Nonsolorosa Agosto 2017

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Anno VII - N. 88 - Agosto 2017 - Mensile - Registrazione Tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010 - Distribuzione gratuita

SCUOLA

In arrivo nuove assunzioni e novità per l’infanzia

SALDI

Compra oggi e indossa domani



SOMMARIO ATTUALITÀ

TERRITORIO

2 Scuola In arrivo 52 mila nuove assunzioni e novità per l’infanzia

8 VELLETRI Il dopolavoro ferroviario spegne due candeline con la seconda edizione dell’AuFest

4 Sharing Economy L’economia della condivisione

MODA 14 SALDI estivi 2017 Compra oggi e indossa (anche) domani

20 VELLETRI Al Parco comunale di Villa Ginnetti, giunta alla sua quarta edizione, la manifestazione canina “Vengo Via con Te”

EVENTI & SPETTACOLO 30

Teatro, Concerti e Mostre

VIAGGI 22

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Viaggio in Toscana

CUCINA 26

Insalata, frullati e dolci per affrontare il caldo

RUBRICHE 6

Grandi coppie nell’arte

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Cuore Matto

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12 Nonsololibri

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Saggezza Popolare

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In tutti i sensi, come la musica

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Vengo via con te Adotta un cane

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News dal Commercialista I vantaggi della mediazione

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Numero 88 - anno VII Agosto 2017 Registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22.01.2010

Editore: Blink Eventi e Comunicazione S.r.l.s. Direttore Responsabile: Ottavia Lavino Progetto grafico e impaginazione: BLINK

Distribuzione gratuita

Stampa: Eurograf Sud Srl - via delle Grotte 11 Ariccia (RM) Tel. 06-93.44.741

Hanno collaborato: Maria Grazia Boz, Maria Rita Cappucci, Giulia Lenci Veronica D’Antone

Redazione NONSOLOROSA Via Orti Ginnetti 54 - 00049 Velletri (RM) Tel. 06-69.33.95.06 - redazione@nonsolorosa.it

Rubriche: Eugenia Belvedere, Silvia Ciriaci, Antonio Di Trento, Claudia Cirulli, Giorgio Greci, Giulia Lenci, Renato Mammucari, Riccardo Pica

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico e da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In questo caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. E vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari realizzati da NONSOLOROSA. La redazione non risponde delle eventuali variazioni a dati/orari e prezzi degli eventi pubblicitari.


Scuola

In arrivo 52 mila nuove assunzioni e novità per l’infanzia

Giulia Lenci

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Buone notizie arrivano dall’orizzonte della scuola: la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha infatti annunciato che entro la metà di agosto saranno assunti 52mila nuovi docenti. Inoltre, per evitare ritardi e posti vuoti all’inizio dell’anno scolastico, la ministra ha confermato la rapidità dell’immissione in ruolo. I posti assegnati sono così ripartiti: 3.871 nelle scuole dell’infanzia (2.529 di insegnamento comune e 1.342 del sostegno), 10.376 nelle scuole elementari (5.482 su posti comuni e 4.894 di sostegno), 19.076 cattedre alle scuole medie (13.356 comune e 5.720 sostegno) e 18.677 delle scuole superiori. Le 52mila assunzioni sono possibili, ha chiaritoFedeli, grazie all’intesa del 9 maggio con il Mef (Ministero dell’economia e finanze) per l’attuazione della legge di bilancio. Nel numero sono inclusi i 15.100 posti di organico assegnati ogni anno a supplenti, in altrettanti posti dell’organico di diritto da coprire con docenti di ruolo con contratti a tempo indeterminato. Le assunzioni seguiranno il principio di assegnazione per metà ciascuna tra la graduatoria ad esaurimento (Gae) e quella del concorso 2016. Nonostante queste buone premesse c’è però la sicurezza che rimarranno vuote anche quest’anno diverse cattedre per mancanza di docenti nelle graduatorie: a tal proposito l’Anief (Associazione nazionale di insegnanti e formatori) ha stilato una classifica delle classi di concorso da cui si evince che a rimanere senza candidati sono soprattutto quelle in Scienze e Matematica per le scuole medie, di insegnamento di Italiano agli stranieri e di Lingua spagnola. Inoltre nelle scuole superiori mancano anche docenti di discipline tecniche. Riguardo alla mobilità invece, queste le parole della ministra: «Finora sono 5.200 i docenti, dall’infanzia alla secondaria di primo grado, che cambiano Regione in base alla loro richiesta. Anche quest’anno la mobilità ha permesso a numerosi docenti di avvicinarsi al territorio di origine». Inoltre Fedeli ha ricordato che per l’anno scolastico 2017/18 la mobilità sarà volontaria e che nessuno sarà costretto a spostarsi per non rinunciare all’incarico ottenuto. «La scuola merita questo riconoscimento» ha inoltre sottolineato la ministra «Trasformare ciò che oggi è organico di fatto in organico di diritto significa scegliere di continuare a investire sulla qualità della formazione delle e dei do-

centi, mettendo al centro gli interessi di studentesse e studenti, famiglie, insegnanti. L’obiettivo adesso è quello di garantire a studentesse e studenti di trovare tutte le docenti e tutti i docenti in cattedra a settembre fin dal primo giorno di scuola». Importanti novità riguardano l’infanzia: ce lo conferma il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale riguardante il decreto attuativo della Buona Scuola che introduce un nuovo sistema integrato 0-6 anni. Possiamo riassumere la riforma in 3 punti:


d’infanzia. Infatti per insegnare nel nido e micronido è richiesta la laurea triennale in Scienze dell’educazione, mentre per le scuole dell’infanzia resta l’obbligo della laurea quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria.

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La creazione di un sistema integrato di educazione da 0 fino a 6 anni con l’obiettivo di creare un polo di istruzione che possa accompagnare nella crescita i bambini e le famiglie. È prevista una suddivisione delle strutture educative in: nido e micronido per bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi, le sezioni primavera per bambini dai 24 ai 36 mesi ed infine le scuole d’infanzia, statali o paritarie, alle quali possono accedere i bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni.

Nuove regole per insegnare negli asili nido e nelle scuole materne: tra i requisiti per accedere all’insegnamento la riforma introduce l’obbligo della qualifica universitaria e della formazione continua per il personale dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola

Garanzia di pari opportunità di educazione e istruzione tramite il superamento delle disuguaglianze e delle barriere culturali. Quest’ultimo è uno dei punti che dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) è stato indicato essere di grande importanza per la riforma dell’istruzione. La materna e gli asili nido diventeranno un valido strumento per l’integrazione e per le pari opportunità. L’intento è quello di creare un sistema in grado di superare barriere economiche, sociali e culturali fin dalla tenera età. Queste le parole della Ministra Fedeli che invitano a “pensare che inizia da lì la necessità di superare tutti quegli ostacoli di bambini e bambine che vengono da contesti differenti”.

Il Fondo nazionale investito nel settore integrato è di 209 milioni di euro per il 2017, 224 milioni per l’anno 2018, fino a salire a 239 milioni a partire dal 2019. L’investimento finanzierà sia interventi di nuove costruzioni o ristrutturazione degli edifici di proprietà delle amministrazioni pubbliche; le spese di gestione dei servizi educativi e la formazione continua del personale educativo. Inoltre ad essere confermato è il “buono nido”, un voucher di 150 euro mensili che le aziende, pubbliche e private, potranno dare come sostegno ai propri dipendenti per pagare le rette degli asili nido sia comunali che accreditati.

