Nordic Lifestyle Magazine - Novembre 2014

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2014

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INDICE LA REDAZIONE BACKSTAGE EDITORIALE Speciale Autunno ARTE E LETTERATURA - Perché amo l’autunno (il fascino dell’attesa e della rinascita) - Perché amo l’autunno (i colori di Vincent Van Gogh) INTERIOR DESIGN - Una grande invenzione: il caminetto LIFESTYLE - Regole di Bon Ton: l’ora del tè - Canapè ai cetrioli FASHION GLAMOUR - Autunno a pois FASHION VINTAGE - Gli stivali, una piccola conquista di costume VIAGGI - “Viaggio On the road”: dall’autunno all’estate BAMBINI - Mentre fuori piove... RICETTE - Autunno in cucina Aspettando Natale HANDMADE - Un caldo abbraccio di lana - Feltro e bottoni LIFEGREEN - Un dono naturale dalle linee Vintage COLLABORANDO CON P.L. EVENTI RUBRICA EMMA LA POSTA DEI LETTORI PHOTO GALLERY

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Layout: Cover © Photo Claudia Fois

Mensile illustrato sullo stile di vita nordico, vintage, country, shabby chic e provenzale. Una finestra sul mondo vista e interpretata da una redazione Italiana. Nordic Lifestyle Magazine è una pubblicazione visibile gratuitamente, sul portale ISSUU http://issuu.com/nordic_lifestyle © Copyright Tutte le fotografie presenti nel magazine, di cui non verrà citato il nome dell’autore, sono immagini tratte dal web. Le foto realizzate dalla redazione e quelle date in con- cessione da terzi al nostro Magazine, sono coperte da Copyright, pertanto

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Claudia Fois Silvia Montis

Editing Italiano: 

Emma Fenu

Editing Inglese:    

Giuseppina Pisu Antonio Coni Simona Tocco Flavia di Luzio

Editing Spagnolo: 

Claudia Anatella


“Che i nostri

viaggi

non abbiano mai d'esplorazione

fine” (Paul Wühr)

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La redazione... Caporedattrice Silvia Montis

“Il mio nome d’arte è Sylvié. Ho 39 anni, sposata, nata in Brianza e vissuta in diverse parti d’Italia. Sono cresciuta in Sardegna, dove ho trascorso tutta la mia infanzia e adolescenza. Diplomata al Liceo Artistico di Cagliari, ho frequentato corsi specialistici a Firenze e Treviso, nel ramo della grafica pubblicitaria. Negli anni ho maturato diverse esperienze nel campo pubblicitario, nell’arte, nell’editoria e nel commercio. Da tempo mi occupo di Creative Solutions, idee e soluzioni creative per privati e per il business (http://facebook.com/sylviestagingcreativesolutions). Dedico il mio tempo libero a un progetto legato al vintage e al riciclo, in un laboratorio itinerante, Jana Old Style, dove nascono idee, cambio destinazione d’uso e collezionismo di antichi cimeli dallo stile Rétro, Country e Shabby (http://facebook.com/janaoldstyle). Sono una persona sensibile, aperta, sognatrice e molto testarda ma fondamentalmente dolce. Amo i contrasti e spesso questi emergono nella mia dualità di “romanticismo fantasy” e “gothic mood”. Questo è ciò che sono: una creativa poliedrica, una che abbraccia la vita, pienamente, con tutte le sue infinite sfumature. Mi piace leggere, amo fotografare, dipingere, scrivere e cucinare. Sono appassionata di culture nordiche e celtiche, da anni studio tradizioni e culti che hanno legami con il paganesimo e cristianesimo, analizzando le numerose similitudini culturali tra il Nord Europa e la Sardegna. Su tali argomenti ho pubblicato un romanzo nel 2012 (http://facebook.com/laprofeziadellunistizio). Sono una ragazza con la “valigia in mano”, dai miei viaggi cerco sempre di trarre insegnamento, aprire la mente e farmi ispirare. Da qualche anno vivo a Copenhagen con mio marito. Una città che ho amato dal primo giorno. Da questa esperienza, e dopo l’incontro di persone splendide che hanno creduto nel mio grade sogno, è nato a Gennaio 2014 il progetto editoriale Nordic Lifestyle Magazine, l’attuale rivista online gratuita che dirigo, lavorando fianco a fianco con un meraviglioso staff.

Viceredattrice Emma Fenu

Ho 36 anni e non ho propensione verso le categorizzazioni. Chi sono io? Una sintesi di note contrastanti: dolce e polemica, sognatrice e ironica, idealista e consapevole, chiacchierona ed empatica, passionale ed introspettiva. Sono laureata in Lettere e Filosofia e ho conseguito un Dottorato in Storia delle Arti. Ho vissuto in Medio Oriente e ora abito a Copenhagen. Scrivo per lavoro e per passione, insegno Lingua Italiana agli stranieri, tengo un Corso di Scrittura creativa, recensisco libri e intervisto scrittori, mi occupo di Storia delle Donne, di Letteratura e di Iconografia. Amo le simbologie, le domande dalle infinite risposte, la moda, lo stile vintage e shabby chic, le favole, i gatti, le serate trascorse a leggere e sferruzzare accessori in lana e la magia del Natale. Ecco i miei blog ed alcuni dei siti per cui collaboro: http://www.libreriamo.it/.../pensieri-e-parole-in-valigia... h t t p : / / e m m a s w o o l c r e a t i o n s . b l o g s p o t . d k h t t p : / / w w w . p a s s i o n e l e t t u r a . i t /

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Writers Barbara Piras

Giuseppina Pisu

“Ho 37 anni, vivo e lavoro in Sardegna, vicino Cagliari. Sono una persona solare, semplice e sensibile. Ho lavorato per anni nel settore immobiliare. Amo fare lunghe passeggiate immersa nella natura, mi dedico alla cucina, amo fare torte, mi piace godermi il mare e il sole della mia amata terra, adoro stare in compagnia degli amici e della famiglia. Mi piace aiutare gli altri, in questo sono molto portata e sto frequentando un tirocinio per assistente domiciliare. Il mio sogno nel cassetto? Fare il cammino di Santiago e andare in Messico. Amo la natura, gli animali, leggere e gustarmi le cose semplici della vita”.

Antonio Coni “Ho 27 anni e vengo dalla Sardegna. Attualmente vivo a Copenhagen. Studio economia e informatica all’Università SDU e mi ritengo abbastanza soddisfatto del corso di studi che sto seguendo nonostante sia difficile e impegnativo. Lavoro come cameriere in un ristorante "italiano". Non é il massimo della vita però ci si adatta alle esigenze. Le mie passioni più grandi sono: la pallavolo, la pesca, le lingue straniere ( parlo e scrivo in inglese, tedesco, spagnolo e sto studiando il danese), viaggiare, uscire e stare in buona compagnia, cucinare e altro. Ho la passione per lo stile nordico e in particolar modo Interior Design”.

Claudia Fois

“Ho 32 anni, vivo in Sardegna, mi piace tutto ciò che esprime creatività e spontaneità, la fotografia e la grafica. Appassionata di saponi naturali, con un amica, porto avanti un laboratorio chiamato Art’&’Janas ( http://artejanas.blogspot.it/ ) e ( h t t p s : / / w w w . f a c eb o o k . c o m / artejanas ).

“Sono nata a Cagliari per caso e vivo a Copenhagen. Ho passato l'infanzia tra vecchi libri, stoffe variopinte e il profumo dei fiori d'arancio del giardino di famiglia. Ho vissuto in Germania ed Estonia e mi sono laureata a Cagliari. Dal 2012 mi occupo del prog e t t o O m b r a l u n a V i n t a g e ( www.ombraluna.com e www.facebook.com/ OmbralunaVintage ) e dal 2013 collaboro con il regista italiano Giovanni Coda. Mi piacciono i vecchi cappelli, i foulard, il vintage, i gatti e i cappuccini. Adoro viaggiare e acquisto sempre un anello in ogni città che visito. Ho sempre con me ago e filo, e un quaderno per fermare i miei pensieri”.

Simona Lasi “Ho 35 anni, vivo e lavoro in Sardegna. Niente a che fare con le mie passioni. Amo il vintage, gli anni 50, i pois, il pizzo, e tutto ciò che a che fare con ago, filo, bottoni e stoffe, e, soprattutto, adoro cucinare per chi amo. Sono lieta di poter collaborare, con le mie ricette, con Nordic Lifestyle Magazine”. Questo è il mio blog: conlefarfallenellostomaco.blogspot.com

Flavia Di Luzio “Nata nel 1985 a Chieti e cresciuta a Pescara, ho conseguito una laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Bologna, specializzandomi poi in lingua finlandese e nell’insegnamento della lingua e della cultura italiane a stranieri. Attualmente lavoro come traduttrice freelance, faccio parte della redazione del sito www.bifrost.it e collaboro con le case editrici www.vocifuoriscena.it e www.liberiter.it Nel tempo libero mi piace uscire con gli amici, ascoltare musica, andare al cinema, leggere e disegnare. Amo gli animali, la natura, credo molto nell’attivismo e nel volontariato”.

Simona Tocco

“Ho 38 anni, lavoro come Manager presso una Firm che si occupa di edifici storici, piccoli musei e appartamenti, dove alcuni artisti hanno vissuto. Attualmente mi occupo del funzionamento di Handel House, il compositore tedesco, dell’appartamento di Jimi Hendrix e della cura e la protezione delle opere d’arte che si trovano in questi posti. Sono una mamma single di due bambini. Nata e cresciuta in Sardegna, ho vissuto a Torino, Dublino e ora, da 11 anni, a Londra. Per passione pitturo mobili in legno, prediligendo lo stile Provenzale, Scandinavo e Shabby “. Lieta di collaborare con Nordic Lifestyle Magazine.


Nordic Lifestyle Magazine http://issuu.com/nordic_lifestyle

Foto sfondo: Claudia Fois

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Foto sfondo: Claudia Fois

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“Il mondo

è pieno di colori splendidi.

