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La giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

La Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

di Pasquale Prinzivalli

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Sono trascorsi 159 anni, da quel lontano 17 marzo 1861 in cui fu proclamato a Torino, con un atto formale che ne sancì la nascita, il Regno d’Italia. Avvenne con un atto normativo del Regno di Sardegna – la legge 17 marzo 1861, n. 4671 – con la quale Vittorio Emanuele II assunse per sé e per i suoi successori il titolo di Re d’Italia. Da allora, il 17 marzo di ogni anno si ricorda tale ricorrenza e nel 2012, con la legge nr. 222 del 23 novembre, è stata approvata una nuova giornata di festa, chiamata appunto “Giornata nazionale dell’Unità, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”, con cadenza annuale. Questo anniversario cade oggi in un momento molto particolare, giorni che non ci saremmo mai immaginati di vivere, ma che mai più di adesso ci vede uniti, stretti intorno all’Italia nella guerra cha abbiamo intrapreso contro il virus. Molti di noi ricorderanno le celebrazioni di 9 anni fa al Quirinale in occasione del 150° anniversario dell'Unità di Italia. Oggi, con l'epidemia da coronavirus e l'Italia chiusa per contenere i contagi, bisogna accontentarsi solo di un ricordo. La presidenza della Repubblica, attraverso una nota diffusa dal Quirinale, ha annullato tutte le cerimonie pubbliche programmate, nel rispetto delle norme di sicurezza per l’emergenza sanitaria coronavirus. «Si celebra oggi in tutta Italia la giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera – si legge nel testo. Il clima di difficoltà, di incertezza e di sofferenza che stiamo vivendo rende ancora più stringente la necessità di unità sostanziale di tutti i cittadini attorno ai valori costituzionali e ai simboli repubblicani». Significative le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte - “159 anni fa veniva proclamata l'Unità d'Italia. Da allora il nostro Paese ha affrontato mille difficoltà, guerre mondiali, il regime fascista. Ma gli italiani, con orgoglio e determinazione, hanno sempre saputo rialzarsi e ripartire. A testa alta".

Un incursore di Marina con il Tricolore durante un lancio con il paracadute in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.

Il 17 marzo si è celebrato il 159° anniversario dell’Unità d’Italia, trascorso senza celebrazioni a causa dell’emergenza sanitaria che sta colpendo il mondo intero, ma non per questo meno denso di significato

Roma, 17 marzo 2020 A tutto il personale militare e civile del Ministero della Difesa In questi giorni di emergenza desidero che arrivi a voi tutti e a ciascuno il mio più sincero grazie per il vostro quotidiano lavoro al servizio del nostro Paese, accanto ai bisogni delle persone. Come sappiamo bene, l’Italia sta attraversando un momento particolarmente difficile. I cittadini vivono una situazione che ha già cambiato la loro vita quotidiana e si confrontano con la paura per un pericolo tanto sconosciuto quanto minaccioso e che rende incerta la loro visione del futuro. Da sempre le Forze Armate sono chiamate a difendere la Patria da qualsiasi minaccia e così anche a “curare le paure”. Lo state facendo anche oggi con una dedizione e una professionalità riconosciuta da tutti. Ecco perché, nella Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, vi voglio inviare ancora una volta il mio ringraziamento. Grazie per tutto quello che avete fatto e che continuate a fare ogni giorno, grazie per l’enorme impegno che anche in questa difficile occasione continuate a mostrare, grazie di esserci sempre. E grazie alle vostre famiglie per la fatica della lontananza che condividono con voi. Mai come ora la Difesa è per gli italiani un punto di riferimento affidabile, un approdo sicuro. Con questo breve saluto vorrei che arrivasse a ognuno il sentimento di onore che provo in queste ore nel servire il Paese insieme a tutti voi. Come disse Aldo Moro: “Si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà”. Questo è il nostro tempo. Vinceremo anche questa battaglia. Insieme. Viva le Forze Armate. Viva l’Italia.

Lorenzo Guerini, Ministro della Difesa

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