Nonsolorosa Gennaio 2018

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Anno VIII - N. 93 - Gennaio 2018 - Mensile - Registrazione Tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010 - Distribuzione gratuita

Carceri sovraffollate troppa burocrazia e carenza di agenti Pensioni Ecco le novitĂ del 2018 Mattarella sciogle le Camere Elezioni fissate per il 4 marzo Speciale Saldi



SOMMARIO ATTUALITÀ 4 Carceri sovraffollate, troppa burocrazia e carenza di agenti 11 Sacchetti biodegradabili per frutta e verdure a pagamento 12 Approvata la riforma alla legge che garantisce sostegno economico ai testimoni di giustizia 17 Islanda: la parità di salario tra uomo e donna diventa legge

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20 Pensioni, ecco le novità del 2018

POLITICA 2 Giorgio Zaccagnini, segretario del Partito Democratico di Velletri 6 Mattarella scioglie le Camere, elezioni fissate per il 4 marzo 8 Il 4 marzo si vota per regionali e politiche

MODA 18 Speciale saldi invernali 2018: calendario e guida all’acquisto sicuro e di tendenza

EVENTI & SPETTACOLO

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26 Juana Romani torna nella sua Velletri con una Mostra Internazionale sulla modella e pittrice nella Parigi fin de siécle 28

Teatro, eventi e mostre

RUBRICHE 10

Arte Enogastronomica

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In tutti i sensi, come la musica

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Saggezza Popolare

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Vengo Via con Te

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Numero 93 - anno VIII Gennaio 2018 Registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22.01.2010 Distribuzione gratuita Editore: Blink di Ottavia Lavino Direttore Responsabile: Ottavia Lavino Progetto grafico e impaginazione: BLINK

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Hanno collaborato: Eugenia Belvedere, Maria Rita Cappucci Rubriche: Daniele Ciani, Claudia Cirulli, Antonio Di Trento, Renato Mammucari

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico e da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In questo caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. È vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari realizzati da NONSOLOROSA. La redazione non risponde delle eventuali variazioni a dati/orari e prezzi degli eventi pubblicitari.


Giorgio Zaccagnini

Eugenia Belvedere

segretario del Partito Democratico di Velletri

“Orlando Pocci è il nostro uomo” È giovane, classe 1988, ma con anni di esperienza alle spalle, Giorgio Zaccagnini, neo segretario del Partito Democratico di Velletri, ha il compito di condurre il partito verso le elezioni amministrative previste per marzo. Laureato in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, Giorgio Zaccagnini, è stato nominato segretario ad ottobre 2017.

Sei giovane ma hai anni di esperienza, prima nei Giovani democratici ed ora come segretario del Pd, che impronta vuoi dare al partito? Pensi che, in vista delle amministrative, ci sia bisogno di cambiamenti oppure no? È vero, la prima tessera l’ho fatta a 16 anni e la formazione politica di questi anni è un grande investimento personale, un bagaglio che oggi cerco di rimettere a disposizione del partito. In tutto questo tempo la politica è cambiata molto, oggi l’ambizione dei più giovani è diventata arrivismo sfrenato, tanto che i più si sentono già arrivati prima ancora di cominciare e finiscono per essere sfruttati elettoralmente senza nemmeno rendersene conto. C’è un gap di passione e personalmente anche una certa nostalgia per il politico di professione, quello che rispettavi perché capivi che ne sapeva più di te. È impopolare dirlo, ma è così. Viviamo in un’epoca nella quale tutti si sentono in grado di fare il sindaco o il deputato, così dalla sera alla mattina. Un’improvvisazione imbarazzante e avvilente per la politica. A me quando a 23 anni hanno chiesto di fare il segretario della giovanile a Velletri inizialmente ho ri-

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fiutato: mi sentivo inadeguato. Ecco, vorrei innanzitutto un partito umile, che non pensi solo al presente e che investa nella formazione della sua classe dirigente, così da metterla in campo quando è realmente preparata ad affrontare le sfide che quotidianamente ci attendono. E poi un partito inclusivo, che sappia coniugare tradizione, esperienza e innovazione, un partito che valorizzi le competenze dei singoli tanto da elevarle a patrimonio comune. In vista delle amministrative, se vogliamo essere determinanti, credo che qualche cambiamento dobbiamo affrontarlo: penso soprattutto al campo della comunicazione e al coinvolgimento delle persone nel tempo. È stato il nostro limite di questi anni, ma abbiamo già cominciato a lavorarci.

Membri importanti del partito, così come a livello nazionale, sono confluiti nel movimento Liberi e uguali, pensi che questo possa far perdere consensi al Pd? In parte credo di si, i sondaggi di questi mesi a livello nazionale lo evidenziano. Ma penso che Liberi e Uguali sia un movimento nato per raccogliere soprattutto quegli elettori che già non guardavano al Pd. Si era creato uno spazio e qualcuno, forse anche strategicamente, ha pensato bene di riempirlo. In generale però si tratta di una scelta che più che a livello di consenso fa male perché investe un pezzo importante della nostra storia, del nostro essere. Io non l’ho condivisa, ma ho profondo rispetto per chi con coscienza ha deciso di intraprendere una strada diversa. Dividere un popolo non è una decisione che si prende a cuor leggero.


Le amministrative sono una data importante per il Pd, dopo ben due mandati del sindaco Servadio si torna al voto. Il Pd schiera Orlando Pocci, cosa vi ha convinto che sia il vostro ‘uomo’? In questi mesi ho riunito il Partito quasi quotidianamente, scegliendo il confronto aperto, leale e costante. Ho chiesto a tutti uno sforzo importante e li ringrazio, ma quando sei prossimo alla chiusura di un ciclo, come noi dopo dieci anni di amministrazione, credo sia la cosa giusta da fare se vuoi dare una risposta adeguata all’aspettativa crescente che si respira tuttora in giro per la città. Tutti insieme abbiamo trovato una sintesi che valorizza l’unità del Partito e contemporaneamente ne fa il nostro valore aggiunto. Orlando Pocci è uno di noi, uno di quelli che in questi dieci anni è stato in prima linea e non si è mai risparmiato. Con lui offriamo al campo del centrosinistra un profilo politico in grado di coniugare competenza, onestà, capacità di ascolto e del territorio. Crediamo sia la persona giusta per fare squadra e proseguire nel buon governo della città.

A questo punto ci saranno le primarie di coalizione? Non le ho mai escluse, né privatamente nei tavoli di confronto con le forze politiche alleate, né pubblicamente. Lo ribadisco: il Pd ha messo il suo candidato a disposizione di un campo, ma è pronto alle primarie se il centrosinistra le ritiene utili a saldare la coalizione e a far sentire tutti maggiormente rappresentati. L’investitura popolare può solo che fare bene. Al tempo stesso però, non si può nemmeno pensare di lasciare agli avversari altri mesi di campagna elettorale indisturbata. Se primarie devono essere, vanno fatte in tempo utile per vincere le elezioni amministrative.

A Velletri, così come nel resto d’Italia, si assiste ad un preoccupante ritorno dell’estrema destra. Da poco il Teatro Artemisio ha ospitato una convention di Casa Pound in cui è stato presentato il candidato sindaco Paolo Felci... Un candidato sindaco che sceglie di affittare il teatro della città per presentare la sua candidatura non dovrebbe fare notizia. Invece la fa perché è di Casapound, ma forse non tutti sanno che a Velletri parliamo di un movimento che in questi anni si è radicato, ha fatto breccia tra il malcontento delle persone dovuto soprattutto alla crisi economica ed è cresciuto a tal punto da diventare un riferimento anche per gli altri comuni del territorio. Senza dimenticare che Casapound partecipa ormai stabilmente da anni alle elezioni per tutti i livelli di governo. Questo scenario richiede una risposta collettiva e a livello centrale, a garanzia dei principi costituzionali e non lasciata alla discrezionalità dei singoli, con la consapevolezza che limitarsi ad etichettarli come fascisti non produce effetti concreti. L’antifascismo è un valore costituzionale assoluto e trasversale, ma dobbiamo riconoscere che parliamo di è un movimento che ha iniziato a raccogliere consensi, soprat-

tutto nelle scuole e tra i giovanissimi, quando le forze di sinistra sono arretrate fino a ghettizzarsi, a rinchiudersi in sé stesse, alzando barricate tra di loro in una puerile battaglia a chi è più di sinistra, che ancora oggi mina un campo intero e a tutti i livelli. Perfino l’Anpi è finita all’interno di questo gioco al massacro, tanto che c’è qualche iscritto che pensa di essere più degno di altri, anziché impegnare tutte le proprie energie nel fare squadra. Molto probabilmente anche questo è il risultato di una classe dirigente mediocre e totalmente inadeguata alle sfide di questo nostro tempo. Una rotta che si può invertire, ma c’è bisogno di coraggio, umiltà, ma soprattutto di donne e uomini che sui valori comuni siano determinati a costruire, anziché a distruggere.

Il Decimo Municipio di Ostia, il comune di Roma, il comune di Genzano, il Movimento 5 Stelle miete consensi intorno a Velletri, è la destra il primo avversario del Pd o forse lo è il Movimento 5 Stelle? Qui l’avversario maggiore rimane la destra, senza dubbio. Pensare che gli stessi e identici personaggi che hanno portato Velletri al fallimento economico e sociale, generando malcostume, clientelismo e cattiva amministrazione, oggi siano pronti a tornare protagonisti nascondendosi dietro a progetti e candidati solo in apparenza civici è grottesco. Un pericolo da scongiurare per non far precipitare la città e riportarla indietro di dieci anni, vanificando tutti gli sforzi e i sacrifici che come comunità abbiamo dovuto sobbarcarci in questi anni per rimettere le cose a posto. Ma la sfida delle amministrative sarà tutt’altro che facile, ecco perché abbiamo la responsabilità di rafforzare il campo del centrosinistra con un progetto credibile e coeso che sappia valorizzare tutto quello che abbiamo in comune. Ce lo chiede e lo dobbiamo innanzitutto a Velletri.

