Nonsolorosa Dicembre 2017

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Anno VII - N. 92 - Dicembre 2017 - Mensile - Registrazione Tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010 - Distribuzione gratuita

Reddito di inclusione Pensioni I cambiamenti per il 2018 Look Natale 2017: Ecco come vestirsi Grande successo per ‘Velletri … in Gospel’

Speciale Natale


SOMMARIO ATTUALITÀ 4 Reddito di inclusione, via alle domande il 1° dicembre. Fino a 485 euro per le famiglie in difficoltà 6

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Ostia, gli stabilimenti balneari valgono oro

10 Pensioni, ecco i cambiamenti per il 2018

MODA 18 Look Natale 2017: ecco come vestirsi 22

Speciale Natale

EVENTI & SPETTACOLO 2 Grande successo per ‘Velletri … in Gospel’ 33

Juana Romani: “la petite Italienne”

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Natale al cinema

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Teatro, eventi e mostre

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RUBRICHE 8

Le Grandi Coppie dell’arte

14 Nonsololibri 26

In tutti i sensi, come la musica

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News dal Commercialista

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Arte Enogastronomica

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Vengo Via con Te

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Saggezza Popolare

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Numero 92 - anno VII Dicembre 2017 Registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22.01.2010

Editore: Blink di Ottavia Lavino Direttore Responsabile: Ottavia Lavino Progetto grafico e impaginazione: BLINK

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Hanno collaborato: Eugenia Belvedere, Maria Rita Cappucci Rubriche: Claudia Cirulli, Antonio Di Trento, Barbara Gazzabin, Renato Mammucari e Riccardo Pica

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico e da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In questo caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. È vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari realizzati da NONSOLOROSA. La redazione non risponde delle eventuali variazioni a dati/orari e prezzi degli eventi pubblicitari.


Grande successo per ‘Velletri … in Gospel’

Paolo Angeloni

Forse era solo nelle intenzioni più o meno ottimistiche degli organizzatori la riuscita della rassegna ‘Velletri… in Gospel’, ed effettivamente così si è dimostrata: un vero successo!

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Lo scorso 10 dicembre il teatro Artemisio Gian Maria Volonté di Velletri ha ospitato la prima rassegna di cori Gospel organizzata dall’Associazione culturale Trivium Music Work in Progress e patrocinata dal Comune di Velletri. L’evento è stato un successo tanto che l’associazione pensa già di organizzare la seconda edizione. Sul palco si sono avvicendati cinque cori del territorio laziale che hanno risposto con entusiasmo e senza percepire alcun compenso all’invito degli organizzatori. La presentatrice della serata, Tiziana Mammucari, ha introdotto il genere Gospel che affonda le radici nella profonda sofferenza degli schiavi d’America. La forza di questo genere musicale è quella di essere una musica che travalica le differenze di religione, di cultura e di etnia, per diventare universalmente un’espressione della forza dell’uomo. Le letture sono state affidate alla maestria interpretativa di Roberta Angeloni, che per nulla ha fatto rimpiangere la voce di Andrea Ward, storico doppiatore di Jean-Claude Van Damme, che all’ultimo momento ha dovuto rinunciare alla sua partecipazione. I Voices of Grace del Maestro Alberto Annarilli, Gli Unbound Voices del maestro Vladimiro Marcianò, Gli Academy Gospel Choir del maestro Giovanni Silvia, i Charlie’s Gospel Angels di Charlie Cannon ed i Trivium Music Work in Progress di MariTè, padroni di casa, si sono alternati sul palco, ciascuno con le proprie caratteristiche, timbri vocali ed espressività. L’amministrazione di Amatrice era rappresentata dall’ex vice sindaco Gianluca Carloni, che ha portato i saluti ed i ringraziamenti dei suoi concittadini indicando che ci sono state opere già totalmente adottate e finanziate grazie prevalentemente al contributo di cittadini dell’intero territorio nazionale e non solo, ma tanto ancora rimane da fare. Per l’amministrazione comunale di Velletri il messaggio di saluto è stato affidato all’assessore Giulia Ciafrei. Gli spettatori sembra abbiano gradito l’evento, primo del genere svoltasi nel territorio castellano e le sue finalità. La rassegna, fortemente voluta da MariTè, presidente dell’associazione culturale ‘Trivium Music Work in Progress’ di Velletri, ha entusiasmato e riscosso apprezzamenti tra gli addetti ai lavori e non solo.Abbiamo incontrato MariTè alla quale abbiamo voluto chiedere le sue impressioni a caldo riguardo la rassegna appena conclusa.

Voices of Grace

ed artistico. È questo in realtà che mi ha spinto ad andare in Puglia: la voglia di mettermi alla prova, di imparare di più e continuamente. Tornare o restare non lo so, ma vorrei diventare un’artista più matura e con l’idea di fare ed organizzare eventi che vede entrambi coinvolti i cori che dirigo, insomma, una sorta di gemellaggio tra I Trivium Music Work in Progress di Velletri ed i Penta Gospel Angels di Bari. Il sipario del teatro Artemisio di Velletri si è chiuso su questa prima edizione della rassegna ‘Velletri… in Gospel’. Le luci all’interno del teatro sono ormai spente. L’auspicio è quello che i riflettori restino accesi sulle popolazioni martoriate del centro Italia che tanto bisogno hanno di solidarietà e concretezza.

struzione del cinema Garibaldi di Amatrice destinato ad ospitare anche il museo della memoria.

Pensi che questo tipo di rassegna possa diventare una tradizione natalizia per Velletri? Una sorta di appuntamento?

Insieme

Maritè, che cosa vi ha spinto come associazione ad organizzare la rassegna ‘Velletri… in Gospel’? Ci ha spinto il fatto che la musica è un mezzo di comunicazione, è un mezzo per donare, donarsi, ricostruire. Ho voluto cogliere la possibilità, non da sola ovviamente, ma assieme ai membri del direttivo ed all’intera associazione dei Trivium Music Work in Progress, di cui mi onoro di essere il Presidente, di mandare un messaggio con l’unico mezzo potente che abbiamo. Quindi ricostruire o meglio, contribuire a ricostruire porzioni di Amatrice o dei paesi limitrofi colpiti dalla tragedia del terremoto, e far arrivare il messaggio che mai, come in questo caso, l’unione fa la forza, e che tutti insieme potremmo fare di questo mondo un mondo migliore se solo lo volessimo veramente.

Domenica 10 dicembre abbiamo visto il teatro gremito di gente. Vi aspettavate questo successo e che utilizzo verrà fatto del ricavato?

Si, il teatro era veramente pieno, sicuramente non ci aspettavamo un risultato del genere. Mi dispiace non aver potuto soddisfare le molte richieste che fino all’ultimo istante continuavano a pervenire, ma non potevamo assolutamente superare il limite consentito di capienza del teatro Artemisio. Per noi è stata una graditissima sorpresa. La cittadinanza di Velletri, ma devo dire anche gli spettatori giunti dalle cittadine vicine, hanno risposto con un grande cuore e sensibilità al richiamo ed al grido di chi in questo momento è nel bisogno. Il ricavato della serata sarà devoluto alla rico-

Perché no. Io ho sempre pensato che la musica fosse un mezzo per aiutare. Chi ha il dono della musica dovrebbe metterlo a disposizione. Sarebbe bello se diventasse un appuntamento di musica e di solidarietà. Credo che quest’evento sia stato un qualcosa che abbiamo costruito ed organizzato insieme e possa legarci a vita, noi come associazione, ma anche con gli altri cori che hanno partecipato con assoluta gratuità. Si, credo sarebbe molto bello riuscire a far diventare la rassegna un evento di tradizione annuale, natalizio, che ha un obiettivo ed una finalità sociale.

Unbound Voices

Parlando dell’organizzazione, abbiamo ascoltato diversi pareri e tutti positivi. Per un’ associazione così giovane come la vostra credo sia stato un successo. Quale è stato il segreto?

La nostra fortuna è che i componenti dell’associazione si sono adoperati ciascuno mettendo a disposizione il proprio tempo, le proprie capacità e attitudini. E’ stata una grande famiglia all’interno della quale sono stati attribuiti i compiti strutturandoci in team. Ma devo dire che, essendo io in Puglia, ho solo supervisionato, il resto lo hanno fatto i coristi stessi e membri dell’associazione. Insomma, si è trattato di un grande lavoro di squadra: dal contatto con i cori ospiti, alla gestione del teatro Artemisio, all’aspetto di divulgazione e raccolta fondi da privati, dalla redazione e strutturazione della scaletta della serata, la scelta dei brani da proporre. Tutto perché il risultato potesse essere il migliore possibile.

Voices of Grace

Adesso entriamo un po’ più a fondo nella sfera personale e professionale di MariTè. A proposito della Puglia, dove questa estate ti sei trasferita, quali sono le tue aspettative?

La mia permanenza in Puglia sta andando molto bene. Io sono molto contenta e non mi aspettavo tutto questo successo. Ho la fortuna ed il piacere di dirigere a Bari un altro coro Gospel . Le mie aspettative sono rivolte verso una maggiore crescita a livello personale

Iinsieme 3


Reddito di inclusione, via alle domande il 1° dicembre. Fino a 485 euro per le famiglie in difficoltà Pubblicata la circolare dell’Inps con i dettagli applicativi Maria Rita Cappucci della norma Tutto pronto per la partenza del Rei, il Reddito di inclusione introdotto dal governo per sostenere le famiglie più deboli. Dal primo dicembre - si legge in una circolare pubblicata dall’Inps sarà possibile fare la domanda per la misura che, oltre a un beneficio economico, prevede un progetto personalizzato per la persona in situazione di bisogno. Il beneficio che in prima battuta riguarderà le famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati, avrà un tetto di 485 euro al mese (5.824,80 l’anno). Nelle intenzioni del governo, aveva spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti dopo il primo via libera a giugno, lo strumento dovrebbe coinvolgere circa 660 mila famiglie, di cui 560 mila con figli minori. Sul tavolo il governo ha messo 1,7 miliardi di euro destinati a crescere ad almeno 2 miliardi l’anno. Lo strumento di accesso al beneficio sarà la carta Rei, dove verrà materialmente caricato l’importo. Si tratta di una carta con cui sarà possibile acquistare una serie di beni, utilizzabile anche come bancomat per prelevare fino alla metà dell’importo erogato mensilmente. Contestualmente alla ricezione del sostegno, i beneficiari dovranno però partecipare a un progetto di reinserimento sociale e nel mondo del lavoro.

Dove e quando dovrà essere presentata la domanda 4

Le domande potranno essere

Il ministro del lavoro Giuliano Poletti presentate dal 1° dicembre (tranne che per il comune di Roma che ha fatto slittare la data di qualche giorno, al 5 dicembre) 2017, presso i punti di accesso che verranno messi a disposizione dai Comuni. Il Comune invierà poi la domanda all’Inps che dovrà rispondere entro 5 giorni dal ricevimento della documentazione. Se approvato, l’assegno REI verrà erogato a partire dal mese successivo a quello di approvazione della domanda.

Come funziona? Il reddito di inclusione sociale è composto da due parti: un assegno mensile e un progetto personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo. L’assegno mensile dipende dalla dimensione del nucleo familiare e dalla distanza del reddito familiare da una soglia di accesso. L’assegno verrà erogato per 18 mesi. È rinnovabile per non più di 12 mesi, ma tra la conclusione e l’inizio del Rei successivo dovranno pas-

sare almeno 6 mesi. La seconda componente del Rei è il progetto personalizzato per l’integrazione sociale e lavorativa. Il progetto ha lo scopo di portare la famiglia a superare la situazione di difficoltà. Questo non riguarda solo la situazione lavorativa in senso stretto, ma può anche riguardare la ricerca di una casa, la somministrazione di cure mediche e l’educazione dei figli. Del progetto si occuperanno i comuni ma se gli impegni presi non verranno rispettati, sono previste sanzioni: dalla riduzione di un quarto del beneficio mensile fino alla totale decadenza dello stesso.