Non è forse un peccato ridurlo

al

bianco e nero? “ (D.R.Little)

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"Non leggete, come fanno i bambini,

per divertirvi,

o, come fanno gli ambiziosi

per istruirvi. No, leggete per vivere"

(Gustave Flaubert)

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Le temperature si abbassano, le nuvole giocano a rincorrersi in un cielo rigonfio, il sole si nasconde per ore, spesso per giorni, e l'autunno avanza, impetuoso, regalandoci contrasti romantici ma anche un pochino malinconici. Potrei incantarmi per ore a fissare la natura che muta, tra sfumature magenta e amaranto, ocra e arancio, marrone e tortora, che si estendono come un tappeto scricchiolante ai piedi dei passanti, su viali e boschi di rami spogli e aggrovigliati dal forte vento del nord. Questo mese vi condurremo in una dimensione quasi surreale, dove ci si prepara per l'imminente inverno, regalandovi attimi suggestivi e facendovi assaporare i preparativi per una delle stagioni più "calde" dell'anno. Si avete capito bene! Cosa c'è, infatti, di più accogliente di un caminetto acceso che scoppietta, mentre ci si accinge ad abbrustolire fette di pane e caldarroste, magari sorseggiando un ottimo vino rosso che ci riscaldi l'anima? E che dire del calore di un tappeto peloso, disposto sul pavimento in legno, che accoglie i nostri piedi nudi mentre siamo indaffarati a preparare la nostra tisana serale, da sorseggiare in pieno relax, mentre fuori la pioggia appanna i vetri e ci scoraggia ad uscire? La stagione autunnale è anche una grande fonte di ispirazione creativa per molti di noi, che cominciano a preparare le decorazioni per addobbare casa, prima dell'inverno e del natale, e che amano confezionare a mano i propri regali o i lavori artigianali da vendere per le festività. In cucina si può spaziare dalle carni alle verze, dalle zuppe agli sformati, inserendo tra gli ingredienti principali la frutta secca tipica della stagione, come semi, noci, mandorle e nocciole. Se, infine, tutto questo non dovesse bastare a farvi innamorare di questo periodo dell'anno, cosa c'è di più invitante di una cioccolata calda con le amiche, attorno ad un tavolino della caffetteria, in una delle capitali più belle e suggestive d'Europa? A Copenhagen infatti, mentre i residenti sfrecciano, con le loro biciclette, sotto la pioggia battente, incuranti dell'acqua che scivola giù dai loro impermeabili e stivali in gomma colorati, molti studenti e stranieri si danno appuntamento dentro le quattro mura di un locale riscaldato, a sorseggiare tea fumante e mangiare dolci alla cannella, mentre le loro dita battono pesantemente sui tasti del Pc, scambiando mail e videochat con famiglie e coetanei che si trovano probabilmente dall'altra parte del globo.

di Silvia Montis

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The temperatures drop, the clouds play tag in a swollen sky, the sun hides sometimes for days, and autumn moves forward, rushing, giving us romantic landscapes. I could stare for hours at the changing nature. Magenta and crimson, ocher and orange, brown and grey shades, stretched like a creaking carpet at the feet of the passengers on the streets, forests of bare branches , tangled by the strong wind of the North. In preparation for the upcoming winter, this month we lead you all in a particular dimension, giving you delightful moments and letting you taste the real spirit of one of the "hottest" seasons of the year. Yes, that's right! What is more cosy than a crackling fireplace, while you are preparing toasted slices of bread and roasted chestnuts, sipping a good red wine that warms the soul? And what about the warmth of a furry rug, placed on the wooden floor, drinking a tea, when the rain outside creates steam on the windows and discourages us to go out? The Fall is also a great source of inspiration for many of us, who are beginning to make the decorations for the Winter and for Christmas. In cooking we can recommend tasty recipes with meat and cabbage and delicious soups and casseroles, not forgetting the dried fruits, typical of the season, such as seeds, walnuts, almonds and hazelnuts. Finally, if all this were not enough to make you fall in love with this time of year, what could be more inviting than a hot chocolate with friends around a table in a cafĂŠ, in one of the most beautiful capitals of Europe? In Copenhagen, while people are rushing with their bicycles, careless of the pouring rain that trickles down from their raincoats and from their colorful rubber boots, many students and foreigners gather together in heated places, sipping tea and eating cinnamon rolls, while their fingers fly over the keyboard of the Pc, tapping heavily, chatting with family and friends who are probably on the other side of the globe.

traduzione a cura di Giuseppina Pisu Foto sfondo: Silvia Montis

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ARTE E LETTERATURA

Speciale Autunno

Perché amo l’autunno Il fascino dell'attesa e della rinascita di Emma Fenu

Parte 1 L’aria è frizzante e, con un gesto morbido della mano, avvolgo, con un giro di sciarpa, fatta di lana impalpabile, il collo nudo. Respiro un intenso profumo di tea alla vaniglia, di biscotti al burro e di fumo che dai camini di case sconosciute si sprigiona nel cielo, tramite un comignolo, per divenire aroma da condividere. Ascolto, nel silenzio, il rumore delle foglie che crepitano sotto l’incedere sicuro e rapido dei miei piedi, chiusi in stivali di vernice scarlatta. Ma, man mano che mi accosto alla stazione ferroviaria, avverto, sempre più distinte, le note di una canzone natalizia, prodotte dalle tenere corde vocali di un gruppo di bambini che, seguendo l’insegnante, si tengono, diligentemente, per mano. Hanno gli occhi azzurri come le acque del Baltico, o a mandorla, tali da evocare ciliegi in fiore, o neri e intensi, come un chicco di caffè, ma le loro voci si fondono in un suono unico, a cui anche il ritmo del mio cuore si adegua. Adoro l’autunno, la metamorfosi primordiale della natura, il suo progressivo variare dei colori, tramite il trionfo del rosso, del giallo, del marrone, del porpora. Non è morte, è mutamento. Non è sconfitta, è il

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lucidare le armi prima di una nuova battaglia. Non è una porta chiusa, ma un passaggio segreto fra visibile e invisibile, in cui la rigenerazione è già in atto. Non è la fine, è l’ennesimo inizio, che cova sotto le ceneri e sotto le foglie secche e nei campi nudi che ricevono la pioggia fertile, per serbare, nel buio, altra vita, da elargire in futuro.

“L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore”. Albert Camus L’autunno è l’attesa di una promessa che diverrà realtà: del regalo di natale da scartare, con gli occhi lucidi, del magico rifiorire della terra, dei tiepidi raggi di sole, sotto i quali crogiolarsi, di nuovo. E io le attese, le assaporo lentamente, come castagne zuccherate. E di speranze e di sogni, mi nutro, come di zuppe fumanti. Perché amo l’autunno, dunque? Perché mi piace leggere e scrivere all'unisono, avvertendo la pioggia bussare, timida o sfacciata, ai vetri della mia finestra: mi chiede di penetrare nei miei pensieri


più profondi. Perché mi piace sorseggiare con calma una tisana aromatica, in compagnia di amici, raccontandoci le nostre debolezze e ipotizzando, ancora, come cambiare un frammento di mondo. Perché è il tempo della riflessione, che prelude alla forza creatrice. Perché mi piace cominciare a scorgere, nelle vetrine, un cappello rosso che culmina in un pompon bianco, e immaginare che esso diverrà un cilindro, da cui estrarrò, come una maga consumata, un dono che mi ricompenserà con un sorriso intriso di stupore.

Foto: sfondo Silvia Montis rito strette fra le mie, quando rincasa più tardi di me, e percepire come, velocemente, da gelide, diventano calde e morbide. Perché la stagione che ha udito il mio primo vagito è come una madre che tutto accoglie, natura inclusa, nel ventre sicuro delle viscere della terra, per poi riconcedere una nuova opportunità, recidendo cordoni ombelicali intrecciati da paure e incertezze. Saremo, allora, pronti per liberarci di chi eravamo e avventurarci, impavidi, alla scoperta di chi siamo diventati.

Perché mi piace tenere le mani di mio ma-

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CULTURE

Speciale Autunno

Why I love autumn The charm of waiting and rebirth traduzione a cura di Simona Tocco

The air is crisp, and with a gesture of my soft hand, I wrap my bare neck with a lap scarf made of delicate and soft wool. A scent of vanilla tea, butter cookies and smoke from other people houses that released in the air becomes aroma to share. I can hear, in the silence, the sound of leaves rustling under the rapid pace of my feet, locked in patent leather scarlet boots As I approach the train station I heart the notes of a Christmas melody sang by a group of children who, following the teacher, are diligently holding hands. Some of them have eyes as blue as the Baltic sea, some have them almond like cherry blossoms, some others have them deep black or intense like a coffee bean. Their voices blend into a unique sound and my heart follows it. I love the autumn, the metamorphosis, and the continuous and progressive change of colours; reaching a pick through the triumph of red, ye l lo w , brown, pur p le . It is not death, it’s to be born again Is not defeat, weapons before a new battle. It is not a closed door, but a secret passage

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for transition. It is not the end, it's just another beginning, just another chapter

"Autumn is a second spring where every leaf is a flower". Albert Camus Autumn is suspense for something that will become reality, waiting for nature to wake up, during winter coming, under the rays of a shy sun while eating sugared chestnuts. So, why I do love autumn then? I do love it because I like to read and write when the rain knocks, timidly, the glass of my window asking me to enter my inner world. Because I like to sip aromatic tea with friends. Because it’s time for reflection, a prelude to creative inspiration. Because it’s like a magic red hat, with a white pompom on top, a hat that has a sur-


Foto: Silvia Montis

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ARTE E LETTERATURA

Speciale Autunno

Perché amo l’autunno I colori di Vincent Van Gogh di Emma Fenu

Parte 2 Non solo olio su tela. Sono immagini eterne, vibranti di sfumature intense e calde, in cui la natura pare concedersi, nella sua bellezza struggente, come una fanciulla appassionata che si tinge le labbra per imprimere, sulla pelle dell’amato, un bacio che prelude ad un addio. Nell’arte di Vincent Van Gogh ogni stagione è resa nei suoi caratteri peculiari e nelle sue fasi cicliche. Anche l’autunno, pertanto, è, dal celebre pittore, descritto con cura, tramite un’impareggiabile maestria del pennello, capace di attingere ad una tavolozza di colori e suggestioni. Dalle foglie settembrine, in cui, ancora in seno all’estate, il giallo si confonde con il verde che presto sarà ricordo, dagli alberi ancora chiomati, rossi e bruni, ma già scossi dai brividi dovuti ad un vento che proviene dalle fredde terre del nord, fino ai

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campi semi abbandonati e ai cieli plumbei, immortalati nell’istante che precede il pianto fragoroso della pioggia. Ammiriamo paesaggi intrisi di una malinconia che si crogiola, senza volere rimedio alcuno, tramite l'impeto convulso di nostalgie di un’estate la quale simboleggia, per Van Gogh, l’anelata pienezza della vita e l’irrealizzabile desiderio di sfuggire al potere sovrano del Tempo. Anche questo amo dell’autunno, il senso dell'umana precarietà, l’eco dell’antica vanitas, il memento della finitezza. Per me, che ho un’indole più solare dell’ottocentesco pittore olandese, tutto ciò è, infatti, sempre preludio di rinascita.