Sei stato eletto segretario da poco, qual è stato il tuo primo atto da segretario? Il primo atto in realtà l’ho compiuto prima ancora di diventare segretario, credo di aver agitato un partito con una candidatura che non era prevista e che ha generato un entusiasmo all’interno che ho toccato con mano. Il passo successivo è stato quello di costruire una squadra, perché un partito è forte e autorevole solo se organizzato e se hai le risorse per coprire tutte le zone del campo, indipendentemente dai ruoli. Con questo spirito abbiamo lanciato la campagna di ascolto “Velletri in comune”: 16 temi per 16 aree programmatiche, con l’obiettivo di mettere in rete le idee e i progetti di tutti coloro che decideranno di accompagnarci in questo viaggio. Ma l’atto politicamente più importante è stato sicuramente quello di aprire il tavolo del centrosinistra: era la condizione posta al momento dell’accettazione della candidatura ed era tutt’altro che scontato per come stavano le cose. Il resto dobbiamo costruirlo giorno dopo giorno, insieme, e ci sono tutte le condizioni per fare bene.


Carceri sovraffollate, troppa burocrazia e carenza di agenti Eugenia Belvedere

Arriva la riforma delle carceri: ordinamento penitenziario fermo al 1975 Meno carcere più pene alternative. Questa in sintesi la riforma dell’ordinamento penitenziario in via di approvazione. Il 22 dicembre scorso, in extremis, il Consiglio dei ministri ha infatti approvato, in esame preliminare, i decreti attuativi: ora le commissioni Giustizia di Camera e Senato hanno a disposizione, anche nel caso di scioglimento del Parlamento, quarantacinque giorni per esprimere un parere sulla conformità dei decreti alla legge delega. Solo a quel punto l’ordinamento penitenziario, che risale al 1975, sarà finalmente aggiornato. Lo schema di decreto legislativo è suddiviso in 6 parti corrispondenti ad altrettanti capi, dedicate alla riforma dell’assistenza sanitaria, alla semplificazione dei procedimenti, alla eliminazione di automatismi e preclusioni nel trattamento penitenziario, alle misure alternative, al volontariato e alla vita penitenziaria. Particolare attenzione anche alla riorganizzazione delle attività negli uffici del settore penitenziario per restituire efficienza al sistema, riducendo i tempi dei procedimenti e risparmiando sui costi e alla figura degli agenti di polizia penitenziaria le cui competenze saranno ampliate. “Nella riforma - ha spiegato il ministro della Giustizia Andrea Orlando - viene valorizzato l’uso delle pene alternative durante l’esecuzione della condanna. Ma anche nel carcere si introduce maggiore responsabilizzazione: più occasioni di lavoro, di studio, di attività. Ma nello stesso tempo basta con gli automatismi: accedi agli sconti di pena e alle misure alternative solo se c’è un comportamento di responsabilità e segua percorsi di rieducazione”. Le carceri italiane sono nel frattempo sull’orlo del collasso: la popolazione carceraria, secondo la “capienza regolamentare”, dovrebbe essere di 50.511, ma

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al 30 novembre 2017, sono i dati ufficiali dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap), il numero dei reclusi era di 58.115. Vale a dire 7.604 unità in più rispetto alla regola. “Il tasso di sovraffollamento - denuncia in un rapporto l’associazione Antigone - è al 113,2% e in alcune carceri si torna a scendere sotto lo spazio minimo previsto di 3 mq per detenuto”. Non solo, “Nel 68% degli istituti da noi visitati in questi primi mesi del 2017 ci sono celle senza doccia (come invece richiesto dall’art. 7 del DPR 30 giugno 2000, n. 230), e solo in uno, a Lecce, e solo in alcune sezioni, è assicurata la separazione dei giovani adulti dagli adulti, come richiesto dall’art. 14 dell’Ordinamento penitenziario. Inoltre l’Italia è uno dei paesi dell’Unione Europea con il più basso numero di detenuti per agenti (in media 1,7), mentre ciò che manca sono gli educatori. Secondo Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, quello che sta per concludersi “è stato un anno di luci e nuove ombre per il sistema penitenziario italiano. Da un lato c’è la riforma dell’ordinamento penitenziario il cui iter non è ancora completamente concluso e che speriamo porti ad un maggior rispetto della dignità delle persone recluse, siano esse adulte o minori, nonché ad una estensione dell’uso delle misure alternative al carcere. Ma ci sono anche le ombre di una crescita della popolazione detenuta che, se non controllata, potrebbe nel giro di qualche anno riportarci alla situazione che determinò la condanna della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 2013 per il trattamento inumano e degradante nelle carceri”. Soddisfazione arriva dal garante nazionale dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale, Mauro Palma. “Si tratta di un passo importante – sottolinea il Garante - che riguarda la vita detentiva, l’accesso alle misure alternative, con la semplificazione di molte procedure, e l’introduzione di percorsi di giustizia riparativa”. “Il Garante – si legge in una nota del suo ufficio auspica che le modifiche introdotte, fortemente volute dal ministro Orlando e definite attraverso un’ampia consultazione, trovino al più presto una concreta attuazione”.


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Mattarella scioglie le Camere Elezioni fissate per il 4 marzo Ecco tutti gli appuntamenti che attendono la Maria Rita Cappucci politica e le istituzioni fino al voto

a maggioranza assoluta, poi a una a maggioranza dei votanti e infine a una quarta e definitiva votazione di ballottaggio. Se si votasse anche sabato e domenica (24 e 25 marzo), si potrebbe avere un presidente di Palazzo Madama già domenica 25 marzo. Per la Camera si vota a scrutinio segreto nel primo voto a maggioranza dei due terzi dei componenti, per due scrutini servono i due terzi dei voti, a maggioranza assoluta dal quarto scrutinio in poi. Potrebbero servire più votazioni rispetto al Senato.

I gruppi parlamentari Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella È iniziato il conto alla rovescia per le Elezioni politiche 2018. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto che scioglie le Camere e il consiglio dei ministri ha deliberato il 4 marzo 2018 come data in cui gli italiani potranno tornare alle urne per il rinnovo del Parlamento. Nella stessa data si voteranno anche le elezioni regionali in Lazio e Lombardia. Ecco tutti i simboli, le liste e i nomi dei candidati che gli italiani troveranno sulla scheda elettorale alle prossime elezioni politiche.

Presentazione dei simboli, delle liste e comizi I simboli andranno depositati al Viminale tra il 44esimo e il 42esimo giorno prima del voto (dunque tra il 19 e il 21 gennaio). Le liste dovranno invece essere presentate tra il 35esimo e il 34esimo giorno prima del voto (dunque tra il 29 e il 31 gennaio). Per legge, mentre la campagna elettorale politica di fatto è già cominciata, lo svolgimento dei comizi elettorali potrà svolgersi solo dal 30esimo giorno prima del voto fino a 24 ore prima. Questa norma riguarda in particolare gli spazi di affissione e l’autorizzazione all’uso delle piazze e dei luoghi pubblici. Nelle 24 ore prima del voto si dovrà rispettare il silenzio elettorale. Per quanto riguarda i sondaggi, infine, è vietata la loro diffusione nei 15 giorni che precedono le elezioni.

Nuovo Parlamento ed elezione dei presidenti delle due Camere

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Entro il 23 marzo, si svolgerà la prima seduta delle Camere. Si eleggeranno in quella data gli uffici di presidenza provvisori, poi si procederà all’elezione dei due presidenti. Al Senato si procederà a due votazioni

Entro due giorni dall’insediamento della Camera e tre da quello del Senato, i singoli parlamentari indicheranno di quale gruppo intendono far parte. Una volta formatisi i gruppi parlamentari e dopo l’elezione dei presidenti delle Camere, il presidente della Repubblica potrà avviare le consultazioni per la ricerca di una maggioranza a sostegno del governo e per l’indicazione del nuovo presidente del Consiglio.

Governo in carica per gli affari correnti Il presidente del Consiglio uscente, in questo caso Paolo Gentiloni, dopo le elezioni si dimetterà, per cortesia istituzionale, ma verrà confermato dal presidente della Repubblica per il disbrigo degli affari correnti. Non esiste infatti la possibilità di una vacatio di poteri esecutivi. Il ‘vecchio’ governo resterà in carica fino al giuramento di quello ‘nuovo’. Il nuovo governo, in caso di risultato chiaro alle elezioni, non potrà quindi entrare in carica prima della prima settimana di aprile, nella più rosea delle previsioni.

Quando si vota e come si vota Alle elezioni politiche 2018 si voterà con la nuova legge elettorale, il Rosatellum, e secondo la ripartizione nei nuovi collegi elettorali. L’indicazione del capo della coalizione non è prevista mentre ogni partito deve dichiarare il capo politico della lista. Lo sbarramento per entrare in Parlamento è del 3% per le liste, mentre le coalizioni per ottenere seggi devono superare il 10%, con l’obbligo di avere al proprio interno almeno un partito in grado di conquistare il 3% dei voti. I candidati concorrono in un sistema misto: l’assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 seggi al Senato è effettuata in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. L’assegnazione


dei restanti seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale (386 e 193, rispettivamente per la Camera e per il Senato) avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento. Sono proclamati eletti i candidati della lista del collegio plurinominale secondo l’ordine di presentazione, nel limite dei seggi cui la lista abbia diritto. La scheda è la medesima, per la Camera e per il Senato. L’elettore dispone di un’unica scheda, sulla quale esprime un unico voto. La scheda reca il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste ad esso collegate. I contrassegni delle liste hanno riportati a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato ed a favore della lista. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio uninominale.

