2 minute read
Evacuazione di un paziente in bio-contenimento
di Giorgia Tonello
La fregata multimissione europea Federico Martinengo si addestra in coordinamento con il Gruppo di volo della Stazione Elicotteri di Catania e la Croce Rossa Italiana, simulando l’evacuazione di un paziente da bordo alla Stazione Elicotteri di Catania in modalità alto biocontenimento
Advertisement
La fregata Martinengo è in transito al largo delle coste orientali della Sicilia. Il medico di bordo riscontra sintomatologie riconducibili a una patologia virale in un membro dell’equipaggio e, dopo un rapido consulto medico tra il dottore di bordo e il Reparto Sanitario del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), viene decisa l’immediata evacuazione del militare. Viene avvisata la COCAb (Centrale Operativa Controllo Areomobili di base) di Catania a cui viene comunicata la posizione della nave. Un
elicottero SH-101A della Stazione Elicotteri di Catania è pronto a decollare verso la nave, predisposto con la barella monoposto ISOARK 36-4. Queste le prime fasi dell’esercitazione svolta a bordo della fregata Federico Martinengo, con la collaborazione degli equipaggi di volo del Terzo Gruppo Elicotteri. L’addestramento, avvenuto in coordinamento con i volontari della Croce Rossa Italiana, ha avuto come tema principale il trasporto in modalità ad alto bio-contenimento di un paziente potenzialmente infetto, attraverso l’utilizzo della barella ISOARK 36-4. Ogni fase dell’esercitazione è stata effettuata con il massimo realismo, compiendo tutte le procedure operative previste e messe a punto dagli equipaggi di bordo e di volo. Tali procedure, infatti, dalla vestizione alla sanificazione e dalla svestizione alla decontaminazione, sono state adottate per impedire la diffusione del virus ai militari e agli operatori coinvolti nel recupero e nel trasporto del paziente dall’infermeria della nave presso la Stazione Elicotteri di Catania. Tutto il personale intervenuto, costituito
da medici altamente qualificati, ha lavorato in sinergia per posizionare il militare da evacuare, rispettando un rigido protocollo e utilizzando i dispositivi di protezione individuale. La zona della nave dove il paziente è transitato è stata successivamente isolata e decontaminata. Una volta che il paziente è giunto alla Stazione Elicotteri di Catania, simulando il trattamento del paziente, sono intervenuti i volontari della CRI che operano all’interno della 2^ Unità di biocontenimento dislocata presso la stessa base e dove è stata allestita una camera di alto biocontenimento. In ultimo, si è provveduto alla decontaminazione dell'elicottero e dell'equipaggio di volo. L’attività ha permesso di testare i tempi di reazione degli operatori e ha fatto si che i rispettivi team sanitari potessero verificare le procedure. La flessibilità della componente aerea della Marina militare, insieme alla possibilità di operare da bordo delle navi dotate di ponte di volo, all’addestramento degli equipaggi di volo, alle caratteristiche dei velivoli in dotazione e alla disposizione sul territorio nazionale delle basi navali e aeree della Marina, capacità uniche nel panorama della difesa nazionale, permettono agli elicotteri della Marina di poter intervenire in alto mare, lungo le coste della Penisola o ovunque vi sia bisogno per la salvaguardia della vita umana in ogni condizione d’impiego.
Varie fasi dell’esercitazione. Nella foto di sfondo la fregata missilistica Federico Martinengo.