"La malinconia non è altro che un ricordo inconsapevole". Gustave Flaubert


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Speciale Autunno

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Foto: Silvia Montis


Foto: Silvia Montis

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INTERIOR DESIGN

Speciale Autunno

A great invention: the fireplace by Antonio Coni

What would our house be without a fireplace? How much could you benefit from having one in your living room or bedroom? Autumn is the season where people start preparing for the oncoming and long winter. Heavy clothes out of the wardrobes, thick pyjamas, ugly but comfortable slippers, wool scarves worn around the neck and steaming mugs is what these seasons are all about. People like me definitely prefer the warmer seasons but, as far as I know, there are many who love the cold and with that the idea of warming themselves up in many different ways. One of them is certainly the fireplace. This old architectural structure is in fact still very used nowadays and, even though many other techniques of heating have been invented, it is however the most common and favourite. The reasons for that are many and different. Let´s discover them. When people buy houses, they want to make sure that there is a fireplace in it. Now, you all know that the market today offers a wide range of bed of coals but, once again, none of them gives that kind of cosy warmth that you feel when sitting in front of a real fire. That great moment you can either share with your friends and

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family, with your beloved partner or you can experience on your own, sitting on your favourite leather sofa, reading a book while drinking a glass of good wine. You all agree with me that this would not be possible in front of a radiator or, at least, that would not create the same magic atmosphere. Moreover, how many times have you experienced especially in winter time a blackout caused by a storm? The only think you can do is to wait for the electrician to restore the power and meanwhile freeze in the dark. That doesn´t happen if you have a real fireplace. The light never goes off and same for the heat. I don´t know you but I personally love cooking on it. I remember when I was a little child, my grandparents were used to roast the meat and the fish in it and I can assure you that the taste of it was million times better than the meal cooked in a gas oven. It seems like you earned twice. You save money on the electricity bill and you get better food. With the newly invented fireplaces connected to a heating system, you produce enough heat for the whole apartment including warm water. Last but not least, fireplaces play an important role when talking about interior design. They are in fact a principal and inevitable furnishing for those who love adornment and want to transform their space into a proper dream house.


Foto: Ugo Carta

Foto: Silvia Montis

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INTERIOR DESIGN

Speciale Autunno

Una grande invenzione: il caminetto di Antonio Coni

Che cosa sarebbe la nostra casa senza un caminetto? Quali sono i benefici che esso comporta siano essi fisici, psichici o di natura economica? L´autunno é ormai alle porte e così la gente si prepara al cambio di stagione e al lungo inverno. Pigiamoni spessi due centimetri, morbide pantofole, sciarpe arrotolate intorno al collo e una bella tazza di tè caldo é tutto ciò di cui abbiamo bisogno per affrontare questo lungo periodo freddo. Ovviamente ci circondiamo di tutti gli strumenti a nostra disposizione per poterci riscaldare, tra cui le stufette elettriche e a gas, e tutti gli impianti di riscaldamento di nuova generazione. Tutti svolgono la stessa funzione, ma con tempi e costi diversi sia di installazione che di mantenimento che di alimentazione. Ed é cosi che il caminetto, primo metodo di riscaldamento domestico, rimane tuttora il più utilizzato e preferito dalla maggior parte delle persone, per svariati motivi. In primis, il fattore estetico. Il caminetto é

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infatti il complemento d´arredo per eccellenza e pertanto bisogna fare molta attenzione alla scelta. Esso dona eleganza e quell´immancabile tocco di classe al nostro salotto. E ancora, grazie ad esso, possiamo godere di momenti di puro relax sdraiandoci sul divano ad osservare il fuoco che brucia lentamente mentre sorseggiamo un bicchiere di buon vino o una cioccolata calda da soli o in compagnia di un amico o del nostro partner. E quando in pieno inverno, per via di un temporale, viene a mancare la corrente lasciandovi al buio? Nessun problema. La fiamma che arde continuerà ad illuminare il vostro salotto e vi terrá comunque al caldo e soprattutto, cosa molto importante, vi permetterà di cucinare. Ebbene si. Cucinare nel caminetto é per tanti, me compreso, anche una vera e propria passione dovuta soprattutto al fatto che il cibo acquisisce un sapore nettamente migliore rispetto a quello cotto nel forno elettrico.


Foto: Silvia Montis

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LIFESTYLE

Speciale Autunno

Regole di Bon Ton: l’ora del tè di Simona Lasi

Vi è mai capitato di organizzare un tè tra amiche? A me sì: atmosfera calda, salotto di casa, tanti cuscini per stare comode, magari una copertina per accoccolarci sul divano, tante chiacchiere, dolcetti, risate, pomeriggi interi passati a scambiare segreti e pettegolezzi. Se vorrete, seguendo queste “poche e semplici regole” che il galateo ci impone, potremo organizzare assieme, un tè in perfetto stile bon ton. Intanto non dimentichiamoci che l’ora del tè è un’abitudine molto chic tutta british, alla quale ormai non possiamo dire di no, soprattutto nei fine settimana, quando possiamo permetterci di dedicare del tempo a noi e ai nostri ospiti. Iniziamo dagli inviti. L’ideale sarebbe scriverli a mano e inviarli per posta, ma ormai nell’era della tecnologia, possiamo anche usare il modo che ci è più congeniale, ad esempio potremmo inviarli via e-mail. L’accorgimento importante è che devono essere inviati per tempo, e si deve tenere presente che l’orario sull’invito dovrà essere le 16,45, perché il tea party dovrà iniziare alle 17 in punto, e la regola del galateo dice che la padrona di casa inizierà a servire i presenti, senza aspettare l’arrivo di tutti gli ospiti. Ricordiamoci un altro piccolo particolare, l’ora del tè si condivide con pochi intimi, ben selezionati, e ben disposti alla conversazione, i silenzi all’ora del tè non sono con-

templati! Passiamo alla mise en place. Inutile precisare che le stoviglie in plastica o usa e getta saranno bandite dalla nostra tavola: un bel servizio da tè, rigorosamente in porcellana, un tovagliato in lino e fiori freschi a volontà, è tutto ciò che ci vuole per una tavola in perfetto stile bon ton. Ogni invitato avrà il piattino da dessert con forchettina e tovagliolo sulla destra, e in alto, alla sinistra del piattino, la tazza da tè con il piattino, con il cucchiaino appoggiato alla destra della tazza. Disporremo sulla tavola altri tovaglioli, un piattino con delle fettine di limone, zuccheriera e lattiera, in perfetto british style. L’acqua del tè, dopo averla fatta bollire, dovrà essere versata nell’apposita teiera, e sarà la padrona di casa a servire il tè ad ogni ospite. Cosa serviremo. Il te dovrebbe essere sfuso, in foglie, perché al contrario di adesso, in passato quello in bustine era considerato di bassa qualità. Come accompagnamento potremo scegliere dei dolcetti o anche stuzzichini salati, come piccoli tramezzini o i classici canapè coi cetrioli, in quanto l’ora del tè è considerata come un momento intermedio, durante il quale fare uno spuntino. Ed ora i divieti. Contrariamente a quanto si pensa, mentre si beve, il mignolo non deve stare su, non è per niente chic! Come non è chic inzuppare i biscotti, schizzare mentre si mette lo zucchero nel tè, fare rumori mentre lo si sorseggia, né soffiarci sopra per raffreddarlo. Continua… >>

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Foto: Simona Lasi

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Ricette di Simona Lasi

Foto: Simona Lasi

Canapè ai cetrioli Un suggerimento per accompagnare il tè in perfetto stile british sono i canapè ai cetrioli, facilissimi da preparare e di grande effetto: stupirete i vostri ospiti, servendo uno stuzzichino salato assieme al tè.

Preparazione

Prepararli è semplice e veloce, serviranno pochissimi ingredienti.

Per prepararli con il cetriolo a vista: lavate e spuntate il cetriolo, e tagliatelo a fette nel senso della lunghezza con un pelapatate, appiattite delicatamente le fette di pane con un mattarello, stendete un velo di burro in tutta la superficie, salate leggermente, e stendete, sopra il burro, uno strato non troppo generoso di robiola, a questo punto disponete le fette di cetriolo precedentemente tagliate sopra la robiola, praticate una leggera pressione con la mano, e tagliate in modo da ottenere dei pratici bocconcini rettangolari o quadrati.

Ingredienti:     

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Pane da tramezzini senza crosta 1 cetriolo non troppo grosso Robiola Sale Burro a temperatura ambiente

Potrete prepararli sia nel modo classico, con il cetriolo a vista, o come mini tramezzini finger food.