Le liste, i candidati e i programmi Centrodestra avanti negli ultimi sondaggi che vedono l’attivissimo di Silvio Berlusconi trascinare Forza Italia. Lega di due punti indietro: Matteo Salvini,

che ha tolto il “nord” dal simbolo, continua a perdere terreno. In ripresa il Movimento 5 stelle. Il Partito Democratico paga l’emorragia di voti con il distacco della sinistra di Mdp, Possibile e Sinistra Italiana riuniti da Grasso in Liberi e Uguali, una “nuova proposta” che non scalda i disillusi di sinistra. Gli altri partiti vedono la ricollocazione di Alternativa popolare che si presenterà in colazione col Pd con la “lista insieme”, mentre gli alfaniani fuoriusciti da Ap riformeranno un Nuovo Centrodestra riavvicinandosi a Forza Italia: il nome scelto è Noi con l’Italia con Fitto presidente. I radicali di Emma Bonino sull’onda dell’approvazione del biotestamento provano con +Europa l’apparentamento col Pd.

Il voto per gli italiani all’estero I cittadini italiani elettori, nonché i loro familiari conviventi, che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle elezioni per il rinnovo del Parlamento, possono partecipare al voto per corrispondenza a condizione che entro il 31 gennaio 2018 facciano pervenire al proprio comune d’iscrizione nelle liste elettorali un’apposita opzione. Per usufruire di questa possibilità è necessario che gli elettori comunichino l’opzione ai Comuni di residenza attraverso la compilazione del modulo corredato da copia di un valido documento d’identità, facendolo pervenire all’Ufficio elettorale per posta, fax, posta elettronica o recapitando a mano anche da una persona diversa dall’interessato.


Il 4 marzo si vota per regionali e politiche

Chi sono i candidati alle regionali del Lazio Il 4 marzo si terranno in contemporanea le elezioni regionali e quelle politiche. I cittadini del Lazio saranno, quindi, chiamati alle urne per eleggere il presidente della Regione, il nuovo consiglio regionale e il nuovo Parlamento. Per quanto riguarda le candidature alla presidenza della Regione Lazio, vi sono al momento due certezze: la ricandidatura del governatore uscente Nicola Zingaretti (sostenuto da Pd e Liberi e Uguali)

e la candidatura della deputata del Movimento 5 Stelle Roberta Lombardi.

Ancora incerta, invece, la scelta del candidato del centrodestra per il quale sono in lizza il deputato di Forza Italia Maurizio Gasparri

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e il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi,

uomo simbolo della lotta per la sopravvivenza nei comuni del centro Lazio devastati dal terremoto, sul quale vi sono riserve da parte di Forza Italia. In nome dell’unità dello schieramento, indispensabile per vincere le elezioni, sembra che Fratelli d’Italia abbia deciso di fare un passo indietro rispetto alla iniziale idea di far scendere in campo il capogruppo alla Camera, Fabio Rampelli. Il patto nazionale suggellato tra Berlusconi, Salvini e Meloni, comunque, dovrebbe garantire l’obiettivo di un unico candidato per il centrodestra. Anche a Velletri vi è molta attesa, all’interno dei vari gruppi del centrodestra, per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. Proprio a Velletri, dove oltre alle regionali e alle politiche sono alle porte le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale, il centrodestra potrebbe rischiare di rimanere diviso. Il mancato accordo sulla scelta di un candidato a sindaco unico ha, infatti, finito con creare spaccature difficilmente sanabili (soprattutto all’interno di Forza Italia) che potrebbero ripercuotersi anche sulle regionali. Il 4 marzo, data delle elezioni regionali e politiche, sarà caratterizzato nel Lazio da una competizione tripo-

lare: centrosinistra, movimento 5 stelle e centrodestra, con questi ultimi, stando ai sondaggi, ai quali vanno i favori dei pronostici. Una competizione sulla quale potrebbe avere un certo peso anche una sorta di “quarto incomodo”, CasaPound. (nella foto il candidato Antonini)

Se dovesse attestarsi su di una percentuale del 7/8 per cento, come in molti sono pronti a scommettere, potrebbero aprirsi scenari non previsti, con accordi trasversali inimmaginabili al momento. Riportiamo le percentuali riferite ai sondaggi degli ultimi giorni (ricordiamo che si tratta soltanto di sondaggi): Il centrodestra sarebbe intorno al 37% (molto vicini a quel 40% necessario per governare), il centrosinistra intorno al 22% (si tratterebbe di un risultato catastrofico per la sinistra e per la sua storia), movimento 5 stelle intorno al 32% (per i pentastellati la possibilità di un testa a testa per la vittoria finale) e, infine, un 7% per Casapound (un risultato importante che porterebbe il movimento dell’ultradestra a recitare il ruolo di “rompi uova nel paniere”). Attendiamo comunque gli ultimi sviluppi per annunciare le candidature certe e per conoscere la solidità degli schieramenti che scenderanno in campo.


Da Pharma Medical un “centro termale” con strumenti di ultima generazione Curare i disturbi delle vie respiratorie e prevenire le riacutizzazioni infettive grazie alle terapie termali inalatorie Le terapie termali inalatorie sono tradizionalmente utilizzate e riconosciute scientificamente nella cura dei disturbi delle vie respiratorie e nella prevenzione delle riacutizzazioni infettive. L’acqua termale è un rimedio semplice e naturale per difendersi da raffreddori e bronchiti, tipici mali della stagione invernale. Questo perché si sono evidenziate delle spiccate capacità riparatorie e normalizzanti delle acque termali le quali, oltre a ripristinare le normali funzioni dell’apparato, proteggono le mucose da eventuali ricadute. E’ stato evidenziato che le infezione acute delle vie respiratorie rappresentano la più frequente causa di patologia infettiva dell’ospite umano e la principale causa di prescrizione di antibiotici, mentre l’infiammazione cronica della mucosa respiratoria impedisce la corretta funzionalità dell’apparato respiratorio e, a sua volta, favorisce le riacutizzazioni infettive. A tale proposito è utile ricordare che le terapie termali inalatorie sono tradizionalmente utilizzate ed apprezzate nella risoluzione dei disturbi delle vie respiratorie superiori ed inferiori. La possibilità di usufruire

di strumentazioni in grado di frammentare finemente le particelle di acqua minerale termale, ha consentito di nebulizzarla e di utilizzarla nel trattamento di patologie croniche delle basse vie respiratorie (bronchite cronica), per la prevenzione della cronicizzazione di altre patologie che ancora croniche non sono, e anche per il trattamento della sordità rinogena. Il Centro termale Pharmamedical mette a vostra disposizione i reparti per le terapie inalatorie con strumenti di ultima generazione (inalatori, aerosol, nebulizzatori, irrigatori nasali, docce micronizzate per le patologie ORL e insufflatori endo timpanici). Uno specialista otorinolaringoiatra consiglia al paziente il tipo di trattamento termale più idoneo tra: terapia inalatoria, aerosolterapia a getto diretto, insufflazioni endotubariche soniche, lavaggi endonasali a getto micronizzato, e ne stabilisce la durata caso per caso a seconda delle esigenze del soggetto interessato. Anche per i bambini, per i quali le cure termali inalatorie sono spesso indicate nel periodo invernale, è un modo speciale di fare i trattamenti, seduti in braccio alla mamma.

Via Lata 251 Velletri

Orari: 8.30 – 13.00 / 15.00 – 19.00 tel: 06 9640001 email: artemisiamedicalcenter@gmail.com 9


Arte Enogastronomica Daniele Ciani cianidaniele@tiscali.it

Il decalogo di Gualtiero Marchesi Chi avrà la pazienza di leggere queste regole scritte dal Padre della cucina italiana moderna, riuscirà a capire quanto è difficile e impegnativo fare il “cuoco” e perché alcuni di quelli che lo stanno facendo dovrebbero dedicarsi….ad un’altra attività .

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1.

Cuoco è un mestiere o meglio ancora è un servizio, un ministerium.

2.

La divisa candida, individua le caratteristiche essenziali della sua funzione: l’onestà, la pulizia, il rispetto

3.

La legge del cuoco è la ricetta di cui è esecutore, ricordando che ogni buona esecuzione presuppone una quota d’interpretazione, attentamente dosata, non eccessiva, ma neanche assente, introdotta con rispettosa discrezione. Ad un livello più alto sta il compositore

4.

Ai gradi diversi di esperienza e conoscenza corrispondono tre figure: l’esecutore, l’interprete e il compositore. Per raggiungere questi traguardi il cuoco dovrà impadronirsi della tecnica e aver fatto pratica di tutte le partite: antipasti, primi, carni e pesci, pasticceria , anche se, poi, deciderà di dare il meglio di sé in una di queste.

5.

Un elemento importante per arricchire le proprie esperienze gastronomiche, è la conoscenza dei luoghi, dell’acqua, della terra, dell’aria che del carattere del territorio conservano memoria dando ai frutti e animali sostanza e gusto; degli abitanti e del clima con cui gli uni e gli altri hanno relazione.

6.

Lo studio delle culture alimentari di altri Paesi può contribuire a formare una conoscenza più ampia dell’arte culinaria e delle sue realizzazioni.

7.

La capacità di un cuoco poggia su due elementi: la conoscenza delle materie prime e dei modi di trattarle nel rispetto della sua natura

Gualtiero-Marchesi 8.