Chi può ricevere il Rei? Tutti i cittadini italiani e comunitari ma anche i cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno e i titolari di protezione internazionale (ad esempio asilo politico). In tutti i casi, dovranno essere residenti in Italia da almeno due anni al momento della presentazione della doman-

da. Dovranno rispettare dei requisiti familiari ed economici stabiliti. L’assegnazione del sussidio dipenderà infatti anche dall’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) e dall’indice della situazione reddituale (cioè il reddito realmente a disposizione delle famiglie per far fronte alle spese di tutti i giorni). L’utilizzo di questo secondo criterio ha lo scopo di non escludere le famiglie che versano in stato di povertà ma che hanno la prima casa di proprietà. Purché non abbiano altri immobili che producano reddito. In particolare, l’indicatore ISEE deve essere pari o inferiore a 6mila euro, e l’ISRE deve essere pari o inferiore a 3mila euro. Vi sono poi dei vincoli patrimoniali. Il patrimonio immobiliare, esclusa la casa di proprietà, non deve superare i 20mila euro. E il patrimonio mobiliare (conti correnti bancari o postali; certificati di depositi e credito, buoni fruttiferi e assimilati, azioni e obbligazioni) non deve superare i 10mila euro. Ma la soglia massima per il patrimonio immobiliare si riduce a 6mila euro per i nuclei familiari composti da una persona e a 8mila per quelli composti da due persone. Importanti novità sono già in arrivo nella bozza di legge di bilancio per il 2018, che prevede un significativo potenziamento del reddito di inclusione, infatti stabilisce che da luglio 2018 diventerà una misura universale, aperta a tutte le famiglie in grave povertà. Infatti gli aventi diritto dal 1 gennaio

2018 sono le famiglie con almeno un minore o un figlio disabile o una persona in stato di gravidanza, oppure con una persona di almeno 55 anni disoccupata. La legge di bilancio prevede che da luglio 2018 tutti questi requisiti categoriali vengano meno. Si adeguano anche gli stanziamenti, che crescono di 300 milioni per il 2018, di 700 per il 2019 e di 900 per ciascuno degli anni successivi. In totale, il fondo contro la povertà vale circa 2 miliardi per il 2018, 2,5 miliardi nel 2019 e 2,7 miliardi dal 2020. Buona parte delle risorse sarà spesa per l’erogazione del beneficio economico, che per le famiglie numerose aumenta del 10%, si passerà dai 485 euro precedenti a 534 euro al mese, il resto per l’organizzazione della rete dei servizi.


Ostia, gli stabilimenti balneari valgono oro

Eugenia Belvedere

Le faide per contendersene la gestione Il Decimo Municipio di Roma ha un nuovo presidente, si chiama Giuliana Di Pillo ed è esponente del Movimento Cinque Stelle. Se da una parte il capitolo elezioni è archiviato, dall’altra i problemi del quartiere romano di Ostia sono ancora sotto gli occhi di tutti. Nei giorni successivi all’aggressione da parte di Roberto Spada al giornalista Rai Daniele Piervincenzi, ad Ostia è scoppiata quella che agli occhi dei residenti sembra una vera e propria guerra per il controllo del territorio. Mentre infatti Roberto Spada resta detenuto nel carcere di Tolmezzo, vicino a Udine, con l’accusa di violenza privata con metodo mafioso, Alessio Ferreri, pizzaiolo di 41 anni, è stato ferito alle gambe da alcuni colpi di pistola. Alessio Ferreri, con qualche precedente penale, è il nipote di Carmine Fasciani, boss della mala del litorale. L’altra persona ferita insieme a lui è Alessandro Bruno, 50 anni, responsabile del locale “Disco Giro Pizza”. Due uomini con i volti coperti da caschi integrali, sono arrivati in via delle Canerie, a bordo di uno scooter ed hanno sparato colpendo i due. Veloci come sono arrivati, così sono fuggiti facendo perdere le loro tracce. Solo lo scooter è stato ritrovato a qualche strada di distanza, dato alle fiamme. Non in pericolo di vita i due rimangono in osservazione presso l’ospedale ‘Grassi’ di Ostia. Tre giorni dopo in via Antonio Forni, nel centro del territorio controllato dal clan Spada, sono stati esplosi altri colpi di pistola. Cinque i colpi sparati contro la porta dell’abitazione di un membro della famiglia

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Spada, Silvano, che abita nei pressi del bar dove nel novembre del 2011 furono uccisi due pregiudicati della zona, Giovanni Galleoni e Francesco Antonini, conosciuti negli ambienti della mala come Baficchio e Sorcanera, entrati in conflitto con la famiglia Spada. Nella stessa serata è stata presa a calci e pugni anche la porta di casa di un altro membro della famiglia che abita poco distante, in via Baffigo. La risposta delle forze dell’ordine non si è fatta attendere: circa 250 gli uomini, tra Polizia, Carabinieri e Finanza, in campo nella roccaforte degli Spada. Quattro le persone arrestate ed una denunciata. Armi e droga sequestrate. E ancora: 353 individui e 276 mezzi sottoposti a verifica, sette persone ed altrettanti locali perquisiti. Ed un altro segnalato come consumatore di sostanze stupefacenti. E mentre si fanno la conta di quanta droga e armi sono state sequestate ecco che l’attenzione del sindaco Virginia Raggi si sposta sul lungomare. Con l’approvazione del Pua (Piano utilizzo arenili) si prevedono nuovi scontri sul litorale romano. Lo strumento di programmazione e pianificazione delle aree demaniali marittime è ancora tutto da approvare ma le basi gettate da questa amministrazione andranno a scontrarsi con chi sugli stabilimenti balneari di Roma ci lucra da anni. I pilastri del Pua sono cinque: spiagge libere; tutela degli edifici storici; corridoi verso il mare; riaprire finalmente la visuale verso il mare; strutture con servizi, dal lungomuro al mare. I principali settori di

riqualificazione previsti dal Pua sono quindi: il Settore Foce del Tevere; il Settore Urbano; il Settore Ricreativo Sportivo – Naturalistico; il Settore Naturalistico. In pratica molti degli stabilimente balneari nona norma e che non rientrano sotto la tutela di beni storici dovranno scomparire. Ogni stabilimento inoltre dovrà garantire il libero accesso al mare. È stato calcolato intorno al miliardo e mezzo di euro il giro d’affari degli stabilimenti balneari, un giro gestito da numerosi attori tra cui il nome di Roberto Spada è solo uno dei tanti. Semplici chioschi diventati stabilimenti con migliaia di metri quadrati di spiaggia, piccole attività in cui si sono realizzati ristoranti di lusso, piscine e discoteche costruiti grazie ad abusi edilizi su cui mai si è accesa l’attenzione dell’ammi-

nistrazione pubblica, dune sbancate per realizzare parcheggi Stravolgimenti a cui molti residenti hanno assistito impotenti, alcuni attoniti altri con silenziosa approvazione: “Il turismo porta soldi signori’!”. Su 77 controllati 71 sono risultati non a norma ma solo 25 hanno visto la licenza revocata. Revoche che però sono ancora da effettuare perchè i gestori degli stabilimenti hanno presentato ricorso. Ed è proprio tra i gestori degli stabilimenti che spuntano fuori nomi eccellenti. Le Dune, assegnato al presidente della Federbalneari, Renato Papagni, che insieme al limitrofo Tibidabo conterebbe ben 51.528 mq di demanio marittimo contro i 22.600 assegnati dalla concessione, come denuncia anche l’Associazione Mare Libero. Poi c’e’ il Kursall, storico stabilimento intestato a Micaela Balini, sorella di Mauro, il presidente del Porto di Ostia arrestato nel 2015 con l’accusa di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta e riciclaggio: qui i vigili urbani hanno di fatto lasciato in piedi soltanto l’accesso al mare: via la discoteca, il bar, il ristorante, la piscina, il solarium, la palestra e perfino i magazzini adibiti a cabine, spogliatoi e depositi per sdraio e lettini, per un totale di ben 1500 mq di strutture non autorizzate. Riconducibili alla famiglia del patron del porto ci sono gli stabilimenti Hakuna Matata, Kursaal e La Rotonda-Shilling, intestati rispettivamente ai fratelli Laura, Micaela e Fabio: in totale per loro quasi 5000 mq di strutture abusive.

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Grandi coppie nell’arte Barbara Gazzabin

Luigi Pirandello e Marta Abba

Una corrispondenza d’amorosi sensi L’Evento A 150 anni dalla nascita, nulla è cambiato in casa Pirandello, in via Bosio sulla Nomentana, che proprio in questi giorni è diventata teatro di una Mostra in tandem con Villa Torlonia. Entrando nell’abitazione si è accolti da un clima di serena armonia nella quotidianità della vita domestica. Ad accogliere i visitatori l’immancabile papillon in bella mostra, le pantofole accanto al letto,e sulla toletta le fotografie della sua Musa ispiratrice Marta Abba.

L’Eletta

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Così la definisce lo scrittore nel suo copiosissimo scambio epistolare (600 lettere) con l’attrice, amica nell’intimità dell’arte e della vita.”Una corrispondenza d’amorosi sensi”tra l’interprete e l’Autore dei più famosi lavori teatrali del ‘900, quelli che ancora oggi campeggiano imperterriti sulle locandine di tutti i palcoscenici del mondo. E a calcare la scena, lei, l’insuperabile “Prima donna”. Marta Abba, un’attrice brillante, passionale, sensibilmente magistrale nel calarsi nei ruoli più intimi, nell’interpretare i personaggi più emblematici, nel penetrare ogni singolo spasimo di un animo complesso e tormentato, come quello di Pirandello.

del personaggio, l’inseparabile Marta Abba. La sua ancora di salvezza, il suo punto fermo in quel mare di incertezze, angosce, “mascherature di squallidi eroi,” creature amare e grottesche di una società in dissoluzione che falsa e distorce la realtà sotto la veste del perbenismo e delle rispettabilità, soffocata dentro le pareti di un mondo privo di senso. Dal loro incontro nascerà un sodalizio che porterà fama, fortuna e notorietà ad entrambi. Il successo dell’uno diventerà il successo dell’altra, tanto che lei diventerà in Italia e all’Estero l’immagine vivente del teatro pirandelliano.

scenico del teatro. Un amore platonico declinato sul filo della disperazione di un uomo ormai in declino, che attinge la sua linfa vitale nella freschezza esuberante di un fiore in boccio, tenacemente ferma nel proposito di tenere vivo questo legame, pur fragile, tra il Maestro e la sua Musa legata indissolubilmente a lui a cui deve la sua carriera di attrice e la sua formazione intellettuale. Un “Mal giocondo” fissato solo sulla scena e mai nella vita. Per lui è passione, per lei ammirazione. “Sono come tu mi vuoi e se non mi vuoi più, io, per me stesso, non sarò più nulla e vivere non mi è più possibile”

L’incontro

Un amore platonico

Dedica

S’erano conosciuti nel 1925. Era appena passata la Grande Guerra con la sua lunga scia di sangue e la gente ancora si leccava le ferite, ma per quell’istinto di conservazione innato e incontrollabile, c’era anche il desiderio di rinascere dalle ceneri e reagire malgrado tutto. Pirandello era già uno scrittore affermato, ma con la voglia di cimentarsi anche nel teatro. Per questo aveva dato vita alla “Compagnia del teatro d’Arte”a Roma in via Odescalchi. Nell’intenzione c’era una idea ancora vaga e in nuce di sperimentare un nuovo aspetto dell’umanità ferita, non più solo “Vinta” come nel teatro verista, né alla maniera di Zolà, bensì tragicomica dietro la maschera del falso perbenismo borghese. Per questo era necessario

Lei è una giovanissima e promettente attrice milanese di 24 anni, lui, agrigentino per nascita, sta per compierne 58. Lei sorride alla giovinezza, lui è già sposato e vive l’agonia di una moglie caduta nel baratro senza fine di una malattia incurabile causata dal crac finanziario della sua famiglia. Lui afferra l’impossibile, intrecciando un linguaggio che diventa Teatro; lei è totalmente inebriata dalla personalità del suo Maestro. La loro è la storia di una passione mancata tra le righe di un grande amore. Si scriveranno fino ad una settimana prima della morte di Pirandello nel 1936. Lei, che in quel momento recitava a Broadway, riceverà la sua ultima lettera soltanto post mortem e la leggerà pubblicamente sul palco-