Per prepararli come mini tramezzini, basterà preparare due fette di pane con burro e robiola, una delle quali verrà messa sopra il cetriolo: dopo aver praticato una leggera pressione, potrete tagliare il tutto in bocconcini quadrati o rettangolari, facendo attenzione che il cetriolo non sbordi dai lati.


A tea party with style traduzione a cura di Antonio Coni

Have you ever had a tea party with your closest friends? I have. The location was obviously my living room adorned by thousands of candles, my comfortable sofa covered by many soft and nice pillows, some tasty butter cookies or other kind of pastries and, the most important thing, my dear friends around me. All this makes me feel so good! But, if you want to turn your tea party into a perfect tea party with bon ton, you must follow some essential rules. First of all invitations. Handwritten invitations are indeed the most elegant but, nowadays, with the new technologies people are used to calling or sending a text message which is good anyway. Be only sure that your friends receive the invitation on time and don´t forget to write the time of arrival which is 16.45 according to the English breakfast, 15 minutes before the party gets started. Serve your guests and don´t wait for the ones who are delayed and, since this event is very intimate, remember to invite only your very best ones. It´s time to prepare the table. Paper plates and cups are forbidden and we are going to replace them with a beautiful porcelain tea set instead. Cover your table with a linen tablecloth and decorate it with some fresh and fragrant flowers.

set a dessert plate for each guest and at the right side of the plate place the napkin with the pie fork. Over the plate to the left place the tea cup with the cup plate and a teaspoon on top of the cup plate positioned at the right side. Add to your table some extra napkins, a small plate with some lemon slices, sugar bowl, milk jug and of course our teapot with some hot water. Once again, remember to serve your guests as first. Which tea should we use? Well, the choice of the flavour is totally up to you and your friends´ preferences if you know them. What is really important is the quality of the tea and when we talk about quality we definitely refer to the leaf tea. Teabags are practical but considered in the past as low quality. In addition to all these things, you can serve other small delicacies like small sandwiches and cucumber canapés. To conclude, other two small rules to follow during a tea party. Do not raise your pinkie while holding the cup and drinking, do not dunk the biscuits or cookies into the tea or milk, do not splash the tea all over the table and do not blow on it and avoid being noisy while you´re drinking. The rest is totally up to you. Have a great tea time!

Carefully follow these Mise en Place rules:

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Speciale Autunno

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FASHION GLAM

Speciale Autunno

Autunno a Pois di Silvia Montis

Ecco alcuni consigli

su cosa non deve mai mancare nel guardaroba femminile, durante la stagione autunnale, se si vive come me in un Paese nordico.

La mia scelta di improntare questi esempi con fantasia prevalentemente a pois è del tutto personale, ma i miei consigli saranno comunque applicabili a prescindere dal vostro colore o stile preferito. Siete pronte? Cominciamo con il dire che la stagione autunnale nordica è in prevalenza costituita da giornate moooolto piovose, quindi la prima regola per sopravvivere in questi mesi è munirsi di capi e accessori “waterproof” ossia resistenti all'acqua. Non per questo necessariamente dobbiamo rinunciare alla moda e all'eleganza e possiamo quindi sfatare il mito che comodità equivale solo ad abbigliamento sportivo. Una delle cose che, inoltre, dobbiamo imparare è vestirci a “cipolla”, ossia a strati. Dovete sapere, infatti, che se all'aperto le temperature possono variare dai frizzanti 15 gradi ai più rigidi 8 gradi, dentro le case e i locali il tepore del calorifero arriva anche fino ai 20/25 gradi. Banditi i grossi maglioni in lana a collo alto, diamo preferenza a camicette in cotone, seta oppure a magliette estive. Si, all'aggiunta di un golfino di cotone o di una giacchetta fine in lana da mettere sopra. Per concludere, un soprabito rigorosamente impermeabile. Quest'ultimo può essere in incerato, nylon o nei più moderni materiali waterproof che, oltre all'ac-

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qua, deve ripararci dal forte vento tipico di queste zone. Se siamo abituati ad andare in bicicletta possiamo farlo anche con un vestitino o la gonna, purché munite di collant o leggings termici, che ci risparmino un congelamento istantaneo. Ma premuniamoci, in caso di pioggia improvvisa, di pantaloni di nylon da mettere al volo e togliere all'occorrenza. In questi casi una borsa capiente è necessaria. Ovviamente impermeabile. Per una passeggiata con le amiche, tra le vie ricoperte di fogliame imbrunito, sarà necessario alleggerirsi un pochino, con borsette di piccole dimensioni e scarponcini comodi, possibilmente gommati, per riempirsi poi di buste dalle più svariate dimensioni che manifesteranno tutto il nostro entusiasmo per lo shopping. Per un'uscita romantica, abitini a pois con taglio in stile vintage e scollatura che risalti il decoltè, un foulard e una giacchina in lana con piccoli bottoncini, un soprabito sagomato incerato, scarpe chiuse ma con il tacco e per finire un bellissimo ombrello a pois e volants, in cui potersi riparare con la persona amata, immaginando di essere catapultati nello spot Gocce Parfum o in uno di quelle vecchie pellicole in bianco e nero che fanno tanto “Love to Paris”. Per il trucco ogni occasione è buona e, viste le improvvise intemperie, ricordiamoci, non dovrà mai mancare una crema altamente idratante come base. Il mascara possibilmente waterproof ma attenzione, non esageriamo, poiché a lungo andare quest'ultimo può essere dannoso per le nostre ciglia. Meglio un mascara trasparente che non ci trasformerà in un panda ma che allungherà il nostro sguardo in modo naturale.


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Speciale Autunno

Foto sfondo: Silvia Montis

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Speciale Autunno

FASHION VINTAGE

Gli stivali, una piccola conquista di costume "Questi stivali sono fatti per camminare ed è proprio quello che faranno. Prima o poi, questi stivali ti calpesteranno". These boots are made for walkin’, Nancy Sinatra, 1966 Ascesa e sincretismo. La fortuna degli stivali è legata a una rivoluzione di costume e all’incontro con l’universo femminile. Gli stivali cessarono di essere visti come oggetti a uso e consumo prevalentemente maschile, solo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Versioni delicate dei classici stivali da equitazione, adatti a vestire piedi minuti e fasciare esili caviglie, si diffusero presto in maniera capillare e divennero accessori privilegiati all’interno del guardaroba femminile. Stivali eleganti e stivaletti raffinati, iniziarono a essere prodotti in quantità sempre maggiore nelle botteghe degli artigiani calzolai delle più grandi città europee. I prezzi di fabbricazione variavano a seconda della richiesta del materiale utilizzato e dalle rifiniture, ma erano sempre abbastanza alti. I modelli variarono negli anni e gli stivali guadagnarono sempre più successo, divenendo economicamente più accessibili, conservando però la particolare qualità androgina delle origini. Fedeli compagni di avventura nelle piovose serate autunnali, oggetti essenziali nell’outfit della donna moderna.

di Giuseppina Pisu

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Foto: Silvia Montis


Boots, a change of manners “These boots are made for walking and that's just what they'll do. One of these days these boots are gonna walk all over you�. These boots are made for walkin’, Nancy Sinatra, 1966 Rise and syncretism. The destiny of boots is tied to a revolution of manners and to a confrontation with the feminine universe. Boots stopped being considered male objects only from the second half of the 19th century and forward. Delicate versions of classic riding boots, suitable for small feet and thin ankles, became very popular and a favorite accessory in every woman's wardrobe. Elegant boots and sophisticated ankle boots began being produced in growing quantities in the workshops of artisan shoemakers in the largest European cities. The prices of manufacturing varied due to the popularity of the material and the garnish, but they were always quite high. Models differed over the years and boots gained increasing success becoming more affordable, while keeping the particular androgynous quality of the beginning. Faithful companions of adventure in rainy autumn evenings, essential objects in the outfit of the modern woman.

by Giuseppina Pisu 37


VIAGGI

Speciale Autunno

Viaggio "On the road” dall’autunno all’estate di Silvia Montis

Se da una parte, l'autunno in Danimarca, è un'esplosione di contrasti di colori caldi e temperature fredde, con l'accorciarsi delle giornate e l'aumento delle piogge subentra un fenomeno che per noi mediterranei è considerato un problema serio. Il troppo buio può infatti creare un calo di produzione della vitamina D da parte del nostro organismo, con conseguenti cali di energie e difese immunitarie, rendendoci quindi molto vulnerabili durante i mesi più freddi. In questa stagione, potendolo fare, sarebbe consigliabile fare quindi uno pó di scorta di luce e assimilare la vitamina del sorriso magari andando in luoghi soleggiati. Io e mio marito, nativi del sud Italia, abbiamo deciso di fare una piccola vacanza e raggiungere la nostra Sardegna in macchina. Ed è così che comincia il nostro viaggio "on the road", dalla Danimarca all'Italia, dall'autunno all'estate, attraversando mezza Europa a bordo del nostro bolide. Cavalchiamo l'asfalto come fosse un'onda, su una tavola da surf dalle gomme larghe: una berlina bianca e cromata, eco diesel, cambio automatico, sedili comodi e musica a tutto volume. L'attraversata è di quasi duemila chilometri, tagliando in verticale l'intero con-

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tinente, da Copenhagen e poi giù per la Germania, l'Austria, la Svizzera e mezzo stivale. Partiamo la sera, dalla capitale danese, con una temperatura di 15 gradi. Raggiungiamo il piccolo porto di Rødby e prendiamo il traghetto che ci condurrà in Germania. Un'attraversata comoda e veloce, di poco più di mezz'ora, in un piccolo scafo dotato dei confort essenziali: bagni, una caffetteria con tavolini e poltroncine, un shop center grandi firme e una sala giochi in miniatura. Giunti nel porto tedesco impostiamo il navigatore e diamo vita a quello che sarà il viaggio in macchina più intenso che io abbia mai fatto. Ore e ore di un asfalto che prende forma davanti a noi, tra buio e luce, pioggia e sole, vento e nebbia, paesaggi meravigliosi, musica ballata a mezzo busto con braccia alzate che si muovono a ritmo, tante risate, frasi cantate a squarciagola, letture e chiacchierate sorseggiando tè caldo e caffè, soste negli spazi adibiti per dormire almeno qualche ora prima di rimettersi in marcia. Ho ancora impresso nella mia mente il verde delle vallate austriache e svizzere, i laghi e le cascate, i boschi e i piccoli torrenti, le casette abbarbicate e le mucche al pascolo.