Soluzioni tecniche e virtuosismi non possono prescindere dalla conoscenza di tecnica e materiali, dalla concezione all’esecuzione. La tecnica è l’uso appropriato, controllato e non distruttivo, degli strumenti più adatti all’operazione che si sta eseguendo senza uccidere la materia.

9.

Ad ogni preparazione il cuoco deve sapere perfettamente cosa è giusto fare: quali sono tempi e modi di cottura, l’esatta temperatura e, ove necessario, la durata della stabilizzazione, giacchè anche il riposo è parte importante del trattamento, come la pausa o il silenzio nella partizione musicale. La presentazione finale dipende molto dalla scelta del contenitore più adatto.

10. Uno dei compiti che fanno onore al buon cuoco, è quello di divulgare e incrementare la cultura gastronomica, per un verso insegnando a mangiare bene e correttamente attraverso il cibo messo in tavola, per l’altro verso istruendo i giovani e passando il testimone a chi lo merita.”


Sacchetti biodegradabili per frutta e verdure a pagamento

Maria Rita Cappucci

Scoppia la rivolta dei consumatori sui social “Gentile cliente, ti comunichiamo che è in vigore la legge che impone che vengano utilizzati sacchetti compostabili e biodegradabili idonei al contatto alimentare in sostituzione dei sacchetti di plastica”. Questa la scritta che molti supermercati italiani recano all’ingresso dei loro punti vendita dal primo gennaio. A partire da questa data è infatti scattato l’obbligo, per il cosiddetto “Decreto mezzogiorno”, di utilizzare ‘’bioshopper’’ come imballaggio primario per i prodotti di gastronomia, macelleria, pescheria, frutta verdura e panetteria. Via dunque le buste ultraleggere in plastica (con spessore inferiore ai 15 micron) che utilizzavamo solitamente per pesare gli alimenti le quali saranno sostituite da quelle biodegradabili e compostabili, nel rispetto dello standard internazionale UNI EN 13432. Una scelta, decisa nella lotta all’inquinamento ambientale e al problema delle microplastiche nei nostri mari, che peserà però sulle tasche degli italiani: ogni esercente venderà infatti le singole buste a un prezzo compreso fra gli 1 e i 5 centesimi. Come stabilito per legge, inoltre, per questioni igieniche non si potrà portare il proprio sacchetto da casa e dunque, di fatto, sarà obbligatorio spendere qualche centesimo nel caso si voglia acquistare frutta, verdura o altri prodotti. In caso di inadempienze per i venditori - l’obbligo si estende dalla grande distribuzione ai piccoli negozi - sono previste multe salate che vanno da 2.500 a un massimo di 25mila euro. La novità ha già diviso gli italiani fra coloro che sono favorevoli all’iniziativa e chi invece punta il dito contro la “tassa occulta” che dovremo pagare.

Fra gli aspetti positivi da considerare nella “rivoluzione dei sacchetti” c’è quello del riutilizzo delle buste biodegradabili per la raccolta dell’umido. In alcuni Comuni dove è in vigore la differenziata le famiglie acquistano i sacchetti biodegradabili in confezione con costi che oscillano fra i 10 e i 15 centesimi e dunque, se si riutilizzassero quelli dei supermercati comprati a 1-2 centesimi, ci sarebbe un risparmio.

La polemica sui costi

Sistemi alternativi

La legge, che vieta soluzioni diverse da quelle biodegradabili e compostabili con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile non inferiore al 40%, è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni ambientaliste mentre da quelle dei consumatori arrivano forti critiche. Per Legambiente non è corretto parlare di caro-spesa: perché “l’innovazione - dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente - ha un prezzo ed è giusto che i bioshopper siano a pagamento, purché sia garantito un costo equo che si dovrebbe aggirare intorno ai 2/3 centesimi a busta”. Il Codacons parla invece di stangata sulle famiglie. “Significa che ogni volta che si va a fare la spesa al supermercato occorrerà pagare dai 2 ai 10 centesimi di euro per ogni sacchetto, e sarà obbligatorio utilizzare un sacchetto per ogni genere alimentare, non potendo mischiare prodotti che vanno pesati e che hanno prezzi differenti. Tutto ciò comporterà un evidente aggravio di spesa a carico dei consumatori, con una stangata su base annua che varia dai 20 ai 50 euro a

Ogni novità, chiaramente, scatena l’inventiva dei più creativi per trovare soluzione gratuite. Se come detto non è possibile portarsi i propri sacchetti da casa c’è chi propone il ritorno delle vecchie buste a rete o dei sacchetti di carta, questione però ancora tutta da dibattere (per i distributori). Fra le soluzioni già in atto, per esempio per frutta o ortaggi acquistati singolarmente, come un limone, un avocado e via dicendo, c’è quella di attaccare l’etichetta direttamente sul singolo prodotto.

famiglia a seconda della frequenza degli acquisti nel corso dell’anno” dice il presidente Carlo Rienzi definendola una “tassa occulta”. Differente invece la stima di Adoc che prevede un aggravio fra i “18 e i 24 euro l’anno per circa 600 sacchetti consumati a famiglia”. A queste cifre replica Assobioplastiche che stima un prezzo differente, al massimo fra “1,50 e 4,50 euro l’anno a persona”. In questa operazione di contrasto al “marine litter” ogni supermercato della la grande distribuzione indicherà il proprio prezzo per busta.

Riutilizzo dei sacchetti

In Europa In Europa, secondo gli ultimi dati diffusi dall’EPA, si stima un consumo annuo di 100 miliardi di sacchetti, molti dei quali finiscono in mare e sulle coste. Legambiente ricorda che la messa al bando degli shopper non compostabili è attiva in Italia, Francia e Marocco e altri Paesi hanno introdotto delle tasse fisse (Croazia, Malta, Israele e alcune zone della Spagna, della Grecia e della Turchia).

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Testimoniare sarà meno costoso Approvata la riforma alla legge che garantisce sostegno Eugenia Belvedere economico ai testimoni di giustizia

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Una legge, approvata al Senato ad un passo dalla fine della legislatura, tutela con più efficacia i testimoni di giustizia. La revisione delle norme, che nel 1991 estesero ai testimoni di delitti di stampo mafioso le misure “premiali” già previste per i pentiti dell’epoca del terrorismo, garantisce oggi reddito, casa, procedure chiare e percorsi personalizzati che tengano conto dei rischi e dei contesti familiari. Ora finalmente Alberto Piazzese potrà ricevere un aiuto economico. Nel 2000 dopo avere aperto un pub nell’Isola di Ortigia denunciò i suoi estorsori che volevano costringerlo ad installare i videopoker del clan. Nel 2002, nel giro di pochi giorni, il suo locale subì due gravissimi attentati incendiari che si ripeteranno anche l’anno successivo. Dal 2004 la sua vita è “costretta” al piano di protezione testimoni. Alberto è solo uno dei tanti che potranno avere sostegno economico grazie al sì definitivo al ddl. Le nuove misure riguardano la tutela (vigilanza e protezione, predisposizione di sistemi di sicurezza nelle abitazioni, trasferimento in luoghi protetti, utilizzazione di documenti di copertura), il sostegno economico (la corresponsione di un assegno periodico in caso di impossibilità di svolgere attività lavorativa, alloggio se diverso dal proprio, pagamento delle spese per esigenze sanitarie quando non sia possibile avvalersi delle strutture del Servizio sanitario nazionale, assistenza legale) e di reinserimento sociale e lavorativo (conservazione del posto di lavoro o trasferimento presso altre amministrazioni o sedi; l’in-

dividuazione e lo svolgimento, dopo il trasferimento nella località protetta, di attività, anche lavorative non retribuite, volte allo sviluppo della persona umana e alla partecipazione sociale, sostegno alle imprese dei protetti che abbiano subìto o che possano concretamente subire danni). Per l’associazione “Riparte il futuro”, in prima linea in sostegno della legge sui whistleblower, “il pieno riconoscimento della figura dei testimoni di giustizia - afferma Federico Anghelé - che per senso civico e fiducia nelle istituzioni denunciano la violenza delle cosche mafiose, è un nuovo importante tassello nel riconoscimento di chi segnala illegalità”. “Con questa legge si avranno più certezze sulla durata delle misure di protezione - commenta Cosimo Maria Ferri, sottosegretario alla Giustizia - gravità del pericolo, modalità e qualità delle dichiarazioni. In questo modo i testimoni di giustizia potranno continuare a vivere nei loro luoghi d’origine senza rinunciare alla propria vita, con una maggiore protezione assicurata a loro e alle loro famiglie, con misure volte ad assicurare un sostegno anche economico e con la presenza di figure specializzate con compiti di informazione, assistenza e supporto. Decisivo è il lavoro quotidiano delle forze dell’ordine, sempre in prima linea con dedizione e professionalità nella protezione di coloro che denunciano le mafie”. Per il presidente del Senato Pietro Grasso si tratta di un provvedimento che “aiuta le persone a fidarsi dello Stato”.