Di lei l’Autore scriverà in uno dei passi più intimi delle sue epistole: “Ho tutta la mia vita in Te, la mia arte sei Tu; senza il tuo respiro muore: Tu stai creando e non lo sai, Tu con la potenza della Tua arte, coi toni della Tua inimitabile voce, col fulgore dei tuoi occhi che trovano lo sguardo per ogni passione, stai creando con l’ardore della Tua mente, del Tuo cuore, da tutta la Tua persona è venuto in me, perchè io lo trasfonda nell’opera che attraverso te sto scrivendo e che non è mia ma Tua: creazione Tua” Marta Abba arriva a noi così, elegante e raffinata, sublime e realista, misurata e appassionata, proprio come il loro rapporto, intimo ma mai sensuale sul palco come nella vita.

scegliere con cura il cast ed in particolare il ruolo di “prima donna”. Folgorato da una critica di Marco Praga su una giovane promessa delle scene, definita come un’attrice impetuosa, passionale ed esuberante, Pirandello volle assolutamente scritturarla, disposto a pagarla con un compenso astronomico per la parte di protagonista di “Nostra dea”. È l’aprile del 1925: da allora Marta Abba resterà per sempre la sua “Dea”. Nascono così le sue più belle commedie. Accanto a lui, per aver creduto sin dall’inizio nella grandezza

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Pensioni:

Eugenia Belvedere

ecco i cambiamenti per il 2018 Nel frattempo in arrivo l’adeguamento inflazione La Manovra per l’anno 2018 è stata approvata dalla commissione Bilancio del Senato, che ha dato il mandato al relatore per portare il testo in Aula e, tra le novità inserite, ci sono quelle riguardanti le pensioni di vecchiaia con medesimo requisito per uomini e donne del settore privato. Queste ultime, in particolare, potranno esercitare un diritto alla pensione non appena raggiunti i 66 anni e sette mesi. per entrambe le categorie anche un minimo di contributi pari a 20 anni. Per la pensione anticipata, invece, non è richiesto un minimo sull’età del richiedente, ma solo sui contributi maturati. In questo caso, per gli uomini è previsto un anno in più rispetto alle donne, ossia di 42 anni e 10 mesi di contributi. Le donne, invece, potranno esercitare tale diritto non appena raggiunti i 41 anni e 10 mesi e indipendentemente dall’età.

Diamo i numeri! Inserito lo stop all’aumento automatico dell’età pensionabile, che scatterà nel 2019, per 14.600 lavoratori impegnati in attività gravose. Nel 2023 la platea degli esentati sale a 20.200 per arrivare a 20.900 nel 2027. La misura costa 100 milioni nel 2019 e 300 milioni a regime. Gli adeguamenti dell’età pensionabile alla variazione della speranza di vita scatteranno ogni due anni con un tetto di 3 mesi a partire dal 2021. Le aziende private, con più di 15 dipendenti, potranno mandare i propri dipendenti in pensione pagando loro un anticipo non più di 4, ma fino a 7 anni.

Manovra presentata, mobilitazioni organizzate

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Adeguamenti che non sono piaciuti a tutti. La Cgil infatti ha organizzato una manifestazione di piazza per il 2 dicembre che aveva come slogan: Pensioni, i conti non tornano. La Cgil chiede poi di “bloccare l’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura, garantire una maggiore libertà di scelta i lavoratori su quando andare in pensione”. E ancora, favorire l’accesso alla previdenza integrativa e garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni.“Iniziamo una stagione di mobilitazione nei confronti del governo che aveva preso degli impegni l’anno scorso, in quella che era la cosiddetta fase due del sistema previdenziale” ha detto il segretario generale

della Cgil Susanna Camusso indicando l’auspicio che possa ritrovarsi un’intesa anche con Cisl e Uil.

Dall’Inps Attenzione gente! Le pensioni minime subiranno un aumento, dopo ben due anni di fermo le pensioni passeranno dagli attuali 501,89 a 507,41 euro. Non per qualche decisione politica, ma per il meccanismo automatico di adeguamento delle pensioni all’inflazione, o meglio alla variazione del costo di un determinato paniere che costituisce il punto di riferimento per le prestazioni previdenziali e assistenziali: l’indice Istat dei prezzi al consumo, tabacchi esclusi, per le famiglie di operai e impiegati. Per chi percepisce 1.000 euro lordi al mese, l’incremento sarà di 11 euro, con 1.600 euro il ritocco sarà di 16,72 euro, chi incassa 2.100 euro avrà un aumento di 17,33 euro. Rapportato all’intero anno, quindi tredicesima compresa, significa che chi riceve la pensione minima avrà poco meno di 72 euro in più; chi intasca 13mila euro all’anno, ne riceverà 143 in più. Inoltre chi ha una pensione compresa tra 1.500 e 3.000 euro al mese “guadagnerà” tra i 200 e i 260 euro lordi all’anno. Non ci sono soltanto buone notizie per i pensionati perché, accanto all’aumento degli assegni vi sarà, dopo anni di rinvii, il recupero degli importi indebitamente versati dall’Inps nel 2015. La vicenda riguarda il fatto che nel 2015 l’inflazione registrata è stata più bassa di quanto previsto e che quindi gli importi erogati a titolo di perequazione dovranno essere in parte restituiti. Il rimborso delle pensioni dovuto oggi dai pensionati all’Inps era stato bloccato sia nel 2016 che nel 2017 ma al momento non vi sono proroghe. Si tratterà di una cifra che si aggirerà intorno ai 20 euro.


È ubicata in via Garibaldi 110 a Lariano la nuova Sanitaria Parafarmacia Apre a Lariano un’altra realtà dei dottori Montecuollo clienti avranno infatti l’opportunità di trovare tutto ciò di cui hanno bisogno: guinzagli, giochi, spazzole, pettini, pettorine così da poter coccolare come mai prima i propri cuccioli. Con riferimento al reparto bambini nulla è stato lasciato al caso. Dai giochi ai passeggini, dai seggioloni all’alimentazione con prezzi concorrenziali sul mercato. È inoltre possibile creare delle liste nascita e approfittare delle offerte create ad hoc. Ha aperto i battenti lo scorso 4 dicembre la Sanitaria Parafarmacia dei dottori Montecuollo. Con sede in via Garibaldi 110 a Lariano, la nuova realtà offrirà al pubblico una vasta scelta di prodotti sanitari, quali ausili ortopedici, una gamma di prodotti veterinari molto ampia, prodotti naturali, omeopatici. Grande attenzione sarà rivolta al mondo dell’infanzia e alle mamme, ai prodotti per gli sportivi e tantissime saranno le iniziative che verranno organizzate per creare un rapporto col cliente che diventerà il padrone di casa. Nel rispetto della filosofia del gruppo Montecuollo l’utente finale dovrà infatti sentirsi a casa propria e collaborare con il team presente nella struttura per consentire un miglioramento e una crescita continua. Per quanto riguarda la veterinaria, da sottolineare il vasto reparto che riguarda l’alimentazione ma non solo. I

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Tra queste: • • •

Trio love più seggiolone auto Eletta e, a scelta un seggiolone pappa Metal Poket o una sdraietta Hooplà a 649 euro con un risparmio di 164 euro Cameretta completa composta da fasciatoio, lettino, set tessile, materasso e cuscino a 549 euro, con un risparmio di 178 euro Next to me (miniculla) con lampada dolci sogni a 219 euro, con un risparmio di 44 euro

Come anticipato, tante saranno le iniziative che ogni settimana prenderanno vita: incontri con nutrizionisti, pediatri, ginecologi e tanti altri professionisti. Saranno inoltre organizzate giornate di check-up gratuiti per ricordare che la salute viene sempre al primo posto. Non resta che visitare la nuova realtà. L’appuntamento è in via Garibaldi 110 a Lariano.


Nonsololibri

Eugenia Belvedere e Silvia Ciriaci e.belvedere@gmail.com - silviaciriaci@tiscali.it

Assalto a Villa del Lieto Tramonto Autore: Minna Lindgren – Editore: Sonzogno Tre vecchiette alla ricerca di malintenzionati. Questo il filo conduttore della Trilogia di Helnsinki, storie firmate da Minna Lindgren che hanno come protagoniste tre ultra novantenni. Dopo Fuga da Villa del Lieto Tramonto e Mistero a Villa del Lieto Tramonto, con Assalto a Villa del Lieto Tramonto, tornano le insolite protagoniste in storie garbate, ironiche e piene di humor. Assalto a Villa del Lieto Tramonto viene pubblicato in Italia da Sonzogno con la traduzione di Irene Sorrentino e la bella copertina realizzata da Valentina Cinetto. In questo libro Villa del Lieto Tramonto è cambiata, improvvisamente e drasticamente, e il cambiamento non sembra convincere la gran parte degli ospiti della casa di riposo, in prima linea Siiri, Irma e Anna-Liisa, le tre simpatiche vecchiette protagoniste di passate “indagini”. L’ospizio impiega ora un avveniristico progetto di teleassistenza che, combinato con le più recenti soluzioni della domotica, ha permesso alla direzione di fare a meno del personale umano. Ci sono quindi frigoriferi parlanti che ricordano gli alimenti che mancano al loro interno, robottini da compagnia pronti a intrattenere gli anziani e vari altri prodigi della tecnologia. Ma non tutti gli ospiti della casa di risposo riescono a fare i conti con tutti questi cambiamenti. Ma chi controlla dal cloud questa fredda tecnologia e chi lucra sul suo massiccio impiego? I dubbi si infittiscono nell’impavido e inseparabile terzetto di nonnine dopo la comparsa di misteriosi volontari: si presentano come fervidi credenti, ma la loro ostinazione nel racimolare donazioni in denaro, è a dir poco sospetta e toccherà ancora una volta a Siiri, Irma e Anna-Liisa far luce sulla faccenda, in un giallo-commedia. Minna Lindgren con tatto, gentilezza e acuta ironia, sembra volerci dire che la tecnologia non sempre equivale a progresso e non si traduce automaticamente in benessere. All’avanzata della tecnologia si può ancora resistere. La libraia

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I racconti dei vedovi neri Autore: Isaac Asimov – Editore: Beat anno 2016 Il lettore, osservando la copertina di questo libro, rimane piacevolmente sorpreso. L’immagine un po’ retrò su fondo noir di una teiera e di una tazza che contiene infuso di tè nero, fa presagire che il testo appartenga al genere thriller. Chi tra i nostalgici non ha letto o non ha visto in televisione i casi risolti di Sherloch Holmes, Miss Marple, Hercules Poirot ed Ellery Queen? Ormai dei veri e propri cult. Da allora il genere noir ha percorso tanta strada, ma questi sono altri delitti! Oltre al titolo luttuoso “I racconti dei vedovi neri”, che nulla c’entra con storie di trapassi, la vera perla nera di questo libro è il suo autore Isaac Asimov. Padre della letteratura fantascientifica, come lui stesso racconta nell’introduzione, tornando al suo primo e più grande amore letterario, spesso si cimenta a scrivere thriller. La particolarità che attrae la mente del lettore giallista, è che i casi esaminati non sono i classici omicidi, ma veri e propri rompicapo matematici. Il testo si compone di dodici racconti neri, ognuno legato a un mistero che verrà dipanato da un gruppo di rispettabili amici che una volta al mese si riuniscono per risolvere un piccolo o grande mistero. Il club dei vedovi è così chiamato perché alle discussioni non sono ammesse donne. Come ogni indagine che si rispetti, gli investigatori hanno quasi sempre il loro prode e fidato aiutante: il cameriere Henry, che, oltre a servire con discrezione e grazia le pietanze ai commensali, rivelerà sempre la soluzione dei misteri. In questi racconti uno dei più grandi scrittori di fantascienza si cimenta con il giallo creando dodici gioielli di logica, È un libro che si fa amare dai lettori, lo stile è scorrevole e carico di suspence. Ottimo da regalare per il prossimo Natale. Buone festività a tutti. La lettrice