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Giulia Lenci

Sharing economy

L’economia della condivisione

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Una delle novità in ambito economico che sempre più si sta diffondendo su tutto il territorio italiano è l’economia della condivisione, cioè “sharing economy”. Il termine si riferisce ad una realtà in continua trasformazione, movimento e condivisione di beni e servizi: la sharing economy infatti supera il modello economico basato sull’acquisto e sulla proprietà per abbracciarne uno nuovo basato proprio sulla condivisione. La sharing economy si è sviluppata soprattutto

di creare un’economia circolare in cui consumatori e cittadini possano mettere a disposizione competenze, conoscenze e beni al servizio di tutti. Con la sharing economy infatti, non solo si potrà risparmiare il denaro, ma si potranno seguire piccoli accorgimenti per la salvaguardia dell’ambiente. Per citarne uno, il famoso servizio “Bla Bla Car” è il primo social network italiano dei passaggi in auto per la condivisione di vetture a conta oltre 30 milioni

grazie al progresso tecnologico che ha permesso una sempre maggiore diffusione di internet, della tecnologia, delle community on line e di nuove piattaforme tecnologiche. In questo panorama gli imprenditori che operano nel campo della sharing economy hanno scorto un’opportunità per i consumatori offrendo loro la possibilità di condividere sia beni materiali (come la casa o l’auto) che intangibili (come il tempo libero). Alla base di questo nuovo modello economico vi è l’elemento relazionale e umano: è necessario infatti che tra i protagonisti dello scambio si instauri fiducia e collaborazione. Le possibilità sono infinite: si può affittare la propria auto, o addirittura la propria casa, offrire un servizio in cambio di un altro. Quindi le tre parole d’ordine sono: riutilizzare, riusare e condividere con il fine

di utenti iscritti e più di 10 milioni di viaggiatori ogni trimestre. Secondo gli analisti sono cinque i settori in cui si sta concentrando l’azione della sharing economy: i trasporti, gli alloggi, la finanza collaborativa, servizi domestici e professionali on-demand. La sharing economy sembra proprio guardare al futuro, come dimostra lo studio di PwC secondo cui in Europa dal 2015 si è assistito a una forte diffusione delle imprese che operano secondo questo nuovo modello economico per un mercato dal valore di 28 miliardi di euro. Una cifra destinata a sfiorare i 570 miliardi di euro entro il 2025. Si prevede, inoltre, che i ricavi maturati dalle piattaforme nei cinque settori chiave potrebbero raggiungere 83 miliardi di euro rispetto ai soli 4 miliardi di euro del 2017. Non ci resta che provare!



Grandi coppie nell’arte Maria Grazia Boz

Auguste Rodin e Camille Claudel Maria Rita Cappucci un amore scolpito nella pietra La scultrice divenne l’allieva e l’amante del grande artista. Un connubio artistico e sentimentale lungo 30 anni. Le tracce dell’amore a volte sono fatte di marmo. Bianchissimo. E restano la parte migliore di storie che invece, nell ’av vicendarsi Camille Claudel nello spazio e nel tempo, hanno portato a conseguenze violente, fino a condurre alla follia. Quando lo scultore Auguste Rodin incontrò Camille Claudel decise che lei sarebbe stata la sua Musa a tempo indeterminato. Così la scultrice francese divenne l’allieva e l’amante del grande artista. “Le ho insegnato a scoprire l’oro dentro la materia, ma l’oro era dentro di lei” diceva Rodin, che si fidava a tal punto di lei tanto da affidarle il taglio del marmo delle sue grandi opere. Genio, passione, solitudine, miseria e follia tutte queste emozioni sono convissute nella mente e nello spirito di Camille Claudel la cui vita dopo l’incontro con Rodin è cambiata per sempre.

L’amour folle

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“Ha una natura profondamente personale, che attira per la grazia ma respinge per il temperamento selvaggio” così Rodin descrisse la sua amata. Era il 1882. Lo scultore francese aveva compiuto 42 anni. Brutto, tarchiato, zoppo, miope, soffriva di una timidezza morbosa. Ma godeva di una fama già intensa. La povertà era solo un ricordo. Camille Claudel, d’una bellezza solare e incantevole, aveva compiuto da poco diciotto anni. Arrivata da un anno a Parigi con la famiglia, la sorella del poeta Paul Claudel voleva studiare arte per sviluppare le sue doti e il suo già spiccato talento artistico. Sfortunatamente in quanto donna non poteva accedere all’accademia (divieto che durò fino al 1897) perciò decise di ripiegare sulle lezioni del maestro Alfred Boucher presso all’Atelier Colarossi. Ed è proprio nel corso delle sue lezioni che un giorno, per caso, si

Auguste Rodin imbattè nel maestro Rodin che stava sostituendo il suo insegnante in partenza per l’Italia. La scintilla fu subito incandescente. Nonostante il rigore dei modi mantenuto in atelier, Camille e Auguste diventarono subito amanti appassionati. Purtroppo Rodin era già legato da vent’anni ad un’altra donna, Rose Beuret, da cui non si separerà mai.

Un connubio artistico e sentimentale durato quasi trent’anni Auguste e Camille vissero per anni nella stessa villa in cui avevano già abitato George Sand ed Alfred de Musset al tempo della loro storia d’amore. Ebbero una lunga parentesi di felicità. La passione unita al successo dello scultore diedero la giusta adrenalina alla coppia, cosa che emerge chiaramente dalle stesse parole di Rodin: “Tu che mi dai dei godimenti così elevati, così ardenti, vicino a te, mia anima, nel furore dell’amore mantengo sempre il rispetto per la tua persona e per il tuo carattere, mia Camille, non mi trattare senza pietà, io ti chiedo così poco…”. Nel 1886 Rodin le rinnovò, come testimonia una lettera, la sua completa devozione: “Ti proteggerò e ti introdurrò nella cerchia di amici potenti ed eleverò le tue capacità artistiche”. Il loro rapporto tormentato e passionale è raccontato dallo scultore in decine e decine di disegni, spesso e volentieri dai risvolti erotici, ora conservati al Museo Rodin di Parigi. Lo stesso fece Camille nelle sue sculture, dando vita ad un vero e proprio kamasutra artistico, ispirato al famoso poema indiano. Nel 1888 Rodin aveva scolpito quella che viene considerata una delle sue maggiori opere e certamente quella che oggi imperversa in modo


Il Bacio di Auguste Rodin

Camille Claudel all’opera

assoluto nel web: “Il bacio”. Inizialmente la scultura era intitolata “Francesca da Rimini” e raffigura l’unione tra Paolo e Francesca, (V Canto della Divina Commedia) e per questo doveva essere inserita nel battente sinistro della Porta dell’Inferno, ma in seguito, per la sublime e plastica esaltazione della passione, ci si rese conto che essa contrastava con la sobrietà degli altri battenti e quindi rimase un’opera a parte prendendo anche il titolo “Il bacio”. Sembra certo che sia stata proprio Camille Claudel la modella della figura di Francesca.

essere considerata sempre un’allieva che continuava ad approfittare della protezione del maestro. Era sempre più ossessionata dall’idea che tutti coloro che la circondano avevano come unico obiettivo quello di rubarle le idee, di plagiarla, di rovinare la sua opera. Gli uomini che aveva amato di più: Rodin, suo maestro e compagno, e il fratello Paul Claudel, non si opposero e non tentarono di difenderla quando un certificato rilasciato dal medico Michaux la dichiarò ufficialmente pazza. Nel settembre 1914 Camille venne trasferita a Montdevergues presso Avignone, in quel manicomio che non lascerà più fino al giorno della sua morte. Sempre consapevole della sua situazione, cercherà in tutti i modi di sfuggire alla sua sorte, lanciando appelli alla famiglia, agli amici, ai conoscenti. Le sue ossessioni andarono sempre più aumentando insieme al peggioramento delle sue condizioni fisiche: un declino inesorabile che la portò inesorabilmente alla morte, il 19 ottobre del 1943, proprio nel manicomio a Montdevergues. Il suo amato Rodin era morto 26 anni prima. Camille lasciò detto che avrebbe fatto meglio a “comperare bei vestiti e graziosi cappelli che evidenziassero le mie qualità naturali piuttosto che dedicarmi alla passione per le sculture. Quest’arte disgraziata è fatta piuttosto per grandi barbe e brutte facce che per una donna verso la quale la natura è stata benevola”. Questa scultrice viene oggi riconosciuta come un’artista rivoluzionaria e la sua unica colpa forse resta quella di aver superato, con la sua arte, le norme del suo tempo. “Sono stata sollevata da un ciclone, insieme al mio atelier – disse – ma, per uno straordinario effetto del tornado, i miei gessi sono finiti direttamente in tasca a Rodin e compagni, mentre la mia sfortunata persona si è trovata trasportata delicatamente in un luogo chiuso, pieno di grate, in compagnia di parecchi pazzi”.