In tutti i sensi, come la musica Antonio Di Trento ditrentoantonio@gmail.com

Quizás Acoustic Band Cinque musicisti per una sola grande causa: la buona musica

Spesso, su questa rubrica, interrompiamo i “consigli per gli acquisti” per segnalare alla vostra attenzione alcuni musicisti, cantautori e band in genere che, nonostante non abbiano dischi in uscita, meritano di essere ascoltati. Come spesso e capitato in passato, disdegnando sicuramente le cover band, che offrono quasi sempre spettacoli troppo indecorosi per i coverizzati stessi, vi sottolineiamo le capacità musicali ed interpretative della Quizás Acoustic Band. Il Quintetto nasce a Fondi (Lt) qualche anno fa, e ha come comune denominatore “la voglia di regalare emozioni ad appassionati ed amanti della buona musica”. Versatili, eclettici e molto professionali. Antonietta Caporiccio alla voce, Ilenia De Meo al violino, Luigi Teseo alla chitarra, Michele Catena alle percussioni e voce, e Sandro Sposito alla chitarra, rappresentano quel giusto trat d’union

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tra mondi musicali solo apparentemente distanti. Il repertorio che propongono nei loro live spazia infatti “dai classici della musica popolare del sud america, passando per brani Swing, fino ad arrivare alla musica d’autore italiana con omaggi alla canzone partenopea”. Il timbro acustico che la band realizza rivela atmosfere intime e talvolta spumeggiante. Nel loro programma, per intenderci, brani di grandi artisti come Sergio Caputo, Renato Carosone, Paolo Conte, Fiorella Mannoia, Fabrizio De Andrè, Pino Daniele, Lucio Battisti, Fabio Concato, Antonio Carlos Jobim, Vinicius de Moraes, solo per citarne alcuni. I 5, tra le partecipazioni a festival ed eventi d’arte, si fregiano di aver accompagnato in diversi show case e jam session il cantautore Virginio Simonelli. Per sapere dove e quando si esibiscono tenete d’occhio la loro pagina su Facebook.


CittĂ di ALBANO LAZIALE Assessorato alla Cultura Turismo e Spettacolo

controcantocollettivo presenta

Sempre Domenica Regia di Clara Sancricca

Teatro Comunale Alba Radians Domenica 18 febbraio 2018 alle ore 18.30

Teatro Comunale Alba Radians - Borgo Garibaldi 8/10 Albano Laziale Informazioni e biglietteria: Teatro Alba Radians tel. 06.9323897 - albaradians@gmail.com Drin Service tel. 069364605 dal lunedĂŹ al sabato 9,00-13,00 info@drinservice.com


Saggezza Popolare Avv. Renato Mammucari avv.mammucari@libero.it

Lo sciocco chiacchiera, gli spiriti dotti tacciono Generalmente i proverbi portano impresso lo stampo ed il carattere della Città a cui si riferiscono, chiarendo gli usi, il modo di vedere, di sentire e di pensare dei suoi abitanti. È da augurarsi che la frase scritta in tedesco per titolo alla veduta di Velletri incisa su rame di Daniel Meissner del 1640, intitolata Blitri in Italia, sia un consiglio ai Velletrani dell’epoca anziché un giudizio sul carattere degli stessi, in quanto la traduzione letterale di tale locuzione: Molte parole, poco lavoro / come quella Chi parla troppo non rende non farebbe onore alla laboriosità dei suoi abitanti.Tale concetto è ripreso nel distico elegiaco riportato nel basso della stampa in latino ed in tedesco: Dolia plena silent, si tundis, / inania clangunt. Mente carens garrit, / pectora docta tacent. Questo incisivo proverbio può essere considerato, al pari di tanti adagi, prodotto dell’umanità, che cristallizzò in esso l’esperienza ed il buon senso del passato condensato in una formula breve e concisa: Le botti piene, se percosse, non risuonano, vuote rimbombano; lo sciocco chiacchiera, gli spiriti dotti tacciono. E per chiarire ancora di più il concetto, nella stampa sono inserite in primo piano due botti, una piena ed una vuota, con un “bottarolo” che percuote quella vuota in quanto nel basso ha uno squarcio nel fondo e fa capire, portando il dito all’orecchio, che rimbomba. Questa incisione del Meissner venne ripresa da quella precedente di Georgius Hoefnagel per inserirla

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nella sua monumentale opera del 1640 Sciographia Cosmica edita a Norimberga da Paulus Fürst con l’aggiunta di proverbi e motti latini per titolo ed in calce alla stampa. È da notare che anche in questa veduta la città di Velletri non dà confidenza alla campagna ed è tutta serrata all’interno delle mura sulla parte più alta del promontorio lasciando, tra le prime case e le mura di cinta, orti e campi ben coltivati; una città nella quale i suoi abitanti, in biblica armonia, trovavano da vivere e da progredire oltre che nelle attività liberali soprattutto nel “campo” ove si coltivava la vite, il frumento e l’olivo, nel “procoio” in cui si allevavano i cavalli ed i buoi e nella “masseria” con i pastori che portavano al pascolo le pecore e le capre. Incisioni come questa sono una testimonianza preziosa di una città che non esiste più e ci inducono a ricordare le ore nostalgiche dell’attesa a guardia delle mandrie e quelle aspre del lavoro nei campi di intere generazioni. Fa parte dello stesso volume anche quella vista panoramica dedicata a Roma – definita “Caput Terrae” – che al contrario si legge amor, incisione che oltre a rappresentare una veduta della città, peraltro abbastanza approssimativa riconoscendosi solamente il colle capitolino, vuole contrapporre la Roma sacra consacrata da San Paolo, riprodotto sulla sinistra della stampa, a quella pagana simboleggiata da Cicerone nella parte opposta. Tale concetto viene spiegato nel basso dell’incisione con un distico elegiaco scritto sia in latino che in tedesco la cui traduzione suona così: Paolo insegna a Roma le cose sacre Cicerone insegna a parlare in latino L’uno e l’altro hanno portato un prezioso dono.


Islanda: la parità di salario tra uomo e donna diventa legge La norma, in vigore dal primo gennaio, obbliga tutte le aziende e gli uffici governativi con più di 25 dipendenti a non pagare in modo diverso uomini e donne per le stesse mansioni. Multe alle aziende che non la rispettano. Maria Rita Cappucci Grande vittoria per il genere femminile, in Islanda la parità di stipendio tra un uomo e una donna è diventata legge. La normativa in questione, la prima nel mondo che postula la parità di genere anche a livello contributivo, costituisce un passo avanti di estrema importanza nella piccola, vitale democrazia già considerata il paese più femminista e più pro-gender equality del pianeta. Nello specifico la legge prevede che ogni tre anni tutte le aziende con almeno 25 dipendenti impiegati a tempo pieno debbano certificare al governo di pagare lo stesso stipendio a uomini e donne che svolgono il medesimo lavoro. Le aziende con più di 250 dipendenti dovranno fornire al governo le prime certificazioni entro la fine di quest’anno, mentre quelle più piccole dovranno farlo nei prossimi anni, in tempi diversi sulla base delle loro dimensioni. Le multe possono arrivare a più di 400 euro al giorno per i giorni in cui la parità salariale non è stata rispettata. La legge non comporta che le aziende debbano pagare lo stesso stipendio a tutte le persone che svolgono lo stesso lavoro: possono scegliere di regolare gli stipendi in base all’esperienza dei lavoratori, alle loro prestazioni e ad altri aspetti. Ciò che però devono fare per legge è dimostrare che le differenze salariali non sono dovute al genere dei lavoratori. La proposta di legge sulla parità salariale era stata annunciata lo scorso 8 marzo dal primo ministro conservatore Bjarni Benediktsson e approvata a giugno. Il governo islandese ha promesso di eliminare completamente le disparità salariali sulla base del genere entro il 2022. Secondo gli esperti, la nuova legge permetterà di individuare tutti i casi di ingiustizia che finora erano emersi per caso. Per esempio quello di Jofridur Hanna Sigfusdóttir, una contabile di un ufficio municipale di Kópavogur, la seconda più grande città islandese, che nel 2013 aveva denunciato il fatto che un suo collega che svolgeva le sue stesse mansioni veniva pagato più di lei; la commissione governativa che si occupa di pari opportunità le aveva dato ragione e come conseguenza lo stipendio del suo collega era stato abbassato.

L’Islanda e le leggi in difesa delle donne L’Islanda - un paese in forte crescita economica e praticamente a piena occupazione - vanta anche altre leggi a difesa della gender equality e dei diritti delle donne, leggi ritenute esemplari dalle Nazioni Unite, da molte ong e autorità internazionali. La prima, passata nel 2000 e perfezionata nel 2008, è il cosiddetto “Act on equality and equal rights”. La seconda è una legge che impone alle aziende di avere una quota rosa di almeno un 40 per cento di donne nei loro organi direttivi. La terza è quella sul congedo parentale pagato di nove mesi, risale al 2006, e non di rado sono i maschi a scegliere di usufruirne per aiutare lavoro e carriera della moglie o compagna. La quinta concerne il divieto della prostituzione e di spettacoli degradanti per la donna come lo strip tease. In casi di violazione, non le prostitute o le spogliarelliste bensì i loro clienti, datori di lavoro o sfruttatori sono considerati punibili, le donne in questione vengono definite vittime dalla legislazione. Infine ma non ultimo, nel governo della piccola, bella capitale Reykjavík il ministero del Welfare è competente anche per la vigilanza, imposizione e difesa delle pari opportunità. Insomma, il piccolo ma modernissimo paese che entra ai mondiali di calcio con il suo simpatico “undici” di giocatori non professionisti, diventato famoso per il suo “Hu!”, il grido di saluto finale al pubblico dopo ogni partita, ed è mèta turistica sempre più attraente servita con ben due linee aeree nazionali (con soli 330mila abitanti) vince anche i mondiali di gender equality.

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Speciale saldi invernali 2018 Calendario e guida all’acquisto sicuro e di tendenza Maria Rita Cappucci

dario dei saldi si è aperto ufficialmente il 5 gennaio 2018, per concludersi a fine di febbraio. Faranno eccezione Liguria (dove i ribassi termineranno il 18 febbraio), Emilia Romagna, Lombardia, Molise, Sardegna e Umbria (5 marzo) e Campania (2 aprile).