A Natale regala un libro Donato Carrisi - L’uomo del labirinto Longanesi - 400 pagine - 19.00 euro Donato Carrisi torna con il nuovo thriller L’uomo del labirinto. Nel cuore della notte Samantha riemerge dalle tenebre che l’avevano inghiottita. Tredicenne rapita e tenuta prigioniera per 15 anni, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto. Maurizio De Giovanni - Souvenir Einaudi - 328 pagine - 19.00 euro I Bastardi di Pizzofalcone, che per la prima volta escono dalla loro città, Napoli. Un uomo viene trovato in un cantiere della metropolitana privo di documenti e di cellulare; qualcuno lo ha aggredito e percosso con violenza. Trasportato in ospedale, entra in coma senza che nessuno sia riuscito a parlargli. Di far luce sull’episodio sono incaricati i poliziotti di Pizzofalcone. La vittima: è un americano in villeggiatura a Sorrento con la sorella e la madre, un’ex diva di Hollywood ora affetta da Alzheimer. Lorenzo Jovanotti - Sbam! - Mondadori - 180 pagine 18.00 euro Il diario di viaggio di Jovanotti e del nuovo album - - Il libro è pubblicato in concomitanza con Oh, vita!, il nuovo disco di Lorenzo Jovanotti. Un nuovo progetto editoriale fortemente voluto dal cantautore per accompagnare armoniosamente la sua nuova musica. Sbam! Oltre che esser eun titolo del nuovo album è anche una raccolta di racconti e visioni di autori di diversi mondi. Sheila Norton - Oliver, il gatto che salvò il Natale Newton Compton - 281 pagine - 10.00 euro - Oliver è un gatto timido e pigro e raramente si spinge fuori dal pub dove vive. Ma la sua vita è destinata a cambiare da un giorno all’altro, quando un incendio divampa nella cucina e costringe Oliver ad uscire nel mondo. Incontra così una bambina triste e sola... Ha bisogno di un amico, pensa Oliver. E visto che siamo vicini al Natale, perché non diventare il protagonista di un piccolo miracolo.

Eugenia Belvedere

Nicola Killen - Ollie e la renna di Natale - Ediz. a colori - Nord Sud edizioni - 13.00 Euro - Jingle, jingle, jingle... È la vigilia di Natale. Ollie è appena andata a quando si sveglia all’improvviso. Che cosa sarà quel suono? Ollie esce nella, neve e lo segue. Nuova avventura sta per cominciare. Sarà un Natale indimenticabile! Età di lettura: da 3 anni. Jeff Kinney - Diario di una schiappa Avanti tutta - Il Castoro pagine 217 13.00 euro - Le cose si mettono di male in peggio per Greg. Papà vuole che si impegni nella banda musicale della scuola, mentre Mamma è disposta a tutto perché rinunci ai videogiochi ed esplori il suo “lato creativo” . Età di lettura da 11 anni. Adele crudele, l’inferno sono gli altri Mr Tan Miss Prickly Becco Giallo pagine 94 - 12 euro Che si tratti di far arrabbiare i miei genitori di’torturare il mio stupido gatto di lottare contro giada e le sue compari o di spezzare il cuore a goffredo ho sempre pronta un’idea interessante!” una buona dose di humour nero e un pizzico di tenerezza: ecco la ricetta di adele eroina di un nuovo genere allacciate le cinture si parte! Gianni Rodari - Le più belle fiabe illustrate di Gianni Rodari Edizioni El - 15 euro - Il volume contiene 8 fiabe, tutte illustrate. Passatempi nella giungla, Il giovane gambero, L’uomo che rubava il Colosseo, Le belle fate, L’acca in fuga, La strada di cioccolato, Una viola al Polo Nord, È in arrivo un treno carico di... Età di lettura: da 4 anni. Colorama, il mio campionario cromatico - Ippocampo Ragazzi Edizioni - pagine 280 - 19,90 euro - Dall’azzurro limpido di un cielo sereno al rosso vivo dei papaveri, dal verde delicato di un lichene al giallo acceso dei mezzi da cantiere, dal piumaggio rosa dei fenicotteri al viola intenso della barbabietola.. Colorama, il mio campionario cromatico ci svela i segreti di tante sfumature: da dove viene l’indaco? A cosa serve il bruno di mummia? Cos’hanno in comune una fragola e una foglia autunnale? Un inedito e ricchissimo inventario (133 pantoni) per scoprire e capire l’universo poetico dei colori, attraverso la loro storia.



Look Natale 2017 Ecco come vestirsi

Maria Rita Cappucci

Tartan, glitter, paillettes e molto altro scegli cosa indossare sotto l’albero Non è mai troppo presto per pensare al Natale e ... all’outfit perfetto, ovvio! Che lo shopping abbia inizio, dunque, ma attenzione perché anche il look da indossare sotto l’albero può nascondere qualche insidia. Se è vero infatti che il buon Mark Darcy ne Il diario di Briget Jones ci ha insegnato che “a Natale ogni outfit vale” a suon di maglioni con le renne, è vero anche che ogni party è diverso dall’altro e richiede un mood differente a seconda della situazione. Che tu festeggi a casa, in montagna o al ristorante, ecco quindi tanti spunti per essere assolutamente impeccabile nel momento più magico dell’anno.

Natale a casa Se hai scelto di trascorrere il Natale nel calore di casa tua con pochi cari intorno alla tavola, non ci sono dubbi: il tuo outfit dovrà essere comfy chic! Scegli capi comodi ed essenziali, puntando tutto su contrasti sorprendenti tra colori e tessuti. Una gonna in tulle ad esempio potrà essere accostata in modo inaspettato a una camicia total check sui toni del rosso e del verde, dando vita a un outfit originale e spiccatamente natalizio. Un paio di classicissimi jeans sapranno letteralmente trasformarsi, se abbinati a un maglione in lana grossa dai ricami 3D.

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Natale in famiglia Il classico dei classici in fatto di festeggiamenti natalizi è il pranzo con tutta la famiglia, non ci sono dubbi. Non ci sono vere e proprie regole per essere perfetta in questa situazione, quindi divertiti e libera la fantasia! Un look total red, tartan in tutte le sue declinazioni oppure la scelta di tessuti sontuosi come pizzi o velluti, sono di certo idee sempre vincenti per Natale. Ma non solo. Se hai intenzione di azzardare qualche piccolo colpo di testa, questo è decisamente il momento giusto! Hai una voglia matta di cedere al fascino della tendenza sparkling? Non pensarci su due volte e fallo: una maglia in paillettes o un vestito glitter sono capi assolutamente concessi sotto l’albero, anche per un piccolo party in famiglia.

Natale al ristorante Una scelta più mondana e meno tradizionale, ma che sta prendendo sempre più piede, è quella di festeggiare il Natale al ristorante. In questo caso le regole di dress code saranno dettate innanzitutto dal tipo di locale prescelto. Anche per questo tipo di occasione comunque la tendenza shiny, tra paillettes e tessuti metal, rimane una scelta di sicuro effetto. Una gonna ampia glitterata abbinata a una camicia bianca classica potrà dare vita a un outfit natalizio ricco di charme. O ancora, una gonna plissé metallizzata sarà perfetta per un look elegante ma più discreto.

Natale in montagna Scarterai i regali immersa nel bianco della montagna? Punta tutto su un outfit total white. E che sia comodo, caldo e soprattutto… davvero cool! L’idea in più? Spezza con una cintura bordeaux con maxi fibbia o con una pelliccia colorata nella tonalità del verde bosco, sarà davvero un caldo dettaglio natalizio perfetto per l’occasione!

Capodanno 2018. I capi più cool per fare festa con stile Ecco tante idee di look per il tuo New Year’s Eve Party! Tre, due, uno e in men che non si dica ci ritroveremo tutti ad augurarci: “Buon Anno!” Il conto alla rovescia per la data più ‘spumeggiante’ del calendario sta infatti per avere inizio. È tempo dunque di pensare all’outfit perfetto per dare il benvenuto al 2018 nel modo più cool. Qualunque sia il tuo programma per il party di Capodanno c’è una sola regola da rispettare: osare! Ma come azzardare colpi di testa senza commettere scivoloni di stile? Semplice: punta sulle tinte più tradizionali, ma lascia tutti a bocca aperta con effetti speciali. Linee poco convenzionali, accessori sorprendenti e tanti, tantissimi dettagli sparkling sapranno farti brillare!

Capodanno in rosso Il rosso è uno dei colori must per tutte le Feste, da Natale a Capodanno. Anche l’outfit più semplice infatti, se proposto in chiave total red, con accessori en pendant, può diventare un look a tema assolutamente impeccabile. Un classico tubino rosso, un abito semi ampio al ginocchio, un mini dress dal taglio super glamour… con il rosso si va sempre sul sicuro durante le feste!

Capodanno total black Il nero è il classico dei classici, per la sera di Capodanno come per tutti i 365 giorni del calendario. Nella notte più folle dell’anno però è necessario rispettare alcune semplici istruzioni per l’uso per indossarlo nel modo migliore. La regola numero uno? Interpretalo in modo poco convenzionale, giocando con tessuti come tulle, pizzo o velluti e puntando su tagli inaspettati e super glam. Un tubino monospalla dalla linea sbarazzina, una gonna multistrato illuminata da cristalli oppure un paio di pantaloni in paillettes total black. L’dea in più? Sicuramente uno smoking destrutturato in versione for her, da indossare tassativamente con accessori sparkling, tacchi altissimi e make-up glamour e iper-femminile.

sa, sono assolutamente necessari nella notte di Capodanno. Non esiste davvero nulla di meglio di un mini dress dorato con paillettes all over o di un blazer tutto strass e cristalli per donare l’allure giusta al tuo outfit e illuminare la festa.

Capodanno in verde Per chi fosse alla ricerca di un colore diverso dai soliti noti, la risposta possibile è una sola: il verde. Da dosare con cura e da utilizzare nelle sue declinazioni più profonde, come il bosco o il bottiglia, saprà rendere poco convenzionale il tuo Capodanno con un tocco raffinato dallo charme praticamente unico. Sceglilo per un tubino full paillettes, per un mini dress illuminato da lurex o glitter, oppure per intriganti capi in soffice velluto… non te ne pentirai!

Capodanno in Silver & Gold La scelta delle vere it-girls, quella perfetta per i New Year’s Eve Party più fashion e di tendenza? Puntare tutto sul trend sparkling. Nelle sue chiavi più glam ovviamente, ovvero oro e argento. I colpi di testa, si

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Da Tres Chic il Natale è di scena Rosso, verde e oro per un ritorno alla tradizione

Pacchetti fai da te

Le occasioni speciali hanno il dono di trasformare le attività ordinarie in straordinarie. Come preparare la tavola di Natale, attività che non ha niente a che vedere con le apparecchiature quotidiane, è un rito che si rafforza anno dopo anno, cresce con i nostri ricordi e si nutre di riti confortanti. Il posto dove si siede la zia che non mangia carne, la sedia preferita dal nonno con un bel cuscino soffice, la tovaglia regalo di qualche anno fa della nonna. I preparativi hanno inizio molti giorni prima, quando si comincia a pregustare l’atmosfera magica del Natale. Allora si sceglie la musica, si allestisce l’albero e si riempie la casa di decorazioni.

Se il bianco è il colore che avete scelto, potete anche usarlo per incartare i vostri regali di Natale. Se volete personalizzarli potete utilizzare il bianco con qualche tocco di azzurro. Se invece unite l’argento potete fare l’abbinamento perfetto per un pensierino di fine d’anno. Abbinando un bel nastro bianco con della tela di iuta potreste invece creare quell’atmosfera tanto di moda ormai da tempo ch ericorda i paesi del nord Europa.