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Fotografie: Silvia Montis

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Speciale Autunno VIAGGI

Fotografie:

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Poi, finalmente giunti in Italia, le temperature piÚ miti e la luce piÚ intensa. Altre ore di guida, tra i colli liguri e le campagne toscane, per arrivare finalmente al porto in tarda serata. Prendiamo il traghetto la notte, dopo circa 20 ore di viaggio. Finalmente si dorme, in cabina, su un letto. Raggiungiamo l'isola la mattina presto alle sette. L'aria è calda, 25 gradi, decidiamo di raggiungere subito la spiaggia! E mentre ci spogliamo dei vestiti troppo pesanti ancora addosso, il sole decide di regalarci la nostra prima alba spettacolare. Guardo il mare, scruto l'orizzonte pieno di bagliori amaranto.

: Silvia Montis

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Speciale Autunno BAMBINI

Mentre fuori piove... di Francesca De Luca

Cosa fa una Mamma in una piovosa giornata d'autunno?

TV) per tenere impegnati i bimbi in attività istruttive e creative?

L' autunno, per un bambino e, soprattutto per la sua mamma, non è propriamente la stagione migliore: poche passeggiate all'aperto, poco sole e primi raffreddori.

I piccolissimi si divertono con poco: a loro basta guardare dalla finestra la pioggia che cade e seguire con le dita cicciottose e insicure le scie tortuose e veloci delle gocce che corrono giù per i vetri; oppure si possono mimare per loro delle filastrocche o delle brevi e semplici fiabe con tanto di vocine. Ebbene sì, le mamme possono all'occorrenza diventare dei giullari di corte che si metterebbero persino a testa in giù per godere delle prime, fragorose risate dei loro bebè.

Per giunta le giornate, brevi e fresche, spesso anche umide e piovose, ci costringono a restare chiusi in casa, a volte per diversi, noiosi pomeriggi. Così, noi mamme tendiamo a lasciare i poco tolleranti pargoli incollati per ore alla TV o ai videogames. Perché invece non proviamo ad ingegnarci nel trovare delle coinvolgenti distrazioni fuori dagli schemi (e dagli schermi...della

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Per i più grandicelli una valida proposta anti-noia può essere la preparazione di caldi, fragranti, golosi biscotti al cioccolato o di profumate torte rustiche di caro-


te e mandorle. Nessun ragazzino resiste alla possibilità di sporcarsi le mani con l'approvazione della mamma. I piovosi pomeriggi autunnali trascorreranno in un baleno e i bimbi, stanchi, si addormenteranno più in fretta donandoci il silenzio della notte, durante la quale noi mamme pregheremo affinché arrivino presto le feste natalizie. Perché è pur vero che saranno a casa da scuola, ma passerà Babbo Natale a portare tanti bei doni con i quali le pesti si intratterranno fino alla primavera seguente... si spera!

Foto: Silvia Montis

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S

eguite di fia zuccherosi, gli sneyana memo

Accingetevi, nell’atmosfera Grimm o di Ch un piccolo cas arroccato in ci dato da un bos

Ci siete? Ora una volta giun gendo la grand In un attimo v die di violini, volte a capriat acceso, dal do te.

Sarete, in seg di fiori realizza tacandele, di g piccoli penden mossi da un al ammirerete ta brano lise dal Medioevo in c di broccato e d giare, come fa

E’ magia? Sì, lo

E’ il frutto del uomo e una dall’amore e d legno, al torni in ferro, con Lei, simile ad conferisce un’a semplice tocco

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emi, vi conduco in un modo aba. Non pensate a colori itter e nuvole di tulle, di dioria.

invece, ad immergervi propria dei libri dei Fratelli harles Perrault. Immaginate stello dalle guglie svettanti, ima ad una collina e circonsco fatato.

intraprendete il sentiero e, nti, varcate la soglia, spinde porta in legno massello. vi sentirete accolti da melole cui note risuonano nelle te, dal calore di un camino olce sapore di un tea fuman-

guito, avvinti da un tripudio ati in stoffe naturali, di porghirlande, di ali d'angelo, di nti e monili che ondeggiano, lito di vento. E, soprattutto, antissime corone che semtempo, quali retaggi di un cui le principesse vestivano danzavano, facendo voltegarfalle, le ampie maniche.

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lo è.

lavoro a quattro mani di un a donna, che sono uniti dalla creatività. Lui lavora il io, salda e piega la lamiera somma maestria; mentre d una creatura fatata, che anima agli oggetti con il suo o, si occupa delle rifiniture.

Di Emma Fenu

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Speciale Autunno FOOD

Autunno in cucina di Barbara Piras

“ L’autunno è arrivato e, se da una parte le giornate si accorciano e iniziano i primi freschi, dall’altra ci troviamo davanti ad una vera e propria esplosione di colori dai toni caldi e vivaci. E’ una stagione magica: frutta e verdura baciati dal sole regalano agli amanti della cucina una svariata scelta di prodotti dai colori e sapori unici. I boschi ormai dai colori gialli e rossi, offrono profumate delizie come le castagne e i campi ci regalano alimenti come la zucca, la verza, le mele, le prugne . E cosi, sarà per il clima o per le giornate sempre più corte, che stare ai fornelli diventa più piacevole. Le ricette con cotture più lunghe prendono spazio e la tavola è ricca di piatti sostanziosi e decisi. Nella casa, in cucina, aleggia il profumo d’autunno ed io non posso far altro che lasciarvi alcune ricette per una cucina dal sapore autunnale. Buon caldo e gustoso autunno!

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L’autunno porta con sé il ricordo di una stagione generosa, colori, sensazioni, profumi, raccolto, tutto parla della bellezza della terra, della meraviglia della natura”. Stephen Littleword


Ricette di Barbara Piras

Foto: Simona Lasi I vanillekranse, biscotti danesi alla vaniglia, sono delle simpatiche preparazioni aromatizzate alla vaniglia, alle quali potrete dare la forma desiderata in maniera da personalizzarle per un eventuale occasione da festeggiare oppure potrete gustarle con un semplice tea in compagnia di amici nei vostri pomeriggi autunnali.

Ingredienti: • • • • • •

150 g margarina 250 g farina 100 g zucchero 1 uovo 1 stecca di vaniglia 50 g mandorle

I Vanillekranse Preparazione Mescolate la margarina alla farina con le punta delle dita o con un coltello. Aggiungete l’uovo e lo zucchero. Tagliate per il lungo la stecca di vaniglia e asportatene i semi. Sminuzzate le mandorle e aggiungetele, insieme ai semi di vaniglia, alla pasta, mescolando bene il tutto. Prelevate l'impasto, compattatelo, avvolgetelo con la pellicola e mettetelo in frigo per almeno 1 ora. Per formare i biscotti avrete bisogno della siringona con una formina bucata alla fine. Il sacco non va bene perché la pasta è troppo dura. Potrete dare, comunque, qualunque forma; anche semplicemente formando delle piccole palline e poi schiacciandole sulla piastra, forandole al centro. Adagiate i biscotti su una teglia rivestita di carta forno, distanziati tra loro. Potreste, eventualmente se vi piace, cospargerli con lo zucchero di canna.

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Ricette

Foto: Claudia Anatella

di Barbara Piras

Pumpasoppa Crema di zucca svedese Ingredienti:         

1,2 kg di polpa di zucca 2 cipolle gialle 1,4 lt di brodo di pollo 2 dl di crème fraiche 12 bacche di pepe rosa frantumate 2 spicchi di aglio 3 cucchiai di olio di oliva q.b. sale q.b. pepe bianco

La crème fraiche: La crème fraiche è una specialità francese, più comunemente conosciuta in Italia con il nome “panna acida”. La sua preparazione è davvero semplice: 150ml di panna liquida fresca 150r di yogurt Succo di ½ limone

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Preparazione Riunite in una ciotola la panna e lo yogurt e mescolate. Aggiungete il succo del limone, due pizzichi di sale e amalgamate bene il tutto. Coprite la ciotola con un foglio di pellicola per alimenti e conservate la crème fraiche in frigorifero per almeno mezz’ora prima di consumarla. Preparazione Crema di zucca: Lavate accuratamente la zucca, se intendete usarla come contenitore, e tagliate via un coperchio nella parte superiore. Svuotate la zucca e tagliate la polpa a dadini. Tritate la cipolla e l’aglio. Scaldate in una pentola l’olio e fate soffriggere la cipolla e l’aglio in modo che non diventino scuri. Aggiungete la zucca e il brodo; portate a bollore e fate andare per circa 15 minuti. Togliete dal fuoco e con un mixer ad immersione frullate finché non risulta liscia e completamente priva di pezzi. Aggiungete la crème fraiche e frullate ancora. Riscaldate nuovamente e completate con il pepe rosa, il sale e il pepe bianco. Scaldate la zucca con acqua calda e versate la zuppa. Consiglio: Se pensate di utilizzare la zucca come contenitore per la zuppa, prendetene una grande di 2 kg.