Lo sconto

Terminato il capitolo festività, si apre immancabile la stagione dei saldi. Per quanto riguarda il 2018 la rincorsa all’affare di stagione, ovviamente, non si limita all’abbigliamento, né al negozio vero e proprio. Si troveranno presto ribassi in diverse categorie di prodotti, dalla bellezza al viaggio, dai libri all’high-tech. Cambia, anche se di poco, il calendario di inizio e di fine degli sconti, che subisce delle variazioni a seconda della regione. Immuta-

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to, invece, è il consiglio di prestare particolare attenzione per evitare che, invece dell’affare, si torni a casa con il temuto fondo di magazzino.

Il calendario I primi a dare il via alla stagione dei saldi sono stati i commercianti della Basilicata, il 2 gennaio 2018. A seguire il 3 gennaio, la Valle D’Aosta, mentre in Sicilia i ribassi sono iniziati il 6 gennaio. Per tutte le altre regioni il calen-

La prima regola è semplice: calcolare esattamente il costo finale. Imbattersi in un ribasso del 50 o del 70% è allettante, ma ovviamente il prezzo che si pagherà dipende dal prezzo di partenza del capo o dell’oggetto dei desideri. Per evitare brutte sorprese, dettate magari da un semplice errore di calcolo, si può utilizzare una semplice app, come Sconti Calculator. Questo aiuterà anche a determinare se il prezzo scontato è stato arrotondato per eccesso (o per difetto).

Acquisti online Quando si compra online, per prima cosa, è bene prestare molta


attenzione alla descrizione dell’articolo, alle immagini che ne vengono riprodotte, alle condizioni di vendita, di spedizione e di reso. E infine aiutarsi, qualora si parli di abbigliamento, dalle guide alle taglie proposte dai vari siti, per essere sicure che corrispondano alla propria fisicità e che non ci siano discrepanze o metri di misurazione stranieri.

finalmente grazie ai saldi potremo acquistare senza alcun senso di colpa.

Il maglione a trecce oversize

Quando comprare Il dubbio è amletico. Nelle prime settimane gli sconti invernali sono solitamente più bassi (attorno al 20-30%) e solo nel corso della seconda metà della stagione del ribasso, subiscono impennata verso il 50%, per toccare negli ultimi giorni anche il 70 e l’80%. Ma la medaglia ha sempre due facce: se si aspetta pazientemente che lo sconto salga, si rischia che l’oggetto dei nostri desideri non sia più disponibile, o che la taglia sia terminata. Conviene quindi attendere solo per togliersi qualche sfizio, e spendere qualcosa in più per oggetti e capi di cui si ha davvero bisogno.

I boyfriend jeans a vita alta. Si portano da gennaio a dicembre i jeans a gamba dritta effetto delavé.

Le associazione consumatori Cosa ci consigliano le Associazioni dei consumatori? Per prima cosa, di controllare il cartellino: dovremmo trovare scritto il prezzo originale, lo sconto e il prezzo finale. Il suggerimento è di applicare un ragionevole dubbio agli sconti davvero folli, che potrebbero nascondere un prodotto fallato o un vero fondo di magazzino (in saldo dobbiamo trovare solo i capi della stagione, non i resti del passato). Infine, è bene diffidare anche di chi non permette di provare prima dell’acquisto: è nel diritto del commerciante rifiutare la prova in camerino, ma acquistare un capo che non si è provato è troppo rischioso.

I 5 capi di tendenza da comprare ora e amare per sempre Abbiamo selezionato per voi 5 pezzi must have che abbiamo tenuto d’occhio negli ultimi mesi e che

La gonna a vita alta Elegante e iperfemminile

Il maxi dress 70s. Fluttuante e floreale, si abbina con una giacca in velluto d’inverno e con sandali flat d’estate

La trucker jacket imbottita Un evergreen da portare non-stop fino a primavera.

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Pensioni, ecco le novità del 2018

Eugenia Belvedere

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Avete 63 anni di età e almeno 20 anni di contributi? Da febbraio potrete accedere al famigerato anticipo pensionistico. Il ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, infatti, avrebbe firmato i decreti attuativi per l’Ape volontario. La misura prevede una copertura previdenziale a circa 500 mila lavoratori ultra 63enni facendo ricorso al sistema bancario: tutti coloro che richiederanno il prestito previdenziale, infatti, dovranno stipulare una sorta di contratto con gli istituti di credito convenzionati erogatori del mutuo ventennale da restituire nel momento in cui vengono raggiunti i requisiti per la pensione di vecchiaia. Per farla semplice: per andare in pensione accedo ad un prestito ventennale da ripagare nel momento in cui raggiungo i 66 anni e 7 mesi di età. Inoltre nel 2018 le maglie si allargano: a beneficiare dell’anticipo potranno essere 15 categorie di lavoratori (prima erano 11) che hanno svolto attività considerate gravose, ma anche coloro che hanno 63 anni e sono disoccupati, oppure invalidi, oppure impegnati nella cura di parenti disabili. Entro la fine di febbraio gli interessati potranno iniziare a produrre domanda di certificazione da destinare all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale che, invece, si occuperà di verificare il possesso dei requisiti ed inviare le certificazioni entro 60 giorni. Solo dopo il lavoratore potrà presentare una nuova istanza di accesso al beneficio indicando la banca erogatrice e l’istituto di assicurazione che hanno stipulato le convenzioni. Qualora accetteranno l’istanza, infatti, il prestito inizierà a decorrere 30 giorni dalla stipula del mutuo. Dunque tra maggio e giugno se tutti i parametri saranno rispettati. Ma rimangono alcuni punti da chiarire. Entro la fine del mese di gennaio l’Inps pubblicherà la relativa circolare attuativa che regolerà le modalità di concessione del prestito e le caratteristiche. Molti i nodi da sciogliere. A parte il costo dell’operazione che

dovrebbe oscillare tra il 4 ed il 5% per ogni anno di anticipo e delle modalità di riconoscimento della detrazione fiscale statale, il Ministero del Lavoro e l’Inps dovranno chiarire le modalità della forma aziendale del prestito (l’ape aziendale), cioè del contributo riconosciuto dalle imprese per sostenere l’uscita dei lavoratori che intendono aderire all’operazione (con una riduzione dei costi per i beneficiari). Da chiarire anche la cumulabilità del prestito con l’Ape sociale (ipotesi indicata dal Governo in occasione della presentazione della misura lo scorso anno) e con gli ammortizzatori sociali, la possibilità di sommare la contribuzione mista al fine di ragguagliare il requisito contributivo minimo dei 20 anni, la possibilità di versare contributi volontari durante l’erogazione del prestito. Regole e meccanismi complessi che sicuramente necessiteranno di diversi approfondimenti. Per le mamme lavoratrici la possibilità di accedere all’Ape social viene “pesata” in base ai figli. È infatti previsto uno sconto sull’età per andare in pensione pari a un anno per ogni figlio, con un tetto complessivo di due anni. Nel frattempo si conclude il percorso avviato anni fa a seguito della sentenza della Corte di giustizia Ue del 13 novembre 2008, con cui erano stati ritenuti illegittimi i requisiti differenziati tra donne e uomini (60 e 65 anni) allora previsti per il pensionamento dei dipendenti pubblici, decisione da cui è poi derivata la posizione del governo italiano di parificare i minimi richiesti ai due sessi. Per le dipendenti della pubblica amministrazione la soglia dei 66 anni e 7 mesi è già stata raggiunta nel 2016 ed è attualmente in vigore. Dal 2019 quindi, per andare in pensione, verrà parificato il requisito anagrafico per accedere al trattamento di vecchiaia: sia uomini che donne dovranno avere almeno 66 anni e 7 mesi di età. Di conseguenza la pensione si “allontanerà” per le lavoratrici autonome, alle quali quest’anno sono richiesti 66 anni e 1 mese.


Codice di autoregolamentazione per la pubblicità elettorale per le Elezioni Regionali e Politiche del 4 marzo BLINK di Ottavia Lavino con sede in via Orti Ginnetti, 54, in qualità di editore della testata giornalistica mensile NONSOLOROSA, (registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22/01/2010), definisce le modalità di accesso ed i costi degli spazi per i messaggi di carattere politico in vista delle Elezioni Regionali e Politiche del 4 marzo secondo il seguente codice di autoregolamentazione per la pre-propaganda elettorale. Dal giorno 2 febbraio 2018, l’Editore raccoglierà inserzioni politico-elettorali da pubblicare sulla testata NONSOLOROSA secondo le regole sotto indicate.

Dichiara La propria disponibilità a pubblicare, nella suddetta testata, messaggi politici a pagamento delle Elezioni Regionali e Politiche del 4 marzo 2018, e che tali messaggi potranno essere pubblicati secondo le regole ed i criteri appresso esposti. Tutti i messaggi elettorali dovranno indicare il soggetto politico committente e dovranno recare la dicitura: “Messaggio politico elettorale” in conformità con la legge che regolamenta la vendita degli spazi pubblicitari per propaganda elettorale e nel rispetto delle delibere adottate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni della Repubblica Italiana.

Nel dettaglio: 1.

