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Sicurezza marittima, vietato abbassare la guardia
Prosegue il tavolo tecnico attivato nel 2005 con Confitarma per una maggiore tutela del naviglio nazionale
di Osvaldo Marchese
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Sicurezza marittima, vietato abbassare la guardia
La minaccia terroristica sembra sopita, ma bisogna tenere alta l’attenzione e continuare a monitorare il fenomeno. È con queste parole che il direttore di Confitarma, la principale associazione italiana dell’industria della navigazione, dottor Luca Sisto, ha esordito nel corso del tavolo tecnico organizzato lo scorso 4 marzo presso la sede dello Stato Maggiore della Marina. L’incontro, frutto di una collaborazione avviata nel 2005, ha visto la partecipazione del Comando in Capo della Squadra Navale, del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto e della stessa Confederazione Italiana Armatori. Quest’ultima, nell’elo
giare l’impegno della Marina militare nel contrasto alla pirateria marittima, ha rinnovato il proprio appello alla difesa degli interessi nazionali. Un tema quello del dominio marittimo e, più in particolare, la sicurezza marittima, fortemente sentito dalla Marina Militare. L’attività quotidiana di presenza e sorveglianza dei mari, infatti, costituisce uno dei capisaldi dell’azione della Forza Armata, grazie soprattutto alla capacità di operare sul mare e dal mare. Proprio partendo da questa funzione istituzionale, il sottocapo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di divisione Aurelio De Carolis - nell’accogliere i partecipanti - ha voluto sottolineare l’importanza
dell’incontro quale momento di confronto su temi riguardanti l’intero scenario geopolitico del Mediterraneo Allargato. A presiedere il tavolo tecnico è stato il capo del 3° Reparto “Pianificazione e Politica Marittima dello Stato Maggiore”, contrammiraglio Vincenzo Montanaro, che in apertura dei lavori ha fornito una panoramica sugli impegni della Forza armata per il 2020, soffermandosi in particolare sugli aspetti della sicurezza marittima declinata nelle accezioni di Maritime Security Operations, Maritime Situational Awareness e Maritime Capacity Building. Nel corso della riunione tecnica è stato inoltre approfondito il tema della pirateria marittima nel golfo di Guinea e del concorso della Marina per le attività di formazione nei confronti delle Guardie Giurate Particolari preposte ai servizi di antipirateria a bordo dei mercantili nazionali che transitano in aree a rischio. Un aspetto, quest’ultimo, sul quale si è soffermato anche il Direttore di Confitarma, ribadendo il binomio secondo il quale “Sicurezza equivale ad economia”. Successivamente, con un intervento a cura del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, nell’occasione rappresentato dal capo del 3° Reparto “Piani e Operazioni”, contrammiraglio Sergio Liardo, sono state illustrate le complesse dinamiche delle operazioni di Search and Rescue a favore dei flussi migratori nel Mediterraneo centrale, ponendo l’accento sulle responsabilità e sugli obblighi normativi che riguardano i comandanti di unità battenti bandiera italiana. L’incontro si è infine concluso con una panoramica sul ruolo della cellula nazionale di Naval Cooperation and Guidance for Shipping, quale segmento di Maritime Security volto a favorire la cooperazione e lo scambio di informazioni tra Marina Militare e shipping nazionale, e quindi incrementare il livello di conoscenza e consapevolezza dello scenario marittimo (MSA). I lavori hanno quindi permesso di fare un punto sulla situazione e rinsaldare la collaborazione con tutto il mondo armatoriale, rassicurandolo sugli impegni assunti dalla Forza armata nel garantire la sicurezza e la difesa degli interessi nazionali.
Roma, 4 marzo 2020. Tavolo tecnico presieduto dal Capo del 3° Reparto dello Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Vincenzo Montanaro.