente: il momento presente è quello a cui si deve porre attenzione. Il qui ed ora. Senza proiettarsi nel futuro o pensare al passato. Perchè se non si è nel presente, dove si è? Uno degli effetti della Mindfulness è proprio quello di modificare il modo con cui le persone si relazionano ai propri stati interni intesi come pensieri ed emozioni. Secondo la psicologia buddista, diminuisce la proliferazione mentale, cioè l’abituale reazione di attaccamento o avversione a quegli stati che possono essere giudicati come piacevoli, spiacevoli o neutrali ( Grabovac, 2011).
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Le origini La Mindfulness trova le sue radici nella tradizione Buddhista, più in particolare dalla meditazione vipassana, orientata sull’aumento della consapevolezza nel qui e ora. Il termine Mindfulness deriva da Sati, che, in lingua Pali, significa: “tenere bene a mente” –> consapevolezza, Ricordarsi di portare attenzione attivamente al momento presente. È stata portata in occidente da Jon Kabat-Zinn, biologo, professore emerito di medicina, che ha fondato il Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR), un protocollo mindfulness per la riduzione dello stress. .
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I pilastri della Mindfulness Dott. Veronica Rossi
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I pilastri della Mindfulness IL NON GIUDIZIO: tendiamo a giudicare tutto ciò che ci capita, anche noi stessi e questo ha ripercussioni sulle nostre scelte e sui nostri comportamenti. Osservare senza giudicare evitare conseguenze negative. ●
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PAZIENZA: tendenza a cercare risultati immediati. La Mindfulness invita a prestare attenzione al momento presente.
MENTE DEL PRINCIPIANTE: cercare di osservare gli eventi che accadono con apertura mentale, con curiosità e creatività (come se fosse la prima volta). Evitando aspettative e giudizi. ●
FIDUCIA: avere fiducia in sé stessi, nelle proprie sensazioni ed emozioni, senza farsi influenzare dagli altri.
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NON CERCARE RISULTATI: godere del percorso, senza focalizzarsi esclusivamente sulla meta
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Gli 8 pilastri della Mindfulness ●
ACCETTAZIONE: accettare le cose così per come sono. La mindfulness dice di non cercare di forzare le situazioni ad essere come vorremmo noi perché così si è destinati alla sofferenza. Accettando si evita la ruminazione.
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LASCIARE ANDARE: Imparare a distaccarsi da pensieri, situazioni e sentimenti che la nostra mente vuole trattenere (siano essi positivi o negativi). La nostra mente è portata per natura a trattenere ciò che fa stare bene e lasciare andare ciò che fa stare male, la Mindfulness dice di evitare un attaccamento esclusivo a ciò che ci fa stare bene, accettando anche ciò che ci fa stare male. È una forma di accettazione delle cose.
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COSTANZA ED AUTODISCIPLINA: questo riguarda la pratica formale.
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La mindfulness nello sport Dott. Veronica Rossi
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Benefici della Mindfulness nello sport Miglioramento della performance non direttamente ma attraverso variabili specifiche
Migliora attenzione e concentrazione: capacità di controllare l’attenzione, di direzionare l’azione sull’obiettivo di concentrarsi, evitando così di distrarsi. ●
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Aiuta nella gestione degli stati emotivi: in particolare la gestione delle emozioni che potrebbero compromettere la performace. Migliora l’introspezione permettendo anche benefici nell’autovalutazione: tendenza ad accettare anche differenze di prestazioni. Attraverso la consapevolezza è possibile accettare meglio le varie esperienze. Questo permette di ottenere anche maggior fiducia nelle proprie capacità.
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Benefici della Mindfulness nello sport
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Flessibilità: capacità di adattamento ai contesti e di cambiamento dei piani e degli obiettivi. E flessibilità cognitiva. Riduzione del rimuginio: la capacità di stare nel momento presente consente di evitare che la mente torni sui pensieri. Rende consapevoli di sé stessi e del proprio corpo: ascoltare e capire il proprio corpo significa anche fidarsi delle proprie sensazioni Migliora recupero sportivo e tollerabilità al dolore anche negli atleti infortunati Riduzione dello stress
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Lo studio
In uno studio del 2017, suddiviso in due sotto-studi, uno trasversale, dove vennero esaminati 244 giovani atleti, e l’altro longitudinale, dove vennero esaminati 65 atleti attraverso questionari che riguardavano regolazione emotiva, rimuginio e la consapevolezza ●
Dai risultati è emerso che una maggiore consapevolezza negli atleti (praticando la mindfulness) può portare a ridurre la ruminazione, nonché a una migliorare la capacità di regolare le emozioni negative . In tal modo, gli atleti possono migliorare le loro capacità di coping legate allo sport e quindi migliorare le prestazioni atletiche (Josefsson et al. 2017).
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“Il miglior modo per catturare gli attimi fuggenti è prestare attenzione.” Jon Kabat-Zinn
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Per contattarmi: - Mail: dottoressa.veronicarossi@gmail.com - Sito Web: www.veronicarossipsicologa.com
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Grazie per l’attenzione
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