Gli spazi di propaganda elettorale saranno offerti a tutti i partiti, a tutte le liste e a tutti i singoli candidati che ne facciano richiesta 2. In caso di alleanze, ogni partito viene considerato in modo autonomo ed indipendente dall’alleanza; 3. Per richieste di informazioni e di pubblicazione di messaggi di propaganda elettorale a pagamento è necessario telefonare al 06.69339506 o al 349.7402001 o inviare una e-mail a redazione@nonsolorosa.com; 4. Il listino elettorale è a disposizione di tutti i potenziali utenti interessati presso la sede legale del mensile o può essere inviato a tutti coloro che lo richiedano; 5. È possibile prenotare spazi elettorali secondo modalità a tempo in base ai costi riportati nel rispettivo listino; 6. I messaggi politici elettorali saranno pubblicati anche nella rivista on line; 7. La disponibilità di ciascuna posizione disponibile sulla rivista per i messaggi politici elettorali segue esclusivamente il criterio temporale della prenotazione; 8. Sono possibili, a richiesta, anche posizionamenti e tipologie diverse, compresa la pubblicazione di messaggi politici elettorali in video o la socializzazione di tali contenuti video sul dispositivo social della testata. Il costo di tali servizi è a disposizione del listino, depositato in sede; 9. È cura del committente fornire il materiale informativo attraverso e mail in tempo utile per la realizzazione dello spazio acquistato; 10. Il pagamento è sempre anticipato e va effettuato tramite bonifico bancario. Dopo il pagamento è richiesto un documento da inviarci via mail attestante l’avvenuto pagamento. Non saranno accettate inserzioni dal contenuto testuale o grafico difformi da quanto stabilito da tutte le norme di legge e dalle disposizioni dell’Autorità Garante per le Comunicazioni vigenti in materia. L’Editore si riserva di verificare i contenuti e i corredi grafici dei messaggi e, ove ritenuti gli stessi difformi dalle previsioni normative citate, potrà rifiutarne la pubblicazione. In caso di spazio pubblicitario prenotato e pagato e di non approvazione della pagina, sarà rimborsata la quota versata.

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Vengo via con te

Canile Comunale di Velletri

Canile Comunale di Velletri adozionicanilevelletri@gmail.com

Orari di apertura: Lunedì, Giovedì, Venerdì: 08:30 - 13:30 Martedì: 11:00 - 15:00; Mercoledì: 12:00 - 13:00 Sabato: 09:00 - 13:00 CHIUSO DOMENICA E FESTIVI

Adotta un cane

Lex la classe non è acqua

Il 28 marzo 2016 l’accalappiacani ci consegnò questo cane, catturato sul territorio perchè malato. Era magro, malconcio, sembrava più vecchio rispetto alla sua età, aveva un’otite purulenta ad entrambe le orecchie, cheratite all’occhio destro, dermatite sulla groppa con assenza di pelo e piodermite su tutte le zampe, positivo alla leishmania. Dopo bombe di antibiotici, cortisone, pomate, colliri e farmaci per la leishmania (il tutto durato mesi), è finalmente diventato il leone che vedete adesso. Lo abbiamo chiamato Lex perchè, sebbene sia una parola femminile, si addice molto al suo portamento e alla sua indole. Guarita la dermatite e la piodermite, attualmente i livelli di leishmania sono bassissimi, al limite della negatività, prende solo l’Allopurinolo dal costo di circa 5 euro al mese. E’ dolcissimo quando, vedendo dei visitatori, si mette seduto davanti alla porta del box, petto in fuori e orecchie dritte, immobile, elegante come un Lord, proprio come se volesse dire “guardate quanto sono bello e bravo, scegliete me!”... Convive con una femmina di nome Kenya, come si evince dalle foto è molto affettuoso con le persone e se viene richiamato a rientrare in box dopo l’uscita nel recinto di sgambamento, rientra senza battere ciglio come un soldatino. Lex è un pastore tedesco a pelo lungo, nato nel 2012, taglia medio grande. Chippato, vaccinato, sverminato, sterilizzato. Tolti i lievi problemi sanitari da cui è affetto, Lex è un cane fantastico, sia per aspetto che per carattere. La leishmania è una malattia trattabile e non contagiosa se al cane viene applicato l’antiparassitario regolarmente. Lex non è un cane di serie B, non merita di morire in una gabbia soltanto 22

Info: Associazione Veliterna Tutela del Cane 06.96453459 - 338.7034771 - 333.9726087 Ufficio Diritti Animali: 06.96158490 - 91 - 92

perchè un disgraziato non l’ha curato facendolo ammalare. In qualche parte del nostro paese, questa famiglia con il cuore grande e la possibilità economica di occuparsi di Lex, sta aspettando di leggere il suo appello e innamorarsi di lui. Aiutateci a trovarla.

Piranha cerca casa Piranha a 4 zampe cerca casa! Abbandonato nella campagna nei pressi del canile, il piccolo Piranha era solo e spaventato. Abbiamo optato per questo nome con lo scopo di suscitare simpatia, in quanto il suo musetto prognatico richiama un po’ la bocca del piranha. Inoltre, essendo all’inizio molto intimidito da noi (per lui estranei) ci abbaiava con grande veemenza, nel tentativo di “spaventarci” (che paura!!!) e tenerci lontani. Una volta compreso che non eravamo pericolosi bensì fonte di coccole, è stato tutto un “pancia all’aria – bacini – zampa - abbaio perchè mi sento solo – correte qui da me”! Piranha ha circa 3 mesi, pesa 4 kg, futura taglia medio piccola (10-15 kg) mantello del pinscher, testa del boxer (gli incroci più strani li troverete sempre qui, è una garanzia!). Chippato, sverminato, “antiparassitato”, a breve farà il vaccino. La sterilizzazione è obbligatoria e gratuita se effettuata presso il nostro canile, quando avrà raggiunto i sei mesi di vita. - Adottabile in tutto il centro e nord.

Per info dal lunedì al sabato ore 9:00-13:00 oppure via messaggio o mail orario no stop, ai seguenti contatti: Caterina: 333.9726087 (anche whatsapp) Claudia: 338.7034771 adozionicanilevelletri@gmail.com Ufficio Adozioni: 06.96453459



Velletri - Carnevale popolare veliterno 2018 Avviata la macchina organizzativa per la popolare manifestazione che inizierà domenica 28 gennaio con la prima sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati

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Tutto pronto per il Carnevale Popolare Veliterno che avrà inizio domenica 28 gennaio con la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Un programma basato sulla tradizione che prevede quattro sfilate dei carri allegorici e dei gruppi mascherati rispettivamente: domenica 28 gennaio; domenica 4 febbraio; domenica 11 febbraio e martedì 13 febbraio. La festa dei bambini è programmata per giovedì 8 febbraio e si svolgerà presso il Palabandinelli. Il percorso della sfilata prevede la partenza da piazza Caduti sul lavoro alle ore 15 e rientro sulla stessa piazza dopo aver percorso, nei due sensi, l’intero corso della Repubblica. Il corteo sarà composto da tre carri allegorici rappresentativi dei personaggi di attualità tra i bambini: il giovane pirata amante del surf e di internet Zak Storm campeggerà su uno dei carri accompagnato da un gruppo di oltre tenta maschere. Un altro carro raffigura i Pj Masks: tre bambini super eroi che si cimentano contro il male nelle loro straordinarie avventure notturne. Re Carnevale è un Dj speciale che aprirà un corteo colorato e festante. Tra i gruppi mascherati sono già annunciati i «Flintstones» e i «Campeggiatori ecologici». Un mix di colori, musica, spettacolo e tradizione per un programma ricco e partecipato. Per l’organizzazione delle giornate del Carnevale sarà determinate il supporto della Polizia locale, della Protezione civile, della Croce rossa e di tutti i volontari che dedicheranno il loro tempo per la riuscita della manifestazione al quale va anticipatamente il ringraziamento dei cittadini.

Torna l’iniziativa «raccogli e ricicla la bomboletta» che premierà quanti collaboreranno nel raccogliere le bombolette delle stelle filanti e le consegneranno all’organizzazione, ogni dieci bombolette raccolte daranno diritto a ricevere una ricarica telefonica di 5 euro. Iniziativa organizzata in collaborazione con la Volsca che pure collaborerà con personale e mezzi per provvedere alla pulizia della città.


Consacrato a vescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo Domenica 14 gennaio suggestiva cerimonia al Spartaco Lamberti PalaBandinelli di Velletri Grande partecipazione di fedeli provenienti dalla diocesi di Velletri-Segni e dall’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth dove il neo vescovo andrà a svolgere il suo compito pastorale In previsione della massiccia presenza di fedeli la cerimonia di domenica 14 non si è svolta nel luogo deputato, cioè la cattedrale di San Clemente, ma nel più ampio luogo al chiuso disponibile a Velletri e cioè il “PalaBandinelli” di via Ariana. Una cerimonia iniziata poco dopo le 16,00 e conclusasi intorno alle 19,00. Un palazzetto dello sport lasciato per un giorno a disposizione di un evento che rimarrà indelebile nella storia di questo impianto. Già nelle prime ore d’inizio dell’evento liturgico il parterre e i 6 settori delle tribune erano stracolmi di gente di fede , tutti intervenuti a tributare la loro stima cristiana ad un sacerdote che da lì a poco sarebbe diventato un nuovo vescovo nominato da S.E. Mons. Vincenzo Apicella e con lui gli oltre 20 vescovi presenti insieme ai due cardinali, gli Eminentissimi Salvatore De Giorgi (Lecce) e Francesco Monterisi (Barletta). Nel parterre erano presenti le massime autorità civili e militari di ambedue le Diocesi, i presbiteri e i diaconi. Presente in prima fila Giairo D’Ascenzo, papà di don Leonardo, futuro Arcivescovo della Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth. Prima della Santa Messa liturgica, don Angelo Mancini ha letto la nomina a vescovo di D’Ascenzio firmata da Papa Francesco. Dopo la lettura del Vangelo, Mons. Apicella dava inizio al rito dell’Ordinazione del nuovo vescovo, con l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione. Tutti, vescovi e cardinali, in successione hanno imposto le loro mani sul capo del neo vescovo Leonardo D’Ascenzo. Momenti di grande emozione vissuti con grande trasporto di fede. Vale ricordare quali sono stati i momenti: l’eletto prostrato a terra in segno di totale abbandono nelle mani del Signore, la sua dichiarazione di Fede, il libro dei Vangeli posto sopra la testa dell’Ordinando, la consegna del baculo (bastone), dell’anello, della mitrae infine l’abbraccio di pace scambiato con gli altri vescovi e cardinali. Nel suo breve intervento fatto dall’ambone, il vescovo D’Ascenzo ha ringraziato tutti i presenti per aver presenziato alla sua nomina: “Mi domandavo: ma quanti siete? (e giù applausi)” – le sue prime parole - “Il Signore Misericordioso non mi ha fatto mancare nulla. Per questo dico che la “Chiesa è bella”. Devo ringraziare una infinità di gente, incominciando dai vescovi che mi sono stati vicino nel mio percorso sacerdotale, vale a dire Dante Bernini, Martino Gromiero, Andrea Maria Erba e il qui presente Vincenzo Apicella,