Regali natalizi

Addobbiamo la tavola Manca poco all’organizzazione del cenone della Vigilia o per il pranzo di Natale. Ovviamente non conta solo quello che cucinerete ma anche come lo presenterete. Sobria, eccentrica, rossa, bianca o oro? Che stile ha la vostra tavola di Natale? Se volete seguire le tendenza moda di quest’anno non ci sono dubbi: dovete puntare al rosso e al verde tradizionale. Il 2017 è l’anno del ritorno alle tradizione, Babbo Natale occhieggia da piatti e portatovaglioli, le renne sorridono dai tovaglioli e tra i centro tavola dai toni rosso, verde e oro, potete scorgere i sempre simpatici pupazzi di neve. Palle di vetro con la neve e ghirlande di aghi di pino, a completare quello che è l’arredamento adatto per questo Natale e per festeggiare l’anno nuovo. Se poi invece siete in cerca di novità e non volete rispettare la neo tornata tradizione ecco che basta puntare sul bianco. Tanto bianco, tanto candore e un ritorno agli addobbi e ai regali confezionati a mano. Dunque, per le ghirlande, le palline di Natale, i fiori, la tavola, i segnaposto e i biglietti d’auguri il colore è il bianco.

Se volete fare un regalo gradito quest’anno puntato al tema natalizio anche per gli accessori per la casa come tazzine, piatti e biancheria per la tavola. Passato il periodo di crisi in cui si puntava al regalo utile, per queste festività si torna a regalare oggetti prettamente natalizi. La voglia di bello e di calore che danno gli oggetti a tema per il Natale, sono molto graditi e le persone tornano a regarli, anche se, l’oggetto verrà usato solo per i quindici giorni delle Feste.

I consigli del nostro amico Daniele Ciani Cappelletti in brodo di cappone

spolverata di ulteriore Parmigiano stagionato 30 mesi.

Tacchinella ripieno al forno Piatto marchigiano che non ha niente a che vedere con il tacchino gigante servito il giorno del ringraziamento. È un piatto molto più antico, tradizionale per il pranzo del 1° dell’anno della mia famiglia.

I cappelletti sono uno dei fiori all’occhiello della cucina marchigiana, e per lunghissima tradizione, il piatto indispensabile del pranzo di Natale della mia famiglia nelle Marche. È una pasta ripiena a cui si dà la forma di un piccolo cappello a falda larga.Per avere un piatto veramente delicato e ben equilibrato è necessario avere un buon brodo di cappone , la pasta deve essere sottilissima ed il ripieno fatto con prodotti di prima qualità. Una volta stesa la pasta, sottilissima, bisogna tagliarla in dischetti di circa 4 cm di diametro, riempirli con una piccola nocciola di ripieno, ripiegarli a metà ,sigillarli e congiungendo le due estremità dare una forma di cappello. Dosi per 200 cappelletti (15-20 persone) Per la pasta: uova fresche 6 Farina q.b. Per il ripieno: Carne magra di vitellone 300Gr Lombo di maiale 200 Gr Salsiccia 2 Cervello di maiale sbollentato 100Gr Petto di cappone lesso 100 Gr Rosso d’uovo 2 Parmigiano grattugiato 50Gr Noce moscata grattugiata q.b. Sale Pepe q.b. Burro 100gr Tagliare a cubettini le carni e cuocerle insieme alle salsiccie, private del budello,con il burro sino a che non cambiano di colore. Lasciare raffreddare e passare al tritacarne insieme al petto di cappone lessato e al cervello sbollentato. Raccogliere in una ciotola, aggiungere i rossi d’uovo, il parmigiano, la noce moscata, sale e pepe. Fare i cappelleti e cuocerli per 10 minuti in brodo di cappone. Servire caldo con una abbondante

Ingredienti: Tacchinella 1 Carne di salsiccia macinata 200gr Carne di manzo macinata 300gr Pancetta tritata 100gr Prosciutto cotto 200gr Mollica di pane 200gr Uova 2 Burro 200gr Olio ext.verg. 4 cucchiai Vino rosso maturo ½ bicchiere Olive nere 10 Salvia e rosmarino q.b. Sale e pepe q.b. Noce moscata q.b. Tartufo nero ( se disponibile) Fare rosolare con burro,olio,sale, pepe la carne di salsiccia, la pancetta tritata fina, la carne di manzo macinata e il prosciutto cotto tagliato a striscioline. Aggiungere il vino rosso, sfumare e dare una mezza cottura. Togliere dal fuoco e versare in una terrina, aggiungendo le uova, la mollica di pane imbevuta dell’unto rimasto nel tegame, una grattatina di noce moscata, le olive sminuzzate,il tartufo nero a fettine sottili, amalgamando il tutto. Riempire con il composto, la tacchinellaeviscerata, fiammeggiata, lavata e asciugata bene. Cucire le aperture e porla in una teglia unta con burro e olio, salare abbondantemente, condirla con qualche foglia di salvia e un rametto di rosmarino. Infornare in forno caldo a 180° per più di due ore, bagnandola spesso con il sugo di cottura. Servire a pezzi caldi accompagnati da fettine di ripieno e altro tartufo affettato al momento sul piatto di portata.


Tante idee regalo per tutti da mettere sotto l’albero

super moderna pentola a pressione elettronica. E se è una vera appassionata dei fornelli, potreste regalarle un’esperienza come “chef per un giorno”, la farete sicuramente felice.

Maria Rita Cappucci Ecco la nostra miniguida agli acquisti di Natale. Tante novità da regalare e perché no anche da regalarsi. Oggetti di design, prodotti di bellezza profumi, leccornie, bijoux e accessori ,moda tecnologia libri e dvd e poi immancabili tanti giochi per i più piccoli ma anche per i grandi. Perché infondo cosa c’è di più bello che regalare un sorriso nei giorni più gioiosi dell’anno? Buone feste a tutti.

Per Lui Regali originali Cercate dei regali che lasceranno il segno? Allora guardate qualche esperienza avventurosa da fare magari insieme, ad esempio “Guidare una Ferrari su pista”, “paracadutismo”, “volo in mongolfiera”, oppure se è appassionato di cucina, anche “chef per un giorno” è un’idea interessante. Se cercate qualcosa di più invernale, allora potreste guardare una “Notte tra le stelle” o un “soggiorno in igloo per due”. Anche Smartbox e altri cofanetti propongono idee regalo molto simili e interessanti. Tecnologia Se ama l’adrenalina, una action camera come la GoPro potrebbe essere l’ideale per fare video e scattare fotografie ovunque (anche sott’acqua o in cielo a 2000 metri). Un’altra idea interessante è senza dubbio il quadricottero con videocamera. Si tratta di un elicottero a quattro eliche telecomandato che monta anch’esso una videocamera perfetto per fare delle riprese dall’alto o anche solo per divertirsi un po’.

saggi, un percorso in una Spa e molte altre proposte relax. Per finire, ricordatevi che le donne sono sempre attente ai dettagli, quindi potreste regalare la ricostruzione delle unghie (o qualche kit) e un set per il trucco. Abbigliamento e accessori Passiamo all’abbigliamento, qui vi potete sbizzarrire. Ricordatevi che le donne amano particolarmente gli accessori, quindi riservate un’attenzione particolare a borse, anelli, bracciali, orecchini senza dimenticarvi delle scarpe, rigorosamente (col tacco). Potreste regalarle un vestito, una maglietta, una felpa, un cappotto, una camicia, o dell’intimo. Per i gioielli ricordatevi che sono da sempre i migliori amici di una donna, perciò date un’occhiata alle ultime tendenze in fatto di bijoux proposte da Swarovski o magari da

Siete in cerca di regali di Natale per bambini? Ci sono un’infinità di idee, per tutti i gusti e per tutte le tasche. La prima idea, il sogno di tutti un quod elettrico. Chi non ne ha mai desiderato uno alzi la mano. I puzzle sono da sempre un ottimo regalo da fare ai bambini, da non sottovalutare anche quelli in 3D. Insieme ai puzzle intramontabili sono i Lego e i peluche. Un altro regalo affascinante è la sfera con effetto fulmine al contatto con il dito.

Un soggiorno relax Un regalo di coppia con cui si può andare sul sicuro è il soggiorno relax. Strutture di lusso, dove coccolarsi con cene esclusive o trattamenti di benessere. Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Per mamma e papà

Tiffany. In alternativa, anche un porta gioielli potrebbe essere un’idea regalo azzeccata. Per completare il tutto, un ottimo profumo è sempre consigliato.

Per lei Benessere e cura del corpo La cura del corpo è qualcosa di fondamentale importanza per una donna. Ecco perché potreste regalare alla vostra lei una giornata da principessa, un trattamento dall’estetista, un pacchetto massaggi, un buono regalo da poter sfruttare presso il proprio parrucchiere di fiducia o meglio ancora, una bella seduta rigenerante di mas-

Per bambini

si hanno dei genitori amanti della musica (e con ancora un giradischi in giro per casa). In questo caso si può puntare su un classico come Lucio Battisti, di cui è appena stata pubblicata la raccolta «Masters» (Sony Music), con i suoi più grandi successi per la prima volta rimasterizzati a 192KHZ dai nastri originali. Il cofanetto (disponibile anche su Amazon) comprende 8 Vinili 12” 33 giri.

Idee per la casa Le piace cucinare, ma al contempo è stressata perché costretta a farlo tutti i giorni? Venitele in aiuto con un ottimo robot da cucina che potrebbe farla impazzire, oppure perché no, la macchina per fare il pane in casa o il fornetto per cuocere la pizza. Magari le manca una

Un abbonamento a teatro, cinema e musei Nel caso si abbiano dei genitori appassionati di teatro o di cinema si può pensare di regalar loro, un abbonamento a uno o all’altro. Quasi tutte le città hanno offerte specifiche . Regalo perfetto per tutti gli amanti dell’arte e gli appassionati di cultura, la tessera Abbonamento Musei regionale (disponibile in Piemonte e in Lombardia) permette di accedere gratuitamente a tutti i musei, le gallerie e le mostre convenzionate nella propria Regione. Dolci griffati L’eccellenza delle materie prime, la lavorazione secondo tradizione e il packaging sempre originale ed elegante: il Natale Armani/Dolci oltre che buono è bellissimo, e quest’anno in veste rosso e oro. Per mamme e papà golosi (e per allungare le mani e assaggiarne almeno un morso), ci sono Pandoro, Veneziana, Panettone (anche nella versione pere e cioccolato e nel formato piccolo da 100 grammi), cioccolatini, praline, dragées e marron glacé. Novità 2017 è il Panettone con zafferano, in vendita in edizione limitata nel negozio di Milano e online. Vinili nostalgici Nell’ultimo periodo si è registrato un ritorno del vinile ed è una cosa di cui tenere conto, soprattutto se

Regali all’ultimo minuto Anche quest’anno avete paura di ritrovarvi a fare i regali di Natale all’ultimo minuto, spesso anche all’ultimo secondo? Niente paura, ecco qualche idea che potete sfruttare, senza pretendere troppo ovviamente. Ormai quasi tutti i grandi negozi hanno la propria Carta ricaricabile (gift card), come l’IKEA, Leroy Merlin, H&M, Zara, Amazon. Sicuramente non sono regali ricercati, ma è altrettanto sicuro che verranno usati, fino all’esaurimento. Altra idea dell’ultimo minuto, i Cofanetti regalo, tipo SmartBox, Emozione3, Wonderbox e chi più ne ha, più ne metta. Si possono trovare tranquillamente nei centri commerciali. Se avete amici o parenti appassionati di serie tv potreste optare per un abbonamento a Netflix, anche se fatto all’ultimo minuto sarà un regalo molto apprezzato. L’alternativa del buono è sempre valida per i più ritardatari. Se non sapete su cosa orientarvi, scegliete un buono per stampare un bel po’ po’ di fotografie. Anche il buono per un sano massaggio rilassante è l’ideale quando vi accorgete di dover fare il regalo il 24 Dicembre mattina. Per concludere, l’ultima idea regalo di Natale è un buon cesto natalizio acquistato in un qualsiasi ipermercato alle 19.59 del 24 Dicembre è la salvezza di tutti!