Il triste epilogo Dopo questo periodo intenso vissuto insieme, nel 1892-93 il rapporto cominciò ad entrare in crisi, sia perché Camille si sentiva usata e trascurata dal maestro-amante, sia perché non aveva più la forza per continuare un rapporto senza futuro. I primi anni d’amore furono sicuramente pieni di gioia e nessuno dei due amanti s’interrogò mai sul loro fragile equilibrio. Camille aveva ormai compreso che Rodin non l’avrebbe mai sposata, vedendo così crollare l’illusione del coronamento di un rapporto che avrebbe riscattato anni di compromessi, ansie e risentimenti. A questo si aggiunse poi una gravidanza inaspettata che Camille fu costretta ad interrompere. Tutte queste tensioni avevano messo a dura prova un rapporto che, nonostante si fosse molto allentato, non trovò mai una vera risoluzione. Camille aveva deciso di andare a vivere da sola, ma la sua situazione economica era disastrosa e la sua condizione mentale e fisica degenerò. Inoltre agli inizi del Novecento una donna libera, nubile e per giunta un’artista, costituiva senza dubbio uno scandalo vivente. Nel 1902, la scultrice rifiutò un invito a esporre a Praga soprattutto perché le sue opere sarebbero state collocate accanto a quelle di Rodin. La sua paura era quella di

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Il DopoLavoro Ferroviario spegne due candeline con la seconda edizione dell’AuFest Maria Rita Cappucci senza di grandi nomi del fumetto italiano come Toni Bruno, che ha presentato la sua graphic novel “Da quassù la terra è bellissima” pubblicato da Bao Publishing.

Tre giorni dedicati interamente al fumetto, all’illustrazione, al disegno e alle libere espressioni artistiche.

Giunge alla seconda edizione rinnovato e ricco di novità l’AUFest ovvero il Festival del fumetto, dell’illustrazione e della libera espressione artistica organizzato dallo staff del DopoLavoro Ferroviario grazie ad un’idea di Gilda Fabiano e Claudia Pace. Rispetto alla prima edizione, quest’anno l’evento è cresciuto e si è svolto in tre serate, dal 21 al 23 luglio presso i locali del DLF che proprio venerdì 21 luglio, ha festeggiato il suo secondo anniversario di riapertura.

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Nel denso programma allestito dai gruppi Artistico e Tecnico del DLF, con l’essenziale collaborazione di Gilda Fabiano, si sono susseguiti momenti di grande interesse artistico e culturale, ma anche atletico e sportivo, confermando un’indole del tutto polifunzionale del luogo che non si limita ad essere solo un pub, bensì un ritrovo di energie artistiche e intellettuali a confronto. A due anni dalla sua riapertura il DLF, questo è l’acronimo con cui è più conosciuto, ha pertanto accolto nei suoi locali numerosi eventi culturali e artistici richiamando

moltissimi giovani e meno giovani, desiderosi di riscoprire e onorare la cultura e le arti che nascono proprio dal nostro territorio. Ed è proprio con questo obiettivo che due anni fa è nato l’AUF. L’etimologia dell’acronimo già dice molte cose sul senso stesso dell’evento: “auf” (dal quale deriva l’espressione “a uffo!!!”) sta per “Ad Usum Fabricae”, ed è stato per secoli il lascia passare per merci di costruzione, per realizzare grandi opere in tutta Italia, senza pagare dazio e gabelle!

Nessuna costrizione quindi, regola o limite, solo libera espressione delle proprie doti artistiche. È stato proprio questo lo spirito con cui disegnatori, illustratori, fumettisti, artigiani, musicisti e artisti in genere hanno deciso di prendere parte a questo festival che si è arricchito non solo della presenza di molti artisti locali, tra questi ricordiamo il fumettista Matteo Mammucari, che ha allietato il pubblico il primo giorno dell’evento, e Roberto Melis, altro talento nostrano che ha intrattenuto gli ospiti, con un’interessante discussione sul mondo del fumetto e sulle possibili opportunità professionali legate a questo universo in espansione. Per questa seconda edizione L’AUF ha potuto goder della pre-

A mediare la presentazione, l’illustratrice Gaia Cocchi che durante la sua introduzione ha tenuto a sottolineare come il fumetto si stia candidando ad essere considerato una lettura sempre più educativa e formativa, al pari di un romanzo d’autore.

Grazie anche alla presenza di un nome molto noto come quello di Toni Bruno, all’AUF sono approdati autori molto conosciuti nel mondo dell’illustrazione e del fumetto italiano come Sara Pichelli, disegnatrice e fumettista principalmente conosciuta per essere stata la prima illustratrice della versione di Ultimate Spider-Man di Miles Morales e David Messina fumettista e docente di fumetto italiano presso la Scuola Internazionale di Comics a Roma.

L’arte del fumetto e dell’illustrazione è stata senza dubbio la


protagonista indiscussa dell’AUF ma la musica ha rappresentato il collante che ha unito e intrattenuto pubblico e artisti presenti all’evento. A dare inizio a questi tre giorni di festival è stato il live del gruppo Augusto Pallocca 4et, mentre sabato è stata la volta del puro divertimento con i The Bone Machine che hanno entusiasmato il pubblico già scaldato dalla performance di I’M BOB, con Roberto Priori, Giulio e Livio Salvatelli e Gabriele Cancelli. A concludere l’ultima serata del festival, il contest rap reso possibile grazie alla fondamentale collaborazione di Smuggler Bazar, Claudia dell’asso, Ink in the Skin, Federica Sin La Porta e il gruppo della Palestra Popolare DLF. Certo della buona riuscita di questa manifestazione e speranzoso di crescere ponendo le basi per creare un appuntamento fisso che ogni anno possa richiamare più artisti da tutto il panorama locale e non solo, lo staff del DopoLavoro Ferroviario ringrazia tutti gli artisti che hanno esposto le loro opere, gli standisti, espositori, supporters

e collaboratori che hanno reso possibile la realizzazione di questo grande festival: (in ordine vario) Roberto Melis, Gaia Cocchi, Matteo Leoni, Daniele The Sando, Rocco Lombardi, Simone Lucciola, Enrico Carnevale, Pascal Tora, Ilaria Castagna, Luca Renna, Eugenia Ponzo, Alessandro Ranghiasci, Emanuele Caponera, Daniele Simonelli, Caprabianca Snowboard, Oìche, Cristiano Mancini, Filippo Maria Nardini, Elena Burali, Michela Ceccarelli, Raku, Davide Abbina, Paolo Hevnorak Riccardi, Wolftatoo, Matteo Zallocco, Andrea Mazzucca, Screamprinting serigrafia, Vitagrama, Blackboard autoproduzioni, L.E.D., Federica Rosa White, Phedra, Brus, Francesco Cataldo, Dario Leuti, Celeste Galli, Tecnocopy sas.


Cuore Matto Giorgio Greci giorgiogreci@tiscali.it

Ipertermia o colpo di calore Sintomi e fattori di rischio L’ipertermia è un forte aumento della temperatura corporea, conosciuta anche come colpo di calore. È una condizione del corpo che può verificarsi per causa di particolari condizioni climatiche tipiche dell’estate, ovvero alta temperatura dell´aria, alta umiditá e prolungata esposizione al sole. La maggior parte delle persone in estate presenta una forte sudorazione ;infatti si può perdere anche più di un litro di sudore al giorno. Quando fa caldo, o durante l’esercizio, quando i muscoli generano grandi quantità di calore, con il sudore si possono perderere grandi quantità di acqua e sali minerali. Con questo stato di disidratazione quindi i, i sintomi dell’esaurimento da calore aumentano. Un’esposizione prolungata al sole o alte temperature fanno pericolosamente disidratare il corpo. Il meccanismi di raffreddamento non riescono più a funzionano correttamente e non sono più in grado di aiutare il corpo a perdere abbastanza calore, per cui la temperatura corporea inizia a salire.

Quali sono i sintomi iniziali, ossia di uno stato di esaurimento da calore ? XX XX XX XX XX XX

eccesso di sudorazione senso di nausea oppure vomito sensazione di stordimento stanchezza mal di testa crampi muscolari

Con il colpo di calore, si ha la temperatura del corpo che aumenta ed i sintomi che possono manifestarsi sono XX stato confusionale XX respirazione rapida e superficiale XX convulsioni

I più esposti a questa particolare condizione sono XX XX 10

eonati, bambini piccoli e anziani, che hann no sistemi di raffreddamento meno efficienti; persone che da climi più freschi si recano verso climi più caldi, in quanto ci vuole un po’ di tempo per abituarsi al caldo. Trovarsi

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in zone con alta umidità aumenta anche il rischio di ridurre l’efficienza della sudorazione e ridurre la quantità di calore perso dal corpo le persone con determinate patologie che riducono l’efficienza dei meccanismi di raffreddamento del corpo, come il diabete, l’obesità e l’insufficienza cardiaca cronica coloro che bevono quantità eccessive di alcool, perché questo disidrata il corpo.