Stufato di carne e verdure svedese Ingredienti: • • • • • • • • •

1 cavolo cappuccio 3 carote q.b. riso bollito 400 g carne di maiale 1 cipolla 1 spicchio aglio q.b. maggiorana 25 g burro q.b. sale e pepe

Preparazione Lavate il cavolo e lasciatelo stufare in una pentola con acqua calda. Una volta pronto tagliatelo a striscioline. Intanto pelate le carote e tagliatele a julienne aiutandovi con una grattugia dai fori piuttosto grandi. A questo punto, preparate una padella sul fuoco con dell'acqua fredda e aggiungetevi le carote e il cavolo, avendo cura di mescolare spesso. A parte, fate rosolare la cipolla affettata e l'aglio con il burro e la carne tritata. Salate, pepate e insaporite con la maggiorana. Imburrate una teglia da forno e disponetevi le verdure e la carne. Lasciate cuocere per circa un'ora in forno precedentemente riscaldato a 200°. Intanto fate cuocere il riso in abbondante acqua salata. Al termine della cottura in forno della carne con le verdure, aggiungetevi il riso, quindi mescolate bene e servite.

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Ricette di Barbara Piras

Skinkesteg Ingredienti: Per la carne: 400 gr di lonza senza osso ma con la pelle Timo Alloro Sale Pepe

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Ingredienti: Per l'insalata di cavolo rosso: 260 gr cavolo rosso 40 gr noci 1 arancia 35 ml aceto balsamico 35 gr mirtilli rossi essiccati 13 gr aglio Sale Pepe Aceto di vino rosso Senape Olio di girasole

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Preparazione Per la carne: Fate dei tagli profondi nella carne e inseritevi timo, foglie di alloro e sale; sistematela poi in una padella e mettete sulla griglia del forno che imposterete a 200°. Cuocete la lonza per un’ora e mezza; dopodiché toglietela dal forno e lasciatela riposare per 20 minuti. Per l'insalata di cavolo rosso: Tagliate il cavolo rosso a pezzi e sbollentatelo. Dopo cotto e scolato, scaldate l'aceto balsamico e versatelo sul cavolo, lasciandolo raffreddare. Aggiungete le bucce dell'arancia, i mirtilli e i gherigli delle noci. Mescolate aceto di vino rosso, senape, olio di girasole, olio extravergine d'oliva, aglio, sale e pepe. Unite il tutto al cavolo e mescolate nuovamente.


L'arrosto di maiale con le cotiche, accompagnato da cavolo rosso e patate con salsa, è uno dei piatti tradizionali danesi. Una volta era un piatto riservato alle occasioni speciali, ma anche adesso rappresenta un piatto forte in occasioni particolari.

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Foto: Silvia Montis

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Fotografie: Silvia Montis

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55 Fotografie: Simona Lasi


HANDMADE

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Un caldo abbraccio di lana di Emma Fenu

"Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista". Francesco D'Assisi Eccomi a voi, in altre vesti. In soffici vesti di lana, per essere precisi. No, non ho deposto la penna a favore dei ferri, entrambi sono privilegiati strumenti di espressione del mio mondo interiore. Mentre i miei pensieri e le mie idee corrono e si rincorrono, fra epopee e personaggi fatti di carta e sogno, infatti, le mie mani continuano a muoversi, sia per digitare lettere sulla tastiera del portatile, sia per confezionare un capo in lana. Non c'è soluzione di continuità, in primis perché, grazie alle due X in sequenza dei miei cromosomi, posso svolgere più attività in contemporanea: ossia leggere, scrivere, analizzare, recensire, intervistare, sferruzzare, registrare messaggi vocali su whatsapp, destinati ad un'amica, programmare nel minimo dettaglio il prossimo week end (e i prossimi dieci anni, se sono in vena) con mio marito, sgranocchiare patatine. In secondo luogo, perché ogni mia creazione è una storia che prende vita, come un romanzo o un quadro, prima concepita e, infine, generata per raccontarsi, o attraverso parole vergate ed immagini evocate o

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attraverso sequenze di colori e sensazioni tattili. Talvolta, invece, mi concentro esclusivamente sullo sferruzzare, come assorta in una forma di meditazione antica. Mi siedo, con le gambe incrociate, a lato di una grande finestra da cui il mio sguardo domina i tetti di Copenhagen, accendo una piccola lampada e qualche candela, in quanto le serate dell’autunno nordico sono piuttosto buie. Ecco cosa si cela dietro ai capi in lana che realizzo con frenetica passione: non sono solo accessori sfiziosi, di sicuro impatto sul look personale di ciascuna, ma stralci di poesia, fantasie che, come cavalli alati, si lasciano dolcemente imbrigliare da fili di lana pregiata, che intreccio personalmente. Adoro coniugare tendenze contemporanee con ispirazioni retrò, per originare creazioni estremamente versatili, caldissime, comode, ma, al contempo, irresistibilmente chic. Benvenuti, dunque, nel mio mondo incantato, popolato da cappelli, sciarpe, cappucci, poncho, stole, scialli, colletti, scalda collo, guanti, copertine e moda per bambini. “Ogni Favola è possibile”: basta un buon libro da leggere e, magari, uno da scrivere; il caldo abbraccio della lana sulla pelle infreddolita e la visione di un gomitolo apparentemente inerte, che, non appena toccato dai ferri, simili a bacchette magiche, inizia la sua danza, ritmata dal ticchettio delle punte che si sfregano. Abracadabra… la magia delle piccole cose è a portata di “lana”.


"La vita è un gomitolo che si consuma. Si spera che al centro ci sia la felicità e così continuiamo a tirarlo, ad arrotolarlo velocemente come velocemente viviamo la vita senza pensare che con quel gomitolo potremmo fermarci a cucire i nostri giorni e ricamarne su di essi momenti stupendi". Domenico Torrelli 1

CONTATTI (Feel free to contact me): BLOG emmaswoolcreations.blogspot.dk FACEBOOK www.facebook.com/…/

Emmas-Wool-Creat…/290397737679906 MAIL emma.fe@hotmail.it

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1 Foto: Francesca Guerrini 2 Foto: Francesca Guerrini 3 Foto: Emma Fenu 4 Foto: Emma Fenu

5 Foto: Pietro Cau 6 Foto: Alessandro Emanuele 7 Foto: Pietro Cau 8 Foto: Pietro Cau

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HANDMADE

Aspettando il Natale

Feltro e bottoni di Simona Lasi

L’autunno è arrivato, con tutti i suoi mille colori, la sua atmosfera calda che ci prende per mano e ci accompagna al tanto atteso periodo natalizio. La voglia di stare a casa diventa un piacere da accompagnare con una tisana calda, e qualche biscotto alla vaniglia fatto in casa. Sono questi i momenti in cui si risveglia anche la creatività, per portare un po’ di autunno nelle nostre case: tessuti caldi come il feltro e il pannolenci, e tanti bottoni saranno lo strumento per dare spazio alle nostre idee.

un fuoco allegro e scoppiettante, mentre lei sferruzzava raccontandomi aneddoti e storielle con quei suoi occhi dolcissimi: trenini, bracciali e collanine, che sistematicamente tutta la famiglia doveva provare, erano i miei soggetti preferiti.

Potremmo creare un’infinità di decori per abbellire la nostra casa, dai segnaporta, da appendere alle maniglie, ai centrotavola, dalle tovagliette per la colazione, ai sottobicchieri, fino ad arrivare alle più classiche ghirlande: il feltro e il pannolenci offrono tantissimi spunti, essendo dei materiali molto versatili, che si adattano a qualsiasi tema. Se poi “li sposiamo” coi bottoni, l’effetto non potrà che essere bellissimo.

La mia sarà così. Prenderò del feltro o del pannolenci di vari colori (marrone, giallo, rosso, arancio, verde, ocra), ritaglierò in tutto circa 15/20 foglie, mischiandole come misure e colori. Per la base posso decidere se utilizzare una ghirlanda in midollino (e lasciarla “nuda”), o rivestire una ghirlanda in polistirolo con dello spago da pacchi o della lana colorata, e poi attaccherò le foglie una per una da un lato con della colla a caldo, e rifinirò con qualche bottone vintage, e la mia ghirlanda sarà pronta.

I bottoni mi ricordano tantissimo la mia infanzia, perché la mia nonna conservava gelosamente ogni bottone riciclato dagli abiti dismessi, in una scatola di latta, ed io passavo pomeriggi interi a giocarci di fronte al caminetto acceso con

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Adesso vi mostrerò come preparare una semplicissima e coloratissima ghirlanda, che potrete appendere nelle vostre case. Gli “ingredienti” per prepararla sono pochissimi: feltro, bottoni, e tanta fantasia!

Cosa ne dite di mostrarci anche la vostra ghirlanda autunnale?


Adesso vi mostrerò come preparare una semplicissima e coloratissima ghirlanda, che potrete appendere nelle vostre case.