Arte Enogastronomica Daniele Ciani cianidaniele@tiscali.it

Pandoro e Panettone

In pochi anni sono diventati i dolci tipici e irrinunciabili delle feste di Natale e Capodanno, non solo in Italia ma in gran parte del mondo. Entrambi sono prodotti a base di farina, uova, burro, zucchero e lievito. Il pandoro è di origine Veronesee nella versione attuale, a forma di cono tronco con scanalature nei fianchi che formano una stella a otto punte nella base, nacque nel 1894 per opera di Domenico Melegatti su disegno del pittore impressionista Angelo Dall’oca Bianca. Ma le origini sono ben più antiche anche se, come spesso avviene, non sicure, perché legate a leggende e storie popolari. Alcune fonti lo farebbero derivare dalla brioche francese e dal “pan de oro” dolci serviti frequentemente nelle tavole dei Dogi e aristocratici della Repubblica di Venezia. Forse più semplicemente deriva dal dolce veronese del 1200 a forma di stella, il famoso “nadalin”. Comunque questo dolce soffice, dorato, profumato di vaniglia necessita di una lunga lavorazione per incorporare i vari ingredienti e viene lievitato tre volte con altrettanti periodi di riposo ben stabiliti e con temperature precise. Normalmente viene servito spolverizzandolo con zucchero a velo ma, da qualche anno, cosa che fa storcere il naso ai “puristi”, lo si trova anche farcito di crema o ricoperto di cioccolato. Il panettone è di origine Milanese e la sua nascita è attribuita al pasticcere Paolo Biffi che nel 1857 preparò e donò a Papa Pio IXquesto dolce. La forma e la confezione attuale 26

va però attribuita ad Angelo Motta che a metà del 1900 creò il cilindro di 30 cm, sormontato da una cupoletta e avvolto da carta oleata. Le leggende sulla nascita del panettone battono in quantità quelle del pandoro e alcune sono legate ad un certo “Toni”. Toni o Ton, vissuto quando regnava Ludovico il Moro, è il solito personaggio che, pur essendo di umili origini, riesce a risolvere i problemi nella vita dei nobili. Una volta è un giovane sguattero della corte che al pranzo di Natale presenta come nuova ricetta il dolce che si era bruciato, dandogli il nome di Pane del Toni( in dialetto “panatun”) Un’altra volta è un fornaio della cui figlia si innamora un nobile che ,per conquistarla, si finge apprendista e crea un pane con burro, pieno di uvetta e canditi dedicandolo al “suocero”…. Pane delToni. Personalmente penso che il nome possa derivare, come dice uno studioso del 1700, dal” pane di tono” ossia pane di lusso, pane arricchito che si preparava nel periodo Natalizio, oppure dal termine dialettale milanese “panett”, panetto di pasta che lievitato diventa un pane grande, un panettone. Dal 2005 è diventato Dolce Tipico Italiano e tutelato da un disciplinare che ne descrive ingredienti e dosi. A livello alimentare le due delizie Natalizie sono tra le più caloriche ed il panettone in particolare è considerato una vera insidia perché è uno dei dolci meno sazianti. Andrebbe abbinato ad una bevanda calda senza zucchero, che aumenta il senso di sazietà; ma come si fa a rinunciare ad un bel bicchiere di vino dolce moscato spumante che oltre tutto serve anche di Buon Augurio per le Feste e per il Nuovo Anno?Cin Cin


News dal Commercialista

Riccardo Pica - drpica@tiscalinet.it Dottore Commercialista Mediatore Civile e Commerciale

I Vantaggi della Mediazione

La comunicazione non violenta Mi onoro di far parte della Commissione Consultiva sulla “Conciliazione” all’interno dell’ Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma. Tale Commissione culturale, si occupa dei sistemi alternativi di risoluzione dei conflitti; è presieduta dal collega Giulio Renato Fiorimanti, ed al suo interno sono stati ammessi anche membri esterni _ Avvocati e Psicologi _ per meglio inquadrare la materia. In tutti questi mesi, sulle pagine di Nonsolorosa, ho segnalato alcuni spunti emersi durante i lavori di questa Commissione. Ma quali sono, esattamente, i compiti delle nostre Commissioni Consultive? • • •

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Studiare ed approfondire particolari argomenti e tematiche ed effettuare indagini in specifici settori in cui opera l’Iscritto (attività scientifica) Fornire pareri al Consiglio dell’Ordine su qualsiasi altra materia di interesse diretto o indiretto per l’attività professionale (attività di consulenza) Organizzare e proporre al Consiglio dell’Ordine per la sua approvazione gli eventi culturali formativi destinati agli iscritti, da svolgersi in aula o da registrarsi mediante l’utilizzo di supporti audiovisivi (e-learning) Promuovere lo studio e la ricerca scientifica su tematiche di interesse per gli iscritti e che formano oggetto dell’attività professionale anche attraverso la pubblicazione di articoli, monografie, quaderni, saggi, libri

Ebbene, mi sembra particolarmente degna di nota una recenteiniziativa presentata dalla Commissione, che si prevede di realizzare a partire dal 2018: il “Progetto Pilota in Comunicazione non Violenta ed Empatica”, o CNV.Padre di questa branca può essere considerato Marshall Bertram Rosemberg (Canton 1934-Albuquerque 2015), che è stato uno psicologo statunitense. Parliamo di un processo di comunicazione che aiuta le persone a scambiare informazioni per risolvere conflitti e differenze in maniera pacifica. Egli fu fondatore ed ex direttore dei Servizi educativi per il Centro per la Comunicazione Nonviolenta, un’organizzazione internazionale non- profit nata nel 1984 e che opera in trenta Paesi del mondo, Italia compresa. Rosemberg dette vita a numerosi programmi di pace anche in Paesi lacerati da conflitti: Serbia, Croazia, Irlanda del Nord, Israele, Colombia, Malesia, Indonesia, Burundi, Ruanda… La comunicazione non violenta funziona come processo per la risoluzione dei conflitti e si concentra su tre aspetti:

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l’auto-empatia (definita come una profonda consapevolezza e compassionevole esperienza interiore) l’empatia (definita come l’ascolto di un altro con profonda compassione) auto-espressione onesta (esprimersi autenticamente in modo da ispirare compassione negli altri)

La comunicazione non violenta si basa sull’idea che tutti gli esseri umani hanno la capacità di compassione e ricorrono alla violenza o a un comportamento che danneggia gli altri quando non riconoscono le strategie più efficaci per soddisfare i propri bisogni. Le abitudini di pensare e di parlare che portano all’uso della violenza (psicologica e fisica) sono apprese attraverso la cultura. La CNV punta al miglioramento della capacità comunicativa tra le persone, posto che il linguaggio “violento” è inadeguato alla comprensione reciproca. La commissione sulla Conciliazione, grazie all’esperienza maturata sul campo delle Mediazioni civili e commerciali (oltre all’esperienza professionale e del vivere comune), ritiene che migliorare le capacità comunicative consenta di migliorare le relazioni, e che ciò possa non solo risolvere i conflitti, ma prevenirne l’insorgere. Il Progetto Pilota di cui sopra sarà presentato nelle scuole primarie, tentando di far emergere la cultura dell’educazione alla cooperazione (in luogo della più diffusa cultura alla competizione), dialogando con un linguaggio funzionale alla buona relazione. Come strumento divulgativo-ludico, s’è puntato all’utilizzo di attività teatrali e di giochi di ruolo, i quali consentiranno di far sperimentare ai bambini le diverse modalità di CNV, ed a docenti e genitori (che saranno coinvolti nella fase “2” del Progetto) di verificare le loro risposte.

In tutti i sensi, come la musica Antonio Di Trento ditrentoantonio@gmail.com

Italians do it better Francesco Bellucci esordisce con “Siamo Vivi” Continua il nostro viaggio nel nuovo cantautorato italiano che tante novità sta sfornando dopo l’avvento del digitale. Uscito verso la fine di settembre, “Siamo Vivi” è l’album d’esordio di Francesco Bellucci, cantautore 28enne di Modena. Il disco era stato anticipato dal singolo “Vivere Davvero” che nella scorsa stagione ha riscosso un ottimo successo in termini di classifiche e passaggi radio (più volte primo nella top 10 di Absolute beginners di Radio Airplay per Rockol). Composto da da 12 tracce, “Siamo Vivi” è prodotto da Eric Ombelli e Francesco Bellucci e registrato da Davide Guerri e Bellucci presso gli studi 3/4 Studio e Z Factory. Già a soli sei anni Francesco Bellucci inizia a prendere lezioni di canto e pianoforte. Alcuni anni dopo si dedica allo studio della chitarra all’Accademia di Musica di Modena. Con il suo primo gruppo, nel quale suona e canta, apre la prima data “dell’Indelebile tour” di Irene Grandi il 16 luglio 2005 a Zocca. Il percorso da solista inizia nell’Ottobre 2013 quando partecipa alla Prima Edizione del Premio Pierangelo Bertoli a Modena, classificandosi secondo, con la canzone “Io ci credo ancora”. Un anno

dopo pubblica un secondo singolo autoprodotto intitolato “Pensa” e poi “Forse”, con il quale si classifica nuovamente secondo al Premio Pierangelo Bertoli. A giugno di quest’anno il singolo “Vivere Davvero”, seguito dall’omonimo videoclip, viene selezionato per diversi eventi musicali come il deejay on stage di Radio Deejay, e il Fiat Music di Red Ronnie. «Io scrivo quello che vivo – dichiara l’artista -. Ogni canzone è tratta da un momento o da una particolare situazione vissuta. Non so esattamente cosa accade; è come se avessi un peso sullo stomaco che è rimasto lì troppo a lungo, a un certo punto, quando il peso è diventato troppo, scrivo». Non vi rimane che ascoltarlo, per capire se avete trovato un nuovo artista da seguire, e nuova musica da ascoltare.

Marshall Rosenberg 29


Vengo via con te

Canile Comunale di Velletri

Canile Comunale di Velletri adozionicanilevelletri@gmail.com

Orari di apertura: Lunedì, Giovedì, Venerdì: 08:30 - 13:30 Martedì: 11:00 - 15:00; Mercoledì: 12:00 - 13:00 Sabato: 09:00 - 13:00 CHIUSO DOMENICA E FESTIVI

Adotta un cane

Deseo il cucciolo del fosso

Recuperati dai Vigili del Fuoco, Deseo e i fratelli erano caduti in un fosso. O qualcuno ce li ha buttati. Quel che è certo è l’allontanamento forzato dalla mamma e l’abbandono da parte di un umano, poichè una madre non lascerebbe mai i suoi piccoli incustoditi e anche se si allontana per cercare cibo li lascia al sicuro, in una tana, non esposti alle intemperie come quel giorno in cui c’è stata una grandinata pazzesca. Appena portato in canile era molto spaventato ma il giorno seguente già partecipava alle “attività di branco”, ovvero quando tutti i cani del canile ululavano in coro per il passaggio del treno che si sente in lontananza, si univa anche lui negli acuti, con la vocetta da cucciolotto! Migliora giorno dopo giorno, la cosa buona dei cuccioli è che grazie alla loro elasticità mentale riescono a superare brillantemente quasi tutto, compresi traumi e mancate socializzazioni. Deseo è un angelo, dove lo metti sta! Un po’ timido, ha bisogno di una famiglia paziente, che abbia già esperienza di cani e tempo da passare con lui. Perfetta l’adozione con una femmina più estroversa ed equilibrata che gli dia un po’ di sicurezza. Nato a gennaio 2017, taglia media. Chippato, vaccinato, sterilizzato, negativo leishmania. Adottabile in tutto il centro e nord. I fratelli Connor e Duncan hanno avuto la fortuna di una bella adozione di coppia, mentre Deseo aspetta ancora la sua occasione di essere felice...