Come si cura e quali sono i rimedi ? Il colpo di calore è un’emergenza medica. In presenza di un colpo di calore è necessario l’osservazione in ospedale, dove la temperatura corporea viene abbassata ad un livello di sicurezza ed i sali minerali contenuti nel corpo vengono corretti. Fortunatamente, i colpi di calore raramente causano gravi problemi e possono essere curati in modo relativamente facile. Ciò si ottiene togliendo la persona colpita dalla situazione che causa il problema e riequilibrando liquidi e sali persi. Nella fase invece iniziale quando ancora non ci troviamo in una fase avanzata bisogna XX XX XX XX XX

fare una doccia fresca o un bagno immergere i piedi in un secchio di acqua fresca o mettersi un asciugamano bagnato sulle spalle stare all’ombra bere acqua fredda continuare finché non ci si sente meglio

Per evitare colpi di calore XX XX XX XX

restare all’ombra, per quanto possibile bere bevande fresche non bere alcool o caffeina (tè, caffè), che favoriscono la disidratazione non affaticarsi nei giorni caldi


Farmacia Artemisia

Eccellenza e cortesia al servizio del cittadino Sinonimo di eccellenza, la Farmacia Artemisia di via Lata 241, a Velletri, è una delle tre farmacie del gruppo Montecuollo. Una tradizione di famiglia quella avviata dal dott. Raffaele, ex sindaco di Lariano, e seguita dai suo tre figli, Angelo, Francesco ed Antonio. L’Artemisia, di cui è titolare il dott. Angelo Montecuollo, è molto più di una semplice farmacia. Punto di riferimento per migliaia di cittadini, negli ultimi anni è stata ammodernata per soddisfare diverse esigenze. E’ fornita di un attrezzato laboratorio per preparazioni galeniche e fitoterapiche, di un reparto cosmesi, uno omeopatico, uno sanitario, ognuno rifornito dei migliori articoli in commercio. Vari i servizi offerti tra i quali quello di misurazione della pressione sanguigna, del noleggio di bombole di ossigeno, di ausili ortopedici e di bilance per neonati. Particolare attenzione è rivolta alle future mamme con l’organizzazione di corsi preparto per preparare le donne a questo magnifico evento. Da sempre distintasi per il vasto assortimento di prodotti per celiaci, la Farmacia Artemisia ha deciso di rivolgere un occhio di riguardo al mondo dell’alimentazione. Con cadenza regolare vengono organizzate giornate per le intolleranze alimentari nel corso delle quali si possono prenotare i test necessari e ci si può consultare con un nutrizionista esperto che può dare consigli mirati per risolvere diversi problemi.

Altro punto di forza del punto vendita di via Lata la cosmetica con vasti assortimenti delle migliori marche. Anche il reparto calzature è molto assortito e i prezzi sono senza dubbio concorrenziali. Un ampio reparto è poi dedicato alla farmacia veterinaria. Infine, anche se molto ci sarebbe ancora da dire, in fase di espansione è il settore dedicato agli sportivi e al mondo dell’integrazione. L’eccellenza del gruppo Montecuollo, che oltre all’Artemisia possiede la Farmacia Sant’Eurosia a Lariano e la San Giuliano a Giulianello, è data sicuramente dalla voglia di crescere e migliorare. Ecco allora che il poliambulatorio specialistico privato Pharma Medical, sito in via Lata 251 a Velletri, dove opera personale altamente qualificato nella diagnostica per immagini, nella diagnostica strumentale e nella medicina specialistica, sta dimostrando che fare buona sanità è possibile con una buona organizzazione. I tempi di attesa e di risposta sono brevissimi e i costi delle prestazioni, pur essendo un poliambulatorio privato, non sono mai eccessivi. Uno degli obiettivi che Pharma Medical si propone è, infatti, quello andare incontro alle esigenze dei cittadini sempre più alla ricerca di strutture sanitarie serie sul territorio che rispondano rapidamente alle loro richieste di salute. Nella struttura operano oltre 50 specialisti di primo livello: ginecologi, dermatologi, endocrinologi, neurologi, cardiologi, gastroenterologi, specialisti della motricità e del linguaggio, nutrizionisti. Tutti i medici sono disponibili per appuntamento. Contatti: Farmacia Artemisia 06 963 3697 Pharma Medical 06 964 0001

Via Lata 251 Velletri

Orari: 8.30 – 13.00 / 15.00 – 19.00 tel: 06 9640001 email: artemisiamedicalcenter@gmail.com 11


Nonsololibri

Eugenia Belvedere e Silvia Ciriaci e.belvedere@gmail.com - silviaciriaci@tiscali.it

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La lettrice

La libraia

LA CURA di Arno Camenisch – Keller editore 2017

Le nostre anime di Kent Haruf - NNE editore

La nuova generazione dei pensionati più fortunati per abbattere la burocrazia, preferisce godere per il resto dei giorni, il meritato riposo dei sudori di una vita di lavoro, in una località straniera magari sotto il sole caliente di qualche spiaggia. Sarebbe interessante capire come le persone vivano emotivamente il momento in cui vengono collocate a riposo. Si deve far i conti con qualche ruga o dolore in più, e lo sa bene la coppia di protagonisti del romanzo scritto da Arno Camenisch, dal titolo “La Cura”. Non più giovani, lui e lei vincitori del primo premio messo in palio per la tombola, partono per un breve soggiorno di quattro giorni in un lussuoso albergo dell’Engadina. Lui avrebbe preferito vincere il secondo premio, un cesto di leccornie da gustare tranquillamente a casa; la vacanza per lui è solo una punizione divina, come se fosse l’ultima partenza prima di morire. Per affrontare il viaggio con sé, oltre al solito berretto da baseball porta una borsa di plastica alla Mary Poppins, nella quale può trovare rimedio per ogni evenienza, anche calmare le proprie paure. Lei esuberante rivive con ardore i desideri e le ambizioni di quando era giovane e spensierata, e l’entusiasmo è talmente alto, che vorrebbe sfoggiare il bellissimo abito di lustrini che porta nella valigia, sognando il gran ballo tanto desiderato sulla nave da crociera Queen Mary. La struttura del romanzo è una piccola opera d’arte di fine pittura, lo scrittore nei tanti paragrafi brevi, dallo stile tragicomico, non solo descrive minuziosamente i luoghi che i protagonisti visitano riassaporando la vita già trascorsa, ma ritrae nei due volti di lui e di lei, le insicurezze quasi adolescenziali e le più mature speranze, che si dimenano emotivamente quando il futuro consapevolmente volge al termine. Quale sarà la cura per poter lenire gli effetti del mal di ritorno a casa? Forse una tisana rilassante dopo una vacanza fulminante.

È stato allevatore di polli, muratore, infermiere, bibliotecario ed insegnante ma Kent Haruf è stato soprattuto uno scrittore. Morto a 70 anni, nel 2014, l’autore della Trilogia della pianura e del libro più venduto nelle librerie italiane a marzo, Le nostre anime di notte, Kent Haruf non ha mai goduto in vita di grosso successo. I romanzi, fino ad ora tradotti in Italia dalla piccola casa editrice indipendente NNE, si svolgono nell’immaginaria cittadina di Holt, in Colorado, raccontano la vita quotidiana, l’amore o la morte di persone normali. Le nostre anime di notte è una storia di amicizia e di amore tra due anziani vicini di casa. Tutto inizia quando lei decide di chiamare lui e lo invita, di punto in bianco, a passare le notti a casa sua, perché vuole avere qualcuno con cui parlare a fine giornata, perché, da quando è rimasta vedova, non riesce a dormire bene. Ma l’amicizia, perchè di questo si tratta, almeno all’inizio, non viene vista dai vicini e dai parenti di buon occhio. Ma mentre la gente chiacchiera e cerca di allontanarli i due protagonisti, entrambi vedovi da tempo, riprendono a vivere, insieme. È una piccola e delicata storia quotidiana, fatta di sacchetti di carta con dentro pigiama e spazzolino da denti, di timidezza e rispetto, sull’imbarazzo dei corpi con l’età che avanza e sulla difficoltà delle persone di superare le distanze. Ci sono frasi semplici, molti dialoghi diretti perchè a parlare sono direttamente i protagonisti senza che lo spazio della pagina sia occupato descrizioni non necessarie. Non vi rovino il gusto della lettura ma sappiate che una volta chiusa l’ultima pagina in bocca rimane un gusto dolceamaro, come, forse è dolceamara la vita di tutti noi persone normali.



