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L’inizio di un lungo viaggio di Giampaolo Trucco
Il giorno in cui a Comsubin si svolgono le cerimonie di brevettamento si percepisce una sensazione particolare e unica, difficile da spiegare, che unisce tutto il personale del Comando Subacquei ed Incursori intorno a dei giovani che, dopo un anno di intenso sacrificio, acquisiscono il diritto di indossare il basco verde da Incursore o quello blu da Palombaro. Il 21 febbraio 2020, 171 anni dopo la fondazione della prima scuola militare per Palombari, il piazzale del terzo fabbricato del Varignano, sovrastato dalla Bandiera e dalla scritta “PER LA PA
L’inizio di un lungo viaggio
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di Giampaolo Trucco
TRIA”, ha accolto centinaia di persone per celebrare il conseguimento del brevetto da parte di 15 nuovi Palombari del corso 2019. Alla cerimonia, presieduta dal ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, hanno preso parte il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e tutte le Autorità religiose, civili e militari della zona. La particolarità del brevettamento di quest’anno è stata rappresentata dal fatto che, tra i giovani marina schierati al centro dello storico piazzale del Varignano, vi fosse una donna. Arruolata attraverso il concorso per Volontari in Ferma Prefissata di un anno (VFP1), il comune 1^cl Giamundo Chiara, è diventata il primo Palombaro donna nella storia della Marina militare. Integrata perfettamente con gli altri allievi, questa ragazza di soli 21 anni ha superato con esito positivo le complesse prove richieste ai frequentatori del corso Ordinario. Ovviamente, la presenza di una donna tra i nuovi operatori del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) ha determinato un grande interesse dal punto di vista mediatico e sociale, tanto che la Consulta Provinciale Femminile
della Spezia ha voluto consegnare al Palombaro Giamundo il premio “Le nuove conquiste delle donne”. Frutto della selezione operata dal Gruppo Scuole di Comsubin in 11 mesi di un’intensa attività formativa iniziata con 29 allievi, i neo brevettati sono stati abilitati ad impiegare qualsiasi autorespiratore o apparecchiatura per immersione, fino alla profondità di 60 metri, condurre Impianti Iperbarici ed eseguire gli interventi di bonifica occasionale degli ordigni esplosivi eventualmente rinvenuti nei contesti marittimi e subacquei. Dopo oltre 170 anni di subacquea nella “ Marina militare si brevetta a Comsubin il primo Palombaro donna. Arruolata attraverso il concorso per Volontari in Ferma Prefissata di un anno (VFP1), il comune di prima classe Giamundo Chiara, è diventata il primo Palombaro donna nella storia della Marina militare ”
“Oggi per voi inizia un viaggio in un mondo bellissimo”, ha detto il Comandante di Comsubin, contrammiraglio Massimiliano Rossi “ricco di sfide entusiasmanti che ogni giorno vi vedranno messi alla prova nel corpo ma soprattutto nello spirito, siate sempre consapevoli dei grandi uomini che vi hanno preceduto e che, nel momento del bisogno, hanno sempre risposto presente alla chiamata facendosi trovare pronti”. La cerimonia di brevettamento si è svolta secondo un tradizionale schema che richiama il passaggio vissuto dall’allievo che, da aspirante Palombaro, diventa un membro effettivo del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) per essere impiegato nell’ambito dei compiti d’istituto assegnati dal Paese al Comando del Raggruppamento Subacquei ed Incursori. “Vorrei manifestare quanto sia orgoglioso”, ha detto l’ammiraglio Cavo Dragone, “in primo luogo di essere stato parte di questa grande fratellanza per tre anni, un esperienza unica che mi porto tatuata addosso, e nella fattispecie oggi per tutto quello avete dimostrato essendo stati ben 15 a brevettarvi, una grande soddisfazione per me come Capo della Marina e penso sia altrettanto per il Comandante di Comsubin”. Ma aver conseguito il brevetto è solo l’inizio, infatti dal giorno seguente l’ingresso al GOS continuerà
Varignano (Sp), 21 febbraio 2020. Uno dei momenti della cerimonia della consegna dei brevetti ai neo palombari.