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Info: Associazione Veliterna Tutela del Cane 06.96453459 - 338.7034771 - 333.9726087 Ufficio Diritti Animali: 06.96158490 - 91 - 92

Cercasi adozione speciale per Fox

Il piccolo Fox, appena 7 kg di peso, è stato catturato su Corso della Repubblica. Non sappiamo se sia fuggito di casa o sia stato abbandonato, per ora nessuno ha chiesto di lui. Fox secondo la legge può essere adottato e, se non viene reclamato entro 60 giorni, l’adozione diventa definitiva. Il problema è il tipo di adozione. Fox è un cane abbastanza reattivo, bisogna manipolarlo con delicatezza e rispettare i suoi spazi. Non ama essere toccato sul posteriore e se qualcuno parla a voce troppo alta lui si intimorisce e si allontana quatto quatto, con la coda tra le zampe. Da contro ama essere accarezzato sulla testa e sul collo mentre dispensa bacini; cerca il contatto e lo chiede mettendosi su due zampe. Molto abile, scavalca le recinzioni e si infila velocemente tra le porte per tentare di fuggire, quindi non può stare da solo in giardino (salvo presenza di rete antisalto), dovrebbe vivere in casa o in appartamento e uscire all’esterno solo con pettorina e guinzaglio, controllato a vista. Non sappiamo se va d’accordo con i suoi simili ma possiamo fare una prova di compatibilità. Fox ha bisogno di una famiglia giovane, dinamica ed eventualmente con figli grandi di età, che possano quindi interagire correttamente con lui. La famiglia adottiva inoltre non deve essere alla prima esperienza in fatto di cani, perchè Fox non è adatto a persone inesperte. Fox ha circa due anni, puro meticcio, taglia piccola. Lo affidiamo chippato, vaccinato, sverminato e sterilizzato. Lo sappiamo, ha un carattere un po’ particolare, ma non si può lasciare un simile nanetto a marcire in una gabbia... Per info dal lunedì al sabato ore 9:00-13:00 oppure via messaggio o mail orario no stop, ai seguenti contatti: Caterina: 333.9726087 (anche whatsapp) Claudia: 338.7034771 adozionicanilevelletri@gmail.com Ufficio Adozioni: 06.96453459


Saggezza Popolare Avv. Renato Mammucari avv.mammucari@libero.it

Il tallone di Achille Figlio del re Peleo e della dea marina Tetide, quando scoppiò la guerra troiana la madre, che l’aveva immerso da bambino nelle acque miracolose dello Stige tenendolo però per un tallone, e quindi rendendolo invulnerabile in tutto il corpo tranne che in quel punto, conscia del destino di suo figlio Achille, lo nascose,vestito da donna, a Sciro tra le figlie del re Nicomede. Ulisse scoprì dove era stato nascosto regalando alle figlie del re oltre a vari oggetti femminili anche una spada che prontamente Achille afferrò rivelando così la sua vera natura. Partecipò quindi alle guerre di Troia e le sue gesta lo consacrarono come un vero mito per i greci vedendo in lui un giovane eroe istintivo e complesso, ricco di sentimenti e ideali talora contraddittori ma che condensavano le qualità della loro stirpe. Il più bello e valoroso tra gli eroi omerici Achille è stato rappresentato con i capelli biondi e gli occhi lucenti, a volte barbuto e poi imberbe, in numerosi vasi figurati greci, in pitture tombali e lunette etrusche, in mosaici e sarcofagi romani. Omero nell’Iliade lo ricorda sia fiero e iracondo quando Agamennone gli tolse la schiava Briseide, sia in un moto di pietà e commozione alla vista di Priamo che con amore paterno implorava la restituzione del corpo di suo figlio Ettore che proprio Achille aveva ucciso in duello. Ma è soprattutto ricordato per il suo tallone, l’unica parte non bagnata da quel fiume infernale ove era stato immerso. Paride, conoscendo questo particolare, riuscì a trafiggerlo con una freccia uccidendolo, ma nel contempo elevando quella parte del corpo a significare quel punto debole che ognuno di noi ha e del quale deve tenere sempre conto per non fare, appunto, la fine di un eroe qual era Achille.

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Juana Romani: “la petite Italienne” Da modella a pittrice nella Parigi fin de siècle Mario Alì e Tiziana D’Acchille, Presidente e Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, e Fausto Servadio, Sindaco di Velletri, presentano la mostra Juana Romani (1867-1923). “La petite Italienne”: da modella a pittrice nella Parigi fin-de-siècle, curata da Marco Nocca, Gabriele Romani e Alessandra De Angelis, che si inaugura il 22 dicembre 2017 presso il Convento del Carmine di Velletri, dall’anno accademico in corso nuova sede distaccata dell’Accademia di Belle Arti romana, in collaborazione con la Fondazione Arte e Cultura Città di Velletri. A centocinquanta anni dalla nascita di Juana Romani e per la prima volta in Italia, le due istituzioni intendono riscoprire, dopo quasi un secolo di oblio, l’opera e la figura dell’artista veliterna (Velletri, 1867 – Suresnes, 1923), affermatasi nei Salons con una pittura che nell’ultimo ventennio dell’Ottocento guarda alla grande tradizione seicentista, poi spazzata via dall’Impressionismo e dalle Avanguardie. Nel Refettorio, sede della mostra, viene presentata una selezione didipinti e sculture, rappresentative del suo ruolo di modella e pittrice: tra questi il grandeRitratto di Juana Romani dipinto da Ferdinand Roybet, oggi in collezione privata romana, e la conturbante ed enigmatica Figlia di Teodora, uno dei quadri più suggestivi della sua ricerca artistica, da una raccolta francese. Un ricco materiale iconografico e documentario inedito (disegni, incisioni e periodici d’epoca) permette al pubblico di conoscere la fortuna dell’artista nel contesto della pittura dei Salons, e le sue affermazioni nelle Expositions universelles: Juana è forse la pittrice donna più celebre a Parigi dal 1895 al 1905. In Italia nel 1901, alla IV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia la Romani espone Angelica, da cui non ottiene il successo sperato. Prolungando il suo viaggio fino a Velletri, riceve qui, nello stesso anno grandi onori, e dal 1905 l’intitolazione della scuola di Disegno applicato alle Arti e Mestieri, poi Istituto d’Arte, ancor oggi a lei dedicato nella città laziale, in corso della Repubblica. L’ispirazione di Juana Romani, legata ad una profonda riflessione sull’universo femminile,è spesso rivolta a personaggi letterari (Angelica, dall’Orlando Furioso) donne celebri della tradizione biblica (Salomè) o note per vicende storiche (Bianca Cappello),cui l’artista presta le sue sembianze, in autoritratti di “femminismo esagerato”(Armand Silvestre). L’artista rifiuterà sempre di far parte di associazioni di “femmes peintres”, rivendicando la parità di genere, conquistata sul campo nelle lotte con gli artisti uomini, quale profonda aspirazione del suo talento.Mina da Fiesole, ritratto in cui compare come una donna nei

panni del celebre scultore rinascimentale, da lei ammiratissimo,vede la Romani anticipare le moderne teorie di abbattimento del gender: un’operazione di proiezione di sé in un artista uomo del passato che supera persino George Sand, l’ardita amante di Chopin e le sue mìses en travesti. Catalogoedito da L’Erma di Bretschneider, a cura di Marco Nocca, Gabriele Romani e Alessandra De Angelis; schede di Francesca Sacchini. Introduzione di Mario Alì e Tiziana D’Acchille, Presidente e Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, di Fausto Servadio e Luca Masi, Sindaco e Assessore Comune di Velletri, Claudio M. Micheli, Direttore artistico Fondazione Arte e Cultura. Contributi dei curatori e di Consuelo Lollobrigida, Claire Bessède, Marion Lagrange, Emmanuelle Trief-Touchard, Diane Poirier, Laura Malosetti Costa e Georgina Gluzman, Cesare Erario, Pier Luigi Berto, Alain Delpirou, Alessandra De Angelis, Renato Mammucari, Umberto Savo. L’allestimento è a cura di Stefania Teodonio. Sezione didattica: Visite guidate a cura di Alessandra De Angelis e Elisabetta Rossini, rivolte agli studenti delle Università, delle Accademie e delle scuole secondarie. Sede: Velletri, Convento del Carmine. Inaugurazione 22 dicembre 2017 ore 18.00, apertura al pubblico dal 23 dicembre 2017 al 28 gennaio 2018 9.00h-19.00h, festività di Natale e Capodanno incluse. Sabato e domenica aperta fino alle 22.00 INGRESSO LIBERO www.mostrajuanaromani.it; pagina Facebook: “Juana Romani” 33


Natale al Cinema

Maria Rita Cappucci

Tutte le pellicole da vedere al cinema durante le feste in compagnia di amici e famiglia. Mentre fuori si accendono le primi luci del Natale, il freddo diventa tagliente e le sospirate vacanze si avvicinano, arriva il momento di mettere in agenda, già da ora, gli imperdibili film di Natale. Se amate le storie di intrighi, le commedie spassose o i drammi moderni, il periodo natalizio concilia assolutamente il rifugio in sala, tanto che per alcuni andare al cinema a Santo Stefano è una vera tradizione. “Natale da chef” - Regia di Neri Parenti Nelle sale dal 12 dicembre Ritorna l’atteso cinepanettone, e questa volta si immerge nella golosa vita degli chef. Al centro della storia, una gara all’ultimo cucchiaio per l’assegnazione del servizio di catering in vista del prossimo G7. Un duello comico fra due cuochi, uno interpretato da Boldi e l’altro dal vero chef umbro Gianfranco Vissani. Neri Parenti torna così a dirigere l’attore amico e interprete di molte sue pellicole Massimo Boldi in una nuova e divertente commedia piena di battute e gag. Nel cast anche Dario Bandiera, Francesca Chillemi, Biagio Izzo e Rocio Munoz Morales. “Star Wars: Gli ultimi Jedi” Regia di Rian Johnson Nelle sale dal 13 dicembre Nel secondo capitolo della nuova trilogia “Star Wars: Gli ultimi Jedi”, la valorosa Rey (Daisy Ridley) prende in mano il suo destino. Rivelata la rotta per il nascondiglio segreto del leggendario guerriero Luke Skywalker (Mark Hamill), la ragazza attraversa l’universo fino al lontano pianeta dove il cavaliere jedi si è ritirato in esilio. Lo incontra per porgergli la vecchia spada laser appartenuta alla sua famiglia. Un gesto simbolico, che rappresenta il passaggio di testimone. Rey ha la Forza e guiderà le nuove leve Jedi, pronta a combattere le forze del Primo Ordine. Ma non da sola, accanto a lei ritroveremo la squadra al completo: l’ex assaltatore Finn (John Boyega), il pilota di X-wing Poe Dameron (Oscar Isaac), l’aliena Maz Kanata (Lupita Nyong’o) e nella sua ultima interpretazione Carrie Fisher nei panni de La Principessa Leia Organa. Tutti contro i servitori del Lato Oscuro: il volto sfregiato Kylo Ren (Adam Driver) e la misteriosa figura del Leader Supremo Snoke (Andy Serkis). “Poveri ma ricchissimi” Regia di Fausto Brizzi Nelle sale dal 14 dicembre Tra le uscite italiane, il Natale regala il sequel del film campione d’incassi dello scorso anno “Poveri ma ricchi”. Diretta da Fausto Brizzi la divertente commedia ha come protagonista l’irresistibile coppia comica formata da Christian De Sica ed Enrico Brignano. Ritorna, così, l’eccentrica famiglia Tucci, ancora più

ricca e sui generis, e questa volta con una passione nuova per la politica. Basta ostentare soldi e ricchezza, il nuovo potere è altrove. E così decidono di indire un referendum che permetta al loro paesino di uscire dall’Italia e trasformarsi in un Principato indipendente con nuove leggi e tasse. Una sorta di Brexit Ciociara con a capo il cafone Danilo (De Sica) con la sua imbarazzante pettinatura e le sue gaffe. Nel cast ritroveremo Lucia Ocone, Lodovica Comello, Anna Mazzamauro e Ubaldo Pantani, ma anche new entry come Massimo Ciavarro, Tess Masazza e Paolo Rossi nei panni di un ex carcerato, suocero di Brignano. “L’uomo che inventò il Natale” Regia di Bharat Nalluri Nelle sale dal 21 dicembre Biopic di Bharat Nalluri ispirato alla figura di Charles Dickens, interpretato da Dan Stevens (La Bella e la Bestia). La storia racconta il momento di crisi dello scrittore, da cui riuscirà a ricavare il suo famoso romanzo natalizio Il Canto di Natale (A Christmas Carol). Reduce dal fallimento di tre romanzi, preso in giro dai vicini e rifiutato dagli editori, Dickens inizia a scrivere di tetti imbiancati, di alberi di Natale, mescolando la vita reale con le suggestioni della sua immaginazione. E dà vita a classici e indimenticabili personaggi come l’avaro finanziere londinese Ebenezer Scrooge (Plummer) e il piccolo Tiny Tim. Un racconto senza tempo che è diventato un grande classico della letteratura e un appuntamento di Natale immancabile. “Super vacanze di Natale” Regia di Paolo Ruffini Nelle sale dal 14 dicembre Trentatré film in uno, cinque registi, decine e decine di attori, location che vanno da Roma all’Egitto, dal Brasile a Cortina d’Ampezzo, da Londra al Sudafrica passando per New York, Napoli e Miami. Non è una megaproduzione americana ma è di sicuro la produzione italiana più lunga della storia, ben 35 anni. Trentacinque anni di cinepanettoni condensati in un unico titolo: “Super vacanze di Natale”, al cinema dal 14 dicembre con Filmauro, una specie di follia della premiata ditta De Laurentiis che per celebrare il genere ha deciso di raccogliere fior da fiore e mettere insieme, appunto in un unico film, tutti i cinepanettoni dall’inizio degli anni Ottanta.