Saldi estivi 2017

Maria Rita Cappucci

compra oggi e indossa (anche) domani

I nostri consigli

Al via sabato 1 luglio la tanto attesa stagione dei saldi estivi. Appagare istintivamente un desiderio covato per mesi o ragionarci bene su e acquistare qualcosa on trend anche a settembre? Questo (non) è il dilemma. Ecco pronto per le nostre lettrici un bell’elenco in 10 punti per godersi al meglio i saldi e portare a casa anche i must della prossima stagione.

su lavaggi inediti, giubbini con le frange o abiti lunghi fino alle caviglie. In ogni caso, con un quid speciale che li distingua dalla massa.

bikini. Più avanti la potrai indossare con i maglioni e le giacche.

Una piuma qua e una là Elogio della leggerezza: cigni in piume di struzzo saranno le star del prossimo Autunno. Da acquistare già ora: top leggeri o gonne profilate di piume svolazzanti. In bianco, stile regina delle nevi, o in tinte pastello da abbinare a tutta la gamma dei marroni

I Clogs anni ‘70 Anni d’argento Un autunno tutto d’oro? Macché, tutto d’argento! Il momento è giusto, allora, per iniziare ad accaparrarvi un pezzo scintillante di bagliori silver. Preferibilmente una camicetta vezzosa o, se il fisico lo consente, un paio di pantaloni. Ma solo se lo consente davvero.

Gli zoccoli all’olandese sono in grande ascesa e non li fermerà nessuno. Nemmeno le temperature invernali. Anzi non aspettano altro che essere indossati con i calzettoni!

I pantaloni Cropped In voga da almeno due stagioni, i Pant Cropped non accennano a lasciare il campo. Per l’estate fanno pendant con micro top, in autunno li indosserai con i blazer lunghi.

La felpa Print

Total denim

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Il più povero dei tessuti irrompe sulle più lussuose delle passerelle. Da comprare coi saldi pezzi speciali e unici. Non fatevi tentare dall’ennesimo jeans anonimo, ma puntate

La Midi in tulle Un bel tutù è la gonna perfetta per le sere di questa vostra estate. Portala con una canotta o il top del

Lo street style impera e la felpa è un capo irrinunciabile. Con stampe, lettering, disegni cartoon, ne hanno fatto man bassa anche i grandi stilisti.


Il blazer lungo Una giacca maschile è sempre un buon acquisto. Ma se la trovi colorata e un po’ lunghetta sui fianchi, non avere esitazioni: sarà senza dubbio uno dei prossimi must. Lo Slipdress sexy Nelle vetrine dei saldi di abiti sottoveste ne troverai a iosa. Sfruttali adesso con i sandali e quest’inverno con gli stivali e la pelliccia eco.

Gli occhiali da gatta La montatura Cat Eye col suo stile graffiante e vagamente vintage, ha soppiantato l’occhialone macro. È la mania di questa stagione e anche della prossima.

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Saggezza Popolare Avv. Renato Mammucari avv.mammucari@libero.it

Piove? Governo ladro! Questa espressione risale al tempo degli antichi Romani quando i soldati venivano pagati in natura, ossia con grano, vino ed olio ma soprattutto con il sale – e da qui ancora ai nostri giorni la paga si chiama salario – ma, quando pioveva, il sale con l’umidità acquistava di peso a scapito del prodotto che diminuiva di qualità. Essendo poi il sale necessario, oltre che per condire le pietanze, anche per conservare i prodotti i governi, a cominciare dal Granducato di Toscana, seguito subito dallo Stato della Chiesa e dal Regno d’Italia, misero una tassa sul sale e si riservarono il Monopolio sul Sale e sui Tabacchi e di conseguenza quando la popolana andava ad acquistarlo nei giorni di pioggia trovandone sempre di meno nel cartoccio si sfogava domandandosi “Piove?” e rispondendosi da se stessa con un lapidario e sofferto “Governo ladro!”. Alfredo Panzini nel suo Dizionario moderno del 1905 dà a questa espressione “Governo ladro, piove!” anche un significato politico ricordando che nel 1861 proprio a causa della pioggia non si poté effettuare una manifestazione contro i Savoia e gli organizzatori, quindi, addebitarono l’insuccesso al Governo sabaudo al quale la pioggia aveva dato una mano con le avverse condizioni meteorologiche. Come la vogliamo vedere questa incisiva espressione, divenuta subito un altrettanto tagliente proverbio, che altro non è che la saggezza popolare, è la riprova che i grandi respiri della Storia quasi sempre, e dubito solo per un doveroso rispetto alla prudenza, sono il frutto dei sospiri della gente del Popolo. Quanti moti di gioia, quante imprecazioni avran16

no suscitato infiniti Editti appena attaccati sui muri delle città ed al malcapitato non rimaneva che andare all’osteria o dalla innamorata per trovare nel vino e nell’amore una effimera consolazione. Ed in entrambi i casi le imprecazioni non sarebbero mancate, anche se quelle rivolte nella Bettola con il bicchiere in mano dirette a chi aveva firmato l’Editto per dissentire dal contenuto di questo erano ben diverse da quelle del moroso rivolte alla persona cara per manifestarle così, stupendo ossimoro, il proprio amore: “Ammazzate quanto sei bella!”.


In tutti i sensi, come la musica Antonio Di Trento ditrentoantonio@gmail.com

Un brano per pensare, riflettere, ma rilassarsi al tempo stesso. La cura dell’anima si chiama Battito profondo di Ananè Vega e Danny Losito Ananè Vega è una girl power. Di origini capoverdiane, vive a New York e lavora in giro per il mondo. È una dj, ma anche una cantante. Non solo. Da diversi anni produce musica con la sua etichetta, Nulu Music. Ogni tanto quindi si diverte a cantare. E’ sua una delle ultime incisioni del brano ‘Figli delle Stelle’ di Alan Sorrenti. Una versione coinvolgente, calda, ammaliante, come è poi di persona l’artista stessa. Nei suoi set, soprattutto, esplode gioiosa la potenza tutta al femminile di cui sopra. Certo Ana, come la chiamano gli amici, ha avuto ed ha un grande maestro, il dj Louie Vega, artista che non ha certo bisogno di presentazioni, e che è nella vita privata suo marito. Tra un aereo e l’altro, tra una performance e l’altra, la signora Vega ha voluto regalarci e regalare ad una terra, l’Italia, che lei ama profondamente, un nuovo brano, anche questo cantato nella nostra lingua. Si intitola “Battito profondo” e lo esegue in coppia con Danny Losito, artista italiano che molti ricordano nel progetto Double Dee, fautore del successo internazionale del pezzo “Found Love”. Le voci dei due, in questo nuovo disco, si fondono insieme creando una bella armonia di parole che contengono un messaggio dal sapore accattivante e suggestivo: “se tu sei come me allora non sei più solo”. Una esortazione alla fratellanza, al bene comune, all’ugua-

glianza. Temi assolutamente necessari in questo preciso momento storico. Il brano, che vede come executive producer il dj Christina Mantini, che ha curato anche le percussioni, è accompagnato da un video girato a Pescara e, ovviamente, ha diverse versioni, oltre alla original mix e la radio edit, c’è un remix di Simone Barbaresi e, come poteva mancare, una molto speciale firmata dal grande Louie Vega. Altro consiglio: seguite Ananè sulle sulle pagine social, e se capita nella vostra città, andate ad ascoltare e ballare il suo dj set, vi farà bene, soprattutto al cuore. Provare per credere. www.nulumusic.com.


