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Un nocchiere sardo prima Medaglia d’Oro
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di Marina Rivieccio
Il 23 febbraio è stata inaugurata la nuova piazza “XXIII febbraio” di La Maddalena, dedicata all’impresa che nel 1793 vide gli isolani respingere il massiccio attacco invasivo delle truppe franco-corse, capitanate dal futuro imperatore di Francia, allora giovane e debuttante tenente, Napoleone Bonaparte. Tra i momenti più significativi della cerimonia, presieduta dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Enrico Credendino, insieme al sindaco della città, Fabio Lai, la scopertura dell’obelisco, sormontato dalla palla di obice originale sparata dal nemico durante quel combattimento, del busto dedicato a Domenico Millelire, l’eroe dell’impresa, la deposizione di una corona a lui dedicata e la benedizione della piazza dal Vescovo di Tempio Ampurias, monsignor Sebastiano Sanguinetti. La rievocazione della storica impresa, “fulgido esempio dell’importanza di tutelare i nostri confini nazionali”, come ha sottolineato il sindaco nel proprio intervento, è stata enfatizzata anche da un significativo messaggio inviato dalla Presidenza della Repubblica. Le autorità civili e religiose intervenute alla cerimonia hanno voluto rendere omaggio alla città e a un temerario nocchiere della Regia Marina sarda, Domenico Leoni “Millelire”, prima medaglia d’Oro al Valor Militare delle Forze Armate italiane, assurto agli onori della storia per aver attaccato, costretto alla fuga e il nemico con una “scialuppa armata in guisa di lancia cannoniera”, riuscendo persino a catturare dei prigionieri e a impadronirsi di una gondola bonifacina. “Un grande marinaio, un grande maddalenino, un grande italiano” così il Capo di Stato Maggiore della Marina ha onorato la memoria del Millelire, dopo aver portato i saluti del ministro della Difesa Lorenzo Guerini e del capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. A questo illustre concittadino è stato dedicato un busto di bronzo, secondo cimelio della piazza, che nel 1928 il capitano di corvetta Carlo Savio, primo comandante del regio sommergibile Millelire, consegnò agli eredi dell’eroe nel giorno in cui il “suo” battello ricevette, proprio a La Maddalena, la Bandiera di Combattimento. Un legame tra presente e passato che si è rinnovato quando, durante la cerimonia, il capitano di corvetta Mirco Forasacco, comandante del sommergibile Pietro Venuti, ha letto le parole che in quell’occasione il comandante Savio pronunciò alla consegna della Bandiera di combattimento. Il reparto militare della Scuola Sottufficiali schierato, un pubblico festoso, le bandiere e le luci tricolori ad ornare finestre e poggioli, studenti e piccoli alunni con le bandierine, gonfaloni delle associazioni combattentistiche e d’arma, le marce intonate dalla locale banda San Domenico Savio, hanno fatto da cornice a una Cala Gavetta surreale e quasi magica. Un’accurata ricostruzione storica dell’impresa, proiettata all’imbrunire sul palazzo frontale, ha concluso la solenne cerimonia ma l’eroe Domenico Millelire, da quella piazza, continuerà imperturbabile a scrutare l’orizzonte e vegliare sulle sue coste e la sua gente. La Maddalena, momenti della cerimonia di inaugurazione del monumento a Domenico Millelire che ha visto partecipare il sindaco Fabio Lai e il capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio Enrico Crendedino.