ma consentitemi di ricordare in particolare anche lo scomparso don Franco Risi anche lui molto vicino a me”. Dopo aver ricordato i suoi genitori, il papà, presente nei primi posti, l’adorata mamma Assunta volata in Cielo, fratello e sorella, il neo vescovo ha ringraziato il Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, al suo nuovo rettore, all’ordine dei Gesuiti, e a tutti coloro che si sono impegnati nel’organizzare il bellissimo momento di Fede. Al termine della funzione religiosa, il vescovo D’Ascenzo ha salutato e abbracciato tutti facendo il giro del parterre e portandosi poi sugli spalti per ricevere i complimenti del pubblico della sua nuova Diocesi e di quella di Velletri-Segni. Nel suo stemma di Arcivescovo, Mons. D’Ascenzo ha fatto porre il motto “Messis Quidem Multa” tratto dal Vangelo di Luca, dove viene esplicitato “La messe è molta ma gli operai sono pochi”. Il prossimo sabato 27 gennaio 2018 l’Arcivescovo D’Ascenzo farà il suo ingresso ufficiale nell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth.

Il neo vescovo con i paramenti vescovili

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Juana Romani torna nella sua Velletri Una mostra internazionale dedicata alla modella e pittrice nella Parigi fin de siécle Rocco Della Corte Riflettori accesi a Velletri per la Mostra Internazionale dedicata a Juana Romani, inaugurata ufficialmente venerdì 22 dicembre e aperta tutti i giorni fino al 28 gennaio nella splendida Sala degli Affreschi della Casa delle Culture e della Musica. Una piccola italiana (“Le petite italienne”), esile di corporatura ma grande di personalità, nata a Velletri nel 1867, volata in Francia per fare prima la modella e poi la pittrice nella Parigi di fine secolo. A distanza di un secolo ha vinto la sua “sfida” tornando nell’urbe veliterna tanto amata dall’artista. Carolina Carlesimo, nome di battesimo della pittrice Juana Romani, visse tra l’Italia e la Francia e la sua esistenza, di successi e travagli, terminò nel 1923 dopo quasi venti anni di internamento. I suoi rapporti con Velletri non potevano, nel centocinquantesimo anniversario della nascita di Juana, che consolidarsi e ripartire da una Mostra internazionale curata nei minimi dettagli da Gabriele Romani, Alessandra De Angelis e Marco Nocca. Un lavoro di squadra che vede tante forze in campo per un’esposizione unica nel suo genere e composta da quadri di rara bellezza, due busti, tanti documenti, copertine di giornali d’epoca e pannelli informativi dettagliati. La prima impressione, entrando nella Sala degli Affreschi, è quella di trovarsi di fronte ad uno spicchio di capitale, dove le mostre di qualità sono di

casa. Ma Juana era di Velletri e Velletri aveva il dovere e l’onore di ospitare il suo ritorno. Già superati i duecento visitatori, nonostante il periodo natalizio, e un ospite d’eccezione ha voluto osservare da vicino la mostra proprio alla vigilia: il critico d’arte Vittorio Sgarbi, infatti, ha visitato la Casa delle Culture e della Musica di Velletri guidato da Gabriele Romani, Alessandra De Angelis e Marco Nocca, mostrando vivo apprezzamento per l’esposizione e approcciandosi alle opere di Juana con il suo occhio competente di studioso. La Mostra anche nei giorni successivi all’inaugurazione ha continuato ad attrarre gente, curiosa di vedere chi è, cosa ha dipinto e quale sia il volto di questa piccola grande donna. È il giusto coronamento di un lavoro di ricerca e recupero della memoria artistica di Juana Romani, a seguito di un progetto elaborato, supportato da tanti volontari, diversi sponsor e naturalmente dagli enti promotori (Accademia di Belle Arti, Comune di Velletri, Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri). È stata grande la soddisfazione di vedere Velletri protagonista, grazie all’arte di una sua figlia e ad un’organizzazione magistrale, di un palcoscenico internazionale, con la speranza che eventi di questa portata diventino sempre più “un’abitudine” per la nostra città. Anche se alla cultura e ai suoi doni non ci si può abituare mai.


Marco Nocca, Vittorio Sgarbi, Gabriele Romani Alessandra De Angelis durante una visita guidata alla mostra

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teatro eventi e mostre TEATRI ROMA TEATRO ARGENTINA dal 23/01/2018 al 04/02/2018 “Il nome della rosa”. L’opera di Umberto Eco versione teatrale di Stefano Massini

VELLETRI TEATRO TOGNAZZI 09/02/2018 ore 21:00 “Gabriele Cirilli in tale e quale a me…#again” 18/02/2018 ore 18:00

TEATRO OLIMPICO dal 6/02/2018 al 18/02/2018 “W le donne” Riccardo Rossi parla di tutte le donne della nostra vita TEATRO GOLDEN dal 23/01/2018 al 11/02/2018 “Il mondo non mi deve nulla”. Pamela Villoresi e Claudio Casadio, protagonisti della commedia firmata da Massimo Carlotto e diretta da Francesco Zecca TEATRO QUIRINO dal 23/014/2018 al 4/02/2018 “Il padre”. Dopo Brecht e Pirandello, Gabriele Lavia si confronta per la terza volta nella sua carriera con “Il padre” di Strindberg TEATRO AMBRA JOVINELLI dal 01/02/2018 al 11/02/2018 “Sistera - Come stelle nel buio” Regia Valerio Binasco con Isabella Ferrari e Iaia Forte TEATRO ELISEO dal 13/02/2018 al 4/03/2018 “Van gogh l’odore assordante del bianco” di Stefano Massini regia Alessandro Maggi con Alessandro Preziosi

Dal 01/11/ 2017 al 20/02/2018 ROMA GALLERIA BORGHESE “Bernini” Dal 16/11/2017 al 18/02/2018 ROMA COMPLESSO DEL VITTORIANO ALA BRASINI “I grandi maestri. 100 anni di fotografia Leica” dal 7/12/2017 al 22/04/2018 ROMA MUSEI CAPITOLINI “il tesoro di antichità. Winckelmann e il museo capitolino nella Roma del settecento”

“Tartufo o l’impostore” di Jean-Baptiste Poquelin detto Molière. Adattamento di Filippo Facca. Compagnia “La bottega”. 10/02/2018 ore 15:30 “Gran vari…età di carnevale, Con il mago Pedropan e il clown Bignè, gigantesche bolle di sapone, Il circo in aria

Dal 29/11/2017 al 16/09/2018 ROMA MERCATI DI TRAIANO “Traiano. Costruire l’impero, creare l’Europa” Dal 19/10/2017 al 11/02/2018 ROMA COMPLESSO DEL VITTORIANO ALA BRASINI “Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet, Parigi”

TEATRO ARTEMISIO 17/02/2018 ore 21:00 “Parenti serpenti” Di Carmine amoroso con Lello arena e Giorgia Trasselli

MOSTRE

EVENTI E CONCERTI

Dal 17/11/2017 al 11/03/2018 MUSEO DI ROMA A PALAZZO BRASCHI “Artisti all’opera. Il teatro dell’opera di Roma sulla frontiera dell’arte da Picasso a Kentridge 1881-2017”

Carnevale Popolare Veliterno 28/01 – 4/02 – 11/02- 13/02 2018 Sfilata dei carri partenza, ore 15:00 Piazza Caduti sul lavoro 8/02/2018 Festa dei bambini presso il Palabandinelli 9/02/2018 ore 21:00 ATLANTICO LIVE Carl Brave x Franco 126

ALBANO TEATRO COMUNALE “ALBA RADIANS” Domenica 18 febbraio 2018 ore 18:30 “Sempre di domenica” Collettivo Controcanto. Regia Clara Sancricca con Federico Cianciaruso, Fabio De Stefano, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero 28


03/03/2018 ore 21:00 ROMA PALALOTTOMATICA Giorgia

07/03/2018 ore 21:00 ROMA PALALOTTOMATICA Zucchero

10/02/2018 ore 21:00 ROMA PALALOTTOMATICA, Gianni Morandi 16/03/2018 ore 20:00 ROMA PALALOTTOMATICA Thirty Seconds To Mars 13/03/2018 ore 21:00 ROMA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA Brunori Sas A Teatro

3-4-5 Aprile ROMA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA Bob Dylan

ALBANO TEATRO COMUNALE “ALBA RADIANS” Domenica 18 febbraio 2018 ore 18:30 “Sempre di domenica”



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