Vengo via con te

Canile Comunale di Velletri

Canile Comunale di Velletri adozionicanilevelletri@gmail.com

Orari di apertura: Lunedì, Giovedì, Venerdì: 08:30 - 13:30 Martedì: 11:00 - 15:00; Mercoledì: 12:00 - 13:00 Sabato: 09:00 - 13:00 CHIUSO DOMENICA E FESTIVI

Adotta un cane

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Info: Associazione Veliterna Tutela del Cane 06.96453459 - 338.7034771 - 333.9726087 Ufficio Diritti Animali: 06.96158490 - 91 - 92

Miky, tutti i sogni infranti di un cane

Winnie, il cane-panda

Nel mese di ottobre del 2014 nasce Miky. Due mesi dopo viene strappato alle cure della sua mamma e abbandonato insieme ai suoi fratellini. A febbraio 2015 una signora lo adotta. Miky vive in appartamento, impara a sporcare fuori e a vivere a stretto contatto con l’uomo. Crescendo raggiunge una taglia medio contenuta, pesa 15 kg e conserva un carattere vivace e giocoso. Due anni passano così, Miky ha la sua vita, per tutti noi è ormai sistemato, si è salvato da un’esistenza fatta di gabbie, reti e solitudine. Ma le cose non sempre vanno come dovrebbero e l’estate scorsa l’adottante di Miky si ammala gravemente, nessun familiare può adottarlo e così lui rientra in canile. È stato uno strazio, anche se l’abbiamo portato via per non fargli vedere la sua mamma umana che se ne andava, lui tirava al guinzaglio e piangeva perché voleva andare da lei. Per intere settimane ha aspettato che lei tornasse a prenderlo. Miky è rimasto senza il suo punto di riferimento, si sente perso, insicuro. Non ci sono parole per chiudere questo appello, né per descrivere il dolore di un cane che ha perso quanto di più prezioso ha al mondo: il suo umano.

Winnie è un cane dall’aspetto particolare, sembra un panda a pois, probabilmente ha qualche trisavolo pointer. Faceva parte della cucciolata degli orsacchiotti, abbandonati in una scatola in centro città; i suoi fratellini sono stati adottati ma a lui non è ancora toccata la stessa fortuna. Nato a gennaio, taglia medio piccola. Dolce e apparentemente timido, in realtà è più socievole di quanto sembri a primo impatto. È uscito un paio di volte in città ma associando l’uscita al mal d’auto (di cui soffre probabilmente perché si deve abituare), ha preferito non partecipare più a questa esperienza, comunicandocelo attraverso il rifiuto di indossare la pettorina. Socializzato con maschi e femmine, adatto anche a famiglie con bambini. Con Winnie bisogna avere un po’ di pazienza, dargli affetto e certezze affinché possa crescere superando questi piccoli gradini che a lui, essendo solo un cucciolo, sembrano insormontabili. C’è qualcuno disposto a salvarlo dalla reclusione e ad accompagnarlo in questo percorso di vita?


News dal Commercialista

Riccardo Pica - drpica@tiscalinet.it Dottore Commercialista Mediatore Civile e Commerciale

I Vantaggi della Mediazione

L’analisi dei dati Nello scorso numero di luglio abbiamo fornito alcuni dati statistici sulle materie oggetto di Mediazione e sulle percentuali di successo di questa procedura. Utilizzando le stesse fonti, qui vorremmo spingere ancora più avanti il grado di analisi per arrivare ad articolare alcune considerazioni sul sistema della Giustizia Civile. Sembrerebbe che nel Sud d’Italia si faccia causa con percentuali più alte rispetto al Nord: se consideriamo il numero di procedimenti ogni 100.000 abitanti avviati nel 2016, vediamo che in testa alla classifica ci sono i Tribunali di Catanzaro, L’Aquila, Napoli e Salerno; in fondo troviamo Bolzano, Lecco, Sondrio e Belluno (Fonte: Il Sole-24Ore del 19.06.2017). Interessante anche il dato relativo alle materie oggetto di conflitto.

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S EPARAZIONI E DIVORZI Sassari, Cagliari, Siracusa, Taranto;

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FALLIMENTI Milano, Prato, Lucca, Roma;

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ISARCIMENTO DANNI R Torre Annunziata, Napoli, L’Aquila, Nola;

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ESECUZIONI Catanzaro, Salerno, Napoli, Roma.

Dunque non stupisce, che in anni di crisi, l’alta concentrazione di aziende nell’interland milanese faccia sì che proprio lì attecchisca la conflittualità fallimentare; così come l’alta densità di popolazione, unita alla morfologia del territorio ed all’insufficienza della rete viaria, contribuiscono all’alto numero di incidenti stradali della Campania. Riaggregando i dati su scala nazionale, arriviamo a comprendere altre realtà. Primo dato confortante è il calo degli arretrati nei nostri Tribunali: i quasi cinque milioni di cause pendenti del 2013 sono diventate circa tre milioni e mezzo nel 2016. Bene anche l’accorciamento della durata dei tempi di attesa per arrivare ad una decisione in primo grado: 1.044 giorni nel 2013, 981 l’anno scorso (ma forse ancora meglio si può fare, se l’obiettivo è la tanto agognata ragionevole durata dei processi). Quali le ragioni di questo trend positivo? In primo luogo s’è pensato alla digitalizzazione del processo: ci sono evidenti benefici sulla durata e sull’efficienza delle procedure se si provvede alla riduzione del cartaceo; e poi c’è stato l’avvento della Mediazione e di tutti i diversi sistemi di risoluzione del conflitto (tornando brevemente alla ragionevole durata del processo, è bene qui ricordare che la durata massima della trattativa in Mediazione è di 90 giorni…). A conforto di quanto appena detto, si pensi alla svolta segnata dal congresso forense dell’anno scorso, dedicato alla possibilità di adire la giustizia seguendo percorsi alternativi.

È una mappatura che individua le peculiarità del territorio, laddove ne aiuta a capire la struttura socio-economica.

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Al Parco Comunale di Villa Ginnetti, giunta alla sua quarta edizione, la manifestazione canina “Vengo via con te” Veronica D’antone

Velletri, 22 Luglio, Parco Comunale di Villa Ginnetti, giunta alla sua quarta edizione ormai, si è svolta la manifestazione canina “Vengo via con te” adottiamo i cani del canile comunale, ideata e organizzata dall’agenzia Blink di Ottavia Lavino in collaborazione con il comune di Velletri e l’associazione Veliterna Tutela del Cane. Molte le famiglie e i bambini presenti, ma i veri protagonisti sono stati loro, i nostri amici a 4 zampe. La manifestazione nasce con l’intento di far adottare i cani del nostro canile cittadino, fiore all’occhiello della nostra città, ed è un appuntamento fisso e imperdibile che ogni anno riscuote sempre maggiore partecipazione. L’evento si è aperto con il saluto e l’intervento dell’organizzatrice Ottavia Lavino. Cosi Ottavia ha salutato i presenti, accorsi in molti con i loro amici a 4 zampe adottati in canile o per adottare i cani ancora in cerca di casa <<Questa edizione è stata particolarmente complicata, in primis la difficoltà nel reperire sponsor per l’organizzazione, poi l’incendio

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che ha coinvolto il canile comunale lo scorso 6 luglio ci ha costrette a posticipare la data di due settimane. Ecco perché sono particolarmente felice nel vedervi qui cosi numerosi, ciò significa che la manifestazione sta crescendo. Ringrazio tutti coloro intervenuti all’evento, l’amministrazione comunale per aver sempre appoggiato il mio progetto, Carol Bonomo responsabile dell’ufficio diritti animale,l’assessore Giulia Ciafrei, l’assessore Luca Masi, Claudia Cirulli, presidente dell’associazione veliterna Tutela del cane, la dott.ssa Saltarelli direttrice del canile sanitario del rifugio comunale, Silvia Fava dell’associazione Ballerio, Mauro Porleri presidente dell’associazione Grotteferrata Fido, le guardie zoofile, Luciano Sciurba e tutta la stampa, la nostra affezionata presentatrice Fabiola Sambucci, Enrico Ginestra, i tanti volontari per il fondamentale sostegno e infine tutti gli sponsor, in particolare un doveroso grazie lo devo a Silvia Conigli e Pino Pizzi della società AGRI 90 sponsor ufficiale dell’evento per il loro preziosissimo contributo.>> È stata poi la volta