Fotografie: Simona Lasi

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Foto: Claudia Fois 62


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LIFE GREEN

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Un dono naturale dalle linee vintage di Claudia Fois

Natale mica è solo a Dicembre! Noooo, arriva con l’autunno, le giornate si accorciano, l'aria si veste di atmosfere che ci portano a desiderare serate da trascorrere in casa, sul divano, a guardare un film gustando biscotti. E i colori? Tutto si trasforma in innumerevoli tonalità di rosso, giallo, verde e marrone. E di colpo è già Natale, nei nostri pensieri almeno, e iniziano a frullarci idee e desideri da donare ai nostri cari. Son sicura che la maggior parte di voi passando davanti alle vetrine dei negozi o navigando sul web abbia già stilato una lista dei desideri. La ricerca del dono giusto non può non partire da subito, se scegliamo con cura di certo faremo felice chi lo riceverà. Che meravigliosa sensazione sapere che quel dono è stato creato appositamente per noi, che ci rappresenta, che è così personale, che diventa speciale. Solo un oggetto fatto a mano può esaudire tutto questo. E se voi non possedete la manualità e l’ingegno per crearlo, potete affi-

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dare l’incarico ad un artigiano. Il risultato sarà unico e personalizzato, un oggetto handmade si sa, non può essere identico ad un altro. Se amate collezionare oggetti dalle linee retrò e vi piace prendervi cura di voi stessi in modo naturale, potrete soddisfare entrambi i desideri con i prodotti proposti dal Laboratorio artigianale delle Art’&’Janas, che per questo Natale vi offre i suoi saponi naturali in confezioni di latta e legno, in perfetto stile anni '30. A voi non rimane che esprimere il desiderio del vostro dono, loro penseranno al resto. CONTATTI: BLOG: www.artejanas.blogspot.it FACEBOOK: www.facebook.com/artejanas SHOP-ONLINE: www.alittlemarket.it/ boutique/art_e_janas


65 Foto sfondo: Claudia Fois


Aspettando il Natale

LIFE GREEN

Un detalle natural d

N N m q ta b tr jo e n p ra te y s s m m re q d m tr p a li n S o m c A fr la '3

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de lineas vintage Traduzione a cura di Claudia Anatella

Navidad no solo llega en Diciembre! Noooo, llega con el otoño, los días se hacen mas cortos, el aire se llena de atmósferas que nos hacen desear quedar en casa por la arde, en el sofá, viendo una película y saboreando galletas. Y los colores? Todo se ransforma en infinitas tonalidades de roo,amarillo, verde y marrón. Y de repente ya es Navidad, en nuestra cabeza por lo menos, y empiezan a salpicar ideas y deseos para donar a nuestros queridos. Estoy segua que muchos de vosotros paseando delane de las tiendas o navegando en el Web hayan yahan hecho una lista de deseos. La búsqueda del detalle justo empieza desde ya, si buscamos con cuidado es cierto que haremos feliz la persona que le recibirá. Que maravillosa sensación saber que ese mismo egalo ha sido creado a posta para nosotros, que nos representa, que es tan personal que deviene especial. Solo un objeto hecho a mano puede expresar todo eso. Y si vosoros no poseéis la manualidad y el ingenio para crearlo, podéis dejar que lo haga un artesano. El resultado será único y personaizado, un objeto hecho a mano ,se sabe que no puede ser idéntico a otro. Si amáis coleccionar objetos de línea retrò y os gusta cuidar de vosotros mismos de forma natural, podéis satisfacer ambos deseos con los productos del Laboratorio Art'&'Janas, ya que por esta Navidad os orece sus jabones naturales en “cajitas” de ata o de madera, en perfecto estilo anos 30.

A vosotros os queda solo expresar el deseo de vustro detalle, ellos pensaran a todo lo demás.

Foto: Claudia Fois

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Foto: Silvia Montis 68


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LIBRI

Collaborando con Passione Lettura

Prima che cali il silenzio Recensione e Intervista

Cari lettori, questo mese vi proponiamo un'intervista, condotta da me per Passione Lettura, ad una scrittrice, Laura Scanu, di indiscussa bravura e coraggio, che ha affrontato, nel suo libro "Prima che cali il silenzio", un tema molto importante e scottante. Buona lettura.

Prima che cali il silenzio Prima che cali il silenzio, non temiamo di parlare, urlare se necessario, infrangendo i tabù con la forza prorompente delle parole, fiumi in piena capaci di abbattere dighe di pregiudizio e fallace buon senso. Prima che cali il silenzio, prima che il pianto, ritmico, delle gocce di pioggia lavi via il sangue e il fango della colpa, condannandola all’oblio, al sonno della coscienza.

di Emma Fenu

L’intervista di oggi non ha luogo in precisi connotati spaziali. Io e Laura Scanu siamo due donne che profumano di libri, di banchi di scuola, di aule simili ad arnie, dove il miele non è sempre dolce. Entrambe amiamo i simboli, il celarsi delle domande ataviche, e, paradossalmente, entrambe combattiamo per dar voce a risposte che non pretendono di offrire l’essenza della verità e la soluzione dell’enigma, ma invitano a riflettere e a mettere in discussione tutto e tutti. Quando cala il silenzio, infatti, nessuno è al sicuro. EMMA: Ciao Laura, grazie per aver accettato di essere intervistata, per Passione Lettura, e per cominciare a dissertare, ancora una volta, sul tuo libro, “Prima che cali il silenzio”, che affronta un tema estremamente importante, ossia la pedofilia. LAURA: Ciao Emma, eccomi. Mi accingo a parlare di “Prima che cali il silenzio” con piacere, mi sembra di aver detto già tutto, ma poi scopro, invece, che posso aggiungere altro. Non parlerò del perché l’ho scritto o del come, ma di cosa c’è al suo interno. C’è un uomo solo, all’interno, che, da solo, deve avanzare nella sua vita. Un uomo che deve fare i conti con il suo mostro che lo corrode da dentro, un mostro che non gli lascia scelta e che distrugge tutto ciò che “ama”.

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EMMA: Ecco svelata la particolarità della tua opera. Il protagonista, la voce narrante attraverso la prospettiva della quale la maggior parte della storia si snoda, non è la vittima, ma il carnefice. Una scelta coraggiosa, non credi? LAURA: Ci vuole coraggio per stanare la verità. I pedofili “amano” i bambini e la maggior parte di essi non ha sensi di colpa. Ma, soprattutto, un pedofilo non si riconosce facilmente: è, in genere, un uomo normale, lo potreste avere come vicino, amico, conoscente e non accorgervi di nulla. Successivamente vi presento pure la moglie. Siamo convinti, anche in questo caso, di sapere tutto, appellandola come sporca sgualdrina, perché omertosa (probabile), o vile pervertita, perché complice. E ci dimentichiamo che anch’essa potrebbe solo essere vittima di amore. Di nuovo la parola “amore”. Ed, infine, subentra la vittima, indifesa e distrutta, distrutta dall’amore per una persona così cara che non riesce più a comprendere, ma, allo stesso tempo, innamorata di quella parte buona che ha sempre amato. EMMA: Non voglio privare il lettore dell’autonomo fruire del susseguirsi, sapientemente studiato ed articolato, di atavici e poliedrici simboli, che puntellano e forano, come chiodi, le pagine di “Prima che cali il silenzio”, ma ritengo opportuno soffermarci su alcuni, come l’acqua e i due tatuaggi

che incidono le carni di due figure centrali del romanzo. Prima appare sulla scena il codice numerico di una prigioniera di un lager nazista, che ci riporta alla mente lo slogan dell’olocausto, “Per non dimenticare”, poi il Drago. Chi è questo mostro divoratore? LAURA: Il drago siamo noi, o meglio una parte di noi, la parte cattiva che noi tutti i giorni tentiamo di combattere e vincere. La parte a guardia del nostro essere che ci protegge…Tutti noi siamo buio e luce, non certo pedofili, ma le cronache giornaliere ci ricordano che ognuno di noi combatte una battaglia con il male, e non sempre la vince. Si nasce pedofilo o si diventa? Ancora non si sa, la maggior parte degli studiosi parla di trauma ed io ho voluto provare a ricercare una causa trans generazionale: la scienza inizia a parlarne e io credo dovremmo iniziare a guardare anche da quella parte. Quanto agli altri simboli, ho voluto mettere tra le righe un po’ di “memoria”, così ho parlato di olocausto, il più grande eccidio giustificato del mondo, ma ho aggiunto anche delle arance per non dimenticare Haifa e Gaza. C’è anche un po’ di cabala, non molta perché non sono un’esperta, anche se mi piacerebbe, c’è il numero sette e c’è l’acqua, perché l’acqua è vita, purificazione e dolore. EMMA: Mi piacerebbe fare riferimento anche a Santa Marta, avendo io dedicato anni della mia vita allo studio, in ambito accademico, sulla di lei sorella, Maria Maddalena, la donna dai sette demoni, come la definì Luca nel suo Vangelo. Un personaggio di “Prima che cali il silenzio” si chiama, per l’appunto, Marta, e riveste un ruolo centrale e catalizzante, di estrema importanza. Vuoi riportarci al-

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Collaborando con Passione Lettura

cuni riferimenti agiografici ed iconografici, che hai, con estrema capacità, inserito fra le righe del tuo testo? LAURA: Nell’iconografia tradizionale Santa Marta è ritratta spesso in veste monacale con il drago (la Tarasca) ai suoi piedi, il secchiello e l’aspersorio nelle mani. Secondo la leggenda, la Santa ammansì la Tarasca mostrandole la Croce e irrorandola, mediante l’aspersorio, con l’acqua benedetta contenuta nel secchiello, due strumenti usati dalla chiesa cattolica per benedire. Il drago ammansito, seguì poi docilmente la donna che, tenendolo legato alla propria cintura, lo condusse in città, dove gli abitanti lo fecero a pezzi. Il ruolo della “mia” Marta è offrire al protagonista l’ultima possibilità di sconfiggere il drago… ma, a volte, il drago vince… EMMA: Un’ultima domanda, di rito per gli scrittori che ho l’onore di intervistare. Chi è Laura Scanu, nella vita privata? LAURA: Sono una maestra fiera del proprio lavoro. Citando Renzi: “Tra dieci anni l’Italia non sarà come l’avranno fatta i funzionari degli uffici studi delle banche o i politici di Montecitorio; l’Italia sarà come l’avranno fatta le maestre, i maestri, gli insegnanti“.

Foto: Silvia Montis 72

LIBRI


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Š Foto sfondo http://principieprincipi.blogspot.it

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EVENTI a cura di Flavia Di Luzio

Alla scoperta di Tampere Discovering Tampere Desiderate visitare una città accogliente e dall’atmosfera rilassata? Tampere è la scelta giusta! Con i suoi oltre 200.000 abitanti e situata tra due laghi, la “Manchester della Finlandia” offre attrazioni per tutti i gusti, costituendo un ottimo punto di incontro tra sviluppo urbano, architettura d'avanguardia e paesaggi incantevoli. Potete scegliere di regalarvi una gita in barca a remi o una piacevole crociera sul battello, senza dimenticare di provare le specialità culinarie del posto, in primis la famosissima “mustamakkara” (“salsiccia nera”), che può essere acquistata in un qualsiasi mercato cittadino. Occorre ricordare che Tampere è anche un importante centro industriale; infatti proprio qui ha sede l'azienda tessile Finlayson, conosciuta in tutto il mondo per i suoi prodotti di altissima qualità. La città, inoltre, è sempre molto attiva dal punto di vista culturale ed è animata tutto l'anno da eventi che spaziano dalle arti dello spettacolo a collezioni storiche di vario tipo.