appartenere a un gruppo di persone speciali è certamente un privilegio di cui andare orgogliosi [...]. Siate umili e silenziosi, siate orgogliosi del risultato raggiunto, come i vostri genitori lo sono di voi. Se avete raggiunto questo straordinario obiettivo è anche grazie al patrimonio di valori che hanno saputo trasmettervi Il ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini ”
la loro formazione attraverso il corso integrativo, che completerà la loro preparazione professionale attraverso la conoscenza delle procedure operative, delle tecniche e delle apparecchiature in dotazione al Reparto. Inoltre saranno avviati alla frequenza di altri corsi, come quelli per la condotta e impiego dello scafandro rigido articolato ADS (Atmospheric Diving System, 300 metri) e per l’esecuzione delle immersioni profonde attraverso le tecniche dell’intervento e della saturazione (300 metri). Il basco blu, segno di appartenenza a una delle categorie più “anziane” della Marina, è stato consegnato dal ministro della Difesa ed è stato calzato ai neo brevettati dal loro capo istruttore, il luogotenente Miglioranza Massimiliano, che, prima di congedarli, ha dato a ciascuno una pacca sulla spalla prendendo spunto dal medesimo gesto che il direttore delle operazioni subacquee effettua sull’elmo di ciascun Palombaro per autorizzarne l’immersione. “Un’emozione particolare sono sicuro la stia provando in questo momento il comune Chiara Giamundo”, ha affermato il ministro della Difesa durante il suo discorso, “la prima donna Palombaro della Marina militare”, mentre riferendosi a tutti i neo brevettati ha detto che “appartenere a un gruppo di persone speciali è certamente un privilegio di cui andare orgogliosi, un privilegio che porta con sé una responsabilità altrettanto esclusiva, dalla quale non potrete esimervi. Siate umili e silenziosi, siate orgogliosi del risultato raggiunto, come i vostri genitori lo sono di voi. Se avete raggiunto questo straordinario obiettivo è anche grazie al patrimonio di valori che hanno saputo trasmettervi”. Infine è interessante segnalare che, tra i reparti che hanno assistito alla cerimonia vi era anche il Gruppo Scuole, all’interno del quale erano schierati oltre 60 allievi che, da meno di un mese, hanno iniziato il loro lungo e intenso percorso formativo per aspirare a diventare Incursori o Palombari. Questi giovani, che rappresentano il futuro delle componenti operative del Varignano, sono nella gran maggioranza il risultato della selezione operata dalla Marina in favore di Comsubin nell’ambito del concorso annuale per Volontari in Ferma Prefissata.
Varignano (Sp), 21 febbraio 2020. Alcuni dei momenti della cerimonia della consegna dei brevetti ai neo palombari. In alto il ministro della Difesa on. Lorenzo Guerini, accompagnato dal capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, passa in rassegna lo schieramento.
L’intervista, la parola a Chiara Giamundo
Chiara, lei pensava di fare questa professione?
«Sinceramente no. Sono entrata in Marina e solo dopo, al corso base, è uscita questa cosa. Ho un passato da nuotatrice, ci ho provato, subito non ero molto convinta di riuscire, qui la selezione è durissima ed il corso è difficile, poi invece ho capito che è quello che volevo diventare».
Come è nata l'idea di affrontare questa sfida?
L'idea di tentare questa carriera è nata nel maggio 2018, quando da semplice marinaio ho fatto domanda per la scuola palombari. Forse un po' per gioco anche se l'acqua è sempre stata il mio elemento per eccellenza. Durante il corso, tra sfide e prove sempre più difficili, ho capito che era proprio questo quello che volevo fare.
C'è stato un momento in cui si è sentita ad un passo dal mollare tutto o, al contrario, uno particolarmente bello?
In un corso così impegnativo sono molti i momenti in cui uno può sentire di voler mollare tutto ma il giorno dopo si ricomincia, con ancora più grinta. L'emozione più grande invece è stata indossare lo scafandro tradizionale, qualcosa che non si può descrivere da palombaro. Dopo quella prova ho capito che sarei
potuta arrivare fino in fondo.
Consiglierebbe questa strada alle sue coetanee?
Si, a chiunque ha questa passione consiglierei di provare ad entrare nel G.O.S. E poi consiglio anche di crederci, solo credendoci davvero si raggiungono i propri obiettivi.
Quali sono i progetti per il futuro?
Intanto proseguire questa avventura appena iniziata, magari qualche concorso per passare di grado e poi voglio acquisire l’abilitazione per pilotare il minisommergibile da soccorso, utilizzare lo scafandro rigido e seguire l’iter per le immersioni iperbariche.