dell’assessore Luca Masi, che ha presenziato la manifestazione in rappresentanza dell’assessore Giulia Ciafrei, fervente sostenitrice della manifestazione da 4 anni. Questo ciò che ha detto l’assessore Masi di fronte ad un gremito pubblico <<Questa iniziativa mette in risalto la passione della comunità di Velletri per i cani. L’incendio avvenuto nei pressi del canile, è stato un atto delinquenziale, probabilmente di mano dolosa, ma questo non ci ha fermati. Tutti sono intervenuti, dai cittadini alle tante persone che lavorano nell’ombra, tra i quali volontari e guardie zoofile, gli angeli del canile. Nella nostra città lavora una rete silenziosa che si prende cura ogni giorno dei nostri amici. Il mio impegno cosi come quello dell’assessore Giulia Ciafrei, sarà formulare un programma che intervenga per migliorare il lavoro quotidiano dei nostri angeli del canile.>> Infine il turno della responsabile Ufficio Tutela Animali Carol Bonomo, di Claudia Cirulli dell’Associazione Veliterna Tutela del Cane, della Dottoressa Valeria Saltarelli, Direttore Sanitario del Canile di Velletri e di Silvia Fava dell’associazione Ballerio che lavora al progetto “Diamoci una Zampa” in collaborazione con il canile comunale, che hanno salutato il pubblico presente riconfermando il loro sostegno alla manifestazione. L’evento è poi entrato nel vivo con 2 sfilate, quella dei cani ospiti del canile da adottare e quella dei cani adottati nelle precedenti edizioni. Tante le storie raccontate dei tanti cani in cerca di casa, che accompagnati dalle guardie zoofile, dai volontari e dai ragazzi dell’associazione Bahà’i, hanno sfilato in passerella. A raccontarcele Fabiola Sambucci che ha presentato abilmente la manifestazione. Dalla storia di Morgana, trovata abbandonata con il suo fratellino, rimasta sola dopo l’adozione di quest’ultimo, in cerca anche lei di una casa e una famiglia. A quella della bellissima Becky, affetta da dermatite, costantemente monitorata dai volontari e dal personale veterinario dei canile, in cerca di un’abitazione non umida per poter finalmente guarire e smettere di soffrire. Poi è stata la volta di Aaron, lo “scavalcatore”, sopravvissuto miracolosamente ad un’aggressione di altri cani, di taglia medio piccola, atletico e solare, in cerca di una casa con giardino e recinto e una famiglia da poter amare. Alberto, trovato spelacchiato e malnutrito, ora un abile esploratore e cacciatore di lucertole, il cane adatto per passeggiare nella natura e rincorrere le farfalle. Chinotto, che affetto da dermatite, ora con la sua folta e favolosa pelliccia, anima le giornate ai suoi compagni e aspetta solo di dare brio e mettere buonumore ai suoi nuovi amici umani. Cocco, salvato dal sacrificio della sua mamma, che lo ha protetto con la sua vita dal freddo, rimasto orfano, che spera solo di trovare una nuova mamma umana che lo possa amare. Frittella, la modella curvy della sfilata, che nonostante le brutture della vita e le sofferenze passate non si lascia abbattere e attende solo che qualcuno si innamori delle sue morbide curve. Houdini e Gaia che sorridono ancora nonostante le difficoltà incontrate nella loro vita e che no-

nostante il canile e la loro vita si svolga in una gabbia, hanno fiducia ancora nel futuro e negli esseri umani. Miky che dopo essere stato adottato, ha perso anche la sua mamma umana, che lo ha lasciato dopo una lunga malattia. Lui con dolore è tornato in canile, aspettando il ritorno della sua padrona invano per settimane. Ora Miky è in canile ed è aspetta di essere adottato e trovare amore e conforto. E ancora Moira, Pepe, Starsky, Wally, Tesoro, Winnie (il cane-panda), tutti con un velo di tristezza negli occhi ma tanto affetto da dare a chiunque vorrà rendere la loro vita migliore, chiamando il canile di Velletri al numero 06.96453459. Per alcuni di loro ci sono già state richieste di adozione grazie all’evento, ma tanti ancora aspettano una famiglia che possa amarli come meritano. Finita la sfilata si è tenuta la gara tra i cani già adottati, accompagnati sul palco dai loro padroni, per il titolo di “cane più simpatico”. A dare un voto ai campioni di simpatia in gara una giura esperta e pronta a colpi di paletta a decretare il vincitore. Sul podio i 3 cani più votati della competizione: Nano accompagnato dalla sua padroncina Marika, e Argo insieme alla sua amica Raffaella arrivati a pari merito secondi, e le due gemelle Candy e Cookie insieme alla loro padrona Liana vincitrici indiscusse del primo “simpatia”. Ecco cosa ci ha detto Mariasole, padrona di Bimba e Desy, 2 delle cagnoline adottate in canile, partecipanti alla gara, alla fine della competizione. <<I cani che hanno vissuto in canile sono più sensibili, consiglio a tutti di fare questa meravigliosa esperienza, molto positiva. Anche noi che abbiamo già adottato continuiamo ad aiutare il canile e cerchiamo di incentivare la sensibilizzazione verso i problemi del randagismo e dei nostri amici a 4 zampe.>> E questo il vero senso di questa bellissima iniziativa, quello di sensibilizzare sul fenomeno dell’abbandono, che ha per protagonisti migliaia di cani ogni anno e quello di permettere a chiunque vorrà fare questa meravigliosa esperienza, di adottare uno di questi nostri amici in difficoltà, che meritano un posto accogliente dove vivere e non di trascorrere la loro vita in una gabbia.


Viaggio in Toscana Maria Grazia Boz

Forte dei Marmi Perla della Versilia, Forte dei Marmi è una famosissima località balnearia apprezzata da italiani e stranieri. L’eleganza degli edifici e la cura delle spiagge sabbiose rendono Forte dei Marmi una meta estiva ambita. Oltre alle spiagge color oro, ‘il Forte’ offre locali serali come il Twiga Beach Club e La Capannina di Franceschi frequentati da artisti e personaggi dello spettacolo. Dopo una giornata di sole, è possibile fare delle passeggiate sotto le grandi pinete e i giardini nel centro del paese. A pochi passi da piazza Garibaldi il ristorante “La Cucina del Giardino” offre piatti tipicamente toscani come i ‘crostoni’ e la cinta senese. L’ ambiente informale è l’ideale per una serata tra amici o in famiglia. ù

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L’isola del Giglio Nell’arcipelago della Toscana, di fronte al Monte Argentario, l’isola del Giglio offre mare, relax e ottima cucina per una vacanza perfetta. Le quattro spiagge dell’isola sono bellissime e diverse tra loro. La spiaggia di Campese, la più grande dell’isola, ha una sabbia di colore rosso scuro e l’esposizione a ponente consente di godere il sole fino a tarda sera. Sabbia bianca e mare cristallino rendono la spiaggia delle Cannelle, un’ oasi tropicale. Spiaggia delle Caldane è la costa più selvaggia, raggiungibile via mare o a piedi, è incor-

niciata da rocce di granito e sabbia dorata. La spiaggia dell’Arenella, a nord del porto, è caratterizzata da fondali di sabbia e roccia. L’acqua scende lentamente, ideale per i bambini e per fare snorkeling. La cucina dell’isola offre diverse specialità come il ‘pesce in scaveccio’ un pesce povero, infarinato, fritto e condito con una salsa particolare. Delizioso il dolce per eccellenza dell’isola, il ‘panificato’, fatto con fichi, pinoli, nocciole, mandorle, marmellata d’uva, vinella, buccia d’arancia, cannella e cioccolato.

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Monte Argentario « Come è bello questo luogo! In un luogo così bello, anche voi dovete preoccuparvi di avere anime belle! », Maria Teresa di Calcutta parla del Monte Argentario.

Un angolo di felicità nella Maremma grossetana: il Monte Argentario è un promontorio di incredibile bellezza. Circondato dal Mar Tirreno, il Monte era in origine un isola, con l’azione congiunta delle correnti marine e del fiume Albenga si è creato un cordone di sabbia che lega il Monte alla terra ferma, regalandoci al contempo la stupenda Laguna di Orbetello. Monte Argentario offre diverse spiagge per tutti i gusti, dalla spiaggia d’acqua dolce di Porto Ercole, alla Cala del Gesso a Porto Santo Stefano. Dopo una giornata al mare, bisogna concedersi una passeggiata a Porto Ercole, un suggestivo borgo marinaio di dominazione spagnola, che regala ai visitatori stupende vedute sul mare. Per chi preferisce sorseggiare un drink con vista mare, ‘Cafè La Dolce Vita’ è il posto ideale con cocktail e stuzzichini davvero buoni.