Do you want to visit a friendly and relaxed city? Tampere is the right choice! With more than 200,000 inhabitants and located between two lakes, the “Manchester of Finland” offers attractions for all tastes, representing an excellent mixture of urban development, cutting-edge architecture and fascinating landscapes. You can choose to enjoy a rowboat trip or a nice cruise and you must absolutely taste typical dishes, such as the famous “mustamakkara” (“black sausage”), that can be bought at any market in the city. It should be remembered that Tampere is also an important industrial centre; in fact, here we find the textile manufacturer Finlayson, that is known worldwide for its topquality products. In addition, the city is always culturally active and enlivened all year round by events

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www.visitfinland.com /.../tampere-friendlyand-casual


If you enjoyed his novel "Diario di bordo di uno scrittore" (reviewed in Nordic Lifestyle in July) you can't miss the meeting with the author Björn Larsson, who will be present at Pisa Book Festival on November 7 and 8. A wonderful opportunity to know more about the Swedish writer and his rich literary production, that includes remarkable works such as "Long John Silver", "The Celtic Ring","Il porto dei sogni incrociati" (English edition not available) and "Dead Poets Don't Write Crime Novels". For further information, visit: h t t p : / / www.pisabookfestival.com/.../ por.../bjorn-larsson/...

Se avete apprezzato il suo romanzo “Diario di bordo di uno scrittore” (recensito su Nordic Lifestyle lo scorso luglio) non potete assolutamente perdere l'incontro con l'autore Björn Larsson, che sarà ospite al Pisa Book Festival il 7 e l'8 novembre. Una fantastica occasione per conoscere meglio lo scrittore svedese e la sua ricca produzione letteraria, tra cui spiccano titoli come “La vera storia del pirata Long John Silver”, “Il Cerchio Celtico”, “Il porto dei sogni incrociati” e “I poeti morti non scrivono gialli”. Per ulteriori informazioni, visitar e : h t t p : / / www.pisabookfestival.com/.../ por.../bjorn-larsson/...

Are you fond of Viking culture? Then you can't miss "Mother North - The Gates of Valhalla" festival, that will be held in Cagliari on November 14 and 15! The event, organized by Bohémien Restaurant & Pub in association with Metal Isle, includes live music, DJ sets, traditional dances, readings and typical dishes, such as the tasty "ärtsoppa" (pea soup served along with mustard and crispbread), Icelandic chicken, mead and a lot of beer, of course!

Taking place in Carlsberg (Copenhagen) on November 8 and 9, the new flea market is a magical place where you'll find furniture, lamps, knick knacks, books and much more. Furthermore, there will be a large area reserved for clothing and accessories only. So what are you waiting for? Seize this fantastic opportunity! You won't regret it! For further information, visit: h t t p : / / www.visitdenmark.co.uk/.../ flea-market-at...

For further information, visit: http://trova-eventi.it/cagliarimother-north-the-gates-of... h t t p s : / / w w w . fa c e b o o k. c o m / events/570079056455275

Siete appassionati di cultura vichinga? Allora non potete assolutamente perdere il festival “Mother North - The Gates of Valhalla”, che si terrà a Cagliari il 14 e il 15 novembre! L'evento, organizzato dal ristopub Bohémien in collaborazione con Metal Isle, prevede musica live, DJ set, danze tradizionali, letture e piatti tipici tra cui la gustosa “ärtsoppa” (zuppa a base di piselli, senape e pane croccante), pollo islandese, idromele e ovviamente birra a fiumi! Per ulteriori informazioni, visitare: http://trova-eventi.it/cagliari -mother-north-the-gates-of... h t t p s : / / w w w . fa c e b o o k. c o m / events/570079056455275

L'8 e il 9 novembre a Carlsberg (Copenaghen) si terrà il nuovo mercatino delle pulci, un posto magico dove potrete trovare mobili, lampade, oggettistica, libri e molto altro ancora. Sarà inoltre presente una vasta area dedicata esclusivamente a vestiario e accessori. Cosa aspettate a cogliere questa fantastica occasione? Non ve ne penti rete!

Per ulteriori informazioni, visit a r e : h t t p : / / www.visitdenmark.it/.../fleamarket-at-carlsberg...

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RUBRICA di Emma Fenu

Un fuso per restare sveglia. Io sono una Donna di mente, di cuore e di membra. Pensieri, letture, riflessioni, analisi, viaggi e simboli danzano nella mia mente, segnando, con il ritmo dei loro passi, perfino i battiti del mio cuore, mentre i piedi percorrono gli itinerari della mia storia e le mani danno vita a creazioni dal carattere vintage. Fili infiniti di legami passionali e di lana variopinta, gomitoli e matasse da dipanare o da avvolgere attorno a un “fuso” in cui culminano, come nella penna di Jane Austen, ragione e sentimento.

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"Essendo venuto il momento della vecchia fata, essa disse tentennando il capo più per la bizza che per ragion degli anni, che la Principessa si sarebbe bucata la mano con un fuso e che ne sarebbe morta! A questo punto, la giovane fata uscì di dietro la portiera e disse forte queste parole: "Rassicuratevi, o Re e Regina; la vostra figlia non morirà: si bucherà la mano con un fuso, ma invece di morire, s'addormenterà soltanto in un profondo sonno, che durerà cento anni, in capo ai quali il figlio di un Re la verrà a svegliare". Charles Perrault, La Bella Addormentata


Tuttavia, ho cura di lasciare scoperta la punta del fuso, affinché, contrariamente alla celebre principessa assopita nel bosco, vittima di una crudele maledizione, la goccia di sangue che stilla dal dito, a seguito del contatto, mi desti, alle prime rosee luci dell'alba o nel cuore di una notte senza luna, per cercare la mia, parziale, fetta di verità, accompagnata da un cucchiaio di cioccolata bollente. Del resto, per svelarsi e scrivere ci vuole coraggio, così come per conoscere ciò che resta nascosto, come un'ombra dietro la tela di Penelope, è richiesta audacia e gusto della scoperta.

"Se tardi a trovarmi, insisti, se non ci sono in un posto, cerca in un altro, perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te". Walt Whitman 79


LA MAIL DOVE POTER INVIARE LE LETTERE nordiclifestyle.magazine@gmail.com LA PAGINA FACEBOOK DOVE PUOI SEGUIRCI www.facebook.com/NordicLifestyleMagazine

Salve, ho letto con molto interesse il vostro numero, in cui si parla, anche nelle pagine dedicate ad Halloween, dell'arricchimento che nasce dalla differenza. Rispetto all'Italia, la Danimarca ha dato prova di civiltà riconoscendo i matrimoni fra omosessuali e rendendo legale la loro possibilità di adottare. Mi raccontate come è vissuta questa realtà, tramite la vostra esperienza? Carlo

Caro Carlo, prima di tutto grazie per leggerci e per averci posto questa interessantissima domanda. L´omosessualità in Danimarca, per come la vediamo noi, é un fattore del tutto normale e perciò passa quasi inosservato direi. Con questo intendo dire che nessuno si stupisce più di tanto davanti ad una coppia dello stesso sesso e non vi sono trattamenti differenti rispetto ad un´altra eterosessuale. Secondo alcune recenti statistiche, la Danimarca é stata proclamata il primo paese gay-friendly al mondo. La veridicità di queste statistiche non é ahimè provabile però, da residenti, ti possiamo assicurare che ai nostri occhi appare esattamente così. Un saluto, La Redazione 80


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"Una grande fotografia è la piena espressione di ciò che si sente su ciò che viene fotografato, nel senso più profondo, ed è quindi una vera espressione di ciò che si sente sulla vita nella sua interezza" (Ansel Adams)

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P “Il mondo in una foto” è un gruppo nato su facebook, fondato da Silvia Montis e amministrato da Claudia Fois, a cui aderiscono fotografi e fotoamatori da tutta Italia e non solo. In questo spazio virtuale si condividono scorci del proprio mondo, della vita, dei sentimenti e delle emozioni che attraverso la fotografia prendono il volo. Non ha nessuna pretesa di tipo professionale o di riconoscimento e la gran parte degli iscritti sono appassionati che si dilettano e condividono i propri scatti liberamente. Da questa condivisione e bellissimo scambio è nata l’idea di portare, con il permesso dei proprietari e la scelte personale e indiscutibile dalla redazione, le foto del gruppo nel magazine Nordic Lifestyle. Creando così una galleria fotografica mensile a tema.

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Photo Gallery

otografie di Francesca Fois

Volete partecipare alla Photo Gallery mensile di Nordic Lifestyle? Iscrivetevi al gruppo IL MONDO IN UNA FOTO w w w. face book. com/ g r o u p s / Ilmondoinunafoto Leggete il regolamento e postate le foto, seguendo il tema proposto di volta in volta. Ricordate di scrivere, come titolo, “una foto per il magazine”, poichè questo ci consentirà di inserire le foto selezionate.

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Fotografie di Giulietta Luise

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Fotografia di Frida Bertolini


Photo Gallery Fotografie di Ignazio Virdis

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P Fotografie di Alessia Porceddu

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Fotografia di Francesco Calvisi

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Fotografia di Roland Hideki Guyonnet

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Fotografia di Cinzia Ghironi

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Fotografia di Sabrina Braito

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P Fotografia in concessione di Cuzzocrea Francesca

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Nordic Lifestyle Magazine http://issuu.com/nordic_lifestyle

Tutti i diritti riservati Š Foto sfondo by Silvia Montis


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