“Un Uomo e un Banchiere Popolare”, la BPLazio commemora il prof. Renato Mastrostefano Allo storico Presidente, artefice della crescita dell’istituto in oltre 50 anni di attività, è stata intitolata la sala convegni della sede centrale dove è stato esposto anche un ritratto realizzato dall’artista Massimo Pennacchini. Chiusura del pomeriggio in musica nella vicina Cattedrale di San Clemente con il Requiem in re minore K626 di W.A. Mozart Velletri 15 dicembre 2017 – Dopo il cordoglio è arrivato il momento del ricordo, la Banca Popolare del Lazio a tre mesi dalla scomparsa ha voluto ricordare e commemorare la figura del prof. Renato Mastrostefano, storico e carismatico Presidente dell’Istituto venuto improvvisamente a mancare lo scorso 22 settembre. La cerimonia si è svolta giovedì 14 dicembre nella sala convegni della sede centrale, in via Martiri delle Fosse Ardeatine a Velletri, che per l’appunto è stata intitolata alla sua memoria e dove oggi campeggia un suo ritratto, realizzato e donato dall’artista veliterno Massimo Pennacchini. L’appuntamento si è poi concluso con un concerto nella vicina Cattedrale di San Clemente, dove sono risuonate le note e le voci del Requiem in re minore K626 di Wolfgang Amadeus Mozart. L’appuntamento si è aperto, in una sala stracolma, con le parole dei vertici dell’istituto, dal Presidente Edmondo Capecelatro all’Amministratore Delegato, per poi lasciare la parola al Segretario Generale dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari dott. Giuseppe De Lucia Lumeno, che con Mastrostefano ha condiviso anni di lavoro e di stima. Infine il ricordo del Vescovo di Velletri-Segni S.E. Mons. Vincenzo Apicella e il bellissimo ricordo, ancora una volta, della figlia Paola, che è riuscita a strappare anche qualche sorriso tra gli occhi gonfi di commozione. A tutti i presenti è stato inoltre consegnato il volume “Renato Mastrostefano e la Banca Popolare del Lazio – Al servizio della propria comunità”, realizzato proprio da De Lucia Lumeno recuperando ricordi e interventi ufficiali del compianto Presidente, a testimonianza concreta di quanto la sua figura fosse riconosciuta nel mondo bancario. Concetto confermato anche nel suo intervento dal dott. Giuseppe De Lucia Lumeno che ha chiarito come: “Renato Mastrostefano, al di là della sua incredibile storia locale è stato anche un personaggio di livello

nazionale”. Il nuovo Presidente ha invece sottolineato come tutti nella Banca abbiano un “debito di riconoscenza nei confronti di Renato Mastrostefano, ma nel senso di una ricchezza per quanto ci ha lasciato e non di un peso. Quando parlavamo del suo futuro ruolo di Presidente Onorario gli facevo sempre presente che lui sarebbe rimasto comunque il Presidente della Banca mentre chiunque avesse preso il suo posto nel Consiglio di Amministrazione sarebbe rimasto solo il Presidente di un organo di quella banca. Tale era il suo ruolo, noi dobbiamo tutto al suo lavoro e lui rappresenterà per noi un modello al quale ispirarci”. Più quotidiano ma allo stesso tempo profondo il ricordo di Massimo Lucidi, attuale Amministratore Delegato della BPLazio chiamato come Direttore Generale otto anni orsono proprio da Mastrostefano: “Era un uomo al servizio di coloro che avevano bisogno – ha esordito l’AD –, ognuno di noi ha ricevuto moltissimo da lui e non possiamo tradire il suo ricordo. Ha saputo resistere alla crisi economica con la sua pacatezza e la sua incisività, che però non trascendevano mai nel rimprovero fine a sé stesso. Ci ha lasciato una banca solida e con forti presidi sul rischio, ma voglio soprattutto ricordare il suo piacere del pensare, Renato doveva rif lettere sulle cose, non amava essere pressato. È stato un capofamiglia a livello bancario, lasciandoci un patrimonio che ora dovremo saper gestire anche perché molti ci cercano ma noi dovremo pensare solo ai nostri soci, ai 500 dipendenti e alle migliaia di famiglie che ruotano nell’indotto della Banca. Mi dispiace solo che non si è potuto godere il suo sogno di vedere una governance coesa e solida, come quella attuale da lui voluta”. Governance arricchita dalla cooptazione in Consiglio di Amministrazione, notizia proprio di questi giorni, del nuovo consigliere avv. Sabrina Morelli. “Mio padre era sempre disponibile per tutti e sempre presente alle iniziative della città – ha chiuso Paola Mastrostefano, figlia di Renato – e vorrei che non si dimenticasse il suo atteggiamento, il sorriso e come ci si sentiva dopo aver parlato con lui, era un uomo che sapeva infondere coraggio”. Un ricordo armonizzato tra lavoro e fattore umano, perché in effetti Renato Mastrostefano era stato capace di rappresentare il suo ruolo e la sua persona nello stesso modo. Per questo la Banca Popolare del Lazio, e la città di Velletri, gli devono moltissimo.

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teatro eventi e mostre TEATRI ROMA AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE DAL 21/12/2017 AL 07/01/2018 Enrico Brignano: “Enricomincio da me tour invernale”

Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Ciotti, Gabriele Giaffreda DOMENICA 14 GENNAIO 2018 ORE 18:30 “Amazzonia” Scritto e diretto da Enrico Maria falconi

TEATRO BRANCACCIO DAL 19/01/2018 AL 21/01/2018 “La Divina Commedia Musical” di Marco Frisina coreografie di Massimiliano Volpini scene di Lara Carissimi disegno luci Valerio Tiberi regia di Andrea Ortis

Teatrificio 22 con Claudia Lerro, Simona Oppedisano e Martina Tonarelli

Nicola piovani in concerto “La musica è pericolosa”

21/01/2018 ORE 18:00 “Na vorta c’era Roma”Supervisione Artistica di Elena Sofia Ricci con Valentina Olla (voce) Vincenzo Meloccaro (sax e clarinetto) Daniele Trissati (chitarra acustica) Stefano Napoli (contrabbasso) Edoardo Simeone (pianoforte)

MOSTRE DAL 7/12/2017 AL 4/03/2018 A ROMA PALAZZO VENEZIA / GALLERIE SACCONI AL VITTORIANO “Voglia d’Italia. Il collezionismo internazionale nella roma del vittoriano” 01/01/2018 ROMA TEATRO GHIONE Vinicio Capossela

DOMENICA 28 GENNAIO ORE 18:30 “La cena perfetta” di Sergio Pierattini, regia di Nicola Pistoia, con Daniela Morozzi, Blas Roca Rey, Nini Salerno, Ariele Vincenti, Monica Rogledi

TEATRO ELISEO DAL 9/01/2018 AL 28/01/2018 “Sogno di una notte di mezz’estate” di William skekpseare Regia di Massimiliano Bruno, con Stefano Fresi e Paolo Ruffini TEATRO AMBRA JOVINELLI DALL’11/01/2018 AL 28/01/2018 “La notte poco prima della foresta”compagnia “Gli Ipocriti” diretta da Melina Balsamo Regia Lorenzo Gioielli, con Pierfrancesco Favino TEATRO QUIRINO DAL 2/01/2018 AL 7/01/2018 “Filumena Marturano” Gitiesse Artisti Riuniti in coproduzione con “Spoleto 59” Mariangela D’abbraccio Geppy Gleijeses di Eduardo De Filippo, regia Liliana Cavani

VELLETRI TEATRO ARTEMISIO 21 /01/2018 ORE 18:30 “Notte di follia” di Josiane Balasko con Anna Galiena e Corrado Tedeschi

DAL 26/12/2017 AL 26/01/2018 ROMA PIRAM HOTEL “Mario Mattei. L’arte della quarta dimensione”

12/01/2018 ORION CIAMPINO Biagio Antonacci

DAL 14/12/2017 AL 31/01/2018 ROMA MACRO - LA PELANDA “Reaction roma ii // Macro - La Pelanda”

12/01/2018 ROMA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA SALA SINOPOLI Massimo Ranieri

dal 7/12/2017 al 7/02/2018 ROMA MUSEO DELLE CIVILTÀ / MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI E TRADIZIONI POPOLARI “Visioni del sud. Fotografie di Giuseppe Palumbo”

27/01/2018 ROMA AUDOITIRUM PARCO DELLA MUSICA SALA SINOPOLI I Nomadi

DAL 02/12/2017 AL 25/02/2018 ROMA MAXXI MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO “The independent. Urban-think tank”

01/02/2018 ROMA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA SALA SINOPOLI Ornella Vanoni

DAL 07/012/017 AL 22/04/ 2018 ROMA MUSEI CAPITOLINI “Il tesoro di antichità. Winckelmann e il museo capitolino nella roma del settecento”

DAL 9/01/2018 AL 21/01/2018 “Dieci piccoli indiani… e non rimase nessuno!” Gianluca Ramazzotti per Ginevra due atti di Agatha Christie traduzione Edoardo Erba, regia RICARD REGUANT progetto artistico di Gianluca Ramazzotti e Ricard Reguant

ALBANO TEATRO COMUNALE “ALBA RADIANS” SABATO 6 GENNAIO 2018 ORE 21:00 “L’avaro di Molière” Adattamento e regia Ugo Chiti con: Alessandro benvenuti, Con Giuliana Colzi , Andrea Costagli, 36

17/02/ 2018 ORE 21:00 “Parenti serpenti” di Carmine Amoroso con Lello Arena e Giorgia Trasselli TEATRO TOGNAZZI 5/01/2018 ORE 21:00 “Voglia d’amare – figli del sogno” Regia Mancino Valerio in collaborazione con JB Eventi e Cecere Production con la straordinaria partecipazione di Pippo Franco, Nadia Rinaldi e Nino Taranto 14/01/2018 ORE 16:45 “Il piccolo principe” di Antoine de Saint Exupery Regia

EVENTI E CONCERTI 22/12/ 2017 TEATRO ARTEMISIO VELLETRI Concerto di Natale Dei fratelli Cedroni 21/12/2017 ORE 21:00 AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA Meg “Concerto per...” 01/02/2018 ORE 21:00 PALALOTTOMATICA Alt-j in concerto a Roma 1 febbraio 2018 26-27-28/12/2017 ROMA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA SALA PATRASSI

04/02/2018 ROMA PALALOTTOMATICA Coez



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