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L’isola d’Elba Natura incontaminata, acqua cristallina e luoghi storici da visitare, l’isola d’Elba è lo smeraldo dell’arcipelago toscano. La più estesa porzione dell’antico tratto di terra emersa, che collegava la penisola italica alla Corsica, regala una varietà di spiagge: quella di Sant’Andrea di sabbia fina, con scogli di granito che si riflettono nell’azzurro del mare, la spiaggia di Sansone, una piccola striscia di ghiaia bianca raggiungibile tramite un sentiero che parte dalla spiaggia della Sorgente. Tra i luoghi interessanti da visitare il Santuario della Madonna di Monserrato, con accenni barocchi che ricordano l’influenza spagnola e i Bastioni dei Medicei di Portoferraio: altissime mura che furono costruite per la difesa dai turchi. Dopo aver deliziato gli occhi con i splendidi panorami dell’isola D’Elba, è il momento di assaporare le specialità della cucina elbana, come lo stoccafisso alla riese, il cacciucco, gli zerri fritti e il gurguglione una specialità a base di verdure.

Isola d’Elba

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Insalate frullati e dolci

per affrontare il caldo

Maria Grazia Boz

Quando il caldo si fa sentire e la voglia di cucinare viene meno, occorre preparare piatti veloci e freschi. Per chi è ancora a lavoro e non ha tempo di preparare il pranzo, ‘le insalate in barattolo’ sono la soluzione perfetta. Gli ingredienti possono variare dalla classica insalata con pomodori e cetrioli, alla rucola con grana, semi di girasole e pachino. Il condimento base delle insalate si prepara versando due o tre cucchiai di olio extravergine, succo di limone o 1 cucchiaio di aceto. Procedere riempiendo il barattolo strato per strato con gli ingredienti dell’insalata infine, capovolgere il barattolo in modo da distribuire equamente il condimento. Veloce e leggera, l’insalata in barattolo è la nuova moda dell’estate.

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Per chi è in spiaggia e ama pranzare sotto il confortevole ombrellone, le insalate ai cereali sono un’ottima alternativa alle intramontabili insalate di riso. La varietà dei cereali offrono l’occasione di preparare piatti sempre diversi.

Insalata di avena per due persone Ingredienti: XX XX XX XX XX XX XX

100 g di avena decorticata 10 olive verdi denocciolate ½ mazzo di rucola fresca 2 cucchiai di mandorle a lamelle Radicchio fresco da taglio q.b. Olio extra vergine d’oliva q.b. Sale q.b.

Procedimento Mettere in ammollo per 3 ore i chicchi d’avena. Successivamente cuocere l’avena in acqua leggermente salata per 40 minuti. In una padella tostare le lamelle di mandorla per qualche minuto. Tagliare la rucola e il radicchio a pezzi e le olive a rondelle. Creare l’insalata unendo l’avena, la rucola, il radicchio, le olive e le mandorle a lamelle. Condire il tutto con olio e sale. Se invece impiegate la vostra estate a studiare, ciò che vi serve sono merende ricche di nutrienti che vi daranno la forza di sopportare il caldo. Il frullato di noci e yogurt ricco di proteine, è un’ottima idea per ricaricare la mente.

Frullato di noci e yogurt

Ingredienti: XX XX XX XX

6 noci 1 bicchiere di yogurt (150 g) 1 cucchiaino di vaniglia liquida (10 ml) 1 cucchiaio di uvetta (8 g)


Procedimento Frullare le noci, la vaniglia e lo yogurt fino ad ottenere un frullato cremoso. Decorare con un cucchiaio di uva passa. Assumere un bicchiere a metà mattinata o nel pomeriggio. Un altro frullato energizzante ricco di antiossidanti, vitamine e minerali è il frullato a basa di curcuma: una spezia antichissima originaria del continente asiatico.

preferite più liquido. La calura estiva non ferma la voglia di dolce. Concludere i pasti con il dessert è un rituale che coccola il palato e l’umore. Un’ottima alternativa al fresco gelato è l’ananas caramellata, veloce e leggera è uno squisito dolce da portare in tavola.

Ananas caramellato

Frullato con curcuma

Ingredienti XX XX XX XX XX

2 cucchiaini di curcuma in polvere (10 gr) ½ tazza di sedano (60 gr) ½ tazza di cetriolo (52 gr) ½ cucchiaino di zenzero (2 gr) succo di mezzo limone

Procedimento Frullare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto privo di grumi. Aggiungere un po’ di acqua se lo

Procedimento Pulire e tagliare l’ananas a cubetti. Sciogliere in un tegame di ghisa o di alluminio il burro. Aggiungere i pezzi di ananas,dorandoli appena. Unire il succo di arancia o di limone, la cannella e lo zucchero. Mescolare di continuo fino a quando si sarà formato il caramello. L’ananas caramellato può essere servito freddo o tiepido o accompagnato dal gelato alla crema.


teatro eventi e mostre TEATRO ARENA DEL MARE SABAUDIA 13 agosto Max Giusti

Complesso del Vittoriano-Fori Imperiali Fino al 27 agosto Fernando Botero Fino al 22 ottobre Anna Magnani Palazzo delle Esposizioni Fino al 27 agosto Ai tempi di Degas Fino al 17 settembre Hollywood icons Dal 23 settembre Enjoy. L’arte incontra il divertimento La Dogana Fino al 10 settembre Artfutura-Creature digitali Expoconciliazione Fino al 31 dicembre Leonardo da Vinci Experience

17 agosto Antonio Giuliani 19 agosto Enrico Brignano

Istituto giapponese di cultura Fino al 12 ottobre Boom, Beat, Bubble: le stampe giapponesi degli anni ‘60 Musei Capitolini Fino al 10 settembre Pintoricchio pittore dei Borgia. Il mistero svelato di Giulia Farnese Fino al 26 novembre La bellezza ritrovata Castel Sant’Angelo Fino al 17 settembre Giorgione e le stagioni del sentimento tra Venezia e Roma nel ‘500 Cinecittà studios Fino al 17 settembre Sul set con Fellini Maxxi Fino al 14 gennaio L’Italia di Zaha Hadid

GLOBE THEATRE VILLA BORGHESE Dal 24 agosto al 10 settembre Il mercante di Venezia Dal 15 settembre al 1 ottobre Macbeth Dal 5 al 15 ottobre Molto rumore per nulla

MOSTRE ROMA Galleria Comunale d’Arte Moderna Fino al 1 ottobre Stanze d’artista: Sironi, Martini, Ferrazzi, De Chirico, Savinio Museo di Arte Contemporanea- MACRO Fino al 1 ottobre Street Art e Writing Museo dell’Ara Pacis Fino al 17 settembre Spartaco. Schiavi e padroni a Roma Chiostro del Bramante Fino al 10 settembre La grande onda. Viaggio in Giappone

CONCERTI Auditorium Parco della Musica 3 ottobre Marillion 9 ottobre Procol Harum 13 ottobre Diana Krall 12 novembre The musical box 16 dicembre Valerio Scanu Palalottomatica Dal 12 al 18 settembre Luciano Ligabue 8 novembre Nick Cave 12 novembre James Blunt 14 novembre Bryan Adams


26 novembre Niccolò Fabi 29 novembre Caparezza 02 dicembre Gianna Nannini Gaeta 19 agosto Nek

EVENTI Lariano Dal 14 al 24 settembre Sagra del fungo porcino Frascati Fino al 3 settembre Frascatinotte-expo di artigianato etnico Rocca Priora Dall’8 al 10 settembre Sagra del fungo porcino Velletri Dal 30 agosto al 4 settembre festa della Madonna della Carità Dal 31 agosto al 2 settembre Velletri blues Dall’8 al 10 settembre Festa country Auditorium Casa delle Culture e della Musica 22 agosto Vertere String Quartet incontra Enrico Zanisi

Umberto Mastroianni 1910-1998

22 agosto Wonder woman

23 e 24 settembre 5° Velletri Wine Festival “Nicola Ferri”: salone del gusto dei Castelli Romani, Premio Nazionale Pallade Veliterna II Targa Giglio Petriacci - Premio di Pittura la Scaletta VII Targa Gustavo Gualtieri

23 agosto Civiltà perduta

Teatro di terra Fino al 10 settembre Festival del Teatro 27 agosto Concerto di musica classica

Cinema sotto le stelle - Piazza Cesare Ottaviano Augusto 17 agosto La battaglia di Hacksaw Ridge

9 settembre Barocchissimo

18 agosto Sully

Casa delle Culture e della Musica 1 settembre Frankestein junior

19 agosto Il tempo delle api

8 settembre Tentazione nel convento Polo espositivo Juana Romani Fino al 22 settembre

20 agosto Animali notturni 2 1 agosto The war-Il pianeta delle scimmie

24 agosto Spiderman Homecoming 26 agosto Cosa sei disposto a perdere? Spettacolo teatrale Compagnia Aquerò



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